2. Preghiera dell’Ospite
Ti adoriamo, o Signore,
mentre guardiamo le montagne che hai creato per noi.
Ti ringraziamo per l’amore verso le cose belle e sante,
che ci hai donato insieme con la vita.
Al calare del sole Ti offriamo anche la quiete ed il ristoro
di questo giorno di vacanza.
Guida, o Signore, i nostri passi, custodisci le nostre vie,
elargisci la Tua benedizione sopra ogni ora del nostro soggiorno.
Concedici con la Tua grazia
di essere vittoriosi su tutti i pericoli della notte.
O Dio, da’ a noi un cuore semplice,
che non sia umiliato da nessuna passione;
un cuore fedele e generoso,
che non dimentica il bene e non si vendica del male;
un cuore nobile,
che non è indurito dalla ingratitudine
e non è stancato dall’indifferenza.
Concedi, o Signore, che sentiamo la nostalgia del Cielo
e nell’immensurabile maestosità delle montagne
vediamo un simbolo della Tua maestà e onnipotenza.
Fa’, o Signore, che noi restiamo memori di Te
nel silenzio della notte.
Amen.
3. Saluto
dell’Arcivescovo
Mons. Luigi Bressan
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8).
Carissimi turisti, benvenuti in Trentino!
Giunga a ciascuno di voi il mio cordiale augurio di trascorrere una bella vacanza
serena; con voi saluto anche gli operatori locali del turismo e tutti i lavoratori di
questo importante settore della nostra economia e cultura. Esso offre l’occasione
d’incontro tra le persone, in una dinamica che si basa sulla reciprocità. Noi cristia-
ni crediamo nell’importanza della relazione, in quanto Dio si è fatto uomo perché
noi fossimo veramente uniti; Gesù Cristo, morto e risorto, ha donato sè stesso, nella
totale gratuità dell’amore del Padre, per la Salvezza dell’umanità intera.
Il farsi dono nella fraternità permette a ciascuno di amare e sentirsi persona amata,
soggetto di relazione e non oggetto, in modo da contrastare la logica del consumo,
non solo di cose, ma dell’essere umano stesso. Per realizzare ciò cerchiamo di guar-
dare sempre alla persona in modo integrale: essa, infatti è costituita da realtà mate-
riali, da desideri relazionali e dalla dimensione spirituale-trascendente.
Il Trentino può vantare una vasta tradizione di servizio gratuito sia qui che all’este-
ro, con centinaia di missionari e di organizzazioni per il progresso dei popoli, una
generosità costante per lo sviluppo, numerose associazioni di volontariato in campo
sociale, culturale, religioso, per la protezione dell’ambiente o in casi di emergenza.
Sarà interessante per voi turisti prenderne visione e per noi trentini ascoltare le vo-
stre proposte: potremo crescere e farlo insieme!
Ci invitano a farlo il papa Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in Veritate e la Com-
missione dell’Unione Europea che ha dichiarato il 2011 come “anno del volontaria-
to” con lo slogan: “Volontari! Voi fate la differenza”.
Auspico quindi che voi turisti sappiate cogliere i gesti e le realtà di volontariato che
animano le nostre comunità nel servizio alla persona per una sua completa crescita
ed educazione, per il sostegno a chi è in difficoltà interiore o relazionale, per chi si
trova nel bisogno a causa di disgrazie o di incidenti. Anche la gente trentina sappia
arricchirsi con le esperienze di volontariato dei turisti e sappia ringraziare il creato-
re per il dono gratuito che Egli ha fatto della vita e della Creazione.
Con lo spirito della gratuità sapremo continuare ad essere un dono reciproco di bene
per una vita nella fraternità.
+ Luigi Bressan
Arcivescovo di Trento
4. Chiesa di San Bar tolomeo
Canal San Bovo
L ’attuale edificio sacro sostituisce la parrocchiale
situata a Canal di sotto, travolta dalle acque del
torrente Vanoi nel 1829.
Questa chiesa fu costruita in pochi anni e ultimata nel
1841, poi consacrata nel 1852 dal vescovo Giovanni Ne-
pomuceno de Tschiderer.
L’altar maggiore da poco restaurato risale al 1714 ed è
opera di Fioravante e Antonio Costa di Agordo, così come
l’altare laterale dedicato a Sant’Antonio. L’altro altare
risale al 1652. La pala conservata nel coro presenta il
martirio di San Bartolomeo (1647).
L’organo settecentesco è del Callido, salvato all’alluvione
del 1829 e restaurato a fine Ottocento su progetto del mu-
sicista di Primiero Giuseppe Terrabugio.
