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Dalla carta al web
Scrivere è solo l'inizioBruno Ruffilli
Quasi mai una notizia pensata per il
quotidiano può essere utilizzata così
com’è per il web: bisogna ottimizzarla
per un lettore diverso che ha esigenze
diverse. Proviamo a capire quali sono.
Perché tutti scriviamo per essere letti,
e quello che non viene letto non esiste.
Di cosa parliamo
• Termini di riferimento
• Da dove arrivano i lettori sul web?
• Cosa possiamo fare per essere letti online?
• Testo statico e dinamico
• Come ripensare un articolo per il web
• Come mettere in evidenza i vari elementi di un
articolo con grafici e materiale multimediale
Glossario minimo
Scrivere è solo l'inizio
Visitatori unici
Sono le singole persone che leggono il sito. vengono
identificate da un numero, detto Indirizzo IP.
Normalmente si riesce a capire se la stessa persona
si connette dallo stesso luogo usando diversi
apparecchi, nel qual caso viene una sola volta. Ma se
ad esempio si collega da casa e dall’ufficio, ecco che
viene contata due volte.
1
Page view
Un visitatore può fare più clic: su un link, un video,
una galleria di immagini. Ogni volta che apre una
pagina nuova, viene registrata una Page View.
I clic (o page view) sono un dato discutibile e molti
stanno valutando altri criteri di misurazione del
traffico web, ma in Italia sono ancora un parametro
importante per le agenzie di pubblicità sul web.
2
Bounce rate
Bounce (in inglese rimbalzo) è quando il lettore
abbandona la pagina appena viene caricata.
Un basso tasso di abbandono è indice di buona
organizzazione dei contenuti e di un aspetto grafico
accattivante, che invita a continuare la lettura.
Un indice di bounce rate basso è importante perché
vuol dire che abbiamo dato al lettore quello che
cercava.
3
Tempo di permanenza
Il tempo che il lettore passa sulla pagina aumenta
in presenza di contenuto multimediale come foto e
video e grafici, ancor più se interattivi.
Il tempo è uno dei parametri più importanti anche
per la pubblicità: anni fa si cliccava un banner, oggi
si guarda uno spot.
Ma quanto tempo rimane in media un lettore su
una pagina de lastampa.it?
4
1 minuto 20 secondi
Seo
Search Engine Optimisation: ottimizzazione
per i motori di ricerca, ossia come mandare
a Google e Bing i segnali giusti per indicare
che il nostro articolo esiste e spiegare di
cosa parla.
È importante perché dai motori di ricerca
arriva gran parte del traffico.
5
Dove e quando
HeatmapLe zone più calde del sito: dove cliccano i
lettori.
Notate la predominanza delle fotografie.
Notate anche come la maggior parte dei
clic sia nella parte sinistra.
Questa è una fotogallery pubblicata la
mattina nella parte media del sito
Poi spostata in alto
Quindi eliminata dalla home page
Infine recuperata in basso
Il 38 % dei lettori di Slate.com lascia subito la pagina (bounce rate)
La maggior parte dei lettori arriva alla metà dell’articolo
I due terzi leggono però tutto il contenuto multimediale.
Nella pagina
L’andamento del traffico su lastampa.it/tecnologia
senza fili
In 24 ore
Direct
google.it
news.google.it
www.google.com
news.google.com
m.facebook.com
www.facebook.com
Twitter
Fonti del traffico su lastampa.it
dati Webtrekk
3/11/2014
Come funziona
un motore di ricerca
1/4 di secondo
Clic. Invia. Basta un quarto di secondo e la risposta
arriva, la pagina si popola di link da esplorare. Ma
nel tempo di una ricerca su Google nel mondo
viene alla luce un bambino (sono quattro i neonati
ogni secondo), dieci fulmini cadono in qualche
parte della Terra, nel cosmo nascono mille nuove
stelle. Un quarto di secondo è un battito di ciglia, è
il tempo in cui Usain Bolt percorre quasi tre metri,
è l’istante infinito in cui ci si innamora.
