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ENERGIA AMICA 
Progetto promosso da: 
Con il patrocinio di: 
A cura di 
Dott.ssa Federica Perra
INDICE 
INTRODUZIONE………………………………………………………………………………………………………………...5 
Prefazione……………………………………………………………………………………………………………………….....9 
2 
CAPITOLO I – RELAZIONE TECNICA 
2.1 Stato attuale………………………………………………………………………………………………………………10 
2.2 Il Progetto………………………………………………………………………………………………………………....12 
2.2.1 Gruppo 1 
2.2.2. Gruppo 2 
2.2.3 Gruppo 3 
2.3 Materiali utilizzati………………………………………………………………………………………………........18 
2.3.1 Triso‐Murs+ 
2.3.2 Argilla espansa sciolta 
2.3.3 Polistirene espanso 
2.3.4. Sughero 
2.4 Tecnologie utilizzate…………………………………………………………………………………………….......23 
2.4.1 Vetri doppi specchiati 
2.4.2 Caldaia a condensazione 
2.4.3 Impianto di riscaldamento a pavimento 
ALLEGATO 1: Dimensionamento impianto di riscaldamento a pavimento (G‐II)…………………28 
ALLEGATO 2: Dimensionamento impianto di riscaldamento a pavimento (G‐III)………………..29 
ALLEGATO 3: Dimensionamento impianto a pannelli solari……………………………………………….30 
TAVOLE…………………………………………………………………………………………………………………………...32 
2.5 Calcoli trasmittanze………………………………………………………………………………………………….45 
2.5.1 Verifica parete esistente 
2.5.2 Verifica parete di progetto – Gruppo I 
2.5.3 Verifica parete di progetto – Gruppo II 
2.5.4 Verifica parete di progetto – Gruppo III 
2.5.5 Verifica solaio esistente 
2.5.6 Verifica solaio di progetto – Gruppo I 
2.5.7 Verifica solaio di progetto – Gruppo II
3 
2.5.8 Verifica solaio di progetto – Gruppo III 
2.7 Computi edilizi………………………………………………………………………………………………………….80 
2.7.1 Gruppo I 
2.7.2 Gruppo II 
2.7.3 Gruppo III 
CAPITOLO III – ENERGIE RINNOVABILI PER IMPIANTI DOMESTICI 
3.1 Pannelli solari termici………………………………………………………………………………………………88 
3.1.1 Pannelli solari termici piani 
3.1.2 Pannelli solari termici sottovuoto 
3.1.3 Pannelli solari con serbatoio integrato 
3.1.4 Pannelli solari termici a concentrazione 
3.1.5 Impianti a circolazione naturale 
3.1.6 Impianti a circolazione forzata 
3.2 
Fotovoltaico…………………………………………………………………………………………………………………….98 
3.2.1 I moduli fotovoltaici 
3.2.2 La cella fotovoltaica 
3.2.3 Strutture di sostegno dei moduli 
3.2.4 Inverter 
3.2.5 Sistema di monitoraggio 
3.2.6 Misuratori di energia 
3.2.7 Impianti fotovoltaici grid‐connect 
3.2.8 Impianti stand‐alone 
3.2.9 BIPV 
3.3 
Geotermia……………………………………………………………………………………..………………………………108 
3.3.1 Scambio diretto 
3.3.2 Circuito chiuso 
3.3.3 Circuito aperto 
3.4 Eolico domestico……………………………………………………………………………………………………..115 
3.4.1 Micro‐eolico 
3.4.2 Mini‐eolico 
3.4.3 Medio‐eolico 
CAPITOLO IV – NORMATIVA IN MATERIA DI ENERGIE RINNOVABILI 
4.1 Decreto legislativo 311/2006…………………………………………………………………………………125 
4.2 Decreto legislativo 28 3/3/2011 (attuazione direttiva 2009/28/CE)…………………...131 
4.2.1 Solari termici 
4.2.2 Geotermia 
4.2.3 Incentivi 
4.2.4 Certificati bianchi
4 
4.2.5 Controlli 
4.3 Decreto ministeriale 6/7/2012………………………………………………………………………………139 
4.3.1 Impianto alimentato da fonti rinnovabili 
4.3.2 Modalità di incentivazione 
4.3.3 Lo scambio sul posto 
4.3.4 V Conto Energia in materia di fotovoltaico 
CONCLUSIONI………………………………………………………………………………………………………………..149 
APPENDICE……………………………………………………………………………………………………………………151 
BIBLIOGRAFIA………………………………………………………………………………………………………….......168
5 
ENERGIA AMICA 
Progetto promosso da: 
Con il patrocinio di: 
INTRODUZIONE 
Nel suo libro “La casa bioecologica”, Karl Lotz, pioniere della bioarchitettura ecologica, 
definisce l’abitazione come “la terza pelle dell’uomo”. Tale principio vuole evidenziare il 
rapporto fondamentale tra ambiente esterno e ambiente interno: l’edilizia moderna si basa 
sul concetto di isolamento degli edifici dall’ambiente esterno, impedendo in questo modo che 
energia e stimoli penetrino all’interno delle unità abitative. I materiali da costruzione 
utilizzati sono spesso tossici, non solo per le esalazioni che emanano, ma anche per il 
pulviscolo che possono sprigionare; possono inoltre condurre radioattività e impedire la 
traspirabilità delle mura domestiche che, invece, è fondamentale per la capacità di ricambio 
dell’aria, del calore, dell’umidità e del ricambio, assorbimento e riammissione elettrostatica.1 
Oltre a impedire un sano continuum tra ambiente esterno e ambiente interno, nel 
rispetto della natura e delle esigenze biologiche dell’uomo, l’edilizia moderna è stata ritenuta 
causa di molteplici disturbi sanitari definiti nel 1983, dall’Organizzazione Mondiale della 
Sanità (OMS), “sick building syndrome”. Tale disturbo, che dipende dai materiali utilizzati 
nell’edilizia degli ultimi trent’anni (materiali isolanti artificiali, vernici, laccature, rivestimenti 
1 Pedrotti W. “Il grande libro della Bioedilizia. Dal progetto alla realizzazione”, Giunti Gruppo Editoriale, Firenze, 
2005
sintetici di pareti e soffitti), riguarda circa un terzo degli edifici presenti nei Paesi 
industrializzati, causa del così definito inquinamento indoor. 
Nel 1989 gli autori del “Manifesto per un’architettura bioecologica”2 scrivono a questo 
6 
proposito: 
L’architettura assume funzione essenziale in questa opera di risanamento per una 
ricalibra tura del territorio, per un ripristino ambientale, per una riscoperta degli 
elementi fondamentali del vivere in sintonia con la natura. L’inserimento armonico 
dell’evento edilizio nell’ambiente è indispensabile a tutti i livelli per ritrovare 
l’equilibrio tra natura e uomo anche attraverso l’intervento costruttivo. Tutte le 
attività connesse con l’edilizia devono essere ristrutturate e integrate con processi 
naturali, non alterati, in un indispensabile verifica di costante eco compatibilità. 
I punti centrali dell’architettura bioecologica sono: 
‐ l’indagine preliminare per individuare, localizzare e misurare gli elementi perturbatori 
e inquinanti (ambiente, materiali, impianti) 
‐ l’analisi della potenzialità energetica del sito con l’utilizzo di impianti tecnologici 
ecocompatibili 
‐ la tutela e la salvaguardia dell’ambiente 
‐ i criteri di scelta dei materiali che devono essere possibilmente reperibili in loco, 
essere naturali e non inquinanti nella loro composizione chimica ed essere riciclabili 
Come sostiene l’architetto Gigi Capriolo, presidente dell’Istituto di Ricerche Cosmòs: 
La biologia edile non si arroga il diritto di creare nuovi stili architettonici, ma 
suggerisce un modo di costruire il cui primo interesse è l’uomo e tutto deve essere 
progettato per la sua salute, il suo ben – stare in armonia con gli altri esseri, con 
l’ambiente terrestre e con il cosmo. La casa non deve soltanto proteggere l’uomo 
da tutti i fattori nocivi esterni e interni alla costruzione, ma deve fare in modo di 
equilibrare i disturbi arrecati da inquinamento e degrado ambientale. 
2 Camana S., Carignano G., Micelli E., Santi E., “Manifesto per un’architettura bioecologica”, 1989, Udine, ANAB
Nonostante queste premesse teoriche la situazione attuale ci presenta dei dati molto 
diversi. Gli europei consumano, infatti, 50000 kwh circa l’anno: un terzo dell’energia prodotta 
in Europa viene utilizzata nel settore edilizio. Nello specifico abbiamo un consumo di energia 
elettrica del 31% e un consumo di energia termica del 44% (combustibili). 3 
Inoltre: 
7 
‐ il 50% dell’inquinamento atmosferico è prodotto dal settore edilizio 
‐ il 50% delle risorse sottratte all’ambiente sono destinate al settore edilizio 
‐ il 50% dei rifiuti prodotti attualmente proviene dal settore edilizio 
Questi dati ci danno la cifra di quanto il settore edilizio incida sull’ambiente e 
costituisca quindi un campo di interesse e di ricerca per migliorare le condizioni attuali nel 
rispetto del mondo in cui viviamo. L’aspetto ambientale non è però l’unico problema 
riguardante questo settore. 
In Italia, per esempio, la maggior parte degli edifici esistenti non appartiene al 
patrimonio storico ma è costituita da abitazioni realizzate negli anni del dopoguerra, quando 
l'energia costava quasi niente. Le statistiche riportano, infatti, che quasi il 60% del patrimonio 
residenziale italiano è stato costruito tra il 1946 e il 1981. Questo implica che la media 
nazionale di consumo per il solo riscaldamento sia stimata intorno ai 12‐14 litri di gasolio per 
m2 annuo (equivalenti a 12‐14 m3 di gas), in quanto le abitazioni sono state costruite senza 
tenere conto delle possibili dispersioni termiche che si hanno se non si tiene conto di alcuni 
accorgimenti. 
In media una famiglia ha un dispendio di energia distribuito sui vari consumi domestici 
secondo i seguenti dati: 
‐ Illuminazione: 2% 
‐ Cucina ed elettrodomestici: 5% 
‐ Produzione acqua calda sanitaria: 15% 
‐ Riscaldamento: 78% 
‐ Climatizzazione: 25% 
3 documentazione tecnica www.solarteitalia.it
Se consideriamo il solo riscaldamento, che rappresenta, in media, il consumo 
energetico maggiore abbiamo che, secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico il 
prezzo del gasolio (per il riscaldamento ) è di 1.489 euro ogni mille litri. Ipotizzando 
un’abitazione di 100 m2, il cui consumo è di 13 litri per m2, possiamo stimare un consumo 
annuo, per il solo riscaldamento, di circa duemila euro 
Davanti a tali dati e considerati anche gli aspetti sanitari e ambientali, riteniamo necessario 
aprire un focus su metodi costruttivi diversi, che consentano un efficace risparmio non solo in 
termini economici, ma anche in termini di benessere collettivo, nell’interesse nostro e delle 
generazioni future. 
8
9 
PREFAZIONE 
La seguente pubblicazione, promossa dalle Associazioni dei Consumatori di Siena, e 
finanziata dalla Camera di Commercio, nasce dall’esigenza di presentare agli utenti una serie 
di soluzioni di facile accesso per migliorare le prestazioni energetiche delle loro abitazioni. 
In questo lavoro si è cercato di effettuare un’indagine di mercato nel settore della bioedilizia. 
Nello specifico, tale analisi, si articola su tre livelli: 
‐ La prima parte del progetto è stata realizzata dalla IV superiore dell’Istituto Tecnico S. 
Bandini. I ragazzi coordinati dai docenti prof. Baldini, prof. Cappuzzo, prof. Pallini, e 
prof. Fasano, hanno effettuato un sopralluogo in un immobile della provincia senese, 
che ha rappresentato il case study necessario per approfondire concretamente le teorie 
della bioedilizia. Il lavoro svolto è iniziato con la certificazione energetica dell’edificio 
in esame, che risulta essere in classe G: coi dati alla mano, i ragazzi sono stati suddivisi 
in tre gruppi che avevano a disposizione tre budget diversi per la riqualificazione 
energetica dell’immobile. A seconda del budget, si sono quindi articolati i lavori edilizi 
e impiantistici cercando il più possibile di rimanere fedeli ai concetti espressi 
dall’architettura green. Effettuati i calcoli relativi all’immobile, i ragazzi hanno poi 
verificato le prestazioni mediante una successiva certificazione energetica, e ottenendo 
interessanti risultati in termini di prestazioni e di costi. 
‐ La seconda parte del progetto è volta invece a offrire una panoramica generale sui tipi 
di impianti domestici disponibili nel campo delle rinnovabili. Nello specifico si sono 
considerati gli impianti costituiti da pannelli solari termici, fotovoltaico, geotermia a 
bassa entalpia, e mini eolico. Per consentire un primo inquadramento nei confronti di 
questi prodotti si è cercato di spiegare le loro caratteristiche costruttive, il 
funzionamento e le tecnologie disponibili al momento sul mercato. Mediante la 
collaborazione dell’Azienda Fedimpianti S.r.l.4, si sono ottenuti dei preventivi per 
alcuni tipi di impianto, in modo tale da offrire una visione di insieme sul prodotto 
dotata anche di costi e tempi di ammortamento.5 Per ottenere tali preventivi abbiamo 
4 FEDI Impianti S.r.l. è un'azienda fiorentina, fondata nel 1950, che si occupa di impiantistica, con particolare 
riguardo per le energie rinnovabili. Già da diversi anni, hanno conquistato un rilievo di primo piano in ambito 
nazionale per quanto riguarda il fotovoltaico. Oltre ad aver installato circa 100 MWp di impianti fotovoltaici, si 
sono occupati della realizzazione di impianti eolici, solare termici e a concentrazione. Affiliati Enel Green Power. 
http://www.fedimpianti.it/it/ 
5 cfr. p.
usato come riferimento l’unità abitativa analizzata dai ragazzi nella prima parte del 
progetto, in modo tale da poter essere fedeli alla realtà locale. 
‐ L’ultima parte del progetto si occupa infine di trattare i principali provvedimenti 
normativi in materia di rinnovabili relativi agli argomenti trattati in precedenza. Si 
sono pertanto analizzati tre decreti che si occupano rispettivamente di: 
 definire finalità, funzionamento, vincoli e contesti di applicazione della 
certificazione energetica necessaria per un inquadramento delle 
prestazioni degli edifici e diventata dal 2005 obbligatoria per tutti gli 
edifici. Inoltre tale decreto stabilisce il passaggio da certificazione 
energetica, atta solo a valutare il rendimento energetico dell’edificio, ad 
atto di certificazione energetica che stabilisce invece le prestazioni, 
l’efficienza energetica e le ipotetiche raccomandazioni per il 
miglioramento della prestazione energetica dell’edificio certificato 
(Decreto legislativo 311/2006). 
 “Definire gli strumenti, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, 
finanziario e giuridico, necessari per il raggiungimento degli obiettivi fino 
al 2020 in materia di quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul 
consumo finale lordo di energia” (Decreto legislativo n.28 del 3 marzo 
2011). 
 Definire le modalità di accesso agli incentivi statali che facilitano 
l’installazione degli impianti di rinnovabili. Tale decreto, conosciuto 
anche con il nome di V Conto Energia cerca di presentare delle modalità 
di semplice accesso e di comprovata efficacia finalizzate a gli obbiettivi di 
produzione energetica fissati per il 2020. In questo decreto si trovano 
anche i link di accesso ai registri e la normativa inerente allo scambio sul 
posto (Decreto Ministeriale del 6 Luglio 2012). 
10
11 
CAPITOLO I 
RELAZIONE TECNICA 
2.1 STATO ATTUALE 
Nell’ambito del progetto “Energia Amica”, il giorno 20/11/2012 si è effettuato il 
sopralluogo in località San Rocco a Pilli (SI) per procedere al rilievo delle strutture e degli 
impianti dell’edificio oggetto dell’intervento. 
Il fabbricato, risalente agli inizi dell’800, è censito al catasto urbano del Comune di 
Sovicille al Foglio 80, p.lla 87; dal punto di vista climatico l'edificio si trova in Zona Climatica D 
(1797 Gradi Giorno). Si tratta di un edificio isolato, con due elevazioni fuori terra adibite a 
civile abitazione e sottotetto non praticabile, realizzato nel rispetto delle caratteristiche 
architettoniche e tecnologiche del luogo. 
In particolare, il progetto interessa un appartamento, di superficie utile pari a 90,6 mq, 
localizzato al primo piano, con l’80% delle pareti perimetrali esterne ed il restante 20% 
adiacente ad un’altra unità abitativa: 
• Le strutture verticali sono in muratura portante in mattoni di laterizio, dello spessore 
di 28 cm, lasciate a faccia vista e intonacate internamente con malta di calce e cemento 
dello spessore di 2 cm. 
• Il solaio di calpestio, con struttura del tipo Bausta dello spessore di 16+4 cm (travetti 
prefabbricati, pignatte in laterizio e soletta in c.a.), risulta completato con un massetto 
dello spessore di 5 cm a supporto del pavimento e con intonaco di malta di calce e 
cemento dello spessore di 2 cm applicato all’intradosso. 
• L’ultimo solaio delimita superiormente il sottotetto freddo non praticabile pertanto, 
non presenta il pavimento. 
• La copertura ha una struttura in travetti prefabbricati di calcestruzzo a sostegno dei 
tavelloni di laterizio e della sovrastante caldana in c.a.. Il manto di copertura è del tipo 
Toscano in embrici e coppi di laterizio. 
• Le finestre sono con telai in legno e vetri singoli, dotati di avvolgibili. La porta di 
ingresso è in legno. 
• La tramezzatura è realizzata con foratelle di laterizio dello spessore di 8 cm e intonaco 
dello spessore di 1 cm per ogni strato.
12 
Prospetto nord­ovest 
Prospetto nord­est 
2.2 IL PROGETTO 
Effettuato il rilievo e definito lo stato di fatto del fabbricato dal punto di vista della 
geometria e dei materiali si è proceduto all’analisi delle condizioni termo‐igrometriche e alla 
definizione della classe energetica dello stesso. 
In particolare, utilizzando il software dedicato Docet (strumento di simulazione a 
bilanci mensili per la certificazione energetica degli edifici) si è verificato che l’edificio 
appartiene alla classe energetica G (≥179,3 kWh/m²*anno)6. 
Inoltre, utilizzando il software dedicato Gemavap (strumento per verificare la 
trasmittanza della struttura) si sono ottenuti i seguenti valori di trasmittanza: 
- trasmittanza pareti 1.78 W/m²K maggiore della trasmittanza massima di 0.29 W/m²K 
prevista dal D.Lgs 311/2006 (allegato C) e s.m.i. 
- trasmittanza solai 1.31 W/m²K maggiore della trasmittanza massima di 0.26 W/m²K 
prevista dal D.Lgs 311/2006 (allegato C) e s.m.i. 
Pertanto l’edificio non risulta a norma. 
Le partizioni presentano la formazione di condensa, ma con valori al di sotto del limite 
previsto di 500 g/m² 
6 Certificazioni energetiche in Appendice
Sulla base di un budget di partenza differenziato, la classe si è divisa in tre gruppi, 
ognuno dei quali ha studiato una proposta di intervento per migliorare il rendimento 
energetico dell’edificio. Le soluzioni adottate rientrano nel complesso quadro delle tecnologie 
eco‐sotenibili e delle energie rinnovabili. 
In particolare, di seguito, si elencano gli interventi proposti dai diversi gruppi. 
13 
2.2.1 GRUPPO 1 
BUDGET A DISPOSIZIONE: 20.000€ 
RISULTATO: riqualificazione dell’edificio dalla classe G alla classe C 
RISPARMIO: 
MODALITÀ: diminuzione della dispersione di calore verso l’esterno migliorando l’involucro 
esterno (pareti e solaio), sostituzione della caldaia dell’impianto di riscaldamento, 
installazione valvole termostatiche ai radiatori esistenti. 
a) Pareti esterne 
Dalla parte interna della parete sono stati aggiunti i seguenti strati funzionali (vedi tav. 11): 
1. camera non ventilata di spessore 2,5cm; 
2. strato di Triso‐Murs+ di spessore 1,2 cm; 
3. camera non ventilata di spessore 2,5cm; 
4. strato di cartongesso in lastre di spessore 1cm; 
5. strato di intonaco di gesso scagliola di spessore 1cm. 
Apportando queste modifiche alla muratura attuale dell’edificio, siamo passati da una 
trasmittanza della struttura attuale di 1,78 W/m²K ad una trasmittanza della struttura di 
progetto di 0,2472 W/m²K. 
b) Solaio 
L’intervento meno invasivo è limitato al solaio che delimita superiormente l’appartamento in 
esame, separandolo dal sottotetto non abitabile. 
In particolare all’estradosso del solaio viene applicato il seguente strato funzionale (vedi tav. 
11): 
1. strato di argilla espansa in granuli dello spessore di 26 cm.
Apportando queste modifiche al solaio dell’edificio siamo passati da una trasmittanza di 1,31 
W/m²K ad una trasmittanza del solai di progetto di 0,2594 W/m²K. 
14 
c) Impianti 
a) Sostituzione della caldaia con una caldaia a condensazione: le caldaie a condensazione 
assicurano un rendimento superiore rispetto ad una caldaia tradizionale, oltre ad una 
notevole riduzione di emissioni di ossidi di azoto e monossido di carbonio: circa il 70% 
in meno rispetto alle caldaie tradizionali. 
b) Installazione valvole termostatiche: per ogni radiatore, al posto della valvola manuale, 
si è installata una valvola termostatica per regolare automaticamente l’afflusso di 
acqua calda in base alla temperatura scelta ed impostata su una apposita manopola 
graduata. La valvola si chiude mano a mano che la temperatura ambiente, misurata da 
un sensore, si avvicina a quella desiderata, consentendo di dirottare ulteriore acqua 
calda verso gli altri radiatori, ancora aperti. 
c) Manutenzione dei radiatori tradizionali esistenti: a causa del basso budget a 
disposizione, si opta per il mantenimento dei radiatori esistenti, previo trattamento di 
carteggiatura e verniciatura. Non si realizza il trattamento di sabbiatura inizialmente 
previsto, in quanto, da colloquio con tecnici del settore, è stato appurato che elementi 
di radiatori di quel periodo sono collegati tra loro con interposta una guarnizione a 
disco in carta che con la sabbiatura potrebbe venire usurata, causando possibili perdite 
del radiatore. 
2.2.2 GRUPPO 2 
BUDGET A DISPOSIZIONE: 40.000 € 
RISULTATO: riqualificazione dell’edificio dalla classe G alla classe A+ 
MODALITÀ: diminuzione della dispersione di calore verso l’esterno, realizzazione di un nuovo 
impianto di riscaldamento del tipo a pavimento, installazione di un pannello solare per 
l’acqua calda termo‐sanitaria, realizzazione di una pensilina con impianto fotovoltaico 
integrato. 
a) Pareti esterne 
Dalla parte interna della parete sono stati aggiunti i seguenti strati funzionali (vedi tav. 12):
1. isolante in polistirene espanso di 12 cm; 
2. strato di cartongesso di spessore 1 cm; 
3. intonaco di gesso scagliola di spessore 1cm (intonaco più chiaro dell’esistente con 
15 
coefficiente di riflessione maggiore); 
Apportando queste modifiche alla muratura attuale dell’edificio, siamo passati da una 
trasmittanza della struttura attuale di 1,78 W/m²K ad una trasmittanza della struttura di 
progetto di 0,2699 W/m²K. 
b) Solaio 
L’intervento meno invasivo è limitato al solaio che delimita superiormente l’appartamento in 
esame, separandolo dal sottotetto non abitabile. 
In particolare all’intradosso del solaio vengono applicati i seguenti strati funzionali (vedi tav. 
12): 
1. camera d’aria dello spessore di 5 cm; 
2. isolante in polistirene espanso dello spessore di 13 cm; 
3. cartongesso dello spessore di 1 cm; 
4. strato di finitura (gesso scagliola) dello spessore di 1 cm. 
Apportando queste modifiche al solaio dell’edificio siamo passati da una trasmittanza di 1,31 
W/m²K ad una trasmittanza del solai di progetto di 0,2452 W/m²K. 
c) Infissi 
Tenendo conto del budget a disposizione si è deciso di intervenire come segue: 
1. sostituzione degli infissi esistenti con infissi in PVC; 
2. applicazione di vetri doppi specchiati (6 mm + 12 mm d’aria + 6 mm di vetro basso 
emissivo); 
3. sostituzione degli avvolgibili. 
d) Impianti 
Realizzazione di un impianto di riscaldamento a pavimento previa dismissione del pavimento 
e del sottostante massetto (si allegano i calcoli per il dimensionamento dell’impianto – 
allegato 1). Sulla struttura del solaio verranno realizzati i seguenti strati funzionali (vedi tav. 
12):
1. massetto alleggerito di spessore 5 cm 
2. strato di materassino bugnato di spessore 4 cm. di supporto alle tubazioni del 
16 
riscaldamento 
3. massetto radiante di spessore 7 cm a supporto del pavimento. 
4. parquet flottante di spessore 2 cm. 
e) Energie rinnovabili 
a) Realizzazione di una pensilina con fotovoltaico integrato (vedi tav. 9) da destinare a 
parcheggio auto semicoperto. Un fotovoltaico da 3 kW che copra i consumi domestici, 
installato su pensilina parcheggio in legno lamellare con fondazioni a vite Krinner, 
installazione totalmente priva di cemento e reversibile, che, in caso di dismissione 
restituisce il terreno al suo uso precedente senza bisogno di alcuna bonifica 
b) Installazione di un pannello solare per la produzione di acqua calda, da montare sulla 
copertura esistente (lato sud). Un solare termico (ST) a circolazione naturale, con tubi 
sottovuoto, con efficienza maggiore, specialmente d’inverno, rispetto ai collettori 
vetrati piani, che consente di coprire su base annua il 70‐80% dei consumi di acqua 
calda sanitaria (ACS). Dimensioni e tipo pannello secondo calcolo allegato. 
2.2.3 GRUPPO 3 
BUDGET A DISPOSIZIONE: 60.000€ 
RISULTATO: riqualificazione dell’edificio dalla classe G alla classe A 
MODALITÀ: diminuzione della dispersione di calore verso l’esterno, realizzazione di un nuovo 
impianto di riscaldamento del tipo a pavimento, installazione di pompa di calore modulante 
per il riscaldamento ed il raffrescamento domestico e per la produzione di ACS. 
a) Pareti esterne 
Dalla parte interna della parete sono stati aggiunti i seguenti strati funzionali (vedi tav. 13): 
1. isolante naturale in sughero di spessore 13 cm; 
2. intonaco di malta di calce di spessore 0.5 cm; 
3. foglio di alluminio di spessore 0.5 mm ; 
4. cartongesso in lastre di spessore 1 cm; 
5. intonaco di gesso puro di spessore 1 cm.
Apportando queste modifiche alla muratura attuale dell’edificio, siamo passati da una 
trasmittanza della struttura attuale di 1,78 W/m²K ad una trasmittanza della struttura di 
progetto di 0,2839 W/m²K. 
b) Solaio 
Al solaio che delimita superiormente l’appartamento in esame e lo separa dal sottotetto 
freddo sono stati aggiunti i seguenti strati funzionali (vedi tav. 13): 
17 
1. camera non ventilata di spessore 7 cm; 
2. strato di sughero di spessore 13 cm; 
3. foglio di alluminio di spessore 0.5 mm 
4. cartongesso in lastre di spessore 1 cm. 
