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Milano sempre + Milano - la campagna elettorale di Beppe Sala (Amministrative 2021)

  1. aprile 2022 Milano sempre più Milano La campagna elettorale di Beppe Sala per le amministrative 2021
  2. Milano sempre più Milano Chi siamo #1 Dino Amenduni Classe 1984, di Bari, è socio e strategic thinker dell’agenzia di comunicazione Proforma. Cura un laboratorio di comunicazione politica ed elettorale alle Università di Perugia e Bologna. Fa parte dello staff del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. @doonie dino.amenduni@proformaweb.it 2
  3. Milano sempre più Milano Chi siamo #2 Stefano Origlia Classe 1980, di Milano, è fondatore e amministratore di Momentum e socio di Instilla. Ha svolto consulenza di comunicazione strategica per organizzazioni pubbliche e politiche in Italia, Medio Oriente, Oceania. s.origlia@momentumsas.it 3
  4. Milano sempre più Milano Vincenzo Napolitano 35 anni, mi occupo di analisi strategica, comunicazione istituzionale per le aziende e comunicazione politica per parlamentari e consiglieri regionali. vincenzo.napolitano@proformaweb.it Chi siamo #3 4
  5. Milano sempre più Milano • La prima mossa, forse decisiva • Le tre linee strategiche della campagna • La primavera: il momento più importante, lontano dai riflettori • Milano sempre più Milano: la campagna creativa • Le scelte di advertising online • I risultati • Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale Sommario 5
  6. Una campagna lunga un anno 6 Milano sempre più Milano
  7. Milano sempre più Milano La prima scelta della campagna elettorale di Beppe Sala è stata forse la più importante. Beppe Sala, sindaco di Milano in carica, annuncia (dopo numerose indiscrezioni in merito al suo futuro politico) la volontà di correre nuovamente per la poltrona di Palazzo Marino e lo fa in un giorno assai simbolico per la propria città (7 dicembre 2020, Sant’Ambrogio, patrono di Milano), in un momento drammatico per il paese e indefinito dal punto di vista politico. Una campagna lunga un anno 7
  8. Milano sempre più Milano La scelta, apparentemente prematura e scollegata anche emotivamente rispetto al contesto, si rivelerà alla lunga decisiva perché: a. tenderà ad azzerare il dibattito interno al centrosinistra; b. obbligherà il centrodestra a cercare un candidato che possa essere competitivo non solo in assoluto, ma soprattutto rispetto al sindaco uscente; c. orienterà la campagna elettorale a un bilancio sull’azione di governo dei cinque anni precedenti (il sindaco uscente sottoposto a una specie di ‘referendum’ sul suo mandato). Una campagna lunga un anno 8
  9. Milano sempre più Milano Il punto C appare oggi assai più decisivo rispetto a pochi anni fa. Il Covid ha infatti modificato la percezione degli italiani nei confronti delle principali istituzioni, aumentandone il tasso di fiducia. Una campagna lunga un anno LA FIDUCIA NELLE ISTITUZIONI Quanta fiducia prova nei confronti delle seguenti organizzazioni, associazioni, gruppi sociali, istituzioni? (valori % di quanti hanno affermato di avere “molta o moltissima” fiducia, al netto delle non risposte – Confronto con il 2020, il 2019 e il 2011) 2021 2020 2019 2011 Differenza 2021-2019 Differenza 2021-2011 Le Forze dell’Ordine 70 69 73 72 -3 -2 Il Papa* 67 67 66 50 +1 +17 Il Presidente della Repubblica** 63 58 55 65 +8 -2 La Scuola 59 52 54 56 +5 +3 Il Comune 45 43 38 42 +7 +3 La Chiesa 44 42 38 45 +6 -1 L’Unione Europea 44 39 34 37 +10 +7 La Regione 42 36 30 31 +12 +11 La Magistratura 39 39 36 42 +3 -3 Lo Stato 37 33 22 30 +15 +7 Le Associazioni degli Imprenditori 35 34 24 24 +11 +11 I sindacati: Cgil Cisl Uil*** 32 25 23 23 +9 +9 Le Banche 26 23 19 15 +7 +11 Il Parlamento 23 23 15 9 +8 +14 I Partiti 13 9 9 4 +4 +9 * 2021, 2020 e 2019: Jorge Mario Bergoglio; 2011: Joseph Aloisius Ratzinger ** 2021, 2020 e 2019: Sergio Mattarella; 2011: Giorgio Napolitano *** Nel 2011 il dato è stato rilevato separatamente per Cgil e Cisl-Uil. Il dato proposto è la media tra i due risultati. Fonte: Sondaggio LaPolis-Demos per L’Espresso-La Repubblica – Dicembre 2021 (base: 1211 casi) 9