Scansione
Google utilizza dei software chiamati spider, che analizzano le pagine,
controllano i link e inviano i risultati ai server.
Gli spider prestano particolare attenzione ai nuovi siti, ai cambiamenti
di siti esistenti e ai link obsoleti.
I software stabiliscono quali siti sottoporre a scansione, la frequenza
del controllo e il numero di pagine di ogni sito da recuperare.
Indicizzazione
Il Web è una biblioteca in costante espansione con miliardi di libri.
Google raccoglie le pagine durante la scansione, poi crea un indice per
sapere dove cercare le informazioni, come l'indice in fondo ai libri, che
segnala la pagina in cui si trova la parola che cerchiamo.
Il Knowledge Graph è un tentativo di andare oltre la corrispondenza
delle parole chiave per comprendere meglio le persone, i luoghi e gli
argomenti che ci interessano: tiene conto del contesto delle parole
nella frase, dei correlati, delle ricerche frequenti di altri.
Algoritmo
Per ogni ricerca esistono migliaia o milioni di pagine web con
informazioni utili. Gli algoritmi sono i processi informatici e le formule
che trasformano le domande in risposte. Oggi gli algoritmi di Google si
basano su oltre 200 segnali univoci o indizi che consentono di
comprendere che cosa stiamo cercando. Questi segnali includono ad
esempio i termini presenti nei siti web, l'attualità dei contenuti, l'area
geografica e il Page Rank, ossia la valutazione dell’attendibilità della
pagina (giornale, blog, sito specializzato, ecc).
Altri strumenti
Google News
Google News
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Il titolo
• Nessuno su Google digita la parola “Atenei”.
• Anche “Porte Chiuse” non è un’espressione da ricerca. Ricercatori invece
può andar bene
• La testimonianza virgolettata: da chi viene? A che titolo? Cosa riguarda?
• La parola chiave va inserita nel titolo: Università.
• Per aiutare la ricerca, meglio considerare anche Medicina e il luogo dove si
svolge la vicenda, qui Roma
Università di Roma, si dimette il responsabile
dei test annullati alla facoltà di Medicina
Apple manda in pensione la Sim Card:
con l’iPad Air 2 si potrà cambiare piano tariffario dal tablet
Alcune parole funzionano meglio di
altre: ad esempio i marchi come Apple o
Google, ma anche i nomi propri di
personaggi famosi
Meglio usare nomi
propri e non sinonimi
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Apple manda in pensione la Sim Card:
con l’iPad Air 2 si potrà cambiare piano tariffario dal tablet
Non ha niente a che vedere con
l’argomento dell’articolo ma qui
è una felice conseguenza della
metafora utilizzata
Apple manda in pensione la Sim Card:
con l’iPad Air 2 si potrà cambiare piano tariffario dal tablet
Due espressioni molto cercate,
come tutto quello che ha a che
fare con la telefonia: i lettori si
informano sul web
Apple manda in pensione la Sim Card:
con l’iPad Air 2 si potrà cambiare piano tariffario dal tablet
Tablet è un
termine
generico, ma
associato a
piano tariffario
e Apple è molto
presente nelle
ricerche
In breve
Il titolo deve contenere il maggior numero possibile
di parole che attengono all’argomento trattato
Chiedersi sempre: “Come cercherei
quest’informazione?” e immaginare un titolo che
risponda a questa domanda
Il titolo deve essere intrigante e insieme informare.
Un guizzo di creatività ogni tanto è benvenuto,
anche fuori dalle regole della Seo
In breve NoEvitare titoli che non mantengono
quanto promettono, che rimangono
sospesi a metà, che invitano a
cliccare, leggere, guardare, toccare
(tecnicamente lo stratagemma si
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bene”, sempre che poi nel pezzo sia
davvero così.
Parole correlate
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La carta è stampata, il giornale si chiude e va
in edicola. La discussione su un articolo si
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altre testate, la tv, internet. Ma quello che è
scritto è scritto.
Il web
Il web consente di intervenire sul testo,
modificandolo e ampliandolo a più riprese.
