Il paesaggio come elemento centrale dell'estetica romantica nelle opere di Constable, Turner e Friedrich. Da elemento decorativo e sfondo accessorio, il paesaggio diventa il protagonista dello sguardo pittorico soprattutto grazie ai pittori del Nord Europa.
1. PAESAGGIO E NATURAPAESAGGIO E NATURA
NEL PERIODO ROMANTICONEL PERIODO ROMANTICO
Giuseppe ArganoGiuseppe Argano
Tavola Strozzi 1472
Museo San Martino Napoli
2. PAESAGGIO NATURA SUBLIME
Dallo spazio
fisico allo
spazio
dell’anima
Il rapporto
tra uomo e
natura:
corrisponden
ze tra finito
ed infinito
Il fascino
della
paura
PERCORSOPERCORSO
4. L’interesse manifestato dagli uomini in ogni epocaL’interesse manifestato dagli uomini in ogni epoca
per la rappresentazione dellaper la rappresentazione della NATURANATURA e dele del
PAESAGGIOPAESAGGIO è il riflesso dell’intreccio diè il riflesso dell’intreccio di
relazioni storiche e sociali, magico- religiose edrelazioni storiche e sociali, magico- religiose ed
economiche che essi da sempre intrattengonoeconomiche che essi da sempre intrattengono
con il paesaggio e l’habitat in cui vivonocon il paesaggio e l’habitat in cui vivono
17500 anni fa17500 anni fa
5. DEFINIRE IL PAESAGGIODEFINIRE IL PAESAGGIO
Parte di territorio che si abbraccia con lo sguardosguardo da un
punto determinato. Il termine è usato in particolare con
riferimento a panorami caratteristici per le loro bellezze
naturali, o a località di interesse storico e artistico, ma anche,
più in generale, a tutto il complesso dei beni naturali che sono
parte fondamentale dell’ambiente ecologico da difendere e
conservare.
PAESAGGIO VEDUTA PUNTO DI VISTA
6. CONVENZIONE EUROPEA DELCONVENZIONE EUROPEA DEL
PAESAGGIOPAESAGGIO
«« PaesaggioPaesaggio designa una determinata partedesigna una determinata parte
di territorio, così come èdi territorio, così come è percepitapercepita dalledalle
popolazioni, il cui carattere derivapopolazioni, il cui carattere deriva
dall'azione di fattori naturali e/o umani edall'azione di fattori naturali e/o umani e
dalle loro interrelazioni. »dalle loro interrelazioni. »
Firenze il 20 ottobre 2000
Il paesaggio è descritto come l'aspetto formale,formale,
estetico e percettivoestetico e percettivo dell'ambiente e del territorio.
7. PAESAGGIOPAESAGGIO TERRITORIOTERRITORIO
VV
SS
LA PERCEZIONELA PERCEZIONE
DELLA REALTÀDELLA REALTÀ
FISICAFISICA
LA REALTÀLA REALTÀ
FISICAFISICA
IL PAESAGGIO È LA RAPPRESENTAZIONEIL PAESAGGIO È LA RAPPRESENTAZIONE
FORMALE DEL TERRITORIOFORMALE DEL TERRITORIO
8. IL PAESAGGIO INTERIORE
« Un uomo si propone il compito di
disegnare il mondo. Trascorrendo gli
anni, popola uno spazio con immagini
di province, di regni, di montagne, di
baie, di navi, di isole, di pesci, di
dimore, di strumenti, di astri, di
cavalli e di persone. Poco prima di
morire, scopre che quel paziente
labirinto di linee traccia l'immagine
del suo volto. »
(Jorge Luis Borges)
« La vostra anima è
un paesaggio
scelto»
(Paul Verlaine)
« C'è un paesaggio interiore,
una geografia dell'anima; ne
cerchiamo gli elementi per
tutta la vita. Chi è tanto
fortunato da incontrarlo,
scivola come l'acqua sopra
un sasso,fino ai suoi fluidi
contorni,ed è a casa. » (Il
Danno di Josephine Hart)
«Il paesaggio è il riflesso degli
stati d'animo dell'osservatore che
lo modifica nell'immaginario
psicologico»
(Giuliana Andreotti)
9. IL PAESAGGIO INTERIOREIL PAESAGGIO INTERIORE
Il paesaggio interiore è ilIl paesaggio interiore è il riflessoriflesso dello sguardodello sguardo
sul mondo di ogni singolo individuo: è unasul mondo di ogni singolo individuo: è una
visione puramente soggettiva, legatavisione puramente soggettiva, legata
indissolubilmente all'esistenza, ai ricordi e alleindissolubilmente all'esistenza, ai ricordi e alle
emozioni connesse ad un territorio.emozioni connesse ad un territorio.
