SlideShare a Scribd company logo
1 of 32
Download to read offline
Italiano che passione!
CURIOSITÀ REVISTA EN ITALIÀ
Novembre
2016
Centre Cívic Casa Sagnier
C/Brusi 61
Ajuntament de Barcelona
Barcellona in Italiano
lingua & cultura
Indice
EDITORIALE
5 ADA di Ama l'italiano
STORIA
4 MARTA
LINGUA
9 IFAN
LETTERATURA
13 ERNESTO
FESTE
16 CARME & MARGARITA
OPERA
19 RAMON & MARIONA
BIO
24 MARIA ROSA
RITTA & ISABEL
Italiano che passione!
Editoriale
Contatto
Coordinatrice
didattica presso
Centro Ama
l'italiano
Carrer Ausias Marc
n°77, 1ª 1ª
08013 Barcelona
Centro oficial de
certificación
(inscripción y
examen) DITALS
CILS y .IT
en convenio con
Università degli Studi
di Roma Tre .IT
Università per
Stranieri di Siena,
DITALS
La mia mail:
coordina@centroama
litaliano.com
panta rei
in armonia e serenità
Ciao! Spero che la lettura di questa rivista possa risultare
utile de interessante. Gli articoli pubblicati sono il frutto
dell'appassionante lavoro di ricerca e condivisione degli
studenti del gruppo di “Italiano che passione” che ho
avuto il gran piacere di incontrare de accompagnare in
questo autunnale trimestre di attività presso il Centro
Civico Casa Sagnier di Barcellona. Da fine settembre ad
inizio dicembre ci siamo incontrati ogni venerdì mattina,
alle 11.15, per trascorrere insieme delle piacevoli lezioni e
dare vita, poco a poco, al progetto che ho avuto l'azzardo
di proporre e loro di accogliere. Insegno italiano nella
città di Barcellona dal 2006 e sono “gerente” del Centro
Ama l'italiano lingua & cultura. Grazie alla mia attività ed
alle occasioni che mi offre, riesco a poter mettere in
pratica il metodo di insegnamento in cui credo e cioè
rendere gli studenti protagonisti del proprio processo di
apprendimento. Quando si fa ciò che piace tutto “panta
rei” in armonia e serenità... serenità che a volte perdo o
avevo perso e che ritrovo quando entro in classe. Il
progetto della GAZZETTA consiste in una rivista scritta
dagli studenti di lingua italiana per aiutare gli amici
italiani a conoscere un po' di più la terra che ci accoglie:
la Catalogna. Ringrazio con profonda gratitudine gli
studenti che si sono messi in gioco nel cimentarsi ed
immedesimarsi nelle vesti dei giornalisti, alternandosi a
lettori, correttori di bozze, redattori, inviati,
corrispondendi, collaboratori...
PS: a pag.29 abbiamo reso un omaggio alla nostra storia.
BUONA LETTURA
ITALIA - CATALOGNA
VINCOLI
STORIA
CULTURA
COSTUMI
COMMERCIO
Marta
STORIA
Tra Italia e Catalogna
Le relazione tra le regione italiche e ispaniche
crearono un continuo scambio d’influenze
Le relazione culturale e commerciale
tra Italia e Catalogna viene da molto
tempo, dal medioevo, da quando
l’Italia era ancora un insieme di stati
independenti, e la Catalogna era il
regno Catalano-Argonese. Al tempo
dal medioevo, la Corona Catalano-
Aragonese teneva piu contatto con le
terre italiche che con i regni ispanici
dovuto all’importante sviluppo
commerciale martimo che aveva e
anche per la politica spanzionistica che
iniziò nel Mediterraneo. Questa
relazione inizia quando Pietro il
Grande conte di Barcelona, sposato
con Constanza di Sicilia, figlia e erede
legittime di Manfred I, nelle 1282,
diventa re della Sicilia dopo la
rebellione dei siciliani contro Carlos
d’Angiò, re della Sicilia e di Napoli. Ma
Carlos d'Anjou, mantenne i suoi
possedimenti in territoro continentale,
creando il Regno di Napoli, con la
capital nella città di Napoli. Nel 1442,
il re dell’Aragona e re della
Sicilia Alfonso il Magnanimo conquista
il Regno di Napoli e unifica
nuovamente li due regni dipendenti
della Corona Catalano-Aragonese. Alla
sua morte al 1458, le regni diventano
separati di nuovo Al 1504, Ferdinando
il Cattolico, che da 1479 già regnava il
Regno della Sicilia, conquista il Regno
di Nàpoli ed il re diventara Ferdinando
III re della Sicilia. Questo sarà la
nascita del Regno delle Due Sicilie. Il
dominio del Regno di Napoli sarà della
monarchia ispanica (castellana) fino al
1713, primo sotto la dinastia
Trastàmara (1504-1516), dopo sotto la
dinastia Habsburg (1516-1700) e alla
fine sotto dinastia Borbonica (1700-
1713). Le relazione politiche e
commerciale tra le regione italiche e
ispaniche crearono un continuo
scambio d’influenze artistiche durante
tutto il medioevo, ma l’epoca più
intensa di questo scambio fu durante il
regno di Alfonso il Magnanimo,
specialmente con Maiorca, quando
Guillem de Sagrera, scultore e
architetto di Maiorca, e altri artisti del
suo laboratorio furono a Napoli. Il
maestro e suoi aiudanti avevano tan
grande successo che molti artisti
andassero in Mallorca per imparare le
Marta
tecniche del maestro. Ma alla
Campania si trovano anche diversi
opere documentate della sua officina
come il castello de Gaeta, il palazzo de
Parascandolo a Carinola, el palazzo
Antignano, a Capua e altre a Nola e
Sessa. Uni delle ultime opere del
maestro è la riforma del Castell Nuovo
di Napoli (foto 1) Se sa che participò
anche alle construzione della Porta di
Napoli (arco di Alfonso dell’ Aragona).
(foto 2) A Napoli si conoce anche la
presenza d’altri artisti di Mallorca che
non erano dell’officio de Sagrea ma
lavorarono alle ordine del re; come
Mateu Forsimanya. Ci sonno
documenti che affermano che lavorò
nelle opere del palazzo di Marino
Marzano a Carinola (foto 3) e si crede
che lavorò anche al palazzo ducale di
Sessa Aurunca ( foto 4) e al castello
delle Gaetani, a Fondi (foto 5) L’
influenze artistiche se fa notabile nelle
opere arquitectoniche e scultoriche tra
i due territori. Le influenze catalane
all’architettura italiana se pò
apprezzare nelle residenze nobiliare,
specialmente nelle cortile, le loggie e le
grande finestre, sopratutto
nell’elementi decorativi. Delli cortilli,
mette in evidenza la scala esterna alla
catalana, como si pò vedere alli palazzi
Abbatelli di Palermo (foto 5), Orologio
e Bellomo (foto 6), a Siracusa. Questo
scambio artistico durò fino il secolo
XVI . Nel secolo XV, quando Napoli
era la corte più raffinata nell’arte di
menjare e della musica, se parlava
catalano. La grande espansione del
regno Catalano-Aragonese permette
anche l’espansione della lingua
catalana alla Mediterranea. Nel
medioevo la lingua catalana era capita
dal Laguedoc fino alla Provenza e
anche in alcuni luoghi dell’Italia, come
per esempio a Liorna (Livorno) dove
andavano gli ebrei di Maiorca,
sfugendo delle inquisitori spagnoli, e
dove si stablirono.
Marta
tòfones) e de molti salse. Ma il libro di
cucina più importante dell’epoca e il “
Libro dei coch “(foto) scrito in lingua
catalana dal Gran Mestro Robert,
cocco della corte di Napoli nel secolo
XV e il più grande e internazionale
cocco catalano dell’epoca. Il Ferran
Adrià dei nostre tempi. Il libro fu un
autentico “best seller" che fu cinque
“Chi va a Liorna non torna “dicevano
l’ebrei “. Li due Papas Borja di Gandia,
con tuto il suo seguito, tutti valenciani,
portano la lingua catalana fino la
propria Roma nell secolo XV. Si
parliamo della cucina, questa relazione
dell’est della penisola iberica con
l’Italia è ancora più profonda. Nella
cucina italiana dal medievo e dei
renascimento si pò aprezzare
l’influenza mediterranea. L'afflusso più
notevole è del valenciano-catalano,
dovuto alla Corte di Napoli e alla corte
di Roma (le Borja). Alle libri di ricette
italiane del rinascimento ci sonno
tipici ricette e prodotti portati dei
catalani, a volte, d’origine arabo (e, per
tanto, anche siciliani): sfresurato
(freixurat), mirrause alla catalana
(migraust, rostit o arrosto),
genestrada, (ginestada), mangiar
bianco alla catalana (menjar blanc),
brodo de amandolo (brou de llet
d'ametlles), Arrosto alla catalana -con
aracia amara, del quale parla
l'umanista, scrittore e gastronomo
Platina (Bartolomeo Sacchi),
Caperotatta (de Capironades de
in Campania si trovano anche diverse opere
[...] come il castello di Gaeta
volte pubblicato in catalano. Le
scambio culturale nei medievo tra
Catalonia e Italia si è dato anche a
livelo letterario da quando Ramon
Llull e Arnau de Vilanova, filosofi,
vivevano a Roma, centro del mondo
cristiano, e dove ebbero molte
seguitore delle loro dotrine.
L’umanismi litterario e filosofico si
conosce prima nella Corona
dell’Aragona, attraverso di Valencia e
Barcellona che in altri luoghi, dovuto
alla connesione permanente che aveva,
per il domino politico nell Sud
dell’Italia del Casale di Barcellona. Ma
il momento piu importante è con la
scoperta de Dante, Petrarca, e
Bocaccio per parte delle umanisti
catalani. Un altro momento
importante della catalanità è durante
la presenza della familia valenciana dei
Borja nel secolo XV al XVI a Roma.
“0h! la chiesa di Roma in mani dei
catalani!” si diceva nel momento più
algido del regno del Papa Alexandre VI
quando questa famiglia dei valenciani
dominavano la vita politica di Roma e
dell’Italia in un ambiente
Marta
machiavellico d’intrighi, omicidi e
ricatti (xantatges). Dal medievo –e fino
oggi- l'admirazione delle/dei catalani,
valenciani i baleari verso degli italiani
e la sua cultura è constante. Infatti, dal
medievo fino all'epoca moderna, c’è
ancora una relazione significativa tra li
paesi di lingua catalana e la penisola
italica. Ancora oggi, gran parte della
cultura catalana è italianofila.
Marta
...ma cosa
significa?
Ifan
SE NON È' VERO
È MOLTO BEN TROVATO
Questo detto apparve per la prima
volta nel libro di Giordano Bruno De
gl'Heroici Furori II,3 pubblicato a
Londra nel 1585, ma l'autore lo citò a
titulo di proverbio conosciuto. In quale
lingua? Bruno nacque a Nola nel 1548
e stette in la Campania fino a fuggire
dal monastero di Napoli nel 1576. Poi
lo troviamo a Ginevra nel 1579, a
Tolosa nel 1580-81, a Parigi nel 1581-
83, a Oxford e Londra nel 1583-85, a
Parigi di nuovo nel 1585-86, e a
Marburg, Wittenberg, Praga,
Helmstedt e Frankfurt, ricevendo
molti inviti di stabilirsi e insegnare
nelle università migliori di quell'epoca;
ma preferí tornare in Italia sospirata
nel 1591 per subire sette anni di
prigione prima di morire bruciato vivo.
Sembra poco probabile che un uomo
con tanta nostalgia per il paese
d'origine avrebbe imparato molte