Apportando queste modifiche al solaio dell’edificio siamo passati da una trasmittanza di 1.31 
W/m²K ad una trasmittanza del solai di progetto di 0.2591 W/m²K. 
c) Impianti 
Realizzazione di un impianto di riscaldamento a pavimento previa dismissione del pavimento 
e del sottostante massetto (si allegano i calcoli per il dimensionamento dell’impianto – 
allegato 2). Sulla struttura del solaio verranno realizzati i seguenti strati funzionali (vedi tav. 
13): 
1. massetto alleggerito di spessore 5 cm 
2. strato di materassino bugnato di spessore 5 cm. di supporto alle tubazioni del 
riscaldamento 
3. massetto radiante di spessore 8 cm a supporto del pavimento. 
4. parquet flottante di spessore 2 cm. 
d) Energie rinnovabili 
1. Realizzazione di un impianto con pompa di calore modulante per il riscaldamento 
ed il raffrescamento domestico e per la produzione di ACS 
2. Realizzazione di una pensilina con fotovoltaico integrato (vedi tav. 9) da destinare 
a parcheggio auto semicoperto.
18 
2.3 MATERIALI UTILIZZATI 
I gruppi di lavoro hanno raggiunto gli obiettivi di miglioramento delle condizioni 
energetiche dell’edificio utilizzando i materiali le tecnologie di seguito descritte. 
2.3.1 Triso­Murs+ 
Come materiale per l’isolamento delle pareti, tenendo conto del budget a disposizione 
del Gruppo 1, è stato permesso di utilizzare il Triso‐Murs+. E’ un isolante sottile 
termoriflettente per pareti verticali costituito da pellicole riflettenti metallizzate e separatore 
in schiuma. Gli isolanti termoriflettenti si basano sul principio della riflessione 
dell’irraggiamento che conferisce loro un eccellente potere isolante. 
Il Triso‐Murs+ è un prodotto 100% stagno all’aria ed è inoltre impermeabile all’acqua; 
permette una nuova tecnica di sovrapposizione dei giunti: ha una chiusura ermetica e non 
necessita dell’impiego di teli a membrana impermeabile. 
Formato: Il Triso‐Murs+ è composto da 8 strati, 4 dei quali sono film riflettenti. 
Il sistema offre un guadagno di spazio importante, consentendo di ottimizzare la superficie 
abitativa, grazie allo spessore ridotto di soli 12 mm. Lo spazio creato fra l’isolante e la finitura, 
lato calore, consente il passaggio delle tubature tecniche (acqua, elettricità). Consente 
l'eliminazione dell’effetto "parete fredda" ed è inoltre dotato di una rete di aggancio per 
facilitare la posa su malta adesiva.
19 
Aspetti Positivi: 
Il Triso‐Murs+ ha un’efficacia sia in estate che in inverno. 
In inverno crea una barriera al freddo e restituisce il calore emesso all’interno delle stanze. 
In estate rimanda all’esterno l’irraggiamento per evitare il surriscaldamento nei sottotetti. 
• Il Triso‐Murs+ occupa un volume limitato, consentendo una minima riduzione della 
superficie abitabile. 
• Il Triso‐Murs+ è un prodotto che non presenta fibre irritanti. 
• Il Triso‐Murs+ si può posare in modo facile e veloce: viene tagliato con il cutter e può 
essere posato e fissato tramite graffette (può essere posato direttamente sul tavolato). 
• Se utilizzato anche in copertura, il Triso‐Murs+ è caratterizzato dalla presenza di un 
film nero molto resistente che evita l’abbagliamento del montatore durante la posa e 
ottimizza la ventilazione della sottocopertura, aumentando l’effetto camino 
(convenzione rinforzata). 
• Il Triso‐Murs+ ha un isolamento duraturo, garanzia di 10 anni. 
2.3.2 Argilla espansa sciolta 
Come materiale per l’isolamento, tenendo conto del budget a disposizione del Gruppo 
1, nel sottotetto è stato permesso di utilizzare l’argilla espansa sciolta. 
L'argilla espansa è meglio conosciuta con diverse denominazioni commerciali come 
LECA. Si ottiene dall'impasto di argilla con particolari additivi che, cotto a una temperatura di
circa 1100 °C, si espande in forma di granuli. Le materie prime per la produzione di argilla 
espansa sono le argille, gli scisti argillosi e le argille scistose. 
Sciolta o leggermente imboiaccata, viene utilizzata per sottopavimenti, coibentazione 
di solai, zavorra per coperture piane; in blocchi, per murature portanti ed isolanti; in 
conglomerato cementizio per calcestruzzi strutturali. Naturalmente per ottenere un efficace 
isolamento termico si devono mettere in opera spessori adeguati, da due a quattro volte 
rispetto a quelli necessari con lastre isolanti rigide. 
Formato: L'argilla espansa è un materiale a struttura cellulare che si presenta in 
granuli rotondeggianti di colore bruno. Essi sono costituiti da una dura scorza esterna che 
protegge la struttura alveolare interna a celle chiuse vetrificate. Risulta quindi, oltre che 
leggero, anche impermeabile, indeformabile e dotato di buona resistenza sia chimica che 
termica: il suo coefficiente di conduttività termica dipende dal grado di espansione, e quindi 
dalla densità, dei granuli di argilla. 
Per sfruttare al meglio le caratteristiche isolanti dell’argilla espansa, viene stesa sfusa e 
semplicemente livellata. Può essere fatto dove non ci sono forti pendenze, come nel nostro 
caso nei sottotetti. Viene stesa e livellata nello spessore voluto; può essere lasciata a superficie 
libera (ad esempio nei sottotetti non praticabile) o coperta con blocchi di piccolo spessore o 
con lastre di legno‐cemento (sottotetti praticabili). 
20 
Aspetti positivi: 
• L’argilla espansa è un inerte leggero e ottimizza il rapporto tra peso e leggerezza. 
• L’argilla espansa è un isolante che non si deteriora nel tempo. 
• L’argilla espansa ha una classe di reazione al fuoco A1 (incombustibile), secondo le 
Norme Antincendio. Clinkerizzata a 1200 °C è praticamente indistruttibile anche agli 
incendi più disastrosi. 
• L’argilla espansa, grazie alla sua scorza esterna, compatta e indeformabile, ha 
un’ottima resistenza a compressione. 
• L’argilla espansa, grazie alla sua struttura cellulare e porosa assicura un buon 
assorbimento del rumore. 
• L’argilla espansa non contiene materiali organici né loro derivati. Non marcisce né si 
degrada nel tempo, neppure in condizioni di temperatura o umidità estreme. Resiste 
bene ad acidi, basi e solventi conservando inalterate le sue caratteristiche. Sottoposta 
al gelo, non si rompe né imbibisce. E’ in pratica un materiale eterno. 
• L’argilla espansa non contiene, né emette, silice libera, sostanze fibrose, gas Radon o 
altri materiali nocivi, nemmeno in caso di incendio. E’ un prodotto ecologico e naturale.
21 
2.3.3 Polistirene espanso 
Utilizzato dal Gruppo 2, il polistirene espanso si presenta in forma di schiuma bianca 
leggerissima, spesso modellata in sferette e viene usato per l'imballaggio e l'isolamento. A 
temperatura ambiente è un solido vetroso; al di sopra della sua temperatura di transizione 
vetrosa, circa 100°C, acquisisce plasticità ed è in grado di fluire; comincia a decomporsi alla 
temperatura di 270°C. 
I vantaggi sono: 
- Immediato risparmio energetico ed economico; 
- Previene problemi di muffe e condense sulle murature; 
- Facilità di posa e riduzione delle lavorazioni in cantiere; 
- Rallenta il degrado della facciata garantendone una protezione totale; 
- Elevato potere isolante; 
- Sistema di isolamento economico; 
- Applicabile su qualsiasi superficie. 
Mentre gli svantaggi invece sono: 
- Controllo degli agenti e degli additivi usati per espandere il polistirolo che possono 
essere nocivi per la salute. 
2.3.4 Sughero 
Come materiale per l’isolamento, grazie al budget a disposizione del Gruppo 3, è stato 
permesso di utilizzare il sughero, un ottimo isolante naturale anche se più costoso. 
Il sughero è uno dei materiali con la più lunga tradizione di impiego per isolante termico in 
edilizia. Esso si ricava dalla corteccia di una varietà di quercia, ampiamente diffusa nel nostro 
paese. Le piante hanno un ciclo vitale compreso tra i 150 e i 200 anni e possono essere 
sfruttati per la produzione solo intorno al 20° anno di età. 
Processo produttivo 
Il sughero è costituito da milioni di cellule di forma poliedrica contenenti aria in modo da 
formare una struttura dalle ottime capacità di isolamento termoacustico, di accumulo termico 
e smorzamento dell’inerzia termica. Una volta selezionato il materiale in base alla 
granulometria si procede all’immissione dei granuli in autoclavi con temperatura oltre i 350° 
C, provocando la liquefazione della suberina che funziona da legante naturale, formando una
massa compatta che rende solidi i granuli che al tempo stesso si rigonfiano alleggerendo il 
prodotto. 
Applicazioni 
Il sughero è in grado di risolvere agevolmente tutte le esigenze di coibentazione 
termoacustica riscontrabili in edilizia. In virtù delle caratteristiche d’isolamento e 
traspirabilità è naturalmente indicato per la coibentazione di coperture ventilate e non, 
utilizzandolo sia in forma granulare per il riempimento di intercapedini che in forma di 
pannelli posati sulla struttura del tetto ed isolati dall’umidità tramite apposite guaine e fogli 
catramati. 
Il sughero granulare è applicato a mano e può essere utilizzato anche come materiale 
di riempimento e alleggerimento di conglomerati da utilizzarsi in massetti e strati isolanti su 
solai di piano e coperture. I pannelli sono invece adatti per qualsiasi applicazione come 
isolamento in intercapedine e coibentazione di pavimenti controterra, cappotti interni ed 
esterni: in questo caso i pannelli richiedono la protezione di uno strato di malta e la 
successiva intonacatura. La sagomatura dei pannelli è favorita dalla grande lavorabilità e 
flessibilità del materiale e richiede normali attrezzi da cantiere; il fissaggio avviene mediante 
incollaggio con adesivi e chiodatura, al fine di favorire ulteriormente la presa del mastice 
fissante e dipende in generale dalla sagomatura dei pannelli, dalle dimensioni e dagli strati 
necessari all’applicazione. 
Aspetti positivi 
• Il sughero è dotato di caratteristiche pregiate (consistenza morbida ma molto resistente alla 
compressione e alla torsione) tuttora al livello dei materiali sintetici tecnologicamente più 
avanzati. 
• I prodotti a base di sughero sono pienamente riciclabili e compostabili in quanto il materiale 
si decompone facilmente nel terreno. Il materiale riciclato presenta le stesse caratteristiche e 
prestazioni del sughero vergine. 
• Leggerezza, elasticità, resistenza alle sollecitazioni fisiche ne fanno un materiale facilmente 
movimentabile e lavorabile soprattutto in cantiere. 
• E’ un materiale traspirante, capace di regolare igrometricamente gli ambienti interni di un 
edificio garantendo nel contempo la totale impermeabilità all’acqua in virtù della sua 
struttura cellulare chiusa. 
• Garantisce una riduzione della trasmissione di calore pari al 50‐60% e una buona 
permeabilità al passaggio del vapore. 
22
• E’ scarsamente predisposto a essere attaccato dalle fiamme. Se trattato diviene praticamente 
autoestinguente. Inoltre presenta una buona resistenza all’azione di acidi, acqua, parassiti e 
altri agenti degradanti. 
Aspetti negativi 
• Nonostante l’origine totalmente naturale, spesso i prodotti a base di sughero non possono 
essere annoverati tra i materiali pienamente eco‐compatibili in quanto spesso, per far fronte 
ad una elevata domanda, la produzione viene incrementata con l’introduzione di prodotti 
trattati con collanti (termoindurenti) e leganti chimici che possono dare origine ad emissioni 
nocive e talvolta influire sulle caratteristiche di stabilità e resistenza meccanica dei pannelli. 
• Anche se occorrono alcune cautele in fase di produzione, perché nella cottura ed espansione 
vengono rilasciati fenoli potenzialmente dannosi per gli operatori addetti alla produzione. 
• In particolari condizioni combinate di temperature e umidità può favorire l’insediamento di 
agenti degradanti biologici. 
23 
2.4 TECNOLOGIE UTILIZZATE 
2.4.1 Vetri doppi specchiati 
Questo tipo di vetri sono 
trasparenti alle radiazioni termiche 
solari, lasciandole così entrare 
all'interno dell'edificio, e 
contemporaneamente impediscono la 
fuoriuscita della radiazione termica 
emessa dai corpi riscaldanti. Sono 
rivestiti di ossidi metallici che, una 
volta depositati sul vetro, ne rafforzano le proprietà di isolamento termico e di controllo 
solare. 
I vantaggi di questi vetri sono: 
- riduzione della dispersione termica tipica dei vetri tradizionali e notevole risparmio 
dei costi energetici di riscaldamento; 
- ottimo isolamento termico ed una più omogenea distribuzione del calore nelle stanze; 
- una prestazione termica isolante di circa sei volte superiore a quella di un vetro 
singolo e di tre volte superiore a quella di una vetrata isolante tradizionale.
24 
2.4.2 Caldaia a condensazione 
La caldaia è il cuore dell’impianto, dove il combustibile viene bruciato per scaldare 
l’acqua o l’aria (fluido termovettore) che circolerà poi nell’impianto. 
È composta, in generale, da un bruciatore che miscela l’aria con il combustibile e alimenta una 
camera di combustione (il focolare), da una serie di tubi attraverso i quali i fumi caldi prodotti 
dalla combustione scaldano il fluido termovettore e da un involucro esterno di materiale 
isolante protetto da una lamiera (mantello isolante). 
Ogni caldaia è caratterizzata da: 
• una potenza termica del focolare, che indica la quantità di energia che il combustibile 
sviluppa in un’ora nella camera di combustione; 
• una potenza termica utile, cioè l’energia effettivamente trasferita, per ogni ora, al fluido 
termovettore. 
L’energia contenuta nel combustibile viene per la maggior parte trasferita al fluido 
termovettore, ed in piccola parte dispersa verso l’esterno dal corpo stesso della caldaia 
(attraverso il mantello isolante) e soprattuttto dai fumi che fuoriescono, ancora caldi, dal 
camino. Più vicini sono i valori della potenza al focolare e della potenza utile, minori sono le 
perdite di calore e quindi migliore è il rendimento della caldaia. La legge prevede, per ciascun 
tipo di caldaia di nuova installazione, un valore minimo del rendimento utile sia per il 
funzionamento a regime che per il funzionamento al 30% della potenzialità massima. 
La scelta della potenza e del tipo di caldaia da installare dipende dalle caratteristiche 
dell’edificio, dall’ubicazione e dalla sua destinazione d’uso. Infatti, una caldaia di tipo standard 
più grande del necessario spreca energia: specialmente nelle stagioni intermedie, essa 
raggiunge rapidamente la temperatura prefissata e quindi ha lunghi e frequenti periodi di 
spegnimento durante i quali disperde il calore dal mantello e attraverso il camino. Quindi, se 
si considera l’intera stagione di riscaldamento, la sua efficienza globale non è elevata, cioè il 
suo rendimento stagionale è basso. Per rispettare i valori di rendimento imposti dalle nuove 
norme, le caldaie più recenti come le “modulanti”, quelle a “temperatura scorrevole” e le 
caldaie a condensazione permettono di mantenere una buona efficienza anche nelle stagioni 
intermedie. 
Per produrre anche acqua calda per usi sanitari è necessaria una caldaia con potenza 
molto superiore a quella sufficiente al solo riscaldamento. Anche per questo motivo, alle 
nostre latitudini risulta molto conveniente l'installazione di un collettore solare termico, 
adibito appositamente al riscaldamento dell'acqua calda sanitaria.
Le caldaie a condensazione assicurano un rendimento superiore rispetto ad una 
caldaia tradizionale, oltre ad una notevole riduzione di emissioni di ossidi di azoto e 
monossido di carbonio: circa il 70% in meno rispetto alle caldaie tradizionali. 
La particolarità di queste caldaie consiste nella capacità di recuperare la maggior parte 
del calore latente presente nei fumi prodotti dalla combustione, vapore acqueo che nelle 
caldaie tradizionali viene solitamente espulso tramite il camino. Nella caldaia a condensazione 
invece, grazie anche ad uno speciale scambiatore di calore che funge anche da condensatore, i 
fumi in uscita possono essere raffreddati fino a raggiungere una temperatura di circa 50°/60°, 
temperatura ben più bassa dei 140°/160° degli impianti ad alto rendimento e dei 200°/250° 
degli impianti tradizionali. Questa procedura di raffreddamento permette così di recuperare 
gran parte del calore che altrimenti verrebbe disperso attraverso il camino, utilizzandolo per 
preriscaldare l’acqua di ritorno all’impianto che, così facendo, ottiene un rendimento 
superiore. 
I radiatori 
Sono i terminali dell’impianto, attraverso i quali il calore contenuto nell’acqua viene 
ceduto all’ambiente da riscaldare. Sono chiamati comunemente termosifoni o piastre e 
costituiscono la parte più visibile ed accessibile dell’impianto. 
Possono essere costruiti in ghisa, in acciaio o in alluminio. I radiatori in ghisa 
mantengono più a lungo il calore e continuano ad emetterlo anche quando, ad esempio, 
l’impianto è spento; di contro sono più ingombranti e impiegano più tempo a diventare caldi. 
Quelli in alluminio e in acciaio hanno il pregio di scaldarsi rapidamente e di avere un minore 
ingombro ma tendono a raffreddarsi piuttosto in fretta. 
La caratteristica fondamentale di ogni radiatore è la superficie di scambio termico con 
l’ambiente, detta anche, impropriamente, superficie radiante: più è grande, maggiore è la 
quantità di calore che il radiatore può cedere all’ambiente. I modelli più recenti sono dotati di 
alette e di setti interni che ne aumentano la superficie di scambio. A seconda del tipo, quindi, 
radiatori con uguali dimensioni esterne possono avere prestazioni diverse. 
25 
Per non sprecare energia in eccesso consigliamo: 
• qualunque sia il tipo di radiatore è importante non ostacolare la circolazione dell’aria; è 
sbagliato quindi mascherare i radiatori con copritermosifoni o nasconderli dietro le tende; 
• se il radiatore è posto su una parete che dà verso l’esterno, ad esempio nel vano 
sottofinestra, è consigliabile inserire tra questo e il muro un pannello di materiale isolante con 
la faccia riflettente rivolta verso l’interno.
26 
Valvole termostatiche 
Sia negli impianti centralizzati sia in quelli individuali si sono fatti grandi passi nella 
direzione di consumare l’energia solo dove e quando serve. 
Ma si può fare di più. Si può regolare la temperatura di ogni singolo ambiente per sfruttare 
anche gli apporti gratuiti di energia, cioè quelli dovuti, ad esempio, alla presenza di molte 
persone, ai raggi del sole attraverso le finestre, agli elettrodomestici. 
Per ogni radiatore, al posto della valvola manuale, si può installare una valvola 
termostatica per regolare automaticamente l’afflusso di acqua calda in base alla temperatura 
scelta e impostata su un’apposita manopola graduata. La valvola si chiude mano a mano che la 
temperatura ambiente, misurata da un sensore, si avvicina a quella desiderata, consentendo 
di dirottare ulteriore acqua calda verso gli altri radiatori, ancora aperti. In questo modo si può 
consumare meno energia nelle giornate più serene, quando il sole è sufficiente per riscaldare 
alcune stanze, oppure, ad esempio, impostare una temperatura più bassa nelle stanze da letto 
e una più alta in bagno o anche lasciare i radiatori aperti al minimo quando si esce da casa. Le 
valvole termostatiche, installate negli impianti centralizzati hanno anche una buona influenza 
sull’equilibrio termico delle diverse zone dell’edificio. 
Quando i piani più caldi arrivano a 20°C le valvole chiudono i radiatori consentendo un 
maggiore afflusso di acqua calda ai piani freddi. Per l’installazione delle valvole termostatiche 
è consigliabile rivolgersi a un professionista o a una ditta qualificata. 
Il risparmio di energia indotto dall’uso delle valvole termostatiche può arrivare fino al 
20%. Proprio per questa ragione, è spesso obbligatoria l’installazione negli edifici di nuova 
costruzione e nelle ristrutturazioni. 
2.4.3 Impianto di riscaldamento a pavimento 
Questo tipo di impianto è costituito da tubazioni ad alta resistenza termica e 
meccanica, posate tutte senza giunzioni, che vengono installate su pannelli isolanti ad alte 
prestazioni termiche ed acustiche. 
Gli impianti a pavimento garantiscono un elevato comfort negli ambienti grazie all'uniforme 
diffusione del calore su tutta la superficie della casa: l'impianto, infatti, lavora a 30‐40°C 
evitando malsani moti convettivi dell'aria, che sono spesso causa di allergie. 
L'impianto a pannelli radianti a pavimento, inoltre, facendo scorrere nelle serpentine 
acqua refrigerata a 15‐18°C, diventa anche un impianto di climatizzazione estiva creando
negli ambienti le naturali condizioni di benessere, come in una casa di montagna in una 
giornata estiva. 
I vantaggi più evidenti di un impianto a pavimento rispetto uno a radiatori tradizionale 
27 
si possono così riassumere: 
• migliore distribuzione del calore in tutta l'abitazione 
• assenza di fenomeni di convezione (polvere su muri / soffitto generata dai radiatori 
tradizionali) 
• migliore inerzia termica (il pavimento trattiene e rilascia gradualmente il calore) 
• ottimizzazione dei flussi (l'aria calda tende a salire ‐ la fonte di calore è bene sia più in 
basso possibile) 
• estetica (non ci sono radiatori in vista) 
• bassa temperatura di esercizio, con la possibilità di utilizzare collettori solari ad 
accumulo per l'integrazione 
Per contro, vi sono anche alcuni punti a sfavore: 
• costo di installazione superiore 
• il pavimento deve essere realizzato in materiali conduttivi (ad esempio il parquet non è 
molto indicato, il marmo è ottimo) 
• riparazione/manutenzione. In caso di guasto alle serpentine occorre rimuovere la 
porzione di pavimentazione interessata
28 
Allegato 1: DIMENSIONAMENTO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO 
Gruppo 2 
Consumo riscaldamento(kw/mq*anno) = (kw*h/mq*anno) 29,8 
Utilizzo riscaldamento= 120 g/anno * 8 h/g= (h/anno) 960 
29,8 kw*h/mq*anno / 960anno/h= (kw/mq) 0,031041667 
STANZA AREA (mq) CONSUMO(kw) 
INGRESSO 2,91 0,09033125 
CUCINA 15,33 0,47586875 
RIPOSTIGLIO 2,06 0,063945833 
SOGGIORNO 24,28 0,753691667 
C.LETTO 1 12,87 0,39950625 
C.LETTO 2 13,91 0,431789583 
BAGNO 5,62 0,174454167 
CORRIDOIO 1 4,68 0,145275 
CORRIDOIO 2 5,22 0,1620375 
RISCALDAMENTO A PAVIMENTO 
Fabbisogno=30 W/mq 
Sarebbe sufficiente un passo di 250 mm che garantisce una resa termica sufficiente per il 
fabbisogno richiesto. Ma scegliamo un passo di 150 mm per migliorare l'efficienza nelle fasi di 
accensione e spegnimento dell'impianto.
29 
Allegato 2: DIMENSIONAMENTO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO 
Gruppo 3 
Consumo riscaldamento(kW/mq*anno)= (kW*h/mq*anno) 29 
Utilizzo riscaldamento= 120 g/anno * 8 h/g= (h/anno) 960 
29 kW*h/mq*anno / 960anno/h= (kW/mq) 0,030208 
STANZA AREA (mq) CONSUMO(kW) 
INGRESSO 2,91 0,08790625 
CUCINA 15,33 0,46309375 
RIPOSTIGLIO 2,06 0,062229167 
SOGGIORNO 24,28 0,733458333 
C.LETTO 1 12,87 0,38878125 
C.LETTO 2 13,91 0,420197917 
BAGNO 5,62 0,169770833 
CORRIDOIO 1 4,68 0,141375 
CORRIDOIO 2 5,22 0,1576875 
RISCALDAMENTO A PAVIMENTO 
Fabbisogno = 30 W/mq 
Sarebbe sufficiente un passo di 250 mm che garantisce una resa termica sufficiente per il 
fabbisogno richiesto. Ma scegliamo un passo di 150 mm per migliorare l'efficienza nelle fasi di 
accensione e spegnimento dell'impianto.
30 
Allegato 3: DIMENSIONAMENTO IMPIANTO A PANNELLI SOLARI 
Per eseguire il dimensionamento di un impianto a pannelli solari abbiamo calcolato la 
superficie dei pannelli che occorre per soddisfare il fabbisogno di acqua calda sanitaria. 
L’energia termica giornaliera richiesta all’impianto termico viene calcolata con la seguente 
formula: q = cs ∙V ∙ (t – ta) 
dove c è il calore specifico dell’acqua, che vale 4186 J/(dm3∙°C), V è il fabbisogno di acqua 
calda in litri/giorno, t è la temperatura richiesta, ta è la temperatura dell’acqua erogata 
dall’acquedotto, che è mediamente di 20° C al centro‐sud. 
L’ energia solare fornita da 1 m2 di pannello in un giorno viene calcolata con la seguente 
formula: e = A∙η∙k 
dove A è il valore medio giornaliero dell’insolazione calcolato sulla media mensile, η è il 
rendimento del pannello che varia da 0.5 a 0.75 a seconda della sua qualità e k è il coefficiente 
di captazione che dipende dall’inclinazione del pannello che varia da 0.10 a 0.15. 
La superficie di pannelli necessaria per soddisfare il fabbisogno si calcola con la seguente 
formula: S = q/e 
dove q è la quantità annua di acqua calda che deve essere fornita dall’impianto ed e è l’energia 
captata in anno da 1m2 di pannello. 
