1. ANNO XVIII NUMERO 11 - 12 NOVEMBRE/DICEMBRE 2012 D I S T R I B U Z I O N E G R AT U I TA / C O P I A O M A G G I O
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calcio
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Genova
scommette
sull’ export
Nonostante la crisi oltre novecento espositori al Salone Nautico
L
a congiuntura economica non è delle migliori. La le presentazioni del salone fatte in anteprima a Dubai e della vela, ritorna la subacquea e si apre anche alla
crisi morde ed anche la nautica italiana ne risente. in Cina. Un mercato, quello internazionale, ricettivo e, in componentistica. Come afferma Sara Armella, la giovane
Un settore il cui fatturato si aggira sui 3,37 miliardi taluni casi, consolidato da tempo. Valga come esempio il presidente dell’Ente Fiera, si tratta di un salone nuovo,
e che al momento indica una crescita dello 0,42%. Calano caso della Svezia. Un paese di forte tradizione marinara orientato al business e ai giovani. Pronto ad allargare la
i numeri del leasing: lo stipulato nautico 2011 è di 613 dove la nautica da diporto ha una percentuale di partecipazione come nel caso di Techtrade, nel padiglione
milioni con meno 33% in numero di contratti, meno 25 praticanti elevatissima. Circa 2,5 milioni di svedesi su una B2B, nel tentativo di sottrarre clienti al salone di Carrara per
valore. Nel primo trimestre 2012 meno 73% in numero popolazione di circa 9,5 milioni di abitanti si sono dedicati la componentistica e gli accessori. La vela è stata spostata
contratti e meno 64 valore. In controtendenza l’export che agli sport nautici almeno una volta nel 2011. Nonostante in Marina 1 per dargli maggiore visibilità. Da segnalare,
si attesta all’80%. Ed è proprio sul mercato straniero che la i tempi di crisi sono 900 gli espositori garantiti dagli inoltre, l’ingresso gratuito fino a 14 anni, le sfilate e
52esima edizione del Salone Nautico di Genova guarda organizzatori con circa 2000 barche tra grandi e piccole. “GenovainBlu” per il programma di eventi fuori salone.
con particolare attenzione. Significative, a tal proposito, Quattro padiglioni e due marine. Scongiurata la defezione Giuseppe Orso
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Speciale Roma pag. 12, Milano pag. 13, Salerno pag. 24
2. 2 ESTERI a cura di
Giovanna Potere
Gli Amish nell’era della globalizzazione
Rifiuto della tecnologia e della modernità
N
ella società del cambiamento continuo, del non possono mai essere tagliati per le donne. I rapporti
consumismo sfrenato, del melting pot culturale, sociali sono stretti e la comunità è molto chiusa e questo
dell’abbattimento delle frontiere spaziali, fa sì che spesso ci si sposa fra consanguinei con l’alto
temporali e sociali, ci sono uomini, donne e bambini rischio per i neonati di contrarre malattie genetiche.
che resistono agli effetti della modernità. Sembra che Particolare e singolare è la cerimonia del matrimonio: si
il tempo si sia fermato nella comunità Amish, nata in sposano solo in novembre e dicembre perché in questi
Svizzera nel Cinquecento e stabilitasi negli Stati Uniti mesi si ferma il lavoro nei campi e non viene sprecato
d’America nel Settecento, fondata dal loro leader Jakob tempo utile da dedicare al lavoro e i matrimoni non
Ammann, un vescovo svizzero, che crea una scissione vengono celebrati di sabato e domenica, considerati giorni
nella chiesa Mennonita. Dal 1727, data simbolica nella sacri. Il rituale è semplice e non prevede lo scambio delle
storia per la comunità che segna l’arrivo a Philadelphia, fedi nuziali; la sposa confeziona personalmente l’abito,
in Pennsylvania, di una nave con numerose famiglie, che deve essere blu o violetto, e lo indosserà tutte le
gli Amish mantengono gli usi e costumi tradizionali. domenica della sua vita e il giorno della sua morte. Le
Rifiutano le innovazioni tecnologiche e le conquiste della torte nuziali sono due, una per lo sposo nella forma che
modernità, preferendo vivere ancora seguendo i precetti richiama la sua professione e una per la sposa, decorata
stabiliti al momento della fondazione, in semplicità e della fondazione e la loro vita quotidiana suscita non con nastri legati a 10 oggetti che le amiche tireranno per
a stretto contattato con la terra. L’elettricità è ammessa poca curiosità e interesse. L’abbigliamento resta lo farli scoprire. Un micromondo nel mondo, un’antitesi
solo se può contribuire ad evitare un eccessivo spreco di stesso: cappello, vesti scure e pantaloni dal fondo largo alla modernità, uno spaccato di vita che rappresenta
energia naturale, in quanto non considerano la tecnologia per gli uomini che possono portare la barba solo dopo una possibilità diversa nell’era della globalizzazione.
dannosa in sé ma condannano l’uso smodato e acritico il matrimonio, e abiti semplici, lunghi e monocolore,
degli uomini. Nulla sembra essere cambiato dall’epoca grembiuli e cuffiette che trattengono i lunghi capelli che Giovanna Potere
Se la “dea bendata” Anche la Germa-
coglie giusto nia sottomessa alla
Un pensionato tedesco trova per
finanza a danno
caso un rarissimo francobollo della cultura
Il CAM di Casoria in soccorso
Q degli artisti berlinesi
uando la fortuna ha deciso di baciarti le
vie sono come quelle del Signore: infinite.
E’ accaduto ad un pensionato di Dresda,
I
costretto a vivere nella opulenta Germania con nvece di sottolineare ancora una volta i tagli della crisi e la conse-
una pensione di 600 euro mensili. E anche se nella guente precarietà corrotta di un Paese che va a rotoli, proviamo,
nazione della Merkel vigono ancora misure valide per una volta, a pensare fiduciosi, a prevedere un termine a tut-
di welfare, barcamenarsi con quella pensione to questo e semmai ad immaginare pure un rovescio positivo della
non deve esser stato facile. Ma ecco che la dea medaglia. Forse, come già è stato opportunamente sottolineato da
bendata ha prescelto “Herr” Reinhold Hoffmann, qualcuno, il tempo buio che stiamo vivendo è solo la fine di un’epoca.
