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Preghiera dell’Ospite
                     Ti adoriamo, o Signore,
     mentre guardiamo le montagne che hai creato per noi.
     Ti ringraziamo per l’amore verso le cose belle e sante,
             che ci hai donato insieme con la vita.
   Al calare del sole Ti offriamo anche la quiete ed il ristoro
                  di questo giorno di vacanza.
    Guida, o Signore, i nostri passi, custodisci le nostre vie,
elargisci la Tua benedizione sopra ogni ora del nostro soggiorno.
                   Concedici con la Tua grazia
        di essere vittoriosi su tutti i pericoli della notte.
              O Dio, da’ a noi un cuore semplice,
           che non sia umiliato da nessuna passione;
                   un cuore fedele e generoso,
      che non dimentica il bene e non si vendica del male;
                         un cuore nobile,
             che non è indurito dalla ingratitudine
               e non è stancato dall’indifferenza.
     Concedi, o Signore, che sentiamo la nostalgia del Cielo
        e nell’immensurabile maestosità delle montagne
     vediamo un simbolo della Tua maestà e onnipotenza.
         Fa’, o Signore, che noi restiamo memori di Te
                     nel silenzio della notte.
                               Amen.
Saluto
                             dell’Arcivescovo
                             Mons. Luigi Bressan
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8).

Carissimi turisti, benvenuti in Trentino!
Giunga a ciascuno di voi il mio cordiale augurio di trascorrere una bella vacanza
serena; con voi saluto anche gli operatori locali del turismo e tutti i lavoratori di
questo importante settore della nostra economia e cultura. Esso offre l’occasione
d’incontro tra le persone, in una dinamica che si basa sulla reciprocità. Noi cristia-
ni crediamo nell’importanza della relazione, in quanto Dio si è fatto uomo perché
noi fossimo veramente uniti; Gesù Cristo, morto e risorto, ha donato sè stesso, nella
totale gratuità dell’amore del Padre, per la Salvezza dell’umanità intera.
Il farsi dono nella fraternità permette a ciascuno di amare e sentirsi persona amata,
soggetto di relazione e non oggetto, in modo da contrastare la logica del consumo,
non solo di cose, ma dell’essere umano stesso. Per realizzare ciò cerchiamo di guar-
dare sempre alla persona in modo integrale: essa, infatti è costituita da realtà mate-
riali, da desideri relazionali e dalla dimensione spirituale-trascendente.
Il Trentino può vantare una vasta tradizione di servizio gratuito sia qui che all’este-
ro, con centinaia di missionari e di organizzazioni per il progresso dei popoli, una
generosità costante per lo sviluppo, numerose associazioni di volontariato in campo
sociale, culturale, religioso, per la protezione dell’ambiente o in casi di emergenza.
Sarà interessante per voi turisti prenderne visione e per noi trentini ascoltare le vo-
stre proposte: potremo crescere e farlo insieme!
Ci invitano a farlo il papa Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in Veritate e la Com-
missione dell’Unione Europea che ha dichiarato il 2011 come “anno del volontaria-
to” con lo slogan: “Volontari! Voi fate la differenza”.
Auspico quindi che voi turisti sappiate cogliere i gesti e le realtà di volontariato che
animano le nostre comunità nel servizio alla persona per una sua completa crescita
ed educazione, per il sostegno a chi è in difficoltà interiore o relazionale, per chi si
trova nel bisogno a causa di disgrazie o di incidenti. Anche la gente trentina sappia
arricchirsi con le esperienze di volontariato dei turisti e sappia ringraziare il creato-
re per il dono gratuito che Egli ha fatto della vita e della Creazione.
Con lo spirito della gratuità sapremo continuare ad essere un dono reciproco di bene
per una vita nella fraternità.
                                                        + Luigi Bressan
                                                        Arcivescovo di Trento
Chiesa di San Bar tolomeo
                           Canal San Bovo
                           L     ’attuale edificio sacro sostituisce la parrocchiale
                                 situata a Canal di sotto, travolta dalle acque del
                                 torrente Vanoi nel 1829.
                           Questa chiesa fu costruita in pochi anni e ultimata nel
                           1841, poi consacrata nel 1852 dal vescovo Giovanni Ne-
                           pomuceno de Tschiderer.
                           L’altar maggiore da poco restaurato risale al 1714 ed è
                           opera di Fioravante e Antonio Costa di Agordo, così come
                           l’altare laterale dedicato a Sant’Antonio. L’altro altare
                           risale al 1652. La pala conservata nel coro presenta il
                           martirio di San Bartolomeo (1647).
                           L’organo settecentesco è del Callido, salvato all’alluvione
                           del 1829 e restaurato a fine Ottocento su progetto del mu-
                           sicista di Primiero Giuseppe Terrabugio.
Domenica 21 agosto
   Festa patronale
 di San Bartolomeo




                           Chiesa parrocchiale
                           di Caoria
                           L    a prima grande chiesa della comunità, posta all’in-
                                gresso del paese, risale al 1740, fu dedicata alla Tri-
                                nità e fu costruita per volontà del conte Giuseppe
                           Bonaventura Welsperg. Nel 1958 fu consacrata l’attuale
                           parrocchiale, in stile alpino, costruita con grandi blocchi
                           di granito locale, progettata da Efrem Ferrari. È decora-
                           ta con affreschi di Carlo Bonacina, sia ai lati dell’arco
                           trionfale che sopra l’altar maggiore. Conserva un altare
                           ligneo del Settecento, abbellito da una pala con la Ma-
                           donna e San Giovanni Nepomuceno, che è il patrono di
                           Caoria.


