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Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni
operative della Normativa sui Disturbi
Specifici di Apprendimento (DSA) e sui
Bisogni Educativi Speciali (BES)
Metodi e strategie nelle discipline:Italiano e
Storia
Relazione a cura della dott.ssa M. A. Civitavecchia
9 dicembre 2013

Interazione comunicativa per approfondimenti ed interventi specifici,
anche sul PdP, con il contributo della relatrice.
Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni
operative della Normativa sui Disturbi
Specifici di Apprendimento (DSA) e sui
Bisogni Educativi Speciali (BES)
La normativa “specifica” è preceduta o accompagnata da
indicazioni contenute nella normativa “generale”
-Legge 59/97 Legge sull’Autonomia Scolastica art. 21 “ diritto di apprendere…”

- D.P.R. n. 275/99 (Autonomia didattica) art. 4 :
Valorizzazione della diversità.
Promozione delle potenzialità di ciascuno .
Miglioramento dell’ efficacia del processo di insegnamento-apprendimento.
-Legge delega 28 marzo 2003 n° 53 e D.L.19/02/2004 n° 59 “ Norme
generali Scuola Infanzia e Primo Ciclo”
Personalizzazione
Flessibilità
Obiettivi Formativi
DPR n.122 del 22 giugno 2009 art.10
Valutazione degli alunni con DSA
Specifiche situazioni soggettive
Strumenti metodologico/didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei”

-

- Tutte le ORDINANZE MINISTERIALI per lo svolgimento degli Esami di Stato e di
Qualifica
Normativa sui DSA

- Legge n.170 del 18/10/2010
“Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico “

- D.M.12/07/2011 Allegate Linee guida per il diritto allo studio degli alunni
e degli studenti con DSA
-Circolari dell’Ufficio XII A.T. di Como, con particolare riguardo al PdP
-Chiarimenti Ministero
Legge n.170/2010 “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico “
n°9 articoli:

Art. 1 - Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia.
Art.2 - Finalità:dal diritto all’istruzione all’assicurazione di eguali opportunità di sviluppo
delle capacità in ambito sociale e professionale, con riferimento a : ridurre i disagi
relazionali ed emozionali
Art.3 -Diagnosi dei DSA : effettuata dal Servizio sanitario nazionale, da specialisti o
strutture accreditate.
Art.4 –Formazione nella scuola.

Art. 5- Prevedere l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata. Misure
educative e didattiche di supporto:provvedimenti dispensativi e compensativi di
flessibilità didattica; caratteristiche peculiari dei soggetti…; misure dispensative da
alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere;
Lingue straniere; le misure devono essere sottoposte periodicamente a
monitoraggio per valutarne l’efficacia e il raggiungimento degli obiettivi
Legge n.170/2010 “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico “
n°9 articoli:

Art. 6 - Misure per i familiari
Art. 7 - Disposizioni di attuazione
Art. 8 - Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome

Art. 9 - Clausola di invarianza finanziaria
D.M.12/07/2011 n° decrerto 5669 - Allegate Linee guida per il
diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA- Articoli 10

Ribadisce e declina quanto previsto dalla L.170/2010:
-Interventi pedagogico-didattici per il successo formativo degli alunni con DSA;
-Percorsi didattici individualizzati/personalizzati con obiettivi compresi nelle
Indicazioni Nazionali per il primo e secondo ciclo, sulla base del livello e delle
modalità di apprendimento dell’alunno;
-Misure dispensative finalizzate ad evitare situazioni di affaticamento e di disagio,
senza ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi di
individualizzazione/personalizzazione
-Redazione Piano Didattico Personalizzato ( PDP)
… L.170/2010:


-Valutazione coerente con interventi pedagogico-didattici con attenzione ai tempi
ed alla modalità di strutturazione delle prove.

Legge 170

-Commissione Esami di Stato ( termine I e II ciclo) Debita considerazione
specifiche situazioni soggettive , le modalità didattiche e le forme di valutazione
individuata nei percorsi di individualizzazione/personalizzazione
-Tempi più lunghi di quelli ordinari
- Idonei strumenti compensativi e criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti
piuttosto che alle prove scritte
- Invalsi- Colloquio
-Apprendimento lingue straniere : privilegiare espressione orale, strumenti
compensativi e misure dispensative opportune.
-Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo
modalità compatibili con le difficoltà connesse ai DSA.
… L.170/2010:


Possibilità di dispensa dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d’anno
scolastico e in sede di Esami di Stato, con compresenza di tre condizioni:
- certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita
- richiesta di dispensa dalle prove scritte
- richiesta di dispensa presentata dalla famiglia
- approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma
temporanea o permanente

Legge 170

- Commissione Esami di Stato, in base alla documentazione fornita dal CdC,
stabilisce modalità e contenuti prove orali
- In casi di particolari gravità, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie,
l’alunno, su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del Consiglio di
classe può essere esonerato dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire
un percorso didattico differenziato.
- Rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998.
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
DSA:

Linee guida



- tutela diritto allo studio per alunni con DSA diverso da quello previsto dalla
L.104/92
- didattica individualizzata e personalizzata
- strumenti compensativi e misure dispensative
- adeguate forme di verifica e valutazione
- singolarità e complessità della persona con DSA
- raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti, previa attenuazione e/o
compensazione del disturbo
- importanza dell’osservazione e predisposizione attività di recupero e
potenziamento con attenzione allo stile di apprendimento e alle caratteristiche
cognitive su cui puntare per il successo formativo
- accrescimento punti di forza/talento
- uso di mediatori didattici ( schemi, mappe, …)
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
DSA:


Linee guida

- STRUMENTI COMPENSATIVI, che sostituiscono o facilitano la prestazione
richiesta nell’abilità deficitaria.
Fra i più noti :
la sintesi vocale,
il registratore,
i programmi di video scrittura con correttore ortografico,
la calcolatrice
tabelle, formulari, mappe concettuali.
- MISURE DISPENSATIVE
interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a
causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano
l’apprendimento.
- PROMOZIONE di APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO
PROMUOVERE
APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO E
VALUTAZIONE
Apprendimento significativo
ASPETTI SIGNIFICATIVI PER L’APPRENDIMENTO EFFICACE
•Motivazione dell’alunno e sua scelta di imparare

Apprendimento significativo

•Comprensione ed utilizzo funzionale di ciò che l’allievo conosce e dello stile di
apprendimento
•Scelta di metodologie e strategie facilitanti: organizzazione e possibile
rappresentazione (sequenze, schemi, mappe, diagrammi a V) dei contenuti disciplinari
in rapporto agli obiettivi/competenze
•Attenzione al contesto, alle relazioni, alle idee e sentimenti dello studente
•Facilitazione di compiti autentici
•Realizzazione di valutazioni formative per accertare apprendimenti, progressi e
motivare ulteriormente gli allievi
Stile d’insegnamento
Stile d’apprendimento

Apprendimento significativo

Metodo di studio

Metodo didattico
Riflessione sulla lezione
Stile d’insegnamento

Apprendimento significativo

Stile d’apprendimento

Ripensare il ruolo dell’insegnante
Riappropriarsi della professionalità docente
Accettare la sfida dell’alunno DSA
Metodo di studio

•È uno strumento compensativo da affiancare a tutti gli altri e da costruire con gli alunni in
classe.

Apprendimento significativo

•Un insieme strutturato di strategie che riguardano le fasi e i contenuti dell’apprendimento
•È la conoscenza della strada più efficace più economica per realizzare attività di studio per le
quali si utilizzano: motivazione,strategie, volontà, razionalità, valori ed emozioni (Cornoldi)
•Insieme di corrette abitudini di pensiero supportate da una forte dose di motivazione
personale, in merito all’efficacia di risultati avrà rafforzato la stima personale e quindi il
desiderio di apprendere.
•Insegnare un metodo di studio metacognitivo significa attivare strumenti di consapevolezza e
quindi di costruzione delle conoscenze sia personale che collettiva; per ogni disciplina
accostarsi al metodo che le è peculiare, ai nuclei concettuali e agli strumenti che le sono propri
(V. Zappaterra)
Apprendimento significativo

Metodo didattico
• Metodo didattico come insieme di tecniche coerentemente
organizzate, sorrette da un fondamento sistematico con cui si esplica
la pratica dell’insegnamento, si propone di attuare la relazione tra
struttura conoscitiva dell’alunno, struttura della conoscenza da
acquisire, le operazioni che l’alunno deve compiere .
Modello di lezioni: riflessioni
3 Fasi: 1.iniziale -2.conduzione - 3.conclusione

Apprendimento significativo

Fase 1:iniziale

MOTIVAZIONE Di che tipo di motivazione il docente si avvale

OBIETTIVI In che modo prende in considerazione gli obiettivi.