Domenica 21 agosto
Festa patronale
di San Bartolomeo
Chiesa parrocchiale
di Caoria
L a prima grande chiesa della comunità, posta all’in-
gresso del paese, risale al 1740, fu dedicata alla Tri-
nità e fu costruita per volontà del conte Giuseppe
Bonaventura Welsperg. Nel 1958 fu consacrata l’attuale
parrocchiale, in stile alpino, costruita con grandi blocchi
di granito locale, progettata da Efrem Ferrari. È decora-
ta con affreschi di Carlo Bonacina, sia ai lati dell’arco
trionfale che sopra l’altar maggiore. Conserva un altare
ligneo del Settecento, abbellito da una pala con la Ma-
donna e San Giovanni Nepomuceno, che è il patrono di
Caoria.
Domenica 14 agosto
Santa Messa
alla chiesetta del Pront
5. Chiesa della Natività di Maria
Ronco
L a cappella ottagonale settecentesca, che costituiva il
primo nucleo della chiesa, è stata inglobata nell’at-
tuale edificio e corrisponde all’abside e sacrestia
odierne. Ne restano tracce interne – stucchi ed altare in
sacrestia – ed esterne – timpano affrescato del precedente
portale d’ingresso e due statue di apostoli -.
All’interno la chiesa si distende nell’ampliamento dei
primi del Novecento. L’altare laterale di sinistra – riser-
vato a San Giuseppe - con tanto di scudetto dei Welsperg
è marmoreo e risale al Settecento, quello di destra – dedi-
cato alla Madonna - sembra posteriore ed è ligneo.
Decorano le vele dell’arco santo e l’abside affreschi dedi-
cati a santi recenti: San Giovanni Bosco e Maria Goretti
(1937 – 1938).
In fondo all’abside un dipinto dedicato alla natività del-
Domenica 4 settembre
Festa patronale a Ronco la Madonna.
Chiese parrocchiali
di Prade e Zor tea
A Prade la chiesa è documentata a partire dal Set-
tecento. Fu riedificata nel 1845 e consacrata alla
Madonna di Caravaggio. La pala ottocentesca pre-
sente nell’abside rappresenta la patrona con la chiesa di
Sant’Anna di Montagnaga di Piné. In linea ideale con la
cappella laterale dedicata alla Madonna si è costruito
per secoli il palco sulla piazza adiacente, dove si rappre-
sentava in Quaresima il dramma sacro di Godimondo e
Fortunato.
Domenica 3 luglio
Festa patronale Sacro Cuore a Zortea
Santa Messa
A Zortea la chiesa è stata realizzata dalla comunità tra
il 1922 e il 1926 e consacrata al Sacro Cuore di Gesù.
All’interno della chiesa le vetrate e le decorazioni ri-
costruiscono la storia del culto al Sacro Cuore a partire
dall’apparizione di Gesù alla mistica francese del Seicen-
nella chiesa di Santa Romina to Marguerite d’Alacoque, canonizzata nel 1920.
6. Chiesa dei Ss. Pietroe Paolo
Imer
I l primo nucleo della chiesa risale almeno al Trecen-
to, fu poi ampliata a metà del Cinquecento e ancora
nel Settecento. Il campanile cinquecentesco si ingrandì
nel secolo XIX. Un affresco esterno settecentesco raffigura
San Cristoforo, il protettore dei viaggiatori, che traspor-
ta il bambin Gesù oltre un fiume. All’interno la chiesa è
scandita da tre navate. L’altar maggiore ligneo del 1768
è consacrato alla Trinità, quello della navata a sx offre
una pala con la Madonna del rosario, sotto la quale si
raccolgono i santi Silvestro (patrono di Primiero), Anto-
nio abate, Maria Maddalena e Francesco. Il tabernacolo
del Seicento viene da Lamon. Nella navata a dx una pala
Domenica 29 giugno
Festa patronale dei Santi Pietro e Paolo rappresenta la Trinità, con ai piedi San Giovanni Nepo-
Lunedì 4 luglio, 1 agosto, 5 settembre muceno e San Bartolomeo, patroni della valle del Vanòi.
Santa Messa nella chiesa di San Silvestro Gli autori delle tele sono riconducibili alla scuola degli
Domenica 7 agosto Unterpergher della Val di Fiemme. Gli altari laterali li-
Madonna della Neve gnei risalgono al 1763.