Il paesaggio esterno, oggettivo e tangibile cheIl paesaggio esterno, oggettivo e tangibile che
appare ai nostri sensi è sempreappare ai nostri sensi è sempre mediatomediato da unda un
paesaggio interno, nascosto e mutevole.paesaggio interno, nascosto e mutevole.
10. IL CONCETTO DI PAESAGGIO IN PITTURA
SI DEFINISCE PAESAGGIOPAESAGGIO OGNI
DIPINTO CHE RAPPRESENTI UNA
VEDUTA NELLA QUALE LA
RAPPRESENTAZIONE DELLO
SCENARIO NATURALE SIA PRESA A
SOGGETTO O PREVALGA SULL’AZIONE
DELLE FIGURE
SI DEFINISCE PAESAGGIOPAESAGGIO OGNI
DIPINTO CHE RAPPRESENTI UNA
VEDUTA NELLA QUALE LA
RAPPRESENTAZIONE DELLO
SCENARIO NATURALE SIA PRESA A
SOGGETTO O PREVALGA SULL’AZIONE
DELLE FIGURE
11. QUANDO NASCE IL PAESAGGIO?
Piero della Francesca,
Ritratto di
Battista Sforza e Federico
da Montefeltro, 1472
20. NASCITA DEL PAESAGGIO COME CONCETTONASCITA DEL PAESAGGIO COME CONCETTO ESTETICOESTETICO
16001600
Il paesaggioIl paesaggio
diventa undiventa un
generegenere
1800180017001700
Il paesaggioIl paesaggio
ideale diideale di
stile classicostile classico
Il vedutismoIl vedutismo
paesaggisticopaesaggistico
RelazioneRelazione
tra viaggi etra viaggi e
paesaggipaesaggi
Rapporto tra
Paesaggio e
Natura
Spazio interiore edSpazio interiore ed
esteriore: relazioneesteriore: relazione
tra finito ed infinitotra finito ed infinito
Nicolas Poussin Canaletto Turner
24. 25
LE QUESTIONI FONDAMENTALI
La riflessione settecentesca sul bello e sull’arte risulta percorsa
dalle seguenti questioni:
In base a che cosa giudichiamo il bello? In base
al sentimentosentimento o alla ragioneragione?
Posto che il bello sia una questione di
sentimento, le nostre valutazioni estetiche sono
oggettiveoggettive oppure soggettivesoggettive?
È possibile una scienzascienza dell’arte e del bello?