PREREQUISTI/PRECONOSCENZE In che modo il docente richiama
i concetti/principi/ contenuti necessari per il nuovo apprendimento
Modello di lezioni: riflessioni
Fase: 2.conduzione

Apprendimento significativo

MEDIATORI quali mediatori proposti e utilizzati
SPIEGAZIONE : metodi e strategie.
Struttura del contenuto
matrice cognitiva degli allievi
COMPRENSIBILITÀ
In che modo il docente adegua e rende comprensibili
gli specifici linguaggi
INTERESSE/SOSTEGNO
Come il docente rinforza e sostiene gli studenti nelle azioni e
nei comportamenti : CLIMA
Apprendimento cooperativo:
”noi” piuttosto di “io”

Apprendimento significativo



INTERDIPENDENZA POSITIVA: (ogni membro del gruppo si preoccupa
non solo del proprio rendimento)



INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A FACCIA: disponibilità
reciproca



USO DI COMPETENZE SOCIALI: abilità comunicative, ruoli e funzioni,
gestione conflitti,…



RESPONSABILITA' INDIVIDUALI: impegno costante



REVISIONE E PERFEZIONAMENTO continuo del lavoro di gruppo.
Metacognizione - autonomia

Apprendimento significativo

•

L’allievo sviluppa una immagine di sé come persona che apprende che
comprende una interazione di diverse dimensioni:

 Attribuzioni: processi attraverso i quali gli individui interpretano le cause
degli eventi

 Senso di autoefficacia: percezione soggettiva di riuscire ad affrontare un
compito con successo
 Motivazione: “spinta” verso l’apprendimento
Verifica e valutazione
VALUTAZIONE: criteri principali

Apprendimento significativo

ASSOLUTA (comparazione dei risultati del singolo studente con uno
standard prestabilito)
RELATIVA (comparazione dei risultati del singolo studente con la
media dei risultati del gruppo classe)
INDIVIDUALE (comparazione dei risultati del singolo studente con
la sua situazione iniziale)
Verifica e valutazione

Apprendimento significativo

Verifica :
Momento tecnico che coincide con la misurazione, il controllo
della prestazione

Valutazione:
Momento educativo. Descrizione dello sviluppo dell’alunno.
Confronto fra risultati ed obiettivi, in riferimento al Piano
Descrizione qualitativa e quantitativa del comportamento,
secondo giudizi di valore (standard). Riguarda, l’allievo,
l’insegnante, l’organizzazione scolastica

“Rimane un processo, in gran parte soggettivo, anche se può divenire sempre più attendibile
per la correttezza metodologica adottata” M. Pellerey
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
DSA:


- DOCUMENTAZIONE PERCORSI DIDATTICI
P. D. P. (Piano Didattico Personalizzato)

Linee guida

Da redigere entro il primo trimestre scolastico
Il documento articolato per le discipline contiene:
•
•
•
•
•
•
•

dati anagrafici dell’alunno;
tipologia di disturbo;
attività didattiche individualizzate;
attività didattiche personalizzate;
strumenti compensativi utilizzati;
misure dispensative adottate;
forme di verifica e valutazione personalizzate.
Fondamentale il raccordo con la famiglia che può comunicare alla Scuola
eventuali osservazioni su esperienze dello studente.
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
DSA:


DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA Scuola secondaria I e II
- modalità di lettura che, anche sulla base delle caratteristiche
tipografiche e dell’evidenziazione di parole chiave,consenta di cogliere il
significato generale del testo si può fare qui riferimento:
• sintesi vocale, con i relativi software
• libri o vocabolari digitali
- maggior tempo nella realizzazione dei compiti scritti

Linee guida

- Valutazione del contenuto disciplinare piuttosto che della forma ortografica e
sintattica.
- Dispensa - Esonero lingua straniera - Attenzione alle scelte
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
DSA:


DIMENSIONE RELAZIONALE
Successo nell’apprendimento è immediato intervento da opporre alla tendenza
degli alunni o degli studenti con DSA a una scarsa percezione di
autoefficacia e di autostima
Superamento rischio ripetute esperienze negative e frustranti durante l’intero
iter formativo

Linee guida

Delicatezza delle problematiche psicologiche degli studenti
Creazione di un clima accogliente nella classe, con condivisione, previo accordo
con la famiglia, dell’uso degli strumenti compensative e misure dispensative
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
DSA:

Linee guida



CHI FA CHE COSA
Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con
DSA:

Linee guida



LA FORMAZIONE
NORMATIVA


Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012
“Strumenti d’intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale
per l’inclusione scolastica”.

BES 2013

C. M. N°8 del 6 marzo 2013 - Indicazioni operative

NOTA MIUR - Dipartimento per l’Istruzione 22/11/2013
"Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali"
a.s. 2013/2014 Chiarimenti direttiva 27/12/2012 sui B.E.S.
Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 e CM 8/02013

Strategia inclusiva della scuola italiana
estensione del campo di intervento e di responsabilità di
tutta la comunità educante all’intera area dei
Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente:
- disabilità
- svantaggio

BES 2013

- disturbi

sociale e culturale

specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici

- difficoltà

derivanti dalla non conoscenza della cultura e della
lingua italiana perché appartenenti a culture diverse
31
Diritto alla personalizzazione (Legge 53/2003)
con presa incarico globale ed inclusiva di tutti gli alunni
fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio
dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA

BES 2013

Strumento privilegiato:
percorso individualizzato e personalizzato,
da redigere in un Piano Didattico Personalizzato (PDP)allo scopo di
definire, monitorare e documentare,collegialmente, strategie di
intervento e criteri di valutazione degli apprendimenti

32
Per alunni con DSA,in attesa della certificazione , adozione preventiva,
soprattutto nella scuola primaria, delle misure previste dalla
Legge 170/2010, con il contributo della famiglia.

BES 2013

Per adempimenti connessi agli esami di Stato,
le certificazioni dovranno essere presentate entro il
termine del 31 marzo

33
Estensione dei compiti del Gruppo di lavoro e di studio dell'Istituto
alle problematiche per l’inclusione e a tutti i BES; nuova denominazione
GLI (Gruppo di Lavoro per l'Inclusione), con funzione di:
- rilevazione dei BES presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti
in ESSERE anche in rete tra scuole;
- confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle
strategie/metodologie di gestione delle classi;
- rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della
scuola;
- raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH
operativi per effettive esigenze (definizione PEI);
- elaborazione proposta Piano Annuale per inclusività per tutti gli
alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico
BES 2013

(entro il mese di Giugno).

34
ALCUNI INDICATORI
- criticità e punti di forza degli interventi;
- formulazione ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse.

BES 2013

Piano
da deliberare in Collegio Docenti e da inviare ai competenti Uffici
degli UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR, per richiesta organico di sostegno

Adattamento del Piano (a settembre), in base alle risorse effettivamente
assegnate, con specifico compito del Dirigente Scolastico, per assegnazioni
in termini funzionali.

35
Gruppo di lavoro per l’inclusione, interfaccia della rete dei CTR,CTS e
dei servizi sociali e sanitari.

Coordinamento del Dirigente scolastico.

BES 2013

Cadenza degli incontri,nell'ambito dell'autonomia scolastica, almeno mensili.

36
Esplicitazione nel P.O.F.:
- impegno programmatico per l’inclusione
- criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse
professionali
- partecipazione ad azioni di formazione e/o di prevenzione
concordate a livello territoriale

BES 2013

Azioni a livello territoriale:
- CTS - Centri Territoriali di Supporto,interfaccia fra Amministrazione e le scuole
- estensione dei compiti dei GLIP a tutti i BES
- nuova definizione di CTI(Centri Territoriali per l’Inclusione) con i
preesistenti CTRH, presenza risorse con specifiche competenze

37
NOTA MIUR - Dipartimento dell'istruzione 22/11/2013
"Strumenti di intervento per alunni con bisogni Educativi speciali"
a. s. 2013/2014 Chiarimenti direttiva 27/12/2012 sui B.E.S.


