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ANNO XVIII NUMERO 11 - 12 NOVEMBRE/DICEMBRE 2012                                  D I S T R I B U Z I O N E G R AT U I TA / C O P I A O M A G G I O




                                                                                                                                                                                       Scuola
                                                                                                                                                                                       calcio
                                        Direzione: via Camillo Guerra, 42 - 80131 Napoli - www.cosmoggi.tv - Tel. 081 3796539                                                    Via Ulderigo Masoni, 180
                                                                                                                                                                                       80141 Napoli
                                     Redazione: Tel. 081 5875216 / Fax 081 5875276 / e-mail: cosmoggi@yahoo.it cosmoggi sgherzi                                                      Tel. 081.2311179
                                                                                                                                                                                  www.marianokeller.it




                                                                                                              Genova
                                                                                                           scommette
                                                                                                          sull’ export




  Nonostante la crisi oltre novecento espositori al Salone Nautico

L
       a congiuntura economica non è delle migliori. La          le presentazioni del salone fatte in anteprima a Dubai e            della vela, ritorna la subacquea e si apre anche alla
       crisi morde ed anche la nautica italiana ne risente.      in Cina. Un mercato, quello internazionale, ricettivo e, in         componentistica. Come afferma Sara Armella, la giovane
       Un settore il cui fatturato si aggira sui 3,37 miliardi   taluni casi, consolidato da tempo. Valga come esempio il            presidente dell’Ente Fiera, si tratta di un salone nuovo,
e che al momento indica una crescita dello 0,42%. Calano         caso della Svezia. Un paese di forte tradizione marinara            orientato al business e ai giovani. Pronto ad allargare la
i numeri del leasing: lo stipulato nautico 2011 è di 613         dove la nautica da diporto ha una percentuale di                    partecipazione come nel caso di Techtrade, nel padiglione
milioni con meno 33% in numero di contratti, meno 25             praticanti elevatissima. Circa 2,5 milioni di svedesi su una        B2B, nel tentativo di sottrarre clienti al salone di Carrara per
valore. Nel primo trimestre 2012 meno 73% in numero              popolazione di circa 9,5 milioni di abitanti si sono dedicati       la componentistica e gli accessori. La vela è stata spostata
contratti e meno 64 valore. In controtendenza l’export che       agli sport nautici almeno una volta nel 2011. Nonostante            in Marina 1 per dargli maggiore visibilità. Da segnalare,
si attesta all’80%. Ed è proprio sul mercato straniero che la    i tempi di crisi sono 900 gli espositori garantiti dagli            inoltre, l’ingresso gratuito fino a 14 anni, le sfilate e
52esima edizione del Salone Nautico di Genova guarda             organizzatori con circa 2000 barche tra grandi e piccole.           “GenovainBlu” per il programma di eventi fuori salone.
con particolare attenzione. Significative, a tal proposito,      Quattro padiglioni e due marine. Scongiurata la defezione                                                             Giuseppe Orso




   Via Piave, 41
       Napoli
  Tel. 081. 640330


            Speciale Roma pag. 12, Milano pag. 13, Salerno pag. 24
2                                                ESTERI                                          a cura di
                                                                                                 Giovanna Potere


                     Gli Amish nell’era della globalizzazione
                                                 Rifiuto della tecnologia e della modernità

N
          ella società del cambiamento continuo, del                                                                        non possono mai essere tagliati per le donne. I rapporti
          consumismo sfrenato, del melting pot culturale,                                                                   sociali sono stretti e la comunità è molto chiusa e questo
          dell’abbattimento delle frontiere spaziali,                                                                       fa sì che spesso ci si sposa fra consanguinei con l’alto
temporali e sociali, ci sono uomini, donne e bambini                                                                        rischio per i neonati di contrarre malattie genetiche.
che resistono agli effetti della modernità. Sembra che                                                                      Particolare e singolare è la cerimonia del matrimonio: si
il tempo si sia fermato nella comunità Amish, nata in                                                                       sposano solo in novembre e dicembre perché in questi
Svizzera nel Cinquecento e stabilitasi negli Stati Uniti                                                                    mesi si ferma il lavoro nei campi e non viene sprecato
d’America nel Settecento, fondata dal loro leader Jakob                                                                     tempo utile da dedicare al lavoro e i matrimoni non
Ammann, un vescovo svizzero, che crea una scissione                                                                         vengono celebrati di sabato e domenica, considerati giorni
nella chiesa Mennonita. Dal 1727, data simbolica nella                                                                      sacri. Il rituale è semplice e non prevede lo scambio delle
storia per la comunità che segna l’arrivo a Philadelphia,                                                                   fedi nuziali; la sposa confeziona personalmente l’abito,
in Pennsylvania, di una nave con numerose famiglie,                                                                         che deve essere blu o violetto, e lo indosserà tutte le
gli Amish mantengono gli usi e costumi tradizionali.                                                                        domenica della sua vita e il giorno della sua morte. Le
Rifiutano le innovazioni tecnologiche e le conquiste della                                                                  torte nuziali sono due, una per lo sposo nella forma che
modernità, preferendo vivere ancora seguendo i precetti                                                                     richiama la sua professione e una per la sposa, decorata
stabiliti al momento della fondazione, in semplicità e        della fondazione e la loro vita quotidiana suscita non        con nastri legati a 10 oggetti che le amiche tireranno per
a stretto contattato con la terra. L’elettricità è ammessa    poca curiosità e interesse. L’abbigliamento resta lo          farli scoprire. Un micromondo nel mondo, un’antitesi
solo se può contribuire ad evitare un eccessivo spreco di     stesso: cappello, vesti scure e pantaloni dal fondo largo     alla modernità, uno spaccato di vita che rappresenta
energia naturale, in quanto non considerano la tecnologia     per gli uomini che possono portare la barba solo dopo         una possibilità diversa nell’era della globalizzazione.
dannosa in sé ma condannano l’uso smodato e acritico          il matrimonio, e abiti semplici, lunghi e monocolore,
degli uomini. Nulla sembra essere cambiato dall’epoca         grembiuli e cuffiette che trattengono i lunghi capelli che                                            Giovanna Potere



           Se la “dea bendata”                                                                                 Anche la Germa-
               coglie giusto                                                                                  nia sottomessa alla
      Un pensionato tedesco trova per
                                                                                                               finanza a danno
       caso un rarissimo francobollo                                                                             della cultura
                                                                                                              Il CAM di Casoria in soccorso
                                                     Q                                                             degli artisti berlinesi
                                                               uando la fortuna ha deciso di baciarti le
                                                               vie sono come quelle del Signore: infinite.
                                                               E’ accaduto ad un pensionato di Dresda,


                                                                                                              I
                                                      costretto a vivere nella opulenta Germania con              nvece di sottolineare ancora una volta i tagli della crisi e la conse-
                                                      una pensione di 600 euro mensili. E anche se nella          guente precarietà corrotta di un Paese che va a rotoli, proviamo,
                                                      nazione della Merkel vigono ancora misure valide            per una volta, a pensare fiduciosi, a prevedere un termine a tut-
                                                      di welfare, barcamenarsi con quella pensione            to questo e semmai ad immaginare pure un rovescio positivo della
                                                      non deve esser stato facile. Ma ecco che la dea         medaglia. Forse, come già è stato opportunamente sottolineato da
                                                      bendata ha prescelto “Herr” Reinhold Hoffmann,          qualcuno, il tempo buio che stiamo vivendo è solo la fine di un’epoca.
                                                      un pensionato settantenne che, appassionato di          Gli ultimi scampoli di un secolo breve e intensissimo, buio e pieno
                                                      filatelia, si è visto regalare dalla moglie due chili   di luce, colmo di stragi brutali e menti geniali, di guerre atroci e be-
                                                      di buste affrancate comprate al mercato delle           nessere miracoloso. Un secolo pieno di costruzioni, ideologiche, po-
                                                      pulci per 20 euro. E quando il marito ha iniziato                                                   litiche, sociali, culturali che
                                                      a ispezionare le buste sul tavolo della cucina, si è                                                non prevedevamo finisse e
                                                      accorto dell’acquisto eccezionale. «Mi è mancato il                                                 che, invece, ci è sfuggito di
                                                      respiro quando ho visto il francobollo», ha narrato                                                 mano e si è rotto. L’uomo,
                                                                                                                                                          che è al centro di tutto, ne è

           SOMMARIETTO
                                                      il collezionista dilettante al quotidiano popolare
                                                      Bild, spiegando che il minuscolo francobollo,                                                       diventato carnefice e vittima,
                                                      appena 1,1 per 1,4 centimetri, del valore di un                                                     con i suoi slanci in avanti
                                                                                                                                                          che lo rispediscono, il più
                                                      centesimo di dollaro è stato emesso nel 1861
                                                                                                                                                          delle volte, indietro come
                                                      in onore di Benjamin Franklin, uno dei padri
                                                                                                                                                          un boomerang. Ebbene, per
Pag. 2    Gli Amish nell’era della globalizzazione    degli Stati Uniti d’America. Da quel momento
                                                                                                                                                          interrompere questo circolo
                                                      il pensionato ha narrato di aver «cominciato a
Pag. 3    Usura, un cancro                                                                                                                                vizioso, è sempre più chia-
                                                      studiare la letteratura filatelica e a consultare                                                   ra la necessità di un mondo
Pag. 4    I fiori del Guatemala                       cataloghi», e poi di essersi «rivolto agli esperti».                                                nuovo. Un altro tempo, che
Pag. 5    Le auto elettriche                          Ed è stato Klaus Finthe, uno dei luminari della         restituisca dignità all’uomo e ai suoi valori, per costruire insieme una
Pag. 6    La regina del pesce azzurro                 filatelia tedesca, a confermare che «il francobollo     nuova idea di società comune, in cui sia la cooperazione e non la com-
Pag. 7                                                è autentico al 99%», e che «probabilmente vale          petizione tra gli uomini ad essere la regola, insistendo sulla cultura
          Menù del cuore
Pag. 8                                                anche più del Mauritius blu (uno dei pezzi da           come bene collettivo. Su questa strada fa notizia la scelta di Antonio
Pag. 9
          “La sfida” dell’arte                        collezione più famosi del globo)». Secondo alcune       Manfredi di fronte alla drammatica situazione degli spazi culturali,
          Nike per il teatro                          fonti di Internet, si tratterebbe del francobollo       in Italia e nel mondo. L’agguerrito direttore del CAM, riconquistato
Pag. 10
                                                      “Santo Graal”, sul quale è disegnato il profilo         lo spazio espositivo del suo museo, ha risposto all’appello degli ar-
Pag. 11   La letteratura restituisce la verità
                                                      di Benjamin Franklin. Il valore del francobollo –       tisti della “Tacheles Kunsthaus” di Berlino, sostenendoli e offrendo
Pag. 12   Complicità terapeutica                      circa 2,5 milioni di euro - è dovuto a un piccolo       loro accoglienza nei propri spazi espositivi. In seguito alla sua pla-
Pag. 13   Sulla via della seta                        errore di stampa, ma anche al fatto che in              teale richiesta di asilo politico-culturale recapitata ad Angela Merkel
Pag. 14                                               circolazione ne esistono solo due altri esemplari,      nel 2011, il CAM offre a sua volta ospitalità per le opere dello storico
          Body worlds
                                                      uno custodito nel Museo della Posta di New York         spazio berlinese, inaugurando How long is now. La Tacheles, il centro
Pag. 15   Cybersesso: le nuove frontiere
                                                      ed un altro acquisito nel 2005 dal miliardario          d’arte internazionale gestito da artisti nel cuore della capitale tede-
Pag. 16                                                                                                       sca fin dal 1990 all’indomani della caduta del muro di Berlino, che
          Addio a Pierre Mondy                        californiano Bill Gross. Il pensionato Hoffmann
Pag. 17                                               ha intenzione di mettere all’asta il francobollo, ma    aveva ospitato la controversa mostra Maybe del CAM, è stata infatti
          Il mercatino
Pag. 18                                               dovrà attendere che la “Philatelic Foundation”          costretta a chiudere definitivamente nel settembre scorso, cancellan-
Pag. 19   “Noi”, il nuovo disco di Eros
                                                      di New York confermi la sua autenticità.                do decenni di storia e vivacità culturale per far spazio ad un centro
          Il mistero di Rapa Nui                                                                              commerciale. Un’ulteriore provocazione, una strategia mediatica di
Pag. 20
                                                                                                              visibilità che consente di dare una mano attraverso l’arte. Uno spunto
Pag. 21   Nuove storie, vecchi miti
                                                                                                              di riflessione, al di là dei poteri economici, per provare a immaginare
                                                                                           Mario Azan
Pag. 22   Once upon a time                                                                                    un futuro europeo, con un’umanità che si realizzi più degnamente.
Pag. 23   Allarme in formula uno
                                                                                                                                                                      Ivana Porcini
Pag. 24   Storia della Polizia a Napoli
ECONOMIA                                                            a cura di
                                                                                                                   Ernesto Caldarelli                                                    3
Fondi comunitari per le energie
         rinnovabili
        Tra gli obiettivi della UE agevolazioni fiscali nel
                 settore dell’energia rinnovabile                                                                                   Pale eoliche




L
       ’estate appena terminata ha portato     consistente nella fornitura di servizi di       sforzo – politico ed economico – ancora         delle Università italiane) offrono 20 premi
       i bandi sulle energie rinnovabili       assistenza tecnica nella predisposizione        maggiore. La ricerca tecnologica ha fatto       di ricerca di 15mila euro ciascuno per
       inquadrati nel Settimo Programma        della relazione del 2014 sui progressi          tanto per migliorare i livelli di efficienza    premiare altrettanti giovani che abbiano
Quadro di Ricerca e di Sviluppo                compiuti nel comparto delle energie             delle energie rinnovabili, ma per giungere      realizzato progetti e studi nel campo
Tecnologico (7PQ), organizzato dalla           rinnovabili,    nella   sostenibilità   dei     a una completa integrazione con il quadro       delle fonti rinnovabili, dell’impatto
Direzione Generale della Ricerca della         biocarburanti e nella generazione di            energetico internazionale, e a una vera         economico della produzione energetica
Commissione Europea, e del Programma           modelli eco-energetici. Bandi che si            competitività con le fonti non rinnovabili,     e della responsabilità sociale d’impresa.
Energia Intelligente Europa (EIE), incluso     pongono sulla strada tracciata dall’Unione      il percorso non sembra esser tanto breve.       Possono partecipare i laureati al corso di
nel Programma di competitività e di            Europea per arrivare a conseguire               Inoltre, occorre altresì considerare come       laurea specialistica/magistrale o i dottori
innovazione (Cip), supervisionato dalla        l’ambizioso obiettivo rappresentato dalla       il costo delle energie rinnovabili non sia      di ricerca presso le facoltà di ingegneria,
Direzione Generale Imprese della stessa        quota del 20% di energie rinnovabili sul        unicamente legato all’onere derivante dallo     architettura, chimica industriale, scienze
istituzione comunitaria. Dal 10 luglio         totale delle fonti (e del 10 per cento nel      sfruttamento delle risorse fotovoltaiche o      ambientali, medicina, economia, statistica,
scorso, e fino al 24 gennaio 2013, è così      solo settore dei trasporti) entro il 2020.      eoliche, quanto anche ai costi di progetto      giurisprudenza, scienze politiche e della
possibile presentare domanda di accesso        Un obiettivo definito “ambizioso”, e            amministrativi, e ai costi del capitale:        comunicazione entro i 29 anni (se laureati)
alle agevolazioni per progetti nel settore     che tuttavia non sembra essere affatto          ne deriva la richiesta, da più parti, di        o i 36 anni (se dottori di ricerca). È possibile
delle energie rinnovabili, in partenariato     utopistico, considerando anche i più            snellire i processi di autorizzazione,          candidarsi fino al 31 dicembre 2012. Per
con istituti di ricerca o universitari.        recenti sviluppi tecnologici in materia e       di implementare sportelli unici, di             dettagli e modalità di partecipazione
Contemporaneamente – ma fino al 29             la possibilità di potersi avvantaggiare di      introdurre procedure di registrazione più       consultare il bando sul sito dell’Enel.
ottobre 2012 - si potrà partecipare ad un      misure di sostegno piuttosto significative.     rapide, di accorciare i tempi dei percorsi
altro bando, finalizzato a individuare         L’impressione è che, ad ogni modo, alle         di pianificazione. ENEL Foundation e                          Maria Francesca Cibelli
imprese che si aggiudicheranno l’appalto       istituzioni governative sarà richiesto uno      Fondazione CRUI (Conferenza dei rettori




