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N° 6 - Giugno 2012




       SICUREZZA E PREVENZIONE
Malattie professionali: conoscerle per prevenirle
       Al via la campagna nazionale del Piano di prevenzione

      L  atenti e lente nella loro manifestazione, pericolose e spesso sottovaluta-
         te. Sono le malattie professionali, patologie che i lavoratori contraggono
      per effetto dei lavori svolti. La definizione di malattia professionale presenta
      diversi livelli di specificità a seconda dei contesti (preventivo, assicurativo,
      epidemiologico), ma una definizione generale può essere “qualsiasi stato
      morboso che possa essere posto in rapporto causale con lo svolgimento di           Continua a pagina 3
      una qualsiasi attività lavorativa”.




                                                                                         Fonte:
                                                                                         INAIL
                                   SOMMARIO
  pagina

  2    La prevenzione prima di tutto
  3    Malattie professionali: conoscerle per prevenirle (segue dalla prima)



                                        pagina 1
N° 6 - Giugno 2012




                       La prevenzione prima di tutto
                       Le iniziative in atto per prevenire infortuni
                           sul lavoro e malattie professionali

       T    utte le regole applicabili agli infortu-
            ni e alle malattie professionali (quindi,
       innanzitutto quelle contenute nei due “testi
                                                          di tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
                                                          In tale contesto, fondamentali sono le mi-
                                                          sure di sensibilizzazione e informazione
       unici” che disciplinano le materie, il D.P.R.      sulla prevenzione dei rischi da lavoro, stru-
       n. 1124/1965, per le malattie professionali        menti essenziali per la diffusione delle co-
       e il D.Lgs. n. 81/2008, per la salute e sicu-      noscenze in materia e, quindi, per rendere
       rezza sul lavoro) hanno una finalità comu-         più efficaci le regole esistenti. Tra di esse,
       ne, particolarmente significativa dal punto        un posto di rilievo va riservato a quelle ini-
       di vista civile e sociale: prevenire i rischi da   ziative che derivano dall’attività del Comita-
       lavoro. La necessità, imposta da tali rego-        to di indirizzo e valutazione delle politiche
       le, di creare un sistema di tutela efficace in     attive (articolo 5 del “testo unico” di salute
       ogni ambiente di lavoro – pubblico e privato       e sicurezza sul lavoro), in quanto – come
       – implica lo svolgimento di specifici compiti      accaduto per le campagne nazionali sugli
       e, insieme, l’assunzione di specifiche re-         infortuni in edilizia e in agricoltura, tuttora
       sponsabilità, da parte di tutti coloro (a par-     in atto – condivise tra Ministeri e Regioni e
       tire dai datori di lavoro) che operano, a vario    da quelle che sono decise nella commis-
       titolo, in azienda per garantire condizioni di     sione consultiva permanente per la salute
       lavoro sane e sicure. Quest’assunzione di          e sicurezza sul lavoro, sede nella quale le
       responsabilità potrà consentire di limitare        decisioni della Pubblica Amministrazione
       l’operatività delle pur necessarie e fonda-        vengono discusse e largamente condivise
       mentali misure di sostegno per i lavoratori        con le parti sociali. La recente intensifi-
       che abbiano contratto malattie professiona-        cazione delle produzioni, per così dire, più
       li a causa del mancato rispetto delle regole       “tecniche” della Commissione consultiva
                                                          (buone prassi, linee guida, indicazioni ope-
                                                          rative) risponde, in particolare, alla volon-




 “unnecessità di creare
                                                          tà di seguire una strada che l’Europa da
                                                          sempre indica come maestra in materia di
  La                                                      salute e sicurezza, vale a dire la ricerca di
                                                          soluzioni non giuridiche ma essenzialmen-

     sistema di tutela                                    te organizzative per contrastare i cosiddetti
                                                          “comportamenti pericolosi” di organiz-
                                                          zazioni e singoli, alla base della massima
 efficace in ogni ambiente                                parte degli infortuni e tra le principali cau-
                                                          se delle malattie professionali. Sempre la
      di lavoro implica                                   commissione consultiva permanente per la
                                                          salute e sicurezza sul lavoro ha avuto modo,
       un’assunzione                                      nel corso dell’ultimo anno, di discutere in
                                                          modo ampio e approfondito delle malattie
     di responsabilità                                    professionali ipotizzando soluzioni a breve,
                                                          medio e lungo termine per permettere una

  da parte di tutti coloro                                migliore conoscenza delle malattie e delle
                                                          loro cause da parte di aziende, lavoratori e
                                                          medici. Nasce così, la campagna sulle ma-
che operano in azienda per                                lattie professionali in corso, espressione di
                                                          una volontà comune di Stato, Regioni e parti
   garantire condizioni                                   sociali di affrontare il tema delle malattie
                                                          professionali assieme, avendo sempre ri-
       di lavoro sane                                     guardo alla necessità che migliori ovunque




                           ”
                                                          – con il contributo di tutti – innanzitutto la
          e sicure                                        diffusione e la efficacia delle misure che
                                                          prevengono i rischi sul lavoro.