Corrente anno sperimentare e monitorare procedure, metodologie e
pratiche anche organizzative per migliorare la qualità dell'Inclusione
(accoglienza, solidarietà, equità, valorizzazione diversità e potenzialità alunno)

Principi costituzionali recepiti dal DPR 275/99 (flessibilità percorsi
Individualizzati)

BES 2013

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
 PIANO

DIDATTICO PERSONALIZZATO

- Distinzione tra: ordinarie difficoltà di apprendimento, (periodi
temporanei); gravi difficoltà di apprendimento (carattere più stabile, con
maggiore grado di complessità); disturbi di apprendimento (carattere
permanente e base neurobiologica).
- Intervento della Scuola nella personalizzazione, secondo i bisogni
formativi, in modi diversi informali o strutturati.

BES 2013

- Direttiva fornisce tutela in presenza di un disturbo clinicamente
fondato (non L. 104/92 oppure L. 170/2010)
- Consiglio di classe/team docenti concorda e valuta l'efficacia di
strumenti specifici e decide l'adozione/compilazione o meno del P.D.P. con
verbalizzazione delle motivazioni.


ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA
Chiarimenti nella CM 8/2013 - Prevalenza di interventi didattici
nell'apprendimento della lingua e, in via eccezionale, formalizzazione
tramite P.D.P.
Flessibilità percorsi non abbassamento livelli di apprendimento - P.D.P.
strumento per curvare la metodologia alle esigenze dell'alunno/persona

BES 2013

Personalizzazione non mera questione procedurale corretto approccio
collegato al P.OF. rispetto a:
inclusione, riconoscimento delle diversità, valorizzazione di ogni alunno
ed individuazione da parte della Scuola di soluzioni adeguate ai diversi
problemi.


PIANO ANNUALE INCLUSIVITA'
Inteso come momento di riflessione "sfondo e fondamento” sul quale
sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli
obiettivi comuni.

BES 2013

Integrazione P.O.F., non ulteriore adempimento senza critica. Sintesi
bisogni educativi speciali e risorse impiegabili, con elementi di varietà e
criticità anche per orientare l'Amministrazione nella richiesta di risorse.


GRUPPO di LAVORO PER L'INCLUSIVITA‘
Autodeterminazione delle Istituzioni scolastiche su tempi e modalità per
stabilire eventuali necessità di interventi per l'inclusione.
Funzioni di raccordo e di coordinamento delle risorse specifiche –
Nulla è' innovato rispetto al G.L.H.P operativo (L. 104/92)

BES 2013

Eventuali articolazioni in gruppi per tematiche specifiche.


ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L'INCLUSIONE

Riorganizzazione complessiva rete dei Centri Territoriali di Supporto
(CTS) e dei Centri Territoriali per l'Inclusione (CTI).

BES 2013

Nulla è innovato per i Gruppi di lavoro interistituzionali (G.L.I.) i cui
compiti sono previsti dall'art. 15 L. 104/92.

Metodi e strategie: italiano e storia



Metodi e Strategie nelle Discipline Scolastiche:

ITALIANO e STORIA.
Metodi e strategie: italiano e storia



METODO
Modo, criterio sistematico e funzionale di procedere in un'attività teorica
o pratica, oculatamente finalizzata al raggiungimento dell'esito prefissato
(es. apprendimento significativo, didattica inclusiva).

STRATEGIA
Insieme di mezzi e/o accorgimenti e/o iniziative concepiti ed utilizzati per
raggiungere un determinato scolpo (nello sport, per ottenere vittoria).
Apprendere attivamente vuol dire attivare metodi e strategie per
affrontare un compito.
Le strategie sono variabili e modificabili.


Per la progettazione ed attuazione delle attività
pedagogico/didattiche disciplinari:

Metodi e strategie: italiano e storia

1) Conoscenze dei bisogni formativi degli studenti
2) Applicazione delle indicazioni normative generali e specifiche in
particolare: Indicazioni nazionali per il curricolo delle Scuole dell'Infanzia
e del Primo Ciclo di Istruzione. 16 novembre 2012
3) Conoscenza approfondita delle caratteristiche delle discipline
Italiano e Storia.
4) Utilizzo funzionale di metodi e strategie per la mediazione
pedagogica/didattica finalizzata all'apprendimento - conoscenza delle
caratteristiche e degli stili cognitivi.
5) Altro - Significativo per la classe ed i singoli bisogni educativi
Metodi e strategie: italiano e storia



Applicazione delle indicazioni normative generali e specifiche in
particolare: Indicazioni nazionali per il curricolo delle Scuole dell'Infanzia
e del primo ciclo di Istruzione. 16 novembre 2012

PIANO DI LAVORO DI ITALIANO Classe terza
Docente
a.s. 2013-14
riferimento normativo
indicazioni nazionali per il curricolo
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
16 novembre 2012
Metodi e strategie: italiano e storia



COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
N° alunni (maschi e femmine)
N° ripetenti
N° nuovi iscritti
N° alunni BES

SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Partecipazione, grado di collaborazione, autocontrollo,
rispetto degli altri, rispetto degli ambienti scolastici
IMPARARE A IMPARARE
Attenzione, concentrazione, motivazione, autonomia, impegno, puntualità
COMPETENZE DISCIPLINARI
Prerequisiti riferiti alla disciplina

Ascoltare e parlare

Ledere e comprendere

Scrivere e produrre testi

Riflettere sulla lingua
Metodi e strategie: italiano e storia




TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI
ITALIANO
AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Metodi e strategie: italiano e storia

L'alunno
-…
- ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le
informazioni e la loro gerarchia, l'intenzioni dell'emittente;
-…
- legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un'interpretazione,
collaborando con compagni e insegnanti;
- scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo)
adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario;
-produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l'accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici
e sonori;
- comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di altra
disponibilità);
- riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso;
adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori,
realizzando scelte lessicali adeguate;
-riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio
geografico, sociale e comunicativo;
padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia,
all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le
conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i
propri scritti.


UNITA' DI APPRENDIMENTO - CONOSCENZE - ABILITA'
Campi di sapere. Ascolto e parlato. Lettura. Scrittura. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e
produttivo. elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua.
Unità di apprendimento Conoscenze
Abilità
…
Leggere e comprendere

Metodi e strategie: italiano e storia

a) …
d)
Romanzo
formazione

Il testo scritto

di Storia e caratteristiche strutturali del genere. Distinguere il romanzo di formazione
Brani a scelta tratti da opere famose del genere dagli altri generi,
del romanzo di formazione
riconoscere
e
commentare
le
tematiche adolescenziali e i valori
propri di ciascuna collettività (identità,
rapporti con i coetanei, con gli adulti,
riti di iniziazione).
Testi di vario tipo: narrativo; informativo; Saper scriver correttamente testi di
argomentativo, espositivo; riassunto; parafrasi; diverso tipo applicando le procedure
commento; relazione; recensione.
di
pianificazione,
progettazione,
revisione.
Saper correggere e migliorare un testo
scritto
Conoscere e utilizzare le tecniche per
comporre diversi tipi di testo.

Elementi di
grammatica esplicita
e riflessione sugli usi
della lingua

La struttura del periodo:
Saper riconoscere la struttura
proposizione principale; la coordinazione; la sintattica di un periodo e i suoi
subordinazione; le proposizioni subordinate elementi costitutivi,.ù
sostantive, relative, circostanziali; il periodo Saper individuare la proposizione
ipotetico; il discorso diretto e indiretto.
principale e riconoscerne la funzione.
Saper riconoscere la funzione della
coordinazione e saperla utilizzare.
Saper riconoscere la funzione della
subordinazione ed utilizzarla per
stabilire rapporti logici all'interno del
periodo.
Saper esprimere condizioni e ipotesi.
Saper riconosce ed utilizzare il
discorso diretto ed indiretto.
METODI

Metodi e strategie: italiano e storia



Saranno favoriti
momenti di libera
espressività,
promuovendo
discussioni,
approfondimenti
individuali.
Lezioni frontali, uso di
testi, audiovisivi, uso di
mezzi multimediali, uso
e produzione di schemi,
scrittura di appunti,
scambio di idee,
approfondimenti su
argomenti trattati con
possibili collegamenti
interdisciplinari,
tecniche per la stesura
delle diverse tipologie
testuali, esercizi di
applicazione delle
regole grammaticali,
uso del vocabolario,
utilizzo dei testi della
biblioteca scolastica,
lavori di gruppo,
ricerche ed
approfondimenti
personali, costante
correzione dei compiti
discussione sugli errori
più frequenti.

