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Verso una Scuola Amica
dei bambini e dei ragazzi
      a.s. 2011-2012




Direzione Didattica Statale
      Lodi I° Circolo

                              1
PROGETTO “VERSO UNA SCUOLA
              AMICA”
      Anno scolastico 2011/2012




Schema riassuntivo dei progetti realizzati nel
                 Circolo
    inerenti la Convenzione sui diritti
               dell’infanzia




   Scuole dell’ infanzia e scuole primarie
             I° Circolo - Lodi

                                                 2
PLESSI DI
DIRITTI APPROFONDITI                 ATTIVITA’ REALIZZATE
                                                                         REALIZZAZIONE


                                       -   Progetto di Circolo:            Intero Circolo
                                           “La rete del telaio”
Art. 2. Gli Stati adottano tutti i     -   Festival di teatro:           Scuole primarie e
 provvedimenti adeguati per                “Diversa-mente”                 dell’infanzia
evitare ai bambini qualunque                                        “S.F.Cabrini” “Don Gnocchi”
  forma di discriminazione             No a tutti i razzismi:         “Colombani” S.Gualtero
                                       - riflessione sui temi
(Passo 2 del protocollo                   della discriminazione
attuativo)                                 razziale e sul           Alcune classi dei vari plessi
                                          principio di parità di              cittadini
                                           trattamento.                Scuole dell’infanzia e
                                       - Partecipazione                      primarie
                                          alla“catena umana”
                                         realizzata in Piazza
                                         Vittoria a Lodi in
                                         occasione della
                                         giornata mondiale
                                         contro il razzismo
                                       - Realizzazione di un         Scuola dell’Infanzia Don
                                          prodotto multimediale               Gnocchi
                                          in power point “Uguali,      Scuola dell’Infanzia
                                          ma diversi ( Progetto-     “Colombani”- S.Gualtero
                                          concorso UNICEF:”Io       Scuola primarie “De Amicis”
                                          come tu..mai nemici               S.Gualtero
                                          per la pelle)                   “Don Gnocchi”
                                                                          Classi 3 A- 3 B

                                       -   Progetto continuità :
                                           Liberi tutti nessuno
                                           escluso- un poliziotto
                                           per amico-               Classi quinte scuola primaria
                                           (progettazione e          “S.F.Cabrini” -ultimo anno
                                           realizzazione di un          scuola dell’infanzia
                                           pannello - tecnica               “S.F.Cabrini”
                                           cartapesta)




                                                                                                3
-   Partecipazione a             Tutte le scuole del Circolo
                                      progetti di solidarietà-
                                      realizzazione di un
Art. 6 - Gli stati riconoscono        mercatino solidale per
ad ogni bambino il diritto alla       “Asilo per la mamma e          Primaria “S.F.Cabrini”
vita e assicurano con ogni             il bambino di
mezzo possibile lo sviluppo e          Castelvolturno (Padri
la sopravvivenza                      Comboniani)
                                  -   Amici di Serena
(passo 3- 4-5 del protocollo
attuativo)                        -   Raccolta fondi centri        Tutte le scuole del circolo
                                      liguri alluvionati
                                      (scuola di Brugnato)

                                  -   Partecipazione al           Scuola Primaria “S.F.Cabrini”
                                      mercato solidale                   tutte le classi
                                      Fuoriluogo


                                  -   Il coro…un intreccio        Scuola primaria “Gramsci”
                                       di voci (concerto          Montanaso
                                       natalizio solidale per
                                      Brugnato)


                                  -   Raccolta tappi: Un               Scuole primarie e
                                       tappo da donare              dell’Infanzia del Circolo”
                                      (centro per la cura
                                       delle malattie del
                                      sangue - Niguarda)

                                                                  Scuola Primaria “S.F.Cabrini”
                                  -   Presentazione e
                                      rappresentazione del
                                      Circo Parada : un
                                      naso rosso contro
                                      l’indifferenza
                                                                   Scuole Primarie “Gramsci”-
                                  -   Progetto “Ti voglio          “S.F.Cabrini” Classi quinte
Artt.7- 8 - Gli stati                 donare” ( progetto
riconoscono ad ogni bambino           A.O.-AIDO - UST-)
il diritto al nome e alla
cittadinanza (adatt.)

                                  -   Conversazioni e                Scuola Primaria “Don
                                      riflessioni in classe con     Gnocchi”- tutte le classi
                                      le tirocinanti del Liceo
                                      della Formazione.
                                  -   Realizzazione di

                                                                                                 4
cartelloni esplicativi




                                                                  Classi Quinte del Circolo



                                  -   Diritti e doveri nella
                                      Costituzione italiana
                                  -   Diritti e doveri nella
Art. 19- Gli stati riconoscono        Convenzione sui diritti
ad ogni bambino la                    dell’Infanzia
protezione da abusi, violenze     -   Letture, conversazioni
o negligenze (adatt.)                 e riflessioni sul tema

Art. 23 - Gli stati riconoscono
ad ogni bambino affetto da
disabilità cure e istruzione
speciali (adatt.)

Art. 24 - Gli stati riconoscono
ad ogni bambino il diritto di                                      Scuola Primaria “Don
godere buona salute,                                              Gnocchi”- tutte le classi
ricevendo, quando malato,
cure mediche e farmaci
adeguati(adatt.)

Art. 27 - Gli stati riconoscono
ad ogni bambino il diritto ad
uno standard di vita
abbastanza buono, cioè ad         -   Conversazioni e
un alloggio, a vestiti e              riflessioni in classe
cibo(adatt.)                          con le tirocinanti del
                                      Liceo della
                                      Formazione.
                                  -   Realizzazione di
Art. 28-29-30-31-32                   cartelloni esplicativi     Scuola Prim. “Gramsci”
Gli stati riconoscono al                                                 Montanaso
fanciullo il diritto ad avere
un’educazione e si
impegnano a rendere
l’istruzione primaria
obbligatoria e gratuita per                                         Scuole Primarie
tutti e a promuovere forme di                                         “De Amicis” -
istruzione secondaria e                                         “Don Gnocchi” (4 A – 4 B)
professionale accessibili a       -   Il coro…un                   Scuole dell’Infanzia
tutti (adatt.)                        intreccio di voci                  “Colombani”


                                                                                              5
(concerto natalizio
                                    solidale per
                                    Brugnato)

                                -   Io e tu …mai
                                    nemici per la pelle
                                    (Progetto Unicef)
                                -   Realizzazione
                                    prodotti                        Scuola Primaria
                                    multimediali)                   “Don Gnocchi”
                                -   Letture e riflessioni        Classi 2 A – 2 B _ 5 B
                                -   Realizzazione di
                                    cartelloni
                                                                    Scuola Primaria
(passi 1 -2 del protocollo                                          “Don Gnocchi”
attuativo)                                                            Classe VA

                                -   Coloriamo la scuola: il
                                    telaio magico                   Scuola Primaria
                                                                     “S.F.Cabrini”
                                                                      Classe VA
                                -   Realizzazione “La
                                    stanza delle farfalle”
                                    sala lettura-biblioteca
                                -   Letture mirate alla
                                    conoscenza delle
Art.29 Sviluppare il rispetto       problematiche
dell’ambiente naturale              sollevate e di              Scuole dell’Infanzia e
                                    personalità                  Primarie del Circolo
                                    particolarmente
                                    significativi




                                -   Partecipazione a
                                    progetti di
                                    educazione
                                    ambientale:               Scuola primaria “Gramsci”
                                    Scuole in campo-                   Montanaso
                                    esplorazioni
(passi 4-5-6 del protocollo         d’ambiente
attuativo)                      -   Uso spazi verdi


                                -   Il Paese...un
                                    intreccio di storie
                                    (mostra in
                                    occasione della
                                    sagra dei paesi               Scuola dell’Infanzia
                                    Montanaso e                 “Colombani” S. Gualtero


                                                                                          6
Galgagnano)

                                     -   “Laura e la natura”
                                         animazione
                                         presso il mercatino
                                         Fuori Luogo-
                                         Chiesa
                                         S.Cristoforo

                                     -   Rielaborazione del
                                         racconto-

    Art. 12 - . Gli stati …. Si
impegnano a tener conto delle        -   Filastrocche,                     Scuole Primarie e
opinioni del bambino e a dargli          poesie, proverbi             dell’Infanzia “S.F.Cabrini”.
     la possibilità di essere                                        “Don Gnocchi”, “S.Gualtero”
  ascoltato…. e di esprimere                                                   “Gramsci”
  liberamente un’opinione su
   qualsiasi materia, dando la
    giusta considerazione in         -   Dire, raccontare ,
            relazione                    disegnare, cantare,
    alla sua età e al grado di           suonare ed
        maturità ( adatt.)               esprimere allegria,
                                         tristezza, gioia,
                                         paura, amicizia,
                                         rabbia, dolore….

                                     -   Riflessioni e                    Primaria e Infanzia
                                         conversazioni per l’        “S.F.Cabrini”. “Don Gnocchi”
                                         elaborazione dei                    “Colombani
 Art. 14 - Gli stati rispettano il       copioni,
 diritto del bambino alla libertà        dell’allestimento
  di pensiero, di coscienza, di          teatrale e della messa
         religione (adatt.)              in scena degli stessi
                                         ( tema “ Diversa-
Art. 13. Il fanciullo ha diritto                   mente)
alla libertà di espressione.         -   Elaborazione di
Questo diritto comprende la              copioni, allestimento       Scuola primaria”S.F.Cabrini
libertà di ricercare, di                 teatrale, messa in                 classi quinte
ricevere e di divulgare                  scena
informazioni e idee di ogni
specie, indipendentemente                                                 Primaria e Infanzia
                                     -   Realizzazione di
dalle frontiere, sotto forma                                         “S.F.Cabrini”. “Don Gnocchi”
                                          piccoli libri illustrati
orale, scritta, stampata o                                                   “Colombani
                                         con tecniche vari
artistica, o con ogni altro
mezzo ……..                           -   Partecipazione alla
                                         rassegna teatrale
                                         presso il Teatro alle
                                                                        Classi II A- II B -5 B
                                         Vigne (Teatro degli
                                                                        Scuola Primaria Don
                                         Archetipi - Comune di
                                                                             Gnocchi


                                                                                                 7
Lodi)
                                                                      Scuole Infanzia e Primarie
                                      -   Coloriamo la scuola

(passi 4- 5-6 protocollo              -   Raccolta del materiale
attuativo)                                elaborato in un libro-
                                          documento

                                                                              Scuola Primaria
                                      -   Comunicare per                    “S.F.Cabrini”
                                          incontrarsi: il sito web            Classe III A
                                          come strumento per la
                                          comunicazione e
(passo 4 protocollo attuativo)
                                          condivisione
                                      -   sperimentiamo il blog
                                                                           Scuola infanzia
                                                                           “Colombani”
Art.23 - lo stato riconosce           -   letture : Ognuno è               S.Gualtero
che i minori mentalmente o                speciale” - “Una
fisicamente disabili devono               gamba dispettosa”
condurre una vita piena in            -   Conversazioni
condizioni che favoriscano la         -   Canzoni
loro autonomia e                      -   Svolgimento di
partecipazione attiva alla vita           semplici mansioni per
della comunità e che                      i compagni disabili
possano beneficiare di cure               inseriti in
speciali in maniera che                   classe/sezione
permettano al bambino con                                                 Classi primaria
disabilità di crescere come gli           - visione                        “S.F:Cabrini”
altri                                     cortometraggio a
                                          disegni animati
                                          “Gamba Trista”


Art.29 - sviluppare nel
fanciullo il rispetto dei diritti
dell’uomo e delle libertà
fondamentali , il rispetto dei
suoi genitori, della sua                                             Scuola Primarie
identità, della sua
lingua e dei suoi valori                                           “S.F.Cabrini” (Classi terze) -
                                    “Insieme più sicuri” progetto “Don Gnocchi”
culturali, il rispetto dei valori      di educazione stradale
nazionali del paese nel quale             (Provincia - UST)       (classe IIB e VA)
vive, del paese di cui può
                                                                   Scuole Primarie “S.F.Cabrini
essere originario e delle
civiltà diverse dalla sua per
prepararlo ad assumere le             -   Progetto di lettura
responsabilità della vita in               interculturale: io
uno spirito di comprensione,               leggo per te, tu per

                                                                                                   8
di pace, di tolleranza, di               me                       Scuola Primarie
uguaglianza tra i sessi e di                                      “S.F.Cabrini” -
amicizia tra tutti i popoli e       -   visione spettacolo
gruppi etnici, nazionali e               teatrale “Nico cerca     Classi quinte - classi
religiosi (adatt.)                       un amico”                seconde
                                    -   rielaborazione
(passi 2-4- 5-6 protocollo          -   lettura di immagini       Scuola dell’Infanzia
attuativo)                          -   conversazione             “Colombani” S.Gualtero


Art.38 ….gli Stati parti
devono prendere ogni                -   Letture e riflessioni
possibile misura per                                              Scuola Primaria
garantire cura e protezione ai
fanciulli colpiti da un conflitto                                 “S.F.Cabrini” -
armato.                                                           Classe V A

(passo 4- 5 protocollo
attuativo)
                                    -  Letture , riflessioni
                                    -  Visione materiale          Scuola primaria “S.F.Cabrini”
Art.42 - Gli stati si                  filmico e/o                       alcune classi
impegnano a far conoscere i            multimediale:
principi della Convenzione          a. David e Jamal
con mezzi adeguati sia agli         b. Il circo della farfalla
adulti sia ai minori                c. Gamba Trista

                                    -   Mostra fotografica sui           Scuola Primaria
(passo 5 protocollo attuativo)          diritti del bambino nel           “Don Gnocchi”
                                        modo




La tabella rappresenta uno schema di sintesi dei progetti realizzati nel
Circolo, attinenti la conoscenza e l’applicazione della Convenzione per i
diritti dell’Infanzia.
I prodotti realizzati sono a disposizione o esposti nelle singole scuole.


                                                                                             9
SCUOLA DELL’INFANZIA SAN GUALTERO




                                    10
SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                 LA RETE DEL TELAIO
                                      2011/2012

Scuola dell’Infanzia S. Gualtero

Sezione A, B.

Titolo del progetto
Il Natale nel telaio dell’arte.

Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
Il sé e l’altro. I discorsi e le parole. Linguaggi ,creatività, espressione.

Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivo:
Rienterpretare in modo creativo grafico-pittorico alcune opere d’arte inerenti la Natività e il
S.Natale

Inizio progetto : Novembre
Fine progetto: Dicembre

Materiale e tecniche utilizzate:
Visione di immagini di autori vari.
Tempere , pennelli, pastelli a cera, cartoncino, pastelli, pongo, carte di vario tipo, forbici, colla,
collage, acquerelli, materiale di recupero.

Evento/prodotto finale :
Cartelloni di gruppo, elaborati personali, raccolta di materiale fotografico.




                                                                                                   11
SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                LA RETE DEL TELAIO
                                     2011/2012

Scuola dell’infanzia S. Gualtero

Sezione A, B, C.

Titolo del progetto
Riqualifichiamolo” Il fiume Adda da punto di separazione ad elemento di aggregazione”.

Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
Il sé e l’altro. I discorsi e le parole. Linguaggi, creatività, espressione. La conoscenza del mondo.

Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
Obiettivo: Conoscere il fiume nei suoi vari aspetti (fisico, flora,fauna ) all’interno delle tradizioni
locali.
Il progetto ci vede coinvolte con l’Istituto Bassi di Lodi.

Inizio progetto : Gennaio
Fine progetto: Febbraio

Materiale e tecniche utilizzate: Pennarelli, pastelli, acquerelli, carte di vario tipo, collage, tecnica
strappo, forbici, colle, disegno a matita.

Evento/prodotto finale : Cartelloni di gruppo di rappresentazioni grafico-pittoriche che
rappresentano il fiume Adda, la battaglia sul fiume Adda di Napoleone, la Morta, il campo delle
lavandaie.




                                                                                                        12
SCUOLA DELL’INFANZIA S.F. CABRINI




                                    13
SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                LA RETE DEL TELAIO
                                     2011/2012

                                       Percorso di intercultura

Dalla rete di un telaio dove tutti i fili sono importanti e determinanti per la realizzare un’opera, al
Progetto L2 della Scuola dell’Infanzia Archinti “Parolando”, alla ricerca delle parole per stare bene
insieme.
 E’ stato un progetto
     semplice nella sua struttura:
    tre gruppi di bambini, un’insegnante referente, un appuntamento settimanale, un luogo di
    ritrovo, i riti di gruppo, un’attività gioco stimolante e coinvolgente;
     fruibile nello svolgimento:
    un approccio conoscitivo... per entrare nel mondo degli altri, per conoscerlo, per farne parte;
     operativo nei risultati
una prospettiva di aspettative, la capacità di riconoscere nell’altro un ricchezza.
E’ stata un’ esperienza
coinvolgente per insegnanti e bambini, perché tutti impegnati nella ricerca delle mille parole che ci
servono per stare insieme agli altri;
ricca perché tutti hanno avuto la possibilità di esprimersi, di farsi scoprire e poi conoscere, di
raccontare di sé attraverso il gioco;
utile perché tutti hanno scoperto che le parole ci avvicinano all’altro, ma non solo, le parole, unite le
une alle altre, aprono mondi possibili e meravigliosi....
Per i bambini di 3 e 4 anni
il saluto, la richiesta, il commento: fili che ti portano verso l’altro ed ecco costruita la relazione
...una tela di mille colori
Per i bambini di 5 anni
la spiegazione, la descrizione, il racconto: fili che si intrecciano di sentimenti ed emozioni, ed ecco
realizzata una tela che rappresenta l’immaginario collettivo.

Questo in sintesi il percorso sperimentato e vissuto dai bambini del gruppo interculturale nella
nostra scuola.




