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dei doni di Dio

Parrocchie InForma

Notiziario delle Parrocchie di CASTELPLANIO (San Sebastiano) e POGGIO SAN MARCELLO

N° 162
1 MARZO 2014
Raccoglie le edizioni precedenti di CASTELPLANIO COMUNITA’ ANNO XXII N° 3 - POGGIO PARROCCHIA, ANNO VI°, N° 3

IL PARROCO INFORMA

NON TUTTO IL MALE
VIEN PER NUOCERE

PAG. 1
NON TUTTO
IL MALE VIEN
PER NUOCERE
PAG. 2
VITA DELLE
PARROCCHIE
PAG. 5
NUOVI STILI
DI VITA.
I PROGRAMMI TV
LEGITTIMANO LE
MOLESTIE
PAG. 6
SPIRITUALITA’
LA BELLEZZA
AL FEMMINILE
PAG. 7
IN PROGRAMMA
QUARESIMA
PAG. 8
CALENDARIO
MARZO - APRILE

E’ stata rappresentata a Poggio la commedia in due atti di don
Maurizio Fileni dal titolo “Non tutto l male vien per noce”. L’autore dice
che l’ha scritta diverso tempo fa prendendo spunto da un fatto
realmente accaduto. Quattro serate piene di gente. Attori bravissimi.
Una compagnia ormai sicura sotto la direzione di Michele Cardinali.
Il principio (o proverbio) del male che non produce solo male, è
applicato ad un uomo che si ritrova all’ospedale e che guarisce non
solo dalla caduta in montagna, ma dal “problema” che gli rodeva
dentro: il tradimento.
E’ vero: il male fa male, rovina, ma è possibile riciclarlo in occasione di
cambiamento (di conversione, di ritorno). Buttar fuori il male che si ha
dentro è necessario. La commedia lo immagina come un “rimettere”
tutto. I mali dell’anima, i tradimenti e le cattiverie, possono essere
espulse da noi.
Il racconto della nostra fede ci regala proprio aquesta verità,
che nessun altra religione ammette: il male può essere vinto; vincere il
male col bene. A fare questa “conversione” o “riciclaggio” non basta
tuttavia la buona volontà, o le semplici occasioni fortuite della nostra
vita. Occorre una attrattiva forte al bene possibile. Lo dice l’ammalato
accanto al nostro protagonista nella semplicità del suo ordinario
ragionare; l’intromissione della moglie, vista come una invadanza
all’inizio, si è rivelata provvidenziale. La commedia non scade mai sia
nel linguaggio sia nella dinamica della scena un po’ statica perché
sempre la stessa. L’attrattiva al bene passa attraverso la vera amicizia
che nella semplicità dell’amore riesce ad entrare nel cuore e lasciar
portare fuori dall’imbroglio.
Anche tra noi ci sono state e ci sono delle amicizie, che sono
un rafforzamento dell’imbroglio, una copertura dei tradimenti, un
compromesso col male. Ma ci sono e ci saranno certamente anche
delle amicizie, nate proprio in situazioni di debolezza e di precarietà,
che riescono a fare una mano per risalire dalla china del male. In
questo foglio si fa riferimento alla condizione della donna. Possiamo
essere guardiani della sua bellezza, o complici della sua rovina.
Chi segue Cristo, si fa lui pure più persona, perché sta con uno che ha
preso su di sé il male del mondo.
Il suo amore non viene mai meno.
2

VITA DELLE PARROCCHIE
RACCOLTE		
Abbiano	consegnato	alla	Caritas	766,34	euro	per	
Filippine	 e	 Sardegna;	 sono	 state	 raccolte	 dalla	
giornata	 apposita,	 dai	 salvadanai	 delle	 “tigne”,	
dalla	raccolta	al	cimitero	di	Castelplanio.	
Ricordiamo che ogni SABATO MATTINA è POSSI‐
BILE portare al Centro di Ascolto di Angeli mate‐
riale vario (vestiti e cibi) e anche al centro riciclo
del QUADRIFOGLIO (mobili, ecc) che vengono
messi a disposizione di chi ne ha bisogno.

	
COLLABORAZIONE		
Vuoi	regalare	un’ora	o	due		ad	un’opera	buona?		
CERCHIAMO PERSONE PER IL CENTRO RIUSO
(PRESSO IL CENTRO RACCOLTA IL QUADRIFOGLIO
DI CASTELPLANIO). Non è solo accogliere le cose
che uno porta e che un altro prende… anche se
questo è utile…. E’ incontrare persone. Il centro è
stato affidato dal Comune di Castelplanio al Cen‐
tro di Ascolto Caritas di Angeli di Rosora. Questo
porta un compenso nelle casse della Caritas, soldi
che servono alla carità.
Nel mese di gennaio si decide se proseguire o
meno, visto la scarsa adesione delle persone.
Se vuoi regalare un tempo in questa opera tele‐
fona a ARISTEO ZAMPETTI (342 0780986)

LE	POESIE	DI	ALDO		
SONO	GIUNTE	AL…		PAPA	

Il nostro Aldo Calderigi ha mandato al Papa il 20
ottobre u.s. due poesie dal titolo: “Papa France‐
sco” e “Papa Francesco ‘u gesuida” scritte dopo
la sue elezione. La Segreteria di Stato gli ha fatto
sapere di aver ricevuto gli scritti e gli esprime
viva riconoscenza e Benedizione.

ADDIO	A	GIULIANO	GRIZI	
IL	PRETORE	CHE	SPEZZO’	IL	MONOPOLIO	
RAI	E	LIBERO’	LE	TV	PRIVATE.	
Venerdì 30 gennaio sono giunte a Poggio le spo‐
glie dell’ex magistrato nativo di Poggio scomparso
qualche giorno prima a Biella, dove risiedeva dal
1956, all’età di 86 anni. Erano presenti la moglie,

la figlia ed altri parenti di Jesi. La mattina del
venerdì 31 è stata celebrata la Santa Messa di
suffragio, quindi la sepoltura nella tomba di fami‐
glia, la cappella appena si entra a sinistra. Ne
hanno parlato anche i giornali. Ed hanno tratteg‐
giato per noi che non lo conoscevamo un magi‐
strato ligio alla legge e volutamente riservato.
Non usciva mai dal perimetro delle sue sentenze,
e non amava l’applauso della piazza. Si capisce
allora la riservatezza con cui ha voluto celebrare il
commiato. Portatemi a Poggio e lì ci sia una ceri‐
monia semplice. Si ricorda di lui il coraggio di
rompere un sistema che pareva naturale ed
eterno: il monopolio Rai, per far posto a TeleBiel‐
la (la prima delle TV commerciali) e da lì a tutte le
altre TV. Era un giudice giudice che non si curava
delle convenzioni e neppure delle mode. Un
giudice lontano da quanti aspettano la notorietà
per sbarcare nella politica. Questo fatto poteva
portagli tanta carriera, ma rientrò presto al suo
lavoro.
Davanti a Dio – ha detto il parroco – conta alla
fine ciò che siamo stati, non ciò che abbiamo
fatto, o il ruolo che abbiamo ricoperto. La fedeltà
ai valori e alla giustizia, saranno ricordate come
doti anche per tutti i poggiani.
	

SCUOLA	DI	PREGHIERA	
AL	CENTRO	DI	SPIRITUALITA’	
Il nostro Centro ospita esperienze di spiritualità
frequentate da gente anche di Jesi. Ogni lunedì,
alle ore 21 si medita sul Vangelo della domenica
precedente. E’ iniziato il percorso EVO (Esercizi
Spirituali nella vita Ordinaria) che dura due anni.
Ogni mese un bel gruppo si incontra per la scuola
di preghiera, la preghiera del cuore. Diversi di
Poggio e di Castello.