Dimensionamento solare termico per acqua calda sanitaria per 4 persone 
Energia termica giornaliera richiesta q = cs ∙V ∙ ( t­ta 
) 
calore specifico dell'acqua cs=4186 J/(dm3 ∙K) 
fabbisogno acqua calda in litri/ giorno V=50l ∙ ab 
temperatura richiesta t=20°C 
temperatura dell'acqua erogata dall'acquedotto ta= 50°C 
q= 4186 ∙ 200 ∙ ( 50­20 
) = 25116000J/g = 25,1160 MJ/g 
Energia solare fornita da un 1m2 in un giorno e = A∙η∙k 
valore medio giornaliero dell' insolazione (ottenuto 
da Gemavap con l'irradiazione solare giornaliera 
media mensile per la zona di San Rocco a Pilli) 
A = 10,55 MJ/m2 
rendimento del pannello (pannello di media η = 0,6
31 
qualità) 
coefficiente di efficienza di captazione (istallazione 
a tetto su falda esposta a SUD‐EST) 
k=1,12 
e = 10,55∙ 0,6∙ 1,12 = 7,0896 MJ/(mq·g) 
Superficie di pannelli necessaria a soddisfare il 
fabbisogno di energia termica 
S= q/e 
S = 25,1160/ 7,0896 = 4,428317536 → 4,92 mq 
Si sceglie un pannello Viessmann Vitosol 100 tipo 5DI, collettore solare piano con 
rivestimento Sol‐Titan con superficie di apertura di 4,92 mq, aventi le seguenti dimensioni: 
Altezza = 2040 mm 
Larghezza = 2570 mm 
Profondità = 116 mm
32 
TAVOLE 
Tavola1
33 
Tavola2
34 
Tavola3
35 
Tavola4
36 
Tavola5
37 
Tavola6
38 
Tavola7
39 
Tavola8
40 
Tavola9
Tavola10 
41
Tavola11 
42
Tavola12 
43
Tavola13 
44
45 
2.5 CALCOLI TRASMITTANZE 
2.5.1 Verifica parete esistente 
18 febbraio 2013 
Struttura: Parete Esistente 
Dati generali 
Spessore: 0,300 m 
Massa superficiale: 540,00 kg/m² 
Resistenza: 0,5522 m²K/W 
Trasmittanza: 1,8109 W/m²K 
Parametri dinamici 
Fattore di attenuazione: 0,2827 
Sfasamento: 9h 25' 
Tipo di 
materiale Materiale Spessore 
[m] 
Massa 
Superficiale 
[kg/m²] 
Resistenza 
[m²K/W] 
Spessore 
equivalente 
d'aria [m] 
Superficie esterna 0,0400 
1 MUR Laterizi pieni sp.28 cm.rif.1.1.01 0,280 504,00 0,3600 4,200 
2 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 
Superficie interna 0,1300 
Provincia: SIENA 
Comune: Sovicille 
Gradi giorno: 1797 
Zona: D 
Irradianza media mensile 
nel mese di massima 
insolazione: 
282 W/m² 
Trasmittanza massima: 0,5 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2008: 0,4 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2010: 0,29 W/m²K 
Trasmittanza della 
1,8109 
struttura: 
W/m²K 
Struttura non regolamentare secondo 
DLGS 311
46 
Calcolo della temperatura superficiale interna estiva 
Orientamento: N 
Colore della superficie esterna : Medio 
ora 
Temperatura 
aria esterna 
[°C] 
Irradianza 
[W/m²] 
Temperatura 
superficiale 
esterna [°C] 
Temperatura 
superficiale 
interna [°C] 
1 20,0 0 19,99 29,92 
2 19,3 0 19,34 30,26 
3 18,8 0 18,82 30,28 
4 18,4 0 18,43 28,01 
5 18,3 48 20,43 26,93 
6 18,6 191 27,05 26,52 
7 19,2 157 26,19 26,15 
8 20,4 110 25,27 25,86 
9 22,1 124 27,58 25,64 
10 24,0 134 29,98 25,46 
11 26,2 143 32,59 25,27 
12 28,3 145 34,75 25,13 
13 29,9 143 36,23 25,02 
14 30,9 134 36,87 25,58 
15 31,3 124 36,81 27,45 
16 30,9 110 35,80 27,21 
17 30,0 157 36,98 26,95 
18 28,6 191 37,06 27,60 
19 26,9 48 29,01 28,28 
20 25,2 0 25,19 29,02 
21 23,8 0 23,76 29,63 
22 22,5 0 22,46 30,05 
23 21,4 0 21,42 30,23 
24 20,6 0 20,64 30,21
47 
Verifica della condensa superficiale 
Condizioni esterne e interne 
Mese Temperatura 
esterna [°C] 
Pressione 
esterna [Pa] 
Temperatura 
interna [°C] 
Pressione 
interna [Pa] 
ottobre 14,60 1305 20,00 1636 
novembre 9,80 1020 20,00 1636 
dicembre 6,00 785 20,00 1636 
gennaio 4,80 714 20,00 1636 
febbraio 5,70 735 20,00 1636 
marzo 9,10 848 20,00 1636 
aprile 12,40 1037 20,00 1636 
maggio 16,30 1334 20,00 1636 
giugno 21,00 1759 20,00 1636 
luglio 24,00 1963 20,00 1636 
agosto 23,70 1972 20,00 1636 
settembre 20,20 1765 20,00 1636 
Fattore di temperatura 
Mese 
Pressione di 
saturazione 
interna [Pa] 
Temperatura 
minima 
superficiale 
[°C] 
Fattore di 
temperatura 
novembre 2045 17,86 0,7903 
dicembre 2045 17,86 0,8472 
gennaio 2045 17,86 0,8593 
febbraio 2045 17,86 0,8504 
marzo 2045 17,86 0,8037 
aprile 2045 17,86 0,7185 
Mese critico: gennaio 
Fattore di temperatura: 0,8593 
Resistenza minima accettabile: 1,7763 m²K/W 
Resistenza totale dell'elemento: 0,5522 m²K/W 
STRUTTURA NON REGOLAMENTARE
48 
Verifica della condensa interstiziale 
Pressione di saturazione [Pa] 
Pressione nell'interfaccia [Pa] 
Presenza di condensa 
Mese Superficie 
esterna Interfaccia1 Superficie 
interna 
ottobre 1703 2130 2159 
ottobre 1305 1607 1636 
novembre 1272 1960 2011 
novembre 1020 1582 1636 
dicembre 1002 1834 1901 
dicembre 785 1562 1636 
gennaio 928 1795 1867 
gennaio 714 1556 1636 
febbraio 983 1824 1892 
febbraio 735 1558 1636 
marzo 1218 1936 1991 
marzo 848 1567 1636 
aprile 1492 2051 2090 
aprile 1037 1584 1636 
maggio 1884 2193 2214 
maggio 1334 1610 1636 
giugno 2475 2377 2371 
giugno 1759 1647 1636 
luglio 2931 2501 2477 
luglio 1963 1664 1636 
agosto 2882 2489 2466 
agosto 1972 1665 1636 
settembre 2364 2345 2344 
settembre 1765 1647 1636 
CONDENSA NON PRESENTE 
Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
49 
2.5.2 Verifica parete di progetto GRUPPO1 
29 gennaio 2013 
Struttura: Parete Progetto Gruppo 1 
Dati generali 
Spessore: 0,392 m 
Massa superficiale: 580,32 kg/m² 
Resistenza: 4,0452 m²K/W 
Trasmittanza: 0,2472 W/m²K 
Parametri dinamici 
Fattore di attenuazione: 0,1027 
Sfasamento: 11h 56' 
Tipo di 
materiale Materiale Spessore 
[m] 
Massa 
Superficiale 
[kg/m²] 
Resistenza 
[m²K/W] 
Spessore 
equivalente 
d'aria [m] 
Superficie esterna 0,0400 
1 MUR Laterizi pieni sp.28 cm.rif.1.1.01 0,280 504,00 0,3600 4,200 
2 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,030 54,00 0,0333 0,600 
3 INA Camera non ventilata sp.mm.25 0,025 0,03 0,1800 0,025 
4 IMP Foglio di Alluminio rivestito 0.05 
mm 0,000 0,14 0,0000 85,000 
5 VAR Triso‐Murs+ 0,012 1,00 3,0457 0,012 
6 IMP Foglio di Alluminio rivestito 0.05 
mm 0,000 0,14 0,0000 85,000 
7 INA Camera non ventilata sp.mm.25 0,025 0,03 0,1800 0,025 
8 VAR Cartongesso in lastre 0,010 9,00 0,0476 0,080 
9 INT Intonaco di gesso puro 0,010 12,00 0,0286 0,100 
Superficie interna 0,1300
50 
Provincia: SIENA 
Comune: Sovicille 
Gradi giorno: 1797 
Zona: D 
Irradianza media mensile 
nel mese di massima 
insolazione: 
282 W/m² 
Trasmittanza massima: 0,5 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2008: 0,4 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2010: 0,29 W/m²K 
Trasmittanza della 
0,2472 
struttura: 
W/m²K 
Struttura regolamentare secondo DLGS 
311 
Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
2.5.3 Verifica parete di progetto GRUPPO2 
11 febbraio 2013 
51 
Struttura: Parete di progetto Gruppo 2 
Dati generali 
Spessore: 0,440 m 
Massa superficiale: 564,00 kg/m² 
Resistenza: 3,7053 m²K/W 
Trasmittanza: 0,2699 W/m²K 
Parametri dinamici 
Fattore di attenuazione: 0,1115 
Sfasamento: 12h 4' 
Tipo di 
materiale Materiale Spessore 
[m] 
Massa 
Superficiale 
[kg/m²] 
Resistenza 
[m²K/W] 
Spessore 
equivalente 
d'aria [m] 
Superficie esterna 0,0400 
1 MUR Laterizi pieni sp.28 cm.rif.1.1.01 0,280 504,00 0,3600 4,200 
2 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 
3 ISO Polistirene espanso in lastre 
stampate per termocompressione 0,120 3,00 3,0769 8,400 
4 VAR Cartongesso in lastre 0,010 9,00 0,0476 0,080 
5 INT Intonaco di gesso puro 0,010 12,00 0,0286 0,100 
Superficie interna 0,1300 
Provincia: SIENA 
Comune: Sovicille 
Gradi giorno: 1797 
Zona: D 
Irradianza media mensile 
nel mese di massima 
insolazione: 
282 W/m² 
Trasmittanza massima: 0,5 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2008: 0,4 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2010: 0,29 W/m²K 
Trasmittanza della 
0,2699 
struttura: 
W/m²K 
Struttura regolamentare secondo DLGS 
311
52 
Calcolo della temperatura superficiale interna estiva 
Orientamento: N 
Colore della superficie esterna : Medio 
ora 
Temperatura 
aria esterna 
[°C] 
Irradianza 
[W/m²] 
Temperatura 
superficiale 
esterna [°C] 
Temperatura 
superficiale 
interna [°C] 
1 20,0 0 19,99 28,57 
2 19,3 0 19,34 28,64 
3 18,8 0 18,82 28,64 
4 18,4 0 18,43 28,52 
5 18,3 48 20,43 28,65 
6 18,6 191 27,05 28,66 
7 19,2 157 26,19 27,77 
8 20,4 110 25,27 27,34 
9 22,1 124 27,58 27,18 
10 24,0 134 29,98 27,04 
11 26,2 143 32,59 26,92 
12 28,3 145 34,75 26,83 
13 29,9 143 36,23 26,76 
14 30,9 134 36,87 26,69 
15 31,3 124 36,81 26,63 
16 30,9 110 35,80 26,59 
17 30,0 157 36,98 26,81 
18 28,6 191 37,06 27,55 
19 26,9 48 29,01 27,45 
20 25,2 0 25,19 27,35 
21 23,8 0 23,76 27,61 
22 22,5 0 22,46 27,87 
23 21,4 0 21,42 28,16 
24 20,6 0 20,64 28,41
53 
Verifica della condensa superficiale 
Condizioni esterne e interne 
Mese Temperatura 
esterna [°C] 
Pressione 
esterna [Pa] 
Temperatura 
interna [°C] 
Pressione 
interna [Pa] 
ottobre 14,60 1305 20,00 1636 
novembre 9,80 1020 20,00 1636 
dicembre 6,00 785 20,00 1636 
gennaio 4,80 714 20,00 1636 
febbraio 5,70 735 20,00 1636 
marzo 9,10 848 20,00 1636 
aprile 12,40 1037 20,00 1636 
maggio 16,30 1334 20,00 1636 
giugno 21,00 1759 20,00 1636 
luglio 24,00 1963 20,00 1636 
agosto 23,70 1972 20,00 1636 
settembre 20,20 1765 20,00 1636 
Fattore di temperatura 
Mese 
Pressione di 
saturazione 
interna [Pa] 
Temperatura 
minima 
superficiale 
[°C] 
Fattore di 
temperatura 
novembre 2045 17,86 0,7903 
dicembre 2045 17,86 0,8472 
gennaio 2045 17,86 0,8593 
febbraio 2045 17,86 0,8504 
marzo 2045 17,86 0,8037 
aprile 2045 17,86 0,7185
54 
Mese critico: gennaio 
Fattore di temperatura: 0,8593 
Resistenza minima accettabile: 1,7763 m²K/W 
Resistenza totale dell'elemento: 3,7053 m²K/W 
STRUTTURA REGOLAMENTARE 
Verifica della condensa interstiziale 
Pressione di saturazione [Pa] 
Pressione nell'interfaccia [Pa] 
Presenza di condensa 
Mese Superficie 
esterna Interfaccia1 Interfaccia2 Interfaccia3 Interfaccia4 Superficie 
interna 
ottobre 1667 1725 1728 2294 2304 2310 
ottobre 1305 1410 1420 1631 1633 1636 
novembre 1220 1303 1309 2256 2275 2286 
novembre 1020 1216 1235 1627 1631 1636 
dicembre 944 1037 1043 2227 2252 2267 
dicembre 785 1021 1043 1623 1629 1636 
gennaio 870 964 970 2217 2244 2261 
gennaio 714 947 970 1622 1628 1636 
febbraio 925 1018 1024 2224 2250 2265 
febbraio 735 999 1024 1623 1629 1636 
marzo 1164 1250 1256 2251 2270 2282 
marzo 848 1220 1256 1628 1631 1636 
aprile 1447 1519 1523 2276 2290 2299 
aprile 1037 1228 1246 1628 1631 1636 
maggio 1857 1900 1903 2307 2314 2318 
maggio 1334 1430 1439 1632 1634 1636 
giugno 2484 2469 2468 2345 2343 2342 
giugno 1759 1720 1716 1638 1637 1636 
luglio 2974 2906 2902 2369 2362 2357 
luglio 1963 1859 1849 1640 1638 1636 
agosto 2922 2859 2855 2367 2360 2356 
agosto 1972 1865 1855 1640 1638 1636 
settembre 2366 2363 2363 2339 2338 2338 
settembre 1765 1724 1720 1638 1637 1636
55 
Condensa accumulata 
Interfaccia 2 
Mese 
Flusso 
di 
vapore 
[kg/m²] 
Condensa 
accumulata 
[kg/m²] 
ottobre 0,0000 0,0000 
novembre 0,0000 0,0000 
dicembre 0,0070 0,0070 
gennaio 0,0118 0,0188 
febbraio 0,0041 0,0229 
marzo ‐0,0237 0,0000 
aprile 0,0000 0,0000 
maggio 0,0000 0,0000 
giugno 0,0000 0,0000 
luglio 0,0000 0,0000 
agosto 0,0000 0,0000 
settembre 0,0000 0,0000 
CONDENSA PRESENTE MA INFERIORE AL LIMITE (500 g/m²) 
Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
2.5.4 Verifica parete di progetto GRUPPO3 
28 febbraio 2013 
56 
Struttura: Parete Progetto Gruppo 3 
Dati generali 
Spessore: 0,460 m 
Massa superficiale: 600,40 kg/m² 
Resistenza: 3,5229 m²K/W 
Trasmittanza: 0,2839 W/m²K 
Parametri dinamici 
Fattore di attenuazione: 0,0705 
Sfasamento: 17h 8' 
Tipo di 
materiale Materiale Spessore 
[m] 
Massa 
Superficiale 
[kg/m²] 
Resistenza 
[m²K/W] 
Spessore 
equivalente 
d'aria [m] 
Superficie esterna 0,0400 
1 MUR Laterizi pieni sp.28 cm.rif.1.1.01 0,280 504,00 0,3600 4,200 
2 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 
3 ISO Sughero 0,130 16,90 2,8889 1,300 
4 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,005 9,00 0,0056 0,100 
5 IMP Foglio di Alluminio rivestito 0.5 
mm 0,0005 13,50 0,0000 8500,000 
6 VAR Cartongesso in lastre 0,010 9,00 0,0476 0,080 
7 INT Intonaco di gesso puro 0,010 12,00 0,0286 0,100 
Superficie interna 0,1300
57 
Provincia: SIENA 
Comune: Sovicille 
Gradi giorno: 1797 
Zona: D 
Irradianza media mensile 
nel mese di massima 
insolazione: 
282 W/m² 
Trasmittanza massima: 0,5 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2008: 0,4 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2010: 0,29 W/m²K 
Trasmittanza della 
0,2839 
struttura: 
W/m²K 
Struttura regolamentare secondo DLGS 
311 
Calcolo della temperatura superficiale interna estiva 
Orientamento: N 
Colore della superficie esterna : Medio 
ora 
Temperatura 
aria esterna 
[°C] 
Irradianza 
[W/m²] 
Temperatura 
superficiale 
esterna [°C] 
Temperatura 
superficiale 
interna [°C] 
1 20,0 0 19,99 27,44 
2 19,3 0 19,34 27,61 
3 18,8 0 18,82 27,78 
4 18,4 0 18,43 27,96 
5 18,3 48 20,43 28,11 
6 18,6 191 27,05 28,22 
7 19,2 157 26,19 28,26 
8 20,4 110 25,27 28,26 
9 22,1 124 27,58 28,19 
10 24,0 134 29,98 28,27 
11 26,2 143 32,59 28,28 
12 28,3 145 34,75 27,71 
13 29,9 143 36,23 27,44 
14 30,9 134 36,87 27,34 
15 31,3 124 36,81 27,25 
16 30,9 110 35,80 27,17 
17 30,0 157 36,98 27,12 
18 28,6 191 37,06 27,07 
19 26,9 48 29,01 27,03
58 
20 25,2 0 25,19 26,99 
21 23,8 0 23,76 26,96 
22 22,5 0 22,46 27,10 
23 21,4 0 21,42 27,57 
24 20,6 0 20,64 27,51 
Verifica della condensa superficiale 
Condizioni esterne e interne 
Mese Temperatura 
esterna [°C] 
Pressione 
esterna [Pa] 
Temperatura 
interna [°C] 
Pressione 
interna [Pa] 
ottobre 14,60 1305 20,00 1636 
novembre 9,80 1020 20,00 1636 
dicembre 6,00 785 20,00 1636 
gennaio 4,80 714 20,00 1636 
febbraio 5,70 735 20,00 1636 
marzo 9,10 848 20,00 1636 
aprile 12,40 1037 20,00 1636 
maggio 16,30 1334 20,00 1636 
giugno 21,00 1759 20,00 1636 
luglio 24,00 1963 20,00 1636 
agosto 23,70 1972 20,00 1636 
settembre 20,20 1765 20,00 1636 
Fattore di temperatura 
Mese 
Pressione di 
saturazione 
interna [Pa] 
Temperatura 
minima 
superficiale 
[°C] 
Fattore di 
temperatura 
novembre 2045 17,86 0,7903 
dicembre 2045 17,86 0,8472 
gennaio 2045 17,86 0,8593 
febbraio 2045 17,86 0,8504 
marzo 2045 17,86 0,8037 
aprile 2045 17,86 0,7185
59 
Mese critico: gennaio 
Fattore di temperatura: 0,8593 
Resistenza minima accettabile: 1,7763 m²K/W 
Resistenza totale dell'elemento: 3,5229 m²K/W 
STRUTTURA REGOLAMENTARE 
Verifica della condensa interstiziale 
Pressione di saturazione [Pa] 
Pressione nell'interfaccia [Pa] 
Presenza di condensa 
Mese 
Superfic 
ie 
esterna 
Interfacci 
a1 
Interfacci 
a2 
Interfacci 
a3 
Interfacci 
a4 
Interfacci 
a5 
Interfacci 
a6 
Superfic 
ie 
interna 
ottobre 1668 1728 1732 2290 2292 2292 2302 2308 
ottobre 1305 1305 1305 1305 1305 1636 1636 1636 
novemb 
re 1220 1308 1314 2250 2252 2252 2271 2283 
novemb 
re 1020 1020 1020 1020 1020 1636 1636 1636 
dicembr 
e 945 1043 1049 2218 2221 2221 2247 2263 
dicembr 
e 785 785 785 786 786 1636 1636 1636 
gennaio 870 969 976 2208 2211 2211 2240 2257 
gennaio 714 714 714 715 715 1636 1636 1636 
febbraio 926 1024 1030 2215 2219 2219 2245 2262 
febbraio 735 735 735 736 736 1636 1636 1636 
marzo 1165 1255 1261 2244 2246 2246 2267 2279 
marzo 848 848 848 849 849 1636 1636 1636 
aprile 1447 1523 1528 2272 2273 2273 2288 2297 
aprile 1037 1037 1037 1037 1037 1636 1636 1636 
maggio 1857 1903 1905 2305 2306 2306 2313 2317 
maggio 1334 1334 1334 1334 1334 1636 1636 1636 
giugno 2484 2468 2467 2346 2345 2345 2343 2342 
giugno 1759 1759 1759 1759 1759 1636 1636 1636 
luglio 2974 2902 2897 2372 2371 2371 2363 2358
luglio 1963 1963 1963 1963 1963 1636 1636 1636 
agosto 2922 2856 2852 2369 2368 2368 2361 2357 
agosto 1972 1972 1972 1972 1972 1636 1636 1636 
settemb 
re 2366 2363 2363 2339 2339 2339 2338 2338 
settemb 
re 1765 1765 1765 1765 1765 1636 1636 1636 
60 
CONDENSA NON PRESENTE 
Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
61 
2.5.5 Verifica solaio esistente 
Struttura: Solaio esistente 
Dati generali 
Spessore: 0,270 m 
Massa superficiale: 280,00 kg/m² 
Resistenza: 0,7646 m²K/W 
Trasmittanza: 1,3079 W/m²K 
Parametri dinamici 
Fattore di attenuazione: 0,3718 
Sfasamento: 7h 40' 
Tipo di 
materiale Materiale Spessore 
[m] 
Massa 
Superficiale 
[kg/m²] 
Resistenza 
[m²K/W] 
Spessore 
equivalente 
d'aria [m] 
Superficie esterna 0,0400 
1 CLS CLS alleggerito con STIROLITE S 
500 0,050 25,00 0,2874 1,500 
2 SOL Laterocemento sp.20 cm 0,200 219,00 0,3150 3,000 
3 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 
Superficie interna 0,1000 
Provincia: SIENA 
Comune: Sovicille 
Gradi giorno: 1797 
Zona: D 
Irradianza media mensile 
nel mese di massima 
insolazione: 
282 W/m² 
Trasmittanza massima: 0,46 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2008: 0,35 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2010: 0,26 W/m²K 
Trasmittanza della 
1,3079 
struttura: 
W/m²K 
Struttura non regolamentare secondo 
DLGS 311
62 
Calcolo della temperatura superficiale interna estiva 
Orientamento: Orizz 
Colore della superficie esterna : Medio 
Irraggiamento nullo 
ora 
Temperatura 
aria esterna 
[°C] 
Irradianza 
[W/m²] 
Temperatura 
superficiale 
esterna [°C] 
Temperatura 
superficiale 
interna [°C] 
1 20,0 0 19,99 26,22 
2 19,3 0 19,34 25,69 
3 18,8 0 18,82 25,06 
4 18,4 0 18,43 24,43 
5 18,3 19 18,30 23,90 
6 18,6 188 18,56 23,42 
7 19,2 377 19,21 23,03 
8 20,4 554 20,38 22,74 
9 22,1 706 22,07 22,50 
10 24,0 822 24,02 22,26 
11 26,2 895 26,23 22,06 
12 28,3 920 28,31 21,92 
13 29,9 895 29,87 21,87 
14 30,9 822 30,91 21,97 
15 31,3 706 31,30 22,21 
16 30,9 554 30,91 22,64 
17 30,0 377 30,00 23,27 
18 28,6 188 28,57 24,00 
19 26,9 19 26,88 24,82 
20 25,2 0 25,19 25,59 
21 23,8 0 23,76 26,17 
22 22,5 0 22,46 26,56 
23 21,4 0 21,42 26,70 
24 20,6 0 20,64 26,56
63 
Verifica della condensa superficiale 
Condizioni esterne e interne 
Mese Temperatura 
esterna [°C] 
Pressione 
esterna [Pa] 
Temperatura 
interna [°C] 
Pressione 
interna [Pa] 
ottobre 14,60 1305 20,00 1636 
novembre 9,80 1020 20,00 1636 
dicembre 6,00 785 20,00 1636 
gennaio 4,80 714 20,00 1636 
febbraio 5,70 735 20,00 1636 
marzo 9,10 848 20,00 1636 
aprile 12,40 1037 20,00 1636 
maggio 16,30 1334 20,00 1636 
giugno 21,00 1759 20,00 1636 
luglio 24,00 1963 20,00 1636 
agosto 23,70 1972 20,00 1636 
settembre 20,20 1765 20,00 1636 
Fattore di temperatura 
Mese 
Pressione di 
saturazione 
interna [Pa] 
Temperatura 
minima 
superficiale 
[°C] 
Fattore di 
temperatura 
novembre 2045 17,86 0,7903 
dicembre 2045 17,86 0,8472 
gennaio 2045 17,86 0,8593 
febbraio 2045 17,86 0,8504 
marzo 2045 17,86 0,8037 
aprile 2045 17,86 0,7185 
Mese critico: gennaio 
Fattore di temperatura: 0,8593 
Resistenza minima accettabile: 3,5526 m²K/W 
Resistenza totale dell'elemento: 0,7646 m²K/W 
STRUTTURA NON REGOLAMENTARE
64 
Verifica della condensa interstiziale 
Pressione di saturazione [Pa] 
Pressione nell'interfaccia [Pa] 
Presenza di condensa 
Mese Superficie 
esterna Interfaccia1 Interfaccia2 Superficie 
interna 
ottobre 1692 1926 2215 2237 
ottobre 1305 1406 1609 1636 
novembre 1255 1615 2111 2151 
novembre 1020 1209 1586 1636 
dicembre 983 1401 2032 2085 
dicembre 785 1045 1566 1636 
gennaio 909 1339 2008 2064 
gennaio 714 996 1561 1636 
febbraio 964 1385 2026 2080 
febbraio 735 1011 1562 1636 
marzo 1200 1574 2096 2139 
marzo 848 1089 1572 1636 
aprile 1477 1778 2167 2197 
aprile 1037 1220 1587 1636 
maggio 1875 2048 2253 2268 
maggio 1334 1426 1611 1636 
giugno 2478 2421 2360 2356 
giugno 1759 1721 1646 1636 
luglio 2945 2689 2431 2414 
luglio 1963 1863 1663 1636 
agosto 2895 2661 2424 2408 
agosto 1972 1869 1663 1636 
settembre 2365 2354 2342 2341 
settembre 1765 1725 1646 1636 
CONDENSA NON PRESENTE 
Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
65 
2.5.6 Verifica solaio di progetto 
GRUPPO1 
28 gennaio 2013 
Struttura: Solaio progetto Gruppo 1 
Dati generali 
Spessore: 0,520 m 
Massa superficiale: 334,80 kg/m² 
Resistenza: 3,5796 m²K/W 
Trasmittanza: 0,2594 W/m²K 
Parametri dinamici 
Fattore di attenuazione: 0,0893 
Sfasamento: 16h 29' 
Tipo di 
materiale Materiale Spessore 
[m] 
Massa 
Superficiale 
[kg/m²] 
Resistenza 
[m²K/W] 
Spessore 
equivalente 
d'aria [m] 
Superficie esterna 0,0400 
1 ISO Argilla espansa in granuli 0,260 72,80 2,8261 0,260 
2 CLS CLS alleggerito con STIROLITE S 
500 0,050 25,00 0,2874 1,500 
3 SOL Laterocemento sp.20 cm 0,200 219,00 0,3150 3,000 
4 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,010 18,00 0,0111 0,200 
Superficie interna 0,1000 
Provincia: SIENA 
Comune: Sovicille 
Gradi giorno: 1797 
Zona: D 
Irradianza media mensile 
nel mese di massima 
insolazione: 
282 W/m² 
Trasmittanza massima: 0,46 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2008: 0,35 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2010: 0,26 W/m²K 
Trasmittanza della 
0,2594 
struttura: 
W/m²K 
Struttura regolamentare secondo DLGS 
311
66 
Calcolo della temperatura superficiale interna estiva 
Orientamento: Orizz 
Colore della superficie esterna : Medio 
ora 
Temperatura 
aria esterna 
[°C] 
Irradianza 
[W/m²] 
Temperatura 
superficiale 
esterna [°C] 
Temperatura 
superficiale 
interna [°C] 
1 20,0 0 19,99 40,18 
2 19,3 0 19,34 40,81 
3 18,8 0 18,82 41,30 
4 18,4 0 18,43 41,58 
5 18,3 19 19,14 41,62 
6 18,6 188 26,92 41,43 
7 19,2 377 35,97 41,00 
8 20,4 554 45,00 40,36 
9 22,1 706 53,45 39,58 
10 24,0 822 60,55 38,70 
11 26,2 895 66,01 37,88 
12 28,3 920 69,20 37,65 
13 29,9 895 69,65 37,53 
