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PAESAGGIO E NATURAPAESAGGIO E NATURA
NEL PERIODO ROMANTICONEL PERIODO ROMANTICO
Giuseppe ArganoGiuseppe Argano
Tavola Strozzi  1472
Museo San Martino Napoli
PAESAGGIO NATURA SUBLIME
Dallo spazio
fisico allo
spazio
dell’anima
Il rapporto
tra uomo e
natura:
corrisponden
ze tra finito
ed infinito
Il fascino
della
paura
PERCORSOPERCORSO
PAESAGGIOPAESAGGIO
DALLO SPAZIO FISICO ALLO SPAZIODALLO SPAZIO FISICO ALLO SPAZIO
DELL’ANIMADELL’ANIMA
L’interesse manifestato dagli uomini in ogni epocaL’interesse manifestato dagli uomini in ogni epoca
per la rappresentazione dellaper la rappresentazione della NATURANATURA e dele del
PAESAGGIOPAESAGGIO è il riflesso dell’intreccio diè il riflesso dell’intreccio di
relazioni storiche e sociali, magico- religiose edrelazioni storiche e sociali, magico- religiose ed
economiche che essi da sempre intrattengonoeconomiche che essi da sempre intrattengono
con il paesaggio e l’habitat in cui vivonocon il paesaggio e l’habitat in cui vivono
17500 anni fa17500 anni fa
DEFINIRE IL PAESAGGIODEFINIRE IL PAESAGGIO
Parte di territorio che si abbraccia con lo sguardosguardo da un
punto determinato. Il termine è usato in particolare con
riferimento a panorami caratteristici per le loro bellezze
naturali, o a località di interesse storico e artistico, ma anche,
più in generale, a tutto il complesso dei beni naturali che sono
parte fondamentale dell’ambiente ecologico da difendere e
conservare.
PAESAGGIO VEDUTA PUNTO DI VISTA
CONVENZIONE EUROPEA DELCONVENZIONE EUROPEA DEL
PAESAGGIOPAESAGGIO
«« PaesaggioPaesaggio designa una determinata partedesigna una determinata parte
di territorio, così come èdi territorio, così come è percepitapercepita dalledalle
popolazioni, il cui carattere derivapopolazioni, il cui carattere deriva
dall'azione di fattori naturali e/o umani edall'azione di fattori naturali e/o umani e
dalle loro interrelazioni. »dalle loro interrelazioni. »
Firenze il 20 ottobre 2000
Il paesaggio è descritto come l'aspetto formale,formale,
estetico e percettivoestetico e percettivo dell'ambiente e del territorio.
PAESAGGIOPAESAGGIO TERRITORIOTERRITORIO
VV
SS
LA PERCEZIONELA PERCEZIONE
DELLA REALTÀDELLA REALTÀ
FISICAFISICA
LA REALTÀLA REALTÀ
FISICAFISICA
IL PAESAGGIO È LA RAPPRESENTAZIONEIL PAESAGGIO È LA RAPPRESENTAZIONE
FORMALE DEL TERRITORIOFORMALE DEL TERRITORIO
IL PAESAGGIO INTERIORE
« Un uomo si propone il compito di
disegnare il mondo. Trascorrendo gli
anni, popola uno spazio con immagini
di province, di regni, di montagne, di
baie, di navi, di isole, di pesci, di
dimore, di strumenti, di astri, di
cavalli e di persone. Poco prima di
morire, scopre che quel paziente
labirinto di linee traccia l'immagine
del suo volto. »
(Jorge Luis Borges)
« La vostra anima è
un paesaggio
scelto»
(Paul Verlaine)
« C'è un paesaggio interiore,
una geografia dell'anima; ne
cerchiamo gli elementi per
tutta la vita. Chi è tanto
fortunato da incontrarlo,
scivola come l'acqua sopra
un sasso,fino ai suoi fluidi
contorni,ed è a casa. » (Il
Danno di Josephine Hart)
«Il paesaggio è il riflesso degli
stati d'animo dell'osservatore che
lo modifica nell'immaginario
psicologico»
(Giuliana Andreotti)
IL PAESAGGIO INTERIOREIL PAESAGGIO INTERIORE
Il paesaggio interiore è ilIl paesaggio interiore è il riflessoriflesso dello sguardodello sguardo
sul mondo di ogni singolo individuo: è unasul mondo di ogni singolo individuo: è una
visione puramente soggettiva, legatavisione puramente soggettiva, legata
indissolubilmente all'esistenza, ai ricordi e alleindissolubilmente all'esistenza, ai ricordi e alle
emozioni connesse ad un territorio.emozioni connesse ad un territorio.
Il paesaggio esterno, oggettivo e tangibile cheIl paesaggio esterno, oggettivo e tangibile che
appare ai nostri sensi è sempreappare ai nostri sensi è sempre mediatomediato da unda un
paesaggio interno, nascosto e mutevole.paesaggio interno, nascosto e mutevole.
IL CONCETTO DI PAESAGGIO IN PITTURA
SI DEFINISCE PAESAGGIOPAESAGGIO OGNI
DIPINTO CHE RAPPRESENTI UNA
VEDUTA NELLA QUALE LA
RAPPRESENTAZIONE DELLO
SCENARIO NATURALE SIA PRESA A
SOGGETTO O PREVALGA SULL’AZIONE
DELLE FIGURE
SI DEFINISCE PAESAGGIOPAESAGGIO OGNI
DIPINTO CHE RAPPRESENTI UNA
VEDUTA NELLA QUALE LA
RAPPRESENTAZIONE DELLO
SCENARIO NATURALE SIA PRESA A
SOGGETTO O PREVALGA SULL’AZIONE
DELLE FIGURE
QUANDO NASCE IL PAESAGGIO?
Piero della Francesca,
Ritratto di
Battista Sforza e Federico
da Montefeltro, 1472
Jan Van Eyck Madonna del cancelliere Rolin Madonna del cancelliere Rolin 1435
Konrad Witz La Pesca Miracolosa - 1444 
Pietro PeruginoPietro Perugino
Apparizione della VergineApparizione della Vergine
a san Bernardoa san Bernardo
14881488
PAESAGGIO COLLINARE
Leonardo da VinciLeonardo da Vinci
La GiocondaLa Gioconda 15031503
Ponte a Buriano
in Toscana
Giorgione La Tempesta 1503
relazione profonda, 
vitale, irrazionale tra 
natura e humanitas
Carlo Giulio Argan
Raffaello SanzioRaffaello Sanzio
Madonna del BelvedereMadonna del Belvedere
15061506
Sofonisba Anguissola Le sorelle della pittrice Lucia, Minerva e 
Europa Anguissola giocano a scacchi, 1555
NASCITA DEL PAESAGGIO COME CONCETTONASCITA DEL PAESAGGIO COME CONCETTO ESTETICOESTETICO
16001600
Il paesaggioIl paesaggio
diventa undiventa un
generegenere
1800180017001700
Il paesaggioIl paesaggio
ideale diideale di
stile classicostile classico
Il vedutismoIl vedutismo
paesaggisticopaesaggistico
RelazioneRelazione
tra viaggi etra viaggi e
paesaggipaesaggi
Rapporto tra
Paesaggio e
Natura
Spazio interiore edSpazio interiore ed
esteriore: relazioneesteriore: relazione
tra finito ed infinitotra finito ed infinito
Nicolas Poussin Canaletto Turner
Nicolas Poussin
NATURA IDEALIZZATA
Canaletto
VEDUTA
William Turner
PAESAGGIO INTERIORE
25
LE QUESTIONI FONDAMENTALI
La riflessione settecentesca sul bello e sull’arte risulta percorsa
dalle seguenti questioni:
In base a che cosa giudichiamo il bello? In base
al sentimentosentimento o alla ragioneragione?
Posto che il bello sia una questione di
sentimento, le nostre valutazioni estetiche sono
oggettiveoggettive oppure soggettivesoggettive?
È possibile una scienzascienza dell’arte e del bello?
