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LO ZUCCHERO
Lo zucchero rappresenta un vero e
proprio veleno per il corpo. Esso
introduce “calorie vuote”, ovvero fa
ingrassare ma non nutre! Anzi, al
contrario, impoverisce l’organismo…
PERCHÉ?
Tutti i cibi raffinati, come lo zucchero, le
farine bianche e il sale, non possono essere
metabolizzati così come sono dal fisico.
Per essere metabolizzati vanno a prelevare
dalle nostre scorte quegli elementi che
l’uomo ha scartato con la raffinazione.
Lo zucchero, dopo il processo di raffinazione
(circa 9 lavaggi chimici), non ha più niente a
che vedere con il prezioso succo delle
barbabietole o di canna da cui è stato estratto.
Il consumo in Italia si
attesta intorno ai 24 kg.
all’anno pro-capite (non
poco: quasi 70 gr. al
giorno).
Negli Stati Uniti si
arriva alla pazzesca
quota di 22 cucchiaini
al giorno!
(fonte:
www.newsfood.com)
Attenzione: basta bere due lattine al
giorno di Coca-Cola (o di altre bibite
industriali) per sfiorare quella cifra!
Il consumo di zucchero è implicato in
molte patologie gravi. Eccone solo alcune:
Riduzione delle difese immunitarie,
aggravamento dell'asma,
dell'ipertensione, acidificazione del
sangue, malattie cardiache, diabete,
calcoli biliari, artriti, predisposizione ad
alcuni tipi di cancro…
In definitiva accorcia la vita!
Zuccheri raffinati (zucchero di canna, di
barbabietola, sciroppo di mais, fruttosio,
ecc.)…
«Oggi, i sondaggi
condotti
sull’alimentazione in
Occidente mostrano
che il 56% delle
calorie che ingeriamo
deriva da tre fonti:
… Farine bianche (pane bianco, pasta non
integrale, riso brillato, ecc.)…
… Oli vegetali (di soia, di girasole, di mais, oli
idrogenati)…
… Queste tre fonti non contengono proteine,
né vitamine, né gli acidi grassi omega 3,
indispensabili al funzionamento
dell‘organismo. In compenso, pare proprio
che alimentino direttamente la crescita dei
tumori.»
(David Servan-Schreiber, “Un nuovo modo di vivere anti-
cancro” - Ediz. Sperling & Kupfer - pag. 72-73)
«Il biologo tedesco Otto
Heinrich Warburg è stato
insignito del Nobel per la
medicina (nel 1931) per
aver scoperto che il
metabolismo dei tumori
maligni dipende in gran
parte dal loro consumo
di glucosio, la forma che
assume lo zucchero
nell'organismo una volta
ingerito…
… In effetti, la
scansione PET
(tomografia a
emissione di positroni),
comunemente
utilizzata per
individuare i tumori,
non fa altro che
rilevare le regioni del
corpo umano in cui è
maggiore il consumo di
glucosio…
«Se una zona spicca sulle altre per un
consumo eccessivo, ci sono forti probabilità
che si tratti di un cancro. Ingerendo zucchero
o farine bianche, che fanno salire
rapidamente il tasso di glucosio nel sangue...,
l'organismo libera subito una dose di insulina
per permettere al glucosio di penetrare nelle
cellule. Alla secrezione di insulina si
accompagna il rilascio di un'altra molecola,
detta IGF (Insulin-like Growth Factor-I), che ha
la proprietà di stimolare la crescita cellulare...
Tomografia ad emissioni di positroni
… Parallelamente, insulina e IGF hanno in
comune l'effetto di dare una sferzata ai fattori
d'infiammazione, i quali, a loro volta, fungono
da fertilizzante ai tumori... ma anche la loro
capacità di invadere i tessuti vicini.»
(David Servan-Schreiber, "Un nuovo modo di vivere
anti-cancro" - pag. 74)
RIASSUMENDO…
Fonte: https://www.facebook.com/LaStellaVegan
Il primo passo da fare
subito: sostituire lo
zucchero bianco con
quello grezzo (quello vero
è molto scuro e si
ammassa).
Secondo passo:
eliminare anche lo
zucchero grezzo.
Consumarlo solo
occasionalmente.
Attenzione allo
zucchero assunto
con i prodotti
industriali già
pronti
(gelati, merendine,
bibite, dolci, ecc.).
LO ZUCCHERO E
LA DIPENDENZA
«La maggior parte
delle persone
affette da
dipendenze, anche
alimentari, sono
convinte di non
poter fare a meno
della sostanza a
cui sono
assuefatte…
… Il soggetto zucchero-dipendente, per
esempio, crede che il suo corpo chieda
zucchero, ma in realtà è vero il contrario.
Le sostanze verso cui stabiliamo rapporti di
dipendenza sono esattamente quelle rimosse
nella fase di lavorazione dei prodotti…
… Gli alimenti raffinati, come per esempio lo
zucchero bianco, composti isolati derubati della loro
integralità da processi snaturanti, generano nel
corpo umano l’attività di sostanze messaggere che
innescano il desiderio di ripristinare e quindi
metabolizzare proprio le sostanze di cui gli alimenti
sono stati privati…
… I prodotti scissi o raffinati sono perciò da
considerare, in linea di principio, al pari delle
sostanze stupefacenti, perché il corpo, dopo
averli assunti, esigerà che gli siano restituiti gli
elementi precedentemente tolti…
… In questo caso,
l’organismo avverte una
mancanza e si ammale:
contrae una dipendenza.»
(Barbara Hendel - Peter
Ferreira, «Acqua & Sale» –
Macro Ediz., pag. 142)
COME SOSTITUIRE LO
ZUCCHERO?
Sicuramente non con il fruttosio!
Il nome riporta all'immagine di un prodotto
sano derivato dalla frutta, ma in realtà lo
troviamo spesso come sciroppo di fruttosio
ricavato dal mais (quasi sempre transgenico).
Anche derivato dalla frutta, comunque il
processo di raffinazione priva il fruttosio
di ogni principio vitale come le vitamine,
gli enzimi, i sali minerali e tutti i
fitonutrienti capaci di ridurne gli effetti
metabolici nefasti.