14 30,9 822 67,44 37,41 
15 31,3 706 62,68 37,32 
16 30,9 554 55,53 37,25 
17 30,0 377 46,76 37,19 
18 28,6 188 36,93 37,13 
19 26,9 19 27,72 37,08 
20 25,2 0 25,19 37,05 
21 23,8 0 23,76 37,11 
22 22,5 0 22,46 37,81 
23 21,4 0 21,42 38,61 
24 20,6 0 20,64 39,42
67 
Verifica della condensa superficiale 
Condizioni esterne e interne 
Mese Temperatura 
esterna [°C] 
Pressione 
esterna [Pa] 
Temperatura 
interna [°C] 
Pressione 
interna [Pa] 
ottobre 14,60 1305 20,00 1636 
novembre 9,80 1020 20,00 1636 
dicembre 6,00 785 20,00 1636 
gennaio 4,80 714 20,00 1636 
febbraio 5,70 735 20,00 1636 
marzo 9,10 848 20,00 1636 
aprile 12,40 1037 20,00 1636 
maggio 16,30 1334 20,00 1636 
giugno 21,00 1759 20,00 1636 
luglio 24,00 1963 20,00 1636 
agosto 23,70 1972 20,00 1636 
settembre 20,20 1765 20,00 1636 
Fattore di temperatura 
Mese 
Pressione di 
saturazione 
interna [Pa] 
Temperatura 
minima 
superficiale 
[°C] 
Fattore di 
temperatura 
novembre 2045 17,86 0,7903 
dicembre 2045 17,86 0,8472 
gennaio 2045 17,86 0,8593 
febbraio 2045 17,86 0,8504 
marzo 2045 17,86 0,8037 
aprile 2045 17,86 0,7185
68 
Mese critico: gennaio 
Fattore di temperatura: 0,8593 
Resistenza minima accettabile: 1,7763 m²K/W 
Resistenza totale dell'elemento: 3,5796 m²K/W 
STRUTTURA REGOLAMENTARE 
Verifica della condensa interstiziale 
Pressione di saturazione [Pa] 
Pressione nell'interfaccia [Pa] 
Presenza di condensa 
Mese Superficie 
esterna Interfaccia1 Interfaccia2 Interfaccia3 Superficie 
interna 
ottobre 1667 2186 2246 2313 2315 
ottobre 1305 1322 1422 1623 1636 
novembre 1220 2059 2167 2292 2296 
novembre 1020 1052 1239 1611 1636 
dicembre 945 1963 2106 2275 2281 
dicembre 785 830 1087 1602 1636 
gennaio 870 1933 2088 2270 2276 
gennaio 714 762 1041 1599 1636 
febbraio 926 1955 2102 2274 2280 
febbraio 735 782 1055 1600 1636 
marzo 1165 2041 2156 2288 2293 
marzo 848 889 1128 1604 1636 
aprile 1447 2127 2209 2303 2306 
aprile 1037 1068 1250 1612 1636 
maggio 1857 2232 2274 2320 2322 
maggio 1334 1350 1441 1624 1636 
giugno 2484 2366 2354 2341 2341 
giugno 1759 1753 1715 1641 1636 
luglio 2974 2455 2407 2355 2353 
luglio 1963 1946 1847 1649 1636 
agosto 2922 2446 2401 2354 2352
69 
agosto 1972 1954 1853 1649 1636 
settembre 2366 2343 2340 2338 2338 
settembre 1765 1758 1719 1641 1636 
CONDENSA NON PRESENTE 
Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
70 
2.5.7 Verifica solaio di progetto 
GRUPPO2 
11 febbraio 2013 
Struttura: Solaio di progetto Gruppo 2 
Dati generali 
Spessore: 0,510 m 
Massa superficiale: 304,10 kg/m² 
Resistenza: 4,0777 m²K/W 
Trasmittanza: 0,2452 W/m²K 
Parametri dinamici 
Fattore di attenuazione: 0,1150 
Sfasamento: 10h 41' 
Tipo di 
materiale Materiale Spessore 
[m] 
Massa 
Superficiale 
[kg/m²] 
Resistenza 
[m²K/W] 
Spessore 
equivalente 
d'aria [m] 
Superficie esterna 0,0400 
1 CLS CLS alleggerito con STIROLITE S 
500 0,050 25,00 0,2874 1,500 
2 SOL Laterocemento sp.20 cm 0,200 219,00 0,3150 3,000 
3 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 
4 INA Camera non ventilata sp.mm.100 0,100 0,10 0,1600 0,100 
5 ISO Polistirene espanso in lastre 
stampate per termocompressione 0,120 3,00 3,0769 8,400 
6 VAR Cartongesso in lastre 0,010 9,00 0,0476 0,080 
7 INT Intonaco di gesso puro 0,010 12,00 0,0286 0,100 
Superficie interna 0,1000
71 
Provincia: SIENA 
Comune: Sovicille 
Gradi giorno: 1797 
Zona: D 
Irradianza media mensile 
nel mese di massima 
insolazione: 
282 W/m² 
Trasmittanza massima: 0,46 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2008: 0,35 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2010: 0,26 W/m²K 
Trasmittanza della 
0,2452 
struttura: 
W/m²K 
Struttura regolamentare secondo DLGS 
311 
Calcolo della temperatura superficiale interna estiva 
Orientamento: Orizz 
Colore della superficie esterna : Medio 
Irraggiamento nullo 
ora 
Temperatura 
aria esterna 
[°C] 
Irradianza 
[W/m²] 
Temperatura 
superficiale 
esterna [°C] 
Temperatura 
superficiale 
interna [°C] 
1 20,0 0 19,99 24,78 
2 19,3 0 19,34 24,82 
3 18,8 0 18,82 24,78 
4 18,4 0 18,43 24,67 
5 18,3 19 18,30 24,51 
6 18,6 188 18,56 24,32 
7 19,2 377 19,21 24,12 
8 20,4 554 20,38 23,96 
9 22,1 706 22,07 23,81 
10 24,0 822 24,02 23,69 
11 26,2 895 26,23 23,60 
12 28,3 920 28,31 23,52 
13 29,9 895 29,87 23,45 
14 30,9 822 30,91 23,39 
15 31,3 706 31,30 23,34 
16 30,9 554 30,91 23,33 
17 30,0 377 30,00 23,36 
18 28,6 188 28,57 23,43
72 
19 26,9 19 26,88 23,57 
20 25,2 0 25,19 23,76 
21 23,8 0 23,76 23,99 
22 22,5 0 22,46 24,24 
23 21,4 0 21,42 24,48 
24 20,6 0 20,64 24,66 
Verifica della condensa superficiale 
Condizioni esterne e interne 
Mese Temperatura 
esterna [°C] 
Pressione 
esterna [Pa] 
Temperatura 
interna [°C] 
Pressione 
interna [Pa] 
ottobre 14,60 1305 20,00 1636 
novembre 9,80 1020 20,00 1636 
dicembre 6,00 785 20,00 1636 
gennaio 4,80 714 20,00 1636 
febbraio 5,70 735 20,00 1636 
marzo 9,10 848 20,00 1636 
aprile 12,40 1037 20,00 1636 
maggio 16,30 1334 20,00 1636 
giugno 21,00 1759 20,00 1636 
luglio 24,00 1963 20,00 1636 
agosto 23,70 1972 20,00 1636 
settembre 20,20 1765 20,00 1636 
Fattore di temperatura 
Mese 
Pressione di 
saturazione 
interna [Pa] 
Temperatura 
minima 
superficiale 
[°C] 
Fattore di 
temperatura 
novembre 2045 17,86 0,7903 
dicembre 2045 17,86 0,8472 
gennaio 2045 17,86 0,8593 
febbraio 2045 17,86 0,8504 
marzo 2045 17,86 0,8037 
aprile 2045 17,86 0,7185
73 
Mese critico: gennaio 
Fattore di temperatura: 0,8593 
Resistenza minima accettabile: 3,5526 m²K/W 
Resistenza totale dell'elemento: 4,0777 m²K/W 
STRUTTURA REGOLAMENTARE 
Verifica della condensa interstiziale 
Pressione di saturazione [Pa] 
Pressione nell'interfaccia [Pa] 
Presenza di condensa 
Mese 
Superfic 
ie 
esterna 
Interfacci 
a1 
Interfacci 
a2 
Interfacci 
a3 
Interfacci 
a4 
Interfacci 
a5 
Interfacci 
a6 
Superfic 
ie 
interna 
ottobre 1667 1708 1754 1758 1782 2303 2312 2318 
ottobre 1305 1342 1415 1424 1427 1631 1633 1636 
Novemb 
re 1219 1279 1348 1353 1389 2274 2291 2301 
Novemb 
re 1020 1088 1224 1242 1247 1628 1631 1636 
Dicembr 
e 944 1010 1087 1093 1134 2251 2274 2288 
Dicembr 
e 785 879 1067 1092 1098 1625 1630 1636 
gennaio 869 936 1015 1021 1063 2244 2269 2284 
gennaio 714 808 996 1021 1028 1623 1629 1636 
febbraio 924 991 1069 1074 1116 2249 2273 2287 
febbraio 735 839 1047 1074 1081 1624 1629 1636 
marzo 1164 1225 1296 1301 1339 2270 2288 2299 
marzo 848 987 1264 1301 1305 1629 1632 1636 
Aprile 1446 1498 1556 1561 1591 2290 2303 2310 
Aprile 1037 1103 1235 1253 1257 1628 1631 1636 
maggio 1857 1888 1922 1925 1943 2314 2320 2324 
maggio 1334 1367 1434 1443 1445 1632 1634 1636 
giugno 2484 2473 2462 2461 2455 2343 2342 2341
giugno 1759 1745 1718 1715 1714 1637 1637 1636 
Luglio 2975 2925 2871 2867 2840 2362 2355 2351 
Luglio 1963 1927 1855 1845 1843 1640 1638 1636 
agosto 2923 2877 2828 2824 2800 2360 2354 2350 
agosto 1972 1935 1861 1851 1848 1640 1638 1636 
Settemb 
re 2366 2364 2361 2361 2360 2338 2338 2338 
Settemb 
re 1765 1751 1722 1718 1717 1638 1637 1636 
74 
Condensa accumulata 
Interfaccia 3 
Mese 
Flusso 
di 
vapore 
[kg/m²] 
Condensa 
accumulata 
[kg/m²] 
ottobre 0,0000 0,0000 
novembre 0,0000 0,0000 
dicembre 0,0000 0,0000 
gennaio 0,0045 0,0045 
febbraio ‐0,0022 0,0022 
marzo ‐0,0289 0,0000 
aprile 0,0000 0,0000 
maggio 0,0000 0,0000 
giugno 0,0000 0,0000 
luglio 0,0000 0,0000 
agosto 0,0000 0,0000 
settembre 0,0000 0,0000 
CONDENSA PRESENTE MA INFERIORE AL LIMITE (500 g/m²) 
Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
75 
2.5.8 Verifica solaio di progetto 
GRUPPO3 
13 marzo 2013 
Struttura: Solaio di Progetto Gruppo 3 
Dati generali 
Spessore: 0,491 m 
Massa superficiale: 320,67 kg/m² 
Resistenza: 3,8597 m²K/W 
Trasmittanza: 0,2591 W/m²K 
Parametri dinamici 
Fattore di attenuazione: 0,0769 
Sfasamento: 15h 10' 
Tipo di 
materiale Materiale Spessore 
[m] 
Massa 
Superficiale 
[kg/m²] 
Resistenza 
[m²K/W] 
Spessore 
equivalente 
d'aria [m] 
Superficie esterna 0,0400 
1 CLS CLS alleggerito con STIROLITE S 
500 0,050 25,00 0,2874 1,500 
2 SOL Laterocemento sp.20 cm 0,200 219,00 0,3150 3,000 
3 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 
4 INA Camera non ventilata 0,070 0,07 0,1300 0,070 
5 ISO Sughero 0,130 16,90 2,8889 1,300 
6 IMP Foglio di Alluminio rivestito 0.5 
mm 0,0005 2,70 0,0000 1700,000 
7 VAR Cartongesso in lastre 0,010 9,00 0,0476 0,080 
8 INT Intonaco di gesso puro 0,010 12,00 0,0286 0,100 
Superficie interna 0,1000
76 
Provincia: SIENA 
Comune: Sovicille 
Gradi giorno: 1797 
Zona: D 
Irradianza media mensile 
nel mese di massima 
insolazione: 
282 W/m² 
Trasmittanza massima: 0,46 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2008: 0,35 W/m²K 
Trasmittanza massima dal 
2010: 0,26 W/m²K 
Trasmittanza della 
0,2591 
struttura: 
W/m²K 
Struttura regolamentare secondo DLGS 
311 
Calcolo della temperatura superficiale interna estiva 
Orientamento: Orizz 
Colore della superficie esterna : Medio 
Irraggiamento nullo 
ora 
Temperatura 
aria esterna 
[°C] 
Irradianza 
[W/m²] 
Temperatura 
superficiale 
esterna [°C] 
Temperatura 
superficiale 
interna [°C] 
1 20,0 0 19,99 23,99 
2 19,3 0 19,34 24,16 
3 18,8 0 18,82 24,32 
4 18,4 0 18,43 24,44 
5 18,3 19 18,30 24,52 
6 18,6 188 18,56 24,55 
7 19,2 377 19,21 24,52 
8 20,4 554 20,38 24,45 
9 22,1 706 22,07 24,34 
10 24,0 822 24,02 24,21 
11 26,2 895 26,23 24,08 
12 28,3 920 28,31 23,96 
13 29,9 895 29,87 23,86 
14 30,9 822 30,91 23,78 
15 31,3 706 31,30 23,72 
16 30,9 554 30,91 23,67 
17 30,0 377 30,00 23,62
77 
18 28,6 188 28,57 23,58 
19 26,9 19 26,88 23,55 
20 25,2 0 25,19 23,54 
21 23,8 0 23,76 23,56 
22 22,5 0 22,46 23,61 
23 21,4 0 21,42 23,70 
24 20,6 0 20,64 23,83 
Verifica della condensa superficiale 
Condizioni esterne e interne 
Mese Temperatura 
esterna [°C] 
Pressione 
esterna [Pa] 
Temperatura 
interna [°C] 
Pressione 
interna [Pa] 
ottobre 14,60 1305 20,00 1636 
novembre 9,80 1020 20,00 1636 
dicembre 6,00 785 20,00 1636 
gennaio 4,80 714 20,00 1636 
febbraio 5,70 735 20,00 1636 
marzo 9,10 848 20,00 1636 
aprile 12,40 1037 20,00 1636 
maggio 16,30 1334 20,00 1636 
giugno 21,00 1759 20,00 1636 
luglio 24,00 1963 20,00 1636 
agosto 23,70 1972 20,00 1636 
settembre 20,20 1765 20,00 1636 
Fattore di temperatura 
Mese 
Pressione di 
saturazione 
interna [Pa] 
Temperatura 
minima 
superficiale 
[°C] 
Fattore di 
temperatura 
novembre 2045 17,86 0,7903 
dicembre 2045 17,86 0,8472 
gennaio 2045 17,86 0,8593 
febbraio 2045 17,86 0,8504
78 
marzo 2045 17,86 0,8037 
aprile 2045 17,86 0,7185 
Mese critico: gennaio 
Fattore di temperatura: 0,8593 
Resistenza minima accettabile: 3,5526 m²K/W 
Resistenza totale dell'elemento: 3,8597 m²K/W 
STRUTTURA REGOLAMENTARE 
Verifica della condensa interstiziale 
Pressione di saturazione [Pa] 
Pressione nell'interfaccia [Pa] 
Presenza di condensa 
Mese 
Superfi 
cie 
esterna 
Interfacc 
ia1 
Interfacc 
ia2 
Interfacc 
ia3 
Interfacc 
ia4 
Interfacc 
ia5 
Interfacc 
ia6 
Interfacc 
ia7 
Superfi 
cie 
interna 
ottobre 1667 1711 1760 1763 1784 2302 2302 2311 2317 
ottobre 1305 1305 1306 1306 1306 1306 1636 1636 1636 
novem 
bre 1220 1283 1356 1361 1393 2270 2270 2288 2299 
novem 
bre 1020 1021 1022 1022 1022 1022 1636 1636 1636 
dicemb 
re 944 1014 1097 1103 1138 2246 2246 2270 2285 
dicemb 
re 785 786 787 787 787 788 1636 1636 1636 
gennai 
o 869 940 1024 1030 1067 2238 2238 2265 2281 
gennai 
o 714 715 716 717 717 717 1636 1636 1636 
febbrai 
o 925 995 1078 1084 1120 2244 2244 2269 2284 
febbrai 
o 735 736 737 738 738 738 1636 1636 1636 
marzo 1164 1229 1305 1310 1342 2266 2266 2285 2296
marzo 848 849 850 850 850 851 1636 1636 1636 
aprile 1447 1501 1563 1568 1594 2287 2287 2301 2309 
aprile 1037 1038 1039 1039 1039 1039 1636 1636 1636 
maggio 1857 1890 1926 1929 1944 2313 2313 2319 2323 
maggio 1334 1334 1335 1335 1335 1335 1636 1636 1636 
giugno 2484 2473 2460 2459 2454 2344 2344 2342 2341 
giugno 1759 1759 1759 1759 1759 1759 1636 1636 1636 
luglio 2975 2922 2865 2861 2838 2363 2363 2356 2352 
luglio 1963 1963 1962 1962 1962 1962 1636 1636 1636 
agosto 2922 2874 2822 2819 2797 2361 2361 2355 2351 
agosto 1972 1972 1971 1971 1971 1971 1636 1636 1636 
settem 
bre 2366 2364 2361 2361 2360 2338 2338 2338 2338 
settem 
bre 1765 1765 1765 1765 1765 1765 1636 1636 1636 
79 
CONDENSA NON PRESENTE 
Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
80 
2.7 COMPUTI EDILIZI 
2.7.1 GRUPPO1
81
82 
2.7.2 GRUPPO2
83
84
85 
2.7.3 GRUPPO3
86
87
88 
CAPITOLO III 
ENERGIE RINNOVABILI PER IMPIANTI DOMESTICI 
3.1 Pannelli Solari Termici 
Il sole costituisce una forma di energia pulita, rinnovabile, e gratuita. Da sempre l’uomo 
si è adoperato per sfruttare questa gigante centralina di riscaldamento a proprio vantaggio. 
Con l’avvento delle moderne tecnologie i sistemi di captazione solare si sono raffinati ed 
estesi: a seconda delle esigenze dell’utente si possono trovare varie soluzioni per la 
produzione di energia mediante lo sfruttamento della radiazione solare. 
I sistemi più diffusi e conosciuti, per usi domestici, sono i pannelli solari termici, 
necessari al riscaldamento e alla produzione di acqua calda, e il fotovoltaico che consente la 
produzione di energia elettrica. 
In Italia l’utilizzo della radiazione solare nella produzione di energia elettrica e nel 
riscaldamento è quasi obbligatoria considerata l’insolazione della quale godiamo 
annualmente: si tratta di circa 1500 kW/h per m2 , un quantitativo che consentirebbe, con 
l’utilizzo di un solo pannello termico di circa un metro quadrato, di riscaldare dagli 80 ai 130 
litri di acqua al giorno ad una temperatura di circa 40°. Ovviamente le variabili da considerare 
sono molteplici e l’efficienza energetica che si può avere da un impianto termico tiene conto di 
diversi fattori: 
‐ la radiazione solare annuale disponibile nel luogo d’installazione; 
‐ il fattore di correzione, calcolato sulla base dell’orientamento, dell’angolo di 
inclinazione dei collettori solari ed eventuali ombre temporanee; 
‐ le prestazioni tecniche dei pannelli solari, del serbatoio, degli altri componenti 
dell’impianto e dell’efficienza del sistema di distribuzione; 
‐ il grado di contemporaneità tra produzione del calore e fabbisogno dello stesso da 
parte dell’utenza. 
E, sebbene le condizioni climatiche differiscano da regione a regione, si possono 
osservare alcune regole generali da seguire nel momento in cui si decide di installare un 
impianto solare termico. Le condizioni ottimali per l’installazione sono: 
‐ esposizione dei collettori a sud (con un minimo calo di resa si possono collocare 
anche a sud‐est e sud‐ovest)
‐ in caso di fabbisogno costante di acqua calda durante l’anno, l’inclinazione 
89 
consigliata è pari indicativamente alla latitudine del luogo (35°‐45°); 
‐ in caso di fabbisogno di acqua calda prevalentemente estivo, l’inclinazione 
consigliata è pari alla latitudine del luogo diminuita di 15° (20°‐30°); 
‐ in caso di fabbisogno di acqua calda prevalentemente invernale, nell’utilizzo 
dell’impianto per il riscaldamento degli ambienti, l’inclinazione consigliata è pari 
alla latitudine del luogo aumentata di 15° (50°‐60°); 
‐ assenza di ostacoli in grado di creare ombreggiamento; 
‐ nei tetti a falda il posizionamento dei collettori si preferisce parallelo alla falda sia 
per motivi estetici sia per la maggiore facilità di installazione (le differenze di 
prestazioni dovute alle diverse inclinazioni non sono, in questo caso, 
particolarmente significative). 
Le principali soluzioni tecniche e architettoniche per l’installazione dei collettori sono: 
L’impianto solare termico viene utilizzato in ambito domestico per: 
‐ la produzione di acqua calda sanitaria 
‐ il riscaldamento degli ambienti 
‐ il riscaldamento di piscine 
‐ il raffrescamento degli ambienti 
Si consiglia, soprattutto per l’utilizzo ai fini di riscaldamento, l’accoppiamento di 
questo impianto con un sistema di riscaldamento convenzionale che può essere utilizzato 
come supporto in caso di mancanza di sole. È inoltre necessario per l’efficacia di tale impianto
che gli ambienti domestici siano sufficientemente coibentati: in tali condizioni si riesce a 
coprire, solo con la captazione solare, dal 25 al 50% del fabbisogno termico dell’abitazione. 
La struttura dell’impianto solare termico è costituita da due elementi principali 
presenti in tutti i tipi di sistema, il collettore e il serbatoio e alcuni elementi aggiuntivi che 
dipendono dall’impianto che si decide di installare. Sono presenti nella maggior parte degli 
impianti: 
‐ il collettore, che serve a captare la radiazione solare e trasformarla in energia 
90 
termica 
‐ il serbatoio per accumulare il calore uno o più scambiatori di calore; 
‐ una pompa di ricircolo e relativa centralina di comando (se l’impianto è a 
circolazione forzata); 
‐ un sistema integrativo del calore di tipo tradizionale (gas, gasolio, elettricità, 
biomasse); 
‐ valvole, tubazioni e altri componenti per la sicurezza. 
Vediamo le caratteristiche specifiche per ogni tipo di impianto. Una prima differenza 
dipende dal tipo di collettore solare che si decide di adoperare: il collettore è l’elemento che 
assorbe la radiazione solare e la converte in calore. Il collettore solare è dotato di una 
copertura trasparente (vetro o materiale plastico) posta frontalmente all’assorbitore che ha lo 
scopo di mantenere intrappolato il calore all’interno e permettere il passaggio della 
radiazione solare. Per mantenere l’isolamento termico, il collettore ha una coibentazione 
laterale e posteriore che limita la dispersione di calore verso l’esterno. L’elemento principale 
del collettore è l’assorbitore (piastra assorbente), che ha la funzione di captare la radiazione 
solare incidente e trasformarla in calore. È costituito di una sottile piastra di metallo 
termicamente conduttivo (rame, rame‐alluminio o acciaio al nickel‐cromo), verniciata o 
trattata con uno strato di materiale selettivo che consente un alto grado di assorbimento della 
radiazione solare e riduce le perdite di calore verso l’esterno. Il calore sviluppato 
nell’assorbitore, è trasferito a un fluido termovettore (acqua o una miscela di acqua e 
antigelo) che fluisce in tubi di rame fissati o saldati sulla superficie posteriore dello stesso che 
conducono il calore verso il serbatoio. Il serbatoio, isolato termicamente, ha lo scopo di 
immagazzinare il calore ceduto dai collettori, e lo rende disponibile nel momento in cui risulta 
necessario (ad esempio quando si sta facendo la doccia).
91 
I collettori, o pannelli, possono essere secondo le loro caratteristiche costruttive: 
‐ pannelli solari termici piani 
i. non vetrati o scoperti 
ii. vetrati 
‐ non selettivi 
‐ selettivi 
i. ad aria 
‐ pannelli solari termici sottovuoto 
i. tubo a U 
ii. heat pipe 
‐ pannelli solari termici con serbatoio integrato 
‐ pannelli solari termici a concentrazione
92 
3.1.1 Pannelli solari termici piani. 
I pannelli solari termici piani vetrati sono costituiti da un collettore trasparente e una 
lastra assorbente, formata da lamine e da un sistema idraulico, contenente il fluido 
termovettore, e disposta al di sotto di un intercapedine collocata tra i due elementi. Il vetro ha 
la caratteristica particolare di essere trasparente alla luce del sole (in modo da far passare i 
raggi) ma è opaco ai raggi infrarossi. In questo modo i raggi vengono trattenuti evitando 
importanti dispersioni di calore. Questo tipo di collettore ha un ottimo rendimento energetico 
in condizioni climatiche sfavorevoli, tanto che riesce a essere sfruttato per tutto il periodo che 
va da marzo a ottobre. 
I solari termici vetrati selettivi sono caratterizzati da una maggiore efficienza durante 
circostanze climatiche poco favorevoli grazie al particolare trattamento dell'assorbitore che lo 
rende più ricettivo al calore; mentre quelli non selettivi hanno semplicemente l'assorbitore 
colorato di nero in modo da attirare maggiormente la radiazione solare. 
I pannelli solari termici piani non vetrati o scoperti sono invece privi di vetro: essendo 
realizzati mediante un sistema di tubi in plastica hanno dei costi più economici rispetto ai 
vetrati. L’acqua passa all’interno dei tubi del pannello, dove viene riscaldata dai raggi solari (la 
temperatura massima che raggiunge è di 40)°. Durante il periodo estivo, poiché il 
riscaldamento avviene per irraggiamento, questo impianto raggiunge delle prestazioni 
ottimali. Tuttavia, mancando di un efficiente sistema di coibentazione è difficile sfruttarlo in 
condizioni climatiche poco favorevoli (la temperatura esterna deve essere di almeno 20°). 
Hanno comunque il vantaggio di essere poco costosi e di avere un ottimo rendimento
in condizioni ottimali di irraggiamento quando la temperatura esterna è alta. Vengono perciò 
usati principalmente durante il periodo estivo nel riscaldamento dell’acqua sanitaria. 
I pannelli solari termici piani ad aria sono strutturati in modo tale da far circolare al 
loro interno l’aria anziché l’acqua. Tale sistema consente di trattenere il calore più a lungo, in 
quanto l’aria lo disperde in misura inferiore rispetto all’acqua: l’aria circola nello spazio tra 
vetro e assorbitore e tra assorbitore e fondo del pannello realizzato in poliuretano isolante. 
L’aria calda trasferisce poi il suo calore all’acqua sanitaria, producendo quantità di acqua 
calda direttamente proporzionali alla superficie del pannello. 