Domenica 14 agosto
      Santa Messa
alla chiesetta del Pront
Chiesa della Natività di Maria
                                       Ronco
                                       L     a cappella ottagonale settecentesca, che costituiva il
                                             primo nucleo della chiesa, è stata inglobata nell’at-
                                             tuale edificio e corrisponde all’abside e sacrestia
                                       odierne. Ne restano tracce interne – stucchi ed altare in
                                       sacrestia – ed esterne – timpano affrescato del precedente
                                       portale d’ingresso e due statue di apostoli -.
                                       All’interno la chiesa si distende nell’ampliamento dei
                                       primi del Novecento. L’altare laterale di sinistra – riser-
                                       vato a San Giuseppe - con tanto di scudetto dei Welsperg
                                       è marmoreo e risale al Settecento, quello di destra – dedi-
                                       cato alla Madonna - sembra posteriore ed è ligneo.
                                       Decorano le vele dell’arco santo e l’abside affreschi dedi-
                                       cati a santi recenti: San Giovanni Bosco e Maria Goretti
                                       (1937 – 1938).
                                       In fondo all’abside un dipinto dedicato alla natività del-
      Domenica 4 settembre
      Festa patronale a Ronco          la Madonna.




                                       Chiese parrocchiali
                                       di Prade e Zor tea
                                       A    Prade la chiesa è documentata a partire dal Set-
                                            tecento. Fu riedificata nel 1845 e consacrata alla
                                            Madonna di Caravaggio. La pala ottocentesca pre-
                                       sente nell’abside rappresenta la patrona con la chiesa di
                                       Sant’Anna di Montagnaga di Piné. In linea ideale con la
                                       cappella laterale dedicata alla Madonna si è costruito
                                       per secoli il palco sulla piazza adiacente, dove si rappre-
                                       sentava in Quaresima il dramma sacro di Godimondo e
                                       Fortunato.




          Domenica 3 luglio
Festa patronale Sacro Cuore a Zortea
            Santa Messa
                                       A   Zortea la chiesa è stata realizzata dalla comunità tra
                                           il 1922 e il 1926 e consacrata al Sacro Cuore di Gesù.
                                           All’interno della chiesa le vetrate e le decorazioni ri-
                                       costruiscono la storia del culto al Sacro Cuore a partire
                                       dall’apparizione di Gesù alla mistica francese del Seicen-
    nella chiesa di Santa Romina       to Marguerite d’Alacoque, canonizzata nel 1920.
Chiesa dei Ss. Pietroe Paolo
                                            Imer
                                            I l primo nucleo della chiesa risale almeno al Trecen-
                                              to, fu poi ampliata a metà del Cinquecento e ancora
                                              nel Settecento. Il campanile cinquecentesco si ingrandì
                                            nel secolo XIX. Un affresco esterno settecentesco raffigura
                                            San Cristoforo, il protettore dei viaggiatori, che traspor-
                                            ta il bambin Gesù oltre un fiume. All’interno la chiesa è
                                            scandita da tre navate. L’altar maggiore ligneo del 1768
                                            è consacrato alla Trinità, quello della navata a sx offre
                                            una pala con la Madonna del rosario, sotto la quale si
                                            raccolgono i santi Silvestro (patrono di Primiero), Anto-
                                            nio abate, Maria Maddalena e Francesco. Il tabernacolo
                                            del Seicento viene da Lamon. Nella navata a dx una pala
          Domenica 29 giugno
 Festa patronale dei Santi Pietro e Paolo   rappresenta la Trinità, con ai piedi San Giovanni Nepo-
 Lunedì 4 luglio, 1 agosto, 5 settembre     muceno e San Bartolomeo, patroni della valle del Vanòi.
Santa Messa nella chiesa di San Silvestro   Gli autori delle tele sono riconducibili alla scuola degli
           Domenica 7 agosto                Unterpergher della Val di Fiemme. Gli altari laterali li-
           Madonna della Neve               gnei risalgono al 1763.
  S. Messa alla chiesetta delle Vederne
           9-10-11 settembre
  Celebrazioni per Suor Serafina Micheli




                                            Chiesa di San Giorgio
                                            Mezzano
                                            G       ià documentata nel Trecento, la chiesa subì vari
                                                    interventi di ampliamento nel 1518, nel Seicento
                                                    e fu riconsacrata nel 1782. L’altar maggiore ba-
                                            rocco ospita una statua del santo patrono che infilza il
                                            drago. Le pareti dell’abside ospitano cinque imponenti
                                            dipinti con scene tratte dall’antico e dal nuovo testa-
                                            mento, realizzate nel 1943 dal trentino Melchiori. Le vol-
                                            te dell’abside e della navata centrale sono decorate con
                                            tondi sa cui spiccano numerosi santi a mezzobusto. Le
                                            pale ospitate in altari secenteschi e disposte lungo le na-
                                            vate laterali sono di scuola veneta: la pala dedicata alla
                                            Madonna del Carmelo è stata rubata di recente.
          Venerdì 24 giugno
      Santa Messa a San Giovanni

