Master in comunicazione ~ lez. 1 knowledge sharing - copia
1. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
ABILITA’ INFORMATICA E MULTIMEDIALE
Lezione n.1
19 Aprile 2012
Facoltà di Bioetica Ing. Luciano Giustini
2. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
ABILITA’ INFORMATICA E MULTIMEDIALE
Obiettivi del corso
Capire cosa stiamo facendo
Di cosa parliamo quando parliamo di telematica
Avere conoscenze di tipo più tecnico
Saper progettare e realizzare un sito Web
Avere consapevolezza delle risorse e dei limiti
della comunicazione online.
3. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
Chi sono?
Mi chiamo Luciano Giustini
Sono un ingegnere informatico…
Sono stato consulente specialistico in Telecom
Italia e startupper di un’azienda Internet
Ho fondato la prima testata telematica registrata
in Italia, (Beta…), di indirizzo tecnico-scientifico,
nel 1996, e un’agenzia di notizie online (IT news)
nel 1999.
4. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
Dove sono?
Mi potete trovare su quasi tutti
i social-qualcosa…
(ad es. sulla triade Facebook, Twitter, LinkedIn,
e poi Anobii, Friendfeed, Blogger, Flickr,
Delicious, Foursquare, Google+, Tumblr,
Wordpress, Posterous, Technorati, Xing,
YouTube, ecc.)
Ovviamente, ho un blog... (anzi più di uno)…
Eventualmente about.me/lucianogiustini
5. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
Domande?
SI! Interrompetemi pure…
in qualsiasi momento.
Ma per domande più
complesse, meglio alla
fine…
6. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
Premessa
Credo fortemente in Internet e nel paradigma della
condivisione della conoscenza.
Ci credo in modo aperto e critico.
Internet è la mia identità.
7. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
Essenziale
«Gli straordinari potenziali del Web e delle nuove
tecnologie sono un vero dono di Dio per
l’umanità: i vantaggi che esse offrono siano messi
al servizio di tutti gli esseri umani e di tutte le
comunità»
“Messaggio per la 43ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali”,
Benedetto XVI, 2009
(oggi ricorre il suo settimo anniversario di pontificato)
8. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
Ancora premessa…
«Dov'è la saggezza che abbiamo
perso in conoscenza?
Dov'è la conoscenza che abbiamo
perso in informazione?»
(T. S. Eliot, 1934)
9. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
Sulla Rete la cosa più importante è sviluppare la
CAPACITA' CRITICA.
Differenziare le informazioni: un senso critico che non
può essere dato da qualcun altro (o non solo), ma
principalmente deve essere frutto di una nostra
sviluppata capacità di distinguere un'informazione
affidabile da una non affidabile.
10. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
Cosa significa essere «abili» a stare in rete?
(e di conseguenza saper comunicare online?)
2.Accettare l'ironia ed il confronto.
3.Accettare che qualcuno non la pensi come te
4.Accettare che MOLTE PERSONE non la pensino come
te.
5.Saper controbattere in modo razionale, con calma,
sapendo che tutto quello che scrivete rimane.
11. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
Qualche numero
1018
byte = 1
trilione di
byte.
GB = 109
Un byte è
composto
da 8 bit
{0,1}
12. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
Il 73% degli Europei tra i 16 e i 74 anni ha accesso ad
Internet (64% in Italia) dati 2011
Le famiglie con almeno un minorenne raggiungono l’87% con
accesso ad Internet (il 71% a banda larga). I Social Media fanno la
parte del leone in tutti i contesti, insieme alla crescita
impressionante (+490%) del Mobile.
13.
14. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
Qualche definizione «multimediale»
Social media: termine omnicomprensivo per le piattaforme di
pubblicazione online che consentono di creare, diffondere,
commentare, e modificare contenuti.
Social network: servizio online che consente agli utenti di avere
un profilo e collegarsi con altri utenti sul network (ad es.
Facebook)
Microblog e nanoblog: servizio online che consente di
diffondere brevi messaggi visibili a tutti gli altri membri (ad es.
Twitter), oppure di caricare o riproporre messaggi e contenuti
multimediali di altri sulla stessa piattaforma (ad es. Tumblr)
15. Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Master in Comunicazione e New Media
Blog: contenuto originale che chiunque può pubblicare, con una
impostazione cronologica («log») a forma di diario, con opinioni,
fatti, su argomenti specifici o di attualità, su un sito web proprio
o una piattaforma (ad es. Blogger)
Forum: servizio web dove gli utenti possono discutere di
specifici argomenti in modo organizzato attraverso un’interfaccia
gestita e moderata dall’amministratore del sito. (ad es. 4Chan)
Video/Photo sharing: servizio che consente agli utenti di
inviare e condividere foto, video o altri contenuti multimediali
con i membri della piattaforma e al pubblico. (ad es. YouTube)
16. Contesto
Gestione della conoscenza
Dati, informazioni, e competenze in un
gruppo di lavoro, in azienda, nella ricerca.
