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Qualche consiglio di M.M. Schiraldi
Introduzione
Nella mia carriera ho assistito a centinaia di presentazioni in moltissimi contesti diversi. Poche sono state 
quelle in cui non ho riscontrato imprecisioni o ingenuità; pochissime, tra quelle delle sedute di Laurea.
Non faccio riferimento ai contenuti o all’esposizione orale, che sono per certo gli elementi più importanti: 
parlo, più banalmente, della costruzione delle slide ovvero della presentazione consegnata o proiettata.
Una presentazione curata e ben organizzata concede a chi espone una piccola agevolazione. Al contrario, 
difetti e imperfezioni giocano pesantemente a sfavore perché danno l’impressione di noncuranza.
Per costruire una presentazione occorre dedicarci cura e basta davvero poco per fare la differenza: ci sono 
molte cose a cui fare attenzione ma, per evitare disastri, bisogna concentrarsi su alcuni importanti fattori.
Questo documento non è inteso come un manuale né una linea guida; solamente riassume alcuni consigli 
che saranno utili a chi deve preparare una presentazione e non ha ancora molta esperienza su campo. 
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 2
Contenuto del documento
I consigli sono suddivisi in sezioni:
▪ i testi: tipologie di presentazioni, l'effetto muro di testo, la sintesi, i neretti e corsivi;
▪ la grafica: gli stili, il rapporto pieni/vuoti, trasparenze e filigrane delle immagini, le animazioni;
▪ la cura: i font, le interlinee, bordi e dimensioni dei blocchi e delle immagini, i grafici;
▪ lo schema: l'importanza dello schema, il format, gli schemi di colori;
▪ i contenuti: la storyline, il lead‐in ed il so‐what;
▪ piccoli dettagli: gli "a capo", la punteggiatura, la spaziatura, l'allineamento e le convenzioni.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 3
Le due tipologie di presentazioni: per commento o per consegna
Le presentazioni ‐ ovvero i documenti orizzontali ‐ sono adatte per esporre concetti in sintesi, quindi 
il loro uso primario è quello di supporto ad un relatore che espone. Molto spesso però sono concepite 
per essere lette ed interpretate senza un commento orale. Questo documento ne è un chiaro esempio.
Dovendo relazionare in dettaglio su un argomento è preferibile redigere un documento verticale 
perché il suo formato si presta meglio a grandi molti di testo. Una slide orizzontale non è adatta 
ad ospitare molto testo e, quando erroneamente lo si fa, la leggibilità cala e l’estetica peggiora.
Infatti, questa slide sta già iniziando a contenere troppo testo per una presentazione; per quanto il testo 
sia suddiviso in punti elenco, quattro blocchi da tre righe ciascuno rendono già l’estetica non invitante. 
Confrontate questa slide con la terza: un elenco di sei punti è già esteticamente più «leggero».
Il problema è che, nelle presentazioni concepite per essere consegnate e non commentate, è comunque 
necessario esprimere chiaramente tutti i concetti. Solo in questi casi – e mai nelle presentazioni da 
commentare – qualche riga di testo in più può essere tollerata, benché serva un massimo sforzo di sintesi.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 5
L’effetto muro
Una vecchia regola indicava che nelle slide non dovessero esserci più di sette righe di testo. Questo dovrebbe 
dare l’idea dell’estrema esigenza di sintesi che ne guidava la preparazione. Ciò perché le slide sono nate 
originariamente per supportare una presentazione orale, sostituendo le vecchie trasparenze che venivano 
proiettate con la lavagna luminosa. La progressiva diffusione e raffinazione dei software per il disegno delle 
slide, tra cui il diffusissimo Microsoft Powerpoint (con cui è stato costruito questo documento), ha messo in 
luce le potenzialità di questa nuova forma espressiva, il cui uso è stato quindi esteso anche alla realizzazione 
di documenti che non dovessero necessariamente essere commentati: appunto, come detto, le presentazioni 
per consegna. I vantaggi erano molteplici: intanto, a parità di testo una presentazione si sviluppa in molte più 
pagine rispetto ad un documento verticale e ciò rende più «corposo» l’aspetto di un deliverable, ciò che è 
particolarmente apprezzato nell’ambito della consulenza manageriale; poi, una presentazione può comunque 
essere proiettata e commentata facilmente, nel caso servisse; infine, i software per costruire le presentazioni 
consentono di realizzare molteplici e migliori effetti grafici rispetto ad un editor di testo. Questa evoluzione 
è però spesso degenerata, per cui non è raro trovare, in presentazioni, contenuti che sarebbero dovuti essere 
più convenientemente ospitati in documenti verticali, come il frammento di testo che state leggendo e che, 
più che una sintesi, assomiglia ad una narrazione storica. Dovrebbe risultare chiaro che collocare questo testo 
in una slide sia controproducente: si vede il cosiddetto «effetto muro» di testo, che va assolutamente evitato.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 6
L’uso del neretto e del corsivo
Qualcuno che non riuscisse proprio ad esimersi dal riempire la slide di testo, potrebbe pensare di 
evitare almeno in parte l’effetto “muro” inserendo grassetti e corsivi a piene mani. Non è una buona idea. 