  10. Milano sempre più Milano Per questo motivo la retorica del ‘cambiamento per il cambiamento’, che aveva fatto calare il tasso di riconferma degli amministratori uscenti dall’80% al 60% negli ultimi dieci anni, generando alcuni risultati sorprendenti (per esempio la vittoria di Appendino a Torino contro Fassino), ha perso capacità persuasiva negli ultimi due anni. Basti pensare che alle elezioni regionali del 2020 tutti i presidenti di regione uscenti sono stati riconfermati (Bonaccini in Emilia-Romagna; Emiliano in Puglia, Toti in Liguria, Zaia in Veneto, De Luca in Campania). Oggi è più difficile, per queste ragioni, sfidare chi è già in carica. La ricandidatura di Sala ha rappresentato così un vantaggio competitivo “naturale”. Una campagna lunga un anno 10
  11. Le tre linee strategiche della campagna Focus sulla città, nessuna polarizzazione politica, toni bassi 11 Milano sempre più Milano
  12. Milano sempre più Milano Questo posizionamento anticipato di Sala ha inevitabilmente anticipato l’inizio del lavoro di campagna elettorale, anche in assenza di simboli espliciti (logo, creatività) in giro per la città prima che si entrasse effettivamente nel vivo. La data delle elezioni, inoltre, è stata spostata dalla scadenza naturale di maggio 2021 al 3 e 4 ottobre dello stesso anno a causa del Covid. La campagna elettorale è stata dunque realizzata, per mesi, a fari spenti, ma quel lavoro è stato poi determinante. Le tre linee strategiche della campagna 12
  13. Milano sempre più Milano Le attività di campagna elettorale, iniziate nel febbraio 2021, hanno seguito tre architravi strategiche concordate, oltre che con il diretto interessato, insieme al colladautissimo staff del sindaco, che nel corso degli anni ha avuto la cura di una comunicazione attenta, coerente, sempre altamente informata, con una forte sinergia tra tutte le parti che lo compongono: 1. PARLARE ESCLUSIVAMENTE DELLA CITTÀ I sondaggi di cui avevamo possesso segnalavano un gradimento per le attività dell’Amministrazione mai inferiore al 55% e un consenso simile per Sala. Le tre linee strategiche della campagna 13
  14. Milano sempre più Milano © Ipsos | Milano 2021 1 14 4 ‒ IL GIUDIZIO SULLA QUALITÀ DELLA VITA A MILANO Base: totale popolazione. Valori % sul totale di risposte valide. NR = 0,7%. Che giudizio darebbe alla qualità della vita nella città di Milano, a prescindere dall’emergenza Covid dell’ultimo anno? 4,3 Voto medio Hanno votato PD alle Europee 7,5 Hanno votato Sala nel 2016 7,5 18-30enni 7,4 Benestanti 7,4 Politicamente collocati nel centrosinistra 7,4 Credenti e osservanti 7,3 Elettori di Forza Italia 7,3 6,2 Orientati all’astensione 6,5 Non collocati politicamente 6,5 Elettori del M5S 6,5 Elettori di FDI 6,5 Politicamente collocati a destra 6,6 Non credenti 2 1 1 3 6 14 27 29 10 5 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Pessimo 4 Insufficiente 9 Sufficiente 41 Ottimo 44 7,0 Voto medio In Italia Nel Nord-Ovest In Lombardia 6,1 6,5 6,7 7,3 7,1 6,8 7,0 7,0 6,9 7,1 7,1 7,0 Sondaggio interno di Ipsos, aprile 2021 14
  15. Milano sempre più Milano IL GIUDIZIO SULL’AMMINISTRAZIONE USCENTE Che giudizio darebbe, in generale, sull’operato dell’amministrazione comunale di Milano? 6 3 3 6 14 24 26 14 3 1 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Pessimo 12 Insufficiente 20 Sufficiente 50 Ottimo 18 Base: totale popolazione. Valori % sul totale di risposte valide (NS = 1,6%). Sondaggio interno di Ipsos, aprile 2021 15
