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Docenti
Enrica Tomasi
Emanuela Corradini
IL CENTRO SIAMO NOI!
co-progettare esperienze ed eventi straordinari
per attrarre il cliente
In attesa del marketing esperienziale
Docente Emanuela Corradini
IO AMO THIENE PERCHE’…
Le parole d’ordine del cambiamento distributivo
Omni-presenza-canalità
Fidelizzazione di marca
Autenticità-Artigianalità
Esperienzialità
Co-progettare esperienze ed eventi straordinari per attrarre il cliente
Adottando il marketing esperienziale
Nelle scelte di acquisto:
• è il cliente che decide come vivere la
propria esperienza
• non è più il prodotto la vera
attrazione
• l’esperienza è sempre più rilevante
Adottando il marketing esperienziale
Il vero problema
è la noiosità
della proposta esperienziale
Obiettivo del marketing esperienziale
identificare
che tipo di esperienza
valorizzerà al meglio
i beni e i servizi
dell’impresa e del territorio
Secondo B. Schmitt, professore della Columbia University,

teorico del marketing esperienziale:

• “le esperienze sono eventi privati che si verificano
in risposta a una qualche stimolazione che, in
ambito aziendale, può essere costituita da
iniziative di marketing pre e post acquisto.
• Le esperienze coinvolgono l’essere umano nel suo
complesso e risultano spesso dall’osservazione
diretta o dalla partecipazione ad eventi, siano essi
reali, fantastici o virtuali”.
Diverse tipologie di esperienza
esperienze di intrattenimento
gli individui assorbono passivamente
quello che accade attraverso i sensi:
ascoltare della musica

Diverse tipologie di esperienza
esperienza educativa
gli individui assorbono l’evento
partecipandovi attivamente
con corpo e mente:
formazione

Diverse tipologie di esperienza
esperienza estetica
gli individui
si immergono fisicamente
in un evento
restando però passivi:
osservare il sole che tramonta in spiaggia

Diverse tipologie di esperienza
esperienza di evasione
gli individui
sono immersi nell’esperienza
e partecipano in maniera attiva:
giocare, danzare o suonare
uno strumento
Complessità
Per rendere attrattiva l’esperienza d’acquisto
occorre mixare le diverse modalità
di esperienza
Intrattenimento + educazione
Evasione + estetica
Estetica + evasione + intrattenimento
5 diversi tipi di esperienza
5 diversi tipi di esperienza
Sense / sensi
esperienze che smuovono
l’apparato sensoriale dei clienti:
gusto, olfatto, tatto, udito, vista
5 diversi tipi di esperienza
Feel/sentimenti
creare o rievocare esperienze
affettive legate alla marca
stimolando i sentimenti interiori
del consumatore
•  
5 diversi tipi di esperienza
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creare stimoli ed esperienze
per la mente stimolando
le capacità intellettive e creative
dell’uomo e le sue abilità
di problem solving
 
5 diversi tipi di esperienza
Act/azione
esperienze che coinvolgono
la fisicità,
gli stili di vita e le interazioni
5 diversi tipi di esperienza
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del porsi in relazione
con altri individui
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Che esperienza offre
Thiene ai propri
clienti?
Gli obiettivi del marketing esperienziale si raggiungono 