Il grassetto ed il corsivo vanno usati in modo parsimonioso e, comunque, secondo una convenzione che 
si sceglie di adottare fin dalle prime slide. Spargere grassetti e corsivi più o meno a caso, evidenziando 
qualsiasi frase che si ritiene importante, non risolve il problema del blocco di testo ed, in più, contribuisce 
a dare l’impressione di una slide disordinata, con un messaggio non chiaro.
Un esempio di convenzione potrebbe essere:
▪ usare il grassetto per evidenziare solo una parte di una frase all’interno di un capoverso, nel momento in cui questo 
diventi tanto lungo da necessitare più di una riga. Non serve infatti evidenziare una riga sola, se è breve;
▪ usare il corsivo per identificare parole chiave o straniere la prima volta che si citano, oppure per evidenziare parti 
di testo ove si introduce uno specifico termine tecnico, in modo che sia più facile da ritrovare quando lo si cerca.
La scelta della convenzione è libera ma occorre attenersi a questa per tutto il resto del documento. 
Personalmente non amo il neretto ma l'ho voluto usare in questo documento per mostrarne un esempio.
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La regola delle sette righe
▪ Come detto, non può essere una regola ferrea, bensì una indicazione orientativa.
▪ Infatti, una riga potrebbe essere lunga fino alla fine del riquadro di testo o potrebbe essere brevissima.
▪ Vale lo stesso?
▪ Però deve essere comprensibile.
▪ Quindi la sintesi è doverosa ma attenzione a non creare un rebus.
▪ Troppa sintesi,
▪ non si capisce.
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Gli stili grafici di presentazione
Prima di entrare nel vivo, chiariamo un punto importante. La parte 
grafica gioca un ruolo cardine nella presentazione e diversi stili grafici 
sono più o meno adatti ai diversi contesti d’uso.
Questa presentazione segue uno stile essenziale e lineare perché mira 
solo alla chiarezza, essendo concepita per consegna. Anche guardando 
i temi disponibili in powerpoint si ritrovano diversi stili molto belli.
Scegliete lo stile che preferite – de gustibus – ma vi suggerisco di 
ricorrere a grafiche di effetto solo se la presentazione è commentata. 
Una presentazione per consegna deve essere soprattutto molto chiara.
Nel frattempo potete notare come una slide assuma uno stile più 
gradevole se accanto al testo posizionate una immagine. È ovvio che 
questa debba però essere pertinente all’argomento trattato.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 10
Uno stile con immagini grandi
È tendenzialmente da preferire se
la presentazione viene commentata,
perché ci sarà meno spazio per testi.
Le belle immagini sono certamente
gradevoli ed attirano l’attenzione,
ma attenzione alla risoluzione!
Una immagine a bassa risoluzione
“sgrana” e restituisce un pessimo
effetto, soprattutto sugli schermi.
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…se si pretende di organizzare le slide in 
modo iper‐minimalista, come questo.
Questi stili sono solo adatti quando la 
presentazione viene (ben) commentata.
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La concordanza di colori e font
Quindi, scegliete lo stile che vi piace di più e che reputate più opportuno per l’uso del documento 
e per l’occasione. Una volta che l’avete scelto, assicuratevi di mantenerlo per tutta la presentazione.
Mantenere lo stile significa, ad esempio, fare attenzione ai colori: verificate la concordanza dei colori 
nelle scritte, negli elementi grafici, nei punti elenco, negli eventuali riquadri delle figure o dei grafici.
Anche i font, ovvero i caratteri, devono essere coerenti: potete usare anche font diversi (ad esempio, nei 
titoli, nei sottotitoli o nel testo) ma, una volta scelti, dovete evitare di mischiarli a caso e disordinatamente.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 13
Il “rapporto pieni‐vuoti” (1/2)
A meno che si non sia optato per qualcosa di molto insolito (vede la slide nera di poco fa), è buona regola 
collocare testi ed immagini sulle slide in modo tale da rispettare una certa armonia tra i “pieni” ed i “vuoti”
(ovvero lo spazio sfruttato con testi e immagini), anche modificando l’interlinea, in modo tale che il testo 
sia distribuito omogeneamente. Non mettete tutto il testo in alto lasciando il resto della slide vuota!