Quali sono le diverse modalità espressivemodalità espressive che
contraddistinguono le singole arti, in particolare la
25. NASCITA DELL’ESTETICANASCITA DELL’ESTETICA
La nascita dell'estetica si fa di solito risalire al 17501750 con la
pubblicazione del libro AestheticaAesthetica da parte di Alexander Gottlieblexander Gottlieb
BaumgartenBaumgarten
Scienza del BelloScienza del Bello Scienze delle arti liberaliScienze delle arti liberali Gnoseologia interiore
Studio dei
concetti di Bello
come categoria a
sé stante e con
propri criteri di
valore
Delle attività
oggi definite
come artistiche,
ad esempio la
pittura o la
danza
Studio delle
percezioni
sensibili, della
conoscenza
ottenibile
attraverso i sensi
27. IL RAPPORTO TRA ARTE E NATURAIL RAPPORTO TRA ARTE E NATURA
L’arte come imitazione
L’arte come creazione
L’arte come costruzione
28. IL RAPPORTO FRA ARTE E UOMOIL RAPPORTO FRA ARTE E UOMO
L’arte come conoscenza
L’arte come attività pratica
L’arte come sensibilità
29. IL RAPPORTO FRA ARTE E SOCIETÀIL RAPPORTO FRA ARTE E SOCIETÀ
COMPITO DELL’ARTECOMPITO DELL’ARTE
L’arte come educazione (compito
strumentale dell’arte)
L’arte come espressione (compito
ultimo/finale dell’arte)
30. L’ARTE COME CREAZIONEL’ARTE COME CREAZIONE L’ARTE COME SENSIBILITÀL’ARTE COME SENSIBILITÀ
L’ARTE COME ESPRESSIONEL’ARTE COME ESPRESSIONEL’ARTE COME ESPRESSIONEL’ARTE COME ESPRESSIONE
ROMANTICISMO
31. ROMANTICISMO
ROMANTICROMANTIC
Narrazioni
fantasiose, strane,
assurde
Paesaggi naturaliPaesaggi naturali
inconsueti e pittoreschiinconsueti e pittoreschi
tali da colpire letali da colpire le
emozioni e i sentimentiemozioni e i sentimenti
Rousseau
uno stato d'animo incline alla meditazione e alla malinconia.
Rivista "Athenäum"
(1798), fondata a Jena
dai fratelli Schlegel,
Manifesto delManifesto del
movimento romanticomovimento romantico
32. MA PERCHÉ L PAESAGGIO, CONSIDERATO UN
GENERE MINORE O UN FONDALE
SCENOGRAFICO EVOLVE FINO AD IMPORSI
COME PROTAGONISTA DEL DIPINTO?
LE FIGURE PRIMALE FIGURE PRIMA ARRETRANOARRETRANO, POI DIVENTANO, POI DIVENTANO
MINUSCOLE, QUINDI SCOMPAIONO E CIELO, TERRA,MINUSCOLE, QUINDI SCOMPAIONO E CIELO, TERRA,
ALBERI, FIUMI, MARI EROMPONO SULLE TELE.ALBERI, FIUMI, MARI EROMPONO SULLE TELE.
IL NUOVO PENSIERO PONE LA NATURA
AL CENTRO DEL MONDO.
41. NEL ROMANTICISMO ILNEL ROMANTICISMO IL
CONCETTO DICONCETTO DI PAESAGGIOPAESAGGIO
DIVENTADIVENTA
OMOLOGO DIOMOLOGO DI NATURANATURA
PAESAGGIO NATURA
MONDO INTERIOREMONDO INTERIORE
42. Il paesaggio nel periodo
romantico acquista per la
prima volta la centralità nella
rappresentazione del rapporto
tra mondo interiore e spazio
esterno, tra soggetto ed
oggetto, tra le forze misteriose
che regolano la Natura ed il
groviglio emotivo e psicologico
dell’uomo
43. NATURANATURA
IL RAPPORTO TRA UOMO E NATURA:IL RAPPORTO TRA UOMO E NATURA:
CORRISPONDENZE TRA FINITO ED INFINITOCORRISPONDENZE TRA FINITO ED INFINITO
44. NEOCLASSICISMO ROMANTICISMOROMANTICISMO
razionalismo illuminista.
sentimento, immaginazione, fantastico,
misterioso, sensibilità personale,
malinconia.
l’opera d’arte è espressione dell’opera d’arte è espressione del BELLO
IDEALE.. Nella bellezza ideale la ragione
deve dominare sul pathos e sul sentimento
il PAESAGGIO diventa uno dei temi preferiti
per rappresentare emozioni, passioni, sogni.
Si fa spesso riferimento alla storia classica, i
cui valori civici vengono presi a modello.
I Romantici si rifugiano nella spiritualità del Medioevo,
visto come periodo di origine dei sentimenti e dell’orgoglio
nazionale.
L’uomo neoclassico si sforza di rimanere
estraneo alla natura e di indagarne
razionalmente le caratteristiche al fine di
padroneggiarla, negandole volutamente
qualsiasi valore poetico ed espressivo.
