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Le esigenze informative per ambiente ed
energia
Il punto di vista dell’economista dell’ambiente e delle risorse
naturali




Laura Castellucci, Università di Roma Tor Vergata
A. Solleverò qualche specifica richiesta per i comparti più significativi per gli
  economisti dell’ambiente



B. richiamerò la questione dell’importanza del “dialogo “ tra produttori e
utilizzatori di dati in connessione con la necessità di nuovi indicatori per la
sostenibilità
A. Qualche richiesta specifica


1. Un settore che necessita di miglioramenti delle statistiche è quello dei
    Rifiuti:
   a. non si hanno dati sul “riciclo”. Esistono dati sui rifiuti prodotti e sulla raccolta
    differenziata ma non sulla quantità effettivamente riciclata. L’ottimo sarebbe
    conoscere per ogni unità di rifiuti l’origine e la destinazione finale.
      b. Tariffe e tasse : maggiori dettagli su loro diffusione e caratteristiche
    aiuterebbe a migliorare il policy design
2. Nel settore delle risorse idriche mancano informazioni sul numero dei pozzi ,
    quantità di acqua estratta, contributi pagati, ecc.
3. Per quanto riguarda emissioni nocive e (di nuovo) rifiuti, è quasi impossibile
    associare la produzione di emissioni e/o rifiuti alla famiglia o all’impresa che li
      ha prodotti mentre l’associazione alla “unità statistica” della quale si
    conoscano caratteristiche economiche, personali (età,istruzione), il tipo di
    regolazione a cui è soggetta, ecc. aprirebbe nuove prospettive per la policy
4. qualora si conoscessero le “emissioni per unità di spesa” provenienti dalle
    famiglie delle quali si avessero le richiamate informazioni si potrebbe
    misurare l’impatto redistributivo delle policy utilizzate per la riduzione
B. Nuovi indicatori


1. Il dialogo tra produttori e utilizzatori di dati è decisamente utile nella
   fase iniziale

2. Due argomenti che legano crescita e ambiente sono noti come:
   a. Decoupling
   b. Curve di Kuznets ambientali


       → entrambi legano la crescita economica al deterioramento
   ambientale ma mentre l’assunzione del GDP (e/ o pro-capite) come
   indicatore di crescita è condivisa ,   “l’indicatore” ambientale
   aggregato di valenza equivalente al GDP non si è al momento
   affermato
decoupling




             5
Qual’è l’indicatore di pressione
ambientale? Generalmente le
emissioni di CO2 (importanti ma
non sufficienti)
Env. Pressure indicators (W.D.R. 1992)




                              7
In questo caso si hanno “singoli” indicatori

• Singoli indicatori: per qualcuno vale la
  relazione per altri no
• Quale potrebbe essere un indicatore
  aggregato? Si hanno tentativi, per esempio:
• Ecological Footprint: Wackernagel-Rees, 96
• EPI (Università di Yale)
• FEEM SI
…………insostenibilità della crescita
Conclusioni: non ci sono ………




Al momento c’è solo da lavorare per:
 ▪ disseminare le conoscenze e i problemi legati
all’uso dell’ambiente e delle risorse naturali secondo il
modello di produzione e consumo attuale ed
▪ evidenziarne l’insostenibilità .

Il supporto        statistico    è    chiaramente
determinante

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  • 3. A. Qualche richiesta specifica 1. Un settore che necessita di miglioramenti delle statistiche è quello dei Rifiuti: a. non si hanno dati sul “riciclo”. Esistono dati sui rifiuti prodotti e sulla raccolta differenziata ma non sulla quantità effettivamente riciclata. L’ottimo sarebbe conoscere per ogni unità di rifiuti l’origine e la destinazione finale. b. Tariffe e tasse : maggiori dettagli su loro diffusione e caratteristiche aiuterebbe a migliorare il policy design 2. Nel settore delle risorse idriche mancano informazioni sul numero dei pozzi , quantità di acqua estratta, contributi pagati, ecc. 3. Per quanto riguarda emissioni nocive e (di nuovo) rifiuti, è quasi impossibile associare la produzione di emissioni e/o rifiuti alla famiglia o all’impresa che li ha prodotti mentre l’associazione alla “unità statistica” della quale si conoscano caratteristiche economiche, personali (età,istruzione), il tipo di regolazione a cui è soggetta, ecc. aprirebbe nuove prospettive per la policy 4. qualora si conoscessero le “emissioni per unità di spesa” provenienti dalle famiglie delle quali si avessero le richiamate informazioni si potrebbe misurare l’impatto redistributivo delle policy utilizzate per la riduzione
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  • 6. Qual’è l’indicatore di pressione ambientale? Generalmente le emissioni di CO2 (importanti ma non sufficienti)
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