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 14
Il “rapporto pieni‐vuoti” (2/2)
▪ Scelto uno stile grafico, tutte le slide devono essere coerenti.
▪ È buona regola distribuire testi ed immagini sulle slide.
▪ In questo modo ci sarà armonia tra i “pieni” ed i “vuoti”.
▪ Modificare l’interlinea può dare un grande aiuto.
▪ Non mettete tutto il testo in alto lasciando la slide vuota! 
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Attenzione alla risoluzione delle immagini
Nel tentativo di distribuire ordinatamente pieni e vuoti
sulla slide, può capitare di dover ingrandire una immagine.
Come già detto, attenzione alla risoluzione: se è troppo 
bassa, l’immagine risulterà “sgranata” ed antiestetica.
Sarà necessario quindi sostituire l’immagine, scegliendone 
un’altra oppure trovando la stessa a risoluzione maggiore.
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Ancora sulle immagini: lo sfondo e la trasparenza (1/2)
Quando si importa una immagine dall’esterno, ad esempio copiandola da internet, 
nella maggior parte dei casi questa ha un suo sfondo, non trasparente. Anche se questo 
fosse bianco, dovete stare attenti a dove la posizionate, perché potrebbe coprire il testo.
Se lo sfondo dell’immagine non fosse dello stesso colore di quello delle slide, potrebbe 
comunque diventare molto antiestetica rispetto allo stile grafico della presentazione.
Spesso le slide con molti loghi aziendali risultano antiestetiche per problemi di sfondo.
Fortunatamente in quasi tutti i software per la preparazione di presentazioni è possibile 
modificare le proprietà dell’immagine ed impostare un colore specifico per la trasparenza. 
Questo commando è altresì disponibile in tutti i programmi di trattamento immagini.
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Ancora sulle immagini: lo sfondo e la trasparenza (2/2)
Chiaramente, tutto questo è ancora più importante nel momento in cui si decida 
di preparare slide con uno sfondo non uniforme o sfumato con colori a piacere. 
In quel caso è molto facile che l’immagine inserita non abbia lo sfondo adatto.
In questi casi è fondamentale impostare in maniera corretta la trasparenza, 
altrimenti l’effetto estetico sarà veramente sgradevole. Occorre però stare attenti 
a non snaturare l’immagine rendendone trasparenti le parti interne.
Nel caso, una volta impostata la trasparenza basterà inserire, in background, 
riquadri del colore opportuno e sottoporli alle aree trasparenti interne. Tutto ciò, 
ovviamente, nel caso in cui non si disponesse di una immagine vettoriale.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 18
Ancora sulle immagini: le dimensioni ed il ritaglio
Impostare correttamente la trasparenza dello sfondo risolverà anche il diffuso errore di incollare sequenze
di immagini di grandezze molto diverse, dove anche le dimensioni del ritaglio sono disomogenee.
Dal software con cui costruite la preparazione, o da un programma di trattamento immagini, ritagliate 
le immagini per ridurne i bordi. Costruite delle linee guida per aiutarvi ad omogeneizzarne le dimensioni.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 19
Ancora sulle immagini: le filigrane
Un’altra ingenuità da evitare è quella di importare una immagine che abbia una filigrana di copyright. 
Non pensate che non si noti: si vede chiaramente, soprattutto se proiettata su un grande schermo.
Non è raro trovare la stessa immagine senza la filigrana. Quando proprio non la trovate, valutate se 
comperarla (se proprio vi dovesse servire quella specifica immagine) o cercatene una simile o analoga.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 20
Wordart ed animazioni
▪ Nelle presentazioni per commento può essere 
una idea inserire le animazioni. Si tratta però 
di una scelta da non sottovalutare perché 
l'animazione può distrarre l'ascoltatore e, 
se mal fatta, può essere controproducente.
▪ Le animazioni devono essere concepite per 
favorire la comprensione dei concetti esposti, 
non per "stupire con effetti speciali". Pertanto, 
ad esempio, vanno bene animazioni successive 
per sottolineare la sequenzialità di concetti.
▪ Non riempite una slide di animazioni su qualsiasi 
oggetto e siate moderati nell'introdurre effetti di 
testo. Questi ultimi vanno creati sempre in linea 
con lo stile e con la grafica del documento.
M.M. Schiraldi Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1) 21
La dimensione dei caratteri
Ritorniamo a parlare dei caratteri o font perché su questo argomento ne ho viste delle belle: abbiamo già detto che 
è necessario stabilire e mantenere una convenzione sulla scelta dello stile dei font per una pura esigenza grafica, 
che potremmo quindi riportare nell’ambito delle decisioni estetiche.
