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Percorsi pratici di gestione
associata
9 marzo 2016
Nara Berti
Le fasi principali del percorso di gestione associata dei
servizi illustrate prendendo in esame i seguenti servizi:
 Centrale Unica di Commitenza
 Servizi educativi
 I servizi tecnici
Indice
“Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore”
“Solo chi non fa non sbaglia”
Indice
La cassetta degli attrezzi
Il conferimento dei servizi
all’unione. Un possibile
percorso
Da che funzioni partire
Fatto salvo l’obbligo normativo, non c’è un metodo scientifico per decidere da
quali funzioni iniziare il processo di delega all’Unione.
Ogni realtà deve decidere rispetto alla situazione di partenza
Partire dallo stato di fatto dei servizi e dagli obiettivi politici ed organizzativi
Ad esempio si può partire:
 dai servizi che presentano le maggiori criticità, tipicamente un
pensionamento che non si può sostituire;
Oppure
 dai servizi che si vogliono rafforzare;
Oppure
 completare ciò che si gestisce con qualche forma associativa.
5
Attività preliminari
• La decisone è essenzialmente politica, è bene esplicitarla con
un atto pubblico (ad esempio una delibera di giunta) nella quale
indicare:
– le motivazioni della scelta e i macrobietivi che si vogliono
raggiungere
• Aumentare le prestazioni
• Ridurre i costi del personale
• Aumentare l’innovazione tecnologica
– Il percorso che si intende fare: tempi e modalità
Un esempio è la Delibera di Giunta dell’Unione nr. 3/2013
http://attirg.renogalliera.it/albo/dati/20130009G.PDF
6
Attività preliminari
Un’ipotesi di percorso per la gestione associata dei servizi
1. Studio di fattibilità
2. Decisione politica se proseguire,
se si
3. Convenzione consigliare
4. Progetto di gestione del nuovo servizio
5. Avvio del servizio
• Non necessariamente le attività si devono svolgere nell’ordine temporale
indicato.
• In particolare la approvazione della convenzione può precedere tutte le fasi
se vi è una forte volontà politica oppure un obbligo a gestire in modo
associato alcune funzioni.
7
Attività preliminari
Creazione del gruppo di lavoro.
• un aspetto particolarmente rilevante per coinvolgere il personale
• Tre le maggiori criticità rilevate vi è la mancanza di coinvolgimento del
personale
 Tendenzialmente il gruppo di lavoro deve essere formato dai
responsabili comunali addetti alla funzione per cui si sta elaborando lo
studio di fattibilità; inoltre saranno indispensabili i contributi del
responsabile del personale; del servizio finanziario e del servizio
informatico.
 Occorre individuare un responsabile del progetto.
 Eventuali competenze esterne, dovrebbe essere usate in appoggio ed
in quanto portatrici di competenze specifiche non come direttamente
responsabili del progetto.
8
Attività preliminari
Fase 1
Lo studio di fattibilità
Rilievo dello stato di fatto:
 Organizzazione del servizio comunale
 Risorse umane e finanziarie assegnate.
 Procedimenti/attività gestite da ogni comune (tipologia e numero)
Attività molto importante
 Solo un preciso rilievo, qualitativo e quantitativo dello stato
di fatto, può produrre un buon progetto di gestione e
soprattutto consentirà di operare un confronto tra “prima” e
“dopo”.
10
Studio di fattibilità
 Proposta di organizzazione del nuovo servizio
 Attività e procedimenti che verranno gestiti dal nuovo servizio
 Organizzazione del nuovo servizio
Output
 Report sullo stato di fatto
 Individuazione delle variabili e degli indicatori
 Proposta delle attività che verranno gestite in forma associata
 Proposta di organizzazione del nuovo servizio
11
Studio di fattibilità
Le fasi dello studio di fattibilità
• Acquisizione dei documenti (organigramma, bilanci, PEG con
elencazione degli obiettivi permanenti e di quelli di sviluppo)
• Elaborazione questionario
• Raccolta dati e colloquio contestuale
• Assemblaggio dati e correzione/verifica dati anomali
• Redazione del report e proposta di organizzazione del nuovo
servizio
• Presentazione all'organo politico e validazione progetto
• Seduta “plenaria” per valutare feedback con tecnici
• Approvazione finale
12
Studio di fattibilità
L’analisi dello stato di fatto sarà tanto più efficace quanto più si conosce ciò
che si sta indagando. Per questo è importante che nel gruppo di lavoro ci
siano tutte le competenze necessarie (di settore e trasversali).
 Si deve sempre partire da un’analisi documentale, prima di procedere con il
rilievo attraverso il questionario.
 I dati verranno raccolti per l’UNITA’ MINIMA DI RILEVAZIONE, che individua
il dettaglio che si vuole ottenere sia in fase di analisi che di progetto.
 E’ sconsigliabile fare la rilevazione per funzioni ministeriali (Missioni e
programmi, cioè classificazione del bilancio ex D.lgs 118/211), che hanno
la stessa classificazione in tutti i comuni, in quanto troppo macro.
 E’ bene fare la rilevazione per settore e servizi in cui è articolata la funzione
in esame.
 Attenzione, è probabile che ogni comune abbia la sua organizzazione e non ci sia
omogeneità di classificazione.
Il rilievo dello stato di fatto
Alcuni suggerimenti per individuare “l’unità minima di rilevazione”.
 Deve corrisponde ad una articolazione funzionale della struttura,
avere una autonomia funzionale.
 Tutti i dati verranno raccolti per “l’unità minina”, per cui occorre
evitare una polverizzazione che renderebbe impossibile raccogliere i
dati.
 Tutta la reportistica verrà fatta per l’unità minina.
L’unità minima verrà indentificata con i centri di costo e di ricavo per i quali
produrre gli indicatori.
Due metodi per procedere ad una rilevazione omogenea (rilevare le stesse cose
anche se sono classificate in modo differente, problema particolarmente rilevante per i
dati finanziari)
Il rilievo dello stato di fatto
Individuare ex-ante i centri di costo (unità minima di rilevazione). I dati
verranno rilevati per i centri di costo individuati a prescindere dalla
organizzazione comunale.
 metodo preferibile se l’analisi dello stato di fatto è relativa a funzioni molto
complesse, articolate in diversi servizi e particolarmente disomogenee tra i
comuni. Tipicamente i servizi educativi e sociali.
Individuare ex-post i centri di costo (unità minima di rilevazione). I dati verranno rilevati
conformemente all’organizzazione del singolo comune e successivamente ricodificati per
centri di costo omogenei.
 metodo preferibile se l’analisi dello stato di fatto è relativa a funzioni molto
precise ed con elevato grado di omogeneità tra i comuni.
Il rilievo dello stato di fatto
Alcuni esempi di centri di costi per i 3 funzioni prese in esame.
Il rilievo dello stato di fatto
Centro di costo (1°livello) Centro di costo (2° livello) Centro di costo di 3° livello
SETTORE SERVIZI/Centri di costo
Edilizia privata
Ambiente e manutenzione del verde
Urbanistica
Lavori pubblici
Manutenzione ordinaria
Centro di costo (1°livello) Centro di costo (2° livello) Centro di costo di 3° livello
SETTORE SERVIZI/Centri di costo
Refezione
Nido; scuola materna;
Servizi extrascolastici (prespost-scuola;
centro estivo)
Pre post scuola; centri estivi
Scuola materna
Trasposto scolastico
Nido
Progetti extrascolatici gite; consilgio comunale dei ragazzi
Centro di costo (1°livello) Centro di costo (2° livello) Centro di costo di 3° livello
Settore SERVIZI/Centri di costo
Acqusizione servizi e forniture
Gare ed appalti per lavori pubblici
GARE ED APPALTI
AREA TECNICA -
GESTIONE DEL
TERRITORIO
POLITICHE
SCOLATISTICHE ED
EDUCATIVE
Il rilievo dello stato di fatto
Comune di
Compilatore
Recapito
Data di compilazione
LA COMPILAZIONE DEL PRESENTE QUESTIONARIO E’ FINALIZZATA
ALLA REALIZZAZIONE DI UNO STUDIO DI FATTIBILITA’ PER LA
GESTIONE ASSOCIATA DELLA FUZNIONE…………………..
IL PRESENTE DOCUMENTO HA CARATTERE INTERNO E RISERVATO
1) ORGANIZZAZIONE DEL SETTORE
SETTORE SERVIZI
AREA TECNICA - GESTIONE DEL
TERRITORIO
Edilizia privata
Ambiente
lavori pubblici
manutenzione del verde
SERVIZI
Refezione
Servizi extrascolastici
Scuola materna
Settore GARE ED APPALTI SERVIZI
Settore SCUOLA E POLITICHE
EDUCATIVE
1. elencare i servizi in cui è articolata il settore (allegare l’organigramma)
Il rilievo dello stato di fatto
Il rilievo dello stato di fatto
2) PERSONALE ASSEGNATO AL SETTORE, SUDDIVISO PER SINGOLO SERVIZIO
Qualifica Categoria Contratto servizio 2 servizio 3 servizio 4 servizio 5
Resp.
Note
Categoria: C; D;
Contratto: T.I (Tempo Indeterminato); T.D (tempo determinato); (S.L Somministrazione lavoro) Art. 110.
