1. APPUNTI
a cura dell’ISTITUTO ECOAMBIENTALE
ACQUISTI VERDI
Il Green Public Procurement – Gli Acquisti verdi nella Pubblica Amministrazione
Cos’è il GPP
Il green public procurement (GPP) serve a “rendere verdi” le procedure di acquisto degli enti locali e della
Pubblica Amministrazione adottando criteri ambientali.
Il settore degli approvvigionamenti pubblici rappresenta mediamente il 12% del PIL dell'UE, ma raggiunge il
17% in Italia e addirittura il 19% in alcuni Stati membri come la Francia: queste cifre mettono in evidenza la
grande importanza economica del settore. L’applicazione del GPP su vasta scala può modificare i
comportamenti d’acquisto di soggetti che comprano beni e servizi per circa 1/5 della spesa nazionale.
Il GPP è uno degli strumenti principali che gli enti locali e la Pubblica Amministrazione (PA) hanno a
disposizione per mettere in atto strategie di sviluppo sostenibile mirate a ridurre gli impatti ambientali dei
processi di consumo, produzione e del costo della spesa pubblica, attraverso una gestione più responsabile
delle risorse naturali.
Il GPP può giocare un ruolo fondamentale, dal lato della domanda, per sostenere la produzione di beni e
servizi verdi e fungere da traino nel processo di riconversione ecologica e nel riorientamento dei consumi
verso prodotti più verdi, e servire, contemporaneamente, da modello di buon comportamento per le
imprese, le istituzioni private e i cittadini, dando quindi un contributo positivo alla protezione ambientale.
Gli enti locali e la PA, trasferendo la loro capacità d’acquisto su prodotti a impatto ambientale ridotto ed
includendo i criteri ambientali nelle procedure d’acquisto, hanno quindi la possibilità concreta di orientare
il mercato così da:
ridurre gli impatti sull’ambiente delle proprie attività
incrementare la domanda per i prodotti verdi
spingere le imprese a produrre beni con migliori prestazioni ambientali
fornire un modello di comportamento responsabile verso l’ambiente
Pillole informative sui criteri ambientali (caratteristiche e fonti)
Rendere un bando verde è possibile attraverso l’inserimento di criteri ambientali nel capitolato d’appalto.
E’ bene ricordare alcune caratteristiche che devono rispettare i criteri ambientali affinché non distorcano la
concorrenza, quali:
- collegamento all’oggetto dell’appalto (pertinenza);
- non lasciare discrezionalità assoluta all’amministrazione aggiudicatrice (autonomia);
- devono essere espressamente menzionati nel capitolato o nel bando di gara (pubblicità);
- devono essere conformi ai principi della normativa comunitaria di non discriminazione dell’offerta (par
condicio), di libera concorrenza.
2. Sono inoltre compatibili con il diritto comunitario anche quei criteri ambientali che possono essere
potenzialmente soddisfatti da un ristretto numero di concorrenti e che non comportano un diretto
beneficio in termini economici alla stazione appaltante.
Le fonti di criteri ambientali sono molto utili a chi deve redigere un capitolato, come gli amministratori
pubblici, perché forniscono una base informativa scientifica per realizzare un acquisto verde rispettando il
Codice degli Appalti.
Particolarmente utili, per le stazioni appaltanti, sono i Criteri ambientali minimi (CAM) pubblicati del
Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare in attuazione del Piano di Azione Nazionale
sugli Acquisti Verdi (D.M. 11 aprile 2008 del MinAmbiente di concerto con il Ministero dell’Economia e
delle Finanze e dello Sviluppo Economico). I CAM riportano delle indicazioni generali volte ad indirizzare
l’ente verso una razionalizzazione dei consumi e degli acquisti e forniscono delle “considerazioni
ambientali”, collegate alle diverse fasi delle procedure di gara (oggetto dell’appalto, specifiche tecniche,
caratteristiche tecniche premianti collegati alla modalità di aggiudicazione all’offerta economicamente più
vantaggiosa, condizioni di esecuzione dell’appalto) volte a qualificare ambientalmente sia le forniture che
gli affidamenti lungo l’intero ciclo di vita del servizio/prodotto.
Attualmente sono stati pubblicati i CAM per l’acquisto di: carta in risme, ammendanti, prodotti tessili,
arredi per ufficio, apparati per l’illuminazione pubblica, IT (pc, stampanti, apparecchi multifunzione,
fotocopiatrici), ristorazione collettiva e derrate alimentari, serramenti esterni, servizi energetici, servizi di
pulizia, acquisizione dei veicoli adibiti al trasporto su strada.
Sono in via di definizione i CAM relativi a: costruzione e manutenzione strade, gestione dei rifiuti urbani,
consumabili da stampa (TONER).
Altre fonti di criteri ambientali sono: i criteri ambientali definiti dalla Commissione Europa, il Manuale del
GPP a cura della GPP Net (Provincia di Cremona) , le certificazioni ambientali, le certificazioni di prodotto,
le Best Practice (capitolati di altre amministrazioni).
Fonti e Siti web di approfondimento del GPP
http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/buying_green_handbook_it.pdf
http://ec.europa.eu/environment/gpp/toolkit_en.htm
http://ec.europa.eu/environment/gpp/eu_gpp_criteria_en.htm
http://www.minambiente.it/pagina/gpp-acquisti-verdi
http://www.compraverde.it
http://www.gppinfonet.it