                                                  pagina 2
N° 6 - Giugno 2012




                Malattie professionali: conoscerle per prevenirle
Segue da pagina 1
                     Questa caratteristica di graduale progressiva azione di fattori presenti
                     nell’ambiente di lavoro, che possono compromettere la salute dei lavoratori,
                     da un lato diversifica le malattie professionali dagli infortuni, che hanno ca-
                     ratteristiche opposte di traumaticità immediata, dall’altra è alla radice di una
                     storica sottovalutazione dovuta anche alle difficoltà di individuazione e accer-
                     tamento del nesso causale e ad un significativo fenomeno di sottodenuncia da
                     parte dei lavoratori.
                     L’aumento delle denunce riscontrato negli ultimi anni va senz’altro ricondotto
                     ad una più matura consapevolezza raggiunta da lavoratori, datori di lavoro e
                     medici.
                     Ma è fondamentale potenziare al massimo la capacità di registrazione, elabo-
                     razione ed analisi delle informazioni
                     raccolte sulle malattie da lavoro al




                                                                    “L’aumento delle
                     fine di individuare sempre meglio
                     fattori di rischio e di esposizione e
                     di porre in essere adeguate e mirate
                     misure di prevenzione.
                      Per questo motivo, il Ministero del
                     Lavoro e delle Politiche sociali, il Mi-
                     nistero della salute, l’Inail, le Regioni
                                                                        denunce
                     e le Province Autonome, in collabo-
                     razione con le Parti sociali, hanno
                                                                  riscontrato negli
                     dato avvio ad un Piano nazionale di
                     prevenzione sulle Malattie profes-              ultimi anni va
                     sionali per favorire la crescita delle
                     conoscenze e competenze finalizzate        senz’altro ricondotto
                     ad incidere sui comportamenti di tut-
                     ti i soggetti coinvolti.                     ad una più matura
                     Il piano prevede la realizzazione sul
                     territorio di momenti di approfon-
                     dimento, giornate di informazione
                                                                   consapevolezza
                     e formazione focalizzate sulle esi-
                     genze dei singoli target per incidere
                                                                     raggiunta da
                     significativamente su consapevo-
                     lezze e comportamenti di ciascuno.           lavoratori, datori
                     La campagna prevede un’articolata
                     pianificazione media su tutto il ter-             di lavoro

                                                                                               ”
                                                                      e medici
                     ritorio nazionale per assicurare ele-
                     vati livelli di copertura del target e
                     un’adeguata pressione e frequenza
                     dei messaggi. A tal fine sono stati
                     programmati canali di comunicazio-
                     ne sia convenzionali, quali stampa
                     quotidiana e periodica, radio, televisione e Internet, sia non convenzionali,
                     quali cinema e affissioni nei circuiti autostradali, sanitari e ferroviari. La rea-
                     lizzazione di uno spot video completa e rafforza l’offerta informativa.
                      Il messaggio che si vuole trasmettere è semplice ma tutt’altro che banale:
                     durante l’attività lavorativa quotidiana spesso si sottovalutano alcuni fattori di
                     rischio insiti nello svolgimento dell’attività stessa e conoscerli può aiutare a
                     prevenirne gli effetti negativi.
                       Le aree di intervento di partenza della Campagna sono i disturbi musco-
                     lo-scheletrici e le malattie respiratorie, con riferimento ai settori Trasporti,
                     Agricoltura e Grande Distribuzione. I destinatari principali dell’iniziativa sono
                     i datori di lavoro ed i loro collaboratori, i lavoratori ed i loro rappresentanti,
                     i responsabili dei servizi di prevenzione e protezione delle aziende, i rappre-       Continua a pagina 4
                     sentanti dei lavoratori per la sicurezza e i medici.


                                                        pagina 3
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                Malattie professionali: conoscerle per prevenirle




                                                                                                          Fonte:
Segue da pagina 3                                                                                         INAIL
                                       I settori e le patologie
                    La campagna informativa è volta ad alimentare il processo culturale di cono-
                    scenza e d’informazione sulla tematica delle Malattie Professionali e sulla
                    doverosa adozione delle misure di prevenzione, da parte dei datori di lavoro e
                    dei lavoratori, il cui mancato rispetto comporta conseguenze tali da rappre-
                    sentare un costo umano e socio economico, al pari degli infortuni sul lavoro.
                    In particolare, viene evidenziato il messaggio istituzionale sulla prevenzione
                    di due tipologie di malattie professionali quali i disturbi muscoloscheletrici e
                    le malattie respiratorie nell’ambito dei settori trasporti, agricoltura e grande
                    distribuzione.