1. Indicare per ogni qualifica, la categoria, la tipologia di contatto e la % di tempo dedicato ad ogni tipo di
servizio individuato nella tabella precedente;
Istruttore amministrativo
% di tempo impiegato per servizio
servizio 1
Istruttore tecnico
Il rilievo dello stato di fatto
3. RISORSE FINAZIARIE A DISPOSIZIONE DELLA STRUTTURA
SERVIZIO
Servizio 1
Servizio 2
Servizio 3
Totale settore
SERVIZIO
Servizio 1
Servizio 2
Servizio 3
Totale settore
Macroaggregato
Consuntivo anno …………… Spese in conto capitale
Consuntivo anno ……………Spese correnti
1. Indicare per ogni servizio individuato nella tabella 1 le risorse finanziarie, in spesa corrente ed in conto
capitale, ultimo consuntivo disponibile, suddivise per macroagreggati (ex interventi).
Macroaggregato
Il rilievo dello stato di fatto
SERVIZIO
Servizio 1
Servizio 2
Servizio 3
Totale settore
SERVIZIO
programma ditta fonitrice pc
stampanti n.vani mq
Servizio 1
Servizio 2
Servizio 3
Totale settore
TITOLO/TIPOLOGIA
1. Indicare per ogni servizio individuato nella tabella precedente le entrate accertate nell’ultimo bilancio
consuntivo suddivise per tipologia di risorse
ALTRE RISORSE A DISPOSIZIONE DEL SETTORE
Software in dotazione Hw assegnato spazi occupati
Il rilievo dello stato di fatto
RILIEVO DEI PROCEDIMENTI, DELLE ATTIVITA’, DEI
PROGETTI DELLE MODALITA’ DI EROGAZIONE AGLI UTENTI E
DEI REGOLAMENTI DEL SETTORE OGGETTO DI INDAGINE
Questa parte è specifica per ogni servizio/centro di costo in cui è
articolato il settore
E’ bene proporre una tabella precompilata con i procedimenti e le
attività, chiedendo eventualmente di integrarla
Occorre sapere cosa si vuole approfondire, per fare le domande
giuste
Ad esempio può essere utile chiedere ai responsabili una
 Valutazione del servizio, elencando i principali problemi; oppure i
punti di forza dello stesso;
Il rilievo dello stato di fatto
TIPOLOGIA DI
PROCEDIMENTO-ANNO…..
Edilizia resid. Edilizia
produtt.
Totale
Permessi di costruire
DIA
Edilizia libera
SCIA
Dichiarazione di conformità
Certificato di conformità
Certificato di destinazione
Urbanistica
Certificati di idoneità degli
alloggi
Assegnazione numeri civici
Altro (indicare)
1. Indicare il numero di procedimenti, ultimo consuntivo disponibile,
suddivisi tra edilizia residenziale e produttiva
Esempio per servizio edilizia privata
Rilievo dei
procedimenti, suddiviso
tra residenziali e
produttivi, se si vuole
verificare al possibilità
di gestire in modo
associato solo il SUAP
Il rilievo dello stato di fatto
Esempio per servizio edilizia privata
TIPOLOGIA DI
PROCEDIMENTO-ANNO…..
istanze on
line
istanze
cartaceee
tempi medi di
conclusione del
procedimento
Permessi di costruire
DIA
Edilizia libera
SCIA
Dichiarazione di conformità
Certificato di conformità
Certificato di destinazione
Urbanistica
Certificati di idoneità degli
alloggi
Assegnazione numeri civici
Altro (indicare)
TOTALE
1.Modalità di erogazione del servizio ed efficacia gestionale
Attenzione alla
digitalizzazione
ed ai tempi di
conclusione dei
procedimenti
Il rilievo dello stato di fatto
Tipo di ricevimento LU MA ME GIO VE SA
Accesso libero
Su prenotazione



 Non si riceve mai su prenotazione
Altro
3. Indicare le modalità di prenotazione degli appuntamenti
2. Indicare l’orario di apertura al pubblico suddividendolo tra accesso libero e su prenotazione.
Inserire nelle casella corrispondente le ore di apertura dello sportello
Telefonando al servizio negli orari di
ufficio
Attraverso un servizio via web
Esempio per servizio edilizia privata
L’orario di apertura al
pubblico è considerato
una priorità
Il rilievo dello stato di fatto
Esempio per la CUC
Lavori numero valore complessivo
Aperte
Ristrette
Negoziate senza bando
Servizi / Forniture
Aperte
Ristrette
Negoziate senza bando
RDO
Altre procedure (negoziate con bando, dialoghi competitivi…)
Dati sul contenzioso (1/10/14 - 30/09/15)
numero
Informative art. 243bis
pervenute
Pareri di precontenzioso richiesti
all’ANAC
Ricorsi depositati
di cui conclusi positivamente
PROCEDURE INDETTE DAL ……. AL………….
Il rilievo dello stato di fatto
Esempio per il servizio di refezione scolastica
DENOMINAZIONE SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA
target di utenza ( specificare )
nido
scuola infanzia
scuola primaria
scuola secondaria
altro
MODALITA' DI GESTIONE
gestione (specificare se diretta, indiretta o mista)INDIRETTA
in caso di gestione indiretta o mista indicare :
soggetto gestore
soggetto erogatore del servizio
scadenza appalto
società partecipata
DATI QUANTITATIVI
n. domande presentate (dal .. Al….)
n. domande accolte (al .. Al …..)
dati complessivi relativi
all'utenza
n. utenti n. pasti
suddivisi per:
asilo nido
scuola dell'infanzia
scuola primaria
scuola secondaria di primo grado
altro (PASTI A DOMICILIO)
Il rilievo dello stato di fatto
Esempio per il servizio di refezione scolastica
soggetto emettitore
modalità e tempistica emissione
strumenti informatici
modalità e tempistica scarico incassi
soggetto incaricato
modalità e tempistica
strumenti informatici
BOLLETTAZIONE
RECUPERO PAGAMENTI
(solleciti, insoluti, iscrizioni a ruolo)
Report ed indicatori
A conclusione della fase di raccolta dati, il report sullo stato di
fatto verrà fatto per centri di costo, nei quali avremmo in modo
omogeneo classificato tutti i dati raccolti.
Questa fase prevede una serie di feed-back con chi ha compilato
il questionario per corregge eventuali dati anomali.
Un output molto rilevante dell’analisi dello stato di fato è la
individuazione di un set di indicatori la cui misurazione consentirà
di confrontare il “prima” ed il “dopo”
Report ed indicatori
Indicatori di attività. Fotografia quantitativa dei servizi, per centri di
costo.
• Numero dipendenti; spesa corrente; spesa di investimento; entrate;
Indicatori di efficienza: capacità di produrre beni e servizi
minimizzando le risorse impiegate, oppure, massimizzando gli output a
parità di risorse.
Indicatori di efficacia: gestionale, capacità dell’organizzazione di
proseguire i propri obiettivi gestionali; efficacia sociale, capacità
dell’organizzazione di soddisfare i bisogni dell’utenza
Indicatori di economicità: capacità mantenuta nel lungo periodo di
rispondere in modo adeguato ai bisogni considerati di pubblico interesse
Alcuni esempi in riferimento ai nostri 3 servizi pilota.
Report ed indicatori
Ufficio tecnico, servizio edilizia privata.
•Numero di pratiche per addetto (totale pratiche edilizie/numero di addetti)
•Permette un confronto tra i comuni ed è utile per dimensionare il nuovo
servizio
•Orari di apertura sportello: numero di ore settimanali di apertura
• se l’obiettivo è aumentare le prestazione verso l’utenza
•Tempi medi di conclusione dei procedimenti
• se l’obiettivo è una maggiore efficienza gestionale
•Numero di istanze inoltrate on-line
•se l’obiettivo è una maggiore innovazione tecnologica
Report ed indicatori
Centrale Unica di Committenza.
•Volume complessivo gara per addetto (volume pratiche edilizie/numero di
addetti)
•Permette un confronto tra i comuni ed è utile per dimensionare il nuovo
servizio
•Numero contenziosi
È un indicatore di efficacia gestionale
Report ed indicatori
Servizio di refezione
•Costo pasto per utente (costi diretti/ utenti)
•Costo complessivo del servizio per utente (costi diretti ed indiretti/utenti)
•Permette un confronto tra i comuni sulla modalità di gestione più
efficiente.
•Tasso di copertura (entrate/spese)
•Entrate riscosse/entrate accertate
•È un indicatore di efficacia gestionale
•Liste di attesa prima e dopo
•se l’obiettivo è una maggiore efficienza sociale
Proposta progettuale
Il report sullo stato di fatto, gli indicatori, il rilievo delle principali criticità i
macroobiettivi assegnati al gruppo di lavoro dalla dirigenza politica sono
gli elementi di base per elaborare una proposta progettuale per il nuovo
servizio associato.
La proposta dovrà contenere obbligatoriamente:
 la proposta organizzativa del nuovo servizio;
Il personale che verrà coinvolto nel nuovo servizio
Le spese previste (straordinarie ed ordinarie) a carico dei comuni che
decidono di gestire in modo associato la funzione.