Gli effetti nefasti del fruttosio derivato
dal mais sono soprattutto i seguenti:
Fa aumentare l’acido urico, appesantisce
il fegato con danni simili all’abuso di
alcool, aumenta l’obesità con accumulo
di grasso soprattutto sulla pancia,
inganna il sistema di regolazione dello
stimolo della fame e della sazietà, per cui
si è portati ad assumere molto cibo.
Dolcificanti naturali
Datteri secchi o in
crema concentrata
Uvetta secca
Succo d’uva
Succo di mela concentrato
Il problema dei dolcificanti naturali a base
di frutta è che questa non si accorda bene
con alcun altro alimento.
Meglio usarli con prudenza se si è inclini
alla fermentazione intestinale.
Miele sì, ma con moderazione.
Malti di cereali
I più comuni sono quelli di riso, orzo, grano,
mais (da non confondere con lo “sciroppo di
mais”, tutto industriale).
Altre alternative, ma sempre con
moderazione.
«Recentemente, un team
di ricerca dell'Università
di Sidney che si occupa di
classificare gli alimenti in
base all'indice glicemico,
ha richiamato
l'attenzione su un
sostituto naturale dello
zucchero bianco,
contraddistinto da un
indice glicemico molto
ridotto: lo sciroppo
d'agave...
… Ha un gusto delizioso, paragonabile a quello di
un miele molto chiaro, ma un indice glicemico
tra le quattro e le cinque volte inferiore.»
(David Servan-Schreiber, "Un nuovo modo di
vivere anti-cancro" - pag. 77)
COMPARAZIONE ZUCCHERO per 100 gr. AGAVE per 100 gr.
Valore energetico
(kcal)
400 310
Proteine (gr.) 0 Tracce
Grassi (gr.) 0 Tracce
Carboidrati (gr.) 99,9 76
di cui zuccheri (gr.) 99,9 73
di cui saccarosio (gr.) 99,9 0
di cui fruttosio (gr.) 0 56
di cui glucosio (gr.) 0 17
Fibre alimentari (gr.) 0 0,5
Sodio (gr.) 1,8 0,029
TABELLA COMPARATIVA ZUCCHERO-AGAVE
Quanto a potere
dolcificante, ci
vogliono 70 gr. di
succo d’agave per
ottenere lo
stesso risultato di
100 gr. di
zucchero.
Un altro dolcificante naturale interessante
è la stevia, una pianta che viene dalle
montagne del Brasile e del Paraguay.
Ha una capacità dolcificante che è almeno
100 volte superiore a quella dello
zucchero, non contiene calorie, non fa
salire l’indice glicemico.
Attenzione! La stevia naturale è una
polvere verde scuro dal retrogusto simile
alla liquirizia.
L’industria ha messo in commercio una
stevia bianca (più commerciabile), che è
addizionata con vari prodotti chimici.
Da evitare!
Chi ha problemi di fermentazione intestinale
deve rinunciare completamente a tutti i
prodotti che dolcificano, anche se naturali, fino
a risoluzione del problema.
È comunque buona norma limitare al massimo
tali prodotti che fermentano con facilità
nell’intestino.
LE BIBITE INDUSTRIALI
Le bevande industriali sono una vera e
propria spazzatura: zucchero, coloranti,
conservanti, sostanze chimiche.
Esaminiamo più da vicino una delle più
popolari bibite al mondo...
… la COCA COLA.
Ecco i suoi contenuti di zucchero:
In una lattina di Coca-Cola, ci
sono anche 55 mgr. di sale (come
in una pizza). Questo
naturalmente aumenta la sete!
Fonte: Conferenza del Prof. Robert H. Lusting,
M.D. (professore in pediatria della Divisione di
Endocrinologia dell’Università della California,
San Franciso. Titolo della conferenza: «The sugar,
the bitter truth» («Zucchero, l’amara verità»)
Link: http://www.youtube.com/watch?v=dBnniua6-oM
Ti sei mai meravigliato del fatto che
dopo aver bevuto una…
… ti viene da sorridere?
Il motivo è che… ti sballa!
Nei primi 10 minuti…
Dieci cucchiaini di zucchero colpiscono il tuo
organismo. La reazione immediata a questa
dolcezza così eccessiva sarebbe il vomito, ma
ciò è impedito dal fatto che l’acido fosforico
diminuisce il sapore permettendoti di
mantenere la bibita nello stomaco.
Dopo 20 minuti…
La tua glicemia schizza in alto causando un
massiccio rilascio d’insulina. Il tuo fegato
risponde trasformando tutto lo zucchero che
può “catturare” in glicogeno (zuccheri di
riserva per il corpo) e grasso.
Dopo 40 minuti…
La caffeina è stata assorbita completamente;
le pupille si dilatano, la pressione del sangue
aumenta e, come risposta, il tuo fegato rilascia
altro zucchero nel sistema circolatorio. I
recettori cerebrali dell’adenosina si bloccano
per prevenire la sonnolenza.
Dopo 45 minuti…
Il corpo aumenta la
produzione di
dopamina stimolando
il centro del piacere
del cervello.
È lo stesso
meccanismo di azione
della cocaina.
Dopo 60 minuti…
L’acido fosforico lega il calcio, il magnesio e lo
zinco nell’intestino, causando un’ulteriore
spinta al metabolismo.
Inoltre le alte dosi
di zucchero e la
dolcezza artificiale
aumentano
l’escrezione
urinaria di calcio.
Le proprietà diuretiche della caffeina
entrano in gioco.
È ora assicurato che con le urine verranno
eliminati il calcio, il magnesio e lo zinco che
erano in realtà destinati alle ossa, oltre al
sodio, a vari elettroliti e all’acqua.
Dopo l’eccitazione iniziale
si avrà un crollo della
glicemia.
Potresti diventare irritabile e/o apatico.
Avrai anche eliminato con le urine tutta
l’acqua presente nella bibita, ma non prima
di averla infusa con preziosi nutrienti che il
tuo corpo avrebbe potuto usare per scopi
fondamentali: idratare i tessuti, rafforzare le
ossa e i denti.