                                                                                                      14
DIVERSA-MENTE

                            “REBECCA CHI VORRESTI ESSERE”
                               Copione spettacolo a.s.2011-2012

ENTRA REBECCA ...BALLA
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA
REBECCA PARLA “ Vorrei essere un pesce (gesti)...e
ho bisogno del mare(con gesto di richiamo)
-------------------------------------------------------------------------------------------------
ENTRA IL MARE...BALLA ...SI POSIZIONA
ENTRANO I PESCI...BALLANO CON REBECCA ... PARLANO....POI CON UN TOCCO LI
SALUTA (TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL PALCO
--------------------------------------------------------------------------------------------------
 REBECCA SI ALZA ...BALLA
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA

REBECCA PARLA “ Vorrei essere un Barbagianni (gesti)...e ho bisogno delle nuvole e del cielo
(con gesto di richiamo)
--------------------------------------------------------------------------------------------------



ENTRANO LE NUVOLE...BALLANO ...SI POSIZIONA
ENTRANO GLI ALBERI...BALLANO.....SI POSIZIONANO
ENTRANO I BARBAGIANNI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN
TOCCO LI SALUTA(TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL
PALCO ENTRA REBECCA ...BALLA
--------------------------------------------------------------------------------------------------
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA
REBECCA PARLA “ Vorrei essere coccodrillo (gesti)...e ho bisogno del sole (con gesto di
richiamo)
-------------------------------------------------------------------------------------------------
ENTRA IL SOLE...BALLA ...SI POSIZIONA
ENTRANO I COCCODRILLI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN
TOCCO LI SALUTA (TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL
PALCO
--------------------------------------------------------------------------------------------------
 REBECCA SI ALZA ...BALLA
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA
REBECCA PARLA “ Vorrei essere un tucano (gesti)...e ho bisogno ancora di te amico sole (con
gesto di richiamo)
--------------------------------------------------------------------------------------------------




                                                                                                     15
ENTRANO I TUCANI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN TOCCO LI
SALUTA(TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL PALCO
--------------------------------------------------------------------------------------------------
 REBECCA SI ALZA ...BALLA
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA
REBECCA PARLA “ Vorrei essere un camaleonte (gesti)...e ho bisogno deI fiori (con gesto di
richiamo)
--------------------------------------------------------------------------------------------------

ENTRANO I FIORI...BALLANO ...SI POSIZIONANO
ENTRANO I CAMALEONTI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN
TOCCO LI SALUTA(TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL
PALCO
--------------------------------------------------------------------------------------------------
 REBECCA SI ALZA ...BALLA
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA
REBECCA PARLA “ Vorrei essere un gatto (gesti)...e ho bisogno ancora di voi fiorellini (con
gesto di richiamo)
-------------------------------------------------------------------------------------------------


ENTRANO I GATTI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN TOCCO LI
SALUTA(TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL PALCO
--------------------------------------------------------------------------------------------------
 REBECCA SI ALZA ...BALLA
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?”
REBECCA PASSEGGIA GESTICOLANDO...POI AL CENTRO DEL PALCO
REBECCA PARLA “ Ora basta giocare ...vorrei essere semplicemente Rebecca (gesti)... per
essere abbracciata dalla mamma prima di dormire
-------------------------------------------------------------------------------------------------
ENTRA LA MAMMA...girotondo con Rebecca...abbraccio con coccola
VOCE FUORI CAMPO “Rebecca e’ importante essere stessi”
REBECCA RISPONDE “ si!!!!! ....e poi ...poi posso giocare quando voglio ad essere un ....
VOCE FUORI CAMPO “pesce,un barbagianni,un coccodrillo,un tucano,un camaleonte,un gatto
ESCONO TUTTI GLI ANIMALI SI POSIZIONANO IN SEMICERCHIO CO IL SOGNO E AL
CENTRO REBECCA CON LA MAMMA
SALUTO




                                                                                                     16
SCUOLA DELL’INFANZIA DON GNOCCHI




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PROGETTO SCUOLA AMICA


Abbiamo partecipato al progetto Unicef per Scuola Amica realizzando un spot IO COME TU, MAI
NEMICI PER LA PELLE, per l’uguaglianza dei diritti e contro ogni forma di emarginazione.
Con una presentazione power point i bambini hanno animato una filastrocca che, pur non
nascondendo le diversità, mette in evidenza l’uguaglianza e il confronto con gli altri come momento
di arricchimento personale per tutti.
Il 16 Dicembre 2011 abbiamo presentato il nostro spot al Comitato Provinciale di Lodi, ricevendo
l’attestato di partecipazione e classificandoci al secondo posto tra le scuole dell’infanzia per
l’originalità dell’idea e la gradevole realizzazione.




                      GIORNATA MONDIALE CONTRO IL RAZZISMO


Il 21 Marzo 2012 abbiamo ricordato la giornata mondiale contro tutti i razzismi.
Noi abbiamo partecipato con il gruppo dei bambini di 5 anni dimostrando con la nostra presenza
l’importanza di sentirci tutti uguali, tutti amici dove nessuno è diverso.
Questa manifestazione ha rappresentato una tappa del percorso intrapreso per il progetto Scuola
Amica promosso dall’UNICEF.
I bambini hanno condiviso questo momento formando una grande catena umana. Nello stesso
momento in tutte le piazze del mondo si è levato un unico grande “NO” al razzismo.




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PROGETTO INTERCULTURA




Il progetto intercultura è sempre un’occasione per migliorare l’acquisizione della lingua italiana,
per sentirsi “protetti”, “ascoltati” e “valorizzati” attraverso attività di forte interesse emotivo.
I bambini stranieri si sentono così protagonisti di questa esperienza e rafforzano la propria
autostima.
Le attività vengono proposte suddividendo i bambini in gruppi di livello:
-un unico gruppo eterogeneo per età
Le proposte permettono a ciascun bambino un rilevante arricchimento lessicale e una maggiore
capacità di rielaborazione personale.
Le esperienze proposte attraverso l’utilizzo di immagini, fiabe,giochi scaricati da internet per la
costruzione di un maxi gioco dell’oca (vedi foto) realizzato con             fotografie, attivita’ grafico-
pittoriche, elaborati dei bambini , utilizzo di materiale di recupero.




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DIVERSA-MENTE

                            ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL CUORE
                                          Laboratorio di Teatro


Questa è la storia di un’amicizia, la storia di Quasimodo ed Esmeralda. E’ anche una storia senza
tempo, adatta a ieri e a oggi, che racconta come la diversità può essere fonte di scherno e derisione,
se vista soltanto con gli occhi della superficialità perché se Quasimodo è diverso nelle apparenze,
non lo è nel modo di amare, di vivere e di provare dei sentimenti.
Durante una grande festa, dove tutti giocano a fare i diversi, la sua diversità diventa pretesto per
cacciarlo, allontanarlo e imprigionarlo. Il difficile compito di Esmeralda sarà quello di dimostrare ai
soldati del re, alle persone del popolo e a tutti coloro che si fermano all’esteriorità che si può essere
diversi fuori, ma che la vera amicizia sa superare tutti gli ostacoli perché solo sapendo apprezzare le
vere qualità di ogni persona si può vivere con amore e serenità: se tutti usassimo il cuore, ci si
aprirebbero orizzonti migliori davanti.




                                                                                                       20
SCUOLA PRIMARIA DE AMICIS




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SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                  LA RETE DEL TELAIO
                                       2011/2012

Scuola primaria “ DE AMICIS”

Tutte le 5 classi

Titolo del progetto:

LA RETE NEL TELAIO : INTRECCI DI COLORE

Ambito : espressione artistica

Obiettivi:

esprimere sensazioni emozioni esperienze personali, sperimentando materiali e tecniche diverse
usare gli elementi del linguaggio visivo: il segno, il colore
realizzare manufatti

metodologia
attraverso un laboratorio di creatività, gli alunni hanno avuto l’opportunità di esprimere sensazioni
ed emozioni utilizzando creativamente il colore attraverso varie tecniche;
 hanno realizzato semplici quadretti che sono stati esposti nella festa di primavera.

Materiali
vari

Collaborazioni :
il progetto si è avvalso della collaborazione dell’esperta Simona Aiolfi.

Prodotto finale
Semplici quadretti che verranno esposti alla “festa di primavera” (30 marzo 2012).




                                                                                                    22
SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                  LA RETE DEL TELAIO
                                       2011/2012

Scuola Primaria “ DE AMICIS”

Tutte le classi del plesso

Titolo del progetto:

UN CORO IN OGNI SCUOLA

Ambito : ESPRESSIONE ARTISTICA

OBIETTIVI:

      Diffondere la cultura musicale stimolando e suscitando l’interesse per il canto
      Sviluppare le capacità percettive dell’udito e della memorizzazione.
      Acquisire competenze nella pratica vocale e della coralità
      Favorire situazioni di appartenenza ad un gruppo condividendone con impegno gli obiettivi
       sociali e multidisciplinari.

METODOLOGIA

Gli alunni sono guidati dal prof. Carlo Rognoni eo da esperti collaboratori nell’esecuzione di brani
della tradizione popolare; essi vengono divisi a seconda dell’età e della predisposizione al canto.
Il progetto si articola in 2 differenti percorsi didattici , con rispettivi momenti conclusivi, uno nel
primo e l’altro nel secondo quadrimestre: “ Il Natale nella tradizione popolare”( lezioni da ottobre a
dicembre) e “ Viaggio musicale alla scoperta di filastrocche della tradizione popolare” ( lezioni da
febbraio a maggio).
.
PRODOTTO FINALE

   1. Esibizione canora nella palestra della scuola in occasione dell’” Open day”( 19122011).
   2. Spettacolo canoro al Teatro alle Vigne, nell’ambito del festival musicale delle scuole a
      maggio ( 1552012).




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SCUOLA PRIMARIA DON GNOCCHI




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SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                LA RETE DEL TELAIO

                                              2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi

Classe/sezione…!^A

Titolo del progetto”Il leone sensibile”

Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
teatro…………

Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
_ Sviluppare attenzione per le diversità.
    - Raccontare un evento utilizzando linguaggi anche non verbali.
    - Rispettare le regole di collaborazione all’interno di un gruppo eterogeneo.
    Ilm testo rappresentato è stato tratto da una favola raccolta nel libro”Animali fenomenali”
    Metodologia: Lettura e comprensione della favola.
    Scrittura del testo da rappresentare.
    Assegnazione della parte agli alunni.
    Preparazione di scenografie e oggetti scenici.
    Ci siamo avvalsi della collaborazione dell’operatore Sig. Emilio Martinelli.
Evento/prodotto finale
Spettacolo teatrale all’interno della rassegna dil teatro.



                                          DIVERSA-MENTE

                                   LABORATORIO TEATRALE
                                         Classe 1A

                                      IL LEONE SENSIBILE


Intro: musica……ingresso a gruppi e frase


LEONI A GRUPPI:
  - la storia che voglio raccontarvi è la mia storia, cioè la storia di un leone diverso.
  - Io nacqui sotto il baobab più alto della savana,
  - Presto i miei genitori mi insegnarono a correre e a lottare
  - Ed erano sempre loro che pensavano a difendermi e procuravano il cibo,

KORO: ma quando divenni più grande essi mi insegnarono a cacciare le gazzelle…

LEONI GENITORI: adesso tocca a te Koro, oggi per la prima volta correrai da solo a prendere il
tuo cibo.



                                                                                                 25
KORO:io devo inseguire le gazzelle, correre più di loro, prenderle e mangiarle?!

LEONI GENITORI: vedi quella piccola gazzella. Punta su di lei farai meno fatica a prenderla, noi ti
seguiremo.

NARRATORE…………(- scena di movimento…..corsa e salti -)

L’ordine dei miei genitori un po’ mi ripugnava, però sentivo che non avevo scelta. Ero un leone e la
mia natura comandava che attaccassi le gazzelle.
Io allora cominciai a correre, la gazzella si accorse che puntavo su di lei e scappò saltando
velocissima. Sembrava che volasse.
Lei correva e io correvo…stavo per azzannarla quando improvvisamente mi accorsi che non potevo
farlo. Così cominciai a rallentare e finsi di non avercela fatta.


Alla fine delle corse si dispongono in due gruppi sui lati con Koro ed i genitori che restano al
centro.


LEONI GENITORI: Coraggio, vedrai che prima o poi ce la farai anche tu.

KORO: ma io non voglio farcela, non voglio prendere le gazzelle.

LEONI TUTTI: ma questo è un disonore per un leone, morirai di fame!

LEONI GENITORI: che figlio ingrato! Adesso resterai senza cibo così impari! Noi intanto
chiameremo un dottore.

TARTARUGA 1: si avvicina e lo visita….
Questo giovanotto ha una malattia molto pericolosa

LEONI GENITORI: che malattia ha?

TARTARUGA 1: è malato di sensibilità!

TUTTI: sensibilità?
TARTARUGA 2: se un animale della savana diventa troppo sensibile rischia di morire.

LEONI GENITORI: che rimedio c’è?

CAPRA 1: lo so io! Questo leone deve diventare stupido!

Tutti ridono…..

LEONI A GRUPPI:
  - fai il bravo Koro
  - cerca di diventare un po’ stupido
  - sforzati! Fallo per noi.

CAPRA 1: forse questo giovanotto è solo in anticipo sui tempi



                                                                                                   26
TUTTI: cosa?!

CAPRA 2: vi spiego bene io. Non bisogna insistere a guarirlo, perché la sua non è una malattia

CAPRA 3: Koro ha solo un grande rispetto per le altre razza animali.

LEONI: comunque da generazioni noi leoni sbraniamo le gazzelle e vogliamo che Koro continui
questa tradizione

CAPRA 4: forse Koro sta esagerando è vero, ma questo ci deve portare a riflettere e non solo a
criticare

Musica… tutti escono…..Koro rientra con piedistallo

NARRATORE: tutti continuavano a soffrire per me, così io decisi di allontanarmi da casa e dopo
alcuni giorni di vagabondaggio trovai accoglienza in un ristorante della città.

KORO: sale sul piedistallo…
Così ora faccio la scultura vivente. E’ un lavoro un po’ monotono, ma è sempre meglio che sbranare
gazzelle.


Fermo in posizione……sale la musica




                                                                                                 27
SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                 LA RETE DEL TELAIO
                                        2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi Classe/sezione 1A

Titolo del progetto La fantastica storia di Tam

Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)
ambiente e storia

Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati,
collaborazioni…)
-Stimolare la curiosità e lo spirito di osservazione dei bambini in merito alla varietà del mondo
animale e vegetale.
-Acquisire un adeguato rispetto del mondo naturale.
-Raccontare una storia utilizzando vari generi di linguaggio(gestuale, musicale, iconico, linguistico)
Il progetto si è sviluppato attraverso due interventi in classe tenuti da operatori del parco Adda Sud
(il secondo incontro avrebbe dovuto svolgersi nel parco ma le condizioni metereologiche non
l’hanno permesso ).
Gli alunni sono stati coinvolti nel racconto animato, in giochi di squadra , in una caccia al tesoro
ecc.    Sono stati utilizzati : un libro illustrato in legno, foglie frutti fiori di alcuni alberi, un erbario
contenitori contenenti prodotti profumati di origine vegetale ecc.

Evento/prodotto finale
E’ stato realizzato un pannello murale con l’uso di svariate tecniche e materiali diversi che è stato
messo in mostra alla manifestazione pubblica organizzata dai promotori del progetto, che si è
tenuta in Piazza della Vittoria in data 27/5/2012




Prodotto finale realizzato dagli alunni della classe 1 A per la mostra dei lavori del Parco Adda Sud
in relazione al progetto “La fantastica storia di Tam”.




                                                                                                           28
DIVERSA-MENTE

                                   LABORATORIO TEATRALE

                                             LET’S PLAY
                                              Classe 2 A

I bambini, giocando con i vocaboli inglesi, hanno scoperto che alcune parole hanno significati
diversi a secondo del contesto in cui vengono usati.
Da qui l’idea di scegliere il termine PLAY, utilizzato con disinvoltura dai bambini nel loro parlare
quotidiano (playstation, play off, fair play), come fulcro del lavoro teatrale. I bambini hanno
individuato quattro accezioni che più li hanno incuriositi: play come giocare, play come suonare,
play come recitare e play come fare uno sport e su queste hanno costruito le scene del loro
spettacolo.
Il lavoro teatrale è diventato così occasione di approfondimento e di valorizzazione
dell’apprendimento della lingua straniera. Gli incontri di teatro hanno dato l’opportunità di
interagire con la lingua anglosassone in modo divertente e creativo, sviluppando diversi codici
espressivi con attività motorie, manipolative e artistiche.


                                             LET’S PLAY

1° scena    PLAY COME GIOCARE

I bambini formano due cerchi concentrici e girano cantando Girigirotondo a conclusione della quale
tutti cadono a terra.
Alessandro accende il Play della radio.
Primo gruppo: Lupo mangia frutta
Secondo gruppo: mosca cieca
Terzo gruppo: il muratore
Quarto gruppo: sacco pieno, sacco vuoto.
Daniele spegne la radio.


2 scena    PLAY COME FARE SPORT

Vittoria accende il Play della radio.
Primo gruppo: gara di corsa
Secondo gruppo: tiro alla fune
Terzo gruppo: salto alla corda
Quarto gruppo: ginnastica artistica, danza
Quinto gruppo: tennis.
Giulia spegne la radio.


3 scena    PLAY COME SUONARE

Ogni bambino suona uno strumento musicale.
Emanuel, il direttore d’orchestra, accende la radio e dirige gli orchestrali.
Elia spegne la radio.


                                                                                                 29
4 scena    PLAY COME RECITARE

Alessia: to play vuol dire suonare
Alessandra: I like music
Gabriele T.: to play vuol dire fare sport
Daniele: quando faccio sport sudo molto
Elia: to play è giocare
Vittoria: to play is magic
Martina: to play è recitare
Diletta: Ah, come stiamo facendo ora!
Martina: Yes!
Giorgia: quando suono mi sento come mio papà
Gabriele B.: I run very fast
Andrea Sara: I run very fast
Giulia: so do I
Alessandro: per suonare ci vuole impegno
Francesca: a tutti piace giocare
Daniele: quando suono mi trovo insieme a tutti
Martina: ma con chi suoni?
Daniele: con nessuno
Matteo: playing sport I relaxe myself
Andrea: my favourite sport is
Renato: I’m good at playing football
Aurora: quando suono mi sento magica
Alessandra: mi piace giocare al muratore
Sasha: to play is funny
Alexandra: quando faccio sport mi sento a pezzettini
Jasmina: I LIKE PLAYING

Anche i compagni, suddivisi nei tre gruppi dell’orchestra, si uniscono a Jasmina con WE LIKE
PLAYING!




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SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                               LA RETE DEL TELAIO
                                    2011/2012


Scuola Primaria Don Gnocchi

Classe: 2A

Titolo del progetto: ‘INSIEME… PIU’ SICURI’

Ambito: educazione stradale, ambiente e storia

Presentazione del progetto
Obiettivo: operare in sinergia adulto-bambino per condividere e comunicare una nuova cultura della
sicurezza stradale.
Metodologia: incontro con il vigile urbano; visione del dvd sulla sicurezza stradale; realizzazione di
un cartellone murale; attività scritte e orali; grande gioco dell’oca conclusivo organizzato dalla
provincia di Lodi.

In collaborazione con la provincia di Lodi e la regione Lombardia.


Evento/prodotto finale: grande gioco dell’oca presso il Liceo ‘Gandini’ di Lodi il 4 Maggio 2012.




                          SCHEDA DOCUMENTAZIONE PROGETTI

Scuola:
primaria Don Gnocchi
Classe/sezione: 3A - 3B

Titolo del progetto: Diversa-mente”- Festival di teatro delle Scuole del Lodigiano


Ambito – teatro – espressione artistica

Presentazione del      percorso   (obiettivi,    metodologia,   strumenti    e   materiali   utilizzati,
collaborazioni…)

Obiettivi:
-favorire il confronto con gli altri in un contesto di fiducia
-valorizzare le capacità espressive (mimiche, del movimento e della voce)
-stimolare la propria creatività anche nella stesura dei testi del copione

Metodologia
-tecniche attive di coinvolgimento
-dinamiche di gruppo, attraverso giochi di cooperazione e di autocontrollo


                                                                                                     31
-partecipazione alla stesura del testo
-studio di elementi di costruzione del personaggio, della forma neutra e delle azioni fisiche
-laboratori per la costruzione di oggetti da usare in scena
-discussioni e decisioni per l’assegnazione dei ruoli
-prove per piccoli gruppi
-prove per singola classe
-prove d’interazione con ambedue le classi

Strumenti e oggetti utilizzati: registratore, cappelli, occhiali, borse, strumenti tecnologici accessori
da spiaggia.

