2. Cos’è il petrolio?
E’ un liquido denso e oleoso,dall’odore pungente e
dal colore giallo scuro. Il suo nome deriva dal latino e sta a
significare “olio di pietra”. Anticamente veniva chiamato
“napatu” il fiammeggiante e utilizzato come malta per la
costruzione delle case o per impermeabilizzare le navi.
3. Come viene definito:
I chimici lo definiscono una miscela di idrocarburi,solidi,liquidi e gassosi.
I geologi parlano del petrolio come una roccia liquida di natura organogena.
Secondo gli economisti il petrolio può essere considerato come “ORO NERO”
dato il suo grande valore economico.
Esempi di idrocarburi
4. Ipotesi sulla sua origine
Esistono tre ipotesi sulla sua formazione
Organica animale
Organica vegetale
Inorganica minerale
5. Ipotesi organica animale
E’ l’ipotesi più accreditata e parte dal presupposto che piccoli
microrganismi (plancton)che vivono perennemente sospesi sulla
superficie delle acque,quando muoiono si depositano sul fondo del
mare mescolandosi con fango e argilla. Questi sedimenti sottoposti a
forti pressioni e con l’aiuto dei microrganismi anaerobici vengono
trasformati, in seguito a particolari reazioni chimiche in idrocarburi
Immagini del plancton
6. Ipotesi organica vegetale
Questa seconda ipotesi parte dal presupposto che il petrolio si sarebbe formato
dai vegetali.
IN CHE MODO ?
In epoche geologiche lontane,quando la terra era ancora giovane,veniva
sottoposta a continui cataclismi e terremoti e intere foreste venivano coperte da
fango e detriti e sottoposte a forti pressioni.
La cellulosa degli alberi composta da C-H-O è stata così trasformata con l’aiuto
dei microorganismi anaerobici e particolari reazioni chimiche in IDROCARBURI.
7. Ipotesi inorganica minerale
È l’ ipotesi meno accreditata e afferma che i carburi metallici,cioè
sostanze contenenti CARBONIO in condizioni particolari di
pressione e temperature, abbiano reagito con l’ H2O allo stato di
vapore dando origine agli IDROCARBURI :
H
C +
O
H
IDROCARBURI
8. Cosa sono gli idrocarburi
Sono composti formati da IDROGENO (H) e CARBONIO (C).
Il più semplice degli IDROCARBURI è il METANO, molecola composta
da 1atomo di C e 4 di H
9. In quali aree del mondo si trova il
petrolio
Paesi del mondo produttori
Arabia Saudita 13%
Russia
12%
USA
9%
Iran
5%
Messico
5%
Cina
4%
Norvegia
4%
Canada
4%
Venezuela
4%
l paesi del Golfo Persico sono i maggiori
Emirati Arabi
3%
produttori di petrolio al mondo.
10. Molte guerre per il petrolio
Spesso il petrolio è causa fondamentale di numerose guerre.
L’area del Golfo Persico, è diventata una delle zone più calde al mondo
dove si verificano scontri violentissimi per il trasporto del petrolio, il
controllo degli oleodotti e dei porti dove si trovano importati raffinerie.
Guerra del Golfo (1990)
Guerra del Kippur (1967)
11. Le vie del petrolio
Il commercio del petrolio avviene attraverso vie dei paesi produttori
verso i paesi consumatori. La cartina evidenzia le principali vie del
petrolio, degli oleodotti e dei gasdotti.
12. In italia ci sono giacimenti di petrolio?
Il 10% del fabbisogno di petrolio in Italia, proviene dalla Basilicata e
dalla Sicilia. Della presenza dell’oro nero in queste zone lo sapeva
bene Enrico Mattei il fondatore del gigante petrolifero E.N.I. (ENTE
NAZIANALE IDROCARBURI)
IMMAGINE BASILICATA
PIATTAFORMA AL LARGO DELLA SICILIA
13. ENI
Con la fondazione dell’ENI,Mattei ,voleva rifornire l’Italia dell’energia
necessaria per ottenere il suo sviluppo economico e allo stesso tempo
desiderava una compagnia petrolifera tutta italiana.
14. Le sette sorelle
Esistono nel mondo sette Compagnie Petrolifere che controllano il
commercio del petrolio a livello mondiale .
SHELL
TEXACO
GULF
BP
EXXON
MOBIL
CFP
16. Il Metodo aereofotografico, mette in evidenza attraverso l’analisi delle
diverse fotografie scattate da un aereo gli strati rocciosi, la loro
inclinazione e la direzione.
17. Il carotaggio consiste nel prelevare a diverse profondità dei campioni
di terreno. Questi vengono analizzati dai geologi, dai chimici e dai fisici
per vedere l’età della roccia e l’ era geologica a cui appartengono i
diversi campioni.
18. Il metodo sismico a riflessione sfrutta le onde provocate da terremoti
artificiali. Tali onde si dividono quando incontrano strati rocciosi, una
parte si propaga verso il basso, una parte rimbalza in superficie. Le
onde riflesse vengono raccolte, registrate e successivamente studiate
dagli esperti.
