2. Uomo odierno
Il profitto come unico «valore» consentito
L’uomo da soggetto diventa oggetto
La realtà è solo funzionale
Relazioni umane aride e finalizzate all’utilità personale
4. Lo sport come possibilità!
salute
educazione
socialità
qualità della vita
5. Sport e valori:
rapporti con gli altri
Lo sport rappresenta il linguaggio universale
attraverso cui entrare in rapporto con gli altri,
superando possibili “ostacoli”, quali una propria
particolare origine culturale e una propria visione
delle cose.
6. Sport e valori:
il senso d'appartenenza
Chiunque pratichi uno
sport, specialmente se è
uno sport di squadra,
impara a stare in un
gruppo, a condividerne
le regole e a
individuare punti di
riferimento all'interno
di questo.
7. Sport e valori:
il rispetto dell'altro
Puntualità agli appuntamenti, impegno negli
allenamenti e nelle competizioni, decoro
nell'abbigliamento e riconoscibilità dell'appartenenza
(indossare la divisa della società) sono tutti segnali del
rispetto che si ha nei confronti di se stessi e dei propri
compagni.
8. Sport e valori:
l’integrazione sociale
La pratica sportiva, è anche fattore di mescolamento
di classi e ceti sociali. In realtà cittadine,
specialmente quelle urbane, in cui negli ultimi anni si
sta assistendo ad un ritorno di forti segmentazioni dei
luoghi di residenza per appartenenza sociale, lo sport
diventa uno dei pochi luoghi dove i bambini e gli
adolescenti possono incontrare coetanei provenienti
da realtà sociali e culturali talvolta molto differenti,
acquisendo una più ricca e partecipata dimensione
dell'alterità.
9. Sport e valori:
lealtà
La lealtà richiama la natura relazionale dello sport: ogni
sport, soprattutto quelli di squadra, si pratica con altri e
non contro altri, anche se poi l'obiettivo è la
competizione e il superamento dell'altro. E' leale chi non
ricorre a sotterfugi per affermarsi, ma soprattutto chi
mette nelle migliori condizioni, per operare, quanti sono
chiamati a far rispettare le regole del gioco, quali arbitri
e giudici.
10. “La Carta del Fair Play”,
1) Fare di ogni incontro sportivo, indipendentemente dalla posta e dalla importanza
della competizione, un momento privilegiato, una specie di festa.
2) Conformarmi alle regole e allo spirito dello sport praticato.
3) Rispettare i miei avversari come me stesso.
4) Accettare le decisioni degli arbitri o dei giudici sportivi, sapendo che, come me,
hanno diritto all'errore, ma fanno tutto il possibile per non commetterlo.
5) Evitare le cattiverie e le aggressioni nei miei atti, e mie parole o miei scritti.
6) Non usare artifici o inganni per ottenere il successo.
7) Rimanere degno della vittoria, così come nella sconfitta.
8) Aiutare chiunque con la mia presenza, la mia esperienza e la mia comprensione.
9) Portare aiuto a ogni sportivo ferito o la cui vita sia in pericolo.
10) Essere un vero ambasciatore dello sport, aiutando a far rispettare intorno a me i
principi suddetti.
11. Lo sport come gioco:
Durante il gioco si prende confidenza con i propri limiti, si cerca di
superarli e nascono anche le solidarietà fra bambini, a volte però anche
le rivalità. Il gioco è un momento di socializzazione importante per i
piccoli, imparano i propri nomi, si danno dei soprannomi, si
distinguono, imparano a stare fra di loro scambiandosi le esperienze,
imparano a darsi una mano l'uno con l'altro, a giocare insieme e non più
da soli, a dividere lo spazio, a stare uniti in gruppo e dividere i giochi
insieme.
12. Sport e testimonianza:
• «…il calcio è stato
determinante, se non fossi
diventato un calciatore
sarei diventato un
assassino, perché vivevo in
una delle favelas più
pericolose dove giravano
armi e droghe. Per fortuna
ho lasciato quella vita per
inseguire il mio sogno e ce
l’ho fatta»
(Felipe Melo, calciatore
professionista)