L’UOMO ROMANTICO SI SENTE PARTE
INTEGRANTE DELLA NATURA E VI SI
IMMERGE PROFONDAMENTE,
PERSONALIZZANDOLA E CARICANDOLA
DI SIMBOLI ED ALLEGORIE
Il neoclassicismo imposta la pratica
artistica sulle regole e sul metodo.
il romanticismo rivalutava l’ispirazione ed ilil romanticismo rivalutava l’ispirazione ed il
genio individuale.genio individuale.
È uno stile internazionale, ed in ciò rifiuta le
espressioni locali considerandole
folkloristiche, ossia di livello inferiore.
È un movimento che si presenta con
caratteristiche differenziate da nazione a
nazione.
45. L’ARTISTA ROMANTICO
Riscopre la
fantasia,
l’irrazionalità,
il sentimento,
l’ingenuità e
una fusione più
intima tra
uomo e natura
È un creatore
libero,
simile a Dio,
è insofferente
delle regole,
delle
convenzioni
Aspira
all’assoluto, a
cogliere il nesso
profondo delle
cose perché
tutto è collegato
e tutto è
simbolo
46. STRUGGIMENTO, MALINCONIA E
TRISTEZZA INTERIORE
Johann Heinrich Füssli – SignoraSignora
alla finestra al chiaro di lunaalla finestra al chiaro di luna -
1800
Caspar David Friedrich – DonnaDonna
alla finestraalla finestra - 1822
48. CONCETTO DI POPOLO E NAZIONECONCETTO DI POPOLO E NAZIONE
Eugène Delacroix La libertà che guida il popoloLa libertà che guida il popolo 1830 - Louvre
49. ARTISTA COME LIBERO CREATOREARTISTA COME LIBERO CREATORE
Se l’opera d’arte è espressione del sentimento soggettivo, ne deriva
che l’artista diventa libero creatore di un’opera che non risponde a
regole preesistenti o a calcoli ragionati, ma è frutto dell’impulso
istintivo, o meglio del “GENIOGENIO”.
Gustave CourbetGustave Courbet
Autoritratto o uomo disperatoAutoritratto o uomo disperato
18431843
50. RITORNO ALLA RELIGIOSITÀ E ASPIRAZIONERITORNO ALLA RELIGIOSITÀ E ASPIRAZIONE
ALL’INFINITOALL’INFINITO
Mancando il supporto della ragione illuminista, l'uomo
romantico cerca stabili supporti nella fede e nella conseguente
tensione impossibile verso l'infinito.
Friedrich Caspar David
Croce in montagnaCroce in montagna
1808
La natura viene letta come
l'espressione del divino in terra.
La natura con la sua bellezza
scaturisce nell'uomo sentimenti
contrastanti in grado di
terrorizzarlo quanto di
rasserenarlo.
L’UOMO SI SENTE UN ATOMO…
“il divino è ovunque anche in un granello
di sabbia”
52. L’uomo romantico si sente
parte integrante
della natura e vi si immerge
profondamente,
personalizzandola,
modificandola in funzione
dei propri stati d’animo e
delle proprie
necessità espressive
Alle ambientazioniAlle ambientazioni
chiare e definite delchiare e definite del
repertorio neoclassicorepertorio neoclassico
si preferiscono lesi preferiscono le
ambientazioni fosche,ambientazioni fosche,
lunari, ricche dilunari, ricche di
riferimenti simbolici,riferimenti simbolici,
magici e misteriosimagici e misteriosi
LA CONCEZIONE ROMANTICA DELLA NATURA
SINTONIA CON LASINTONIA CON LA
NATURANATURA
NATURA DANATURA DA
DECIFRAREDECIFRARE
53. L’uomo si sente un FRAMMENTOFRAMMENTO dell’universo.
La natura è lo scenario prediletto per stabilire il
rapporto migliore con L’INFINITOL’INFINITO.
John Constable
Hadleigh Castle
1829
La natura diviene lo specchio che rivela
i conflitti della vita interiore, è una
METAFORAMETAFORA dei sentimenti dell’uomo.
54. JOHANN WOLFGANG VON GOETHE
"Natura!- esclama il poeta.- Noi siamo da essa
circondati e avvinti, senza poter da essa uscire e senza
poter entrare in essa più profondamente.