                 Usura, un cancro difficile da estirpare
    La sottile strategia della criminalità per sottrarre beni agli imprenditori

L
     ’usura è uno dei mali più antichi e più subdoli          ritenuto usuraio quando supera del 50 % quello medio             che non solo non smaltivano i prodotti nel mercato in cri-
     della società, che attecchisce ovunque si riscontri-     nazionale. Una catena di suicidi e di violenze, rimbalzata       si, ma erano gravate anche dagli stessi interessi economici
     no difficoltà economiche e situazioni di bisogno.        alle cronache degli ultimi anni, ha evidenziato la neces-        richiesti dagli strozzini. Così migliaia di persone hanno
Si può parlare di usura quando gli interessi superano il      sità di una legislazione più attenta e particolareggiata,        visto sfumare i frutti di un’intera vita di lavoro, la casa,
                                                              obiettivo non ancora raggiunto pienamente. La gravissi-          l’azienda, senza peraltro riuscire a liberarsi dal debito e
                                                              ma crisi economica che ha colpito l’Italia e l’intero conte-     dalle pressioni degli usurai. Le pressioni, che venivano
                                                              sto europeo ha determinato proprio quelle condizioni in          poste in essere da organizzazioni criminali, sfociavano in
                                                              cui era facile cadere nella rete dei cosiddetti “cravattari”.    minacce e spesso in vie di fatto, con violenze e danneg-
                                                              Molti piccoli industriali, commercianti, artigiani, trovando     giamenti alle strutture. Così la criminalità, che già aveva
                                                              sbarrate le porte delle banche che non hanno più conces-         determinato la crisi delle aziende opprimendole con estor-
                                                              so crediti e mutui, si sono rivolti agli usurai fidando nella    sioni, minacce ed esose richieste di pizzo, aggredisce i
                                                              ripresa economica per superare il momento di difficoltà.         piccoli imprenditori per togliere loro anche quel poco che
                                                              Le banche infatti, perseguendo come unico fine il profit-        era rimasto. In tutto questo molte responsabilità sono da
                                                              to, non volendo correre rischi senza prospettive di ripresa      addebitare alla classe politica che con la sua latitanza nel-
                                                              economica hanno smesso di erogare prestiti. Al modesto           la vicenda, pur conosciuta, e con comportamenti similari
                                                              imprenditore non è restato altro, per salvare l’azienda, che     nel succhiare sangue a chi guadagna da viversi col pro-
                                                              ricorrere agli usurai fidando nel superamento della crisi.       prio lavoro, ha consentito e consente questo stato di cose.
                                                              Ma, essendo la crisi dell’economia italiana strutturata e
tasso ufficiale corrente che, lasciato fino a poco tempo fa   profonda, anche l’immissione momentanea di liquidità
alla discrezionalità del giudice, nella recente legge viene   nelle casse spesso non è riuscita a risollevare le aziende                                              Fausto Marseglia



D                                                                      XV Borsa
        al 15 al 18 novembre 2012 il Centro Espositivo                                                                         nell’ambito della quale le Università presenteranno i Corsi
        Ariston di Paestum ospiterà la Borsa Mediterranea                                                                      di Laurea e i Master in Archeologia, Beni Culturali e
        del Turismo Archeologico, manifestazione giunta                                                                        Turismo Culturale, mentre agli esperti del settore verrà

                                                                      Mediterranea
alla sua quindicesima edizione. Unico Salone espositivo                                                                        affidata la presentazione delle figure professionali e
al mondo del patrimonio archeologico e prima mostra                                                                            delle competenze emergenti; ArcheoVirtual la mostra,
internazionale di tecnologie virtuali, l’evento si propone                                                                     focalizzata sulle più recenti sperimentazioni di realtà

                                                                      del Turismo
come occasione di incontro per il business professionale e                                                                     virtuale e computer grafica applicate all’archeologia a cura
un rilevante momento di dibattito sulle tematiche proprie                                                                      dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali
del patrimonio culturale quali la tutela, la fruizione, la                                                                     del CNR; i Laboratori di Archeologia Sperimentale

                                                                      Archeologico
valorizzazione, il dialogo interculturale e la cooperazione                                                                    attraverso i quali viene ricostruita la cultura antropologica
mediterranea sulle quali si confrontano Organizzazioni                                                                         e materiale dell’antichità; il Premio Paestum Archeologia,
Governative Internazionali e di categoria, istituzioni,                                                                        assegnato a quanti contribuiscono con il loro impegno nella
associazioni professionali con operatori turistici,                                                                            promozione del patrimonio culturale e alla cooperazione
soprintendenti, archeologi, direttori di musei, docenti
universitari, giornalisti. I beni culturali rappresentano
                                                                Unico salone al mondo                                          mediterranea. Strategico per la promozione del prodotto
                                                                                                                               turistico culturale sarà il Workshop che vede l’incontro tra
un importante fattore di dialogo interculturale,
d’integrazione sociale e di sviluppo economico, per              dedicato al settore                                           domanda e offerta con la partecipazione di 80 buyers esteri.
                                                                                                                               La borsa inoltre riserverà a relatori, giornalisti, visitatori
questo motivo la Borsa promuove la cooperazione tra i                                                                          un programma di visite guidate gratuite ai seguenti siti:
popoli attraverso la partecipazione e la collaborazione con                                                                    il Museo Archeologico Nazionale di Paestum, il   Parco
Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, che si traduce    Cambogia, Turchia sarà la volta dell’Armenia. Tra le sezioni     Archeologico di Paestum ed il  Parco Archeologico di Velia
con la presenza annuale di 30 Paesi Esteri di cui uno         speciali che arricchiranno il programma: ArcheoFilm,
Ospite Ufficiale. Nel 2012, dopo Egitto, Marocco, Tunisia,    dedicata alla proiezione di filmati e documentari, volti a                                                   Ivana Porcini
Siria, Francia, Algeria, Grecia, Libia, Perù, Portogallo e    svelare i misteri dell’antichità e le sue storie; ArcheoLavoro
4                                       CRONACA                                                          a cura di
                                                                                                         Maria Francesca Cibelli



                                               I fiori del Guatemala
                Il massacro di Villa Canales ha il volto triste di due bambini

N
           el testo di una canzone del 1986, i R.E.M scrivevano che in Guatemala i fiori          e del loro stesso sangue. La sorte che
           sbocciano di notte, avvolti dalle tenebre dell’ignoranza, della corruzione e della     ora li attende è l’orfanotrofio, dove la
           miseria. In Guatemala, i fiori ricoprono ogni cosa. Persino le tombe di coloro         Procura di Città del Guatemala spera
che vengono uccisi per continuare a tenere in vita un sistema corrotto ed atavico.                di proteggerli. Infatti, il racconto del
E del resto, se un fotografo dell’agenzia Epa non l’avesse fissata in una serie di drammatici     piccolo Carlos ha già permesso di risalire
scatti, i fiori avrebbero coperto, come sempre, il sangue dell’ennesima mattanza e la storia      al presunto mandante del massacro.
dei Gonzales sarebbe scivolata via nell’ indifferenza generale. Questa anonima famiglia           E mentre l’immagine straziante del
di Villa Canales è stata trucidata nel sonno da un commando di 30 uomini, che hanno               bambino abbracciato alla sorella sotto lo
sparato vilmente e senza distinzioni a uomini, donne, anziani e bambini. La vittima più           sguardo impotente dei poliziotti continua
piccola aveva solo 8 mesi. La causa della strage sarebbe la disputa per un pezzo di terra         a fare il giro del mondo, i giornali locali
minimo, troppo stretto per alimentare correttamente l’ormai estinta famiglia Gonzales             riferiscono che la giustizia ha aperto
e troppo piccolo, probabilmente, perché la sua aggiunta o sottrazione rappresenti una             un’inchiesta. Un’indagine dolorosamente inutile perché in Guatemala – uno dei Paesi
                                                             differenza visibile nel latifondo    più violenti al mondo, al centro del narcotraffico che scuote tutta l’America Centrale – il
                                                             di chi può disporre della vita       95% dei delitti resta impunito. Il massacro di Villa Canales è avvenuta nella  tragica
                                                             e della morte altrui. Unici          quotidianità di un paese in cui ogni giorno muore almeno il doppio delle persone per
                                                             sopravvissuti due bambini:           fatti di criminalità comune rispetto alla media internazionale. Xoaticol, chiamano ancora
                                                             Carlos Daniel e la sorella Jimena    oggi gli indigeni questo pezzetto di terra ostile, maledetto, secondo un’antica leggenda,
                                                             Isabel,di 6 e 4 anni. Eredi di       a causa del sangue innocente versato durante la brutale colonizzazione spagnola ad
                                                             una terra ribelle che ha già         opera dei fratelli Alvarado. Xoaticol, “la terra sotto il sangue”. Alimentato da questa
                                                             maledetto il loro destino, sono      secolare irrigazione, il fiore nero della miseria continua a sbocciare florido in Guatemala....
                                                             oggi costretti a fare i conti con
                                                             la condanna inappellabile della
                                                                                                                                                                           Eleonora Belfiore
                                                             miseria, dell’infanzia violata




         E ora gli uomini sfilano sui tacchi a spillo
“Walk a mile in her shoes” è la maratona USA contro la violenza sulle donne

È
       accaduto negli Stati Uniti d’America, lo scorso 27                                                                          fare nella propria vita per aiutare le mogli, è già un gran
       settembre. Migliaia di uomini hanno sfilato per le                                                                          risultato”. Il problema della violenza sulle donne è sempre
       strade indossando un paio di tacchi a spillo. Tra le                                                                        più crescente. Dati Istat dimostrano infatti che in Italia, ad
fila si potevano notare manager, avvocati e operai. L’ini-                                                                         esempio, una donna su tre, tra i sedici e i settanta anni ne
ziativa è partita dall’associazione “Nastro Bianco” che                                                                            è vittima. E ogni anno almeno cento donne vengono uc-
negli Stati Uniti è promotrice delle marce a sostegno dei                                                                          cise dal marito o dal compagno. Tra le violenze fisiche è
centri anti violenza e contro gli abusi sessuali. Marce che                                                                        più frequente l’essere spinta, strattonata, afferrata, l’avere
sono davvero stravaganti. Gli uomini camminano per le                                                                              avuto storto un braccio o i capelli tirati. Segue l’uso o la
strade di varie città statunitensi per un miglio, indossan-                                                                        minaccia di usare pistola o coltelli o il tentativo di stran-
do tacchi alti. Così l’iniziativa assume una carica ironica                                                                        golamento o soffocamento e ustione. Tra tutte le forme
che ne intensifica l’impatto.Curiosando nel sito, www.                                                                             di violenza prevale quella di tipo sessuale, ovvero l’esse-
walkamileinhershoes.org, si legge che la mission di questa                                                                         re stata toccata sessualmente contro la propria volontà.
associazione no profit è proprio far capire che gli “uomini
                                                                  Manifestanti per le strade di New York
possono essere parte della soluzione” . Per porre fine alla      tacchi a spillo non risolve i problemi delle donne, certo” ha
violenza sulle donne e per farlo è importante mettersi nei                                                                                                                   Maria Balsamo
                                                                 dichiarato Todd Minerson, uno dei promotori della marcia
loro panni o meglio nelle “loro scarpe”.“Un paio di ore sui      “ma se questo evento spinge alcuni uomini a capire cosa




                                                                                                 «O
                                                                                                               ccorre diffidare dei prodotti


           Alimentari,
                                                                                                               alimentari venduti a prezzi
                                                                                                               eccessivamente bassi dietro i
                                                                                                 quali si potrebbe nascondere il mancato
                                                                                                 rispetto dei requisiti igienico-sanitari
                                                                                                 minimi che mettono a rischio la salute


          attenzione ai
                                                                                                 ma anche lo sfruttamento dei lavoratori
                                                                                                 o dell’ambiente». È quanto afferma la
                                                                                                 Coldiretti nel commentare l’operazione
                                                                                                 dei Carabinieri del Nas che ha portato



       prodotti “low cost”
                                                                                                 al sequestro nel settore delle conserve
                                                                                                 alimentari di quasi 4000 tonnellate di
                                                                                                 prodotti irregolari anche di origine
                                                                                                 incerta. «La frode alimentare - sottolinea
                                                                                                 Coldiretti - è un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull’inganno
                                                                                                 nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli
                                                                                                 acquisti di alimenti. Oltre un certo limite non è possibile farlo se non si vuole mettere a
                                                                                                                                            rischio la salute». «Gli ottimi risultati dell’attività
                                                                                                                                            di contrasto messa in atto dalla Magistratura e da

               La Coldiretti avverte i
                                                                                                                                            tutte le forze dell’ordine impegnate confermano
                                                                                                                                            - continua la Coldiretti - la necessità di tenere
                                                                                                                                            alta la guardia e di stringere le maglie troppo

             consumatori sui rischi nel
                                                                                                                                            larghe della legislazione a partire dall’obbligo di
                                                                                                                                            indicare in etichetta la provenienza della materia
                                                                                                                                            prima impiegata, voluto con una legge nazionale
                                                                                                                                            all’inizio dell’anno approvata all’unanimità dal
               “risparmiare” sul cibo                                                                                                       parlamento italiano ma non ancora applicato per
                                                                                                                                            le resistenze comunitarie».

                                                                                                                                                                  Maria Francesca Cibelli
AUTO E MOTO                                              a cura di
                                                                                                       Vincenzo Adinolfi           5
                                                                 Le auto elettriche
    Silenziose e senza gas di scarico, agli albori dell’automobilismo furono preferite
                            alle vetture con motore a scoppio