STRUMENTI

Libri di testo in adozione,
schede mirate, schemi guida,
quaderni di lavoro,
dizionario, sussidi
multimediali.

MODALITA' DI VERIFICA- TEMPI

Le verifiche, orali e scritte, verranno
effettuate a conclusione di ogni
attività svolta. le verifiche scritte
consisteranno: in produzione su
traccia, comprensione del testo
scritto e orale, esercizi di analisi
grammaticale e logica, le verifiche
saranno di vario tipo in base alle
esigenze formative dei ragazzi e alla
specificità degli obiettivi
d'apprendimento che si vogliono
perseguire, le verifiche avranno come
scopo la valutazione costante del
processo di apprendimento degli
alunni e l'efficacia dell'insegnamento
del docente,.

INDICATORI PER
LA
VALUTAZIONE
ascoltare e
parlare
leggere e
comprendere
scrivere e
produrre
testi
riflettere sulla
lingua
ATTIVITA' DI RECUPERO/CONSOLIDAMENTO/POTENZIAMENTO


Metodi e strategie: italiano e storia

ATTIVITA' DI APPROFONDIMENTO
Progetti disciplinari e interdisciplinari (di classe, di plesso, d'Istituto),
laboratori, interventi di esperti, visite d'istruzione

Data _____________

Firma __________________________________


Metodi e strategie: italiano e storia

PIANO DI LAVORO DI STORIA
Classe terza
Docente
a.s. 2013-14

riferimento normativo

indicazioni nazionali per il curricolo
della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
16 novembre 2012


Metodi e strategie: italiano e storia

COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
N° alunni (maschi e femmine)
N° ripetenti
N° nuovi iscritti
N° alunni BES

SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE
COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Partecipazione, grado di collaborazione, autocontrollo,
rispetto degli altri, rispetto degli ambienti scolastici

IMPARARE A IMPARARE
Attenzione, concentrazione, motivazione, autonomia, impegno, puntualità

COMPETENZE DISCIPLINARI
Prerequisiti riferiti alla disciplina

Conoscere gli eventi storici e i fondamenti delle istituzioni e della vira sociale civile e
politica

Comprendere e utilizzare linguaggi e strumenti specifici della disciplina

Stabilire relazioni tra fatti storici e differenti culture
Metodi e strategie: italiano e storia




TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI STORIA
AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Metodi e strategie: italiano e storia

L'alunno
si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali;
produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi;

comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio;

espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando
collegamenti e argomentando le proprie riflessioni;

usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e
culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo;

comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di
insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della
Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico;

conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea,
anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico;

conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla
rivoluzione industriale, alla globalizzazione;

conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente;
conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni
storici studiati.


Metodi e strategie: italiano e storia



UNITA' DI APPRENDIMENTO - CONOSCENZE - ABILITA'
Campi di sapere Uso delle fonti. Organizzazione delle informazioni. Strumenti
concettuali. Produzione scritta e orale.
Unità
di Conoscenze
Abilità
apprendimento

Prima Guerra Mondiale

L’Europa senza
pace

Esporre conoscenze e concetti
acquisiti sui movimenti di
liberazione e indipendenza,
utilizzando la terminologia
specifica e fonti di diverso
tipo.
Conoscere alcuni concetti
storiografici, interpretativi e
storici fondamentali.
Collocare la storia locale in
contesti nazionali e
internazionali.
Conoscere il patrimonio
culturale collegato con i temi
affrontati.
METODI

Metodi e strategie: italiano e storia



STRUMENTI

MODALITA' DI VERIFICA- INDICATORI PER
TEMPI
LA VALUTAZIONE

Lezione frontale, lettura
del testo, individuazione
dei concetti fondamentali,
individuazione dei termini
specifici, individuazione
dei rapporti di causaeffetto,
lettura
e
discussione in classe di
documenti
di
approfondimento,
esercitazioni variamente
strutturate orali e scritte,
stesura
di
riassunti,
schemi, mappe mentali,
lavori di gruppo e
individuali.

Libri
di
testo
in
adozione, schede mirate,
schemi guidati, mappe,
carte
storiche,
documenti iconografici e
scritti,
strumenti
audiovisivi,
uso
del
quaderno,
sussidi
didattici libri e/o riviste
di consultazione, lavagna
interattiva multimediale

Almeno due verifiche orali e/o
scritte a quadrimestre. Le
verifiche saranno di vario tipo in
base alle esigenze formative dei
ragazzi e alla specificità degli
obiettivi d’apprendimento che si
vogliono perseguire, conterranno
questionari a risposta multipla o
aperta, costruzione di mappe e
cronologie,
vero/falso,
ma
maggiore importanza verrà data
al colloquio disciplinare al fine di
valutare
la
competenza
comunicativa degli alunni e le
conoscenze acquisite. Avranno
come scopo la valutazione
costante
del
processo
di
apprendimento degli alunni e
l’efficacia dell’insegnamento del
docente.
Le verifiche sommative verranno
effettuate alla fine delle unità
d’apprendimento programmate.
Potranno essere svolte anche
verifiche in itinere per valutare le
varie
fasi
d’apprendimento
relative ad una stessa unità.
Gli alunni saranno sempre
informati circa i criteri di
valutazione delle diverse prove di
verifica e gli argomenti trattati.

1.Conoscere gli eventi
storici e i fondamenti
delle istituzioni della vita
sociale, civile e politica.
2. Comprendere e
utilizzare linguaggi e
strumenti specifici della
disciplina.
3. Stabilire relazioni tra
fatti storici e differenti
culture.
ATTIVITA' DI RECUPERO/CONSOLIDAMENTO/POTENZIAMENTO


Metodi e strategie: italiano e storia

ATTIVITA' DI APPROFONDIMENTO
Progetti disciplinari e interdisciplinari (di classe, di plesso, d'Istituto),
laboratori, interventi di esperti, visite d'istruzione

Data _____________

Firma __________________________________
Metodi e strategie: italiano e storia



Utilizzo funzionale di metodi e strategie per la
mediazione pedagogica/didattica finalizzata
all'apprendimento
Conoscenza delle caratteristiche e degli stili
cognitivi.


Materiali per un approccio didattico meta-cognitivo

Metodi e strategie: italiano e storia

•conciso: sintetico/senza concetti superflui e/o non essenziali per
l'apprendimento

•chiaro: termini e strutture delle frasi immediatamente comprensibili e
riconoscibili
•significativo: strumenti di lavoro mettono in relazione nuove
informazioni con conoscenze possedute dal'alunno (didattica
costruttivista)
•efficace forma grafica e contenuto dei testi caratterizzati da
"leggibilità".