Evento/prodotto finale
Spettacolo teatrale dal titolo: “Tin-su-ton”




                                      TIN-SU-TON
PERSONAGGI
3B
NARRATORI: 3 B
KONGUSTO: MATTEO V(3 B)
SEGRETARIA KONGUSTO: LIA
PR KONGUSTO: ALESSANDRO
GIORNALISTA KONGUSTO: GIOVANNI
TIN-SU-TON: RICCARDO BARONI
PIGMENTA: MIRIAM
3 A: I CAMALEONTI    divisi in due gruppi
1. MARIANNA E ARIANNA (sx); GIADA E GIULIA CORRADA(dx); GIULIA COMPAGNONI
E FOSCA (SX); ALE, FEDE (DX); RACHAD, LEO (SX)
2. ANDREA R, DAVIDE, GIOVANNI, LUCA, MARCO (SX)

MARTINA, ORI, LUCREZIA, MATTEO, ANDREA GARDI, GIULIA ARDEMAGNI (DX)
Oggetti
TUTTI VESTITI DI NERO
ACCESSORI DA SPIAGGIA
ABITI GIALLI
CAPPELLI
OCCHIALI
OGGETTI TECNO
MUSICA: 1 entrata narratori 3 B (Da dx: Riccardo B, Alberto, Miriam, Stefania, Alessandro,
Jelia, Dumi, Giovanni, Fabrizio, Matteo S, Alessia// Da Sx: Lia, Regina, Cristian, Matilde, Aurora,
Andrea, Chiara, Marco, Ludmilla, Riccardo. Entrano uno da dx e uno da sx e si mettono nello
spazio facendo un gesto di un mestiere. Poi tutti guardano a dx, centro, sx, in alto, centro)
RICCARDO: In un angolo del mondo, in riva all’oceano Pacifico, viveva (e probabilmente vive
ancora) una piccola comunità di Camaleonti.
LIA: Lontani dalla città, abitavano uno spazio ristretto, ricco di scogli, piante, fiori profumati, acqua
cristallina e sabbia finissima.
ALBERTO: Nessun altro animale frequentava questo piccolo paradiso.
REGINA: A parte alcune formiche, due o tre ragni e una colonia di coccinelle….

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MIRIAM: I camaleonti passavano la giornata a lavorare, mangiare,
CRISTIAN: dormire e giocare a nascondino,
STEFANIA: visto che (come saprete già) i camaleonti possono cambiare il colore della pelle e
confondersi molto bene nel paesaggio.
MUSICA: 2 arrivo Kongusto (Matteo Vigorelli entra con…. Gli altri si dispongono divisi in
maschi e femmine a gruppo in due angoli)
MATILDE: Ma un normalissimo giorno di primavera, dalla città arrivò Kongusto,
AURORA: un giovane camaleonte grande, grosso e pieno di sé.
JELIA: Kongusto iniziò a darsi delle arie, a giudicare i colori degli altri camaleonti e a giudicare le
loro abitudini.
ALESSANDRO (PR KONGUSTO): Signore e signori, permettetemi di presentarvi Kongusto!
Kongusto con la K. Un nome che è una garanzia!
MASCHI: “Bellazio”
FEMMINE: “Uaoh!”
LIA (SEGRETARIA KONGUSTO): Lui ha studiato alta moda all’estero.
ALESSANDRO (PR KONGUSTO): Da quello che voi avete sicuramente bisogno dei suoi consigli
di alta moda.
MATTEO V (KONGUSTO): Se voi seguiste i suoi consigli potreste diventare trendy come me!
REGINA: “Sai davvero il segreto per diventare più belli?”
ALESSIA: “Sai davvero il segreto per diventare più belli?”
JELIA: “Sai davvero il segreto per diventare più belli?”
LUDMILLA: “Sai davvero il segreto per diventare più belli?”
STEFANIA: Trendy
DUMI: Fashion
MATILDE: all’ultima moda
MATTEO V (KONGUSTO):”Siete tutti così tremendamente trasandati e sbrindellati! Come fate a
non accorgervi di scegliere sempre, dico sempre, i colori sbagliati?!!”
CHIARA (SOTTIGLIEZZA): “Chi ti ha detto che quello che piace a te sia meglio di quello che
piace a noi?”
ANDREA: Ma Kongusto non rispose neppure a questa domanda, e insistette perché tutti si
fidassero di lui.
GIOVANNI (Lo intervista): “Quanto ci costerà diventare eleganti?”
KONGUSTO:
GIOVANNI: Lei ha una fidanzata
KONGUSTO: Una?
GIOVANNI: Che cosa è più urgente da cambiare, secondo lei.
KONGUSTO: C’è troppo poco gusto e poi ognuno vuol fare di testa sua.
GIOVANNI: Che cosa propone?
ALESSANDRO (PR KONGUSTO): “Se diventerà il vostro capo, in cambio vi aiuterà ad essere
eleganti”.
DUMI: I camaleonti si riunirono, discussero, si consultarono,
CHIARA: e alla fine decisero di accettare la proposta di Kongusto.
MARCO: Così, in breve tempo, nessuno fu più libero di scegliere il colore con la sua testa.
FABRIZIO: Tutti si dovevano adeguare a quello preferito da kongusto!
LUDMILLA: Nessuno pensava più con la propria testa
MATTEO S: Tutti avevano una gran paura di sentirsi Diversi!
MATTEO V (KONGUSTO):“Quest’inverno bisogna essere abbronzati… è di moda un bel
viaggio alle Maldive o ai Caraibi.
MUSICA: 3 ABBRONZATISSIMA ACCESSORI DA SPIAGGIA (entrata 3A - I GRUPPO)
CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio



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RICCARDO S: e tutti correvano ad accaparrarsi un posto sugli scogli per diventare del colore
giusto.
MATTEO V. (KONGUSTO): “Questa primavera vanno di moda quelli vestiti di giallo”
MUSICA: 4 tutti in giallo (entrata 3A – II GRUPPO) (Entrano tutti insieme nello spazio
assonnati, ognuno davanti allo specchio. Sveglia: Si lavano viso, orecchie, denti, si truccano o
pettinano, si vestono velocemente e via in auto. Curve tutti insieme poi stop e caduta)
CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio
MATTEO V. (KONGUSTO): “Quest’estate saranno eleganti solo quelli con gli occhiali!”
MUSICA: 5 tutti con occhiali (Entrata 3 A – I GRUPPO) (uno alla volta entrano stile pubblicità
per gli occhiali)
CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio.
ALESSIA: Ma nessuno osava contraddire il camaleonte stilista e, anche se a malincuore, si
adattavano alle sue indicazioni.
MATTEO V. (KONGUSTO): “Quelli veramente trendy quest’autunno portano il cappello”
MUSICA: 7 tutti con cappello (entrata 3 A – II GRUPPO) (Sfilata di moda con entrata a due)
CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio
MATTEO V. (KONGUSTO): Certo che chi non è tecnologico è un vero disastro…. È out!
MUSICA: 8 Uomini tecno (entrata 3A- tutti)
CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio
RICCARDO BARONI: Come se non bastasse, in breve tempo, i camaleonti diventarono
insopportabilmente vanitosi! Passavano ore a cambiare colore per essere più affascinanti, facevano
pettegolezzi sulle tinte scelte dagli altri e si criticavano a vicenda.(esce per prepararsi alla nascita)
MUSICA: 9
(FRASI III A DI CRITICA COME LE SEGUENTI:
MARIANNA: “Che vestito orripilante!”
GIULIA CORRADA: “Quei pantaloni sono proprio da stantito!”
GIULIA CAMPAGNOLI:”Che brutta maglietta che hai, è veramente orrenda!”
ALESSANDRO: “Ma che brutto verde che hai!”
FEDERICO: “Tu blu? Kongusto ha detto che il blu non è più di moda!”
DAVIDE: “Ma guarda quello lì sembra una tovaglia con quella camicia a quadretti!”
GIOVANNI: “Sei proprio fuori moda! Ma il tuo stilista è un uomo primitivo?”
LUCA:”Non dirlo a nessuno ma quella vecchietta sembra una mezza cartuccia!”
MARCO: “hai visto che brutto abbinamento!”
MARTINA: “Oh mio Dio che brutta gonna!”
 ANDREA GARDI: “Che brutte scarpe, gli fanno i piedi a papera”
MUSICA: 10 (Magic Moment) nascita Tin-su ton si muove la 3B parla la 3A
MARIANNA: Fino a quando, l’82 anfibi dell’anno camaleontico 4691 nacque il piccolo Tin-Su-
Ton.
ARIANNA: Molto carino, ma assolutamente incapace di cambiare colore, o meglio: anche lui
cambiava colore, ma prendeva sempre quello sbagliato!
GIADA: Quando voleva essere marrone diventava viola, se camminava su una foglia si tingeva di
giallo, e sul grigio si colorava di verde!
GIULIA COR: Non si sa se fosse colpa del suo carattere timido, o se dipendesse da quello che
mangiava, o se fosse una particolarità della sua pelle…
GIULIA COM: Il fatto è che tutti iniziarono a prenderlo in giro e poi lo lasciarono solo,
considerandolo assolutamente fuori moda!
FOSCA: Per un po’ Tin-su-ton si sforzò di trovare degli amici: era gentile, premuroso, generoso…
ma gli altri lo guardavano comunque dall’alto verso il basso.
ALESSANDRO: Provò a tingersi con le tempere…
FEDERICO: a esporsi per giorni interi al sole e per notti intere alla luna…
RACHAD: Si tuffò nel mare per scolorirsi rischiando persino di affogare.


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LEO: Finché, stufo di dedicare tutto il suo tempo a cambiare aspetto, decise che si piaceva così
com’era.
ANDREA R: E mentre gli altri si affannavano a seguire i suggerimenti di Kongusto, Tin-su-ton
riprese la sua vita tranquilla e felice, anche solitaria.
MUSICA: 11
DAVIDE: Si stendeva al sole,
GIOVANNI: si bagnava alle onde,
LUCA:mangiava all’ombra degli alberi,
MARCO:ascoltava le cicale,
MARTINA:si faceva accarezzare dal vento,
ORI:correva sulle rocce,
LUCREZIA:parlava con le foglie,
MATTEO:ammirava le stelle.
ANDREA GARDI: Guardava per ore la luna
GIULIA ARDEMAGNI: e sognava….
RICCARDO BARONI (TIN-SU TON): “Anche se non sono alla moda, mi piace vivere. Lo stesso
sole che illumina il camaleonte stilista scalda anche me! Anch’io respiro l’aria come i miei
elegantissimi fratelli. Prima o poi qualcuno, oltre la pioggia, la sabbia e le onde, mi vorrà bene!”
MUSICA: 12 arrivo Pigmenta
LIA: E siccome il Grande Spirito dell’Universo appena può esaudisce i desideri delle sue creature,
un bel giorno, nella comunità dei camaleonti, arrivò Pigmenta, una camaleontica dai colori
meravigliosi.
ALBERTO: Pigmenta era speciale: la sua pelle aveva delle sfumature spettacolari, poteva scegliere
di indossare tutti i toni del verde o del blu, come se un magico pittore la dipingesse ogni istante.
REGINA: Oltre che bella, pigmenta era anche molto simpatica.
CRISTIAN: Quindi tutti i giovani camaleonti si innamorarono di lei. Primo tra tutti Kongusto, che
iniziò a corteggiarla: la trovava molto raffinata e sognava di sposarla.
MUSICA: 13 (Rose rosse) corteggiamento di kongusto
STEFANIA: Le regalava bacche e cioccolatini, le scriveva poesie d’amore…
MATILDE: le cantava canzoni in lucertolese (la lingua dei rettili)… : e passava tutto il tempo a
farsi bello per lei.
AURORA: Ma Pigmenta non si accorgeva quasi di lui.
JELIA:Le sembrava uguale a tutti gli altri camaleonti e non notava affatto la sua eleganza,
ANDREA: perché non dava importanza all’apparenza delle cose.
DUMI: A lei piaceva di più scoprirne il contenuto.
MIRIAM (PIGMENTA): “Una caramella buona non è quella che ha la carta luccicante. Ma quella
che mi addolcisce la bocca. E per scegliere un profumo devo aprire la boccetta e annusarlo: non mi
basta guardare la confezione!”
CHIARA: Pigmenta inoltre aveva una particolarità assai curiosa: vedeva il mondo con molti più
colori di quanti ne riuscivano a vedere gli altri.
MUSICA: 14 incontro e innamoramento
MARCO: Pigmenta e Tin- su- ton si piacevano così tanto che decisero di sposarsi, MARCO:
scatenando l’invidia di molti camaleonti,
FABRIZIO: e soprattutto portando scompiglio alle abitudini della comunità.
LUDMILLA: “Se Tin-su-ton, che noi consideravamo fuori moda, è riuscito a sposare Pigmenta,
vuole dire che Kongusto non capisce niente!”.
MATTEO S: “Allora è meglio che ognuno di noi torni a scegliersi i colori da solo!”
RICCARDO V: “E che Kongusto non sia più il nostro capo”
ALESSIA: Fu così che i camaleonti si riunirono, discussero, si consultarono.




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ALESSANDRO: E alla fine decisero all’unanimità di far tornare Kongusto in città, di scusarsi l’uno
con l’altro di essere stati criticoni e di chiedere perdono anche a Tin-su-ton per averlo preso in giro
e lasciato solo.
GIOVANNI: La vita, nell’angolo di mondo in riva all’Oceano Pacifico, tornò a scorrere tranquilla e
serena.
MUSICA: 15
VOCE ESTERNA: Finalmente i camaleonti non si preoccuparono più di essere eleganti e ripresero
a giocare a nascondino: per questo, anche se vi capiterà di passare di lì, sarà molto difficile che
riusciate a vederli.
Ma se, con un po’ di fortuna, ne riconoscerete due, sempre vicini e dai colori bellissimi, potete stare
certi che si tratterà del tenero Tin-su-ton e della stravagante Pigmenta.



                     SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                LA RETE DEL TELAIO
                                     2011/2012

Scuola Primaria Don Gnocchi

Classi/sezione: 3A-3B

Titolo del progetto: “Crescere con la musica”

Ambito: educazione musicale

Presentazione del percorso

Obiettivi
Apprendere le nozioni musicali di base-Intonare canti in gruppo, in coppia, individualmente
Metodologia
Lezioni teoriche con acquisizione delle note musicali ,come scrittura e come valore – dettati di note
sul pentagramma- solfeggio
Strumenti
Uso della pianola – lavagna multimediale- lavagna a muro
Collaborazioni
Esperta membro della Cappella musicale della Cattedrale di Lodi: Katterina Bonino

Evento/prodotto finale
Quaderno di musica con: spiegazioni, dettati di note sul pentagramma, testi di canti
Intonazione di vari canti




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SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                LA RETE DEL TELAIO
                                     2011/2012

Scuola Primaria Don Gnocchi

Classe 4B

Titolo del progetto: Diversa…mente

Ambito: espressione teatrale

Presentazione del      percorso    (obiettivi,   metodologia,   strumenti    e   materiali   utilizzati,
collaborazioni…)

Obiettivi: conoscere Marco Polo e “Il Milione”; conoscere Italo Calvino e il suo libro “Le città
invisibili”; utilizzare la voce e il corpo a fini espressivi; proporre modalità condivise per
rappresentare il testo da rappresentare; inventare storie; costruire i materiali utili alla
rappresentazione

Metodologia: visione di filmati, lettura e comprensione del testo semplificato, dettati, relazioni e
disegni sugli argomenti; riflessione collettiva sulle modalità di rappresentazione; prove
d’espressione drammatica; adeguamento del gesto alla musica;memorizzazione di semplici testi

Strumenti e materiali: corpo, voce, brani musicali di genere vario e testi

Evento/prodotto finale: rappresentazione teatrale alle Vigne



                               UNA DISCARICA…TANTE CITTÀ

Introduzione
Tra i rifiuti di una discarica c’è un gruppo di bambini che rovista alla ricerca di cibo; un altro
gruppetto chiacchiera; la maggior parte corre giocando a nascondino. Indossano giacche logore e
cappelli di carta di giornale.
Inciampando, Alessio trova una corona e chiama tutti gli altri.
Alessio:- Che bella! Guardate! Come può essere finita in una discarica?
La mostra a tutti stupito. La prova.
Beatrice: - C’era una volta un re, seduto sul sofà, che chiese alla sua serva raccontami una storia, la
serva incominciò…c’era una volta un re, ecc.
Bambini: Basta! Basta! Le tirano cartacce per farla smettere.
Dario, avvicinandosi ad Alessio, gliela ruba e la indossa.
- Guardatemi, sono il vostro re. Anzi il vostro Khan.
Qualcuno chiede: - Che cos’è un Khan?
Dario risponde: - Il grande imperatore della Mongolia.
Aggiunge: - Su, venite qui! Sedetevi intorno a me, giochiamo! Voi siete i miei ambasciatori.
Dovrete andare in tutte le città del mio regno, anche le più lontane… là dovrete osservare, annusare,
gustare, ascoltare per poi venire a raccontarmi come sono le mie città e come vivono i popoli che le
abitano.
Scena di Eufemia


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Filippo: - …io sono stato in una città nel deserto…c’erano carovane di cammelli!
Andrea: - …anch’io ci sono stato: è Eufemia.
Federica: - E’ una città dove si vende e si compra.
Anna: - Si vende la noce moscata
Alessio: - Si comprano pistacchi
Maxine: - Si vendono semi di papavero
Giulia: - Si compra la bambagia
Raoul:- Si vende zibibbo
 Samuele: - Tutti vanno a Eufemia per vendere e comprare
Alessandro - No! Alcuni vanno ad Eufemia per scambiarsi la memoria
Alice - Per scambiarsi che cosa?
Tutti gli altri- La memoria!
Silvia - Quando cala la sera, intorno al falò, ognuno racconta una storia
Simone- E tutti ascoltano…
Momento di silenzio
Filippo racconta la sua storia.
Andrea racconta la sua storia.
Sasa racconta la sua storia.
Anna racconta la sua storia.
Asya – Ad Eufemia i mercanti vanno a scambiarsi la memoria, ogni solstizio ed equinozio.
Scena di Valdrada
Khan: - Come vorrei vedermi…con in testa questa corona! Su, cercate uno specchio: possibile che
non ce ne sia neanche un pezzo in mezzo a tutta questa spazzatura...?
Alessandro- Sire, mi spiace ma non si trovano specchi, però possiamo portarla a Valdrada, la città
in cui ci si specchia
Khan: - Ma lì come farò a specchiarmi?
Alessandro: Valdrada è stata costruita sul lago e tutto quello che accade nella vera Valdrada accade
anche nella Valdrada riflessa.
I bambini si dispongono a coppie(entro le quali s’inserisce anche il Khan) ed eseguono gesti a
specchio al ritmo di un battito. Un file audio narra la città di Valdrada nel testo di Calvino.
Dario: - Bravi, mi è piaciuto molto ma ora voglio provare io a descrivere una città e voi mi direte se
esiste ed è come io l’ho pensata.…Ci si addentra per vie fitte d’insegne che sporgono dai muri.
L’occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose…Altri segnali avvertono di ciò
che in un luogo è proibito…Lo sguardo percorre le vie come pagine scritte: la città dice tutto quello
che devi pensare, ti fa ripetere il suo discorso…
Scena di Tamara
Rappresentazione della città:i bambini si muovono freneticamente; tutta la scena è sviluppata dal
punto di vista gestuale e corporeo. Nella parte finale si trasformano in aerei impegnati in un
atterraggio. A questo punto si rannicchiano e rimangono immobili sul palco.
Angela si alza e girando fra i compagni immobili a terra dice: - Sono stanca e confusa. In questo
giro dentro a Tamara, sapevo sempre dove dovevo dirigermi e non mi sono mai persa. Ma tutti
questi cartelli mi hanno riempito la testa e non ho capito com’è la città, quella vera…
Lorenzo, riprendendo il testo di Calvino, si rivolge al pubblico:- Come veramente sia la città sotto
tutti questi segni, cosa contenga o nasconda, l’uomo esce da Tamara senza averlo saputo. Fuori
s’estende la terra vuota fino all’orizzonte, s’apre il cielo dove corrono le nuvole.
Si vede l’immagine delle nuvole nel cielo proiettata sullo schermo.
Daniela (indicando il cielo) :- Guarda, guarda là nel cielo! C’è un veliero
Alice : - Ma no, è una mano!
Federica :- Ha ragione lei, è un veliero! E vicino c’è pure un elefante…
Si siedono girando le spalle al pubblico.



