SlideShare a Scribd company logo
1 of 6
Download to read offline
Breve storiadei numeri
L'esigenza di contare è nata nell'uomo sin dall'antichità. Egli iniziò a
rappresentare l'insieme dei suoi animali con oggetti come bastoni incisi
con delle tacche o sacchetti con dentro dei sassi. Con lo sviluppo degli
scambi commerciali e con la nascita della scrittura questi modelli furono
sostituiti da simboli grafici: nacquero in questo modo i numeri. L'uomo
si accorse subito che diventava molto difficile usare per insiemi con
diversa numerosità simboli grafici ogni volta diversi: nascono così i
primi sistemi di numerazione. Molti popoli hanno adottato un proprio
sistema di numerazione, ma, alla fine, si è imposto a livello mondiale
quello indo-arabo, perché più semplice ed efficace rispetto agli altri.
Tutti i sistemi di numerazione, sono classificabili in due grandi categorie:
i sistemi numerici ADDITIVI e quelli POSIZIONALI. Nel sistema
Additivo ogni simbolo (cifra) ha sempre uno stesso valore. Nel sistema
Posizionale il valore della cifra cambia a seconda della posizione
occupata nel numero. Il nostro sistema decimale è quindi posizionale,
mentre quello romano è additivo.
Questi bastoni
rappresentano una società
tra pastori. In ogni bastone
sono incise tante tacche
quante sono le pecore
affidate ad un pastore
.
I numeri nei popoli
della Mesopotamia
SUMERI
(circa 5000 a.C.)
ADDITIVO
Le prime testimonianze
scritte sull'uso di
numeri per scambi
commerciali sono quelle
relative ai Sumeri. I
numeri venivano incisi
con l'estremità di una
canna o con un
bastoncino detto stilo su
delle tavolette di argilla.
In seguito le incisioni
semicircolari furono
sostituita da più
semplici incisioni
verticali.
I numeri nella
civiltà dei faraoni
Egizi
(circa 4000 a.C.)
ADDITIVO
E' un sistema più
evoluto del precedente
che comprende sette
simboli differenti.
Essendo un sistema di
tipo additivo, il valore
del numero era dato
dalla somma dei valori
dei simboli che
costituivano il numero
stesso. Ogni simbolo
poteva ripetersi nel
numero fino a un
massimo di nove volte.
I numeri nei popoli
della Mesopotamia
Babilonesi
(circa III° millennio
a.C.)
MISTO
additivo-posizionale
Sono stati i Babilonesi i
primi ad accorgersi che
con un solo simbolo la
scrittura dei numeri era
troppo complessa.
Nascono per la prima
volta simboli diversi a
cui corrispondono
valori diversi. Fino a 59
il sistema è additivo;
diventa poi posizionale
a base 60. Le unità di
primo ordine valgono
1; quelle di secondo
ordine 60; quelle di
terzo 60x60=3600.
I numeri nei popoli
dell'Egeo
Greci
( I° millennio a.C.)
ADDITIVO
Pur essendo passati alla
storia per il grande
sviluppo delle
conoscenze in tutti i
campi del sapere, i
Greci non trovarono un
sistema di numeri più
efficiente rispetto ai
popoli che li avevano
preceduti. Essi usarono
le loro 24 lettere, a cui
aggiunsero altri tre
simboli, per scrivere
numeri, mettendo in
alto a destra una specie
di apostrofo e se era
posto in basso a sinistra
il valore veniva
moltiplicato per mille.
I numeri nei popoli
italici
Romani
( I° secolo a.C.)
ADDITIVO
Anche i Romani
utilizzarono le lettere
per rappresentare dei
numeri, anche se il
simbolo "I" ricorda
molto le incisioni dei
più semplici sistemi di
numerazione. Una linea
sopra al numero
moltiplicava il suo
valore per mille.
I numeri nei popoli
dell'America
precolombiana
Maya
( I° millennio d.C.)
MISTO
additivo-posizionale
Con solamente tre
simboli grafici i Maya
scrivevano i loro
numeri. Mentre il
punto e la linea avevano
un loro valore preciso,
l'ovale, che essi
scrivevano sotto agli
altri simboli, aveva la
funzione di moltiplicare
per 20 il valore dei
simboli scritti sopra di
esso. Per i numeri
maggiori di 200 i Maya
utilizzavano il metodo
posizionale scrivendo
dal basso verso l'alto le
unità di primo, secondo
e terzo ordine il cui
valore veniva
moltiplicato per 20 ad
ogni passaggio da
un'unità a quella di
ordine superiore.
Il sistema di
numerazione
decimale
I popoli
dell'India
settentrionale
e gli Arabi
( VI° millennio d.C.)
POSIZIONALE
Il concetto dello zero ed
il valore posizionale dei
simboli grafici usati per
rappresentare numeri
sono le grandi scoperte
matematiche fatte dai
popoli dell'India,
apprese
successivamente dagli
Arabi e diffuse in
Europa dal matematico
italiano Leonardo
Fibonacci all'inizio del
XIII secolo d.C. Per
questo motivo
chiamiamo indo-arabe
le cifre con le quali
scriviamo i nostri
numeri, anche se
graficamente diverse da
quelle arabe ed indiane.
Il sistema di
numerazione
binario
I numeri del
computer
( 1700 d.C.)
POSIZIONALE
Il sistema binario, o a
base due, fu proposto
dal matematico tedesco
Leibniz già nel
diciassettesimo secolo,
ma solo ai nostri giorni
ha trovato un suo
utilizzo pratico: esso
costituisce il linguaggio
numerico attraverso il
quale i computer
possono funzionare.
Utilizza solo le cifre 0 e
1: mentre lo 0 ha
sempre valore nullo,
indipendentemente
dalla posizione
occupata, come avviene
per tutti i sistemi
numerici posizionali, la
cifra 1 ha un valore
diverso che dipende
dalla posizione e che
cresce da destra a
sinistra con le potenze
del 2. A parità di valore
i numeri a base 10 sono
scritti con meno cifre
dei numeri a base 2. Ad
esempio il numero 32 in
base 10 corrisponde a
100000 in base 2.