Tutto questo sarà seguito nelle prossime ore
da un crollo della caffeina... È il meccanismo
tipico delle droghe che ti indurrà ad una nuova
assunzione.
Il nemico non è tanto la Coca-Cola, bensì la
combinazione di dosi eccessive di zucchero,
unite alla caffeina e all’acido fosforico…
… Senza contare il caramello (E 150) ottenuto
con processi ammoniacali, che dà il colore alla
bibita. Senza il caramello, apparirebbe grigia
come in Olanda dove l'E 150 è vietato.
Questa combinazione,
a parte il caramello, la
si può trovare nella
maggior parte delle
bibite gassate (oltre a
coloranti e
conservanti).
Lattina: 38 gr. pari a 140 Kcal.
Bottiglia da 1 lt.: 102 gr. pari a 374 Kcal. (la
Fanta ne contiene addirittura 140 gr./litro)
Bottiglia da 2 lt.: 217 gr. pari a 780 Kcal.
Concentrazione
media di
zucchero nelle
bibite industriali:
Forse stai pensando di limitare i
danni rivolgendoti alla…
Oppure alla…
Accusata da molti medici e inchiodata da
diverse ricerche, la Coca-Cola è corsa ai ripari
pubblicizzando queste bevande alternative.
Ma esse contengono aspartame ed altri
dolcificanti artificiali.
Così adesso, oltre all’obesità (l’aspartame ne
aumenta l’incidenza), ti esponi anche al
cancro, alle malattie di cuore e ad altro ancora!
Questo perché l’aspartame,
insieme al glutammato, fa parte di
una classe di sostanze chiamate…
LE
ECCITOTOSSINE
C’è però da dire che non è stato mai messo in
discussione che nell’aspartame ci siano due
metaboliti sicuramente cancerogeni: la
fenilalanina e il metanolo. Il dibattito verte
piuttosto sulla quantità da considerare tossica.
Alcune ricerche assolvono l’aspartame...
C’è anche da aggiungere che le ricerche che
dichiarano sicuro l’uso di aspartame entro i
limiti di 40-50 mg./per peso corporeo/per
giorno, non sono forse così indipendenti…
Molecola di aspartame
Negli Stati Uniti, la FDA (Food and Drug
Administration) commissiona studi di
scienziati che pubblicano sull’American
Clinical Nutrition, uno dei giornali scientifici
più importanti a livello globale.
Sennonché questa rivista è sostenuta
economicamente da multinazionali come
Nestle, Kraft, Mars, PepsiCo, Monsanto, The
Sugar Association, ecc.
Non per niente, quando sono
usciti gli esiti di queste
ricerche, la compagnia della
Coca-Cola ha esultato… Come
se finora avessero dimostrato
di aver a cuore la salute dei
consumatori!
Fonte:
http://mangiaditesta.wordpress.com/tag/diet-
coke/ (sito che cita tutte le fonti e gli studi da cui
ha tratto le informazioni)
L’aspartame (acido aspartico), come
tutte le eccitotossine, provoca danni
neurologici gravi.
Esso cambia la chimica cerebrale e
intossica il sistema nervoso.
Il metanolo, noto anche come alcol metilico,
viene immesso rapidamente nella circolazione
sanguigna, dove si trasforma in formaldeide e
acido formico.
La formaldeide si lega al DNA da dove è molto
difficile rimuoverla. Ne consegue che si ha, nel
tempo, un effetto cumulativo dei danni.
L’aspartame dà anche assuefazione. Ecco perché la
gente ha difficoltà ad interrompere il consumo di
bevande analcoliche che contengono aspartame.
Sintomi di sclerosi multipla, fatica cronica, artrite
reumatoide, depressione e altri disturbi dell'umore
sono scomparsi in molti pazienti dopo l'interruzione
dell'assunzione di aspartame.
Esistono ormai più di 900 studi che
documentano i gravissimi danni
dell’Aspartame.
Eccone un riassunto…
Diarrea Crampi di stomaco
Vertigini Emicrania
Depressione Debolezza cronica
Perdita di memoria a breve termine Sudori freddi
Convulsioni Aumento di peso
Ansia Perdita di capelli
Artrite Menopausa precoce
Insonnia Allucinazioni
Ipoglicemia Umore instabile
Acne Melanoma
Leucemia Linfomi
Progressiva perdita della vista fino alla cecità
Abbassa la soglia dell'insorgenza di attacchi apoplettici mortali
Aumento vertiginoso di tumori al cervello nelle cavie da laboratorio
Negli studi di laboratorio l’aspartame ha aumentato l’incidenza dei seguenti
tumori: cervello, mammella, utero, ovaie, testicoli, tiroide e pancreas
(Fra le tante possibili fonti, si può consultare:
www.la-sclerosimultipla.net/glutammato.php)
Il glutammato monosodico
(acido glutammico) è un
esaltatore di sapidità. Viene
largamente usato, come
additivo, dall’industria
alimentare e nei ristoranti.
Poiché costa poco aggiungere
glutammato, esso copre per lo più una
scarsa qualità degli ingredienti.
(Dott. Russell Blaylock, neurochirurgo - www.la-
sclerosimultipla.net/glutammato.php)
«Le cellule cancerogene esposte al
glutammato monosodico sviluppano delle
estensioni dette “pseudopodia” o “falsi
piedi”, e cominciano a spostarsi per i tessuti,
che è una delle prime manifestazioni
cancerogene. Aumentando la dose di
glutammato, il cancro si estende come un
incendio, ma quando lo si blocca, anche la
crescita del cancro rallenta.»
CARAMELLE E
CHEWINGUM
L’Espresso (N° 48 - Anno 2007,
reperibile online) riporta un’inchiesta
condotta da Altroconsumo su 35
diversi tipi di caramelle gommose
(quelle più amate dai bambini): 16
confezionate e 19 vendute sfuse.
In particolare Altroconsumo ha cercato 9
sostanze (E102, E104, E110, E122, E124,
E129, E131, E132, E133) riscontrandole in
quasi tutti i prodotti.