Quali sono le diverse modalità espressivemodalità espressive che
contraddistinguono le singole arti, in particolare la
NASCITA DELL’ESTETICANASCITA DELL’ESTETICA
La nascita dell'estetica si fa di solito risalire al 17501750 con la
pubblicazione del libro AestheticaAesthetica da parte di Alexander Gottlieblexander Gottlieb
BaumgartenBaumgarten
Scienza del BelloScienza del Bello Scienze delle arti liberaliScienze delle arti liberali Gnoseologia interiore
Studio dei
concetti di Bello
come categoria a
sé stante e con
propri criteri di
valore
Delle attività
oggi definite
come artistiche,
ad esempio la
pittura o la
danza
Studio delle
percezioni
sensibili, della
conoscenza
ottenibile
attraverso i sensi
ARTEARTE
IN RAPPORTO AIN RAPPORTO A
NATURANATURA SOCIETÀSOCIETÀUOMOUOMO
IL RAPPORTO TRA ARTE E NATURAIL RAPPORTO TRA ARTE E NATURA
L’arte come imitazione
L’arte come creazione
L’arte come costruzione
IL RAPPORTO FRA ARTE E UOMOIL RAPPORTO FRA ARTE E UOMO
L’arte come conoscenza
L’arte come attività pratica
L’arte come sensibilità
IL RAPPORTO FRA ARTE E SOCIETÀIL RAPPORTO FRA ARTE E SOCIETÀ
COMPITO DELL’ARTECOMPITO DELL’ARTE
 L’arte come educazione (compito
strumentale dell’arte)
 L’arte come espressione (compito
ultimo/finale dell’arte)
L’ARTE COME CREAZIONEL’ARTE COME CREAZIONE L’ARTE COME SENSIBILITÀL’ARTE COME SENSIBILITÀ
L’ARTE COME ESPRESSIONEL’ARTE COME ESPRESSIONEL’ARTE COME ESPRESSIONEL’ARTE COME ESPRESSIONE
ROMANTICISMO
ROMANTICISMO
ROMANTICROMANTIC
Narrazioni
fantasiose, strane,
assurde
Paesaggi naturaliPaesaggi naturali
inconsueti e pittoreschiinconsueti e pittoreschi
tali da colpire letali da colpire le
emozioni e i sentimentiemozioni e i sentimenti
Rousseau
uno stato d'animo incline alla meditazione e alla malinconia.
Rivista "Athenäum"
(1798), fondata a Jena
dai fratelli Schlegel,
Manifesto delManifesto del
movimento romanticomovimento romantico
MA PERCHÉ L PAESAGGIO, CONSIDERATO UN
GENERE MINORE O UN FONDALE
SCENOGRAFICO EVOLVE FINO AD IMPORSI
COME PROTAGONISTA DEL DIPINTO?
LE FIGURE PRIMALE FIGURE PRIMA ARRETRANOARRETRANO, POI DIVENTANO, POI DIVENTANO
MINUSCOLE, QUINDI SCOMPAIONO E CIELO, TERRA,MINUSCOLE, QUINDI SCOMPAIONO E CIELO, TERRA,
ALBERI, FIUMI, MARI EROMPONO SULLE TELE.ALBERI, FIUMI, MARI EROMPONO SULLE TELE.
IL NUOVO PENSIERO PONE LA NATURA
AL CENTRO DEL MONDO.
Jean-Baptiste Camille Corot Ponte di Narni – 1826 Louvre, Parigi
William Turner La Dogana, San Giorgio e le Zitelle dalla gradinata
dell'albergo Europa 1835 – Tate Britain Londra
Andreas Achenbach Sunset after a Storm on the Coast of Sicily 1853
Knud Baade Stormy night – 1857
Arnold Böcklin L’Isola dei morti – 1883 Alte Nationalgalerie Berlino
Thomas Jones A Wall in Naples (1782) National Gallery, London
Thomas Jones Buildings in Naples with the north-east side of Castel Nuovo (1782)
Andrew Smithn Capitalising on the geometry inherent in Jones' work (2016)
NEL ROMANTICISMO ILNEL ROMANTICISMO IL
CONCETTO DICONCETTO DI PAESAGGIOPAESAGGIO
DIVENTADIVENTA
OMOLOGO DIOMOLOGO DI NATURANATURA
PAESAGGIO NATURA
MONDO INTERIOREMONDO INTERIORE
Il paesaggio nel periodo
romantico acquista per la
prima volta la centralità nella
rappresentazione del rapporto
tra mondo interiore e spazio
esterno, tra soggetto ed
oggetto, tra le forze misteriose
che regolano la Natura ed il
groviglio emotivo e psicologico
dell’uomo
NATURANATURA
IL RAPPORTO TRA UOMO E NATURA:IL RAPPORTO TRA UOMO E NATURA:
CORRISPONDENZE TRA FINITO ED INFINITOCORRISPONDENZE TRA FINITO ED INFINITO
NEOCLASSICISMO ROMANTICISMOROMANTICISMO
razionalismo illuminista.
sentimento, immaginazione, fantastico,
misterioso, sensibilità personale,
malinconia.
l’opera d’arte è espressione dell’opera d’arte è espressione del BELLO
IDEALE.. Nella bellezza ideale la ragione
deve dominare sul pathos e sul sentimento
il PAESAGGIO diventa uno dei temi preferiti
per rappresentare emozioni, passioni, sogni.
Si fa spesso riferimento alla storia classica, i
cui valori civici vengono presi a modello.
I Romantici si rifugiano nella spiritualità del Medioevo,
visto come periodo di origine dei sentimenti e dell’orgoglio
nazionale.
L’uomo neoclassico si sforza di rimanere
estraneo alla natura e di indagarne
razionalmente le caratteristiche al fine di
padroneggiarla, negandole volutamente
qualsiasi valore poetico ed espressivo.
L’UOMO ROMANTICO SI SENTE PARTE
INTEGRANTE DELLA NATURA E VI SI
IMMERGE PROFONDAMENTE,
PERSONALIZZANDOLA E CARICANDOLA
DI SIMBOLI ED ALLEGORIE
Il neoclassicismo imposta la pratica
artistica sulle regole e sul metodo.
il romanticismo rivalutava l’ispirazione ed ilil romanticismo rivalutava l’ispirazione ed il
genio individuale.genio individuale.
È uno stile internazionale, ed in ciò rifiuta le
espressioni locali considerandole
folkloristiche, ossia di livello inferiore.
È un movimento che si presenta con
caratteristiche differenziate da nazione a
nazione.
L’ARTISTA ROMANTICO
Riscopre la
fantasia,
l’irrazionalità,
il sentimento,
l’ingenuità e
una fusione più
intima tra
uomo e natura
È un creatore
libero,
simile a Dio,
è insofferente
delle regole,
delle
convenzioni
Aspira
all’assoluto, a
cogliere il nesso
profondo delle
cose perché
tutto è collegato
e tutto è
simbolo
STRUGGIMENTO, MALINCONIA E
TRISTEZZA INTERIORE
Johann Heinrich Füssli – SignoraSignora
alla finestra al chiaro di lunaalla finestra al chiaro di luna -
1800
Caspar David Friedrich – DonnaDonna
alla finestraalla finestra - 1822
Negazione
della ragione
ed esaltazione
del sentimento
TEMI DEL ROMANTICISMO
Nostalgia
per il
Medioevo
Francesco Hayez Il bacioIl bacio 1859
CONCETTO DI POPOLO E NAZIONECONCETTO DI POPOLO E NAZIONE
Eugène Delacroix La libertà che guida il popoloLa libertà che guida il popolo 1830 - Louvre
ARTISTA COME LIBERO CREATOREARTISTA COME LIBERO CREATORE
Se l’opera d’arte è espressione del sentimento soggettivo, ne deriva
che l’artista diventa libero creatore di un’opera che non risponde a
regole preesistenti o a calcoli ragionati, ma è frutto dell’impulso
istintivo, o meglio del “GENIOGENIO”.
Gustave CourbetGustave Courbet
Autoritratto o uomo disperatoAutoritratto o uomo disperato
18431843
RITORNO ALLA RELIGIOSITÀ E ASPIRAZIONERITORNO ALLA RELIGIOSITÀ E ASPIRAZIONE
ALL’INFINITOALL’INFINITO
Mancando il supporto della ragione illuminista, l'uomo
romantico cerca stabili supporti nella fede e nella conseguente
tensione impossibile verso l'infinito.
Friedrich Caspar David
Croce in montagnaCroce in montagna
1808
La natura viene letta come
l'espressione del divino in terra.
La natura con la sua bellezza
scaturisce nell'uomo sentimenti
contrastanti in grado di
terrorizzarlo quanto di
rasserenarlo.
L’UOMO SI SENTE UN ATOMO…
“il divino è ovunque anche in un granello
di sabbia”
Caspar David Friedrich
La Croce in montagna - 1807
SINERGIA FRA IL
TEMA
RELIGIOSO E LA
NATURA
L’uomo romantico si sente
parte integrante
della natura e vi si immerge
profondamente,
personalizzandola,
modificandola in funzione
dei propri stati d’animo e
delle proprie
necessità espressive
Alle ambientazioniAlle ambientazioni
chiare e definite delchiare e definite del
repertorio neoclassicorepertorio neoclassico
si preferiscono lesi preferiscono le
ambientazioni fosche,ambientazioni fosche,
lunari, ricche dilunari, ricche di
riferimenti simbolici,riferimenti simbolici,
magici e misteriosimagici e misteriosi
LA CONCEZIONE ROMANTICA DELLA NATURA
SINTONIA CON LASINTONIA CON LA
NATURANATURA
NATURA DANATURA DA
DECIFRAREDECIFRARE
L’uomo si sente un FRAMMENTOFRAMMENTO dell’universo.
La natura è lo scenario prediletto per stabilire il
rapporto migliore con L’INFINITOL’INFINITO.
