Il racconto ha una dimensione di affresco storico che sorprende in un racconto di non più di cento pagine. L’epopea napoleonica è raccontata attraverso le storie degli uomini che l’hanno fatta, in quell’irripetibile coacervo di idealismi, arrivismi, senso dell’onore, ambizioni, coraggio e disperazione che caratterizzano gli ufficiali della Grande Armée. In un’epoca di tali sentimenti ed eccessi, Conrad ambienta la vicenda straordinaria di due uomini che si odiano e si inseguono attraverso l’Europa, intrecciando un inquietante rapporto fatto di rancore, invidia, paura, ma anche rispetto e lealtà, e caricando questo stesso rapporto di aspettative irrazionali e di significati metaforici.