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iLook: una Zooming User Interface
     per gestire gli elettrodomestici in
    modalità touch e realtà aumentata.

     Andrea Alessandrini* , Maurizio Caporali*°, Marco
      Carnesecchi*, Monica Milani**, Antonio Rizzo*°




*               **                             °
Il brief di Design
Il brief di Design


     “Sviluppare servizi che diano all'utente finale un
inequivocabile valore aggiunto ed arricchiscano l’esperienza
  d’uso degli elettrodomestici in quattro differenti ambiti”
Il brief di Design
     Community e
     Networking


     “Sviluppare servizi che diano all'utente finale un
inequivocabile valore aggiunto ed arricchiscano l’esperienza
  d’uso degli elettrodomestici in quattro differenti ambiti”
Il brief di Design
     Community e                         Controllo
     Networking                           Remoto


     “Sviluppare servizi che diano all'utente finale un
inequivocabile valore aggiunto ed arricchiscano l’esperienza
  d’uso degli elettrodomestici in quattro differenti ambiti”
Il brief di Design
     Community e                         Controllo
     Networking                           Remoto


     “Sviluppare servizi che diano all'utente finale un
inequivocabile valore aggiunto ed arricchiscano l’esperienza
  d’uso degli elettrodomestici in quattro differenti ambiti”


     Economia ed
       Ecologia
Il brief di Design
     Community e                         Controllo
     Networking                           Remoto


     “Sviluppare servizi che diano all'utente finale un
inequivocabile valore aggiunto ed arricchiscano l’esperienza
  d’uso degli elettrodomestici in quattro differenti ambiti”


     Economia ed                       Assistenza e
       Ecologia                        Manutenzione
Participatory design
         Process
• Future Workshops
• Concept Generation and evaluation
• UI Design Mock-up
• Augmented Reality Mock-up
Future Workshops
Future Workshops
      Stakeholders
Future Workshops
  Product              Stakeholders
 Engineers Marketing

UI Designers
Future Workshops
  Product                Stakeholders
 Engineers Marketing

UI Designers




                       Utenti
Future Workshops
  Product                Stakeholders
 Engineers Marketing

UI Designers



                                   Utenti
                                   esperti Professional
                       Utenti              consumers
                                   Utenti finali
Future Workshops
  Product                 Stakeholders
 Engineers Marketing