«Abbiamo scelto le caramelle gommose
perché sono le più consumate e le più ricche di
coloranti, anche tre o quattro nella stessa
caramella, un cocktail di cui non conosciamo
ancora le possibili conseguenze», spiega
Simona Ovadia di Altroconsumo.
«L'alimentazione
dei bambini è già
fin troppo ricca di
additivi chimici, di
cui ancora non
conosciamo gli
effetti. E gli studi
disponibili non
sono rassicuranti.»
L’articolo de L’Espresso cita la Prof. Iolanda Minoli, "guru
indiscussa di bambini e dintorni dell'Università di Milano":
Continua l’articolo:
«Sulla innocuità dei coloranti nessuno è
disposto a giurare. Al punto che l'Agenzia
Europea per la Sicurezza Alimentare ha di
recente avviato una revisione delle
autorizzazioni su questi prodotti, molte delle
quali risalgono a trent'anni fa…
… L'ultimo allarme viene da un articolo pubblicato
sulla rivista medica 'The Lancet', che individuava un
collegamento tra comportamenti iperattivi,
irrequietezza, aggressività dei bambini e il consumo
abituale di alimenti contenente un conservante, il
benzoato di sodio, e alcuni coloranti (E102, E104,
E110, E122, E124, E129)…
… anche se si trattava di prodotti conformi alla
legge con 300 milligrammi di colorante per
chilo per alcuni, e 50 per altri.
Di fatto, dunque: i nuovi studi mostrano che
le soglie di legge non rappresentano una
garanzia assoluta…
… È vero che con un solo prodotto non è facile
superare le dosi consigliate: per riuscirci con le
caramelle un bambino dovrebbe mangiarne
oltre un chilo.
… Ma è anche vero che molti dolciumi
contengono un mix di coloranti diversi, e che
gli additivi sono presenti in molti altri alimenti
di consumo quotidiano…
… "Il problema - osserva Fernando Tateo,
ordinario di scienze alimentari all'Università di
Milano - è il mix di additivi e coadiuvanti
tecnologici che assumiamo insieme"…
… Non solo. Molti
coloranti possono
causare allergie: e
non solo prodotti di
sintesi, ma anche
alcuni di origine
naturale come il
rosso cocciniglia
E120, l'annato E160 B
o la cantaxantina
E161…
… E nel complesso, i "coloranti che al momento
risultano davvero sicuri sono pochi", spiega
Morena Lussignoli di Altroconsumo.
… Non solo, quando si parla di caramelle, i
coloranti non sono l'unico problema.
"Per i bambini piccoli, sotto i 4 anni, lo
zucchero è assolutamente controindicato -
precisa Iolanda Minoli - Per i più grandi va
usato con grande cautela perché aumenta la
produzione di insulina aprendo la strada a
obesità e diabete. E c'è un collegamento tra lo
zucchero e diverse patologie tra cui asma e
alterazioni del sistema immunitario".»
«In genere le caramelle e i chewing gum sono
i prodotti con la lista degli ingredienti scritta
più in piccolo...
Sarà un problema di
spazio o un
problema di
ingredienti scomodi?
Questi prodotti sono concentrati di additivi,
dolcificanti, coloranti e aromi: praticamente
non esiste un chewing gum passabile.
Esistono mentine che
hanno come ingredienti
solo ed esclusivamente
additivi e aromi!»
(Fonte: Amos Boilini, «L’inganno nel cibo» - Mod. 2, pp. 28)
Moltissime caramelle
(soprattutto quelle
gommose) contengono
un additivo industriale
denominato E 441 che
spesso è qualificato
semplicemente come
"gelatina" o "colla di
pesce".
Esistono gelificanti animali e vegetali, ma la sigla
E 441 indica la provenienza animale.
In Europa la produzione della gelatina è costituita
per l’80% dalla cotenna di maiale e per un 15% dal
bifido bovino (il bifido è uno strato sottocutaneo
dell’animale). Il restante 5% viene ottenuto quasi
tutto da ossa suine e bovine.
I gelificanti sono usati moltissimo
dall’industria alimentare e si trovano
in budini, gelati, prodotti light, ecc.
Video produzione di gelatina da cotenne di maiale:
https://www.youtube.com/watch?v=-iLqRyBYXVc
Riguardo agli aromi, un esempio per tutti:
«Vi interessa sapere come è ottenuto il tipico aroma
artificiale alla fragola, quello che troviamo in un milk
shake alla fragola di una nota catena di Fast Food?
L’aroma fragola che piace tanto ai ragazzi e che
tranquillizza le mamme, dato che la fragola è, o
dovrebbe essere, un frutto, è stato prodotto con
questi ingredienti chimici…
… Amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, anisil-formato,
benzil-acetato, benzile-isobutirato, acido butirrico, cinnamil-
isobutirato, cinnamil-valerato, olio essenziale di cognac, diacetile,
dipropil-chetone, etil-acetato, etil-amil-chetone, etil-butirato, etil-
cinnamato, etil-eptanoato, etil-eptilato, etil-lactato, etil-
metilfenilglucidato, etil-nitrato, etil-propionato, etil-valerato,
eliotropina, idrossifrenil-2-butanone (soluzione al 10% in alcol), alfa-
ionone, isobutil-antranilato, isobutil-butirato, olio essenziale di
limone, maltolo, 4-metilacetofenone, metil-antranilato, metil-
benzoato, metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina, metil-naftil-
chetone, metil-salicilato, olio essenziale di menta, olio essenziale di
neroli, nerolina, neril-osobutirato, burro di giaggiolo, alcol fenetilico,
etere di rum, gamma-undecalactone, vanillina e solvente.
BUON APPETITO!»
(Gabriele Buracchi, "Occhio alle merendine",
Bracciali Ed., commercializzato da Ediz. ADV – Lega
Vita e Salute – pag. 114)
In conclusione: tieni i tuoi bambini
lontani da una tale combinazone di
zucchero, chimica e schifezze!
Per approfondire (vivamente consigliato):
Seminario del Prof. Walter Veith
«Tua la salute, tua la scelta»:
L’impatto degli additivi sulla salute fisica e mentale.
Perché l’uomo è l’animale più stupido del pianeta?