parole delle lingue transalpine durante
i suoi quattordici anni d'esilio, e
possiamo pensarlo probabile che "se
non è vero è molto ben trovato"
venisse da un proverbio nel dialetto
della Campania del Cinquecento. Cosa
che fa questo quasi una certezza è
l'esistenza in testi castigliani di
proverbi molto somiglianti citati in
italiano, per esempio "Se non é vero é
bene trovato" (Pequeño Larousse
Ilustrado (1964) Locuciones latinas y
extranjeras p.xiv). Tanti impiegati e
soldati spagnuoli passarono per Napoli
durante i secoli XVI e XVII; alcuni
dovrettero portare il detto a casa
quando tornarono. Si deve ancora
spiegare perché questo proverbio
Nel quadro ritratti:
Galileo e
la Santa Chiesa
Ifan
esiste nella lingua inglese piuttosto
che nella italiana. Delle opere di
Giordano Bruno 34 sono sopravvissuti
fino ai nostri giorni, 32 pubblicate
fuori dall'Italia. Sappiamo del registro
del suo giudizio davanti
all'Inquisizione che scrisse Bruno
abbastastanza nell'Italia, ma gli agenti
di questa instaurazione distrussero
quasi tutte queste opere. Dalle opere
sopravviventi di Bruno 27 furono
scritte in latino; delle sette in italiano
Candelaio (1582) fu publicata a Parigi,
tutte le altre a Londra, La Cena de la
Ceneri (1584), De la Causa, Principio
et Uno (1584), De l'Infinito, Universi e
Mondi (1584), Lo Spaccio de la Bestia
Trionfante (1585), Cabala del cavallo
Pegaseo (1585), e De gl'Heroici Furore
(1585). Giacchè l'esportazione dei libri
in Italia era quasi impossibile a causa
dell'Inquisizione, la gran maggioranza
dei lettori di Bruno dovevano essere
inglesi.
Ifan
proverbio che esiste
nella lingua inglese
L
La moda di leggere Italiano era appena incominciata: tre anni
prima dell'arrivo di Bruno a Londra, durante l'intervista
celeberrima fra Elisabetta I e Don Bernardino de Mendoza,
l'ambasciatore di Filippo II, della quale vediamo e sentiamo le
conseguenze ogni giorno, la regina ebbe messo in chiaro le sue
leggere qualche cosa di Giordano Bruno,
sarebbe stato scemo se...
preferenze linguistiche. Durante intorno ai 400 anni i britannici seguivano il
modello regio. Tra gli scrittori piú popolari sarebbe un eroe della scienza
copernicana ucciso con tanta crudeltà dagli eretici della supposta chiesa
papista di Roma. Nel frattempo nell'Italia, durante intorno ai 150 anni, se
fortuitamente un italiano avesse potuto leggere qualche cosa di Giordano
Bruno, sarebbe stato scemo se l'avesse citato durante una conversazione.
Spero di aver spiegato perché "se non è vero è molto ben trovato" si trovava
tra le tre frasi d'italiano che questo scrittore conosceva prima d'incominciare
lo studio dell'italiano. Le altre due erano: "eppure si muove" e "il Duce ha
sempre ragione".
Ifan
GIALLO, IL COLORE DEL
CRIMINE
Quando nel 1929 la casa editrice
Mondadori creava una collana
di romanzo poliziesco, non era
consapevole di dare un nuovo
senso alla parola giallo. Siccome
la collana ebbe un grande
successo e la copertina dei libri
era gialla e nera la gente
cominciò a chiamare “gialli” i
romanzi polizieschi e più tardi
anche i film polizieschi e/o dell
´orrore. Durante il periodo
mussoliniano gli autori italiani
di gialli fecero molta fatica a
pubblicare, perché i regimi
dittatoriali aborriscono la
cronaca nera, che ricorda ai
cittadini che non vivono per
niente in una società perfetta.
Oggigiorno il giallo italiano
gode d´una eccellente salute,
capeggiati da Andrea Camilleri,
l´autore più conosciuto e
tradotto grazie alla sua creatura,
il commissario Salvo
Montalbano, una legione di
scrittori sono usciti in questi
ultimi tempi con una curiosa
particolarità, si ha l
´impressione che tra di loro si
siano ripartiti il territorio
italiano, in modo che ogni
scrittore abbia il suo territorio
privato.
Ernesto
L´ispettore Giuseppe Lojacono è siciliano. A causa di una
confusione, e come punizione, è stato inviato a Napoli per
fare un lavoro burocratico. Riesce a dimostrare il suo valore
professionale nel primo libro della serie e negli altri lo
troveremo facendo parte del gruppo di poliziotti chiamato “i
bastardi di Pizzofalcone “(nome del commissariato). In
questo gruppo, composto da sette membri (uomini e
femmine, vecchi e giovani, omo e eterosessuali), il fatto che
ognuno abbia la sua personalità e le sue vicende, rende
molto piacevole la lettura benché non abbia la qualità
letteraria di altri libri di De Giovanni. Non so se De
Giovanni vincerà un giorno il premio Nobel, ma almeno
merita entrare nel Guinnes.
Ernesto
Dopo la morte del grande
Leonardo Sciascia, Camilleri
sarebbe lo scrittore della Sicilia,
Carlotto del Veneto, Malvaldi
della Toscana, Lucarelli di
Bologna, De Cataldo di Roma,
Carofiglio di Bari e così via.
Tra tanti giallisti vorrei attirare l
´attenzione su uno che ha fatto
una carriera molto particolare: il
napoletano Maurizio de Giovanni.
A 47 anni Maurizio de Giovanni
lavorava come impiegato in una
ditta e non aveva mai pubblicato
niente, partecipò allora a un
concorso di racconti riservato a
esordienti, che vinse e ricevé una
proposta da una casa editrice, per
pubblicare tutta la sua opera, De
Giovanni accettò senza dire che
quest´ opera non era ancora
scritta. Lasciò la ditta e cominciò
a scrivere instancabilmente e con
una stupefacente produttività
legata a un alto livello letterario ,
dal 2006 ha pubblicato 16
romanzi e 7 libri di sport (De
Giovanni è un grade tifoso del
Napoli.) . Come quasi tutti gli
scrittori di giallo, De Giovanni ha i
suoi protagonisti abituali,
“i bastardi di Pizzofalcone”
che gli evitano il lavoro di
disegnare un protagonista diverso
in ogni occasione e hanno il
vantaggio di essere già conosciuti
dai lettori fedeli. Al momento i
personaggi di De Giovanni sono: il
commissario Ricciardi, l´ispettore
Lojacono e “i bastardi di
Pizzofalcone”. I romanzi del
commissario della squadra mobile
Luigi Alfredo Ricciardi, sono
ambientati a Napoli
durante gli anni trenta.
Nonostante la sua carica,
Ricciardi non sente alcuna
simpatia per il fascismo. È un
uomo che ha ricevuto un dono
(può sapere le ultime parole che
dice un assassinato prima di
morire) che gli ha dato grandi
successi professionali, ma a causa
di questo costante contatto con la
morte è diventato un uomo triste
e solitario.
Ernesto
La santa
rivalità
S
anta Eulalia e la Virgine della Mercè: patrone di Barcellona!?!
Nei primi anni del IV secolo quando l’imperatore Diocleciano
ordinó di perseguitare la fede cristiana, nella cittá di Sarrià una
giovane di nome Eulalia decise rebellarsi contro della repressione
sottoposta alla comunità cristiana.
Santa Eulalia o La Mercè?
Questo è il dilemma!
Aveva solo tredecimanni cuando è andata a Barcino per persuadere il
governatore con il suo dono di oratoria. Si presenta come una servitrice del
Signore. E’stata arrestata e condannata a ricevere tante torture come anni che
aveva. Con il tredicesimo tormento ha conclusa la vita della giovane e davanti
agli ochi attoniti dei presenti la sua anima vola in cielo sotto forma di una
bella bianca colomba, che è venuta fuori della sua bocca. La tragica storia di
santa Eulalia commosse i cristiani di Barcellona e presto la ragazza diventata
un’eroina. Nonostante la devozione della gente a Santa Eulalia, nel 1687 ha
sortito concorrenza. La Catalogna e stata attacata da una terribile piaga delle
cavolette e la popolazione di Barcellona impotente è stata affidata alla vergine
della Mercé. Una notte del mese di agosto dal 1218, la Vergine apparve in
sogno contemporaneamente al re Jaume I, a san Pere Nolasc e san Raimon de
Penyafort. Loro fondano un ordine religioso dedicato al soccorso dei
prigioneri cristiani dei Sarceni. Questo è l’ordine Mercedaria. Quando la peste
è caduta hanno fatto a la Merce patrona di Barcellona. Misteriosamente, quasi
ogni anno, circa il 24 di settembre piove durante la celebrazione della Mercè.
La leggenda crede di non essere piogga, ma lacrime di santa Eulalia.
Carmen & Margarita
Il 22 e 23 de settembre ci sono diversi
concerti in città. Ci sono anche molti
musei gratuiti. Le feste s’iniziano con
due eventi simultanei: la preghiera al
“Saló de Cent” davanti il comune e una
sfilata per le vie della città, il primo
giorno alle sette di sera. Xambaga: Il
23 le giganti sono presentati fino al
cortile del consiglio. Grallers: Sono
citadi que suonano “les gralles” ,
instrumenti musicali. E si presentano
gruppi de demoni i giganti nella città a
le otto del mattino, invitando i
citttadini ad alzarsi presto.
Trabucaires: Il “trabuc” e un vecchio
fusile. Alle dieci del mattino del giorno
della Merce sinproduce una ricerca di
trabucaires dalla cattefrale a piazza
Sant Jaume. Participano quattro
gruppi. La danza dei giganti: Nella
piazza S. Jaume fanno la danza dei
giganti e l’aquila gigante.
L’aquila e un elemento popolare del
Bestiario catalano. All’interno dei
festeggiamenti hanngruppi di
“castallers” (torre umana). La sfilata
della Merce: Nel corso degli anni ha
cambiato il suo nome e il formato.Dal
1986 è alle 6 del pomeriggio ci sono
anche i “correfocs”. In primo luogo vi è
il carattere del “mascle cabro”che legge
versi satirici e poi c’è dinscettri ,
standard e forconi. Nella seconda parte
e l’illuminazione della porta e si apre e
demoni, draghi e bestie di fuoco,
iniziano un tour per le vie centrali della
città vecchia. Fuochi artificiali:.Il 24 di
notte c’e fuochi d’artificio sull’avenida
Maria Cristina, e s’illuminano le
fontane di Montjuic. I festigiamentti di
Santa Eulalia I protocoli e danze
dell’aquila della città.
Margherita & Carmen
Carmen & Margherita
Giganti
Nuova. E una melodia ispirata al 18
secolo che faceva parte di una
reppresentazione della vitta della la
santa. Nella processione di Laie, ballano
due giganti: “Laia” e “Laieta”, la gigante
centenaria e la nuova.
E una parata che parte da piazza Sant
Jaume e fine presso la basilica di Santa
Maria del Mar. L’aquila partecipa, anche
il Leone di Barcellona e i giganti di
Santa Maria del Mar. Ci sono danze.
Dopo la procezione entrano alla basilica
e l’atto si conclude con il ballo dell’aquila
davanti all’altare. Elementi d’interesse: :
il ballo di Santa Eulalia e una “peça”