F
      orse non tutti sanno che l’auto elettrica è nata prima del motore a
      scoppio e subito dopo il vapore. Agli albori dell’automobilismo, in-
      fatti, la trazione elettrica era preferita al motore a scoppio sporco,
rumoroso e difficile da far funzionare. Le auto elettriche, invece, erano si-
lenziose, senza vibrazioni, non emettevano sgradevoli odori e non necessi-
tavano del cambio. Le auto a vapore invece furono presto abbandonate, pe-
                                                                                                                  La RAV4-EV
nalizzate dai lunghi tempi di avviamento (fino a 45 minuti). La prima auto
elettrica fu realizzata nel lontano 1828 dall’ungherese Jedlik. Alla fine del                                     della Toyota
1800 l’ingegnere francese Kriéger realizzò un’auto con un motore elettrico
in ognuna delle ruote anteriori (primo esempio di trazione sull’avantreno)                                          del 2003
con funzioni anche di “freno motore” (oltre ai freni sulle ruote posteriori).
Anche l’auto ibrida elettrica/benzina nacque nel lontano 1899 sviluppata
da Ferdinand Porsche con la “Lohner-Porsche”. Nel 1903 l’idea dell’auto
ibrida fu ripresa anche da Kriéger. Alla fine dell’Ottocento in Francia e
Gran Bretagna vi era una diffusione significativa di veicoli elettrici. Nel
1897 negli Stati Uniti il 40% delle automobili erano a vapore, il 38% elet-
triche (ben 33.842) ed il 22% a benzina. L’intera flotta di più di cento taxi
di New York era spinta da motori elettrici e, per ovviare all’autonomia di
appena 25 km, usufruivano di un servizio di cambio rapido delle batterie.
Nonostante la velocità massima di appena 32 km/h, il Conte Chasseloup-             Taxi elettrico della
Laubat sulla sua “Jeantaud”, ottenne nel 1898 vicino a Parigi, il miglior
risultato sia sul chilometro da fermo che su quello lanciato, affermandosi         London Electrical
sulle Benz, le Peugeot e le De Dion-Bouton a benzina. I’anno dopo il belga
Camille Jenatzy sulla sua “Jamais Contente” a forma di razzo, raggiunse              Cab Company
la velocità di 105,88 km/h. Per i quattro anni successivi il record di velocità
fu saldamente tenuto da auto elettriche. Insomma, all’epoca nessuno ave-
va dubbi sul futuro dell’auto elettrica che continuarono a essere vendute
fino al 1914 allorquando la produzione si fermò di colpo con la scoperta
di grandi giacimenti di petrolio. Nel 1920, superati gli atavici problemi di
regolarità di funzionamento dei motori a scoppio, il declino delle auto-
mobili elettriche fu rapido ed inesorabile non essendo in grado di com-
petere con le prestazioni e, soprattutto, con la sensazione d’indipendenza
dei veicoli a scoppio la cui autonomia soddisfaceva la crescente necessità
di percorrere lunghe distanze. Inoltre le auto a benzina diventarono più                                          La Lohner-
pratiche grazie all’invenzione del motorino di avviamento e alla riduzione
del rumore con l’adozione della marmitta. L’introduzione della catena di                                        Porsche del 1899
montaggio da parte di Henry Ford permise inoltre una riduzione dei costi
di produzione rendendo le auto accessibili ai più. In tempo di guerra e di
mancanza di benzina ricomparve il nome della Kriéger con la produzione
de “La Licorne” sulla cui meccanica vennero allestiti furgoni e autocarri
leggeri. Durante l’occupazione tedesca (1940-1944), pochi privilegiati tra-
sformarono la loro auto in elettrica: le prestazioni erano modeste, ma pur
sempre meglio che andare a piedi. La fine del 1950, Henney Coachworks
e la National Union Electric Company produssero la “Kilowatt Henney”,
una vettura in grado di raggiungere i 96 chilometri all’ora per quasi un’ora
con una singola carica. Ma il costo rispetto alle auto a benzina rimane-
va alto e la produzione terminò nel 1961. Passarono gli anni e le auto a                La Kri+®
scoppio, oltre ad avvelenare l’aria delle città, cominciarono a modificare
irreversibilmente anche il clima del pianeta. Nel 1970 i francesi incenti-
varono le auto elettriche col progetto VEL (Véhicule Electrique) partorito
                                                                                     ger-Brasier del
dall’ “Electricité de France” (compagnia elettrica nazionale) e la Renault.
Analogamente gli Stati Uniti vararono il “Federal Clean Car Incentive
                                                                                          1903
Program” per far fronte al vertiginoso aumento del prezzo del petrolio
dovuto all’embargo dei paesi dell’OPEC e alla guerra dello Yom Kippur
ponendosi l’obiettivo di avere entro il 2000 la gran parte delle auto in cir-
colazione a emissioni zero. Il 31 luglio 1971 fu utilizzato il Moon Rover per
lo sbarco sulla luna, un veicolo elettrico sviluppato dalla Boeing e dalla
Delco Electronics che utilizzava un motore elettrico in ogni ruota alimen-
tato da batterie non ricaricabili. Altri due veicoli, Mars Rover, sbarcarono
su Marte operando ben 7 anni senza guasti. Nel 1996 la General Motors
concepì la EV1 (Electric Vehicle 1), la prima auto elettrica prodotta in serie                                   La Hypermini
che poteva essere ricaricata con l’energia di casa ed in grado di passare
da 0 a 100 km/h in meno di 9 secondi. Dopo 10 anni furono tutte ritirate e                                      della Nissan del
rottamate perché non potevano essere comprate, ma solo noleggiate ed i
contratti di noleggio non vennero rinnovati nonostante l’opposizione dei
soddisfatti utenti. Nel 1997 la Nissan presentò l’Hypermini adottata dal
                                                                                                                      1997
Municipio di Pasadena (California) come veicolo professionale per i suoi
dipendenti per la facilità di manovra ed il parcheggio in città. Terminato
il contratto di noleggio, il Municipio tentò di comprarle, ma la Nissan non
lo permise e furono tutte ritirate e rottamate. Nel 2003 la Toyota produsse
la RAV4-EV (EV=Veicolo Elettrico) una raffinata 4x4. Dopo 2 anni, scaduti
i contratti di noleggio, anche la Toyota recuperò tutte le auto per rottamar-
le. Alcuni cittadini, organizzatisi in associazione, riuscirono a comprarle.
Tuttavia, la linea di produzione fu chiusa e con essa i ricambi. Inoltre la
Chevron - Texaco compró il brevetto della batteria e smantellò la fabbrica          La EV1 della Ge-
così che le batterie non vennero più prodotte. L’idea torna periodicamen-
te in auge ogni volta che si parla di inquinamento ed esaurimento delle              neral Motor del
                                                                                          1996
scorte di petrolio continuando ad essere vincente dove non interessano
autonomia e velocità, ma silenziosità ed assenza di gas di scarico come
per i carrelli elevatori, per il trasporto del carbone nelle miniere, le piccole
auto nelle stazioni ferroviarie e nei campi da golf per finire con gli storici
carri per trasporto latte in Inghilterra, dove la quiete dei cittadini è sacra.
                                                        Federica Adinolfi
6               TURISMO ENOGASTRONOMICO                                                                                   a cura di
                                                                                                                          Valterino Ziviello


Le piccole librerie di quartiere, identità delle città italiane
Devono essere considerate  dei luoghi sacri, e difesi per la loro funzione di scambio culturale

A
         rrivi a Napoli, fai un giro per librerie, e non le trovi più o si sono ristrette per gli    zio culturale dedicato alle parole, alla discussione costruttiva, alle manifestazioni e alla
         onerosi fitti da pagare. Sali al quartiere borghese, il Vomero, e vedi che di librerie      socializzazione. Un luogo dove chi sogna, riesce ancora a credere nella forza delle idee e
         non ce ne sono più: chiusa la storica Guida Merliani, sta chiudendo pure la Fnac;           in piena epoca di digitalizzazione fanno ancora battere il nostro cuore di lettori old style.
mentre la Treves ha sbarrato l’antica sede di via Roma per riaprirne un’altra, molto più             L’aspetto triste di questa vicenda è che la crisi non ha risparmiato neanche il mondo delle
piccola. Molte piccole librerie sono in grande difficoltà. La crisi addenta i piccoli, anche         piccole librerie e di conseguenza ne ha frenato la crescita culturale. Come in tutti i mestieri
in questo cruciale settore. Perché non sono a rischio soltanto posti di lavoro e volumi              che si tramandano di padre in figlio, può accadere che il talento passi attraverso le gene-
d’affari; sono pezzi di città che svaniscono, luoghi di aggregazione che vanno perduti, un           razioni. La libreria/edicola Sansone in via Manzoni al civico 19 di Peppino ed Enza San-
patrimonio di cultura e di storia che si impoverisce. Va trovata un’altra soluzione. Che             sone è il luogo dove le culture si fondono, dove le pagine profumano e dove non lasciarsi
non può consistere nell’andare contro la modernità. L’e-commerce si ricaverà spazi cre-              coinvolgere diventa impossibile. Un luogo magico, cordiale, che offre incontri settimanali
scenti, proprio come gli e-book. L’unico modo per uscire dall’attuale crisi del libro, e per         su vari temi e dove potrete rilassarvi nell’intimità che a volte solo una libreria può offrire.
prevenire le crisi prossime, è lavorare sia sul fronte del cliente che su quello del commer-         Peppino ed Enza con l’estrema gentilezza, signorilità e cortesia che li contraddistinguono
ciante e sia sul lettore sia sul libraio. Non c’è dubbio che la cultura della parola scritta - e     dispongono di tutte le novità librarie del momento. Dicevamo di padre in figlio, è vero la
stampata - stia vacillando, proprio mentre si diffondono l’interesse per la vita pubblica            libreria Sansone è nata oltre mezzo secolo fa da Francesco Sansone, don Ciccio per tutti
e per il mondo globale, insieme con la consapevolezza che l’informazione e i legami di               gli abitanti del quartiere via Manzoni/Caravaggio. Infine chiediamo un piccolo consiglio
interdipendenza tra i vari Paesi e i vari mercati condizioneranno sempre di più le nostre            a Peppino Sansone: Cosa deve fare una libreria oggi? “Non deve chiudersi alle novità. Ci
vite. Occorre diffondere l’abitudine al libro e il piacere della lettura fin dalla scuola. Non       sarà comunque una nicchia di lettori tradizionali che rimarrà per ancora una generazione.
sarebbe male che la televisione dedicasse più spazio ai libri. Ma occorre anche formare              Nelle piccole librerie di quartiere, infatti, c’è ancora un rapporto diretto tra il libraio e
meglio i librai. Diceva Francis Bacon, “la lettura fa l’uomo completo; il discorrere lo rende        il lettore, nelle librerie di dimensioni maggiori di oggi, spesso manca. La sfida è quella
preparato e lo scrivere esatto”, l’unico luogo dove l’uomo può sentirsi tale è la Libreria.          di creare una relazione con i lettori. Un libraio che sa consigliare un libro a un lettore, è
Per comprendere però l’essenza di questo luogo, non bisogna fermarsi all’osservazione,               l’editore di domani.” Salvare le piccole librerie storiche, e i loro librai, è nell’interesse di
ma bisogna essere vivi e partecipi. Questo è il leitmotiv delle cosiddette librerie indipen-         tutti: di chi i libri li scrive, di chi li pubblica, di chi li compra. Gli italiani devono essere
denti, che oggi sono a mio avviso le più belle, in quanto creano con il lettore un legame            consapevoli che una libreria fa parte del paesaggio di una città – quartiere strada etc., con-
particolare, che non è solo intellettuale ma anche affettivo. Queste librerie devono essere          corre a definirne l’identità, ne custodisce un frammento di anima che non deve volare via.
considerate  dei luoghi sacri e difesi per la loro funzione di scambio culturale. La libreria,
quindi, in questo caso non è intesa come luogo “commerciale”, ma bensì come uno spa-                                                                                          Valterino Ziviello


 La regina del pesce azzurro                                                                               «’U ’ngegno» e la «gramola»
 Versatilità in cucina e tradizione marinara per                                                    Scopriamo gli strumenti utilizzati per la lavorazio-
   le alici al ristorante “La Brace” di Praiano                                                              ne della pasta nei secoli scorsi

S                                                                                                   S
      i dice alice e si indica tutto un gustoso   della tradizione marinara. Una versatilità
      mondo che arriva dal mare. Fresca,          che gli ha regalato lo scettro di regina del            ul finire del Cinquecento il procedimento della lavorazione della pasta, fino allora
      salata, sott’olio, cruda, passata,          pesce azzurro. Fresca di giornata si presta             fatta con la sola forza delle mani, venne rivoluzionato dall’invenzione del «torchio»
marinata e la sua colatura sono le mille          a zuppe o primi, a marinature e piatti di               o meglio, come lo chiamarono subito a Napoli, di «’U ’ngegno» (congegno) e di quel-
vesti che la presentano al nostro palato. Un      crudo dal sapore unico. Salata diventa            la della «gramola». Il loro funzionamento è ben descritto già nella grande Enciclopedia
solo nome per definire mille bontà. L’alice       prezioso ingrediente di caponate estive           francese del 1767 e più recentemente anche da Angelo Abenante nel suo bel libro su Mac-
o acciuga è uno dei pesci più popolari            come di invernali insalate di rinforzo o          caronari, Napoli 2002. Il primo torchio era costituito da un cilindro di legno di rovere o
e conosciti della cucina mediterranea.            ancora elemento decisivo di farciture. Da         di quercia, rivestito all’interno da una lastra di rame, e da un pistone a vite a pressione,
                                                                                                    che era azionato da una leva collegata ad un verricello verticale che uno o più addetti
Abita nell’oceano Atlantico, nel mar              sola, fritta o alla brace esalta tutto il suo
                                                                                                    manovravano, spingendola anche con la testa, tanto che i pastai erano riconoscibili da un
Nero, nel Mediterraneo e per la scienza           particolare sapore di mare. Nella nostra
                                                                                                    callo che si procuravano sulla fronte per il duro lavoro. La forma dei maccheroni era data
il suo nome è “Engraulis encrasicolus”.           regione ha legato il suo nome alla fortuna
                                                                                                    dalla ruota bucata che stava alla base del cilindro, la loro lunghezza dipendeva, invece,
Vive lontano dalle coste dove si avvicina         di due antichi borghi marinari: Pisciotta,        dal taglio dell’operaio addetto. L’essiccazione veniva fatta all’aperto, dove i maccheroni
in questo periodo per riprodursi. Corpo           nel Cilento e Cetara in costiera amalfitana.      venivano appesi su lunghe canne. Per la pasta corta era utilizzato un tornio orizzontale
affusolato, arriva ad un massimo di               A Cetara è famosa la sua colatura, tratta         azionato da una grossa ruota, messa in movimento da ragazzi con la sola forza di mani
                                                  dalla lavorazione della sua salatura e            e piedi. Così, mentre per la molitura si erano fatti grandi progressi con l’introduzione di
                                                  usata per arricchire vari piatti. A Pisciotta,    mulini ad acqua o a trazione animale, per la pasta, ancora per molto tempo, tutto dipen-
                                                  invece, da secoli si pratica una particolare      derà dalla forza umana. Anche l’impasto, nelle fabbriche, veniva fatto ancora utilizzando
                                                  pesca di alici, dette “alici di menaica”          la forza di gambe e piedi di una o più persone che, tenendosi aggrappate ad una corda
                                                  per il tipo di rete che si usa per pescarle.      per non perdere l’equilibrio, pestavano la pasta e la farina in una grossa madia comune-
                                                  La manaica è una rete, già utilizzata dagli       mente di legno. L’impasto era coperto da un panno di lino, ma l’igiene era spesso carente
                                                  antichi greci, che grazie alle caratteristiche    perché gli impastatori erano comunemente «uomini cenciosi nel modo più ributtante, e
                                                  maglie larghe permette di tirare su               senza veruna cura e politezza». Per battere e rendere soda la pasta in grosse quantità,
                                                  solo le alici più grandi, che perdendo            sempre sul finire del Cinquecento, al torchio fu associata la «gramola», che era costituita
                                                  più velocemente il sangue diventano               da un tavolato ruotante, con sopra una stanga ed un asse di legno molleggiato, a sezione
                                                  bianche e delicate. Uno dei piatti della          triangolare col vertice rivolto verso il basso. L’impasto veniva lavorato mediante il sal-
20centimetri e mascella inferiore più             tradizione marinara che la sposa con i più        tellamento di un addetto che, seduto sulla stanga, la faceva «molleggiare con apposito
corta di quella superiore sono le sue             rappresentativi ingredienti della cucina          e sincronizzato moto di alzata e seduta. La gramolatura durava due o più ore, ogni ope-
principali caratteristiche fisiche Il suo         mediterranea (pasta, pomodoro e olio              raio seduto sulla stanga, muoveva la gamba sinistra, batteva con forza il piede per terra
colore, argenteo con sfumature azzurre            d’oliva) arriva proprio dalla divina costa,       per elevarsi con la stanga, agitava la mano sinistra in aria, e seguiva con la testa tutti
sul dorso, rendono uno spettacolo                 da Praiano, dove Giovanni Irace, patron           i movimenti che faceva in cadenza, accompagnandosi con una nenia che comandava il
cromatico unico la vista di un branco in          del ristorante “La Brace” da circa 40anni         ritmo... Era un lavoro massacrante, dall’impasto alla torchiatura» (A. Abenante). Torchi
                                                                                                    e gramole di quel tipo erano ancora in funzione in Italia fin verso la fine dell’Ottocen-
movimento. Un piccolo esemplare della             propone i suoi “Vermicelli con alici”.
                                                                                                    to, tanto che il loro uso fu ben documentato dalle fotografie dei celebri fratelli Alinari.
grande famiglia del pesce azzurro che si è        Un’antica ricetta di famiglia (vedi box
guadagnato la giusta fama grazie al valore        sopra) che descrive tutta la prelibatezza                                                                                       Ivana Porcini
nutrizionale ed alla personale versatilità        di questo figlio del mare nostrum.
che lo rendono ingrediente di tante ricette                             Ciro De Tommaso                                                  Rotolo di Natale
                                                                                                                            Ingredienti per 4 persone: 700 g di polpa di manzo in una sola fetta;
                                                                                                                            110 g diparmigiano grattugiato; 165 g di pancetta a fette; 60 g di sca-
                                                                                                                            morza affumicata a fette; ½ l di vino bianco secco; 4 carciofi; 2 uova
                                                                                                                            medie; 2 spicchi d’aglio; maggiorana; prezzemolo; olio di oliva; sale
                                                                                                                            Preparate un battuto con l’aglio, il prezzemolo e la maggiorana e
                                                                                                                            mettetelo in una padella con un filo d’olio. Unite i carciofi puliti e
                                                                                                                            tagliati a fette sottili, salate e fate rosolare il tutto. Aggiungete un
                                                                                                                            po’ d’acqua e terminate la cottura. Una volta freddi tritateli grosso-
                                                                                                                            lanamente e mescolateli con il parmigiano e le uova intere. Appiat-
                                                                                                                            tite la carne e sistematela su un piano da lavoro. Salatela e spalma-
                                                                                                                            tevi il composto di carciofi, poi sistematevi le fette di scamorza e
Ristorante e Pizzeria via Sementini 28/32 Napoli                                                                            di pancetta. Arrotolatela su se stessa, poi cucitela ai lati e legate il
                             Uscita Metro “Rione Alto”
                                                                                                                            rotolo con lo spago. Adagiatelo in una teglia oliata e fatelo rosolare
                                                                                                                            da una parte e dall’altra. Salate la carne, versate il vino e passate nel
 www.sasapiazzamia.it - info@sasapizzamia.it                                           ica
                                                                                  Domen                                     forno caldo a 200° C per circa 1 ora, irrorando la carne di tanto in
 www.tavernadibacco.com                                                 Aperto la
                                                                                                                            tanto con il liquido di cottura. Tagliate il rotolo tiepido e servitelo.
 Tel. +39 081 5466119   Telefax. +39 081 0209646
                                                                                                                                                       La puoi gustare alla Taverna di Bacco
ATTUALITA’                                                              a cura di
                                                                                                                        Sabrina Ciani                                                        7
        Crisi del commercio: chiude                                                                                                         È vietato il
                 Van MooS                                                                                                                   parcheggio
  Il Vomero perde l’angolo di dolcezza in via Solimena                                                                                      nel vialetto
                                                                                                                                           condominiale
 «I
            n punta di piedi, senza che         >. <Purtroppo non c’è giorno che al            trebbero essere tantissimi i negozi a