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Parte un video con immagini di nuvole e l’Adagietto Sinfonia n.5 di Mahler, mentre Federica e
Giulia leggono la poesia “Le nuvole” di Fabrizio De Andrè.
Scena di Diomira
I bambini si dispongono in tre gruppi e recitano il testo di Calvino
1° gruppo: …Diomira, la città con sessanta cupole d’argento, statue in bronzo di tutti gli dei, vie
lastricate in stagno, un teatro di cristallo, un gallo d’oro che canta ogni mattina su una torre.
2° gruppo: Tutte queste bellezze il viaggiatore già conosce per averle viste anche in altre città. Ma
la proprietà di questa è che vi arriva una sera di settembre, quando le giornate s’accorciano e le
lampade multicolori s’accendono tutte insieme sulle porte delle friggitorie, e da una terrazza una
voce di donna grida:uh!,
 3° gruppo: gli viene da invidiare quelli che ora pensano d’aver già vissuto una sera uguale a questa
e d’esser stati quella volta felici.
Scena di Ottavia. Al ritmo di una pizzica entrano dieci bambine vestite di bianco: eseguono la
danza, durante la quale costruiscono, con alcune bende, una ragnatela per rappresentare la città di
Ottavia.Lasciano la ragnatela sul palco ed escono.
Scena di Procopia. Uno alla volta entrano i dieci bambini vestiti di nero e col volto coperto da una
maschera bianca. Ognuno di loro si muove di un proprio movimento molto accentuato.
S’incontrano. Alla fine si dispongono in fila.
Finale
Buio. Quando tornano le luci i bambini rientrano coi loro cappotti logori ed i loro cappelli di
giornale ricostruendo la prima scena dello spettacolo.
Dario: Non so quando abbiate avuto il tempo di visitare tutte le città che mi descrivete. A me
sembra che non vi siate mai mossi da questa discarica…

Andrea: Forse questo nostro viaggio è solo il sogno di piccoli straccioni che stanno rovistando in
uno scarico di spazzatura,

Alessandro: In mezzo a rottami arrugginiti…

Alice: …a brandelli di stoffa

Tutti insieme: Siamo solo piccoli straccioni ma sappiamo coi sogni far risplendere i tesori
dell'Oriente.




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SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                LA RETE DEL TELAIO
                                     2011/2012

Scuola Primaria Don Gnocchi

Classe 4B

Titolo del progetto: corso di acquerello (tecnica steineriana)

Ambito: espressione artistica

Presentazione del      percorso     (obiettivi,   metodologia,    strumenti   e   materiali   utilizzati,
collaborazioni…)

Obiettivi: scoprire l’intensità e la luminosità dei colori primari e successivamente la formazione
degli altri colori utilizzando solamente l’unione dei primari;
acquisire la tecnica della pittura ad acquerello; rappresentare l’immagine che una storia ascoltata
suggerisce all’immaginazione; realizzare il ritratto di un compagno; sviluppare la capacità di
concentrazione

Metodologia: raccontando una fiaba della tradizione popolare dei fratelli Grimm, la specialista
invita i bambini ad entrare in un’atmosfera sognante e a venire in contatto con le proprie emozioni;
dopo questo momento i bambini fanno alcuni giochi con le dita delle mani accompagnati da
filastrocche e canzoncine; a questo punto si procede con la tecnica della carta bagnata e alla
distribuzione del pennello e dei colori.

Strumenti e materiali: pennelli con pelo di bue, acqua, carta ruvida o cotonata, colori naturali della
Stockmar (giallo, rosso, blu), spugne per bagnare il foglio, piattini e recipienti vari

Collaborazioni: specialista con formazione presso scuola steineriana

Evento/prodotto finale: cartelletta individuale con i lavori effettuati




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SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                  LA RETE DEL TELAIO
                                       2011/2012

Scuola Primaria Don Gnocchi

Classe 4B

Titolo del progetto: “Caro albero come ti chiami”

Ambito : scientifico

Presentazione del       percorso    (obiettivi,   metodologia,     strumenti    e   materiali    utilizzati,
collaborazioni…)

Obiettivi: osservare e riconoscere alcune specie arboree tipiche del nostro territorio.
Stimolare la curiosità e lo spirito di osservazione offrendo gli strumenti per riconoscere ed
apprezzare la bellezza e la varietà del mondo naturale, in modo da acquisire la consapevolezza della
necessità di rispettare e tutelare l’ ambiente naturale in cui viviamo.

Metodologia: primo incontro in classe con due guardie forestale per conoscere ed osservare diverse
specie arboree. Gioco conclusivo di ripasso sulle nozioni apprese.
Uscita didattica sul territorio al parco del Belgiardino.

Strumenti e materiali: materiali scientifici, schede di osservazione, rami,foglie,fiori di vari tipi.

Evento/prodotto finale: mostra pubblica con manufatti e/o cartelloni.




                   SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                              LA RETE DEL TELAIO
                                   2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi

Classe 4B

Titolo del progetto: “Ci metto il naso”

Ambito : scientifico-tecnologico

Presentazione del       percorso    (obiettivi,   metodologia,     strumenti    e   materiali    utilizzati,
collaborazioni…)

Obiettivi: Questo percorso ha l’obiettivo di fornire l’opportunità di verificare che i rifiuti, oggetto di
raccolta differenziata, vengono effettivamente riciclati, riutilizzati.

Metodologia: si è verificato l’intervento di un esperto per una lezione in classe al fine di fornire
l’opportunità di conoscere ed approfondire le argomentazioni relative allo smaltimento dei rifiuti e
la raccolta differenziata.


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Strumenti e materiali: vari materiali riciclabili: carta, plastica, alluminio…

Evento/prodotto finale:ricerca ed approfondimento sugli argomenti trattati.




                     SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                LA RETE DEL TELAIO
                                     2011/2012


Scuola Primaria Don Gnocchi

Classe 4B

Titolo del progetto: suoniamo la melodica

Ambito : espressione artistica

Presentazione del      percorso    (obiettivi,   metodologia,     strumenti      e   materiali   utilizzati,
collaborazioni…)

Obiettivi: imparare a leggere e a scrivere la notazione musicale convenzionale; la durata delle note e
le pause; associare la nota letta al tasto dello strumento e suonarlo usando il dito corretto; cantare e
suonare semplici brani rispettando il tempo del metronomo e con l’accompagnamento di una base
musicale

Metodologia: lettura e scrittura di una nota sul pentagramma; ricerca della nota sullo strumento ed
esercitazioni con le dita per suonare il tasto con il dito più adeguato; scrittura di un breve brano;
lettura collettiva ed individuale; canto del brano; esecuzione con lo strumento.

Strumenti e materiali: melodica; quaderno con pentagramma; cd con basi musicali e metronomo

Evento/prodotto finale: esecuzione collettiva di semplici brani




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SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                              LA RETE DEL TELAIO
                                   2011/2012
Scuola Primaria Don Gnocchi

Classe 5A

Titolo del progetto LE CARTE RACCONTANO

Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica)

Ambiti: linguistico, storico, teatrale, espressivo artistico e letterario.

Presentazione del        percorso    (obiettivi,   metodologia,     strumenti    e    materiali   utilizzati,
collaborazioni…)
Premessa

L'attività teatrale offre al bambino la possibilità di giocare con la fantasia,di assumere ruoli e vivere
situazioni fantastiche o reali. A teatro si gioca con gli altri, si balla, si imita,ci si trasforma,si ride e
si conosce, si conoscono storie che ci fanno meditare,discutere,arrabbiare e che ci fanno crescere.

Obiettivi
    I linguaggi artistici come contenitori ed esaltatori di codici comunicativi;
    sviluppare la sicurezza di sé e l’autostima;
    far acquisire capacità relazionali fondate sul senso civico, sul rispetto degli altri e della
       diversità e dell’ambiente;
    usare il corpo e la voce per interpretare e raccontare;
    scoprire il gioco teatrale e saper drammatizzare.

Metodologia, strumenti e materiali utilizzati:
    laboratori teatrali;
    letture e discussioni in classe di brani storici e letterari relativi all’argomento teatrale;
    ricerca di usi e costumi relativi alle epoche storiche trattate con l’utilizzo di internet;
    costruzione di oggetti di scena con materiali riciclabili;
    costumi e scenografie;
    utilizzo di musiche varie.

Collaborazioni:
    Esperta del Laboratorio degli Archetipi.

Evento/prodotto finale

Il 18 maggio 2012 nella struttura del “Teatro Alle Vigne” di Lodi: spettacolo teatrale.




                                     LE CARTE RACCONTANO


                                                                                                          43
Musica/luci          Personaggi/azioni          Trama

                                                Scena prima
  1Musica bosco
  (verso civetta o               Narratore 1 In mezzo a un fitto bosco, un castello dava rifugio a
          uccelli)                              quanti la notte aveva sorpreso in viaggio: cavalieri,
                                                dame e semplici viandanti, certamente ospiti di
                                                passaggio,sedevano attorno ad un desco illuminato da
                                                luci fioche.
                                                I commensali erano tutti belli di persona e ben vestiti,
2Musica                                         pronti ad intrecciare conversazioni e scambiarsi i
Taikatalvi –                                    resoconti delle avventure trascorse, ma, a questa mensa,
Nightwish 2.30                                  diversamente da ciò che avveniva negli altri castelli,
strumentale          i bambini avanzano in      nessuno profferiva parola. Quando uno degli ospiti
sfumare              mezzo al pubblico,         voleva chiedere al vicino che gli passasse il sale o lo
                     arrivando da più parti     zenzero, lo faceva con un gesto, e ugualmente con gesti
                     1° gruppo                  si rivolgeva ai servi perché gli versassero del vino o gli
                                                tagliassero una fetta di carne.


                                               “Nobile cavaliere ,che piacere incontrarvi,
                                 1° cavaliere percorriamo questo sentiero in compagnia; la notte è
                                              buia, presto arriveremo a quel castello…”

                                              “Quale? Ah…Eccolo, illuminato dalla luna, chissà chi è
                                 2° cavaliere il signore di quel maniero.
                                              Presto acceleriamo il passo, abbiamo bisogno di
                                              riempire lo stomaco e riposarci vicino ad un camino”
                                              “ Si sente un buon odore di arrosto, mi viene voglia
                                 3° cavaliere di..”


                     2° gruppo
                                              “ Ragazzi, dove andiamo questa sera?”
                                 1° ragazzo/a “ Al pub, quello isolato, dopo il bosco,ma sì, quello che
                                 2° ragazzo/a sembra un castello!”
                                              “Sì, mi piace!”
                                 3° ragazzo/a “ Ma lo sai cosa è successo l’altra sera?”
                                 4° ragazzo/a

                     Camminano insieme
                     verso il palco parlando.
                     Le parole si perdono
                     mentre salgono
                     muovono solo la bocca
                     e qui altri bambini
                     ,seduti intorno al
                     telo/tavolo simulano di
                     cenare.



                                                                                                       44
Narratore 1 I gesti erano accompagnati dal movimento delle labbra,
Poi la stessa     Entrano le bambine e     ma dalle singole bocche non usciva alcun suono.
musica cantata    mimano le azioni.        Parlavano i loro occhi,dai quali si leggevano la
                  (scena del banchetto:    rassegnazione e il rammarico di non poter comunicare.
                  finzione di mangiare ,
                  richieste con
                  movimento della bocca
                  e gesti, servi che
                  versano vino ecc.)
                  Yassine batte le mani a
                  commensali.
                  Narratore 1
                                              Ad un certo punto il castellano pose sul tavolo un
                              Narratore 1     mazzo di carte da gioco.
                  Tutti escono, entrano i      Erano diverse , con disegni o forse simboli, mai viste
                  4 con le carte. vanno al    prima.
                  centro gettano le carte,    I commensali presero a spargere le carte sul tavolo
                  ne entrano 4 per
                  cercare la loro, poi
                                              come per imparare a riconoscerle, erano come
3 musica          entrano tutti cercano la    ipnotizzati , non riuscivano a staccare gli occhi da
Slow, love,slow   propria.                    quelle tessere , come se vi conoscessero qualcosa di
Nightwish 5.30                                familiare.


                              Narratore 1     Uno di loro, forse un cavaliere, bruno e valoroso , prese
                  Orlando prende una          una carta, la mostrò agli altri, poi ne prese un’altra e poi
                  carta, la guarda poi la     un’altra ancora , tutti lo guardavano , in attesa… Ed
                  mostra agli altri ed        egli iniziò a raccontare la sua storia.
                  infine al pubblico; ne
                  prende un’altra (stessa
                  trafila) … compone la
                  sua storia.

                  Entrano le carte le carte
                  giganti (ballo)

                                              Scena seconda:
                             Narratore 2
                                              Dall’aspetto ,il giovane sembrava un cavaliere,avvezzo
                  Orlando è seduto, si        alla guerra,ma il suo sguardo era vagante e stanco. Era
                  guarda intorno, si alza,    Orlando, il famoso paladino di Carlo Magno,valoroso
                  va all’angolo sinistro      ma inquieto ed innamorato della bella Angelica .
                  del palco e fa cadere le
                                              Aveva percorso lunghi sentieri ed affrontato grossi
                  carte.
                                              pericoli per ritrovarla, finché, esausto, sotto un cocente
                                              sole,si ritrovò in una foresta.
                  Angelica attraversa il
                  palco (Viola, Aurora,
                  Paola, Martina).            Pausa
       4Musica
 Arabesque 2.43 Entrano i costruttori
                  della foresta con
                  adesivo e tracciano un
                  reticolo. Si forma la
                  foresta vivente che
                  cerca di ostacolare


                                                                                                        45
Orlando nel cammino.
                   Orlando cade, si rialza
                   e così via
                              Narratore 2 Questa , sapendo quale triste notizia lo stava aspettando,
                                                sembrava schiudersi malvolentieri all’avanzare del
                   .                            paladino, gli aghi degli abeti farsi irti come aculei
                                                d’istrice, le querce gonfiare il torace muscoloso dei loro
                                                tronchi, i faggi sradicare le radici dal suolo per
                                                contrastagli il passo.
                   Voci degli alberi
                                                Tutto il bosco pareva dirgli:
                                       Pinte
                                                ” Non andare!
                                    Aquino
                                           Perché diserti i polverosi campi di guerra e ti avventuri
                                  Federico in questa selva vivente?

                                  Samuele       Il bosco dell’amore, Orlando, non fa per te!

                                       Vighi
                                                Stai inseguendo un nemico
                                    Casian
                                                dal quale non puoi proteggerti

                                        tutti   Dimenticati di Angelica!
                                       Chen Angelica! Angelica!

                                                Ritorna alla battaglia.”
5 musica
                             Narratore 2
  Song of myself
     Nightwish
                   Orlando gira fra gli
aaa                alberi e osserva le          Ma certo Orlando non prestava orecchio a questi
46 abbassare       scritte sui tronchi.         ammonimenti e girando intorno vide incisi con scritte
                   Inizia la sua sofferenza     molti alberelli e, non appena ebbe gli occhi fermi e fissi
                   e si fa cupo in volto.       con maggior attenzione fu sicuro che furono scritti dalla
                                                dea del suo cuore . Tante erano le lettere:Angelica e
                   Orlando si ferma in          Medoro , Angelica e Medoro… e tanti erano i chiodi
                   mezzo al palco, gli          con i quali Cupido gli feriva e pungeva il cuore. Si
                   alberi si stringono          sforzava di credere che fosse un' altra Angelica ad aver
                   intorno a lui, egli cade     scritto il suo nome sul quella corteccia. Lesse tre,
                   in ginocchio, gli alberi     quattro, sei volte, l'infelice, ed ogni volta (che leggeva)
                   si aprono e Orlando          si sentiva in mezzo al petto afflitto stringere il cuore con
                   rimane solo .                mano gelida.
                                                Andò in mezzo al bosco, dove è più fitto e scuro e poi
                                                quando si accorse di essere solo, con grida e urla aprì le
                                                porte al dolore.
                 Gli alberi partecipano
                 al dolore di Orlando
          alzare (con movimenti) .              pausa
                 Orlando porta le mani
                 alla testa, inizia la          Poi qualcosa si ruppe in lui,saltò,si fulminò, si fuse, e
                 pazzia Ritorna al              tutt’a un trattogli si spense il lume dell’intelletto e restò

                                                                                                           46
centro, cade a terra e     al buio; tutta la foresta piangeva insieme a lui, che fine
musica 05 BIS       piange.                    aveva fatto il ragionevole Orlando?
Andare a 6.54
                    Appare la luna sullo
                    sfondo.



                                               Il suo intelletto se ne era andato per sempre, via dalla
                                               Terra, sulla Luna.
                                Narratore 3
                    Bambini intorno al         Scena terza
                    tavolo,
                    Astolfo si alza ,sorride
                    e come se giocasse       Tra i commensali che non avevano ancora raccontato
                    prende la carta e la fa  nulla c’era un tipo leggero come un fantino o un
                    volare                   folletto, che ogni tanto saltava su in guizzi e trilli come
                    in alto, la carta cade , se il mutismo suo e nostro fosse per lui un’occasione di
                    Astolfo la prende e la divertimento senza pari.
                    mostra al pubblico.      Il castellano lo invitò a raccontare porgendogli la carta
                                             che più lo rappresentava :il cavaliere sul cavallo alato.
                    Entrano le 4 carte       Quel tipetto sorridente avanzò una mano, ma invece di
                    giganti (ballo) e le 2   prendere la carta la fece volare con uno scatto
                    zingare                  dell’indice sul pollice. Come una foglia al vento, la
                                Narratore 3
                                             carta ondeggiando si posò sul tavolo e così iniziò una
                    In scena il re,          nuova storia.
                 l’indovino e le fate.
                 Prima Astolfo va dal
       06 musica re, si inginocchia        Astolfo si chiamava il cavaliere inglese, paladino di
Slow, love,slow  davanti a lui mentre il   Carlo Magno, chiamato dal suo re che gli disse:
Nightwish dal ? re parla.                  ”Tu certo , Astolfo, sai che il principe dei nostri
                                           paladini, Orlando mio nipote , ha perso il lume che
                                           distingue l’uomo e le bestie savie dalle bestie e dagli
07Musica                                   uomini matti, e adesso corre ossesso i boschi e
signore degli                              cosparso di penne d’uccelli risponde solo al pigolio dei
anelli -may it be                          volatili come se altro linguaggio non intendesse.
                                            Il guaio è che alla pazzia lo ha spinto Eros, dio pagano
                                           che più è represso e più devasta.
                                            Abbiamo bisogno di lui per la battaglia, va Astolfo,
                               Narratore 3 rintraccia il senno d’Orlando dovunque si sia perduto e
                                           riportalo; è la sola nostra salvezza! Corri! Vola!” .
                    Poi si alza, indeciso
                    non sa che strada
                    prendere, infine si        Astolfo cosa doveva fare? Dove doveva andare? Un
                    dirige verso l’indovino    indovino poteva aiutarlo, un vecchio che rovescia il
                    che ha in mano una         tempo irreversibile e prima del prima vede il dopo. Il
                    clessidra                  mago lesse lo scorrere dei grani di sabbia nella
      08Musica                                 clessidra .
   signore degli                               “E’ in cielo che tu devi salire, Astolfo, su nei campi
           anelli                              pallidi della Luna, dove uno sterminato deposito
  The great river                              conserva dentro ampolle messe in fila, le storie che gli
                                               uomini non vivono, i pensieri che bussano una volta alla

                                                                                                          47
Infine va dalle fate che soglia della coscienza e svaniscono per sempre, le
                    gli consegnano delle     particelle del possibile scartate nel gioco delle
                    ali. Escono tutti tranne combinazioni, le soluzioni a cui si potrebbe arrivare e
                    Astolfo                  non si arriva”.
                                             Per salire sulla Luna Astolfo si recò dalle fate che
                    La luna (Aurora) gli
                                             allevano i cavalli alati.
                    viene incontro come
                    per il senno di Orlando.
                                             Montò in sella all’Ippogrifo bianco e prese il largo nel
                                Narratore 3 cielo,passò il cerchio di fuoco , da lontano la Luna
                    Astolfo approda sulla    crescente gli venne incontro.
                    luna, qui vagano i
                    fantasmi, (Bambini
                    vestiti di bianco con le
                    maschere) egli cerca il
                    senno facendosi largo     Planò su una distesa bianca,di ghiaccio. Qui vagavano
                    tra la folla, ma          come fantasmi i desideri dispersi,i complotti, le
09 musica           disperato non lo trova.   speranze di guadagno,le adulazioni. Astolfo cercò tra
                                  Narratore 3
 Turn Loose The                                quella “folla” il senno di Orlando ma non riuscì a
    Mermaid                                    trovarlo.
                    Seduto , con la penna e
   Nightwish        la pergamena in mano
                    c’è il poeta che scrive,
Luce rossa per il   pensa,corregge e
cerchio di fuoco,   farfuglia.
poi tutta Bianca                               Finalmente incontrò un abitante col calamo in mano,
per la luna.        Astolfo si mette in        un poeta. Questi era intento a interpolare nel suo ordito
                    disparte e guarda .        le rime ,le fila degli intrecci, le ragioni e le sragioni.
                    Entra il corvo, gira       Astolfo si avvicinò e gli chiese cosa cercasse in quei
                    intorno al poeta….poi      campi bianchi e desolati. Il poeta così rispose:
                    se ne va.