19. Questo metodo consiste nel misurare il magnetismo terrestre in una
determinata zona e nello stesso tempo vedere la densità delle rocce ed
è l’unico metodo che riesce a localizzare una trappola petrolifera con
sufficiente precisione.
20. Estrazione del petrolio
Una volta localizzato il
giacimento è necessario
trivellare il terreno. Questo
avviene con l’aiuto di una
struttura molto complessa
chiamata Derrick,munita di
uno scalpello rotante e
collegata a una serie si aste
cave,dove viene immesso del
fango freddo.
Struttura del Derrick
21. Punta dello scalpello per
l’estrazione del petrolio
Lo scalpello che deve
sbriciolare la roccia è
munito di una punta
diamantata,collegata in
superficie a dalle aste cave
all’interno
Punta dello scalpello
22. Quando lo scalpello raggiunge la
sacca petrolifera…
Quando lo scalpello
raggiunge la sacca
petrolifera,si rompe
quell’equilibrio che madre
natura ha creato e il petrolio
tende ad arrivare in
superficie con una certa
violenza. Ma il Derrick è
munito di una serie di
valvole chiamate Albero di
Natale il cui scopo è quello
di regolare il flusso del
petrolio in superficie.
DERRICK E ALBERO DI NATALE
STRUTTURA GIACIMENTO
23. Trasporto del petrolio
IL petrolio, una volta portato in
superficie,può essere
trasportato o tramite
petroliere o con gli oleodotti.
Le petroliere, pur essendo
navi moderne dotate di vari
sistemi di sicurezza sono
esposte a rischi naufragi. Lo
dimostrano i casi delle
petroliere Valdez, Haven e
Horizon che hanno
inquinato varie aree del
mondo.
Petroliera
24. Struttura di un oleodotto
Il petrolio può essere
trasportato tramite oleodotti.
I tubi che compongono un
oleodotto sono disposti a
zig-zag a un metro dal
suolo. Tale disposizione
viene fatta per sopportare
meglio i fenomeni di
escursione termica e
individuare con facilità le
eventuali perdite.
Oleodotto
25. La raffineria
Giunto nella raffineria il
petrolio viene messo nella
torre di frazionamento
La raffineria è un grande
complesso industriale.
Il processo di raffinazione
si chiama distillazione
frazionata e consiste nel
riscaldare il greggio in
modo da provocare
l’evaporazione e la
condensazione dei diversi
idrocarburi.
Una raffineria
26. Torre di frazionamento
La torre di frazionamento è un
grosso impianto,costituito da più
piani, separati da contenitori
forati.
Ogni piano ha una sua
temperatura e in corrispondenza
di ogni piano si separano
idrocarburi diversi.
Quelli più complessi si separano
in basso, dove le temperature
sono più alte, quelli più semplici
in alto.
Dall’alto della torre escono i gas
di raffineria,metano,propano ecc.
Struttura della torre di frazionamento
27. Cracking,reforming e poliforming
Alcuni prodotti ottenuti
nella torre di
frazionamento, vengono
sottoposti a pressioni e
temperature elevate, per
ottenere idrocarburi di
qualità migliore.
Cracking:rottura di grosse molecole
di idrocarburi
Reforming: consiste nel migliorare
le qualità degli idrocarburi con
l’aggiunta di particolari sostanze.
Poliforming: consiste nell’unire
idrocarburi semplici per dare
origine a idrocarburi complessi.
C-C-C-C-C-C-C-C-C-C-C-C-C
Con il cracking le molecole
complesse vengono ridotte in
molecole più semplice.
C-C-C-C+C-C-C-C-C
C = Carbonio
C-C-C-C-C-C-C-C-C
28. Importanza del petrolio
Il petrolio è la fonte energetica
più importante al mondo.
Da questo prezioso liquido si
ricava di tutto:
benzine,nafta,kerosene,
gasolio,bitumi,vaseline,cere,oli
lubrificanti, pile,ecc…
29. Petrolio e dipendenza energetica
Il grafico mette in evidenza il
ruolo economico del petrolio,
che rimane la risorsa energetica
più utilizzata al mondo. Segue il
carbone e il gas naturale.
30. E se il petrolio dovesse finire?
Saremo costretti a non usare più le nostre macchine, cellulari,
computer e viaggiare sui treni e su autobus superaffollati.
Gli aeroporti diventerebbero dei veri e propri cimiteri.
Ci sarebbe il rischio di passare inverni al freddo, magari tutti riuniti nella
stessa stanza come nel medioevo e il mondo economico crollerebbe,
perché non avrebbe energia sufficiente per far funzionare le macchine.
Le conseguenze secondo noi sarebbero disastrose.
31. PRECISAZIONE
Le informazioni, i testi inseriti e le immagini
di questa presentazione sono forniti
esclusivamente a titolo indicativo e a
scopo didattico (Legge 22 aprile 1941 n.
633, art. 70 comma 1 bis).