Alessandro Nasi, COO @Djungle Studio – “Cosa delegheresti alla copia di te st...
30 anni di PC
1. 30 anni di personal computer Massimiliano Moscatiello ADI-Napoli
2. Introduzione Lo sviluppo in senso propriamente mediatico del computer non avviene prima della seconda metà degli anni '70 del Novecento. Lo sviluppo della tecnologia era stato impressionante, a partire dai primi prototipi, al punto che oggi si parla della “legge di Moore”, secondo cui la potenza media dei computer raddoppia ogni 18 mesi.
3. Legge di Moore Nel 1965, Moore ipotizzò che le prestazioni dei microprocessori sarebbero raddoppiate ogni 24 mesi circa. Nel 1975 questa previsione si rivelò corretta e prima della fine del decennio i tempi si allungarono a 2 anni, periodo che rimarrà valido per tutti gli anni ottanta. La legge, che verrà estesa per tutti gli anni novanta e resterà valida fino ai nostri giorni, viene riformulata alla fine degli anni ottanta ed elaborata nella sua forma definitiva, ovvero che le prestazione dei processori raddoppiano ogni 18 mesi.
4. Il Personal Computer Verso la fine degli anni '70 la tecnologia era giunta a un punto tale da consentire una svolta all'epoca inaudita: la creazione di un computer personale, con costi accessibili pressoché a chiunque. Questa svolta fu catalizzata dalla nuova generazione di ingegneri elettronici e informatici dell'epoca; nomi noti, come Steve Jobs, o molto noti come Bill Gates.
5. IBM Il gigante dell'elettronica dell'epoca, IBM, assistette con una certa sufficienza all'emergere di nuove realtà industriali, che apparivano "micro" sia perché si occupavano di computer molto piccoli, sia perché non davano lavoro a più di poche decine di dipendenti. Di fatto, IBM diede un aiuto considerevole al giovane Gates quando adottò il sistema operativo DOS di Microsoft per la sua nuova generazione di computer personali, all'inizio degli anni '80. Alla fine dello stesso decennio, il successo di DOS e della sua evoluzione, Windows, era talmente clamoroso che un tentativo della stessa IBM di contrastarlo con il sistema operativo OS2 finì col rivelarsi un fallimento. Oltre a Microsoft, specializzata nella produzione di software, occorre naturalmente citare l'altro gigante dell'elettronica di oggi, Intel, a cui si deve la creazione del microprocessore di base usato dai computer della classe IBM con Windows a bordo
6. Apple Alla fine degli anni '70 apparvero i primi Apple, veri e propri computer personali, con costi che si aggiravano intorno a 1.500.000 lire. L'Apple II all'inizio degli anni '80 disponeva di ben 64Kb di memoria RAM e utilizzava floppy disk da 128Kb. La Apple, in quegli anni, produsse il primo disco rigido utilizzabile con un PC, il famoso Profile, che permetteva di memorizzare 1Mb di dati. Nel 2005 era possibile acquistare un portatile del peso di un paio di chili con almeno 300Mb di memoria RAM e una quarantina di Giga di disco rigido con una spesa intorno ai 1000 euro. In sostanza: nell'arco di 25 anni il computer si è trasformato da un oggetto costosissimo, che richiedeva spazi dedicati, sistemi di raffreddamento particolari e competenze tecniche da laureato, in un elettrodomestico nel vero senso della parola
7. Conclusione Oggi l'acquisto di un computer molto più sofisticato di qualsiasi cosa esistesse 25 anni fa è alla portata di ogni famiglia. Questo spiega in parte come mai il computer si sia trasformato in un veicolo mediatico: Von Neumann sarebbe rimasto sbalordito, se qualcuno gli avesse prospettato questa possibilità. La trasformazione del computer in medium richiedeva la possibilità di utilizzarlo in connessione con altri computer. La tecnologia delle reti ha preso il via all'indomani della costruzione dei primi prototipi, ed ha avuto uno sviluppo altrettanto clamoroso anche se per molti anni meno visibile al grande pubblico del computer stesso. Di fatto, lo strumento mediatico di oggi non è il computer di per sé, ma il computer con accesso a Internet, la rete delle reti.
Questa legge è diventata il metro e l'obiettivo di tutte le aziende che operano nel settore, non solo la Intel. Un esempio di come i microprocessori in commercio seguano la legge di Moore è il seguente: nel maggio del 1997 Intel lancia il processore Pentium II con le seguenti caratteristiche:Frequenza: 300 MHzNumero di transistor: 7,5 milionidopo tre anni e mezzo, ovvero nel novembre del 2000, mette in vendita il Pentium 4 con le seguenti caratteristiche:Frequenza': 1,5 GHzNumero di transistor': 42 milioniCome si può vedere, in 42 mesi le prestazioni dei processori sono circa quintuplicate, proprio come prevedeva la legge. Infatti, a ben vedere, la frequenza del processore è passata da 300 MHz a 1,5 GHz, esattamente cinque volte quella del Pentium II. Ad ulteriore conferma c'è anche il numero di transistor utilizzati per costruire il processore, un processore Pentium II è formato da 7,5 milioni di transistor, se moltiplichiamo per cinque quel valore otteniamo che il processore dovrebbe essere formato da circa 37,5 milioni di transistor, il Pentium IV è formato da 42 milioni, il che vuol dire che non solo Intel ha rispettato la legge, ma addirittura è riuscita a fare meglio.