93 
3.1.2 Pannelli solari termici sottovuoto 
I pannelli solari termici sottovuoto sono caratterizzati dalla mancanza d’aria 
nell’intercapedine posta tra l’assorbitore e la copertura di vetro: in fase di assemblaggio 
dell’impianto l’aria viene, infatti, aspirata così da usare il sottovuoto come isolante termico. In 
questo modo tale sistema evita le perdite di calore e consente un maggiore apporto energetico 
anche in ambienti freddi, con un riscaldamento del fluido pari a 70‐80°. I collettori sottovuoto 
possono essere di due tipi: 
‐ tubo a U: il liquido circola direttamente nel tubo senza bisogno di riscaldare l’acqua 
sovrastante, il circuito è quindi più semplice in quanto il liquido presente è lo stesso 
che verrà utilizzato nel riscaldamento 
‐ heat pipe: il liquido circola in un tubo di rame chiuso alle estremità. Il liquido in
bassa pressione a contatto con il calore evapora e si condensa nella parte alta del 
tubo; in tal modo riscalda l’acqua sovrastante 
Questo tipo di impianto consente un miglioramento delle prestazioni energetiche pari al 15%, 
anche in condizioni climatiche sfavorevoli, tuttavia i costi e la fragilità dei collettori 
costituiscono spesso un impedimento all’installazione. 
94 
3.1.3 Pannelli solari con serbatoio integrato 
I pannelli solari con serbatoio integrato sono così chiamati in quanto, questo elemento e 
l’assorbitore sono contenuti in un unico blocco: l’energia solare scalda direttamente l’acqua, 
senza bisogno del fluido termovettore. 
Il sistema funziona secondo le leggi della convezione: il sole scalda l’acqua che 
aumentando di temperatura si espande e si spinge verso l’alto sostituendosi all’acqua fredda. 
Si generano così una serie di moti convettivi che riescono a scaldare l’intera massa d’acqua 
contenuta nel serbatoio. Il serbatoio ricoperto dall’assorbitore ha in genere, al suo interno, 
una resistenza che può riscaldare l’acqua in caso di assenza prolungata di sole (o 
nell’eventualità si abbia bisogno di una quantità maggiore di acqua calda). 
Questo tipo di impianto presenta costi abbastanza ridotti e risulta comodo da 
installare; tuttavia è consigliabile in zone dove la stagione invernale non sia troppo rigida 
poiché, se si abbassasse eccessivamente la temperatura, il rischio che l’acqua del serbatoio si 
congeli è elevato e può causare gravi danni all’intero impianto.
95 
3.1.4 Pannelli solari termici a concentrazione 
I pannelli solari termici a concentrazione convertono la radiazione solare in energia 
elettrica, mediante processi di concentrazione ottica e cicli termodinamici. Tale tecnologia 
sfrutta solo la radiazione diretta e mal si presta, a parte casi particolari o applicazioni 
eminentemente termiche, alla realizzazione di impianti di piccole dimensioni; questo sistema 
è utilizzato per la produzione di calore ad alta pressione e temperatura (100‐250 °C). Il 
pannello solare termico a concentrazione è composto di un sistema di specchi, detto 
“concentratore primario” che ha lo scopo di proiettare tutta la luce solare in un unico punto 
dove è posizionato il ricevitore fotovoltaico, posto sul fuoco ottico del sistema.. L'energia 
termica sprigionata dalla concentrazione dei raggi solari sul ricevitore fotovoltaico riscalda il 
liquido termovettore, generando forza vapore, e quindi energia. 
L’impianto con pannelli solari termici può essere di due tipi a seconda delle 
caratteristiche strutturali: 
‐ Impianti a circuito aperto: il fluido termovettore proveniente dal collettore è la 
stessa acqua, che raggiunta la temperatura desiderata, arriva all’utenza 
‐ Impianti a circuito chiuso: il fluido termovettore scorre in un circuito chiuso 
(circuito primario) che cede il calore, attraverso uno scambiatore, all’acqua 
all’interno di un serbatoio. L’acqua calda così accumulata viene inviata all’utenza 
tramite un circuito secondario.
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  • 1. ENERGIA AMICA Progetto promosso da: Con il patrocinio di: A cura di Dott.ssa Federica Perra
  • 2. INDICE INTRODUZIONE………………………………………………………………………………………………………………...5 Prefazione……………………………………………………………………………………………………………………….....9 2 CAPITOLO I – RELAZIONE TECNICA 2.1 Stato attuale………………………………………………………………………………………………………………10 2.2 Il Progetto………………………………………………………………………………………………………………....12 2.2.1 Gruppo 1 2.2.2. Gruppo 2 2.2.3 Gruppo 3 2.3 Materiali utilizzati………………………………………………………………………………………………........18 2.3.1 Triso‐Murs+ 2.3.2 Argilla espansa sciolta 2.3.3 Polistirene espanso 2.3.4. Sughero 2.4 Tecnologie utilizzate…………………………………………………………………………………………….......23 2.4.1 Vetri doppi specchiati 2.4.2 Caldaia a condensazione 2.4.3 Impianto di riscaldamento a pavimento ALLEGATO 1: Dimensionamento impianto di riscaldamento a pavimento (G‐II)…………………28 ALLEGATO 2: Dimensionamento impianto di riscaldamento a pavimento (G‐III)………………..29 ALLEGATO 3: Dimensionamento impianto a pannelli solari……………………………………………….30 TAVOLE…………………………………………………………………………………………………………………………...32 2.5 Calcoli trasmittanze………………………………………………………………………………………………….45 2.5.1 Verifica parete esistente 2.5.2 Verifica parete di progetto – Gruppo I 2.5.3 Verifica parete di progetto – Gruppo II 2.5.4 Verifica parete di progetto – Gruppo III 2.5.5 Verifica solaio esistente 2.5.6 Verifica solaio di progetto – Gruppo I 2.5.7 Verifica solaio di progetto – Gruppo II
  • 3. 3 2.5.8 Verifica solaio di progetto – Gruppo III 2.7 Computi edilizi………………………………………………………………………………………………………….80 2.7.1 Gruppo I 2.7.2 Gruppo II 2.7.3 Gruppo III CAPITOLO III – ENERGIE RINNOVABILI PER IMPIANTI DOMESTICI 3.1 Pannelli solari termici………………………………………………………………………………………………88 3.1.1 Pannelli solari termici piani 3.1.2 Pannelli solari termici sottovuoto 3.1.3 Pannelli solari con serbatoio integrato 3.1.4 Pannelli solari termici a concentrazione 3.1.5 Impianti a circolazione naturale 3.1.6 Impianti a circolazione forzata 3.2 Fotovoltaico…………………………………………………………………………………………………………………….98 3.2.1 I moduli fotovoltaici 3.2.2 La cella fotovoltaica 3.2.3 Strutture di sostegno dei moduli 3.2.4 Inverter 3.2.5 Sistema di monitoraggio 3.2.6 Misuratori di energia 3.2.7 Impianti fotovoltaici grid‐connect 3.2.8 Impianti stand‐alone 3.2.9 BIPV 3.3 Geotermia……………………………………………………………………………………..………………………………108 3.3.1 Scambio diretto 3.3.2 Circuito chiuso 3.3.3 Circuito aperto 3.4 Eolico domestico……………………………………………………………………………………………………..115 3.4.1 Micro‐eolico 3.4.2 Mini‐eolico 3.4.3 Medio‐eolico CAPITOLO IV – NORMATIVA IN MATERIA DI ENERGIE RINNOVABILI 4.1 Decreto legislativo 311/2006…………………………………………………………………………………125 4.2 Decreto legislativo 28 3/3/2011 (attuazione direttiva 2009/28/CE)…………………...131 4.2.1 Solari termici 4.2.2 Geotermia 4.2.3 Incentivi 4.2.4 Certificati bianchi
  • 4. 4 4.2.5 Controlli 4.3 Decreto ministeriale 6/7/2012………………………………………………………………………………139 4.3.1 Impianto alimentato da fonti rinnovabili 4.3.2 Modalità di incentivazione 4.3.3 Lo scambio sul posto 4.3.4 V Conto Energia in materia di fotovoltaico CONCLUSIONI………………………………………………………………………………………………………………..149 APPENDICE……………………………………………………………………………………………………………………151 BIBLIOGRAFIA………………………………………………………………………………………………………….......168
  • 5. 5 ENERGIA AMICA Progetto promosso da: Con il patrocinio di: INTRODUZIONE Nel suo libro “La casa bioecologica”, Karl Lotz, pioniere della bioarchitettura ecologica, definisce l’abitazione come “la terza pelle dell’uomo”. Tale principio vuole evidenziare il rapporto fondamentale tra ambiente esterno e ambiente interno: l’edilizia moderna si basa sul concetto di isolamento degli edifici dall’ambiente esterno, impedendo in questo modo che energia e stimoli penetrino all’interno delle unità abitative. I materiali da costruzione utilizzati sono spesso tossici, non solo per le esalazioni che emanano, ma anche per il pulviscolo che possono sprigionare; possono inoltre condurre radioattività e impedire la traspirabilità delle mura domestiche che, invece, è fondamentale per la capacità di ricambio dell’aria, del calore, dell’umidità e del ricambio, assorbimento e riammissione elettrostatica.1 Oltre a impedire un sano continuum tra ambiente esterno e ambiente interno, nel rispetto della natura e delle esigenze biologiche dell’uomo, l’edilizia moderna è stata ritenuta causa di molteplici disturbi sanitari definiti nel 1983, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), “sick building syndrome”. Tale disturbo, che dipende dai materiali utilizzati nell’edilizia degli ultimi trent’anni (materiali isolanti artificiali, vernici, laccature, rivestimenti 1 Pedrotti W. “Il grande libro della Bioedilizia. Dal progetto alla realizzazione”, Giunti Gruppo Editoriale, Firenze, 2005
  • 6. sintetici di pareti e soffitti), riguarda circa un terzo degli edifici presenti nei Paesi industrializzati, causa del così definito inquinamento indoor. Nel 1989 gli autori del “Manifesto per un’architettura bioecologica”2 scrivono a questo 6 proposito: L’architettura assume funzione essenziale in questa opera di risanamento per una ricalibra tura del territorio, per un ripristino ambientale, per una riscoperta degli elementi fondamentali del vivere in sintonia con la natura. L’inserimento armonico dell’evento edilizio nell’ambiente è indispensabile a tutti i livelli per ritrovare l’equilibrio tra natura e uomo anche attraverso l’intervento costruttivo. Tutte le attività connesse con l’edilizia devono essere ristrutturate e integrate con processi naturali, non alterati, in un indispensabile verifica di costante eco compatibilità. I punti centrali dell’architettura bioecologica sono: ‐ l’indagine preliminare per individuare, localizzare e misurare gli elementi perturbatori e inquinanti (ambiente, materiali, impianti) ‐ l’analisi della potenzialità energetica del sito con l’utilizzo di impianti tecnologici ecocompatibili ‐ la tutela e la salvaguardia dell’ambiente ‐ i criteri di scelta dei materiali che devono essere possibilmente reperibili in loco, essere naturali e non inquinanti nella loro composizione chimica ed essere riciclabili Come sostiene l’architetto Gigi Capriolo, presidente dell’Istituto di Ricerche Cosmòs: La biologia edile non si arroga il diritto di creare nuovi stili architettonici, ma suggerisce un modo di costruire il cui primo interesse è l’uomo e tutto deve essere progettato per la sua salute, il suo ben – stare in armonia con gli altri esseri, con l’ambiente terrestre e con il cosmo. La casa non deve soltanto proteggere l’uomo da tutti i fattori nocivi esterni e interni alla costruzione, ma deve fare in modo di equilibrare i disturbi arrecati da inquinamento e degrado ambientale. 2 Camana S., Carignano G., Micelli E., Santi E., “Manifesto per un’architettura bioecologica”, 1989, Udine, ANAB
  • 7. Nonostante queste premesse teoriche la situazione attuale ci presenta dei dati molto diversi. Gli europei consumano, infatti, 50000 kwh circa l’anno: un terzo dell’energia prodotta in Europa viene utilizzata nel settore edilizio. Nello specifico abbiamo un consumo di energia elettrica del 31% e un consumo di energia termica del 44% (combustibili). 3 Inoltre: 7 ‐ il 50% dell’inquinamento atmosferico è prodotto dal settore edilizio ‐ il 50% delle risorse sottratte all’ambiente sono destinate al settore edilizio ‐ il 50% dei rifiuti prodotti attualmente proviene dal settore edilizio Questi dati ci danno la cifra di quanto il settore edilizio incida sull’ambiente e costituisca quindi un campo di interesse e di ricerca per migliorare le condizioni attuali nel rispetto del mondo in cui viviamo. L’aspetto ambientale non è però l’unico problema riguardante questo settore. In Italia, per esempio, la maggior parte degli edifici esistenti non appartiene al patrimonio storico ma è costituita da abitazioni realizzate negli anni del dopoguerra, quando l'energia costava quasi niente. Le statistiche riportano, infatti, che quasi il 60% del patrimonio residenziale italiano è stato costruito tra il 1946 e il 1981. Questo implica che la media nazionale di consumo per il solo riscaldamento sia stimata intorno ai 12‐14 litri di gasolio per m2 annuo (equivalenti a 12‐14 m3 di gas), in quanto le abitazioni sono state costruite senza tenere conto delle possibili dispersioni termiche che si hanno se non si tiene conto di alcuni accorgimenti. In media una famiglia ha un dispendio di energia distribuito sui vari consumi domestici secondo i seguenti dati: ‐ Illuminazione: 2% ‐ Cucina ed elettrodomestici: 5% ‐ Produzione acqua calda sanitaria: 15% ‐ Riscaldamento: 78% ‐ Climatizzazione: 25% 3 documentazione tecnica www.solarteitalia.it
  • 8. Se consideriamo il solo riscaldamento, che rappresenta, in media, il consumo energetico maggiore abbiamo che, secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico il prezzo del gasolio (per il riscaldamento ) è di 1.489 euro ogni mille litri. Ipotizzando un’abitazione di 100 m2, il cui consumo è di 13 litri per m2, possiamo stimare un consumo annuo, per il solo riscaldamento, di circa duemila euro Davanti a tali dati e considerati anche gli aspetti sanitari e ambientali, riteniamo necessario aprire un focus su metodi costruttivi diversi, che consentano un efficace risparmio non solo in termini economici, ma anche in termini di benessere collettivo, nell’interesse nostro e delle generazioni future. 8
  • 9. 9 PREFAZIONE La seguente pubblicazione, promossa dalle Associazioni dei Consumatori di Siena, e finanziata dalla Camera di Commercio, nasce dall’esigenza di presentare agli utenti una serie di soluzioni di facile accesso per migliorare le prestazioni energetiche delle loro abitazioni. In questo lavoro si è cercato di effettuare un’indagine di mercato nel settore della bioedilizia. Nello specifico, tale analisi, si articola su tre livelli: ‐ La prima parte del progetto è stata realizzata dalla IV superiore dell’Istituto Tecnico S. Bandini. I ragazzi coordinati dai docenti prof. Baldini, prof. Cappuzzo, prof. Pallini, e prof. Fasano, hanno effettuato un sopralluogo in un immobile della provincia senese, che ha rappresentato il case study necessario per approfondire concretamente le teorie della bioedilizia. Il lavoro svolto è iniziato con la certificazione energetica dell’edificio in esame, che risulta essere in classe G: coi dati alla mano, i ragazzi sono stati suddivisi in tre gruppi che avevano a disposizione tre budget diversi per la riqualificazione energetica dell’immobile. A seconda del budget, si sono quindi articolati i lavori edilizi e impiantistici cercando il più possibile di rimanere fedeli ai concetti espressi dall’architettura green. Effettuati i calcoli relativi all’immobile, i ragazzi hanno poi verificato le prestazioni mediante una successiva certificazione energetica, e ottenendo interessanti risultati in termini di prestazioni e di costi. ‐ La seconda parte del progetto è volta invece a offrire una panoramica generale sui tipi di impianti domestici disponibili nel campo delle rinnovabili. Nello specifico si sono considerati gli impianti costituiti da pannelli solari termici, fotovoltaico, geotermia a bassa entalpia, e mini eolico. Per consentire un primo inquadramento nei confronti di questi prodotti si è cercato di spiegare le loro caratteristiche costruttive, il funzionamento e le tecnologie disponibili al momento sul mercato. Mediante la collaborazione dell’Azienda Fedimpianti S.r.l.4, si sono ottenuti dei preventivi per alcuni tipi di impianto, in modo tale da offrire una visione di insieme sul prodotto dotata anche di costi e tempi di ammortamento.5 Per ottenere tali preventivi abbiamo 4 FEDI Impianti S.r.l. è un'azienda fiorentina, fondata nel 1950, che si occupa di impiantistica, con particolare riguardo per le energie rinnovabili. Già da diversi anni, hanno conquistato un rilievo di primo piano in ambito nazionale per quanto riguarda il fotovoltaico. Oltre ad aver installato circa 100 MWp di impianti fotovoltaici, si sono occupati della realizzazione di impianti eolici, solare termici e a concentrazione. Affiliati Enel Green Power. http://www.fedimpianti.it/it/ 5 cfr. p.
  • 10. usato come riferimento l’unità abitativa analizzata dai ragazzi nella prima parte del progetto, in modo tale da poter essere fedeli alla realtà locale. ‐ L’ultima parte del progetto si occupa infine di trattare i principali provvedimenti normativi in materia di rinnovabili relativi agli argomenti trattati in precedenza. Si sono pertanto analizzati tre decreti che si occupano rispettivamente di:  definire finalità, funzionamento, vincoli e contesti di applicazione della certificazione energetica necessaria per un inquadramento delle prestazioni degli edifici e diventata dal 2005 obbligatoria per tutti gli edifici. Inoltre tale decreto stabilisce il passaggio da certificazione energetica, atta solo a valutare il rendimento energetico dell’edificio, ad atto di certificazione energetica che stabilisce invece le prestazioni, l’efficienza energetica e le ipotetiche raccomandazioni per il miglioramento della prestazione energetica dell’edificio certificato (Decreto legislativo 311/2006).  “Definire gli strumenti, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, finanziario e giuridico, necessari per il raggiungimento degli obiettivi fino al 2020 in materia di quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia” (Decreto legislativo n.28 del 3 marzo 2011).  Definire le modalità di accesso agli incentivi statali che facilitano l’installazione degli impianti di rinnovabili. Tale decreto, conosciuto anche con il nome di V Conto Energia cerca di presentare delle modalità di semplice accesso e di comprovata efficacia finalizzate a gli obbiettivi di produzione energetica fissati per il 2020. In questo decreto si trovano anche i link di accesso ai registri e la normativa inerente allo scambio sul posto (Decreto Ministeriale del 6 Luglio 2012). 10
  • 11. 11 CAPITOLO I RELAZIONE TECNICA 2.1 STATO ATTUALE Nell’ambito del progetto “Energia Amica”, il giorno 20/11/2012 si è effettuato il sopralluogo in località San Rocco a Pilli (SI) per procedere al rilievo delle strutture e degli impianti dell’edificio oggetto dell’intervento. Il fabbricato, risalente agli inizi dell’800, è censito al catasto urbano del Comune di Sovicille al Foglio 80, p.lla 87; dal punto di vista climatico l'edificio si trova in Zona Climatica D (1797 Gradi Giorno). Si tratta di un edificio isolato, con due elevazioni fuori terra adibite a civile abitazione e sottotetto non praticabile, realizzato nel rispetto delle caratteristiche architettoniche e tecnologiche del luogo. In particolare, il progetto interessa un appartamento, di superficie utile pari a 90,6 mq, localizzato al primo piano, con l’80% delle pareti perimetrali esterne ed il restante 20% adiacente ad un’altra unità abitativa: • Le strutture verticali sono in muratura portante in mattoni di laterizio, dello spessore di 28 cm, lasciate a faccia vista e intonacate internamente con malta di calce e cemento dello spessore di 2 cm. • Il solaio di calpestio, con struttura del tipo Bausta dello spessore di 16+4 cm (travetti prefabbricati, pignatte in laterizio e soletta in c.a.), risulta completato con un massetto dello spessore di 5 cm a supporto del pavimento e con intonaco di malta di calce e cemento dello spessore di 2 cm applicato all’intradosso. • L’ultimo solaio delimita superiormente il sottotetto freddo non praticabile pertanto, non presenta il pavimento. • La copertura ha una struttura in travetti prefabbricati di calcestruzzo a sostegno dei tavelloni di laterizio e della sovrastante caldana in c.a.. Il manto di copertura è del tipo Toscano in embrici e coppi di laterizio. • Le finestre sono con telai in legno e vetri singoli, dotati di avvolgibili. La porta di ingresso è in legno. • La tramezzatura è realizzata con foratelle di laterizio dello spessore di 8 cm e intonaco dello spessore di 1 cm per ogni strato.
  • 12. 12 Prospetto nord­ovest Prospetto nord­est 2.2 IL PROGETTO Effettuato il rilievo e definito lo stato di fatto del fabbricato dal punto di vista della geometria e dei materiali si è proceduto all’analisi delle condizioni termo‐igrometriche e alla definizione della classe energetica dello stesso. In particolare, utilizzando il software dedicato Docet (strumento di simulazione a bilanci mensili per la certificazione energetica degli edifici) si è verificato che l’edificio appartiene alla classe energetica G (≥179,3 kWh/m²*anno)6. Inoltre, utilizzando il software dedicato Gemavap (strumento per verificare la trasmittanza della struttura) si sono ottenuti i seguenti valori di trasmittanza: - trasmittanza pareti 1.78 W/m²K maggiore della trasmittanza massima di 0.29 W/m²K prevista dal D.Lgs 311/2006 (allegato C) e s.m.i. - trasmittanza solai 1.31 W/m²K maggiore della trasmittanza massima di 0.26 W/m²K prevista dal D.Lgs 311/2006 (allegato C) e s.m.i. Pertanto l’edificio non risulta a norma. Le partizioni presentano la formazione di condensa, ma con valori al di sotto del limite previsto di 500 g/m² 6 Certificazioni energetiche in Appendice
  • 13. Sulla base di un budget di partenza differenziato, la classe si è divisa in tre gruppi, ognuno dei quali ha studiato una proposta di intervento per migliorare il rendimento energetico dell’edificio. Le soluzioni adottate rientrano nel complesso quadro delle tecnologie eco‐sotenibili e delle energie rinnovabili. In particolare, di seguito, si elencano gli interventi proposti dai diversi gruppi. 13 2.2.1 GRUPPO 1 BUDGET A DISPOSIZIONE: 20.000€ RISULTATO: riqualificazione dell’edificio dalla classe G alla classe C RISPARMIO: MODALITÀ: diminuzione della dispersione di calore verso l’esterno migliorando l’involucro esterno (pareti e solaio), sostituzione della caldaia dell’impianto di riscaldamento, installazione valvole termostatiche ai radiatori esistenti. a) Pareti esterne Dalla parte interna della parete sono stati aggiunti i seguenti strati funzionali (vedi tav. 11): 1. camera non ventilata di spessore 2,5cm; 2. strato di Triso‐Murs+ di spessore 1,2 cm; 3. camera non ventilata di spessore 2,5cm; 4. strato di cartongesso in lastre di spessore 1cm; 5. strato di intonaco di gesso scagliola di spessore 1cm. Apportando queste modifiche alla muratura attuale dell’edificio, siamo passati da una trasmittanza della struttura attuale di 1,78 W/m²K ad una trasmittanza della struttura di progetto di 0,2472 W/m²K. b) Solaio L’intervento meno invasivo è limitato al solaio che delimita superiormente l’appartamento in esame, separandolo dal sottotetto non abitabile. In particolare all’estradosso del solaio viene applicato il seguente strato funzionale (vedi tav. 11): 1. strato di argilla espansa in granuli dello spessore di 26 cm.
  • 14. Apportando queste modifiche al solaio dell’edificio siamo passati da una trasmittanza di 1,31 W/m²K ad una trasmittanza del solai di progetto di 0,2594 W/m²K. 14 c) Impianti a) Sostituzione della caldaia con una caldaia a condensazione: le caldaie a condensazione assicurano un rendimento superiore rispetto ad una caldaia tradizionale, oltre ad una notevole riduzione di emissioni di ossidi di azoto e monossido di carbonio: circa il 70% in meno rispetto alle caldaie tradizionali. b) Installazione valvole termostatiche: per ogni radiatore, al posto della valvola manuale, si è installata una valvola termostatica per regolare automaticamente l’afflusso di acqua calda in base alla temperatura scelta ed impostata su una apposita manopola graduata. La valvola si chiude mano a mano che la temperatura ambiente, misurata da un sensore, si avvicina a quella desiderata, consentendo di dirottare ulteriore acqua calda verso gli altri radiatori, ancora aperti. c) Manutenzione dei radiatori tradizionali esistenti: a causa del basso budget a disposizione, si opta per il mantenimento dei radiatori esistenti, previo trattamento di carteggiatura e verniciatura. Non si realizza il trattamento di sabbiatura inizialmente previsto, in quanto, da colloquio con tecnici del settore, è stato appurato che elementi di radiatori di quel periodo sono collegati tra loro con interposta una guarnizione a disco in carta che con la sabbiatura potrebbe venire usurata, causando possibili perdite del radiatore. 2.2.2 GRUPPO 2 BUDGET A DISPOSIZIONE: 40.000 € RISULTATO: riqualificazione dell’edificio dalla classe G alla classe A+ MODALITÀ: diminuzione della dispersione di calore verso l’esterno, realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento del tipo a pavimento, installazione di un pannello solare per l’acqua calda termo‐sanitaria, realizzazione di una pensilina con impianto fotovoltaico integrato. a) Pareti esterne Dalla parte interna della parete sono stati aggiunti i seguenti strati funzionali (vedi tav. 12):
  • 15. 1. isolante in polistirene espanso di 12 cm; 2. strato di cartongesso di spessore 1 cm; 3. intonaco di gesso scagliola di spessore 1cm (intonaco più chiaro dell’esistente con 15 coefficiente di riflessione maggiore); Apportando queste modifiche alla muratura attuale dell’edificio, siamo passati da una trasmittanza della struttura attuale di 1,78 W/m²K ad una trasmittanza della struttura di progetto di 0,2699 W/m²K. b) Solaio L’intervento meno invasivo è limitato al solaio che delimita superiormente l’appartamento in esame, separandolo dal sottotetto non abitabile. In particolare all’intradosso del solaio vengono applicati i seguenti strati funzionali (vedi tav. 12): 1. camera d’aria dello spessore di 5 cm; 2. isolante in polistirene espanso dello spessore di 13 cm; 3. cartongesso dello spessore di 1 cm; 4. strato di finitura (gesso scagliola) dello spessore di 1 cm. Apportando queste modifiche al solaio dell’edificio siamo passati da una trasmittanza di 1,31 W/m²K ad una trasmittanza del solai di progetto di 0,2452 W/m²K. c) Infissi Tenendo conto del budget a disposizione si è deciso di intervenire come segue: 1. sostituzione degli infissi esistenti con infissi in PVC; 2. applicazione di vetri doppi specchiati (6 mm + 12 mm d’aria + 6 mm di vetro basso emissivo); 3. sostituzione degli avvolgibili. d) Impianti Realizzazione di un impianto di riscaldamento a pavimento previa dismissione del pavimento e del sottostante massetto (si allegano i calcoli per il dimensionamento dell’impianto – allegato 1). Sulla struttura del solaio verranno realizzati i seguenti strati funzionali (vedi tav. 12):
  • 16. 1. massetto alleggerito di spessore 5 cm 2. strato di materassino bugnato di spessore 4 cm. di supporto alle tubazioni del 16 riscaldamento 3. massetto radiante di spessore 7 cm a supporto del pavimento. 4. parquet flottante di spessore 2 cm. e) Energie rinnovabili a) Realizzazione di una pensilina con fotovoltaico integrato (vedi tav. 9) da destinare a parcheggio auto semicoperto. Un fotovoltaico da 3 kW che copra i consumi domestici, installato su pensilina parcheggio in legno lamellare con fondazioni a vite Krinner, installazione totalmente priva di cemento e reversibile, che, in caso di dismissione restituisce il terreno al suo uso precedente senza bisogno di alcuna bonifica b) Installazione di un pannello solare per la produzione di acqua calda, da montare sulla copertura esistente (lato sud). Un solare termico (ST) a circolazione naturale, con tubi sottovuoto, con efficienza maggiore, specialmente d’inverno, rispetto ai collettori vetrati piani, che consente di coprire su base annua il 70‐80% dei consumi di acqua calda sanitaria (ACS). Dimensioni e tipo pannello secondo calcolo allegato. 2.2.3 GRUPPO 3 BUDGET A DISPOSIZIONE: 60.000€ RISULTATO: riqualificazione dell’edificio dalla classe G alla classe A MODALITÀ: diminuzione della dispersione di calore verso l’esterno, realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento del tipo a pavimento, installazione di pompa di calore modulante per il riscaldamento ed il raffrescamento domestico e per la produzione di ACS. a) Pareti esterne Dalla parte interna della parete sono stati aggiunti i seguenti strati funzionali (vedi tav. 13): 1. isolante naturale in sughero di spessore 13 cm; 2. intonaco di malta di calce di spessore 0.5 cm; 3. foglio di alluminio di spessore 0.5 mm ; 4. cartongesso in lastre di spessore 1 cm; 5. intonaco di gesso puro di spessore 1 cm.