UI Designers
                                      ne rs
                                 e sig
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                       Utenti                    consumers
                                         Utenti finali
Concept generation:
Metodologie di lavoro
Concept generation:
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•Prima sessione: Mix di background e ruoli [7]
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•Scenario based innovations
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•Focus sull’attività non sul prodotto
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•Focus sull’attività non sul prodotto
•Compiti per casa: Portare i concept nel
proprio vissuto quotidiano.
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•Focus sull’attività non sul prodotto
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proprio vissuto quotidiano.
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•Focus sull’attività non sul prodotto
•Compiti per casa: Portare i concept nel
proprio vissuto quotidiano.
•Cultural probes [4]
•Seconda sessione valutazione situata
Storyboard: Eldo Jones
Storyboard: L’orchestra energetica
Punti chiave
Punti chiave
•   Oltre 30 storyboard che coprivano uno o due
    ambiti, da aggregare
Punti chiave
•   Oltre 30 storyboard che coprivano uno o due
    ambiti, da aggregare
•   Distribuzione asimmetrica tra i quattro ambiti.
    (Risparmio vs community)
Punti chiave
•   Oltre 30 storyboard che coprivano uno o due
    ambiti, da aggregare
•   Distribuzione asimmetrica tra i quattro ambiti.
    (Risparmio vs community)
•   Un’unica UI vs tanti tasks differenti
Punti chiave
•   Oltre 30 storyboard che coprivano uno o due
    ambiti, da aggregare
•   Distribuzione asimmetrica tra i quattro ambiti.
    (Risparmio vs community)
•   Un’unica UI vs tanti tasks differenti
•   Progressive disclosure più che controllo
    centralizzato
Punti chiave
•   Oltre 30 storyboard che coprivano uno o due
    ambiti, da aggregare
•   Distribuzione asimmetrica tra i quattro ambiti.
    (Risparmio vs community)
•   Un’unica UI vs tanti tasks differenti
•   Progressive disclosure più che controllo
    centralizzato
•   Come organizzare le funzionalità descritte dagli
    utenti?
iLook e lo spazio fisico
iLook e lo spazio fisico
•   a) INSIDE: componenti strutturali, accessori, funzionalità e
    prestazioni del singolo elettrodomestico;
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•   a) INSIDE: componenti strutturali, accessori, funzionalità e
    prestazioni del singolo elettrodomestico;
•    b) ELDO: consumi energetici, diagnostica remota ed efficienza
    del singolo elettrodomestico;
iLook e lo spazio fisico
•   a) INSIDE: componenti strutturali, accessori, funzionalità e
    prestazioni del singolo elettrodomestico;
•    b) ELDO: consumi energetici, diagnostica remota ed efficienza
    del singolo elettrodomestico;
•   c) HOME: consumi energetici della casa, timeline d’uso degli
    elettrodomestici;
iLook e lo spazio fisico
•   a) INSIDE: componenti strutturali, accessori, funzionalità e
    prestazioni del singolo elettrodomestico;
•    b) ELDO: consumi energetici, diagnostica remota ed efficienza
    del singolo elettrodomestico;
•   c) HOME: consumi energetici della casa, timeline d’uso degli
    elettrodomestici;
•   d) INDESIT: richieste di assistenza, ordini di pezzi di ricambio,
    e offerte commerciali;
iLook e lo spazio fisico
•   a) INSIDE: componenti strutturali, accessori, funzionalità e
    prestazioni del singolo elettrodomestico;
•    b) ELDO: consumi energetici, diagnostica remota ed efficienza
    del singolo elettrodomestico;
•   c) HOME: consumi energetici della casa, timeline d’uso degli
    elettrodomestici;
•   d) INDESIT: richieste di assistenza, ordini di pezzi di ricambio,
    e offerte commerciali;
•   e) WORLD: consigli da una community in rete su come
    cucinare, giocare, risparmiare, cooperare, curare, lavare con il
    proprio elettrodomestico.
Quale UI per i 5 livelli?
Quale UI per i 5 livelli?
•   Una sfida di Design & Usabilità: dare all’utente le
    chiavi del sitema, rendere immediato il passaggio da
    un’attività ad un’altra
Quale UI per i 5 livelli?
•   Una sfida di Design & Usabilità: dare all’utente le
    chiavi del sitema, rendere immediato il passaggio da
    un’attività ad un’altra
•   Una sfida di Sensemaking: Faciliatare il processo
    iterativo e complesso di information retrieval,
    organizzazione dei dati and ridefinizione del task [5]
Quale UI per i 5 livelli?
•   Una sfida di Design & Usabilità: dare all’utente le
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•   Una sfida di Sensemaking: Faciliatare il processo
    iterativo e complesso di information retrieval,
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•   Una sfida di infovis : un sistema che permetta
    all’utente di riconoscere pattern ed anomalie nelle
    informazioni. [3], [8]
Zooming, Focus+Context,
Coordinated and Multiple Views
Zooming
Zooming



•Separazione temporale tra le informazioni visualizzate agli utenti.
Zooming



•Separazione temporale tra le informazioni visualizzate agli utenti.
•Viste singole orientano focus attenzionale su un’unica attività. Utile   per
Information retrieval, meno per analisi comparative su più attività.
Zooming



•Separazione temporale tra le informazioni visualizzate agli utenti.
•Viste singole orientano focus attenzionale su un’unica attività. Utile   per
Information retrieval, meno per analisi comparative su più attività.
•Necessità nella UI di evidenziare zone critiche [1], controlli UI in modo
da evitare navigazione in regioni vuote [3]
Focus + Context



•Il focus dell’utente passa in modo sistematico dai per i dettagli in evidenza
al contesto di navigazione del sistema.
•Come rendere lo spazio di visualizzazione proporzionale all’attenzione
del’utente?
•Design secondo principi di filtering, aggregazione selettiva, distorsione [1],
Coordinated and Multiple Views