UNA	SALA	PER	I	GIOVANI	
La seconda sala della cripta di Poggio, è stata data
ai giovanissimi delle due parrocchie (referenti
sono Damiano De Angelis e Antonini Ruggero e
Edi Fenucci). Aggregati al CSI è stato chiesto loro
di esprimere la loro aggregazione come una bella
esperienza di amicizia, capace di allontanare loro
e altri dalle dipendenze che rovinano. Hanno
elaborato un regolamento e sono disposti a dare
una mano alla comunità e al paese nei momenti
di festa.
3

				A	Poggio	il	Consiglio	Pastorale	
Componenti:	Piccotti	Don	Mariano,	Mei	Bruna,	
Fenucci	Edi,	Grizi	Morena,	Eleuteri	Barbara,	Paola	Libanori,	Vico	Stefania,	Bartolucci	Valeria,		
Cecchini	Alessio	(segretario)	Silenzi	Mario	(vice	
presidente)		Orazi		Rina	Silenzi,		Antonini	Ruggero	(per	i	giovani),	Venanzi	Gilberto	e	Crognaletti	
Luciana,	Venanzi	Federico		
e	Graziella	Bastari,	Lorenzo	Venanzi.	
Martedì 11 febbraio alle ore 21 si è riunito il nuovo
Consiglio Pastorale della parrocchia che per tre anni
accompagnerà la vita della piccola e vivace comunità.
Il parroco già nei mesi scorsi aveva chiesto indicazioni
ai parrocchiani con una cassetta che raccoglieva le
proposte. E’ iniziato questo percorso con persone che
hanno voglia di pensare al “bene comunitario”, alla
promozione della fede e della vita cristiana. Si è aper‐
to con l’ascolto del vangelo dei 72 discepoli, prenden‐
do ispirazione per ricordare che siamo chiamati a
portare il Vangelo della Gioia, a portarlo da agnelli in
mezzo ai lupi e a portarlo di casa in casa e a farlo
insieme. E’ questo lo stile della nuova evangelizzazio‐
ne espresso bene da Papa Francesco. Quindi il gruppo
di 15 persone ha risposto a queste due domande:
“nella nostra comunità, quali sono le debolezze? Quali
sono i punti di forza?” E’ uno sguardo sul vissuto alla
luce del Vangelo. Punti forti sono: la aggregazione del
paese; una certa disponibilità anche dei giovani. Punti
deboli; il calo numerico e la difficile comunione nella
comunità; la motivazione tradizionale della fede che
stenta a diventare convinzione; i tanti problemi delle
famiglie. Il parroco ha voluto offrire una indicazione
precisa perché ognuno che ha un servizio diventi
anche capace di cercare e creare collaborazioni.
Non è il fare e il fare delle stesse persone che crea
comunità, ma la capacità di lavorare insieme, in rete
scovando e rispettando i carismi di tanti.
La stessa Eucaristia festiva può essere vissuta frettolo‐
samente e con i soliti lettori e cantori oppure può
crescere nella preparazione (come quando c’è un
matrimonio) e nella collaborazione di più persone. Ci
si è lasciati dicendo che affronteremo due problemi:
come sollecitare presso tutti l’importanza della fami‐
glia e come
creare comu‐
nità.
Per alcuni è la
Messa sposta‐
ta alle ore 11
(che adesso
non c’è) che
risolverebbe.

Consiglio	pastorale		
di	Castelplanio	

Componenti:	 d.	 Mariano	 Piccotti,	 Sr	 Anna	 Maria	
Vissani,	 Sr	 Maria	 Rosa	 Feretti,	 Giancarlo	 Ceciliani,				
Maria	 Crosetto	 Fileni,	 Daniela	 Cantiani	 Barboni,			
Adele	Paolucci	Sebastiano,	Luciana	Bastari	Brocanelli.	Bruno	Pierangeli,	Anna	Rita	Moretti,	Angelo	Sebastiano,	Roberta	Paccusse	Marchetti,		Federico	Panfoli,	 Loretta	 Cardinali	 Panfoli	 (segretaria),	 Luca	 Gasparini,	 Coppa	 Alessandra,	 	 	 Achille	 Carbonari,	 Anna	
Mariotti,	 Augusto	 Fiaschetti	 (vice	 presidente),	 Valeria	Pasqualini	Fiaschetti	
A Castelplanio paese, ogni tre anni si rinnova il Consi‐
glio Pastorale. Si cercano i candidati gli “indicati”,
attraverso un sondaggio in chiesa, poi si decide di
chiamare alcuni a far parte di questo organismo di
servizio. Infatti si tratta di un servizio da svolgere per
il bene della Comunità tutta intera, attraverso i suoi
ministeri. La parrocchia è fortunata e vede presenti e
attive le suore nel centro di Spiritualità. E’ il primo dei
servizi. Ci sono poi le signore della Comunione agli
infermi, le catechiste, i musicisti e i cantori, i membri
della caritas, degli affari economici e quanti collegano
la nostra parrocchia con le altre realtà di volontariato
e di animazione culturale e sociale, come il Centro
sociale e il nostro Oratorio.
La parrocchia ha due prolungamenti territoriali che
vanno raggiunti; così ci sono quelli di Pozzetto e quelli
del territorio delle Piagge. Questa volta poi su 20
membri, 4 sono coppie. Non è un caso. E’ voluto. Sta
davanti a tutti noi l’importanza e la problematica delle
coppie e della famiglia. Dalla visita pastorale del
Vescovo, siamo stati chiamati a custodire il dono delle
famiglie e della famiglia. Non possiamo stare a guar‐
dare – ripete il parroco don Mariano – le tensione e le
divisioni che avvengono nelle famiglie. Come per
ogni altra realtà, c’è il compito di qualcuno e c’è
l’attenzione responsabile di tutti. La parrocchia ha già
ripreso a incontrare i fidanzati che chiedono il matri‐
monio e i giovani sposi. Chi non vede l’importanza di
essere vicino a questi due gruppi che sono all’inizio
del cammino? C’è anche, presso il Centro di Spirituali‐
tà, una continua accoglienza delle persone “ferite”
nelle relazioni di coppia. Ma c’è da fare rete e fare
cultura. Ecco perché, la prima riunione del nuovo CP
si è svolta – dopo il dovuto resoconto economico da
parte del segretario del Consiglio Affari Economici –
con la domanda: dove e come servire la fede e la
speranza? Due sono state le indicazioni che abbiamo
iniziato a considerare: la conoscenza della Bibbia
come libro carico di luce e bisognoso di essere preso
in mano da ognuno; la riflessione sulla famiglia. Pren‐
dendo spunto dal Vangelo di Luca sui 72 discepoli, si è
4

come ipotizzato un andare “ di casa in casa” per
incontrarci in famiglia e tra famiglie e sulla famiglia.
Inoltre ci si è chiesti: nelle tre grandi occasioni annuali
che la parrocchia ha (San Giuseppe, Venerdì Santo,
Festa del Crocifisso) quali realtà umane vogliamo
considerare? Da anni infatti queste feste e celebrazio‐
ni non si limitano a ripetere i contenuti centrali, ma
cercano di coniugarli con la condizione umana.
Così per es. facciamo la via crucis del Venerdì Santo
considerando le passioni che oggi sono state viste e
vissute da Carlo Urbani, o quelle dei giovani. Per
quest’anno, già abbiamo orientato la nostra attenzio‐
ne sulle donne e le violenze che vivono.
E’ necessario che quanti fanno parte del CP possano
dare un contributo determinante alla scelta di queste
aree di animazione, studiarle e proporre azioni.
Il Consiglio ha accolto quanto si sta già vivendo sia al
Centro di Spiritualità, sia all’oratorio, sia al Centro
sociale, ecc… “Non è bene che il prete sia solo” così
ha indicato il parroco, che ha ringraziato quanti con
responsabilità e competenza stanno servendo la
crescita del Regno di Dio nelle diverse aggregazioni e
nei momenti della vita comunitaria.