More Related Content

More from ritafaz

L'addizione in N
L'addizione in NL'addizione in N
L'addizione in Nritafaz
 
Erastotene tommaso
Erastotene tommaso Erastotene tommaso
Erastotene tommaso ritafaz
 
Presentazione classi 2.0
Presentazione classi 2.0Presentazione classi 2.0
Presentazione classi 2.0ritafaz
 
Pensieri franca polacco
Pensieri franca polaccoPensieri franca polacco
Pensieri franca polaccoritafaz
 
La fiaba gaia_forlin
La fiaba gaia_forlinLa fiaba gaia_forlin
La fiaba gaia_forlinritafaz
 
Ricerca sulla storia dei numeri da Anna e Lisa classe 1B
Ricerca sulla storia dei numeri da Anna e Lisa classe 1BRicerca sulla storia dei numeri da Anna e Lisa classe 1B
Ricerca sulla storia dei numeri da Anna e Lisa classe 1Britafaz
 
Andiamo in bicicletta edu stradale
Andiamo in bicicletta edu stradaleAndiamo in bicicletta edu stradale
Andiamo in bicicletta edu stradaleritafaz
 
3 a lia finzi brat
3 a   lia finzi brat3 a   lia finzi brat
3 a lia finzi bratritafaz
 
3 b incontro finzi
3 b incontro finzi3 b incontro finzi
3 b incontro finziritafaz
 
La shoah finale
La shoah finaleLa shoah finale
La shoah finaleritafaz
 
Didattica 2.0
Didattica 2.0Didattica 2.0
Didattica 2.0ritafaz
 

More from ritafaz (12)

L'addizione in N
L'addizione in NL'addizione in N
L'addizione in N
 
Erastotene tommaso
Erastotene tommaso Erastotene tommaso
Erastotene tommaso
 
Presentazione classi 2.0
Presentazione classi 2.0Presentazione classi 2.0
Presentazione classi 2.0
 
Pensieri franca polacco
Pensieri franca polaccoPensieri franca polacco
Pensieri franca polacco
 