          Domenica 17 luglio
            Festa patronale
    della Beata Vergine del Carmine
Chiesa di S. Maria Assunta
                                              Pieve
                                              D     opo gli scavi realizzati negli anni Novanta del No-
                                                    vecento si è compreso che la chiesa matrice di Pri-
                                                    miero è stata fondata nel V-VI secolo d. C. È la prima
                                              chiesa della valle. Ora si presenta nelle forme tardogoti-
                                              che di fine Quattrocento; prima il suo aspetto era roma-
                                              nico. È scandita da tre navate e presenta numerosi altari
                                              secenteschi: in capo alla navata di sinistra l’altare dedi-
                                              cato a s. Caterina, a destra a S. Giacomo dei minatori,
                                              poco sotto quello dell’Assunta. Segue l’altare del rosario
                                              e all’opposto quello consacrato alla Madonna della cin-
                                              tura. Il grande dipinto gotico della mistica caccia all’u-
                                              nicorno è stata una delle scoperte maggiori del restauro.
                                              Oltre l’altar maggiore appare il gotico altare a portelle,
Giovedì 7, Giovedì 14 e sabato 16 luglio      denso di statue lignee dorate, prodotto dalla bottega di
       “La montagna è meditazione
e spiritualità”, proposta in collaborazione   Narcirso di Bolzano a fine Quattrocento. Affreschi tardo-
             con Fiera Incontri.              gotici sono sparsi sulle colonne o sulle pareti dell’aula
 Da lunedì 18 luglio a lunedì 29 agosto       della chiesa. Il grande affresco sulla parete dell’abside
  “Lunedì culturali”; conferenze a tema       risale al 1555: è stato dedicato alla famiglia di Giangia-
alle ore 20.30 presso l’oratorio di Pieve.    como Romer. Notevole pure nell’abside lo slanciato ta-
           Domenica 15 agosto                 bernacolo in pietra.
 Festa patronale di Santa Maria Assunta




                                              Chiesa di S. Antonio
                                              Frati Cappuccini

                                              N     el 1922 quattro frati cappuccini - originari di diver-
                                                    se vallate del Trentino - giunsero a Primiero e furo-
                                                    no ospitati a Imèr da don Giacobbe Loss. Dopo due
                                              anni poterono entrare nel nuovo convento, costruito per
                                              loro in località Tressane a Tonadico. Nel 1930 arrivarono
                                              nella chiesa le statue di San Francesco, san Giuseppe e
                                              Sant’Antonio. Nel 1936 fu terminato il nuovo presbiterio
                                              della chiesa e l’imponente altare in legno venne costruito
                                              dai fratelli Alchini di Primiero. Nel 1938 si realizzò l’at-
                                              tuale strada d’accesso al convento e alla chiesa, perché
                                              fino al 1937 vi si accedeva per il passaggio esistente tra
                                              gli alberghi. Nel 1960 Titta Pederiva realizzò l’attuale Via
                                              Crucis in legno di cirmolo. I grandi dipinti del presbiterio
                                              risalgono agli anni Novanta.
Chiesa di San Marco
                                             Transacqua
                                             U     na prima cappella era presente almeno dal XIV se-
                                                   colo, poi fu ampliata secondo lo stile romanico. È
                                                   degli anni Sessanta del Novecento l’ampliamento
                                             dell’aula, funzionale per accogliere i fedeli di una comu-
                                             nità che oggi supera i 2000 abitanti.
                                             Dietro l’altar maggiore marmoreo s’impone una secen-
                                             tesca pala dedicata al patrono San Marco, riconducibile
                                             ad un pittore di area veneta, forse della famiglia Vecel-
                                             lio. La navata di sinistra è abbellita da un altare ligneo
                                             del Seicento riservato a Sant’Antonio abate, protettore
                                             dei contadini. Nella predella sottostante i santi invoca-
                                             ti per le pestilenze - Rocco e Sebastiano - ed un vescovo,
                                             Gottardo. Lì vicino c’è un dipinto ovale con lo Sposalizio
                                             della Vergine, commissionato dalla famiglia Althamer
           Lunedì 13 giugno                  nel 1615.
              Santa Messa
      nella chiesa di Sant’Antonio           Sulla destra dell’arco santo spiccano frammenti di affre-
      da Padova a Passo Cereda               schi cinquecenteschi che decoravano la precedente fac-
                                             ciata della chiesa, demolita nel 1863.




                                             Chiesa di San Sebastiano
                                             Tonadico
                                             L      a chiesa fu costruita nella seconda metà del Quat-
                                                    trocento, ingrandita nel 1604 ed ampliata e deco-
                                                    rata ad inizio Ottocento.
                                             All’interno l’imponente altar maggiore ligneo con colon-
                                             ne tortili e baldacchino donato da don Pietro Fuganti.
                                             Sulla volta sopra l’altare un affresco che raffigura l’au-
                                             torità di Dio.
                                             Dietro l’altare una pala cinquecentesca con San Seba-
                                             stiano trafitto da frecce, attorniato dai santi Giacomo
                                             ed Antonio. In alto è rappresentato il martirio di santo
                                             Stefano. Gli altari laterali lignei del Seicento offrono a
                                             sinistra una pala con i santi Leonardo e Gottardo, men-
             Tutti i venerdì                 tre a destra la Madonna con Sant’Anna ed un paliotto
     dal 17 giugno al 30 settembre
              Santa Messa                    sottostante con San Francesco che riceve le stimmate. Sul-
nella chiesa di San Vittore alle ore 18.30   la volta Gesù presentato al tempio e il martirio di San
                                             Sebastiano.
           Domenica 26 luglio
        Santa Messa con i bambini
per la festa dei santi Gioacchino ed Anna
Chiese di Mis e Sagron
                                      D    edicata alla Madonna delle Grazie, sorge a Mis di
                                           sotto la piccola chiesa neogotica, costruita ai primi
                                           del Novecento. Contiene un paio di tele del Seicento
                                      (una pietà ed una sacra conversazione) di buona fattura.