Vorrei poter dire che scelte infelici di combinazioni di font derivino solo dall’assenza di gusto artistico, ma ahimè
troppe volte ho visto mix di font in una presentazione per pura noncuranza dell’autore, che non si rendeva conto 
di aver inserito diversi oggetti di testo con diversi stili solo perché non li osservava bene.
Oltre a questo gravissimo errore di incuria, è facile trovare presentazioni in cui il font sia sbagliato non a causa dello 
stile ma solamente – …per dire – a causa di una errata dimensione: difficilmente l’errore si riscontra in una sola slide 
(anche se mi è capitato di vederlo!) bensì è più facile che accada tra slide diverse all'interno della stessa presentazione.
Ciò è spesso dovuto all’infelice opzione “adatta testo all’area di riversamento” attiva per impostazione predefinita nelle 
nuove presentazioni di Powerpoint. Vi consiglio di disattivare questa opzione ed, invece, controllare le dimensioni dei 
font in ogni slide; se verificate con la slide successiva, troverete che il font in questa ha una dimensione diversa.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 23
L’interlinea
Sembrerà banale dirlo, ma l’interlinea dovrebbe essere costante nel testo. A meno che non creiate 
un paragrafo o una sezione separata, con diverse (ed evidenti) caratteristiche, anche di allineamento, 
mantenete la stessa interlinea all’interno dello stesso blocco di testo. La differenza di interlinea è evidente.
Val la pena sottolinearlo perché può facilmente succedere che l’interlinea venga automaticamente 
modificata quando si inserisce un oggetto in linea con il testo, ad esempio una equazione come 
a quel punto l’interlinea tipicamente “squadra”, creando il problema evidente in questo capoverso.
Quando parliamo di interlinea, chiaramente intendo anche la distanza tra due capoversi, come quella 
sopra questo blocco di testo – evidentemente errata: anche questa deve essere omogenea all’interno della 
slide e, possibilmente, anche all’interno dell’intera presentazione.
Quindi fate attenzione ad equi‐spaziare i capoversi: fate caso se battete un <invio> e controllate sempre 
l’omogeneità delle impostazioni dell’interlinea, soprattutto la dimensione degli spazi «prima» e «dopo». 
Possibilmente, conservate lo stesso criterio di definizione dell’interlinea per tutta la presentazione. 
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 24
Gli allineamenti dei riquadri e dei blocchi di testo (1/3)
Dove la trascuratezza e la negligenza emergono più chiaramente è nel problema dell’allineamento 
di riquadri o blocchi di testo, meglio se con colorato o con un contorno evidente.
Abbiamo già parlato del fatto che un nuovo
oggetto potrebbe avere un font diverso per
impostazione predefinita ? Stateci attenti!
Ora concentriamoci sull'allineamento. 
Voi potrete non crederci ma io ho visto 
presentazioni con riquadri così disposti.
Esistono dei comodi comandi di allineamento 
(sui lati, al centro, ecc.) e potremmo dire che 
sia più che un peccato non usarli.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 25
Gli allineamenti dei riquadri e dei blocchi di testo (2/3)
Sempre per la serie "ho visto cose che voi umani…", non pensate che l'allineamento orizzontale e verticale 
sia l'unico problema: c'è chi non intuisce il perché i blocchi dovrebbero avere la stessa dimensione.
Mettiamo che l'autore abbia scoperto 
l'esistenza dei comandi di allineamento.
Purtroppo però la lunghezza dei testi nei 
riquadri è, casualmente, diversa. Non si può 
pretendere che i testi siano omogenei, no?
I blocchi sono ora ben allineati a sinistra 
ed equidistanziati ma l'effetto estetico è 
ugualmente catastrofico. E non pensate 
minimamente di adattare il testo ai blocchi 
cambiando la dimensione del carattere!
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 26
Gli allineamenti dei riquadri e dei blocchi di testo (3/3)
Si può sempre peggiorare: anche se abbiamo azzeccato l'allineamento (esterno) e la dimensione di tutti
i blocchi, possiamo sempre sballare l'allineamento interno oppure i margini delle caselle di testo:
Qualcuno obietterebbe che l'allineamento di un 
testo all'interno di un blocco non sia un 
comando facilmente individuabile.
Però esiste! Non solo: occorre stare anche 
attenti ai margini della casella di testo.