La fiaba gaia_forlin
La fiaba gaia_forlinLa fiaba gaia_forlin
La fiaba gaia_forlin
 
Ricerca sulla storia dei numeri da Anna e Lisa classe 1B
Ricerca sulla storia dei numeri da Anna e Lisa classe 1BRicerca sulla storia dei numeri da Anna e Lisa classe 1B
Ricerca sulla storia dei numeri da Anna e Lisa classe 1B
 
Acqua
AcquaAcqua
Acqua
 
Andiamo in bicicletta edu stradale
Andiamo in bicicletta edu stradaleAndiamo in bicicletta edu stradale
Andiamo in bicicletta edu stradale
 
3 a lia finzi brat
3 a   lia finzi brat3 a   lia finzi brat
3 a lia finzi brat
 
3 b incontro finzi
3 b incontro finzi3 b incontro finzi
3 b incontro finzi
 
La shoah finale
La shoah finaleLa shoah finale
La shoah finale
 
Didattica 2.0
Didattica 2.0Didattica 2.0
Didattica 2.0
 

Recently uploaded

Santa Bernadette de Lourdes (Italiano).pptx
Santa Bernadette de Lourdes (Italiano).pptxSanta Bernadette de Lourdes (Italiano).pptx
Santa Bernadette de Lourdes (Italiano).pptxMartin M Flynn
 
Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!
Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!
Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!ANCI - Emilia Romagna
 
DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...
DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...
DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...Martin M Flynn
 
Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?
Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?
Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?Nicola Rabbi
 
La produzione e la gestione degli Open Data
La produzione e la gestione degli Open DataLa produzione e la gestione degli Open Data
La produzione e la gestione degli Open DataGianluigi Cogo
 
biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024
biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024
biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024Damiano Orru
 

Recently uploaded (6)

Santa Bernadette de Lourdes (Italiano).pptx
Santa Bernadette de Lourdes (Italiano).pptxSanta Bernadette de Lourdes (Italiano).pptx
Santa Bernadette de Lourdes (Italiano).pptx
 
Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!
Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!
Solo con riqualificazioni profonde siamo troppo lenti!
 
DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...
DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...
DIGNITAS INFINITA – DIGNITÀ UMANA - Dichiarazione del dicastero per la Dottri...
 
Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?
Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?
Parole inclusive: le parole cambiano il mondo o il mondo cambia le parole?
 
La produzione e la gestione degli Open Data
La produzione e la gestione degli Open DataLa produzione e la gestione degli Open Data
La produzione e la gestione degli Open Data
 
biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024
biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024
biblioverifica ijf24 Festival Internazionale del Giornalismo 2024
 