                                      S      i staglia già da lontano a Sagrón al centro dei Sal-
                                             vadori la chiesa parrocchiale, costruita nel 1630
                                             e ampliata più volte tra Settecento e Ottocento. È
                                      intitolata alla Madonna di Loreto, che appare nell’affre-
                                      sco esterno forse secentesco sopra al portale d’ingresso e
                                      poi all’interno con una statua lignea sopra una mensola.
                                      Dietro il pregevole tabernacolo marmoreo una pala set-
                                      tecentesca offre la natività di Maria, che in alto riporta
                                      ancora un quadro con la Madonna di Loreto. Pregevole
      Domenica 5 giugno               il pulpito ligneo del Settecento.
 Festa patronale in località Mis.
    Santa Messa alle ore 11

     Domenica 4 settembre
Festa patronale in località Sagron.
     Santa Messa alle ore 11




                                      Chiesa di Sant’Andrea
                                      Siror
                                      R    icordata in documenti del Trecento in stile romani-
                                           co, nel 1498 la chiesa fu ricostruita in stile gotico ed
                                           affrescata internamente e all’esterno. Nel Settecento
                                      fu portata alle forme attuali. L’altar maggiore in marmo
                                      risale al 1885 e dietro si erge l’altare ligneo a portelle, ri-
                                      salente al 1505. Le statue furono rubate nel 1980, al loro
                                      posto delle copie. Originali sono i dipinti di Sant’Andrea
                                      e Lucano all’esterno delle portelle.
                                      In testa alle navate a sinistra l’altare della Trinità e a
                                      destra quello con San Valentino e San Carlo sovrastati
                                      dalla Madonna con Bambino (la pala però è rovinata
                                      da un incendio). Nella cappella laterale c’è un altare set-
                                      tecentesco con la Madonna addolorata, accompagnata
                                      dai santi Francesco Saverio, Filippo Neri, Luigi Gonzaga
                                      e Pietro d’Alcàntara.
                                      Sulla volta numerosi affreschi settecenteschi: la Vergine e
                                      la Trinità, Sant’Andrea e San Valentino, Antonio e Fran-
                                      cesco e San Lucano con le sante Margherita e Giuliana.
Chiesa di San Mar tino
                                      San Mar tino di Castrozza
                                      L     a chiesa sorse nel Duecento a servizio del priorato
                                            dei santi Martino e Giuliano. Con il tempo questa
                                            pia istituzione, che era nata con l’impegno di ga-
                                      rantire vitto e alloggio gratuito per almeno tre giorni ai
                                      viandanti di passaggio da e verso Passo Rolle, si trasfor-
                                      mò in una solida azienda con proprietà sparse nel cir-
                                      condario. Il priorato fu gestito da una piccola comunità
                                      monastica fino al 1412. La chiesina mantenne l’aspetto
                                      originario fino al 1912, quando fu portata alle dimensio-
                                      ni attuali per esigenze turistiche.
                                      Nell’abside ospita una quadro del 1928 dedicato al pa-
                                      trono San Martino. Le vetrate sono decorate con imma-
                                      gini di profeti e santi. Fu l’unico edificio dell’abitato di
      Martedì 19 luglio               San Martino a non essere incendiato durante la prima
“Chi vuol mangiare mangi”,
  iniziativa di beneficenza           guerra mondiale. Si tratta della parrocchia più recente
                                      di Primiero: fu costituita nel 1954.
    Lunedì 15 agosto
Santa Messa a Passo Rolle
   con le guide Alpine




                              Iniziative Decanali
                              Le domeniche dell’Accoglienza
                              3 Luglio - 7 Agosto - 4 Settembre
                                       29 luglio
              Festa di Santa Marta, patrona di chi opera nell’accoglienza
                 Santa messa alle ore 17 a San Martino di Castrozza
                                       6 agosto
         Camminata della Trasfigurazione - Da Passo Gobbera a San Silvestro
                                Sabato 24 settembre
       Santa Messa di ringraziamento con gli allevatori - Chiesa Arcipretale ore 20



                                Itinerari guidati
                      SIROR - Tra fontane, iscrizioni e dipinti
          FIERA DI PRIMIERO - Fieraincontri 2011 incontriamo la storia
               TONADICO - Gli affreschi e la chiesetta di San Vittore
               MEZZANO - Il Centro storico e «Mezzano romantica»
  ZORTEA - La stanza del Sacro con la mostra: «I Santi del lavoro, il lavoro dei Santi»
A      llora si capisce il senso di molti segni, il primo dei quali è la grande croce che sovra-
        sta la valle. Questa croce immensa, come dicono ancor oggi i più anziani, protegge
        Primiero: essa vede ai suoi estremi San Silvestro (ovest), San Vittore (est), Santa
Romina (nord) e San Giovanni Battista (sud). È, dicono, una croce che realmente protegge
i valligiani da qualsiasi evento futuro luttuoso, data la sua vastità. Graziano Cosner, Dopa
fato Vicinato e colla licenza dei vesìni…, 1997.



L  ’antico cammino di Primiero “La Crosèra” propone un itinerario alla riscoperta di
   piccoli e grandi angoli di pace e di meditazione, seguendo le tracce dei pellegrini e
dei viandanti attraverso strade e sentieri del tempo passato. Un percorso a piedi che
passa magicamente attraverso i paesi, custodi del patrimonio culturale del Primiero,
nel ricordo di chi li ha vissuti nei secoli.


M    aestose dall’alto le Dolomiti raccontano la storia e silenziosamente conducono a
     chiesette, capitelli e luoghi suggestivi nascosti ed immersi nella natura, Un prezio-
so patrimonio aritstico ed architettonico accompagnato dal sapore del tempo che si è
fermato con i ritmi e le usanze delle genti di montagna.