• con una buona progettazione
• attraverso la scelta degli strumenti più adatti
• creando un’esperienza di consumo ricca di valore
…per chi la vive.
In attesa del cambiamento
Docente Enrica Tomasi
Il CENTRO SIAMO NOI!
“NON È LA SPECIE PIÙ FORTE CHE SOPRAVVIVE,
NÉ LA PIÙ INTELLIGENTE, MA QUELLA PIÙ RICETTIVA
AI CAMBIAMENTI”.
CHARLES
DARWIN
(1809- 1882)
CAMBIARE PER FORZA?
• La vita di un’azienda non è un cammino semplice e lineare, ma piuttosto
un intricato labirinto, attraverso il quale dobbiamo trovare la strada. Spesso
siamo confusi, ci sentiamo in un vicolo cieco. E’ soprattutto in queste
situazioni che scopriamo nuove possibilità: nel labirinto vediamo aprirsi una
porta, prima nascosta. Non sempre è quella che ci saremo aspettati ma
spesso è quella che alla fine si rivela la migliore.
• In questo cammino continuo verso il futuro si incontrano soddisfazioni e
fatiche, interruzioni e deviazioni, spesso dobbiamo cambiare passo e fare i
conti con una situazione imprevista. E’ proprio in queste condizioni che
capiamo quale è la nostra reazione verso il nuovo. Essa rappresenta una
parte complessa di noi, è rivelatrice di un atteggiamento che ci
appartiene ed è indipendente dall’età, dal sesso, dalla cultura o dal
paese di origine.
• Rispetto al cambiamento si possono definire quattro principali tipologie di
comportamento: c’è chi il cambiamento lo fa, lo fiuta per tempo e ne è
protagonista; c’è chi segue velocemente e con piacere la strada di chi
sta cambiando e prende energie positive dalle infinite variabili legate al
nuovo; c’è chi tentenna, si arrabbia e vi resiste perché il cambiamento
porta con sé paura ed ansia rispetto al non conosciuto, a ciò che si deve
lasciare; e, infine, c’è chi impara ad adattarsi anche se con un po’ di
fatica, perché intuisce che, in ogni caso, si dovrà andare verso il nuovo.
NON SEMPRE
DOBBIAMO
CERCARE
SOLUZIONI
INNNOVATIVE.
SPESSO
ABBIAMO
BISOGNO DI
TEMPO E SPAZIO
PER PENSARE A
COME
USARE LE IDEE
DEGLI ALTRI.
E’ NECESSARIO CAPIRE QUANDO E’ IL MOMENTO DI LASCIARSI
QUALCOSA ALLE SPALLE
COSE FA UNA LUCERTOLA QUANDO LA PRENDI PER LA CODA?
LA STACCA, LA ABBANDONA E SCAPPA VIA
IL CAMBIAMENTO SPESSO CI AIUTA AD ABBANDONARE UNA PARTE DI NOI, QUALCHE
CERTEZZA, PERCHÉ POSSA ESSERE RINNOVATA. IL CAMBIAMENTO HA SENSO QUANDO CI
PORTA DA UN’ALTRA PARTE.
FORMAZIONE
ESSERE CAPACI DI METTERSI IN GIOCO
“Se ci misuriamo solo in
campi in cui siamo
competenti, la nostra
competenza è
destinata a diventare
obsoleta”.
Jeff Bezos, fondatore di
Amazon
MA VALE LA PENA 

FARE FORMAZIONE IN AZIENDA? 

• Il centro Universiatario di Organizzazione Aziendale, il Cuoa, ha portato a termine
una ricerca e ha cercato di capire se la formazione manageriale potesse
migliorare le performance aziendali. Ciò che è emerso è che le aziende i cui
imprenditori o manager hanno partecipato a corsi di formazione hanno
aumentato il fatturato - anche in situazione di crisi - mentre chi non vi è ricorso ha
perso con una media di circa 8%.
• La maggior conoscenza degli strumenti di gestione ha permesso di reagire
meglio. Anche se in Italia chi spende in formazione è una minoranza, è un dato di
fatto che le persone dotate di buone e aggiornate competenze abbiano
maggiori probabilità di avere e mantenere il lavoro. Dall’altra, obsolescenza o
carenza di competenza provocano spreco di risorse e riducono il potenziale di
competitività e di crescita.
• Parole come utilità, applicabilità, allineamento ai contesti di lavoro ed alle storie
dei partecipanti creano i presupposti perché le persone in un’aula avviino
processi aziendali ed individuali di crescita e di miglioramento. Una buona
formazione non si improvvisa ma è necessaria per dare forza e forma al
cambiamento.
Il CENTRO SIAMO NOI!
Quindi cosa proponiamo di fare?
Ecco la proposta
di sperimentazione esperienziale
• PRIMA FASE: LA PROMOZIONE
• SECONDA FASE: LA CO-COSTRUZIONE
• TERZA FASE: LA REALIZZAZIONE DEGLI
EVENTI “IL CENTRO SIAMO NOI”
• QUARTA FASE: IMPARIAMO
DALL’ESPERIENZA / LA FORMAZIONE
• QUINTA FASE: LA VALUTAZIONE / LA
DIFFUSIONE DELL’ESPERIENZA / LE NUOVE
IDEE
Docenti
Enrica Tomasi
Emanuela Corradini
IL CENTRO SIAMO NOI!
co-progettare esperienze ed eventi straordinari
per attrarre il cliente