John Constable
Hadleigh Castle
1829
La natura diviene lo specchio che rivela
i conflitti della vita interiore, è una
METAFORAMETAFORA dei sentimenti dell’uomo.
JOHANN WOLFGANG VON GOETHE
"Natura!- esclama il poeta.- Noi siamo da essa
circondati e avvinti, senza poter da essa uscire e senza
poter entrare in essa più profondamente.
Non invitati e non avvertiti, essa ci prende nel giro
della sua danza e ci attrae nel vorticevortice, finché, stanchi,
cadiamo nelle sue braccia.
Noi viviamo nel mezzo di essa, e le siamo estraneiNoi viviamo nel mezzo di essa, e le siamo estranei.
Essa parla incessantemente con noi, e non ci palesa ilnon ci palesa il
suo segretosuo segreto. Noi operiamo costantemente su di essa, e
tuttavia non abbiamo su di essa nessun potere.
da Galileo in poi la Natura era stata prevalentemente
considerata come un ORDINE OGGETTIVO e come un
insieme di relazioni fattuali legate fra di loro da cause
efficienti mentre la scienza era stata interpretata come
un’indagine matematizzante ed analitica sui fenomeni
osservabili.
UN SISTEMA DI MATERIA IN MOVIMENTO RETTO DA
UN INSIEME DI LEGGI MECCANICHELEGGI MECCANICHE, ESCLUDENTI
OGNI RIFERIMENTO A PRESUNTI "FINI" O "SCOPI".
Il consolidarsi della società
industriale e borghese e il
dilagare ormai inarrestabile
dei suoi modelli
disumanizzanti fanno sì che,
da feconda opportunità di
rinnovamento, come era
potuto apparire nel secolo
precedente, il mito dellail mito della
natura finisce per caricarsi dinatura finisce per caricarsi di
un intento scopertamenteun intento scopertamente
antagonisticoantagonistico
I ROMANTICI PERVENGONO AD UNA FILOSOFIA DELLA NATURAI ROMANTICI PERVENGONO AD UNA FILOSOFIA DELLA NATURA
NATURA SOGGETTIVANATURA SOGGETTIVA
La natura è una
Totalità
organizzata nella
quale le parti
vivono solo
in funzione del
Tutto
la natura è una
forza dinamica, vivente
ed animata
la natura è una realtà
strutturata secondo
determinati scopi
immanenti o trascendentali
La natura è anch’essa
qualcosa di
Intrinsecamente
spirituale, ossia uno
"spirito colato" o uno
"spirito in divenire"
La natura è
Organizzata
secondo coppie di forze
opposte, formate
da un polo positivo ed uno
negativo, e
costituenti delle unità
dinamiche
ORGANICISTICAORGANICISTICA DIALETTICADIALETTICA SPIRITUALISTICASPIRITUALISTICA
FINALISTICAFINALISTICA VITALISTICAVITALISTICA
IL PROGRESSO TECNOLOGICO MODIFICA
PROFONDAMENTE IL TRADIZIONALE RAPPORTO
UOMO-NATURA
Alla ciclicità delle stagioni e dei
raccolti, in base alla quale la
terra è coltivata rispettandone i
ritmi, si sostituisce un’immagine
della natura come riserva dicome riserva di
risorse da sfruttarerisorse da sfruttare
Le nuove tecniche
produttive amplificano
la capacità dell’uomo
di modificare il volto
del paesaggio,
stravolgendone
l’aspetto.
I ROMANTICI REAGISCONO ALLAI ROMANTICI REAGISCONO ALLA
RIVOLUZIONE INDUSTRIALERIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Infatti posta la stretta unità
uomo-natura, si deduce che ciò
che risulta vero dell’uno deve
esserlo anche dell’altra, e
viceversa. Anzi vedendo nell’
uomo "il compendio vivente del
Tutto", in cui "dorme l’intera
storia del mondo", si pensa che
conoscere equivalga aconoscere equivalga a
discendere in noi stessi,discendere in noi stessi, per
trovarvi, secondo il principio
dell’analogia, la chiave di
spiegazione dei fenomeni.
Reagendo alla
disantropomorfizzazione e alla
despiritualizzazione del cosmo
effettuate dalla moderna
scienza della natura, i
romantici ritengono che la
NATURA E L’UOMONATURA E L’UOMO
POSSEGGANO UNAPOSSEGGANO UNA
MEDESIMA STRUTTURAMEDESIMA STRUTTURA
SPIRITUALESPIRITUALE, che autorizza
un’interpretazione psicologica
dei fenomeni fisici ed una
interpretazione fisica dei
fenomeni psichici.
UOMOUOMO NATURANATURA
SPIRITOSPIRITO
SPIRITOSPIRITO
TRASFORMATRASFORMAUOMOUOMO
NATURNATUR
AA
ESSEREESSERE
INFINITO EINFINITO E
TRASCENDENTETRASCENDENTE
ESSEREESSERE
ORGANICO EORGANICO E
FINITOFINITO
I live not in myself, but I become
Portion of that around me; and to me,
High mountains are a feeling, but the hum
Of human cities torture
Lord Byron
SUBLIMESUBLIME
IL FASCINO DELLA PAURAIL FASCINO DELLA PAURA
PITTORESCO E SUBLIME
La natura produce immagini che possono ispirare due sentimenti
fondamentali: il pittoresco o il sublime.
IL PITTORESCO È LA CATEGORIAIL PITTORESCO È LA CATEGORIA
ESTETICA DEI PAESAGGIESTETICA DEI PAESAGGI
NEL 1700NEL 1700
GIARDINO «ALL’ITALIANA»
figure geometriche e regolarifigure geometriche e regolari
GIARDINO «ALL’INGLESE»
apparente casualitàapparente casualità
POETICA DEL PITTORESCO
Salvator Rosa Il Po nte 1642, olio su tela, 106x127
cm, Palazzo Pitti, Firenze
PITTORESCO PERCIÒ SIGNIFICA
IRREGOLARE E
NATURALE, MENTRE BELLO
SIGNIFICA REGOLARE E ARTIFICIALE.
LA DIFFERENZA TRA BELLO E
PITTORESCO È QUELLA CHE
C’È TRA ARTIFICIALE E
NATURALE
TEORIA DEL PITTORESCO
basata sull’idea di un’interazionebasata sull’idea di un’interazione
positiva tra uomo e natura, intesapositiva tra uomo e natura, intesa
nei suoi aspetti più gradevoli enei suoi aspetti più gradevoli e
suggestivisuggestivi
si recupera una dimensione
spontanea, libera, irregolare e
persino selvaggia della natura
GiardinoGiardino
all’ingleseall’inglese
della Reggiadella Reggia
di Casertadi Caserta
Le false rovine come elemento pittoresco
DAL PITTORESCO AL SUBLIMEDAL PITTORESCO AL SUBLIME
Il sentimento della
rovina è tipico della
poetica romantica.
Le rovine ispirano
la sensazione del
disfacimento delle
cose prodotte
dall’uomo, dando
allo spettatore la
commozione del
tempo che passa.
Le testimonianze delle
civiltà passate, pur se
vengono aggredite
dalla corrosione del
tempo, rimangono
comunque presenti in
questi rovine del
passato. E la rovina,
per lo spirito
romantico, è più
emozionante e
piacevole di un edificio,
o di un manufatto,
intero.
MA COS’È IL SUBLIME?MA COS’È IL SUBLIME?
Il Sublime (dal latino sublimis, "che giunge
fin sotto la soglia più alta") è una
CATEGORIA ESTETICA
che risale all'antichità classica e
successivamente al Romanticismo.
Edmund Burke
A Philosophical Enquiry into the Origin of Our Ideas of the
Sublime and Beautiful - 1757
Nell'idea di Burke è Sublime "Tutto ciò che può destare idee di
dolore e di pericolo, ossia tutto ciò che è in un certo senso
terribile o che riguarda oggetti terribili, o che agisce in modo
analogo al terrore", il sublime può anche essere definito come
"l'orrendo che affascina" ("delightful horror").
La natura, nei suoi aspetti più terrificanti, come mari burrascosi,
cime innevate o eruzioni vulcaniche, diventa dunque la fonte del
Sublime perché "produce la più forte emozione che l'animo sia
capace di sentire", un'emozione però negativa, non prodotta dalla
contemplazione del fatto in sé, ma dalla consapevolezza della
distanza insuperabile che separa il soggetto dall'oggetto.
