QE-MAGAZINE n°30 de la Principauté de Monaco est désormais en kiosque à partir d'aujurd'hui pendent 15 jours // www.qe-magazine.com Quindicinale d'informazione dal Principato di Monaco, in vendita nelle edicole della Costa Azzurra e del Principato di Monaco
2. C
ome mai pilota di elicotteri?
Per caso, volevo fare il nautico per andare
in giro per il mondo…avrei fatto anche il
mozzo pur di navigare! C'era la passione per il
volo, però il pilota mi sembrava un attività più ir-
raggiungibile! Non esisteva internet, ma cercavo
ogni possibile contatto che mi potesse avvicinare
al mare e andare via di casa. I miei genitori vo-
levano che facessi il perito elettrotecnico, avevano un azien-
da e speravano che me ne occupassi. Alla fine del 1978 ero
prossimo per presentare la domanda di anticipo alla leva ed
arruolarmi nei Lagunari. Volevo cogliere l’occasione del servizio
militare per essere autonomo e conquistare finalmente la mia indi-
pendenza. Potevo fare la domanda, era alla mia portata: ci
voleva la terza media! Pensare di volare con l’elicottero era
un sogno per me, soprattutto quando
dovevo salire rapidamente in montagna, dove erano piazzati i
ripetitori televisivi della nostra azienda, ed occuparmi della loro
manutenzione. Era qualcosa che mi appassionava, ma nell’ignoranza più completa, pen-
savo che fosse un lavoro per superman.
Ed era un lavoro
da superman?
Ovviamente no!
Passai tutte le
visite, venni sele-
zionato insieme a
36 colleghi su più
di 2000 candidati,
e dopo tre anni di
corsi massacranti
e selettivi (ricorda-
no Ufficiale e Genti-
luomo), fui uno tra
gli 11 a terminare
con successo tutto
l’iter addestrativo.
La cosa buffa è
che a distanza di
3 anni venni usato
come modello per
la pubblicità (Zio
Sam italiano) della scuola sottufficiali.
Entrai nell’esercito il 12 novembre dell’80 e il 12 novembre del 1984 alle 9 del mattino
atterravo con l’elicottero in cima al Monte Bianco. Ho trasportato materiale dovunque
e purtroppo anche cadaveri. Nel 1988 ebbi l’onore di festeggiare e ricevere come sol-
dato il Premio Nobel della Pace. Emanuele Filiberto di Savoia mi ha nominato Cavaliere
dell’Ordine San Lazzaro e Mauriziano. Ho servito nell'esercito italiano come Sottufficiale
e pilota di elicotteri dal 12 novembre 1980 al 30 aprile di quest'anno. Ma dal 1° maggio
sono definitivamente in congedo.
Ci parli della sua passione come artista
Scultore, pittore, artista da sempre, sin dall'infanzia ho manifestato una propensione al
disegno e scultura. Disegnavo benissimo con facilità e per istinto, ma ero incuriosito dal
modellare con le mani e dare vita ai materiali. Con un semplice coltellino e in seguito con
l’innovativo temperalapis, mi cimentavo sin dalle scuole elementari nella creazione di ma-
tite dalle forme più stravaganti lontano dagli sguardi delle maestre. Uno stile sobrio ed
originale, che privilegia curve essenziali e amore per il dettaglio, questo è quello che cer-
co di evidenziare in ogni mia opera. L’idea di esporre i miei lavori nasce dalla volontà di
far conoscere ad un pubblico più vasto la mia arte, il mio modo di concepire le forme ed
il desiderio di ascoltare le critiche...il giusto carburante per poter crescere e migliorare.
Sappiamo che molti vips hanno apprezzato le sue opere: sveli qualche nome
ai lettori di QE.