Non invitati e non avvertiti, essa ci prende nel giro
della sua danza e ci attrae nel vorticevortice, finché, stanchi,
cadiamo nelle sue braccia.
Noi viviamo nel mezzo di essa, e le siamo estraneiNoi viviamo nel mezzo di essa, e le siamo estranei.
Essa parla incessantemente con noi, e non ci palesa ilnon ci palesa il
suo segretosuo segreto. Noi operiamo costantemente su di essa, e
tuttavia non abbiamo su di essa nessun potere.
55. da Galileo in poi la Natura era stata prevalentemente
considerata come un ORDINE OGGETTIVO e come un
insieme di relazioni fattuali legate fra di loro da cause
efficienti mentre la scienza era stata interpretata come
un’indagine matematizzante ed analitica sui fenomeni
osservabili.
UN SISTEMA DI MATERIA IN MOVIMENTO RETTO DA
UN INSIEME DI LEGGI MECCANICHELEGGI MECCANICHE, ESCLUDENTI
OGNI RIFERIMENTO A PRESUNTI "FINI" O "SCOPI".
56. Il consolidarsi della società
industriale e borghese e il
dilagare ormai inarrestabile
dei suoi modelli
disumanizzanti fanno sì che,
da feconda opportunità di
rinnovamento, come era
potuto apparire nel secolo
precedente, il mito dellail mito della
natura finisce per caricarsi dinatura finisce per caricarsi di
un intento scopertamenteun intento scopertamente
antagonisticoantagonistico
57. I ROMANTICI PERVENGONO AD UNA FILOSOFIA DELLA NATURAI ROMANTICI PERVENGONO AD UNA FILOSOFIA DELLA NATURA
NATURA SOGGETTIVANATURA SOGGETTIVA
La natura è una
Totalità
organizzata nella
quale le parti
vivono solo
in funzione del
Tutto
la natura è una
forza dinamica, vivente
ed animata
la natura è una realtà
strutturata secondo
determinati scopi
immanenti o trascendentali
La natura è anch’essa
qualcosa di
Intrinsecamente
spirituale, ossia uno
"spirito colato" o uno
"spirito in divenire"
La natura è
Organizzata
secondo coppie di forze
opposte, formate
da un polo positivo ed uno
negativo, e
costituenti delle unità
dinamiche
ORGANICISTICAORGANICISTICA DIALETTICADIALETTICA SPIRITUALISTICASPIRITUALISTICA
FINALISTICAFINALISTICA VITALISTICAVITALISTICA
58. IL PROGRESSO TECNOLOGICO MODIFICA
PROFONDAMENTE IL TRADIZIONALE RAPPORTO
UOMO-NATURA
Alla ciclicità delle stagioni e dei
raccolti, in base alla quale la
terra è coltivata rispettandone i
ritmi, si sostituisce un’immagine
della natura come riserva dicome riserva di
risorse da sfruttarerisorse da sfruttare
Le nuove tecniche
produttive amplificano
la capacità dell’uomo
di modificare il volto
del paesaggio,
stravolgendone
l’aspetto.
59. I ROMANTICI REAGISCONO ALLAI ROMANTICI REAGISCONO ALLA
RIVOLUZIONE INDUSTRIALERIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Infatti posta la stretta unità
uomo-natura, si deduce che ciò
che risulta vero dell’uno deve
esserlo anche dell’altra, e
viceversa. Anzi vedendo nell’
uomo "il compendio vivente del
Tutto", in cui "dorme l’intera
storia del mondo", si pensa che
conoscere equivalga aconoscere equivalga a
discendere in noi stessi,discendere in noi stessi, per
trovarvi, secondo il principio
dell’analogia, la chiave di
spiegazione dei fenomeni.
Reagendo alla
disantropomorfizzazione e alla
despiritualizzazione del cosmo
effettuate dalla moderna
scienza della natura, i
romantici ritengono che la
NATURA E L’UOMONATURA E L’UOMO
POSSEGGANO UNAPOSSEGGANO UNA
MEDESIMA STRUTTURAMEDESIMA STRUTTURA
SPIRITUALESPIRITUALE, che autorizza
un’interpretazione psicologica
dei fenomeni fisici ed una
interpretazione fisica dei
fenomeni psichici.