Le eccitotossine.
E molto altro ancora…
Link: http://lightchannel.weebly.com/salute.html
(1° seminario della sezione «Alimentazione»)
by Luciana

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11. i veleni quotidiani 2 zucchero & affini

  • 1.
  • 2.
  • 4. Lo zucchero rappresenta un vero e proprio veleno per il corpo. Esso introduce “calorie vuote”, ovvero fa ingrassare ma non nutre! Anzi, al contrario, impoverisce l’organismo… PERCHÉ?
  • 5. Tutti i cibi raffinati, come lo zucchero, le farine bianche e il sale, non possono essere metabolizzati così come sono dal fisico. Per essere metabolizzati vanno a prelevare dalle nostre scorte quegli elementi che l’uomo ha scartato con la raffinazione.
  • 6. Lo zucchero, dopo il processo di raffinazione (circa 9 lavaggi chimici), non ha più niente a che vedere con il prezioso succo delle barbabietole o di canna da cui è stato estratto.
  • 7. Il consumo in Italia si attesta intorno ai 24 kg. all’anno pro-capite (non poco: quasi 70 gr. al giorno). Negli Stati Uniti si arriva alla pazzesca quota di 22 cucchiaini al giorno! (fonte: www.newsfood.com)
  • 8. Attenzione: basta bere due lattine al giorno di Coca-Cola (o di altre bibite industriali) per sfiorare quella cifra!
  • 9. Il consumo di zucchero è implicato in molte patologie gravi. Eccone solo alcune: Riduzione delle difese immunitarie, aggravamento dell'asma, dell'ipertensione, acidificazione del sangue, malattie cardiache, diabete, calcoli biliari, artriti, predisposizione ad alcuni tipi di cancro… In definitiva accorcia la vita!
  • 10. Zuccheri raffinati (zucchero di canna, di barbabietola, sciroppo di mais, fruttosio, ecc.)… «Oggi, i sondaggi condotti sull’alimentazione in Occidente mostrano che il 56% delle calorie che ingeriamo deriva da tre fonti:
  • 11. … Farine bianche (pane bianco, pasta non integrale, riso brillato, ecc.)…
  • 12. … Oli vegetali (di soia, di girasole, di mais, oli idrogenati)…
  • 13. … Queste tre fonti non contengono proteine, né vitamine, né gli acidi grassi omega 3, indispensabili al funzionamento dell‘organismo. In compenso, pare proprio che alimentino direttamente la crescita dei tumori.» (David Servan-Schreiber, “Un nuovo modo di vivere anti- cancro” - Ediz. Sperling & Kupfer - pag. 72-73)
  • 14. «Il biologo tedesco Otto Heinrich Warburg è stato insignito del Nobel per la medicina (nel 1931) per aver scoperto che il metabolismo dei tumori maligni dipende in gran parte dal loro consumo di glucosio, la forma che assume lo zucchero nell'organismo una volta ingerito…
  • 15. … In effetti, la scansione PET (tomografia a emissione di positroni), comunemente utilizzata per individuare i tumori, non fa altro che rilevare le regioni del corpo umano in cui è maggiore il consumo di glucosio…
  • 16. «Se una zona spicca sulle altre per un consumo eccessivo, ci sono forti probabilità che si tratti di un cancro. Ingerendo zucchero o farine bianche, che fanno salire rapidamente il tasso di glucosio nel sangue..., l'organismo libera subito una dose di insulina per permettere al glucosio di penetrare nelle cellule. Alla secrezione di insulina si accompagna il rilascio di un'altra molecola, detta IGF (Insulin-like Growth Factor-I), che ha la proprietà di stimolare la crescita cellulare...
  • 17. Tomografia ad emissioni di positroni
  • 18. … Parallelamente, insulina e IGF hanno in comune l'effetto di dare una sferzata ai fattori d'infiammazione, i quali, a loro volta, fungono da fertilizzante ai tumori... ma anche la loro capacità di invadere i tessuti vicini.» (David Servan-Schreiber, "Un nuovo modo di vivere anti-cancro" - pag. 74)
  • 20. Il primo passo da fare subito: sostituire lo zucchero bianco con quello grezzo (quello vero è molto scuro e si ammassa). Secondo passo: eliminare anche lo zucchero grezzo. Consumarlo solo occasionalmente.
  • 21. Attenzione allo zucchero assunto con i prodotti industriali già pronti (gelati, merendine, bibite, dolci, ecc.).
  • 22. LO ZUCCHERO E LA DIPENDENZA
  • 23. «La maggior parte delle persone affette da dipendenze, anche alimentari, sono convinte di non poter fare a meno della sostanza a cui sono assuefatte…
  • 24. … Il soggetto zucchero-dipendente, per esempio, crede che il suo corpo chieda zucchero, ma in realtà è vero il contrario. Le sostanze verso cui stabiliamo rapporti di dipendenza sono esattamente quelle rimosse nella fase di lavorazione dei prodotti…
  • 25. … Gli alimenti raffinati, come per esempio lo zucchero bianco, composti isolati derubati della loro integralità da processi snaturanti, generano nel corpo umano l’attività di sostanze messaggere che innescano il desiderio di ripristinare e quindi metabolizzare proprio le sostanze di cui gli alimenti sono stati privati…
  • 26. … I prodotti scissi o raffinati sono perciò da considerare, in linea di principio, al pari delle sostanze stupefacenti, perché il corpo, dopo averli assunti, esigerà che gli siano restituiti gli elementi precedentemente tolti…
  • 27. … In questo caso, l’organismo avverte una mancanza e si ammale: contrae una dipendenza.» (Barbara Hendel - Peter Ferreira, «Acqua & Sale» – Macro Ediz., pag. 142)
  • 29. Sicuramente non con il fruttosio! Il nome riporta all'immagine di un prodotto sano derivato dalla frutta, ma in realtà lo troviamo spesso come sciroppo di fruttosio ricavato dal mais (quasi sempre transgenico).
  • 30. Anche derivato dalla frutta, comunque il processo di raffinazione priva il fruttosio di ogni principio vitale come le vitamine, gli enzimi, i sali minerali e tutti i fitonutrienti capaci di ridurne gli effetti metabolici nefasti.
