Lo spazio dell’abitare del bracciantato migrante nei contesti rururbani meridionali tra emergenza e conflitto
Terza conferenza nazionale dei Sociologi dell’ambiente e del territorio
Territori sostenibili
9-10 giugno 2011, Roma
Masterclass Webcare en Social Business door OBI4wan
Lo spazio dell’abitare del bracciantato migrante nei contesti rururbani meridionali tra emergenza e conflitto
1. Terza conferenza nazionale dei Sociologi dell’ambiente e del territorio
Territori sostenibili
9-10 giugno 2011
Lo spazio dell’abitare del bracciantato
migrante nei contesti rururbani meridionali
tra emergenza e conflitto
Francesco Saverio Caruso
(Università della Calabria)
3. Dal contrasto all’istituzionalizzazione degli slum
LA SPIRALE EVOLUTIVA
Bidonville
Urbanizzazione pirata
Blockbustering Squattering
(deprezzamento degradazione) (occupazione)
CONTRORISPOSTE
ISTITUZIONALI
POLITICHE DI
CONTRASTO
(sgomberi e demolizioni)
ANNI ‘90:
RICONOSCIMENTO E
LEGALIZZAZIONE
INFORMALE
4. Bidonville ed insediamenti informali: Chiavi interpretative
L’economia di “sussistenza” sopporta i costi di
riproduzione della forza-lavoro consentendo il loro
utilizzo non solo senza dover pagare i costi della
sua piena riproduzione ma anche ad un saggio
Approccio neogramsciano: salariale inferiore a
quello diversamente sufficiente
(Wolpe 1980, Meillassoux 1972)
Rovesciamento
dell’accumulazione originaria
come strategia governamentale
di gestione della povertà
(Sanyal 2007)
Società politica come spazio di
conflitto e negoziazione del diritto
tra l’attività governamentali di
controllo della popolazione e
bisogni e rivendicazioni degli
esclusi
(Chatterjee 2004)
5. Le bidonville rurbane del bracciantato migrante meridionale
Europa NO contesto urbano stagionalità
Tavoliere – Foggia Pomodoro (estate)
Piana Volturno – Caserta
serre e ortofrutta (tutto l’anno)
Piana del Sele – Salerno
serre e ortofrutta (tutto l’anno)
Piana Gioia Tauro – Reggio C.
agrumi (inverno)
Cassibile – Siracusa
serre e ortofrutta (tutto l'anno)
Ghetto di Rignano
Ghetto di Villa Literno
Incendio Settembre 1994
Ghetto di San Nicola Varco
Sgombero novembre 2009
Ex-rognetta di Rosarno
Sgombero gennaio 2010
Ghetto di Cassibile
Incendio giugno 2006
6. STEP 1: LE BARACCOPOLI DALL’AUTOCOSTRUZIONE
ALLA DEMOLIZIONE ISTITUZIONALE
OCCUPAZIONE
TERRENI O
STABILI
ABBANDONATI
CONDIZIONI DI
DEGRADO
IGIENICO-SANITARIO
PRECARIETÀ E
PROMISCUITÀ
ABITATIVA
BOUNDED SOLIDARITY
SOCIALIZZAZIONE COSTI
MARGINALITÀ SPAZIALE:
(ALIMENTAZIONE,
MOBILITÀ,
LAVORO, ELETTRICITÀ,
ACQUA)
DENUNCIA → VISIBILIZZAZIONE→ INTERVENTO ISTITUZIONALE
Dispersione territoriale
Occupazione casolari diroccatI
Condizioni di degrado igienico-sanitario
Isolamento e desertificazione
relazionale
Rapporto asimmetrico di
dipendenza per bisogni primari:
acqua , trasporto,alimenti
elettricità
7. STEP 2: LA GESIONE POSTCOLONIALE
DELL’INSEDIAMENTO STAGIONALE BRACCIANTILE
Provvedimenti eccezionali, temporanei, contestuali,a cui
si giunge attraverso negoziazioni poliiche e non
procedure amministrative
Dal 2000 al 2009 = 770.226 euro
50.000 l'anno
messa in sicurezza e ripristino campo
35.0000 l'anno
assunzione vigilanti
(controllano che gli ospiti vengano sfruttati
tranquillamente dagli agricoltori locali)
Associazioni locali
Governamentalità dell'emergenza
Assistenza migranti ultima frontiera del tradizionale
accaparramento emergenziale di denaro pubblico da
parte del ceto politico meridionale
AGENZIA PER LA CASA
70 posti letto x 5 mesi
90.000 € 800 euro mensili + contributo
8. STEP 3: LA GESTIONE SECURITARIA
DELL’INCARCEREAMENTO AMMINISTRATIVO
Ghetto di Rignano
Ghetto di Villa Literno
Incendio Settembre 1994
Ghetto di San Nicola Varco
Sgombero novembre 2009
Ex-rognetta di Rosarno
Sgombero gennaio 2010
Ghetto di Cassibile
Incendio giugno 2006
C.A.I. Palazzo (pz)
C.A.I. S.Maria (ce)
C.A.I. Manduria (ta)
C.A.R.A. Mineo (ct)
C.I.E
visibilizzazione società civile
9. La delocalizzione delle frontiere: gli imbrigliati ddeell cciirrccuuiittoo ssttaaggiioonnaallee
ddeellll''aaggrriiccoollttuurraa mmeerriiddiioonnaallee
Monitoraggio estate 2010 Cam-per i diritti
Presa in carico doppia vulnerabilità
78% richiedenti/diniegati
95% Africa Subsahariana
x
x CE n.343/2003
x
Distretti a ciclo continuo:
-Piana del Sele
- Piana del Volturno
- Ragusano
Stagionalità monocolturale:
- Piana di Gioia Tauro
- Tavoliere e Vulture
NO REGOLARIZZAZIONE E ASILO
NO CONTRATTO DI LAVORO
NO ALTRI PAESI EUROPEI
NO ESPELLIBILI
10. IL LAVORO MIGRANTE NELL’AGRICOLTURA MERIDIONALE:
LA GERARCHIA DELL’ESCLUSIONE
180.000
lavoratori
migranti in
agricoltura in
Italia (inea 2009)
Circuito
stagionale
agricolo
PPeerrccoorrssii mmiiggrraattoorrii
ssttaannzziiaallii
PPeerrccoorrssii mmiiggrraattoorrii
ddii rreettrroocceessssiioonnee
PPeerrccoorrssii mmiiggrraattoorrii
ttrraannssuummaannttii
PPeerrccoorrssii mmiiggrraattoorrii
ddii ttrraannssiittoo
NORD
SUD
SUD
NORD
Modello
migrazioni
mediterraneo
LAVORO REGOLARE
L A V ORO GRIGIO
LAVORO NERO
EXTRA
STAGIONALE STAGIONALE RISERVA
11. ASSI RELAZIONALI DOMINANTI
Migranti
stanziali
Braccianti
stagionali
Imprenditori
agricoli
contesto sociale
locale
Caporalato
Governamentalità
postcoloniale
relazioni
assimilazioniste
Cittadinanza
privatistica
sfruttamento
Vincoli comunitari
orizzontali e verticali
Produzione istituzionale di illegalità=
Istituzioni statuali
e extrastatuali
clandestinizzazione