musicale che è ballata per la piazzaTrabucaires
Feste a Barcellona
Callas o Tebaldi
rivalità?
Italiano che passione!
«Paragonarmi alla Tebaldi?
Sarebbe come paragonare lo
champagne alla Coca Cola»
All’inizio degli anni cinquanta, si
formò un dualismo tutto particolare,
che infiammò non solo l’Italia e che
contrapponeva due strepitose cantanti
liriche: Maria Callas (1923-1977) e
Renata Tebaldi (1922-2004). Queste
due soprani sono state le regine
dell’opera fino al decennio de li anni
70. Il repertorio canoro dell’Opera
lirica, all’epoca, era uno fra i più
intensi contributi per alimentare
speranze e ideali dopo una guerra
tanto disastrosa (per uomini e cose)
quanto sconvolgente (per ideologie e
aspirazioni). La gente del dopo-guerra,
infatti, sembrava avesse bisogno di
entusiasmarsi per i palpiti di Violetta
de La Traviata, lo strazio di
Desdemona di Otello e la gelosia di
Tosca. E da dire che questa passione
era accentuata dalla co-presenza di
tante figure professionali, che ben
difficilmente avrà altro riscontro nel
futuro: Grandi Maestri e cantanti
pestigiosi. Anche se le voci delle nostre
protagoniste erano molto diverse e di
confronto molto difficile, una grande
rivalità è stata creata tra di loro.
Questo paragone è stato sopratutto tra
i loro ammiratori, piuttosto che tra
loro stesse. Tra di loro c'era un corretto
rapporto con qualche brusco scambio
di frasi taglienti. I loro fan dicevano:
«Paragonarmi alla Tebaldi? Sarebbe
come paragonare lo champagne alla
Coca Cola». L'altra rispondeva: «Lo
champagne diventa facilmente aceto».
Loro dicevano: «La Tebaldi ha un
difetto. Le manca la spina dorsale»,
malignava Maria.
In origine Anna Maria
Cecilia Sophia
Kalogeropoulou
New York, 2 dicembre
1923 – Parigi, 16
settembre 1977
Soprano greco, con
nazionalità
statunitense e
naturalizzata italiana
fino al 1966, quando
rinunciò a entrambe
per ottenere quella
greca
Mariona & Ramon
«Lo champagne
diventa facilmente
aceto»
«
Lei non ha il cuore», ribatteva
Renata. L'altra buttava
ancora paglia sul fuoco,
asserendo:
«Lei è una cantante adatta solo ad un
certo repertorio. Io vivo in un altro
mondo e considero me stessa una
soprano come ne sono esistite poche». Il
dualismo fra le due prime-donne ebbe
praticamente termine nel 1968, in un
intervallo di Adriana Lecouvreur al
Lincoln Center di New York. Fu la Callas
a chiedere di poter incontrare quella che
Ramon & Mariona
non era mai stata una sua sleale rivale,
anche se non si era mai messa in
sordina. In quest’occasione,
comunque, Maria, nel congratularsi
con Renata, trovò delle parole molto
toccanti e sincere, che segnarono la
definitiva riconciliazione tra le due
cantanti. A partire dai primi anni ’70,
Renata Tebaldi cominciò a diradare i
suoi impegni negli spettacoli d’opera e
a dedicarsi prevalentemente ai
concerti. Infine, possiamo riassumere
che la Tebaldi sempre è stata una
grande signora della scena, rispettata
dai suoi pari e ammirata da conduttori
che l’hanno descritta come la "voce di
un angelo." Al contrario, la Callas che
veniva chiamata la "Tigre" condusse
una vita piena di conflitti di ogni
genere. Ma il suo carattere, la sua voce
straordinaria e la capacità di
interpretare i loro personaggi non ha
lasciato nessuno indifferente così
anche ha ricevuto il nomiglolo di
Mariona & Ramon
"Divina". Renata Tebaldi, nata con
una bellezza vocale limpida e
purissima, fu la regina del Gran Teatre
del Liceu fra 1953-1959. Era dotata di
splendore vocale speciale, dolcezza
espressiva, adamantina intonazione e
incredibile legato. Quando era in stato
di grazia e cantava “Vissi d'arte” in
Tosca, si creava nelle rete fra orchestra
e palcoscenico una malia. Aveva una
voce piena, sonora, calda e vibrante
nell'impasto timbrico, ricca di talento
coloristico. Con grande eleganza
musicale del fraseggio e meravigliosa
limpidezza dell' emissione della sua
voce. Non fu una grande cantante-
attrice, ma con l'esponente principale
d'il cantar "che nell'anima si sente",
eppure fare teatro con la voce. Dopo il
suo debutto al Liceu con La Traviata
nel novembre del 1953 serà
protagonista di serate storiche tra cui
la sua prima Madama Butterfly. Nel
novembre del 1954 fu insegnata con la
Medaglia d'oro del Teatre del Liceu.
L'ultimo concerto a Barcellona é stato
nel Palau de la Música il 4 dicembre
1974, il palcoscenico era un tapetto di
fiori come il giardino de Cio-Cio-San.
Il migliore omaggio alla sua carissima
Renata Tebaldi. Al contrario, Maria
Callas cantò una sola volta al Liceu,
martedi 5 maggio 1959. Interpretò arie
di Verdi, Boito, Rossini, Puccini e
Bellini. Le critiche furono diverse, ma
la serata fu splendida. Maria diceva
«Io sono un artista, non un angelo è
vuol essere rispettata come donna è
come artista».
Ramon & Mariona
ECOLOGICO
BIOLOGICO
ORGANICO
Italiano che passione!
Esportazione di
prodotti ecologici
L'
L’Italia è il paese dell’Europa che ha la più grande area dedicata a
coltivare prodotti organici. La produzione di frutta e verdure
organiche è in aumento grazie all’aiuto finanziario dello Stato. La
maggior parte dei prodotti di verdure organiche sono in Sicilia.
L’alimento integrale fa riferimento specificamente
ai cereali integrali: grano, orzo, riso, mais,
avena, segale, saggina, etc.
Altre regioni specializzate nella produzione di questi prodotti sono la
Campania e la Calabria. L’Europa settentrionale e la Svizzera sono i paesi ai
quali l’Italia esporta frutta e verdure organiche. Fino al 1993 frutta e verdure
organiche erano vendute soltanto in negozi specializzati. Nel 1993 una ditta
chiamata BRIO, ha iniziato a vendere questi prodotti a un supermercato
(COOP), vicino a Treviso. Attualmente la percentuale più alta di mercati che
vendono prodotti organici si trova nel nord dell’Italia. Uno dei principali
ostacoli che evitano la domanda di questi prodotti in Italia, è la mancanza
d’informazione e la confusione tra i consumatori. Un sondaggio realizzato da
3.500 famiglie, ha dimostrato che il 54 per cento, per il fatto d’ avere un livello
molto basso d’informazione, confonde i prodotti organici con i prodotti
“naturali” oppure anche con i prodotti “integrali” e “macrobiotici”. I prezzi
sono un po’ più alti per le verdure che per la frutta, specialmente carote,
cipolle agli e patate. Si chiama alimento organico il prodotto agricola o
agroindustriale che si produce in genere, senza utilizzare prodotti sintetici,
come pesticidi, erbicidi e fertilizanti artificiali. Un prodotto naturale è un
composto chimico che è stato prodotto da un organismo vivente in natura.
L’alimento integrale fa riferimento specificamente ai cereali integrali: grano,
orzo, riso, mais, avena, segale, saggina, etc.
L’alimentazione macrobiotica si basa sulla medicina cinese e il buddismo zen.
Maria Rosa
I cereali constituiscono la base di
questa alimentazione. Si può mangiare
di tutto ma tenendo conto le necessità
opure gli obbietivi di ciascuno. Ad
essempio, non dovrebbero mangiare lo
stesso quelli che fanno lavori che
richiedono molto sforzo fisico di quelli
che fanno una vita sedentaria.
L’Unione Europea considera che sono
sinonime le denominazioni organico,
ecologico e biologico per i prodotti
agricoli di origine animale destinati al
consumo umano o animale. La loro
utilizzazione è regolamentata dalle
Normative della stessa Unione
Europea.
Maria Rosa
Ritta & Isabel
dell'uva) e bucce di fichi d'India
Ovviamente quest'è un vantaggio per
l'ambiente, perché evita l'accumulo di
rifiuti.
all'anno costo 10 milioni di euro. Il
presidente Distretto agrumi di Sicilia
vuole che si possa fare un'estensione di
questo progetto in tutta la regione.
Energia pulita a
Catania, Sicilia
agrumi e altri prodotti come la sansa
(residuo dell'olive), vinacce (la parte
solida
un vantaggio economico perchè
smaltire 340 mila tonnellate
impianto pilota per trasformare gli scarti
di agrumi in energia pulita.Dal "pastazzo
considerato il rifiuto, si può ottenere un
gas ,dal quale si può fare eletticità.
abitazioni, quindi 333 familie.
L'impianto che ha iniziato la sua
attività a Catania, non è grande, però
è in grado di gestire il pastazzo degli
L'Università di Catania e el distretto
agrumi di Sicilia hanno realizzato un
La potenza che si sviluppa può
garantire il consumo di 333
Rinnovabile si può!
Secondo me,
ritornare all'alimentazione "a km 0 ",
credo che sia il modo più adatto per
alimentarsi,è dire no alla
globalizzazione,perchè mantiene vivo il
calore del luogo e fa più dignitosa la
vita delle persone. È piú sostenibile e
addirittura ci sono i prodotti di
stagione,necessari per
un'alimentazione salutare. Non ha
senso, neanche abbiamo necessità di
mangiare frutta esotica del
Mediterraneo, per fare un esempio.
Quindi facciamo il possibile per
mantenere le tradizioni locali,e
rispettiamo chi produce in armonia
con l'ecosistema.
L'alim
entazi
one a
Km 0
Isabel
Traduzione di gruppo della IV di copertina del libro.
Sin dalle sue origini come colonia di
Roma, diversi o numerosi episodi hanno
unito l’Italia a Barcellona: l’arrivo degli
ostrogoti italici, il romanico lombardo, le
contesse e le regine, le grandi
compagnie di commercio e le truppe
italiane nelle guerre contro la Francia e i
turchi, le avventure di Casanova e dei
sinistri Cagliostro e Lecchi; i fascismi e
le loro resistenze,
La Barcellona
italiana
Libro da trovare presso la Libreria
italiana di Barcellona "Le Nuvole"
le influenze musicali e letterarie l’origine
del settore alberghiero e bancario in
città, il radicamento dei canelloni e del
vermut e una lunga lista. Si tratta, in
definitiva/insomma di tutto un
complesso di vincoli/legami che
permettono di identificare le
tracce/reminiscenze che gli italiani
hanno lasciato a Barcellona.
Libreria Le Nuvole in Carrer de Sant
Lluís n.11 nel quartiere di Gracia
Lettura consigliata
Chi siamo:
Giornalisti per Italiano che passione!
Studenti del gruppo di conversazione in italiano presso il Centre Cívic
Casa Sagnier situato al Districte de Sarrià-Sant Gervasi
Grazie mille!
Italiano che-passione barcellona-in-italiano-finito
Italiano che-passione barcellona-in-italiano-finito

