4. 4
DARIO SCOTTI
Intervista Capital #1 d’Italia
8 febbraio 2016
Presso l’Hangar della Pirelli Bicocca si è tenuto il primo summit di Class Editori Numeri #1 dell’economia ita-
liana, con la partecipazione di tutti gli imprenditori che con le loro attività qualificano il Made in Italy , so-
stengono il prestigio del sistema imprenditoriale italiano e sono n.1 nel loro settore.
Da questo laboratorio è emerso il quadro di un paese che vive una quarta rivoluzione industriale con op-
portunità incredibili per i prodotti innovativi e ispirati a un nuovo Rinascimento…..i brand tricolore devono
aprirsi al mondo , affrontando la competizione globale e recuperando il tempo perduto.
Produciamo il futuro, imprenditori e manager, in cinque ore di dibattito costruttivo, hanno provato a rispon-
dere , grazie allo scambio d’idee e di conoscenze, alle domande più urgenti . Da quale sarà il ruolo dell’Italia
negli scenari mondiali futuri a quali settori economici saranno più rilevanti.
Alla fine della giornata è stato redatto un manifesto di 10 punti che ben sintetizza gli argomenti più caldi
oggetto di discussione e che dovrebbero rappresentale la guida per il rilancio definitivo di un Paese che ha
enormi potenzialità solo in parte espresse.
15. 15
WWW.DARIOSCOTTI.IT
29 ottobre 2015:il mio viaggio in Etiopia,
ispirato dall’esperienza di Expo 2015
“Expo mi ha lasciato in eredità un nuovo modo di fare impresa, fatto di un impegno partecipato che può
diventare lo spirito guida del nostro lavoro. Per 6 mesi siamo stati fianco a fianco con un paese molto di-
verso dal nostro, l’Etiopia: un paese dove il caffè, è la forza trainante dell'economia, dell'ecologia, della
vita socio-culturale e spirituale dell'Etiopia. Nella cultura etiope significa ospitalità: invitare gli ospiti per
un caffè è un'opportunità offerta da Dio per fare del bene. Io ho avuto l’opportunità di partecipare a que-
sto “rito” e ne sono rimasto affascinato.
Ho saputo anche che il vivere quotidiano etiope, nell’era della globalizzazione, è sospeso nel tempo, se-
gnato da profonde siccità, soprattutto nel nord del paese…. ho deciso di partire per quelle terre.
Nel mio viaggio sono stato accompagnato da un gruppo straordinario di miei collaboratori, con cui ho
condiviso momenti duri, anche estremi. Insieme abbiamo superato tutte le difficoltà del territorio dell’E-
tiopia del Nord: la Dancalia, terra degli Afar e luogo con le condizioni di vita più dure del pianeta, le chie-
se rupestri patrimonio dell’Unesco, e gli stupendi paesaggi dell’altopiano, permeati della cultura copta
che caratterizza l’Etiopia del Nord. Ridiscendendo lungo la vecchia strada costruita dagli italiani che col-
lega la Dancalia con l’altopiano, per ammirare gli ambienti primordiali di Dallol, con le formazioni saline
cristallizzate e la Piana del Sale - l’esteso bacino dove, nel mezzo del nulla, i cavatori di sale raccolgono il
prezioso minerale e caricano muli e cammelli per portarlo ai mercati dell’altopiano come mille anni fa.
Abbiamo incontrato le popolazioni nomadi che vi abitano in condizioni davvero estreme, alle quali abbia-
mo rivolto un piccolo gesto di solidarietà; con il supporto dell’Ambasciata italiana ad Addis Abeba, abbia-
mo trasferito dall’Italia di 175.000 porzioni di riso. Veramente poca cosa per questi popoli fuori dal tem-
po!
Sono tornato in Italia con le tante emozioni positive generate dall’esperienza di un viaggio gravoso , ar-
ricchito da momenti condivisi con quella che considero la “mia squadra”; uomini con cui c’è un legame,
profondo, che ritengo solido e vitale quanto l’amicizia, perché affonda in comuni radici valoriali, in comu-
ni obiettivi, nella consapevolezza della forza dell’agire comune, nella voglia di farcela insieme! “