                                                                                                                                            Una sentenza della
            la cosa abbia avuto una             Vomero non chiuda qualche eserci-              rischio di chiusura. Occorrerebbero
            qualche risonanza, al Vo-           zio commerciale – afferma sconso-              al riguardo iniziative concrete per
  mero ha chiuso un altro esercizio             lato Capodanno-. La crisi economi-             supportare economicamente le atti-
  commerciale, un altro punto di
  riferimento per gli abitanti della
                                                ca e la contemporanea lievitazione             vità in difficoltà. Invece tutto tace.
                                                                                               Anche la proposta di legge regio-
                                                                                                                                           Cassazione dirime de-
  collina, specialmente per i più go-
  losi – afferma Gennaro Capodanno,
                                                                                               nale per la salvaguardia delle bot-
                                                                                               teghe storiche, annunciata nei mesi         finitivamente la que-
                                                                                                                                                   stione
  presidente del Comitato Valori col-                                                          scorsi, è rimasta al palo. In essa
  linari -. Mi riferisco alla fabbrica di                                                      erano previsti interventi economici
  cioccolato Van MooS, che operava                                                             sia per dare contributi ai Comuni


                                                                                                                                           A
  in via Solimena, quasi all’incrocio                                                          della Regione per la rivalutazione                   ncora una volta, la Corte di Cassazione è
  con via Luca Giordano, a pochi                                                               dei locali storici, sia per il censi-                chiamata ad intervenire in materia di condo-
  passi da FNAC, un altro esercizio                                                            mento di questi ultimi >. <Peraltro                  minio: con la sentenza n. 14633/2012, i Giu-
  commerciale per il quale si vocife-                                                          – sottolinea Capodanno - al ritmo           dici della seconda Sezione civile hanno stabilito che
  ra insistentemente di una possibile                                                          di chiusure di esercizi commerciali         i condomini non possono parcheggiare nel vialetto
  chiusura. Un luogo di delizie per i                                                          che si sono registrati solo nei primi       di proprietà comune se, con la loro autovettura, im-
  palati più fini – ricorda Capodanno                                                          nove mesi dell’anno in corso, credo         pediscono materialmente agli altri l’accesso ai gara-
  - A Pasqua di quest’anno la bottega                                                          che saranno davvero poche le bot-           ge e ciò indipendentemente dalla circostanza che il
  artigiana del cioccolato aveva an-                                                           teghe storiche che potranno usu-            regolamento dello stabile non prevede nulla in me-
  che lanciato l’ultima novità, l’uovo                                                         fruire a Napoli delle provvidenze           rito: tale divieto – ricordano in proposito – discende
  millesimato, realizzato con fave di                                                          previste, se e quando la proposta           direttamente dalla legge essendoci nel codice civile
  cacao e zucchero di canna e con                                                              di legge, una volta approvata, en-          l’art. 1102 che regola l’utilizzo dei beni comuni e
  varie tipologie di degustazione,                                                             trasse in vigore. Laddove invece in         che, in dettaglio, stabilisce che ciascun partecipan-
  una vera e propria prelibatezza,                                                             altre Regioni italiane, come il Pie-        te può servirsi della res communis, purché non ne
  che andava ad affiancare altre uova           dei costi di gestione stanno metten-           monte, la Lombardia ed il Lazio, la         alteri la destinazione e non impedisca agli altri «di
  artigianali, come l’uovo bricolage,           do in ginocchio il terziario commer-           normativa che istituisce le botteghe
  l’uovo telefono, le uova ricamate,            ciale che rappresenta la principale            storiche, con relative provvidenze
  le uova azteche, per ricordare al-            attività produttiva del quartiere              economiche, è già in vigore da lu-
  cuni prodotti caratteristici proprio          collinare con circa duemila esercizi,          stri, contribuendo a salvare tante
  del periodo pasquale. Un negozio              alcuni dei quali della grande di-              attività commerciali ed artigianali
  che, per il costante impegno teso a           stribuzione, presenti sul territorio           che altrimenti avrebbero rischia-
  soddisfare le esigenze della clien-           >. <Se si va avanti di questo passo,           to di chiudere definitivamente».
  tela, era entrato nel cuore di tanti          senza alcun intervento da parte del-
  vomeresi. Adesso i locali che lo              la Regione Campania e del Comu-                                   Giulia Sgherzi
  ospitavano sono sfitti e sulle saraci-        ne di Napoli – continua Capodanno
  nesche compare il classico “ si loca”         -, nei prossimi mesi al Vomero po-




                                Menù del cuore                                                                                             farne parimenti uso» secondo il proprio diritto.
                                                                                                                                           Teatro della vicenda sulla quale è stato sollecitato
                                                                                                                                           l’intervento dei giudici di legittimità un condominio
                                                                                                                                           sito in provincia di Parma, dove alcuni proprietari
   Un terzo degli italiani ritrova in cucina la felicità coniugale                                                                         avevano portato innanzi al Giudice di Pace i vicini,
                                                                                                                                           lamentando l’impiego non proprio adeguato del



C
                                                                                                                                           viale di ingresso-garage, utilizzato non solo per il
       oppia in crisi? Gli ingredienti per la felicità si ritrovano in cucina, dove un terzo degli italiani risolve i problemi d’amore.    transito ma anche (e soprattutto) per la sosta dell’au-
       Rimedio, questo, ritenuto più efficace di un week-end fuori, di una giornata in una spa e anche dei classici fiori. A de-           to. Questo modus operandi aveva creato non pochi
       cretarlo uno studio dell’associazione “Donne e Qualità della Vita”. Secondo il 27% degli intervistati, a tavola si dialoga,         problemi agli altri in fase di manovra ed accesso ai
estraniandosi da tutto il resto. Da non trascurare anche l’aspetto della seduzione, insito nella preparazione e nel consumo                box. Assolti in primo grado, i convenuti venivano
                                                            delle pietanze, e quello della perdita di inibizioni dovuto spesso all’alcol   condannati in appello, sulla base della considerazio-
                                                            che accompagna gli alimenti. Il classico invito a cena fuori viene scelto      ne che il viale condominiale doveva essere utilizza-
                                                            dal 34% degli intervistati, a vantaggio, delle mura casalinghe, scelte dal     to soltanto per il transito dei veicoli (in entrata e in
                                                            59% perché capaci di compendiare risparmio e romanticismo. Ma qual è           uscita) e non per la sosta. La decisione è stata con-
                                                            l’allestimento gastronomico preferito in casa per far capitolare il partner?   fermata anche in sede di legittimità: ritenendo del
                                                            Resiste la classica cenetta romantica a lume di candela, che raccoglie il      tutto corretto il richiamo all’art. 1102 c.c. dei giudici
                                                            38% delle preferenze, ma, a sorpresa, il buffet (17%) riscuote più consensi    del merito, gli ermellini hanno, infatti, precisato che
                                                            della colazione in camera. Il 26% lo preferisce perché lascia libertà di       la condotta dei comproprietari che parcheggiavano
                                                            movimento alla coppia, mentre per il 22% il buffet non appesantisce. Ecco      le proprie autovetture sul vialetto comune per quan-
                                                            il menù salva coppia proposto dallo chef: antipasto di ostriche insapori-      to legittima, impediva materialmente l’analogo uso
                                                            te da vodka, millefoglie di ravioli di porro e capesante al pepe rosa. Per     agli altri proprietari, costretti, loro malgrado, a ma-
                                                            secondo baccalà con composta di cipolle dolci piccanti e invidia croccan-      novre impegnative. Hanno, altresì, chiarito che «la
                                                            te. Come dessert, una bavarese al cocco su salsa di spinaci freschi e di       mancanza di un divieto espresso nel regolamento
zucca. Per chi non vuole osare tanto, una bistecca e vino rosso sono la ricetta scelta da lui, mentre lei va pazza per fragole             condominiale non permette di per sé qualsiasi uti-
e champagne. Secondo l’associazione, la vista, in cucina, come in amore, va sorpresa: sbizzarrirsi con la fantasia. L’udito: i             lizzo dei beni comuni, dovendosi sempre fare riferi-
rumori discreti e l’atmosfera ovattata predispongono all’intimità. Gusto e olfatto: l’odore ci anticipa e ci fa sognare, ricordandoci      mento, per la disciplina del caso concreto, al criterio
sensazioni già vissute.. Tatto: nella tavola tutto partecipa al piacere, proprio come il vestito e la biancheria nel corpo dell’amante.    legale», quello, cioè, previsto ex art. 1102 c.c..

                                                                                                             Assunta Imperatore                                       Adelaide Caravaglios


                                                                           Maison Chic                                                         FERRAMENTA
                                                                                Articoli da regalo
                                                                                   Cristallerie                                            MATERIALI EDILI
                                                                                   Porcellane
                                                                                                                                                   di Paola Capuozzo
                                                                                 Liste di Nozze
                                                                                                                                           Via Orsolone al Guantai, 174
                                                                                                                                                    NAPOLI
                                                                                 Via IV Novembre, 5
                                                                                  Marano di Napoli                                                   tel 081.587-4088
                                                                                  Tel. 081-7420968
8                                                                       ARTE                                         a cura di
                                                                                                                     Maria Balsamo


                                L’Esasperatismo dell’Essere
    Dal 24 novembre al 6 dicembre al Centro d’Arte e Cultura “Il Bidone”, la mostra personale del
                                     Maestro Rosario Mazzella

È
     un percorso di vita espresso attraverso un’articolata sequenza di simbologie                 La nuova vita si evolve celermente, il bambino prende coscienza della sua presenza
     cromatiche quello rappresentato nella mostra personale del Maestro Rosario                   nella comunità, ed anche il colore per rappresentare questa fase più avanzata del suo
     Mazzella, “Esasperatismo dell’Essere” che sarà esposta dal 24 novembre al 6                  sviluppo assume maggiore intensità e s’identifica nell’arancione. Il soggetto giunge
dicembre presso il Centro d’Arte e Cultura “Il Bidone” di via Salvator Rosa, 159, a               dunque alla maturità, l’apogeo dell’umana parabola, forte della sua esperienza che ha
                                                       Napoli. Nella collezione in                ormai forgiato la sua personalità di uomo ora simboleggiata dal rosso. Trascorsa l’età del
                                                       oggetto, l’immagine si vaporizza,          massimo vigore psicofisico, non tardano a comparire le prime tracce di un ineluttabile
                                                       e a proiettarsi sulla tela sono le         declino raffigurato dalle tonalità delle terre. Il ciclo si chiude, è nell’ordine naturale
                                                       emozioni, rendendo la figura del           delle cose, la vita ha un’origine e una fine e questa, come l’ignoto che ci attende dopo
                                                       tutto superflua perché è sufficiente       la nostra esperienza terrena, è rappresentata dal colore nero. Cosa accadrà in seguito
                                                       il colore, con i molteplici significati    non ci è dato sapere, ma almeno auspicare, come si evince dall’opera Esasperatismo
                                                       ad esso collegati e i segni che in         dell’Essere, che completa la mostra e che presenta il bidone, simbolo del Movimento
                                                       esso s’incidono, per raccontare            Culturale fondato dal Professor Adolfo Giuliani, nella sua metafora umana. Il Maestro
                                                       un sentiero di vita, dall’origine          Rosario Mazzella, che è tra i più autorevoli artisti aderenti, interpretando il pensiero
                                                       alla fine. Questo suggestivo               più profondo dell’Esasperatismo coglie integralmente quell’idea di speranza che
                                                       percorso dell’esistenza umana,             anima le opere realizzate per il Movimento, nel momento in cui associa all’immagine
                                                       che ci propone il Maestro                  della fine anche quella della rinascita. All’apice della scultura troviamo una clessidra.
                                                       Mazzella, comincia dal bianco, a           Essa è per metà bianca e per metà nera, la simbologia cromatica della vita e della
                                                       rappresentare la nascita, l’animo          morte si ripresenta, ma la particolarità di quest’antico segnatempo è l’essere girevole.
Un’ opera del Maestro Rosario Mazzella                 candido nel quale andranno ad
imprimersi tutte le esperienze della vita, che in principio si presentano sotto forma di
                                                                                                                                                                               Domenico Raio
semplici emozioni, espresse dal giallo, il colore della purezza propria dell’infanzia.




  Mostra “L’Arte è                                                                                       Opere dell’Esasperatismo
                                                                                                       esposte al Teatro Mediterraneo

    Preghiera”     I
                                                                                           n occasione del Concerto della Fanfara dei Carabinieri, svoltosi presso il Teatro Mediterraneo,
                                                                                           alla Mostra d’Oltremare di Napoli, nell’antisala del Teatro sono state esposte opere a
                                                                                           cura del Movimento “Esasperatismo – Logos & Bidone”. In mostra i dipinti: “Uomini che

  È approdata in costiera con                                                           sperano”, di Giovanni Ariano; “Senza uscita”, di Stelvio Gambardella; “Tutto sofisticato”,
                                                                                        di Carmine Meraviglia; “Natura violentata”, di Paolo Napoletano; “Rottamazione” di
                                                                                        Alfredo Sansone. Nelle loro varianti stilistiche e contenutistiche, le opere hanno interpretato
  l’esposizione di opere di ben                                                         alcuni dei principi fondamentali del Movimento Culturale fondato a Napoli nel 2000.
                                                                                                                                                                           Giada Pistacchio
           dodici artisti
                                                                                                Premio
 A                                                                                                                                            C
          l Duomo di Amalfi, nel Museo Diocesano, è approdata la rasse-                                                                               on l’opera “Madonna con bambino”,
          gna ”L’arte è Preghiera”che è alla sua VIII edizione.Il tema è “LA                                                                          Ena Villani ha vinto il Primo Premio
          PACE”. “Artisti Insieme”sono dodici i protagonisti che hanno la-
  vorato con impegno, grazie alle loro tecniche pittoriche; passione di vita.
  Immenso è stato l’impegno dell’ideatrice ed organizzatrice, l’artista Rita
                                                                                            all’artista Ena                                           della prima edizione del Concorso
                                                                                                                                              di pittura al femminile “Passione in Rosa”
                                                                                                                                              promosso dall’Associazione Culturale “Le
  Ragni, che espone le sue tante opere che arricchiscono la mostra. La I Ras-
  segna nasce con i dipinti sui Misteri del Rosario; tutti e cinque,compreso
  “della Luce”, che aveva introdotto l’Amato Beato Giovanni Paolo II . La
                                                                                                Villani                                       Mille Facce dell’Arte” presso la sede di via
                                                                                                                                              A. Sacchini, 27, a Napoli. Al secondo posto
                                                                                                                                              si è classificata Elena Tabarro con “Castigo”;
                                                                                                                 Concorso di                  al terzo, Nikka (Domenica Concilio) con
  rassegna è itinerante, ed è stata portata in svariate località, tutte di notevole
                                                                                                                  pittura al                  il dipinto “Nei miei pensieri”. La mostra
  prestigio. Nella precedenti rassegne, si è lavorato su S.Francesco; sulle Li-
  tanie Lauretane; su S.Paolo e sulle Acclamazioni; ancora, su S.Benedetto e                                      femminile                   a tema ha offerto, nel suo insieme, una
  su S.Anselmo. L’attuale rassegna è stata accolta a Vico Equense, presso il                                    “Passione in                  particolareggiata rappresentazione della
  Convento di S. Francesco; successivamente, presso la Chiesa del Rosariello,                                  Rosa” promosso                 donna nel mondo, nei suoi molteplici aspetti,
  a Napoli, ed ancora a Piazza Plebiscito, nella Basilica Pontificale di S. Fran-                                                             ruoli e condizioni, con interessanti riferimenti
                                                                                                              dall’Associazione               storico-culturali che hanno offerto ai visitatori ampi
  cesco di Paola. Ed infine, nello splendido scenario del Museo Diocesano, ac-
                                                                                                                Culturale “Le                 spunti di riflessione confermando l’elevata qualità
  canto alla bellissima Basilica di Amalfi, hanno esposto i seguenti artisti: Lel-
  lo Bavenni,Emilia Primicile Carafa, Vincenzo D’Antico, Sebastiano Iardino,                                     Mille Facce                  della proposta artistica e la felice scelta tematica.
  Giovanni Manganaro, Marianna Matacena, Valentina Marrandino, Costan-                    Madonna con bambino     dell’Arte”                                               Emanuele Boccia
  zo Narciso, Rita Ragni, Agata Senatore, Regina Senatore e con la partecipa-
  zione straordinaria di due opere di Lydia Cattone. All’inaugurazione della
  mostra presenziato S.E. Mons. Orazio Soricelli,Vescovo di Cava dei Tirreni
  ed Amalfi, e poi Maria Pina Cirillo, Italo Sgherzi, Andrea Jelardi, Rita Ragni.
                                                                                                  Targa d’Argento per l’artista
                                                     Paola Grattagagliano                              Giovanni Ariano
                  “La Sfida” dell’arte
                                                                                                                                  L
                                                                                                                                         a Giuria di premiazione della XXXIX