  16. Milano sempre più Milano NOTORIETÀ E GIUDIZIO SUL SINDACO SALA Che giudizio darebbe in particolare sull’operato del sindaco Beppe Sala? 6 4 3 6 14 21 21 18 5 2 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Pessimo 13 Insufficiente 20 Sufficiente 42 Ottimo 25 Lei saprebbe dirmi il nome dell’attuale sindaco di Milano? 96 NOTORIETÀ SPONTANEA Base: totale popolazione. Valori % sul totale di risposte valide (NS = 2,3%). Sondaggio interno di Ipsos, aprile 2021 16
  17. Milano sempre più Milano Rivendicare le cose fatte, valorizzare i tratti distintivi della leadership di Sala e consolidare uno storytelling omogeneo sull’attività del sindaco ‘da Expo alle Olimpiadi’, cioè a partire dal suo ruolo come amministratore delegato dell’Esposizione Universale che Milano ha ospitato nel 2015, fino all’inaugurazione delle Olimpiadi Invernali del 2026 a Milano-Cortina, avrebbe rappresentato una cornice strategica solida, che avrebbe permesso di tenere il racconto delle cose fatte, quello delle cose da fare e la credibilità personale di Sala. Le tre linee strategiche della campagna 17
  18. Milano sempre più Milano 2. EVITARE LA POLARIZZAZIONE POLITICA Le dinamiche del consenso nel Comune di Milano erano maggiormente orientate al gradimento per il centrosinistra rispetto a quelle della Regione Lombardia e del resto d’Italia, stando ai sondaggi di quei mesi. Allontanare il focus della discussione dai temi locali a discussioni più politiche e di carattere nazionale avrebbe dunque favorito una dinamica di voto classica (centrosinistra vs centrodestra) che, in questo caso, non sarebbe stato d’aiuto a Sala. Le tre linee strategiche della campagna 18
  19. Milano sempre più Milano (fonte: YouTrend, 22 aprile 2021) 19
  20. Milano sempre più Milano 3. TONI BASSI Un sindaco forte di un buon gradimento personale e di un livello di approvazione piuttosto alto per la propria amministrazione non ha bisogno di alzare i toni per vincere una campagna elettorale. Basterà comunicare efficacemente ciò che è stato fatto e i valori positivi della candidatura. Per questo motivo si è deciso di non rispondere praticamente mai alle polemiche partite dal centrodestra, a maggior ragione dopo che il nome del candidato del centrodestra (Luca Bernardo, con un basso livello di notorietà in città) è stato reso noto. Rispondere a un avversario che ha meno notorietà è comunque un favore che si fa al competitor, perché gli offre un’opportunità in più di farsi conoscere. Le tre linee strategiche della campagna 20
  21. Milano sempre più Milano NOTORIETÀ E GIUDIZIO SUL SINDACO SALA Base: totale popolazione. Valori % sul totale di risposte valide (NR = 1,9%) e voti in scala 1-10. Che giudizio darebbe, in generale, sull’operato dell’Amministrazione Comunale di Milano? 8 4 3 6 14 19 20 19 5 2 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Pessimo 15 Insufficiente 20 Sufficiente 39 Ottimo 26 Lei saprebbe dirmi il nome dell’attuale sindaco di Milano? 96 4 NOTORIETÀ SPONTANEA = ad agosto + 2 rispetto a luglio + 2 rispetto a luglio -8 rispetto a luglio +4 rispetto a luglio Sondaggio interno di Ipsos, settembre 2021 21
  22. Milano sempre più Milano LA NOTORIETÀ DI BERNARDO Lei conosce, anche solo per sentito nominare, Luca Bernardo? 12 45 43 Sì, l’ho sentito nominare Sì, lo conosco bene No, non so chi sia TOT. CONOSCONO 57 - 2 rispetto ad agosto - 1 rispetto ad agosto - 1 rispetto ad agosto + 2 rispetto ad agosto Base: totale popolazione. Valori %. Sondaggio interno di Ipsos, settembre 2021 22
