2. Definizione
• La responsabilità sociale d’impresa riguarda le
scelte in campo etico di imprese piccole,
medie e grandi, con un impatto sul tessuto
sociale e in ambito collettivo.
3. RSI o CSR
• La Responsabilità Sociale d’impresa (Rsi) o
Corporate Social responsibility (Csr) è,
secondo la Comunicazione UE n. 681 del
2011, “la responsabilità delle imprese per gli
impatti che hanno sulla società”
4. Soggetti
• La Responsabilità Sociale d’Impresa soddisfa
le esigenze del cliente e saper gestire allo
stesso tempo le aspettative di altri
stakeholders, come ad esempio il personale,
i fornitori e la comunità locale di
riferimento.
6. Profit e No profit
• La responsabilità sociale d'impresa - o CSR -
comprende tutte quelle attività realizzate da
grandi, piccole e medie imprese per affrontare
in maniera attiva problematiche d'impatto
sociale ed etico sia verso i propri dipendenti,
sia verso la comunità esterna e più eterogenea
(dai fornitori, ai cittadini). È un’ottima
opportunità per le organizzazioni non profit di
incontrare il mondo del business e creare delle
sinergie su obiettivi comuni.
7. Le definizioni dell’Unione Europea
• L'Unione Europea definiva la Responsabilità
Sociale d'Impresa come un'azione volontaria,
ovvero come: integrazione volontaria delle
preoccupazioni sociali ed ecologiche delle
imprese nelle loro operazioni commerciali e
nei loro rapporti con le parti interessate.
8. • Con una nuova comunicazione del 25 ottobre
2011 (n. 681), la Commissione Europea, dopo
dieci anni, riesamina e supera la nozione
espressa nel precedente Libro Verde e offre
una nuova definizione di CSR:
• «La responsabilità delle imprese per il
loro impatto sulla società.»
10. Articolo 41 della Costituzione italiana
• «L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità
sociale o in modo da recare danno alla
sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli
opportuni perché l'attività economica
pubblica e privata possa essere indirizzata e
coordinata a fini sociali.»
11. Attori Responsabilità sociale d’Impresa
• Non c’è una definizione univoca di RSI
• L’espressione Responsabilità Sociale d’Impresa
(RSI) descrive la relazione tra le imprese,
intese come maggiori attori economici, e la
società.
• Per questo motivo la si associa alle scelte delle
imprese in ambito etico e sociale.
13. Citazione
«Può l’industria darsi dei fini? Si trovano questi
semplicemente nell’indice dei profitti? Non vi è
al di là del ritmo apparente qualcosa di più
affascinante, una destinazione, una vocazione
anche nella vita di fabbrica?»
Adriano Olivetti
14. Esempi CSR assicurativo
• Reale Mutua: http://www.realegroup.eu/IT/chi-
siamo/sostenibilita/responsabilita-sociale
• Allianz:
https://www.allianz.it/chi-
siamo/comunicazione/corporate-responsibility.html
• Cattolica: Progetto di vita
• https://startcupveneto.it/blog/partnership-con-
progetto-di-vita-cattolica-per-i-giovani/
• Generali:
• https://www.generali.com/it/our-
responsibilities/responsible-business
15. Il comportamento socialmente
responsabile
• Secondo la Responsabilità Sociale d'Impresa si
chiede ad un'impresa di adottare un
comportamento socialmente responsabile,
monitorando e rispondendo alle aspettative
economiche, ambientali, sociali di tutti i
portatori di interesse (stakeholders) con
l'obiettivo di cogliere anche un vantaggio
competitivo e massimizzare gli utili di lungo
periodo.
16. La tesi di Friedman
• L’economista Milton Friedman si pose a difesa
del libero mercato asserendo che l’unica
responsabilità sociale dell’impresa consiste
nell’ "usare le sue risorse e dedicarsi ad
attività volte ad aumentare i propri profitti a
patto che essa rimanga all’interno delle regole
del gioco, il che equivale a sostenere che
competa apertamente e liberamente senza
ricorrere all’inganno o alla frode (Friedman
1962)"
17. L’importanza per la società
• I critici della posizione di Friedman sono
portati a ritenere che il mercato debba essere
inteso in una prospettiva più ampia e che in
tal senso i profitti di un impresa debbano
creare un beneficio per la società nel suo
complesso.