un pensionato settantenne che, appassionato di Gli ultimi scampoli di un secolo breve e intensissimo, buio e pieno
filatelia, si è visto regalare dalla moglie due chili di luce, colmo di stragi brutali e menti geniali, di guerre atroci e be-
di buste affrancate comprate al mercato delle nessere miracoloso. Un secolo pieno di costruzioni, ideologiche, po-
pulci per 20 euro. E quando il marito ha iniziato litiche, sociali, culturali che
a ispezionare le buste sul tavolo della cucina, si è non prevedevamo finisse e
accorto dell’acquisto eccezionale. «Mi è mancato il che, invece, ci è sfuggito di
respiro quando ho visto il francobollo», ha narrato mano e si è rotto. L’uomo,
che è al centro di tutto, ne è
SOMMARIETTO
il collezionista dilettante al quotidiano popolare
Bild, spiegando che il minuscolo francobollo, diventato carnefice e vittima,
appena 1,1 per 1,4 centimetri, del valore di un con i suoi slanci in avanti
che lo rispediscono, il più
centesimo di dollaro è stato emesso nel 1861
delle volte, indietro come
in onore di Benjamin Franklin, uno dei padri
un boomerang. Ebbene, per
Pag. 2 Gli Amish nell’era della globalizzazione degli Stati Uniti d’America. Da quel momento
interrompere questo circolo
il pensionato ha narrato di aver «cominciato a
Pag. 3 Usura, un cancro vizioso, è sempre più chia-
studiare la letteratura filatelica e a consultare ra la necessità di un mondo
Pag. 4 I fiori del Guatemala cataloghi», e poi di essersi «rivolto agli esperti». nuovo. Un altro tempo, che
Pag. 5 Le auto elettriche Ed è stato Klaus Finthe, uno dei luminari della restituisca dignità all’uomo e ai suoi valori, per costruire insieme una
Pag. 6 La regina del pesce azzurro filatelia tedesca, a confermare che «il francobollo nuova idea di società comune, in cui sia la cooperazione e non la com-
Pag. 7 è autentico al 99%», e che «probabilmente vale petizione tra gli uomini ad essere la regola, insistendo sulla cultura
Menù del cuore
Pag. 8 anche più del Mauritius blu (uno dei pezzi da come bene collettivo. Su questa strada fa notizia la scelta di Antonio
Pag. 9
“La sfida” dell’arte collezione più famosi del globo)». Secondo alcune Manfredi di fronte alla drammatica situazione degli spazi culturali,
Nike per il teatro fonti di Internet, si tratterebbe del francobollo in Italia e nel mondo. L’agguerrito direttore del CAM, riconquistato
Pag. 10
“Santo Graal”, sul quale è disegnato il profilo lo spazio espositivo del suo museo, ha risposto all’appello degli ar-
Pag. 11 La letteratura restituisce la verità
di Benjamin Franklin. Il valore del francobollo – tisti della “Tacheles Kunsthaus” di Berlino, sostenendoli e offrendo
Pag. 12 Complicità terapeutica circa 2,5 milioni di euro - è dovuto a un piccolo loro accoglienza nei propri spazi espositivi. In seguito alla sua pla-
Pag. 13 Sulla via della seta errore di stampa, ma anche al fatto che in teale richiesta di asilo politico-culturale recapitata ad Angela Merkel
Pag. 14 circolazione ne esistono solo due altri esemplari, nel 2011, il CAM offre a sua volta ospitalità per le opere dello storico
Body worlds
uno custodito nel Museo della Posta di New York spazio berlinese, inaugurando How long is now. La Tacheles, il centro
Pag. 15 Cybersesso: le nuove frontiere
ed un altro acquisito nel 2005 dal miliardario d’arte internazionale gestito da artisti nel cuore della capitale tede-
Pag. 16 sca fin dal 1990 all’indomani della caduta del muro di Berlino, che
Addio a Pierre Mondy californiano Bill Gross. Il pensionato Hoffmann
Pag. 17 ha intenzione di mettere all’asta il francobollo, ma aveva ospitato la controversa mostra Maybe del CAM, è stata infatti
Il mercatino
Pag. 18 dovrà attendere che la “Philatelic Foundation” costretta a chiudere definitivamente nel settembre scorso, cancellan-
Pag. 19 “Noi”, il nuovo disco di Eros
di New York confermi la sua autenticità. do decenni di storia e vivacità culturale per far spazio ad un centro
Il mistero di Rapa Nui commerciale. Un’ulteriore provocazione, una strategia mediatica di
Pag. 20
visibilità che consente di dare una mano attraverso l’arte. Uno spunto
Pag. 21 Nuove storie, vecchi miti
di riflessione, al di là dei poteri economici, per provare a immaginare
Mario Azan
Pag. 22 Once upon a time un futuro europeo, con un’umanità che si realizzi più degnamente.
Pag. 23 Allarme in formula uno
Ivana Porcini
Pag. 24 Storia della Polizia a Napoli
3. ECONOMIA a cura di
Ernesto Caldarelli 3
Fondi comunitari per le energie
rinnovabili
Tra gli obiettivi della UE agevolazioni fiscali nel
settore dell’energia rinnovabile Pale eoliche
L
’estate appena terminata ha portato consistente nella fornitura di servizi di sforzo – politico ed economico – ancora delle Università italiane) offrono 20 premi
i bandi sulle energie rinnovabili assistenza tecnica nella predisposizione maggiore. La ricerca tecnologica ha fatto di ricerca di 15mila euro ciascuno per
inquadrati nel Settimo Programma della relazione del 2014 sui progressi tanto per migliorare i livelli di efficienza premiare altrettanti giovani che abbiano
Quadro di Ricerca e di Sviluppo compiuti nel comparto delle energie delle energie rinnovabili, ma per giungere realizzato progetti e studi nel campo
Tecnologico (7PQ), organizzato dalla rinnovabili, nella sostenibilità dei a una completa integrazione con il quadro delle fonti rinnovabili, dell’impatto
Direzione Generale della Ricerca della biocarburanti e nella generazione di energetico internazionale, e a una vera economico della produzione energetica
Commissione Europea, e del Programma modelli eco-energetici. Bandi che si competitività con le fonti non rinnovabili, e della responsabilità sociale d’impresa.
Energia Intelligente Europa (EIE), incluso pongono sulla strada tracciata dall’Unione il percorso non sembra esser tanto breve. Possono partecipare i laureati al corso di
nel Programma di competitività e di Europea per arrivare a conseguire Inoltre, occorre altresì considerare come laurea specialistica/magistrale o i dottori
innovazione (Cip), supervisionato dalla l’ambizioso obiettivo rappresentato dalla il costo delle energie rinnovabili non sia di ricerca presso le facoltà di ingegneria,
Direzione Generale Imprese della stessa quota del 20% di energie rinnovabili sul unicamente legato all’onere derivante dallo architettura, chimica industriale, scienze
istituzione comunitaria. Dal 10 luglio totale delle fonti (e del 10 per cento nel sfruttamento delle risorse fotovoltaiche o ambientali, medicina, economia, statistica,
scorso, e fino al 24 gennaio 2013, è così solo settore dei trasporti) entro il 2020. eoliche, quanto anche ai costi di progetto giurisprudenza, scienze politiche e della
possibile presentare domanda di accesso Un obiettivo definito “ambizioso”, e amministrativi, e ai costi del capitale: comunicazione entro i 29 anni (se laureati)
alle agevolazioni per progetti nel settore che tuttavia non sembra essere affatto ne deriva la richiesta, da più parti, di o i 36 anni (se dottori di ricerca). È possibile
delle energie rinnovabili, in partenariato utopistico, considerando anche i più snellire i processi di autorizzazione, candidarsi fino al 31 dicembre 2012. Per
con istituti di ricerca o universitari. recenti sviluppi tecnologici in materia e di implementare sportelli unici, di dettagli e modalità di partecipazione
Contemporaneamente – ma fino al 29 la possibilità di potersi avvantaggiare di introdurre procedure di registrazione più consultare il bando sul sito dell’Enel.
ottobre 2012 - si potrà partecipare ad un misure di sostegno piuttosto significative. rapide, di accorciare i tempi dei percorsi
altro bando, finalizzato a individuare L’impressione è che, ad ogni modo, alle di pianificazione. ENEL Foundation e Maria Francesca Cibelli
imprese che si aggiudicheranno l’appalto istituzioni governative sarà richiesto uno Fondazione CRUI (Conferenza dei rettori
Usura, un cancro difficile da estirpare
La sottile strategia della criminalità per sottrarre beni agli imprenditori
L
’usura è uno dei mali più antichi e più subdoli ritenuto usuraio quando supera del 50 % quello medio che non solo non smaltivano i prodotti nel mercato in cri-
della società, che attecchisce ovunque si riscontri- nazionale. Una catena di suicidi e di violenze, rimbalzata si, ma erano gravate anche dagli stessi interessi economici
no difficoltà economiche e situazioni di bisogno. alle cronache degli ultimi anni, ha evidenziato la neces- richiesti dagli strozzini. Così migliaia di persone hanno
Si può parlare di usura quando gli interessi superano il sità di una legislazione più attenta e particolareggiata, visto sfumare i frutti di un’intera vita di lavoro, la casa,
obiettivo non ancora raggiunto pienamente. La gravissi- l’azienda, senza peraltro riuscire a liberarsi dal debito e
ma crisi economica che ha colpito l’Italia e l’intero conte- dalle pressioni degli usurai. Le pressioni, che venivano
sto europeo ha determinato proprio quelle condizioni in poste in essere da organizzazioni criminali, sfociavano in
cui era facile cadere nella rete dei cosiddetti “cravattari”. minacce e spesso in vie di fatto, con violenze e danneg-
Molti piccoli industriali, commercianti, artigiani, trovando giamenti alle strutture. Così la criminalità, che già aveva
sbarrate le porte delle banche che non hanno più conces- determinato la crisi delle aziende opprimendole con estor-
so crediti e mutui, si sono rivolti agli usurai fidando nella sioni, minacce ed esose richieste di pizzo, aggredisce i
ripresa economica per superare il momento di difficoltà. piccoli imprenditori per togliere loro anche quel poco che
Le banche infatti, perseguendo come unico fine il profit- era rimasto. In tutto questo molte responsabilità sono da
to, non volendo correre rischi senza prospettive di ripresa addebitare alla classe politica che con la sua latitanza nel-
economica hanno smesso di erogare prestiti. Al modesto la vicenda, pur conosciuta, e con comportamenti similari
imprenditore non è restato altro, per salvare l’azienda, che nel succhiare sangue a chi guadagna da viversi col pro-
ricorrere agli usurai fidando nel superamento della crisi. prio lavoro, ha consentito e consente questo stato di cose.