  23. Il momento decisivo, lontano dai riflettori Lo spin sulla forza del sindaco che manda in confusione gli avversari 23 Milano sempre più Milano
  24. Milano sempre più Milano Definite le linee strategiche della campagna e impostato il lavoro (che nei primi mesi ha coinciso in modo quasi totale con l’ottimizzazione della comunicazione istituzionale di Sala come sindaco, senza alcun riferimento elettorale), ci siamo trovati davanti a un periodo indefinito di attesa dell’avversario di centrodestra. La data delle elezioni è infatti stata spostata dalla primavera all’autunno, e questo ha portato gli avversari di Sala a indugiare nello scioglimento dei nodi politici necessari a convergere su una candidatura unitaria. Il momento decisivo, lontano dai riflettori 24
  25. Milano sempre più Milano L’assenza di un avversario poteva essere paradossalmente un problema anche per il candidato in carica: senza una competizione è difficile scaldare i propri militanti, elettori e sostenitori. Allo stesso tempo quel ritardo nella definizione del candidato rappresentava in ogni caso un vantaggio per il sindaco uscente: più tardi sarebbe iniziata la campagna elettorale, più tempo avrebbe avuto Sala per comunicare l’azione amministrativa, e soprattutto meno tempo avrebbe avuto il centrodestra per far conoscere lo sfidante e per mettere in difficoltà l’amministrazione uscente sulle cose fatte e sui programmi della città. Il momento decisivo, lontano dai riflettori 25
  26. Milano sempre più Milano Confidare nella definizione di una candidatura in anticipo per poter sviluppare per tempo una campagna elettorale strutturata, o sperare piuttosto in una candidatura tardiva del centrodestra adeguandosi a una campagna elettorale cortissima e anomala (con il mese d’agosto di mezzo?). Premesso che si sta parlando di una leva che non era nelle nostre disponibilità, abbiamo ritenuto più vantaggioso il secondo scenario e su questo abbiamo scommesso anche con alcune azioni di comunicazione, ricordando la forza del candidato Sala per scoraggiare eventuali temerari dell’altra parte. Il momento decisivo, lontano dai riflettori 26
  27. Milano sempre più Milano Per farlo, abbiamo lavorato su tre tattiche: 1. Intensificare la comunicazione di realizzazioni amministrative, in particolare attraverso i social media del sindaco. 2. Enfatizzare i dati dei sondaggi che mostravano la crescita o il consolidamento del consenso del sindaco da una parte e dall’altra sottolineare le scarsissime possibilità di vittoria dei nomi che di volta in volta i giornali sondavano nell’opinione pubblica. 3. Non attivare alcuna leva esplicita di campagna elettorale, puntando sulla narrazione del “sindaco fino all’ultimo giorno”, in modo che da un lato non ci fosse una polarizzazione dei toni, e dall’altro lato la definizione del consenso potesse proseguire in modo pressoché indisturbato. Il momento decisivo, lontano dai riflettori 27
  28. Milano sempre più Milano Facebook Il momento decisivo, lontano dai riflettori 28
  29. Milano sempre più Milano Instagram Il momento decisivo, lontano dai riflettori 29
  30. Milano sempre più Milano Twitter Twitter è stato usato a bassissima intensità, per temi di rilievo nazionale, parlando in particolare all’elettorato informato di centrosinistra. Il momento decisivo, lontano dai riflettori 30
  31. Milano sempre più Milano Il Fatto Quotidiano Il momento decisivo, lontano dai riflettori Articolo di Gianni Barbacetto, Il Fatto Quotidiano, 23 settembre 2021 31