Proposta progettuale
Due modelli organizzativi:
 Ufficio unico, ubicato in una unica sede dove lavoreranno tutti i
dipendenti
 Indicato per servizi di staff e/o specialistici
 Modello che massimizza l’efficienza
 Ufficio a rete, sede centrale e sedi periferiche.
 Attività amministrative e di back office centralizzate in una
sede, sportelli o presidi ubicati nei comuni
 Indicato per i servizi rivolti all’utenza
 Modello che coniuga efficacia gestionale e diffusione
dei servizi sul territorio.
Proposta progettuale
 CUC
 È un tipico ufficio di staff, molto specializzato per cui ha
senso concentrare il personale in una unica sede
 Servizi educativi
 Servizi che prevedono una parte amministrativa e di back
office che si può riorganizzare in un unico ufficio,
mantenendo degli sportelli aperti al pubblico sul territorio
comunali.
Modello poste.
 Servizi tecnici
 Sono rivolti ad una utenza specializzata, in particolare per le
pratiche produttive (SUAP) per cui si possono ipotizzare
entrambi i modelli
Organigramma del nuovo servizio alla
persona
Organigramma del nuovo servizio edilizia
Proposta progettuale
Quanti e quali dipendenti saranno coinvolti nel nuovo servizio
 Ordinariamente tutti i dipendenti occupati nei servizi che verranno
gestiti in modo associato
 Nella redazione del progetto di gestione si potranno verificare
situazioni particolari
 Dipendenti che rimangono in comune e trasferiti ad un’altra
mansione.
Budget del nuovo servizio
 Ordinariamente verranno trasferite tutte le risorse che prima
venivano utilizzate per la gestione dei servizi.
 Nella redazione del progetto di gestione si potranno quantificare
risparmi e/o maggiori entrate dovuti alla gestione associata
Conclusione prima fase
La prima fase si deve concludere con la decisione politica se proseguire nel
percorso di gestione associata della funzione.
Per evitare contraccolpi successivi questa decisione deve essere il più possibile
partecipata dalle forze politiche e dalle organizzazioni sindacali
 I consigli comunali innanzitutto perché, se non ancora fatto, dovranno
approvare le convenzioni di conferimento.
 Le organizzazioni sindacali con le quali si dovranno sottoscrivere gli
accordi per il trasferimento del personale.
Un’ipotesi è sottoscrivere un protocollo per condividere il percorso in
particolare come coinvolgere il personale.
Es. DG unione nr. 56/2013 http://attirg.renogalliera.it/albo/dati/20130056G.PDF, con
allegato il protocollo http://attirg.renogalliera.it/albo/dati/20130056G_01G.PDF
Conclusione prima fase
I materiali che trovate a questo link sono relativi al percorso di
conferimento dei servizi alla persona alla Unione Reno Galliera
http://www.renogalliera.it/progetti/servizi-alla-persona
In particolare la conclusione dello studio di fattibilità lo trovate a questo
link.
http://www.renogalliera.it/progetti/servizi-alla-
persona/Progetto%20per%20il%20conferimento%20dei%20Servizi%20alla
%20Persona/view
A questo link trovate il DUP, dove trovate indicate una batteria di
indicatori di attività e di prestazioni.
http://www.renogalliera.it/misure-di-trasparenza/bilanci/dup-rg-definitivo.pdf
Tutti gli atti che vengono citati in queste slide si possono trovare a questo
link
http://attirg.renogalliera.it/albo/Atti.aspx
Conclusione prima fase
Se tutte le verifiche sono positive si apre la seconda fase nella quale si
progetterà il nuovo servizio in base alle indicazioni contenute nello
studio di fattibilità approvato.
Fase 2
Il progetto di gestione
Partendo dal progetto approvato nello studio di fattibilità
occorre produrre gli atti conseguenti.
 Stesura delle convenzioni di conferimento
 Esatto dimensionamento del nuovo servizio sia in termini di
risorse umane che finanziarie
 Atti per il trasferimento del personale
 Variazione di bilancio ed assegnazione delle risorse finanziarie
Elenco esatto delle attività e dei procedimenti che verranno
gestiti in modo associato
Individuazione delle attività che rimangono nei comuni
Output
Approvazione delle convenzioni di conferimento
Approvazione della organizzazione del nuovo servizio (organigramma)
Approvazione del budget
44
Redazione del progetto di gestione
45
Redazione del progetto di gestione
Se lo studio di fattibilità può essere fatto da un gruppo ristretto di persone
il progetto di gestione deve coinvolgere tutto il personale.
In questa fase occorre definire con buona precisione le fasi e i tempi per
arrivare all’avvio del servizio;
 Definizione del gruppo di lavoro, nei quale coinvolgere tutti i
responsabili di servizio;
 Le macroattività, le fasi, gli output, dei tempi.
 Vedi ad esempio la delibera di giunta nr. 3 del 14/1/2014 dell’Unione Reno
Galliera nella quale viene formalizzato il percorso operativo da eseguirsi da
parte della struttura a valle della decisione politica
http://attirg.renogalliera.it/albo/dati/20140003G.PDF (delibera)
http://attirg.renogalliera.it/albo/dati/20140003G_01G.PDF (percorso operativo)
Deve essere redatta in conformità con
Art. 30 TUEL comma 1-2
FORMA: Delibera di consiglio a maggioranza semplice, se non
diversamente specificato
CONTENUTI:
- Finalità
- Durata
- Forme di consultazione: tipicamente la Conferenza dei Sindaci o
degli Assessori
- Rapporti finanziari: suddivisione degli oneri, gestione dei flussi
contabili e dei rimborsi
- Reciproci obblighi e garanzie: definizione di attività, tempi,
contenuto e standard dei servizi da erogare
La convenzione
La convenzione- alcuni suggerimenti
MODALITA’ DI CONFERIMENTO. La funzione deve essere
trasferita integralmente.
1. Il conferimento all’Unione delle funzioni comunali nelle materie di cui all’oggetto è
integrale, senza che residuino in capo al Comune attività amministrative e compiti
riferibili alle stesse funzioni.
2. Le funzioni che per legge spettano ai Consigli Comunali sono esercitati dal
Consiglio dell'Unione e le funzioni della Giunta Comunale sono esercitate dalla Giunta
dell'Unione.
3. L’Unione esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività conferite dai
Comuni dotandosi di un ufficio unico la cui struttura organizzativa viene approvata dalla
Giunta e adeguata nel tempo per soddisfare le risposte di servizio definite in materia,
ovvero mediante le altre forme previste dallo Statuto dell’Unione.
4. L’Unione esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività conferite dai
Comuni attraverso risorse economiche proprie o trasferite da altri Enti e quelle
trasferite dai Comuni conferenti, secondo quanto previsto ed indicato di seguito nella
presente convenzione.
La convenzione- alcuni suggerimenti
Ci posso essere delle eccezioni, dettate dalla norma, oppure dalla
opportunità politica.
Competenza dei consigli comunale per l’approvazione degli strumenti
urbanistici.
Nella convenzione della RG è previsto che l’approvazione degli
strumenti urbanistici rimane in capo ai comuni
La preparazione dei materiali ed il visto di regolarità tecnica sulle
delibere è di competenza del responsabile dell’ufficio associato.
Centrale Unica di Committenza. E’ una fase nel processo di acquisizione
dei servizi o di realizzazione di una opera pubblica, occorre quindi
disciplinare con precisione cosa fa il comune, cosa fa la CUC.
In RG, la CUC inizia il procedimento acquisendo la determina
contrarre e lo termina con la aggiudicazione definitiva
La convenzione- alcuni suggerimenti
RAPPPORTI FINANZIARI
1. L’Unione ha autonomia finanziaria ed approva e gestisce il proprio bilancio
secondo la normativa vigente.
2. I Comuni aderenti alla convenzione partecipano alla copertura delle spese
complessive dell’Unione sulla base di una percentuale determinata con l’utilizzo di
criteri specifici che caratterizzano i vari servizi gestiti in forma associata.
3. Nella deliberazione di approvazione del bilancio di previsione viene individuata sia
la percentuale di partecipazione complessiva, per ciascun Comune aderente, sia i
criteri utilizzati per la individuaizione della stessa.
In Reno Gallira i criteri di contribuzione dei comuni sono differenti per ogni
funzioni, si possono considerare 2 modelli.
 Percentuale pro-quota e percentuale connessa alla attività
 Spesa storica
La convenzione- alcuni suggerimenti
Anche in questo caso, si possono inserire ulteriori precisazioni, oppure
scrivere direttamente in convenzione le modalità di riparto dei costi
tra i comuni.
Per la CUC
 I contributi alla AVCP saranno a carico dell’Ente per il quale la CUC sta svolgendo
la gara, che provvederà a trasferire i relativi importi all’Unione.
Per i servizi alla persona
 In fase di primo conferimento la percentuale di partecipazione alla spesa è determinata
dalla spesa storica sostenuta da ciascun Comune conferente. A tal fine dovrà essere
sottoscritta dai responsabili del Servizio Finanziario e dei Servizi alla persona del
Comune conferente e dal responsabile del servizio finanziario dell’Unione, distinta delle
entrate e delle uscite relative a ciascuna funzione e servizio conferito.
