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Il Sanatorio di Vialba in "Vivere insieme la periferia", n.3, XXII, 2023, p.30.
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La peste bianca. L'Ospedale Sanatorio di VialbaLa peste bianca. L'Ospedale Sanatorio di Vialba
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Il Sanatorio di Vialba in "Vivere insieme la periferia", n.3, XXII, 2023, p.30.

  1. 24 PILLOLE DI STORIA - “Quarto Oggiaro” IL SANATORIO DI VIALBA OGGI ASST LUIGI SACCO Vialba e Roserio un tempo erano Comuni autonomi. Successivamente sono diventati frazioni del Comune di Musocco aggregato a sua volta a Milano nel 1923. La via Orsini, di cui è rimasta una traccia storica lungo il muro di cinta dell'Ospedale Sacco, univa i due borghi. Qui nel 1927 veniva posta la prima pietra di quello che fu il Sanatorio di Vialba, oggi Ospedale Luigi Sacco, ultimato nel 1931. La struttura è una pieta miliare nella storia ospedaliera italiana. Perché costruire un Sanatorio? Scopriamolo in questo articolo di Maurizio De Filippis. La necessità di arginare la diffusione della tubercolosi, in forte ripresa al termine del primo conflitto mondiale, indusse il Comune di Milano a iniziare nel 1927 la costruzione del sanatorio di Vialba, uno dei primi tisicomi di pianura sorti in Italia. La nascita di un ospedale cittadino per cronici. Inaugurato nel 1931, il Sanatorio di Vialba è rimasto tale sino a quando fu convertito nel 1971 in Ospedale generale provinciale per effetto della riforma ospedaliera del 1968. Grazie al progressivo miglioramento delle condizioni sociali ed economiche della popolazione e all’introduzione di nuove terapie la tubercolosi in Italia poteva, infatti, considerarsi una ma- lattia del passato. Il declino delle principali malattie infettive e l’ascesa delle malattie metabolico-degenerative portarono pertanto ad un radicale rinnovamento delle istituzioni nosocomiali. Nel 1975 l’Ospedale “Agostino Bassi” e l’Ospedale “ANEA” furono accorpati con il “Luigi Sacco”, a seguito della soppressione degli istituti di ricovero mono specialistici prevista dal piano ospedaliero regionale lombardo 1974-1978. Nono- stante la presenza dell’Università (1974), il connubio tra “Sacco” e “Bassi”, voluto dalla Regione Lombardia nel 1975, rimase inefficace per molti anni. Costruiti a più di trent’anni di distanza uno dall’altro, i due nosoco- mi avevano alle spalle una storia e una tradizione clinica completamente differenti. l Sanatorio di Vialba faceva parte di una rete sanatoriale estesa su tutto il territorio nazionale per combattere la tubercolosi. L’Ospedale “Bassi”, situato in via Livigno nel quartiere di Dergano, era sorto nel 1896 per il rico- vero degli ammalati contagiosi. Le terapie sanatoriali tradizionali comportavano lente guarigioni, lunghe con- valescenze e momenti di vita comunitaria. Negli ospedali pei contagiosi invece, tra il momento della guarigione e quello delle dimissioni, l’intervallo era molto più breve, i reparti erano maggiormente isolati e le occasioni d’incontro ridotte all’essenziale. La comparsa dell’AIDS costituì l’occasione per effettuare la svolta tanto attesa e programmare una riqualificazione terapeutica che avrebbe permesso all’Ospedale di Vialba di diventare un centro di riferimento fondamentale nella lotta contro questo tipo di patologia. A partire dal 1985 l’Ospedale multizonale “Luigi Sacco” si trovò ad affrontare l’emergenza AIDS, divenendo, grazie al potenziamento delle divisioni di malattie infettive, un punto di riferimento nazionale per la ricerca scientifica e la cura di questa nuo- va patologia. Tubercolosi e AIDS, malattie infettive e “sociali”, hanno influenzato profondamente la storia pas- sata e recente del “Sacco”, contribuendo al recupero di un’identità rimasta a lungo in bilico durante i profondi cambiamenti strutturali degli anni Settanta. Il processo di crescita ed integrazione con il territorio, iniziato con l’ingresso nel 1974 della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano e proseguito con l’apertura del centro poliambulatoriale “Tiberio Pansini” nel 