Può essere una necessità dovuta all’evoluzione
della notizia, ma anche una strategia per
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Google premia il movimento, le pagine che
cambiano, perché l’algoritmo è pensato per
dare maggior rilievo alle notizie più recenti.
11:00
15:00
Formattazione
• Occorre permettere al lettore di riposare per un
istante l’occhio e la mente, poi riprendere.
• Ma bisogna anche tenere viva l’attenzione: le
altre informazioni sono distanti solo un clic.
• Nell’articolo è bene utilizzare titoletti per i
capitoli: sono un’indicazione per il lettore e
anche per Google
• No al corsivo, sì al grassetto per evidenziare i
concetti più importanti: anche questi sono aiuti
alla lettura.
NoTesto troppo lungo e senza interruzioni
Si
Testo breve con molte interruzioni, foto, box,
titoli interni
1/4 di secondo
Clic. Invia. Basta un quarto di secondo
e la risposta arriva, la pagina si popola
di link da esplorare. Ma nel tempo di
una ricerca su Google nel mondo
viene alla luce un bambino (sono
quattro i neonati ogni secondo), dieci
fulmini cadono in qualche parte della
Terra, nel cosmo nascono mille nuove
stelle. Un quarto di secondo è un
battito di ciglia, è il tempo in cui Usain
Bolt percorre quasi tre metri, è
l’istante infinito in cui ci si innamora.
In 1/4 di secondo
Cosa succede nel tempo di una ricerca su
Google:
• 1 bambino viene alla luce in qualche parte del
mondo
• 10 fulmini cadono sulla Terra
• 1000 nuove stelle nascono
E ancora:
• Un quarto di secondo è un battito di ciglia
• è il tempo in cui Usain Bolt percorre quasi tre
metri
• in un quarto di secondo scatta il colpo di
fulmine tra due persone
Foto e video
Regole
• La foto è la prima cosa che il lettore vede, e può incidere sul
fatto che continui a leggere o no
• Il web è meno formale della carta, più immediato e più
diretto. E non necessita della stessa qualità tecnica
• Quindi: si alle foto fatte con smartphone
• No a foto generiche, l’oggetto deve essere il più possibile
quello del testo. Meglio che la foto sia un po’ sopra le righe,
curiosa, colorata.
• Fate in modo che ci sia un elemento di personalizzazione
nelle fotografie, che le renda diverse da tutte le altre.
Wired
Foto Maurizio Pesce
Metterci la faccia
Obliqua-mente
Favij
19 anni e 1,3 milioni di iscritti su YouTube
Video
• Se scrivete per un blog o un piccolo sito, il video
artigianale va bene, ma da una testata importante il
pubblico si aspetta una certa qualità tecnica
• Si può fare un’eccezione se il vostro video è l’unico
materiale disponibile o il primo documento di un
evento importante
• Di rado i lettori seguono un video per più di due o
tre minuti. Anche qui, la norma non vale per le
nicchie: i fan di un cantante, gli appassionati di
videogiochi
Le fotogallery
In questa gallery solo la prima foto ha un testo, le altre no. È come la
fotonotizia del giornale, ma moltiplicata: in questo caso per 51 immagini.
A caccia di clic
In questo caso la fotogallery è inclusa nel testo dell’articolo: avremo
meno page view, ma il lettore passerà più tempo sulla pagina
Si possono includere anche video da YouTube:
qui ne abbiamo 10
Una forma portata al successo dal sito Buzzfeed.com: ogni immagine
ha la sua didascalia, e spesso c’è una copertina all’inizio
Le liste
Si può raccontare un evento anche con una fotogallery, spezzando il
testo e illustrando ogni paragrafo con un’immagine
Una storia
Ci sono voluti tre giorni per preparare questa colossale gallery sulla storia di Nintendo:
202 immagini, impossibile leggerla fino alla fine
Non eccedere
Una delle gallery più apprezzate e più utili: si può replicare ogni volta che
si parla dello stesso argomento. Il segreto è nelle due parole del titolo
Come funziona
Cominciare bene: serve un buon
attacco, perché l’attenzione del lettore
si concentra nelle prime righe.