BELLOBELLO
Incarnazione di un perfetto
equilibrio, di una quiete
Immobile, eterno, immutabile
Produce serenità e pace
nell’animo di chi lo contempla
Acquieta le passioni, esprime
ordine e razionalità
SUBLIMESUBLIME
Frutto di un contrasto, della
frattura di un equilibrio
Mobile, precario, perennemente
instabile
Genera terrore e sgomento
nell’animo di chi lo osserva
Turba le passioni, esprime
rivolta, contrasto, inquietudine
Il massimo esercizio del Sublime è svolto
dalla Natura ed il genere del paesaggio si
configura come la forma nuova in grado di
esprimere la nuova sensibilità estetica
il vento
le maree
gli spaventosi dirupi
gli abissi
il fuoco esplosivo dei vulcani la natura effimera delle nubi
la violenza delle cascate il verde mistero dei boschi
Le montagne
LE FORZE ARCANE
LA NECESSITÀ DI COGLIERE L’ISTANTE IN CUI IL MONDO
RIVELA I PROPRI SCONVOLGENTI SEGRETI PRESUPPONE UN
MUTAMENTO DELL’ATTEGGIAMENTO DEL PITTORE.
LA NATURA DEVE ESSERE PERTANTO SVELATA, COMPRESA,
RAPPRESENTATA NEI MOMENTI IN CUI ESSA PALESA LA
PROPRIA AUTENTICA MAESTÀ.
DIPINGERE EN PLEIN AIR NON SIGNIFICA SOLTANTO ADERIRE
ALLA NECESSITÀ DI UNA RAPPRESENTAZIONE
REALISTICAMENTE FEDELE ALLA VERITÀ DELL’OGGETTO, MA
CATTURARE L’ISTANTE, ATTRAVERSO IL QUALE I SENSI
DISVELANO IL SENSO.
PER COGLIERE L’ISTANTE È NECESSARIO CHE IL PITTORE SI PONGA A
DIRETTO CONTATTO CON LA NATURA, COGLIENDONE LE
MANIFESTAZIONI DELL’ATMOSFERA E DELLA LUCE NELLE QUALI
APPARE LA VERITÀ NASCOSTA DEL MONDO.
TRE PITTORI DEL SUBLIME
John Constable Caspar David Friedrich William Turner
JOHN CONSTABLE
La produzione artistica di John Constable
(1776-1837) è quasi tutta incentrata sul
tema del paesaggio. La natura, nella cultura
romantica, svolge sempre un ruolo
fondamentale.
I suoi paesaggi ritraggono una natura in cui
c’è un felice equilibrio tra gli elementi
naturali (alberi, fiumi, colline) e gli
elementi artificiali (case, stradine,
ponticelli) ed esprimono il sentimento di
armonia tra l’uomo e la natura.
Per la loro casuale ed irregolare
disposizione i paesaggi di Constable
rientrano pienamente in quella categoria
estetica del pittoresco. Ciò che manca, in
questi quadri, sono le false rovine che
davano al pittoresco settecentesco un
carattere eccessivamente artificioso e
letterario.
IL CARRO DI FIENO, 1821 National Gallery, Londra
STUDIO DI NUVOLE
1822
FLATFORD
MILL 1817
JOSEPH WILLIAM TURNER
Tra i pittori romantici inglesi, Turner (1775-
1851) è senza dubbio l’interprete più
appassionato e sensibile della poetica del
“sublime”. Mentre Constable ama la bellezza
e la freschezza della natura e si sente immerso
serenamente in essa, Turner coglie piuttosto
la grandiosità di essa e lo smarrimento
dell’uomo di fronte alla maestosità dei suoi
fenomeni.
Il paesaggio tradizionale si dissolvedissolve in Turner
in vortici di linee e di luci che annullano la
consistenza degli oggetti rappresentati
immergendo lo spettatore all’interno del
quadro e facendolo protagonista.
Ciò che viene rappresentato è soprattutto la
reazione soggettiva dell’uomo, la vita
interiore che questi proietta nella natura
circostante.
:TORMENTA DI NEVE ANNIBALE E IL SUO ESERCITO
ATTRAVERSANO LE ALPI 1812
,PIOGGIA VAPORE E
’VELOCITA 1844
CASPAR DAVID FRIEDRICH
“Chiudi l’occhio fisico per vedere dapprima con l’occhio dello spirito…”
Friedrich (1774-1840) è il più sensibile interprete
del Romanticismo tedesco e in particolare di
quello spirito romantico che tende verso
l’Infinito, verso l’Assoluto che si manifesta in
ogni aspetto del visibile. In Friedrich il Sublime si
manifesta sia come capacità di proiettare il
proprio sentimento e le proprie visioni più segrete
all’interno di uno scenario naturale, sia come
impulso a rivelare il vero volto della natura: essa
appare infatti quale ETERNO PROCESSO
DELLA CREAZIONE DIVINA.
La pittura diventa strumento per comunicare con
Dio e l’arte, preghiera e missione. Nelle sue opere
morte e vita si fondono in un’unica immagine; il
dipinto diventa allegoria della caducità della
vita e della ciclicità degli eventi. La transitorietà
della vita è vista allora in una prospettiva di
fiducia e di fede nella continuità tra la vita
terrena e la vita eterna.
ABBAZIA NEL QUERCETO
In questo quadro si avverte
immediatamente la poetica del
sublime
Un uomo è ritratto di spalle ed è
affacciato su di un mare di nebbia
da cui emergono rocce scure e
inospitali. I personaggi di Friedrich
danno sempre le spalle
all’osservatore e guardano, da
dentro il quadro, quello che lui
stesso vede dal di fuori: in questo
modo è possibile condividerne il
punto di vista e lo stato d’animo.
L’uomo che ammira questo
spettacolo ci dà il confronto tra la
piccolezza della dimensione umana
e la vastità dell’opera della natura
in cui si rivela l’eterno processo
della creazione divina.VIANDANTE SU UN MARE DI NEBBIA
1818, olio su tela, 95x75 cm, Kunsthalle,
Amburgo
UN UOMO E UNA DONNA DAVANTI ALLA
LUNA 1819
IL MARE DI GHIACCIO (IL NAUFRAGIO DELLA
)SPERANZA 1823
Immanuel Kant (1724-1804)
“Critica del giudizio” del 1790
contrappone al bello il sublime
BELLO È CIÒ CHE ÈBELLO È CIÒ CHE È
EQUILIBRATO EEQUILIBRATO E
ARMONICOARMONICO
SUBLIME È CIÒ CHE È
ECCESSIVO E CHE SUPERA
LA MISURA UMANA
KANT DISTINGUEKANT DISTINGUE
espressione della
potenza annientatrice
della natura, di fronte
alla quale l'uomo
prende coscienza del
limite
che nasce dalla
contemplazione della
natura immobile e fuori
dal tempo
IL SUBLIMEIL SUBLIME
DINAMICODINAMICO
IL SUBLIMEIL SUBLIME
MATEMATICOMATEMATICO
sublime dinamico sublime matematico
La sublimità non risiede nella natura, ma è nella forza
d’animo che si rivela una sfida a trascenderla
Il sublime consente alla ragione dell’uomo di riconoscersi superiore
ai confini della sensibilità, non concettualmente, ma tramite una
forte esperienza emotiva, al tempo stesso estetica e morale.
Didier Barra Éruption du Vésuve 1631
Pierre-Jacques Volaire Eruption of Mount Vesuvius 1771
Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle.
Joseph Wright of Derby, Il Vesuvio in eruzione, 1774
Derby, Museum and Art Gallery
Jakob Philipp Hackert Il Vesuvio in eruzione, 1774
Henry Pether Night Eruption of Mount Vesuvius 1786
William Turner, Eruzione del Vesuvio, 1817 Yale Center for British Art
Johan Christian Claussen Dahl, Eruption of the Volcano Vesuvius 1821
Jean-Baptiste Camille Corot, Chiaro di luna a Napoli 1828
Andy Warhol, Vesuvius, 1985
MUSICA E PITTURAMUSICA E PITTURA
William Turner, Incendio alla camera dei Lords e dei Comuni, 1835
William Turner, Luce e colore (la teoria di Goethe) (1843)
Caspar David Friedrich, Monaco sulla spiaggia, 1808-1810,
Berlino, Alte Nationalgalerie
Caspar David Friedrich, Paesaggio montano con arcobaleno,1810
Essen, Museum Folkwang
Caspar David Friedrich, Riva al chiaro di luna,1835
William Turner, Pescatori nel mare, 1796,
Londra Tate Britain
John Constable, La baia di Weymouth, 1816,
National Gallery di Londra
Johann Heinrich Füssli, L'incubo (1781, Detroit Institute of Arts)
Caspar David Friedrich, Signora alla luce del Tramonto, 1818,
Essen, Museum Folkwang,
UGO FOSCOLOUGO FOSCOLO
LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTISLE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
Io non so perché venni al mondo, né come, né cosa sia il mondo,
né cosa io stesso mi sia. E s’io corro ad investigarlo,
mi ritorno confusoconfuso d’una ignoranza sempre più spaventosa.
Non so cosa sia il mio corpocorpo, i miei sensisensi, l’anima mia; e questa stessa
parte di me che pensa ciò ch’io scrivo, e che medita sopra di tutto e sopra
se stessa, non può conoscersi mainon può conoscersi mai.
