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SCUOLA STATALE DELL’INFANZIA   “ L’ALBERO DELLE FARFALLE”   MONTECAVOLO DI QUATTRO CASTELLA Sez. 3 anni  27 novembre 2010
Meraviglioso … ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto…  la luce del mattino  l’abbraccio di un amico  IL VISO DI UN BAMBINO… Da “Meraviglioso” - Negramaro
Questo strumento vuole essere una raccolta di documentazioni, un indice visivo che vuole dichiarare come la scuola dell’infanzia deve essere considerata uno spazio di crescita per tutti i suoi abitanti (bambini, insegnanti, collaboratori, atelierista… genitori). Un luogo dove nascono e si intrecciano amicizie, relazioni, dove si sperimentano conoscenze e abilità, uno spazio dove i bambini, da  attori   e  registi   competenti , costruiscono la propria evoluzione.
9 settembre 2010…inizio di una nuova esperienza
La scuola dell’infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e apprendimento riflessivo nei diversi ambiti della vita dei bambini. L’aspetto ludico, regolato o spontaneo, della Scuola dell’Infanzia permette ai bambini di esprimersi e di imparare divertendosi.
saluti Alberto: C’è Riccardo con la sua mamma. Alice: Richi.  Roberta: Con la sua mamma.
Elena: Ma quello è il papà Luca e Elena!  Cosa state facendo?   Elena: Stiamo facendo una cosa, stiamo facendo un lavoro con il mio papà.  Alice: Stiamo facendo i giochi. Stiamo facendo che avevo un fiore rosa.
Alberto: La Sofia con Leo. E lì c’è la Simona con Rocco e la Sveva.  Cosa è venuta a fare la loro nonna?   Gioacchino: A fare gioco!  Elena: La nonna di Rocco e della Sveva.  Alice: Rocco e “Veva”.
giochi liberi  in sezione A chi piace giocare? Davide: Io. (e alza la mano) Roberta: Io. Aurora: Io. Marco G.: A me mi piace giocare. Riccardo: Anche a me piace giocare.
Il gioco costituisce il terreno privilegiato della pedagogia della prima infanzia.
Il gioco è la vita stessa del bambino, è il modo di essere e di fare esperienza
Attraverso il gioco il bambino si esprime con la propria personalità mescolando elementi magici e fantastici con quelli reali.
Roberta: Quello è Omar e quella è la Ceci.
Sofia: Sto pulendo perché c’è sporco.  Elena: Pulisce.  Roberta: Stanno giocando
merenda
La torta della mamma di Miriam
“ La felicità della vita è fatta di frazioni infinitesimali… di un bacio, di un sorriso, di uno sguardo gentile, di un complimento fatto col cuore.”  S.T. Colieridge
uscita a Marola Marco G.: Stiamo andando su a Marola
Elena: Stiamo facendo di andare a casa di Marco.  Alice: Alle castagne.  Elena: E poi a mangiare e a raccogliere le castagne.
 
Alberto: Lì siamo in gita.  Dove?   Alberto: In  pullman.  Gioacchino: La torta! Le lasagne!  Elena: La mamma di Marco!
Riccardo: Guarda, c’è buio di lupi! Sì, i lupi stanno nel bosco dove c’è buio.  Sofia: Io ho paura dei lupi.  Perché?   Sofia: Perché mangiano.  Riccardo: No, mangiano solo cappuccetto rosso!
…   Il diritto al silenzio  ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua…  da I  diritti naturali di bimbi e bimbe  di Gianfranco Zavalloni
 
castagne
 
Cosa state facendo?   Cecilia: Lavando le castagne, dopo le mangiamo.  Sofia: Io le mangio a casa.  Riccardo: Non mi piacciono le castagne.
Elena: Lavare le castagne.  Perché?   Elena: Perché erano sporche.
Cos’è l’acqua? Elena: E’ quella da bere. A casa ci ho quella con le bollicine. Davide: Quella che scorre al mare. Roberta: E’ per bere.
Marco G.: Sto lavando le castagne perché le abbiamo raccolte perché sono sporche di terra .
Emma: L’acqua del mare. Riccardo: E’ salata l’acqua, un giorno sono andato al mare; è salata. Marco G.: Anche la mia del mare è salata. Riccardo: E’ quella da andare sotto.
zucca di halloween Marco G.: Stiamo guardando la zucca. Cecilia: La zucca:  Sofia: La zucca.
 
 
Marco G.: Sta mettendo la faccia nella mia zucca.
 