 La gestione associata deve perseguire l’obiettivo di riduzione della spesa a parità di
funzioni svolte ed in fase di avvio deve avvenire in invarianza delle risorse
precedentemente impiegate. (art. 1- finalità)
La convenzione- alcuni suggerimenti
Il PERSONALE.
Con atti di Giunta, secondo quanto previsto dallo Statuto e dal Regolamento
sull’ordinamento degli uffici e servizi, l’Unione definisce la dotazione di personale
assegnata al servizio individuando altresì le modalità di copertura dei posti previsti.
Ai sensi dell’art.27 dello Statuto, nello svolgimento delle attività conferite, l’Unione si
avvale di norma di proprio personale dipendente a tempo indeterminato, ovvero attiva
autonomamente altre tipologie di rapporti di lavoro dipendente o autonomo qualora se
ne ravvisi l’opportunità.
A tale fine gli Enti aderenti alla presente convenzione si impegnano ad attivare le
procedure di trasferimento diretto del personale, secondo la disciplina dell’art. 31 D.Lgs
165/2001 “Passaggio di dipendenti per effetto del trasferimento di attività” e nel rispetto
delle relazioni sindacali previste dalla legge e dai CCNL.
Le convenzioni della Reno Galliera
CUC : http://www.renogalliera.it/lunione/Atti-e-
regolamenti/convenzioni/convenzione%20CUC.pdf/view
Servizi alla persona :http://www.renogalliera.it/lunione/Atti-e-
regolamenti/convenzioni/CONVENZIONE%20servizi%20alla%20persona.pdf.p7m/view
SUAP: http://www.renogalliera.it/lunione/Atti-e-
regolamenti/convenzioni/Convenzione%20SUAP%202007definitiva.doc/view
Urbanistica: http://www.renogalliera.it/lunione/Atti-e-
regolamenti/convenzioni/CONVENZIONE%20UFFICIO%20DI%20PIANO_2008_2012.d
oc/view
La convenzione
Fase 3
L’avvio del servizio
 Trasferimento del personale
 Assegnazione delle risorse finanziarie e strumentali
 Variazione di bilancio e PEG
 Aggiornamento del piano dell’anticorruzione e della
trasparenza
 Approvazione dei regolamenti del nuovo servizio
Output
Avvio del servizio
54
L’avvio del servizio associato
55
Le risorse umane
I passaggi fondamentali sono:
 Criteri per il trasferimento del personale
 Rideterminazione della pianta organica (sia dei comuni che
dell’Unione)
 Approvazione della macrostruttura dell’Unione (anche i comuni
dovranno ridisegnare la loro struttura organizzativa)
 Trasferimento del personale, nuovi contratti di lavoro
 Accordo sindacale per il salario accessorio
Criteri per il trasferimento del personale
Approvazione dei criteri per il trasferimento del personale
Vedi ad esempio delibera di Giunta dell’Unione nr. 37 del 3/6/2014
http://attirg.renogalliera.it/albo/Atti.aspx
Art. 1 principi generali (garanzie ed impegno a sottoscrivere un accordo con il
sindacato), si applica l’istituto previsto dall’art. 31 del d.lsg 165
Trasferimento di ramo d’azienda.
 Art. 31. Passaggio di dipendenti per effetto di trasferimento di attività
 1. Fatte salve le disposizioni speciali, nel caso di trasferimento o conferimento di attività,
svolte da pubbliche amministrazioni, enti pubblici o loro aziende o strutture, ad altri soggetti,
pubblici o privati, al personale che passa alle dipendenze di tali soggetti si applicano l'articolo
2112 del codice civile e si osservano le procedure di informazione e di consultazione di cui
all'articolo 47, commi da 1 a 4, della legge 29 dicembre 1990, n. 428.
56
Le risorse umane
Art. 2 Criteri e Modalità di trasferimento (modifiche della pianta organica
dell’Unione e dei comuni;
 I dipendenti dei comuni operanti sugli uffici e servizi oggetto di svolgimento in
forma associata
 Valutazione di chi opera a tempo parziale sulle funzioni conferite
 Trasferimento a seguito di delibere di modifica della dotazione organica
 Si possono ipotizzare regole meno stingenti, basate sulla volontarietà del
trasferimento alla gestione associata, sempre nel rispetto del vincolo di
diminuzione complessiva della spesa del personale.
 Strada percorribile solo se la gestione associata prevede di utilizzare meno
personale di quello impiegato nei comuni.
 Servizi di staff; CUC;
57
Le risorse umane
Art. 3 Trasferimento dei dipendenti in caso di scioglimento o estinzione della
convenzione, possibile solo in presenza di: scioglimento Unione;
estinzione convenzione; recesso di un comune.
o ognuno rientra nel comune di origine
o Se nel frattempo si sono assunte nuove figure, analisi organizzativa e
percorso di rientro
o Comunque accordo con le organizzazioni sindacali
Art. 4 Limiti di spesa del personale
 Vincolo è data dell’ art. 32 del TUEL
 La spesa sostenuta per il personale dell’Unione non può comportare in sede di prima
applicazione, il superamento della somma delle spese di personale sostenute
precedentemente dai singoli comuni partecipanti)
 A tal fine i comuni si impegnano e non alterare i tetti di spesa per non ostacolare l’eventuale rientro del
personale in comune, in particolarenel conteggio dei tetti di spesa di ciascun comune verrà mantenuta la spesa
relativa al personale trasferito e limitatamenteal personale riferibilesolo all’Unione, questo conteggiato nei tetti
dei comuni , con criteridi ripartizione tra i comuni stabilitidall’unione, tenuto conto della spesa storica in capo a
ciascun comune
58
Le risorse umane
Art. 5 Dipendenza funzionale e sede di lavoro
Rapporto è gestito a tutti gli effetti dai competenti organi dell’Unione e
dai responsabili dei servizi dell’Unione
Art. 6 Fondo incentivante
Il trattamento accessorio del personale trasferito in Unione dovrà essere
finanziato da un apposito fondo ex art. 15 del medesimo CCNL, costituito
mediante il conferimento (e la corrispondente riduzione) delle quote di fondo
appartenenti al singolo Comune e calcolate in misura corrispondente al
numero e alla classificazione delle risorse umane trasferite in Unione per
ciascun Comune, allo scopo di non determinare alcun effetto, negativo o
positivo, sulla disponibilità di risorse residue del fondo comunale
59
Le risorse umane
60
Le risorse umane
Rideterminazione della pianta organica
L’atto con il quale il responsabile del personale ridetermina la
dotazione organica a seguito del conferimento delle funzioni in
Unione, nella quale per categoria di individuano:
 Posti totali;
 Posti vacanti
 Posti coperti
Analogamente verrà riderminata la dotazione organica nei
comuni conferitori.
Vedi ad esempio delibera di Giunta dell’Unione nr. 38 del 10/06/2014
http://attirg.renogalliera.it/albo/Atti.aspx
Approvazione della nuovo organigramma con inserimento
del nuovo servizio
61
Le risorse umane
Accordo sindacale per il salario accessorio
La riorganizzazione delle funzioni comunali o l’attivazione di
nuovi servizi può essere inserito in un progetto di miglioramento
e razionalizzazione pluriennale a cui può corrispondere
l’erogazione di salario accessorio.
Vedi ad esempio delibera di Giunta dell’Unione nr. 108 del 17/12/2014
http://attirg.renogalliera.it/albo/Atti.aspx
Il responsabile del servizio finanziario dell’Unione dovrà
presentare una proposta di bilancio per la gestione
dei nuovi servizi.
Prima dell’avvio:
 Delibera consigliare dell’unione di approvazione della variazione di
bilancio
 Delibera di giunta dell'’unione di approvazione del PEG, assegnazione
delle risorse finanziarie ed umane e degli obiettivi per la nuova gestione
associata.
62
La dotazione finanziaria
Aggiornamento del documento per l’anticorruzione e la
trasparenza;
Approvazione dei nuovi regolamenti;
 Procedere all’approvazione dei regolamenti per le nuove funzioni
gestite in modo associato
 Prevedere nelle convenzioni di conferimento a che regolamento fare
riferimento nelle “more” dell’approvazione dei regolamenti di Unione
Altre attività
Fase 4
Il monitoraggio
Costruendo un sistema di obiettivi e indicatori in grado di calcolare
costi e prodotti realizzati in ambito associato.
Per le risorse finanziare occorre far riferimento al bilancio
consolidato Unione-Comuni – depurato dai trasferimenti tra enti - in
modo da determinare correttamente i costi (per
funzione/complessivi) e confrontarli in modo efficace nello spazio
(con altre Unioni) e nel tempo (con la situazione dei singoli Comuni
pre-Unione).
Per la spesa del personale, procedendo analogamente attraverso il
bilancio consolidato.
Costruendo indicatori specifici per ogni funzioni trasferita.
65
Come dimostrare l’efficacia della gestione
associata
Non è un compito semplice, che deve essere svolto da personale
competente e professionalizzato
Figure professionali che raramente sono presenti nei comuni, anche
di media-grande dimensione, e del tutto assenti nei piccoli comuni.