T  estimoni della memoria sono quattro chiesette, erette nelle sovrastanti vette e poste
   ai margini degli abitati, formando, se unite tra di loro con immaginarie linee, una
croce denominata “La Crosèra”, che nei tempi remoti fu motivi di protezione e devozio-
ne. Nei secoli a seguire furono costruite delle edicole religiose dedicate alla Madonna,
che formano anch’esse una croce, ma questa volta più vicina ai centri abitati, ulteriore
necessità e conferma della religiosità.
ORARIO SANTE MESSE
                                                     (giugno - settembre 2011)
                                                     SANTE MESSE FESTIVE
                                                     sabato e vigilie
                                                     16,00 Canal San Bovo (Casa di Riposo)
                                                     18,00 Gobbera - Cappuccini
                                                           San Martino di Castrozza
                                                     19,00 Fiera di Primiero
                                                     20,00 Masi di Imèr (luglio ed agosto)

I PARROCI DELLA VALLE                                DOMENICA
don Gianpietro Simion                                  7,00       Mezzano
0439 67087                                             9,00       Cappuccini
333 9408610                                            9,00       Mezzano
                                                       9,15       Ronco Chiesa - Tonadico
don Giuseppe Lucian                                               Zortea (luglio ed agosto)
0439 68194                                           10,00        San Martino di Castrozza - Fiera di Primiero
333 4641001                                                       Zortea - Prade (in alternanza giugno e settembre)
                                                                  Sagron - Mis (in alternanza giugno e settembre)
don Costantino Malcotti                              10,30        Imèr - Transacqua
0439 719788                                          10,45        Caoria - Prade (luglio ed agosto)
                                                     11,00        Cappuccini - Passo Cereda
                                                     17,00        San Martino di Castrozza
don Duccio Zeni                                      18,00        Siror - Cappuccini
0439 62360                                           19,00        Fiera di Primiero - San Martino di Castrozza
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                  GRAFICA E STAMPA: TIPO - LITO LEONARDI -IMÈR (TN) - FOTO: SILVANO ANGELANI - ALDO MIELE - LUIGI VALLINE