“KM 1ª generazione”
Knowledge management
Condivisione della conoscenza
Come mettere a servizio di aziende, centri
di ricerca, gruppi le conoscenze e le
competenze acquisite, anche in forma di
esperienze e informazioni professionali.
“KM 2ª generazione”
Knowledge sharing
Web 2.0
Criteri omogenei vengono individuati per
rielaborare e collegare le informazioni, e
nuovi strumenti Web-oriented supportano il
Semantic Web
paradigma della conversazione distribuita: il
Web semantico.
17. Obiettivi e temi sviluppati
Knowledge management e Content management system
Dai Cms nel ruolo tradizionale di gestione dei contenuti all’evoluzione in chiave di
condivisione dati.
Metodologie e modelli di sviluppo
L’approccio metodologico varia in ambito progettuale nel realizzare Cms e strumenti.
Nuovi strumenti del knowledge sharing – Blog, Social Media
Nuovi standard collaborativi – per foto, video, presentazioni, link,
calendari, contenuti (feed), file (cloud), sapere (wiki), …
Esempio concreto – Wordpress (Cms)
18. Knowledge management
Il Knowledge management (KM) si riferisce ad una serie di paradigmi e di strumenti
utilizzati per organizzare, rappresentare e distribuire conoscenza per il riutilizzo,
l’informazione ed l’apprendimento all’interno di un contesto aperto e multimediale.
Creazione e modifica dell’informazione con percorso polimediale
Organizzazione e indicizzazione (metadati: tag, keyword, …)
Archiviazione e recupero (database)
Distribuzione e condivisione (social network, media, broadcast)
Accesso e filtro (search engine, Seo, semantic Web)
19. Content management system
Categoria di sistemi software relativamente
recente
Consente un approccio sistematico al
problema della gestione dell’informazione
Software lato server/centralizzato o
distribuito (agg. aut.), DB open
Facilità di utilizzo e time-to-start ridotto
Naturalmente orientato al Web
Grande versatilità di personalizzazione (temi)
21. Classi di Cms
Cms Corporate/Commercial
Oracle
Vignette
Informix
SyBase
Ibm Db2
Gestionali SAP/mySAP
22. Classi di Cms
Cms Web 2.0/Semantic
Wordpress
Drupal
Joomla
Il nostro esempio
23. Metodologie di sviluppo
Anche le Metodologie e i modelli di analisi e sviluppo orientate alla condivisione,
esaminate in questo contesto, consentono un approccio uniforme ed integrato agli
aspetti statici e dinamici di un software Cms, dal workflow al modeling.
CBD (Component Based Development)
Una metodologia in uso presso le grandi aziende di software Cms
CMM (Capability Maturity Model)
Un modello di gestione della qualità specifico per il software, confluito in CMM-I
WIDE (Workflows on Intelligent Distributed Environment)
Un modello per descrivere processi insieme alle informazioni ed all’organizzazione
UML (Unified Modeling Language)
Un linguaggio utilizzato per documentare, descrivere e specificare i processi di sviluppo
del software e delle informazioni.
24. Metodologie di sviluppo
Anche le Metodologie e i modelli di analisi e sviluppo orientate alla condivisione,
Approccio progettuale per finalità - Due esempi tipo
esaminate in questo contesto, consentono un approccio uniforme ed integrato agli
aspetti statici e dinamici di un software Cms, dal workflow al modeling.
CBD (Component Based Development)
Una metodologia in uso presso le grandi aziende di software Cms
CMM (Capability Maturity Model)
Un modello di gestione della qualità specifico per il software, confluito in CMM-I
WIDE (Workflows on Intelligent Distributed Environment)
Un modello per descrivere processi insieme alle informazioni ed all’organizzazione
UML (Unified Modeling Language)
Un linguaggio utilizzato per documentare, descrivere e specificare i processi di sviluppo
del software.
25. Modello di condivisione
Processo di classificazione dei contenuti
Acquisizione
Archiviazione
Accesso alla base di conoscenza
Condivisione della conoscenza
Informazione, aggiornamento, confronto
Intranet Web Social Hangout
Web 2.0 Knowledge sharing
26. Nuovi modelli e strumenti
Si passa da un modello di condivisione dei dati che tende a ridurre le
ridondanze ad un modello di condivisione basato su parole chiave.
Il paradigma dei *log: la conversazione distribuita
Knowledge blog: i diari di progetto
Meme spreading: la diffusione dei concetti
Strumenti per la ricerca delle informazioni: Technorati
Valutazione delle informazioni: authority vs. sharing
Nuovi standard di accesso: HTML 5
27. Wordpress
Caratteristiche dell’applicativo
Creazione di un sito apposito
di test Cms multipiattaforma
Scritto in PHP
Installazione del database Supporto per RDl (MySQL, Ms)
relazionale (RDBMS) 1-∞ utenti, 1-∞ weblog
Pubblicazione in WYSIWYG
Autorizzazioni parametrizzabili
Installazione, configurazione,
gestione del software Estendibilità con Plug-in
Enorme disponibilità di temi
Tracking e logging, statistiche
Amministrazione utenti e Aggiornamento automatico
weblog
28. Internet & reti
Prima di passare all’installazione pratica, le necessarie
nozioni/nomi sulla rete:
TCP/IP, il mattone fondamentale
IP, la nostra traccia in rete
HTTP, il protocollo che fa da legante al Web
HTML, il linguaggio del Web
CSS, lo stile del Web
29. Internet & reti
Il protocollo fondamentale: TCP/IP (Transport
Control Protocol/Internet Protocol)
30.