Importanza della scelta del libro di testo. Deve rispettare sia le
caratteristiche della disciplina sia metodi e strumenti di mediazione
didattica


Per Italiano

Metodi e strategie: italiano e storia

a) Comprensione di un testo: Romanzo di formazione (testo-speciale Dislessia Ed. Capitello
pagg.32/33)
b) Elaborazione di un testo
c) elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


b) Elaborazione di un testo - Sviluppo di un tema (Testo - DSA Strumenti per una didattica
inclusiva. Ed. A,. Mondadori Scuola pagg. 95-96-97)

Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


c) elementi di grammatica esplicita e riflessione sull''uso della Lingua(testi - mapper per recupero DSA. Ed.
A. Mondadori Scuola) pag 18, 21, 32

Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


Strumenti per una didattica inclusiva. A,. Mondadodri Scuola , da pag. 81 a pag 88
con verifica metacognitiva pag. 91

Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia


Metodi e strategie: italiano e storia




Metodi e strategie: italiano e storia

Materiali significativi: Strategie didattiche per la lingua italiana . Daniela Notarbartolo
www.insegnaregrammatica.it
Per Storia

Metodi e strategie: italiano e storia

a)

Prima Guerra Mondiale. Testo: Strumenti per una didattica inclusiva, Ed. Mondadori AID- pag. 153/154
http://www.mappe-scuola.com/2012/11/inizia-la-prima-guerra-mondiale-1.html
Metodi e strategie: italiano e storia




BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
-L'apprendimento significativo, J. Novak Ed. Centro Studi Erickson

-Studio efficace per i ragazzi con DSA,. AA,.VV., ed. Centro Studi Erickson
-Valutare le competenze. Percorsi e strumenti. M. Castoldi, ed. Carocci

- La speciale normalità. D. Janes, ed.Centro Studi Erickson
http://www.darioianes.it/slide/s_normalita.pdf

Bibliografia

- Le indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola Secondaria di Primo
Grado con le prove INVALSI di Italiano e Matematica (dal 2009 al 2011)
A. Martini - S. Porzio Ed. Zanichelli

Materiali significativi:
Strategie didattiche per la lingua italiana . Daniela Notarbartolo www.insegnaregrammatica.it


Dott.ssa Maria Assunta Civitavecchia – Pedagogista

Bibliografia

massunta.civi@gmail.com

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Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)

