Obiettivo di tale proposta è la chiusura del ciclo dell'acqua all’interno del territorio di un centro montano: quello di S. Mauro Castelverde (PA). Il riuso si attuerebbe attraverso l’istallazione di dispositivi di raccolta dell’acqua piovana e dei reflui a scala edilizia e la creazione, a scala urbana, di una doppia rete di raccolta – re immissione delle acque, previo trattamento di fitodepurazione, all’interno del sistema idraulico. Si prevede anche l'uso di porzione dell'acqua recuperata per uso irriguo di una zona a valle del territorio comunale che l'analisi climatica, a dispetto dell'altitudine e nonostante l'uso orticolo, indica come semi arida. Un uso smart della risorsa acqua pare essere facilmente applicabile a diverse realtà a partire, però, dalla valutazione delle peculiarità delle stesse. San Mauro Castelverde, centro montano dell’entroterra palermitano, può essere il primo centro virtuoso della Sicilia e coinvolgere nel processo di “smartness ” il contesto che lo circonda? In piccole e medie realtà tale processo smart prevede il coinvolgimento del singolo: è sufficiente, infatti, che il singolo cittadino si doti di dispositivi di raccolta dell’acqua piovana per sopperire al proprio specifico fabbisogno. Nel caso di realtà più complesse, che prevedano anche il riuso dei reflui e la creazione di una rete con annessi dispositivi di depurazione e di reimmissione della risorsa «purificata» all’interno del circuito cittadino, è assolutamente necessario il convolgimento delle amministrazioni pubbliche che dovranno, però, operare in partecipazione con la cittadinanza.