Restauro	 Conservativo	 della	
SALA PARROCCHIALE & ARCHIVIO
Scrive	l’Ing.	Giacomo	Giacomini:	
“Il mio lavoro ha avuto inizio con il rilievo architettonico
dettagliato dello stato attuale che, come principale scopo,
aveva quello di cogliere, da un lato, le valenze architettoni‐
che presenti da mantenere, dall’altro, le carenze strutturali
bisognose di intervento, il tutto, compatibilmente alla
futura funzione e destinazione d’uso dei locali.
Operativamente si è proceduto alla demolizione di tutti i
canterti, degli impianti elettrico ed idraulico, del vecchio
camino in muratura, dei controsoffitti in camorcanna, delle
pavimentazioni con i relativi massetti di allettamento
mettendo in luce le strutture preesistenti, alcune di grande
valore storico e architettonico.
Successivamente a tutte le demolizioni si è proceduto al
rinforzo strutturale dei solai di calpestio e del solaio supe‐
riore di divisione con l’altra unità abitativa (appartamento
al piano secondo).
La fase successiva all’esecuzione delle opere strutturali è
stata senz’altro quella più stimolante ed entusiasmante. In
questo come in altri casi mi sono trovato a dover agire su
un manufatto edilizio antico, la storia insita nella struttura
ci mette di fronte a potenzialità e difficoltà che ci hanno
sorpreso giorno dopo giorno; ogni particolare diventa allora
importante, dalla varietà di materiali anche rari e preziosi,
che vanno conosciuti e rispettati, ai dettagli architettonici
da mantenere e valorizzare. Un esempio di come si è
cercato di agire è sicuramente il camino riproposto nella
zona centrale del soggiorno e costruito con gli stessi mate‐
riali, legno e mattoni e valorizzato da punti luce dedicati.

Particolari di grande
rilievo storico ed archi‐
tettonico come porzioni
di muro in mattoni e
pietra realizzati secondo
la nostra antica tradizio‐
ne, travi in quercia
incastonate nelle mura‐
ture a riprova di vecchie
aperture o con funzione
di architravi delle fine‐
stre e delle aperture
interne, affreschi murali
a decoro della rampa
delle scale di accesso al
piano, fino ad oggi e per
più di cento anni coperti da più strati di vernice e stucco,
sono stati portati alla luce.
Particolare è stato il lavoro di recupero dell’affresco della
scala, trattandosi infatti di un vero e proprio restauro
conservativo si sono osservate alcune fondamentali regole
di conservazione, prima tra tutte quella di non colmare le
lacune, dovute alla caduta di alcune parti dell’intonaco, con
una prosecuzione della decorazione ma di distinguerla
attraverso una colorazione di alcuni toni inferiori
all’affresco stesso.
La storia di questo edificio è stata riportata alla luce non
solo attraverso il ripristino strutturale ed architettonico ma
anche grazie ad uno studio approfondito dei materiali
utilizzati, delle luci e dei colori.
Grande importanza ha avuto anche lo studio dei colori,
cercando infatti di ottenere locali sobri e luminosi, si sono
fatte scelte precise anche facendo riferimento alla cromo‐
terapia, in particolare per la sala dedicata all’archivio
parrocchiale è stato scelto un indaco tenue che, come tutti i
colori del cielo e dell’acqua, è associato alla riflessione, alla
meditazione, all’introspezione, nella sala riunioni si è scelto
un giallo chiaro, colore che stimola la capacità di comunica‐
zione e i rapporti interpersonali. Ultimo ma molto impor‐
tante è stato lo studio delle luci che sono andate a valoriz‐
zare particolari architettonici, artistici e d’arredo.
L’appartamento – sala parrocchiale è stato arredato quasi
completamente con mobili di pregio già appartenenti alla
parrocchia (con l’eccezione del mobilio cucina e bagno) il
tutto arricchito da stampe, dipinti e fregi di valore trovati in
soffitta da Don Mariano.
Con la speranza di aver saputo valorizzare un luogo a cui
tutta la comunità parrocchiale si possa avvicinare e di cui
possa godere, perché diventi punto d’incontro e di condivi‐
sione, un centro d’accoglienza e di armonia sento di dover
ringraziare Don Mariano, in primis, per avermi dato questa
opportunità e tutte le ditte che si sono alternate nei diversi
momenti per il loro prezioso lavoro; ogni giorno ci siamo
trovati di fronte a delle scoperte, abbiamo dovuto prendere
delle decisioni al fine di valorizzare e rispettare gli ambienti
su cui ci trovavamo ad agire, per far ciò è stato importantis‐
simo la collaborazione ed il grande spirito di unione creatosi
tra tutti.
NB.	La	spesa	è	stata	possibile	grazie	al	lascito	del	carissimo		
Lino	Bramati.
5

NUOVI STILI DI VITA
I programmi tv
con donne oggetto
legittimano le molestie
Non si può parlare di istigazione, questo no, ma
che certi programmi tv
favoriscano le molestie nei
confronti delle donne adesso è dimostrato. Perché proporre figure femminili in versione oggetto, usate come belle
statuine o come serve sciocche, in qualche
modo legittima il ricorso alle offese, agli abusi
e si rivela un pericolo per la loro sicurezza.
A confermare i diffusi sospetti è lo studio
condotto da Silvia Galdi, Anne Maass e Mara
Candiu del dipartimento di Psicologia dello
Sviluppo
e
della
Socializzazione
dell’Università di Padova e pubblicato proprio
in questi giorni sulla rivista Psychology of
Women Quarterly.
A spingere le ricercatrici ad analizzare il fenomeno sono stati due fattori: la crescente
diffusione, nell’ultimo decennio, di modelli
femminili oggettivati (quando cioè le donne
sono relegate al ruolo di oggetti o di mera
decorazione) in molti programmi della televisione e in parallelo il preoccupante aumento
degli episodi di molestia sessuale e violenza
contro le donne. Da qui la domanda cui lo
studio ha dato una risposta positiva: possono
i messaggi veicolati dai mezzi di comunicazione di massa e in particolare dalla tv avere
un effetto sul nostro modo di comportarci?
E i risultati, frutto di due ricerche sperimentali,
spiega Galdi, «dimostrano che anche una
breve esposizione a materiale televisivo veicolante un modello svilente e denigrante del
ruolo femminile aumenta il comportamento di
molestia. Questa relazione è da attribuirsi al
fatto che la visione di tale materiale favorisce
una maggiore adesione alle norme tradizionali riguardanti il ruolo maschile».
I due studi, riassunti nell’Objectifying media:
their effect on gender role norme and sexual
harassment of women, sono stati realizzati

chiedendo a partecipanti maschi, di età compresa tra i diciotto e i quarant’otto anni, suddivisi casualmente in tre gruppi, di vedere un
video clip della durata di tre minuti.
A seconda della condizione sperimentale,
sono stati proposti un video che comprendeva sequenze di un documentario sulla natura
(condizione di controllo), un altro con immagini tratte da programmi televisivi che proponevano donne oggettivate (condizione tv
oggettivante) e un terzo con inquadrature
riguardanti donne in ruoli professionali di
prestigio (condizione donne professioniste).
Subito dopo la visione, i partecipanti hanno
compilato un questionario attraverso il quale
è stato rilevato il loro grado di adesione alle
norme tradizionali riguardanti il ruolo maschile.
Quanto al comportamento di molestia sessuale, è stato invece misurato in termini
quantitativi registrando il numero totale di
barzellette sessiste inviate dagli stessi partecipanti alla ricerca a una interlocutrice fittizia
nel corso di una successiva interazione via
Internet.
Dai risultati dei due studi è emerso che solo i
partecipanti esposti al video oggettivante
hanno manifestato una maggiore adesione
alle norme tradizionali riguardanti il ruolo
maschile, adesione che a sua volta ha aumentato il comportamento di molestia confermato dal maggior numero di barzellette
sessiste inviate all’interlocutrice occasionale.
Un rapporto causa-effetto che rappresenta un
concreto pericolo per la sicurezza e la dignità
delle donne.