Giochi con la   schiuma Con che cosa abbiamo giocato? Emma: Con la schiuma. Com’era? Emma: Bianca. Ti è piaciuto? Emma: Sì, perché mi divertivo.
Sofia: Stiamo giocando con le bollicine. Marco G.: Giocano con l’acqua.
Con che cosa abbiamo giocato? Marco G.: Abbiamo giocato con le bolle. Com’erano? Marco G.: Belle, perché abbiamo giocato. Ti è piaciuto? Marco G.: Sì, perché sì.
Ti è piaciuto? Federico: Sì, perché… a me mi è piaciuto. Non ho giocato mai con la schiuma. Alberto: Sì, perché mi piace; perché mi piacciono le bolle. Roberta: Sì, perché era bello. Elena: Sì, perché io mi piace.
Elena: Sì, perché mi piace. Roberta: Sì, perché era bello.
Con che cosa abbiamo giocato? Gioacchino: Con la schiuma. Com’era? Gioacchino: Pesce. Con le mani. Ti sei bagnato? Gioacchino: Sì. Ti è piaciuto? Gioacchino: Sì. Lo rifacciamo altre volte? Fedi: Sì.
 
con Olivia
 
 
con Mirella
 
La creazione – il buio
 
atelier Cosa si fa in atelier? Davide: Si fa le cose belle e si disegna. Marco G.: Si disegna. Roberta: I disegni dell’acqua. Alice: Giochi.
 
 
Come sono queste acque?  Davide: Belle.  Perché sono belle?  Davide: Perché fanno molti colori.
Come sono queste acque? (riferite a quelle colorate dentro ai barattoli di vetro davanti a loro) Elena: Belle e pulite. Perché? Roberta: Perché sono colorate. Miriam: Belle. Elena: Sono colorate e belle. Belle perché mi piace colorare, le lavoro come nei cartoni di Barbapapà.
Cosa state disegnando?   Alice: Faccio… un fungo.  Cecilia: Un arcobaleno.  Matilde: Dei pesci.
 
Davide:  Pier, ti ho detto che se mischiamo tutti i colori viene un bel verde.  Mi serve il blu e il giallo.  Cosa diventano insieme?   Davide: Il verde, ho visto per televisione.
La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva. D. Hume
Alberto: Ho fatto il prato, ho fatto dell’erba. Questa è una strada.  Dove ti porta?  Alberto: All’asilo, mi ha portato il papà.
Federico: Guarda, ho fatto una balena! Io ho fatto i fuochi d’artificio.
Marco G.: Delle cose, i funghi, faccio anche dell’erba, delle montagne e l’arcobaleno.  Sofia: Faccio… la tartaruga.  Marco G.: Anche io al mare ho visto una tartaruga.  Marco G.: Pier, io faccio un castello.
 
Bolle di shampoo
Interpretazione pittorica della schiuma e delle bolle
Sensorialità… mani che incontrano l’acqua… e le bolle
 
Grafiche dell’acqua
in giardino Vi piace giocare? Emma: Sì. Alberto: Sì. Elena: Anche a me Sultan: Anche a me. Marco P.: A io. Sofia: Sì, al pallone. Emmanuel: Anche io al pallone. A Gioacchino piace giocare? Gioacchino: Sì.
 
 
 
 
Che giochi vi piacciono? Agnese: Disegnare. Alberto: Le torri. Emma: Giocare, le torri. Cecilia: Costruire le torri.
preparazione al pranzo
 
pranzo
 
“ nanna”
Alice: Noi siamo a “ninì”.  Roberta: Con le brande.  Elena: Siamo a letto.  Roberta: Lì c’è l’Emma, lì c’è Alberto vicino all’Emma.  Alice: Ci ha il ciucio lei.  Roberta: C’è l’Aurora da sola.
 
Aurora, Omar, Adam, Sofia, Alice, Davide, Elena, Sultan, Federico, Fedi, Gioacchino, Roberta, Cecilia, Sveva, Rocco, Riccardo, Alberto, Marco G., Marco P., Matilde, Agnese, Emma, Muhnis, Miriam, Emmanuel, si sono e si stanno divertendo insieme a…
Uomo colto è colui che sa trovare un significato bello alle cose belle. Oscar Wilde
Sezione 3 anni   Rosa, Simona, Tiziana, Mirella, Olivia, Paola e Pierangelo 23 novembre 2010 Scuola Statale dell’infanzia “L’albero delle farfalle”

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Meraviglioso...