•Seguono il prinicipio che Interazione con i dati e differenti visualizzazioni
degli stessi dati permettano maggiore comprensione. [6]
•Favoriscono usabilità dell’UI quando occorre rappresentare diversi set di
attributi nei dati perché permettono di esplorare correlazioni e pattern.
iLook Inspection




•Navigazione aumentata dello spazio fisico per guardare “sotto il cofano dell’
“elettrodomestico”
•Obiettivo: ridurre il carico cognitivo dell’utente attraverso visualizzazioni dello stato
corrente del sistema, facilitare monitoraggio dei consumi e dell’usura degli
elettrodomestici.
•Geolocalizzazione: utilità non solo commerciale, ma per controllo remoto ed
assistenza
ILook ZUI
Evaluation
•Contextual Inquiry: valutazione situata con utenti su un
mockup del sistema in ambienti quotidiani, non in laboratorio [3]
•Uso domestico: visualizzazione su tablet (tramite tag AR) dei
consumi e delle info sui programmi di lavaggio.
• Uso in punto vendita: visualizzazione su smartphone con gps
della distanza degli elettrodomestici. Avvicinandosi è possibile
vedere tramite AR il display acceso e capire come funziona
l’impostazione dei vari programmi.
•Obiettivi: testare il sistema nel contesto quotidiano degli
utenti.
Conclusioni: Interfaccia
Zooming e focus+context
•Necessità nella UI di cues per la navigazione e di
interazioni contenuto specifiche
•E’ necessario permettere un trade/off tra presentazione
dell’informazione parallela e sequenziale
•Offrire vari pattern d’interazione che assistano e creino
affordance per scoprire le potenzialità dei servizi
•Necessaria valutazione situata: il processo di costruzione
dei modelli degli utenti è più utile dei risultanti modelli
stessi. [2]
References
[1]   Benelli, G., Caporali, M., Rizzo, A., & Rubegni, E. Design concepts for learning spatial relationships.
      Proceedings of the 19th annual international conference on Computer documentation; 21-24
      Oct. 200.
[2]   Blanford, A., Attfield, S., Interacting with Information. Morgan & Claypool Publishers London, 2010.
[3]   Cockburn A., Karlson A., and Bederson B. B. “A review of overview+detail, zooming, and focus
      +context interfaces” in: ACM Computing Surveys, 41, 2008, pp. 1-31.
[4]   Gaver W., Dunne T. & Pacenti E. “Design: Cultural probes” in:
      Interactions, volume 6 issue 1, 1999, pp. 21-29.
[5]   D.M. Russell , G. Furnas , M. Stefik , S. K. Card, P. Pirolli, Sensemaking, CHI '08 extended abstracts
      on Human factors in computing systems, April 05-10, 2008, Florence, Italy
[6]   Roberts, J. State of the art: Coordinated and multiple views in exploratory visualization. In
      Coordinated and Multiple Views in Exploratory Visualization, ETH, Switzerland, IEEE Press, 2007,
      pp. 61–71.
[7]   Schuler, D. & Namioka, A. Participatory design: Principles and practices, Hillsdale, NJ: Erlbaum,
      1993.
[8]   Ware, C. Information Visualization:Perception for Design. Morgan Kaufmann Publishers, 2004
Grazie per l’attenzione.
 Ringraziamo anche Giulio Toccafondi, Giovanni Marangi,
Matteo Del Balio, Andrea Camposarcone, Jessica Massini,
 Sarvo Penza, gli studenti del workshop di prototipazione
rapida dell’Università di Siena, Marco Cammarata, Romina
   Catani, Roberto Tarabù e tutto il gruppo di lavoro di
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  • 1. iLook: una Zooming User Interface per gestire gli elettrodomestici in modalità touch e realtà aumentata. Andrea Alessandrini* , Maurizio Caporali*°, Marco Carnesecchi*, Monica Milani**, Antonio Rizzo*° * ** °
  • 2. Il brief di Design