Studio dell’Università di Padova conferma i sospetti e mette
in guardia:
il rapporto
causaeffetto pericolo per la
sicurezza.
6

SPIRITUALITA’
a cura di Sr. Anna Maria Vissani

LA BELLEZZA AL FEMMINILE
“Quando si percorrono le pagine della storia al femminile,
quando ci si lascia coinvolgere dall' eloquenza di tanti eventi,
molti di essi autentici "fatti di vangelo", vissuti da donne che
hanno aperto nuove vie al cammino dell'umanità in tutti i campi
della realtà, ci si rende conto di quanto ingiusti siamo stati noi
uomini, di chiesa e di mondo, quanto lenti ad arrenderci all'evidenza, quanto incapaci di cogliere le dimensioni della femminilità della realtà, e, conseguentemente, quanta gioia di vivere abbiamo disatteso e compromesso.
Sarebbe stato sufficiente pensare che ognuno di noi esiste
perché una donna per nove mesi ci ha cresciuti nel ventre e per
un numero indefinito di giorni e di mesi ha trepidato e vegliato
per noi, per vedere la realtà in altra luce” (D. Mongillo).
E' vero che, in genere, alla propria mamma ognuno ha riservato un trattamento speciale: "esclusa mia madre"! Non si è
pensato che questa valutazione la attuano quasi tutti e, perciò,
tutte le donne, madri per la generazione o per la rigenerazione,
avrebbero meritato a livello di linguaggio, di pensiero, di atteggiamento, una considerazione meno ingiusta e discriminatoria.
Il maschile e il femminile strutturano l'unica e indivisa umanità, sono le due orbite dell'ellisse umana, la
realtà che, solo insieme, rendono feconda e amica la convivenza, gioiosa e degna di essere vissuta la vita.
Perdurano molte e profonde situazioni di discriminazione, di emarginazione, ma le donne resistono a cedere.
Il cammino verso questa meta sarà da costruire, da percorrere; è frutto di novità di vita alla quale occorre
convertirsi permanentemente, da ambo le parti. E' tutt'altro che automatico il passaggio da strutture di non
reciprocità ad una cultura di solidarietà, dell'interdipendenza, della convergenza giusta ed amica. Non meno
scontato è il cammino personale e comunitario che, liberata la
mente dalle rappresentazioni generatrici di violenza, porta a
temprare sentimenti ed emozioni e ad alimentare il coraggio
DEL
di perseverare in nuovi stili di accoglienza, condivisione,
delle donne nel mondo ha subito
collaborazione.
una violenza almeno una volta.
Santa Maria De Mattias, vissuta nella prima metà
Un dato agghiacciante ricordato dal
dell’800, ha voluto guardare la società del tempo, ostile alla
segretario generale dell’ONU, Kidonna, con intelligenza femminile e profondo intuito di sorelMoon. In Italia dall’inizio dell’anno
la e madre. E’ uscita dal chiuso della sua casa e del suo paese,
sono già 128 le vittime di femminiha percorso sentieri impervi per andare incontro alle persone,
cidio. A risvegliare le coscienze su
uomini e donne, giovani e vecchi e sostenere in tutti la dignità
questa piaga è stata la giornata
di persona amata da Dio e redenta dal Sangue prezioso di
mondiale dell’ONU contro la vioGesù.
lenza sulle donne il 25 novembre.
Ha fondato un Istituto che in quasi tutti i continenti opera
In occasione della ricorrenza il Preper l’emancipazione della donna, perché lei stessa ripeteva
sidente Napolitano ha nominato
alle sue suore: “quando avremo educato la donna salveremo il
Cavaliere dell’Ordine al Merito
mondo”. Incontrava gli uomini e con loro si intratteneva a
della Repubblica Italiana Lucia
lungo per educarli alla vita civile e al senso della famiglia e
Annibali, l’avvocato di Pesaro sfredel lavoro onesto. Una società - affermava la Santa - che deve
giata con l’acido alcuni mesi fa per
maturare nell’armonia tra i sessi, nell’accoglienza delle diffeordine del suo ex-fidanzato.
renze e in una educazione dei più piccoli al coraggio e alla
bellezza della vita.

PIU’

70%
IN PROGRAMMA

7

a cura di d. Mariano

TANTI PROBLEMI: DA DOVE COMINCIARE?

Un giornalista ha chiesto un giorno a Madre Teresa: ”Madre, i problemi sono tanti, qui
in India e nel mondo; ma da dove cominciare?” Rispose: Ricomincio da me. Ricomincia da te”. La Quaresima ha proprio il senso del rimettere ordine nella propria vita
davanti allo specchio della Parola del Signore. Questo “abitare secum” (stare a riflettere su se stesso) è indispensabile per vivere felici, e saper trarre il bene anche dal
male. Che cosa proponiamo?
1. TORNARE A MESSA ALLA DOMENICA e proseguire PERSONALMENTE la lettura
della Parola (portando via il foglietto)
2. RITROVARE IN GRUPPO per risuonare sul Vangelo ascoltato. Ogni lunedì alle
ore 21 presso la biblioteca del centro di spiritualità, comunichiamo i nostri pensieri lasciandoci illuminare dal Signore. invito esplicito a tutti i genitori.
3. FERMARSI IN PREGHIERA E ADORAZIONE. Ogni giovedì alle ore 18,30 a Castello e ogni mercoledì alle ore 17 invece del Rosario a Poggio.
4. MEDITARE LA PASSIONE DI GESU’ con la Via Crucis. Ogni venerdì alle ore 17
(a Poggio) e alle ore 17,30 (a Castelplanio).
5. PROGETTO “SERATA FAMIGLIA” per riscrivere insieme LA FAMIGLIA CRISTIANA. L’alfabeto della famiglia inizia con A come ADULTO (presenta don Mariano).
Seguirà: B come Bambini; C come coppia; D come Donna, ecc
PRIMA SERATA A Poggio il sabato 15 marzo, alle ore 18,30 (incontro – cena insieme – visione del film: “EX”). I bambini possono stare in salone a giocare.

DOMENICA 9 MARZO ORE 18

SORELLE DI SANGUE
Spettacolo sul dolore/valore
della donna
a cura dell’Astralmusic
e del centro danza “Mirra”
in occasione del 180° dell’Istituto delle suore
adoratrici del Sangue di Cristo

Sala Comunale - Segue Buffet

LUCE NELLE TENEBRE
Dvd sul Venerdì santo
a Castelplanio
Processione – canti trdizionali
PRESENTAZIONE UFFICIALE
13 APRILE ORE 18
SALA COMUNALE
8
MARZO	2014	

PROGRAMMA marzo-aprile ‘14

5 MC CENERI
DIGIUNO	E	ASTINENZA	
6 GV
7 VN
8 SB
9	DM	1°	QUARESIMA	
10 LU
11 MA
15 SB
16	DM	2°	QUARESIMA	
17 LU
22 SA
23	DM	3°	QUARESIMA	
24 LU
25 MA
27 GV
29 SA
30	DO	4°	QUARESIMA	
31 LU
Aprile		2014	
5 SB
6	DM		5°	QUARESIMA	
7 LU
8 MT
12 SA
13	DM	delle	PALME	
14 LU
16 MC SANTO
17 GV SANTO

ora	
17,30
19,00
18,30
17 e
17,30
18	
21
18,30
15,30
18,30
	
21
	
21
18,30

	
21

	
21
18,30
15,00
	
18,00
18,30
18.00
17,30
19,00

18 VN SANTO

20,00
21,00

19 SB SANTO

15‐19
21‐23

20	DM	PASQUA	
21 LU
22 MT

	

23 MC
24	GV	PATRONO	

18,00
11,15	
18,00	
21,00	

18,00
18,00

	cosa	
Celebrazione
Celebrazione
Adorazione
Via Crucis
OGNI GIOVEDI
Via Crucis
OGNI VENERDI
CATECHISMO (11)
Spettacolo	“SORELLE	DI	SANGUE”	
INCONTRO SUL VANGELO
CATECHISMO CRESIMA
CATECHISMO 1° (gruppo stupore)
SERATA FAMIGLIA a Poggio
CONSEGNA		CREDO	(2°-	gruppo	scoperta)
INCONTRO SUL VANGELO
CATECHISMO (12)
CONS.	PADRE	NOSTRO	
INIZIO	BENEDIZIONI	A	POGGIO	
INCONTRO SUL VANGELO
CATECHISMO CRESIMA
Scuola di preghiera profonda
11° anniversario Carlo Urbani
	
INCONTRO SUL VANGELO
Catechismo (13)
	
INCONTRO SUL VANGELO
CATECHISMO. CRESIMA
Catechismo (14)
CONSEGNA	SEGNO	DI		CROCE	(1°)	
Presentazione	dvd	“LUCE	NELLE	TENEBRE”	
1° CONFESSIONE NELLA CELEBR. COMUNITARIA
Celebrazione a Jesi per consacr. Olii santi
MESSA	IN	COENA	DOMINI		
CONSEGNA	COMANDAMENTO	AMORE	
COMMEMORAZIONE MORTE DI GESU’
CONFESSIONI
VEGLIA PASQUALE
messe	
TRIDUO PER SAN GIUSEPPE
TRIDUO PER SAN GIUSEPPE
CATECHISMO. CRESIMA
TRIDUO PER SAN GIUSEPPE
Messa	comunitaria	
Messa	prima	della	Processione	
SPETTACOLO		“My	talent	for	you”	

dove	
a Poggio
a Castello
A Castello
A Poggio
A Castello
Sala	Comunale	
Centro di spiritualità
A Castello
A Castello ore 11,15
Centro di spiritualità
A Poggio ore 10
Centro di spiritualità
Centro di Spiritualità
	