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Depliant decanato2011

  • 1.
  • 2. Preghiera dell’Ospite Ti adoriamo, o Signore, mentre guardiamo le montagne che hai creato per noi. Ti ringraziamo per l’amore verso le cose belle e sante, che ci hai donato insieme con la vita. Al calare del sole Ti offriamo anche la quiete ed il ristoro di questo giorno di vacanza. Guida, o Signore, i nostri passi, custodisci le nostre vie, elargisci la Tua benedizione sopra ogni ora del nostro soggiorno. Concedici con la Tua grazia di essere vittoriosi su tutti i pericoli della notte. O Dio, da’ a noi un cuore semplice, che non sia umiliato da nessuna passione; un cuore fedele e generoso, che non dimentica il bene e non si vendica del male; un cuore nobile, che non è indurito dalla ingratitudine e non è stancato dall’indifferenza. Concedi, o Signore, che sentiamo la nostalgia del Cielo e nell’immensurabile maestosità delle montagne vediamo un simbolo della Tua maestà e onnipotenza. Fa’, o Signore, che noi restiamo memori di Te nel silenzio della notte. Amen.
  • 3. Saluto dell’Arcivescovo Mons. Luigi Bressan “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8). Carissimi turisti, benvenuti in Trentino! Giunga a ciascuno di voi il mio cordiale augurio di trascorrere una bella vacanza serena; con voi saluto anche gli operatori locali del turismo e tutti i lavoratori di questo importante settore della nostra economia e cultura. Esso offre l’occasione d’incontro tra le persone, in una dinamica che si basa sulla reciprocità. Noi cristia- ni crediamo nell’importanza della relazione, in quanto Dio si è fatto uomo perché noi fossimo veramente uniti; Gesù Cristo, morto e risorto, ha donato sè stesso, nella totale gratuità dell’amore del Padre, per la Salvezza dell’umanità intera. Il farsi dono nella fraternità permette a ciascuno di amare e sentirsi persona amata, soggetto di relazione e non oggetto, in modo da contrastare la logica del consumo, non solo di cose, ma dell’essere umano stesso. Per realizzare ciò cerchiamo di guar- dare sempre alla persona in modo integrale: essa, infatti è costituita da realtà mate- riali, da desideri relazionali e dalla dimensione spirituale-trascendente. Il Trentino può vantare una vasta tradizione di servizio gratuito sia qui che all’este- ro, con centinaia di missionari e di organizzazioni per il progresso dei popoli, una generosità costante per lo sviluppo, numerose associazioni di volontariato in campo sociale, culturale, religioso, per la protezione dell’ambiente o in casi di emergenza. Sarà interessante per voi turisti prenderne visione e per noi trentini ascoltare le vo- stre proposte: potremo crescere e farlo insieme! Ci invitano a farlo il papa Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in Veritate e la Com- missione dell’Unione Europea che ha dichiarato il 2011 come “anno del volontaria- to” con lo slogan: “Volontari! Voi fate la differenza”. Auspico quindi che voi turisti sappiate cogliere i gesti e le realtà di volontariato che animano le nostre comunità nel servizio alla persona per una sua completa crescita ed educazione, per il sostegno a chi è in difficoltà interiore o relazionale, per chi si trova nel bisogno a causa di disgrazie o di incidenti. Anche la gente trentina sappia arricchirsi con le esperienze di volontariato dei turisti e sappia ringraziare il creato- re per il dono gratuito che Egli ha fatto della vita e della Creazione. Con lo spirito della gratuità sapremo continuare ad essere un dono reciproco di bene per una vita nella fraternità. + Luigi Bressan Arcivescovo di Trento
  • 4. Chiesa di San Bar tolomeo Canal San Bovo L ’attuale edificio sacro sostituisce la parrocchiale situata a Canal di sotto, travolta dalle acque del torrente Vanoi nel 1829. Questa chiesa fu costruita in pochi anni e ultimata nel 1841, poi consacrata nel 1852 dal vescovo Giovanni Ne- pomuceno de Tschiderer. L’altar maggiore da poco restaurato risale al 1714 ed è opera di Fioravante e Antonio Costa di Agordo, così come l’altare laterale dedicato a Sant’Antonio. L’altro altare risale al 1652. La pala conservata nel coro presenta il martirio di San Bartolomeo (1647). L’organo settecentesco è del Callido, salvato all’alluvione del 1829 e restaurato a fine Ottocento su progetto del mu- sicista di Primiero Giuseppe Terrabugio. Domenica 21 agosto Festa patronale di San Bartolomeo Chiesa parrocchiale di Caoria L a prima grande chiesa della comunità, posta all’in- gresso del paese, risale al 1740, fu dedicata alla Tri- nità e fu costruita per volontà del conte Giuseppe Bonaventura Welsperg. Nel 1958 fu consacrata l’attuale parrocchiale, in stile alpino, costruita con grandi blocchi di granito locale, progettata da Efrem Ferrari. È decora- ta con affreschi di Carlo Bonacina, sia ai lati dell’arco trionfale che sopra l’altar maggiore. Conserva un altare ligneo del Settecento, abbellito da una pala con la Ma- donna e San Giovanni Nepomuceno, che è il patrono di Caoria. Domenica 14 agosto Santa Messa alla chiesetta del Pront
  • 5. Chiesa della Natività di Maria Ronco L a cappella ottagonale settecentesca, che costituiva il primo nucleo della chiesa, è stata inglobata nell’at- tuale edificio e corrisponde all’abside e sacrestia odierne. Ne restano tracce interne – stucchi ed altare in sacrestia – ed esterne – timpano affrescato del precedente portale d’ingresso e due statue di apostoli -. All’interno la chiesa si distende nell’ampliamento dei primi del Novecento. L’altare laterale di sinistra – riser- vato a San Giuseppe - con tanto di scudetto dei Welsperg è marmoreo e risale al Settecento, quello di destra – dedi- cato alla Madonna - sembra posteriore ed è ligneo. Decorano le vele dell’arco santo e l’abside affreschi dedi- cati a santi recenti: San Giovanni Bosco e Maria Goretti (1937 – 1938). In fondo all’abside un dipinto dedicato alla natività del- Domenica 4 settembre Festa patronale a Ronco la Madonna. Chiese parrocchiali di Prade e Zor tea A Prade la chiesa è documentata a partire dal Set- tecento. Fu riedificata nel 1845 e consacrata alla Madonna di Caravaggio. La pala ottocentesca pre- sente nell’abside rappresenta la patrona con la chiesa di Sant’Anna di Montagnaga di Piné. In linea ideale con la cappella laterale dedicata alla Madonna si è costruito per secoli il palco sulla piazza adiacente, dove si rappre- sentava in Quaresima il dramma sacro di Godimondo e Fortunato. Domenica 3 luglio Festa patronale Sacro Cuore a Zortea Santa Messa A Zortea la chiesa è stata realizzata dalla comunità tra il 1922 e il 1926 e consacrata al Sacro Cuore di Gesù. All’interno della chiesa le vetrate e le decorazioni ri- costruiscono la storia del culto al Sacro Cuore a partire dall’apparizione di Gesù alla mistica francese del Seicen- nella chiesa di Santa Romina to Marguerite d’Alacoque, canonizzata nel 1920.
