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Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Andrea Di Menna: "I duellanti" di Joseph Conrad

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Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Andrea Di Menna: "I duellanti" di Joseph Conrad

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Il racconto ha una dimensione di affresco storico che sorprende in un racconto di non più di cento pagine. L’epopea napoleonica è raccontata attraverso le storie degli uomini che l’hanno fatta, in quell’irripetibile coacervo di idealismi, arrivismi, senso dell’onore, ambizioni, coraggio e disperazione che caratterizzano gli ufficiali della Grande Armée. In un’epoca di tali sentimenti ed eccessi, Conrad ambienta la vicenda straordinaria di due uomini che si odiano e si inseguono attraverso l’Europa, intrecciando un inquietante rapporto fatto di rancore, invidia, paura, ma anche rispetto e lealtà, e caricando questo stesso rapporto di aspettative irrazionali e di significati metaforici.

Il racconto ha una dimensione di affresco storico che sorprende in un racconto di non più di cento pagine. L’epopea napoleonica è raccontata attraverso le storie degli uomini che l’hanno fatta, in quell’irripetibile coacervo di idealismi, arrivismi, senso dell’onore, ambizioni, coraggio e disperazione che caratterizzano gli ufficiali della Grande Armée. In un’epoca di tali sentimenti ed eccessi, Conrad ambienta la vicenda straordinaria di due uomini che si odiano e si inseguono attraverso l’Europa, intrecciando un inquietante rapporto fatto di rancore, invidia, paura, ma anche rispetto e lealtà, e caricando questo stesso rapporto di aspettative irrazionali e di significati metaforici.

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  1. 1. COMPLEXITY INSTITUTE - APS Corso Genova 32 - 16043 Chiavari – GE - CF: 90059610106 www.complexityinstitute.it complex.institute@gmail.com LA SCHEDA DEL LIBRO: “I Duellanti” Presentato dal Lettore: Andrea Di Menna 1. TITOLO: I duellanti EVENTUALE TITOLO EDIZIONE ORIGINALE: The Duel: A Military Tale 2. AUTORE/AUTRICE: Joseph Conrad EVENTUALI NOTE SULL’AUTORE: nasce in Ucraina nel 1857 da famiglia polacca. Inizia a viaggiare per il mondo per sfuggire all’arruolamento nell’esercito zarista. Uomo di terra, vive in mare, navigando prima sotto bandiera francese e poi inglese. Sud America, Africa, Oriente. Nobile, bohemien, giocatore d’azzardo: vive l’epoca dell’impressionismo. A 36 anni lascia la navigazione e si dedica alla sola scrittura. Romanziere in lingua inglese (la sua terza lingua) considerato tra gli scrittori di prosa dei più alti. Muore nel 1924 in Inghilterra. 3. CASA EDITRICE: E/O traduzione e postfazione di Leonardo Gandi 4. ANNO PUBBLICAZIONE: 1994 – La 1a edizione in italiano è del 1977, “Il duello: racconto militare”, 1977, traduzione di Giacomo Prampolini EVENTUALE ANNO EDIZIONE ORIGINALE: 1908 sul Pall Mall Magazine e poi in una raccolta di racconti “Un gruppo di sei” (A set of six) 5. BANDELLA LATERALE con breve descrizione dei contenuti del “Libro Consigliato”: Il racconto ha una dimensione di affresco storico che sorprende in un racconto di non più di cento pagine. L’epopea napoleonica è raccontata attraverso le storie degli uomini che l’hanno fatta, in quell’irripetibile coacervo di idealismi, arrivismi, senso dell’onore, ambizioni, coraggio e disperazione che caratterizzano gli ufficiali della Grande Armée. In un’epoca di tali sentimenti ed eccessi, Conrad ambienta la vicenda straordinaria di due uomini che si odiano e si inseguono attraverso l’Europa, intrecciando un inquietante rapporto fatto di rancore, invidia, paura, ma anche rispetto e lealtà, e caricando questo stesso rapporto di aspettative irrazionali e di significati metaforici.
  2. 2. COMPLEXITY INSTITUTE - APS Corso Genova 32 - 16043 Chiavari – GE - CF: 90059610106 www.complexityinstitute.it complex.institute@gmail.com 6. PERCHE’ CONSIGLIO QUESTO LIBRO (max 300 parole): Da questo racconto, Ridley Scott ha tratto la sua opera prima cinematografica. Un esordio clamoroso con un film capolavoro. Altri film sono stati ispirati dai racconti di Conrad, primo tra tutti Apocalipse Now di F.F. Coppola tratto da “Cuore di tenebra”. Lessi il racconto solo dopo aver visto il film di R. Scott. Lo avrò visto decine di volte e riletto il racconto altrettante volte. Ne ho anche 3 edizioni diverse. Ha un effetto ipnotico su di me. E’ come un pendolo: dopo un paio di pagine lette e girate, non riesco a fermarmi fino a concluderlo. Due soli uomini che attraversano la storia, la vivono drammaticamente ed intensamente: dovrebbe bastare. E invece decidono di sfidarsi ripetutamente a duello in una specie di rappresentazione frattale della loro epoca tragica e sanguinosa. Perpetuano un rito andando oltre la loro stessa epoca. E nessuno, forse neanche loro, ne sa il motivo preciso. Lo sfidarsi è un rito. Un modo per riportare ordine nel loro periodo storico e nelle loro vite di militari la cui esistenza è nelle mani dell’Imperatore. Creano una relazione folle e la alimentano di silenzi, onore, rispetto, paura. Ma i tempi cambiano, l’Impero tramonta, e loro non se ne accorgono. Giocarsi la vita è diventata la loro ragione di vita. E la conclusione, irrazionale per noi, è l’incredibile epilogo di questo affresco umano. Viviamo anche noi in una epoca di rapidissimi e violenti cambiamenti. Essere superati dai tempi è una esperienza comune. Ci aggrappiamo per non essere travolti. Perpetuiamo vecchi riti perché temiamo l’incerto. Feraud e D’Hubert non erano pronti a vivere in nuove epoche? Noi lo siamo? Creiamo anche noi relazioni insensate pur di avere certezze? Per chi ama la storia come me, le 100 pagine di questo racconto sono un fantastico ritratto del periodo napoleonico. Ma sono anche la fonte di domande e dubbi molto attuali sulle relazioni umane e sulle capacità e i limiti del singolo di interpretare e comprendere gli individui, gli altri, il presente, il passato e il futuro.

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