                                                L’agricoltura
                    Dai dati provvisori del 6° censimento generale dell’Agricoltura dell’Istat emer-
                    ge che in Italia risultano attive, ad ottobre 2010, 1.630.420 aziende agricole e
                    zootecniche con un aumento della loro dimensione media che ci avvicina alla
                    media europea. Le aziende italiane oscillano tra tradizione e innovazione; da
                    un lato infatti le coltivazioni più diffuse restano vite, olivo, agrumi, dall’altro
                    la valorizzazione dei prodotti tipici e la cura ambientale testimoniano cambia-
                    menti strutturali in atto.
                    In questo contesto le malattie professionali denunciate all’Inail crescono ra-        Continua a pagina 5
                    pidamente. E’ fondato però affermare che si tratta principalmente di emer-


                                                       pagina 4
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                Malattie professionali: conoscerle per prevenirle
Segue da pagina 4      sione del cronico fenomeno di sotto-denuncia piuttosto che di un improvviso
                       aumento del rischio di ammalarsi. Protagoniste principali sono ormai le ma-
                       lattie dell’apparato muscolo-scheletrico: nel 2010, delle oltre 6 mila denunce,
                       l’80% ha riguardato affezioni dei dischi intervertebrali, tendiniti, sindrome del
                       tunnel carpale, patologie che hanno aumentato negli anni il loro peso rispetto
                       a malattie tradizionali come l’ipoacusia da rumore e le malattie cutanee.

                                         La grande distribuzione
                       Nel settore della grande distribuzione rientrano le imprese non specializzate a
                       prevalenza alimentare (supermercato, ipermercato, discount), le imprese non
                       specializzate a prevalenza non alimentare (es. grande magazzino) e le grandi su-
                       perfici specializzate (imprese che vendono una tipologia unica o prevalente di pro-
                                                                 dotti non alimentari), tutte queste unità
                                                                 produttive sono accomunate dal fatto




                      “Le malattie
                                                                 di disporre di una superficie di vendita
                                                                 superiore a 400 metri quadrati.
                                                                 In Italia in questo settore sono assicu-
                                                                 rate all’Inail più di 10mila aziende. Le
                                                                 malattie professionali più frequente-
                    professionali più                            mente denunciate sono quelle relati-
                                                                 ve ai disturbi muscolo scheletrici col-
             frequentemente                                      legate alle attività di carico e scarico,
                                                                 disposizione delle merci negli scaffali,
         denunciate sono quelle                                  posture incongrue; quali fattori di ri-
                                                                 schio, però, non vanno sottovalutati gli

            relative ai disturbi                                 agenti chimici e biologici presenti nel-
                                                                 le polveri, farine, derivati animali né le
                                                                 escursioni termiche per il lavoro in am-
           muscolo scheletrici                                   bienti condizionati o in celle frigorifere.

          collegate alle attività                                            I trasporti
            di carico e scarico,                                   Nel settore trasporti lavorano poco
                                                                   meno di un milione di addetti in circa
         disposizione delle merci                                  200mila aziende, per lo più di picco-
                                                                   le dimensioni, gestite da autonomi,

         negli scaffali, posture                                   assicurate all’Inail. L’incidenza delle
                                                                   malattie professionali del settore sul




                                            ”
                incongrue
                                                                   complesso delle attività dell’Industria e
                                                                   Servizi è andata crescendo nel tempo
                                                                   fino a rappresentare quasi il 10% di tut-
                                                                   te le malattie denunciate (e codificate
                                                                   per settore di attività) in tale gestione.
                                                                   Nel 2010, delle oltre 1.700 denunce nel
                       settore Trasporti, il 70% ha riguardato malattie muscolo-scheletriche e osteo-ar-
                       ticolari, dovute principalmente a sovraccarico biomeccanico e posture incongrue,
                       seguite, a distanza, da ipoacusia da rumore, patologie tumorali e malattie respi-
                       ratorie. Si tratta principalmente dell’emersione del fenomeno di sottodenuncia
                       collegato a varie iniziative di carattere prevenzionale e ai recenti aggiornamenti
                       normativi piuttosto che di un aumentata rischiosità delle attività.

                                    Disturbi muscolo scheletrici
                       Malattie e disturbi muscolo scheletrici sono assai diffusi tra lavoratrici e la-
                       voratori e costituiscono una delle principali cause di assenza per malattia in           Continua a pagina 6
                       molte attività. In Italia almeno cinque milioni di lavoratori svolgono abitual-


                                                           pagina 5
N° 6 - Giugno 2012




                Malattie professionali: conoscerle per prevenirle
Segue da pagina 5   mente attività lavorative che prevedono la movimentazione manuale dei cari-
                    chi; fra questi lavoratori le malattie acute e croniche della schiena e degli arti
                    superiori ed inferiori sono diffusi più che in altre collettività di lavoro.
                    Tali disturbi derivano spesso da affaticamento muscolare, da infiammazione
                    delle strutture tendinee o da degenerazione di dischi della colonna vertebra-
                    le; spesso sono causati da erronei movimenti e/o posture adottati in attività
                    sia lavorative che di vita quotidiana. Ma i disturbi muscoloscheletrici non
                    sono un rischio inevitabile.