Ma, essendo la crisi dell’economia italiana strutturata e
tasso ufficiale corrente che, lasciato fino a poco tempo fa profonda, anche l’immissione momentanea di liquidità
alla discrezionalità del giudice, nella recente legge viene nelle casse spesso non è riuscita a risollevare le aziende Fausto Marseglia
D XV Borsa
al 15 al 18 novembre 2012 il Centro Espositivo nell’ambito della quale le Università presenteranno i Corsi
Ariston di Paestum ospiterà la Borsa Mediterranea di Laurea e i Master in Archeologia, Beni Culturali e
del Turismo Archeologico, manifestazione giunta Turismo Culturale, mentre agli esperti del settore verrà
Mediterranea
alla sua quindicesima edizione. Unico Salone espositivo affidata la presentazione delle figure professionali e
al mondo del patrimonio archeologico e prima mostra delle competenze emergenti; ArcheoVirtual la mostra,
internazionale di tecnologie virtuali, l’evento si propone focalizzata sulle più recenti sperimentazioni di realtà
del Turismo
come occasione di incontro per il business professionale e virtuale e computer grafica applicate all’archeologia a cura
un rilevante momento di dibattito sulle tematiche proprie dell’Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali
del patrimonio culturale quali la tutela, la fruizione, la del CNR; i Laboratori di Archeologia Sperimentale
Archeologico
valorizzazione, il dialogo interculturale e la cooperazione attraverso i quali viene ricostruita la cultura antropologica
mediterranea sulle quali si confrontano Organizzazioni e materiale dell’antichità; il Premio Paestum Archeologia,
Governative Internazionali e di categoria, istituzioni, assegnato a quanti contribuiscono con il loro impegno nella
associazioni professionali con operatori turistici, promozione del patrimonio culturale e alla cooperazione
soprintendenti, archeologi, direttori di musei, docenti
universitari, giornalisti. I beni culturali rappresentano
Unico salone al mondo mediterranea. Strategico per la promozione del prodotto
turistico culturale sarà il Workshop che vede l’incontro tra
un importante fattore di dialogo interculturale,
d’integrazione sociale e di sviluppo economico, per dedicato al settore domanda e offerta con la partecipazione di 80 buyers esteri.
La borsa inoltre riserverà a relatori, giornalisti, visitatori
questo motivo la Borsa promuove la cooperazione tra i un programma di visite guidate gratuite ai seguenti siti:
popoli attraverso la partecipazione e la collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Paestum, il Parco
Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, che si traduce Cambogia, Turchia sarà la volta dell’Armenia. Tra le sezioni Archeologico di Paestum ed il Parco Archeologico di Velia
con la presenza annuale di 30 Paesi Esteri di cui uno speciali che arricchiranno il programma: ArcheoFilm,
Ospite Ufficiale. Nel 2012, dopo Egitto, Marocco, Tunisia, dedicata alla proiezione di filmati e documentari, volti a Ivana Porcini
Siria, Francia, Algeria, Grecia, Libia, Perù, Portogallo e svelare i misteri dell’antichità e le sue storie; ArcheoLavoro
4. 4 CRONACA a cura di
Maria Francesca Cibelli
I fiori del Guatemala
Il massacro di Villa Canales ha il volto triste di due bambini
N
el testo di una canzone del 1986, i R.E.M scrivevano che in Guatemala i fiori e del loro stesso sangue. La sorte che
sbocciano di notte, avvolti dalle tenebre dell’ignoranza, della corruzione e della ora li attende è l’orfanotrofio, dove la
miseria. In Guatemala, i fiori ricoprono ogni cosa. Persino le tombe di coloro Procura di Città del Guatemala spera
che vengono uccisi per continuare a tenere in vita un sistema corrotto ed atavico. di proteggerli. Infatti, il racconto del
E del resto, se un fotografo dell’agenzia Epa non l’avesse fissata in una serie di drammatici piccolo Carlos ha già permesso di risalire
scatti, i fiori avrebbero coperto, come sempre, il sangue dell’ennesima mattanza e la storia al presunto mandante del massacro.
dei Gonzales sarebbe scivolata via nell’ indifferenza generale. Questa anonima famiglia E mentre l’immagine straziante del
di Villa Canales è stata trucidata nel sonno da un commando di 30 uomini, che hanno bambino abbracciato alla sorella sotto lo
sparato vilmente e senza distinzioni a uomini, donne, anziani e bambini. La vittima più sguardo impotente dei poliziotti continua
piccola aveva solo 8 mesi. La causa della strage sarebbe la disputa per un pezzo di terra a fare il giro del mondo, i giornali locali
minimo, troppo stretto per alimentare correttamente l’ormai estinta famiglia Gonzales riferiscono che la giustizia ha aperto
e troppo piccolo, probabilmente, perché la sua aggiunta o sottrazione rappresenti una un’inchiesta. Un’indagine dolorosamente inutile perché in Guatemala – uno dei Paesi
differenza visibile nel latifondo più violenti al mondo, al centro del narcotraffico che scuote tutta l’America Centrale – il
di chi può disporre della vita 95% dei delitti resta impunito. Il massacro di Villa Canales è avvenuta nella tragica
e della morte altrui. Unici quotidianità di un paese in cui ogni giorno muore almeno il doppio delle persone per
sopravvissuti due bambini: fatti di criminalità comune rispetto alla media internazionale. Xoaticol, chiamano ancora
Carlos Daniel e la sorella Jimena oggi gli indigeni questo pezzetto di terra ostile, maledetto, secondo un’antica leggenda,
Isabel,di 6 e 4 anni. Eredi di a causa del sangue innocente versato durante la brutale colonizzazione spagnola ad
una terra ribelle che ha già opera dei fratelli Alvarado. Xoaticol, “la terra sotto il sangue”. Alimentato da questa
maledetto il loro destino, sono secolare irrigazione, il fiore nero della miseria continua a sbocciare florido in Guatemala....
oggi costretti a fare i conti con
la condanna inappellabile della
Eleonora Belfiore
miseria, dell’infanzia violata
E ora gli uomini sfilano sui tacchi a spillo
“Walk a mile in her shoes” è la maratona USA contro la violenza sulle donne
È
accaduto negli Stati Uniti d’America, lo scorso 27 fare nella propria vita per aiutare le mogli, è già un gran
settembre. Migliaia di uomini hanno sfilato per le risultato”. Il problema della violenza sulle donne è sempre
strade indossando un paio di tacchi a spillo. Tra le più crescente. Dati Istat dimostrano infatti che in Italia, ad
fila si potevano notare manager, avvocati e operai. L’ini- esempio, una donna su tre, tra i sedici e i settanta anni ne
ziativa è partita dall’associazione “Nastro Bianco” che è vittima. E ogni anno almeno cento donne vengono uc-
negli Stati Uniti è promotrice delle marce a sostegno dei cise dal marito o dal compagno. Tra le violenze fisiche è
centri anti violenza e contro gli abusi sessuali. Marce che più frequente l’essere spinta, strattonata, afferrata, l’avere
sono davvero stravaganti. Gli uomini camminano per le avuto storto un braccio o i capelli tirati. Segue l’uso o la
strade di varie città statunitensi per un miglio, indossan- minaccia di usare pistola o coltelli o il tentativo di stran-
do tacchi alti. Così l’iniziativa assume una carica ironica golamento o soffocamento e ustione. Tra tutte le forme
che ne intensifica l’impatto.Curiosando nel sito, www. di violenza prevale quella di tipo sessuale, ovvero l’esse-
walkamileinhershoes.org, si legge che la mission di questa re stata toccata sessualmente contro la propria volontà.