Non parliamo poi della coerenza 
dell'allineamento a sinistra, centro o destra, 
perché anche qua gli errori si sprecano…
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 27
Ancora sui riquadri e sui blocchi di testo
Attenzione, perché gli errori del "noncurante" travalicano anche la fantasia dei più creativi: se i blocchi sono 
ben allineati e dimensionati ed anche la casella di testo è omogenea, cosa altro si potrebbe sballare?
Ad esempio, si possono costruire blocchi 
disomogenei per contorno o per colore.
Non ci vuole un occhio di lince per accorgersi 
che questo blocco ha un contorno diverso…
…così come questo ha un diverso colore di 
riempimento. Pare strano, ma accade!
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 28
In questa slide ci sono tre font diversi
e gli allineamenti non sono fondamentali
Probabilmente questa slide sarà destinata
ad un pubblico diverso da quelle precedenti
ALCUNE PRECISAZIONI IMPORTANTI
• Creare una slide ben organizzata non significa 
limitare la libertà espressiva o artistica
• Si possono creare slide bellissime senza 
allineare o omogeneizzare blocchi e riquadri
• L'importante è, però, attenersi ad uno stile 
e non dare l'impressione che tutto sia causale
Ancora sui bordi degli oggetti
Collocare oggetti con bordi di colore o spessore diversi è un errore diffuso nelle slide in cui sono incollate 
molte immagini. State attenti a verificare se tutte abbiano un contorno o, se si, di che tipo.
Prescindendo dall'errore dei bordo, le immagini in questa slide sono allineate, equispaziate ed hanno anche 
la stessa altezza. Però una è più stretta delle altre. Ci vuole molto, a ritagliarle ed omogeneizzarle?
L'occhio attento avrà anche notato che una immagine delle tre ha anche un bordo ombreggiato. 
È scontato sottolineare che gli stessi effetti vanno applicati a tutti gli oggetti nella slide, o a nessuno.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 30
Ancora sulle immagini: lo stretching
Ammetto di aver visto presentazioni realizzate da autori sensibili alla raccomandazione precedente, 
che si sono sforzati di rendere omogenee per dimensioni le diverse immagini collocate nella slide.
L'obiettivo di omogeneizzare le dimensioni delle immagini è quello di ottenere una estetica gradevole. 
Quindi snaturare una immagine per raggiungere l'obiettivo ad ogni costo non è una soluzione corretta.
Su internet si trovano milioni di immagini: c'è sicuramente quella adatta a voi, per formato e risoluzione.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 31
Quando sulla slide ci sono i grafici
Quando, invece delle immagini, sulla slide sono collocati più grafici, il rischio di disordine è grandissimo.
0.00%
5.00%
10.00%
15.00%
20.00%
25.00%
30.00%
35.00%
40.00%
45.00%
0 3 5 8 10 13
0%
20%
40%
60%
80%
100%
120%
0 3 5 8 10 13
Attenzione a:
▪ le dimensioni (sono diverse, sia in altezza sia in larghezza);
▪ il bordo ed il riempimento (sono entrambi diversi);
▪ l'allineamento (sono disallineati e decentrati nella slide);
▪ i font (diversi per tipo e dimensione);
▪ la dimensione della griglia (è diversa):
Ma poi, ci sarebbe da chiedersi:
▪ c'è davvero bisogno di due decimali nel grafico di sinistra?
▪ Se il grafico di destra rappresenta una probabilità, c'è davvero 
bisogno di rappresentare il 120% o converrà fermarsi a 100%?
▪ Non c'è la legenda ma ci sono colori diversi: non ha senso. 
Inserite la legenda, se necessario, o omogeneizzate i colori.
Andamento della funzione f(x)
Probabilità della funzione F(x)
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 32
L'uso dello schema
Molti dei citati errori (…non le chiamerei imperfezioni, a questo punto) possono essere evitate usando lo 
schema della slide. Le impostazioni dello schema delle slide sono presenti in tutti i software di editing.
Il problema è che gran parte delle persone:
▪ non conosce l'esistenza dello schema ed, anzi, cancella i segnaposti e li sostituisce con normali caselle di testo;
▪ pur conoscendo l'esistenza dello schema, non sa come modificarlo e quindi rinuncia ad usarlo;
▪ non usa lo schema a prescindere. L'origine dell'odio verso lo schema non è nota. Eppure lo schema è utilissimo!
Abbandonando lo schema, non è raro addirittura vedere i titoli in posizioni diverse tra le slide: se scorrete 
velocemente una presentazione e notate lo spostamento dei titoli, certamente non si è usato lo schema.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 34
IL FORMAT
Fonte:
* Asterischi
Molte organizzazioni predefiniscono un format per aiutare nella costruzione delle slide.