“L
             a Sfida” è stato il titolo di una mostra collettiva di pittura promossa da Stelvio                                          Edizione della Rassegna Internazionale di
             Gambardella e Massimo Pacilio presso il Centro d’Arte e Cultura Gamen di                                                    Arte Contemporanea, presieduta dal Prof.
             via Pontenuovo 26, a Napoli. La particolarità dell’esposizione è stata l’insolita                                    Vittorio Sgarbi, ha assegnato a Giovanni Ariano la
 misura delle opere, 20 x 80 cm, che ha rappresentato per gli artisti partecipanti una                                            Targa d’Argento del Circolo d’Arte e Cultura “Il
 prova considerevole sul piano della tecnica e dei contenuti. La mostra si è distinta per la                                      QUADRIVIO” di Sulmona (AQ) per l’opera “Struttura
 qualità e per la modernità della proposta attraverso la quale la ricerca artistica si è estesa                                   introspettiva”, realizzata in plastica combusta. D’impronta
 anche alle dimensioni del supporto suscitando ottimi consensi di critica e di pubblico. In                                       concettuale, la creazione dell’artista napoletano si caratterizza
 esposizione opere degli artisti: M. Albora, A. Baiano, N. Basso, M. Basile (Maxtin), B. Bruno,                                   per la duttilità e il dinamismo del disegno ottenuto grazie
 F. Bulzis, A. Carleo, A. Caccavale, Gladys Cantelmi, R. Chastenay, D. Concilio (Nikka), R.                                       ad un sapiente intreccio di linee filiformi che proiettano la
 D’Ambrosio, A. De Chiara, C. De Dominicis, P. Dell’Aversana, P. De Meglio, M. De Riggi,                                          base verso l’apice della scultura, mentre la leggerezza della
 C. D’Isanto, E. Di Teodoro (Edit), L. M. Feriozzi, G. Fruncillo, F. Filippelli, A. Gallo, S.                                     materia utilizzata la rende particolarmente agile e moderna.
 Gambardella, A. Iuliano, O. Luongo, I. Maltempo, B. Manzo, L. Marchitto, R. Marych, N.
 Marsilio, M. Morandi (Mawr), M. Pacilio, E. Panetta, F. Ramaglia, S. Rea, S. Rea, A. Santucci,                                                                            Domenico Raio
 A. Sansone, N. Saccone, F. Sellone, M. Selloni, A. Sepe, R. Scattino, N. Solazzo, A. Turro.       Struttura introspettiva
                                                                          Agata Senatore
Novembre/Dicembre
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Novembre/Dicembre