                                        Malattie respiratorie
                    Le malattie respiratorie correlate al lavoro più diffuse sono l’asma bronchiale,
                    le alveoliti allergiche, la bronchite cronica, la rinite e sono causate dalla espo-
                    sizione ad agenti biologici di origine vegetale ed animale, ad agenti atmosfe-
                    rici (freddo, caldo, umido), ad agenti chimici utilizzati nelle varie lavorazioni.
                    Nel settore della grande distribuzione , che comprende tra l’altro le attività di
                    carico e scarico, disposizione delle merci negli scaffali, lavoro all’interno di
                    celle frigorifere, le malattie respiratorie sono causate fondamentalmente dal-
                    la inalazione di polveri e farine, polveri di agenti chimici e materiale biologi-
                    camente attivo, come le muffe e i derivati animali, e dalle escursioni termiche
                    legate agli ambienti lavorativi (aria condizionata, celle frigorifere). Nel settore
                    dei trasporti su ruote le malattie respiratorie sono causate prevalentemente
                    da agenti biologici e chimici contenuti nelle merci trasportate, agenti con i                    Continua a pagina 7
                    quali l’uomo viene a contatto essenzialmente nelle attività di carico e scarico


                                                                                              Un esempio delle brochure informative
                                                                                              realizzate sull’agricoltura:

                                                                                              http://www.lavoro.gov.it/NR/
                                                                                              rdonlyres/6AE04E3A-041F-44E6-9498-
                                                                                              2FD097AFBCDB/0/DOC_RegioneToscana_
                                                                                              Laviticoltura.pdf




                                                       pagina 6
N° 6 - Giugno 2012




                Malattie professionali: conoscerle per prevenirle


                                                                                      “L’andamento
Segue da pagina 6   del mezzo , ma anche mentre si trova
                    alla guida. Nel settore agricoltura i
                    fattori di rischio richiamati sono tut-
                    ti presenti ed è particolarmente dif-
                    ficile discernere il fattore di rischio
                    lavorativo da quello extra lavorativo
                    a causa della sovrapposizione degli
                                                                                      delle malattie
                    ambienti di lavoro e di vita.
                                                                                professionali
                    Il quadro statistico                                     negli ultimi anni ha
                    L’andamento delle malattie profes-
                    sionali negli ultimi anni ha registrato,                 registrato, in tutte
                    in tutte le aree del Paese, una cre-
                    scita molto sostenuta delle denunce,                      le aree del Paese,
                    passando dai 26.745 casi del 2006 ai
                    42.397 del 2010 (fonte archivi banca
                    dati statistica Inail aggiornati al 31
                                                                             una crescita molto
                    ottobre 2011), sia in virtù delle nume-
                    rose iniziative avviate dall’Inail, con
                                                                               sostenuta delle
                    il contributo delle Parti sociali e dei
                    medici di famiglia, volte a sensibiliz-
                                                                             denunce, passando
                    zare i lavoratori e i datori di lavoro nel
                    far emergere le cosiddette malattie                     dai 26.745 casi del 2006

                                                                                                                            ”
                    ‘nascoste’, sia a seguito dell’entrata
                    in vigore delle nuove tabelle (D.M. 9                     ai 42.397 del 2010
                    aprile 2008) che, classificando come
                    ‘tabellate’ molte patologie (in parti-
                    colare quelle dell’apparato muscolo-scheletrico da sovraccarico bio-meccanico
                    e movimenti ripetuti) prima ‘non tabellate’, hanno in pratica esonerato il lavo-
                    ratore dall’onere della prova dell’origine lavorativa di queste malattie, incenti-
                    vando così il ricorso alla tutela assicurativa. In aggiunta a ciò và detto come per
                    effetto della nuova struttura e definizione tabellare, costituente ora un vero e
                    proprio vademecum per il medico competente, si sia assistito ad un notevole au-
                    mento delle denunce ‘plurime’ (più malattie denunciate contemporaneamente
                    da un lavoratore), un fattore tecnico con però un rilevante effetto sul conteggio
                    complessivo dei casi. Protagoniste dei record di denunce sono le malattie osteo-
                    articolari e muscolo-tendinee, dovute prevalentemente a sovraccarico bio-mec-
                    canico, rappresentanti ormai, con quasi 26 mila denunce nel 2010, circa il 60%
                    del complesso. Tra queste, in particolare, spiccano le affezioni dei dischi inter-
                    vertebrali (oltre 9 mila denunce) e le tendiniti (più di 8 mila), patologie più che
                    raddoppiate negli ultimi 5 anni. Seguono, principalmente, l’ipoacusia da rumore
                    (circa 6 mila casi l’anno e, fino al 2008 la patologia più numerosa), le malattie da
                    asbesto (asbestosi, neoplasie e placche pleuriche) per oltre 2 mila casi l’anno
                    (in crescita) e le malattie respiratorie (circa 2 mila l’anno, escludendo quelle
                    correlate all’asbesto).