Un obiettivo prioritario dell’Unione è attivare un ufficio controllo di
gestione in forma associata, in grado di monitorare i servizi,
supportare gli enti negli studi di fattibilità, individuare le maggiore
criticità dei servizi.
66
Come dimostrare l’efficacia della gestione
associata
Grazie per l’attenzione
Nara Berti
n.berti@renogalliera.it
I materiali saranno disponibili su:
www.fondazioneifel.it/formazione
@Formazioneifel Facebook Youtube

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  • 1. Percorsi pratici di gestione associata 9 marzo 2016 Nara Berti
  • 2. Le fasi principali del percorso di gestione associata dei servizi illustrate prendendo in esame i seguenti servizi:  Centrale Unica di Commitenza  Servizi educativi  I servizi tecnici Indice
  • 3. “Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore” “Solo chi non fa non sbaglia” Indice La cassetta degli attrezzi
  • 4. Il conferimento dei servizi all’unione. Un possibile percorso
  • 5. Da che funzioni partire Fatto salvo l’obbligo normativo, non c’è un metodo scientifico per decidere da quali funzioni iniziare il processo di delega all’Unione. Ogni realtà deve decidere rispetto alla situazione di partenza Partire dallo stato di fatto dei servizi e dagli obiettivi politici ed organizzativi Ad esempio si può partire:  dai servizi che presentano le maggiori criticità, tipicamente un pensionamento che non si può sostituire; Oppure  dai servizi che si vogliono rafforzare; Oppure  completare ciò che si gestisce con qualche forma associativa. 5 Attività preliminari
  • 6. • La decisone è essenzialmente politica, è bene esplicitarla con un atto pubblico (ad esempio una delibera di giunta) nella quale indicare: – le motivazioni della scelta e i macrobietivi che si vogliono raggiungere • Aumentare le prestazioni • Ridurre i costi del personale • Aumentare l’innovazione tecnologica – Il percorso che si intende fare: tempi e modalità Un esempio è la Delibera di Giunta dell’Unione nr. 3/2013 http://attirg.renogalliera.it/albo/dati/20130009G.PDF 6 Attività preliminari
  • 7. Un’ipotesi di percorso per la gestione associata dei servizi 1. Studio di fattibilità 2. Decisione politica se proseguire, se si 3. Convenzione consigliare 4. Progetto di gestione del nuovo servizio 5. Avvio del servizio • Non necessariamente le attività si devono svolgere nell’ordine temporale indicato. • In particolare la approvazione della convenzione può precedere tutte le fasi se vi è una forte volontà politica oppure un obbligo a gestire in modo associato alcune funzioni. 7 Attività preliminari
  • 8. Creazione del gruppo di lavoro. • un aspetto particolarmente rilevante per coinvolgere il personale • Tre le maggiori criticità rilevate vi è la mancanza di coinvolgimento del personale  Tendenzialmente il gruppo di lavoro deve essere formato dai responsabili comunali addetti alla funzione per cui si sta elaborando lo studio di fattibilità; inoltre saranno indispensabili i contributi del responsabile del personale; del servizio finanziario e del servizio informatico.  Occorre individuare un responsabile del progetto.  Eventuali competenze esterne, dovrebbe essere usate in appoggio ed in quanto portatrici di competenze specifiche non come direttamente responsabili del progetto. 8 Attività preliminari
  • 9. Fase 1 Lo studio di fattibilità
  • 10. Rilievo dello stato di fatto:  Organizzazione del servizio comunale  Risorse umane e finanziarie assegnate.  Procedimenti/attività gestite da ogni comune (tipologia e numero) Attività molto importante  Solo un preciso rilievo, qualitativo e quantitativo dello stato di fatto, può produrre un buon progetto di gestione e soprattutto consentirà di operare un confronto tra “prima” e “dopo”. 10 Studio di fattibilità
  • 11.  Proposta di organizzazione del nuovo servizio  Attività e procedimenti che verranno gestiti dal nuovo servizio  Organizzazione del nuovo servizio Output  Report sullo stato di fatto  Individuazione delle variabili e degli indicatori  Proposta delle attività che verranno gestite in forma associata  Proposta di organizzazione del nuovo servizio 11 Studio di fattibilità
  • 12. Le fasi dello studio di fattibilità • Acquisizione dei documenti (organigramma, bilanci, PEG con elencazione degli obiettivi permanenti e di quelli di sviluppo) • Elaborazione questionario • Raccolta dati e colloquio contestuale • Assemblaggio dati e correzione/verifica dati anomali • Redazione del report e proposta di organizzazione del nuovo servizio • Presentazione all'organo politico e validazione progetto • Seduta “plenaria” per valutare feedback con tecnici • Approvazione finale 12 Studio di fattibilità
  • 13. L’analisi dello stato di fatto sarà tanto più efficace quanto più si conosce ciò che si sta indagando. Per questo è importante che nel gruppo di lavoro ci siano tutte le competenze necessarie (di settore e trasversali).  Si deve sempre partire da un’analisi documentale, prima di procedere con il rilievo attraverso il questionario.  I dati verranno raccolti per l’UNITA’ MINIMA DI RILEVAZIONE, che individua il dettaglio che si vuole ottenere sia in fase di analisi che di progetto.  E’ sconsigliabile fare la rilevazione per funzioni ministeriali (Missioni e programmi, cioè classificazione del bilancio ex D.lgs 118/211), che hanno la stessa classificazione in tutti i comuni, in quanto troppo macro.  E’ bene fare la rilevazione per settore e servizi in cui è articolata la funzione in esame.  Attenzione, è probabile che ogni comune abbia la sua organizzazione e non ci sia omogeneità di classificazione. Il rilievo dello stato di fatto
  • 14. Alcuni suggerimenti per individuare “l’unità minima di rilevazione”.  Deve corrisponde ad una articolazione funzionale della struttura, avere una autonomia funzionale.  Tutti i dati verranno raccolti per “l’unità minina”, per cui occorre evitare una polverizzazione che renderebbe impossibile raccogliere i dati.  Tutta la reportistica verrà fatta per l’unità minina. L’unità minima verrà indentificata con i centri di costo e di ricavo per i quali produrre gli indicatori. Due metodi per procedere ad una rilevazione omogenea (rilevare le stesse cose anche se sono classificate in modo differente, problema particolarmente rilevante per i dati finanziari) Il rilievo dello stato di fatto
  • 15. Individuare ex-ante i centri di costo (unità minima di rilevazione). I dati verranno rilevati per i centri di costo individuati a prescindere dalla organizzazione comunale.  metodo preferibile se l’analisi dello stato di fatto è relativa a funzioni molto complesse, articolate in diversi servizi e particolarmente disomogenee tra i comuni. Tipicamente i servizi educativi e sociali. Individuare ex-post i centri di costo (unità minima di rilevazione). I dati verranno rilevati conformemente all’organizzazione del singolo comune e successivamente ricodificati per centri di costo omogenei.  metodo preferibile se l’analisi dello stato di fatto è relativa a funzioni molto precise ed con elevato grado di omogeneità tra i comuni. Il rilievo dello stato di fatto
  • 16. Alcuni esempi di centri di costi per i 3 funzioni prese in esame. Il rilievo dello stato di fatto Centro di costo (1°livello) Centro di costo (2° livello) Centro di costo di 3° livello SETTORE SERVIZI/Centri di costo Edilizia privata Ambiente e manutenzione del verde Urbanistica Lavori pubblici Manutenzione ordinaria Centro di costo (1°livello) Centro di costo (2° livello) Centro di costo di 3° livello SETTORE SERVIZI/Centri di costo Refezione Nido; scuola materna; Servizi extrascolastici (prespost-scuola; centro estivo) Pre post scuola; centri estivi Scuola materna Trasposto scolastico Nido Progetti extrascolatici gite; consilgio comunale dei ragazzi Centro di costo (1°livello) Centro di costo (2° livello) Centro di costo di 3° livello Settore SERVIZI/Centri di costo Acqusizione servizi e forniture Gare ed appalti per lavori pubblici GARE ED APPALTI AREA TECNICA - GESTIONE DEL TERRITORIO POLITICHE SCOLATISTICHE ED EDUCATIVE
  • 17. Il rilievo dello stato di fatto Comune di Compilatore Recapito Data di compilazione LA COMPILAZIONE DEL PRESENTE QUESTIONARIO E’ FINALIZZATA ALLA REALIZZAZIONE DI UNO STUDIO DI FATTIBILITA’ PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA FUZNIONE………………….. IL PRESENTE DOCUMENTO HA CARATTERE INTERNO E RISERVATO
  • 18. 1) ORGANIZZAZIONE DEL SETTORE SETTORE SERVIZI AREA TECNICA - GESTIONE DEL TERRITORIO Edilizia privata Ambiente lavori pubblici manutenzione del verde SERVIZI Refezione Servizi extrascolastici Scuola materna Settore GARE ED APPALTI SERVIZI Settore SCUOLA E POLITICHE EDUCATIVE 1. elencare i servizi in cui è articolata il settore (allegare l’organigramma) Il rilievo dello stato di fatto
