Bonifica e ripristino ambientale di siti contaminati
1. Bonifica e ripristino ambientale
di siti contaminati
STAND DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
ECOMONDO – Quartiere fieristico di Rimini
5 – 8 novembre 2019
Francesca Benedetti
AVVOCATO
3. CONTAMINAZIONE
Presenza di ‘sostanze contaminati’ nel suolo, nel sottosuolo
e nelle acque di falda (matrici ambientali)
ORIGINE DELLA CONTAMINAZIONE
Le sostanze contaminanti derivano in gran parte da attività produttive
necessarie per la produzione di beni di uso comune
5. Le attività produttive e i beni che vengono prodotti sono necessari
Il ciclo produttivo, tuttavia, non genera solo beni ma anche
residui/scarti/rifiuti/emissioni
(in forma solida, liquida e gassosa)
che, se non gestiti correttamente, possono provocare la
CONTAMINAZIONE DELLE MATRICI AMBIENTALI
Pertanto, le attività di produzione dei beni e quella
della gestione delle emissioni/scarti/residui/rifiuti
DEVONO ESSERE REGOLATE
6. Alcune di queste sostanze
residui/scarti/rifiuti/emissioni
(in forma solida, liquida e gassosa)
POSSONO ESSERE NOCIVE
PER LA SALUTE E L’AMBIENTE
Fonte: https://www.terranuova.it/News/Ambiente/Ispra-Acque-sempre-piu-inquinate-dai-pesticidi
7. PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
Principio inserito nell’art. 174, par. 2, del Trattato istitutivo della Comunità
Europea (1957), oggi richiamato nell’art. 191, par. 2, del Trattato sul
Funzionamento dell’Unione Europea (dopo il Trattato di Lisbona del 2007).
Ogni qual volta non siano conosciuti con certezza i rischi prodotti da
un'attività potenzialmente pericolosa (per la salute pubblica e per
l’ambiente), devono essere adottate misure di tutela anticipata
rispetto al consolidamento delle conoscenze scientifiche, anche nei
casi in cui i danni siano poco conosciuti o solo potenziali.
“In caso di pericoli, anche solo potenziali, per la salute umana e per
l'ambiente, deve essere assicurato un alto livello di protezione.”
(art. 301 del D.Lgs. n. 152/06)
9. BONIFICA DI SITI CONTAMINATI
SITO
Area intesa nelle sue matrici ambientali:
suolo, sottosuolo, acque sotterranee e materiali di riporto
http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/siti-contaminati/analisi-di-rischio
11. EVENTO POTENZIALMENTE CONTAMINANTE
Quando si verifica un evento potenzialmente in grado di
contaminare un sito, oppure si scopre una contaminazione storica
che può ancora comportare il rischio di aggravare la situazione di
contaminazione, le matrici ambientali interessate vengono prelevate
e analizzate:
INDAGINE PRELIMINARE
12. Se dalle analisi risulta che le sostanze contaminanti
NON superano i limiti tabellari
Concentrazioni Soglia di Contaminazione
(CSC)
Contaminante < CSC
SITO NON CONTAMINATO
13. Se dalle analisi risulta, invece, che le sostanze contaminanti
SUPERANO i limiti tabellari
Concentrazioni Soglia di Contaminazione
(CSC)
Contaminante > CSC
SITO POTENZIALMENTE CONTAMINATO
15. Se dalle analisi risulta che i valori di concentrazione delle sostanze
inquinanti rilevati nelle matrici ambientali sono superiori (>)
ai valori di concentrazione soglia di contaminazione (CSC), è
necessario procedere alle operazioni di CARATTERIZZAZIONE
e ANALISI DI RISCHIO SANITARIO E AMBIENTALE,
che permettono di determinare
lo stato o meno di contaminazione del sito
17. Con l’ANALISI DI RISCHIO SANITARIO E AMBIENTALE sito
specifica sono determinate le Concentrazioni Soglia di Rischio
(CSR), ovvero i livelli di contaminazione delle matrici
ambientali il cui superamento richiede la messa in sicurezza e
la bonifica e che costituiscono i livelli di accettabilità per il sito
secondo la destinazione d’uso
Aree residenziali o destinate a verde pubblico o privato Aree ad uso commerciale o industriale
18. Se dall’ANALISI DI RISCHIO risulta che i livelli
di contaminazione delle matrici ambientali
NON superano le
Concentrazioni Soglia di Rischio
(CSR)
Contaminante < CSR
SITO NON CONTAMINATO
19. Se, invece, dall’ANALISI DI RISCHIO risulta che i livelli
di contaminazione delle matrici ambientali
SUPERANO le
Concentrazioni Soglia di Rischio
(CSR)
Contaminante > CSR
SITO CONTAMINATO
20. Se un sito risulta CONTAMINATO
Messa in sicurezza
permanente
Messa in sicurezza
operativa
Bonifica
Interventi atti ad isolare in modo definitivo le
fonti inquinanti rispetto alle matrici ambientali
circostanti e a garantire un elevato e definitivo
livello di sicurezza per le persone e per l'ambiente
Interventi eseguiti in un sito con attività in
esercizio atti a garantire un adeguato livello di
sicurezza per le persone e per l'ambiente, in
attesa di ulteriori interventi di messa in sicurezza
permanente o bonifica da realizzarsi alla
cessazione dell'attività
Interventi atti ad eliminare le fonti di inquinamento e le sostanze
inquinanti o a ridurre le concentrazioni delle stesse presenti nel
suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee ad un livello uguale
o inferiore ai valori delle concentrazioni soglia di rischio (CSR)
21. Completata la bonifica o la messa in sicurezza permanente,
se necessario, devono essere realizzati gli
INTERVENTI DI RIPRISTINO
interventi di riqualificazione ambientale e paesaggistica, che
possono essere anche di complemento degli interventi di
bonifica o messa in sicurezza permanente, che consentono di
recuperare il sito alla effettiva e definitiva fruibilità per la
destinazione d'uso conforme agli strumenti urbanistici