                                                          COLOPHON
                        Il Sole 24 Ore Radiocor Agenzia d’informazione - Registr. Tribunale di Milano n. 853 del 18.12.87
                                                       Direttore responsabile: Fabio Tamburini
                                                            In redazione: Marcello Marinaro
                                                      Proprietario ed editore: Il Sole 24 Ore spa
                        Sede legale e redazione: via Monte Rosa, 91, 20149 Milano - tel. 02.3022.4602-3, fax 02.3022481
                                       Stampa: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali;
                                      Per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno collaborato:
                                           la Direzione Generale per le politiche dei servizi per il lavoro,
                                            la Direzione Generale della tutela delle condizioni di lavoro,
                                             per l’Inail ha collaborato la Direzione Centrale Prevenzione
                                            Progetto grafico: Davide Mazzucchi (Studio Mudita, Milano)

                                                                pagina 7

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03 malattie professionali conoscerle per prevenirle

  • 1. N° 6 - Giugno 2012 SICUREZZA E PREVENZIONE Malattie professionali: conoscerle per prevenirle Al via la campagna nazionale del Piano di prevenzione L atenti e lente nella loro manifestazione, pericolose e spesso sottovaluta- te. Sono le malattie professionali, patologie che i lavoratori contraggono per effetto dei lavori svolti. La definizione di malattia professionale presenta diversi livelli di specificità a seconda dei contesti (preventivo, assicurativo, epidemiologico), ma una definizione generale può essere “qualsiasi stato morboso che possa essere posto in rapporto causale con lo svolgimento di Continua a pagina 3 una qualsiasi attività lavorativa”. Fonte: INAIL SOMMARIO pagina 2 La prevenzione prima di tutto 3 Malattie professionali: conoscerle per prevenirle (segue dalla prima) pagina 1
  • 2. N° 6 - Giugno 2012 La prevenzione prima di tutto Le iniziative in atto per prevenire infortuni sul lavoro e malattie professionali T utte le regole applicabili agli infortu- ni e alle malattie professionali (quindi, innanzitutto quelle contenute nei due “testi di tutela della salute e sicurezza sul lavoro. In tale contesto, fondamentali sono le mi- sure di sensibilizzazione e informazione unici” che disciplinano le materie, il D.P.R. sulla prevenzione dei rischi da lavoro, stru- n. 1124/1965, per le malattie professionali menti essenziali per la diffusione delle co- e il D.Lgs. n. 81/2008, per la salute e sicu- noscenze in materia e, quindi, per rendere rezza sul lavoro) hanno una finalità comu- più efficaci le regole esistenti. Tra di esse, ne, particolarmente significativa dal punto un posto di rilievo va riservato a quelle ini- di vista civile e sociale: prevenire i rischi da ziative che derivano dall’attività del Comita- lavoro. La necessità, imposta da tali rego- to di indirizzo e valutazione delle politiche le, di creare un sistema di tutela efficace in attive (articolo 5 del “testo unico” di salute ogni ambiente di lavoro – pubblico e privato e sicurezza sul lavoro), in quanto – come – implica lo svolgimento di specifici compiti accaduto per le campagne nazionali sugli e, insieme, l’assunzione di specifiche re- infortuni in edilizia e in agricoltura, tuttora sponsabilità, da parte di tutti coloro (a par- in atto – condivise tra Ministeri e Regioni e tire dai datori di lavoro) che operano, a vario da quelle che sono decise nella commis- titolo, in azienda per garantire condizioni di sione consultiva permanente per la salute lavoro sane e sicure. Quest’assunzione di e sicurezza sul lavoro, sede nella quale le responsabilità potrà consentire di limitare decisioni della Pubblica Amministrazione l’operatività delle pur necessarie e fonda- vengono discusse e largamente condivise mentali misure di sostegno per i lavoratori con le parti sociali. La recente intensifi- che abbiano contratto malattie professiona- cazione delle produzioni, per così dire, più li a causa del mancato rispetto delle regole “tecniche” della Commissione consultiva (buone prassi, linee guida, indicazioni ope- rative) risponde, in particolare, alla volon- “unnecessità di creare tà di seguire una strada che l’Europa da sempre indica come maestra in materia di La salute e sicurezza, vale a dire la ricerca di soluzioni non giuridiche ma essenzialmen- sistema di