1. I MITI: L'ORIGINE DEL MONDO
ma anche spesso risvolti patetici ο divertenti, ci sono dei personaggi in azione, una trama che si snoda.
Il corpus delle leggende degli antichi Greci, resta tutt'oggi una piattaforma che ha offerto solido sostegno a
gran parte della letteratura occidentale. Ovidio e Shakespeare ne hanno ripreso con successo i
personaggi e le trame. Hanno ispirato capolavori come "La nascita di Venere" del Botticelli e l’Ulysses di
Joyce. Sono stati protagonisti persino di fumetti e cartoni animati.
Attraverso i millenni, i miti greci continuano a parlarci. Ci parlano d’amore, di violenza, di coraggio, di
amicizia, di tradimento. In una parola, della nostra umanità. Il successo immortale dei racconti mitologici
sta proprio in questo: nella loro capacità di incarnare valori, stili di vita e aspirazioni in cui tutti ci
riconosciamo o crediamo di riconoscere qualcuno. Moderne divinità.
Gli dèi greci erano fatti a immagine dell’uomo e vittime delle stesse passioni e delle stesse debolezze.
Innamorati, capricciosi, impazienti e litigiosi proprio per questo le loro storie ci appaiono tanto attuali.
3. IL MITO OLIMPICO DELLA CREAZIONE
formarono laghi e mari.
I primi figli della dea con aspetto quasi umano furono i giganti dalle cento braccia: Briareo,
Gige e Cotto. Poi apparvero i tre feroci Ciclopi monocoli, costruttori di mura e fabbri ferrai, che
nomi furono Brente, Sterope e Arge e le loro ombre vagano nelle caverne del vulcano Etna da
quando Apollo li uccise per vendicare la morte di Asclepio.
I Libici, tuttavia, sostengono che Garamante nacque prima dei giganti dalle cento braccia e
Ciclope significa «dall'occhio rotondo» e probabilmente essi avevano tatuati sulla fronte dei
cerchi concentrici in onore del sole, fonte del fuoco che alimentava le loro fornaci. I Traci infatti
continuarono a tatuarsi fino all'epoca classica.
I cerchi concentrici facevano parte del mistero dell'arte del fabbro: per forgiare tazze, elmi o
maschere rituali, il fabbro si regolava su tali cerchi, tracciati col compasso attorno al centro di
si coprono un occhio con una benda per ripararlo dalle scintille.
del fumo che uscivano dal suo cratere. Tra la Tracia, Creta e la Licia esisteva uno stretto
rapporto culturale; probabilmente i Ciclopi abitavano in tutte e tre le regioni.