  • 3. Il brief di Design “Sviluppare servizi che diano all'utente finale un inequivocabile valore aggiunto ed arricchiscano l’esperienza d’uso degli elettrodomestici in quattro differenti ambiti”
  • 4. Il brief di Design Community e Networking “Sviluppare servizi che diano all'utente finale un inequivocabile valore aggiunto ed arricchiscano l’esperienza d’uso degli elettrodomestici in quattro differenti ambiti”
  • 5. Il brief di Design Community e Controllo Networking Remoto “Sviluppare servizi che diano all'utente finale un inequivocabile valore aggiunto ed arricchiscano l’esperienza d’uso degli elettrodomestici in quattro differenti ambiti”
  • 6. Il brief di Design Community e Controllo Networking Remoto “Sviluppare servizi che diano all'utente finale un inequivocabile valore aggiunto ed arricchiscano l’esperienza d’uso degli elettrodomestici in quattro differenti ambiti” Economia ed Ecologia
  • 7. Il brief di Design Community e Controllo Networking Remoto “Sviluppare servizi che diano all'utente finale un inequivocabile valore aggiunto ed arricchiscano l’esperienza d’uso degli elettrodomestici in quattro differenti ambiti” Economia ed Assistenza e Ecologia Manutenzione
  • 8. Participatory design Process • Future Workshops • Concept Generation and evaluation • UI Design Mock-up • Augmented Reality Mock-up
  • 10. Future Workshops Stakeholders
  • 11. Future Workshops Product Stakeholders Engineers Marketing UI Designers
  • 12. Future Workshops Product Stakeholders Engineers Marketing UI Designers Utenti
  • 13. Future Workshops Product Stakeholders Engineers Marketing UI Designers Utenti esperti Professional Utenti consumers Utenti finali
  • 14. Future Workshops Product Stakeholders Engineers Marketing UI Designers ne rs e sig n D ac tio Int er Utenti esperti Professional Utenti consumers Utenti finali
  • 16. Concept generation: Metodologie di lavoro •Prima sessione: Mix di background e ruoli [7]
  • 17. Concept generation: Metodologie di lavoro •Prima sessione: Mix di background e ruoli [7] •Scenario based innovations
  • 18. Concept generation: Metodologie di lavoro •Prima sessione: Mix di background e ruoli [7] •Scenario based innovations •Focus sull’attività non sul prodotto
  • 19. Concept generation: Metodologie di lavoro •Prima sessione: Mix di background e ruoli [7] •Scenario based innovations •Focus sull’attività non sul prodotto •Compiti per casa: Portare i concept nel proprio vissuto quotidiano.
  • 20. Concept generation: Metodologie di lavoro •Prima sessione: Mix di background e ruoli [7] •Scenario based innovations •Focus sull’attività non sul prodotto •Compiti per casa: Portare i concept nel proprio vissuto quotidiano. •Cultural probes [4]
  • 21. Concept generation: Metodologie di lavoro •Prima sessione: Mix di background e ruoli [7] •Scenario based innovations •Focus sull’attività non sul prodotto •Compiti per casa: Portare i concept nel proprio vissuto quotidiano. •Cultural probes [4] •Seconda sessione valutazione situata
  • 25. Punti chiave • Oltre 30 storyboard che coprivano uno o due ambiti, da aggregare
  • 26. Punti chiave • Oltre 30 storyboard che coprivano uno o due ambiti, da aggregare • Distribuzione asimmetrica tra i quattro ambiti. (Risparmio vs community)
  • 27. Punti chiave • Oltre 30 storyboard che coprivano uno o due ambiti, da aggregare • Distribuzione asimmetrica tra i quattro ambiti. (Risparmio vs community) • Un’unica UI vs tanti tasks differenti
  • 28. Punti chiave • Oltre 30 storyboard che coprivano uno o due ambiti, da aggregare • Distribuzione asimmetrica tra i quattro ambiti. (Risparmio vs community) • Un’unica UI vs tanti tasks differenti • Progressive disclosure più che controllo centralizzato