Invano io tento di misurare con la mente questi immensi spazi
dell’universo che mi circondano.
Mi trovo come attaccato a un piccolo angolo di uno spazio
incomprensibile, senza sapere perché sono collocato piuttosto qui che
altrove; o perché questo breve tempo della mia esistenza sia assegnato
piuttosto a questo momento dell’eternità, che a tutti quelli che
precedevano, e che seguiranno.
UGO FOSCOLOUGO FOSCOLO
LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTISLE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
Io non vedo da tutte le parti
altro che infinitàinfinità le quali mi
assorbono come un atomoatomo.
20 marzo 1799
FINEFINE
Giuseppe ArganoGiuseppe Argano

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Paesaggio e natura nella pittura romantica

  • 1. PAESAGGIO E NATURAPAESAGGIO E NATURA NEL PERIODO ROMANTICONEL PERIODO ROMANTICO Giuseppe ArganoGiuseppe Argano Tavola Strozzi  1472 Museo San Martino Napoli
  • 2. PAESAGGIO NATURA SUBLIME Dallo spazio fisico allo spazio dell’anima Il rapporto tra uomo e natura: corrisponden ze tra finito ed infinito Il fascino della paura PERCORSOPERCORSO
  • 3. PAESAGGIOPAESAGGIO DALLO SPAZIO FISICO ALLO SPAZIODALLO SPAZIO FISICO ALLO SPAZIO DELL’ANIMADELL’ANIMA
  • 4. L’interesse manifestato dagli uomini in ogni epocaL’interesse manifestato dagli uomini in ogni epoca per la rappresentazione dellaper la rappresentazione della NATURANATURA e dele del PAESAGGIOPAESAGGIO è il riflesso dell’intreccio diè il riflesso dell’intreccio di relazioni storiche e sociali, magico- religiose edrelazioni storiche e sociali, magico- religiose ed economiche che essi da sempre intrattengonoeconomiche che essi da sempre intrattengono con il paesaggio e l’habitat in cui vivonocon il paesaggio e l’habitat in cui vivono 17500 anni fa17500 anni fa
  • 5. DEFINIRE IL PAESAGGIODEFINIRE IL PAESAGGIO Parte di territorio che si abbraccia con lo sguardosguardo da un punto determinato. Il termine è usato in particolare con riferimento a panorami caratteristici per le loro bellezze naturali, o a località di interesse storico e artistico, ma anche, più in generale, a tutto il complesso dei beni naturali che sono parte fondamentale dell’ambiente ecologico da difendere e conservare. PAESAGGIO VEDUTA PUNTO DI VISTA
  • 6. CONVENZIONE EUROPEA DELCONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIOPAESAGGIO «« PaesaggioPaesaggio designa una determinata partedesigna una determinata parte di territorio, così come èdi territorio, così come è percepitapercepita dalledalle popolazioni, il cui carattere derivapopolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani edall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni. »dalle loro interrelazioni. » Firenze il 20 ottobre 2000 Il paesaggio è descritto come l'aspetto formale,formale, estetico e percettivoestetico e percettivo dell'ambiente e del territorio.
  • 7. PAESAGGIOPAESAGGIO TERRITORIOTERRITORIO VV SS LA PERCEZIONELA PERCEZIONE DELLA REALTÀDELLA REALTÀ FISICAFISICA LA REALTÀLA REALTÀ FISICAFISICA IL PAESAGGIO È LA RAPPRESENTAZIONEIL PAESAGGIO È LA RAPPRESENTAZIONE FORMALE DEL TERRITORIOFORMALE DEL TERRITORIO
  • 8. IL PAESAGGIO INTERIORE « Un uomo si propone il compito di disegnare il mondo. Trascorrendo gli anni, popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di navi, di isole, di pesci, di dimore, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l'immagine del suo volto. » (Jorge Luis Borges) « La vostra anima è un paesaggio scelto» (Paul Verlaine) « C'è un paesaggio interiore, una geografia dell'anima; ne cerchiamo gli elementi per tutta la vita. Chi è tanto fortunato da incontrarlo, scivola come l'acqua sopra un sasso,fino ai suoi fluidi contorni,ed è a casa. » (Il Danno di Josephine Hart) «Il paesaggio è il riflesso degli stati d'animo dell'osservatore che lo modifica nell'immaginario psicologico» (Giuliana Andreotti)
  • 9. IL PAESAGGIO INTERIOREIL PAESAGGIO INTERIORE Il paesaggio interiore è ilIl paesaggio interiore è il riflessoriflesso dello sguardodello sguardo sul mondo di ogni singolo individuo: è unasul mondo di ogni singolo individuo: è una visione puramente soggettiva, legatavisione puramente soggettiva, legata indissolubilmente all'esistenza, ai ricordi e alleindissolubilmente all'esistenza, ai ricordi e alle emozioni connesse ad un territorio.emozioni connesse ad un territorio. Il paesaggio esterno, oggettivo e tangibile cheIl paesaggio esterno, oggettivo e tangibile che appare ai nostri sensi è sempreappare ai nostri sensi è sempre mediatomediato da unda un paesaggio interno, nascosto e mutevole.paesaggio interno, nascosto e mutevole.
  • 10. IL CONCETTO DI PAESAGGIO IN PITTURA SI DEFINISCE PAESAGGIOPAESAGGIO OGNI DIPINTO CHE RAPPRESENTI UNA VEDUTA NELLA QUALE LA RAPPRESENTAZIONE DELLO SCENARIO NATURALE SIA PRESA A SOGGETTO O PREVALGA SULL’AZIONE DELLE FIGURE SI DEFINISCE PAESAGGIOPAESAGGIO OGNI DIPINTO CHE RAPPRESENTI UNA VEDUTA NELLA QUALE LA RAPPRESENTAZIONE DELLO SCENARIO NATURALE SIA PRESA A SOGGETTO O PREVALGA SULL’AZIONE DELLE FIGURE
  • 11. QUANDO NASCE IL PAESAGGIO? Piero della Francesca, Ritratto di Battista Sforza e Federico da Montefeltro, 1472
  • 13.
  • 15. Pietro PeruginoPietro Perugino Apparizione della VergineApparizione della Vergine a san Bernardoa san Bernardo 14881488 PAESAGGIO COLLINARE
  • 16. Leonardo da VinciLeonardo da Vinci La GiocondaLa Gioconda 15031503 Ponte a Buriano in Toscana
  • 18. Raffaello SanzioRaffaello Sanzio Madonna del BelvedereMadonna del Belvedere 15061506
  • 20. NASCITA DEL PAESAGGIO COME CONCETTONASCITA DEL PAESAGGIO COME CONCETTO ESTETICOESTETICO 16001600 Il paesaggioIl paesaggio diventa undiventa un generegenere 1800180017001700 Il paesaggioIl paesaggio ideale diideale di stile classicostile classico Il vedutismoIl vedutismo paesaggisticopaesaggistico RelazioneRelazione tra viaggi etra viaggi e paesaggipaesaggi Rapporto tra Paesaggio e Natura Spazio interiore edSpazio interiore ed esteriore: relazioneesteriore: relazione tra finito ed infinitotra finito ed infinito Nicolas Poussin Canaletto Turner
  • 24. 25 LE QUESTIONI FONDAMENTALI La riflessione settecentesca sul bello e sull’arte risulta percorsa dalle seguenti questioni: In base a che cosa giudichiamo il bello? In base al sentimentosentimento o alla ragioneragione? Posto che il bello sia una questione di sentimento, le nostre valutazioni estetiche sono oggettiveoggettive oppure soggettivesoggettive? È possibile una scienzascienza dell’arte e del bello? Quali sono le diverse modalità espressivemodalità espressive che contraddistinguono le singole arti, in particolare la
  • 25. NASCITA DELL’ESTETICANASCITA DELL’ESTETICA La nascita dell'estetica si fa di solito risalire al 17501750 con la pubblicazione del libro AestheticaAesthetica da parte di Alexander Gottlieblexander Gottlieb BaumgartenBaumgarten Scienza del BelloScienza del Bello Scienze delle arti liberaliScienze delle arti liberali Gnoseologia interiore Studio dei concetti di Bello come categoria a sé stante e con propri criteri di valore Delle attività oggi definite come artistiche, ad esempio la pittura o la danza Studio delle percezioni sensibili, della conoscenza ottenibile attraverso i sensi
  • 26. ARTEARTE IN RAPPORTO AIN RAPPORTO A NATURANATURA SOCIETÀSOCIETÀUOMOUOMO
  • 27. IL RAPPORTO TRA ARTE E NATURAIL RAPPORTO TRA ARTE E NATURA L’arte come imitazione L’arte come creazione L’arte come costruzione
  • 28. IL RAPPORTO FRA ARTE E UOMOIL RAPPORTO FRA ARTE E UOMO L’arte come conoscenza L’arte come attività pratica L’arte come sensibilità
  • 29. IL RAPPORTO FRA ARTE E SOCIETÀIL RAPPORTO FRA ARTE E SOCIETÀ COMPITO DELL’ARTECOMPITO DELL’ARTE  L’arte come educazione (compito strumentale dell’arte)  L’arte come espressione (compito ultimo/finale dell’arte)
  • 30. L’ARTE COME CREAZIONEL’ARTE COME CREAZIONE L’ARTE COME SENSIBILITÀL’ARTE COME SENSIBILITÀ L’ARTE COME ESPRESSIONEL’ARTE COME ESPRESSIONEL’ARTE COME ESPRESSIONEL’ARTE COME ESPRESSIONE ROMANTICISMO
  • 31. ROMANTICISMO ROMANTICROMANTIC Narrazioni fantasiose, strane, assurde Paesaggi naturaliPaesaggi naturali inconsueti e pittoreschiinconsueti e pittoreschi tali da colpire letali da colpire le emozioni e i sentimentiemozioni e i sentimenti Rousseau uno stato d'animo incline alla meditazione e alla malinconia. Rivista "Athenäum" (1798), fondata a Jena dai fratelli Schlegel, Manifesto delManifesto del movimento romanticomovimento romantico
  • 32. MA PERCHÉ L PAESAGGIO, CONSIDERATO UN GENERE MINORE O UN FONDALE SCENOGRAFICO EVOLVE FINO AD IMPORSI COME PROTAGONISTA DEL DIPINTO? LE FIGURE PRIMALE FIGURE PRIMA ARRETRANOARRETRANO, POI DIVENTANO, POI DIVENTANO MINUSCOLE, QUINDI SCOMPAIONO E CIELO, TERRA,MINUSCOLE, QUINDI SCOMPAIONO E CIELO, TERRA, ALBERI, FIUMI, MARI EROMPONO SULLE TELE.ALBERI, FIUMI, MARI EROMPONO SULLE TELE. IL NUOVO PENSIERO PONE LA NATURA AL CENTRO DEL MONDO.