  • 1. Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES) Metodi e strategie nelle discipline:Italiano e Storia Relazione a cura della dott.ssa M. A. Civitavecchia 9 dicembre 2013 Interazione comunicativa per approfondimenti ed interventi specifici, anche sul PdP, con il contributo della relatrice.
  • 2. Cultura pedagogico-didattica ed indicazioni operative della Normativa sui Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sui Bisogni Educativi Speciali (BES)
  • 3. La normativa “specifica” è preceduta o accompagnata da indicazioni contenute nella normativa “generale” -Legge 59/97 Legge sull’Autonomia Scolastica art. 21 “ diritto di apprendere…” - D.P.R. n. 275/99 (Autonomia didattica) art. 4 : Valorizzazione della diversità. Promozione delle potenzialità di ciascuno . Miglioramento dell’ efficacia del processo di insegnamento-apprendimento. -Legge delega 28 marzo 2003 n° 53 e D.L.19/02/2004 n° 59 “ Norme generali Scuola Infanzia e Primo Ciclo” Personalizzazione Flessibilità Obiettivi Formativi DPR n.122 del 22 giugno 2009 art.10 Valutazione degli alunni con DSA Specifiche situazioni soggettive Strumenti metodologico/didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei” - - Tutte le ORDINANZE MINISTERIALI per lo svolgimento degli Esami di Stato e di Qualifica
  • 4. Normativa sui DSA - Legge n.170 del 18/10/2010 “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico “ - D.M.12/07/2011 Allegate Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA -Circolari dell’Ufficio XII A.T. di Como, con particolare riguardo al PdP -Chiarimenti Ministero
  • 5. Legge n.170/2010 “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico “ n°9 articoli: Art. 1 - Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Art.2 - Finalità:dal diritto all’istruzione all’assicurazione di eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale, con riferimento a : ridurre i disagi relazionali ed emozionali Art.3 -Diagnosi dei DSA : effettuata dal Servizio sanitario nazionale, da specialisti o strutture accreditate. Art.4 –Formazione nella scuola. Art. 5- Prevedere l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata. Misure educative e didattiche di supporto:provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica; caratteristiche peculiari dei soggetti…; misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere; Lingue straniere; le misure devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l’efficacia e il raggiungimento degli obiettivi
  • 6. Legge n.170/2010 “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico “ n°9 articoli: Art. 6 - Misure per i familiari Art. 7 - Disposizioni di attuazione Art. 8 - Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome Art. 9 - Clausola di invarianza finanziaria
  • 7. D.M.12/07/2011 n° decrerto 5669 - Allegate Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA- Articoli 10 Ribadisce e declina quanto previsto dalla L.170/2010: -Interventi pedagogico-didattici per il successo formativo degli alunni con DSA; -Percorsi didattici individualizzati/personalizzati con obiettivi compresi nelle Indicazioni Nazionali per il primo e secondo ciclo, sulla base del livello e delle modalità di apprendimento dell’alunno; -Misure dispensative finalizzate ad evitare situazioni di affaticamento e di disagio, senza ridurre il livello degli obiettivi di apprendimento previsti nei percorsi di individualizzazione/personalizzazione -Redazione Piano Didattico Personalizzato ( PDP)
  • 8. … L.170/2010:  -Valutazione coerente con interventi pedagogico-didattici con attenzione ai tempi ed alla modalità di strutturazione delle prove. Legge 170 -Commissione Esami di Stato ( termine I e II ciclo) Debita considerazione specifiche situazioni soggettive , le modalità didattiche e le forme di valutazione individuata nei percorsi di individualizzazione/personalizzazione -Tempi più lunghi di quelli ordinari - Idonei strumenti compensativi e criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alle prove scritte - Invalsi- Colloquio -Apprendimento lingue straniere : privilegiare espressione orale, strumenti compensativi e misure dispensative opportune. -Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse ai DSA.
  • 9. … L.170/2010:  Possibilità di dispensa dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d’anno scolastico e in sede di Esami di Stato, con compresenza di tre condizioni: - certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita - richiesta di dispensa dalle prove scritte - richiesta di dispensa presentata dalla famiglia - approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente Legge 170 - Commissione Esami di Stato, in base alla documentazione fornita dal CdC, stabilisce modalità e contenuti prove orali - In casi di particolari gravità, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, l’alunno, su richiesta delle famiglie e conseguente approvazione del Consiglio di classe può essere esonerato dall’insegnamento delle lingue straniere e seguire un percorso didattico differenziato. - Rilascio dell'attestazione di cui all'art.13 del D.P.R. n.323/1998.
  • 10. Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA: Linee guida  - tutela diritto allo studio per alunni con DSA diverso da quello previsto dalla L.104/92 - didattica individualizzata e personalizzata - strumenti compensativi e misure dispensative - adeguate forme di verifica e valutazione - singolarità e complessità della persona con DSA - raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti, previa attenuazione e/o compensazione del disturbo - importanza dell’osservazione e predisposizione attività di recupero e potenziamento con attenzione allo stile di apprendimento e alle caratteristiche cognitive su cui puntare per il successo formativo - accrescimento punti di forza/talento - uso di mediatori didattici ( schemi, mappe, …)
  • 11. Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA:  Linee guida - STRUMENTI COMPENSATIVI, che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria. Fra i più noti : la sintesi vocale, il registratore, i programmi di video scrittura con correttore ortografico, la calcolatrice tabelle, formulari, mappe concettuali. - MISURE DISPENSATIVE interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. - PROMOZIONE di APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO
  • 14. ASPETTI SIGNIFICATIVI PER L’APPRENDIMENTO EFFICACE •Motivazione dell’alunno e sua scelta di imparare Apprendimento significativo •Comprensione ed utilizzo funzionale di ciò che l’allievo conosce e dello stile di apprendimento •Scelta di metodologie e strategie facilitanti: organizzazione e possibile rappresentazione (sequenze, schemi, mappe, diagrammi a V) dei contenuti disciplinari in rapporto agli obiettivi/competenze •Attenzione al contesto, alle relazioni, alle idee e sentimenti dello studente •Facilitazione di compiti autentici •Realizzazione di valutazioni formative per accertare apprendimenti, progressi e motivare ulteriormente gli allievi
  • 15. Stile d’insegnamento Stile d’apprendimento Apprendimento significativo Metodo di studio Metodo didattico Riflessione sulla lezione
  • 16. Stile d’insegnamento Apprendimento significativo Stile d’apprendimento Ripensare il ruolo dell’insegnante Riappropriarsi della professionalità docente Accettare la sfida dell’alunno DSA
  • 17. Metodo di studio •È uno strumento compensativo da affiancare a tutti gli altri e da costruire con gli alunni in classe. Apprendimento significativo •Un insieme strutturato di strategie che riguardano le fasi e i contenuti dell’apprendimento •È la conoscenza della strada più efficace più economica per realizzare attività di studio per le quali si utilizzano: motivazione,strategie, volontà, razionalità, valori ed emozioni (Cornoldi) •Insieme di corrette abitudini di pensiero supportate da una forte dose di motivazione personale, in merito all’efficacia di risultati avrà rafforzato la stima personale e quindi il desiderio di apprendere. •Insegnare un metodo di studio metacognitivo significa attivare strumenti di consapevolezza e quindi di costruzione delle conoscenze sia personale che collettiva; per ogni disciplina accostarsi al metodo che le è peculiare, ai nuclei concettuali e agli strumenti che le sono propri (V. Zappaterra)
  • 18. Apprendimento significativo Metodo didattico • Metodo didattico come insieme di tecniche coerentemente organizzate, sorrette da un fondamento sistematico con cui si esplica la pratica dell’insegnamento, si propone di attuare la relazione tra struttura conoscitiva dell’alunno, struttura della conoscenza da acquisire, le operazioni che l’alunno deve compiere .
  • 19. Modello di lezioni: riflessioni 3 Fasi: 1.iniziale -2.conduzione - 3.conclusione Apprendimento significativo Fase 1:iniziale MOTIVAZIONE Di che tipo di motivazione il docente si avvale OBIETTIVI In che modo prende in considerazione gli obiettivi. PREREQUISTI/PRECONOSCENZE In che modo il docente richiama i concetti/principi/ contenuti necessari per il nuovo apprendimento
  • 20. Modello di lezioni: riflessioni Fase: 2.conduzione Apprendimento significativo MEDIATORI quali mediatori proposti e utilizzati SPIEGAZIONE : metodi e strategie. Struttura del contenuto matrice cognitiva degli allievi COMPRENSIBILITÀ In che modo il docente adegua e rende comprensibili gli specifici linguaggi INTERESSE/SOSTEGNO Come il docente rinforza e sostiene gli studenti nelle azioni e nei comportamenti : CLIMA
  • 21. Apprendimento cooperativo: ”noi” piuttosto di “io” Apprendimento significativo  INTERDIPENDENZA POSITIVA: (ogni membro del gruppo si preoccupa non solo del proprio rendimento)  INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A FACCIA: disponibilità reciproca  USO DI COMPETENZE SOCIALI: abilità comunicative, ruoli e funzioni, gestione conflitti,…  RESPONSABILITA' INDIVIDUALI: impegno costante  REVISIONE E PERFEZIONAMENTO continuo del lavoro di gruppo.
  • 22. Metacognizione - autonomia Apprendimento significativo • L’allievo sviluppa una immagine di sé come persona che apprende che comprende una interazione di diverse dimensioni:  Attribuzioni: processi attraverso i quali gli individui interpretano le cause degli eventi  Senso di autoefficacia: percezione soggettiva di riuscire ad affrontare un compito con successo  Motivazione: “spinta” verso l’apprendimento
  • 23. Verifica e valutazione VALUTAZIONE: criteri principali Apprendimento significativo ASSOLUTA (comparazione dei risultati del singolo studente con uno standard prestabilito) RELATIVA (comparazione dei risultati del singolo studente con la media dei risultati del gruppo classe) INDIVIDUALE (comparazione dei risultati del singolo studente con la sua situazione iniziale)
  • 24. Verifica e valutazione Apprendimento significativo Verifica : Momento tecnico che coincide con la misurazione, il controllo della prestazione Valutazione: Momento educativo. Descrizione dello sviluppo dell’alunno. Confronto fra risultati ed obiettivi, in riferimento al Piano Descrizione qualitativa e quantitativa del comportamento, secondo giudizi di valore (standard). Riguarda, l’allievo, l’insegnante, l’organizzazione scolastica “Rimane un processo, in gran parte soggettivo, anche se può divenire sempre più attendibile per la correttezza metodologica adottata” M. Pellerey
  • 25. Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA:  - DOCUMENTAZIONE PERCORSI DIDATTICI P. D. P. (Piano Didattico Personalizzato) Linee guida Da redigere entro il primo trimestre scolastico Il documento articolato per le discipline contiene: • • • • • • • dati anagrafici dell’alunno; tipologia di disturbo; attività didattiche individualizzate; attività didattiche personalizzate; strumenti compensativi utilizzati; misure dispensative adottate; forme di verifica e valutazione personalizzate. Fondamentale il raccordo con la famiglia che può comunicare alla Scuola eventuali osservazioni su esperienze dello studente.