Codice:
Punti 5, normale
allineato a destra
1.1 cm
margine
stampante
1.1 cm
margine
stampante
1 cm
margine
stampante
0,8 cm margine stampante
0,6 cm
1.8 cm
2.6 cm
0.5 cm
0,4 cm
Titolo:
Punti 18, grassetto, tutto MA
allineato a sinistra, max 3 righe
sempre appoggiato sulla riga
Lead-in:
Punti 14, normale
allineato a sinistra, max 3 righe
Linea a spessore 1
Colore amaranto: Rosso 164; Verde 63; Blu 39
Asterischi, Note, Fonti:
Punti 10, normale, allineati a sinistra,
massimo 4 asterischi per pagina
1.8 cm
Il format definisce una serie di norme strutturali e grafiche implementate all'interno dello schema, che rende omogenei
i documenti all'interno dell'organizzazione, per mezzo di un insieme di caratteristiche stabilite e costanti.
"Il format rappresenta il nostro standard di eccellenza nella comunicazione, l’insieme delle caratteristiche che rendono
i nostri documenti efficaci e inconfondibili. Il format è un grande alleato."
Non vi sorprendete della apparente complessità di questa slide: quello che vedete è un esempio reale di una slide del
format dell'azienda dove ho lavorato immediatamente dopo la laurea, nel mio oscuro passato da consulente.
Il documento che esponeva il format era composto di oltre 70 pagine e descriveva tutte le caratteristiche di ogni slide,
dall'executive summary alle major, minor, set-up fino alle tavole a supporto, con anche esempi di tutti i possibili grafici.
Seguire un format, se questo non è implementato in uno schema, non è sempre facile. Mi ricordo nitidamente molte
ramanzine che mi sono preso per essermene leggermente allontanato, perché non era assolutamente consentito.
Testo:
Corpo 14/12, normale, a margine sinistro
MMS
Elenchi puntati
1° livello: Pallino
2° livello: Trattino
3° livello: Puntino
4° livello: Trattino
4 cm
3 cm
5 cm
La definizione dei colori nello schema
Lo schema consente di predefinire anche i possibili colori da utilizzare. Qui sotto vedete un esempio di 
schema colori di una primaria azienda di moda che, giustamente, tiene molto anche allo stile delle slide.
L'idea è quella di usare sempre e solamente un certo insieme di colori, in modo tale da garantire una 
omogeneità grafica delle slide. Oltre a ciò è importante predefinire le caratteristiche di ogni tipo di oggetto. 
R: 255
G: 214
B: 233
R: 91
G: 170
B: 176
R: 204
G: 225
B: 255
R: 218
G: 158
B: 223
R: 49
G: 145
B: 174
R: 184
G: 218
B: 172
R: 237
G: 155
B: 173
R: 2
G: 109
B: 114
R: 135
G: 167
B: 197
R: 136
G: 73
B: 143
R: 38
G: 84
B: 124
R: 142
G: 171
B: 122
Main colors
Additional colors
R: 0
G: 140
B: 81
R: 207
G: 0
B: 47
R: 0
G: 0
B: 0
R: 255
G: 255
B: 255
R: 191
G: 191
B: 191
Basic colors
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 36
Il contenuto della presentazione
Su internet esistono migliaia di documenti tra 
manuali, linee guida ed esempi pieni di ricche 
indicazioni su come organizzare i contenuti di 
una presentazione. Di conseguenza non ne 
parleremo in questa sede.
In questo documento si parla prevalentemente 
di aspetti connessi con la costruzione delle slide, 
non dei contenuti. Però i contenuti sono il 
fattore più importante, quindi vorrei darvi 
comunque qualche sintetico consiglio.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 38
La storyline del documento (1/2)
Precedentemente ho citato i termini major, 
minor e set‐up, relativamente al format. Vi 
spiego cosa siano con l'esempio qui accanto.
Il format definisce anche una struttura della 
presentazione ovvero una gerarchia di slide, 
che consenta una esposizione ordinata.
Quella che vedete in questa slide è la classica 
storyline per una presentazione consulenziale.
Non prendetela come indicazione universale.
Riflettete però sul fatto che la presentazione 
deve avere una organizzazione ben strutturata 
quindi definite una vostra storyline e seguitela. 
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 39
La storyline del documento (2/2)
Nel definire la storyline, tenete a mente queste regole d'oro:
▪ inizia esponendo l'obiettivo della presentazione e sintetizzando tutto il contenuto in una o due slide;
▪ prosegui subito elencando i motivi per cui val la pena prestare attenzione alla presentazione;
▪ prevedi una slide che elenchi i contenuti del documento;
▪ a questo punto potrai approfondire l'argomento e descriverlo nel dettaglio;
▪ non mancare mai di spiegare sempre i risvolti pratici ed operativi;
▪ se stai proponendo qualcosa, concludi mostrando i vantaggi che si conseguirebbero dalla tua proposta.