  • 6. Chiesa dei Ss. Pietroe Paolo Imer I l primo nucleo della chiesa risale almeno al Trecen- to, fu poi ampliata a metà del Cinquecento e ancora nel Settecento. Il campanile cinquecentesco si ingrandì nel secolo XIX. Un affresco esterno settecentesco raffigura San Cristoforo, il protettore dei viaggiatori, che traspor- ta il bambin Gesù oltre un fiume. All’interno la chiesa è scandita da tre navate. L’altar maggiore ligneo del 1768 è consacrato alla Trinità, quello della navata a sx offre una pala con la Madonna del rosario, sotto la quale si raccolgono i santi Silvestro (patrono di Primiero), Anto- nio abate, Maria Maddalena e Francesco. Il tabernacolo del Seicento viene da Lamon. Nella navata a dx una pala Domenica 29 giugno Festa patronale dei Santi Pietro e Paolo rappresenta la Trinità, con ai piedi San Giovanni Nepo- Lunedì 4 luglio, 1 agosto, 5 settembre muceno e San Bartolomeo, patroni della valle del Vanòi. Santa Messa nella chiesa di San Silvestro Gli autori delle tele sono riconducibili alla scuola degli Domenica 7 agosto Unterpergher della Val di Fiemme. Gli altari laterali li- Madonna della Neve gnei risalgono al 1763. S. Messa alla chiesetta delle Vederne 9-10-11 settembre Celebrazioni per Suor Serafina Micheli Chiesa di San Giorgio Mezzano G ià documentata nel Trecento, la chiesa subì vari interventi di ampliamento nel 1518, nel Seicento e fu riconsacrata nel 1782. L’altar maggiore ba- rocco ospita una statua del santo patrono che infilza il drago. Le pareti dell’abside ospitano cinque imponenti dipinti con scene tratte dall’antico e dal nuovo testa- mento, realizzate nel 1943 dal trentino Melchiori. Le vol- te dell’abside e della navata centrale sono decorate con tondi sa cui spiccano numerosi santi a mezzobusto. Le pale ospitate in altari secenteschi e disposte lungo le na- vate laterali sono di scuola veneta: la pala dedicata alla Madonna del Carmelo è stata rubata di recente. Venerdì 24 giugno Santa Messa a San Giovanni Domenica 17 luglio Festa patronale della Beata Vergine del Carmine
  • 7. Chiesa di S. Maria Assunta Pieve D opo gli scavi realizzati negli anni Novanta del No- vecento si è compreso che la chiesa matrice di Pri- miero è stata fondata nel V-VI secolo d. C. È la prima chiesa della valle. Ora si presenta nelle forme tardogoti- che di fine Quattrocento; prima il suo aspetto era roma- nico. È scandita da tre navate e presenta numerosi altari secenteschi: in capo alla navata di sinistra l’altare dedi- cato a s. Caterina, a destra a S. Giacomo dei minatori, poco sotto quello dell’Assunta. Segue l’altare del rosario e all’opposto quello consacrato alla Madonna della cin- tura. Il grande dipinto gotico della mistica caccia all’u- nicorno è stata una delle scoperte maggiori del restauro. Oltre l’altar maggiore appare il gotico altare a portelle, Giovedì 7, Giovedì 14 e sabato 16 luglio denso di statue lignee dorate, prodotto dalla bottega di “La montagna è meditazione e spiritualità”, proposta in collaborazione Narcirso di Bolzano a fine Quattrocento. Affreschi tardo- con Fiera Incontri. gotici sono sparsi sulle colonne o sulle pareti dell’aula Da lunedì 18 luglio a lunedì 29 agosto della chiesa. Il grande affresco sulla parete dell’abside “Lunedì culturali”; conferenze a tema risale al 1555: è stato dedicato alla famiglia di Giangia- alle ore 20.30 presso l’oratorio di Pieve. como Romer. Notevole pure nell’abside lo slanciato ta- Domenica 15 agosto bernacolo in pietra. Festa patronale di Santa Maria Assunta Chiesa di S. Antonio Frati Cappuccini N el 1922 quattro frati cappuccini - originari di diver- se vallate del Trentino - giunsero a Primiero e furo- no ospitati a Imèr da don Giacobbe Loss. Dopo due anni poterono entrare nel nuovo convento, costruito per loro in località Tressane a Tonadico. Nel 1930 arrivarono nella chiesa le statue di San Francesco, san Giuseppe e Sant’Antonio. Nel 1936 fu terminato il nuovo presbiterio della chiesa e l’imponente altare in legno venne costruito dai fratelli Alchini di Primiero. Nel 1938 si realizzò l’at- tuale strada d’accesso al convento e alla chiesa, perché fino al 1937 vi si accedeva per il passaggio esistente tra gli alberghi. Nel 1960 Titta Pederiva realizzò l’attuale Via Crucis in legno di cirmolo. I grandi dipinti del presbiterio risalgono agli anni Novanta.
  • 8. Chiesa di San Marco Transacqua U na prima cappella era presente almeno dal XIV se- colo, poi fu ampliata secondo lo stile romanico. È degli anni Sessanta del Novecento l’ampliamento dell’aula, funzionale per accogliere i fedeli di una comu- nità che oggi supera i 2000 abitanti. Dietro l’altar maggiore marmoreo s’impone una secen- tesca pala dedicata al patrono San Marco, riconducibile ad un pittore di area veneta, forse della famiglia Vecel- lio. La navata di sinistra è abbellita da un altare ligneo del Seicento riservato a Sant’Antonio abate, protettore dei contadini. Nella predella sottostante i santi invoca- ti per le pestilenze - Rocco e Sebastiano - ed un vescovo, Gottardo. Lì vicino c’è un dipinto ovale con lo Sposalizio della Vergine, commissionato dalla famiglia Althamer Lunedì 13 giugno nel 1615. Santa Messa nella chiesa di Sant’Antonio Sulla destra dell’arco santo spiccano frammenti di affre- da Padova a Passo Cereda schi cinquecenteschi che decoravano la precedente fac- ciata della chiesa, demolita nel 1863. Chiesa di San Sebastiano Tonadico L a chiesa fu costruita nella seconda metà del Quat- trocento, ingrandita nel 1604 ed ampliata e deco- rata ad inizio Ottocento. All’interno l’imponente altar maggiore ligneo con colon- ne tortili e baldacchino donato da don Pietro Fuganti. Sulla volta sopra l’altare un affresco che raffigura l’au- torità di Dio. Dietro l’altare una pala cinquecentesca con San Seba- stiano trafitto da frecce, attorniato dai santi Giacomo ed Antonio. In alto è rappresentato il martirio di santo Stefano. Gli altari laterali lignei del Seicento offrono a sinistra una pala con i santi Leonardo e Gottardo, men- Tutti i venerdì tre a destra la Madonna con Sant’Anna ed un paliotto dal 17 giugno al 30 settembre Santa Messa sottostante con San Francesco che riceve le stimmate. Sul- nella chiesa di San Vittore alle ore 18.30 la volta Gesù presentato al tempio e il martirio di San Sebastiano. Domenica 26 luglio Santa Messa con i bambini per la festa dei santi Gioacchino ed Anna