  • 1. SCUOLA STATALE DELL’INFANZIA “ L’ALBERO DELLE FARFALLE” MONTECAVOLO DI QUATTRO CASTELLA Sez. 3 anni 27 novembre 2010
  • 2. Meraviglioso … ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto… la luce del mattino l’abbraccio di un amico IL VISO DI UN BAMBINO… Da “Meraviglioso” - Negramaro
  • 3. Questo strumento vuole essere una raccolta di documentazioni, un indice visivo che vuole dichiarare come la scuola dell’infanzia deve essere considerata uno spazio di crescita per tutti i suoi abitanti (bambini, insegnanti, collaboratori, atelierista… genitori). Un luogo dove nascono e si intrecciano amicizie, relazioni, dove si sperimentano conoscenze e abilità, uno spazio dove i bambini, da attori e registi competenti , costruiscono la propria evoluzione.
  • 4. 9 settembre 2010…inizio di una nuova esperienza
  • 5. La scuola dell’infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e apprendimento riflessivo nei diversi ambiti della vita dei bambini. L’aspetto ludico, regolato o spontaneo, della Scuola dell’Infanzia permette ai bambini di esprimersi e di imparare divertendosi.
  • 6. saluti Alberto: C’è Riccardo con la sua mamma. Alice: Richi. Roberta: Con la sua mamma.
  • 7. Elena: Ma quello è il papà Luca e Elena! Cosa state facendo? Elena: Stiamo facendo una cosa, stiamo facendo un lavoro con il mio papà. Alice: Stiamo facendo i giochi. Stiamo facendo che avevo un fiore rosa.
  • 8. Alberto: La Sofia con Leo. E lì c’è la Simona con Rocco e la Sveva. Cosa è venuta a fare la loro nonna? Gioacchino: A fare gioco! Elena: La nonna di Rocco e della Sveva. Alice: Rocco e “Veva”.
  • 9. giochi liberi in sezione A chi piace giocare? Davide: Io. (e alza la mano) Roberta: Io. Aurora: Io. Marco G.: A me mi piace giocare. Riccardo: Anche a me piace giocare.
  • 10. Il gioco costituisce il terreno privilegiato della pedagogia della prima infanzia.
  • 11. Il gioco è la vita stessa del bambino, è il modo di essere e di fare esperienza
  • 12. Attraverso il gioco il bambino si esprime con la propria personalità mescolando elementi magici e fantastici con quelli reali.
  • 13. Roberta: Quello è Omar e quella è la Ceci.
  • 14. Sofia: Sto pulendo perché c’è sporco. Elena: Pulisce. Roberta: Stanno giocando
  • 16. La torta della mamma di Miriam
  • 17. “ La felicità della vita è fatta di frazioni infinitesimali… di un bacio, di un sorriso, di uno sguardo gentile, di un complimento fatto col cuore.” S.T. Colieridge
  • 18. uscita a Marola Marco G.: Stiamo andando su a Marola
  • 19. Elena: Stiamo facendo di andare a casa di Marco. Alice: Alle castagne. Elena: E poi a mangiare e a raccogliere le castagne.
  • 20.  
  • 21. Alberto: Lì siamo in gita. Dove? Alberto: In pullman. Gioacchino: La torta! Le lasagne! Elena: La mamma di Marco!
  • 22. Riccardo: Guarda, c’è buio di lupi! Sì, i lupi stanno nel bosco dove c’è buio. Sofia: Io ho paura dei lupi. Perché? Sofia: Perché mangiano. Riccardo: No, mangiano solo cappuccetto rosso!
  • 23. Il diritto al silenzio ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua… da I diritti naturali di bimbi e bimbe di Gianfranco Zavalloni
  • 24.  
  • 26.  
  • 27. Cosa state facendo? Cecilia: Lavando le castagne, dopo le mangiamo. Sofia: Io le mangio a casa. Riccardo: Non mi piacciono le castagne.
  • 28. Elena: Lavare le castagne. Perché? Elena: Perché erano sporche.
  • 29. Cos’è l’acqua? Elena: E’ quella da bere. A casa ci ho quella con le bollicine. Davide: Quella che scorre al mare. Roberta: E’ per bere.
  • 30. Marco G.: Sto lavando le castagne perché le abbiamo raccolte perché sono sporche di terra .
  • 31. Emma: L’acqua del mare. Riccardo: E’ salata l’acqua, un giorno sono andato al mare; è salata. Marco G.: Anche la mia del mare è salata. Riccardo: E’ quella da andare sotto.
