1. Friend of a Friend: riflessioni | Formazione Turismo
http://www.formaz ioneturismo.com/in- evidenz a/friend- of- a- friend- riflessioni March 8, 2013
E’ di qualche giorno fa la notizia dell’integrazione di TripAdvisor con Facebook, il social
network più diffuso al mondo. Certamente tale scelta – considerata la pessima reputazione che
soprattutto negli ultimi mesi ha acquisito TripAdvisor, in paesi come l’Inghilterra dove il problema
delle false recensioni è piombato pesantemente sui tavoli ministeriali – è un tentativo di
sollevare l’immagine di TripAdvisor attraverso iniezioni massicce di dosi – che gli inglesi
chiamano trust, vale a dire fiducia.
Il sistema messo in piedi si chiama “Friend of a Friend” il quale consente di vedere in primis
tutte le recensioni postate dai nostri amici di facebook su TripAdvisor.
Così quando si cercherà un hotel specifico a Roma su TripAdvisor, gli utenti vedranno prima le
recensioni post at e dai loro amici (qualora questi siano stati ospiti) seguite dalle recensioni di
amici di amici.
Ecco come f unziona:
Basta entrare in TripAdvisor semplicemente loggandosi con il Facebook button post in alto, ed
il gioco è fatto!
A questo punto basta solo fare una ricerca sull’hotel (o sul ristorante), e come per magia
compariranno le recensioni dei nostri amici, o se si è sfortunati solo di amici di amici.
Il sistema “Friend of a Friend” quindi
consente un even greater
personalized TripAdvisor experience
by highlighting opinions from a larger
network of travelers that know the
people you trust” affermano da
TripAdvisor.
Certamente non è tutto oro ciò che
luccica, e le iniezioni di fiducia
pompate da Facebook purtroppo
potrebbero essere infette come vi
illustrerà l’amico e collega Danilo
Pontone qui di seguito.
Facebook + TripAdvisor:
che sia davvero “trust”?
Allora prima di tutto c’è da dire che
questa mossa di TripAdvisor va vista in senso positivo proprio come dice Giovanni Cerminara.
E’ importante che il portale turistico s’impegni per voler quanto meno arginare il problema delle
false recensioni. Solo il fatto che faccia qualcosa è un modo per far capire che il problema
comincia ad essere consistente per il Brand.
Ma il problema delle false recensioni viene risolto?
2. C’è da dire che il senso della “riprova sociale” messo in atto con il sistema “Friend of a Friend” si
basa sulla probabilistica. Se domani un utente volesse leggere le opinioni su una struttura
ricettiva dispersa nella campagna milanese, tanto per citare una località a caso, e se tale utente
avesse una ristretta cerchia di amici su Facebook, quante probabilità avrebbe di vedere una
recensione amichevole di cui fidarsi?
A meno che non si abbiano moltissimi amici e a meno che non si vada in località e città
blasonate, la probabilità che il il friend of a friend possa tornare utile non è elevata.
Facebook è immune da falsità?
Sostengo questo perchè da addetto ai lavori di Social Media Marketing mi rendo conto della
quantità di utenti Spam e Fake presenti sul social network. Facebook esattamente come
TripAdvisor non ha un sistema vero e proprio per verificare l’identità delle persone iscritte sul
social network.
Ed ecco quindi che ci sono individui che s’iscrivono con il solo ed unico scopo di raccogliere
5.000 amicizie su cui poi andare a spammare per promuovere i propri servizi. E se tra queste
5.000 amicizie ci fosse inconsapevolemente proprio l’utente che sta leggendo una recensione
su TripAdvisor?
Se ci sono aziende organizzate per redigere recensioni false su TripAdvisor, con il sistema
“Friend of a Friend” si rischia di allargare il tiro anche su Facebook.
Concludo con un’ult ima domanda: ma t ut t i quelli che non hanno Facebook? A voi la
risposta…
Articolo scritto da Giovanni Cerminara e Danilo Pontone, Consulenti di Web Marketing Turistico,
Social Media e SEO per Hotel.