More Related Content

What's hot

Storia della Repubblica di Firenze
Storia della Repubblica di FirenzeStoria della Repubblica di Firenze
Storia della Repubblica di FirenzeDavid Mugnai
 
Letizia Ricci Maccarini - Riepilogo degli argomenti trattati dalla classe 3^h...
Letizia Ricci Maccarini - Riepilogo degli argomenti trattati dalla classe 3^h...Letizia Ricci Maccarini - Riepilogo degli argomenti trattati dalla classe 3^h...
Letizia Ricci Maccarini - Riepilogo degli argomenti trattati dalla classe 3^h...Maria Cornacchia
 
Itinerario treviso
Itinerario trevisoItinerario treviso
Itinerario trevisoMarta Fava
 
Primato del fiorentino letterario
Primato del fiorentino letterarioPrimato del fiorentino letterario
Primato del fiorentino letterarioB.Samu
 
Il Rinascimento - La politica
Il Rinascimento - La politicaIl Rinascimento - La politica
Il Rinascimento - La politicaMaurizio Chatel
 
L a firenze di lorenzo
L a firenze di lorenzoL a firenze di lorenzo
L a firenze di lorenzovarignano
 
Origini della lingua
Origini della linguaOrigini della lingua
Origini della linguaProveZacademy
 
Repubblica di Firenze Slides B
Repubblica di Firenze  Slides BRepubblica di Firenze  Slides B
Repubblica di Firenze Slides BDavid Mugnai
 
Origini della lingua italiana
Origini della lingua italianaOrigini della lingua italiana
Origini della lingua italianaProveZacademy
 
Carlo di Borbone e le eredità Medici e Farnese - Al Complexity Literacy Meeti...
Carlo di Borbone e le eredità Medici e Farnese - Al Complexity Literacy Meeti...Carlo di Borbone e le eredità Medici e Farnese - Al Complexity Literacy Meeti...
Carlo di Borbone e le eredità Medici e Farnese - Al Complexity Literacy Meeti...Complexity Institute
 
Il medioevo e le origini della lingua
Il medioevo e le origini della linguaIl medioevo e le origini della lingua
Il medioevo e le origini della linguaMarco Colli
 
Le origini della lingua italiana
Le origini della lingua italianaLe origini della lingua italiana
Le origini della lingua italianaMarco Chizzali
 
Convegno federico ii
Convegno federico iiConvegno federico ii
Convegno federico iiviacopernico
 

What's hot (20)

Storia della Repubblica di Firenze
Storia della Repubblica di FirenzeStoria della Repubblica di Firenze
Storia della Repubblica di Firenze
 
Letizia Ricci Maccarini - Riepilogo degli argomenti trattati dalla classe 3^h...
Letizia Ricci Maccarini - Riepilogo degli argomenti trattati dalla classe 3^h...Letizia Ricci Maccarini - Riepilogo degli argomenti trattati dalla classe 3^h...
Letizia Ricci Maccarini - Riepilogo degli argomenti trattati dalla classe 3^h...
 
Percorsi tematici 2011-2012
Percorsi tematici 2011-2012Percorsi tematici 2011-2012
Percorsi tematici 2011-2012
 
Primalezioneletteratura
PrimalezioneletteraturaPrimalezioneletteratura
Primalezioneletteratura
 
Itinerario treviso
Itinerario trevisoItinerario treviso
Itinerario treviso
 
Origini della lingua italiana
Origini della lingua italianaOrigini della lingua italiana
Origini della lingua italiana
 
Il regno delle due sicilie
Il regno delle due sicilieIl regno delle due sicilie
Il regno delle due sicilie
 
L’altra roma
L’altra romaL’altra roma
L’altra roma
 
Primato del fiorentino letterario
Primato del fiorentino letterarioPrimato del fiorentino letterario
Primato del fiorentino letterario
 
Il Rinascimento - La politica
Il Rinascimento - La politicaIl Rinascimento - La politica
Il Rinascimento - La politica
 
L a firenze di lorenzo
L a firenze di lorenzoL a firenze di lorenzo
L a firenze di lorenzo
 
Origini della lingua
Origini della linguaOrigini della lingua
Origini della lingua
 
La viabilità nella Lunigiana medievale
La viabilità nella Lunigiana medievaleLa viabilità nella Lunigiana medievale
La viabilità nella Lunigiana medievale
 
Repubblica di Firenze Slides B
Repubblica di Firenze  Slides BRepubblica di Firenze  Slides B
Repubblica di Firenze Slides B
 
Origini della lingua italiana
Origini della lingua italianaOrigini della lingua italiana
Origini della lingua italiana
 
Carlo di Borbone e le eredità Medici e Farnese - Al Complexity Literacy Meeti...
Carlo di Borbone e le eredità Medici e Farnese - Al Complexity Literacy Meeti...Carlo di Borbone e le eredità Medici e Farnese - Al Complexity Literacy Meeti...
Carlo di Borbone e le eredità Medici e Farnese - Al Complexity Literacy Meeti...
 
Il medioevo e le origini della lingua
Il medioevo e le origini della linguaIl medioevo e le origini della lingua
Il medioevo e le origini della lingua
 
L'epica medievale
L'epica medievaleL'epica medievale
L'epica medievale
 
Le origini della lingua italiana
Le origini della lingua italianaLe origini della lingua italiana
Le origini della lingua italiana
 
Convegno federico ii
Convegno federico iiConvegno federico ii
Convegno federico ii
 

Viewers also liked

Ideg cfi pr-ec_court press release 2016
Ideg cfi pr-ec_court   press release 2016Ideg cfi pr-ec_court   press release 2016
Ideg cfi pr-ec_court press release 2016IDEGGhana
 
flip flop circuits and its applications
flip flop circuits and its applicationsflip flop circuits and its applications
flip flop circuits and its applicationsGaditek
 
Master Program in Computer Science with specialization in Data Science
Master Program in Computer Science with specialization in Data ScienceMaster Program in Computer Science with specialization in Data Science
Master Program in Computer Science with specialization in Data ScienceOleksii Molchanovskyi
 
Ejecución de garantías y Medidas de apremio
Ejecución de garantías y Medidas de apremioEjecución de garantías y Medidas de apremio
Ejecución de garantías y Medidas de apremioRosario Canales
 
Lo tenemos todo
Lo tenemos todoLo tenemos todo
Lo tenemos todoS MD
 
Algorithm Design and Complexity - Course 3
Algorithm Design and Complexity - Course 3Algorithm Design and Complexity - Course 3
Algorithm Design and Complexity - Course 3Traian Rebedea
 
Soal digital ips ulangan tengah semester 1 kelas 6 sd
Soal digital ips ulangan tengah semester 1 kelas 6 sdSoal digital ips ulangan tengah semester 1 kelas 6 sd
Soal digital ips ulangan tengah semester 1 kelas 6 sdRachmah Safitri
 
Algorithm Design and Complexity - Course 8
Algorithm Design and Complexity - Course 8Algorithm Design and Complexity - Course 8
Algorithm Design and Complexity - Course 8Traian Rebedea
 
Binary Operation Boolean Logic
Binary Operation Boolean LogicBinary Operation Boolean Logic
Binary Operation Boolean LogicGaditek
 
Toxic shock syndrome
Toxic shock syndromeToxic shock syndrome
Toxic shock syndromejasleenbrar03
 
неделя безопасности
неделя безопасностинеделя безопасности
неделя безопасностиvirtualtaganrog
 

Viewers also liked (16)

Electro style
Electro styleElectro style
Electro style
 
The spinal cord
The spinal cordThe spinal cord
The spinal cord
 
фото лагерь
фото лагерьфото лагерь
фото лагерь
 
Ideg cfi pr-ec_court press release 2016
Ideg cfi pr-ec_court   press release 2016Ideg cfi pr-ec_court   press release 2016
Ideg cfi pr-ec_court press release 2016
 
CS50 Лекція 0-1
CS50 Лекція 0-1CS50 Лекція 0-1
CS50 Лекція 0-1
 
flip flop circuits and its applications
flip flop circuits and its applicationsflip flop circuits and its applications
flip flop circuits and its applications
 
Master Program in Computer Science with specialization in Data Science
Master Program in Computer Science with specialization in Data ScienceMaster Program in Computer Science with specialization in Data Science
Master Program in Computer Science with specialization in Data Science
 