                                               “Un corvo volò da me

                                               Una così prode creazione

                    Entra il gufo….. poi se    Vidi la sua anima, invidiai il suo orgoglio
                    ne va.
                                               Ma non avevo bisogno di nulla che avesse
10 Musica
 the crow,the
cro…


                                               Un Gufo venne da me

                                               Vecchio e saggio
                    Entra lentamente la
                    colomba, con timore si     Imparai i suoi modi, invidiai la sua saggezza
                    avvicina al poeta, si
                    ferma ai suoi piedi, il    Ma non avevo bisogno di nulla che avesse
                    poeta l’accarezza poi
                    la colomba prende il
                    volo…

                                                                                                      48
Una colomba venne da me

                                      Non ebbe paura

                                      Si riposò sul mio braccio

                                      Toccai la sua calma, invidiai il suo amore

                                      Ma non avevo bisogno di nulla che avesse

                                      Non cerco amore
           Entra il cigno, danza
           intorno al poeta, poi se   Non cerco fede
           ne va…..
                                      Né saggezza né orgoglio

                                      Cerco invece l'innocenza.



                                      Un bianco cigno venne a me

                                      Il lago specchiò la sua dolce bellezza

                                      Baciai il suo collo, adorai la sua grazia

                                      Ma non avevo bisogno di nulla che potesse dare

                                      Non cerco amore

                                      Ne ho avuta la mia parte
                      Narratore 3 Né bellezza né riposo

           Il poeta esce di scena,
           Astolfo lo insegue ma
                                      Cerco invece la verità.
           ritorna al centro, trova
           l’ampolla con il senno,
           ma improvvisamente
           un forte vento (tulle
           azzurro ) spazza via
           tutto portando via         Astolfo pensò:”Se costui abita nel bel mezzo della
           l’ampolla ad Astolfo.      Luna, - o ne è abitato, come dal suo nucleo più
                                      profondo, - ci dirà se è vero che essa contiene il rimario
                                      universale delle parole e delle cose, se essa è il mondo
                                      pieno di senso, l'opposto della Terra insensata.
                      Narratore 3

           Entra il poeta che
11Musica prende la carta gigante


                                                                                              49
While your lips bianca e la mostra al
   are still red pubblico.
    Nightwish


                            Narratore 3
                                           No, la Luna è un deserto, - questa era la risposta del
                 Entrano tutti , si        poeta, a giudicare dall'ultima carta scesa sul tavolo: la
                 formano gruppetti che,    carta bianca - da questa sfera arida parte ogni discorso
                 a secondo della           e ogni poema; e ogni viaggio attraverso foreste,
                 variazione della musica   battaglie, tesori, banchetti, alcove ci riporta qui, al
                 ripetono i movimenti.     centro d'un orizzonte vuoto.
                 (è il mondo).

                                           Così Astolfo non riportò il senno ad Orlando, che
                                           rimase con i pastori,nella foresta .Senza il valoroso
                                           paladino finirono le vittorie e le sconfitte, i tradimenti e
                                           le gelosie, l’odio e l’inganno; ci si dimenticò della
                                           guerra.
                                           Dalla terrazza del cielo Astolfo guardava in giù,tutta
                                           l’umanità era lì sotto i suoi occhi, la stava osservando,
                                           per la prima volta, da un punto di vista diverso. Ne vide
                                           tutta la vanità e l’inconsistenza e per questo si
    12Musica                               domandò: Ma ..che cos’è dunque la pazzia? E la
Immaginaerum                               normalità?...”
   Nightwish                               A volte la normalità è frenesia dilagante, azzeramento
                                           di sentimenti, apparenza priva di sostanza. Perciò siamo
                                           tutti costretti, per rendere sopportabile la realtà, a
                                           coltivare in noi qualche goccia di pazzia.




                                                                                                    50
SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO
                                LA RETE DEL TELAIO
                                     2011/2012


Scuola Primaria Don Gnocchi

Classe 5A

Titolo del progetto "Oggi, cosa metto nel piatto?"

Ambito Scientifico

Presentazione del percorso
Il progetto si è articolato in due incontri:
- frutta e verdura a chilometro zero: l'operatrice si è presentata in classe con
alcuni tipi di frutta e verdura di stagione ed ha illustrato agli alunni
l'importanza di scegliere prodotti locali. I bambini, divisi in due gruppi, hanno
preparato con ciò che avevano a disposizione piatti originali che hanno poi
mostrato all'altro gruppo e assaggiato,
- il viaggio degli alimenti nel corpo umano: l'operatrice ha raccontato, con
l'ausilio di un disegno del corpo umano realizzato dai bambini, il viaggio degli
alimenti nell'apparato digerente aiutando gli alunni a capire l'importanza delle
scelte alimentari per il mantenimento di un buon stato di salute.

Prodotto finale
Disegni dei piatti realizzati dagli alunni e intitolati secondo la loro fantasia.
Disegni e descrizione delle tappe del viaggio alla scoperta dell'apparato digerente.




                                                                                       51
Progetto circolo 11-12
Progetto circolo 11-12
Progetto circolo 11-12
Progetto circolo 11-12
Progetto circolo 11-12
Progetto circolo 11-12
Progetto circolo 11-12
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Progetto circolo 11-12
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Progetto circolo 11-12
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Progetto circolo 11-12
Progetto circolo 11-12
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Progetto circolo 11-12

