1. Orazio
Sermones I, IX
La satira del seccatore
9 maggio 2011 Pietro De Nicolao – IV G 1
2. Le Satire (Sermones)
Libro I 35 – 33 a.C. 10 satire
Libro II 30 a.C. 8 satire
Le Satire sono scritte in esametri.
Satire narrative: Orazio racconta in 1° persona
degli eventi quotidiani e ne trae dei precetti
morali, una filosofia di vita.
Satire dialogiche: argomentazioni e riflessioni
tra il poeta ed alcuni personaggi.
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3. Contenuti
Trae spunto dalla filosofia epicurea.
Moralismo aggressivo: Orazio attacca i vizi dei
contemporanei, ma non i viziosi.
La virtù per Orazio è:
Il giusto mezzo: est modus in rebus.
Autarchia: indipendenza e limitazione dei
desideri.
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4. Stile
Orazio dichiara uno stile umile e modesto.
Stile colloquiale, registro della lingua parlata.
Stile informale, né sublime né volgare.
Narrazione in prima persona.
Serio e faceto si alternano.
Emergono alcuni elementi autobiografici.
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5. Satira IX: il racconto
Orazio incontra per strada un certo seccatore,
che lo assilla parlando ininterrottamente.
Orazio si ingegna invano per liberarsene.
Orazio incontra un amico, conoscente del
seccatore, che però non lo salva da costui.
Lo scocciatore alla fine incontra il suo
avversario e nella confusione Orazio riesce a
svignarsela grazie ad Apollo.
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6. Satira IX: il seccatore
● Il seccatore è un individuo sconosciuto ad
Orazio (quidam notus mihi nomine tantum),
loquace e molto molesto.
● Vuole entrare nel circolo di Mecenate.
● Ha dei problemi con la giustizia:
deve presentarsi ad un processo.
● È immodesto e declama ad Orazio
le proprie doti artistiche.
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7. Satira IX: Orazio
● Uno dei due personaggi della satira è Orazio
stesso, che parla in prima persona.
● Il riferimento a Mecenate è autobiografico.
● Orazio manifesta la sua malcelata insofferenza
nei confronti del seccatore.
● Orazio usa continuamente l'ironia per divertire
il lettore.
● Inventa una “profezia” secondo la quale i
loquaces sarebbero per sé fonte di rovina.
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8. Satira IX: stile e linguaggio
● Lessico e stile informali.
● La paratassi è preferita all'ipotassi.
● Presenti espressioni peculiari del parlato:
Quid agis, dulcissime rerum? Come va, carissimo?
Cupio omnia quae vis. Desidero ogni cosa che tu vuoi.
● L'oratio recta dà realismo e vivacità.
● La satira esprime in modo divertente ma
“letterario” questo incontro sgradito.
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