Storia dei numeri toresan

  • 1. Breve storiadei numeri L'esigenza di contare è nata nell'uomo sin dall'antichità. Egli iniziò a rappresentare l'insieme dei suoi animali con oggetti come bastoni incisi con delle tacche o sacchetti con dentro dei sassi. Con lo sviluppo degli scambi commerciali e con la nascita della scrittura questi modelli furono sostituiti da simboli grafici: nacquero in questo modo i numeri. L'uomo si accorse subito che diventava molto difficile usare per insiemi con diversa numerosità simboli grafici ogni volta diversi: nascono così i primi sistemi di numerazione. Molti popoli hanno adottato un proprio sistema di numerazione, ma, alla fine, si è imposto a livello mondiale quello indo-arabo, perché più semplice ed efficace rispetto agli altri. Tutti i sistemi di numerazione, sono classificabili in due grandi categorie: i sistemi numerici ADDITIVI e quelli POSIZIONALI. Nel sistema Additivo ogni simbolo (cifra) ha sempre uno stesso valore. Nel sistema Posizionale il valore della cifra cambia a seconda della posizione occupata nel numero. Il nostro sistema decimale è quindi posizionale, mentre quello romano è additivo. Questi bastoni rappresentano una società tra pastori. In ogni bastone sono incise tante tacche quante sono le pecore affidate ad un pastore . I numeri nei popoli della Mesopotamia SUMERI (circa 5000 a.C.) ADDITIVO Le prime testimonianze scritte sull'uso di numeri per scambi commerciali sono quelle relative ai Sumeri. I numeri venivano incisi con l'estremità di una canna o con un bastoncino detto stilo su delle tavolette di argilla. In seguito le incisioni semicircolari furono sostituita da più semplici incisioni verticali.
  • 2. I numeri nella civiltà dei faraoni Egizi (circa 4000 a.C.) ADDITIVO E' un sistema più evoluto del precedente che comprende sette simboli differenti. Essendo un sistema di tipo additivo, il valore del numero era dato dalla somma dei valori dei simboli che costituivano il numero stesso. Ogni simbolo poteva ripetersi nel numero fino a un massimo di nove volte. I numeri nei popoli della Mesopotamia Babilonesi (circa III° millennio a.C.) MISTO additivo-posizionale Sono stati i Babilonesi i primi ad accorgersi che con un solo simbolo la scrittura dei numeri era troppo complessa. Nascono per la prima volta simboli diversi a cui corrispondono valori diversi. Fino a 59 il sistema è additivo; diventa poi posizionale a base 60. Le unità di primo ordine valgono 1; quelle di secondo ordine 60; quelle di
  • 3. terzo 60x60=3600. I numeri nei popoli dell'Egeo Greci ( I° millennio a.C.) ADDITIVO Pur essendo passati alla storia per il grande sviluppo delle conoscenze in tutti i campi del sapere, i Greci non trovarono un sistema di numeri più efficiente rispetto ai popoli che li avevano preceduti. Essi usarono le loro 24 lettere, a cui aggiunsero altri tre simboli, per scrivere numeri, mettendo in alto a destra una specie di apostrofo e se era posto in basso a sinistra il valore veniva moltiplicato per mille.
  • 4. I numeri nei popoli italici Romani ( I° secolo a.C.) ADDITIVO Anche i Romani utilizzarono le lettere per rappresentare dei numeri, anche se il simbolo "I" ricorda molto le incisioni dei più semplici sistemi di numerazione. Una linea sopra al numero moltiplicava il suo valore per mille. I numeri nei popoli dell'America precolombiana Maya ( I° millennio d.C.) MISTO additivo-posizionale Con solamente tre simboli grafici i Maya scrivevano i loro numeri. Mentre il punto e la linea avevano un loro valore preciso, l'ovale, che essi scrivevano sotto agli altri simboli, aveva la funzione di moltiplicare per 20 il valore dei simboli scritti sopra di esso. Per i numeri maggiori di 200 i Maya utilizzavano il metodo posizionale scrivendo dal basso verso l'alto le unità di primo, secondo e terzo ordine il cui valore veniva moltiplicato per 20 ad ogni passaggio da
  • 5. un'unità a quella di ordine superiore. Il sistema di numerazione decimale I popoli dell'India settentrionale e gli Arabi ( VI° millennio d.C.) POSIZIONALE Il concetto dello zero ed il valore posizionale dei simboli grafici usati per rappresentare numeri sono le grandi scoperte matematiche fatte dai popoli dell'India, apprese successivamente dagli Arabi e diffuse in Europa dal matematico italiano Leonardo Fibonacci all'inizio del XIII secolo d.C. Per questo motivo chiamiamo indo-arabe le cifre con le quali scriviamo i nostri numeri, anche se graficamente diverse da quelle arabe ed indiane.
  • 6. Il sistema di numerazione binario I numeri del computer ( 1700 d.C.) POSIZIONALE Il sistema binario, o a base due, fu proposto dal matematico tedesco Leibniz già nel diciassettesimo secolo, ma solo ai nostri giorni ha trovato un suo utilizzo pratico: esso costituisce il linguaggio numerico attraverso il quale i computer possono funzionare. Utilizza solo le cifre 0 e 1: mentre lo 0 ha sempre valore nullo, indipendentemente dalla posizione occupata, come avviene per tutti i sistemi numerici posizionali, la cifra 1 ha un valore diverso che dipende dalla posizione e che cresce da destra a sinistra con le potenze del 2. A parità di valore i numeri a base 10 sono scritti con meno cifre dei numeri a base 2. Ad esempio il numero 32 in base 10 corrisponde a 100000 in base 2.