tutela te organizzative per contrastare i cosiddetti “comportamenti pericolosi” di organiz- zazioni e singoli, alla base della massima efficace in ogni ambiente parte degli infortuni e tra le principali cau- se delle malattie professionali. Sempre la di lavoro implica commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha avuto modo, un’assunzione nel corso dell’ultimo anno, di discutere in modo ampio e approfondito delle malattie di responsabilità professionali ipotizzando soluzioni a breve, medio e lungo termine per permettere una da parte di tutti coloro migliore conoscenza delle malattie e delle loro cause da parte di aziende, lavoratori e medici. Nasce così, la campagna sulle ma- che operano in azienda per lattie professionali in corso, espressione di una volontà comune di Stato, Regioni e parti garantire condizioni sociali di affrontare il tema delle malattie professionali assieme, avendo sempre ri- di lavoro sane guardo alla necessità che migliori ovunque ” – con il contributo di tutti – innanzitutto la e sicure diffusione e la efficacia delle misure che prevengono i rischi sul lavoro. pagina 2
  • 3. N° 6 - Giugno 2012 Malattie professionali: conoscerle per prevenirle Segue da pagina 1 Questa caratteristica di graduale progressiva azione di fattori presenti nell’ambiente di lavoro, che possono compromettere la salute dei lavoratori, da un lato diversifica le malattie professionali dagli infortuni, che hanno ca- ratteristiche opposte di traumaticità immediata, dall’altra è alla radice di una storica sottovalutazione dovuta anche alle difficoltà di individuazione e accer- tamento del nesso causale e ad un significativo fenomeno di sottodenuncia da parte dei lavoratori. L’aumento delle denunce riscontrato negli ultimi anni va senz’altro ricondotto ad una più matura consapevolezza raggiunta da lavoratori, datori di lavoro e medici. Ma è fondamentale potenziare al massimo la capacità di registrazione, elabo- razione ed analisi delle informazioni raccolte sulle malattie da lavoro al “L’aumento delle fine di individuare sempre meglio fattori di rischio e di esposizione e di porre in essere adeguate e mirate misure di prevenzione. Per questo motivo, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il Mi- nistero della salute, l’Inail, le Regioni denunce e le Province Autonome, in collabo- razione con le Parti sociali, hanno riscontrato negli dato avvio ad un Piano nazionale di prevenzione sulle Malattie profes- ultimi anni va sionali per favorire la crescita delle conoscenze e competenze finalizzate senz’altro ricondotto ad incidere sui comportamenti di tut- ti i soggetti coinvolti. ad una più matura Il piano prevede la realizzazione sul territorio di momenti di approfon- dimento, giornate di informazione consapevolezza e formazione focalizzate sulle esi- genze dei singoli target per incidere raggiunta da significativamente su consapevo- lezze e comportamenti di ciascuno. lavoratori, datori La campagna prevede un’articolata pianificazione media su tutto il ter- di lavoro ” e medici ritorio nazionale per assicurare ele- vati livelli di copertura del target e un’adeguata pressione e frequenza dei messaggi. A tal fine sono stati programmati canali di comunicazio- ne sia convenzionali, quali stampa quotidiana e periodica, radio, televisione e Internet, sia non convenzionali, quali cinema e affissioni nei circuiti autostradali, sanitari e ferroviari. La rea- lizzazione di uno spot video completa e rafforza l’offerta informativa. Il messaggio che si vuole trasmettere è semplice ma tutt’altro che banale: durante l’attività lavorativa quotidiana spesso si sottovalutano alcuni fattori di rischio insiti nello svolgimento dell’attività stessa e conoscerli può aiutare a prevenirne gli effetti negativi. Le aree di intervento di partenza della Campagna sono i disturbi musco- lo-scheletrici e le malattie respiratorie, con riferimento ai settori Trasporti, Agricoltura e Grande Distribuzione. I destinatari principali dell’iniziativa sono i datori di lavoro ed i loro collaboratori, i lavoratori ed i loro rappresentanti, i responsabili dei servizi di prevenzione e protezione delle aziende, i rappre- Continua a pagina 4 sentanti dei lavoratori per la sicurezza e i medici. pagina 3