S. Messa alla chiesetta delle Vederne
9-10-11 settembre
Celebrazioni per Suor Serafina Micheli
Chiesa di San Giorgio
Mezzano
G ià documentata nel Trecento, la chiesa subì vari
interventi di ampliamento nel 1518, nel Seicento
e fu riconsacrata nel 1782. L’altar maggiore ba-
rocco ospita una statua del santo patrono che infilza il
drago. Le pareti dell’abside ospitano cinque imponenti
dipinti con scene tratte dall’antico e dal nuovo testa-
mento, realizzate nel 1943 dal trentino Melchiori. Le vol-
te dell’abside e della navata centrale sono decorate con
tondi sa cui spiccano numerosi santi a mezzobusto. Le
pale ospitate in altari secenteschi e disposte lungo le na-
vate laterali sono di scuola veneta: la pala dedicata alla
Madonna del Carmelo è stata rubata di recente.
Venerdì 24 giugno
Santa Messa a San Giovanni
Domenica 17 luglio
Festa patronale
della Beata Vergine del Carmine
7. Chiesa di S. Maria Assunta
Pieve
D opo gli scavi realizzati negli anni Novanta del No-
vecento si è compreso che la chiesa matrice di Pri-
miero è stata fondata nel V-VI secolo d. C. È la prima
chiesa della valle. Ora si presenta nelle forme tardogoti-
che di fine Quattrocento; prima il suo aspetto era roma-
nico. È scandita da tre navate e presenta numerosi altari
secenteschi: in capo alla navata di sinistra l’altare dedi-
cato a s. Caterina, a destra a S. Giacomo dei minatori,
poco sotto quello dell’Assunta. Segue l’altare del rosario
e all’opposto quello consacrato alla Madonna della cin-
tura. Il grande dipinto gotico della mistica caccia all’u-
nicorno è stata una delle scoperte maggiori del restauro.
Oltre l’altar maggiore appare il gotico altare a portelle,
Giovedì 7, Giovedì 14 e sabato 16 luglio denso di statue lignee dorate, prodotto dalla bottega di
“La montagna è meditazione
e spiritualità”, proposta in collaborazione Narcirso di Bolzano a fine Quattrocento. Affreschi tardo-
con Fiera Incontri. gotici sono sparsi sulle colonne o sulle pareti dell’aula
Da lunedì 18 luglio a lunedì 29 agosto della chiesa. Il grande affresco sulla parete dell’abside
“Lunedì culturali”; conferenze a tema risale al 1555: è stato dedicato alla famiglia di Giangia-
alle ore 20.30 presso l’oratorio di Pieve. como Romer. Notevole pure nell’abside lo slanciato ta-
Domenica 15 agosto bernacolo in pietra.
Festa patronale di Santa Maria Assunta
Chiesa di S. Antonio
Frati Cappuccini
N el 1922 quattro frati cappuccini - originari di diver-
se vallate del Trentino - giunsero a Primiero e furo-
no ospitati a Imèr da don Giacobbe Loss. Dopo due
anni poterono entrare nel nuovo convento, costruito per
loro in località Tressane a Tonadico. Nel 1930 arrivarono
nella chiesa le statue di San Francesco, san Giuseppe e
Sant’Antonio. Nel 1936 fu terminato il nuovo presbiterio
della chiesa e l’imponente altare in legno venne costruito
dai fratelli Alchini di Primiero. Nel 1938 si realizzò l’at-
tuale strada d’accesso al convento e alla chiesa, perché
fino al 1937 vi si accedeva per il passaggio esistente tra
gli alberghi. Nel 1960 Titta Pederiva realizzò l’attuale Via
Crucis in legno di cirmolo. I grandi dipinti del presbiterio
risalgono agli anni Novanta.
8. Chiesa di San Marco
Transacqua
U na prima cappella era presente almeno dal XIV se-
colo, poi fu ampliata secondo lo stile romanico. È
degli anni Sessanta del Novecento l’ampliamento
dell’aula, funzionale per accogliere i fedeli di una comu-
nità che oggi supera i 2000 abitanti.
Dietro l’altar maggiore marmoreo s’impone una secen-
tesca pala dedicata al patrono San Marco, riconducibile
ad un pittore di area veneta, forse della famiglia Vecel-
lio. La navata di sinistra è abbellita da un altare ligneo
del Seicento riservato a Sant’Antonio abate, protettore
dei contadini. Nella predella sottostante i santi invoca-
ti per le pestilenze - Rocco e Sebastiano - ed un vescovo,
Gottardo. Lì vicino c’è un dipinto ovale con lo Sposalizio
della Vergine, commissionato dalla famiglia Althamer
Lunedì 13 giugno nel 1615.