  32. Milano sempre più Milano Nel frattempo la struttura della campagna elettorale è stata comunque costruita e messa a punto. Nel corso dei mesi tra aprile e luglio il comitato elettorale di Sala ha infatti: Il momento decisivo, lontano dai riflettori • aperto una sede fisica; • creato uno staff a tempo pieno per la gestione della comunicazione, degli eventi e dei rapporti con la coalizione; • realizzato momenti di formazione per tutte le liste che sostenevano il sindaco; • creato strumenti di comunicazione interna e semi-esterna (broadcast via Telegram, newsletter); • promosso la rete dei Network, un gruppo di oltre 1000 persone che, in modo volontario, hanno lavorato per fare proposte di programma che sono state poi consegnate al sindaco nel mese di settembre. Queste attività sono state ulteriormente intensificate nel mese di settembre e fino alle elezioni. 32
  33. Milano sempre più Milano 33
  34. Milano sempre più Milano Cosa succedeva nel frattempo Sondaggio Ipsos-Corriere / Sala vs Albertini 34
  35. Milano sempre più Milano Cosa succedeva nel frattempo Il ritiro di Albertini 35
  36. Milano sempre più Milano I candidati del centrodestra annunciati e poi bruciati: Cosa succedeva nel frattempo Paolo Veronesi Roberto Rasia Dal Polo Fabio Minoli 36
  37. Milano sempre più Milano Cosa succedeva nel frattempo Annarosa Racca (e poi è finita così) 37
  38. Milano sempre più Milano Cosa succedeva nel frattempo Oscar di Montigny Riccardo Ruggiero 38
  39. Milano sempre più Milano Cosa succedeva nel frattempo Maurizio Lupi Maurizio Dallocchio 39
  40. Milano sempre più Milano L’annuncio di Bernardo Dopo tre mesi di tribolazioni e liti interne, a poco più di due mesi dal voto (e con agosto in mezzo) il centrodestra converge sulla figura di Luca Bernardo, primario del reparto di pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano. 40
  41. Milano sempre più Milano Profilo di Bernardo L’annuncio di Bernardo 41
  42. Il concept creativo Una campagna cucita su misura per il profilo di Beppe Sala 42 Milano sempre più Milano
  43. Milano sempre più Milano Una volta reso noto il quadro competitivo della campagna elettorale, abbiamo iniziato a lavorare sulla creatività ‘portante’ a supporto della candidatura di Beppe Sala a sindaco di Milano. Il concept della campagna “Milano sempre più Milano” intendeva comunicare i seguenti elementi strategici: A. La possibilità di potersi affidare a Sala sia come elemento di garanzia di buon governo, sia come vettore di un processo di rinnovamento post-pandemico e in generale in linea con lo spirito di una città di Milano, abituata a trasformazioni costanti (in particolare nei precedenti 10 anni di governo di centrosinistra). In questo modo Sala poteva mostrare il duplice profilo che lo caratterizza, potendo convincere sia chi chiedeva la continuità sia chi chiedeva una certa dose di cambiamento, in linea col suo profilo civico. La campagna creativa 43
  44. Milano sempre più Milano B. L’associazione tra il sindaco, la sua giunta, la coalizione che lo sosteneva e i principali traguardi amministrativi che la città aveva conseguito nei 10 anni precedenti, con Expo come elemento cardine di questo processo di miglioramento. C. Il forte collegamento con Milano, rappresentato anche dalla croce, simbolo dello stemma cittadino. La campagna creativa 44
  45. Milano sempre più Milano 45
  46. Milano sempre più Milano 46
  47. Milano sempre più Milano Lo spot, promosso esclusivamente sui canali digitali, incrociava questi tre elementi strategici (affidabilità amministrativa in un processo di trasformazione della città; riconoscibilità dei risultati ottenuti; legame con la città) attraverso il segno +, che rappresentava allo stesso tempo sia il miglioramento conseguito dalla città sia il simbolo della città di Milano. La campagna creativa 47
  48. Milano sempre più Milano La campagna creativa Il sostegno delle sindache e dei sindaci di tutto il mondo 48