Il primo punto elenco si concretizza in quello che abbiamo chiamato executive summary, ovvero una estrema 
sintesi concepita per il top management che dovrebbe capire tutto il contenuto solo dalle poche slide iniziali.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 40
Il lead‐in ed il so‐what
Se invece parliamo dell'organizzazione di una slide, esistono due concetti importanti da memorizzare: 
il lead‐in, ovvero una frase iniziale su una o due righe che introduce al contenuto della slide. La frase 
al punto precedente potrebbe essere un buon esempio di lead‐in, anche se il lead‐in è tradizionalmente 
più utile nelle slide in cui si espongono grafici o dove non è possibile collocare ampi blocchi di testo;
il so‐what, ovvero una frase finale che espone le conclusioni che si traggono dal contenuto della slide. 
Come il lead‐in, anche il so‐what è più necessario nelle slide con grafici o diagrammi, ma a mio parere 
è buona regola evidenziare il messaggio conclusivo della slide anche quando questa sia puramente testuale.
Molte volte può essere conveniente scrivere il so‐what in grassetto 
e premettere un ampio triangolo rovesciato, per sottolineare graficamente
che la frase terminale è proprio la conseguenza di quanto detto sopra.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 41
Piccoli dettagli: gli “a capo” (1/2)
▪ Abbiamo già convenuto che le slide non devono contenere “mattoni” di testo e che è fondamentale la 
sintesi.
▪ Osserviamo ora quando sia antiestetico che una frase vada a capo per una sola parola. È veramente 
brutto.
▪ Con un po’ di attenzione, si può far sì che si vada a capo con almeno due o tre parole. Non è molto, però 
è già qualcosa.
▪ L’ideale sarebbe avere paragrafi che sfruttino l’intera larghezza del blocco di testo a disposizione, 
e costruire periodi che – su diverse righe – siano più o meno della stessa lunghezza. Non è difficile.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 43
Piccoli dettagli: gli “a capo” (2/2)
Sempre relativamente agli “a capo”, sarebbe l’ideale fare caso anche ad un altro piccolo dettaglio: se
la riga termina con una singola breve parola o articolo o particella che è riferita alla frase che segue, è 
decisamente preferibile spostarla a capo; ciò aumenta la leggibilità del testo.
Le prossime due righe sono le stesse del capoverso di prima, quindi facciamo caso al piccolo dettaglio:
se la riga termina con una singola breve parola o articolo o particella che è riferita alla frase che segue, 
è decisamente molto meglio se spostarla alla nuova riga; la leggibilità del testo è aumentata.
Nel preparare le slide è sufficiente fare attenzione alla parte destra dei blocchi di testo per verificare 
se si stia incorrendo in questo problema. Quando accade, si può cercare di riformulare leggermente 
la frase oppure – molto semplicemente – andare a capo nel punto desiderato con <SHIFT+INVIO>.
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 44
Piccoli dettagli: la punteggiatura terminale
Sulla scelta dell’inserimento dei punti di fine frase nelle presentazioni ho notato due scuole di pensiero: 
quella che vuole l’eliminazione dei punti di fine frase – perché interpreta la presentazione come una 
sintesi grafica di una esposizione più che come un testo vero e proprio ed afferma che l’assenza della 
punteggiatura terminale ne “alleggerisce” l’aspetto – e quella che propugna il rigore grammaticale.
In questo senso potremmo dire che la scelta sia libera ma:
▪ se decidete di metterla, la punteggiatura terminale negli elenchi puntati prevede di norma il punto e virgola;
▪ inoltre, in italiano si dovrebbe andare a capo con la minuscola; però questa regola è diversa in inglese;
▪ un lungo elenco puntato con tutti i punti e virgola finali può essere effettivamente poco “gradevole”;
▪ l’importante però è – nuovamente – definire e mantenere una convenzione
Per cui, o mettete la punteggiatura terminale su tutti i capoversi in tutte le slide, o non la mettete 
da nessuna parte. La cosa più brutta è vedere alcune slide con la punteggiatura ed altre senza
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 45
Piccoli dettagli: la spaziatura tra parole
Qua parliamo di un errore che dovrebbe essere facilmente  intercettabile attraverso l'attivazione   del 
correttore ortografico , ormai diffuso negli editor di testo come nei software di presentazione.