  • 1. Verso una Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi a.s. 2011-2012 Direzione Didattica Statale Lodi I° Circolo 1
  • 2. PROGETTO “VERSO UNA SCUOLA AMICA” Anno scolastico 2011/2012 Schema riassuntivo dei progetti realizzati nel Circolo inerenti la Convenzione sui diritti dell’infanzia Scuole dell’ infanzia e scuole primarie I° Circolo - Lodi 2
  • 3. PLESSI DI DIRITTI APPROFONDITI ATTIVITA’ REALIZZATE REALIZZAZIONE - Progetto di Circolo: Intero Circolo “La rete del telaio” Art. 2. Gli Stati adottano tutti i - Festival di teatro: Scuole primarie e provvedimenti adeguati per “Diversa-mente” dell’infanzia evitare ai bambini qualunque “S.F.Cabrini” “Don Gnocchi” forma di discriminazione No a tutti i razzismi: “Colombani” S.Gualtero - riflessione sui temi (Passo 2 del protocollo della discriminazione attuativo) razziale e sul Alcune classi dei vari plessi principio di parità di cittadini trattamento. Scuole dell’infanzia e - Partecipazione primarie alla“catena umana” realizzata in Piazza Vittoria a Lodi in occasione della giornata mondiale contro il razzismo - Realizzazione di un Scuola dell’Infanzia Don prodotto multimediale Gnocchi in power point “Uguali, Scuola dell’Infanzia ma diversi ( Progetto- “Colombani”- S.Gualtero concorso UNICEF:”Io Scuola primarie “De Amicis” come tu..mai nemici S.Gualtero per la pelle) “Don Gnocchi” Classi 3 A- 3 B - Progetto continuità : Liberi tutti nessuno escluso- un poliziotto per amico- Classi quinte scuola primaria (progettazione e “S.F.Cabrini” -ultimo anno realizzazione di un scuola dell’infanzia pannello - tecnica “S.F.Cabrini” cartapesta) 3
  • 4. - Partecipazione a Tutte le scuole del Circolo progetti di solidarietà- realizzazione di un Art. 6 - Gli stati riconoscono mercatino solidale per ad ogni bambino il diritto alla “Asilo per la mamma e Primaria “S.F.Cabrini” vita e assicurano con ogni il bambino di mezzo possibile lo sviluppo e Castelvolturno (Padri la sopravvivenza Comboniani) - Amici di Serena (passo 3- 4-5 del protocollo attuativo) - Raccolta fondi centri Tutte le scuole del circolo liguri alluvionati (scuola di Brugnato) - Partecipazione al Scuola Primaria “S.F.Cabrini” mercato solidale tutte le classi Fuoriluogo - Il coro…un intreccio Scuola primaria “Gramsci” di voci (concerto Montanaso natalizio solidale per Brugnato) - Raccolta tappi: Un Scuole primarie e tappo da donare dell’Infanzia del Circolo” (centro per la cura delle malattie del sangue - Niguarda) Scuola Primaria “S.F.Cabrini” - Presentazione e rappresentazione del Circo Parada : un naso rosso contro l’indifferenza Scuole Primarie “Gramsci”- - Progetto “Ti voglio “S.F.Cabrini” Classi quinte Artt.7- 8 - Gli stati donare” ( progetto riconoscono ad ogni bambino A.O.-AIDO - UST-) il diritto al nome e alla cittadinanza (adatt.) - Conversazioni e Scuola Primaria “Don riflessioni in classe con Gnocchi”- tutte le classi le tirocinanti del Liceo della Formazione. - Realizzazione di 4
  • 5. cartelloni esplicativi Classi Quinte del Circolo - Diritti e doveri nella Costituzione italiana - Diritti e doveri nella Art. 19- Gli stati riconoscono Convenzione sui diritti ad ogni bambino la dell’Infanzia protezione da abusi, violenze - Letture, conversazioni o negligenze (adatt.) e riflessioni sul tema Art. 23 - Gli stati riconoscono ad ogni bambino affetto da disabilità cure e istruzione speciali (adatt.) Art. 24 - Gli stati riconoscono ad ogni bambino il diritto di Scuola Primaria “Don godere buona salute, Gnocchi”- tutte le classi ricevendo, quando malato, cure mediche e farmaci adeguati(adatt.) Art. 27 - Gli stati riconoscono ad ogni bambino il diritto ad uno standard di vita abbastanza buono, cioè ad - Conversazioni e un alloggio, a vestiti e riflessioni in classe cibo(adatt.) con le tirocinanti del Liceo della Formazione. - Realizzazione di Art. 28-29-30-31-32 cartelloni esplicativi Scuola Prim. “Gramsci” Gli stati riconoscono al Montanaso fanciullo il diritto ad avere un’educazione e si impegnano a rendere l’istruzione primaria obbligatoria e gratuita per Scuole Primarie tutti e a promuovere forme di “De Amicis” - istruzione secondaria e “Don Gnocchi” (4 A – 4 B) professionale accessibili a - Il coro…un Scuole dell’Infanzia tutti (adatt.) intreccio di voci “Colombani” 5
  • 6. (concerto natalizio solidale per Brugnato) - Io e tu …mai nemici per la pelle (Progetto Unicef) - Realizzazione prodotti Scuola Primaria multimediali) “Don Gnocchi” - Letture e riflessioni Classi 2 A – 2 B _ 5 B - Realizzazione di cartelloni Scuola Primaria (passi 1 -2 del protocollo “Don Gnocchi” attuativo) Classe VA - Coloriamo la scuola: il telaio magico Scuola Primaria “S.F.Cabrini” Classe VA - Realizzazione “La stanza delle farfalle” sala lettura-biblioteca - Letture mirate alla conoscenza delle Art.29 Sviluppare il rispetto problematiche dell’ambiente naturale sollevate e di Scuole dell’Infanzia e personalità Primarie del Circolo particolarmente significativi - Partecipazione a progetti di educazione ambientale: Scuola primaria “Gramsci” Scuole in campo- Montanaso esplorazioni (passi 4-5-6 del protocollo d’ambiente attuativo) - Uso spazi verdi - Il Paese...un intreccio di storie (mostra in occasione della sagra dei paesi Scuola dell’Infanzia Montanaso e “Colombani” S. Gualtero 6
  • 7. Galgagnano) - “Laura e la natura” animazione presso il mercatino Fuori Luogo- Chiesa S.Cristoforo - Rielaborazione del racconto- Art. 12 - . Gli stati …. Si impegnano a tener conto delle - Filastrocche, Scuole Primarie e opinioni del bambino e a dargli poesie, proverbi dell’Infanzia “S.F.Cabrini”. la possibilità di essere “Don Gnocchi”, “S.Gualtero” ascoltato…. e di esprimere “Gramsci” liberamente un’opinione su qualsiasi materia, dando la giusta considerazione in - Dire, raccontare , relazione disegnare, cantare, alla sua età e al grado di suonare ed maturità ( adatt.) esprimere allegria, tristezza, gioia, paura, amicizia, rabbia, dolore…. - Riflessioni e Primaria e Infanzia conversazioni per l’ “S.F.Cabrini”. “Don Gnocchi” elaborazione dei “Colombani Art. 14 - Gli stati rispettano il copioni, diritto del bambino alla libertà dell’allestimento di pensiero, di coscienza, di teatrale e della messa religione (adatt.) in scena degli stessi ( tema “ Diversa- Art. 13. Il fanciullo ha diritto mente) alla libertà di espressione. - Elaborazione di Questo diritto comprende la copioni, allestimento Scuola primaria”S.F.Cabrini libertà di ricercare, di teatrale, messa in classi quinte ricevere e di divulgare scena informazioni e idee di ogni specie, indipendentemente Primaria e Infanzia - Realizzazione di dalle frontiere, sotto forma “S.F.Cabrini”. “Don Gnocchi” piccoli libri illustrati orale, scritta, stampata o “Colombani con tecniche vari artistica, o con ogni altro mezzo …….. - Partecipazione alla rassegna teatrale presso il Teatro alle Classi II A- II B -5 B Vigne (Teatro degli Scuola Primaria Don Archetipi - Comune di Gnocchi 7
  • 8. Lodi) Scuole Infanzia e Primarie - Coloriamo la scuola (passi 4- 5-6 protocollo - Raccolta del materiale attuativo) elaborato in un libro- documento Scuola Primaria - Comunicare per “S.F.Cabrini” incontrarsi: il sito web Classe III A come strumento per la comunicazione e (passo 4 protocollo attuativo) condivisione - sperimentiamo il blog Scuola infanzia “Colombani” Art.23 - lo stato riconosce - letture : Ognuno è S.Gualtero che i minori mentalmente o speciale” - “Una fisicamente disabili devono gamba dispettosa” condurre una vita piena in - Conversazioni condizioni che favoriscano la - Canzoni loro autonomia e - Svolgimento di partecipazione attiva alla vita semplici mansioni per della comunità e che i compagni disabili possano beneficiare di cure inseriti in speciali in maniera che classe/sezione permettano al bambino con Classi primaria disabilità di crescere come gli - visione “S.F:Cabrini” altri cortometraggio a disegni animati “Gamba Trista” Art.29 - sviluppare nel fanciullo il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali , il rispetto dei suoi genitori, della sua Scuola Primarie identità, della sua lingua e dei suoi valori “S.F.Cabrini” (Classi terze) - “Insieme più sicuri” progetto “Don Gnocchi” culturali, il rispetto dei valori di educazione stradale nazionali del paese nel quale (Provincia - UST) (classe IIB e VA) vive, del paese di cui può Scuole Primarie “S.F.Cabrini essere originario e delle civiltà diverse dalla sua per prepararlo ad assumere le - Progetto di lettura responsabilità della vita in interculturale: io uno spirito di comprensione, leggo per te, tu per 8
  • 9. di pace, di tolleranza, di me Scuola Primarie uguaglianza tra i sessi e di “S.F.Cabrini” - amicizia tra tutti i popoli e - visione spettacolo gruppi etnici, nazionali e teatrale “Nico cerca Classi quinte - classi religiosi (adatt.) un amico” seconde - rielaborazione (passi 2-4- 5-6 protocollo - lettura di immagini Scuola dell’Infanzia attuativo) - conversazione “Colombani” S.Gualtero Art.38 ….gli Stati parti devono prendere ogni - Letture e riflessioni possibile misura per Scuola Primaria garantire cura e protezione ai fanciulli colpiti da un conflitto “S.F.Cabrini” - armato. Classe V A (passo 4- 5 protocollo attuativo) - Letture , riflessioni - Visione materiale Scuola primaria “S.F.Cabrini” Art.42 - Gli stati si filmico e/o alcune classi impegnano a far conoscere i multimediale: principi della Convenzione a. David e Jamal con mezzi adeguati sia agli b. Il circo della farfalla adulti sia ai minori c. Gamba Trista - Mostra fotografica sui Scuola Primaria (passo 5 protocollo attuativo) diritti del bambino nel “Don Gnocchi” modo La tabella rappresenta uno schema di sintesi dei progetti realizzati nel Circolo, attinenti la conoscenza e l’applicazione della Convenzione per i diritti dell’Infanzia. I prodotti realizzati sono a disposizione o esposti nelle singole scuole. 9
  • 11. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola dell’Infanzia S. Gualtero Sezione A, B. Titolo del progetto Il Natale nel telaio dell’arte. Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica) Il sé e l’altro. I discorsi e le parole. Linguaggi ,creatività, espressione. Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati, collaborazioni…) Obiettivo: Rienterpretare in modo creativo grafico-pittorico alcune opere d’arte inerenti la Natività e il S.Natale Inizio progetto : Novembre Fine progetto: Dicembre Materiale e tecniche utilizzate: Visione di immagini di autori vari. Tempere , pennelli, pastelli a cera, cartoncino, pastelli, pongo, carte di vario tipo, forbici, colla, collage, acquerelli, materiale di recupero. Evento/prodotto finale : Cartelloni di gruppo, elaborati personali, raccolta di materiale fotografico. 11
  • 12. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola dell’infanzia S. Gualtero Sezione A, B, C. Titolo del progetto Riqualifichiamolo” Il fiume Adda da punto di separazione ad elemento di aggregazione”. Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica) Il sé e l’altro. I discorsi e le parole. Linguaggi, creatività, espressione. La conoscenza del mondo. Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati, collaborazioni…) Obiettivo: Conoscere il fiume nei suoi vari aspetti (fisico, flora,fauna ) all’interno delle tradizioni locali. Il progetto ci vede coinvolte con l’Istituto Bassi di Lodi. Inizio progetto : Gennaio Fine progetto: Febbraio Materiale e tecniche utilizzate: Pennarelli, pastelli, acquerelli, carte di vario tipo, collage, tecnica strappo, forbici, colle, disegno a matita. Evento/prodotto finale : Cartelloni di gruppo di rappresentazioni grafico-pittoriche che rappresentano il fiume Adda, la battaglia sul fiume Adda di Napoleone, la Morta, il campo delle lavandaie. 12
  • 14. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Percorso di intercultura Dalla rete di un telaio dove tutti i fili sono importanti e determinanti per la realizzare un’opera, al Progetto L2 della Scuola dell’Infanzia Archinti “Parolando”, alla ricerca delle parole per stare bene insieme. E’ stato un progetto  semplice nella sua struttura: tre gruppi di bambini, un’insegnante referente, un appuntamento settimanale, un luogo di ritrovo, i riti di gruppo, un’attività gioco stimolante e coinvolgente;  fruibile nello svolgimento: un approccio conoscitivo... per entrare nel mondo degli altri, per conoscerlo, per farne parte;  operativo nei risultati una prospettiva di aspettative, la capacità di riconoscere nell’altro un ricchezza. E’ stata un’ esperienza coinvolgente per insegnanti e bambini, perché tutti impegnati nella ricerca delle mille parole che ci servono per stare insieme agli altri; ricca perché tutti hanno avuto la possibilità di esprimersi, di farsi scoprire e poi conoscere, di raccontare di sé attraverso il gioco; utile perché tutti hanno scoperto che le parole ci avvicinano all’altro, ma non solo, le parole, unite le une alle altre, aprono mondi possibili e meravigliosi.... Per i bambini di 3 e 4 anni il saluto, la richiesta, il commento: fili che ti portano verso l’altro ed ecco costruita la relazione ...una tela di mille colori Per i bambini di 5 anni la spiegazione, la descrizione, il racconto: fili che si intrecciano di sentimenti ed emozioni, ed ecco realizzata una tela che rappresenta l’immaginario collettivo. Questo in sintesi il percorso sperimentato e vissuto dai bambini del gruppo interculturale nella nostra scuola. 14
  • 15. DIVERSA-MENTE “REBECCA CHI VORRESTI ESSERE” Copione spettacolo a.s.2011-2012 ENTRA REBECCA ...BALLA VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?” ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA REBECCA PARLA “ Vorrei essere un pesce (gesti)...e ho bisogno del mare(con gesto di richiamo) ------------------------------------------------------------------------------------------------- ENTRA IL MARE...BALLA ...SI POSIZIONA ENTRANO I PESCI...BALLANO CON REBECCA ... PARLANO....POI CON UN TOCCO LI SALUTA (TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL PALCO -------------------------------------------------------------------------------------------------- REBECCA SI ALZA ...BALLA VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?” ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA REBECCA PARLA “ Vorrei essere un Barbagianni (gesti)...e ho bisogno delle nuvole e del cielo (con gesto di richiamo) -------------------------------------------------------------------------------------------------- ENTRANO LE NUVOLE...BALLANO ...SI POSIZIONA ENTRANO GLI ALBERI...BALLANO.....SI POSIZIONANO ENTRANO I BARBAGIANNI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN TOCCO LI SALUTA(TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL PALCO ENTRA REBECCA ...BALLA -------------------------------------------------------------------------------------------------- VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?” ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA REBECCA PARLA “ Vorrei essere coccodrillo (gesti)...e ho bisogno del sole (con gesto di richiamo) ------------------------------------------------------------------------------------------------- ENTRA IL SOLE...BALLA ...SI POSIZIONA ENTRANO I COCCODRILLI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN TOCCO LI SALUTA (TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL PALCO -------------------------------------------------------------------------------------------------- REBECCA SI ALZA ...BALLA VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?” ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA REBECCA PARLA “ Vorrei essere un tucano (gesti)...e ho bisogno ancora di te amico sole (con gesto di richiamo) -------------------------------------------------------------------------------------------------- 15
  • 16. ENTRANO I TUCANI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN TOCCO LI SALUTA(TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL PALCO -------------------------------------------------------------------------------------------------- REBECCA SI ALZA ...BALLA VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?” ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA REBECCA PARLA “ Vorrei essere un camaleonte (gesti)...e ho bisogno deI fiori (con gesto di richiamo) -------------------------------------------------------------------------------------------------- ENTRANO I FIORI...BALLANO ...SI POSIZIONANO ENTRANO I CAMALEONTI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN TOCCO LI SALUTA(TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL PALCO -------------------------------------------------------------------------------------------------- REBECCA SI ALZA ...BALLA VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?” ENTRA IL SOGNO ...BALLA PER TRASFORMARLA REBECCA PARLA “ Vorrei essere un gatto (gesti)...e ho bisogno ancora di voi fiorellini (con gesto di richiamo) ------------------------------------------------------------------------------------------------- ENTRANO I GATTI...BALLANO CON REBECCA ...PARLANO...POI CON UN TOCCO LI SALUTA(TUTTI) E LI MANDA FUORI...POI SI RISIEDE AL CENTRO DEL PALCO -------------------------------------------------------------------------------------------------- REBECCA SI ALZA ...BALLA VOCE FUORI CAMPO “Rebecca chi vorresti essere ?” REBECCA PASSEGGIA GESTICOLANDO...POI AL CENTRO DEL PALCO REBECCA PARLA “ Ora basta giocare ...vorrei essere semplicemente Rebecca (gesti)... per essere abbracciata dalla mamma prima di dormire ------------------------------------------------------------------------------------------------- ENTRA LA MAMMA...girotondo con Rebecca...abbraccio con coccola VOCE FUORI CAMPO “Rebecca e’ importante essere stessi” REBECCA RISPONDE “ si!!!!! ....e poi ...poi posso giocare quando voglio ad essere un .... VOCE FUORI CAMPO “pesce,un barbagianni,un coccodrillo,un tucano,un camaleonte,un gatto ESCONO TUTTI GLI ANIMALI SI POSIZIONANO IN SEMICERCHIO CO IL SOGNO E AL CENTRO REBECCA CON LA MAMMA SALUTO 16
  • 18. PROGETTO SCUOLA AMICA Abbiamo partecipato al progetto Unicef per Scuola Amica realizzando un spot IO COME TU, MAI NEMICI PER LA PELLE, per l’uguaglianza dei diritti e contro ogni forma di emarginazione. Con una presentazione power point i bambini hanno animato una filastrocca che, pur non nascondendo le diversità, mette in evidenza l’uguaglianza e il confronto con gli altri come momento di arricchimento personale per tutti. Il 16 Dicembre 2011 abbiamo presentato il nostro spot al Comitato Provinciale di Lodi, ricevendo l’attestato di partecipazione e classificandoci al secondo posto tra le scuole dell’infanzia per l’originalità dell’idea e la gradevole realizzazione. GIORNATA MONDIALE CONTRO IL RAZZISMO Il 21 Marzo 2012 abbiamo ricordato la giornata mondiale contro tutti i razzismi. Noi abbiamo partecipato con il gruppo dei bambini di 5 anni dimostrando con la nostra presenza l’importanza di sentirci tutti uguali, tutti amici dove nessuno è diverso. Questa manifestazione ha rappresentato una tappa del percorso intrapreso per il progetto Scuola Amica promosso dall’UNICEF. I bambini hanno condiviso questo momento formando una grande catena umana. Nello stesso momento in tutte le piazze del mondo si è levato un unico grande “NO” al razzismo. 18
  • 19. PROGETTO INTERCULTURA Il progetto intercultura è sempre un’occasione per migliorare l’acquisizione della lingua italiana, per sentirsi “protetti”, “ascoltati” e “valorizzati” attraverso attività di forte interesse emotivo. I bambini stranieri si sentono così protagonisti di questa esperienza e rafforzano la propria autostima. Le attività vengono proposte suddividendo i bambini in gruppi di livello: -un unico gruppo eterogeneo per età Le proposte permettono a ciascun bambino un rilevante arricchimento lessicale e una maggiore capacità di rielaborazione personale. Le esperienze proposte attraverso l’utilizzo di immagini, fiabe,giochi scaricati da internet per la costruzione di un maxi gioco dell’oca (vedi foto) realizzato con fotografie, attivita’ grafico- pittoriche, elaborati dei bambini , utilizzo di materiale di recupero. 19
  • 20. DIVERSA-MENTE ATTRAVERSO GLI OCCHI DEL CUORE Laboratorio di Teatro Questa è la storia di un’amicizia, la storia di Quasimodo ed Esmeralda. E’ anche una storia senza tempo, adatta a ieri e a oggi, che racconta come la diversità può essere fonte di scherno e derisione, se vista soltanto con gli occhi della superficialità perché se Quasimodo è diverso nelle apparenze, non lo è nel modo di amare, di vivere e di provare dei sentimenti. Durante una grande festa, dove tutti giocano a fare i diversi, la sua diversità diventa pretesto per cacciarlo, allontanarlo e imprigionarlo. Il difficile compito di Esmeralda sarà quello di dimostrare ai soldati del re, alle persone del popolo e a tutti coloro che si fermano all’esteriorità che si può essere diversi fuori, ma che la vera amicizia sa superare tutti gli ostacoli perché solo sapendo apprezzare le vere qualità di ogni persona si può vivere con amore e serenità: se tutti usassimo il cuore, ci si aprirebbero orizzonti migliori davanti. 20
  • 21. SCUOLA PRIMARIA DE AMICIS 21
  • 22. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola primaria “ DE AMICIS” Tutte le 5 classi Titolo del progetto: LA RETE NEL TELAIO : INTRECCI DI COLORE Ambito : espressione artistica Obiettivi: esprimere sensazioni emozioni esperienze personali, sperimentando materiali e tecniche diverse usare gli elementi del linguaggio visivo: il segno, il colore realizzare manufatti metodologia attraverso un laboratorio di creatività, gli alunni hanno avuto l’opportunità di esprimere sensazioni ed emozioni utilizzando creativamente il colore attraverso varie tecniche; hanno realizzato semplici quadretti che sono stati esposti nella festa di primavera. Materiali vari Collaborazioni : il progetto si è avvalso della collaborazione dell’esperta Simona Aiolfi. Prodotto finale Semplici quadretti che verranno esposti alla “festa di primavera” (30 marzo 2012). 22