  • 4. N° 6 - Giugno 2012 Malattie professionali: conoscerle per prevenirle Fonte: Segue da pagina 3 INAIL I settori e le patologie La campagna informativa è volta ad alimentare il processo culturale di cono- scenza e d’informazione sulla tematica delle Malattie Professionali e sulla doverosa adozione delle misure di prevenzione, da parte dei datori di lavoro e dei lavoratori, il cui mancato rispetto comporta conseguenze tali da rappre- sentare un costo umano e socio economico, al pari degli infortuni sul lavoro. In particolare, viene evidenziato il messaggio istituzionale sulla prevenzione di due tipologie di malattie professionali quali i disturbi muscoloscheletrici e le malattie respiratorie nell’ambito dei settori trasporti, agricoltura e grande distribuzione. L’agricoltura Dai dati provvisori del 6° censimento generale dell’Agricoltura dell’Istat emer- ge che in Italia risultano attive, ad ottobre 2010, 1.630.420 aziende agricole e zootecniche con un aumento della loro dimensione media che ci avvicina alla media europea. Le aziende italiane oscillano tra tradizione e innovazione; da un lato infatti le coltivazioni più diffuse restano vite, olivo, agrumi, dall’altro la valorizzazione dei prodotti tipici e la cura ambientale testimoniano cambia- menti strutturali in atto. In questo contesto le malattie professionali denunciate all’Inail crescono ra- Continua a pagina 5 pidamente. E’ fondato però affermare che si tratta principalmente di emer- pagina 4
  • 5. N° 6 - Giugno 2012 Malattie professionali: conoscerle per prevenirle Segue da pagina 4 sione del cronico fenomeno di sotto-denuncia piuttosto che di un improvviso aumento del rischio di ammalarsi. Protagoniste principali sono ormai le ma- lattie dell’apparato muscolo-scheletrico: nel 2010, delle oltre 6 mila denunce, l’80% ha riguardato affezioni dei dischi intervertebrali, tendiniti, sindrome del tunnel carpale, patologie che hanno aumentato negli anni il loro peso rispetto a malattie tradizionali come l’ipoacusia da rumore e le malattie cutanee. La grande distribuzione Nel settore della grande distribuzione rientrano le imprese non specializzate a prevalenza alimentare (supermercato, ipermercato, discount), le imprese non specializzate a prevalenza non alimentare (es. grande magazzino) e le grandi su- perfici specializzate (imprese che vendono una tipologia unica o prevalente di pro- dotti non alimentari), tutte queste unità produttive sono accomunate dal fatto “Le malattie di disporre di una superficie di vendita superiore a 400 metri quadrati. In Italia in questo settore sono assicu- rate all’Inail più di 10mila aziende. Le malattie professionali più frequente- professionali più mente denunciate sono quelle relati- ve ai disturbi muscolo scheletrici col- frequentemente legate alle attività di carico e scarico, disposizione delle merci negli scaffali, denunciate sono quelle posture incongrue; quali fattori di ri- schio, però, non vanno sottovalutati gli relative ai disturbi agenti chimici e biologici presenti nel- le polveri, farine, derivati animali né le escursioni termiche per il lavoro in am- muscolo scheletrici bienti condizionati o in celle frigorifere. collegate alle attività I trasporti di carico e scarico, Nel settore trasporti lavorano poco meno di un milione di addetti in circa disposizione delle merci 200mila aziende, per lo più di picco- le dimensioni, gestite da autonomi, negli scaffali, posture assicurate all’Inail. L’incidenza delle malattie professionali del settore sul ” incongrue complesso delle attività dell’Industria e Servizi è andata crescendo nel tempo fino a rappresentare quasi il 10% di tut- te le malattie denunciate (e codificate per settore di attività) in tale gestione. Nel 2010, delle oltre 1.700 denunce nel settore Trasporti, il 70% ha riguardato malattie muscolo-scheletriche e osteo-ar- ticolari, dovute principalmente a sovraccarico biomeccanico e posture incongrue, seguite, a distanza, da ipoacusia da rumore, patologie tumorali e malattie respi- ratorie. Si tratta principalmente dell’emersione del fenomeno di sottodenuncia collegato a varie iniziative di carattere prevenzionale e ai recenti aggiornamenti normativi piuttosto che di un aumentata rischiosità delle attività. Disturbi muscolo scheletrici Malattie e disturbi muscolo scheletrici sono assai diffusi tra lavoratrici e la- voratori e costituiscono una delle principali cause di assenza per malattia in Continua a pagina 6 molte attività. In Italia almeno cinque milioni di lavoratori svolgono abitual- pagina 5