Centro di spiritualità

	
Centro di spiritualità

	
Sala	Comunale	
Poggio
Jesi
A Poggio
A Castello
A Poggio
A Castello

	

	

PARROCCHIA	DI	SAN	SEBASTIANO	IN	CASTELPLANIO	–	E	SAN	NICOLO’	A	POGGIO	SAN	MARCELLO				COLLEGAMENTO	TRA	LE	FAMIGLIE	DELLE	
DUE		PARROCCHIE		PRO MANUSCRIPTO ‐ AD USO INTERNO ALLA COMUNITA' COLLABORANO:

SR ANNA MARIA VISSANI, SIMONE SEBASTIANO,
STEFANIA VICO, don Mariano Piccotti: tel 0731.813402 (8) 339.650 6124 e‐mail: marianopic@libero.it

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  • 1. dei doni di Dio Parrocchie InForma Notiziario delle Parrocchie di CASTELPLANIO (San Sebastiano) e POGGIO SAN MARCELLO N° 162 1 MARZO 2014 Raccoglie le edizioni precedenti di CASTELPLANIO COMUNITA’ ANNO XXII N° 3 - POGGIO PARROCCHIA, ANNO VI°, N° 3 IL PARROCO INFORMA NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE PAG. 1 NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE PAG. 2 VITA DELLE PARROCCHIE PAG. 5 NUOVI STILI DI VITA. I PROGRAMMI TV LEGITTIMANO LE MOLESTIE PAG. 6 SPIRITUALITA’ LA BELLEZZA AL FEMMINILE PAG. 7 IN PROGRAMMA QUARESIMA PAG. 8 CALENDARIO MARZO - APRILE E’ stata rappresentata a Poggio la commedia in due atti di don Maurizio Fileni dal titolo “Non tutto l male vien per noce”. L’autore dice che l’ha scritta diverso tempo fa prendendo spunto da un fatto realmente accaduto. Quattro serate piene di gente. Attori bravissimi. Una compagnia ormai sicura sotto la direzione di Michele Cardinali. Il principio (o proverbio) del male che non produce solo male, è applicato ad un uomo che si ritrova all’ospedale e che guarisce non solo dalla caduta in montagna, ma dal “problema” che gli rodeva dentro: il tradimento. E’ vero: il male fa male, rovina, ma è possibile riciclarlo in occasione di cambiamento (di conversione, di ritorno). Buttar fuori il male che si ha dentro è necessario. La commedia lo immagina come un “rimettere” tutto. I mali dell’anima, i tradimenti e le cattiverie, possono essere espulse da noi. Il racconto della nostra fede ci regala proprio aquesta verità, che nessun altra religione ammette: il male può essere vinto; vincere il male col bene. A fare questa “conversione” o “riciclaggio” non basta tuttavia la buona volontà, o le semplici occasioni fortuite della nostra vita. Occorre una attrattiva forte al bene possibile. Lo dice l’ammalato accanto al nostro protagonista nella semplicità del suo ordinario ragionare; l’intromissione della moglie, vista come una invadanza all’inizio, si è rivelata provvidenziale. La commedia non scade mai sia nel linguaggio sia nella dinamica della scena un po’ statica perché sempre la stessa. L’attrattiva al bene passa attraverso la vera amicizia che nella semplicità dell’amore riesce ad entrare nel cuore e lasciar portare fuori dall’imbroglio. Anche tra noi ci sono state e ci sono delle amicizie, che sono un rafforzamento dell’imbroglio, una copertura dei tradimenti, un compromesso col male. Ma ci sono e ci saranno certamente anche delle amicizie, nate proprio in situazioni di debolezza e di precarietà, che riescono a fare una mano per risalire dalla china del male. In questo foglio si fa riferimento alla condizione della donna. Possiamo essere guardiani della sua bellezza, o complici della sua rovina. Chi segue Cristo, si fa lui pure più persona, perché sta con uno che ha preso su di sé il male del mondo. Il suo amore non viene mai meno.
  • 2. 2 VITA DELLE PARROCCHIE RACCOLTE Abbiano consegnato alla Caritas 766,34 euro per Filippine e Sardegna; sono state raccolte dalla giornata apposita, dai salvadanai delle “tigne”, dalla raccolta al cimitero di Castelplanio. Ricordiamo che ogni SABATO MATTINA è POSSI‐ BILE portare al Centro di Ascolto di Angeli mate‐ riale vario (vestiti e cibi) e anche al centro riciclo del QUADRIFOGLIO (mobili, ecc) che vengono messi a disposizione di chi ne ha bisogno. COLLABORAZIONE Vuoi regalare un’ora o due ad un’opera buona? CERCHIAMO PERSONE PER IL CENTRO RIUSO (PRESSO IL CENTRO RACCOLTA IL QUADRIFOGLIO DI CASTELPLANIO). Non è solo accogliere le cose che uno porta e che un altro prende… anche se questo è utile…. E’ incontrare persone. Il centro è stato affidato dal Comune di Castelplanio al Cen‐ tro di Ascolto Caritas di Angeli di Rosora. Questo porta un compenso nelle casse della Caritas, soldi che servono alla carità. Nel mese di gennaio si decide se proseguire o meno, visto la scarsa adesione delle persone. Se vuoi regalare un tempo in questa opera tele‐ fona a ARISTEO ZAMPETTI (342 0780986) LE POESIE DI ALDO SONO GIUNTE AL… PAPA Il nostro Aldo Calderigi ha mandato al Papa il 20 ottobre u.s. due poesie dal titolo: “Papa France‐ sco” e “Papa Francesco ‘u gesuida” scritte dopo la sue elezione. La Segreteria di Stato gli ha fatto sapere di aver ricevuto gli scritti e gli esprime viva riconoscenza e Benedizione. ADDIO A GIULIANO GRIZI IL PRETORE CHE SPEZZO’ IL MONOPOLIO RAI E LIBERO’ LE TV PRIVATE. Venerdì 30 gennaio sono giunte a Poggio le spo‐ glie dell’ex magistrato nativo di Poggio scomparso qualche giorno prima a Biella, dove risiedeva dal 1956, all’età di 86 anni. Erano presenti la moglie, la figlia ed altri parenti di Jesi. La mattina del venerdì 31 è stata celebrata la Santa Messa di suffragio, quindi la sepoltura nella tomba di fami‐ glia, la cappella appena si entra a sinistra. Ne hanno parlato anche i giornali. Ed hanno tratteg‐ giato per noi che non lo conoscevamo un magi‐ strato ligio alla legge e volutamente riservato. Non usciva mai dal perimetro delle sue sentenze, e non amava l’applauso della piazza. Si capisce allora la riservatezza con cui ha voluto celebrare il commiato. Portatemi a Poggio e lì ci sia una ceri‐ monia semplice. Si ricorda di lui il coraggio di rompere un sistema che pareva naturale ed eterno: il monopolio Rai, per far posto a TeleBiel‐ la (la prima delle TV commerciali) e da lì a tutte le altre TV. Era un giudice giudice che non si curava delle convenzioni e neppure delle mode. Un giudice lontano da quanti aspettano la notorietà per sbarcare nella politica. Questo fatto poteva portagli tanta carriera, ma rientrò presto al suo lavoro. Davanti a Dio – ha detto il parroco – conta alla fine ciò che siamo stati, non ciò che abbiamo fatto, o il ruolo che abbiamo ricoperto. La fedeltà ai valori e alla giustizia, saranno ricordate come doti anche per tutti i poggiani. SCUOLA DI PREGHIERA AL CENTRO DI SPIRITUALITA’ Il nostro Centro ospita esperienze di spiritualità frequentate da gente anche di Jesi. Ogni lunedì, alle ore 21 si medita sul Vangelo della domenica precedente. E’ iniziato il percorso EVO (Esercizi Spirituali nella vita Ordinaria) che dura due anni. Ogni mese un bel gruppo si incontra per la scuola di preghiera, la preghiera del cuore. Diversi di Poggio e di Castello. UNA SALA PER I GIOVANI La seconda sala della cripta di Poggio, è stata data ai giovanissimi delle due parrocchie (referenti sono Damiano De Angelis e Antonini Ruggero e Edi Fenucci). Aggregati al CSI è stato chiesto loro di esprimere la loro aggregazione come una bella esperienza di amicizia, capace di allontanare loro e altri dalle dipendenze che rovinano. Hanno elaborato un regolamento e sono disposti a dare una mano alla comunità e al paese nei momenti di festa.