  • 33. Jean-Baptiste Camille Corot Ponte di Narni – 1826 Louvre, Parigi
  • 34. William Turner La Dogana, San Giorgio e le Zitelle dalla gradinata dell'albergo Europa 1835 – Tate Britain Londra
  • 35. Andreas Achenbach Sunset after a Storm on the Coast of Sicily 1853
  • 36. Knud Baade Stormy night – 1857
  • 37. Arnold Böcklin L’Isola dei morti – 1883 Alte Nationalgalerie Berlino
  • 38. Thomas Jones A Wall in Naples (1782) National Gallery, London
  • 39. Thomas Jones Buildings in Naples with the north-east side of Castel Nuovo (1782)
  • 40. Andrew Smithn Capitalising on the geometry inherent in Jones' work (2016)
  • 41. NEL ROMANTICISMO ILNEL ROMANTICISMO IL CONCETTO DICONCETTO DI PAESAGGIOPAESAGGIO DIVENTADIVENTA OMOLOGO DIOMOLOGO DI NATURANATURA PAESAGGIO NATURA MONDO INTERIOREMONDO INTERIORE
  • 42. Il paesaggio nel periodo romantico acquista per la prima volta la centralità nella rappresentazione del rapporto tra mondo interiore e spazio esterno, tra soggetto ed oggetto, tra le forze misteriose che regolano la Natura ed il groviglio emotivo e psicologico dell’uomo
  • 43. NATURANATURA IL RAPPORTO TRA UOMO E NATURA:IL RAPPORTO TRA UOMO E NATURA: CORRISPONDENZE TRA FINITO ED INFINITOCORRISPONDENZE TRA FINITO ED INFINITO
  • 44. NEOCLASSICISMO ROMANTICISMOROMANTICISMO razionalismo illuminista. sentimento, immaginazione, fantastico, misterioso, sensibilità personale, malinconia. l’opera d’arte è espressione dell’opera d’arte è espressione del BELLO IDEALE.. Nella bellezza ideale la ragione deve dominare sul pathos e sul sentimento il PAESAGGIO diventa uno dei temi preferiti per rappresentare emozioni, passioni, sogni. Si fa spesso riferimento alla storia classica, i cui valori civici vengono presi a modello. I Romantici si rifugiano nella spiritualità del Medioevo, visto come periodo di origine dei sentimenti e dell’orgoglio nazionale. L’uomo neoclassico si sforza di rimanere estraneo alla natura e di indagarne razionalmente le caratteristiche al fine di padroneggiarla, negandole volutamente qualsiasi valore poetico ed espressivo. L’UOMO ROMANTICO SI SENTE PARTE INTEGRANTE DELLA NATURA E VI SI IMMERGE PROFONDAMENTE, PERSONALIZZANDOLA E CARICANDOLA DI SIMBOLI ED ALLEGORIE Il neoclassicismo imposta la pratica artistica sulle regole e sul metodo. il romanticismo rivalutava l’ispirazione ed ilil romanticismo rivalutava l’ispirazione ed il genio individuale.genio individuale. È uno stile internazionale, ed in ciò rifiuta le espressioni locali considerandole folkloristiche, ossia di livello inferiore. È un movimento che si presenta con caratteristiche differenziate da nazione a nazione.
  • 45. L’ARTISTA ROMANTICO Riscopre la fantasia, l’irrazionalità, il sentimento, l’ingenuità e una fusione più intima tra uomo e natura È un creatore libero, simile a Dio, è insofferente delle regole, delle convenzioni Aspira all’assoluto, a cogliere il nesso profondo delle cose perché tutto è collegato e tutto è simbolo
  • 46. STRUGGIMENTO, MALINCONIA E TRISTEZZA INTERIORE Johann Heinrich Füssli – SignoraSignora alla finestra al chiaro di lunaalla finestra al chiaro di luna - 1800 Caspar David Friedrich – DonnaDonna alla finestraalla finestra - 1822
  • 47. Negazione della ragione ed esaltazione del sentimento TEMI DEL ROMANTICISMO Nostalgia per il Medioevo Francesco Hayez Il bacioIl bacio 1859
  • 48. CONCETTO DI POPOLO E NAZIONECONCETTO DI POPOLO E NAZIONE Eugène Delacroix La libertà che guida il popoloLa libertà che guida il popolo 1830 - Louvre
  • 49. ARTISTA COME LIBERO CREATOREARTISTA COME LIBERO CREATORE Se l’opera d’arte è espressione del sentimento soggettivo, ne deriva che l’artista diventa libero creatore di un’opera che non risponde a regole preesistenti o a calcoli ragionati, ma è frutto dell’impulso istintivo, o meglio del “GENIOGENIO”. Gustave CourbetGustave Courbet Autoritratto o uomo disperatoAutoritratto o uomo disperato 18431843
  • 50. RITORNO ALLA RELIGIOSITÀ E ASPIRAZIONERITORNO ALLA RELIGIOSITÀ E ASPIRAZIONE ALL’INFINITOALL’INFINITO Mancando il supporto della ragione illuminista, l'uomo romantico cerca stabili supporti nella fede e nella conseguente tensione impossibile verso l'infinito. Friedrich Caspar David Croce in montagnaCroce in montagna 1808 La natura viene letta come l'espressione del divino in terra. La natura con la sua bellezza scaturisce nell'uomo sentimenti contrastanti in grado di terrorizzarlo quanto di rasserenarlo. L’UOMO SI SENTE UN ATOMO… “il divino è ovunque anche in un granello di sabbia”
  • 51. Caspar David Friedrich La Croce in montagna - 1807 SINERGIA FRA IL TEMA RELIGIOSO E LA NATURA
  • 52. L’uomo romantico si sente parte integrante della natura e vi si immerge profondamente, personalizzandola, modificandola in funzione dei propri stati d’animo e delle proprie necessità espressive Alle ambientazioniAlle ambientazioni chiare e definite delchiare e definite del repertorio neoclassicorepertorio neoclassico si preferiscono lesi preferiscono le ambientazioni fosche,ambientazioni fosche, lunari, ricche dilunari, ricche di riferimenti simbolici,riferimenti simbolici, magici e misteriosimagici e misteriosi LA CONCEZIONE ROMANTICA DELLA NATURA SINTONIA CON LASINTONIA CON LA NATURANATURA NATURA DANATURA DA DECIFRAREDECIFRARE
  • 53. L’uomo si sente un FRAMMENTOFRAMMENTO dell’universo. La natura è lo scenario prediletto per stabilire il rapporto migliore con L’INFINITOL’INFINITO. John Constable Hadleigh Castle 1829 La natura diviene lo specchio che rivela i conflitti della vita interiore, è una METAFORAMETAFORA dei sentimenti dell’uomo.