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Co-progettare esperienze ed eventi straordinari per attrarre il cliente

  • 1. Docenti Enrica Tomasi Emanuela Corradini IL CENTRO SIAMO NOI! co-progettare esperienze ed eventi straordinari per attrarre il cliente
  • 2. In attesa del marketing esperienziale Docente Emanuela Corradini IO AMO THIENE PERCHE’…
  • 3. Le parole d’ordine del cambiamento distributivo Omni-presenza-canalità Fidelizzazione di marca Autenticità-Artigianalità Esperienzialità
  • 5. Adottando il marketing esperienziale Nelle scelte di acquisto: • è il cliente che decide come vivere la propria esperienza • non è più il prodotto la vera attrazione • l’esperienza è sempre più rilevante
  • 6. Adottando il marketing esperienziale Il vero problema è la noiosità della proposta esperienziale
  • 7. Obiettivo del marketing esperienziale identificare che tipo di esperienza valorizzerà al meglio i beni e i servizi dell’impresa e del territorio
  • 8. Secondo B. Schmitt, professore della Columbia University,
 teorico del marketing esperienziale:
 • “le esperienze sono eventi privati che si verificano in risposta a una qualche stimolazione che, in ambito aziendale, può essere costituita da iniziative di marketing pre e post acquisto. • Le esperienze coinvolgono l’essere umano nel suo complesso e risultano spesso dall’osservazione diretta o dalla partecipazione ad eventi, siano essi reali, fantastici o virtuali”.
  • 9. Diverse tipologie di esperienza esperienze di intrattenimento gli individui assorbono passivamente quello che accade attraverso i sensi: ascoltare della musica

  • 10. Diverse tipologie di esperienza esperienza educativa gli individui assorbono l’evento partecipandovi attivamente con corpo e mente: formazione

  • 11. Diverse tipologie di esperienza esperienza estetica gli individui si immergono fisicamente in un evento restando però passivi: osservare il sole che tramonta in spiaggia