  • 3. 3 A Poggio il Consiglio Pastorale Componenti: Piccotti Don Mariano, Mei Bruna, Fenucci Edi, Grizi Morena, Eleuteri Barbara, Paola Libanori, Vico Stefania, Bartolucci Valeria, Cecchini Alessio (segretario) Silenzi Mario (vice presidente) Orazi Rina Silenzi, Antonini Ruggero (per i giovani), Venanzi Gilberto e Crognaletti Luciana, Venanzi Federico e Graziella Bastari, Lorenzo Venanzi. Martedì 11 febbraio alle ore 21 si è riunito il nuovo Consiglio Pastorale della parrocchia che per tre anni accompagnerà la vita della piccola e vivace comunità. Il parroco già nei mesi scorsi aveva chiesto indicazioni ai parrocchiani con una cassetta che raccoglieva le proposte. E’ iniziato questo percorso con persone che hanno voglia di pensare al “bene comunitario”, alla promozione della fede e della vita cristiana. Si è aper‐ to con l’ascolto del vangelo dei 72 discepoli, prenden‐ do ispirazione per ricordare che siamo chiamati a portare il Vangelo della Gioia, a portarlo da agnelli in mezzo ai lupi e a portarlo di casa in casa e a farlo insieme. E’ questo lo stile della nuova evangelizzazio‐ ne espresso bene da Papa Francesco. Quindi il gruppo di 15 persone ha risposto a queste due domande: “nella nostra comunità, quali sono le debolezze? Quali sono i punti di forza?” E’ uno sguardo sul vissuto alla luce del Vangelo. Punti forti sono: la aggregazione del paese; una certa disponibilità anche dei giovani. Punti deboli; il calo numerico e la difficile comunione nella comunità; la motivazione tradizionale della fede che stenta a diventare convinzione; i tanti problemi delle famiglie. Il parroco ha voluto offrire una indicazione precisa perché ognuno che ha un servizio diventi anche capace di cercare e creare collaborazioni. Non è il fare e il fare delle stesse persone che crea comunità, ma la capacità di lavorare insieme, in rete scovando e rispettando i carismi di tanti. La stessa Eucaristia festiva può essere vissuta frettolo‐ samente e con i soliti lettori e cantori oppure può crescere nella preparazione (come quando c’è un matrimonio) e nella collaborazione di più persone. Ci si è lasciati dicendo che affronteremo due problemi: come sollecitare presso tutti l’importanza della fami‐ glia e come creare comu‐ nità. Per alcuni è la Messa sposta‐ ta alle ore 11 (che adesso non c’è) che risolverebbe. Consiglio pastorale di Castelplanio Componenti: d. Mariano Piccotti, Sr Anna Maria Vissani, Sr Maria Rosa Feretti, Giancarlo Ceciliani, Maria Crosetto Fileni, Daniela Cantiani Barboni, Adele Paolucci Sebastiano, Luciana Bastari Brocanelli. Bruno Pierangeli, Anna Rita Moretti, Angelo Sebastiano, Roberta Paccusse Marchetti, Federico Panfoli, Loretta Cardinali Panfoli (segretaria), Luca Gasparini, Coppa Alessandra, Achille Carbonari, Anna Mariotti, Augusto Fiaschetti (vice presidente), Valeria Pasqualini Fiaschetti A Castelplanio paese, ogni tre anni si rinnova il Consi‐ glio Pastorale. Si cercano i candidati gli “indicati”, attraverso un sondaggio in chiesa, poi si decide di chiamare alcuni a far parte di questo organismo di servizio. Infatti si tratta di un servizio da svolgere per il bene della Comunità tutta intera, attraverso i suoi ministeri. La parrocchia è fortunata e vede presenti e attive le suore nel centro di Spiritualità. E’ il primo dei servizi. Ci sono poi le signore della Comunione agli infermi, le catechiste, i musicisti e i cantori, i membri della caritas, degli affari economici e quanti collegano la nostra parrocchia con le altre realtà di volontariato e di animazione culturale e sociale, come il Centro sociale e il nostro Oratorio. La parrocchia ha due prolungamenti territoriali che vanno raggiunti; così ci sono quelli di Pozzetto e quelli del territorio delle Piagge. Questa volta poi su 20 membri, 4 sono coppie. Non è un caso. E’ voluto. Sta davanti a tutti noi l’importanza e la problematica delle coppie e della famiglia. Dalla visita pastorale del Vescovo, siamo stati chiamati a custodire il dono delle famiglie e della famiglia. Non possiamo stare a guar‐ dare – ripete il parroco don Mariano – le tensione e le divisioni che avvengono nelle famiglie. Come per ogni altra realtà, c’è il compito di qualcuno e c’è l’attenzione responsabile di tutti. La parrocchia ha già ripreso a incontrare i fidanzati che chiedono il matri‐ monio e i giovani sposi. Chi non vede l’importanza di essere vicino a questi due gruppi che sono all’inizio del cammino? C’è anche, presso il Centro di Spirituali‐ tà, una continua accoglienza delle persone “ferite” nelle relazioni di coppia. Ma c’è da fare rete e fare cultura. Ecco perché, la prima riunione del nuovo CP si è svolta – dopo il dovuto resoconto economico da parte del segretario del Consiglio Affari Economici – con la domanda: dove e come servire la fede e la speranza? Due sono state le indicazioni che abbiamo iniziato a considerare: la conoscenza della Bibbia come libro carico di luce e bisognoso di essere preso in mano da ognuno; la riflessione sulla famiglia. Pren‐ dendo spunto dal Vangelo di Luca sui 72 discepoli, si è
  • 4. 4 come ipotizzato un andare “ di casa in casa” per incontrarci in famiglia e tra famiglie e sulla famiglia. Inoltre ci si è chiesti: nelle tre grandi occasioni annuali che la parrocchia ha (San Giuseppe, Venerdì Santo, Festa del Crocifisso) quali realtà umane vogliamo considerare? Da anni infatti queste feste e celebrazio‐ ni non si limitano a ripetere i contenuti centrali, ma cercano di coniugarli con la condizione umana. Così per es. facciamo la via crucis del Venerdì Santo considerando le passioni che oggi sono state viste e vissute da Carlo Urbani, o quelle dei giovani. Per quest’anno, già abbiamo orientato la nostra attenzio‐ ne sulle donne e le violenze che vivono. E’ necessario che quanti fanno parte del CP possano dare un contributo determinante alla scelta di queste aree di animazione, studiarle e proporre azioni. Il Consiglio ha accolto quanto si sta già vivendo sia al Centro di Spiritualità, sia all’oratorio, sia al Centro sociale, ecc… “Non è bene che il prete sia solo” così ha indicato il parroco, che ha ringraziato quanti con responsabilità e competenza stanno servendo la crescita del Regno di Dio nelle diverse aggregazioni e nei momenti della vita comunitaria. Restauro Conservativo della SALA PARROCCHIALE & ARCHIVIO Scrive l’Ing. Giacomo Giacomini: “Il mio lavoro ha avuto inizio con il rilievo architettonico dettagliato dello stato attuale che, come principale scopo, aveva quello di cogliere, da un lato, le valenze architettoni‐ che presenti da mantenere, dall’altro, le carenze strutturali bisognose di intervento, il tutto, compatibilmente alla futura funzione e destinazione d’uso dei locali. Operativamente si è proceduto alla demolizione di tutti i canterti, degli impianti elettrico ed idraulico, del vecchio camino in muratura, dei controsoffitti in camorcanna, delle pavimentazioni con i relativi massetti di allettamento mettendo in luce le strutture preesistenti, alcune di grande valore storico e architettonico. Successivamente a tutte le demolizioni si è proceduto al rinforzo strutturale dei solai di calpestio e del solaio supe‐ riore di divisione con l’altra unità abitativa (appartamento al piano secondo). La fase successiva all’esecuzione delle opere strutturali è stata senz’altro quella più stimolante ed entusiasmante. In questo come in altri casi mi