  • 26. Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA:  DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA Scuola secondaria I e II - modalità di lettura che, anche sulla base delle caratteristiche tipografiche e dell’evidenziazione di parole chiave,consenta di cogliere il significato generale del testo si può fare qui riferimento: • sintesi vocale, con i relativi software • libri o vocabolari digitali - maggior tempo nella realizzazione dei compiti scritti Linee guida - Valutazione del contenuto disciplinare piuttosto che della forma ortografica e sintattica. - Dispensa - Esonero lingua straniera - Attenzione alle scelte
  • 27. Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA:  DIMENSIONE RELAZIONALE Successo nell’apprendimento è immediato intervento da opporre alla tendenza degli alunni o degli studenti con DSA a una scarsa percezione di autoefficacia e di autostima Superamento rischio ripetute esperienze negative e frustranti durante l’intero iter formativo Linee guida Delicatezza delle problematiche psicologiche degli studenti Creazione di un clima accogliente nella classe, con condivisione, previo accordo con la famiglia, dell’uso degli strumenti compensative e misure dispensative
  • 28. Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA: Linee guida  CHI FA CHE COSA
  • 29. Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA: Linee guida  LA FORMAZIONE
  • 30. NORMATIVA  Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. BES 2013 C. M. N°8 del 6 marzo 2013 - Indicazioni operative NOTA MIUR - Dipartimento per l’Istruzione 22/11/2013 "Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali" a.s. 2013/2014 Chiarimenti direttiva 27/12/2012 sui B.E.S.
  • 31. Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 e CM 8/02013 Strategia inclusiva della scuola italiana estensione del campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: - disabilità - svantaggio BES 2013 - disturbi sociale e culturale specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici - difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse 31
  • 32. Diritto alla personalizzazione (Legge 53/2003) con presa incarico globale ed inclusiva di tutti gli alunni fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA BES 2013 Strumento privilegiato: percorso individualizzato e personalizzato, da redigere in un Piano Didattico Personalizzato (PDP)allo scopo di definire, monitorare e documentare,collegialmente, strategie di intervento e criteri di valutazione degli apprendimenti 32
  • 33. Per alunni con DSA,in attesa della certificazione , adozione preventiva, soprattutto nella scuola primaria, delle misure previste dalla Legge 170/2010, con il contributo della famiglia. BES 2013 Per adempimenti connessi agli esami di Stato, le certificazioni dovranno essere presentate entro il termine del 31 marzo 33
  • 34. Estensione dei compiti del Gruppo di lavoro e di studio dell'Istituto alle problematiche per l’inclusione e a tutti i BES; nuova denominazione GLI (Gruppo di Lavoro per l'Inclusione), con funzione di: - rilevazione dei BES presenti nella scuola; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in ESSERE anche in rete tra scuole; - confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; - rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; - raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi per effettive esigenze (definizione PEI); - elaborazione proposta Piano Annuale per inclusività per tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico BES 2013 (entro il mese di Giugno). 34
  • 35. ALCUNI INDICATORI - criticità e punti di forza degli interventi; - formulazione ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse. BES 2013 Piano da deliberare in Collegio Docenti e da inviare ai competenti Uffici degli UUSSRR, nonché ai GLIP e al GLIR, per richiesta organico di sostegno Adattamento del Piano (a settembre), in base alle risorse effettivamente assegnate, con specifico compito del Dirigente Scolastico, per assegnazioni in termini funzionali. 35
  • 36. Gruppo di lavoro per l’inclusione, interfaccia della rete dei CTR,CTS e dei servizi sociali e sanitari. Coordinamento del Dirigente scolastico. BES 2013 Cadenza degli incontri,nell'ambito dell'autonomia scolastica, almeno mensili. 36
  • 37. Esplicitazione nel P.O.F.: - impegno programmatico per l’inclusione - criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali - partecipazione ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale BES 2013 Azioni a livello territoriale: - CTS - Centri Territoriali di Supporto,interfaccia fra Amministrazione e le scuole - estensione dei compiti dei GLIP a tutti i BES - nuova definizione di CTI(Centri Territoriali per l’Inclusione) con i preesistenti CTRH, presenza risorse con specifiche competenze 37
  • 38. NOTA MIUR - Dipartimento dell'istruzione 22/11/2013 "Strumenti di intervento per alunni con bisogni Educativi speciali" a. s. 2013/2014 Chiarimenti direttiva 27/12/2012 sui B.E.S.  Corrente anno sperimentare e monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative per migliorare la qualità dell'Inclusione (accoglienza, solidarietà, equità, valorizzazione diversità e potenzialità alunno) Principi costituzionali recepiti dal DPR 275/99 (flessibilità percorsi Individualizzati) BES 2013 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
  • 39.  PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO - Distinzione tra: ordinarie difficoltà di apprendimento, (periodi temporanei); gravi difficoltà di apprendimento (carattere più stabile, con maggiore grado di complessità); disturbi di apprendimento (carattere permanente e base neurobiologica). - Intervento della Scuola nella personalizzazione, secondo i bisogni formativi, in modi diversi informali o strutturati. BES 2013 - Direttiva fornisce tutela in presenza di un disturbo clinicamente fondato (non L. 104/92 oppure L. 170/2010) - Consiglio di classe/team docenti concorda e valuta l'efficacia di strumenti specifici e decide l'adozione/compilazione o meno del P.D.P. con verbalizzazione delle motivazioni.
  • 40.  ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Chiarimenti nella CM 8/2013 - Prevalenza di interventi didattici nell'apprendimento della lingua e, in via eccezionale, formalizzazione tramite P.D.P. Flessibilità percorsi non abbassamento livelli di apprendimento - P.D.P. strumento per curvare la metodologia alle esigenze dell'alunno/persona BES 2013 Personalizzazione non mera questione procedurale corretto approccio collegato al P.OF. rispetto a: inclusione, riconoscimento delle diversità, valorizzazione di ogni alunno ed individuazione da parte della Scuola di soluzioni adeguate ai diversi problemi.
  • 41.  PIANO ANNUALE INCLUSIVITA' Inteso come momento di riflessione "sfondo e fondamento” sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni. BES 2013 Integrazione P.O.F., non ulteriore adempimento senza critica. Sintesi bisogni educativi speciali e risorse impiegabili, con elementi di varietà e criticità anche per orientare l'Amministrazione nella richiesta di risorse.
  • 42.  GRUPPO di LAVORO PER L'INCLUSIVITA‘ Autodeterminazione delle Istituzioni scolastiche su tempi e modalità per stabilire eventuali necessità di interventi per l'inclusione. Funzioni di raccordo e di coordinamento delle risorse specifiche – Nulla è' innovato rispetto al G.L.H.P operativo (L. 104/92) BES 2013 Eventuali articolazioni in gruppi per tematiche specifiche.
  • 43.  ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L'INCLUSIONE Riorganizzazione complessiva rete dei Centri Territoriali di Supporto (CTS) e dei Centri Territoriali per l'Inclusione (CTI). BES 2013 Nulla è innovato per i Gruppi di lavoro interistituzionali (G.L.I.) i cui compiti sono previsti dall'art. 15 L. 104/92.
  • 44.
  • 45. Metodi e strategie: italiano e storia  Metodi e Strategie nelle Discipline Scolastiche: ITALIANO e STORIA.
  • 46. Metodi e strategie: italiano e storia  METODO Modo, criterio sistematico e funzionale di procedere in un'attività teorica o pratica, oculatamente finalizzata al raggiungimento dell'esito prefissato (es. apprendimento significativo, didattica inclusiva). STRATEGIA Insieme di mezzi e/o accorgimenti e/o iniziative concepiti ed utilizzati per raggiungere un determinato scolpo (nello sport, per ottenere vittoria). Apprendere attivamente vuol dire attivare metodi e strategie per affrontare un compito. Le strategie sono variabili e modificabili.
  • 47.  Per la progettazione ed attuazione delle attività pedagogico/didattiche disciplinari: Metodi e strategie: italiano e storia 1) Conoscenze dei bisogni formativi degli studenti 2) Applicazione delle indicazioni normative generali e specifiche in particolare: Indicazioni nazionali per il curricolo delle Scuole dell'Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione. 16 novembre 2012 3) Conoscenza approfondita delle caratteristiche delle discipline Italiano e Storia. 4) Utilizzo funzionale di metodi e strategie per la mediazione pedagogica/didattica finalizzata all'apprendimento - conoscenza delle caratteristiche e degli stili cognitivi. 5) Altro - Significativo per la classe ed i singoli bisogni educativi
  • 48. Metodi e strategie: italiano e storia  Applicazione delle indicazioni normative generali e specifiche in particolare: Indicazioni nazionali per il curricolo delle Scuole dell'Infanzia e del primo ciclo di Istruzione. 16 novembre 2012 PIANO DI LAVORO DI ITALIANO Classe terza Docente a.s. 2013-14 riferimento normativo indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 16 novembre 2012
  • 49. Metodi e strategie: italiano e storia  COMPOSIZIONE DELLA CLASSE N° alunni (maschi e femmine) N° ripetenti N° nuovi iscritti N° alunni BES SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Partecipazione, grado di collaborazione, autocontrollo, rispetto degli altri, rispetto degli ambienti scolastici IMPARARE A IMPARARE Attenzione, concentrazione, motivazione, autonomia, impegno, puntualità COMPETENZE DISCIPLINARI Prerequisiti riferiti alla disciplina  Ascoltare e parlare  Ledere e comprendere  Scrivere e produrre testi  Riflettere sulla lingua
  • 50. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 51.  TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI ITALIANO AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Metodi e strategie: italiano e storia L'alunno -… - ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l'intenzioni dell'emittente; -… - legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti; - scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario; -produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l'accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori; - comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di altra disponibilità); - riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso; adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate; -riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo; padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all'organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti.
