Il libro narra la storia di un giovane giapponese che di lavoro vuole fare il poeta; vive nella parte a nord del Giappone dove le montagne sono vicine.
Il padre è ostile a questa idea del figlio e cerca in maniera “educata” di dissolverla.
L’amore, l’arte, i colori, la pittura, il bianco e la scrittura accompagnano il personaggio nelle sue storie, a volte immaginarie, che lo riconducono alla purezza della neve e con lei lo richiamano all’amore per le parti salienti della vita e per una donna candida, come la neve.
La ricerca dell’amore eterno si sposa con la cultura giapponese della ricerca della perfezione e del candore che spesso trova nel paradosso delle procedure e dei processi la morte anticipata della vita. La poesia all’epoca dei Samurai è come la poesia durante la campagna politica italiana, sembra non poter vivere.