Ejecución de garantías y Medidas de apremio
Ejecución de garantías y Medidas de apremioEjecución de garantías y Medidas de apremio
Ejecución de garantías y Medidas de apremio
 
Lo tenemos todo
Lo tenemos todoLo tenemos todo
Lo tenemos todo
 
Algorithm Design and Complexity - Course 3
Algorithm Design and Complexity - Course 3Algorithm Design and Complexity - Course 3
Algorithm Design and Complexity - Course 3
 
Soal digital ips ulangan tengah semester 1 kelas 6 sd
Soal digital ips ulangan tengah semester 1 kelas 6 sdSoal digital ips ulangan tengah semester 1 kelas 6 sd
Soal digital ips ulangan tengah semester 1 kelas 6 sd
 
Algorithm Design and Complexity - Course 8
Algorithm Design and Complexity - Course 8Algorithm Design and Complexity - Course 8
Algorithm Design and Complexity - Course 8
 
Binary Operation Boolean Logic
Binary Operation Boolean LogicBinary Operation Boolean Logic
Binary Operation Boolean Logic
 
Toxic shock syndrome
Toxic shock syndromeToxic shock syndrome
Toxic shock syndrome
 
неделя безопасности
неделя безопасностинеделя безопасности
неделя безопасности
 
Concurso mercantil
Concurso mercantilConcurso mercantil
Concurso mercantil
 

Similar to Italiano che-passione barcellona-in-italiano-finito

Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alessia De Santi...
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alessia De Santi...Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alessia De Santi...
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alessia De Santi...Complexity Institute
 
Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)
Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)
Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)Movimento Irredentista Italiano
 
027 Italiano, dialetti e lingue europee
027 Italiano, dialetti e lingue europee027 Italiano, dialetti e lingue europee
027 Italiano, dialetti e lingue europeeFrisoni_Andrea
 
L’Archivio Segreto Vaticano. Un viaggio tra il fascino del mito e la realtà. ...
L’Archivio Segreto Vaticano. Un viaggio tra il fascino del mito e la realtà. ...L’Archivio Segreto Vaticano. Un viaggio tra il fascino del mito e la realtà. ...
L’Archivio Segreto Vaticano. Un viaggio tra il fascino del mito e la realtà. ...Mario Coffa
 
Napoli - Progetto Piazza del Plebiscito
Napoli - Progetto Piazza del PlebiscitoNapoli - Progetto Piazza del Plebiscito
Napoli - Progetto Piazza del PlebiscitoDanislide
 
Boccaccio bilingue
Boccaccio bilingueBoccaccio bilingue
Boccaccio bilingueGnigni
 
Il Quattrocento per Elena
Il Quattrocento per ElenaIl Quattrocento per Elena
Il Quattrocento per ElenaGiovanni Paoli
 
028 Espansione dell'italiano in direzione europea
028 Espansione dell'italiano in direzione europea028 Espansione dell'italiano in direzione europea
028 Espansione dell'italiano in direzione europeaFrisoni_Andrea
 
L'immigration italienne en Maroc
L'immigration italienne en MarocL'immigration italienne en Maroc
L'immigration italienne en Marociprit
 
Gli ebrei in italia nell'età delle dominazioni straniere
Gli ebrei in italia nell'età delle dominazioni straniereGli ebrei in italia nell'età delle dominazioni straniere
Gli ebrei in italia nell'età delle dominazioni straniereRuben Specchi
 
Gotico E Rinascimento Charlotte Gandillon
Gotico E Rinascimento Charlotte GandillonGotico E Rinascimento Charlotte Gandillon
Gotico E Rinascimento Charlotte GandillonCollège Côte Rousse
 
Morese valentina 2012-2013_es3
Morese valentina 2012-2013_es3Morese valentina 2012-2013_es3
Morese valentina 2012-2013_es3Valentina Morese
 
R. VILLANO - SPEZIERIE A NA. CERAMICHE
R. VILLANO - SPEZIERIE A NA. CERAMICHER. VILLANO - SPEZIERIE A NA. CERAMICHE
R. VILLANO - SPEZIERIE A NA. CERAMICHERaimondo Villano
 

Similar to Italiano che-passione barcellona-in-italiano-finito (20)

NapoliZaRene-a
NapoliZaRene-aNapoliZaRene-a
NapoliZaRene-a
 
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alessia De Santi...
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alessia De Santi...Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alessia De Santi...
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro presentato da Alessia De Santi...
 
Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)
Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)
Atti e memorie della Società Dalmata di storia patria, Vol.1 (1926)
 
Italia nel 1600
Italia nel 1600Italia nel 1600
Italia nel 1600
 
Il Regno delle Due Sicilie
Il Regno delle Due SicilieIl Regno delle Due Sicilie
Il Regno delle Due Sicilie
 
Signorie italiane1
Signorie italiane1Signorie italiane1
Signorie italiane1
 
027 Italiano, dialetti e lingue europee
027 Italiano, dialetti e lingue europee027 Italiano, dialetti e lingue europee
027 Italiano, dialetti e lingue europee
 
L’Archivio Segreto Vaticano. Un viaggio tra il fascino del mito e la realtà. ...
L’Archivio Segreto Vaticano. Un viaggio tra il fascino del mito e la realtà. ...L’Archivio Segreto Vaticano. Un viaggio tra il fascino del mito e la realtà. ...
L’Archivio Segreto Vaticano. Un viaggio tra il fascino del mito e la realtà. ...
 
Napoli - Progetto Piazza del Plebiscito
Napoli - Progetto Piazza del PlebiscitoNapoli - Progetto Piazza del Plebiscito
Napoli - Progetto Piazza del Plebiscito
 
Boccaccio bilingue
Boccaccio bilingueBoccaccio bilingue
Boccaccio bilingue
 
Dai comuni alle signorie
Dai comuni alle signorieDai comuni alle signorie
Dai comuni alle signorie
 
Il Quattrocento per Elena
Il Quattrocento per ElenaIl Quattrocento per Elena
Il Quattrocento per Elena
 
028 Espansione dell'italiano in direzione europea
028 Espansione dell'italiano in direzione europea028 Espansione dell'italiano in direzione europea
028 Espansione dell'italiano in direzione europea
 
Ugo Foscolo
Ugo FoscoloUgo Foscolo
Ugo Foscolo
 
L'immigration italienne en Maroc
L'immigration italienne en MarocL'immigration italienne en Maroc
L'immigration italienne en Maroc
 
Storia di ferrara
Storia di ferraraStoria di ferrara
Storia di ferrara
 
Gli ebrei in italia nell'età delle dominazioni straniere
Gli ebrei in italia nell'età delle dominazioni straniereGli ebrei in italia nell'età delle dominazioni straniere
Gli ebrei in italia nell'età delle dominazioni straniere
 
Gotico E Rinascimento Charlotte Gandillon
Gotico E Rinascimento Charlotte GandillonGotico E Rinascimento Charlotte Gandillon
Gotico E Rinascimento Charlotte Gandillon
 
Morese valentina 2012-2013_es3
Morese valentina 2012-2013_es3Morese valentina 2012-2013_es3
Morese valentina 2012-2013_es3
 
R. VILLANO - SPEZIERIE A NA. CERAMICHE
R. VILLANO - SPEZIERIE A NA. CERAMICHER. VILLANO - SPEZIERIE A NA. CERAMICHE
R. VILLANO - SPEZIERIE A NA. CERAMICHE
 

More from Ama l'ita

El viaje a Nápoles
El viaje a NápolesEl viaje a Nápoles
El viaje a NápolesAma l'ita
 
Italiano che passione
Italiano che passioneItaliano che passione
Italiano che passioneAma l'ita
 
Cfu ditals I & II
Cfu ditals I & IICfu ditals I & II
Cfu ditals I & IIAma l'ita
 
Certificazione B1 OFICIAL IT_Uni. Roma Tre
Certificazione B1 OFICIAL IT_Uni. Roma TreCertificazione B1 OFICIAL IT_Uni. Roma Tre
Certificazione B1 OFICIAL IT_Uni. Roma TreAma l'ita
 
Locandina informativa b1 enti esteri
Locandina informativa b1   enti esteriLocandina informativa b1   enti esteri
Locandina informativa b1 enti esteriAma l'ita
 
Locandina informativa a2 enti esteri
Locandina informativa a2   enti esteriLocandina informativa a2   enti esteri
Locandina informativa a2 enti esteriAma l'ita
 
Italiano per bambini
Italiano per bambiniItaliano per bambini
Italiano per bambiniAma l'ita
 
Ama Abruzzo FARCHIE
Ama Abruzzo FARCHIEAma Abruzzo FARCHIE
Ama Abruzzo FARCHIEAma l'ita
 
Pasolini corsari
Pasolini corsariPasolini corsari
Pasolini corsariAma l'ita
 
Ama il Piemonte
Ama il PiemonteAma il Piemonte
Ama il PiemonteAma l'ita
 
Calendario de verano 2015
Calendario de verano 2015Calendario de verano 2015
Calendario de verano 2015Ama l'ita
 

More from Ama l'ita (11)

El viaje a Nápoles
El viaje a NápolesEl viaje a Nápoles
El viaje a Nápoles
 
Italiano che passione
Italiano che passioneItaliano che passione
Italiano che passione
 
Cfu ditals I & II
Cfu ditals I & IICfu ditals I & II
Cfu ditals I & II
 
Certificazione B1 OFICIAL IT_Uni. Roma Tre
Certificazione B1 OFICIAL IT_Uni. Roma TreCertificazione B1 OFICIAL IT_Uni. Roma Tre
Certificazione B1 OFICIAL IT_Uni. Roma Tre
 
Locandina informativa b1 enti esteri
Locandina informativa b1   enti esteriLocandina informativa b1   enti esteri
Locandina informativa b1 enti esteri
 
Locandina informativa a2 enti esteri
Locandina informativa a2   enti esteriLocandina informativa a2   enti esteri
Locandina informativa a2 enti esteri
 
Italiano per bambini
Italiano per bambiniItaliano per bambini
Italiano per bambini
 
Ama Abruzzo FARCHIE
Ama Abruzzo FARCHIEAma Abruzzo FARCHIE
Ama Abruzzo FARCHIE
 
Pasolini corsari
Pasolini corsariPasolini corsari
Pasolini corsari
 
Ama il Piemonte
Ama il PiemonteAma il Piemonte
Ama il Piemonte
 
Calendario de verano 2015
Calendario de verano 2015Calendario de verano 2015
Calendario de verano 2015
 