1
Semplificare: l’oggetto
dell’articolo (un solo argomento)
ma anche il testo: periodi brevi,
no a catene di subordinate e
coordinate.
2
Tagliare: concentrare al massimo
la notizia, eventualmente
affidarsi a link esterni, box o altri
articoli per le informazioni
accessorie.
3
Spiegare: mai dare niente per
scontato, a rischio di essere
didascalici.
No ai termini inglesi se esiste un
corrispondente italiano.
No alle parole tra virgolette.
4
Verificare e citare sempre le fonti.
Nel caso, ricorrere a esperti, ma
non improvvisarsi tuttologi.
5
Per un motore di ricerca arrivare
per primi non è la cosa più
importante: anzi, si rischia di non
essere considerati rilevanti.
Meglio dare la notizia
velocemente ma prendersi il
tempo di verificarla e fornire più
informazioni
6
Essere originali. Non basta
copiare e incollare una notizia
di agenzia, bisogna rielaborarla.
Sia i motori di ricerca che i lettori
premiano lo sforzo per
distinguersi dagli altri
7
Un esempio
di intelligenza (artificiale)
Yahoo!
News DigestArticolo
non più di 20 righe
Citazione
Col nome del protagonista
Titolo
Con tutte le parole
chiave
Foto
Dal web
Numero
Ricavato dal testo
Video
Da YouTube o archivio
Wikipedia
Per altre informazioni
Geolocalizzazione
Dov’è successo
Approfondimenti
Link a siti esterni
Social Network
Le reazioni su Twitter
e Facebook
Le fonti
Per correttezza ma
anche per dare
autorevolezza
Social Network
Twitter
5 trucchi
1. Meglio se con una foto
2. Battuta fulminante o messaggio estremamente
sintetico
3. Taggare la persona coinvolta, potrebbe
aggiungerle il nostro Tweet ai preferiti o
retwittarci
4. Controllare se esistono Hashtag o Trending
Topic analoghi
5. Interagire con i lettori
Facebook
5 trucchi
1. Facebook è più indicato per notizie leggere, ad
esempio spettacoli o cronaca
2. Facebook è più personale: i primi a vedere i
vostri post saranno gli amici
3. Si possono inserire anche video
4. Quando condividiamo un articolo, il titolo
originale compare, quindi non è necessario
ripeterlo: possiamo invece commentarlo
5. Anche qui è possibile taggare altre persone, ma
non vi aspettate che davvero Matteo Renzi vi
risponda
Google PlusÈ il social network che ha più valore nella considerazione
di Google per stabilire quanto un articolo è rilevante
La maggior parte delle persone condivide un articolo sui social
network senza aver finito di leggerlo (Fonte: Upworthy)
Condivisione
Infografica democratica
Disegnare sul web
Infogr.am
Il più usato per creare grafici online: ha una grande varietà di template
Piktochart
I grafici si possono personalizzare a piacere, funziona bene ed è semplice da usare.
Molte funzioni sono a pagamento
Google Maps
Basta un click e si può esportare la mappa
Le app
Lavorare con smartphone e tablet
Replay
Un’app per creare video in pochi secondi partendo da foto e brevi clip
Thinglink
Un’app per realizzare velocemente foto
interattive con video e testi
Funziona anche per le mappe interattive con contenuti di diverso tipo, come foto,
video, testi, embed da Twitter. E c’è anche online, non serve per forza uno smartphone
In conclusione
The only real trick is that the work
has to be good. And the only thing,
other than mediocrity, that can really
sabotage this strategy is
overpromising and underdelivering.
Ben Smith, buzzfeed.com
Web e carta richiedono la stessa
accuratezza, lo stesso impegno,
la stessa passione.
Anzi di più, perché sul web la critica
è più facile e più immediata,
il pubblico è più ampio.