  • 54. JOHANN WOLFGANG VON GOETHE "Natura!- esclama il poeta.- Noi siamo da essa circondati e avvinti, senza poter da essa uscire e senza poter entrare in essa più profondamente. Non invitati e non avvertiti, essa ci prende nel giro della sua danza e ci attrae nel vorticevortice, finché, stanchi, cadiamo nelle sue braccia. Noi viviamo nel mezzo di essa, e le siamo estraneiNoi viviamo nel mezzo di essa, e le siamo estranei. Essa parla incessantemente con noi, e non ci palesa ilnon ci palesa il suo segretosuo segreto. Noi operiamo costantemente su di essa, e tuttavia non abbiamo su di essa nessun potere.
  • 55. da Galileo in poi la Natura era stata prevalentemente considerata come un ORDINE OGGETTIVO e come un insieme di relazioni fattuali legate fra di loro da cause efficienti mentre la scienza era stata interpretata come un’indagine matematizzante ed analitica sui fenomeni osservabili. UN SISTEMA DI MATERIA IN MOVIMENTO RETTO DA UN INSIEME DI LEGGI MECCANICHELEGGI MECCANICHE, ESCLUDENTI OGNI RIFERIMENTO A PRESUNTI "FINI" O "SCOPI".
  • 56. Il consolidarsi della società industriale e borghese e il dilagare ormai inarrestabile dei suoi modelli disumanizzanti fanno sì che, da feconda opportunità di rinnovamento, come era potuto apparire nel secolo precedente, il mito dellail mito della natura finisce per caricarsi dinatura finisce per caricarsi di un intento scopertamenteun intento scopertamente antagonisticoantagonistico
  • 57. I ROMANTICI PERVENGONO AD UNA FILOSOFIA DELLA NATURAI ROMANTICI PERVENGONO AD UNA FILOSOFIA DELLA NATURA NATURA SOGGETTIVANATURA SOGGETTIVA La natura è una Totalità organizzata nella quale le parti vivono solo in funzione del Tutto la natura è una forza dinamica, vivente ed animata la natura è una realtà strutturata secondo determinati scopi immanenti o trascendentali La natura è anch’essa qualcosa di Intrinsecamente spirituale, ossia uno "spirito colato" o uno "spirito in divenire" La natura è Organizzata secondo coppie di forze opposte, formate da un polo positivo ed uno negativo, e costituenti delle unità dinamiche ORGANICISTICAORGANICISTICA DIALETTICADIALETTICA SPIRITUALISTICASPIRITUALISTICA FINALISTICAFINALISTICA VITALISTICAVITALISTICA
  • 58. IL PROGRESSO TECNOLOGICO MODIFICA PROFONDAMENTE IL TRADIZIONALE RAPPORTO UOMO-NATURA Alla ciclicità delle stagioni e dei raccolti, in base alla quale la terra è coltivata rispettandone i ritmi, si sostituisce un’immagine della natura come riserva dicome riserva di risorse da sfruttarerisorse da sfruttare Le nuove tecniche produttive amplificano la capacità dell’uomo di modificare il volto del paesaggio, stravolgendone l’aspetto.
  • 59. I ROMANTICI REAGISCONO ALLAI ROMANTICI REAGISCONO ALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALERIVOLUZIONE INDUSTRIALE Infatti posta la stretta unità uomo-natura, si deduce che ciò che risulta vero dell’uno deve esserlo anche dell’altra, e viceversa. Anzi vedendo nell’ uomo "il compendio vivente del Tutto", in cui "dorme l’intera storia del mondo", si pensa che conoscere equivalga aconoscere equivalga a discendere in noi stessi,discendere in noi stessi, per trovarvi, secondo il principio dell’analogia, la chiave di spiegazione dei fenomeni. Reagendo alla disantropomorfizzazione e alla despiritualizzazione del cosmo effettuate dalla moderna scienza della natura, i romantici ritengono che la NATURA E L’UOMONATURA E L’UOMO POSSEGGANO UNAPOSSEGGANO UNA MEDESIMA STRUTTURAMEDESIMA STRUTTURA SPIRITUALESPIRITUALE, che autorizza un’interpretazione psicologica dei fenomeni fisici ed una interpretazione fisica dei fenomeni psichici. UOMOUOMO NATURANATURA SPIRITOSPIRITO
  • 60. SPIRITOSPIRITO TRASFORMATRASFORMAUOMOUOMO NATURNATUR AA ESSEREESSERE INFINITO EINFINITO E TRASCENDENTETRASCENDENTE ESSEREESSERE ORGANICO EORGANICO E FINITOFINITO I live not in myself, but I become Portion of that around me; and to me, High mountains are a feeling, but the hum Of human cities torture Lord Byron
  • 61. SUBLIMESUBLIME IL FASCINO DELLA PAURAIL FASCINO DELLA PAURA
  • 62. PITTORESCO E SUBLIME La natura produce immagini che possono ispirare due sentimenti fondamentali: il pittoresco o il sublime. IL PITTORESCO È LA CATEGORIAIL PITTORESCO È LA CATEGORIA ESTETICA DEI PAESAGGIESTETICA DEI PAESAGGI NEL 1700NEL 1700 GIARDINO «ALL’ITALIANA» figure geometriche e regolarifigure geometriche e regolari GIARDINO «ALL’INGLESE» apparente casualitàapparente casualità
  • 63. POETICA DEL PITTORESCO Salvator Rosa Il Po nte 1642, olio su tela, 106x127 cm, Palazzo Pitti, Firenze PITTORESCO PERCIÒ SIGNIFICA IRREGOLARE E NATURALE, MENTRE BELLO SIGNIFICA REGOLARE E ARTIFICIALE. LA DIFFERENZA TRA BELLO E PITTORESCO È QUELLA CHE C’È TRA ARTIFICIALE E NATURALE
  • 64. TEORIA DEL PITTORESCO basata sull’idea di un’interazionebasata sull’idea di un’interazione positiva tra uomo e natura, intesapositiva tra uomo e natura, intesa nei suoi aspetti più gradevoli enei suoi aspetti più gradevoli e suggestivisuggestivi si recupera una dimensione spontanea, libera, irregolare e persino selvaggia della natura GiardinoGiardino all’ingleseall’inglese della Reggiadella Reggia di Casertadi Caserta Le false rovine come elemento pittoresco
  • 65. DAL PITTORESCO AL SUBLIMEDAL PITTORESCO AL SUBLIME Il sentimento della rovina è tipico della poetica romantica. Le rovine ispirano la sensazione del disfacimento delle cose prodotte dall’uomo, dando allo spettatore la commozione del tempo che passa. Le testimonianze delle civiltà passate, pur se vengono aggredite dalla corrosione del tempo, rimangono comunque presenti in questi rovine del passato. E la rovina, per lo spirito romantico, è più emozionante e piacevole di un edificio, o di un manufatto, intero.
  • 66. MA COS’È IL SUBLIME?MA COS’È IL SUBLIME? Il Sublime (dal latino sublimis, "che giunge fin sotto la soglia più alta") è una CATEGORIA ESTETICA che risale all'antichità classica e successivamente al Romanticismo.
  • 67. Edmund Burke A Philosophical Enquiry into the Origin of Our Ideas of the Sublime and Beautiful - 1757 Nell'idea di Burke è Sublime "Tutto ciò che può destare idee di dolore e di pericolo, ossia tutto ciò che è in un certo senso terribile o che riguarda oggetti terribili, o che agisce in modo analogo al terrore", il sublime può anche essere definito come "l'orrendo che affascina" ("delightful horror"). La natura, nei suoi aspetti più terrificanti, come mari burrascosi, cime innevate o eruzioni vulcaniche, diventa dunque la fonte del Sublime perché "produce la più forte emozione che l'animo sia capace di sentire", un'emozione però negativa, non prodotta dalla contemplazione del fatto in sé, ma dalla consapevolezza della distanza insuperabile che separa il soggetto dall'oggetto.
  • 68. BELLOBELLO Incarnazione di un perfetto equilibrio, di una quiete Immobile, eterno, immutabile Produce serenità e pace nell’animo di chi lo contempla Acquieta le passioni, esprime ordine e razionalità SUBLIMESUBLIME Frutto di un contrasto, della frattura di un equilibrio Mobile, precario, perennemente instabile Genera terrore e sgomento nell’animo di chi lo osserva Turba le passioni, esprime rivolta, contrasto, inquietudine
  • 69. Il massimo esercizio del Sublime è svolto dalla Natura ed il genere del paesaggio si configura come la forma nuova in grado di esprimere la nuova sensibilità estetica il vento le maree gli spaventosi dirupi gli abissi il fuoco esplosivo dei vulcani la natura effimera delle nubi la violenza delle cascate il verde mistero dei boschi Le montagne LE FORZE ARCANE
  • 70. LA NECESSITÀ DI COGLIERE L’ISTANTE IN CUI IL MONDO RIVELA I PROPRI SCONVOLGENTI SEGRETI PRESUPPONE UN MUTAMENTO DELL’ATTEGGIAMENTO DEL PITTORE. LA NATURA DEVE ESSERE PERTANTO SVELATA, COMPRESA, RAPPRESENTATA NEI MOMENTI IN CUI ESSA PALESA LA PROPRIA AUTENTICA MAESTÀ. DIPINGERE EN PLEIN AIR NON SIGNIFICA SOLTANTO ADERIRE ALLA NECESSITÀ DI UNA RAPPRESENTAZIONE REALISTICAMENTE FEDELE ALLA VERITÀ DELL’OGGETTO, MA CATTURARE L’ISTANTE, ATTRAVERSO IL QUALE I SENSI DISVELANO IL SENSO. PER COGLIERE L’ISTANTE È NECESSARIO CHE IL PITTORE SI PONGA A DIRETTO CONTATTO CON LA NATURA, COGLIENDONE LE MANIFESTAZIONI DELL’ATMOSFERA E DELLA LUCE NELLE QUALI APPARE LA VERITÀ NASCOSTA DEL MONDO.