  • 32. zucca di halloween Marco G.: Stiamo guardando la zucca. Cecilia: La zucca: Sofia: La zucca.
  • 33.  
  • 34.  
  • 35. Marco G.: Sta mettendo la faccia nella mia zucca.
  • 36.  
  • 37. Giochi con la schiuma Con che cosa abbiamo giocato? Emma: Con la schiuma. Com’era? Emma: Bianca. Ti è piaciuto? Emma: Sì, perché mi divertivo.
  • 38. Sofia: Stiamo giocando con le bollicine. Marco G.: Giocano con l’acqua.
  • 39. Con che cosa abbiamo giocato? Marco G.: Abbiamo giocato con le bolle. Com’erano? Marco G.: Belle, perché abbiamo giocato. Ti è piaciuto? Marco G.: Sì, perché sì.
  • 40. Ti è piaciuto? Federico: Sì, perché… a me mi è piaciuto. Non ho giocato mai con la schiuma. Alberto: Sì, perché mi piace; perché mi piacciono le bolle. Roberta: Sì, perché era bello. Elena: Sì, perché io mi piace.
  • 41. Elena: Sì, perché mi piace. Roberta: Sì, perché era bello.
  • 42. Con che cosa abbiamo giocato? Gioacchino: Con la schiuma. Com’era? Gioacchino: Pesce. Con le mani. Ti sei bagnato? Gioacchino: Sì. Ti è piaciuto? Gioacchino: Sì. Lo rifacciamo altre volte? Fedi: Sì.
  • 43.  
  • 45.  
  • 46.  
  • 48.  
  • 49. La creazione – il buio
  • 50.  
  • 51. atelier Cosa si fa in atelier? Davide: Si fa le cose belle e si disegna. Marco G.: Si disegna. Roberta: I disegni dell’acqua. Alice: Giochi.
  • 52.  
  • 53.  
  • 54. Come sono queste acque? Davide: Belle. Perché sono belle? Davide: Perché fanno molti colori.
  • 55. Come sono queste acque? (riferite a quelle colorate dentro ai barattoli di vetro davanti a loro) Elena: Belle e pulite. Perché? Roberta: Perché sono colorate. Miriam: Belle. Elena: Sono colorate e belle. Belle perché mi piace colorare, le lavoro come nei cartoni di Barbapapà.
  • 56. Cosa state disegnando? Alice: Faccio… un fungo. Cecilia: Un arcobaleno. Matilde: Dei pesci.
  • 57.  
  • 58. Davide: Pier, ti ho detto che se mischiamo tutti i colori viene un bel verde. Mi serve il blu e il giallo. Cosa diventano insieme? Davide: Il verde, ho visto per televisione.
  • 59. La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva. D. Hume
  • 60. Alberto: Ho fatto il prato, ho fatto dell’erba. Questa è una strada. Dove ti porta? Alberto: All’asilo, mi ha portato il papà.
  • 61. Federico: Guarda, ho fatto una balena! Io ho fatto i fuochi d’artificio.
  • 62. Marco G.: Delle cose, i funghi, faccio anche dell’erba, delle montagne e l’arcobaleno. Sofia: Faccio… la tartaruga. Marco G.: Anche io al mare ho visto una tartaruga. Marco G.: Pier, io faccio un castello.
  • 63.  
  • 65. Interpretazione pittorica della schiuma e delle bolle
  • 66. Sensorialità… mani che incontrano l’acqua… e le bolle
  • 67.  
  • 69. in giardino Vi piace giocare? Emma: Sì. Alberto: Sì. Elena: Anche a me Sultan: Anche a me. Marco P.: A io. Sofia: Sì, al pallone. Emmanuel: Anche io al pallone. A Gioacchino piace giocare? Gioacchino: Sì.
  • 70.  
  • 71.  
  • 72.  
  • 73.  
  • 74. Che giochi vi piacciono? Agnese: Disegnare. Alberto: Le torri. Emma: Giocare, le torri. Cecilia: Costruire le torri.
  • 76.  
  • 78.  
  • 80. Alice: Noi siamo a “ninì”. Roberta: Con le brande. Elena: Siamo a letto. Roberta: Lì c’è l’Emma, lì c’è Alberto vicino all’Emma. Alice: Ci ha il ciucio lei. Roberta: C’è l’Aurora da sola.
  • 81.  
  • 82. Aurora, Omar, Adam, Sofia, Alice, Davide, Elena, Sultan, Federico, Fedi, Gioacchino, Roberta, Cecilia, Sveva, Rocco, Riccardo, Alberto, Marco G., Marco P., Matilde, Agnese, Emma, Muhnis, Miriam, Emmanuel, si sono e si stanno divertendo insieme a…
  • 83. Uomo colto è colui che sa trovare un significato bello alle cose belle. Oscar Wilde
  • 84. Sezione 3 anni Rosa, Simona, Tiziana, Mirella, Olivia, Paola e Pierangelo 23 novembre 2010 Scuola Statale dell’infanzia “L’albero delle farfalle”