associazione no profit è proprio far capire che gli “uomini
Manifestanti per le strade di New York
possono essere parte della soluzione” . Per porre fine alla tacchi a spillo non risolve i problemi delle donne, certo” ha
violenza sulle donne e per farlo è importante mettersi nei Maria Balsamo
dichiarato Todd Minerson, uno dei promotori della marcia
loro panni o meglio nelle “loro scarpe”.“Un paio di ore sui “ma se questo evento spinge alcuni uomini a capire cosa
«O
ccorre diffidare dei prodotti
Alimentari,
alimentari venduti a prezzi
eccessivamente bassi dietro i
quali si potrebbe nascondere il mancato
rispetto dei requisiti igienico-sanitari
minimi che mettono a rischio la salute
attenzione ai
ma anche lo sfruttamento dei lavoratori
o dell’ambiente». È quanto afferma la
Coldiretti nel commentare l’operazione
dei Carabinieri del Nas che ha portato
prodotti “low cost”
al sequestro nel settore delle conserve
alimentari di quasi 4000 tonnellate di
prodotti irregolari anche di origine
incerta. «La frode alimentare - sottolinea
Coldiretti - è un crimine particolarmente odioso perché si fonda soprattutto sull’inganno
nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli
acquisti di alimenti. Oltre un certo limite non è possibile farlo se non si vuole mettere a
rischio la salute». «Gli ottimi risultati dell’attività
di contrasto messa in atto dalla Magistratura e da
La Coldiretti avverte i
tutte le forze dell’ordine impegnate confermano
- continua la Coldiretti - la necessità di tenere
alta la guardia e di stringere le maglie troppo
consumatori sui rischi nel
larghe della legislazione a partire dall’obbligo di
indicare in etichetta la provenienza della materia
prima impiegata, voluto con una legge nazionale
all’inizio dell’anno approvata all’unanimità dal
“risparmiare” sul cibo parlamento italiano ma non ancora applicato per
le resistenze comunitarie».
Maria Francesca Cibelli
5. AUTO E MOTO a cura di
Vincenzo Adinolfi 5
Le auto elettriche
Silenziose e senza gas di scarico, agli albori dell’automobilismo furono preferite
alle vetture con motore a scoppio
F
orse non tutti sanno che l’auto elettrica è nata prima del motore a
scoppio e subito dopo il vapore. Agli albori dell’automobilismo, in-
fatti, la trazione elettrica era preferita al motore a scoppio sporco,
rumoroso e difficile da far funzionare. Le auto elettriche, invece, erano si-
lenziose, senza vibrazioni, non emettevano sgradevoli odori e non necessi-
tavano del cambio. Le auto a vapore invece furono presto abbandonate, pe-
La RAV4-EV
nalizzate dai lunghi tempi di avviamento (fino a 45 minuti). La prima auto
elettrica fu realizzata nel lontano 1828 dall’ungherese Jedlik. Alla fine del della Toyota
1800 l’ingegnere francese Kriéger realizzò un’auto con un motore elettrico
in ognuna delle ruote anteriori (primo esempio di trazione sull’avantreno) del 2003
con funzioni anche di “freno motore” (oltre ai freni sulle ruote posteriori).
Anche l’auto ibrida elettrica/benzina nacque nel lontano 1899 sviluppata
da Ferdinand Porsche con la “Lohner-Porsche”. Nel 1903 l’idea dell’auto
ibrida fu ripresa anche da Kriéger. Alla fine dell’Ottocento in Francia e
Gran Bretagna vi era una diffusione significativa di veicoli elettrici. Nel
1897 negli Stati Uniti il 40% delle automobili erano a vapore, il 38% elet-
triche (ben 33.842) ed il 22% a benzina. L’intera flotta di più di cento taxi
di New York era spinta da motori elettrici e, per ovviare all’autonomia di
appena 25 km, usufruivano di un servizio di cambio rapido delle batterie.
Nonostante la velocità massima di appena 32 km/h, il Conte Chasseloup- Taxi elettrico della
Laubat sulla sua “Jeantaud”, ottenne nel 1898 vicino a Parigi, il miglior
risultato sia sul chilometro da fermo che su quello lanciato, affermandosi London Electrical
sulle Benz, le Peugeot e le De Dion-Bouton a benzina. I’anno dopo il belga
Camille Jenatzy sulla sua “Jamais Contente” a forma di razzo, raggiunse Cab Company
la velocità di 105,88 km/h. Per i quattro anni successivi il record di velocità
fu saldamente tenuto da auto elettriche. Insomma, all’epoca nessuno ave-
va dubbi sul futuro dell’auto elettrica che continuarono a essere vendute
fino al 1914 allorquando la produzione si fermò di colpo con la scoperta
di grandi giacimenti di petrolio. Nel 1920, superati gli atavici problemi di
regolarità di funzionamento dei motori a scoppio, il declino delle auto-
mobili elettriche fu rapido ed inesorabile non essendo in grado di com-
petere con le prestazioni e, soprattutto, con la sensazione d’indipendenza
dei veicoli a scoppio la cui autonomia soddisfaceva la crescente necessità
di percorrere lunghe distanze. Inoltre le auto a benzina diventarono più La Lohner-
pratiche grazie all’invenzione del motorino di avviamento e alla riduzione
del rumore con l’adozione della marmitta. L’introduzione della catena di Porsche del 1899
montaggio da parte di Henry Ford permise inoltre una riduzione dei costi
di produzione rendendo le auto accessibili ai più. In tempo di guerra e di
mancanza di benzina ricomparve il nome della Kriéger con la produzione
de “La Licorne” sulla cui meccanica vennero allestiti furgoni e autocarri
leggeri. Durante l’occupazione tedesca (1940-1944), pochi privilegiati tra-
sformarono la loro auto in elettrica: le prestazioni erano modeste, ma pur
sempre meglio che andare a piedi. La fine del 1950, Henney Coachworks
e la National Union Electric Company produssero la “Kilowatt Henney”,
una vettura in grado di raggiungere i 96 chilometri all’ora per quasi un’ora
con una singola carica. Ma il costo rispetto alle auto a benzina rimane-
va alto e la produzione terminò nel 1961. Passarono gli anni e le auto a La Kri+®
scoppio, oltre ad avvelenare l’aria delle città, cominciarono a modificare
irreversibilmente anche il clima del pianeta. Nel 1970 i francesi incenti-
varono le auto elettriche col progetto VEL (Véhicule Electrique) partorito
ger-Brasier del
dall’ “Electricité de France” (compagnia elettrica nazionale) e la Renault.