  49. Milano sempre più Milano LA CAMPAGNA ELETTORALE DI BEPPE SALA 2021 Storico elettorale, mappatura e principi del targeting 49
  50. Milano sempre più Milano www.momentumsas.it © Momentum Sas - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A NORMA DI LEGGE. Sono vietati la riproduzione e l’estrapolazione di parti senza la presenza di un’autorizzazione scritta. IL PUNTO DI PARTENZA Milano, il progressismo e la crisi del centrodestra La crescita del centrosinistra milanese è rapida e costante nel tempo. Circa 10 anni fa inizia a superare ampiamente la media nazionale d’area, mentre il centrodestra inizia a sovrapporvisi. L’anticorrelazione dei risultati si fa netta dopo il 2018: il centrodestra perde pesantemente terreno, il centrosinistra vola. Anche alle Europee di Salvini. www.momentumsas.it © Momentum Sas - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A NORMA DI LEGGE. Sono vietati la riproduzione e l’estrapolazione di parti senza la presenza di un’autorizzazione scritta. LA CAMPAGNA ELETTORALE DI BEPPE SALA 2021 Storico elettorale, mappatura e principi del targeting 50
  51. Milano sempre più Milano www.momentumsas.it © Momentum Sas - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A NORMA DI LEGGE. Sono vietati la riproduzione e l’estrapolazione di parti senza la presenza di un’autorizzazione scritta. I NUMERI REALI Dal 2011, un potenziale elettorale ampio Anno Elezione Candidati / schieramenti Primo turno Secondo turno 2011 Comunali Giuliano Pisapia 315.862 365.657 2013 Politiche Centrosinistra (senza M5S) 240.398 (M5S: 121.408) - 2014 Europee Centrosinistra (senza M5S) 301.519 - 2016 Comunali Beppe Sala 224.156 (M5S: 54.099) 264.481 2019 Europee Centrosinistra 267.165 (M5S: 48.958) - 2021 Comunali Beppe Sala 277.478 - Le percentuali sono legate alla fluttuazione della partecipazione al voto. I numeri reali costituiscono il vero riferimento: su quanti voti posso teoricamente contare? Stabilmente più di 250.000 per il solo centrosinistra, ben oltre 300.000 con il M5S. www.momentumsas.it © Momentum Sas - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A NORMA DI LEGGE. Sono vietati la riproduzione e l’estrapolazione di parti senza la presenza di un’autorizzazione scritta. LA CAMPAGNA ELETTORALE DI BEPPE SALA 2021 Storico elettorale, mappatura e principi del targeting 51
  52. Milano sempre più Milano www.momentumsas.it © Momentum Sas - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A NORMA DI LEGGE. Sono vietati la riproduzione e l’estrapolazione di parti senza la presenza di un’autorizzazione scritta. Ogni elettorato è suddivisibile in strati concentrici sulla base della propensione al voto. A Milano, il primo passo era quello di isolare le caratteristiche e la collocazione geografica dell’elettorato di centrosinistra, molto ampio e disponibile a sostenere Beppe Sala, così da raggiungerlo e mobilitarlo al voto. Quindi, bisognava muoversi verso strati di elettorato potenziale che si identificavano meno intensamente nell’offerta politica del candidato, ma che, per esempio, sarebbero stati richiamati potenzialmente dall’idea di sostenere una candidatura certamente vincente. TARGETING E DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE La stratificazione del voto www.momentumsas.it © Momentum Sas - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A NORMA DI LEGGE. Sono vietati la riproduzione e l’estrapolazione di parti senza la presenza di un’autorizzazione scritta. LA CAMPAGNA ELETTORALE DI BEPPE SALA 2021 Storico elettorale, mappatura e principi del targeting 52