  • 29. Punti chiave • Oltre 30 storyboard che coprivano uno o due ambiti, da aggregare • Distribuzione asimmetrica tra i quattro ambiti. (Risparmio vs community) • Un’unica UI vs tanti tasks differenti • Progressive disclosure più che controllo centralizzato • Come organizzare le funzionalità descritte dagli utenti?
  • 30. iLook e lo spazio fisico
  • 31. iLook e lo spazio fisico • a) INSIDE: componenti strutturali, accessori, funzionalità e prestazioni del singolo elettrodomestico;
  • 32. iLook e lo spazio fisico • a) INSIDE: componenti strutturali, accessori, funzionalità e prestazioni del singolo elettrodomestico; • b) ELDO: consumi energetici, diagnostica remota ed efficienza del singolo elettrodomestico;
  • 33. iLook e lo spazio fisico • a) INSIDE: componenti strutturali, accessori, funzionalità e prestazioni del singolo elettrodomestico; • b) ELDO: consumi energetici, diagnostica remota ed efficienza del singolo elettrodomestico; • c) HOME: consumi energetici della casa, timeline d’uso degli elettrodomestici;
  • 34. iLook e lo spazio fisico • a) INSIDE: componenti strutturali, accessori, funzionalità e prestazioni del singolo elettrodomestico; • b) ELDO: consumi energetici, diagnostica remota ed efficienza del singolo elettrodomestico; • c) HOME: consumi energetici della casa, timeline d’uso degli elettrodomestici; • d) INDESIT: richieste di assistenza, ordini di pezzi di ricambio, e offerte commerciali;
  • 35. iLook e lo spazio fisico • a) INSIDE: componenti strutturali, accessori, funzionalità e prestazioni del singolo elettrodomestico; • b) ELDO: consumi energetici, diagnostica remota ed efficienza del singolo elettrodomestico; • c) HOME: consumi energetici della casa, timeline d’uso degli elettrodomestici; • d) INDESIT: richieste di assistenza, ordini di pezzi di ricambio, e offerte commerciali; • e) WORLD: consigli da una community in rete su come cucinare, giocare, risparmiare, cooperare, curare, lavare con il proprio elettrodomestico.
  • 36.
  • 37. Quale UI per i 5 livelli?
  • 38. Quale UI per i 5 livelli? • Una sfida di Design & Usabilità: dare all’utente le chiavi del sitema, rendere immediato il passaggio da un’attività ad un’altra
  • 39. Quale UI per i 5 livelli? • Una sfida di Design & Usabilità: dare all’utente le chiavi del sitema, rendere immediato il passaggio da un’attività ad un’altra • Una sfida di Sensemaking: Faciliatare il processo iterativo e complesso di information retrieval, organizzazione dei dati and ridefinizione del task [5]
  • 40. Quale UI per i 5 livelli? • Una sfida di Design & Usabilità: dare all’utente le chiavi del sitema, rendere immediato il passaggio da un’attività ad un’altra • Una sfida di Sensemaking: Faciliatare il processo iterativo e complesso di information retrieval, organizzazione dei dati and ridefinizione del task [5] • Una sfida di infovis : un sistema che permetta all’utente di riconoscere pattern ed anomalie nelle informazioni. [3], [8]
  • 43. Zooming •Separazione temporale tra le informazioni visualizzate agli utenti.
  • 44. Zooming •Separazione temporale tra le informazioni visualizzate agli utenti. •Viste singole orientano focus attenzionale su un’unica attività. Utile per Information retrieval, meno per analisi comparative su più attività.
  • 45. Zooming •Separazione temporale tra le informazioni visualizzate agli utenti. •Viste singole orientano focus attenzionale su un’unica attività. Utile per Information retrieval, meno per analisi comparative su più attività. •Necessità nella UI di evidenziare zone critiche [1], controlli UI in modo da evitare navigazione in regioni vuote [3]