Analogamente gli Stati Uniti vararono il “Federal Clean Car Incentive
1903
Program” per far fronte al vertiginoso aumento del prezzo del petrolio
dovuto all’embargo dei paesi dell’OPEC e alla guerra dello Yom Kippur
ponendosi l’obiettivo di avere entro il 2000 la gran parte delle auto in cir-
colazione a emissioni zero. Il 31 luglio 1971 fu utilizzato il Moon Rover per
lo sbarco sulla luna, un veicolo elettrico sviluppato dalla Boeing e dalla
Delco Electronics che utilizzava un motore elettrico in ogni ruota alimen-
tato da batterie non ricaricabili. Altri due veicoli, Mars Rover, sbarcarono
su Marte operando ben 7 anni senza guasti. Nel 1996 la General Motors
concepì la EV1 (Electric Vehicle 1), la prima auto elettrica prodotta in serie La Hypermini
che poteva essere ricaricata con l’energia di casa ed in grado di passare
da 0 a 100 km/h in meno di 9 secondi. Dopo 10 anni furono tutte ritirate e della Nissan del
rottamate perché non potevano essere comprate, ma solo noleggiate ed i
contratti di noleggio non vennero rinnovati nonostante l’opposizione dei
soddisfatti utenti. Nel 1997 la Nissan presentò l’Hypermini adottata dal
1997
Municipio di Pasadena (California) come veicolo professionale per i suoi
dipendenti per la facilità di manovra ed il parcheggio in città. Terminato
il contratto di noleggio, il Municipio tentò di comprarle, ma la Nissan non
lo permise e furono tutte ritirate e rottamate. Nel 2003 la Toyota produsse
la RAV4-EV (EV=Veicolo Elettrico) una raffinata 4x4. Dopo 2 anni, scaduti
i contratti di noleggio, anche la Toyota recuperò tutte le auto per rottamar-
le. Alcuni cittadini, organizzatisi in associazione, riuscirono a comprarle.
Tuttavia, la linea di produzione fu chiusa e con essa i ricambi. Inoltre la
Chevron - Texaco compró il brevetto della batteria e smantellò la fabbrica La EV1 della Ge-
così che le batterie non vennero più prodotte. L’idea torna periodicamen-
te in auge ogni volta che si parla di inquinamento ed esaurimento delle neral Motor del
1996
scorte di petrolio continuando ad essere vincente dove non interessano
autonomia e velocità, ma silenziosità ed assenza di gas di scarico come
per i carrelli elevatori, per il trasporto del carbone nelle miniere, le piccole
auto nelle stazioni ferroviarie e nei campi da golf per finire con gli storici
carri per trasporto latte in Inghilterra, dove la quiete dei cittadini è sacra.
Federica Adinolfi
6. 6 TURISMO ENOGASTRONOMICO a cura di
Valterino Ziviello
Le piccole librerie di quartiere, identità delle città italiane
Devono essere considerate dei luoghi sacri, e difesi per la loro funzione di scambio culturale
A
rrivi a Napoli, fai un giro per librerie, e non le trovi più o si sono ristrette per gli zio culturale dedicato alle parole, alla discussione costruttiva, alle manifestazioni e alla
onerosi fitti da pagare. Sali al quartiere borghese, il Vomero, e vedi che di librerie socializzazione. Un luogo dove chi sogna, riesce ancora a credere nella forza delle idee e
non ce ne sono più: chiusa la storica Guida Merliani, sta chiudendo pure la Fnac; in piena epoca di digitalizzazione fanno ancora battere il nostro cuore di lettori old style.
mentre la Treves ha sbarrato l’antica sede di via Roma per riaprirne un’altra, molto più L’aspetto triste di questa vicenda è che la crisi non ha risparmiato neanche il mondo delle
piccola. Molte piccole librerie sono in grande difficoltà. La crisi addenta i piccoli, anche piccole librerie e di conseguenza ne ha frenato la crescita culturale. Come in tutti i mestieri
in questo cruciale settore. Perché non sono a rischio soltanto posti di lavoro e volumi che si tramandano di padre in figlio, può accadere che il talento passi attraverso le gene-
d’affari; sono pezzi di città che svaniscono, luoghi di aggregazione che vanno perduti, un razioni. La libreria/edicola Sansone in via Manzoni al civico 19 di Peppino ed Enza San-
patrimonio di cultura e di storia che si impoverisce. Va trovata un’altra soluzione. Che sone è il luogo dove le culture si fondono, dove le pagine profumano e dove non lasciarsi
non può consistere nell’andare contro la modernità. L’e-commerce si ricaverà spazi cre- coinvolgere diventa impossibile. Un luogo magico, cordiale, che offre incontri settimanali
scenti, proprio come gli e-book. L’unico modo per uscire dall’attuale crisi del libro, e per su vari temi e dove potrete rilassarvi nell’intimità che a volte solo una libreria può offrire.
prevenire le crisi prossime, è lavorare sia sul fronte del cliente che su quello del commer- Peppino ed Enza con l’estrema gentilezza, signorilità e cortesia che li contraddistinguono
ciante e sia sul lettore sia sul libraio. Non c’è dubbio che la cultura della parola scritta - e dispongono di tutte le novità librarie del momento. Dicevamo di padre in figlio, è vero la
stampata - stia vacillando, proprio mentre si diffondono l’interesse per la vita pubblica libreria Sansone è nata oltre mezzo secolo fa da Francesco Sansone, don Ciccio per tutti
e per il mondo globale, insieme con la consapevolezza che l’informazione e i legami di gli abitanti del quartiere via Manzoni/Caravaggio. Infine chiediamo un piccolo consiglio
interdipendenza tra i vari Paesi e i vari mercati condizioneranno sempre di più le nostre a Peppino Sansone: Cosa deve fare una libreria oggi? “Non deve chiudersi alle novità. Ci
vite. Occorre diffondere l’abitudine al libro e il piacere della lettura fin dalla scuola. Non sarà comunque una nicchia di lettori tradizionali che rimarrà per ancora una generazione.
sarebbe male che la televisione dedicasse più spazio ai libri. Ma occorre anche formare Nelle piccole librerie di quartiere, infatti, c’è ancora un rapporto diretto tra il libraio e
meglio i librai. Diceva Francis Bacon, “la lettura fa l’uomo completo; il discorrere lo rende il lettore, nelle librerie di dimensioni maggiori di oggi, spesso manca. La sfida è quella
preparato e lo scrivere esatto”, l’unico luogo dove l’uomo può sentirsi tale è la Libreria. di creare una relazione con i lettori. Un libraio che sa consigliare un libro a un lettore, è
Per comprendere però l’essenza di questo luogo, non bisogna fermarsi all’osservazione, l’editore di domani.” Salvare le piccole librerie storiche, e i loro librai, è nell’interesse di
ma bisogna essere vivi e partecipi. Questo è il leitmotiv delle cosiddette librerie indipen- tutti: di chi i libri li scrive, di chi li pubblica, di chi li compra. Gli italiani devono essere
denti, che oggi sono a mio avviso le più belle, in quanto creano con il lettore un legame consapevoli che una libreria fa parte del paesaggio di una città – quartiere strada etc., con-
particolare, che non è solo intellettuale ma anche affettivo. Queste librerie devono essere corre a definirne l’identità, ne custodisce un frammento di anima che non deve volare via.