  • 23. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola Primaria “ DE AMICIS” Tutte le classi del plesso Titolo del progetto: UN CORO IN OGNI SCUOLA Ambito : ESPRESSIONE ARTISTICA OBIETTIVI:  Diffondere la cultura musicale stimolando e suscitando l’interesse per il canto  Sviluppare le capacità percettive dell’udito e della memorizzazione.  Acquisire competenze nella pratica vocale e della coralità  Favorire situazioni di appartenenza ad un gruppo condividendone con impegno gli obiettivi sociali e multidisciplinari. METODOLOGIA Gli alunni sono guidati dal prof. Carlo Rognoni eo da esperti collaboratori nell’esecuzione di brani della tradizione popolare; essi vengono divisi a seconda dell’età e della predisposizione al canto. Il progetto si articola in 2 differenti percorsi didattici , con rispettivi momenti conclusivi, uno nel primo e l’altro nel secondo quadrimestre: “ Il Natale nella tradizione popolare”( lezioni da ottobre a dicembre) e “ Viaggio musicale alla scoperta di filastrocche della tradizione popolare” ( lezioni da febbraio a maggio). . PRODOTTO FINALE 1. Esibizione canora nella palestra della scuola in occasione dell’” Open day”( 19122011). 2. Spettacolo canoro al Teatro alle Vigne, nell’ambito del festival musicale delle scuole a maggio ( 1552012). 23
  • 24. SCUOLA PRIMARIA DON GNOCCHI 24
  • 25. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola Primaria Don Gnocchi Classe/sezione…!^A Titolo del progetto”Il leone sensibile” Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica) teatro………… Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati, collaborazioni…) _ Sviluppare attenzione per le diversità. - Raccontare un evento utilizzando linguaggi anche non verbali. - Rispettare le regole di collaborazione all’interno di un gruppo eterogeneo. Ilm testo rappresentato è stato tratto da una favola raccolta nel libro”Animali fenomenali” Metodologia: Lettura e comprensione della favola. Scrittura del testo da rappresentare. Assegnazione della parte agli alunni. Preparazione di scenografie e oggetti scenici. Ci siamo avvalsi della collaborazione dell’operatore Sig. Emilio Martinelli. Evento/prodotto finale Spettacolo teatrale all’interno della rassegna dil teatro. DIVERSA-MENTE LABORATORIO TEATRALE Classe 1A IL LEONE SENSIBILE Intro: musica……ingresso a gruppi e frase LEONI A GRUPPI: - la storia che voglio raccontarvi è la mia storia, cioè la storia di un leone diverso. - Io nacqui sotto il baobab più alto della savana, - Presto i miei genitori mi insegnarono a correre e a lottare - Ed erano sempre loro che pensavano a difendermi e procuravano il cibo, KORO: ma quando divenni più grande essi mi insegnarono a cacciare le gazzelle… LEONI GENITORI: adesso tocca a te Koro, oggi per la prima volta correrai da solo a prendere il tuo cibo. 25
  • 26. KORO:io devo inseguire le gazzelle, correre più di loro, prenderle e mangiarle?! LEONI GENITORI: vedi quella piccola gazzella. Punta su di lei farai meno fatica a prenderla, noi ti seguiremo. NARRATORE…………(- scena di movimento…..corsa e salti -) L’ordine dei miei genitori un po’ mi ripugnava, però sentivo che non avevo scelta. Ero un leone e la mia natura comandava che attaccassi le gazzelle. Io allora cominciai a correre, la gazzella si accorse che puntavo su di lei e scappò saltando velocissima. Sembrava che volasse. Lei correva e io correvo…stavo per azzannarla quando improvvisamente mi accorsi che non potevo farlo. Così cominciai a rallentare e finsi di non avercela fatta. Alla fine delle corse si dispongono in due gruppi sui lati con Koro ed i genitori che restano al centro. LEONI GENITORI: Coraggio, vedrai che prima o poi ce la farai anche tu. KORO: ma io non voglio farcela, non voglio prendere le gazzelle. LEONI TUTTI: ma questo è un disonore per un leone, morirai di fame! LEONI GENITORI: che figlio ingrato! Adesso resterai senza cibo così impari! Noi intanto chiameremo un dottore. TARTARUGA 1: si avvicina e lo visita…. Questo giovanotto ha una malattia molto pericolosa LEONI GENITORI: che malattia ha? TARTARUGA 1: è malato di sensibilità! TUTTI: sensibilità? TARTARUGA 2: se un animale della savana diventa troppo sensibile rischia di morire. LEONI GENITORI: che rimedio c’è? CAPRA 1: lo so io! Questo leone deve diventare stupido! Tutti ridono….. LEONI A GRUPPI: - fai il bravo Koro - cerca di diventare un po’ stupido - sforzati! Fallo per noi. CAPRA 1: forse questo giovanotto è solo in anticipo sui tempi 26
  • 27. TUTTI: cosa?! CAPRA 2: vi spiego bene io. Non bisogna insistere a guarirlo, perché la sua non è una malattia CAPRA 3: Koro ha solo un grande rispetto per le altre razza animali. LEONI: comunque da generazioni noi leoni sbraniamo le gazzelle e vogliamo che Koro continui questa tradizione CAPRA 4: forse Koro sta esagerando è vero, ma questo ci deve portare a riflettere e non solo a criticare Musica… tutti escono…..Koro rientra con piedistallo NARRATORE: tutti continuavano a soffrire per me, così io decisi di allontanarmi da casa e dopo alcuni giorni di vagabondaggio trovai accoglienza in un ristorante della città. KORO: sale sul piedistallo… Così ora faccio la scultura vivente. E’ un lavoro un po’ monotono, ma è sempre meglio che sbranare gazzelle. Fermo in posizione……sale la musica 27
  • 28. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola Primaria Don Gnocchi Classe/sezione 1A Titolo del progetto La fantastica storia di Tam Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica) ambiente e storia Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati, collaborazioni…) -Stimolare la curiosità e lo spirito di osservazione dei bambini in merito alla varietà del mondo animale e vegetale. -Acquisire un adeguato rispetto del mondo naturale. -Raccontare una storia utilizzando vari generi di linguaggio(gestuale, musicale, iconico, linguistico) Il progetto si è sviluppato attraverso due interventi in classe tenuti da operatori del parco Adda Sud (il secondo incontro avrebbe dovuto svolgersi nel parco ma le condizioni metereologiche non l’hanno permesso ). Gli alunni sono stati coinvolti nel racconto animato, in giochi di squadra , in una caccia al tesoro ecc. Sono stati utilizzati : un libro illustrato in legno, foglie frutti fiori di alcuni alberi, un erbario contenitori contenenti prodotti profumati di origine vegetale ecc. Evento/prodotto finale E’ stato realizzato un pannello murale con l’uso di svariate tecniche e materiali diversi che è stato messo in mostra alla manifestazione pubblica organizzata dai promotori del progetto, che si è tenuta in Piazza della Vittoria in data 27/5/2012 Prodotto finale realizzato dagli alunni della classe 1 A per la mostra dei lavori del Parco Adda Sud in relazione al progetto “La fantastica storia di Tam”. 28
  • 29. DIVERSA-MENTE LABORATORIO TEATRALE LET’S PLAY Classe 2 A I bambini, giocando con i vocaboli inglesi, hanno scoperto che alcune parole hanno significati diversi a secondo del contesto in cui vengono usati. Da qui l’idea di scegliere il termine PLAY, utilizzato con disinvoltura dai bambini nel loro parlare quotidiano (playstation, play off, fair play), come fulcro del lavoro teatrale. I bambini hanno individuato quattro accezioni che più li hanno incuriositi: play come giocare, play come suonare, play come recitare e play come fare uno sport e su queste hanno costruito le scene del loro spettacolo. Il lavoro teatrale è diventato così occasione di approfondimento e di valorizzazione dell’apprendimento della lingua straniera. Gli incontri di teatro hanno dato l’opportunità di interagire con la lingua anglosassone in modo divertente e creativo, sviluppando diversi codici espressivi con attività motorie, manipolative e artistiche. LET’S PLAY 1° scena PLAY COME GIOCARE I bambini formano due cerchi concentrici e girano cantando Girigirotondo a conclusione della quale tutti cadono a terra. Alessandro accende il Play della radio. Primo gruppo: Lupo mangia frutta Secondo gruppo: mosca cieca Terzo gruppo: il muratore Quarto gruppo: sacco pieno, sacco vuoto. Daniele spegne la radio. 2 scena PLAY COME FARE SPORT Vittoria accende il Play della radio. Primo gruppo: gara di corsa Secondo gruppo: tiro alla fune Terzo gruppo: salto alla corda Quarto gruppo: ginnastica artistica, danza Quinto gruppo: tennis. Giulia spegne la radio. 3 scena PLAY COME SUONARE Ogni bambino suona uno strumento musicale. Emanuel, il direttore d’orchestra, accende la radio e dirige gli orchestrali. Elia spegne la radio. 29
  • 30. 4 scena PLAY COME RECITARE Alessia: to play vuol dire suonare Alessandra: I like music Gabriele T.: to play vuol dire fare sport Daniele: quando faccio sport sudo molto Elia: to play è giocare Vittoria: to play is magic Martina: to play è recitare Diletta: Ah, come stiamo facendo ora! Martina: Yes! Giorgia: quando suono mi sento come mio papà Gabriele B.: I run very fast Andrea Sara: I run very fast Giulia: so do I Alessandro: per suonare ci vuole impegno Francesca: a tutti piace giocare Daniele: quando suono mi trovo insieme a tutti Martina: ma con chi suoni? Daniele: con nessuno Matteo: playing sport I relaxe myself Andrea: my favourite sport is Renato: I’m good at playing football Aurora: quando suono mi sento magica Alessandra: mi piace giocare al muratore Sasha: to play is funny Alexandra: quando faccio sport mi sento a pezzettini Jasmina: I LIKE PLAYING Anche i compagni, suddivisi nei tre gruppi dell’orchestra, si uniscono a Jasmina con WE LIKE PLAYING! 30
  • 31. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola Primaria Don Gnocchi Classe: 2A Titolo del progetto: ‘INSIEME… PIU’ SICURI’ Ambito: educazione stradale, ambiente e storia Presentazione del progetto Obiettivo: operare in sinergia adulto-bambino per condividere e comunicare una nuova cultura della sicurezza stradale. Metodologia: incontro con il vigile urbano; visione del dvd sulla sicurezza stradale; realizzazione di un cartellone murale; attività scritte e orali; grande gioco dell’oca conclusivo organizzato dalla provincia di Lodi. In collaborazione con la provincia di Lodi e la regione Lombardia. Evento/prodotto finale: grande gioco dell’oca presso il Liceo ‘Gandini’ di Lodi il 4 Maggio 2012. SCHEDA DOCUMENTAZIONE PROGETTI Scuola: primaria Don Gnocchi Classe/sezione: 3A - 3B Titolo del progetto: Diversa-mente”- Festival di teatro delle Scuole del Lodigiano Ambito – teatro – espressione artistica Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati, collaborazioni…) Obiettivi: -favorire il confronto con gli altri in un contesto di fiducia -valorizzare le capacità espressive (mimiche, del movimento e della voce) -stimolare la propria creatività anche nella stesura dei testi del copione Metodologia -tecniche attive di coinvolgimento -dinamiche di gruppo, attraverso giochi di cooperazione e di autocontrollo 31
  • 32. -partecipazione alla stesura del testo -studio di elementi di costruzione del personaggio, della forma neutra e delle azioni fisiche -laboratori per la costruzione di oggetti da usare in scena -discussioni e decisioni per l’assegnazione dei ruoli -prove per piccoli gruppi -prove per singola classe -prove d’interazione con ambedue le classi Strumenti e oggetti utilizzati: registratore, cappelli, occhiali, borse, strumenti tecnologici accessori da spiaggia. Evento/prodotto finale Spettacolo teatrale dal titolo: “Tin-su-ton” TIN-SU-TON PERSONAGGI 3B NARRATORI: 3 B KONGUSTO: MATTEO V(3 B) SEGRETARIA KONGUSTO: LIA PR KONGUSTO: ALESSANDRO GIORNALISTA KONGUSTO: GIOVANNI TIN-SU-TON: RICCARDO BARONI PIGMENTA: MIRIAM 3 A: I CAMALEONTI divisi in due gruppi 1. MARIANNA E ARIANNA (sx); GIADA E GIULIA CORRADA(dx); GIULIA COMPAGNONI E FOSCA (SX); ALE, FEDE (DX); RACHAD, LEO (SX) 2. ANDREA R, DAVIDE, GIOVANNI, LUCA, MARCO (SX) MARTINA, ORI, LUCREZIA, MATTEO, ANDREA GARDI, GIULIA ARDEMAGNI (DX) Oggetti TUTTI VESTITI DI NERO ACCESSORI DA SPIAGGIA ABITI GIALLI CAPPELLI OCCHIALI OGGETTI TECNO MUSICA: 1 entrata narratori 3 B (Da dx: Riccardo B, Alberto, Miriam, Stefania, Alessandro, Jelia, Dumi, Giovanni, Fabrizio, Matteo S, Alessia// Da Sx: Lia, Regina, Cristian, Matilde, Aurora, Andrea, Chiara, Marco, Ludmilla, Riccardo. Entrano uno da dx e uno da sx e si mettono nello spazio facendo un gesto di un mestiere. Poi tutti guardano a dx, centro, sx, in alto, centro) RICCARDO: In un angolo del mondo, in riva all’oceano Pacifico, viveva (e probabilmente vive ancora) una piccola comunità di Camaleonti. LIA: Lontani dalla città, abitavano uno spazio ristretto, ricco di scogli, piante, fiori profumati, acqua cristallina e sabbia finissima. ALBERTO: Nessun altro animale frequentava questo piccolo paradiso. REGINA: A parte alcune formiche, due o tre ragni e una colonia di coccinelle…. 32
  • 33. MIRIAM: I camaleonti passavano la giornata a lavorare, mangiare, CRISTIAN: dormire e giocare a nascondino, STEFANIA: visto che (come saprete già) i camaleonti possono cambiare il colore della pelle e confondersi molto bene nel paesaggio. MUSICA: 2 arrivo Kongusto (Matteo Vigorelli entra con…. Gli altri si dispongono divisi in maschi e femmine a gruppo in due angoli) MATILDE: Ma un normalissimo giorno di primavera, dalla città arrivò Kongusto, AURORA: un giovane camaleonte grande, grosso e pieno di sé. JELIA: Kongusto iniziò a darsi delle arie, a giudicare i colori degli altri camaleonti e a giudicare le loro abitudini. ALESSANDRO (PR KONGUSTO): Signore e signori, permettetemi di presentarvi Kongusto! Kongusto con la K. Un nome che è una garanzia! MASCHI: “Bellazio” FEMMINE: “Uaoh!” LIA (SEGRETARIA KONGUSTO): Lui ha studiato alta moda all’estero. ALESSANDRO (PR KONGUSTO): Da quello che voi avete sicuramente bisogno dei suoi consigli di alta moda. MATTEO V (KONGUSTO): Se voi seguiste i suoi consigli potreste diventare trendy come me! REGINA: “Sai davvero il segreto per diventare più belli?” ALESSIA: “Sai davvero il segreto per diventare più belli?” JELIA: “Sai davvero il segreto per diventare più belli?” LUDMILLA: “Sai davvero il segreto per diventare più belli?” STEFANIA: Trendy DUMI: Fashion MATILDE: all’ultima moda MATTEO V (KONGUSTO):”Siete tutti così tremendamente trasandati e sbrindellati! Come fate a non accorgervi di scegliere sempre, dico sempre, i colori sbagliati?!!” CHIARA (SOTTIGLIEZZA): “Chi ti ha detto che quello che piace a te sia meglio di quello che piace a noi?” ANDREA: Ma Kongusto non rispose neppure a questa domanda, e insistette perché tutti si fidassero di lui. GIOVANNI (Lo intervista): “Quanto ci costerà diventare eleganti?” KONGUSTO: GIOVANNI: Lei ha una fidanzata KONGUSTO: Una? GIOVANNI: Che cosa è più urgente da cambiare, secondo lei. KONGUSTO: C’è troppo poco gusto e poi ognuno vuol fare di testa sua. GIOVANNI: Che cosa propone? ALESSANDRO (PR KONGUSTO): “Se diventerà il vostro capo, in cambio vi aiuterà ad essere eleganti”. DUMI: I camaleonti si riunirono, discussero, si consultarono, CHIARA: e alla fine decisero di accettare la proposta di Kongusto. MARCO: Così, in breve tempo, nessuno fu più libero di scegliere il colore con la sua testa. FABRIZIO: Tutti si dovevano adeguare a quello preferito da kongusto! LUDMILLA: Nessuno pensava più con la propria testa MATTEO S: Tutti avevano una gran paura di sentirsi Diversi! MATTEO V (KONGUSTO):“Quest’inverno bisogna essere abbronzati… è di moda un bel viaggio alle Maldive o ai Caraibi. MUSICA: 3 ABBRONZATISSIMA ACCESSORI DA SPIAGGIA (entrata 3A - I GRUPPO) CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio 33
  • 34. RICCARDO S: e tutti correvano ad accaparrarsi un posto sugli scogli per diventare del colore giusto. MATTEO V. (KONGUSTO): “Questa primavera vanno di moda quelli vestiti di giallo” MUSICA: 4 tutti in giallo (entrata 3A – II GRUPPO) (Entrano tutti insieme nello spazio assonnati, ognuno davanti allo specchio. Sveglia: Si lavano viso, orecchie, denti, si truccano o pettinano, si vestono velocemente e via in auto. Curve tutti insieme poi stop e caduta) CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio MATTEO V. (KONGUSTO): “Quest’estate saranno eleganti solo quelli con gli occhiali!” MUSICA: 5 tutti con occhiali (Entrata 3 A – I GRUPPO) (uno alla volta entrano stile pubblicità per gli occhiali) CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio. ALESSIA: Ma nessuno osava contraddire il camaleonte stilista e, anche se a malincuore, si adattavano alle sue indicazioni. MATTEO V. (KONGUSTO): “Quelli veramente trendy quest’autunno portano il cappello” MUSICA: 7 tutti con cappello (entrata 3 A – II GRUPPO) (Sfilata di moda con entrata a due) CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio MATTEO V. (KONGUSTO): Certo che chi non è tecnologico è un vero disastro…. È out! MUSICA: 8 Uomini tecno (entrata 3A- tutti) CHIARA: Tutti gli altri si sentirono esclusi e a disagio RICCARDO BARONI: Come se non bastasse, in breve tempo, i camaleonti diventarono insopportabilmente vanitosi! Passavano ore a cambiare colore per essere più affascinanti, facevano pettegolezzi sulle tinte scelte dagli altri e si criticavano a vicenda.(esce per prepararsi alla nascita) MUSICA: 9 (FRASI III A DI CRITICA COME LE SEGUENTI: MARIANNA: “Che vestito orripilante!” GIULIA CORRADA: “Quei pantaloni sono proprio da stantito!” GIULIA CAMPAGNOLI:”Che brutta maglietta che hai, è veramente orrenda!” ALESSANDRO: “Ma che brutto verde che hai!” FEDERICO: “Tu blu? Kongusto ha detto che il blu non è più di moda!” DAVIDE: “Ma guarda quello lì sembra una tovaglia con quella camicia a quadretti!” GIOVANNI: “Sei proprio fuori moda! Ma il tuo stilista è un uomo primitivo?” LUCA:”Non dirlo a nessuno ma quella vecchietta sembra una mezza cartuccia!” MARCO: “hai visto che brutto abbinamento!” MARTINA: “Oh mio Dio che brutta gonna!” ANDREA GARDI: “Che brutte scarpe, gli fanno i piedi a papera” MUSICA: 10 (Magic Moment) nascita Tin-su ton si muove la 3B parla la 3A MARIANNA: Fino a quando, l’82 anfibi dell’anno camaleontico 4691 nacque il piccolo Tin-Su- Ton. ARIANNA: Molto carino, ma assolutamente incapace di cambiare colore, o meglio: anche lui cambiava colore, ma prendeva sempre quello sbagliato! GIADA: Quando voleva essere marrone diventava viola, se camminava su una foglia si tingeva di giallo, e sul grigio si colorava di verde! GIULIA COR: Non si sa se fosse colpa del suo carattere timido, o se dipendesse da quello che mangiava, o se fosse una particolarità della sua pelle… GIULIA COM: Il fatto è che tutti iniziarono a prenderlo in giro e poi lo lasciarono solo, considerandolo assolutamente fuori moda! FOSCA: Per un po’ Tin-su-ton si sforzò di trovare degli amici: era gentile, premuroso, generoso… ma gli altri lo guardavano comunque dall’alto verso il basso. ALESSANDRO: Provò a tingersi con le tempere… FEDERICO: a esporsi per giorni interi al sole e per notti intere alla luna… RACHAD: Si tuffò nel mare per scolorirsi rischiando persino di affogare. 34
  • 35. LEO: Finché, stufo di dedicare tutto il suo tempo a cambiare aspetto, decise che si piaceva così com’era. ANDREA R: E mentre gli altri si affannavano a seguire i suggerimenti di Kongusto, Tin-su-ton riprese la sua vita tranquilla e felice, anche solitaria. MUSICA: 11 DAVIDE: Si stendeva al sole, GIOVANNI: si bagnava alle onde, LUCA:mangiava all’ombra degli alberi, MARCO:ascoltava le cicale, MARTINA:si faceva accarezzare dal vento, ORI:correva sulle rocce, LUCREZIA:parlava con le foglie, MATTEO:ammirava le stelle. ANDREA GARDI: Guardava per ore la luna GIULIA ARDEMAGNI: e sognava…. RICCARDO BARONI (TIN-SU TON): “Anche se non sono alla moda, mi piace vivere. Lo stesso sole che illumina il camaleonte stilista scalda anche me! Anch’io respiro l’aria come i miei elegantissimi fratelli. Prima o poi qualcuno, oltre la pioggia, la sabbia e le onde, mi vorrà bene!” MUSICA: 12 arrivo Pigmenta LIA: E siccome il Grande Spirito dell’Universo appena può esaudisce i desideri delle sue creature, un bel giorno, nella comunità dei camaleonti, arrivò Pigmenta, una camaleontica dai colori meravigliosi. ALBERTO: Pigmenta era speciale: la sua pelle aveva delle sfumature spettacolari, poteva scegliere di indossare tutti i toni del verde o del blu, come se un magico pittore la dipingesse ogni istante. REGINA: Oltre che bella, pigmenta era anche molto simpatica. CRISTIAN: Quindi tutti i giovani camaleonti si innamorarono di lei. Primo tra tutti Kongusto, che iniziò a corteggiarla: la trovava molto raffinata e sognava di sposarla. MUSICA: 13 (Rose rosse) corteggiamento di kongusto STEFANIA: Le regalava bacche e cioccolatini, le scriveva poesie d’amore… MATILDE: le cantava canzoni in lucertolese (la lingua dei rettili)… : e passava tutto il tempo a farsi bello per lei. AURORA: Ma Pigmenta non si accorgeva quasi di lui. JELIA:Le sembrava uguale a tutti gli altri camaleonti e non notava affatto la sua eleganza, ANDREA: perché non dava importanza all’apparenza delle cose. DUMI: A lei piaceva di più scoprirne il contenuto. MIRIAM (PIGMENTA): “Una caramella buona non è quella che ha la carta luccicante. Ma quella che mi addolcisce la bocca. E per scegliere un profumo devo aprire la boccetta e annusarlo: non mi basta guardare la confezione!” CHIARA: Pigmenta inoltre aveva una particolarità assai curiosa: vedeva il mondo con molti più colori di quanti ne riuscivano a vedere gli altri. MUSICA: 14 incontro e innamoramento MARCO: Pigmenta e Tin- su- ton si piacevano così tanto che decisero di sposarsi, MARCO: scatenando l’invidia di molti camaleonti, FABRIZIO: e soprattutto portando scompiglio alle abitudini della comunità. LUDMILLA: “Se Tin-su-ton, che noi consideravamo fuori moda, è riuscito a sposare Pigmenta, vuole dire che Kongusto non capisce niente!”. MATTEO S: “Allora è meglio che ognuno di noi torni a scegliersi i colori da solo!” RICCARDO V: “E che Kongusto non sia più il nostro capo” ALESSIA: Fu così che i camaleonti si riunirono, discussero, si consultarono. 35
  • 36. ALESSANDRO: E alla fine decisero all’unanimità di far tornare Kongusto in città, di scusarsi l’uno con l’altro di essere stati criticoni e di chiedere perdono anche a Tin-su-ton per averlo preso in giro e lasciato solo. GIOVANNI: La vita, nell’angolo di mondo in riva all’Oceano Pacifico, tornò a scorrere tranquilla e serena. MUSICA: 15 VOCE ESTERNA: Finalmente i camaleonti non si preoccuparono più di essere eleganti e ripresero a giocare a nascondino: per questo, anche se vi capiterà di passare di lì, sarà molto difficile che riusciate a vederli. Ma se, con un po’ di fortuna, ne riconoscerete due, sempre vicini e dai colori bellissimi, potete stare certi che si tratterà del tenero Tin-su-ton e della stravagante Pigmenta. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola Primaria Don Gnocchi Classi/sezione: 3A-3B Titolo del progetto: “Crescere con la musica” Ambito: educazione musicale Presentazione del percorso Obiettivi Apprendere le nozioni musicali di base-Intonare canti in gruppo, in coppia, individualmente Metodologia Lezioni teoriche con acquisizione delle note musicali ,come scrittura e come valore – dettati di note sul pentagramma- solfeggio Strumenti Uso della pianola – lavagna multimediale- lavagna a muro Collaborazioni Esperta membro della Cappella musicale della Cattedrale di Lodi: Katterina Bonino Evento/prodotto finale Quaderno di musica con: spiegazioni, dettati di note sul pentagramma, testi di canti Intonazione di vari canti 36