  • 52.  UNITA' DI APPRENDIMENTO - CONOSCENZE - ABILITA' Campi di sapere. Ascolto e parlato. Lettura. Scrittura. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo. elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua. Unità di apprendimento Conoscenze Abilità … Leggere e comprendere Metodi e strategie: italiano e storia a) … d) Romanzo formazione Il testo scritto di Storia e caratteristiche strutturali del genere. Distinguere il romanzo di formazione Brani a scelta tratti da opere famose del genere dagli altri generi, del romanzo di formazione riconoscere e commentare le tematiche adolescenziali e i valori propri di ciascuna collettività (identità, rapporti con i coetanei, con gli adulti, riti di iniziazione). Testi di vario tipo: narrativo; informativo; Saper scriver correttamente testi di argomentativo, espositivo; riassunto; parafrasi; diverso tipo applicando le procedure commento; relazione; recensione. di pianificazione, progettazione, revisione. Saper correggere e migliorare un testo scritto Conoscere e utilizzare le tecniche per comporre diversi tipi di testo. Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua La struttura del periodo: Saper riconoscere la struttura proposizione principale; la coordinazione; la sintattica di un periodo e i suoi subordinazione; le proposizioni subordinate elementi costitutivi,.ù sostantive, relative, circostanziali; il periodo Saper individuare la proposizione ipotetico; il discorso diretto e indiretto. principale e riconoscerne la funzione. Saper riconoscere la funzione della coordinazione e saperla utilizzare. Saper riconoscere la funzione della subordinazione ed utilizzarla per stabilire rapporti logici all'interno del periodo. Saper esprimere condizioni e ipotesi. Saper riconosce ed utilizzare il discorso diretto ed indiretto.
  • 53. METODI Metodi e strategie: italiano e storia  Saranno favoriti momenti di libera espressività, promuovendo discussioni, approfondimenti individuali. Lezioni frontali, uso di testi, audiovisivi, uso di mezzi multimediali, uso e produzione di schemi, scrittura di appunti, scambio di idee, approfondimenti su argomenti trattati con possibili collegamenti interdisciplinari, tecniche per la stesura delle diverse tipologie testuali, esercizi di applicazione delle regole grammaticali, uso del vocabolario, utilizzo dei testi della biblioteca scolastica, lavori di gruppo, ricerche ed approfondimenti personali, costante correzione dei compiti discussione sugli errori più frequenti. STRUMENTI Libri di testo in adozione, schede mirate, schemi guida, quaderni di lavoro, dizionario, sussidi multimediali. MODALITA' DI VERIFICA- TEMPI Le verifiche, orali e scritte, verranno effettuate a conclusione di ogni attività svolta. le verifiche scritte consisteranno: in produzione su traccia, comprensione del testo scritto e orale, esercizi di analisi grammaticale e logica, le verifiche saranno di vario tipo in base alle esigenze formative dei ragazzi e alla specificità degli obiettivi d'apprendimento che si vogliono perseguire, le verifiche avranno come scopo la valutazione costante del processo di apprendimento degli alunni e l'efficacia dell'insegnamento del docente,. INDICATORI PER LA VALUTAZIONE ascoltare e parlare leggere e comprendere scrivere e produrre testi riflettere sulla lingua
  • 54. ATTIVITA' DI RECUPERO/CONSOLIDAMENTO/POTENZIAMENTO  Metodi e strategie: italiano e storia ATTIVITA' DI APPROFONDIMENTO Progetti disciplinari e interdisciplinari (di classe, di plesso, d'Istituto), laboratori, interventi di esperti, visite d'istruzione Data _____________ Firma __________________________________
  • 55.  Metodi e strategie: italiano e storia PIANO DI LAVORO DI STORIA Classe terza Docente a.s. 2013-14 riferimento normativo indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione 16 novembre 2012
  • 56.  Metodi e strategie: italiano e storia COMPOSIZIONE DELLA CLASSE N° alunni (maschi e femmine) N° ripetenti N° nuovi iscritti N° alunni BES SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Partecipazione, grado di collaborazione, autocontrollo, rispetto degli altri, rispetto degli ambienti scolastici IMPARARE A IMPARARE Attenzione, concentrazione, motivazione, autonomia, impegno, puntualità COMPETENZE DISCIPLINARI Prerequisiti riferiti alla disciplina  Conoscere gli eventi storici e i fondamenti delle istituzioni e della vira sociale civile e politica  Comprendere e utilizzare linguaggi e strumenti specifici della disciplina  Stabilire relazioni tra fatti storici e differenti culture
  • 57. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 58.  TRAGUARDO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI STORIA AL TERMINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Metodi e strategie: italiano e storia L'alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali; produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi;  comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio;  espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni;  usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo;  comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico;  conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico;  conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione;  conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente; conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati.  
  • 59. Metodi e strategie: italiano e storia  UNITA' DI APPRENDIMENTO - CONOSCENZE - ABILITA' Campi di sapere Uso delle fonti. Organizzazione delle informazioni. Strumenti concettuali. Produzione scritta e orale. Unità di Conoscenze Abilità apprendimento Prima Guerra Mondiale L’Europa senza pace Esporre conoscenze e concetti acquisiti sui movimenti di liberazione e indipendenza, utilizzando la terminologia specifica e fonti di diverso tipo. Conoscere alcuni concetti storiografici, interpretativi e storici fondamentali. Collocare la storia locale in contesti nazionali e internazionali. Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi affrontati.
  • 60. METODI Metodi e strategie: italiano e storia  STRUMENTI MODALITA' DI VERIFICA- INDICATORI PER TEMPI LA VALUTAZIONE Lezione frontale, lettura del testo, individuazione dei concetti fondamentali, individuazione dei termini specifici, individuazione dei rapporti di causaeffetto, lettura e discussione in classe di documenti di approfondimento, esercitazioni variamente strutturate orali e scritte, stesura di riassunti, schemi, mappe mentali, lavori di gruppo e individuali. Libri di testo in adozione, schede mirate, schemi guidati, mappe, carte storiche, documenti iconografici e scritti, strumenti audiovisivi, uso del quaderno, sussidi didattici libri e/o riviste di consultazione, lavagna interattiva multimediale Almeno due verifiche orali e/o scritte a quadrimestre. Le verifiche saranno di vario tipo in base alle esigenze formative dei ragazzi e alla specificità degli obiettivi d’apprendimento che si vogliono perseguire, conterranno questionari a risposta multipla o aperta, costruzione di mappe e cronologie, vero/falso, ma maggiore importanza verrà data al colloquio disciplinare al fine di valutare la competenza comunicativa degli alunni e le conoscenze acquisite. Avranno come scopo la valutazione costante del processo di apprendimento degli alunni e l’efficacia dell’insegnamento del docente. Le verifiche sommative verranno effettuate alla fine delle unità d’apprendimento programmate. Potranno essere svolte anche verifiche in itinere per valutare le varie fasi d’apprendimento relative ad una stessa unità. Gli alunni saranno sempre informati circa i criteri di valutazione delle diverse prove di verifica e gli argomenti trattati. 1.Conoscere gli eventi storici e i fondamenti delle istituzioni della vita sociale, civile e politica. 2. Comprendere e utilizzare linguaggi e strumenti specifici della disciplina. 3. Stabilire relazioni tra fatti storici e differenti culture.
  • 61. ATTIVITA' DI RECUPERO/CONSOLIDAMENTO/POTENZIAMENTO  Metodi e strategie: italiano e storia ATTIVITA' DI APPROFONDIMENTO Progetti disciplinari e interdisciplinari (di classe, di plesso, d'Istituto), laboratori, interventi di esperti, visite d'istruzione Data _____________ Firma __________________________________
  • 62. Metodi e strategie: italiano e storia  Utilizzo funzionale di metodi e strategie per la mediazione pedagogica/didattica finalizzata all'apprendimento Conoscenza delle caratteristiche e degli stili cognitivi.
  • 63.  Materiali per un approccio didattico meta-cognitivo Metodi e strategie: italiano e storia •conciso: sintetico/senza concetti superflui e/o non essenziali per l'apprendimento •chiaro: termini e strutture delle frasi immediatamente comprensibili e riconoscibili •significativo: strumenti di lavoro mettono in relazione nuove informazioni con conoscenze possedute dal'alunno (didattica costruttivista) •efficace forma grafica e contenuto dei testi caratterizzati da "leggibilità". Importanza della scelta del libro di testo. Deve rispettare sia le caratteristiche della disciplina sia metodi e strumenti di mediazione didattica
  • 64.  Per Italiano Metodi e strategie: italiano e storia a) Comprensione di un testo: Romanzo di formazione (testo-speciale Dislessia Ed. Capitello pagg.32/33) b) Elaborazione di un testo c) elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua
  • 65. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 66. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 67. b) Elaborazione di un testo - Sviluppo di un tema (Testo - DSA Strumenti per una didattica inclusiva. Ed. A,. Mondadori Scuola pagg. 95-96-97) Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 68. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 69. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 70. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 71. c) elementi di grammatica esplicita e riflessione sull''uso della Lingua(testi - mapper per recupero DSA. Ed. A. Mondadori Scuola) pag 18, 21, 32 Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 72. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 73. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 74. Strumenti per una didattica inclusiva. A,. Mondadodri Scuola , da pag. 81 a pag 88 con verifica metacognitiva pag. 91 Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 75. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 76. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 77. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 78. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 79. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 80. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 81. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 82. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 83.  Metodi e strategie: italiano e storia Materiali significativi: Strategie didattiche per la lingua italiana . Daniela Notarbartolo www.insegnaregrammatica.it
  • 84. Per Storia Metodi e strategie: italiano e storia a) Prima Guerra Mondiale. Testo: Strumenti per una didattica inclusiva, Ed. Mondadori AID- pag. 153/154
  • 85.
  • 87. Metodi e strategie: italiano e storia 
  • 88.  BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE -L'apprendimento significativo, J. Novak Ed. Centro Studi Erickson -Studio efficace per i ragazzi con DSA,. AA,.VV., ed. Centro Studi Erickson -Valutare le competenze. Percorsi e strumenti. M. Castoldi, ed. Carocci - La speciale normalità. D. Janes, ed.Centro Studi Erickson http://www.darioianes.it/slide/s_normalita.pdf Bibliografia - Le indicazioni nazionali per il curricolo della Scuola Secondaria di Primo Grado con le prove INVALSI di Italiano e Matematica (dal 2009 al 2011) A. Martini - S. Porzio Ed. Zanichelli Materiali significativi: Strategie didattiche per la lingua italiana . Daniela Notarbartolo www.insegnaregrammatica.it
  • 89.  Dott.ssa Maria Assunta Civitavecchia – Pedagogista Bibliografia massunta.civi@gmail.com