  • 19. Il rilievo dello stato di fatto 2) PERSONALE ASSEGNATO AL SETTORE, SUDDIVISO PER SINGOLO SERVIZIO Qualifica Categoria Contratto servizio 2 servizio 3 servizio 4 servizio 5 Resp. Note Categoria: C; D; Contratto: T.I (Tempo Indeterminato); T.D (tempo determinato); (S.L Somministrazione lavoro) Art. 110. 1. Indicare per ogni qualifica, la categoria, la tipologia di contatto e la % di tempo dedicato ad ogni tipo di servizio individuato nella tabella precedente; Istruttore amministrativo % di tempo impiegato per servizio servizio 1 Istruttore tecnico
  • 20. Il rilievo dello stato di fatto 3. RISORSE FINAZIARIE A DISPOSIZIONE DELLA STRUTTURA SERVIZIO Servizio 1 Servizio 2 Servizio 3 Totale settore SERVIZIO Servizio 1 Servizio 2 Servizio 3 Totale settore Macroaggregato Consuntivo anno …………… Spese in conto capitale Consuntivo anno ……………Spese correnti 1. Indicare per ogni servizio individuato nella tabella 1 le risorse finanziarie, in spesa corrente ed in conto capitale, ultimo consuntivo disponibile, suddivise per macroagreggati (ex interventi). Macroaggregato
  • 21. Il rilievo dello stato di fatto SERVIZIO Servizio 1 Servizio 2 Servizio 3 Totale settore SERVIZIO programma ditta fonitrice pc stampanti n.vani mq Servizio 1 Servizio 2 Servizio 3 Totale settore TITOLO/TIPOLOGIA 1. Indicare per ogni servizio individuato nella tabella precedente le entrate accertate nell’ultimo bilancio consuntivo suddivise per tipologia di risorse ALTRE RISORSE A DISPOSIZIONE DEL SETTORE Software in dotazione Hw assegnato spazi occupati
  • 22. Il rilievo dello stato di fatto RILIEVO DEI PROCEDIMENTI, DELLE ATTIVITA’, DEI PROGETTI DELLE MODALITA’ DI EROGAZIONE AGLI UTENTI E DEI REGOLAMENTI DEL SETTORE OGGETTO DI INDAGINE Questa parte è specifica per ogni servizio/centro di costo in cui è articolato il settore E’ bene proporre una tabella precompilata con i procedimenti e le attività, chiedendo eventualmente di integrarla Occorre sapere cosa si vuole approfondire, per fare le domande giuste Ad esempio può essere utile chiedere ai responsabili una  Valutazione del servizio, elencando i principali problemi; oppure i punti di forza dello stesso;
  • 23. Il rilievo dello stato di fatto TIPOLOGIA DI PROCEDIMENTO-ANNO….. Edilizia resid. Edilizia produtt. Totale Permessi di costruire DIA Edilizia libera SCIA Dichiarazione di conformità Certificato di conformità Certificato di destinazione Urbanistica Certificati di idoneità degli alloggi Assegnazione numeri civici Altro (indicare) 1. Indicare il numero di procedimenti, ultimo consuntivo disponibile, suddivisi tra edilizia residenziale e produttiva Esempio per servizio edilizia privata Rilievo dei procedimenti, suddiviso tra residenziali e produttivi, se si vuole verificare al possibilità di gestire in modo associato solo il SUAP
  • 24. Il rilievo dello stato di fatto Esempio per servizio edilizia privata TIPOLOGIA DI PROCEDIMENTO-ANNO….. istanze on line istanze cartaceee tempi medi di conclusione del procedimento Permessi di costruire DIA Edilizia libera SCIA Dichiarazione di conformità Certificato di conformità Certificato di destinazione Urbanistica Certificati di idoneità degli alloggi Assegnazione numeri civici Altro (indicare) TOTALE 1.Modalità di erogazione del servizio ed efficacia gestionale Attenzione alla digitalizzazione ed ai tempi di conclusione dei procedimenti
  • 25. Il rilievo dello stato di fatto Tipo di ricevimento LU MA ME GIO VE SA Accesso libero Su prenotazione     Non si riceve mai su prenotazione Altro 3. Indicare le modalità di prenotazione degli appuntamenti 2. Indicare l’orario di apertura al pubblico suddividendolo tra accesso libero e su prenotazione. Inserire nelle casella corrispondente le ore di apertura dello sportello Telefonando al servizio negli orari di ufficio Attraverso un servizio via web Esempio per servizio edilizia privata L’orario di apertura al pubblico è considerato una priorità
  • 26. Il rilievo dello stato di fatto Esempio per la CUC Lavori numero valore complessivo Aperte Ristrette Negoziate senza bando Servizi / Forniture Aperte Ristrette Negoziate senza bando RDO Altre procedure (negoziate con bando, dialoghi competitivi…) Dati sul contenzioso (1/10/14 - 30/09/15) numero Informative art. 243bis pervenute Pareri di precontenzioso richiesti all’ANAC Ricorsi depositati di cui conclusi positivamente PROCEDURE INDETTE DAL ……. AL………….
  • 27. Il rilievo dello stato di fatto Esempio per il servizio di refezione scolastica DENOMINAZIONE SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA target di utenza ( specificare ) nido scuola infanzia scuola primaria scuola secondaria altro MODALITA' DI GESTIONE gestione (specificare se diretta, indiretta o mista)INDIRETTA in caso di gestione indiretta o mista indicare : soggetto gestore soggetto erogatore del servizio scadenza appalto società partecipata DATI QUANTITATIVI n. domande presentate (dal .. Al….) n. domande accolte (al .. Al …..) dati complessivi relativi all'utenza n. utenti n. pasti suddivisi per: asilo nido scuola dell'infanzia scuola primaria scuola secondaria di primo grado altro (PASTI A DOMICILIO)
  • 28. Il rilievo dello stato di fatto Esempio per il servizio di refezione scolastica soggetto emettitore modalità e tempistica emissione strumenti informatici modalità e tempistica scarico incassi soggetto incaricato modalità e tempistica strumenti informatici BOLLETTAZIONE RECUPERO PAGAMENTI (solleciti, insoluti, iscrizioni a ruolo)
  • 29. Report ed indicatori A conclusione della fase di raccolta dati, il report sullo stato di fatto verrà fatto per centri di costo, nei quali avremmo in modo omogeneo classificato tutti i dati raccolti. Questa fase prevede una serie di feed-back con chi ha compilato il questionario per corregge eventuali dati anomali. Un output molto rilevante dell’analisi dello stato di fato è la individuazione di un set di indicatori la cui misurazione consentirà di confrontare il “prima” ed il “dopo”
  • 30. Report ed indicatori Indicatori di attività. Fotografia quantitativa dei servizi, per centri di costo. • Numero dipendenti; spesa corrente; spesa di investimento; entrate; Indicatori di efficienza: capacità di produrre beni e servizi minimizzando le risorse impiegate, oppure, massimizzando gli output a parità di risorse. Indicatori di efficacia: gestionale, capacità dell’organizzazione di proseguire i propri obiettivi gestionali; efficacia sociale, capacità dell’organizzazione di soddisfare i bisogni dell’utenza Indicatori di economicità: capacità mantenuta nel lungo periodo di rispondere in modo adeguato ai bisogni considerati di pubblico interesse Alcuni esempi in riferimento ai nostri 3 servizi pilota.
  • 31. Report ed indicatori Ufficio tecnico, servizio edilizia privata. •Numero di pratiche per addetto (totale pratiche edilizie/numero di addetti) •Permette un confronto tra i comuni ed è utile per dimensionare il nuovo servizio •Orari di apertura sportello: numero di ore settimanali di apertura • se l’obiettivo è aumentare le prestazione verso l’utenza •Tempi medi di conclusione dei procedimenti • se l’obiettivo è una maggiore efficienza gestionale •Numero di istanze inoltrate on-line •se l’obiettivo è una maggiore innovazione tecnologica
  • 32. Report ed indicatori Centrale Unica di Committenza. •Volume complessivo gara per addetto (volume pratiche edilizie/numero di addetti) •Permette un confronto tra i comuni ed è utile per dimensionare il nuovo servizio •Numero contenziosi È un indicatore di efficacia gestionale
  • 33. Report ed indicatori Servizio di refezione •Costo pasto per utente (costi diretti/ utenti) •Costo complessivo del servizio per utente (costi diretti ed indiretti/utenti) •Permette un confronto tra i comuni sulla modalità di gestione più efficiente. •Tasso di copertura (entrate/spese) •Entrate riscosse/entrate accertate •È un indicatore di efficacia gestionale •Liste di attesa prima e dopo •se l’obiettivo è una maggiore efficienza sociale
  • 34. Proposta progettuale Il report sullo stato di fatto, gli indicatori, il rilievo delle principali criticità i macroobiettivi assegnati al gruppo di lavoro dalla dirigenza politica sono gli elementi di base per elaborare una proposta progettuale per il nuovo servizio associato. La proposta dovrà contenere obbligatoriamente:  la proposta organizzativa del nuovo servizio; Il personale che verrà coinvolto nel nuovo servizio Le spese previste (straordinarie ed ordinarie) a carico dei comuni che decidono di gestire in modo associato la funzione.