Italiano che-passione barcellona-in-italiano-finito

  • 1. Italiano che passione! CURIOSITÀ REVISTA EN ITALIÀ Novembre 2016 Centre Cívic Casa Sagnier C/Brusi 61 Ajuntament de Barcelona Barcellona in Italiano lingua & cultura
  • 2. Indice EDITORIALE 5 ADA di Ama l'italiano STORIA 4 MARTA LINGUA 9 IFAN LETTERATURA 13 ERNESTO FESTE 16 CARME & MARGARITA OPERA 19 RAMON & MARIONA BIO 24 MARIA ROSA RITTA & ISABEL Italiano che passione!
  • 3. Editoriale Contatto Coordinatrice didattica presso Centro Ama l'italiano Carrer Ausias Marc n°77, 1ª 1ª 08013 Barcelona Centro oficial de certificación (inscripción y examen) DITALS CILS y .IT en convenio con Università degli Studi di Roma Tre .IT Università per Stranieri di Siena, DITALS La mia mail: coordina@centroama litaliano.com panta rei in armonia e serenità Ciao! Spero che la lettura di questa rivista possa risultare utile de interessante. Gli articoli pubblicati sono il frutto dell'appassionante lavoro di ricerca e condivisione degli studenti del gruppo di “Italiano che passione” che ho avuto il gran piacere di incontrare de accompagnare in questo autunnale trimestre di attività presso il Centro Civico Casa Sagnier di Barcellona. Da fine settembre ad inizio dicembre ci siamo incontrati ogni venerdì mattina, alle 11.15, per trascorrere insieme delle piacevoli lezioni e dare vita, poco a poco, al progetto che ho avuto l'azzardo di proporre e loro di accogliere. Insegno italiano nella città di Barcellona dal 2006 e sono “gerente” del Centro Ama l'italiano lingua & cultura. Grazie alla mia attività ed alle occasioni che mi offre, riesco a poter mettere in pratica il metodo di insegnamento in cui credo e cioè rendere gli studenti protagonisti del proprio processo di apprendimento. Quando si fa ciò che piace tutto “panta rei” in armonia e serenità... serenità che a volte perdo o avevo perso e che ritrovo quando entro in classe. Il progetto della GAZZETTA consiste in una rivista scritta dagli studenti di lingua italiana per aiutare gli amici italiani a conoscere un po' di più la terra che ci accoglie: la Catalogna. Ringrazio con profonda gratitudine gli studenti che si sono messi in gioco nel cimentarsi ed immedesimarsi nelle vesti dei giornalisti, alternandosi a lettori, correttori di bozze, redattori, inviati, corrispondendi, collaboratori... PS: a pag.29 abbiamo reso un omaggio alla nostra storia. BUONA LETTURA
  • 5. STORIA Tra Italia e Catalogna Le relazione tra le regione italiche e ispaniche crearono un continuo scambio d’influenze Le relazione culturale e commerciale tra Italia e Catalogna viene da molto tempo, dal medioevo, da quando l’Italia era ancora un insieme di stati independenti, e la Catalogna era il regno Catalano-Argonese. Al tempo dal medioevo, la Corona Catalano- Aragonese teneva piu contatto con le terre italiche che con i regni ispanici dovuto all’importante sviluppo commerciale martimo che aveva e anche per la politica spanzionistica che iniziò nel Mediterraneo. Questa relazione inizia quando Pietro il Grande conte di Barcelona, sposato con Constanza di Sicilia, figlia e erede legittime di Manfred I, nelle 1282, diventa re della Sicilia dopo la rebellione dei siciliani contro Carlos d’Angiò, re della Sicilia e di Napoli. Ma Carlos d'Anjou, mantenne i suoi possedimenti in territoro continentale, creando il Regno di Napoli, con la capital nella città di Napoli. Nel 1442, il re dell’Aragona e re della Sicilia Alfonso il Magnanimo conquista il Regno di Napoli e unifica nuovamente li due regni dipendenti della Corona Catalano-Aragonese. Alla sua morte al 1458, le regni diventano separati di nuovo Al 1504, Ferdinando il Cattolico, che da 1479 già regnava il Regno della Sicilia, conquista il Regno di Nàpoli ed il re diventara Ferdinando III re della Sicilia. Questo sarà la nascita del Regno delle Due Sicilie. Il dominio del Regno di Napoli sarà della monarchia ispanica (castellana) fino al 1713, primo sotto la dinastia Trastàmara (1504-1516), dopo sotto la dinastia Habsburg (1516-1700) e alla fine sotto dinastia Borbonica (1700- 1713). Le relazione politiche e commerciale tra le regione italiche e ispaniche crearono un continuo scambio d’influenze artistiche durante tutto il medioevo, ma l’epoca più intensa di questo scambio fu durante il regno di Alfonso il Magnanimo, specialmente con Maiorca, quando Guillem de Sagrera, scultore e architetto di Maiorca, e altri artisti del suo laboratorio furono a Napoli. Il maestro e suoi aiudanti avevano tan grande successo che molti artisti andassero in Mallorca per imparare le Marta
  • 6. tecniche del maestro. Ma alla Campania si trovano anche diversi opere documentate della sua officina come il castello de Gaeta, il palazzo de Parascandolo a Carinola, el palazzo Antignano, a Capua e altre a Nola e Sessa. Uni delle ultime opere del maestro è la riforma del Castell Nuovo di Napoli (foto 1) Se sa che participò anche alle construzione della Porta di Napoli (arco di Alfonso dell’ Aragona). (foto 2) A Napoli si conoce anche la presenza d’altri artisti di Mallorca che non erano dell’officio de Sagrea ma lavorarono alle ordine del re; come Mateu Forsimanya. Ci sonno documenti che affermano che lavorò nelle opere del palazzo di Marino Marzano a Carinola (foto 3) e si crede che lavorò anche al palazzo ducale di Sessa Aurunca ( foto 4) e al castello delle Gaetani, a Fondi (foto 5) L’ influenze artistiche se fa notabile nelle opere arquitectoniche e scultoriche tra i due territori. Le influenze catalane all’architettura italiana se pò apprezzare nelle residenze nobiliare, specialmente nelle cortile, le loggie e le grande finestre, sopratutto nell’elementi decorativi. Delli cortilli, mette in evidenza la scala esterna alla catalana, como si pò vedere alli palazzi Abbatelli di Palermo (foto 5), Orologio e Bellomo (foto 6), a Siracusa. Questo scambio artistico durò fino il secolo XVI . Nel secolo XV, quando Napoli era la corte più raffinata nell’arte di menjare e della musica, se parlava catalano. La grande espansione del regno Catalano-Aragonese permette anche l’espansione della lingua catalana alla Mediterranea. Nel medioevo la lingua catalana era capita dal Laguedoc fino alla Provenza e anche in alcuni luoghi dell’Italia, come per esempio a Liorna (Livorno) dove andavano gli ebrei di Maiorca, sfugendo delle inquisitori spagnoli, e dove si stablirono. Marta
  • 7. tòfones) e de molti salse. Ma il libro di cucina più importante dell’epoca e il “ Libro dei coch “(foto) scrito in lingua catalana dal Gran Mestro Robert, cocco della corte di Napoli nel secolo XV e il più grande e internazionale cocco catalano dell’epoca. Il Ferran Adrià dei nostre tempi. Il libro fu un autentico “best seller" che fu cinque “Chi va a Liorna non torna “dicevano l’ebrei “. Li due Papas Borja di Gandia, con tuto il suo seguito, tutti valenciani, portano la lingua catalana fino la propria Roma nell secolo XV. Si parliamo della cucina, questa relazione dell’est della penisola iberica con l’Italia è ancora più profonda. Nella cucina italiana dal medievo e dei renascimento si pò aprezzare l’influenza mediterranea. L'afflusso più notevole è del valenciano-catalano, dovuto alla Corte di Napoli e alla corte di Roma (le Borja). Alle libri di ricette italiane del rinascimento ci sonno tipici ricette e prodotti portati dei catalani, a volte, d’origine arabo (e, per tanto, anche siciliani): sfresurato (freixurat), mirrause alla catalana (migraust, rostit o arrosto), genestrada, (ginestada), mangiar bianco alla catalana (menjar blanc), brodo de amandolo (brou de llet d'ametlles), Arrosto alla catalana -con aracia amara, del quale parla l'umanista, scrittore e gastronomo Platina (Bartolomeo Sacchi), Caperotatta (de Capironades de in Campania si trovano anche diverse opere [...] come il castello di Gaeta volte pubblicato in catalano. Le scambio culturale nei medievo tra Catalonia e Italia si è dato anche a livelo letterario da quando Ramon Llull e Arnau de Vilanova, filosofi, vivevano a Roma, centro del mondo cristiano, e dove ebbero molte seguitore delle loro dotrine. L’umanismi litterario e filosofico si conosce prima nella Corona dell’Aragona, attraverso di Valencia e Barcellona che in altri luoghi, dovuto alla connesione permanente che aveva, per il domino politico nell Sud dell’Italia del Casale di Barcellona. Ma il momento piu importante è con la scoperta de Dante, Petrarca, e Bocaccio per parte delle umanisti catalani. Un altro momento importante della catalanità è durante la presenza della familia valenciana dei Borja nel secolo XV al XVI a Roma. “0h! la chiesa di Roma in mani dei catalani!” si diceva nel momento più algido del regno del Papa Alexandre VI quando questa famiglia dei valenciani dominavano la vita politica di Roma e dell’Italia in un ambiente Marta
  • 8. machiavellico d’intrighi, omicidi e ricatti (xantatges). Dal medievo –e fino oggi- l'admirazione delle/dei catalani, valenciani i baleari verso degli italiani e la sua cultura è constante. Infatti, dal medievo fino all'epoca moderna, c’è ancora una relazione significativa tra li paesi di lingua catalana e la penisola italica. Ancora oggi, gran parte della cultura catalana è italianofila. Marta
  • 10. SE NON È' VERO È MOLTO BEN TROVATO Questo detto apparve per la prima volta nel libro di Giordano Bruno De gl'Heroici Furori II,3 pubblicato a Londra nel 1585, ma l'autore lo citò a titulo di proverbio conosciuto. In quale lingua? Bruno nacque a Nola nel 1548 e stette in la Campania fino a fuggire dal monastero di Napoli nel 1576. Poi lo troviamo a Ginevra nel 1579, a Tolosa nel 1580-81, a Parigi nel 1581- 83, a Oxford e Londra nel 1583-85, a Parigi di nuovo nel 1585-86, e a Marburg, Wittenberg, Praga, Helmstedt e Frankfurt, ricevendo molti inviti di stabilirsi e insegnare nelle università migliori di quell'epoca; ma preferí tornare in Italia sospirata nel 1591 per subire sette anni di prigione prima di morire bruciato vivo. Sembra poco probabile che un uomo con tanta nostalgia per il paese d'origine avrebbe imparato molte parole delle lingue transalpine durante i suoi quattordici anni d'esilio, e possiamo pensarlo probabile che "se non è vero è molto ben trovato" venisse da un proverbio nel dialetto della Campania del Cinquecento. Cosa che fa questo quasi una certezza è l'esistenza in testi castigliani di proverbi molto somiglianti citati in italiano, per esempio "Se non é vero é bene trovato" (Pequeño Larousse Ilustrado (1964) Locuciones latinas y extranjeras p.xiv). Tanti impiegati e soldati spagnuoli passarono per Napoli durante i secoli XVI e XVII; alcuni dovrettero portare il detto a casa quando tornarono. Si deve ancora spiegare perché questo proverbio Nel quadro ritratti: Galileo e la Santa Chiesa Ifan
