3. Parque Nacional Quebrada del Condorito Parque Nacional Quebrada del Condorito Il 28 novembre 1996 fu creato il Parco Nazionale “Quebrada del Condorito”con lo scopo di conservare la biodiversità naturale e culturale, nonché i torrenti di tutta la regione.
4. Detto Parco si trova ad ovest della Provincia di Córdoba, il quale include una parte delle sopranominate gole o “quebradas” della catena montuosa di “Sierra Grandes” e l’altopiano della “Pampa de Achala”, la cui altezza supera i 2000 m s.l.m. Ai 37..364 ha che formano il parco si aggiungono 117.436 ha della Riserva Idrica Provinciale di Achala.
5. Vista dall’alto dell’altopiano della “Pampa de Achala” Roccia di origine basaltica. La gran altezza di queste montagne permise all’ambiente acquisire delle caratteristiche proprie molto diverse dal resto della regione.
6. Pascolo di altezza, tipico della regione La vegetazione dominante è quella dei pascoli di altezza che alternano tra piccoli boschi di “tabaquillo” simili a quelli boschi tipici del nordest argentino.
7. Progetto di Reintroduzione del Guanaco Nel passato il Parco fu abitato da grandi erbivori che attualmente sono estinti. Tra quegli animali c’era il guanaco (Lama guanicoe). Fino a un secolo fa, si potevano osservare dei guanachi nella “Pampa de Achala; purtroppo la presenza dell’uomo e le sue attività, come per esempio la caccia e l’alterazione dell’ambiente naturale, sono state le cause principali della loro scomparsa.
8. Vista della “Quebrada del Condorito” dal balcone nord. La forra che dà il nome al Parco Nazionale è una profonda gola a forma di “V” di 800 metri di lunghezza, attraversata dal fiume “Los Condoritos” nel cuore della “Pampa de Achala”. Sulle pareti granitiche, separate tra di loro per più di 1500 metri, si attaccano boschi di “Orco-Molles” e “Tabaquillos”. Dai balconi sud e nord, si può ammirare il volo dei condor che sopravolano le vertiginose pareti della forra. Vi è un sentiero che parte dal centro visita verso i balconi che sono posti dove si può ammirare queste meraviglie naturali. Il tempo necessario per percorrere tutti i sentieri è di 4 ore circa.
9. “ Estancia Trinidad” – Zona ovest del Parco Il clima di tutta la regione è temperato e piovoso, con delle temperature che vanno dai -10º ai 18º C, nel mese più freddo. In inverno le precipitazioni sono scarse. L’estate e corta e fresca.
10. La vegetazione dominante è quella dei pascoli di altezza che alternano tra piccoli boschi di “tabaquillo” simili a quelli boschi tipici del nordest argentino. La corteccia del Tabaquillo Il “Tabaquillo” proviene dal nord delle Ande, nativo di questa zona. È chiamato così per la sua corteccia di colore castano rossiccio simile alle foglie secche del tabacco. Cresce fino ai sette metri di altezza nelle forre, proprio lì dove si formano gli unici boschi della regione .
11. Funzione del pascolo di altezza I venti umidi che ascendono sino a queste cime, portano pioggia, nebbia e neve. L’acqua viene ritenuta dal suolo e dalla vegetazione a modo di una spugna naturale.
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13. Il nome del Parco Nazionale La forra che dà il nome al Parco Nazionale è una profonda gola attraversata dal fiume “ Los Condoritos”.
14. Isola biogeografica Le caratteristiche di questo posto, simili a quelle delle Ande, permettono la coesistenza di specie di origini diversi, tali come il condor, il “tabaquillo”, il “maiten” ed altri, potendo condividere uno stesso habitat in armonia.
15. Il Cóndor Venerato nel passato dalle culture originali delle Ande, il condor è uno degli uccelli più grandi del mondo tra quelli che possono volare. Le sue ali raggiungono circa 3 metri di lunghezza. Siccome si ciba di animali morti, vale a dire, di carogne,compie un ruolo importante dentro l’ecosistema, raccogliendo i rifiuti. Ciò nonostante è stato perseguito durante molto tempo perché si pensava che attaccava il bestiame o altre volte veniva cacciato semplicemente per “sport”. Il Parco costituisce un’area assai importante per la conservazione del condor perché si trova nella zona di distribuzione più orientale di questa specie.
16. Specie uniche Le caratteristiche dell’ambiente permettono la vita di molti animali e piante endemici, cioè, che non esistono in nessun altro posto del pianeta, come per esempio: la lucertola, il rospo, la “loica”, il “quebrachillo” e la volpe “colorada”, tutte subespecie della “Pampa de Achala”
17. Cancellata della “Estancia San Miguel” All’epoca della conquista, questo territorio è stato utilizzato come rifugio dagli indigeni “comechingones” per evitare la sottomissione spagnola. Dal 1600 gli abitanti di origine ispano cominciarono ad allevare il bestiame. Nel 1700 i “comechingones” scomparirono, furono cacciati dalle loro terre e privati della loro libertà. Nell’area centrale del parco, ancora oggi, si possono trovare vestigi de quest’epoca, custoditi per la loro importanza storico culturale.
18. Enti gestori della conservazione I Parchi Nazionali dell’Argentina vengono gestiti da 1500 agenti circa. Tra i quali si trovano: guardie forestali, pompieri, tecnici, professionisti, amministrativi e volontari. Ognuno compie una funzione molto importante per la conservazione di questo Parco Nazionale.