  • 35. Proposta progettuale Due modelli organizzativi:  Ufficio unico, ubicato in una unica sede dove lavoreranno tutti i dipendenti  Indicato per servizi di staff e/o specialistici  Modello che massimizza l’efficienza  Ufficio a rete, sede centrale e sedi periferiche.  Attività amministrative e di back office centralizzate in una sede, sportelli o presidi ubicati nei comuni  Indicato per i servizi rivolti all’utenza  Modello che coniuga efficacia gestionale e diffusione dei servizi sul territorio.
  • 36. Proposta progettuale  CUC  È un tipico ufficio di staff, molto specializzato per cui ha senso concentrare il personale in una unica sede  Servizi educativi  Servizi che prevedono una parte amministrativa e di back office che si può riorganizzare in un unico ufficio, mantenendo degli sportelli aperti al pubblico sul territorio comunali. Modello poste.  Servizi tecnici  Sono rivolti ad una utenza specializzata, in particolare per le pratiche produttive (SUAP) per cui si possono ipotizzare entrambi i modelli
  • 37. Organigramma del nuovo servizio alla persona
  • 38. Organigramma del nuovo servizio edilizia
  • 39. Proposta progettuale Quanti e quali dipendenti saranno coinvolti nel nuovo servizio  Ordinariamente tutti i dipendenti occupati nei servizi che verranno gestiti in modo associato  Nella redazione del progetto di gestione si potranno verificare situazioni particolari  Dipendenti che rimangono in comune e trasferiti ad un’altra mansione. Budget del nuovo servizio  Ordinariamente verranno trasferite tutte le risorse che prima venivano utilizzate per la gestione dei servizi.  Nella redazione del progetto di gestione si potranno quantificare risparmi e/o maggiori entrate dovuti alla gestione associata
  • 40. Conclusione prima fase La prima fase si deve concludere con la decisione politica se proseguire nel percorso di gestione associata della funzione. Per evitare contraccolpi successivi questa decisione deve essere il più possibile partecipata dalle forze politiche e dalle organizzazioni sindacali  I consigli comunali innanzitutto perché, se non ancora fatto, dovranno approvare le convenzioni di conferimento.  Le organizzazioni sindacali con le quali si dovranno sottoscrivere gli accordi per il trasferimento del personale. Un’ipotesi è sottoscrivere un protocollo per condividere il percorso in particolare come coinvolgere il personale. Es. DG unione nr. 56/2013 http://attirg.renogalliera.it/albo/dati/20130056G.PDF, con allegato il protocollo http://attirg.renogalliera.it/albo/dati/20130056G_01G.PDF
  • 41. Conclusione prima fase I materiali che trovate a questo link sono relativi al percorso di conferimento dei servizi alla persona alla Unione Reno Galliera http://www.renogalliera.it/progetti/servizi-alla-persona In particolare la conclusione dello studio di fattibilità lo trovate a questo link. http://www.renogalliera.it/progetti/servizi-alla- persona/Progetto%20per%20il%20conferimento%20dei%20Servizi%20alla %20Persona/view A questo link trovate il DUP, dove trovate indicate una batteria di indicatori di attività e di prestazioni. http://www.renogalliera.it/misure-di-trasparenza/bilanci/dup-rg-definitivo.pdf Tutti gli atti che vengono citati in queste slide si possono trovare a questo link http://attirg.renogalliera.it/albo/Atti.aspx
  • 42. Conclusione prima fase Se tutte le verifiche sono positive si apre la seconda fase nella quale si progetterà il nuovo servizio in base alle indicazioni contenute nello studio di fattibilità approvato.
  • 43. Fase 2 Il progetto di gestione
  • 44. Partendo dal progetto approvato nello studio di fattibilità occorre produrre gli atti conseguenti.  Stesura delle convenzioni di conferimento  Esatto dimensionamento del nuovo servizio sia in termini di risorse umane che finanziarie  Atti per il trasferimento del personale  Variazione di bilancio ed assegnazione delle risorse finanziarie Elenco esatto delle attività e dei procedimenti che verranno gestiti in modo associato Individuazione delle attività che rimangono nei comuni Output Approvazione delle convenzioni di conferimento Approvazione della organizzazione del nuovo servizio (organigramma) Approvazione del budget 44 Redazione del progetto di gestione
  • 45. 45 Redazione del progetto di gestione Se lo studio di fattibilità può essere fatto da un gruppo ristretto di persone il progetto di gestione deve coinvolgere tutto il personale. In questa fase occorre definire con buona precisione le fasi e i tempi per arrivare all’avvio del servizio;  Definizione del gruppo di lavoro, nei quale coinvolgere tutti i responsabili di servizio;  Le macroattività, le fasi, gli output, dei tempi.  Vedi ad esempio la delibera di giunta nr. 3 del 14/1/2014 dell’Unione Reno Galliera nella quale viene formalizzato il percorso operativo da eseguirsi da parte della struttura a valle della decisione politica http://attirg.renogalliera.it/albo/dati/20140003G.PDF (delibera) http://attirg.renogalliera.it/albo/dati/20140003G_01G.PDF (percorso operativo)
  • 46. Deve essere redatta in conformità con Art. 30 TUEL comma 1-2 FORMA: Delibera di consiglio a maggioranza semplice, se non diversamente specificato CONTENUTI: - Finalità - Durata - Forme di consultazione: tipicamente la Conferenza dei Sindaci o degli Assessori - Rapporti finanziari: suddivisione degli oneri, gestione dei flussi contabili e dei rimborsi - Reciproci obblighi e garanzie: definizione di attività, tempi, contenuto e standard dei servizi da erogare La convenzione
  • 47. La convenzione- alcuni suggerimenti MODALITA’ DI CONFERIMENTO. La funzione deve essere trasferita integralmente. 1. Il conferimento all’Unione delle funzioni comunali nelle materie di cui all’oggetto è integrale, senza che residuino in capo al Comune attività amministrative e compiti riferibili alle stesse funzioni. 2. Le funzioni che per legge spettano ai Consigli Comunali sono esercitati dal Consiglio dell'Unione e le funzioni della Giunta Comunale sono esercitate dalla Giunta dell'Unione. 3. L’Unione esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività conferite dai Comuni dotandosi di un ufficio unico la cui struttura organizzativa viene approvata dalla Giunta e adeguata nel tempo per soddisfare le risposte di servizio definite in materia, ovvero mediante le altre forme previste dallo Statuto dell’Unione. 4. L’Unione esercita le competenze, le funzioni e svolge le attività conferite dai Comuni attraverso risorse economiche proprie o trasferite da altri Enti e quelle trasferite dai Comuni conferenti, secondo quanto previsto ed indicato di seguito nella presente convenzione.
  • 48. La convenzione- alcuni suggerimenti Ci posso essere delle eccezioni, dettate dalla norma, oppure dalla opportunità politica. Competenza dei consigli comunale per l’approvazione degli strumenti urbanistici. Nella convenzione della RG è previsto che l’approvazione degli strumenti urbanistici rimane in capo ai comuni La preparazione dei materiali ed il visto di regolarità tecnica sulle delibere è di competenza del responsabile dell’ufficio associato. Centrale Unica di Committenza. E’ una fase nel processo di acquisizione dei servizi o di realizzazione di una opera pubblica, occorre quindi disciplinare con precisione cosa fa il comune, cosa fa la CUC. In RG, la CUC inizia il procedimento acquisendo la determina contrarre e lo termina con la aggiudicazione definitiva
  • 49. La convenzione- alcuni suggerimenti RAPPPORTI FINANZIARI 1. L’Unione ha autonomia finanziaria ed approva e gestisce il proprio bilancio secondo la normativa vigente. 2. I Comuni aderenti alla convenzione partecipano alla copertura delle spese complessive dell’Unione sulla base di una percentuale determinata con l’utilizzo di criteri specifici che caratterizzano i vari servizi gestiti in forma associata. 3. Nella deliberazione di approvazione del bilancio di previsione viene individuata sia la percentuale di partecipazione complessiva, per ciascun Comune aderente, sia i criteri utilizzati per la individuaizione della stessa. In Reno Gallira i criteri di contribuzione dei comuni sono differenti per ogni funzioni, si possono considerare 2 modelli.  Percentuale pro-quota e percentuale connessa alla attività  Spesa storica
  • 50. La convenzione- alcuni suggerimenti Anche in questo caso, si possono inserire ulteriori precisazioni, oppure scrivere direttamente in convenzione le modalità di riparto dei costi tra i comuni. Per la CUC  I contributi alla AVCP saranno a carico dell’Ente per il quale la CUC sta svolgendo la gara, che provvederà a trasferire i relativi importi all’Unione. Per i servizi alla persona  In fase di primo conferimento la percentuale di partecipazione alla spesa è determinata dalla spesa storica sostenuta da ciascun Comune conferente. A tal fine dovrà essere sottoscritta dai responsabili del Servizio Finanziario e dei Servizi alla persona del Comune conferente e dal responsabile del servizio finanziario dell’Unione, distinta delle entrate e delle uscite relative a ciascuna funzione e servizio conferito.  La gestione associata deve perseguire l’obiettivo di riduzione della spesa a parità di funzioni svolte ed in fase di avvio deve avvenire in invarianza delle risorse precedentemente impiegate. (art. 1- finalità)
  • 51. La convenzione- alcuni suggerimenti Il PERSONALE. Con atti di Giunta, secondo quanto previsto dallo Statuto e dal Regolamento sull’ordinamento degli uffici e servizi, l’Unione definisce la dotazione di personale assegnata al servizio individuando altresì le modalità di copertura dei posti previsti. Ai sensi dell’art.27 dello Statuto, nello svolgimento delle attività conferite, l’Unione si avvale di norma di proprio personale dipendente a tempo indeterminato, ovvero attiva autonomamente altre tipologie di rapporti di lavoro dipendente o autonomo qualora se ne ravvisi l’opportunità. A tale fine gli Enti aderenti alla presente convenzione si impegnano ad attivare le procedure di trasferimento diretto del personale, secondo la disciplina dell’art. 31 D.Lgs 165/2001 “Passaggio di dipendenti per effetto del trasferimento di attività” e nel rispetto delle relazioni sindacali previste dalla legge e dai CCNL.