Scrivere è solo l’inizio
Bruno Ruffilli
bruno.ruffilli@lastampa.it
twitter@BrunoRuffilli

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Dalla carta al web - Corso di aggiornamento professionale dell'Ordine dei Giornalisti

  • 1. Dalla carta al web Scrivere è solo l'inizioBruno Ruffilli
  • 2. Quasi mai una notizia pensata per il quotidiano può essere utilizzata così com’è per il web: bisogna ottimizzarla per un lettore diverso che ha esigenze diverse. Proviamo a capire quali sono. Perché tutti scriviamo per essere letti, e quello che non viene letto non esiste.
  • 3. Di cosa parliamo • Termini di riferimento • Da dove arrivano i lettori sul web? • Cosa possiamo fare per essere letti online? • Testo statico e dinamico • Come ripensare un articolo per il web • Come mettere in evidenza i vari elementi di un articolo con grafici e materiale multimediale
  • 5. Visitatori unici Sono le singole persone che leggono il sito. vengono identificate da un numero, detto Indirizzo IP. Normalmente si riesce a capire se la stessa persona si connette dallo stesso luogo usando diversi apparecchi, nel qual caso viene una sola volta. Ma se ad esempio si collega da casa e dall’ufficio, ecco che viene contata due volte. 1
  • 6. Page view Un visitatore può fare più clic: su un link, un video, una galleria di immagini. Ogni volta che apre una pagina nuova, viene registrata una Page View. I clic (o page view) sono un dato discutibile e molti stanno valutando altri criteri di misurazione del traffico web, ma in Italia sono ancora un parametro importante per le agenzie di pubblicità sul web. 2
  • 7. Bounce rate Bounce (in inglese rimbalzo) è quando il lettore abbandona la pagina appena viene caricata. Un basso tasso di abbandono è indice di buona organizzazione dei contenuti e di un aspetto grafico accattivante, che invita a continuare la lettura. Un indice di bounce rate basso è importante perché vuol dire che abbiamo dato al lettore quello che cercava. 3
  • 8. Tempo di permanenza Il tempo che il lettore passa sulla pagina aumenta in presenza di contenuto multimediale come foto e video e grafici, ancor più se interattivi. Il tempo è uno dei parametri più importanti anche per la pubblicità: anni fa si cliccava un banner, oggi si guarda uno spot. Ma quanto tempo rimane in media un lettore su una pagina de lastampa.it? 4
  • 9. 1 minuto 20 secondi
  • 10. Seo Search Engine Optimisation: ottimizzazione per i motori di ricerca, ossia come mandare a Google e Bing i segnali giusti per indicare che il nostro articolo esiste e spiegare di cosa parla. È importante perché dai motori di ricerca arriva gran parte del traffico. 5
  • 12. HeatmapLe zone più calde del sito: dove cliccano i lettori. Notate la predominanza delle fotografie. Notate anche come la maggior parte dei clic sia nella parte sinistra.
  • 13. Questa è una fotogallery pubblicata la mattina nella parte media del sito
  • 17. Il 38 % dei lettori di Slate.com lascia subito la pagina (bounce rate) La maggior parte dei lettori arriva alla metà dell’articolo I due terzi leggono però tutto il contenuto multimediale. Nella pagina
  • 18. L’andamento del traffico su lastampa.it/tecnologia senza fili In 24 ore
  • 19.
  • 22. 1/4 di secondo Clic. Invia. Basta un quarto di secondo e la risposta arriva, la pagina si popola di link da esplorare. Ma nel tempo di una ricerca su Google nel mondo viene alla luce un bambino (sono quattro i neonati ogni secondo), dieci fulmini cadono in qualche parte della Terra, nel cosmo nascono mille nuove stelle. Un quarto di secondo è un battito di ciglia, è il tempo in cui Usain Bolt percorre quasi tre metri, è l’istante infinito in cui ci si innamora.
  • 23.
  • 24.
  • 25. Scansione Google utilizza dei software chiamati spider, che analizzano le pagine, controllano i link e inviano i risultati ai server. Gli spider prestano particolare attenzione ai nuovi siti, ai cambiamenti di siti esistenti e ai link obsoleti. I software stabiliscono quali siti sottoporre a scansione, la frequenza del controllo e il numero di pagine di ogni sito da recuperare.