Santa Messa
nella chiesa di Sant’Antonio Sulla destra dell’arco santo spiccano frammenti di affre-
da Padova a Passo Cereda schi cinquecenteschi che decoravano la precedente fac-
ciata della chiesa, demolita nel 1863.
Chiesa di San Sebastiano
Tonadico
L a chiesa fu costruita nella seconda metà del Quat-
trocento, ingrandita nel 1604 ed ampliata e deco-
rata ad inizio Ottocento.
All’interno l’imponente altar maggiore ligneo con colon-
ne tortili e baldacchino donato da don Pietro Fuganti.
Sulla volta sopra l’altare un affresco che raffigura l’au-
torità di Dio.
Dietro l’altare una pala cinquecentesca con San Seba-
stiano trafitto da frecce, attorniato dai santi Giacomo
ed Antonio. In alto è rappresentato il martirio di santo
Stefano. Gli altari laterali lignei del Seicento offrono a
sinistra una pala con i santi Leonardo e Gottardo, men-
Tutti i venerdì tre a destra la Madonna con Sant’Anna ed un paliotto
dal 17 giugno al 30 settembre
Santa Messa sottostante con San Francesco che riceve le stimmate. Sul-
nella chiesa di San Vittore alle ore 18.30 la volta Gesù presentato al tempio e il martirio di San
Sebastiano.
Domenica 26 luglio
Santa Messa con i bambini
per la festa dei santi Gioacchino ed Anna
9. Chiese di Mis e Sagron
D edicata alla Madonna delle Grazie, sorge a Mis di
sotto la piccola chiesa neogotica, costruita ai primi
del Novecento. Contiene un paio di tele del Seicento
(una pietà ed una sacra conversazione) di buona fattura.
S i staglia già da lontano a Sagrón al centro dei Sal-
vadori la chiesa parrocchiale, costruita nel 1630
e ampliata più volte tra Settecento e Ottocento. È
intitolata alla Madonna di Loreto, che appare nell’affre-
sco esterno forse secentesco sopra al portale d’ingresso e
poi all’interno con una statua lignea sopra una mensola.
Dietro il pregevole tabernacolo marmoreo una pala set-
tecentesca offre la natività di Maria, che in alto riporta
ancora un quadro con la Madonna di Loreto. Pregevole
Domenica 5 giugno il pulpito ligneo del Settecento.
Festa patronale in località Mis.
Santa Messa alle ore 11
Domenica 4 settembre
Festa patronale in località Sagron.
Santa Messa alle ore 11
Chiesa di Sant’Andrea
Siror
R icordata in documenti del Trecento in stile romani-
co, nel 1498 la chiesa fu ricostruita in stile gotico ed
affrescata internamente e all’esterno. Nel Settecento
fu portata alle forme attuali. L’altar maggiore in marmo
risale al 1885 e dietro si erge l’altare ligneo a portelle, ri-
salente al 1505. Le statue furono rubate nel 1980, al loro
posto delle copie. Originali sono i dipinti di Sant’Andrea
e Lucano all’esterno delle portelle.
In testa alle navate a sinistra l’altare della Trinità e a
destra quello con San Valentino e San Carlo sovrastati
dalla Madonna con Bambino (la pala però è rovinata
da un incendio). Nella cappella laterale c’è un altare set-
tecentesco con la Madonna addolorata, accompagnata
dai santi Francesco Saverio, Filippo Neri, Luigi Gonzaga
e Pietro d’Alcàntara.
Sulla volta numerosi affreschi settecenteschi: la Vergine e
la Trinità, Sant’Andrea e San Valentino, Antonio e Fran-
cesco e San Lucano con le sante Margherita e Giuliana.
10. Chiesa di San Mar tino
San Mar tino di Castrozza
L a chiesa sorse nel Duecento a servizio del priorato
dei santi Martino e Giuliano. Con il tempo questa
pia istituzione, che era nata con l’impegno di ga-
rantire vitto e alloggio gratuito per almeno tre giorni ai
viandanti di passaggio da e verso Passo Rolle, si trasfor-
mò in una solida azienda con proprietà sparse nel cir-
condario. Il priorato fu gestito da una piccola comunità
monastica fino al 1412. La chiesina mantenne l’aspetto
originario fino al 1912, quando fu portata alle dimensio-
ni attuali per esigenze turistiche.