1979, è culminata nel 1995 con il conferimento della qualifica di Azienda ospedaliera in attuazione del decreto legislativo n. 502 del 30 dicembre 1992 e con l’inaugurazione nel 1998 del dipartimento di emergenza e accettazione. L’ospedale “Luigi Sacco” è divenuto nel tempo un centro di riferimento per le emergenze epidemiologico- pandemiche (SARS, Bioterrorismo e Covid-19) e per importanti patologie infettive (HIV/AIDS), oltre che per patologie di natura oncologica e cardiologica. Negli ultimi anni l’ospedale, divenuto una delle realtà ospedalie- re milanesi più conosciute a livello nazionale, è cresciuto anche nelle aree della gastroenterologia, dell’oculisti- ca, della riabilitazione e nella diagnosi e cura delle malattie psichiatriche. Il polo cardiologico è tra i più apprez- zati della città di Milano. Il “Sacco”, infine, è all’avanguardia nel campo della farmacologia clinica e della ri- cerca biomedica. La recente trasformazione delle Aziende ospedaliere lombarde in ASST (Aziende Socio- Sa- nitarie Territoriali) ha comportato l’accorpamento all’interno della stessa struttura assistenziale di ospedali mol- to diversi tra loro: “Luigi Sacco”, “Fatebenfratelli”, “Vittore Buzzi” e Macedonio Melloni”. La ASST Fatebe- nefratelli-Sacco si è costituita il 1 gennaio 2016 in attuazione della Legge Regionale n. 23 dell’11 agosto 2015 denominata “Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo”. Maurizio De Filippis - Prefazione: Massimo Pozzi (I “Vecchi” Amici di Quarto Oggiaro) 30 VIVERE INSIEME LA PERIFERIA
  2. VIVERE INSIEME LA PERIFERIA NOTIZIARIO DI CULTURA, ARTE, SPETTACOLI, SPORT VOLONTARIATO, INFORMAZIONE E PUBBLICITA’ DELL’ASSOCIAZIONE QUARTO OGGIARO VIVIBILE ODV Anno XXII – Marzo 2023 n.03 ASS. Q.O. VIVIBILE O.d.V. Via Lessona ang. Via C. Invernizio 20157 Milano cell: 333 9170445 http://quartooggiaro.vivibile.com E-mail: gb.vivibile.rivista@fastwebnet.it quarto.vivibile@gmail.com pino.lopez@tiscali.it 8 Marzo AUGURI A TUTTE LE DONNE
  3. SOMMARIO......................................................................................................... 2 EDITORIALE............................................................................................................3 INFORMAZIONI, LETTERE, NEWS E PICCOLI ANNUNCI ……………………4-11 CASA DELLE ASSOCIAZIONI……………………………………………………12-13 CONCORSI & INIZIATIVE……………………………………………………..………14 BIBLIOTECA QUARTO OGGIARO.......................................................................15 NEWS DI QUARTIERE……………………………………………………………..16-18 PERIFERIE……………………………………………………………………………….19 IL MONDO DEGLI ANIMALI………………………………...……………………..….20 EVOLUZIONE DELLE COMUNICAZIONI UMANE DI G. PATRICOLA………….21 NOTIZIE UTILI……………………………………………………………………….22-27 PENSIERI & POESIE…………………………………………………………………...28 LA SCUOLA di G. Giacalone………………….…………………………………….. 29 PILLOLE DI STORIA……………………………………………………………….......30 BENVENUTA PRIMAVERA……………………………………………………………31 AVVISI…………………………………………………………………………………….32 Edizione a cura della Commissione Cultura dell’Associazione Quarto Oggiaro Vivibile Coordinatore : Giulio Bassani Commissione Redazione: Sonia Anzovino, Giulio Bassani, Domenico Lopez, Pino Lopez, Roberto Mangiarotti, Maurizio Tirani, Leila Paladini. Redazione rivista VIVERE INSIEME LA PERIFERIA: Hanno collaborato a questo numero: Gianni Patricola, Emilio Gatti, Walter Cherubini, Aldo Pola, Massimo Pozzi, Adriano Arlenghi, Giuseppe Giacalone, Angelo Greco, Maurizio De Filippis. . Giulio Bassani Sonia Anzovino Pino Lopez Valerio Galletti Roberto Mangiarotti Direttore: Vice Direttore: Redattore Capo: Distribuzione: Fotografia SOMMARIO 2 CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE Presidente : Giuseppe (Pino) Lopez Vice Presidente: Massimo Landolfi Segretario: Valerio Galletti Amministratore: Marco Destri Consiglieri: Americo Giovanni, Anzovino Sonia, Bassani Giulio, Giovine Mauro, Lanzoni Ulisse, Lopez Domenico, Mangiarotti Roberto, Megozzi Franca, Giancarlo Ricci, Tirani Maurizio. Reg. No. 324 del 22/04/2005 – Tribunale di Milano VIVERE INSIEME LA PERIFERIA
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