  • 46. Focus + Context •Il focus dell’utente passa in modo sistematico dai per i dettagli in evidenza al contesto di navigazione del sistema. •Come rendere lo spazio di visualizzazione proporzionale all’attenzione del’utente? •Design secondo principi di filtering, aggregazione selettiva, distorsione [1],
  • 47. Coordinated and Multiple Views •Seguono il prinicipio che Interazione con i dati e differenti visualizzazioni degli stessi dati permettano maggiore comprensione. [6] •Favoriscono usabilità dell’UI quando occorre rappresentare diversi set di attributi nei dati perché permettono di esplorare correlazioni e pattern.
  • 48. iLook Inspection •Navigazione aumentata dello spazio fisico per guardare “sotto il cofano dell’ “elettrodomestico” •Obiettivo: ridurre il carico cognitivo dell’utente attraverso visualizzazioni dello stato corrente del sistema, facilitare monitoraggio dei consumi e dell’usura degli elettrodomestici. •Geolocalizzazione: utilità non solo commerciale, ma per controllo remoto ed assistenza
  • 50. Evaluation •Contextual Inquiry: valutazione situata con utenti su un mockup del sistema in ambienti quotidiani, non in laboratorio [3] •Uso domestico: visualizzazione su tablet (tramite tag AR) dei consumi e delle info sui programmi di lavaggio. • Uso in punto vendita: visualizzazione su smartphone con gps della distanza degli elettrodomestici. Avvicinandosi è possibile vedere tramite AR il display acceso e capire come funziona l’impostazione dei vari programmi. •Obiettivi: testare il sistema nel contesto quotidiano degli utenti.
  • 51. Conclusioni: Interfaccia Zooming e focus+context •Necessità nella UI di cues per la navigazione e di interazioni contenuto specifiche •E’ necessario permettere un trade/off tra presentazione dell’informazione parallela e sequenziale •Offrire vari pattern d’interazione che assistano e creino affordance per scoprire le potenzialità dei servizi •Necessaria valutazione situata: il processo di costruzione dei modelli degli utenti è più utile dei risultanti modelli stessi. [2]
  • 52. References [1] Benelli, G., Caporali, M., Rizzo, A., & Rubegni, E. Design concepts for learning spatial relationships. Proceedings of the 19th annual international conference on Computer documentation; 21-24 Oct. 200. [2] Blanford, A., Attfield, S., Interacting with Information. Morgan & Claypool Publishers London, 2010. [3] Cockburn A., Karlson A., and Bederson B. B. “A review of overview+detail, zooming, and focus +context interfaces” in: ACM Computing Surveys, 41, 2008, pp. 1-31. [4] Gaver W., Dunne T. & Pacenti E. “Design: Cultural probes” in: Interactions, volume 6 issue 1, 1999, pp. 21-29. [5] D.M. Russell , G. Furnas , M. Stefik , S. K. Card, P. Pirolli, Sensemaking, CHI '08 extended abstracts on Human factors in computing systems, April 05-10, 2008, Florence, Italy [6] Roberts, J. State of the art: Coordinated and multiple views in exploratory visualization. In Coordinated and Multiple Views in Exploratory Visualization, ETH, Switzerland, IEEE Press, 2007, pp. 61–71. [7] Schuler, D. & Namioka, A. Participatory design: Principles and practices, Hillsdale, NJ: Erlbaum, 1993. [8] Ware, C. Information Visualization:Perception for Design. Morgan Kaufmann Publishers, 2004
  • 53. Grazie per l’attenzione. Ringraziamo anche Giulio Toccafondi, Giovanni Marangi, Matteo Del Balio, Andrea Camposarcone, Jessica Massini, Sarvo Penza, gli studenti del workshop di prototipazione rapida dell’Università di Siena, Marco Cammarata, Romina Catani, Roberto Tarabù e tutto il gruppo di lavoro di Indesit del progetto BUI - Beyond User Interface