  • 12. Diverse tipologie di esperienza esperienza di evasione gli individui sono immersi nell’esperienza e partecipano in maniera attiva: giocare, danzare o suonare uno strumento
  • 13. Complessità Per rendere attrattiva l’esperienza d’acquisto occorre mixare le diverse modalità di esperienza Intrattenimento + educazione Evasione + estetica Estetica + evasione + intrattenimento
  • 14. 5 diversi tipi di esperienza
  • 15. 5 diversi tipi di esperienza Sense / sensi esperienze che smuovono l’apparato sensoriale dei clienti: gusto, olfatto, tatto, udito, vista
  • 16. 5 diversi tipi di esperienza Feel/sentimenti creare o rievocare esperienze affettive legate alla marca stimolando i sentimenti interiori del consumatore •  
  • 17. 5 diversi tipi di esperienza Think / pensiero creare stimoli ed esperienze per la mente stimolando le capacità intellettive e creative dell’uomo e le sue abilità di problem solving  
  • 18. 5 diversi tipi di esperienza Act/azione esperienze che coinvolgono la fisicità, gli stili di vita e le interazioni
  • 19. 5 diversi tipi di esperienza Relate/relazione esperienze conseguenza del porsi in relazione con altri individui e con altre culture  
  • 20. Che esperienza offre Thiene ai propri clienti?
  • 21. Gli obiettivi del marketing esperienziale si raggiungono 
 • con una buona progettazione • attraverso la scelta degli strumenti più adatti • creando un’esperienza di consumo ricca di valore …per chi la vive.
  • 22. In attesa del cambiamento Docente Enrica Tomasi Il CENTRO SIAMO NOI!
  • 23. “NON È LA SPECIE PIÙ FORTE CHE SOPRAVVIVE, NÉ LA PIÙ INTELLIGENTE, MA QUELLA PIÙ RICETTIVA AI CAMBIAMENTI”. CHARLES DARWIN (1809- 1882)
  • 24. CAMBIARE PER FORZA? • La vita di un’azienda non è un cammino semplice e lineare, ma piuttosto un intricato labirinto, attraverso il quale dobbiamo trovare la strada. Spesso siamo confusi, ci sentiamo in un vicolo cieco. E’ soprattutto in queste situazioni che scopriamo nuove possibilità: nel labirinto vediamo aprirsi una porta, prima nascosta. Non sempre è quella che ci saremo aspettati ma spesso è quella che alla fine si rivela la migliore. • In questo cammino continuo verso il futuro si incontrano soddisfazioni e fatiche, interruzioni e deviazioni, spesso dobbiamo cambiare passo e fare i conti con una situazione imprevista. E’ proprio in queste condizioni che capiamo quale è la nostra reazione verso il nuovo. Essa rappresenta una parte complessa di noi, è rivelatrice di un atteggiamento che ci appartiene ed è indipendente dall’età, dal sesso, dalla cultura o dal paese di origine. • Rispetto al cambiamento si possono definire quattro principali tipologie di comportamento: c’è chi il cambiamento lo fa, lo fiuta per tempo e ne è protagonista; c’è chi segue velocemente e con piacere la strada di chi sta cambiando e prende energie positive dalle infinite variabili legate al nuovo; c’è chi tentenna, si arrabbia e vi resiste perché il cambiamento porta con sé paura ed ansia rispetto al non conosciuto, a ciò che si deve lasciare; e, infine, c’è chi impara ad adattarsi anche se con un po’ di fatica, perché intuisce che, in ogni caso, si dovrà andare verso il nuovo.
  • 25. NON SEMPRE DOBBIAMO CERCARE SOLUZIONI INNNOVATIVE. SPESSO ABBIAMO BISOGNO DI TEMPO E SPAZIO PER PENSARE A COME USARE LE IDEE DEGLI ALTRI.
  • 26. E’ NECESSARIO CAPIRE QUANDO E’ IL MOMENTO DI LASCIARSI QUALCOSA ALLE SPALLE COSE FA UNA LUCERTOLA QUANDO LA PRENDI PER LA CODA? LA STACCA, LA ABBANDONA E SCAPPA VIA IL CAMBIAMENTO SPESSO CI AIUTA AD ABBANDONARE UNA PARTE DI NOI, QUALCHE CERTEZZA, PERCHÉ POSSA ESSERE RINNOVATA. IL CAMBIAMENTO HA SENSO QUANDO CI PORTA DA UN’ALTRA PARTE.
  • 27. FORMAZIONE ESSERE CAPACI DI METTERSI IN GIOCO “Se ci misuriamo solo in campi in cui siamo competenti, la nostra competenza è destinata a diventare obsoleta”. Jeff Bezos, fondatore di Amazon
  • 28. MA VALE LA PENA 
 FARE FORMAZIONE IN AZIENDA? 
 • Il centro Universiatario di Organizzazione Aziendale, il Cuoa, ha portato a termine una ricerca e ha cercato di capire se la formazione manageriale potesse migliorare le performance aziendali. Ciò che è emerso è che le aziende i cui imprenditori o manager hanno partecipato a corsi di formazione hanno aumentato il fatturato - anche in situazione di crisi - mentre chi non vi è ricorso ha perso con una media di circa 8%. • La maggior conoscenza degli strumenti di gestione ha permesso di reagire meglio. Anche se in Italia chi spende in formazione è una minoranza, è un dato di fatto che le persone dotate di buone e aggiornate competenze abbiano maggiori probabilità di avere e mantenere il lavoro. Dall’altra, obsolescenza o carenza di competenza provocano spreco di risorse e riducono il potenziale di competitività e di crescita. • Parole come utilità, applicabilità, allineamento ai contesti di lavoro ed alle storie dei partecipanti creano i presupposti perché le persone in un’aula avviino processi aziendali ed individuali di crescita e di miglioramento. Una buona formazione non si improvvisa ma è necessaria per dare forza e forma al cambiamento.
  • 29. Il CENTRO SIAMO NOI! Quindi cosa proponiamo di fare? Ecco la proposta di sperimentazione esperienziale
  • 30. • PRIMA FASE: LA PROMOZIONE • SECONDA FASE: LA CO-COSTRUZIONE • TERZA FASE: LA REALIZZAZIONE DEGLI EVENTI “IL CENTRO SIAMO NOI” • QUARTA FASE: IMPARIAMO DALL’ESPERIENZA / LA FORMAZIONE • QUINTA FASE: LA VALUTAZIONE / LA DIFFUSIONE DELL’ESPERIENZA / LE NUOVE IDEE
  • 31. Docenti Enrica Tomasi Emanuela Corradini IL CENTRO SIAMO NOI! co-progettare esperienze ed eventi straordinari per attrarre il cliente