Nell’abside ospita una quadro del 1928 dedicato al pa-
trono San Martino. Le vetrate sono decorate con imma-
gini di profeti e santi. Fu l’unico edificio dell’abitato di
Martedì 19 luglio San Martino a non essere incendiato durante la prima
“Chi vuol mangiare mangi”,
iniziativa di beneficenza guerra mondiale. Si tratta della parrocchia più recente
di Primiero: fu costituita nel 1954.
Lunedì 15 agosto
Santa Messa a Passo Rolle
con le guide Alpine
Iniziative Decanali
Le domeniche dell’Accoglienza
3 Luglio - 7 Agosto - 4 Settembre
29 luglio
Festa di Santa Marta, patrona di chi opera nell’accoglienza
Santa messa alle ore 17 a San Martino di Castrozza
6 agosto
Camminata della Trasfigurazione - Da Passo Gobbera a San Silvestro
Sabato 24 settembre
Santa Messa di ringraziamento con gli allevatori - Chiesa Arcipretale ore 20
Itinerari guidati
SIROR - Tra fontane, iscrizioni e dipinti
FIERA DI PRIMIERO - Fieraincontri 2011 incontriamo la storia
TONADICO - Gli affreschi e la chiesetta di San Vittore
MEZZANO - Il Centro storico e «Mezzano romantica»
ZORTEA - La stanza del Sacro con la mostra: «I Santi del lavoro, il lavoro dei Santi»
11. A llora si capisce il senso di molti segni, il primo dei quali è la grande croce che sovra-
sta la valle. Questa croce immensa, come dicono ancor oggi i più anziani, protegge
Primiero: essa vede ai suoi estremi San Silvestro (ovest), San Vittore (est), Santa
Romina (nord) e San Giovanni Battista (sud). È, dicono, una croce che realmente protegge
i valligiani da qualsiasi evento futuro luttuoso, data la sua vastità. Graziano Cosner, Dopa
fato Vicinato e colla licenza dei vesìni…, 1997.
L ’antico cammino di Primiero “La Crosèra” propone un itinerario alla riscoperta di
piccoli e grandi angoli di pace e di meditazione, seguendo le tracce dei pellegrini e
dei viandanti attraverso strade e sentieri del tempo passato. Un percorso a piedi che
passa magicamente attraverso i paesi, custodi del patrimonio culturale del Primiero,
nel ricordo di chi li ha vissuti nei secoli.
M aestose dall’alto le Dolomiti raccontano la storia e silenziosamente conducono a
chiesette, capitelli e luoghi suggestivi nascosti ed immersi nella natura, Un prezio-
so patrimonio aritstico ed architettonico accompagnato dal sapore del tempo che si è
fermato con i ritmi e le usanze delle genti di montagna.
T estimoni della memoria sono quattro chiesette, erette nelle sovrastanti vette e poste
ai margini degli abitati, formando, se unite tra di loro con immaginarie linee, una
croce denominata “La Crosèra”, che nei tempi remoti fu motivi di protezione e devozio-
ne. Nei secoli a seguire furono costruite delle edicole religiose dedicate alla Madonna,
che formano anch’esse una croce, ma questa volta più vicina ai centri abitati, ulteriore
necessità e conferma della religiosità.
12. ORARIO SANTE MESSE
(giugno - settembre 2011)
SANTE MESSE FESTIVE
sabato e vigilie
16,00 Canal San Bovo (Casa di Riposo)
18,00 Gobbera - Cappuccini
San Martino di Castrozza
19,00 Fiera di Primiero
20,00 Masi di Imèr (luglio ed agosto)
I PARROCI DELLA VALLE DOMENICA
don Gianpietro Simion 7,00 Mezzano
0439 67087 9,00 Cappuccini
333 9408610 9,00 Mezzano
9,15 Ronco Chiesa - Tonadico
don Giuseppe Lucian Zortea (luglio ed agosto)
0439 68194 10,00 San Martino di Castrozza - Fiera di Primiero
333 4641001 Zortea - Prade (in alternanza giugno e settembre)
Sagron - Mis (in alternanza giugno e settembre)
don Costantino Malcotti 10,30 Imèr - Transacqua
0439 719788 10,45 Caoria - Prade (luglio ed agosto)
11,00 Cappuccini - Passo Cereda
17,00 San Martino di Castrozza
don Duccio Zeni 18,00 Siror - Cappuccini
0439 62360 19,00 Fiera di Primiero - San Martino di Castrozza
340 9286139 20,00 Imèr - Canal San Bovo
GRAFICA E STAMPA: TIPO - LITO LEONARDI -IMÈR (TN) - FOTO: SILVANO ANGELANI - ALDO MIELE - LUIGI VALLINE