31. Il DNS
DNS (Domain Name System) è lo strumento
che viene utilizzato per la risoluzione dei nomi dei
nodi della rete (host)
La corrispondenza ‘nome mnemonico/indirizzo IP’ viene
realizzata da un database distribuito (i server DNS)
Nei nomi di dominio la classificazione parte da destra: ad
es. in un ipotetico master.uprait.org
n .org è il dominio di primo livello (TLD)
n uprait.org è il dominio di secondo livello
n master.uprait.org sarebbe il dominio di terzo livello
32. Nomi e domini: curiosità
Nel nome di un dominio non ha importanza se scrivete
maiuscole e minuscole. Nel nome di una directory
invece si!
La URL, in particolare, è la sequenza univoca col quale
una risorsa (con ev. parametri) viene identificata in rete:
http://www.uprait.org/Master/index.php?cn=article&id=38
In un’email, pochi sanno che non c’è alcuna differenza
tra maiuscole e minuscole…
PAPERINO@GMAIL.COM
Paperino@GMail.com
paperino@gmail.com …sono la stessa cosa!
36. Conclusioni prima parte
Possibilità di analizzare aspetti teorici dell’ambito
Web semantico e di integrarli con le conoscenze
acquisite.
Applicarli in un contesto di ricerca pratico, con
nuovi aspetti mediali e strumenti 2.0
Approfondimento dei concetti e degli strumenti
di produzione e valutazione delle informazioni
Editor's Notes
Ok, col culto della personalità e del super-ego, che però è propedeutico per parlare di comunicazione e di social… Sul sito e sui contact trovate tutti i social cosi
Ok, col culto della personalità e del super-ego, che però è propedeutico per parlare di comunicazione e di social… Sul sito e sui contact trovate tutti i social cosi
Ok, col culto della personalità e del super-ego, che però è propedeutico per parlare di comunicazione e di social… Sul sito e sui contact trovate tutti i social cosi
Internet non è qualcosa di esterno a noi nel quale ci rechiamo ma è già la nostra società, e dobbiamo porci in modo critico verso di esso. Non voglio che sia un algoritmo a decidere chi sono e non permetto ad un algoritmo di dire chi sono.. Non voglio che sia la ricerca in Google..
Il Web è un dono di Dio
Pone una domanda di riflessione su quello che stanno per fare..
Pone una domanda di riflessione su quello che stanno per fare..
Pone una domanda di riflessione su quello che stanno per fare..
Cos’è un bit? 1) Un bit è l'unità di misura dell' informazione (dall'inglese " b inary un it "), definita come la quantità minima di informazione che serve a discernere tra due possibili eventi equiprobabili. 2) un bit è una cifra binaria, (in inglese " b inary dig it ") ovvero uno dei due simboli del sistema numerico binario , classicamente chiamati zero (0) e uno (1). La sua potenza binaria, pari cioè a 2 n, è il più noto raggruppamento e prende il nome di BYTE (chiamato anche ottetto), corrispondente ad 8 bit, la più utilizzata in campo informatico e di programmazione
Torneremo su questi ed altri dati per parlare dell’importanza dei Social Network (che costituiscono ormai il maggior tempo passato online), del Mobile (dove si usufruisce per il 50% del tempo di SM e non per telefonare), che sta avendo una curva di diffusione esplosiva e ritmi di crescita impressionanti (si accede ad Internet dal telefonino con le app)
Dati giugno 2011
Pone una domanda di riflessione su quello che stanno per fare..
Pone una domanda di riflessione su quello che stanno per fare..
Tra i fattori che determinano l’approccio progettuale la finalità è indubbiamente un elemento chiave – Vediamo due casi tipo: e-learning e Knowledge management
Tra i fattori che determinano l’approccio progettuale la finalità è indubbiamente un elemento chiave – Vediamo due casi tipo: e-learning e Knowledge management
Quasi mai uno o più di questi strumenti (in blu) sono in grado di “catturare” la conoscenza insita nelle informazioni e nelle opinioni che ognuno dei soggetti ha sugli argomenti interessati.
Il software va a cercare il singolo concetto in rete. Tendenzialmente si finalizza la URL, oppure si procede per Tags
Quando un dominio di secondo livello viene registrato all'assegnatario, questo è autorizzato a usare i nomi di dominio relativi ai successivi livelli come it .wikipedia.org (dominio di terzo livello) e altri come some.other.stuff.wikipedia.org (dominio di quinto livello) e così via.
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