considerate dei luoghi sacri e difesi per la loro funzione di scambio culturale. La libreria,
quindi, in questo caso non è intesa come luogo “commerciale”, ma bensì come uno spa- Valterino Ziviello
La regina del pesce azzurro «’U ’ngegno» e la «gramola»
Versatilità in cucina e tradizione marinara per Scopriamo gli strumenti utilizzati per la lavorazio-
le alici al ristorante “La Brace” di Praiano ne della pasta nei secoli scorsi
S S
i dice alice e si indica tutto un gustoso della tradizione marinara. Una versatilità
mondo che arriva dal mare. Fresca, che gli ha regalato lo scettro di regina del ul finire del Cinquecento il procedimento della lavorazione della pasta, fino allora
salata, sott’olio, cruda, passata, pesce azzurro. Fresca di giornata si presta fatta con la sola forza delle mani, venne rivoluzionato dall’invenzione del «torchio»
marinata e la sua colatura sono le mille a zuppe o primi, a marinature e piatti di o meglio, come lo chiamarono subito a Napoli, di «’U ’ngegno» (congegno) e di quel-
vesti che la presentano al nostro palato. Un crudo dal sapore unico. Salata diventa la della «gramola». Il loro funzionamento è ben descritto già nella grande Enciclopedia
solo nome per definire mille bontà. L’alice prezioso ingrediente di caponate estive francese del 1767 e più recentemente anche da Angelo Abenante nel suo bel libro su Mac-
o acciuga è uno dei pesci più popolari come di invernali insalate di rinforzo o caronari, Napoli 2002. Il primo torchio era costituito da un cilindro di legno di rovere o
e conosciti della cucina mediterranea. ancora elemento decisivo di farciture. Da di quercia, rivestito all’interno da una lastra di rame, e da un pistone a vite a pressione,
che era azionato da una leva collegata ad un verricello verticale che uno o più addetti
Abita nell’oceano Atlantico, nel mar sola, fritta o alla brace esalta tutto il suo
manovravano, spingendola anche con la testa, tanto che i pastai erano riconoscibili da un
Nero, nel Mediterraneo e per la scienza particolare sapore di mare. Nella nostra
callo che si procuravano sulla fronte per il duro lavoro. La forma dei maccheroni era data
il suo nome è “Engraulis encrasicolus”. regione ha legato il suo nome alla fortuna
dalla ruota bucata che stava alla base del cilindro, la loro lunghezza dipendeva, invece,
Vive lontano dalle coste dove si avvicina di due antichi borghi marinari: Pisciotta, dal taglio dell’operaio addetto. L’essiccazione veniva fatta all’aperto, dove i maccheroni
in questo periodo per riprodursi. Corpo nel Cilento e Cetara in costiera amalfitana. venivano appesi su lunghe canne. Per la pasta corta era utilizzato un tornio orizzontale
affusolato, arriva ad un massimo di A Cetara è famosa la sua colatura, tratta azionato da una grossa ruota, messa in movimento da ragazzi con la sola forza di mani
dalla lavorazione della sua salatura e e piedi. Così, mentre per la molitura si erano fatti grandi progressi con l’introduzione di
usata per arricchire vari piatti. A Pisciotta, mulini ad acqua o a trazione animale, per la pasta, ancora per molto tempo, tutto dipen-
invece, da secoli si pratica una particolare derà dalla forza umana. Anche l’impasto, nelle fabbriche, veniva fatto ancora utilizzando
pesca di alici, dette “alici di menaica” la forza di gambe e piedi di una o più persone che, tenendosi aggrappate ad una corda
per il tipo di rete che si usa per pescarle. per non perdere l’equilibrio, pestavano la pasta e la farina in una grossa madia comune-
La manaica è una rete, già utilizzata dagli mente di legno. L’impasto era coperto da un panno di lino, ma l’igiene era spesso carente
antichi greci, che grazie alle caratteristiche perché gli impastatori erano comunemente «uomini cenciosi nel modo più ributtante, e
maglie larghe permette di tirare su senza veruna cura e politezza». Per battere e rendere soda la pasta in grosse quantità,
solo le alici più grandi, che perdendo sempre sul finire del Cinquecento, al torchio fu associata la «gramola», che era costituita
più velocemente il sangue diventano da un tavolato ruotante, con sopra una stanga ed un asse di legno molleggiato, a sezione
bianche e delicate. Uno dei piatti della triangolare col vertice rivolto verso il basso. L’impasto veniva lavorato mediante il sal-
20centimetri e mascella inferiore più tradizione marinara che la sposa con i più tellamento di un addetto che, seduto sulla stanga, la faceva «molleggiare con apposito
corta di quella superiore sono le sue rappresentativi ingredienti della cucina e sincronizzato moto di alzata e seduta. La gramolatura durava due o più ore, ogni ope-
principali caratteristiche fisiche Il suo mediterranea (pasta, pomodoro e olio raio seduto sulla stanga, muoveva la gamba sinistra, batteva con forza il piede per terra
colore, argenteo con sfumature azzurre d’oliva) arriva proprio dalla divina costa, per elevarsi con la stanga, agitava la mano sinistra in aria, e seguiva con la testa tutti
sul dorso, rendono uno spettacolo da Praiano, dove Giovanni Irace, patron i movimenti che faceva in cadenza, accompagnandosi con una nenia che comandava il
cromatico unico la vista di un branco in del ristorante “La Brace” da circa 40anni ritmo... Era un lavoro massacrante, dall’impasto alla torchiatura» (A. Abenante). Torchi
e gramole di quel tipo erano ancora in funzione in Italia fin verso la fine dell’Ottocen-
movimento. Un piccolo esemplare della propone i suoi “Vermicelli con alici”.
to, tanto che il loro uso fu ben documentato dalle fotografie dei celebri fratelli Alinari.
grande famiglia del pesce azzurro che si è Un’antica ricetta di famiglia (vedi box
guadagnato la giusta fama grazie al valore sopra) che descrive tutta la prelibatezza Ivana Porcini
nutrizionale ed alla personale versatilità di questo figlio del mare nostrum.
che lo rendono ingrediente di tante ricette Ciro De Tommaso Rotolo di Natale
Ingredienti per 4 persone: 700 g di polpa di manzo in una sola fetta;
110 g diparmigiano grattugiato; 165 g di pancetta a fette; 60 g di sca-
morza affumicata a fette; ½ l di vino bianco secco; 4 carciofi; 2 uova
medie; 2 spicchi d’aglio; maggiorana; prezzemolo; olio di oliva; sale
Preparate un battuto con l’aglio, il prezzemolo e la maggiorana e
mettetelo in una padella con un filo d’olio. Unite i carciofi puliti e
tagliati a fette sottili, salate e fate rosolare il tutto. Aggiungete un
po’ d’acqua e terminate la cottura. Una volta freddi tritateli grosso-
lanamente e mescolateli con il parmigiano e le uova intere. Appiat-
tite la carne e sistematela su un piano da lavoro. Salatela e spalma-
tevi il composto di carciofi, poi sistematevi le fette di scamorza e
Ristorante e Pizzeria via Sementini 28/32 Napoli di pancetta. Arrotolatela su se stessa, poi cucitela ai lati e legate il
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rotolo con lo spago. Adagiatelo in una teglia oliata e fatelo rosolare
da una parte e dall’altra. Salate la carne, versate il vino e passate nel
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Domen forno caldo a 200° C per circa 1 ora, irrorando la carne di tanto in
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tanto con il liquido di cottura. Tagliate il rotolo tiepido e servitelo.
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7. ATTUALITA’ a cura di
Sabrina Ciani 7
Crisi del commercio: chiude È vietato il
Van MooS parcheggio
Il Vomero perde l’angolo di dolcezza in via Solimena nel vialetto
condominiale
«I
n punta di piedi, senza che >. <Purtroppo non c’è giorno che al trebbero essere tantissimi i negozi a
Una sentenza della
la cosa abbia avuto una Vomero non chiuda qualche eserci- rischio di chiusura. Occorrerebbero
qualche risonanza, al Vo- zio commerciale – afferma sconso- al riguardo iniziative concrete per
mero ha chiuso un altro esercizio lato Capodanno-. La crisi economi- supportare economicamente le atti-
commerciale, un altro punto di
riferimento per gli abitanti della
ca e la contemporanea lievitazione vità in difficoltà. Invece tutto tace.