  • 1. ANNO XVIII NUMERO 11 - 12 NOVEMBRE/DICEMBRE 2012 D I S T R I B U Z I O N E G R AT U I TA / C O P I A O M A G G I O Scuola calcio Direzione: via Camillo Guerra, 42 - 80131 Napoli - www.cosmoggi.tv - Tel. 081 3796539 Via Ulderigo Masoni, 180 80141 Napoli Redazione: Tel. 081 5875216 / Fax 081 5875276 / e-mail: cosmoggi@yahoo.it cosmoggi sgherzi Tel. 081.2311179 www.marianokeller.it Genova scommette sull’ export Nonostante la crisi oltre novecento espositori al Salone Nautico L a congiuntura economica non è delle migliori. La le presentazioni del salone fatte in anteprima a Dubai e della vela, ritorna la subacquea e si apre anche alla crisi morde ed anche la nautica italiana ne risente. in Cina. Un mercato, quello internazionale, ricettivo e, in componentistica. Come afferma Sara Armella, la giovane Un settore il cui fatturato si aggira sui 3,37 miliardi taluni casi, consolidato da tempo. Valga come esempio il presidente dell’Ente Fiera, si tratta di un salone nuovo, e che al momento indica una crescita dello 0,42%. Calano caso della Svezia. Un paese di forte tradizione marinara orientato al business e ai giovani. Pronto ad allargare la i numeri del leasing: lo stipulato nautico 2011 è di 613 dove la nautica da diporto ha una percentuale di partecipazione come nel caso di Techtrade, nel padiglione milioni con meno 33% in numero di contratti, meno 25 praticanti elevatissima. Circa 2,5 milioni di svedesi su una B2B, nel tentativo di sottrarre clienti al salone di Carrara per valore. Nel primo trimestre 2012 meno 73% in numero popolazione di circa 9,5 milioni di abitanti si sono dedicati la componentistica e gli accessori. La vela è stata spostata contratti e meno 64 valore. In controtendenza l’export che agli sport nautici almeno una volta nel 2011. Nonostante in Marina 1 per dargli maggiore visibilità. Da segnalare, si attesta all’80%. Ed è proprio sul mercato straniero che la i tempi di crisi sono 900 gli espositori garantiti dagli inoltre, l’ingresso gratuito fino a 14 anni, le sfilate e 52esima edizione del Salone Nautico di Genova guarda organizzatori con circa 2000 barche tra grandi e piccole. “GenovainBlu” per il programma di eventi fuori salone. con particolare attenzione. Significative, a tal proposito, Quattro padiglioni e due marine. Scongiurata la defezione Giuseppe Orso Via Piave, 41 Napoli Tel. 081. 640330 Speciale Roma pag. 12, Milano pag. 13, Salerno pag. 24
  • 2. 2 ESTERI a cura di Giovanna Potere Gli Amish nell’era della globalizzazione Rifiuto della tecnologia e della modernità N ella società del cambiamento continuo, del non possono mai essere tagliati per le donne. I rapporti consumismo sfrenato, del melting pot culturale, sociali sono stretti e la comunità è molto chiusa e questo dell’abbattimento delle frontiere spaziali, fa sì che spesso ci si sposa fra consanguinei con l’alto temporali e sociali, ci sono uomini, donne e bambini rischio per i neonati di contrarre malattie genetiche. che resistono agli effetti della modernità. Sembra che Particolare e singolare è la cerimonia del matrimonio: si il tempo si sia fermato nella comunità Amish, nata in sposano solo in novembre e dicembre perché in questi Svizzera nel Cinquecento e stabilitasi negli Stati Uniti mesi si ferma il lavoro nei campi e non viene sprecato d’America nel Settecento, fondata dal loro leader Jakob tempo utile da dedicare al lavoro e i matrimoni non Ammann, un vescovo svizzero, che crea una scissione vengono celebrati di sabato e domenica, considerati giorni nella chiesa Mennonita. Dal 1727, data simbolica nella sacri. Il rituale è semplice e non prevede lo scambio delle storia per la comunità che segna l’arrivo a Philadelphia, fedi nuziali; la sposa confeziona personalmente l’abito, in Pennsylvania, di una nave con numerose famiglie, che deve essere blu o violetto, e lo indosserà tutte le gli Amish mantengono gli usi e costumi tradizionali. domenica della sua vita e il giorno della sua morte. Le Rifiutano le innovazioni tecnologiche e le conquiste della torte nuziali sono due, una per lo sposo nella forma che modernità, preferendo vivere ancora seguendo i precetti richiama la sua professione e una per la sposa, decorata stabiliti al momento della fondazione, in semplicità e della fondazione e la loro vita quotidiana suscita non con nastri legati a 10 oggetti che le amiche tireranno per a stretto contattato con la terra. L’elettricità è ammessa poca curiosità e interesse. L’abbigliamento resta lo farli scoprire. Un micromondo nel mondo, un’antitesi solo se può contribuire ad evitare un eccessivo spreco di stesso: cappello, vesti scure e pantaloni dal fondo largo alla modernità, uno spaccato di vita che rappresenta energia naturale, in quanto non considerano la tecnologia per gli uomini che possono portare la barba solo dopo una possibilità diversa nell’era della globalizzazione. dannosa in sé ma condannano l’uso smodato e acritico il matrimonio, e abiti semplici, lunghi e monocolore, degli uomini. Nulla sembra essere cambiato dall’epoca grembiuli e cuffiette che trattengono i lunghi capelli che Giovanna Potere Se la “dea bendata” Anche la Germa- coglie giusto nia sottomessa alla Un pensionato tedesco trova per finanza a danno caso un rarissimo francobollo della cultura Il CAM di Casoria in soccorso Q degli artisti berlinesi uando la fortuna ha deciso di baciarti le vie sono come quelle del Signore: infinite. E’ accaduto ad un pensionato di Dresda, I costretto a vivere nella opulenta Germania con nvece di sottolineare ancora una volta i tagli della crisi e la conse- una pensione di 600 euro mensili. E anche se nella guente precarietà corrotta di un Paese che va a rotoli, proviamo, nazione della Merkel vigono ancora misure valide per una volta, a pensare fiduciosi, a prevedere un termine a tut- di welfare, barcamenarsi con quella pensione to questo e semmai ad immaginare pure un rovescio positivo della non deve esser stato facile. Ma ecco che la dea medaglia. Forse, come già è stato opportunamente sottolineato da bendata ha prescelto “Herr” Reinhold Hoffmann, qualcuno, il tempo buio che stiamo vivendo è solo la fine di un’epoca. un pensionato settantenne che, appassionato di Gli ultimi scampoli di un secolo breve e intensissimo, buio e pieno filatelia, si è visto regalare dalla moglie due chili di luce, colmo di stragi brutali e menti geniali, di guerre atroci e be- di buste affrancate comprate al mercato delle nessere miracoloso. Un secolo pieno di costruzioni, ideologiche, po- pulci per 20 euro. E quando il marito ha iniziato litiche, sociali, culturali che a ispezionare le buste sul tavolo della cucina, si è non prevedevamo finisse e accorto dell’acquisto eccezionale. «Mi è mancato il che, invece, ci è sfuggito di respiro quando ho visto il francobollo», ha narrato mano e si è rotto. L’uomo, che è al centro di tutto, ne è SOMMARIETTO il collezionista dilettante al quotidiano popolare Bild, spiegando che il minuscolo francobollo, diventato carnefice e vittima, appena 1,1 per 1,4 centimetri, del valore di un con i suoi slanci in avanti che lo rispediscono, il più centesimo di dollaro è stato emesso nel 1861 delle volte, indietro come in onore di Benjamin Franklin, uno dei padri un boomerang. Ebbene, per Pag. 2 Gli Amish nell’era della globalizzazione degli Stati Uniti d’America. Da quel momento interrompere questo circolo il pensionato ha narrato di aver «cominciato a Pag. 3 Usura, un cancro vizioso, è sempre più chia- studiare la letteratura filatelica e a consultare ra la necessità di un mondo Pag. 4 I fiori del Guatemala cataloghi», e poi di essersi «rivolto agli esperti». nuovo. Un altro tempo, che Pag. 5 Le auto elettriche Ed è stato Klaus Finthe, uno dei luminari della restituisca dignità all’uomo e ai suoi valori, per costruire insieme una Pag. 6 La regina del pesce azzurro filatelia tedesca, a confermare che «il francobollo nuova idea di società comune, in cui sia la cooperazione e non la com- Pag. 7 è autentico al 99%», e che «probabilmente vale petizione tra gli uomini ad essere la regola, insistendo sulla cultura Menù del cuore Pag. 8 anche più del Mauritius blu (uno dei pezzi da come bene collettivo. Su questa strada fa notizia la scelta di Antonio Pag. 9 “La sfida” dell’arte collezione più famosi del globo)». Secondo alcune Manfredi di fronte alla drammatica situazione degli spazi culturali, Nike per il teatro fonti di Internet, si tratterebbe del francobollo in Italia e nel mondo. L’agguerrito direttore del CAM, riconquistato Pag. 10 “Santo Graal”, sul quale è disegnato il profilo lo spazio espositivo del suo museo, ha risposto all’appello degli ar- Pag. 11 La letteratura restituisce la verità di Benjamin Franklin. Il valore del francobollo – tisti della “Tacheles Kunsthaus” di Berlino, sostenendoli e offrendo Pag. 12 Complicità terapeutica circa 2,5 milioni di euro - è dovuto a un piccolo loro accoglienza nei propri spazi espositivi. In seguito alla sua pla- Pag. 13 Sulla via della seta errore di stampa, ma anche al fatto che in teale richiesta di asilo politico-culturale recapitata ad Angela Merkel Pag. 14 circolazione ne esistono solo due altri esemplari, nel 2011, il CAM offre a sua volta ospitalità per le opere dello storico Body worlds uno custodito nel Museo della Posta di New York spazio berlinese, inaugurando How long is now. La Tacheles, il centro Pag. 15 Cybersesso: le nuove frontiere ed un altro acquisito nel 2005 dal miliardario d’arte internazionale gestito da artisti nel cuore della capitale tede- Pag. 16 sca fin dal 1990 all’indomani della caduta del muro di Berlino, che Addio a Pierre Mondy californiano Bill Gross. Il pensionato Hoffmann Pag. 17 ha intenzione di mettere all’asta il francobollo, ma aveva ospitato la controversa mostra Maybe del CAM, è stata infatti Il mercatino Pag. 18 dovrà attendere che la “Philatelic Foundation” costretta a chiudere definitivamente nel settembre scorso, cancellan- Pag. 19 “Noi”, il nuovo disco di Eros di New York confermi la sua autenticità. do decenni di storia e vivacità culturale per far spazio ad un centro Il mistero di Rapa Nui commerciale. Un’ulteriore provocazione, una strategia mediatica di Pag. 20 visibilità che consente di dare una mano attraverso l’arte. Uno spunto Pag. 21 Nuove storie, vecchi miti di riflessione, al di là dei poteri economici, per provare a immaginare Mario Azan Pag. 22 Once upon a time un futuro europeo, con un’umanità che si realizzi più degnamente. Pag. 23 Allarme in formula uno Ivana Porcini Pag. 24 Storia della Polizia a Napoli
  • 3. ECONOMIA a cura di Ernesto Caldarelli 3 Fondi comunitari per le energie rinnovabili Tra gli obiettivi della UE agevolazioni fiscali nel settore dell’energia rinnovabile Pale eoliche L ’estate appena terminata ha portato consistente nella fornitura di servizi di sforzo – politico ed economico – ancora delle Università italiane) offrono 20 premi i bandi sulle energie rinnovabili assistenza tecnica nella predisposizione maggiore. La ricerca tecnologica ha fatto di ricerca di 15mila euro ciascuno per inquadrati nel Settimo Programma della relazione del 2014 sui progressi tanto per migliorare i livelli di efficienza premiare altrettanti giovani che abbiano Quadro di Ricerca e di Sviluppo compiuti nel comparto delle energie delle energie rinnovabili, ma per giungere realizzato progetti e studi nel campo Tecnologico (7PQ), organizzato dalla rinnovabili, nella sostenibilità dei a una completa integrazione con il quadro delle fonti rinnovabili, dell’impatto Direzione Generale della Ricerca della biocarburanti e nella generazione di energetico internazionale, e a una vera economico della produzione energetica Commissione Europea, e del Programma modelli eco-energetici. Bandi che si competitività con le fonti non rinnovabili, e della responsabilità sociale d’impresa. Energia Intelligente Europa (EIE), incluso pongono sulla strada tracciata dall’Unione il percorso non sembra esser tanto breve. Possono partecipare i laureati al corso di nel Programma di competitività e di Europea per arrivare a conseguire Inoltre, occorre altresì considerare come laurea specialistica/magistrale o i dottori innovazione (Cip), supervisionato dalla l’ambizioso obiettivo rappresentato dalla il costo delle energie rinnovabili non sia di ricerca presso le facoltà di ingegneria, Direzione Generale Imprese della stessa quota del 20% di energie rinnovabili sul unicamente legato all’onere derivante dallo architettura, chimica industriale, scienze istituzione comunitaria. Dal 10 luglio totale delle fonti (e del 10 per cento nel sfruttamento delle risorse fotovoltaiche o ambientali, medicina, economia, statistica, scorso, e fino al 24 gennaio 2013, è così solo settore dei trasporti) entro il 2020. eoliche, quanto anche ai costi di progetto giurisprudenza, scienze politiche e della possibile presentare domanda di accesso Un obiettivo definito “ambizioso”, e amministrativi, e ai costi del capitale: comunicazione entro i 29 anni (se laureati) alle agevolazioni per progetti nel settore che tuttavia non sembra essere affatto ne deriva la richiesta, da più parti, di o i 36 anni (se dottori di ricerca). È possibile delle energie rinnovabili, in partenariato utopistico, considerando anche i più snellire i processi di autorizzazione, candidarsi fino al 31 dicembre 2012. Per con istituti di ricerca o universitari. recenti sviluppi tecnologici in materia e di implementare sportelli unici, di dettagli e modalità di partecipazione Contemporaneamente – ma fino al 29 la possibilità di potersi avvantaggiare di introdurre procedure di registrazione più consultare il bando sul sito dell’Enel. ottobre 2012 - si potrà partecipare ad un misure di sostegno piuttosto significative. rapide, di accorciare i tempi dei percorsi altro bando, finalizzato a individuare L’impressione è che, ad ogni modo, alle di pianificazione. ENEL Foundation e Maria Francesca Cibelli imprese che si aggiudicheranno l’appalto istituzioni governative sarà richiesto uno Fondazione CRUI (Conferenza dei rettori Usura, un cancro difficile da estirpare La sottile strategia della criminalità per sottrarre beni agli imprenditori L ’usura è uno dei mali più antichi e più subdoli ritenuto usuraio quando supera del 50 % quello medio che non solo non smaltivano i prodotti nel mercato in cri- della società, che attecchisce ovunque si riscontri- nazionale. Una catena di suicidi e di violenze, rimbalzata si, ma erano gravate anche dagli stessi interessi economici no difficoltà economiche e situazioni di bisogno. alle cronache degli ultimi anni, ha evidenziato la neces- richiesti dagli strozzini. Così migliaia di persone hanno Si può parlare di usura quando gli interessi superano il sità di una legislazione più attenta e particolareggiata, visto sfumare i frutti di un’intera vita di lavoro, la casa, obiettivo non ancora raggiunto pienamente. La gravissi- l’azienda, senza peraltro riuscire a liberarsi dal debito e ma crisi economica che ha colpito l’Italia e l’intero conte- dalle pressioni degli usurai. Le pressioni, che venivano sto europeo ha determinato proprio quelle condizioni in poste in essere da organizzazioni criminali, sfociavano in cui era facile cadere nella rete dei cosiddetti “cravattari”. minacce e spesso in vie di fatto, con violenze e danneg- Molti piccoli industriali, commercianti, artigiani, trovando giamenti alle strutture. Così la criminalità, che già aveva sbarrate le porte delle banche che non hanno più conces- determinato la crisi delle aziende opprimendole con estor- so crediti e mutui, si sono rivolti agli usurai fidando nella sioni, minacce ed esose richieste di pizzo, aggredisce i ripresa economica per superare il momento di difficoltà. piccoli imprenditori per togliere loro anche quel poco che Le banche infatti, perseguendo come unico fine il profit- era rimasto. In tutto questo molte responsabilità sono da to, non volendo correre rischi senza prospettive di ripresa addebitare alla classe politica che con la sua latitanza nel- economica hanno smesso di erogare prestiti. Al modesto la vicenda, pur conosciuta, e con comportamenti similari imprenditore non è restato altro, per salvare l’azienda, che nel succhiare sangue a chi guadagna da viversi col pro- ricorrere agli usurai fidando nel superamento della crisi. prio lavoro, ha consentito e consente questo stato di cose. Ma, essendo la crisi dell’economia italiana strutturata e tasso ufficiale corrente che, lasciato fino a poco tempo fa profonda, anche l’immissione momentanea di liquidità alla discrezionalità del giudice, nella recente legge viene nelle casse spesso non è riuscita a risollevare le aziende Fausto Marseglia D XV Borsa al 15 al 18 novembre 2012 il Centro Espositivo nell’ambito della quale le Università presenteranno i Corsi Ariston di Paestum ospiterà la Borsa Mediterranea di Laurea e i Master in Archeologia, Beni Culturali e del Turismo Archeologico, manifestazione giunta Turismo Culturale, mentre agli esperti del settore verrà Mediterranea alla sua quindicesima edizione. Unico Salone espositivo affidata la presentazione delle figure professionali e al mondo del patrimonio archeologico e prima mostra delle competenze emergenti; ArcheoVirtual la mostra, internazionale di tecnologie virtuali, l’evento si propone focalizzata sulle più recenti sperimentazioni di realtà del Turismo come occasione di incontro per il business professionale e virtuale e computer grafica applicate all’archeologia a cura un rilevante momento di dibattito sulle tematiche proprie dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del patrimonio culturale quali la tutela, la fruizione, la del CNR; i Laboratori di Archeologia Sperimentale Archeologico valorizzazione, il dialogo interculturale e la cooperazione attraverso i quali viene ricostruita la cultura antropologica mediterranea sulle quali si confrontano Organizzazioni e materiale dell’antichità; il Premio Paestum Archeologia, Governative Internazionali e di categoria, istituzioni, assegnato a quanti contribuiscono con il loro impegno nella associazioni professionali con operatori turistici, promozione del patrimonio culturale e alla cooperazione soprintendenti, archeologi, direttori di musei, docenti universitari, giornalisti. I beni culturali rappresentano Unico salone al mondo mediterranea. Strategico per la promozione del prodotto turistico culturale sarà il Workshop che vede l’incontro tra un importante fattore di dialogo interculturale, d’integrazione sociale e di sviluppo economico, per dedicato al settore domanda e offerta con la partecipazione di 80 buyers esteri. La borsa inoltre riserverà a relatori, giornalisti, visitatori questo motivo la Borsa promuove la cooperazione tra i un programma di visite guidate gratuite ai seguenti siti: popoli attraverso la partecipazione e la collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Paestum, il   Parco Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, che si traduce Cambogia, Turchia sarà la volta dell’Armenia. Tra le sezioni Archeologico di Paestum ed il  Parco Archeologico di Velia con la presenza annuale di 30 Paesi Esteri di cui uno speciali che arricchiranno il programma: ArcheoFilm, Ospite Ufficiale. Nel 2012, dopo Egitto, Marocco, Tunisia, dedicata alla proiezione di filmati e documentari, volti a Ivana Porcini Siria, Francia, Algeria, Grecia, Libia, Perù, Portogallo e svelare i misteri dell’antichità e le sue storie; ArcheoLavoro