  • 31. Gli effetti nefasti del fruttosio derivato dal mais sono soprattutto i seguenti: Fa aumentare l’acido urico, appesantisce il fegato con danni simili all’abuso di alcool, aumenta l’obesità con accumulo di grasso soprattutto sulla pancia, inganna il sistema di regolazione dello stimolo della fame e della sazietà, per cui si è portati ad assumere molto cibo.
  • 32. Dolcificanti naturali Datteri secchi o in crema concentrata Uvetta secca
  • 33. Succo d’uva Succo di mela concentrato
  • 34. Il problema dei dolcificanti naturali a base di frutta è che questa non si accorda bene con alcun altro alimento. Meglio usarli con prudenza se si è inclini alla fermentazione intestinale.
  • 35. Miele sì, ma con moderazione.
  • 36. Malti di cereali I più comuni sono quelli di riso, orzo, grano, mais (da non confondere con lo “sciroppo di mais”, tutto industriale).
  • 37. Altre alternative, ma sempre con moderazione.
  • 38. «Recentemente, un team di ricerca dell'Università di Sidney che si occupa di classificare gli alimenti in base all'indice glicemico, ha richiamato l'attenzione su un sostituto naturale dello zucchero bianco, contraddistinto da un indice glicemico molto ridotto: lo sciroppo d'agave...
  • 39. … Ha un gusto delizioso, paragonabile a quello di un miele molto chiaro, ma un indice glicemico tra le quattro e le cinque volte inferiore.» (David Servan-Schreiber, "Un nuovo modo di vivere anti-cancro" - pag. 77)
  • 40. COMPARAZIONE ZUCCHERO per 100 gr. AGAVE per 100 gr. Valore energetico (kcal) 400 310 Proteine (gr.) 0 Tracce Grassi (gr.) 0 Tracce Carboidrati (gr.) 99,9 76 di cui zuccheri (gr.) 99,9 73 di cui saccarosio (gr.) 99,9 0 di cui fruttosio (gr.) 0 56 di cui glucosio (gr.) 0 17 Fibre alimentari (gr.) 0 0,5 Sodio (gr.) 1,8 0,029 TABELLA COMPARATIVA ZUCCHERO-AGAVE
  • 41. Quanto a potere dolcificante, ci vogliono 70 gr. di succo d’agave per ottenere lo stesso risultato di 100 gr. di zucchero.
  • 42. Un altro dolcificante naturale interessante è la stevia, una pianta che viene dalle montagne del Brasile e del Paraguay. Ha una capacità dolcificante che è almeno 100 volte superiore a quella dello zucchero, non contiene calorie, non fa salire l’indice glicemico.
  • 43. Attenzione! La stevia naturale è una polvere verde scuro dal retrogusto simile alla liquirizia. L’industria ha messo in commercio una stevia bianca (più commerciabile), che è addizionata con vari prodotti chimici. Da evitare!
  • 44. Chi ha problemi di fermentazione intestinale deve rinunciare completamente a tutti i prodotti che dolcificano, anche se naturali, fino a risoluzione del problema. È comunque buona norma limitare al massimo tali prodotti che fermentano con facilità nell’intestino.
  • 46. Le bevande industriali sono una vera e propria spazzatura: zucchero, coloranti, conservanti, sostanze chimiche.
  • 47. Esaminiamo più da vicino una delle più popolari bibite al mondo... … la COCA COLA.
  • 48. Ecco i suoi contenuti di zucchero:
  • 49. In una lattina di Coca-Cola, ci sono anche 55 mgr. di sale (come in una pizza). Questo naturalmente aumenta la sete! Fonte: Conferenza del Prof. Robert H. Lusting, M.D. (professore in pediatria della Divisione di Endocrinologia dell’Università della California, San Franciso. Titolo della conferenza: «The sugar, the bitter truth» («Zucchero, l’amara verità») Link: http://www.youtube.com/watch?v=dBnniua6-oM
  • 50. Ti sei mai meravigliato del fatto che dopo aver bevuto una… … ti viene da sorridere? Il motivo è che… ti sballa!
  • 51. Nei primi 10 minuti… Dieci cucchiaini di zucchero colpiscono il tuo organismo. La reazione immediata a questa dolcezza così eccessiva sarebbe il vomito, ma ciò è impedito dal fatto che l’acido fosforico diminuisce il sapore permettendoti di mantenere la bibita nello stomaco.
  • 52. Dopo 20 minuti… La tua glicemia schizza in alto causando un massiccio rilascio d’insulina. Il tuo fegato risponde trasformando tutto lo zucchero che può “catturare” in glicogeno (zuccheri di riserva per il corpo) e grasso.
  • 53. Dopo 40 minuti… La caffeina è stata assorbita completamente; le pupille si dilatano, la pressione del sangue aumenta e, come risposta, il tuo fegato rilascia altro zucchero nel sistema circolatorio. I recettori cerebrali dell’adenosina si bloccano per prevenire la sonnolenza.
  • 54. Dopo 45 minuti… Il corpo aumenta la produzione di dopamina stimolando il centro del piacere del cervello. È lo stesso meccanismo di azione della cocaina.
  • 55. Dopo 60 minuti… L’acido fosforico lega il calcio, il magnesio e lo zinco nell’intestino, causando un’ulteriore spinta al metabolismo. Inoltre le alte dosi di zucchero e la dolcezza artificiale aumentano l’escrezione urinaria di calcio.
  • 56. Le proprietà diuretiche della caffeina entrano in gioco. È ora assicurato che con le urine verranno eliminati il calcio, il magnesio e lo zinco che erano in realtà destinati alle ossa, oltre al sodio, a vari elettroliti e all’acqua.
  • 57. Dopo l’eccitazione iniziale si avrà un crollo della glicemia. Potresti diventare irritabile e/o apatico. Avrai anche eliminato con le urine tutta l’acqua presente nella bibita, ma non prima di averla infusa con preziosi nutrienti che il tuo corpo avrebbe potuto usare per scopi fondamentali: idratare i tessuti, rafforzare le ossa e i denti.