sono trovato a dover agire su un manufatto edilizio antico, la storia insita nella struttura ci mette di fronte a potenzialità e difficoltà che ci hanno sorpreso giorno dopo giorno; ogni particolare diventa allora importante, dalla varietà di materiali anche rari e preziosi, che vanno conosciuti e rispettati, ai dettagli architettonici da mantenere e valorizzare. Un esempio di come si è cercato di agire è sicuramente il camino riproposto nella zona centrale del soggiorno e costruito con gli stessi mate‐ riali, legno e mattoni e valorizzato da punti luce dedicati. Particolari di grande rilievo storico ed archi‐ tettonico come porzioni di muro in mattoni e pietra realizzati secondo la nostra antica tradizio‐ ne, travi in quercia incastonate nelle mura‐ ture a riprova di vecchie aperture o con funzione di architravi delle fine‐ stre e delle aperture interne, affreschi murali a decoro della rampa delle scale di accesso al piano, fino ad oggi e per più di cento anni coperti da più strati di vernice e stucco, sono stati portati alla luce. Particolare è stato il lavoro di recupero dell’affresco della scala, trattandosi infatti di un vero e proprio restauro conservativo si sono osservate alcune fondamentali regole di conservazione, prima tra tutte quella di non colmare le lacune, dovute alla caduta di alcune parti dell’intonaco, con una prosecuzione della decorazione ma di distinguerla attraverso una colorazione di alcuni toni inferiori all’affresco stesso. La storia di questo edificio è stata riportata alla luce non solo attraverso il ripristino strutturale ed architettonico ma anche grazie ad uno studio approfondito dei materiali utilizzati, delle luci e dei colori. Grande importanza ha avuto anche lo studio dei colori, cercando infatti di ottenere locali sobri e luminosi, si sono fatte scelte precise anche facendo riferimento alla cromo‐ terapia, in particolare per la sala dedicata all’archivio parrocchiale è stato scelto un indaco tenue che, come tutti i colori del cielo e dell’acqua, è associato alla riflessione, alla meditazione, all’introspezione, nella sala riunioni si è scelto un giallo chiaro, colore che stimola la capacità di comunica‐ zione e i rapporti interpersonali. Ultimo ma molto impor‐ tante è stato lo studio delle luci che sono andate a valoriz‐ zare particolari architettonici, artistici e d’arredo. L’appartamento – sala parrocchiale è stato arredato quasi completamente con mobili di pregio già appartenenti alla parrocchia (con l’eccezione del mobilio cucina e bagno) il tutto arricchito da stampe, dipinti e fregi di valore trovati in soffitta da Don Mariano. Con la speranza di aver saputo valorizzare un luogo a cui tutta la comunità parrocchiale si possa avvicinare e di cui possa godere, perché diventi punto d’incontro e di condivi‐ sione, un centro d’accoglienza e di armonia sento di dover ringraziare Don Mariano, in primis, per avermi dato questa opportunità e tutte le ditte che si sono alternate nei diversi momenti per il loro prezioso lavoro; ogni giorno ci siamo trovati di fronte a delle scoperte, abbiamo dovuto prendere delle decisioni al fine di valorizzare e rispettare gli ambienti su cui ci trovavamo ad agire, per far ciò è stato importantis‐ simo la collaborazione ed il grande spirito di unione creatosi tra tutti. NB. La spesa è stata possibile grazie al lascito del carissimo Lino Bramati.
  • 5. 5 NUOVI STILI DI VITA I programmi tv con donne oggetto legittimano le molestie Non si può parlare di istigazione, questo no, ma che certi programmi tv favoriscano le molestie nei confronti delle donne adesso è dimostrato. Perché proporre figure femminili in versione oggetto, usate come belle statuine o come serve sciocche, in qualche modo legittima il ricorso alle offese, agli abusi e si rivela un pericolo per la loro sicurezza. A confermare i diffusi sospetti è lo studio condotto da Silvia Galdi, Anne Maass e Mara Candiu del dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell’Università di Padova e pubblicato proprio in questi giorni sulla rivista Psychology of Women Quarterly. A spingere le ricercatrici ad analizzare il fenomeno sono stati due fattori: la crescente diffusione, nell’ultimo decennio, di modelli femminili oggettivati (quando cioè le donne sono relegate al ruolo di oggetti o di mera decorazione) in molti programmi della televisione e in parallelo il preoccupante aumento degli episodi di molestia sessuale e violenza contro le donne. Da qui la domanda cui lo studio ha dato una risposta positiva: possono i messaggi veicolati dai mezzi di comunicazione di massa e in particolare dalla tv avere un effetto sul nostro modo di comportarci? E i risultati, frutto di due ricerche sperimentali, spiega Galdi, «dimostrano che anche una breve esposizione a materiale televisivo veicolante un modello svilente e denigrante del ruolo femminile aumenta il comportamento di molestia. Questa relazione è da attribuirsi al fatto che la visione di tale materiale favorisce una maggiore adesione alle norme tradizionali riguardanti il ruolo maschile». I due studi, riassunti nell’Objectifying media: their effect on gender role norme and sexual harassment of women, sono stati realizzati chiedendo a partecipanti maschi, di età compresa tra i diciotto e i quarant’otto anni, suddivisi casualmente in tre gruppi, di vedere un video clip della durata di tre minuti. A seconda della condizione sperimentale, sono stati proposti un video che comprendeva sequenze di un documentario sulla natura (condizione di controllo), un altro con immagini tratte da programmi televisivi che proponevano donne oggettivate (condizione tv oggettivante) e un terzo con inquadrature riguardanti donne in ruoli professionali di prestigio (condizione donne professioniste). Subito dopo la visione, i partecipanti hanno compilato un questionario attraverso il quale è stato rilevato il loro grado di adesione alle norme tradizionali riguardanti il ruolo maschile. Quanto al comportamento di molestia sessuale, è stato invece misurato in termini quantitativi registrando il numero totale di barzellette sessiste inviate dagli stessi partecipanti alla ricerca a una interlocutrice fittizia nel corso di una successiva interazione via Internet. Dai risultati dei due studi è emerso che solo i partecipanti esposti al video oggettivante hanno manifestato una maggiore adesione alle norme tradizionali riguardanti il ruolo maschile, adesione che a sua volta ha aumentato il comportamento di molestia confermato dal maggior numero di barzellette sessiste inviate all’interlocutrice occasionale. Un rapporto causa-effetto che rappresenta un concreto pericolo per la sicurezza e la dignità delle donne. Studio dell’Università di Padova conferma i sospetti e mette in guardia: il rapporto causaeffetto pericolo per la sicurezza.