  • 52. Le convenzioni della Reno Galliera CUC : http://www.renogalliera.it/lunione/Atti-e- regolamenti/convenzioni/convenzione%20CUC.pdf/view Servizi alla persona :http://www.renogalliera.it/lunione/Atti-e- regolamenti/convenzioni/CONVENZIONE%20servizi%20alla%20persona.pdf.p7m/view SUAP: http://www.renogalliera.it/lunione/Atti-e- regolamenti/convenzioni/Convenzione%20SUAP%202007definitiva.doc/view Urbanistica: http://www.renogalliera.it/lunione/Atti-e- regolamenti/convenzioni/CONVENZIONE%20UFFICIO%20DI%20PIANO_2008_2012.d oc/view La convenzione
  • 54.  Trasferimento del personale  Assegnazione delle risorse finanziarie e strumentali  Variazione di bilancio e PEG  Aggiornamento del piano dell’anticorruzione e della trasparenza  Approvazione dei regolamenti del nuovo servizio Output Avvio del servizio 54 L’avvio del servizio associato
  • 55. 55 Le risorse umane I passaggi fondamentali sono:  Criteri per il trasferimento del personale  Rideterminazione della pianta organica (sia dei comuni che dell’Unione)  Approvazione della macrostruttura dell’Unione (anche i comuni dovranno ridisegnare la loro struttura organizzativa)  Trasferimento del personale, nuovi contratti di lavoro  Accordo sindacale per il salario accessorio
  • 56. Criteri per il trasferimento del personale Approvazione dei criteri per il trasferimento del personale Vedi ad esempio delibera di Giunta dell’Unione nr. 37 del 3/6/2014 http://attirg.renogalliera.it/albo/Atti.aspx Art. 1 principi generali (garanzie ed impegno a sottoscrivere un accordo con il sindacato), si applica l’istituto previsto dall’art. 31 del d.lsg 165 Trasferimento di ramo d’azienda.  Art. 31. Passaggio di dipendenti per effetto di trasferimento di attività  1. Fatte salve le disposizioni speciali, nel caso di trasferimento o conferimento di attività, svolte da pubbliche amministrazioni, enti pubblici o loro aziende o strutture, ad altri soggetti, pubblici o privati, al personale che passa alle dipendenze di tali soggetti si applicano l'articolo 2112 del codice civile e si osservano le procedure di informazione e di consultazione di cui all'articolo 47, commi da 1 a 4, della legge 29 dicembre 1990, n. 428. 56 Le risorse umane
  • 57. Art. 2 Criteri e Modalità di trasferimento (modifiche della pianta organica dell’Unione e dei comuni;  I dipendenti dei comuni operanti sugli uffici e servizi oggetto di svolgimento in forma associata  Valutazione di chi opera a tempo parziale sulle funzioni conferite  Trasferimento a seguito di delibere di modifica della dotazione organica  Si possono ipotizzare regole meno stingenti, basate sulla volontarietà del trasferimento alla gestione associata, sempre nel rispetto del vincolo di diminuzione complessiva della spesa del personale.  Strada percorribile solo se la gestione associata prevede di utilizzare meno personale di quello impiegato nei comuni.  Servizi di staff; CUC; 57 Le risorse umane
  • 58. Art. 3 Trasferimento dei dipendenti in caso di scioglimento o estinzione della convenzione, possibile solo in presenza di: scioglimento Unione; estinzione convenzione; recesso di un comune. o ognuno rientra nel comune di origine o Se nel frattempo si sono assunte nuove figure, analisi organizzativa e percorso di rientro o Comunque accordo con le organizzazioni sindacali Art. 4 Limiti di spesa del personale  Vincolo è data dell’ art. 32 del TUEL  La spesa sostenuta per il personale dell’Unione non può comportare in sede di prima applicazione, il superamento della somma delle spese di personale sostenute precedentemente dai singoli comuni partecipanti)  A tal fine i comuni si impegnano e non alterare i tetti di spesa per non ostacolare l’eventuale rientro del personale in comune, in particolarenel conteggio dei tetti di spesa di ciascun comune verrà mantenuta la spesa relativa al personale trasferito e limitatamenteal personale riferibilesolo all’Unione, questo conteggiato nei tetti dei comuni , con criteridi ripartizione tra i comuni stabilitidall’unione, tenuto conto della spesa storica in capo a ciascun comune 58 Le risorse umane
  • 59. Art. 5 Dipendenza funzionale e sede di lavoro Rapporto è gestito a tutti gli effetti dai competenti organi dell’Unione e dai responsabili dei servizi dell’Unione Art. 6 Fondo incentivante Il trattamento accessorio del personale trasferito in Unione dovrà essere finanziato da un apposito fondo ex art. 15 del medesimo CCNL, costituito mediante il conferimento (e la corrispondente riduzione) delle quote di fondo appartenenti al singolo Comune e calcolate in misura corrispondente al numero e alla classificazione delle risorse umane trasferite in Unione per ciascun Comune, allo scopo di non determinare alcun effetto, negativo o positivo, sulla disponibilità di risorse residue del fondo comunale 59 Le risorse umane
  • 60. 60 Le risorse umane Rideterminazione della pianta organica L’atto con il quale il responsabile del personale ridetermina la dotazione organica a seguito del conferimento delle funzioni in Unione, nella quale per categoria di individuano:  Posti totali;  Posti vacanti  Posti coperti Analogamente verrà riderminata la dotazione organica nei comuni conferitori. Vedi ad esempio delibera di Giunta dell’Unione nr. 38 del 10/06/2014 http://attirg.renogalliera.it/albo/Atti.aspx Approvazione della nuovo organigramma con inserimento del nuovo servizio
  • 61. 61 Le risorse umane Accordo sindacale per il salario accessorio La riorganizzazione delle funzioni comunali o l’attivazione di nuovi servizi può essere inserito in un progetto di miglioramento e razionalizzazione pluriennale a cui può corrispondere l’erogazione di salario accessorio. Vedi ad esempio delibera di Giunta dell’Unione nr. 108 del 17/12/2014 http://attirg.renogalliera.it/albo/Atti.aspx
  • 62. Il responsabile del servizio finanziario dell’Unione dovrà presentare una proposta di bilancio per la gestione dei nuovi servizi. Prima dell’avvio:  Delibera consigliare dell’unione di approvazione della variazione di bilancio  Delibera di giunta dell'’unione di approvazione del PEG, assegnazione delle risorse finanziarie ed umane e degli obiettivi per la nuova gestione associata. 62 La dotazione finanziaria
  • 63. Aggiornamento del documento per l’anticorruzione e la trasparenza; Approvazione dei nuovi regolamenti;  Procedere all’approvazione dei regolamenti per le nuove funzioni gestite in modo associato  Prevedere nelle convenzioni di conferimento a che regolamento fare riferimento nelle “more” dell’approvazione dei regolamenti di Unione Altre attività
  • 65. Costruendo un sistema di obiettivi e indicatori in grado di calcolare costi e prodotti realizzati in ambito associato. Per le risorse finanziare occorre far riferimento al bilancio consolidato Unione-Comuni – depurato dai trasferimenti tra enti - in modo da determinare correttamente i costi (per funzione/complessivi) e confrontarli in modo efficace nello spazio (con altre Unioni) e nel tempo (con la situazione dei singoli Comuni pre-Unione). Per la spesa del personale, procedendo analogamente attraverso il bilancio consolidato. Costruendo indicatori specifici per ogni funzioni trasferita. 65 Come dimostrare l’efficacia della gestione associata
  • 66. Non è un compito semplice, che deve essere svolto da personale competente e professionalizzato Figure professionali che raramente sono presenti nei comuni, anche di media-grande dimensione, e del tutto assenti nei piccoli comuni. Un obiettivo prioritario dell’Unione è attivare un ufficio controllo di gestione in forma associata, in grado di monitorare i servizi, supportare gli enti negli studi di fattibilità, individuare le maggiore criticità dei servizi. 66 Come dimostrare l’efficacia della gestione associata
  • 67. Grazie per l’attenzione Nara Berti n.berti@renogalliera.it I materiali saranno disponibili su: www.fondazioneifel.it/formazione @Formazioneifel Facebook Youtube