Il classico "doppio spazio" tra due parole  spesso capita non tanto per distrazione  quanto perché il testo 
deriva da un "copia ed incolla"  di un documento con un  diverso formato, ad esempio  un testo in PDF.
Attenti anche allo spazio prima della punteggiatura , ad esempio prima della virgola. Se una presentazione 
è proiettata su uno schermo,  ogni imperfezione viene gigantografata.  Quindi si nota tutto .
Il problema è che  ammettere che si tratti di noncuranza risulta  la scusa migliore (…per dire) visto che chi 
legge immediatamente penserà al fatto che l'autore abbia attinto da altri testi senza neanche rileggerli…
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 46
▪ Oltre alla cura nella costruzione della slide, dove grafica, colori, oggetti, testi e font dovrebbero sempre 
essere coerentemente organizzati ed omogeneizzati, è importante assicurare analoga coerenza tra le 
diverse slide. Ho già citato il fatto che, in assenza dello schema, anche i titoli potrebbero essere fuori posto.
▪ Se un autore è preciso, lo si vede soprattutto quando si sfoglia la presentazione, nella successione di slide. 
Si prenda come esempio il posizionamento degli elenchi puntati: questo documento è costruito seguendo 
lo schema, quindi non solo tutti i titoli sono allineati, ma anche gli elenchi puntati. 
▪ Per dimostrazione, scorrete velocemente alla slide successiva e notate la posizione del primo quadratino 
rosso che identifica il primo punto elenco: se è presente nella slide, è sempre collocato nella stessa 
posizione. Questa precisione garantisce un migliore effetto estetico nelle transizioni di slide.
▪ Lo stesso criterio è da adottare quando slide successive riportano elementi simili, come ad esempio blocchi 
o grafici: collocate i primi nelle stesse posizioni rispetto alla slide e, con gli ultimi, verificate che gli assi siano 
nella stessa posizione ed abbiano la stessa lunghezza (ovvero siano il più possibile identici). 
Piccoli dettagli: l'allineamento degli oggetti tra le slide
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 47
Piccoli dettagli: le convenzioni internazionali
▪ Qua stiamo andando sulle raffinatezze: non so quanti di voi si siano accorti del fatto che in questa 
presentazione ho alternato diversi tipi di "virgolette". Se non l'avete notato, scorrete le slide indietro.
▪ Anche qua, una volta scelta una convenzione va mantenuta. Certamente parliamo di un dettaglio molto 
piccolo rispetto ai macroscopici errori precedentemente elencati, dobbiamo comunque fare attenzione.
▪ L'errore nasce spesso dall'impostazione del correttore ortografico – che sostituisce le virgolette semplici 
con le virgolette inglesi – combinate con quella della lingua di modifica, spesso non aggiornata dall'autore. 
▪ Per cui potrebbe succedere che, inavvertitamente, una parola virgolettata "così" diventi, invece «così» 
quando invece noi avremmo voluto che venissero usate le virgolette “inclinate”…
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 48
Considerazioni conclusive
Molti lettori converranno che la maggior parte di questi consigli sia scontata; ed infatti dovrebbe esserlo. 
Ma gli esempi qui contenuti sono – ahimè – ispirati da casi reali. Anzi, ammetto di non aver neanche 
riportato tutte le raccomandazioni che mi è capitato di dover dare a chi mi ha mostrato le sue slide.
Un'altra possibile critica a questo documento è che contiene consigli che tendono ad limitare la creatività 
dell'autore. Questo è solo parzialmente vero: è possibile – ed apprezzabile – creare presentazioni con una 
vena artistica ma uno stile, una raffinatezza ed una coerenza deve essere evidente anche in queste.
Questo documento nasce proprio per sensibilizzare verso una maggiore attenzione nella preparazione dei 
documenti di presentazione; la mancanza di questa attenzione, ormai sempre più diffusa, si concretizza in 
risultati che restituiscono una impressione di incuria e disinteresse, se non di dilettantismo ed incapacità.
Questi consigli nascono dalla sola esperienza su campo che, per grande che sia, è certamente solamente 
limitata all'ambito del business, dell'ingegneria, dell'insegnamento universitario e della consulenza aziendale. 
Pertanto è per questi ambiti che i consigli in questo documento devono ritenersi validi. 
Preparare le slide per una presentazione ‐ Maggio 2020 (v.1)M.M. Schiraldi 50
Riferimenti
Prof. Massimiliano M. Schiraldi
Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Dipartimento di Ingegneria dell'Impresa
+39 06 7259 7216 
schiraldi@uniroma2.it
linkedin.com/in/mmschiraldi
twitter.com/mmschiraldi
dii.uniroma2.it/membro_personale/schiraldi/eng/

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