  53. Milano sempre più Milano www.momentumsas.it © Momentum Sas - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A NORMA DI LEGGE. Sono vietati la riproduzione e l’estrapolazione di parti senza la presenza di un’autorizzazione scritta. TARGETING E DISTRIBUZIONE DELLE RISORSE La ricerca del criterio perfetto Una ricerca non banale, considerata la povertà dei dati elettorali aggiornati pubblicamente disponibili a Milano. Attenzione, però: a determinare il vantaggio non è mai la quantità di dati disponibili, ma la capacità di utilizzarli con accuratezza. Un incrocio tra dati e mezzi disponibili (anche umani) è il primo passo. Questa valutazione, a Milano, ci ha guidati verso advertising digitale e cassettinaggio di strumenti cartacei. La mappatura del potenziale di consenso è il primo passo necessario a una distribuzione accurata delle risorse della campagna. www.momentumsas.it © Momentum Sas - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI A NORMA DI LEGGE. Sono vietati la riproduzione e l’estrapolazione di parti senza la presenza di un’autorizzazione scritta. LA CAMPAGNA ELETTORALE DI BEPPE SALA 2021 Storico elettorale, mappatura e principi del targeting 53
  54. I risultati I numeri di un’affermazione “storica” 54 Milano sempre più Milano
  55. Milano sempre più Milano Beppe Sala è stato eletto sindaco di Milano, per la seconda volta, con il 57.73% dei consensi. È la percentuale più alta mai raggiunta da un sindaco di Milano al primo turno da quando esiste l’elezione diretta dei sindaci (cioè dal 1993); è la prima volta che un candidato di centrosinistra vince al primo turno a Milano da quando è previsto il voto popolare diretto per questo incarico. Sala ha ottenuto 277.478 voti di preferenza, circa 53 mila voti in più rispetto al primo turno delle amministrative del 2016 e circa 13 mila voti in più rispetto al ballottaggio di cinque anni fa. I risultati risultati 2021 55
  56. Milano sempre più Milano I risultati risultati 2016 56
  57. Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale ??? 57 Milano sempre più Milano
  58. Milano sempre più Milano 1. La campagna elettorale è stata vinta in due momenti scarsamente raccontati. Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale Il primo episodio precede la nostra consulenza. Quando il 7 dicembre 2020, il giorno di Sant’Ambrogio, il santo patrono di Milano, Beppe Sala annuncia la sua ricandidatura con largo (e indefinito, considerando l’incertezza sulla data del voto) anticipo, crea un elemento di pressione fortissimo sul centro-destra locale. “Io ci sono”, e questa è stata per mesi l’unica certezza. 58
  59. Milano sempre più Milano Il secondo elemento non è collegato a un singolo giorno, ma al lavoro costruito nelle settimane tra aprile e maggio per raggiungere un obiettivo per un terzo politico, un terzo comunicativo e un terzo psicologico: mostrare ai nostri avversari che eravamo forti, e che sfidarci sarebbe stato complicato. Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale 59
  60. Milano sempre più Milano Il successivo e lunghissimo avvitamento che la destra meneghina ha maldestramente gestito per cercare un* sfidante è figlio dell’incrocio tra queste due componenti. Beppe Sala ha vinto le elezioni molto prima delle due ultime settimane, molto prima che Luca Bernardo fosse annunciato come candidato del centrodestra. Sala ha vinto nel momento in cui molti nomi forti di quell’area hanno pensato di tenersi alla larga dalla competizione elettorale, convinti di non potersela giocare. Questo è a nostro avviso l’elemento cruciale di questa campagna elettorale, e allo stesso tempo il più sottovalutato nelle analisi sin qui profuse. Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale 60