21. 1. Responsabilità economica
• Alla base troviamo la responsabilità economica,
che permette agli stakeholder primari o ai
soggetti di istituto di avere remunerazioni in
equilibrio rispetto ai contributi; così facendo non
si corre il rischio che gli stessi percepiscano
nessun rendimento e abbandonino l’azienda.
• Al contempo si richiede alle imprese di produrre
beni e servizi vendendoli alla società ad un prezzo
equo.
22. 2. Responsabilità legale
• Al gradino successivo troviamo
la responsabilità legale, che consiste
sostanzialmente nel rispetto totale e assoluto
della legislazione dei paesi in cui opera
l’azienda, in quanto frutto di scelte comuni.
23. 3. Responsabilità etica
• Più vicino al vertice troviamo la responsabilità
etica, dove l’impresa s’impegna
nell’accettazione dei bisogni emergenti della
società, e s’impone comportamenti etici in
maniera volontaria.
24. 4. Responsabilità filantropica
• Infine, al vertice, troviamo la responsabilità
filantropica, aspetto del tutto discrezionale e
liberamente scelto dalle aziende. Essa consiste
in una responsabilità nei confronti della
società che va oltre le questioni commerciali,
economiche e d’impresa e prevede elargizioni
liberali, investimenti nella comunità, ecc..
26. L’approccio sugli stakeholders
• L’approccio fondato sugli stakeholder di Freeman
(Evan e Freeman 1988; Freeman 1994).
• Il nuovo approccio sostituisce l’idea minimalista
secondo cui l’impresa debba essere responsabile
esclusivamente nei confronti degli azionisti con
una visione più ampia che vede l’impresa
responsabile verso un ampio gruppo
di portatori di interesse (stakeholder) che include
fornitori, clienti, azionisti e comunità locale.
27. Il cambio di approccio
• Questo nuovo approccio pone l’azienda in
un’ottica più ampia rispetto al mero profitto e
pone al centro per la prima volta il
consumatore (insieme ad azionisti e portatori
di interesse) per immaginare un ruolo più
consapevole ed attento delle imprese.
28. La nascita del concetto di RSI
• Il concetto di RSI nasce negli Stati Uniti nella
seconda metà del Novecento.
Convenzionalmente, si ritiene che il testo
di Bowen, Social Responsibilities of the
Businessman del 1953, sia il primo lavoro in
cui sia possibile rintracciare il fondamento
etico della nozione contemporanea di RSI.
30. La teoria di Bowen
• Bowen, descrive gli attori economici come
vincolati sul piano morale a promuovere
quelle politiche economiche e pratiche di
comportamento "desiderabili" per la società.
31. Keith Davis
• Nel 1960, Keith Davis collega la responsabilità
sociale a quelle azioni e decisioni poste in
essere dall’uomo d’affari e che non sono
strettamente connesse al suo diretto interesse
economico.
32. Gli anni ‘70 e Fitch
• Negli anni Settanta la nozione di
responsabilità sociale diviene più specifica ed
è maggiormente approfondito il ruolo
dell’impresa come attore economico
responsabile nei confronti della società; sono,
dunque, questi gli anni in cui avviene il
passaggio dalla responsabilità sociale alla RSI.
Nel 1976, H. Gordon Fitch definisce la RSI
come capacità dell’impresa di risolvere
problemi sociali
33. La visione moderna di stakeholder
• stakeholder possono essere definiti non solo
come quei gruppi o individui che traggono
vantaggio o svantaggio dalle attività dell’impresa,
ma anche come portatori di determinati diritti
(Freeman e Werhane 2005).
• In tal senso, per poter determinare come un’
impresa dovrebbe comportarsi in situazioni
specifiche, occorre identificare ciascuna delle
parti con cui l’impresa interagisce e tutti gli
interessi in gioco.
34. • Generalmente, il gruppo
degli stakeholder include lavoratori, dirigenti,
proprietari (shareholder), consumatori, clienti
e la comunità locale.
• La teoria degli stakeholder costruisce, dunque,
un fitto reticolato di relazioni fiduciarie
all’interno e fuori dell’impresa che vincola
l’impresa verso i suoi stakeholder e viceversa.
35. I rischi della CSR o RSI
• Secondo Paolo D’Anselmi, il rischio è che la
CSR (O RSI) diventi qualcosa che si mette in
atto solo per compiacere cittadini e
stakeholders ricevendone in cambio un buon
ritorno di immagine.