  • 4. 4 CRONACA a cura di Maria Francesca Cibelli I fiori del Guatemala Il massacro di Villa Canales ha il volto triste di due bambini N el testo di una canzone del 1986, i R.E.M scrivevano che in Guatemala i fiori e del loro stesso sangue. La sorte che sbocciano di notte, avvolti dalle tenebre dell’ignoranza, della corruzione e della ora li attende è l’orfanotrofio, dove la miseria. In Guatemala, i fiori ricoprono ogni cosa. Persino le tombe di coloro Procura di Città del Guatemala spera che vengono uccisi per continuare a tenere in vita un sistema corrotto ed atavico. di proteggerli. Infatti, il racconto del E del resto, se un fotografo dell’agenzia Epa non l’avesse fissata in una serie di drammatici piccolo Carlos ha già permesso di risalire scatti, i fiori avrebbero coperto, come sempre, il sangue dell’ennesima mattanza e la storia al presunto mandante del massacro. dei Gonzales sarebbe scivolata via nell’ indifferenza generale. Questa anonima famiglia E mentre l’immagine straziante del di Villa Canales è stata trucidata nel sonno da un commando di 30 uomini, che hanno bambino abbracciato alla sorella sotto lo sparato vilmente e senza distinzioni a uomini, donne, anziani e bambini. La vittima più sguardo impotente dei poliziotti continua piccola aveva solo 8 mesi. La causa della strage sarebbe la disputa per un pezzo di terra a fare il giro del mondo, i giornali locali minimo, troppo stretto per alimentare correttamente l’ormai estinta famiglia Gonzales riferiscono che la giustizia ha aperto e troppo piccolo, probabilmente, perché la sua aggiunta o sottrazione rappresenti una un’inchiesta. Un’indagine dolorosamente inutile perché in Guatemala – uno dei Paesi differenza visibile nel latifondo più violenti al mondo, al centro del narcotraffico che scuote tutta l’America Centrale – il di chi può disporre della vita 95% dei delitti resta impunito. Il massacro di Villa Canales è avvenuta nella  tragica e della morte altrui. Unici quotidianità di un paese in cui ogni giorno muore almeno il doppio delle persone per sopravvissuti due bambini: fatti di criminalità comune rispetto alla media internazionale. Xoaticol, chiamano ancora Carlos Daniel e la sorella Jimena oggi gli indigeni questo pezzetto di terra ostile, maledetto, secondo un’antica leggenda, Isabel,di 6 e 4 anni. Eredi di a causa del sangue innocente versato durante la brutale colonizzazione spagnola ad una terra ribelle che ha già opera dei fratelli Alvarado. Xoaticol, “la terra sotto il sangue”. Alimentato da questa maledetto il loro destino, sono secolare irrigazione, il fiore nero della miseria continua a sbocciare florido in Guatemala.... oggi costretti a fare i conti con la condanna inappellabile della Eleonora Belfiore miseria, dell’infanzia violata E ora gli uomini sfilano sui tacchi a spillo “Walk a mile in her shoes” è la maratona USA contro la violenza sulle donne È accaduto negli Stati Uniti d’America, lo scorso 27 fare nella propria vita per aiutare le mogli, è già un gran settembre. Migliaia di uomini hanno sfilato per le risultato”. Il problema della violenza sulle donne è sempre strade indossando un paio di tacchi a spillo. Tra le più crescente. Dati Istat dimostrano infatti che in Italia, ad fila si potevano notare manager, avvocati e operai. L’ini- esempio, una donna su tre, tra i sedici e i settanta anni ne ziativa è partita dall’associazione “Nastro Bianco” che è vittima. E ogni anno almeno cento donne vengono uc- negli Stati Uniti è promotrice delle marce a sostegno dei cise dal marito o dal compagno. Tra le violenze fisiche è centri anti violenza e contro gli abusi sessuali. Marce che più frequente l’essere spinta, strattonata, afferrata, l’avere sono davvero stravaganti. Gli uomini camminano per le avuto storto un braccio o i capelli tirati. Segue l’uso o la strade di varie città statunitensi per un miglio, indossan- minaccia di usare pistola o coltelli o il tentativo di stran- do tacchi alti. Così l’iniziativa assume una carica ironica golamento o soffocamento e ustione. Tra tutte le forme che ne intensifica l’impatto.Curiosando nel sito, www. di violenza prevale quella di tipo sessuale, ovvero l’esse- walkamileinhershoes.org, si legge che la mission di questa re stata toccata sessualmente contro la propria volontà. associazione no profit è proprio far capire che gli “uomini Manifestanti per le strade di New York possono essere parte della soluzione” . Per porre fine alla tacchi a spillo non risolve i problemi delle donne, certo” ha violenza sulle donne e per farlo è importante mettersi nei Maria Balsamo dichiarato Todd Minerson, uno dei promotori della marcia loro panni o meglio nelle “loro scarpe”.“Un paio di ore sui “ma se questo evento spinge alcuni uomini a capire cosa «O ccorre diffidare dei prodotti Alimentari, alimentari venduti a prezzi eccessivamente bassi dietro i quali si potrebbe nascondere il mancato rispetto dei requisiti igienico-sanitari minimi che mettono a rischio la salute attenzione ai ma anche lo sfruttamento dei lavoratori o dell’ambiente». È quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’operazione dei Carabinieri del Nas che ha portato prodotti “low cost” al sequestro nel settore delle conserve alimentari di quasi 4000 tonnellate di prodotti irregolari anche di origine incerta. «La frode alimentare - sottolinea Coldiretti - è un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull’inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Oltre un certo limite non è possibile farlo se non si vuole mettere a rischio la salute». «Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto messa in atto dalla Magistratura e da La Coldiretti avverte i tutte le forze dell’ordine impegnate confermano - continua la Coldiretti - la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo consumatori sui rischi nel larghe della legislazione a partire dall’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata, voluto con una legge nazionale all’inizio dell’anno approvata all’unanimità dal “risparmiare” sul cibo parlamento italiano ma non ancora applicato per le resistenze comunitarie». Maria Francesca Cibelli
  • 5. AUTO E MOTO a cura di Vincenzo Adinolfi 5 Le auto elettriche Silenziose e senza gas di scarico, agli albori dell’automobilismo furono preferite alle vetture con motore a scoppio F orse non tutti sanno che l’auto elettrica è nata prima del motore a scoppio e subito dopo il vapore. Agli albori dell’automobilismo, in- fatti, la trazione elettrica era preferita al motore a scoppio sporco, rumoroso e difficile da far funzionare. Le auto elettriche, invece, erano si- lenziose, senza vibrazioni, non emettevano sgradevoli odori e non necessi- tavano del cambio. Le auto a vapore invece furono presto abbandonate, pe- La RAV4-EV nalizzate dai lunghi tempi di avviamento (fino a 45 minuti). La prima auto elettrica fu realizzata nel lontano 1828 dall’ungherese Jedlik. Alla fine del della Toyota 1800 l’ingegnere francese Kriéger realizzò un’auto con un motore elettrico in ognuna delle ruote anteriori (primo esempio di trazione sull’avantreno) del 2003 con funzioni anche di “freno motore” (oltre ai freni sulle ruote posteriori). Anche l’auto ibrida elettrica/benzina nacque nel lontano 1899 sviluppata da Ferdinand Porsche con la “Lohner-Porsche”. Nel 1903 l’idea dell’auto ibrida fu ripresa anche da Kriéger. Alla fine dell’Ottocento in Francia e Gran Bretagna vi era una diffusione significativa di veicoli elettrici. Nel 1897 negli Stati Uniti il 40% delle automobili erano a vapore, il 38% elet- triche (ben 33.842) ed il 22% a benzina. L’intera flotta di più di cento taxi di New York era spinta da motori elettrici e, per ovviare all’autonomia di appena 25 km, usufruivano di un servizio di cambio rapido delle batterie. Nonostante la velocità massima di appena 32 km/h, il Conte Chasseloup- Taxi elettrico della Laubat sulla sua “Jeantaud”, ottenne nel 1898 vicino a Parigi, il miglior risultato sia sul chilometro da fermo che su quello lanciato, affermandosi London Electrical sulle Benz, le Peugeot e le De Dion-Bouton a benzina. I’anno dopo il belga Camille Jenatzy sulla sua “Jamais Contente” a forma di razzo, raggiunse Cab Company la velocità di 105,88 km/h. Per i quattro anni successivi il record di velocità fu saldamente tenuto da auto elettriche. Insomma, all’epoca nessuno ave- va dubbi sul futuro dell’auto elettrica che continuarono a essere vendute fino al 1914 allorquando la produzione si fermò di colpo con la scoperta di grandi giacimenti di petrolio. Nel 1920, superati gli atavici problemi di regolarità di funzionamento dei motori a scoppio, il declino delle auto- mobili elettriche fu rapido ed inesorabile non essendo in grado di com- petere con le prestazioni e, soprattutto, con la sensazione d’indipendenza dei veicoli a scoppio la cui autonomia soddisfaceva la crescente necessità di percorrere lunghe distanze. Inoltre le auto a benzina diventarono più La Lohner- pratiche grazie all’invenzione del motorino di avviamento e alla riduzione del rumore con l’adozione della marmitta. L’introduzione della catena di Porsche del 1899 montaggio da parte di Henry Ford permise inoltre una riduzione dei costi di produzione rendendo le auto accessibili ai più. In tempo di guerra e di mancanza di benzina ricomparve il nome della Kriéger con la produzione de “La Licorne” sulla cui meccanica vennero allestiti furgoni e autocarri leggeri. Durante l’occupazione tedesca (1940-1944), pochi privilegiati tra- sformarono la loro auto in elettrica: le prestazioni erano modeste, ma pur sempre meglio che andare a piedi. La fine del 1950, Henney Coachworks e la National Union Electric Company produssero la “Kilowatt Henney”, una vettura in grado di raggiungere i 96 chilometri all’ora per quasi un’ora con una singola carica. Ma il costo rispetto alle auto a benzina rimane- va alto e la produzione terminò nel 1961. Passarono gli anni e le auto a La Kri+® scoppio, oltre ad avvelenare l’aria delle città, cominciarono a modificare irreversibilmente anche il clima del pianeta. Nel 1970 i francesi incenti- varono le auto elettriche col progetto VEL (Véhicule Electrique) partorito ger-Brasier del dall’ “Electricité de France” (compagnia elettrica nazionale) e la Renault. Analogamente gli Stati Uniti vararono il “Federal Clean Car Incentive 1903 Program” per far fronte al vertiginoso aumento del prezzo del petrolio dovuto all’embargo dei paesi dell’OPEC e alla guerra dello Yom Kippur ponendosi l’obiettivo di avere entro il 2000 la gran parte delle auto in cir- colazione a emissioni zero. Il 31 luglio 1971 fu utilizzato il Moon Rover per lo sbarco sulla luna, un veicolo elettrico sviluppato dalla Boeing e dalla Delco Electronics che utilizzava un motore elettrico in ogni ruota alimen- tato da batterie non ricaricabili. Altri due veicoli, Mars Rover, sbarcarono su Marte operando ben 7 anni senza guasti. Nel 1996 la General Motors concepì la EV1 (Electric Vehicle 1), la prima auto elettrica prodotta in serie La Hypermini che poteva essere ricaricata con l’energia di casa ed in grado di passare da 0 a 100 km/h in meno di 9 secondi. Dopo 10 anni furono tutte ritirate e della Nissan del rottamate perché non potevano essere comprate, ma solo noleggiate ed i contratti di noleggio non vennero rinnovati nonostante l’opposizione dei soddisfatti utenti. Nel 1997 la Nissan presentò l’Hypermini adottata dal 1997 Municipio di Pasadena (California) come veicolo professionale per i suoi dipendenti per la facilità di manovra ed il parcheggio in città. Terminato il contratto di noleggio, il Municipio tentò di comprarle, ma la Nissan non lo permise e furono tutte ritirate e rottamate. Nel 2003 la Toyota produsse la RAV4-EV (EV=Veicolo Elettrico) una raffinata 4x4. Dopo 2 anni, scaduti i contratti di noleggio, anche la Toyota recuperò tutte le auto per rottamar- le. Alcuni cittadini, organizzatisi in associazione, riuscirono a comprarle. Tuttavia, la linea di produzione fu chiusa e con essa i ricambi. Inoltre la Chevron - Texaco compró il brevetto della batteria e smantellò la fabbrica La EV1 della Ge- così che le batterie non vennero più prodotte. L’idea torna periodicamen- te in auge ogni volta che si parla di inquinamento ed esaurimento delle neral Motor del 1996 scorte di petrolio continuando ad essere vincente dove non interessano autonomia e velocità, ma silenziosità ed assenza di gas di scarico come per i carrelli elevatori, per il trasporto del carbone nelle miniere, le piccole auto nelle stazioni ferroviarie e nei campi da golf per finire con gli storici carri per trasporto latte in Inghilterra, dove la quiete dei cittadini è sacra. Federica Adinolfi
  • 6. 6 TURISMO ENOGASTRONOMICO a cura di Valterino Ziviello Le piccole librerie di quartiere, identità delle città italiane Devono essere considerate  dei luoghi sacri, e difesi per la loro funzione di scambio culturale A rrivi a Napoli, fai un giro per librerie, e non le trovi più o si sono ristrette per gli zio culturale dedicato alle parole, alla discussione costruttiva, alle manifestazioni e alla onerosi fitti da pagare. Sali al quartiere borghese, il Vomero, e vedi che di librerie socializzazione. Un luogo dove chi sogna, riesce ancora a credere nella forza delle idee e non ce ne sono più: chiusa la storica Guida Merliani, sta chiudendo pure la Fnac; in piena epoca di digitalizzazione fanno ancora battere il nostro cuore di lettori old style. mentre la Treves ha sbarrato l’antica sede di via Roma per riaprirne un’altra, molto più L’aspetto triste di questa vicenda è che la crisi non ha risparmiato neanche il mondo delle piccola. Molte piccole librerie sono in grande difficoltà. La crisi addenta i piccoli, anche piccole librerie e di conseguenza ne ha frenato la crescita culturale. Come in tutti i mestieri in questo cruciale settore. Perché non sono a rischio soltanto posti di lavoro e volumi che si tramandano di padre in figlio, può accadere che il talento passi attraverso le gene- d’affari; sono pezzi di città che svaniscono, luoghi di aggregazione che vanno perduti, un razioni. La libreria/edicola Sansone in via Manzoni al civico 19 di Peppino ed Enza San- patrimonio di cultura e di storia che si impoverisce. Va trovata un’altra soluzione. Che sone è il luogo dove le culture si fondono, dove le pagine profumano e dove non lasciarsi non può consistere nell’andare contro la modernità. L’e-commerce si ricaverà spazi cre- coinvolgere diventa impossibile. Un luogo magico, cordiale, che offre incontri settimanali scenti, proprio come gli e-book. L’unico modo per uscire dall’attuale crisi del libro, e per su vari temi e dove potrete rilassarvi nell’intimità che a volte solo una libreria può offrire. prevenire le crisi prossime, è lavorare sia sul fronte del cliente che su quello del commer- Peppino ed Enza con l’estrema gentilezza, signorilità e cortesia che li contraddistinguono ciante e sia sul lettore sia sul libraio. Non c’è dubbio che la cultura della parola scritta - e dispongono di tutte le novità librarie del momento. Dicevamo di padre in figlio, è vero la stampata - stia vacillando, proprio mentre si diffondono l’interesse per la vita pubblica libreria Sansone è nata oltre mezzo secolo fa da Francesco Sansone, don Ciccio per tutti e per il mondo globale, insieme con la consapevolezza che l’informazione e i legami di gli abitanti del quartiere via Manzoni/Caravaggio. Infine chiediamo un piccolo consiglio interdipendenza tra i vari Paesi e i vari mercati condizioneranno sempre di più le nostre a Peppino Sansone: Cosa deve fare una libreria oggi? “Non deve chiudersi alle novità. Ci vite. Occorre diffondere l’abitudine al libro e il piacere della lettura fin dalla scuola. Non sarà comunque una nicchia di lettori tradizionali che rimarrà per ancora una generazione. sarebbe male che la televisione dedicasse più spazio ai libri. Ma occorre anche formare Nelle piccole librerie di quartiere, infatti, c’è ancora un rapporto diretto tra il libraio e meglio i librai. Diceva Francis Bacon, “la lettura fa l’uomo completo; il discorrere lo rende il lettore, nelle librerie di dimensioni maggiori di oggi, spesso manca. La sfida è quella preparato e lo scrivere esatto”, l’unico luogo dove l’uomo può sentirsi tale è la Libreria. di creare una relazione con i lettori. Un libraio che sa consigliare un libro a un lettore, è Per comprendere però l’essenza di questo luogo, non bisogna fermarsi all’osservazione, l’editore di domani.” Salvare le piccole librerie storiche, e i loro librai, è nell’interesse di ma bisogna essere vivi e partecipi. Questo è il leitmotiv delle cosiddette librerie indipen- tutti: di chi i libri li scrive, di chi li pubblica, di chi li compra. Gli italiani devono essere denti, che oggi sono a mio avviso le più belle, in quanto creano con il lettore un legame consapevoli che una libreria fa parte del paesaggio di una città – quartiere strada etc., con- particolare, che non è solo intellettuale ma anche affettivo. Queste librerie devono essere corre a definirne l’identità, ne custodisce un frammento di anima che non deve volare via. considerate  dei luoghi sacri e difesi per la loro funzione di scambio culturale. La libreria, quindi, in questo caso non è intesa come luogo “commerciale”, ma bensì come uno spa- Valterino Ziviello La regina del pesce azzurro «’U ’ngegno» e la «gramola» Versatilità in cucina e tradizione marinara per Scopriamo gli strumenti utilizzati per la lavorazio- le alici al ristorante “La Brace” di Praiano ne della pasta nei secoli scorsi S S i dice alice e si indica tutto un gustoso della tradizione marinara. Una versatilità mondo che arriva dal mare. Fresca, che gli ha regalato lo scettro di regina del ul finire del Cinquecento il procedimento della lavorazione della pasta, fino allora salata, sott’olio, cruda, passata, pesce azzurro. Fresca di giornata si presta fatta con la sola forza delle mani, venne rivoluzionato dall’invenzione del «torchio» marinata e la sua colatura sono le mille a zuppe o primi, a marinature e piatti di o meglio, come lo chiamarono subito a Napoli, di «’U ’ngegno» (congegno) e di quel- vesti che la presentano al nostro palato. Un crudo dal sapore unico. Salata diventa la della «gramola». Il loro funzionamento è ben descritto già nella grande Enciclopedia solo nome per definire mille bontà. L’alice prezioso ingrediente di caponate estive francese del 1767 e più recentemente anche da Angelo Abenante nel suo bel libro su Mac- o acciuga è uno dei pesci più popolari come di invernali insalate di rinforzo o caronari, Napoli 2002. Il primo torchio era costituito da un cilindro di legno di rovere o e conosciti della cucina mediterranea. ancora elemento decisivo di farciture. Da di quercia, rivestito all’interno da una lastra di rame, e da un pistone a vite a pressione, che era azionato da una leva collegata ad un verricello verticale che uno o più addetti Abita nell’oceano Atlantico, nel mar sola, fritta o alla brace esalta tutto il suo manovravano, spingendola anche con la testa, tanto che i pastai erano riconoscibili da un Nero, nel Mediterraneo e per la scienza particolare sapore di mare. Nella nostra callo che si procuravano sulla fronte per il duro lavoro. La forma dei maccheroni era data il suo nome è “Engraulis encrasicolus”. regione ha legato il suo nome alla fortuna dalla ruota bucata che stava alla base del cilindro, la loro lunghezza dipendeva, invece, Vive lontano dalle coste dove si avvicina di due antichi borghi marinari: Pisciotta, dal taglio dell’operaio addetto. L’essiccazione veniva fatta all’aperto, dove i maccheroni in questo periodo per riprodursi. Corpo nel Cilento e Cetara in costiera amalfitana. venivano appesi su lunghe canne. Per la pasta corta era utilizzato un tornio orizzontale affusolato, arriva ad un massimo di A Cetara è famosa la sua colatura, tratta azionato da una grossa ruota, messa in movimento da ragazzi con la sola forza di mani dalla lavorazione della sua salatura e e piedi. Così, mentre per la molitura si erano fatti grandi progressi con l’introduzione di usata per arricchire vari piatti. A Pisciotta, mulini ad acqua o a trazione animale, per la pasta, ancora per molto tempo, tutto dipen- invece, da secoli si pratica una particolare derà dalla forza umana. Anche l’impasto, nelle fabbriche, veniva fatto ancora utilizzando pesca di alici, dette “alici di menaica” la forza di gambe e piedi di una o più persone che, tenendosi aggrappate ad una corda per il tipo di rete che