UOMOUOMO NATURANATURA
SPIRITOSPIRITO
62. PITTORESCO E SUBLIME
La natura produce immagini che possono ispirare due sentimenti
fondamentali: il pittoresco o il sublime.
IL PITTORESCO È LA CATEGORIAIL PITTORESCO È LA CATEGORIA
ESTETICA DEI PAESAGGIESTETICA DEI PAESAGGI
NEL 1700NEL 1700
GIARDINO «ALL’ITALIANA»
figure geometriche e regolarifigure geometriche e regolari
GIARDINO «ALL’INGLESE»
apparente casualitàapparente casualità
63. POETICA DEL PITTORESCO
Salvator Rosa Il Po nte 1642, olio su tela, 106x127
cm, Palazzo Pitti, Firenze
PITTORESCO PERCIÒ SIGNIFICA
IRREGOLARE E
NATURALE, MENTRE BELLO
SIGNIFICA REGOLARE E ARTIFICIALE.
LA DIFFERENZA TRA BELLO E
PITTORESCO È QUELLA CHE
C’È TRA ARTIFICIALE E
NATURALE
64. TEORIA DEL PITTORESCO
basata sull’idea di un’interazionebasata sull’idea di un’interazione
positiva tra uomo e natura, intesapositiva tra uomo e natura, intesa
nei suoi aspetti più gradevoli enei suoi aspetti più gradevoli e
suggestivisuggestivi
si recupera una dimensione
spontanea, libera, irregolare e
persino selvaggia della natura
GiardinoGiardino
all’ingleseall’inglese
della Reggiadella Reggia
di Casertadi Caserta
Le false rovine come elemento pittoresco
65. DAL PITTORESCO AL SUBLIMEDAL PITTORESCO AL SUBLIME
Il sentimento della
rovina è tipico della
poetica romantica.
Le rovine ispirano
la sensazione del
disfacimento delle
cose prodotte
dall’uomo, dando
allo spettatore la
commozione del
tempo che passa.
Le testimonianze delle
civiltà passate, pur se
vengono aggredite
dalla corrosione del
tempo, rimangono
comunque presenti in
questi rovine del
passato. E la rovina,
per lo spirito
romantico, è più
emozionante e
piacevole di un edificio,
o di un manufatto,
intero.
66. MA COS’È IL SUBLIME?MA COS’È IL SUBLIME?
Il Sublime (dal latino sublimis, "che giunge
fin sotto la soglia più alta") è una
CATEGORIA ESTETICA
che risale all'antichità classica e
successivamente al Romanticismo.
67. Edmund Burke
A Philosophical Enquiry into the Origin of Our Ideas of the
Sublime and Beautiful - 1757
Nell'idea di Burke è Sublime "Tutto ciò che può destare idee di
dolore e di pericolo, ossia tutto ciò che è in un certo senso
terribile o che riguarda oggetti terribili, o che agisce in modo
analogo al terrore", il sublime può anche essere definito come
"l'orrendo che affascina" ("delightful horror").
La natura, nei suoi aspetti più terrificanti, come mari burrascosi,
cime innevate o eruzioni vulcaniche, diventa dunque la fonte del
Sublime perché "produce la più forte emozione che l'animo sia
capace di sentire", un'emozione però negativa, non prodotta dalla
contemplazione del fatto in sé, ma dalla consapevolezza della
distanza insuperabile che separa il soggetto dall'oggetto.