  • 26.
  • 27. Indicizzazione Il Web è una biblioteca in costante espansione con miliardi di libri. Google raccoglie le pagine durante la scansione, poi crea un indice per sapere dove cercare le informazioni, come l'indice in fondo ai libri, che segnala la pagina in cui si trova la parola che cerchiamo. Il Knowledge Graph è un tentativo di andare oltre la corrispondenza delle parole chiave per comprendere meglio le persone, i luoghi e gli argomenti che ci interessano: tiene conto del contesto delle parole nella frase, dei correlati, delle ricerche frequenti di altri.
  • 28.
  • 29. Algoritmo Per ogni ricerca esistono migliaia o milioni di pagine web con informazioni utili. Gli algoritmi sono i processi informatici e le formule che trasformano le domande in risposte. Oggi gli algoritmi di Google si basano su oltre 200 segnali univoci o indizi che consentono di comprendere che cosa stiamo cercando. Questi segnali includono ad esempio i termini presenti nei siti web, l'attualità dei contenuti, l'area geografica e il Page Rank, ossia la valutazione dell’attendibilità della pagina (giornale, blog, sito specializzato, ecc).
  • 31.
  • 36. • Nessuno su Google digita la parola “Atenei”. • Anche “Porte Chiuse” non è un’espressione da ricerca. Ricercatori invece può andar bene • La testimonianza virgolettata: da chi viene? A che titolo? Cosa riguarda?
  • 37. • La parola chiave va inserita nel titolo: Università. • Per aiutare la ricerca, meglio considerare anche Medicina e il luogo dove si svolge la vicenda, qui Roma
  • 38. Università di Roma, si dimette il responsabile dei test annullati alla facoltà di Medicina
  • 39.
  • 40.
  • 41. Apple manda in pensione la Sim Card: con l’iPad Air 2 si potrà cambiare piano tariffario dal tablet Alcune parole funzionano meglio di altre: ad esempio i marchi come Apple o Google, ma anche i nomi propri di personaggi famosi Meglio usare nomi propri e non sinonimi per gli oggetti
  • 42. Apple manda in pensione la Sim Card: con l’iPad Air 2 si potrà cambiare piano tariffario dal tablet Non ha niente a che vedere con l’argomento dell’articolo ma qui è una felice conseguenza della metafora utilizzata
  • 43. Apple manda in pensione la Sim Card: con l’iPad Air 2 si potrà cambiare piano tariffario dal tablet Due espressioni molto cercate, come tutto quello che ha a che fare con la telefonia: i lettori si informano sul web
  • 44. Apple manda in pensione la Sim Card: con l’iPad Air 2 si potrà cambiare piano tariffario dal tablet Tablet è un termine generico, ma associato a piano tariffario e Apple è molto presente nelle ricerche
  • 45. In breve Il titolo deve contenere il maggior numero possibile di parole che attengono all’argomento trattato Chiedersi sempre: “Come cercherei quest’informazione?” e immaginare un titolo che risponda a questa domanda Il titolo deve essere intrigante e insieme informare. Un guizzo di creatività ogni tanto è benvenuto, anche fuori dalle regole della Seo
  • 46. In breve NoEvitare titoli che non mantengono quanto promettono, che rimangono sospesi a metà, che invitano a cliccare, leggere, guardare, toccare (tecnicamente lo stratagemma si chiama Curiosity Gap)
  • 47. SìA tutti i titoli onesti col lettore. Perfetti quelli con espressioni del tipo “Come funziona” o “Spiegato bene”, sempre che poi nel pezzo sia davvero così.
  • 52.
  • 54. La carta La carta è stampata, il giornale si chiude e va in edicola. La discussione su un articolo si svolge fuori dal giornale, i commenti rimbalzano tra la gente, magari intervengono altre testate, la tv, internet. Ma quello che è scritto è scritto.