  • 71. TRE PITTORI DEL SUBLIME John Constable Caspar David Friedrich William Turner
  • 72. JOHN CONSTABLE La produzione artistica di John Constable (1776-1837) è quasi tutta incentrata sul tema del paesaggio. La natura, nella cultura romantica, svolge sempre un ruolo fondamentale. I suoi paesaggi ritraggono una natura in cui c’è un felice equilibrio tra gli elementi naturali (alberi, fiumi, colline) e gli elementi artificiali (case, stradine, ponticelli) ed esprimono il sentimento di armonia tra l’uomo e la natura. Per la loro casuale ed irregolare disposizione i paesaggi di Constable rientrano pienamente in quella categoria estetica del pittoresco. Ciò che manca, in questi quadri, sono le false rovine che davano al pittoresco settecentesco un carattere eccessivamente artificioso e letterario.
  • 73. IL CARRO DI FIENO, 1821 National Gallery, Londra
  • 76. JOSEPH WILLIAM TURNER Tra i pittori romantici inglesi, Turner (1775- 1851) è senza dubbio l’interprete più appassionato e sensibile della poetica del “sublime”. Mentre Constable ama la bellezza e la freschezza della natura e si sente immerso serenamente in essa, Turner coglie piuttosto la grandiosità di essa e lo smarrimento dell’uomo di fronte alla maestosità dei suoi fenomeni. Il paesaggio tradizionale si dissolvedissolve in Turner in vortici di linee e di luci che annullano la consistenza degli oggetti rappresentati immergendo lo spettatore all’interno del quadro e facendolo protagonista. Ciò che viene rappresentato è soprattutto la reazione soggettiva dell’uomo, la vita interiore che questi proietta nella natura circostante.
  • 77. :TORMENTA DI NEVE ANNIBALE E IL SUO ESERCITO ATTRAVERSANO LE ALPI 1812
  • 79. CASPAR DAVID FRIEDRICH “Chiudi l’occhio fisico per vedere dapprima con l’occhio dello spirito…” Friedrich (1774-1840) è il più sensibile interprete del Romanticismo tedesco e in particolare di quello spirito romantico che tende verso l’Infinito, verso l’Assoluto che si manifesta in ogni aspetto del visibile. In Friedrich il Sublime si manifesta sia come capacità di proiettare il proprio sentimento e le proprie visioni più segrete all’interno di uno scenario naturale, sia come impulso a rivelare il vero volto della natura: essa appare infatti quale ETERNO PROCESSO DELLA CREAZIONE DIVINA. La pittura diventa strumento per comunicare con Dio e l’arte, preghiera e missione. Nelle sue opere morte e vita si fondono in un’unica immagine; il dipinto diventa allegoria della caducità della vita e della ciclicità degli eventi. La transitorietà della vita è vista allora in una prospettiva di fiducia e di fede nella continuità tra la vita terrena e la vita eterna.
  • 81. In questo quadro si avverte immediatamente la poetica del sublime Un uomo è ritratto di spalle ed è affacciato su di un mare di nebbia da cui emergono rocce scure e inospitali. I personaggi di Friedrich danno sempre le spalle all’osservatore e guardano, da dentro il quadro, quello che lui stesso vede dal di fuori: in questo modo è possibile condividerne il punto di vista e lo stato d’animo. L’uomo che ammira questo spettacolo ci dà il confronto tra la piccolezza della dimensione umana e la vastità dell’opera della natura in cui si rivela l’eterno processo della creazione divina.VIANDANTE SU UN MARE DI NEBBIA 1818, olio su tela, 95x75 cm, Kunsthalle, Amburgo
  • 82. UN UOMO E UNA DONNA DAVANTI ALLA LUNA 1819
  • 83. IL MARE DI GHIACCIO (IL NAUFRAGIO DELLA )SPERANZA 1823
  • 84. Immanuel Kant (1724-1804) “Critica del giudizio” del 1790 contrappone al bello il sublime BELLO È CIÒ CHE ÈBELLO È CIÒ CHE È EQUILIBRATO EEQUILIBRATO E ARMONICOARMONICO SUBLIME È CIÒ CHE È ECCESSIVO E CHE SUPERA LA MISURA UMANA
  • 85. KANT DISTINGUEKANT DISTINGUE espressione della potenza annientatrice della natura, di fronte alla quale l'uomo prende coscienza del limite che nasce dalla contemplazione della natura immobile e fuori dal tempo IL SUBLIMEIL SUBLIME DINAMICODINAMICO IL SUBLIMEIL SUBLIME MATEMATICOMATEMATICO
  • 86. sublime dinamico sublime matematico La sublimità non risiede nella natura, ma è nella forza d’animo che si rivela una sfida a trascenderla Il sublime consente alla ragione dell’uomo di riconoscersi superiore ai confini della sensibilità, non concettualmente, ma tramite una forte esperienza emotiva, al tempo stesso estetica e morale.
  • 87. Didier Barra Éruption du Vésuve 1631
  • 88. Pierre-Jacques Volaire Eruption of Mount Vesuvius 1771 Karlsruhe, Staatliche Kunsthalle.
  • 89. Joseph Wright of Derby, Il Vesuvio in eruzione, 1774 Derby, Museum and Art Gallery
  • 90. Jakob Philipp Hackert Il Vesuvio in eruzione, 1774
  • 91. Henry Pether Night Eruption of Mount Vesuvius 1786
  • 92. William Turner, Eruzione del Vesuvio, 1817 Yale Center for British Art
  • 93. Johan Christian Claussen Dahl, Eruption of the Volcano Vesuvius 1821
  • 94. Jean-Baptiste Camille Corot, Chiaro di luna a Napoli 1828
  • 97. William Turner, Incendio alla camera dei Lords e dei Comuni, 1835
  • 98. William Turner, Luce e colore (la teoria di Goethe) (1843)
  • 99. Caspar David Friedrich, Monaco sulla spiaggia, 1808-1810, Berlino, Alte Nationalgalerie
  • 100. Caspar David Friedrich, Paesaggio montano con arcobaleno,1810 Essen, Museum Folkwang
  • 101. Caspar David Friedrich, Riva al chiaro di luna,1835
  • 102. William Turner, Pescatori nel mare, 1796, Londra Tate Britain
  • 103. John Constable, La baia di Weymouth, 1816, National Gallery di Londra
  • 104. Johann Heinrich Füssli, L'incubo (1781, Detroit Institute of Arts)
  • 105. Caspar David Friedrich, Signora alla luce del Tramonto, 1818, Essen, Museum Folkwang,
  • 106. UGO FOSCOLOUGO FOSCOLO LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTISLE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS Io non so perché venni al mondo, né come, né cosa sia il mondo, né cosa io stesso mi sia. E s’io corro ad investigarlo, mi ritorno confusoconfuso d’una ignoranza sempre più spaventosa. Non so cosa sia il mio corpocorpo, i miei sensisensi, l’anima mia; e questa stessa parte di me che pensa ciò ch’io scrivo, e che medita sopra di tutto e sopra se stessa, non può conoscersi mainon può conoscersi mai. Invano io tento di misurare con la mente questi immensi spazi dell’universo che mi circondano. Mi trovo come attaccato a un piccolo angolo di uno spazio incomprensibile, senza sapere perché sono collocato piuttosto qui che altrove; o perché questo breve tempo della mia esistenza sia assegnato piuttosto a questo momento dell’eternità, che a tutti quelli che precedevano, e che seguiranno.
  • 107. UGO FOSCOLOUGO FOSCOLO LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTISLE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS Io non vedo da tutte le parti altro che infinitàinfinità le quali mi assorbono come un atomoatomo. 20 marzo 1799

Editor's Notes

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  4. Le strade e le ferrovie, i ponti e le dighe, il moltiplicarsi delle fabbriche con le conseguenze dell’inquinamento producono la sensazione che un’armonia immutabile ed eterna sia stata definitivamente distrutta. L’amore per i paesaggi incontaminati e selvaggi che anima la poesia e l’arte romantiche va interpretato anche come una sorta di rimpianto nostalgico per una perduta sacralità della natura.
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