  • 17. Apportando queste modifiche alla muratura attuale dell’edificio, siamo passati da una trasmittanza della struttura attuale di 1,78 W/m²K ad una trasmittanza della struttura di progetto di 0,2839 W/m²K. b) Solaio Al solaio che delimita superiormente l’appartamento in esame e lo separa dal sottotetto freddo sono stati aggiunti i seguenti strati funzionali (vedi tav. 13): 17 1. camera non ventilata di spessore 7 cm; 2. strato di sughero di spessore 13 cm; 3. foglio di alluminio di spessore 0.5 mm 4. cartongesso in lastre di spessore 1 cm. Apportando queste modifiche al solaio dell’edificio siamo passati da una trasmittanza di 1.31 W/m²K ad una trasmittanza del solai di progetto di 0.2591 W/m²K. c) Impianti Realizzazione di un impianto di riscaldamento a pavimento previa dismissione del pavimento e del sottostante massetto (si allegano i calcoli per il dimensionamento dell’impianto – allegato 2). Sulla struttura del solaio verranno realizzati i seguenti strati funzionali (vedi tav. 13): 1. massetto alleggerito di spessore 5 cm 2. strato di materassino bugnato di spessore 5 cm. di supporto alle tubazioni del riscaldamento 3. massetto radiante di spessore 8 cm a supporto del pavimento. 4. parquet flottante di spessore 2 cm. d) Energie rinnovabili 1. Realizzazione di un impianto con pompa di calore modulante per il riscaldamento ed il raffrescamento domestico e per la produzione di ACS 2. Realizzazione di una pensilina con fotovoltaico integrato (vedi tav. 9) da destinare a parcheggio auto semicoperto.
  • 18. 18 2.3 MATERIALI UTILIZZATI I gruppi di lavoro hanno raggiunto gli obiettivi di miglioramento delle condizioni energetiche dell’edificio utilizzando i materiali le tecnologie di seguito descritte. 2.3.1 Triso­Murs+ Come materiale per l’isolamento delle pareti, tenendo conto del budget a disposizione del Gruppo 1, è stato permesso di utilizzare il Triso‐Murs+. E’ un isolante sottile termoriflettente per pareti verticali costituito da pellicole riflettenti metallizzate e separatore in schiuma. Gli isolanti termoriflettenti si basano sul principio della riflessione dell’irraggiamento che conferisce loro un eccellente potere isolante. Il Triso‐Murs+ è un prodotto 100% stagno all’aria ed è inoltre impermeabile all’acqua; permette una nuova tecnica di sovrapposizione dei giunti: ha una chiusura ermetica e non necessita dell’impiego di teli a membrana impermeabile. Formato: Il Triso‐Murs+ è composto da 8 strati, 4 dei quali sono film riflettenti. Il sistema offre un guadagno di spazio importante, consentendo di ottimizzare la superficie abitativa, grazie allo spessore ridotto di soli 12 mm. Lo spazio creato fra l’isolante e la finitura, lato calore, consente il passaggio delle tubature tecniche (acqua, elettricità). Consente l'eliminazione dell’effetto "parete fredda" ed è inoltre dotato di una rete di aggancio per facilitare la posa su malta adesiva.
  • 19. 19 Aspetti Positivi: Il Triso‐Murs+ ha un’efficacia sia in estate che in inverno. In inverno crea una barriera al freddo e restituisce il calore emesso all’interno delle stanze. In estate rimanda all’esterno l’irraggiamento per evitare il surriscaldamento nei sottotetti. • Il Triso‐Murs+ occupa un volume limitato, consentendo una minima riduzione della superficie abitabile. • Il Triso‐Murs+ è un prodotto che non presenta fibre irritanti. • Il Triso‐Murs+ si può posare in modo facile e veloce: viene tagliato con il cutter e può essere posato e fissato tramite graffette (può essere posato direttamente sul tavolato). • Se utilizzato anche in copertura, il Triso‐Murs+ è caratterizzato dalla presenza di un film nero molto resistente che evita l’abbagliamento del montatore durante la posa e ottimizza la ventilazione della sottocopertura, aumentando l’effetto camino (convenzione rinforzata). • Il Triso‐Murs+ ha un isolamento duraturo, garanzia di 10 anni. 2.3.2 Argilla espansa sciolta Come materiale per l’isolamento, tenendo conto del budget a disposizione del Gruppo 1, nel sottotetto è stato permesso di utilizzare l’argilla espansa sciolta. L'argilla espansa è meglio conosciuta con diverse denominazioni commerciali come LECA. Si ottiene dall'impasto di argilla con particolari additivi che, cotto a una temperatura di
  • 20. circa 1100 °C, si espande in forma di granuli. Le materie prime per la produzione di argilla espansa sono le argille, gli scisti argillosi e le argille scistose. Sciolta o leggermente imboiaccata, viene utilizzata per sottopavimenti, coibentazione di solai, zavorra per coperture piane; in blocchi, per murature portanti ed isolanti; in conglomerato cementizio per calcestruzzi strutturali. Naturalmente per ottenere un efficace isolamento termico si devono mettere in opera spessori adeguati, da due a quattro volte rispetto a quelli necessari con lastre isolanti rigide. Formato: L'argilla espansa è un materiale a struttura cellulare che si presenta in granuli rotondeggianti di colore bruno. Essi sono costituiti da una dura scorza esterna che protegge la struttura alveolare interna a celle chiuse vetrificate. Risulta quindi, oltre che leggero, anche impermeabile, indeformabile e dotato di buona resistenza sia chimica che termica: il suo coefficiente di conduttività termica dipende dal grado di espansione, e quindi dalla densità, dei granuli di argilla. Per sfruttare al meglio le caratteristiche isolanti dell’argilla espansa, viene stesa sfusa e semplicemente livellata. Può essere fatto dove non ci sono forti pendenze, come nel nostro caso nei sottotetti. Viene stesa e livellata nello spessore voluto; può essere lasciata a superficie libera (ad esempio nei sottotetti non praticabile) o coperta con blocchi di piccolo spessore o con lastre di legno‐cemento (sottotetti praticabili). 20 Aspetti positivi: • L’argilla espansa è un inerte leggero e ottimizza il rapporto tra peso e leggerezza. • L’argilla espansa è un isolante che non si deteriora nel tempo. • L’argilla espansa ha una classe di reazione al fuoco A1 (incombustibile), secondo le Norme Antincendio. Clinkerizzata a 1200 °C è praticamente indistruttibile anche agli incendi più disastrosi. • L’argilla espansa, grazie alla sua scorza esterna, compatta e indeformabile, ha un’ottima resistenza a compressione. • L’argilla espansa, grazie alla sua struttura cellulare e porosa assicura un buon assorbimento del rumore. • L’argilla espansa non contiene materiali organici né loro derivati. Non marcisce né si degrada nel tempo, neppure in condizioni di temperatura o umidità estreme. Resiste bene ad acidi, basi e solventi conservando inalterate le sue caratteristiche. Sottoposta al gelo, non si rompe né imbibisce. E’ in pratica un materiale eterno. • L’argilla espansa non contiene, né emette, silice libera, sostanze fibrose, gas Radon o altri materiali nocivi, nemmeno in caso di incendio. E’ un prodotto ecologico e naturale.
  • 21. 21 2.3.3 Polistirene espanso Utilizzato dal Gruppo 2, il polistirene espanso si presenta in forma di schiuma bianca leggerissima, spesso modellata in sferette e viene usato per l'imballaggio e l'isolamento. A temperatura ambiente è un solido vetroso; al di sopra della sua temperatura di transizione vetrosa, circa 100°C, acquisisce plasticità ed è in grado di fluire; comincia a decomporsi alla temperatura di 270°C. I vantaggi sono: - Immediato risparmio energetico ed economico; - Previene problemi di muffe e condense sulle murature; - Facilità di posa e riduzione delle lavorazioni in cantiere; - Rallenta il degrado della facciata garantendone una protezione totale; - Elevato potere isolante; - Sistema di isolamento economico; - Applicabile su qualsiasi superficie. Mentre gli svantaggi invece sono: - Controllo degli agenti e degli additivi usati per espandere il polistirolo che possono essere nocivi per la salute. 2.3.4 Sughero Come materiale per l’isolamento, grazie al budget a disposizione del Gruppo 3, è stato permesso di utilizzare il sughero, un ottimo isolante naturale anche se più costoso. Il sughero è uno dei materiali con la più lunga tradizione di impiego per isolante termico in edilizia. Esso si ricava dalla corteccia di una varietà di quercia, ampiamente diffusa nel nostro paese. Le piante hanno un ciclo vitale compreso tra i 150 e i 200 anni e possono essere sfruttati per la produzione solo intorno al 20° anno di età. Processo produttivo Il sughero è costituito da milioni di cellule di forma poliedrica contenenti aria in modo da formare una struttura dalle ottime capacità di isolamento termoacustico, di accumulo termico e smorzamento dell’inerzia termica. Una volta selezionato il materiale in base alla granulometria si procede all’immissione dei granuli in autoclavi con temperatura oltre i 350° C, provocando la liquefazione della suberina che funziona da legante naturale, formando una
  • 22. massa compatta che rende solidi i granuli che al tempo stesso si rigonfiano alleggerendo il prodotto. Applicazioni Il sughero è in grado di risolvere agevolmente tutte le esigenze di coibentazione termoacustica riscontrabili in edilizia. In virtù delle caratteristiche d’isolamento e traspirabilità è naturalmente indicato per la coibentazione di coperture ventilate e non, utilizzandolo sia in forma granulare per il riempimento di intercapedini che in forma di pannelli posati sulla struttura del tetto ed isolati dall’umidità tramite apposite guaine e fogli catramati. Il sughero granulare è applicato a mano e può essere utilizzato anche come materiale di riempimento e alleggerimento di conglomerati da utilizzarsi in massetti e strati isolanti su solai di piano e coperture. I pannelli sono invece adatti per qualsiasi applicazione come isolamento in intercapedine e coibentazione di pavimenti controterra, cappotti interni ed esterni: in questo caso i pannelli richiedono la protezione di uno strato di malta e la successiva intonacatura. La sagomatura dei pannelli è favorita dalla grande lavorabilità e flessibilità del materiale e richiede normali attrezzi da cantiere; il fissaggio avviene mediante incollaggio con adesivi e chiodatura, al fine di favorire ulteriormente la presa del mastice fissante e dipende in generale dalla sagomatura dei pannelli, dalle dimensioni e dagli strati necessari all’applicazione. Aspetti positivi • Il sughero è dotato di caratteristiche pregiate (consistenza morbida ma molto resistente alla compressione e alla torsione) tuttora al livello dei materiali sintetici tecnologicamente più avanzati. • I prodotti a base di sughero sono pienamente riciclabili e compostabili in quanto il materiale si decompone facilmente nel terreno. Il materiale riciclato presenta le stesse caratteristiche e prestazioni del sughero vergine. • Leggerezza, elasticità, resistenza alle sollecitazioni fisiche ne fanno un materiale facilmente movimentabile e lavorabile soprattutto in cantiere. • E’ un materiale traspirante, capace di regolare igrometricamente gli ambienti interni di un edificio garantendo nel contempo la totale impermeabilità all’acqua in virtù della sua struttura cellulare chiusa. • Garantisce una riduzione della trasmissione di calore pari al 50‐60% e una buona permeabilità al passaggio del vapore. 22
  • 23. • E’ scarsamente predisposto a essere attaccato dalle fiamme. Se trattato diviene praticamente autoestinguente. Inoltre presenta una buona resistenza all’azione di acidi, acqua, parassiti e altri agenti degradanti. Aspetti negativi • Nonostante l’origine totalmente naturale, spesso i prodotti a base di sughero non possono essere annoverati tra i materiali pienamente eco‐compatibili in quanto spesso, per far fronte ad una elevata domanda, la produzione viene incrementata con l’introduzione di prodotti trattati con collanti (termoindurenti) e leganti chimici che possono dare origine ad emissioni nocive e talvolta influire sulle caratteristiche di stabilità e resistenza meccanica dei pannelli. • Anche se occorrono alcune cautele in fase di produzione, perché nella cottura ed espansione vengono rilasciati fenoli potenzialmente dannosi per gli operatori addetti alla produzione. • In particolari condizioni combinate di temperature e umidità può favorire l’insediamento di agenti degradanti biologici. 23 2.4 TECNOLOGIE UTILIZZATE 2.4.1 Vetri doppi specchiati Questo tipo di vetri sono trasparenti alle radiazioni termiche solari, lasciandole così entrare all'interno dell'edificio, e contemporaneamente impediscono la fuoriuscita della radiazione termica emessa dai corpi riscaldanti. Sono rivestiti di ossidi metallici che, una volta depositati sul vetro, ne rafforzano le proprietà di isolamento termico e di controllo solare. I vantaggi di questi vetri sono: - riduzione della dispersione termica tipica dei vetri tradizionali e notevole risparmio dei costi energetici di riscaldamento; - ottimo isolamento termico ed una più omogenea distribuzione del calore nelle stanze; - una prestazione termica isolante di circa sei volte superiore a quella di un vetro singolo e di tre volte superiore a quella di una vetrata isolante tradizionale.
  • 24. 24 2.4.2 Caldaia a condensazione La caldaia è il cuore dell’impianto, dove il combustibile viene bruciato per scaldare l’acqua o l’aria (fluido termovettore) che circolerà poi nell’impianto. È composta, in generale, da un bruciatore che miscela l’aria con il combustibile e alimenta una camera di combustione (il focolare), da una serie di tubi attraverso i quali i fumi caldi prodotti dalla combustione scaldano il fluido termovettore e da un involucro esterno di materiale isolante protetto da una lamiera (mantello isolante). Ogni caldaia è caratterizzata da: • una potenza termica del focolare, che indica la quantità di energia che il combustibile sviluppa in un’ora nella camera di combustione; • una potenza termica utile, cioè l’energia effettivamente trasferita, per ogni ora, al fluido termovettore. L’energia contenuta nel combustibile viene per la maggior parte trasferita al fluido termovettore, ed in piccola parte dispersa verso l’esterno dal corpo stesso della caldaia (attraverso il mantello isolante) e soprattuttto dai fumi che fuoriescono, ancora caldi, dal camino. Più vicini sono i valori della potenza al focolare e della potenza utile, minori sono le perdite di calore e quindi migliore è il rendimento della caldaia. La legge prevede, per ciascun tipo di caldaia di nuova installazione, un valore minimo del rendimento utile sia per il funzionamento a regime che per il funzionamento al 30% della potenzialità massima. La scelta della potenza e del tipo di caldaia da installare dipende dalle caratteristiche dell’edificio, dall’ubicazione e dalla sua destinazione d’uso. Infatti, una caldaia di tipo standard più grande del necessario spreca energia: specialmente nelle stagioni intermedie, essa raggiunge rapidamente la temperatura prefissata e quindi ha lunghi e frequenti periodi di spegnimento durante i quali disperde il calore dal mantello e attraverso il camino. Quindi, se si considera l’intera stagione di riscaldamento, la sua efficienza globale non è elevata, cioè il suo rendimento stagionale è basso. Per rispettare i valori di rendimento imposti dalle nuove norme, le caldaie più recenti come le “modulanti”, quelle a “temperatura scorrevole” e le caldaie a condensazione permettono di mantenere una buona efficienza anche nelle stagioni intermedie. Per produrre anche acqua calda per usi sanitari è necessaria una caldaia con potenza molto superiore a quella sufficiente al solo riscaldamento. Anche per questo motivo, alle nostre latitudini risulta molto conveniente l'installazione di un collettore solare termico, adibito appositamente al riscaldamento dell'acqua calda sanitaria.
  • 25. Le caldaie a condensazione assicurano un rendimento superiore rispetto ad una caldaia tradizionale, oltre ad una notevole riduzione di emissioni di ossidi di azoto e monossido di carbonio: circa il 70% in meno rispetto alle caldaie tradizionali. La particolarità di queste caldaie consiste nella capacità di recuperare la maggior parte del calore latente presente nei fumi prodotti dalla combustione, vapore acqueo che nelle caldaie tradizionali viene solitamente espulso tramite il camino. Nella caldaia a condensazione invece, grazie anche ad uno speciale scambiatore di calore che funge anche da condensatore, i fumi in uscita possono essere raffreddati fino a raggiungere una temperatura di circa 50°/60°, temperatura ben più bassa dei 140°/160° degli impianti ad alto rendimento e dei 200°/250° degli impianti tradizionali. Questa procedura di raffreddamento permette così di recuperare gran parte del calore che altrimenti verrebbe disperso attraverso il camino, utilizzandolo per preriscaldare l’acqua di ritorno all’impianto che, così facendo, ottiene un rendimento superiore. I radiatori Sono i terminali dell’impianto, attraverso i quali il calore contenuto nell’acqua viene ceduto all’ambiente da riscaldare. Sono chiamati comunemente termosifoni o piastre e costituiscono la parte più visibile ed accessibile dell’impianto. Possono essere costruiti in ghisa, in acciaio o in alluminio. I radiatori in ghisa mantengono più a lungo il calore e continuano ad emetterlo anche quando, ad esempio, l’impianto è spento; di contro sono più ingombranti e impiegano più tempo a diventare caldi. Quelli in alluminio e in acciaio hanno il pregio di scaldarsi rapidamente e di avere un minore ingombro ma tendono a raffreddarsi piuttosto in fretta. La caratteristica fondamentale di ogni radiatore è la superficie di scambio termico con l’ambiente, detta anche, impropriamente, superficie radiante: più è grande, maggiore è la quantità di calore che il radiatore può cedere all’ambiente. I modelli più recenti sono dotati di alette e di setti interni che ne aumentano la superficie di scambio. A seconda del tipo, quindi, radiatori con uguali dimensioni esterne possono avere prestazioni diverse. 25 Per non sprecare energia in eccesso consigliamo: • qualunque sia il tipo di radiatore è importante non ostacolare la circolazione dell’aria; è sbagliato quindi mascherare i radiatori con copritermosifoni o nasconderli dietro le tende; • se il radiatore è posto su una parete che dà verso l’esterno, ad esempio nel vano sottofinestra, è consigliabile inserire tra questo e il muro un pannello di materiale isolante con la faccia riflettente rivolta verso l’interno.
  • 26. 26 Valvole termostatiche Sia negli impianti centralizzati sia in quelli individuali si sono fatti grandi passi nella direzione di consumare l’energia solo dove e quando serve. Ma si può fare di più. Si può regolare la temperatura di ogni singolo ambiente per sfruttare anche gli apporti gratuiti di energia, cioè quelli dovuti, ad esempio, alla presenza di molte persone, ai raggi del sole attraverso le finestre, agli elettrodomestici. Per ogni radiatore, al posto della valvola manuale, si può installare una valvola termostatica per regolare automaticamente l’afflusso di acqua calda in base alla temperatura scelta e impostata su un’apposita manopola graduata. La valvola si chiude mano a mano che la temperatura ambiente, misurata da un sensore, si avvicina a quella desiderata, consentendo di dirottare ulteriore acqua calda verso gli altri radiatori, ancora aperti. In questo modo si può consumare meno energia nelle giornate più serene, quando il sole è sufficiente per riscaldare alcune stanze, oppure, ad esempio, impostare una temperatura più bassa nelle stanze da letto e una più alta in bagno o anche lasciare i radiatori aperti al minimo quando si esce da casa. Le valvole termostatiche, installate negli impianti centralizzati hanno anche una buona influenza sull’equilibrio termico delle diverse zone dell’edificio. Quando i piani più caldi arrivano a 20°C le valvole chiudono i radiatori consentendo un maggiore afflusso di acqua calda ai piani freddi. Per l’installazione delle valvole termostatiche è consigliabile rivolgersi a un professionista o a una ditta qualificata. Il risparmio di energia indotto dall’uso delle valvole termostatiche può arrivare fino al 20%. Proprio per questa ragione, è spesso obbligatoria l’installazione negli edifici di nuova costruzione e nelle ristrutturazioni. 2.4.3 Impianto di riscaldamento a pavimento Questo tipo di impianto è costituito da tubazioni ad alta resistenza termica e meccanica, posate tutte senza giunzioni, che vengono installate su pannelli isolanti ad alte prestazioni termiche ed acustiche. Gli impianti a pavimento garantiscono un elevato comfort negli ambienti grazie all'uniforme diffusione del calore su tutta la superficie della casa: l'impianto, infatti, lavora a 30‐40°C evitando malsani moti convettivi dell'aria, che sono spesso causa di allergie. L'impianto a pannelli radianti a pavimento, inoltre, facendo scorrere nelle serpentine acqua refrigerata a 15‐18°C, diventa anche un impianto di climatizzazione estiva creando
  • 27. negli ambienti le naturali condizioni di benessere, come in una casa di montagna in una giornata estiva. I vantaggi più evidenti di un impianto a pavimento rispetto uno a radiatori tradizionale 27 si possono così riassumere: • migliore distribuzione del calore in tutta l'abitazione • assenza di fenomeni di convezione (polvere su muri / soffitto generata dai radiatori tradizionali) • migliore inerzia termica (il pavimento trattiene e rilascia gradualmente il calore) • ottimizzazione dei flussi (l'aria calda tende a salire ‐ la fonte di calore è bene sia più in basso possibile) • estetica (non ci sono radiatori in vista) • bassa temperatura di esercizio, con la possibilità di utilizzare collettori solari ad accumulo per l'integrazione Per contro, vi sono anche alcuni punti a sfavore: • costo di installazione superiore • il pavimento deve essere realizzato in materiali conduttivi (ad esempio il parquet non è molto indicato, il marmo è ottimo) • riparazione/manutenzione. In caso di guasto alle serpentine occorre rimuovere la porzione di pavimentazione interessata
  • 28. 28 Allegato 1: DIMENSIONAMENTO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO Gruppo 2 Consumo riscaldamento(kw/mq*anno) = (kw*h/mq*anno) 29,8 Utilizzo riscaldamento= 120 g/anno * 8 h/g= (h/anno) 960 29,8 kw*h/mq*anno / 960anno/h= (kw/mq) 0,031041667 STANZA AREA (mq) CONSUMO(kw) INGRESSO 2,91 0,09033125 CUCINA 15,33 0,47586875 RIPOSTIGLIO 2,06 0,063945833 SOGGIORNO 24,28 0,753691667 C.LETTO 1 12,87 0,39950625 C.LETTO 2 13,91 0,431789583 BAGNO 5,62 0,174454167 CORRIDOIO 1 4,68 0,145275 CORRIDOIO 2 5,22 0,1620375 RISCALDAMENTO A PAVIMENTO Fabbisogno=30 W/mq Sarebbe sufficiente un passo di 250 mm che garantisce una resa termica sufficiente per il fabbisogno richiesto. Ma scegliamo un passo di 150 mm per migliorare l'efficienza nelle fasi di accensione e spegnimento dell'impianto.
  • 29. 29 Allegato 2: DIMENSIONAMENTO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO A PAVIMENTO Gruppo 3 Consumo riscaldamento(kW/mq*anno)= (kW*h/mq*anno) 29 Utilizzo riscaldamento= 120 g/anno * 8 h/g= (h/anno) 960 29 kW*h/mq*anno / 960anno/h= (kW/mq) 0,030208 STANZA AREA (mq) CONSUMO(kW) INGRESSO 2,91 0,08790625 CUCINA 15,33 0,46309375 RIPOSTIGLIO 2,06 0,062229167 SOGGIORNO 24,28 0,733458333 C.LETTO 1 12,87 0,38878125 C.LETTO 2 13,91 0,420197917 BAGNO 5,62 0,169770833 CORRIDOIO 1 4,68 0,141375 CORRIDOIO 2 5,22 0,1576875 RISCALDAMENTO A PAVIMENTO Fabbisogno = 30 W/mq Sarebbe sufficiente un passo di 250 mm che garantisce una resa termica sufficiente per il fabbisogno richiesto. Ma scegliamo un passo di 150 mm per migliorare l'efficienza nelle fasi di accensione e spegnimento dell'impianto.