  • 58. Tutto questo sarà seguito nelle prossime ore da un crollo della caffeina... È il meccanismo tipico delle droghe che ti indurrà ad una nuova assunzione.
  • 59. Il nemico non è tanto la Coca-Cola, bensì la combinazione di dosi eccessive di zucchero, unite alla caffeina e all’acido fosforico… … Senza contare il caramello (E 150) ottenuto con processi ammoniacali, che dà il colore alla bibita. Senza il caramello, apparirebbe grigia come in Olanda dove l'E 150 è vietato.
  • 60. Questa combinazione, a parte il caramello, la si può trovare nella maggior parte delle bibite gassate (oltre a coloranti e conservanti).
  • 61. Lattina: 38 gr. pari a 140 Kcal. Bottiglia da 1 lt.: 102 gr. pari a 374 Kcal. (la Fanta ne contiene addirittura 140 gr./litro) Bottiglia da 2 lt.: 217 gr. pari a 780 Kcal. Concentrazione media di zucchero nelle bibite industriali:
  • 62. Forse stai pensando di limitare i danni rivolgendoti alla…
  • 64. Accusata da molti medici e inchiodata da diverse ricerche, la Coca-Cola è corsa ai ripari pubblicizzando queste bevande alternative. Ma esse contengono aspartame ed altri dolcificanti artificiali.
  • 65. Così adesso, oltre all’obesità (l’aspartame ne aumenta l’incidenza), ti esponi anche al cancro, alle malattie di cuore e ad altro ancora!
  • 66. Questo perché l’aspartame, insieme al glutammato, fa parte di una classe di sostanze chiamate…
  • 68. C’è però da dire che non è stato mai messo in discussione che nell’aspartame ci siano due metaboliti sicuramente cancerogeni: la fenilalanina e il metanolo. Il dibattito verte piuttosto sulla quantità da considerare tossica. Alcune ricerche assolvono l’aspartame...
  • 69. C’è anche da aggiungere che le ricerche che dichiarano sicuro l’uso di aspartame entro i limiti di 40-50 mg./per peso corporeo/per giorno, non sono forse così indipendenti… Molecola di aspartame
  • 70. Negli Stati Uniti, la FDA (Food and Drug Administration) commissiona studi di scienziati che pubblicano sull’American Clinical Nutrition, uno dei giornali scientifici più importanti a livello globale. Sennonché questa rivista è sostenuta economicamente da multinazionali come Nestle, Kraft, Mars, PepsiCo, Monsanto, The Sugar Association, ecc.
  • 71. Non per niente, quando sono usciti gli esiti di queste ricerche, la compagnia della Coca-Cola ha esultato… Come se finora avessero dimostrato di aver a cuore la salute dei consumatori! Fonte: http://mangiaditesta.wordpress.com/tag/diet- coke/ (sito che cita tutte le fonti e gli studi da cui ha tratto le informazioni)
  • 72. L’aspartame (acido aspartico), come tutte le eccitotossine, provoca danni neurologici gravi. Esso cambia la chimica cerebrale e intossica il sistema nervoso.
  • 73. Il metanolo, noto anche come alcol metilico, viene immesso rapidamente nella circolazione sanguigna, dove si trasforma in formaldeide e acido formico. La formaldeide si lega al DNA da dove è molto difficile rimuoverla. Ne consegue che si ha, nel tempo, un effetto cumulativo dei danni.
  • 74. L’aspartame dà anche assuefazione. Ecco perché la gente ha difficoltà ad interrompere il consumo di bevande analcoliche che contengono aspartame. Sintomi di sclerosi multipla, fatica cronica, artrite reumatoide, depressione e altri disturbi dell'umore sono scomparsi in molti pazienti dopo l'interruzione dell'assunzione di aspartame.
  • 75. Esistono ormai più di 900 studi che documentano i gravissimi danni dell’Aspartame. Eccone un riassunto…
  • 76. Diarrea Crampi di stomaco Vertigini Emicrania Depressione Debolezza cronica Perdita di memoria a breve termine Sudori freddi Convulsioni Aumento di peso Ansia Perdita di capelli Artrite Menopausa precoce Insonnia Allucinazioni Ipoglicemia Umore instabile Acne Melanoma Leucemia Linfomi Progressiva perdita della vista fino alla cecità Abbassa la soglia dell'insorgenza di attacchi apoplettici mortali Aumento vertiginoso di tumori al cervello nelle cavie da laboratorio Negli studi di laboratorio l’aspartame ha aumentato l’incidenza dei seguenti tumori: cervello, mammella, utero, ovaie, testicoli, tiroide e pancreas (Fra le tante possibili fonti, si può consultare: www.la-sclerosimultipla.net/glutammato.php)
  • 77. Il glutammato monosodico (acido glutammico) è un esaltatore di sapidità. Viene largamente usato, come additivo, dall’industria alimentare e nei ristoranti. Poiché costa poco aggiungere glutammato, esso copre per lo più una scarsa qualità degli ingredienti.
  • 78. (Dott. Russell Blaylock, neurochirurgo - www.la- sclerosimultipla.net/glutammato.php) «Le cellule cancerogene esposte al glutammato monosodico sviluppano delle estensioni dette “pseudopodia” o “falsi piedi”, e cominciano a spostarsi per i tessuti, che è una delle prime manifestazioni cancerogene. Aumentando la dose di glutammato, il cancro si estende come un incendio, ma quando lo si blocca, anche la crescita del cancro rallenta.»
  • 80. L’Espresso (N° 48 - Anno 2007, reperibile online) riporta un’inchiesta condotta da Altroconsumo su 35 diversi tipi di caramelle gommose (quelle più amate dai bambini): 16 confezionate e 19 vendute sfuse.
  • 81. In particolare Altroconsumo ha cercato 9 sostanze (E102, E104, E110, E122, E124, E129, E131, E132, E133) riscontrandole in quasi tutti i prodotti.
  • 82. «Abbiamo scelto le caramelle gommose perché sono le più consumate e le più ricche di coloranti, anche tre o quattro nella stessa caramella, un cocktail di cui non conosciamo ancora le possibili conseguenze», spiega Simona Ovadia di Altroconsumo.