  • 55. Il web Il web consente di intervenire sul testo, modificandolo e ampliandolo a più riprese. Può essere una necessità dovuta all’evoluzione della notizia, ma anche una strategia per aggiornare l’articolo dopo la pubblicazione. Google premia il movimento, le pagine che cambiano, perché l’algoritmo è pensato per dare maggior rilievo alle notizie più recenti.
  • 56.
  • 57.
  • 59. Formattazione • Occorre permettere al lettore di riposare per un istante l’occhio e la mente, poi riprendere. • Ma bisogna anche tenere viva l’attenzione: le altre informazioni sono distanti solo un clic. • Nell’articolo è bene utilizzare titoletti per i capitoli: sono un’indicazione per il lettore e anche per Google • No al corsivo, sì al grassetto per evidenziare i concetti più importanti: anche questi sono aiuti alla lettura.
  • 60. NoTesto troppo lungo e senza interruzioni
  • 61. Si Testo breve con molte interruzioni, foto, box, titoli interni
  • 62. 1/4 di secondo Clic. Invia. Basta un quarto di secondo e la risposta arriva, la pagina si popola di link da esplorare. Ma nel tempo di una ricerca su Google nel mondo viene alla luce un bambino (sono quattro i neonati ogni secondo), dieci fulmini cadono in qualche parte della Terra, nel cosmo nascono mille nuove stelle. Un quarto di secondo è un battito di ciglia, è il tempo in cui Usain Bolt percorre quasi tre metri, è l’istante infinito in cui ci si innamora.
  • 63. In 1/4 di secondo Cosa succede nel tempo di una ricerca su Google: • 1 bambino viene alla luce in qualche parte del mondo • 10 fulmini cadono sulla Terra • 1000 nuove stelle nascono E ancora: • Un quarto di secondo è un battito di ciglia • è il tempo in cui Usain Bolt percorre quasi tre metri • in un quarto di secondo scatta il colpo di fulmine tra due persone
  • 65.
  • 66.
  • 67.
  • 68.
  • 69. Regole • La foto è la prima cosa che il lettore vede, e può incidere sul fatto che continui a leggere o no • Il web è meno formale della carta, più immediato e più diretto. E non necessita della stessa qualità tecnica • Quindi: si alle foto fatte con smartphone • No a foto generiche, l’oggetto deve essere il più possibile quello del testo. Meglio che la foto sia un po’ sopra le righe, curiosa, colorata. • Fate in modo che ci sia un elemento di personalizzazione nelle fotografie, che le renda diverse da tutte le altre.
  • 73. Favij 19 anni e 1,3 milioni di iscritti su YouTube
  • 74. Video • Se scrivete per un blog o un piccolo sito, il video artigianale va bene, ma da una testata importante il pubblico si aspetta una certa qualità tecnica • Si può fare un’eccezione se il vostro video è l’unico materiale disponibile o il primo documento di un evento importante • Di rado i lettori seguono un video per più di due o tre minuti. Anche qui, la norma non vale per le nicchie: i fan di un cantante, gli appassionati di videogiochi
  • 76. In questa gallery solo la prima foto ha un testo, le altre no. È come la fotonotizia del giornale, ma moltiplicata: in questo caso per 51 immagini. A caccia di clic
  • 77. In questo caso la fotogallery è inclusa nel testo dell’articolo: avremo meno page view, ma il lettore passerà più tempo sulla pagina
  • 78. Si possono includere anche video da YouTube: qui ne abbiamo 10
  • 79. Una forma portata al successo dal sito Buzzfeed.com: ogni immagine ha la sua didascalia, e spesso c’è una copertina all’inizio Le liste
  • 80. Si può raccontare un evento anche con una fotogallery, spezzando il testo e illustrando ogni paragrafo con un’immagine Una storia
  • 81. Ci sono voluti tre giorni per preparare questa colossale gallery sulla storia di Nintendo: 202 immagini, impossibile leggerla fino alla fine Non eccedere
  • 82. Una delle gallery più apprezzate e più utili: si può replicare ogni volta che si parla dello stesso argomento. Il segreto è nelle due parole del titolo Come funziona