  • 30. 30 Allegato 3: DIMENSIONAMENTO IMPIANTO A PANNELLI SOLARI Per eseguire il dimensionamento di un impianto a pannelli solari abbiamo calcolato la superficie dei pannelli che occorre per soddisfare il fabbisogno di acqua calda sanitaria. L’energia termica giornaliera richiesta all’impianto termico viene calcolata con la seguente formula: q = cs ∙V ∙ (t – ta) dove c è il calore specifico dell’acqua, che vale 4186 J/(dm3∙°C), V è il fabbisogno di acqua calda in litri/giorno, t è la temperatura richiesta, ta è la temperatura dell’acqua erogata dall’acquedotto, che è mediamente di 20° C al centro‐sud. L’ energia solare fornita da 1 m2 di pannello in un giorno viene calcolata con la seguente formula: e = A∙η∙k dove A è il valore medio giornaliero dell’insolazione calcolato sulla media mensile, η è il rendimento del pannello che varia da 0.5 a 0.75 a seconda della sua qualità e k è il coefficiente di captazione che dipende dall’inclinazione del pannello che varia da 0.10 a 0.15. La superficie di pannelli necessaria per soddisfare il fabbisogno si calcola con la seguente formula: S = q/e dove q è la quantità annua di acqua calda che deve essere fornita dall’impianto ed e è l’energia captata in anno da 1m2 di pannello. Dimensionamento solare termico per acqua calda sanitaria per 4 persone Energia termica giornaliera richiesta q = cs ∙V ∙ ( t­ta ) calore specifico dell'acqua cs=4186 J/(dm3 ∙K) fabbisogno acqua calda in litri/ giorno V=50l ∙ ab temperatura richiesta t=20°C temperatura dell'acqua erogata dall'acquedotto ta= 50°C q= 4186 ∙ 200 ∙ ( 50­20 ) = 25116000J/g = 25,1160 MJ/g Energia solare fornita da un 1m2 in un giorno e = A∙η∙k valore medio giornaliero dell' insolazione (ottenuto da Gemavap con l'irradiazione solare giornaliera media mensile per la zona di San Rocco a Pilli) A = 10,55 MJ/m2 rendimento del pannello (pannello di media η = 0,6
  • 31. 31 qualità) coefficiente di efficienza di captazione (istallazione a tetto su falda esposta a SUD‐EST) k=1,12 e = 10,55∙ 0,6∙ 1,12 = 7,0896 MJ/(mq·g) Superficie di pannelli necessaria a soddisfare il fabbisogno di energia termica S= q/e S = 25,1160/ 7,0896 = 4,428317536 → 4,92 mq Si sceglie un pannello Viessmann Vitosol 100 tipo 5DI, collettore solare piano con rivestimento Sol‐Titan con superficie di apertura di 4,92 mq, aventi le seguenti dimensioni: Altezza = 2040 mm Larghezza = 2570 mm Profondità = 116 mm
  • 45. 45 2.5 CALCOLI TRASMITTANZE 2.5.1 Verifica parete esistente 18 febbraio 2013 Struttura: Parete Esistente Dati generali Spessore: 0,300 m Massa superficiale: 540,00 kg/m² Resistenza: 0,5522 m²K/W Trasmittanza: 1,8109 W/m²K Parametri dinamici Fattore di attenuazione: 0,2827 Sfasamento: 9h 25' Tipo di materiale Materiale Spessore [m] Massa Superficiale [kg/m²] Resistenza [m²K/W] Spessore equivalente d'aria [m] Superficie esterna 0,0400 1 MUR Laterizi pieni sp.28 cm.rif.1.1.01 0,280 504,00 0,3600 4,200 2 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 Superficie interna 0,1300 Provincia: SIENA Comune: Sovicille Gradi giorno: 1797 Zona: D Irradianza media mensile nel mese di massima insolazione: 282 W/m² Trasmittanza massima: 0,5 W/m²K Trasmittanza massima dal 2008: 0,4 W/m²K Trasmittanza massima dal 2010: 0,29 W/m²K Trasmittanza della 1,8109 struttura: W/m²K Struttura non regolamentare secondo DLGS 311
  • 46. 46 Calcolo della temperatura superficiale interna estiva Orientamento: N Colore della superficie esterna : Medio ora Temperatura aria esterna [°C] Irradianza [W/m²] Temperatura superficiale esterna [°C] Temperatura superficiale interna [°C] 1 20,0 0 19,99 29,92 2 19,3 0 19,34 30,26 3 18,8 0 18,82 30,28 4 18,4 0 18,43 28,01 5 18,3 48 20,43 26,93 6 18,6 191 27,05 26,52 7 19,2 157 26,19 26,15 8 20,4 110 25,27 25,86 9 22,1 124 27,58 25,64 10 24,0 134 29,98 25,46 11 26,2 143 32,59 25,27 12 28,3 145 34,75 25,13 13 29,9 143 36,23 25,02 14 30,9 134 36,87 25,58 15 31,3 124 36,81 27,45 16 30,9 110 35,80 27,21 17 30,0 157 36,98 26,95 18 28,6 191 37,06 27,60 19 26,9 48 29,01 28,28 20 25,2 0 25,19 29,02 21 23,8 0 23,76 29,63 22 22,5 0 22,46 30,05 23 21,4 0 21,42 30,23 24 20,6 0 20,64 30,21
  • 47. 47 Verifica della condensa superficiale Condizioni esterne e interne Mese Temperatura esterna [°C] Pressione esterna [Pa] Temperatura interna [°C] Pressione interna [Pa] ottobre 14,60 1305 20,00 1636 novembre 9,80 1020 20,00 1636 dicembre 6,00 785 20,00 1636 gennaio 4,80 714 20,00 1636 febbraio 5,70 735 20,00 1636 marzo 9,10 848 20,00 1636 aprile 12,40 1037 20,00 1636 maggio 16,30 1334 20,00 1636 giugno 21,00 1759 20,00 1636 luglio 24,00 1963 20,00 1636 agosto 23,70 1972 20,00 1636 settembre 20,20 1765 20,00 1636 Fattore di temperatura Mese Pressione di saturazione interna [Pa] Temperatura minima superficiale [°C] Fattore di temperatura novembre 2045 17,86 0,7903 dicembre 2045 17,86 0,8472 gennaio 2045 17,86 0,8593 febbraio 2045 17,86 0,8504 marzo 2045 17,86 0,8037 aprile 2045 17,86 0,7185 Mese critico: gennaio Fattore di temperatura: 0,8593 Resistenza minima accettabile: 1,7763 m²K/W Resistenza totale dell'elemento: 0,5522 m²K/W STRUTTURA NON REGOLAMENTARE
  • 48. 48 Verifica della condensa interstiziale Pressione di saturazione [Pa] Pressione nell'interfaccia [Pa] Presenza di condensa Mese Superficie esterna Interfaccia1 Superficie interna ottobre 1703 2130 2159 ottobre 1305 1607 1636 novembre 1272 1960 2011 novembre 1020 1582 1636 dicembre 1002 1834 1901 dicembre 785 1562 1636 gennaio 928 1795 1867 gennaio 714 1556 1636 febbraio 983 1824 1892 febbraio 735 1558 1636 marzo 1218 1936 1991 marzo 848 1567 1636 aprile 1492 2051 2090 aprile 1037 1584 1636 maggio 1884 2193 2214 maggio 1334 1610 1636 giugno 2475 2377 2371 giugno 1759 1647 1636 luglio 2931 2501 2477 luglio 1963 1664 1636 agosto 2882 2489 2466 agosto 1972 1665 1636 settembre 2364 2345 2344 settembre 1765 1647 1636 CONDENSA NON PRESENTE Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
  • 49. 49 2.5.2 Verifica parete di progetto GRUPPO1 29 gennaio 2013 Struttura: Parete Progetto Gruppo 1 Dati generali Spessore: 0,392 m Massa superficiale: 580,32 kg/m² Resistenza: 4,0452 m²K/W Trasmittanza: 0,2472 W/m²K Parametri dinamici Fattore di attenuazione: 0,1027 Sfasamento: 11h 56' Tipo di materiale Materiale Spessore [m] Massa Superficiale [kg/m²] Resistenza [m²K/W] Spessore equivalente d'aria [m] Superficie esterna 0,0400 1 MUR Laterizi pieni sp.28 cm.rif.1.1.01 0,280 504,00 0,3600 4,200 2 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,030 54,00 0,0333 0,600 3 INA Camera non ventilata sp.mm.25 0,025 0,03 0,1800 0,025 4 IMP Foglio di Alluminio rivestito 0.05 mm 0,000 0,14 0,0000 85,000 5 VAR Triso‐Murs+ 0,012 1,00 3,0457 0,012 6 IMP Foglio di Alluminio rivestito 0.05 mm 0,000 0,14 0,0000 85,000 7 INA Camera non ventilata sp.mm.25 0,025 0,03 0,1800 0,025 8 VAR Cartongesso in lastre 0,010 9,00 0,0476 0,080 9 INT Intonaco di gesso puro 0,010 12,00 0,0286 0,100 Superficie interna 0,1300
  • 50. 50 Provincia: SIENA Comune: Sovicille Gradi giorno: 1797 Zona: D Irradianza media mensile nel mese di massima insolazione: 282 W/m² Trasmittanza massima: 0,5 W/m²K Trasmittanza massima dal 2008: 0,4 W/m²K Trasmittanza massima dal 2010: 0,29 W/m²K Trasmittanza della 0,2472 struttura: W/m²K Struttura regolamentare secondo DLGS 311 Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
  • 51. 2.5.3 Verifica parete di progetto GRUPPO2 11 febbraio 2013 51 Struttura: Parete di progetto Gruppo 2 Dati generali Spessore: 0,440 m Massa superficiale: 564,00 kg/m² Resistenza: 3,7053 m²K/W Trasmittanza: 0,2699 W/m²K Parametri dinamici Fattore di attenuazione: 0,1115 Sfasamento: 12h 4' Tipo di materiale Materiale Spessore [m] Massa Superficiale [kg/m²] Resistenza [m²K/W] Spessore equivalente d'aria [m] Superficie esterna 0,0400 1 MUR Laterizi pieni sp.28 cm.rif.1.1.01 0,280 504,00 0,3600 4,200 2 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 3 ISO Polistirene espanso in lastre stampate per termocompressione 0,120 3,00 3,0769 8,400 4 VAR Cartongesso in lastre 0,010 9,00 0,0476 0,080 5 INT Intonaco di gesso puro 0,010 12,00 0,0286 0,100 Superficie interna 0,1300 Provincia: SIENA Comune: Sovicille Gradi giorno: 1797 Zona: D Irradianza media mensile nel mese di massima insolazione: 282 W/m² Trasmittanza massima: 0,5 W/m²K Trasmittanza massima dal 2008: 0,4 W/m²K Trasmittanza massima dal 2010: 0,29 W/m²K Trasmittanza della 0,2699 struttura: W/m²K Struttura regolamentare secondo DLGS 311
  • 52. 52 Calcolo della temperatura superficiale interna estiva Orientamento: N Colore della superficie esterna : Medio ora Temperatura aria esterna [°C] Irradianza [W/m²] Temperatura superficiale esterna [°C] Temperatura superficiale interna [°C] 1 20,0 0 19,99 28,57 2 19,3 0 19,34 28,64 3 18,8 0 18,82 28,64 4 18,4 0 18,43 28,52 5 18,3 48 20,43 28,65 6 18,6 191 27,05 28,66 7 19,2 157 26,19 27,77 8 20,4 110 25,27 27,34 9 22,1 124 27,58 27,18 10 24,0 134 29,98 27,04 11 26,2 143 32,59 26,92 12 28,3 145 34,75 26,83 13 29,9 143 36,23 26,76 14 30,9 134 36,87 26,69 15 31,3 124 36,81 26,63 16 30,9 110 35,80 26,59 17 30,0 157 36,98 26,81 18 28,6 191 37,06 27,55 19 26,9 48 29,01 27,45 20 25,2 0 25,19 27,35 21 23,8 0 23,76 27,61 22 22,5 0 22,46 27,87 23 21,4 0 21,42 28,16 24 20,6 0 20,64 28,41
  • 53. 53 Verifica della condensa superficiale Condizioni esterne e interne Mese Temperatura esterna [°C] Pressione esterna [Pa] Temperatura interna [°C] Pressione interna [Pa] ottobre 14,60 1305 20,00 1636 novembre 9,80 1020 20,00 1636 dicembre 6,00 785 20,00 1636 gennaio 4,80 714 20,00 1636 febbraio 5,70 735 20,00 1636 marzo 9,10 848 20,00 1636 aprile 12,40 1037 20,00 1636 maggio 16,30 1334 20,00 1636 giugno 21,00 1759 20,00 1636 luglio 24,00 1963 20,00 1636 agosto 23,70 1972 20,00 1636 settembre 20,20 1765 20,00 1636 Fattore di temperatura Mese Pressione di saturazione interna [Pa] Temperatura minima superficiale [°C] Fattore di temperatura novembre 2045 17,86 0,7903 dicembre 2045 17,86 0,8472 gennaio 2045 17,86 0,8593 febbraio 2045 17,86 0,8504 marzo 2045 17,86 0,8037 aprile 2045 17,86 0,7185
  • 54. 54 Mese critico: gennaio Fattore di temperatura: 0,8593 Resistenza minima accettabile: 1,7763 m²K/W Resistenza totale dell'elemento: 3,7053 m²K/W STRUTTURA REGOLAMENTARE Verifica della condensa interstiziale Pressione di saturazione [Pa] Pressione nell'interfaccia [Pa] Presenza di condensa Mese Superficie esterna Interfaccia1 Interfaccia2 Interfaccia3 Interfaccia4 Superficie interna ottobre 1667 1725 1728 2294 2304 2310 ottobre 1305 1410 1420 1631 1633 1636 novembre 1220 1303 1309 2256 2275 2286 novembre 1020 1216 1235 1627 1631 1636 dicembre 944 1037 1043 2227 2252 2267 dicembre 785 1021 1043 1623 1629 1636 gennaio 870 964 970 2217 2244 2261 gennaio 714 947 970 1622 1628 1636 febbraio 925 1018 1024 2224 2250 2265 febbraio 735 999 1024 1623 1629 1636 marzo 1164 1250 1256 2251 2270 2282 marzo 848 1220 1256 1628 1631 1636 aprile 1447 1519 1523 2276 2290 2299 aprile 1037 1228 1246 1628 1631 1636 maggio 1857 1900 1903 2307 2314 2318 maggio 1334 1430 1439 1632 1634 1636 giugno 2484 2469 2468 2345 2343 2342 giugno 1759 1720 1716 1638 1637 1636 luglio 2974 2906 2902 2369 2362 2357 luglio 1963 1859 1849 1640 1638 1636 agosto 2922 2859 2855 2367 2360 2356 agosto 1972 1865 1855 1640 1638 1636 settembre 2366 2363 2363 2339 2338 2338 settembre 1765 1724 1720 1638 1637 1636
  • 55. 55 Condensa accumulata Interfaccia 2 Mese Flusso di vapore [kg/m²] Condensa accumulata [kg/m²] ottobre 0,0000 0,0000 novembre 0,0000 0,0000 dicembre 0,0070 0,0070 gennaio 0,0118 0,0188 febbraio 0,0041 0,0229 marzo ‐0,0237 0,0000 aprile 0,0000 0,0000 maggio 0,0000 0,0000 giugno 0,0000 0,0000 luglio 0,0000 0,0000 agosto 0,0000 0,0000 settembre 0,0000 0,0000 CONDENSA PRESENTE MA INFERIORE AL LIMITE (500 g/m²) Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
  • 56. 2.5.4 Verifica parete di progetto GRUPPO3 28 febbraio 2013 56 Struttura: Parete Progetto Gruppo 3 Dati generali Spessore: 0,460 m Massa superficiale: 600,40 kg/m² Resistenza: 3,5229 m²K/W Trasmittanza: 0,2839 W/m²K Parametri dinamici Fattore di attenuazione: 0,0705 Sfasamento: 17h 8' Tipo di materiale Materiale Spessore [m] Massa Superficiale [kg/m²] Resistenza [m²K/W] Spessore equivalente d'aria [m] Superficie esterna 0,0400 1 MUR Laterizi pieni sp.28 cm.rif.1.1.01 0,280 504,00 0,3600 4,200 2 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 3 ISO Sughero 0,130 16,90 2,8889 1,300 4 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,005 9,00 0,0056 0,100 5 IMP Foglio di Alluminio rivestito 0.5 mm 0,0005 13,50 0,0000 8500,000 6 VAR Cartongesso in lastre 0,010 9,00 0,0476 0,080 7 INT Intonaco di gesso puro 0,010 12,00 0,0286 0,100 Superficie interna 0,1300
  • 57. 57 Provincia: SIENA Comune: Sovicille Gradi giorno: 1797 Zona: D Irradianza media mensile nel mese di massima insolazione: 282 W/m² Trasmittanza massima: 0,5 W/m²K Trasmittanza massima dal 2008: 0,4 W/m²K Trasmittanza massima dal 2010: 0,29 W/m²K Trasmittanza della 0,2839 struttura: W/m²K Struttura regolamentare secondo DLGS 311 Calcolo della temperatura superficiale interna estiva Orientamento: N Colore della superficie esterna : Medio ora Temperatura aria esterna [°C] Irradianza [W/m²] Temperatura superficiale esterna [°C] Temperatura superficiale interna [°C] 1 20,0 0 19,99 27,44 2 19,3 0 19,34 27,61 3 18,8 0 18,82 27,78 4 18,4 0 18,43 27,96 5 18,3 48 20,43 28,11 6 18,6 191 27,05 28,22 7 19,2 157 26,19 28,26 8 20,4 110 25,27 28,26 9 22,1 124 27,58 28,19 10 24,0 134 29,98 28,27 11 26,2 143 32,59 28,28 12 28,3 145 34,75 27,71 13 29,9 143 36,23 27,44 14 30,9 134 36,87 27,34 15 31,3 124 36,81 27,25 16 30,9 110 35,80 27,17 17 30,0 157 36,98 27,12 18 28,6 191 37,06 27,07 19 26,9 48 29,01 27,03
  • 58. 58 20 25,2 0 25,19 26,99 21 23,8 0 23,76 26,96 22 22,5 0 22,46 27,10 23 21,4 0 21,42 27,57 24 20,6 0 20,64 27,51 Verifica della condensa superficiale Condizioni esterne e interne Mese Temperatura esterna [°C] Pressione esterna [Pa] Temperatura interna [°C] Pressione interna [Pa] ottobre 14,60 1305 20,00 1636 novembre 9,80 1020 20,00 1636 dicembre 6,00 785 20,00 1636 gennaio 4,80 714 20,00 1636 febbraio 5,70 735 20,00 1636 marzo 9,10 848 20,00 1636 aprile 12,40 1037 20,00 1636 maggio 16,30 1334 20,00 1636 giugno 21,00 1759 20,00 1636 luglio 24,00 1963 20,00 1636 agosto 23,70 1972 20,00 1636 settembre 20,20 1765 20,00 1636 Fattore di temperatura Mese Pressione di saturazione interna [Pa] Temperatura minima superficiale [°C] Fattore di temperatura novembre 2045 17,86 0,7903 dicembre 2045 17,86 0,8472 gennaio 2045 17,86 0,8593 febbraio 2045 17,86 0,8504 marzo 2045 17,86 0,8037 aprile 2045 17,86 0,7185
  • 59. 59 Mese critico: gennaio Fattore di temperatura: 0,8593 Resistenza minima accettabile: 1,7763 m²K/W Resistenza totale dell'elemento: 3,5229 m²K/W STRUTTURA REGOLAMENTARE Verifica della condensa interstiziale Pressione di saturazione [Pa] Pressione nell'interfaccia [Pa] Presenza di condensa Mese Superfic ie esterna Interfacci a1 Interfacci a2 Interfacci a3 Interfacci a4 Interfacci a5 Interfacci a6 Superfic ie interna ottobre 1668 1728 1732 2290 2292 2292 2302 2308 ottobre 1305 1305 1305 1305 1305 1636 1636 1636 novemb re 1220 1308 1314 2250 2252 2252 2271 2283 novemb re 1020 1020 1020 1020 1020 1636 1636 1636 dicembr e 945 1043 1049 2218 2221 2221 2247 2263 dicembr e 785 785 785 786 786 1636 1636 1636 gennaio 870 969 976 2208 2211 2211 2240 2257 gennaio 714 714 714 715 715 1636 1636 1636 febbraio 926 1024 1030 2215 2219 2219 2245 2262 febbraio 735 735 735 736 736 1636 1636 1636 marzo 1165 1255 1261 2244 2246 2246 2267 2279 marzo 848 848 848 849 849 1636 1636 1636 aprile 1447 1523 1528 2272 2273 2273 2288 2297 aprile 1037 1037 1037 1037 1037 1636 1636 1636 maggio 1857 1903 1905 2305 2306 2306 2313 2317 maggio 1334 1334 1334 1334 1334 1636 1636 1636 giugno 2484 2468 2467 2346 2345 2345 2343 2342 giugno 1759 1759 1759 1759 1759 1636 1636 1636 luglio 2974 2902 2897 2372 2371 2371 2363 2358
  • 60. luglio 1963 1963 1963 1963 1963 1636 1636 1636 agosto 2922 2856 2852 2369 2368 2368 2361 2357 agosto 1972 1972 1972 1972 1972 1636 1636 1636 settemb re 2366 2363 2363 2339 2339 2339 2338 2338 settemb re 1765 1765 1765 1765 1765 1636 1636 1636 60 CONDENSA NON PRESENTE Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
  • 61. 61 2.5.5 Verifica solaio esistente Struttura: Solaio esistente Dati generali Spessore: 0,270 m Massa superficiale: 280,00 kg/m² Resistenza: 0,7646 m²K/W Trasmittanza: 1,3079 W/m²K Parametri dinamici Fattore di attenuazione: 0,3718 Sfasamento: 7h 40' Tipo di materiale Materiale Spessore [m] Massa Superficiale [kg/m²] Resistenza [m²K/W] Spessore equivalente d'aria [m] Superficie esterna 0,0400 1 CLS CLS alleggerito con STIROLITE S 500 0,050 25,00 0,2874 1,500 2 SOL Laterocemento sp.20 cm 0,200 219,00 0,3150 3,000 3 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 Superficie interna 0,1000 Provincia: SIENA Comune: Sovicille Gradi giorno: 1797 Zona: D Irradianza media mensile nel mese di massima insolazione: 282 W/m² Trasmittanza massima: 0,46 W/m²K Trasmittanza massima dal 2008: 0,35 W/m²K Trasmittanza massima dal 2010: 0,26 W/m²K Trasmittanza della 1,3079 struttura: W/m²K Struttura non regolamentare secondo DLGS 311
  • 62. 62 Calcolo della temperatura superficiale interna estiva Orientamento: Orizz Colore della superficie esterna : Medio Irraggiamento nullo ora Temperatura aria esterna [°C] Irradianza [W/m²] Temperatura superficiale esterna [°C] Temperatura superficiale interna [°C] 1 20,0 0 19,99 26,22 2 19,3 0 19,34 25,69 3 18,8 0 18,82 25,06 4 18,4 0 18,43 24,43 5 18,3 19 18,30 23,90 6 18,6 188 18,56 23,42 7 19,2 377 19,21 23,03 8 20,4 554 20,38 22,74 9 22,1 706 22,07 22,50 10 24,0 822 24,02 22,26 11 26,2 895 26,23 22,06 12 28,3 920 28,31 21,92 13 29,9 895 29,87 21,87 14 30,9 822 30,91 21,97 15 31,3 706 31,30 22,21 16 30,9 554 30,91 22,64 17 30,0 377 30,00 23,27 18 28,6 188 28,57 24,00 19 26,9 19 26,88 24,82 20 25,2 0 25,19 25,59 21 23,8 0 23,76 26,17 22 22,5 0 22,46 26,56 23 21,4 0 21,42 26,70 24 20,6 0 20,64 26,56
  • 63. 63 Verifica della condensa superficiale Condizioni esterne e interne Mese Temperatura esterna [°C] Pressione esterna [Pa] Temperatura interna [°C] Pressione interna [Pa] ottobre 14,60 1305 20,00 1636 novembre 9,80 1020 20,00 1636 dicembre 6,00 785 20,00 1636 gennaio 4,80 714 20,00 1636 febbraio 5,70 735 20,00 1636 marzo 9,10 848 20,00 1636 aprile 12,40 1037 20,00 1636 maggio 16,30 1334 20,00 1636 giugno 21,00 1759 20,00 1636 luglio 24,00 1963 20,00 1636 agosto 23,70 1972 20,00 1636 settembre 20,20 1765 20,00 1636 Fattore di temperatura Mese Pressione di saturazione interna [Pa] Temperatura minima superficiale [°C] Fattore di temperatura novembre 2045 17,86 0,7903 dicembre 2045 17,86 0,8472 gennaio 2045 17,86 0,8593 febbraio 2045 17,86 0,8504 marzo 2045 17,86 0,8037 aprile 2045 17,86 0,7185 Mese critico: gennaio Fattore di temperatura: 0,8593 Resistenza minima accettabile: 3,5526 m²K/W Resistenza totale dell'elemento: 0,7646 m²K/W STRUTTURA NON REGOLAMENTARE
  • 64. 64 Verifica della condensa interstiziale Pressione di saturazione [Pa] Pressione nell'interfaccia [Pa] Presenza di condensa Mese Superficie esterna Interfaccia1 Interfaccia2 Superficie interna ottobre 1692 1926 2215 2237 ottobre 1305 1406 1609 1636 novembre 1255 1615 2111 2151 novembre 1020 1209 1586 1636 dicembre 983 1401 2032 2085 dicembre 785 1045 1566 1636 gennaio 909 1339 2008 2064 gennaio 714 996 1561 1636 febbraio 964 1385 2026 2080 febbraio 735 1011 1562 1636 marzo 1200 1574 2096 2139 marzo 848 1089 1572 1636 aprile 1477 1778 2167 2197 aprile 1037 1220 1587 1636 maggio 1875 2048 2253 2268 maggio 1334 1426 1611 1636 giugno 2478 2421 2360 2356 giugno 1759 1721 1646 1636 luglio 2945 2689 2431 2414 luglio 1963 1863 1663 1636 agosto 2895 2661 2424 2408 agosto 1972 1869 1663 1636 settembre 2365 2354 2342 2341 settembre 1765 1725 1646 1636 CONDENSA NON PRESENTE Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
  • 65. 65 2.5.6 Verifica solaio di progetto GRUPPO1 28 gennaio 2013 Struttura: Solaio progetto Gruppo 1 Dati generali Spessore: 0,520 m Massa superficiale: 334,80 kg/m² Resistenza: 3,5796 m²K/W Trasmittanza: 0,2594 W/m²K Parametri dinamici Fattore di attenuazione: 0,0893 Sfasamento: 16h 29' Tipo di materiale Materiale Spessore [m] Massa Superficiale [kg/m²] Resistenza [m²K/W] Spessore equivalente d'aria [m] Superficie esterna 0,0400 1 ISO Argilla espansa in granuli 0,260 72,80 2,8261 0,260 2 CLS CLS alleggerito con STIROLITE S 500 0,050 25,00 0,2874 1,500 3 SOL Laterocemento sp.20 cm 0,200 219,00 0,3150 3,000 4 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,010 18,00 0,0111 0,200 Superficie interna 0,1000 Provincia: SIENA Comune: Sovicille Gradi giorno: 1797 Zona: D Irradianza media mensile nel mese di massima insolazione: 282 W/m² Trasmittanza massima: 0,46 W/m²K Trasmittanza massima dal 2008: 0,35 W/m²K Trasmittanza massima dal 2010: 0,26 W/m²K Trasmittanza della 0,2594 struttura: W/m²K Struttura regolamentare secondo DLGS 311
  • 66. 66 Calcolo della temperatura superficiale interna estiva Orientamento: Orizz Colore della superficie esterna : Medio ora Temperatura aria esterna [°C] Irradianza [W/m²] Temperatura superficiale esterna [°C] Temperatura superficiale interna [°C] 1 20,0 0 19,99 40,18 2 19,3 0 19,34 40,81 3 18,8 0 18,82 41,30 4 18,4 0 18,43 41,58 5 18,3 19 19,14 41,62 6 18,6 188 26,92 41,43 7 19,2 377 35,97 41,00 8 20,4 554 45,00 40,36 9 22,1 706 53,45 39,58 10 24,0 822 60,55 38,70 11 26,2 895 66,01 37,88 12 28,3 920 69,20 37,65 13 29,9 895 69,65 37,53 14 30,9 822 67,44 37,41 15 31,3 706 62,68 37,32 16 30,9 554 55,53 37,25 17 30,0 377 46,76 37,19 18 28,6 188 36,93 37,13 19 26,9 19 27,72 37,08 20 25,2 0 25,19 37,05 21 23,8 0 23,76 37,11 22 22,5 0 22,46 37,81 23 21,4 0 21,42 38,61 24 20,6 0 20,64 39,42
  • 67. 67 Verifica della condensa superficiale Condizioni esterne e interne Mese Temperatura esterna [°C] Pressione esterna [Pa] Temperatura interna [°C] Pressione interna [Pa] ottobre 14,60 1305 20,00 1636 novembre 9,80 1020 20,00 1636 dicembre 6,00 785 20,00 1636 gennaio 4,80 714 20,00 1636 febbraio 5,70 735 20,00 1636 marzo 9,10 848 20,00 1636 aprile 12,40 1037 20,00 1636 maggio 16,30 1334 20,00 1636 giugno 21,00 1759 20,00 1636 luglio 24,00 1963 20,00 1636 agosto 23,70 1972 20,00 1636 settembre 20,20 1765 20,00 1636 Fattore di temperatura Mese Pressione di saturazione interna [Pa] Temperatura minima superficiale [°C] Fattore di temperatura novembre 2045 17,86 0,7903 dicembre 2045 17,86 0,8472 gennaio 2045 17,86 0,8593 febbraio 2045 17,86 0,8504 marzo 2045 17,86 0,8037 aprile 2045 17,86 0,7185