Anche la proposta di legge regio-
Cassazione dirime de-
collina, specialmente per i più go-
losi – afferma Gennaro Capodanno,
nale per la salvaguardia delle bot-
teghe storiche, annunciata nei mesi finitivamente la que-
stione
presidente del Comitato Valori col- scorsi, è rimasta al palo. In essa
linari -. Mi riferisco alla fabbrica di erano previsti interventi economici
cioccolato Van MooS, che operava sia per dare contributi ai Comuni
A
in via Solimena, quasi all’incrocio della Regione per la rivalutazione ncora una volta, la Corte di Cassazione è
con via Luca Giordano, a pochi dei locali storici, sia per il censi- chiamata ad intervenire in materia di condo-
passi da FNAC, un altro esercizio mento di questi ultimi >. <Peraltro minio: con la sentenza n. 14633/2012, i Giu-
commerciale per il quale si vocife- – sottolinea Capodanno - al ritmo dici della seconda Sezione civile hanno stabilito che
ra insistentemente di una possibile di chiusure di esercizi commerciali i condomini non possono parcheggiare nel vialetto
chiusura. Un luogo di delizie per i che si sono registrati solo nei primi di proprietà comune se, con la loro autovettura, im-
palati più fini – ricorda Capodanno nove mesi dell’anno in corso, credo pediscono materialmente agli altri l’accesso ai gara-
- A Pasqua di quest’anno la bottega che saranno davvero poche le bot- ge e ciò indipendentemente dalla circostanza che il
artigiana del cioccolato aveva an- teghe storiche che potranno usu- regolamento dello stabile non prevede nulla in me-
che lanciato l’ultima novità, l’uovo fruire a Napoli delle provvidenze rito: tale divieto – ricordano in proposito – discende
millesimato, realizzato con fave di previste, se e quando la proposta direttamente dalla legge essendoci nel codice civile
cacao e zucchero di canna e con di legge, una volta approvata, en- l’art. 1102 che regola l’utilizzo dei beni comuni e
varie tipologie di degustazione, trasse in vigore. Laddove invece in che, in dettaglio, stabilisce che ciascun partecipan-
una vera e propria prelibatezza, altre Regioni italiane, come il Pie- te può servirsi della res communis, purché non ne
che andava ad affiancare altre uova dei costi di gestione stanno metten- monte, la Lombardia ed il Lazio, la alteri la destinazione e non impedisca agli altri «di
artigianali, come l’uovo bricolage, do in ginocchio il terziario commer- normativa che istituisce le botteghe
l’uovo telefono, le uova ricamate, ciale che rappresenta la principale storiche, con relative provvidenze
le uova azteche, per ricordare al- attività produttiva del quartiere economiche, è già in vigore da lu-
cuni prodotti caratteristici proprio collinare con circa duemila esercizi, stri, contribuendo a salvare tante
del periodo pasquale. Un negozio alcuni dei quali della grande di- attività commerciali ed artigianali
che, per il costante impegno teso a stribuzione, presenti sul territorio che altrimenti avrebbero rischia-
soddisfare le esigenze della clien- >. <Se si va avanti di questo passo, to di chiudere definitivamente».
tela, era entrato nel cuore di tanti senza alcun intervento da parte del-
vomeresi. Adesso i locali che lo la Regione Campania e del Comu- Giulia Sgherzi
ospitavano sono sfitti e sulle saraci- ne di Napoli – continua Capodanno
nesche compare il classico “ si loca” -, nei prossimi mesi al Vomero po-
Menù del cuore farne parimenti uso» secondo il proprio diritto.
Teatro della vicenda sulla quale è stato sollecitato
l’intervento dei giudici di legittimità un condominio
sito in provincia di Parma, dove alcuni proprietari
Un terzo degli italiani ritrova in cucina la felicità coniugale avevano portato innanzi al Giudice di Pace i vicini,
lamentando l’impiego non proprio adeguato del
C
viale di ingresso-garage, utilizzato non solo per il
oppia in crisi? Gli ingredienti per la felicità si ritrovano in cucina, dove un terzo degli italiani risolve i problemi d’amore. transito ma anche (e soprattutto) per la sosta dell’au-
Rimedio, questo, ritenuto più efficace di un week-end fuori, di una giornata in una spa e anche dei classici fiori. A de- to. Questo modus operandi aveva creato non pochi
cretarlo uno studio dell’associazione “Donne e Qualità della Vita”. Secondo il 27% degli intervistati, a tavola si dialoga, problemi agli altri in fase di manovra ed accesso ai
estraniandosi da tutto il resto. Da non trascurare anche l’aspetto della seduzione, insito nella preparazione e nel consumo box. Assolti in primo grado, i convenuti venivano
delle pietanze, e quello della perdita di inibizioni dovuto spesso all’alcol condannati in appello, sulla base della considerazio-
che accompagna gli alimenti. Il classico invito a cena fuori viene scelto ne che il viale condominiale doveva essere utilizza-
dal 34% degli intervistati, a vantaggio, delle mura casalinghe, scelte dal to soltanto per il transito dei veicoli (in entrata e in
59% perché capaci di compendiare risparmio e romanticismo. Ma qual è uscita) e non per la sosta. La decisione è stata con-
l’allestimento gastronomico preferito in casa per far capitolare il partner? fermata anche in sede di legittimità: ritenendo del
Resiste la classica cenetta romantica a lume di candela, che raccoglie il tutto corretto il richiamo all’art. 1102 c.c. dei giudici
38% delle preferenze, ma, a sorpresa, il buffet (17%) riscuote più consensi del merito, gli ermellini hanno, infatti, precisato che
della colazione in camera. Il 26% lo preferisce perché lascia libertà di la condotta dei comproprietari che parcheggiavano
movimento alla coppia, mentre per il 22% il buffet non appesantisce. Ecco le proprie autovetture sul vialetto comune per quan-
il menù salva coppia proposto dallo chef: antipasto di ostriche insapori- to legittima, impediva materialmente l’analogo uso
te da vodka, millefoglie di ravioli di porro e capesante al pepe rosa. Per agli altri proprietari, costretti, loro malgrado, a ma-
secondo baccalà con composta di cipolle dolci piccanti e invidia croccan- novre impegnative. Hanno, altresì, chiarito che «la
te. Come dessert, una bavarese al cocco su salsa di spinaci freschi e di mancanza di un divieto espresso nel regolamento
zucca. Per chi non vuole osare tanto, una bistecca e vino rosso sono la ricetta scelta da lui, mentre lei va pazza per fragole condominiale non permette di per sé qualsiasi uti-
e champagne. Secondo l’associazione, la vista, in cucina, come in amore, va sorpresa: sbizzarrirsi con la fantasia. L’udito: i lizzo dei beni comuni, dovendosi sempre fare riferi-
rumori discreti e l’atmosfera ovattata predispongono all’intimità. Gusto e olfatto: l’odore ci anticipa e ci fa sognare, ricordandoci mento, per la disciplina del caso concreto, al criterio
sensazioni già vissute.. Tatto: nella tavola tutto partecipa al piacere, proprio come il vestito e la biancheria nel corpo dell’amante. legale», quello, cioè, previsto ex art. 1102 c.c..
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8. 8 ARTE a cura di
Maria Balsamo
L’Esasperatismo dell’Essere
Dal 24 novembre al 6 dicembre al Centro d’Arte e Cultura “Il Bidone”, la mostra personale del
Maestro Rosario Mazzella
È
un percorso di vita espresso attraverso un’articolata sequenza di simbologie La nuova vita si evolve celermente, il bambino prende coscienza della sua presenza
cromatiche quello rappresentato nella mostra personale del Maestro Rosario nella comunità, ed anche il colore per rappresentare questa fase più avanzata del suo
Mazzella, “Esasperatismo dell’Essere” che sarà esposta dal 24 novembre al 6 sviluppo assume maggiore intensità e s’identifica nell’arancione. Il soggetto giunge
dicembre presso il Centro d’Arte e Cultura “Il Bidone” di via Salvator Rosa, 159, a dunque alla maturità, l’apogeo dell’umana parabola, forte della sua esperienza che ha
Napoli. Nella collezione in ormai forgiato la sua personalità di uomo ora simboleggiata dal rosso. Trascorsa l’età del
oggetto, l’immagine si vaporizza, massimo vigore psicofisico, non tardano a comparire le prime tracce di un ineluttabile
e a proiettarsi sulla tela sono le declino raffigurato dalle tonalità delle terre. Il ciclo si chiude, è nell’ordine naturale
emozioni, rendendo la figura del delle cose, la vita ha un’origine e una fine e questa, come l’ignoto che ci attende dopo
tutto superflua perché è sufficiente la nostra esperienza terrena, è rappresentata dal colore nero. Cosa accadrà in seguito
il colore, con i molteplici significati non ci è dato sapere, ma almeno auspicare, come si evince dall’opera Esasperatismo
ad esso collegati e i segni che in dell’Essere, che completa la mostra e che presenta il bidone, simbolo del Movimento
esso s’incidono, per raccontare Culturale fondato dal Professor Adolfo Giuliani, nella sua metafora umana. Il Maestro
un sentiero di vita, dall’origine Rosario Mazzella, che è tra i più autorevoli artisti aderenti, interpretando il pensiero
alla fine. Questo suggestivo più profondo dell’Esasperatismo coglie integralmente quell’idea di speranza che
percorso dell’esistenza umana, anima le opere realizzate per il Movimento, nel momento in cui associa all’immagine
che ci propone il Maestro della fine anche quella della rinascita. All’apice della scultura troviamo una clessidra.