  • 6. 6 SPIRITUALITA’ a cura di Sr. Anna Maria Vissani LA BELLEZZA AL FEMMINILE “Quando si percorrono le pagine della storia al femminile, quando ci si lascia coinvolgere dall' eloquenza di tanti eventi, molti di essi autentici "fatti di vangelo", vissuti da donne che hanno aperto nuove vie al cammino dell'umanità in tutti i campi della realtà, ci si rende conto di quanto ingiusti siamo stati noi uomini, di chiesa e di mondo, quanto lenti ad arrenderci all'evidenza, quanto incapaci di cogliere le dimensioni della femminilità della realtà, e, conseguentemente, quanta gioia di vivere abbiamo disatteso e compromesso. Sarebbe stato sufficiente pensare che ognuno di noi esiste perché una donna per nove mesi ci ha cresciuti nel ventre e per un numero indefinito di giorni e di mesi ha trepidato e vegliato per noi, per vedere la realtà in altra luce” (D. Mongillo). E' vero che, in genere, alla propria mamma ognuno ha riservato un trattamento speciale: "esclusa mia madre"! Non si è pensato che questa valutazione la attuano quasi tutti e, perciò, tutte le donne, madri per la generazione o per la rigenerazione, avrebbero meritato a livello di linguaggio, di pensiero, di atteggiamento, una considerazione meno ingiusta e discriminatoria. Il maschile e il femminile strutturano l'unica e indivisa umanità, sono le due orbite dell'ellisse umana, la realtà che, solo insieme, rendono feconda e amica la convivenza, gioiosa e degna di essere vissuta la vita. Perdurano molte e profonde situazioni di discriminazione, di emarginazione, ma le donne resistono a cedere. Il cammino verso questa meta sarà da costruire, da percorrere; è frutto di novità di vita alla quale occorre convertirsi permanentemente, da ambo le parti. E' tutt'altro che automatico il passaggio da strutture di non reciprocità ad una cultura di solidarietà, dell'interdipendenza, della convergenza giusta ed amica. Non meno scontato è il cammino personale e comunitario che, liberata la mente dalle rappresentazioni generatrici di violenza, porta a temprare sentimenti ed emozioni e ad alimentare il coraggio DEL di perseverare in nuovi stili di accoglienza, condivisione, delle donne nel mondo ha subito collaborazione. una violenza almeno una volta. Santa Maria De Mattias, vissuta nella prima metà Un dato agghiacciante ricordato dal dell’800, ha voluto guardare la società del tempo, ostile alla segretario generale dell’ONU, Kidonna, con intelligenza femminile e profondo intuito di sorelMoon. In Italia dall’inizio dell’anno la e madre. E’ uscita dal chiuso della sua casa e del suo paese, sono già 128 le vittime di femminiha percorso sentieri impervi per andare incontro alle persone, cidio. A risvegliare le coscienze su uomini e donne, giovani e vecchi e sostenere in tutti la dignità questa piaga è stata la giornata di persona amata da Dio e redenta dal Sangue prezioso di mondiale dell’ONU contro la vioGesù. lenza sulle donne il 25 novembre. Ha fondato un Istituto che in quasi tutti i continenti opera In occasione della ricorrenza il Preper l’emancipazione della donna, perché lei stessa ripeteva sidente Napolitano ha nominato alle sue suore: “quando avremo educato la donna salveremo il Cavaliere dell’Ordine al Merito mondo”. Incontrava gli uomini e con loro si intratteneva a della Repubblica Italiana Lucia lungo per educarli alla vita civile e al senso della famiglia e Annibali, l’avvocato di Pesaro sfredel lavoro onesto. Una società - affermava la Santa - che deve giata con l’acido alcuni mesi fa per maturare nell’armonia tra i sessi, nell’accoglienza delle diffeordine del suo ex-fidanzato. renze e in una educazione dei più piccoli al coraggio e alla bellezza della vita. PIU’ 70%
  • 7. IN PROGRAMMA 7 a cura di d. Mariano TANTI PROBLEMI: DA DOVE COMINCIARE? Un giornalista ha chiesto un giorno a Madre Teresa: ”Madre, i problemi sono tanti, qui in India e nel mondo; ma da dove cominciare?” Rispose: Ricomincio da me. Ricomincia da te”. La Quaresima ha proprio il senso del rimettere ordine nella propria vita davanti allo specchio della Parola del Signore. Questo “abitare secum” (stare a riflettere su se stesso) è indispensabile per vivere felici, e saper trarre il bene anche dal male. Che cosa proponiamo? 1. TORNARE A MESSA ALLA DOMENICA e proseguire PERSONALMENTE la lettura della Parola (portando via il foglietto) 2. RITROVARE IN GRUPPO per risuonare sul Vangelo ascoltato. Ogni lunedì alle ore 21 presso la biblioteca del centro di spiritualità, comunichiamo i nostri pensieri lasciandoci illuminare dal Signore. invito esplicito a tutti i genitori. 3. FERMARSI IN PREGHIERA E ADORAZIONE. Ogni giovedì alle ore 18,30 a Castello e ogni mercoledì alle ore 17 invece del Rosario a Poggio. 4. MEDITARE LA PASSIONE DI GESU’ con la Via Crucis. Ogni venerdì alle ore 17 (a Poggio) e alle ore 17,30 (a Castelplanio). 5. PROGETTO “SERATA FAMIGLIA” per riscrivere insieme LA FAMIGLIA CRISTIANA. L’alfabeto della famiglia inizia con A come ADULTO (presenta don Mariano). Seguirà: B come Bambini; C come coppia; D come Donna, ecc PRIMA SERATA A Poggio il sabato 15 marzo, alle ore 18,30 (incontro – cena insieme – visione del film: “EX”). I bambini possono stare in salone a giocare. DOMENICA 9 MARZO ORE 18 SORELLE DI SANGUE Spettacolo sul dolore/valore della donna a cura dell’Astralmusic e del centro danza “Mirra” in occasione del 180° dell’Istituto delle suore adoratrici del Sangue di Cristo Sala Comunale - Segue Buffet LUCE NELLE TENEBRE Dvd sul Venerdì santo a Castelplanio Processione – canti trdizionali PRESENTAZIONE UFFICIALE 13 APRILE ORE 18 SALA COMUNALE
  • 8. 8 MARZO 2014 PROGRAMMA marzo-aprile ‘14 5 MC CENERI DIGIUNO E ASTINENZA 6 GV 7 VN 8 SB 9 DM 1° QUARESIMA 10 LU 11 MA 15 SB 16 DM 2° QUARESIMA 17 LU 22 SA 23 DM 3° QUARESIMA 24 LU 25 MA 27 GV 29 SA 30 DO 4° QUARESIMA 31 LU Aprile 2014 5 SB 6 DM 5° QUARESIMA 7 LU 8 MT 12 SA 13 DM delle PALME 14 LU 16 MC SANTO 17 GV SANTO ora 17,30 19,00 18,30 17 e 17,30 18 21 18,30 15,30 18,30 21 21 18,30 21 21 18,30 15,00 18,00 18,30 18.00 17,30 19,00 18 VN SANTO 20,00 21,00 19 SB SANTO 15‐19 21‐23 20 DM PASQUA 21 LU 22 MT 23 MC 24 GV PATRONO 18,00 11,15 18,00 21,00 18,00 18,00 cosa Celebrazione Celebrazione Adorazione Via Crucis OGNI GIOVEDI Via Crucis OGNI VENERDI CATECHISMO (11) Spettacolo “SORELLE DI SANGUE” INCONTRO SUL VANGELO CATECHISMO CRESIMA CATECHISMO 1° (gruppo stupore) SERATA FAMIGLIA a Poggio CONSEGNA CREDO (2°- gruppo scoperta) INCONTRO SUL VANGELO CATECHISMO (12) CONS. PADRE NOSTRO INIZIO BENEDIZIONI A POGGIO INCONTRO SUL VANGELO CATECHISMO CRESIMA Scuola di preghiera profonda 11° anniversario Carlo Urbani INCONTRO SUL VANGELO Catechismo (13) INCONTRO SUL VANGELO CATECHISMO. CRESIMA Catechismo (14) CONSEGNA SEGNO DI CROCE (1°) Presentazione dvd “LUCE NELLE TENEBRE” 1° CONFESSIONE NELLA CELEBR. COMUNITARIA Celebrazione a Jesi per consacr. Olii santi MESSA IN COENA DOMINI CONSEGNA COMANDAMENTO AMORE COMMEMORAZIONE MORTE DI GESU’ CONFESSIONI VEGLIA PASQUALE messe TRIDUO PER SAN GIUSEPPE TRIDUO PER SAN GIUSEPPE CATECHISMO. CRESIMA TRIDUO PER SAN GIUSEPPE Messa comunitaria Messa prima della Processione SPETTACOLO “My talent for you” dove a Poggio a Castello A Castello A Poggio A Castello Sala Comunale Centro di spiritualità A Castello A Castello ore 11,15 Centro di spiritualità A Poggio ore 10 Centro di spiritualità Centro di Spiritualità Centro di spiritualità Centro di spiritualità Sala Comunale Poggio Jesi A Poggio A Castello A Poggio A Castello PARROCCHIA DI SAN SEBASTIANO IN CASTELPLANIO – E SAN NICOLO’ A POGGIO SAN MARCELLO COLLEGAMENTO TRA LE FAMIGLIE DELLE DUE PARROCCHIE PRO MANUSCRIPTO ‐ AD USO INTERNO ALLA COMUNITA' COLLABORANO: SR ANNA MARIA VISSANI, SIMONE SEBASTIANO, STEFANIA VICO, don Mariano Piccotti: tel 0731.813402 (8) 339.650 6124 e‐mail: marianopic@libero.it