  61. Milano sempre più Milano 2. Ogni campagna elettorale è un abito sartoriale, cucito da zero sulle esigenze dei candidati Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale tenendo conto delle variabili di contesto, la qualità dell’azione amministrativa pregressa, le caratteristiche degli avversari, i dati dei sondaggi. Il nostro lavoro obbliga a ricominciare da zero tutte le volte, ed è per questo che resta il più difficile e (quando va bene) gratificante nell’ambito delle professioni della comunicazione: perché tutto quello che hai imparato potrebbe non servire, perché se ti dicono che sei bravo comunque non serve a niente, perché esiste una componente di imprevedibilità legata ai fatti di attualità che non si può controllare. 61
  62. Milano sempre più Milano Allo stesso tempo abbiamo testato con successo il funzionamento di alcune leve strategiche già messe in campo in altre campagne elettorali con un contesto di partenza simile (forte consenso del sindaco in carica, scarso consenso dell’opposizione, scarso consenso nazionale della propria coalizione): a. quando si è sindaci (o candidati sindaci, ma di più se si è già in carica), bisognerebbe parlare esclusivamente della propria città; b. quando si lavora in un contesto politico nazionale sfavorevole (cioè in cui, in caso di elezioni politiche, vincerebbe la parte opposta alla propria), bisognerebbe evitare qualsiasi forma di polarizzazione perché sarebbe svantaggiosa; c. questo è vero a maggior ragione se chi si candida ha capacità di attrazione che vanno al di là del recinto tradizionale della propria coalizione. Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale 62
  63. Milano sempre più Milano 3. Più tardi si inizia una campagna elettorale (vedi Luca Bernardo) minori possibilità ci sono di ribaltarne l’esito Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale a maggior ragione se l’avversario è in carica e gode di buone percentuali di gradimento personale e amministrativo. 63
  64. Milano sempre più Milano 4. Forse è il momento di rinunciare ad alcune liturgie della comunicazione politica tradizionale. Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale Alcune scelte comunicative condotte nel corso della campagna elettorale sono state considerate eccessivamente azzardate perché violavano la regola aurea della pigrizia intellettuale: “si è sempre fatto così”. Sala ha deciso di non fare comizi perché era più importante “andare tra la gente”, non portarle in piazza per aizzarle. Si è deciso di non polarizzare la campagna elettorale negli ultimi giorni, anche davanti a sondaggi che davano la possibilità di vincere al primo turno, perché era più importante la consistenza del messaggio (toni bassi) rispetto alle ragioni tattiche del momento. 64
  65. Milano sempre più Milano Durante il silenzio elettorale Sala non ha fatto assolutamente nulla sui social (non ha nemmeno pubblicato la foto di se stesso che andava a votare), mentre il centrodestra ha continuato a spingere su questi canali, anche attraverso post sponsorizzati. Non fare le cose che sono attese “perché si è sempre fatto così” genera ansia, perché si ha sempre il timore che gli altri stiano costruendo un vantaggio mentre si rimane immobile. E invece non è andata così Ogni strumento è, per l’appunto, uno strumento, e va attivato quando serve e se serve; ci sarà sempre quell’ansia da fuga dalla liturgia che, anche se non spiega più niente a livello di consenso, è comunque rassicurante, ma bisogna ragionare prima di tutto in termini di efficacia. In ogni caso: le liturgie, prese così come sono, non funzionano come prima. O comunque non funzionano in automatico. Cosa abbiamo imparato da questa campagna elettorale 65
  66. Bari - 70121 via Principe Amedeo, 82/A Roma - 00185 via Marsala, 29/H tel 0805240227 www.proformaweb.it proforma@proformaweb.it Grazie.
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