Il professore Vittorio Sgarbi disse in occasione di una sua mostra "fortunatamente l'ho
trovato" e nel guardare un mio ritratto a Lapo Elkann rimase incantato e disse che era
bellissimo. Ho bisogno di identificarmi con qualche attività, Valter Veltroni mi definì un
eclettico (...un altro aspetto di questo suo eclettismo, questa sua voglia di plasmare la
materia che, come egli stesso confessa, gli deriva probabilmente da qualcosa di profon-
do, di ancestrale e infantile.) Massimo Ghini per questa versatilità mi definisce un "Folle"
dove la pazzia s'intende nella sua accezione più alta, più poetica, più "shakesperiana". E
poi tante sculture, monumenti di cui voglio citare un tapiro di legno per Striscia la Notizia
di Antonio Ricci nel 2003. In previsione c’è una mostra importante con lo storico dell’arte
docente all’Accademia di Brera Martina Corniati.
Cosa hanno in comune l'essere pilota e l'essere artista?
La scultura richiede molta tecnica e preparazione, precisione, sicurezza e certezza del
risultato...arte e volo in questi aspetti li sento molto simili. Quando volo mi sento di navi-
gare in un sogno e quando scolpisco lo creo!
Primo Maresciallo pilota di elicotteri, dal 1983 al 1995 Moi è stato testimonial della campagna di
comunicazione della Scuola Allievi Sottufficiali dell’Esercito Italiano
PERSONAGGI ED IMPRESE
.3.
Ovaldo Moi: uno elicottero, uno scalpello
e tanta passione per la vita
Le sue anime sono proprio due: elicotterista e artista. Siete curiosi? La vita di Osvaldo Moi è molto curiosa! Scultore da sempre e pilota di elicotteri, nato nel 1961 a Silius i
Cagliari. Diplomato Geometra, insignito Cavaliere dell’Ordine San Lazzaro e Mauriziano, è sottufficiale e pilota di elicotteri dell’esercito italiano dal 1980. Residente con l
nel torinese, Osvaldo Moi sin dalla sua infanzia ha sempre manifestato una propensione alla scultura. Ma quando compare sulla scena della vita comunica qualcosa di e
uno dei suoi mestieri, sarà per quel piglio militare che ricorda i piloti che escono dal mitico UH1, il famoso bipala con cui ha volato per 34 anni ed il cui flappeggio, evoca
Cavalleggeri dell’Aria, a chi ha visto il film Apocalypse Now - Comunque, forse perché siamo colmi di iconografia cinematografica, ma a Osvaldo Moi non si può rimanere i
Nel 1988 Moi ha ricevuto il Premio Nobel della Pace come solda-
to dei Caschi Blu dell'ONU
La prima esposizione di Osvaldo Moi risale al 2008, a Parigi, in
una galleria distante solo 100 metri dal Beaubourg. L'ha organiz-
zata lui stesso mentre era in missione in Libano con l’ONU
www.elvebijoux.com
S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco con Osvaldo Moi con il trofeo del 6° World
Star Golf Charity
Trofeo "Passion Sea"
Ha un sogno nel cassetto?
Un atelier in Costa Azzurra e uno a Torino in Piazza San Car-
lo; m’immagino spesso a scolpire o disegnare in uno studio
nel Sud della Francia, in un atelier nel borgo di Sant Paul de
Vence (dove espongo dal 2008), in quell’atmosfera donata
a quel borgo dai grandi impressionisti dello scorso secolo.
Tra i miei sogni voglio la presenza dei miei lavori nelle più im-
portanti gallerie e musei del mondo, nel Centre Pompidou, al
British Museum, nei 5 Guggenheim, al Moma, al Metropolitan
Museum of Art (New York), all’Hermitage (San Pietroburgo),
ecc. In questo momento sulla mia gamba è atterrata una
coccinella...un buon auspicio! Ma non mi dispiacerebbe nem-
meno trovare un impiego come pilota di elicotteri nel 118 in
Italia, a Monaco o nelle immediate vicinanze. Accetterei però
anche altro, anzi non mi dispiacerebbe trovare un impiego in
qualche azienda che operi nel continente africano. Insomma
si, voglio concedermi ancora altre possibilità anche se più di
tutto desidero girare per il mondo ad ammirare i gioielli della
terra in compagnia di mia moglie Roberta che, da 25 anni or-
mai, mi supporta e sopporta in ogni mia impresa: per questo
mi reputo davvero un uomo molto fortunato!