Editor's Notes

  1. Gruppi di persone differenti per ruolo nel processo di design e per le loro conoscenze degli oggetti Descrizione di funzionalità in base a storie d’uso quotidiano. Non descrivere un prodotto ma una nuova attività Distribuzione di diari agli utenti (check sul report) It assumes that the object of study is neither the innovation alone nor its effects, but rather, the realization of the innovation--the innovation-in-use Many current evaluations simply identify the impacts of technology and deprecate alternate uses in their analysis. Situated evaluation instead calls for understanding how innovations emerge through use; this entails consideration of diverse uses, the contexts of use, and the reasons for the development of multiple realizations.
  2. Gruppi di persone differenti per ruolo nel processo di design e per le loro conoscenze degli oggetti Descrizione di funzionalità in base a storie d’uso quotidiano. Non descrivere un prodotto ma una nuova attività Distribuzione di diari agli utenti (check sul report) It assumes that the object of study is neither the innovation alone nor its effects, but rather, the realization of the innovation--the innovation-in-use Many current evaluations simply identify the impacts of technology and deprecate alternate uses in their analysis. Situated evaluation instead calls for understanding how innovations emerge through use; this entails consideration of diverse uses, the contexts of use, and the reasons for the development of multiple realizations.
  3. Gruppi di persone differenti per ruolo nel processo di design e per le loro conoscenze degli oggetti Descrizione di funzionalità in base a storie d’uso quotidiano. Non descrivere un prodotto ma una nuova attività Distribuzione di diari agli utenti (check sul report) It assumes that the object of study is neither the innovation alone nor its effects, but rather, the realization of the innovation--the innovation-in-use Many current evaluations simply identify the impacts of technology and deprecate alternate uses in their analysis. Situated evaluation instead calls for understanding how innovations emerge through use; this entails consideration of diverse uses, the contexts of use, and the reasons for the development of multiple realizations.
  4. Gruppi di persone differenti per ruolo nel processo di design e per le loro conoscenze degli oggetti Descrizione di funzionalità in base a storie d’uso quotidiano. Non descrivere un prodotto ma una nuova attività Distribuzione di diari agli utenti (check sul report) It assumes that the object of study is neither the innovation alone nor its effects, but rather, the realization of the innovation--the innovation-in-use Many current evaluations simply identify the impacts of technology and deprecate alternate uses in their analysis. Situated evaluation instead calls for understanding how innovations emerge through use; this entails consideration of diverse uses, the contexts of use, and the reasons for the development of multiple realizations.
  5. Gruppi di persone differenti per ruolo nel processo di design e per le loro conoscenze degli oggetti Descrizione di funzionalità in base a storie d’uso quotidiano. Non descrivere un prodotto ma una nuova attività Distribuzione di diari agli utenti (check sul report) It assumes that the object of study is neither the innovation alone nor its effects, but rather, the realization of the innovation--the innovation-in-use Many current evaluations simply identify the impacts of technology and deprecate alternate uses in their analysis. Situated evaluation instead calls for understanding how innovations emerge through use; this entails consideration of diverse uses, the contexts of use, and the reasons for the development of multiple realizations.
  6. Gruppi di persone differenti per ruolo nel processo di design e per le loro conoscenze degli oggetti Descrizione di funzionalità in base a storie d’uso quotidiano. Non descrivere un prodotto ma una nuova attività Distribuzione di diari agli utenti (check sul report) It assumes that the object of study is neither the innovation alone nor its effects, but rather, the realization of the innovation--the innovation-in-use Many current evaluations simply identify the impacts of technology and deprecate alternate uses in their analysis. Situated evaluation instead calls for understanding how innovations emerge through use; this entails consideration of diverse uses, the contexts of use, and the reasons for the development of multiple realizations.
  7. informazioni per varie aree di interesse.
  8. informazioni per varie aree di interesse.
  9. informazioni per varie aree di interesse.
  10. informazioni per varie aree di interesse.
  11. informazioni per varie aree di interesse.
  12. To combat desert fog, Jul and Furnas introduce critical zones (a cue-based tech- nique) to provide a visual demarcation of regions that are guaranteed to yield further information when zoomed. Alternatively, Bederson [2001] suggests designing the in- teraction to be closely linked to the content so it is impossible to navigate to empty regions. Controlli navigazione contenuto specifici
  13. To combat desert fog, Jul and Furnas introduce critical zones (a cue-based tech- nique) to provide a visual demarcation of regions that are guaranteed to yield further information when zoomed. Alternatively, Bederson [2001] suggests designing the in- teraction to be closely linked to the content so it is impossible to navigate to empty regions. Controlli navigazione contenuto specifici
  14. To combat desert fog, Jul and Furnas introduce critical zones (a cue-based tech- nique) to provide a visual demarcation of regions that are guaranteed to yield further information when zoomed. Alternatively, Bederson [2001] suggests designing the in- teraction to be closely linked to the content so it is impossible to navigate to empty regions. Controlli navigazione contenuto specifici
  15. occorre rendere evidenti correlazioni e disparità; va rappresentato un trade/off tra sometimes it’s better to dis- play sequentially in comparison to side-by-side;