68. BELLOBELLO
Incarnazione di un perfetto
equilibrio, di una quiete
Immobile, eterno, immutabile
Produce serenità e pace
nell’animo di chi lo contempla
Acquieta le passioni, esprime
ordine e razionalità
SUBLIMESUBLIME
Frutto di un contrasto, della
frattura di un equilibrio
Mobile, precario, perennemente
instabile
Genera terrore e sgomento
nell’animo di chi lo osserva
Turba le passioni, esprime
rivolta, contrasto, inquietudine
69. Il massimo esercizio del Sublime è svolto
dalla Natura ed il genere del paesaggio si
configura come la forma nuova in grado di
esprimere la nuova sensibilità estetica
il vento
le maree
gli spaventosi dirupi
gli abissi
il fuoco esplosivo dei vulcani la natura effimera delle nubi
la violenza delle cascate il verde mistero dei boschi
Le montagne
LE FORZE ARCANE
70. LA NECESSITÀ DI COGLIERE L’ISTANTE IN CUI IL MONDO
RIVELA I PROPRI SCONVOLGENTI SEGRETI PRESUPPONE UN
MUTAMENTO DELL’ATTEGGIAMENTO DEL PITTORE.
LA NATURA DEVE ESSERE PERTANTO SVELATA, COMPRESA,
RAPPRESENTATA NEI MOMENTI IN CUI ESSA PALESA LA
PROPRIA AUTENTICA MAESTÀ.
DIPINGERE EN PLEIN AIR NON SIGNIFICA SOLTANTO ADERIRE
ALLA NECESSITÀ DI UNA RAPPRESENTAZIONE
REALISTICAMENTE FEDELE ALLA VERITÀ DELL’OGGETTO, MA
CATTURARE L’ISTANTE, ATTRAVERSO IL QUALE I SENSI
DISVELANO IL SENSO.
PER COGLIERE L’ISTANTE È NECESSARIO CHE IL PITTORE SI PONGA A
DIRETTO CONTATTO CON LA NATURA, COGLIENDONE LE
MANIFESTAZIONI DELL’ATMOSFERA E DELLA LUCE NELLE QUALI
APPARE LA VERITÀ NASCOSTA DEL MONDO.
71. TRE PITTORI DEL SUBLIME
John Constable Caspar David Friedrich William Turner
72. JOHN CONSTABLE
La produzione artistica di John Constable
(1776-1837) è quasi tutta incentrata sul
tema del paesaggio. La natura, nella cultura
romantica, svolge sempre un ruolo
fondamentale.
I suoi paesaggi ritraggono una natura in cui
c’è un felice equilibrio tra gli elementi
naturali (alberi, fiumi, colline) e gli
elementi artificiali (case, stradine,
ponticelli) ed esprimono il sentimento di
armonia tra l’uomo e la natura.
Per la loro casuale ed irregolare
disposizione i paesaggi di Constable
rientrano pienamente in quella categoria
estetica del pittoresco. Ciò che manca, in
questi quadri, sono le false rovine che
davano al pittoresco settecentesco un
carattere eccessivamente artificioso e
letterario.
73. IL CARRO DI FIENO, 1821 National Gallery, Londra
76. JOSEPH WILLIAM TURNER
Tra i pittori romantici inglesi, Turner (1775-
1851) è senza dubbio l’interprete più
appassionato e sensibile della poetica del
“sublime”. Mentre Constable ama la bellezza
e la freschezza della natura e si sente immerso
serenamente in essa, Turner coglie piuttosto
la grandiosità di essa e lo smarrimento
dell’uomo di fronte alla maestosità dei suoi
fenomeni.
Il paesaggio tradizionale si dissolvedissolve in Turner
in vortici di linee e di luci che annullano la
consistenza degli oggetti rappresentati
immergendo lo spettatore all’interno del
quadro e facendolo protagonista.
Ciò che viene rappresentato è soprattutto la
reazione soggettiva dell’uomo, la vita
interiore che questi proietta nella natura
circostante.
77. :TORMENTA DI NEVE ANNIBALE E IL SUO ESERCITO
ATTRAVERSANO LE ALPI 1812
79. CASPAR DAVID FRIEDRICH
“Chiudi l’occhio fisico per vedere dapprima con l’occhio dello spirito…”
Friedrich (1774-1840) è il più sensibile interprete
del Romanticismo tedesco e in particolare di
quello spirito romantico che tende verso
l’Infinito, verso l’Assoluto che si manifesta in
ogni aspetto del visibile. In Friedrich il Sublime si
manifesta sia come capacità di proiettare il
proprio sentimento e le proprie visioni più segrete
all’interno di uno scenario naturale, sia come
impulso a rivelare il vero volto della natura: essa
appare infatti quale ETERNO PROCESSO
DELLA CREAZIONE DIVINA.