  • 9. Chiese di Mis e Sagron D edicata alla Madonna delle Grazie, sorge a Mis di sotto la piccola chiesa neogotica, costruita ai primi del Novecento. Contiene un paio di tele del Seicento (una pietà ed una sacra conversazione) di buona fattura. S i staglia già da lontano a Sagrón al centro dei Sal- vadori la chiesa parrocchiale, costruita nel 1630 e ampliata più volte tra Settecento e Ottocento. È intitolata alla Madonna di Loreto, che appare nell’affre- sco esterno forse secentesco sopra al portale d’ingresso e poi all’interno con una statua lignea sopra una mensola. Dietro il pregevole tabernacolo marmoreo una pala set- tecentesca offre la natività di Maria, che in alto riporta ancora un quadro con la Madonna di Loreto. Pregevole Domenica 5 giugno il pulpito ligneo del Settecento. Festa patronale in località Mis. Santa Messa alle ore 11 Domenica 4 settembre Festa patronale in località Sagron. Santa Messa alle ore 11 Chiesa di Sant’Andrea Siror R icordata in documenti del Trecento in stile romani- co, nel 1498 la chiesa fu ricostruita in stile gotico ed affrescata internamente e all’esterno. Nel Settecento fu portata alle forme attuali. L’altar maggiore in marmo risale al 1885 e dietro si erge l’altare ligneo a portelle, ri- salente al 1505. Le statue furono rubate nel 1980, al loro posto delle copie. Originali sono i dipinti di Sant’Andrea e Lucano all’esterno delle portelle. In testa alle navate a sinistra l’altare della Trinità e a destra quello con San Valentino e San Carlo sovrastati dalla Madonna con Bambino (la pala però è rovinata da un incendio). Nella cappella laterale c’è un altare set- tecentesco con la Madonna addolorata, accompagnata dai santi Francesco Saverio, Filippo Neri, Luigi Gonzaga e Pietro d’Alcàntara. Sulla volta numerosi affreschi settecenteschi: la Vergine e la Trinità, Sant’Andrea e San Valentino, Antonio e Fran- cesco e San Lucano con le sante Margherita e Giuliana.
  • 10. Chiesa di San Mar tino San Mar tino di Castrozza L a chiesa sorse nel Duecento a servizio del priorato dei santi Martino e Giuliano. Con il tempo questa pia istituzione, che era nata con l’impegno di ga- rantire vitto e alloggio gratuito per almeno tre giorni ai viandanti di passaggio da e verso Passo Rolle, si trasfor- mò in una solida azienda con proprietà sparse nel cir- condario. Il priorato fu gestito da una piccola comunità monastica fino al 1412. La chiesina mantenne l’aspetto originario fino al 1912, quando fu portata alle dimensio- ni attuali per esigenze turistiche. Nell’abside ospita una quadro del 1928 dedicato al pa- trono San Martino. Le vetrate sono decorate con imma- gini di profeti e santi. Fu l’unico edificio dell’abitato di Martedì 19 luglio San Martino a non essere incendiato durante la prima “Chi vuol mangiare mangi”, iniziativa di beneficenza guerra mondiale. Si tratta della parrocchia più recente di Primiero: fu costituita nel 1954. Lunedì 15 agosto Santa Messa a Passo Rolle con le guide Alpine Iniziative Decanali Le domeniche dell’Accoglienza 3 Luglio - 7 Agosto - 4 Settembre 29 luglio Festa di Santa Marta, patrona di chi opera nell’accoglienza Santa messa alle ore 17 a San Martino di Castrozza 6 agosto Camminata della Trasfigurazione - Da Passo Gobbera a San Silvestro Sabato 24 settembre Santa Messa di ringraziamento con gli allevatori - Chiesa Arcipretale ore 20 Itinerari guidati SIROR - Tra fontane, iscrizioni e dipinti FIERA DI PRIMIERO - Fieraincontri 2011 incontriamo la storia TONADICO - Gli affreschi e la chiesetta di San Vittore MEZZANO - Il Centro storico e «Mezzano romantica» ZORTEA - La stanza del Sacro con la mostra: «I Santi del lavoro, il lavoro dei Santi»
  • 11. A llora si capisce il senso di molti segni, il primo dei quali è la grande croce che sovra- sta la valle. Questa croce immensa, come dicono ancor oggi i più anziani, protegge Primiero: essa vede ai suoi estremi San Silvestro (ovest), San Vittore (est), Santa Romina (nord) e San Giovanni Battista (sud). È, dicono, una croce che realmente protegge i valligiani da qualsiasi evento futuro luttuoso, data la sua vastità. Graziano Cosner, Dopa fato Vicinato e colla licenza dei vesìni…, 1997. L ’antico cammino di Primiero “La Crosèra” propone un itinerario alla riscoperta di piccoli e grandi angoli di pace e di meditazione, seguendo le tracce dei pellegrini e dei viandanti attraverso strade e sentieri del tempo passato. Un percorso a piedi che passa magicamente attraverso i paesi, custodi del patrimonio culturale del Primiero, nel ricordo di chi li ha vissuti nei secoli. M aestose dall’alto le Dolomiti raccontano la storia e silenziosamente conducono a chiesette, capitelli e luoghi suggestivi nascosti ed immersi nella natura, Un prezio- so patrimonio aritstico ed architettonico accompagnato dal sapore del tempo che si è fermato con i ritmi e le usanze delle genti di montagna. T estimoni della memoria sono quattro chiesette, erette nelle sovrastanti vette e poste ai margini degli abitati, formando, se unite tra di loro con immaginarie linee, una croce denominata “La Crosèra”, che nei tempi remoti fu motivi di protezione e devozio- ne. Nei secoli a seguire furono costruite delle edicole religiose dedicate alla Madonna, che formano anch’esse una croce, ma questa volta più vicina ai centri abitati, ulteriore necessità e conferma della religiosità.
  • 12. ORARIO SANTE MESSE (giugno - settembre 2011) SANTE MESSE FESTIVE sabato e vigilie 16,00 Canal San Bovo (Casa di Riposo) 18,00 Gobbera - Cappuccini San Martino di Castrozza 19,00 Fiera di Primiero 20,00 Masi di Imèr (luglio ed agosto) I PARROCI DELLA VALLE DOMENICA don Gianpietro Simion 7,00 Mezzano 0439 67087 9,00 Cappuccini 333 9408610 9,00 Mezzano 9,15 Ronco Chiesa - Tonadico don Giuseppe Lucian Zortea (luglio ed agosto) 0439 68194 10,00 San Martino di Castrozza - Fiera di Primiero 333 4641001 Zortea - Prade (in alternanza giugno e settembre) Sagron - Mis (in alternanza giugno e settembre) don Costantino Malcotti 10,30 Imèr - Transacqua 0439 719788 10,45 Caoria - Prade (luglio ed agosto) 11,00 Cappuccini - Passo Cereda 17,00 San Martino di Castrozza don Duccio Zeni 18,00 Siror - Cappuccini 0439 62360 19,00 Fiera di Primiero - San Martino di Castrozza 340 9286139 20,00 Imèr - Canal San Bovo GRAFICA E STAMPA: TIPO - LITO LEONARDI -IMÈR (TN) - FOTO: SILVANO ANGELANI - ALDO MIELE - LUIGI VALLINE