  • 6. N° 6 - Giugno 2012 Malattie professionali: conoscerle per prevenirle Segue da pagina 5 mente attività lavorative che prevedono la movimentazione manuale dei cari- chi; fra questi lavoratori le malattie acute e croniche della schiena e degli arti superiori ed inferiori sono diffusi più che in altre collettività di lavoro. Tali disturbi derivano spesso da affaticamento muscolare, da infiammazione delle strutture tendinee o da degenerazione di dischi della colonna vertebra- le; spesso sono causati da erronei movimenti e/o posture adottati in attività sia lavorative che di vita quotidiana. Ma i disturbi muscoloscheletrici non sono un rischio inevitabile. Malattie respiratorie Le malattie respiratorie correlate al lavoro più diffuse sono l’asma bronchiale, le alveoliti allergiche, la bronchite cronica, la rinite e sono causate dalla espo- sizione ad agenti biologici di origine vegetale ed animale, ad agenti atmosfe- rici (freddo, caldo, umido), ad agenti chimici utilizzati nelle varie lavorazioni. Nel settore della grande distribuzione , che comprende tra l’altro le attività di carico e scarico, disposizione delle merci negli scaffali, lavoro all’interno di celle frigorifere, le malattie respiratorie sono causate fondamentalmente dal- la inalazione di polveri e farine, polveri di agenti chimici e materiale biologi- camente attivo, come le muffe e i derivati animali, e dalle escursioni termiche legate agli ambienti lavorativi (aria condizionata, celle frigorifere). Nel settore dei trasporti su ruote le malattie respiratorie sono causate prevalentemente da agenti biologici e chimici contenuti nelle merci trasportate, agenti con i Continua a pagina 7 quali l’uomo viene a contatto essenzialmente nelle attività di carico e scarico Un esempio delle brochure informative realizzate sull’agricoltura: http://www.lavoro.gov.it/NR/ rdonlyres/6AE04E3A-041F-44E6-9498- 2FD097AFBCDB/0/DOC_RegioneToscana_ Laviticoltura.pdf pagina 6
  • 7. N° 6 - Giugno 2012 Malattie professionali: conoscerle per prevenirle “L’andamento Segue da pagina 6 del mezzo , ma anche mentre si trova alla guida. Nel settore agricoltura i fattori di rischio richiamati sono tut- ti presenti ed è particolarmente dif- ficile discernere il fattore di rischio lavorativo da quello extra lavorativo a causa della sovrapposizione degli delle malattie ambienti di lavoro e di vita. professionali Il quadro statistico negli ultimi anni ha L’andamento delle malattie profes- sionali negli ultimi anni ha registrato, registrato, in tutte in tutte le aree del Paese, una cre- scita molto sostenuta delle denunce, le aree del Paese, passando dai 26.745 casi del 2006 ai 42.397 del 2010 (fonte archivi banca dati statistica Inail aggiornati al 31 una crescita molto ottobre 2011), sia in virtù delle nume- rose iniziative avviate dall’Inail, con sostenuta delle il contributo delle Parti sociali e dei medici di famiglia, volte a sensibiliz- denunce, passando zare i lavoratori e i datori di lavoro nel far emergere le cosiddette malattie dai 26.745 casi del 2006 ” ‘nascoste’, sia a seguito dell’entrata in vigore delle nuove tabelle (D.M. 9 ai 42.397 del 2010 aprile 2008) che, classificando come ‘tabellate’ molte patologie (in parti- colare quelle dell’apparato muscolo-scheletrico da sovraccarico bio-meccanico e movimenti ripetuti) prima ‘non tabellate’, hanno in pratica esonerato il lavo- ratore dall’onere della prova dell’origine lavorativa di queste malattie, incenti- vando così il ricorso alla tutela assicurativa. In aggiunta a ciò và detto come per effetto della nuova struttura e definizione tabellare, costituente ora un vero e proprio vademecum per il medico competente, si sia assistito ad un notevole au- mento delle denunce ‘plurime’ (più malattie denunciate contemporaneamente da un lavoratore), un fattore tecnico con però un rilevante effetto sul conteggio complessivo dei casi. Protagoniste dei record di denunce sono le malattie osteo- articolari e muscolo-tendinee, dovute prevalentemente a sovraccarico bio-mec- canico, rappresentanti ormai, con quasi 26 mila denunce nel 2010, circa il 60% del complesso. Tra queste, in particolare, spiccano le affezioni dei dischi inter- vertebrali (oltre 9 mila denunce) e le tendiniti (più di 8 mila), patologie più che raddoppiate negli ultimi 5 anni. Seguono, principalmente, l’ipoacusia da rumore (circa 6 mila casi l’anno e, fino al 2008 la patologia più numerosa), le malattie da asbesto (asbestosi, neoplasie e placche pleuriche) per oltre 2 mila casi l’anno (in crescita) e le malattie respiratorie (circa 2 mila l’anno, escludendo quelle correlate all’asbesto). COLOPHON Il Sole 24 Ore Radiocor Agenzia d’informazione - Registr. Tribunale di Milano n. 853 del 18.12.87 Direttore responsabile: Fabio Tamburini In redazione: Marcello Marinaro Proprietario ed editore: Il Sole 24 Ore spa Sede legale e redazione: via Monte Rosa, 91, 20149 Milano - tel. 02.3022.4602-3, fax 02.3022481 Stampa: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; Per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno collaborato: la Direzione Generale per le politiche dei servizi per il lavoro, la Direzione Generale della tutela delle condizioni di lavoro, per l’Inail ha collaborato la Direzione Centrale Prevenzione Progetto grafico: Davide Mazzucchi (Studio Mudita, Milano) pagina 7