La pittura diventa strumento per comunicare con
Dio e l’arte, preghiera e missione. Nelle sue opere
morte e vita si fondono in un’unica immagine; il
dipinto diventa allegoria della caducità della
vita e della ciclicità degli eventi. La transitorietà
della vita è vista allora in una prospettiva di
fiducia e di fede nella continuità tra la vita
terrena e la vita eterna.
81. In questo quadro si avverte
immediatamente la poetica del
sublime
Un uomo è ritratto di spalle ed è
affacciato su di un mare di nebbia
da cui emergono rocce scure e
inospitali. I personaggi di Friedrich
danno sempre le spalle
all’osservatore e guardano, da
dentro il quadro, quello che lui
stesso vede dal di fuori: in questo
modo è possibile condividerne il
punto di vista e lo stato d’animo.
L’uomo che ammira questo
spettacolo ci dà il confronto tra la
piccolezza della dimensione umana
e la vastità dell’opera della natura
in cui si rivela l’eterno processo
della creazione divina.VIANDANTE SU UN MARE DI NEBBIA
1818, olio su tela, 95x75 cm, Kunsthalle,
Amburgo
83. IL MARE DI GHIACCIO (IL NAUFRAGIO DELLA
)SPERANZA 1823
84. Immanuel Kant (1724-1804)
“Critica del giudizio” del 1790
contrappone al bello il sublime
BELLO È CIÒ CHE ÈBELLO È CIÒ CHE È
EQUILIBRATO EEQUILIBRATO E
ARMONICOARMONICO
SUBLIME È CIÒ CHE È
ECCESSIVO E CHE SUPERA
LA MISURA UMANA
85. KANT DISTINGUEKANT DISTINGUE
espressione della
potenza annientatrice
della natura, di fronte
alla quale l'uomo
prende coscienza del
limite
che nasce dalla
contemplazione della
natura immobile e fuori
dal tempo
IL SUBLIMEIL SUBLIME
DINAMICODINAMICO
IL SUBLIMEIL SUBLIME
MATEMATICOMATEMATICO
86. sublime dinamico sublime matematico
La sublimità non risiede nella natura, ma è nella forza
d’animo che si rivela una sfida a trascenderla
Il sublime consente alla ragione dell’uomo di riconoscersi superiore
ai confini della sensibilità, non concettualmente, ma tramite una
forte esperienza emotiva, al tempo stesso estetica e morale.
106. UGO FOSCOLOUGO FOSCOLO
LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTISLE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
Io non so perché venni al mondo, né come, né cosa sia il mondo,
né cosa io stesso mi sia. E s’io corro ad investigarlo,
mi ritorno confusoconfuso d’una ignoranza sempre più spaventosa.
Non so cosa sia il mio corpocorpo, i miei sensisensi, l’anima mia; e questa stessa
parte di me che pensa ciò ch’io scrivo, e che medita sopra di tutto e sopra
se stessa, non può conoscersi mainon può conoscersi mai.
Invano io tento di misurare con la mente questi immensi spazi
dell’universo che mi circondano.
Mi trovo come attaccato a un piccolo angolo di uno spazio
incomprensibile, senza sapere perché sono collocato piuttosto qui che
altrove; o perché questo breve tempo della mia esistenza sia assegnato
piuttosto a questo momento dell’eternità, che a tutti quelli che
precedevano, e che seguiranno.
107. UGO FOSCOLOUGO FOSCOLO
LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTISLE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS
Io non vedo da tutte le parti
altro che infinitàinfinità le quali mi
assorbono come un atomoatomo.
20 marzo 1799
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Le strade e le ferrovie, i ponti e le dighe, il moltiplicarsi delle fabbriche con le conseguenze dell’inquinamento producono la sensazione che un’armonia immutabile ed eterna sia stata definitivamente distrutta.
L’amore per i paesaggi incontaminati e selvaggi che anima la poesia e l’arte romantiche va interpretato anche come una sorta di rimpianto nostalgico per una perduta sacralità della natura.
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