  • 11. esiste nella lingua inglese piuttosto che nella italiana. Delle opere di Giordano Bruno 34 sono sopravvissuti fino ai nostri giorni, 32 pubblicate fuori dall'Italia. Sappiamo del registro del suo giudizio davanti all'Inquisizione che scrisse Bruno abbastastanza nell'Italia, ma gli agenti di questa instaurazione distrussero quasi tutte queste opere. Dalle opere sopravviventi di Bruno 27 furono scritte in latino; delle sette in italiano Candelaio (1582) fu publicata a Parigi, tutte le altre a Londra, La Cena de la Ceneri (1584), De la Causa, Principio et Uno (1584), De l'Infinito, Universi e Mondi (1584), Lo Spaccio de la Bestia Trionfante (1585), Cabala del cavallo Pegaseo (1585), e De gl'Heroici Furore (1585). Giacchè l'esportazione dei libri in Italia era quasi impossibile a causa dell'Inquisizione, la gran maggioranza dei lettori di Bruno dovevano essere inglesi. Ifan
  • 12. proverbio che esiste nella lingua inglese L La moda di leggere Italiano era appena incominciata: tre anni prima dell'arrivo di Bruno a Londra, durante l'intervista celeberrima fra Elisabetta I e Don Bernardino de Mendoza, l'ambasciatore di Filippo II, della quale vediamo e sentiamo le conseguenze ogni giorno, la regina ebbe messo in chiaro le sue leggere qualche cosa di Giordano Bruno, sarebbe stato scemo se... preferenze linguistiche. Durante intorno ai 400 anni i britannici seguivano il modello regio. Tra gli scrittori piú popolari sarebbe un eroe della scienza copernicana ucciso con tanta crudeltà dagli eretici della supposta chiesa papista di Roma. Nel frattempo nell'Italia, durante intorno ai 150 anni, se fortuitamente un italiano avesse potuto leggere qualche cosa di Giordano Bruno, sarebbe stato scemo se l'avesse citato durante una conversazione. Spero di aver spiegato perché "se non è vero è molto ben trovato" si trovava tra le tre frasi d'italiano che questo scrittore conosceva prima d'incominciare lo studio dell'italiano. Le altre due erano: "eppure si muove" e "il Duce ha sempre ragione". Ifan
  • 13. GIALLO, IL COLORE DEL CRIMINE Quando nel 1929 la casa editrice Mondadori creava una collana di romanzo poliziesco, non era consapevole di dare un nuovo senso alla parola giallo. Siccome la collana ebbe un grande successo e la copertina dei libri era gialla e nera la gente cominciò a chiamare “gialli” i romanzi polizieschi e più tardi anche i film polizieschi e/o dell ´orrore. Durante il periodo mussoliniano gli autori italiani di gialli fecero molta fatica a pubblicare, perché i regimi dittatoriali aborriscono la cronaca nera, che ricorda ai cittadini che non vivono per niente in una società perfetta. Oggigiorno il giallo italiano gode d´una eccellente salute, capeggiati da Andrea Camilleri, l´autore più conosciuto e tradotto grazie alla sua creatura, il commissario Salvo Montalbano, una legione di scrittori sono usciti in questi ultimi tempi con una curiosa particolarità, si ha l ´impressione che tra di loro si siano ripartiti il territorio italiano, in modo che ogni scrittore abbia il suo territorio privato. Ernesto
  • 14. L´ispettore Giuseppe Lojacono è siciliano. A causa di una confusione, e come punizione, è stato inviato a Napoli per fare un lavoro burocratico. Riesce a dimostrare il suo valore professionale nel primo libro della serie e negli altri lo troveremo facendo parte del gruppo di poliziotti chiamato “i bastardi di Pizzofalcone “(nome del commissariato). In questo gruppo, composto da sette membri (uomini e femmine, vecchi e giovani, omo e eterosessuali), il fatto che ognuno abbia la sua personalità e le sue vicende, rende molto piacevole la lettura benché non abbia la qualità letteraria di altri libri di De Giovanni. Non so se De Giovanni vincerà un giorno il premio Nobel, ma almeno merita entrare nel Guinnes. Ernesto
  • 15. Dopo la morte del grande Leonardo Sciascia, Camilleri sarebbe lo scrittore della Sicilia, Carlotto del Veneto, Malvaldi della Toscana, Lucarelli di Bologna, De Cataldo di Roma, Carofiglio di Bari e così via. Tra tanti giallisti vorrei attirare l ´attenzione su uno che ha fatto una carriera molto particolare: il napoletano Maurizio de Giovanni. A 47 anni Maurizio de Giovanni lavorava come impiegato in una ditta e non aveva mai pubblicato niente, partecipò allora a un concorso di racconti riservato a esordienti, che vinse e ricevé una proposta da una casa editrice, per pubblicare tutta la sua opera, De Giovanni accettò senza dire che quest´ opera non era ancora scritta. Lasciò la ditta e cominciò a scrivere instancabilmente e con una stupefacente produttività legata a un alto livello letterario , dal 2006 ha pubblicato 16 romanzi e 7 libri di sport (De Giovanni è un grade tifoso del Napoli.) . Come quasi tutti gli scrittori di giallo, De Giovanni ha i suoi protagonisti abituali, “i bastardi di Pizzofalcone” che gli evitano il lavoro di disegnare un protagonista diverso in ogni occasione e hanno il vantaggio di essere già conosciuti dai lettori fedeli. Al momento i personaggi di De Giovanni sono: il commissario Ricciardi, l´ispettore Lojacono e “i bastardi di Pizzofalcone”. I romanzi del commissario della squadra mobile Luigi Alfredo Ricciardi, sono ambientati a Napoli durante gli anni trenta. Nonostante la sua carica, Ricciardi non sente alcuna simpatia per il fascismo. È un uomo che ha ricevuto un dono (può sapere le ultime parole che dice un assassinato prima di morire) che gli ha dato grandi successi professionali, ma a causa di questo costante contatto con la morte è diventato un uomo triste e solitario. Ernesto
  • 16. La santa rivalità S anta Eulalia e la Virgine della Mercè: patrone di Barcellona!?! Nei primi anni del IV secolo quando l’imperatore Diocleciano ordinó di perseguitare la fede cristiana, nella cittá di Sarrià una giovane di nome Eulalia decise rebellarsi contro della repressione sottoposta alla comunità cristiana. Santa Eulalia o La Mercè? Questo è il dilemma! Aveva solo tredecimanni cuando è andata a Barcino per persuadere il governatore con il suo dono di oratoria. Si presenta come una servitrice del Signore. E’stata arrestata e condannata a ricevere tante torture come anni che aveva. Con il tredicesimo tormento ha conclusa la vita della giovane e davanti agli ochi attoniti dei presenti la sua anima vola in cielo sotto forma di una bella bianca colomba, che è venuta fuori della sua bocca. La tragica storia di santa Eulalia commosse i cristiani di Barcellona e presto la ragazza diventata un’eroina. Nonostante la devozione della gente a Santa Eulalia, nel 1687 ha sortito concorrenza. La Catalogna e stata attacata da una terribile piaga delle cavolette e la popolazione di Barcellona impotente è stata affidata alla vergine della Mercé. Una notte del mese di agosto dal 1218, la Vergine apparve in sogno contemporaneamente al re Jaume I, a san Pere Nolasc e san Raimon de Penyafort. Loro fondano un ordine religioso dedicato al soccorso dei prigioneri cristiani dei Sarceni. Questo è l’ordine Mercedaria. Quando la peste è caduta hanno fatto a la Merce patrona di Barcellona. Misteriosamente, quasi ogni anno, circa il 24 di settembre piove durante la celebrazione della Mercè. La leggenda crede di non essere piogga, ma lacrime di santa Eulalia. Carmen & Margarita
  • 17. Il 22 e 23 de settembre ci sono diversi concerti in città. Ci sono anche molti musei gratuiti. Le feste s’iniziano con due eventi simultanei: la preghiera al “Saló de Cent” davanti il comune e una sfilata per le vie della città, il primo giorno alle sette di sera. Xambaga: Il 23 le giganti sono presentati fino al cortile del consiglio. Grallers: Sono citadi que suonano “les gralles” , instrumenti musicali. E si presentano gruppi de demoni i giganti nella città a le otto del mattino, invitando i citttadini ad alzarsi presto. Trabucaires: Il “trabuc” e un vecchio fusile. Alle dieci del mattino del giorno della Merce sinproduce una ricerca di trabucaires dalla cattefrale a piazza Sant Jaume. Participano quattro gruppi. La danza dei giganti: Nella piazza S. Jaume fanno la danza dei giganti e l’aquila gigante. L’aquila e un elemento popolare del Bestiario catalano. All’interno dei festeggiamenti hanngruppi di “castallers” (torre umana). La sfilata della Merce: Nel corso degli anni ha cambiato il suo nome e il formato.Dal 1986 è alle 6 del pomeriggio ci sono anche i “correfocs”. In primo luogo vi è il carattere del “mascle cabro”che legge versi satirici e poi c’è dinscettri , standard e forconi. Nella seconda parte e l’illuminazione della porta e si apre e demoni, draghi e bestie di fuoco, iniziano un tour per le vie centrali della città vecchia. Fuochi artificiali:.Il 24 di notte c’e fuochi d’artificio sull’avenida Maria Cristina, e s’illuminano le fontane di Montjuic. I festigiamentti di Santa Eulalia I protocoli e danze dell’aquila della città. Margherita & Carmen
  • 18. Carmen & Margherita Giganti Nuova. E una melodia ispirata al 18 secolo che faceva parte di una reppresentazione della vitta della la santa. Nella processione di Laie, ballano due giganti: “Laia” e “Laieta”, la gigante centenaria e la nuova. E una parata che parte da piazza Sant Jaume e fine presso la basilica di Santa Maria del Mar. L’aquila partecipa, anche il Leone di Barcellona e i giganti di Santa Maria del Mar. Ci sono danze. Dopo la procezione entrano alla basilica e l’atto si conclude con il ballo dell’aquila davanti all’altare. Elementi d’interesse: : il ballo di Santa Eulalia e una “peça” musicale che è ballata per la piazzaTrabucaires Feste a Barcellona