  • 83. Cominciare bene: serve un buon attacco, perché l’attenzione del lettore si concentra nelle prime righe. 1
  • 84. Semplificare: l’oggetto dell’articolo (un solo argomento) ma anche il testo: periodi brevi, no a catene di subordinate e coordinate. 2
  • 85. Tagliare: concentrare al massimo la notizia, eventualmente affidarsi a link esterni, box o altri articoli per le informazioni accessorie. 3
  • 86. Spiegare: mai dare niente per scontato, a rischio di essere didascalici. No ai termini inglesi se esiste un corrispondente italiano. No alle parole tra virgolette. 4
  • 87. Verificare e citare sempre le fonti. Nel caso, ricorrere a esperti, ma non improvvisarsi tuttologi. 5
  • 88. Per un motore di ricerca arrivare per primi non è la cosa più importante: anzi, si rischia di non essere considerati rilevanti. Meglio dare la notizia velocemente ma prendersi il tempo di verificarla e fornire più informazioni 6
  • 89. Essere originali. Non basta copiare e incollare una notizia di agenzia, bisogna rielaborarla. Sia i motori di ricerca che i lettori premiano lo sforzo per distinguersi dagli altri 7
  • 90. Un esempio di intelligenza (artificiale)
  • 91. Yahoo! News DigestArticolo non più di 20 righe Citazione Col nome del protagonista Titolo Con tutte le parole chiave
  • 92. Foto Dal web Numero Ricavato dal testo Video Da YouTube o archivio Wikipedia Per altre informazioni
  • 93. Geolocalizzazione Dov’è successo Approfondimenti Link a siti esterni Social Network Le reazioni su Twitter e Facebook Le fonti Per correttezza ma anche per dare autorevolezza
  • 96. 5 trucchi 1. Meglio se con una foto 2. Battuta fulminante o messaggio estremamente sintetico 3. Taggare la persona coinvolta, potrebbe aggiungerle il nostro Tweet ai preferiti o retwittarci 4. Controllare se esistono Hashtag o Trending Topic analoghi 5. Interagire con i lettori
  • 98. 5 trucchi 1. Facebook è più indicato per notizie leggere, ad esempio spettacoli o cronaca 2. Facebook è più personale: i primi a vedere i vostri post saranno gli amici 3. Si possono inserire anche video 4. Quando condividiamo un articolo, il titolo originale compare, quindi non è necessario ripeterlo: possiamo invece commentarlo 5. Anche qui è possibile taggare altre persone, ma non vi aspettate che davvero Matteo Renzi vi risponda
  • 99. Google PlusÈ il social network che ha più valore nella considerazione di Google per stabilire quanto un articolo è rilevante
  • 100. La maggior parte delle persone condivide un articolo sui social network senza aver finito di leggerlo (Fonte: Upworthy) Condivisione
  • 102. Infogr.am Il più usato per creare grafici online: ha una grande varietà di template
  • 103.
  • 104. Piktochart I grafici si possono personalizzare a piacere, funziona bene ed è semplice da usare. Molte funzioni sono a pagamento
  • 105.
  • 106.
  • 107. Google Maps Basta un click e si può esportare la mappa
  • 108. Le app Lavorare con smartphone e tablet
  • 109.
  • 110. Replay Un’app per creare video in pochi secondi partendo da foto e brevi clip
  • 111.
  • 112. Thinglink Un’app per realizzare velocemente foto interattive con video e testi
  • 113. Funziona anche per le mappe interattive con contenuti di diverso tipo, come foto, video, testi, embed da Twitter. E c’è anche online, non serve per forza uno smartphone
  • 115. The only real trick is that the work has to be good. And the only thing, other than mediocrity, that can really sabotage this strategy is overpromising and underdelivering. Ben Smith, buzzfeed.com
  • 116. Web e carta richiedono la stessa accuratezza, lo stesso impegno, la stessa passione. Anzi di più, perché sul web la critica è più facile e più immediata, il pubblico è più ampio.
  • 117. Scrivere è solo l’inizio