si usa per pescarle. per non perdere l’equilibrio, pestavano la pasta e la farina in una grossa madia comune- La manaica è una rete, già utilizzata dagli mente di legno. L’impasto era coperto da un panno di lino, ma l’igiene era spesso carente antichi greci, che grazie alle caratteristiche perché gli impastatori erano comunemente «uomini cenciosi nel modo più ributtante, e maglie larghe permette di tirare su senza veruna cura e politezza». Per battere e rendere soda la pasta in grosse quantità, solo le alici più grandi, che perdendo sempre sul finire del Cinquecento, al torchio fu associata la «gramola», che era costituita più velocemente il sangue diventano da un tavolato ruotante, con sopra una stanga ed un asse di legno molleggiato, a sezione bianche e delicate. Uno dei piatti della triangolare col vertice rivolto verso il basso. L’impasto veniva lavorato mediante il sal- 20centimetri e mascella inferiore più tradizione marinara che la sposa con i più tellamento di un addetto che, seduto sulla stanga, la faceva «molleggiare con apposito corta di quella superiore sono le sue rappresentativi ingredienti della cucina e sincronizzato moto di alzata e seduta. La gramolatura durava due o più ore, ogni ope- principali caratteristiche fisiche Il suo mediterranea (pasta, pomodoro e olio raio seduto sulla stanga, muoveva la gamba sinistra, batteva con forza il piede per terra colore, argenteo con sfumature azzurre d’oliva) arriva proprio dalla divina costa, per elevarsi con la stanga, agitava la mano sinistra in aria, e seguiva con la testa tutti sul dorso, rendono uno spettacolo da Praiano, dove Giovanni Irace, patron i movimenti che faceva in cadenza, accompagnandosi con una nenia che comandava il cromatico unico la vista di un branco in del ristorante “La Brace” da circa 40anni ritmo... Era un lavoro massacrante, dall’impasto alla torchiatura» (A. Abenante). Torchi e gramole di quel tipo erano ancora in funzione in Italia fin verso la fine dell’Ottocen- movimento. Un piccolo esemplare della propone i suoi “Vermicelli con alici”. to, tanto che il loro uso fu ben documentato dalle fotografie dei celebri fratelli Alinari. grande famiglia del pesce azzurro che si è Un’antica ricetta di famiglia (vedi box guadagnato la giusta fama grazie al valore sopra) che descrive tutta la prelibatezza Ivana Porcini nutrizionale ed alla personale versatilità di questo figlio del mare nostrum. che lo rendono ingrediente di tante ricette Ciro De Tommaso Rotolo di Natale Ingredienti per 4 persone: 700 g di polpa di manzo in una sola fetta; 110 g diparmigiano grattugiato; 165 g di pancetta a fette; 60 g di sca- morza affumicata a fette; ½ l di vino bianco secco; 4 carciofi; 2 uova medie; 2 spicchi d’aglio; maggiorana; prezzemolo; olio di oliva; sale Preparate un battuto con l’aglio, il prezzemolo e la maggiorana e mettetelo in una padella con un filo d’olio. Unite i carciofi puliti e tagliati a fette sottili, salate e fate rosolare il tutto. Aggiungete un po’ d’acqua e terminate la cottura. Una volta freddi tritateli grosso- lanamente e mescolateli con il parmigiano e le uova intere. Appiat- tite la carne e sistematela su un piano da lavoro. Salatela e spalma- tevi il composto di carciofi, poi sistematevi le fette di scamorza e Ristorante e Pizzeria via Sementini 28/32 Napoli di pancetta. Arrotolatela su se stessa, poi cucitela ai lati e legate il Uscita Metro “Rione Alto” rotolo con lo spago. Adagiatelo in una teglia oliata e fatelo rosolare da una parte e dall’altra. Salate la carne, versate il vino e passate nel www.sasapiazzamia.it - info@sasapizzamia.it ica Domen forno caldo a 200° C per circa 1 ora, irrorando la carne di tanto in www.tavernadibacco.com Aperto la tanto con il liquido di cottura. Tagliate il rotolo tiepido e servitelo. Tel. +39 081 5466119 Telefax. +39 081 0209646 La puoi gustare alla Taverna di Bacco
  • 7. ATTUALITA’ a cura di Sabrina Ciani 7 Crisi del commercio: chiude È vietato il Van MooS parcheggio Il Vomero perde l’angolo di dolcezza in via Solimena nel vialetto condominiale «I n punta di piedi, senza che >. <Purtroppo non c’è giorno che al trebbero essere tantissimi i negozi a Una sentenza della la cosa abbia avuto una Vomero non chiuda qualche eserci- rischio di chiusura. Occorrerebbero qualche risonanza, al Vo- zio commerciale – afferma sconso- al riguardo iniziative concrete per mero ha chiuso un altro esercizio lato Capodanno-. La crisi economi- supportare economicamente le atti- commerciale, un altro punto di riferimento per gli abitanti della ca e la contemporanea lievitazione vità in difficoltà. Invece tutto tace. Anche la proposta di legge regio- Cassazione dirime de- collina, specialmente per i più go- losi – afferma Gennaro Capodanno, nale per la salvaguardia delle bot- teghe storiche, annunciata nei mesi finitivamente la que- stione presidente del Comitato Valori col- scorsi, è rimasta al palo. In essa linari -. Mi riferisco alla fabbrica di erano previsti interventi economici cioccolato Van MooS, che operava sia per dare contributi ai Comuni A in via Solimena, quasi all’incrocio della Regione per la rivalutazione ncora una volta, la Corte di Cassazione è con via Luca Giordano, a pochi dei locali storici, sia per il censi- chiamata ad intervenire in materia di condo- passi da FNAC, un altro esercizio mento di questi ultimi >. <Peraltro minio: con la sentenza n. 14633/2012, i Giu- commerciale per il quale si vocife- – sottolinea Capodanno - al ritmo dici della seconda Sezione civile hanno stabilito che ra insistentemente di una possibile di chiusure di esercizi commerciali i condomini non possono parcheggiare nel vialetto chiusura. Un luogo di delizie per i che si sono registrati solo nei primi di proprietà comune se, con la loro autovettura, im- palati più fini – ricorda Capodanno nove mesi dell’anno in corso, credo pediscono materialmente agli altri l’accesso ai gara- - A Pasqua di quest’anno la bottega che saranno davvero poche le bot- ge e ciò indipendentemente dalla circostanza che il artigiana del cioccolato aveva an- teghe storiche che potranno usu- regolamento dello stabile non prevede nulla in me- che lanciato l’ultima novità, l’uovo fruire a Napoli delle provvidenze rito: tale divieto – ricordano in proposito – discende millesimato, realizzato con fave di previste, se e quando la proposta direttamente dalla legge essendoci nel codice civile cacao e zucchero di canna e con di legge, una volta approvata, en- l’art. 1102 che regola l’utilizzo dei beni comuni e varie tipologie di degustazione, trasse in vigore. Laddove invece in che, in dettaglio, stabilisce che ciascun partecipan- una vera e propria prelibatezza, altre Regioni italiane, come il Pie- te può servirsi della res communis, purché non ne che andava ad affiancare altre uova dei costi di gestione stanno metten- monte, la Lombardia ed il Lazio, la alteri la destinazione e non impedisca agli altri «di artigianali, come l’uovo bricolage, do in ginocchio il terziario commer- normativa che istituisce le botteghe l’uovo telefono, le uova ricamate, ciale che rappresenta la principale storiche, con relative provvidenze le uova azteche, per ricordare al- attività produttiva del quartiere economiche, è già in vigore da lu- cuni prodotti caratteristici proprio collinare con circa duemila esercizi, stri, contribuendo a salvare tante del periodo pasquale. Un negozio alcuni dei quali della grande di- attività commerciali ed artigianali che, per il costante impegno teso a stribuzione, presenti sul territorio che altrimenti avrebbero rischia- soddisfare le esigenze della clien- >. <Se si va avanti di questo passo, to di chiudere definitivamente». tela, era entrato nel cuore di tanti senza alcun intervento da parte del- vomeresi. Adesso i locali che lo la Regione Campania e del Comu- Giulia Sgherzi ospitavano sono sfitti e sulle saraci- ne di Napoli – continua Capodanno nesche compare il classico “ si loca” -, nei prossimi mesi al Vomero po- Menù del cuore farne parimenti uso» secondo il proprio diritto. Teatro della vicenda sulla quale è stato sollecitato l’intervento dei giudici di legittimità un condominio sito in provincia di Parma, dove alcuni proprietari Un terzo degli italiani ritrova in cucina la felicità coniugale avevano portato innanzi al Giudice di Pace i vicini, lamentando l’impiego non proprio adeguato del C viale di ingresso-garage, utilizzato non solo per il oppia in crisi? Gli ingredienti per la felicità si ritrovano in cucina, dove un terzo degli italiani risolve i problemi d’amore. transito ma anche (e soprattutto) per la sosta dell’au- Rimedio, questo, ritenuto più efficace di un week-end fuori, di una giornata in una spa e anche dei classici fiori. A de- to. Questo modus operandi aveva creato non pochi cretarlo uno studio dell’associazione “Donne e Qualità della Vita”. Secondo il 27% degli intervistati, a tavola si dialoga, problemi agli altri in fase di manovra ed accesso ai estraniandosi da tutto il resto. Da non trascurare anche l’aspetto della seduzione, insito nella preparazione e nel consumo box. Assolti in primo grado, i convenuti venivano delle pietanze, e quello della perdita di inibizioni dovuto spesso all’alcol condannati in appello, sulla base della considerazio- che accompagna gli alimenti. Il classico invito a cena fuori viene scelto ne che il viale condominiale doveva essere utilizza- dal 34% degli intervistati, a vantaggio, delle mura casalinghe, scelte dal to soltanto per il transito dei veicoli (in entrata e in 59% perché capaci di compendiare risparmio e romanticismo. Ma qual è uscita) e non per la sosta. La decisione è stata con- l’allestimento gastronomico preferito in casa per far capitolare il partner? fermata anche in sede di legittimità: ritenendo del Resiste la classica cenetta romantica a lume di candela, che raccoglie il tutto corretto il richiamo all’art. 1102 c.c. dei giudici 38% delle preferenze, ma, a sorpresa, il buffet (17%) riscuote più consensi del merito, gli ermellini hanno, infatti, precisato che della colazione in camera. Il 26% lo preferisce perché lascia libertà di la condotta dei comproprietari che parcheggiavano movimento alla coppia, mentre per il 22% il buffet non appesantisce. Ecco le proprie autovetture sul vialetto comune per quan- il menù salva coppia proposto dallo chef: antipasto di ostriche insapori- to legittima, impediva materialmente l’analogo uso te da vodka, millefoglie di ravioli di porro e capesante al pepe rosa. Per agli altri proprietari, costretti, loro malgrado, a ma- secondo baccalà con composta di cipolle dolci piccanti e invidia croccan- novre impegnative. Hanno, altresì, chiarito che «la te. Come dessert, una bavarese al cocco su salsa di spinaci freschi e di mancanza di un divieto espresso nel regolamento zucca. Per chi non vuole osare tanto, una bistecca e vino rosso sono la ricetta scelta da lui, mentre lei va pazza per fragole condominiale non permette di per sé qualsiasi uti- e champagne. Secondo l’associazione, la vista, in cucina, come in amore, va sorpresa: sbizzarrirsi con la fantasia. L’udito: i lizzo dei beni comuni, dovendosi sempre fare riferi- rumori discreti e l’atmosfera ovattata predispongono all’intimità. Gusto e olfatto: l’odore ci anticipa e ci fa sognare, ricordandoci mento, per la disciplina del caso concreto, al criterio sensazioni già vissute.. Tatto: nella tavola tutto partecipa al piacere, proprio come il vestito e la biancheria nel corpo dell’amante. legale», quello, cioè, previsto ex art. 1102 c.c.. Assunta Imperatore Adelaide Caravaglios Maison Chic FERRAMENTA Articoli da regalo Cristallerie MATERIALI EDILI Porcellane di Paola Capuozzo Liste di Nozze Via Orsolone al Guantai, 174 NAPOLI Via IV Novembre, 5 Marano di Napoli tel 081.587-4088 Tel. 081-7420968
  • 8. 8 ARTE a cura di Maria Balsamo L’Esasperatismo dell’Essere Dal 24 novembre al 6 dicembre al Centro d’Arte e Cultura “Il Bidone”, la mostra personale del Maestro Rosario Mazzella È un percorso di vita espresso attraverso un’articolata sequenza di simbologie La nuova vita si evolve celermente, il bambino prende coscienza della sua presenza cromatiche quello rappresentato nella mostra personale del Maestro Rosario nella comunità, ed anche il colore per rappresentare questa fase più avanzata del suo Mazzella, “Esasperatismo dell’Essere” che sarà esposta dal 24 novembre al 6 sviluppo assume maggiore intensità e s’identifica nell’arancione. Il soggetto giunge dicembre presso il Centro d’Arte e Cultura “Il Bidone” di via Salvator Rosa, 159, a dunque alla maturità, l’apogeo dell’umana parabola, forte della sua esperienza che ha Napoli. Nella collezione in ormai forgiato la sua personalità di uomo ora simboleggiata dal rosso. Trascorsa l’età del oggetto, l’immagine si vaporizza, massimo vigore psicofisico, non tardano a comparire le prime tracce di un ineluttabile e a proiettarsi sulla tela sono le declino raffigurato dalle tonalità delle terre. Il ciclo si chiude, è nell’ordine naturale emozioni, rendendo la figura del delle cose, la vita ha un’origine e una fine e questa, come l’ignoto che ci attende dopo tutto superflua perché è sufficiente la nostra esperienza terrena, è rappresentata dal colore nero. Cosa accadrà in seguito il colore, con i molteplici significati non ci è dato sapere, ma almeno auspicare, come si evince dall’opera Esasperatismo ad esso collegati e i segni che in dell’Essere, che completa la mostra e che presenta il bidone, simbolo del Movimento esso s’incidono, per raccontare Culturale fondato dal Professor Adolfo Giuliani, nella sua metafora umana. Il Maestro un sentiero di vita, dall’origine Rosario Mazzella, che è tra i più autorevoli artisti aderenti, interpretando il pensiero alla fine. Questo suggestivo più profondo dell’Esasperatismo coglie integralmente quell’idea di speranza che percorso dell’esistenza umana, anima le opere realizzate per il Movimento, nel momento in cui associa all’immagine che ci propone il Maestro della fine anche quella della rinascita. All’apice della scultura troviamo una clessidra. Mazzella, comincia dal bianco, a Essa è per metà bianca e per metà nera, la simbologia cromatica della vita e della rappresentare la nascita, l’animo morte si ripresenta, ma la particolarità di quest’antico segnatempo è l’essere girevole. Un’ opera del Maestro Rosario Mazzella candido nel quale andranno ad imprimersi tutte le esperienze della vita, che in principio si presentano sotto forma di Domenico Raio semplici emozioni, espresse dal giallo, il colore della purezza propria dell’infanzia. Mostra “L’Arte è Opere dell’Esasperatismo esposte al Teatro Mediterraneo Preghiera” I n occasione del Concerto della Fanfara dei Carabinieri, svoltosi presso il Teatro Mediterraneo, alla Mostra d’Oltremare di Napoli, nell’antisala del Teatro sono state esposte opere a cura del Movimento “Esasperatismo – Logos & Bidone”. In mostra i dipinti: “Uomini che È approdata in costiera con sperano”, di Giovanni Ariano; “Senza uscita”, di Stelvio Gambardella; “Tutto sofisticato”, di Carmine Meraviglia; “Natura violentata”, di Paolo Napoletano; “Rottamazione” di Alfredo Sansone. Nelle loro varianti stilistiche e contenutistiche, le opere hanno interpretato l’esposizione di opere di ben alcuni dei principi fondamentali del Movimento Culturale fondato a Napoli nel 2000. Giada Pistacchio dodici artisti Premio A C l Duomo di Amalfi, nel Museo Diocesano, è approdata la rasse- on l’opera “Madonna con bambino”, gna ”L’arte è Preghiera”che è alla sua VIII edizione.Il tema è “LA Ena Villani ha vinto il Primo Premio PACE”. “Artisti Insieme”sono dodici i protagonisti che hanno la- vorato con impegno, grazie alle loro tecniche pittoriche; passione di vita. Immenso è stato l’impegno dell’ideatrice ed organizzatrice, l’artista Rita all’artista Ena della prima edizione del Concorso di pittura al femminile “Passione in Rosa” promosso dall’Associazione Culturale “Le Ragni, che espone le sue tante opere che arricchiscono la mostra. La I Ras- segna nasce con i dipinti sui Misteri del Rosario; tutti e cinque,compreso “della Luce”, che aveva introdotto l’Amato Beato Giovanni Paolo II . La Villani Mille Facce dell’Arte” presso la sede di via A. Sacchini, 27, a Napoli. Al secondo posto si è classificata Elena Tabarro con “Castigo”; Concorso di al terzo, Nikka (Domenica Concilio) con rassegna è itinerante, ed è stata portata in svariate località, tutte di notevole pittura al il dipinto “Nei miei pensieri”. La mostra prestigio. Nella precedenti rassegne, si è lavorato su S.Francesco; sulle Li- tanie Lauretane; su S.Paolo e sulle Acclamazioni; ancora, su S.Benedetto e femminile a tema ha offerto, nel suo insieme, una su S.Anselmo. L’attuale rassegna è stata accolta a Vico Equense, presso il “Passione in particolareggiata rappresentazione della Convento di S. Francesco; successivamente, presso la Chiesa del Rosariello, Rosa” promosso donna nel mondo, nei suoi molteplici aspetti, a Napoli, ed ancora a Piazza Plebiscito, nella Basilica Pontificale di S. Fran- ruoli e condizioni, con interessanti riferimenti dall’Associazione storico-culturali che hanno offerto ai visitatori ampi cesco di Paola. Ed infine, nello splendido scenario del Museo Diocesano, ac- Culturale “Le spunti di riflessione confermando l’elevata qualità canto alla bellissima Basilica di Amalfi, hanno esposto i seguenti artisti: Lel- lo Bavenni,Emilia Primicile Carafa, Vincenzo D’Antico, Sebastiano Iardino, Mille Facce della proposta artistica e la felice scelta tematica. Giovanni Manganaro, Marianna Matacena, Valentina Marrandino, Costan- Madonna con bambino dell’Arte” Emanuele Boccia zo Narciso, Rita Ragni, Agata Senatore, Regina Senatore e con la partecipa- zione straordinaria di due opere di Lydia Cattone. All’inaugurazione della mostra presenziato S.E. Mons. Orazio Soricelli,Vescovo di Cava dei Tirreni ed Amalfi, e poi Maria Pina Cirillo, Italo Sgherzi, Andrea Jelardi, Rita Ragni. Targa d’Argento per l’artista Paola Grattagagliano Giovanni Ariano “La Sfida” dell’arte L a Giuria di premiazione della XXXIX “L a Sfida” è stato il titolo di una mostra collettiva di pittura promossa da Stelvio Edizione della Rassegna Internazionale di Gambardella e Massimo Pacilio presso il Centro d’Arte e Cultura Gamen di Arte Contemporanea, presieduta dal Prof. via Pontenuovo 26, a Napoli. La particolarità dell’esposizione è stata l’insolita Vittorio Sgarbi, ha assegnato a Giovanni Ariano la misura delle opere, 20 x 80 cm, che ha rappresentato per gli artisti partecipanti una Targa d’Argento del Circolo d’Arte e Cultura “Il prova considerevole sul piano della tecnica e dei contenuti. La mostra si è distinta per la QUADRIVIO” di Sulmona (AQ) per l’opera “Struttura qualità e per la modernità della proposta attraverso la quale la ricerca artistica si è estesa introspettiva”, realizzata in plastica combusta. D’impronta anche alle dimensioni del supporto suscitando ottimi consensi di critica e di pubblico. In concettuale, la creazione dell’artista napoletano si caratterizza esposizione opere degli artisti: M. Albora, A. Baiano, N. Basso, M. Basile (Maxtin), B. Bruno, per la duttilità e il dinamismo del disegno ottenuto grazie F. Bulzis, A. Carleo, A. Caccavale, Gladys Cantelmi, R. Chastenay, D. Concilio (Nikka), R. ad un sapiente intreccio di linee filiformi che proiettano la D’Ambrosio, A. De Chiara, C. De Dominicis, P. Dell’Aversana, P. De Meglio, M. De Riggi, base verso l’apice della scultura, mentre la leggerezza della C. D’Isanto, E. Di Teodoro (Edit), L. M. Feriozzi, G. Fruncillo, F. Filippelli, A. Gallo, S. materia utilizzata la rende particolarmente agile e moderna. Gambardella, A. Iuliano, O. Luongo, I. Maltempo, B. Manzo, L. Marchitto, R. Marych, N. Marsilio, M. Morandi (Mawr), M. Pacilio, E. Panetta, F. Ramaglia, S. Rea, S. Rea, A. Santucci, Domenico Raio A. Sansone, N. Saccone, F. Sellone, M. Selloni, A. Sepe, R. Scattino, N. Solazzo, A. Turro. Struttura introspettiva Agata Senatore