  • 83. «L'alimentazione dei bambini è già fin troppo ricca di additivi chimici, di cui ancora non conosciamo gli effetti. E gli studi disponibili non sono rassicuranti.» L’articolo de L’Espresso cita la Prof. Iolanda Minoli, "guru indiscussa di bambini e dintorni dell'Università di Milano":
  • 84. Continua l’articolo: «Sulla innocuità dei coloranti nessuno è disposto a giurare. Al punto che l'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare ha di recente avviato una revisione delle autorizzazioni su questi prodotti, molte delle quali risalgono a trent'anni fa…
  • 85. … L'ultimo allarme viene da un articolo pubblicato sulla rivista medica 'The Lancet', che individuava un collegamento tra comportamenti iperattivi, irrequietezza, aggressività dei bambini e il consumo abituale di alimenti contenente un conservante, il benzoato di sodio, e alcuni coloranti (E102, E104, E110, E122, E124, E129)…
  • 86. … anche se si trattava di prodotti conformi alla legge con 300 milligrammi di colorante per chilo per alcuni, e 50 per altri. Di fatto, dunque: i nuovi studi mostrano che le soglie di legge non rappresentano una garanzia assoluta…
  • 87. … È vero che con un solo prodotto non è facile superare le dosi consigliate: per riuscirci con le caramelle un bambino dovrebbe mangiarne oltre un chilo. … Ma è anche vero che molti dolciumi contengono un mix di coloranti diversi, e che gli additivi sono presenti in molti altri alimenti di consumo quotidiano…
  • 88. … "Il problema - osserva Fernando Tateo, ordinario di scienze alimentari all'Università di Milano - è il mix di additivi e coadiuvanti tecnologici che assumiamo insieme"…
  • 89. … Non solo. Molti coloranti possono causare allergie: e non solo prodotti di sintesi, ma anche alcuni di origine naturale come il rosso cocciniglia E120, l'annato E160 B o la cantaxantina E161…
  • 90. … E nel complesso, i "coloranti che al momento risultano davvero sicuri sono pochi", spiega Morena Lussignoli di Altroconsumo.
  • 91. … Non solo, quando si parla di caramelle, i coloranti non sono l'unico problema. "Per i bambini piccoli, sotto i 4 anni, lo zucchero è assolutamente controindicato - precisa Iolanda Minoli - Per i più grandi va usato con grande cautela perché aumenta la produzione di insulina aprendo la strada a obesità e diabete. E c'è un collegamento tra lo zucchero e diverse patologie tra cui asma e alterazioni del sistema immunitario".»
  • 92. «In genere le caramelle e i chewing gum sono i prodotti con la lista degli ingredienti scritta più in piccolo... Sarà un problema di spazio o un problema di ingredienti scomodi?
  • 93. Questi prodotti sono concentrati di additivi, dolcificanti, coloranti e aromi: praticamente non esiste un chewing gum passabile.
  • 94. Esistono mentine che hanno come ingredienti solo ed esclusivamente additivi e aromi!» (Fonte: Amos Boilini, «L’inganno nel cibo» - Mod. 2, pp. 28)
  • 95. Moltissime caramelle (soprattutto quelle gommose) contengono un additivo industriale denominato E 441 che spesso è qualificato semplicemente come "gelatina" o "colla di pesce". Esistono gelificanti animali e vegetali, ma la sigla E 441 indica la provenienza animale.
  • 96. In Europa la produzione della gelatina è costituita per l’80% dalla cotenna di maiale e per un 15% dal bifido bovino (il bifido è uno strato sottocutaneo dell’animale). Il restante 5% viene ottenuto quasi tutto da ossa suine e bovine. I gelificanti sono usati moltissimo dall’industria alimentare e si trovano in budini, gelati, prodotti light, ecc. Video produzione di gelatina da cotenne di maiale: https://www.youtube.com/watch?v=-iLqRyBYXVc
  • 97. Riguardo agli aromi, un esempio per tutti: «Vi interessa sapere come è ottenuto il tipico aroma artificiale alla fragola, quello che troviamo in un milk shake alla fragola di una nota catena di Fast Food? L’aroma fragola che piace tanto ai ragazzi e che tranquillizza le mamme, dato che la fragola è, o dovrebbe essere, un frutto, è stato prodotto con questi ingredienti chimici…
  • 98. … Amil-acetato, amil-butirato, amil-valerato, anetolo, anisil-formato, benzil-acetato, benzile-isobutirato, acido butirrico, cinnamil- isobutirato, cinnamil-valerato, olio essenziale di cognac, diacetile, dipropil-chetone, etil-acetato, etil-amil-chetone, etil-butirato, etil- cinnamato, etil-eptanoato, etil-eptilato, etil-lactato, etil- metilfenilglucidato, etil-nitrato, etil-propionato, etil-valerato, eliotropina, idrossifrenil-2-butanone (soluzione al 10% in alcol), alfa- ionone, isobutil-antranilato, isobutil-butirato, olio essenziale di limone, maltolo, 4-metilacetofenone, metil-antranilato, metil- benzoato, metil-cinnamato, carbonato di metil-eptina, metil-naftil- chetone, metil-salicilato, olio essenziale di menta, olio essenziale di neroli, nerolina, neril-osobutirato, burro di giaggiolo, alcol fenetilico, etere di rum, gamma-undecalactone, vanillina e solvente. BUON APPETITO!» (Gabriele Buracchi, "Occhio alle merendine", Bracciali Ed., commercializzato da Ediz. ADV – Lega Vita e Salute – pag. 114)
  • 99. In conclusione: tieni i tuoi bambini lontani da una tale combinazone di zucchero, chimica e schifezze!
  • 100. Per approfondire (vivamente consigliato): Seminario del Prof. Walter Veith «Tua la salute, tua la scelta»: L’impatto degli additivi sulla salute fisica e mentale. Perché l’uomo è l’animale più stupido del pianeta? Le eccitotossine. E molto altro ancora… Link: http://lightchannel.weebly.com/salute.html (1° seminario della sezione «Alimentazione»)