Mazzella, comincia dal bianco, a Essa è per metà bianca e per metà nera, la simbologia cromatica della vita e della
rappresentare la nascita, l’animo morte si ripresenta, ma la particolarità di quest’antico segnatempo è l’essere girevole.
Un’ opera del Maestro Rosario Mazzella candido nel quale andranno ad
imprimersi tutte le esperienze della vita, che in principio si presentano sotto forma di
Domenico Raio
semplici emozioni, espresse dal giallo, il colore della purezza propria dell’infanzia.
Mostra “L’Arte è Opere dell’Esasperatismo
esposte al Teatro Mediterraneo
Preghiera” I
n occasione del Concerto della Fanfara dei Carabinieri, svoltosi presso il Teatro Mediterraneo,
alla Mostra d’Oltremare di Napoli, nell’antisala del Teatro sono state esposte opere a
cura del Movimento “Esasperatismo – Logos & Bidone”. In mostra i dipinti: “Uomini che
È approdata in costiera con sperano”, di Giovanni Ariano; “Senza uscita”, di Stelvio Gambardella; “Tutto sofisticato”,
di Carmine Meraviglia; “Natura violentata”, di Paolo Napoletano; “Rottamazione” di
Alfredo Sansone. Nelle loro varianti stilistiche e contenutistiche, le opere hanno interpretato
l’esposizione di opere di ben alcuni dei principi fondamentali del Movimento Culturale fondato a Napoli nel 2000.
Giada Pistacchio
dodici artisti
Premio
A C
l Duomo di Amalfi, nel Museo Diocesano, è approdata la rasse- on l’opera “Madonna con bambino”,
gna ”L’arte è Preghiera”che è alla sua VIII edizione.Il tema è “LA Ena Villani ha vinto il Primo Premio
PACE”. “Artisti Insieme”sono dodici i protagonisti che hanno la-
vorato con impegno, grazie alle loro tecniche pittoriche; passione di vita.
Immenso è stato l’impegno dell’ideatrice ed organizzatrice, l’artista Rita
all’artista Ena della prima edizione del Concorso
di pittura al femminile “Passione in Rosa”
promosso dall’Associazione Culturale “Le
Ragni, che espone le sue tante opere che arricchiscono la mostra. La I Ras-
segna nasce con i dipinti sui Misteri del Rosario; tutti e cinque,compreso
“della Luce”, che aveva introdotto l’Amato Beato Giovanni Paolo II . La
Villani Mille Facce dell’Arte” presso la sede di via
A. Sacchini, 27, a Napoli. Al secondo posto
si è classificata Elena Tabarro con “Castigo”;
Concorso di al terzo, Nikka (Domenica Concilio) con
rassegna è itinerante, ed è stata portata in svariate località, tutte di notevole
pittura al il dipinto “Nei miei pensieri”. La mostra
prestigio. Nella precedenti rassegne, si è lavorato su S.Francesco; sulle Li-
tanie Lauretane; su S.Paolo e sulle Acclamazioni; ancora, su S.Benedetto e femminile a tema ha offerto, nel suo insieme, una
su S.Anselmo. L’attuale rassegna è stata accolta a Vico Equense, presso il “Passione in particolareggiata rappresentazione della
Convento di S. Francesco; successivamente, presso la Chiesa del Rosariello, Rosa” promosso donna nel mondo, nei suoi molteplici aspetti,
a Napoli, ed ancora a Piazza Plebiscito, nella Basilica Pontificale di S. Fran- ruoli e condizioni, con interessanti riferimenti
dall’Associazione storico-culturali che hanno offerto ai visitatori ampi
cesco di Paola. Ed infine, nello splendido scenario del Museo Diocesano, ac-
Culturale “Le spunti di riflessione confermando l’elevata qualità
canto alla bellissima Basilica di Amalfi, hanno esposto i seguenti artisti: Lel-
lo Bavenni,Emilia Primicile Carafa, Vincenzo D’Antico, Sebastiano Iardino, Mille Facce della proposta artistica e la felice scelta tematica.
Giovanni Manganaro, Marianna Matacena, Valentina Marrandino, Costan- Madonna con bambino dell’Arte” Emanuele Boccia
zo Narciso, Rita Ragni, Agata Senatore, Regina Senatore e con la partecipa-
zione straordinaria di due opere di Lydia Cattone. All’inaugurazione della
mostra presenziato S.E. Mons. Orazio Soricelli,Vescovo di Cava dei Tirreni
ed Amalfi, e poi Maria Pina Cirillo, Italo Sgherzi, Andrea Jelardi, Rita Ragni.
Targa d’Argento per l’artista
Paola Grattagagliano Giovanni Ariano
“La Sfida” dell’arte
L
a Giuria di premiazione della XXXIX
“L
a Sfida” è stato il titolo di una mostra collettiva di pittura promossa da Stelvio Edizione della Rassegna Internazionale di
Gambardella e Massimo Pacilio presso il Centro d’Arte e Cultura Gamen di Arte Contemporanea, presieduta dal Prof.
via Pontenuovo 26, a Napoli. La particolarità dell’esposizione è stata l’insolita Vittorio Sgarbi, ha assegnato a Giovanni Ariano la
misura delle opere, 20 x 80 cm, che ha rappresentato per gli artisti partecipanti una Targa d’Argento del Circolo d’Arte e Cultura “Il
prova considerevole sul piano della tecnica e dei contenuti. La mostra si è distinta per la QUADRIVIO” di Sulmona (AQ) per l’opera “Struttura
qualità e per la modernità della proposta attraverso la quale la ricerca artistica si è estesa introspettiva”, realizzata in plastica combusta. D’impronta
anche alle dimensioni del supporto suscitando ottimi consensi di critica e di pubblico. In concettuale, la creazione dell’artista napoletano si caratterizza
esposizione opere degli artisti: M. Albora, A. Baiano, N. Basso, M. Basile (Maxtin), B. Bruno, per la duttilità e il dinamismo del disegno ottenuto grazie
F. Bulzis, A. Carleo, A. Caccavale, Gladys Cantelmi, R. Chastenay, D. Concilio (Nikka), R. ad un sapiente intreccio di linee filiformi che proiettano la
D’Ambrosio, A. De Chiara, C. De Dominicis, P. Dell’Aversana, P. De Meglio, M. De Riggi, base verso l’apice della scultura, mentre la leggerezza della
C. D’Isanto, E. Di Teodoro (Edit), L. M. Feriozzi, G. Fruncillo, F. Filippelli, A. Gallo, S. materia utilizzata la rende particolarmente agile e moderna.
Gambardella, A. Iuliano, O. Luongo, I. Maltempo, B. Manzo, L. Marchitto, R. Marych, N.
Marsilio, M. Morandi (Mawr), M. Pacilio, E. Panetta, F. Ramaglia, S. Rea, S. Rea, A. Santucci, Domenico Raio
A. Sansone, N. Saccone, F. Sellone, M. Selloni, A. Sepe, R. Scattino, N. Solazzo, A. Turro. Struttura introspettiva
Agata Senatore