  • 20. «Paragonarmi alla Tebaldi? Sarebbe come paragonare lo champagne alla Coca Cola» All’inizio degli anni cinquanta, si formò un dualismo tutto particolare, che infiammò non solo l’Italia e che contrapponeva due strepitose cantanti liriche: Maria Callas (1923-1977) e Renata Tebaldi (1922-2004). Queste due soprani sono state le regine dell’opera fino al decennio de li anni 70. Il repertorio canoro dell’Opera lirica, all’epoca, era uno fra i più intensi contributi per alimentare speranze e ideali dopo una guerra tanto disastrosa (per uomini e cose) quanto sconvolgente (per ideologie e aspirazioni). La gente del dopo-guerra, infatti, sembrava avesse bisogno di entusiasmarsi per i palpiti di Violetta de La Traviata, lo strazio di Desdemona di Otello e la gelosia di Tosca. E da dire che questa passione era accentuata dalla co-presenza di tante figure professionali, che ben difficilmente avrà altro riscontro nel futuro: Grandi Maestri e cantanti pestigiosi. Anche se le voci delle nostre protagoniste erano molto diverse e di confronto molto difficile, una grande rivalità è stata creata tra di loro. Questo paragone è stato sopratutto tra i loro ammiratori, piuttosto che tra loro stesse. Tra di loro c'era un corretto rapporto con qualche brusco scambio di frasi taglienti. I loro fan dicevano: «Paragonarmi alla Tebaldi? Sarebbe come paragonare lo champagne alla Coca Cola». L'altra rispondeva: «Lo champagne diventa facilmente aceto». Loro dicevano: «La Tebaldi ha un difetto. Le manca la spina dorsale», malignava Maria. In origine Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulou New York, 2 dicembre 1923 – Parigi, 16 settembre 1977 Soprano greco, con nazionalità statunitense e naturalizzata italiana fino al 1966, quando rinunciò a entrambe per ottenere quella greca Mariona & Ramon
  • 21. «Lo champagne diventa facilmente aceto» « Lei non ha il cuore», ribatteva Renata. L'altra buttava ancora paglia sul fuoco, asserendo: «Lei è una cantante adatta solo ad un certo repertorio. Io vivo in un altro mondo e considero me stessa una soprano come ne sono esistite poche». Il dualismo fra le due prime-donne ebbe praticamente termine nel 1968, in un intervallo di Adriana Lecouvreur al Lincoln Center di New York. Fu la Callas a chiedere di poter incontrare quella che Ramon & Mariona
  • 22. non era mai stata una sua sleale rivale, anche se non si era mai messa in sordina. In quest’occasione, comunque, Maria, nel congratularsi con Renata, trovò delle parole molto toccanti e sincere, che segnarono la definitiva riconciliazione tra le due cantanti. A partire dai primi anni ’70, Renata Tebaldi cominciò a diradare i suoi impegni negli spettacoli d’opera e a dedicarsi prevalentemente ai concerti. Infine, possiamo riassumere che la Tebaldi sempre è stata una grande signora della scena, rispettata dai suoi pari e ammirata da conduttori che l’hanno descritta come la "voce di un angelo." Al contrario, la Callas che veniva chiamata la "Tigre" condusse una vita piena di conflitti di ogni genere. Ma il suo carattere, la sua voce straordinaria e la capacità di interpretare i loro personaggi non ha lasciato nessuno indifferente così anche ha ricevuto il nomiglolo di Mariona & Ramon
  • 23. "Divina". Renata Tebaldi, nata con una bellezza vocale limpida e purissima, fu la regina del Gran Teatre del Liceu fra 1953-1959. Era dotata di splendore vocale speciale, dolcezza espressiva, adamantina intonazione e incredibile legato. Quando era in stato di grazia e cantava “Vissi d'arte” in Tosca, si creava nelle rete fra orchestra e palcoscenico una malia. Aveva una voce piena, sonora, calda e vibrante nell'impasto timbrico, ricca di talento coloristico. Con grande eleganza musicale del fraseggio e meravigliosa limpidezza dell' emissione della sua voce. Non fu una grande cantante- attrice, ma con l'esponente principale d'il cantar "che nell'anima si sente", eppure fare teatro con la voce. Dopo il suo debutto al Liceu con La Traviata nel novembre del 1953 serà protagonista di serate storiche tra cui la sua prima Madama Butterfly. Nel novembre del 1954 fu insegnata con la Medaglia d'oro del Teatre del Liceu. L'ultimo concerto a Barcellona é stato nel Palau de la Música il 4 dicembre 1974, il palcoscenico era un tapetto di fiori come il giardino de Cio-Cio-San. Il migliore omaggio alla sua carissima Renata Tebaldi. Al contrario, Maria Callas cantò una sola volta al Liceu, martedi 5 maggio 1959. Interpretò arie di Verdi, Boito, Rossini, Puccini e Bellini. Le critiche furono diverse, ma la serata fu splendida. Maria diceva «Io sono un artista, non un angelo è vuol essere rispettata come donna è come artista». Ramon & Mariona
  • 25. Esportazione di prodotti ecologici L' L’Italia è il paese dell’Europa che ha la più grande area dedicata a coltivare prodotti organici. La produzione di frutta e verdure organiche è in aumento grazie all’aiuto finanziario dello Stato. La maggior parte dei prodotti di verdure organiche sono in Sicilia. L’alimento integrale fa riferimento specificamente ai cereali integrali: grano, orzo, riso, mais, avena, segale, saggina, etc. Altre regioni specializzate nella produzione di questi prodotti sono la Campania e la Calabria. L’Europa settentrionale e la Svizzera sono i paesi ai quali l’Italia esporta frutta e verdure organiche. Fino al 1993 frutta e verdure organiche erano vendute soltanto in negozi specializzati. Nel 1993 una ditta chiamata BRIO, ha iniziato a vendere questi prodotti a un supermercato (COOP), vicino a Treviso. Attualmente la percentuale più alta di mercati che vendono prodotti organici si trova nel nord dell’Italia. Uno dei principali ostacoli che evitano la domanda di questi prodotti in Italia, è la mancanza d’informazione e la confusione tra i consumatori. Un sondaggio realizzato da 3.500 famiglie, ha dimostrato che il 54 per cento, per il fatto d’ avere un livello molto basso d’informazione, confonde i prodotti organici con i prodotti “naturali” oppure anche con i prodotti “integrali” e “macrobiotici”. I prezzi sono un po’ più alti per le verdure che per la frutta, specialmente carote, cipolle agli e patate. Si chiama alimento organico il prodotto agricola o agroindustriale che si produce in genere, senza utilizzare prodotti sintetici, come pesticidi, erbicidi e fertilizanti artificiali. Un prodotto naturale è un composto chimico che è stato prodotto da un organismo vivente in natura. L’alimento integrale fa riferimento specificamente ai cereali integrali: grano, orzo, riso, mais, avena, segale, saggina, etc. L’alimentazione macrobiotica si basa sulla medicina cinese e il buddismo zen. Maria Rosa
  • 26. I cereali constituiscono la base di questa alimentazione. Si può mangiare di tutto ma tenendo conto le necessità opure gli obbietivi di ciascuno. Ad essempio, non dovrebbero mangiare lo stesso quelli che fanno lavori che richiedono molto sforzo fisico di quelli che fanno una vita sedentaria. L’Unione Europea considera che sono sinonime le denominazioni organico, ecologico e biologico per i prodotti agricoli di origine animale destinati al consumo umano o animale. La loro utilizzazione è regolamentata dalle Normative della stessa Unione Europea. Maria Rosa
  • 27. Ritta & Isabel dell'uva) e bucce di fichi d'India Ovviamente quest'è un vantaggio per l'ambiente, perché evita l'accumulo di rifiuti. all'anno costo 10 milioni di euro. Il presidente Distretto agrumi di Sicilia vuole che si possa fare un'estensione di questo progetto in tutta la regione. Energia pulita a Catania, Sicilia agrumi e altri prodotti come la sansa (residuo dell'olive), vinacce (la parte solida un vantaggio economico perchè smaltire 340 mila tonnellate impianto pilota per trasformare gli scarti di agrumi in energia pulita.Dal "pastazzo considerato il rifiuto, si può ottenere un gas ,dal quale si può fare eletticità. abitazioni, quindi 333 familie. L'impianto che ha iniziato la sua attività a Catania, non è grande, però è in grado di gestire il pastazzo degli L'Università di Catania e el distretto agrumi di Sicilia hanno realizzato un La potenza che si sviluppa può garantire il consumo di 333 Rinnovabile si può!
  • 28. Secondo me, ritornare all'alimentazione "a km 0 ", credo che sia il modo più adatto per alimentarsi,è dire no alla globalizzazione,perchè mantiene vivo il calore del luogo e fa più dignitosa la vita delle persone. È piú sostenibile e addirittura ci sono i prodotti di stagione,necessari per un'alimentazione salutare. Non ha senso, neanche abbiamo necessità di mangiare frutta esotica del Mediterraneo, per fare un esempio. Quindi facciamo il possibile per mantenere le tradizioni locali,e rispettiamo chi produce in armonia con l'ecosistema. L'alim entazi one a Km 0 Isabel
  • 29. Traduzione di gruppo della IV di copertina del libro. Sin dalle sue origini come colonia di Roma, diversi o numerosi episodi hanno unito l’Italia a Barcellona: l’arrivo degli ostrogoti italici, il romanico lombardo, le contesse e le regine, le grandi compagnie di commercio e le truppe italiane nelle guerre contro la Francia e i turchi, le avventure di Casanova e dei sinistri Cagliostro e Lecchi; i fascismi e le loro resistenze, La Barcellona italiana Libro da trovare presso la Libreria italiana di Barcellona "Le Nuvole" le influenze musicali e letterarie l’origine del settore alberghiero e bancario in città, il radicamento dei canelloni e del vermut e una lunga lista. Si tratta, in definitiva/insomma di tutto un complesso di vincoli/legami che permettono di identificare le tracce/reminiscenze che gli italiani hanno lasciato a Barcellona. Libreria Le Nuvole in Carrer de Sant Lluís n.11 nel quartiere di Gracia Lettura consigliata
  • 30. Chi siamo: Giornalisti per Italiano che passione! Studenti del gruppo di conversazione in italiano presso il Centre Cívic Casa Sagnier situato al Districte de Sarrià-Sant Gervasi Grazie mille!