  • 68. 68 Mese critico: gennaio Fattore di temperatura: 0,8593 Resistenza minima accettabile: 1,7763 m²K/W Resistenza totale dell'elemento: 3,5796 m²K/W STRUTTURA REGOLAMENTARE Verifica della condensa interstiziale Pressione di saturazione [Pa] Pressione nell'interfaccia [Pa] Presenza di condensa Mese Superficie esterna Interfaccia1 Interfaccia2 Interfaccia3 Superficie interna ottobre 1667 2186 2246 2313 2315 ottobre 1305 1322 1422 1623 1636 novembre 1220 2059 2167 2292 2296 novembre 1020 1052 1239 1611 1636 dicembre 945 1963 2106 2275 2281 dicembre 785 830 1087 1602 1636 gennaio 870 1933 2088 2270 2276 gennaio 714 762 1041 1599 1636 febbraio 926 1955 2102 2274 2280 febbraio 735 782 1055 1600 1636 marzo 1165 2041 2156 2288 2293 marzo 848 889 1128 1604 1636 aprile 1447 2127 2209 2303 2306 aprile 1037 1068 1250 1612 1636 maggio 1857 2232 2274 2320 2322 maggio 1334 1350 1441 1624 1636 giugno 2484 2366 2354 2341 2341 giugno 1759 1753 1715 1641 1636 luglio 2974 2455 2407 2355 2353 luglio 1963 1946 1847 1649 1636 agosto 2922 2446 2401 2354 2352
  • 69. 69 agosto 1972 1954 1853 1649 1636 settembre 2366 2343 2340 2338 2338 settembre 1765 1758 1719 1641 1636 CONDENSA NON PRESENTE Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
  • 70. 70 2.5.7 Verifica solaio di progetto GRUPPO2 11 febbraio 2013 Struttura: Solaio di progetto Gruppo 2 Dati generali Spessore: 0,510 m Massa superficiale: 304,10 kg/m² Resistenza: 4,0777 m²K/W Trasmittanza: 0,2452 W/m²K Parametri dinamici Fattore di attenuazione: 0,1150 Sfasamento: 10h 41' Tipo di materiale Materiale Spessore [m] Massa Superficiale [kg/m²] Resistenza [m²K/W] Spessore equivalente d'aria [m] Superficie esterna 0,0400 1 CLS CLS alleggerito con STIROLITE S 500 0,050 25,00 0,2874 1,500 2 SOL Laterocemento sp.20 cm 0,200 219,00 0,3150 3,000 3 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 4 INA Camera non ventilata sp.mm.100 0,100 0,10 0,1600 0,100 5 ISO Polistirene espanso in lastre stampate per termocompressione 0,120 3,00 3,0769 8,400 6 VAR Cartongesso in lastre 0,010 9,00 0,0476 0,080 7 INT Intonaco di gesso puro 0,010 12,00 0,0286 0,100 Superficie interna 0,1000
  • 71. 71 Provincia: SIENA Comune: Sovicille Gradi giorno: 1797 Zona: D Irradianza media mensile nel mese di massima insolazione: 282 W/m² Trasmittanza massima: 0,46 W/m²K Trasmittanza massima dal 2008: 0,35 W/m²K Trasmittanza massima dal 2010: 0,26 W/m²K Trasmittanza della 0,2452 struttura: W/m²K Struttura regolamentare secondo DLGS 311 Calcolo della temperatura superficiale interna estiva Orientamento: Orizz Colore della superficie esterna : Medio Irraggiamento nullo ora Temperatura aria esterna [°C] Irradianza [W/m²] Temperatura superficiale esterna [°C] Temperatura superficiale interna [°C] 1 20,0 0 19,99 24,78 2 19,3 0 19,34 24,82 3 18,8 0 18,82 24,78 4 18,4 0 18,43 24,67 5 18,3 19 18,30 24,51 6 18,6 188 18,56 24,32 7 19,2 377 19,21 24,12 8 20,4 554 20,38 23,96 9 22,1 706 22,07 23,81 10 24,0 822 24,02 23,69 11 26,2 895 26,23 23,60 12 28,3 920 28,31 23,52 13 29,9 895 29,87 23,45 14 30,9 822 30,91 23,39 15 31,3 706 31,30 23,34 16 30,9 554 30,91 23,33 17 30,0 377 30,00 23,36 18 28,6 188 28,57 23,43
  • 72. 72 19 26,9 19 26,88 23,57 20 25,2 0 25,19 23,76 21 23,8 0 23,76 23,99 22 22,5 0 22,46 24,24 23 21,4 0 21,42 24,48 24 20,6 0 20,64 24,66 Verifica della condensa superficiale Condizioni esterne e interne Mese Temperatura esterna [°C] Pressione esterna [Pa] Temperatura interna [°C] Pressione interna [Pa] ottobre 14,60 1305 20,00 1636 novembre 9,80 1020 20,00 1636 dicembre 6,00 785 20,00 1636 gennaio 4,80 714 20,00 1636 febbraio 5,70 735 20,00 1636 marzo 9,10 848 20,00 1636 aprile 12,40 1037 20,00 1636 maggio 16,30 1334 20,00 1636 giugno 21,00 1759 20,00 1636 luglio 24,00 1963 20,00 1636 agosto 23,70 1972 20,00 1636 settembre 20,20 1765 20,00 1636 Fattore di temperatura Mese Pressione di saturazione interna [Pa] Temperatura minima superficiale [°C] Fattore di temperatura novembre 2045 17,86 0,7903 dicembre 2045 17,86 0,8472 gennaio 2045 17,86 0,8593 febbraio 2045 17,86 0,8504 marzo 2045 17,86 0,8037 aprile 2045 17,86 0,7185
  • 73. 73 Mese critico: gennaio Fattore di temperatura: 0,8593 Resistenza minima accettabile: 3,5526 m²K/W Resistenza totale dell'elemento: 4,0777 m²K/W STRUTTURA REGOLAMENTARE Verifica della condensa interstiziale Pressione di saturazione [Pa] Pressione nell'interfaccia [Pa] Presenza di condensa Mese Superfic ie esterna Interfacci a1 Interfacci a2 Interfacci a3 Interfacci a4 Interfacci a5 Interfacci a6 Superfic ie interna ottobre 1667 1708 1754 1758 1782 2303 2312 2318 ottobre 1305 1342 1415 1424 1427 1631 1633 1636 Novemb re 1219 1279 1348 1353 1389 2274 2291 2301 Novemb re 1020 1088 1224 1242 1247 1628 1631 1636 Dicembr e 944 1010 1087 1093 1134 2251 2274 2288 Dicembr e 785 879 1067 1092 1098 1625 1630 1636 gennaio 869 936 1015 1021 1063 2244 2269 2284 gennaio 714 808 996 1021 1028 1623 1629 1636 febbraio 924 991 1069 1074 1116 2249 2273 2287 febbraio 735 839 1047 1074 1081 1624 1629 1636 marzo 1164 1225 1296 1301 1339 2270 2288 2299 marzo 848 987 1264 1301 1305 1629 1632 1636 Aprile 1446 1498 1556 1561 1591 2290 2303 2310 Aprile 1037 1103 1235 1253 1257 1628 1631 1636 maggio 1857 1888 1922 1925 1943 2314 2320 2324 maggio 1334 1367 1434 1443 1445 1632 1634 1636 giugno 2484 2473 2462 2461 2455 2343 2342 2341
  • 74. giugno 1759 1745 1718 1715 1714 1637 1637 1636 Luglio 2975 2925 2871 2867 2840 2362 2355 2351 Luglio 1963 1927 1855 1845 1843 1640 1638 1636 agosto 2923 2877 2828 2824 2800 2360 2354 2350 agosto 1972 1935 1861 1851 1848 1640 1638 1636 Settemb re 2366 2364 2361 2361 2360 2338 2338 2338 Settemb re 1765 1751 1722 1718 1717 1638 1637 1636 74 Condensa accumulata Interfaccia 3 Mese Flusso di vapore [kg/m²] Condensa accumulata [kg/m²] ottobre 0,0000 0,0000 novembre 0,0000 0,0000 dicembre 0,0000 0,0000 gennaio 0,0045 0,0045 febbraio ‐0,0022 0,0022 marzo ‐0,0289 0,0000 aprile 0,0000 0,0000 maggio 0,0000 0,0000 giugno 0,0000 0,0000 luglio 0,0000 0,0000 agosto 0,0000 0,0000 settembre 0,0000 0,0000 CONDENSA PRESENTE MA INFERIORE AL LIMITE (500 g/m²) Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
  • 75. 75 2.5.8 Verifica solaio di progetto GRUPPO3 13 marzo 2013 Struttura: Solaio di Progetto Gruppo 3 Dati generali Spessore: 0,491 m Massa superficiale: 320,67 kg/m² Resistenza: 3,8597 m²K/W Trasmittanza: 0,2591 W/m²K Parametri dinamici Fattore di attenuazione: 0,0769 Sfasamento: 15h 10' Tipo di materiale Materiale Spessore [m] Massa Superficiale [kg/m²] Resistenza [m²K/W] Spessore equivalente d'aria [m] Superficie esterna 0,0400 1 CLS CLS alleggerito con STIROLITE S 500 0,050 25,00 0,2874 1,500 2 SOL Laterocemento sp.20 cm 0,200 219,00 0,3150 3,000 3 INT Malta di calce o di calce e cemento 0,020 36,00 0,0222 0,400 4 INA Camera non ventilata 0,070 0,07 0,1300 0,070 5 ISO Sughero 0,130 16,90 2,8889 1,300 6 IMP Foglio di Alluminio rivestito 0.5 mm 0,0005 2,70 0,0000 1700,000 7 VAR Cartongesso in lastre 0,010 9,00 0,0476 0,080 8 INT Intonaco di gesso puro 0,010 12,00 0,0286 0,100 Superficie interna 0,1000
  • 76. 76 Provincia: SIENA Comune: Sovicille Gradi giorno: 1797 Zona: D Irradianza media mensile nel mese di massima insolazione: 282 W/m² Trasmittanza massima: 0,46 W/m²K Trasmittanza massima dal 2008: 0,35 W/m²K Trasmittanza massima dal 2010: 0,26 W/m²K Trasmittanza della 0,2591 struttura: W/m²K Struttura regolamentare secondo DLGS 311 Calcolo della temperatura superficiale interna estiva Orientamento: Orizz Colore della superficie esterna : Medio Irraggiamento nullo ora Temperatura aria esterna [°C] Irradianza [W/m²] Temperatura superficiale esterna [°C] Temperatura superficiale interna [°C] 1 20,0 0 19,99 23,99 2 19,3 0 19,34 24,16 3 18,8 0 18,82 24,32 4 18,4 0 18,43 24,44 5 18,3 19 18,30 24,52 6 18,6 188 18,56 24,55 7 19,2 377 19,21 24,52 8 20,4 554 20,38 24,45 9 22,1 706 22,07 24,34 10 24,0 822 24,02 24,21 11 26,2 895 26,23 24,08 12 28,3 920 28,31 23,96 13 29,9 895 29,87 23,86 14 30,9 822 30,91 23,78 15 31,3 706 31,30 23,72 16 30,9 554 30,91 23,67 17 30,0 377 30,00 23,62
  • 77. 77 18 28,6 188 28,57 23,58 19 26,9 19 26,88 23,55 20 25,2 0 25,19 23,54 21 23,8 0 23,76 23,56 22 22,5 0 22,46 23,61 23 21,4 0 21,42 23,70 24 20,6 0 20,64 23,83 Verifica della condensa superficiale Condizioni esterne e interne Mese Temperatura esterna [°C] Pressione esterna [Pa] Temperatura interna [°C] Pressione interna [Pa] ottobre 14,60 1305 20,00 1636 novembre 9,80 1020 20,00 1636 dicembre 6,00 785 20,00 1636 gennaio 4,80 714 20,00 1636 febbraio 5,70 735 20,00 1636 marzo 9,10 848 20,00 1636 aprile 12,40 1037 20,00 1636 maggio 16,30 1334 20,00 1636 giugno 21,00 1759 20,00 1636 luglio 24,00 1963 20,00 1636 agosto 23,70 1972 20,00 1636 settembre 20,20 1765 20,00 1636 Fattore di temperatura Mese Pressione di saturazione interna [Pa] Temperatura minima superficiale [°C] Fattore di temperatura novembre 2045 17,86 0,7903 dicembre 2045 17,86 0,8472 gennaio 2045 17,86 0,8593 febbraio 2045 17,86 0,8504
  • 78. 78 marzo 2045 17,86 0,8037 aprile 2045 17,86 0,7185 Mese critico: gennaio Fattore di temperatura: 0,8593 Resistenza minima accettabile: 3,5526 m²K/W Resistenza totale dell'elemento: 3,8597 m²K/W STRUTTURA REGOLAMENTARE Verifica della condensa interstiziale Pressione di saturazione [Pa] Pressione nell'interfaccia [Pa] Presenza di condensa Mese Superfi cie esterna Interfacc ia1 Interfacc ia2 Interfacc ia3 Interfacc ia4 Interfacc ia5 Interfacc ia6 Interfacc ia7 Superfi cie interna ottobre 1667 1711 1760 1763 1784 2302 2302 2311 2317 ottobre 1305 1305 1306 1306 1306 1306 1636 1636 1636 novem bre 1220 1283 1356 1361 1393 2270 2270 2288 2299 novem bre 1020 1021 1022 1022 1022 1022 1636 1636 1636 dicemb re 944 1014 1097 1103 1138 2246 2246 2270 2285 dicemb re 785 786 787 787 787 788 1636 1636 1636 gennai o 869 940 1024 1030 1067 2238 2238 2265 2281 gennai o 714 715 716 717 717 717 1636 1636 1636 febbrai o 925 995 1078 1084 1120 2244 2244 2269 2284 febbrai o 735 736 737 738 738 738 1636 1636 1636 marzo 1164 1229 1305 1310 1342 2266 2266 2285 2296
  • 79. marzo 848 849 850 850 850 851 1636 1636 1636 aprile 1447 1501 1563 1568 1594 2287 2287 2301 2309 aprile 1037 1038 1039 1039 1039 1039 1636 1636 1636 maggio 1857 1890 1926 1929 1944 2313 2313 2319 2323 maggio 1334 1334 1335 1335 1335 1335 1636 1636 1636 giugno 2484 2473 2460 2459 2454 2344 2344 2342 2341 giugno 1759 1759 1759 1759 1759 1759 1636 1636 1636 luglio 2975 2922 2865 2861 2838 2363 2363 2356 2352 luglio 1963 1963 1962 1962 1962 1962 1636 1636 1636 agosto 2922 2874 2822 2819 2797 2361 2361 2355 2351 agosto 1972 1972 1971 1971 1971 1971 1636 1636 1636 settem bre 2366 2364 2361 2361 2360 2338 2338 2338 2338 settem bre 1765 1765 1765 1765 1765 1765 1636 1636 1636 79 CONDENSA NON PRESENTE Calcoli eseguiti con il software GemaVap 4.3 ®
  • 80. 80 2.7 COMPUTI EDILIZI 2.7.1 GRUPPO1
  • 81. 81
  • 83. 83
  • 84. 84
  • 86. 86
  • 87. 87
  • 88. 88 CAPITOLO III ENERGIE RINNOVABILI PER IMPIANTI DOMESTICI 3.1 Pannelli Solari Termici Il sole costituisce una forma di energia pulita, rinnovabile, e gratuita. Da sempre l’uomo si è adoperato per sfruttare questa gigante centralina di riscaldamento a proprio vantaggio. Con l’avvento delle moderne tecnologie i sistemi di captazione solare si sono raffinati ed estesi: a seconda delle esigenze dell’utente si possono trovare varie soluzioni per la produzione di energia mediante lo sfruttamento della radiazione solare. I sistemi più diffusi e conosciuti, per usi domestici, sono i pannelli solari termici, necessari al riscaldamento e alla produzione di acqua calda, e il fotovoltaico che consente la produzione di energia elettrica. In Italia l’utilizzo della radiazione solare nella produzione di energia elettrica e nel riscaldamento è quasi obbligatoria considerata l’insolazione della quale godiamo annualmente: si tratta di circa 1500 kW/h per m2 , un quantitativo che consentirebbe, con l’utilizzo di un solo pannello termico di circa un metro quadrato, di riscaldare dagli 80 ai 130 litri di acqua al giorno ad una temperatura di circa 40°. Ovviamente le variabili da considerare sono molteplici e l’efficienza energetica che si può avere da un impianto termico tiene conto di diversi fattori: ‐ la radiazione solare annuale disponibile nel luogo d’installazione; ‐ il fattore di correzione, calcolato sulla base dell’orientamento, dell’angolo di inclinazione dei collettori solari ed eventuali ombre temporanee; ‐ le prestazioni tecniche dei pannelli solari, del serbatoio, degli altri componenti dell’impianto e dell’efficienza del sistema di distribuzione; ‐ il grado di contemporaneità tra produzione del calore e fabbisogno dello stesso da parte dell’utenza. E, sebbene le condizioni climatiche differiscano da regione a regione, si possono osservare alcune regole generali da seguire nel momento in cui si decide di installare un impianto solare termico. Le condizioni ottimali per l’installazione sono: ‐ esposizione dei collettori a sud (con un minimo calo di resa si possono collocare anche a sud‐est e sud‐ovest)
  • 89. ‐ in caso di fabbisogno costante di acqua calda durante l’anno, l’inclinazione 89 consigliata è pari indicativamente alla latitudine del luogo (35°‐45°); ‐ in caso di fabbisogno di acqua calda prevalentemente estivo, l’inclinazione consigliata è pari alla latitudine del luogo diminuita di 15° (20°‐30°); ‐ in caso di fabbisogno di acqua calda prevalentemente invernale, nell’utilizzo dell’impianto per il riscaldamento degli ambienti, l’inclinazione consigliata è pari alla latitudine del luogo aumentata di 15° (50°‐60°); ‐ assenza di ostacoli in grado di creare ombreggiamento; ‐ nei tetti a falda il posizionamento dei collettori si preferisce parallelo alla falda sia per motivi estetici sia per la maggiore facilità di installazione (le differenze di prestazioni dovute alle diverse inclinazioni non sono, in questo caso, particolarmente significative). Le principali soluzioni tecniche e architettoniche per l’installazione dei collettori sono: L’impianto solare termico viene utilizzato in ambito domestico per: ‐ la produzione di acqua calda sanitaria ‐ il riscaldamento degli ambienti ‐ il riscaldamento di piscine ‐ il raffrescamento degli ambienti Si consiglia, soprattutto per l’utilizzo ai fini di riscaldamento, l’accoppiamento di questo impianto con un sistema di riscaldamento convenzionale che può essere utilizzato come supporto in caso di mancanza di sole. È inoltre necessario per l’efficacia di tale impianto
  • 90. che gli ambienti domestici siano sufficientemente coibentati: in tali condizioni si riesce a coprire, solo con la captazione solare, dal 25 al 50% del fabbisogno termico dell’abitazione. La struttura dell’impianto solare termico è costituita da due elementi principali presenti in tutti i tipi di sistema, il collettore e il serbatoio e alcuni elementi aggiuntivi che dipendono dall’impianto che si decide di installare. Sono presenti nella maggior parte degli impianti: ‐ il collettore, che serve a captare la radiazione solare e trasformarla in energia 90 termica ‐ il serbatoio per accumulare il calore uno o più scambiatori di calore; ‐ una pompa di ricircolo e relativa centralina di comando (se l’impianto è a circolazione forzata); ‐ un sistema integrativo del calore di tipo tradizionale (gas, gasolio, elettricità, biomasse); ‐ valvole, tubazioni e altri componenti per la sicurezza. Vediamo le caratteristiche specifiche per ogni tipo di impianto. Una prima differenza dipende dal tipo di collettore solare che si decide di adoperare: il collettore è l’elemento che assorbe la radiazione solare e la converte in calore. Il collettore solare è dotato di una copertura trasparente (vetro o materiale plastico) posta frontalmente all’assorbitore che ha lo scopo di mantenere intrappolato il calore all’interno e permettere il passaggio della radiazione solare. Per mantenere l’isolamento termico, il collettore ha una coibentazione laterale e posteriore che limita la dispersione di calore verso l’esterno. L’elemento principale del collettore è l’assorbitore (piastra assorbente), che ha la funzione di captare la radiazione solare incidente e trasformarla in calore. È costituito di una sottile piastra di metallo termicamente conduttivo (rame, rame‐alluminio o acciaio al nickel‐cromo), verniciata o trattata con uno strato di materiale selettivo che consente un alto grado di assorbimento della radiazione solare e riduce le perdite di calore verso l’esterno. Il calore sviluppato nell’assorbitore, è trasferito a un fluido termovettore (acqua o una miscela di acqua e antigelo) che fluisce in tubi di rame fissati o saldati sulla superficie posteriore dello stesso che conducono il calore verso il serbatoio. Il serbatoio, isolato termicamente, ha lo scopo di immagazzinare il calore ceduto dai collettori, e lo rende disponibile nel momento in cui risulta necessario (ad esempio quando si sta facendo la doccia).
  • 91. 91 I collettori, o pannelli, possono essere secondo le loro caratteristiche costruttive: ‐ pannelli solari termici piani i. non vetrati o scoperti ii. vetrati ‐ non selettivi ‐ selettivi i. ad aria ‐ pannelli solari termici sottovuoto i. tubo a U ii. heat pipe ‐ pannelli solari termici con serbatoio integrato ‐ pannelli solari termici a concentrazione
  • 92. 92 3.1.1 Pannelli solari termici piani. I pannelli solari termici piani vetrati sono costituiti da un collettore trasparente e una lastra assorbente, formata da lamine e da un sistema idraulico, contenente il fluido termovettore, e disposta al di sotto di un intercapedine collocata tra i due elementi. Il vetro ha la caratteristica particolare di essere trasparente alla luce del sole (in modo da far passare i raggi) ma è opaco ai raggi infrarossi. In questo modo i raggi vengono trattenuti evitando importanti dispersioni di calore. Questo tipo di collettore ha un ottimo rendimento energetico in condizioni climatiche sfavorevoli, tanto che riesce a essere sfruttato per tutto il periodo che va da marzo a ottobre. I solari termici vetrati selettivi sono caratterizzati da una maggiore efficienza durante circostanze climatiche poco favorevoli grazie al particolare trattamento dell'assorbitore che lo rende più ricettivo al calore; mentre quelli non selettivi hanno semplicemente l'assorbitore colorato di nero in modo da attirare maggiormente la radiazione solare. I pannelli solari termici piani non vetrati o scoperti sono invece privi di vetro: essendo realizzati mediante un sistema di tubi in plastica hanno dei costi più economici rispetto ai vetrati. L’acqua passa all’interno dei tubi del pannello, dove viene riscaldata dai raggi solari (la temperatura massima che raggiunge è di 40)°. Durante il periodo estivo, poiché il riscaldamento avviene per irraggiamento, questo impianto raggiunge delle prestazioni ottimali. Tuttavia, mancando di un efficiente sistema di coibentazione è difficile sfruttarlo in condizioni climatiche poco favorevoli (la temperatura esterna deve essere di almeno 20°). Hanno comunque il vantaggio di essere poco costosi e di avere un ottimo rendimento
  • 93. in condizioni ottimali di irraggiamento quando la temperatura esterna è alta. Vengono perciò usati principalmente durante il periodo estivo nel riscaldamento dell’acqua sanitaria. I pannelli solari termici piani ad aria sono strutturati in modo tale da far circolare al loro interno l’aria anziché l’acqua. Tale sistema consente di trattenere il calore più a lungo, in quanto l’aria lo disperde in misura inferiore rispetto all’acqua: l’aria circola nello spazio tra vetro e assorbitore e tra assorbitore e fondo del pannello realizzato in poliuretano isolante. L’aria calda trasferisce poi il suo calore all’acqua sanitaria, producendo quantità di acqua calda direttamente proporzionali alla superficie del pannello. 93 3.1.2 Pannelli solari termici sottovuoto I pannelli solari termici sottovuoto sono caratterizzati dalla mancanza d’aria nell’intercapedine posta tra l’assorbitore e la copertura di vetro: in fase di assemblaggio dell’impianto l’aria viene, infatti, aspirata così da usare il sottovuoto come isolante termico. In questo modo tale sistema evita le perdite di calore e consente un maggiore apporto energetico anche in ambienti freddi, con un riscaldamento del fluido pari a 70‐80°. I collettori sottovuoto possono essere di due tipi: ‐ tubo a U: il liquido circola direttamente nel tubo senza bisogno di riscaldare l’acqua sovrastante, il circuito è quindi più semplice in quanto il liquido presente è lo stesso che verrà utilizzato nel riscaldamento ‐ heat pipe: il liquido circola in un tubo di rame chiuso alle estremità. Il liquido in
  • 94. bassa pressione a contatto con il calore evapora e si condensa nella parte alta del tubo; in tal modo riscalda l’acqua sovrastante Questo tipo di impianto consente un miglioramento delle prestazioni energetiche pari al 15%, anche in condizioni climatiche sfavorevoli, tuttavia i costi e la fragilità dei collettori costituiscono spesso un impedimento all’installazione. 94 3.1.3 Pannelli solari con serbatoio integrato I pannelli solari con serbatoio integrato sono così chiamati in quanto, questo elemento e l’assorbitore sono contenuti in un unico blocco: l’energia solare scalda direttamente l’acqua, senza bisogno del fluido termovettore. Il sistema funziona secondo le leggi della convezione: il sole scalda l’acqua che aumentando di temperatura si espande e si spinge verso l’alto sostituendosi all’acqua fredda. Si generano così una serie di moti convettivi che riescono a scaldare l’intera massa d’acqua contenuta nel serbatoio. Il serbatoio ricoperto dall’assorbitore ha in genere, al suo interno, una resistenza che può riscaldare l’acqua in caso di assenza prolungata di sole (o nell’eventualità si abbia bisogno di una quantità maggiore di acqua calda). Questo tipo di impianto presenta costi abbastanza ridotti e risulta comodo da installare; tuttavia è consigliabile in zone dove la stagione invernale non sia troppo rigida poiché, se si abbassasse eccessivamente la temperatura, il rischio che l’acqua del serbatoio si congeli è elevato e può causare gravi danni all’intero impianto.
  • 95. 95 3.1.4 Pannelli solari termici a concentrazione I pannelli solari termici a concentrazione convertono la radiazione solare in energia elettrica, mediante processi di concentrazione ottica e cicli termodinamici. Tale tecnologia sfrutta solo la radiazione diretta e mal si presta, a parte casi particolari o applicazioni eminentemente termiche, alla realizzazione di impianti di piccole dimensioni; questo sistema è utilizzato per la produzione di calore ad alta pressione e temperatura (100‐250 °C). Il pannello solare termico a concentrazione è composto di un sistema di specchi, detto “concentratore primario” che ha lo scopo di proiettare tutta la luce solare in un unico punto dove è posizionato il ricevitore fotovoltaico, posto sul fuoco ottico del sistema.. L'energia termica sprigionata dalla concentrazione dei raggi solari sul ricevitore fotovoltaico riscalda il liquido termovettore, generando forza vapore, e quindi energia. L’impianto con pannelli solari termici può essere di due tipi a seconda delle caratteristiche strutturali: ‐ Impianti a circuito aperto: il fluido termovettore proveniente dal collettore è la stessa acqua, che raggiunta la temperatura desiderata, arriva all’utenza ‐ Impianti a circuito chiuso: il fluido termovettore scorre in un circuito chiuso (circuito primario) che cede il calore, attraverso uno scambiatore, all’acqua all’interno di un serbatoio. L’acqua calda così accumulata viene inviata all’utenza tramite un circuito secondario.