  • 37. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola Primaria Don Gnocchi Classe 4B Titolo del progetto: Diversa…mente Ambito: espressione teatrale Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati, collaborazioni…) Obiettivi: conoscere Marco Polo e “Il Milione”; conoscere Italo Calvino e il suo libro “Le città invisibili”; utilizzare la voce e il corpo a fini espressivi; proporre modalità condivise per rappresentare il testo da rappresentare; inventare storie; costruire i materiali utili alla rappresentazione Metodologia: visione di filmati, lettura e comprensione del testo semplificato, dettati, relazioni e disegni sugli argomenti; riflessione collettiva sulle modalità di rappresentazione; prove d’espressione drammatica; adeguamento del gesto alla musica;memorizzazione di semplici testi Strumenti e materiali: corpo, voce, brani musicali di genere vario e testi Evento/prodotto finale: rappresentazione teatrale alle Vigne UNA DISCARICA…TANTE CITTÀ Introduzione Tra i rifiuti di una discarica c’è un gruppo di bambini che rovista alla ricerca di cibo; un altro gruppetto chiacchiera; la maggior parte corre giocando a nascondino. Indossano giacche logore e cappelli di carta di giornale. Inciampando, Alessio trova una corona e chiama tutti gli altri. Alessio:- Che bella! Guardate! Come può essere finita in una discarica? La mostra a tutti stupito. La prova. Beatrice: - C’era una volta un re, seduto sul sofà, che chiese alla sua serva raccontami una storia, la serva incominciò…c’era una volta un re, ecc. Bambini: Basta! Basta! Le tirano cartacce per farla smettere. Dario, avvicinandosi ad Alessio, gliela ruba e la indossa. - Guardatemi, sono il vostro re. Anzi il vostro Khan. Qualcuno chiede: - Che cos’è un Khan? Dario risponde: - Il grande imperatore della Mongolia. Aggiunge: - Su, venite qui! Sedetevi intorno a me, giochiamo! Voi siete i miei ambasciatori. Dovrete andare in tutte le città del mio regno, anche le più lontane… là dovrete osservare, annusare, gustare, ascoltare per poi venire a raccontarmi come sono le mie città e come vivono i popoli che le abitano. Scena di Eufemia 37
  • 38. Filippo: - …io sono stato in una città nel deserto…c’erano carovane di cammelli! Andrea: - …anch’io ci sono stato: è Eufemia. Federica: - E’ una città dove si vende e si compra. Anna: - Si vende la noce moscata Alessio: - Si comprano pistacchi Maxine: - Si vendono semi di papavero Giulia: - Si compra la bambagia Raoul:- Si vende zibibbo Samuele: - Tutti vanno a Eufemia per vendere e comprare Alessandro - No! Alcuni vanno ad Eufemia per scambiarsi la memoria Alice - Per scambiarsi che cosa? Tutti gli altri- La memoria! Silvia - Quando cala la sera, intorno al falò, ognuno racconta una storia Simone- E tutti ascoltano… Momento di silenzio Filippo racconta la sua storia. Andrea racconta la sua storia. Sasa racconta la sua storia. Anna racconta la sua storia. Asya – Ad Eufemia i mercanti vanno a scambiarsi la memoria, ogni solstizio ed equinozio. Scena di Valdrada Khan: - Come vorrei vedermi…con in testa questa corona! Su, cercate uno specchio: possibile che non ce ne sia neanche un pezzo in mezzo a tutta questa spazzatura...? Alessandro- Sire, mi spiace ma non si trovano specchi, però possiamo portarla a Valdrada, la città in cui ci si specchia Khan: - Ma lì come farò a specchiarmi? Alessandro: Valdrada è stata costruita sul lago e tutto quello che accade nella vera Valdrada accade anche nella Valdrada riflessa. I bambini si dispongono a coppie(entro le quali s’inserisce anche il Khan) ed eseguono gesti a specchio al ritmo di un battito. Un file audio narra la città di Valdrada nel testo di Calvino. Dario: - Bravi, mi è piaciuto molto ma ora voglio provare io a descrivere una città e voi mi direte se esiste ed è come io l’ho pensata.…Ci si addentra per vie fitte d’insegne che sporgono dai muri. L’occhio non vede cose ma figure di cose che significano altre cose…Altri segnali avvertono di ciò che in un luogo è proibito…Lo sguardo percorre le vie come pagine scritte: la città dice tutto quello che devi pensare, ti fa ripetere il suo discorso… Scena di Tamara Rappresentazione della città:i bambini si muovono freneticamente; tutta la scena è sviluppata dal punto di vista gestuale e corporeo. Nella parte finale si trasformano in aerei impegnati in un atterraggio. A questo punto si rannicchiano e rimangono immobili sul palco. Angela si alza e girando fra i compagni immobili a terra dice: - Sono stanca e confusa. In questo giro dentro a Tamara, sapevo sempre dove dovevo dirigermi e non mi sono mai persa. Ma tutti questi cartelli mi hanno riempito la testa e non ho capito com’è la città, quella vera… Lorenzo, riprendendo il testo di Calvino, si rivolge al pubblico:- Come veramente sia la città sotto tutti questi segni, cosa contenga o nasconda, l’uomo esce da Tamara senza averlo saputo. Fuori s’estende la terra vuota fino all’orizzonte, s’apre il cielo dove corrono le nuvole. Si vede l’immagine delle nuvole nel cielo proiettata sullo schermo. Daniela (indicando il cielo) :- Guarda, guarda là nel cielo! C’è un veliero Alice : - Ma no, è una mano! Federica :- Ha ragione lei, è un veliero! E vicino c’è pure un elefante… Si siedono girando le spalle al pubblico. 38
  • 39. Parte un video con immagini di nuvole e l’Adagietto Sinfonia n.5 di Mahler, mentre Federica e Giulia leggono la poesia “Le nuvole” di Fabrizio De Andrè. Scena di Diomira I bambini si dispongono in tre gruppi e recitano il testo di Calvino 1° gruppo: …Diomira, la città con sessanta cupole d’argento, statue in bronzo di tutti gli dei, vie lastricate in stagno, un teatro di cristallo, un gallo d’oro che canta ogni mattina su una torre. 2° gruppo: Tutte queste bellezze il viaggiatore già conosce per averle viste anche in altre città. Ma la proprietà di questa è che vi arriva una sera di settembre, quando le giornate s’accorciano e le lampade multicolori s’accendono tutte insieme sulle porte delle friggitorie, e da una terrazza una voce di donna grida:uh!, 3° gruppo: gli viene da invidiare quelli che ora pensano d’aver già vissuto una sera uguale a questa e d’esser stati quella volta felici. Scena di Ottavia. Al ritmo di una pizzica entrano dieci bambine vestite di bianco: eseguono la danza, durante la quale costruiscono, con alcune bende, una ragnatela per rappresentare la città di Ottavia.Lasciano la ragnatela sul palco ed escono. Scena di Procopia. Uno alla volta entrano i dieci bambini vestiti di nero e col volto coperto da una maschera bianca. Ognuno di loro si muove di un proprio movimento molto accentuato. S’incontrano. Alla fine si dispongono in fila. Finale Buio. Quando tornano le luci i bambini rientrano coi loro cappotti logori ed i loro cappelli di giornale ricostruendo la prima scena dello spettacolo. Dario: Non so quando abbiate avuto il tempo di visitare tutte le città che mi descrivete. A me sembra che non vi siate mai mossi da questa discarica… Andrea: Forse questo nostro viaggio è solo il sogno di piccoli straccioni che stanno rovistando in uno scarico di spazzatura, Alessandro: In mezzo a rottami arrugginiti… Alice: …a brandelli di stoffa Tutti insieme: Siamo solo piccoli straccioni ma sappiamo coi sogni far risplendere i tesori dell'Oriente. 39
  • 40. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola Primaria Don Gnocchi Classe 4B Titolo del progetto: corso di acquerello (tecnica steineriana) Ambito: espressione artistica Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati, collaborazioni…) Obiettivi: scoprire l’intensità e la luminosità dei colori primari e successivamente la formazione degli altri colori utilizzando solamente l’unione dei primari; acquisire la tecnica della pittura ad acquerello; rappresentare l’immagine che una storia ascoltata suggerisce all’immaginazione; realizzare il ritratto di un compagno; sviluppare la capacità di concentrazione Metodologia: raccontando una fiaba della tradizione popolare dei fratelli Grimm, la specialista invita i bambini ad entrare in un’atmosfera sognante e a venire in contatto con le proprie emozioni; dopo questo momento i bambini fanno alcuni giochi con le dita delle mani accompagnati da filastrocche e canzoncine; a questo punto si procede con la tecnica della carta bagnata e alla distribuzione del pennello e dei colori. Strumenti e materiali: pennelli con pelo di bue, acqua, carta ruvida o cotonata, colori naturali della Stockmar (giallo, rosso, blu), spugne per bagnare il foglio, piattini e recipienti vari Collaborazioni: specialista con formazione presso scuola steineriana Evento/prodotto finale: cartelletta individuale con i lavori effettuati 40
  • 41. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola Primaria Don Gnocchi Classe 4B Titolo del progetto: “Caro albero come ti chiami” Ambito : scientifico Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati, collaborazioni…) Obiettivi: osservare e riconoscere alcune specie arboree tipiche del nostro territorio. Stimolare la curiosità e lo spirito di osservazione offrendo gli strumenti per riconoscere ed apprezzare la bellezza e la varietà del mondo naturale, in modo da acquisire la consapevolezza della necessità di rispettare e tutelare l’ ambiente naturale in cui viviamo. Metodologia: primo incontro in classe con due guardie forestale per conoscere ed osservare diverse specie arboree. Gioco conclusivo di ripasso sulle nozioni apprese. Uscita didattica sul territorio al parco del Belgiardino. Strumenti e materiali: materiali scientifici, schede di osservazione, rami,foglie,fiori di vari tipi. Evento/prodotto finale: mostra pubblica con manufatti e/o cartelloni. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola Primaria Don Gnocchi Classe 4B Titolo del progetto: “Ci metto il naso” Ambito : scientifico-tecnologico Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati, collaborazioni…) Obiettivi: Questo percorso ha l’obiettivo di fornire l’opportunità di verificare che i rifiuti, oggetto di raccolta differenziata, vengono effettivamente riciclati, riutilizzati. Metodologia: si è verificato l’intervento di un esperto per una lezione in classe al fine di fornire l’opportunità di conoscere ed approfondire le argomentazioni relative allo smaltimento dei rifiuti e la raccolta differenziata. 41
  • 42. Strumenti e materiali: vari materiali riciclabili: carta, plastica, alluminio… Evento/prodotto finale:ricerca ed approfondimento sugli argomenti trattati. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola Primaria Don Gnocchi Classe 4B Titolo del progetto: suoniamo la melodica Ambito : espressione artistica Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati, collaborazioni…) Obiettivi: imparare a leggere e a scrivere la notazione musicale convenzionale; la durata delle note e le pause; associare la nota letta al tasto dello strumento e suonarlo usando il dito corretto; cantare e suonare semplici brani rispettando il tempo del metronomo e con l’accompagnamento di una base musicale Metodologia: lettura e scrittura di una nota sul pentagramma; ricerca della nota sullo strumento ed esercitazioni con le dita per suonare il tasto con il dito più adeguato; scrittura di un breve brano; lettura collettiva ed individuale; canto del brano; esecuzione con lo strumento. Strumenti e materiali: melodica; quaderno con pentagramma; cd con basi musicali e metronomo Evento/prodotto finale: esecuzione collettiva di semplici brani 42
  • 43. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola Primaria Don Gnocchi Classe 5A Titolo del progetto LE CARTE RACCONTANO Ambito (ambiente e storia – solidarietà e intercultura – teatro – espressione artistica) Ambiti: linguistico, storico, teatrale, espressivo artistico e letterario. Presentazione del percorso (obiettivi, metodologia, strumenti e materiali utilizzati, collaborazioni…) Premessa L'attività teatrale offre al bambino la possibilità di giocare con la fantasia,di assumere ruoli e vivere situazioni fantastiche o reali. A teatro si gioca con gli altri, si balla, si imita,ci si trasforma,si ride e si conosce, si conoscono storie che ci fanno meditare,discutere,arrabbiare e che ci fanno crescere. Obiettivi  I linguaggi artistici come contenitori ed esaltatori di codici comunicativi;  sviluppare la sicurezza di sé e l’autostima;  far acquisire capacità relazionali fondate sul senso civico, sul rispetto degli altri e della diversità e dell’ambiente;  usare il corpo e la voce per interpretare e raccontare;  scoprire il gioco teatrale e saper drammatizzare. Metodologia, strumenti e materiali utilizzati:  laboratori teatrali;  letture e discussioni in classe di brani storici e letterari relativi all’argomento teatrale;  ricerca di usi e costumi relativi alle epoche storiche trattate con l’utilizzo di internet;  costruzione di oggetti di scena con materiali riciclabili;  costumi e scenografie;  utilizzo di musiche varie. Collaborazioni:  Esperta del Laboratorio degli Archetipi. Evento/prodotto finale Il 18 maggio 2012 nella struttura del “Teatro Alle Vigne” di Lodi: spettacolo teatrale. LE CARTE RACCONTANO 43
  • 44. Musica/luci Personaggi/azioni Trama Scena prima 1Musica bosco (verso civetta o Narratore 1 In mezzo a un fitto bosco, un castello dava rifugio a uccelli) quanti la notte aveva sorpreso in viaggio: cavalieri, dame e semplici viandanti, certamente ospiti di passaggio,sedevano attorno ad un desco illuminato da luci fioche. I commensali erano tutti belli di persona e ben vestiti, 2Musica pronti ad intrecciare conversazioni e scambiarsi i Taikatalvi – resoconti delle avventure trascorse, ma, a questa mensa, Nightwish 2.30 diversamente da ciò che avveniva negli altri castelli, strumentale i bambini avanzano in nessuno profferiva parola. Quando uno degli ospiti sfumare mezzo al pubblico, voleva chiedere al vicino che gli passasse il sale o lo arrivando da più parti zenzero, lo faceva con un gesto, e ugualmente con gesti 1° gruppo si rivolgeva ai servi perché gli versassero del vino o gli tagliassero una fetta di carne. “Nobile cavaliere ,che piacere incontrarvi, 1° cavaliere percorriamo questo sentiero in compagnia; la notte è buia, presto arriveremo a quel castello…” “Quale? Ah…Eccolo, illuminato dalla luna, chissà chi è 2° cavaliere il signore di quel maniero. Presto acceleriamo il passo, abbiamo bisogno di riempire lo stomaco e riposarci vicino ad un camino” “ Si sente un buon odore di arrosto, mi viene voglia 3° cavaliere di..” 2° gruppo “ Ragazzi, dove andiamo questa sera?” 1° ragazzo/a “ Al pub, quello isolato, dopo il bosco,ma sì, quello che 2° ragazzo/a sembra un castello!” “Sì, mi piace!” 3° ragazzo/a “ Ma lo sai cosa è successo l’altra sera?” 4° ragazzo/a Camminano insieme verso il palco parlando. Le parole si perdono mentre salgono muovono solo la bocca e qui altri bambini ,seduti intorno al telo/tavolo simulano di cenare. 44
  • 45. Narratore 1 I gesti erano accompagnati dal movimento delle labbra, Poi la stessa Entrano le bambine e ma dalle singole bocche non usciva alcun suono. musica cantata mimano le azioni. Parlavano i loro occhi,dai quali si leggevano la (scena del banchetto: rassegnazione e il rammarico di non poter comunicare. finzione di mangiare , richieste con movimento della bocca e gesti, servi che versano vino ecc.) Yassine batte le mani a commensali. Narratore 1 Ad un certo punto il castellano pose sul tavolo un Narratore 1 mazzo di carte da gioco. Tutti escono, entrano i Erano diverse , con disegni o forse simboli, mai viste 4 con le carte. vanno al prima. centro gettano le carte, I commensali presero a spargere le carte sul tavolo ne entrano 4 per cercare la loro, poi come per imparare a riconoscerle, erano come 3 musica entrano tutti cercano la ipnotizzati , non riuscivano a staccare gli occhi da Slow, love,slow propria. quelle tessere , come se vi conoscessero qualcosa di Nightwish 5.30 familiare. Narratore 1 Uno di loro, forse un cavaliere, bruno e valoroso , prese Orlando prende una una carta, la mostrò agli altri, poi ne prese un’altra e poi carta, la guarda poi la un’altra ancora , tutti lo guardavano , in attesa… Ed mostra agli altri ed egli iniziò a raccontare la sua storia. infine al pubblico; ne prende un’altra (stessa trafila) … compone la sua storia. Entrano le carte le carte giganti (ballo) Scena seconda: Narratore 2 Dall’aspetto ,il giovane sembrava un cavaliere,avvezzo Orlando è seduto, si alla guerra,ma il suo sguardo era vagante e stanco. Era guarda intorno, si alza, Orlando, il famoso paladino di Carlo Magno,valoroso va all’angolo sinistro ma inquieto ed innamorato della bella Angelica . del palco e fa cadere le Aveva percorso lunghi sentieri ed affrontato grossi carte. pericoli per ritrovarla, finché, esausto, sotto un cocente sole,si ritrovò in una foresta. Angelica attraversa il palco (Viola, Aurora, Paola, Martina). Pausa 4Musica Arabesque 2.43 Entrano i costruttori della foresta con adesivo e tracciano un reticolo. Si forma la foresta vivente che cerca di ostacolare 45
  • 46. Orlando nel cammino. Orlando cade, si rialza e così via Narratore 2 Questa , sapendo quale triste notizia lo stava aspettando, sembrava schiudersi malvolentieri all’avanzare del . paladino, gli aghi degli abeti farsi irti come aculei d’istrice, le querce gonfiare il torace muscoloso dei loro tronchi, i faggi sradicare le radici dal suolo per contrastagli il passo. Voci degli alberi Tutto il bosco pareva dirgli: Pinte ” Non andare! Aquino Perché diserti i polverosi campi di guerra e ti avventuri Federico in questa selva vivente? Samuele Il bosco dell’amore, Orlando, non fa per te! Vighi Stai inseguendo un nemico Casian dal quale non puoi proteggerti tutti Dimenticati di Angelica! Chen Angelica! Angelica! Ritorna alla battaglia.” 5 musica Narratore 2 Song of myself Nightwish Orlando gira fra gli aaa alberi e osserva le Ma certo Orlando non prestava orecchio a questi 46 abbassare scritte sui tronchi. ammonimenti e girando intorno vide incisi con scritte Inizia la sua sofferenza molti alberelli e, non appena ebbe gli occhi fermi e fissi e si fa cupo in volto. con maggior attenzione fu sicuro che furono scritti dalla dea del suo cuore . Tante erano le lettere:Angelica e Orlando si ferma in Medoro , Angelica e Medoro… e tanti erano i chiodi mezzo al palco, gli con i quali Cupido gli feriva e pungeva il cuore. Si alberi si stringono sforzava di credere che fosse un' altra Angelica ad aver intorno a lui, egli cade scritto il suo nome sul quella corteccia. Lesse tre, in ginocchio, gli alberi quattro, sei volte, l'infelice, ed ogni volta (che leggeva) si aprono e Orlando si sentiva in mezzo al petto afflitto stringere il cuore con rimane solo . mano gelida. Andò in mezzo al bosco, dove è più fitto e scuro e poi quando si accorse di essere solo, con grida e urla aprì le porte al dolore. Gli alberi partecipano al dolore di Orlando alzare (con movimenti) . pausa Orlando porta le mani alla testa, inizia la Poi qualcosa si ruppe in lui,saltò,si fulminò, si fuse, e pazzia Ritorna al tutt’a un trattogli si spense il lume dell’intelletto e restò 46
  • 47. centro, cade a terra e al buio; tutta la foresta piangeva insieme a lui, che fine musica 05 BIS piange. aveva fatto il ragionevole Orlando? Andare a 6.54 Appare la luna sullo sfondo. Il suo intelletto se ne era andato per sempre, via dalla Terra, sulla Luna. Narratore 3 Bambini intorno al Scena terza tavolo, Astolfo si alza ,sorride e come se giocasse Tra i commensali che non avevano ancora raccontato prende la carta e la fa nulla c’era un tipo leggero come un fantino o un volare folletto, che ogni tanto saltava su in guizzi e trilli come in alto, la carta cade , se il mutismo suo e nostro fosse per lui un’occasione di Astolfo la prende e la divertimento senza pari. mostra al pubblico. Il castellano lo invitò a raccontare porgendogli la carta che più lo rappresentava :il cavaliere sul cavallo alato. Entrano le 4 carte Quel tipetto sorridente avanzò una mano, ma invece di giganti (ballo) e le 2 prendere la carta la fece volare con uno scatto zingare dell’indice sul pollice. Come una foglia al vento, la Narratore 3 carta ondeggiando si posò sul tavolo e così iniziò una In scena il re, nuova storia. l’indovino e le fate. Prima Astolfo va dal 06 musica re, si inginocchia Astolfo si chiamava il cavaliere inglese, paladino di Slow, love,slow davanti a lui mentre il Carlo Magno, chiamato dal suo re che gli disse: Nightwish dal ? re parla. ”Tu certo , Astolfo, sai che il principe dei nostri paladini, Orlando mio nipote , ha perso il lume che distingue l’uomo e le bestie savie dalle bestie e dagli 07Musica uomini matti, e adesso corre ossesso i boschi e signore degli cosparso di penne d’uccelli risponde solo al pigolio dei anelli -may it be volatili come se altro linguaggio non intendesse. Il guaio è che alla pazzia lo ha spinto Eros, dio pagano che più è represso e più devasta. Abbiamo bisogno di lui per la battaglia, va Astolfo, Narratore 3 rintraccia il senno d’Orlando dovunque si sia perduto e riportalo; è la sola nostra salvezza! Corri! Vola!” . Poi si alza, indeciso non sa che strada prendere, infine si Astolfo cosa doveva fare? Dove doveva andare? Un dirige verso l’indovino indovino poteva aiutarlo, un vecchio che rovescia il che ha in mano una tempo irreversibile e prima del prima vede il dopo. Il clessidra mago lesse lo scorrere dei grani di sabbia nella 08Musica clessidra . signore degli “E’ in cielo che tu devi salire, Astolfo, su nei campi anelli pallidi della Luna, dove uno sterminato deposito The great river conserva dentro ampolle messe in fila, le storie che gli uomini non vivono, i pensieri che bussano una volta alla 47
  • 48. Infine va dalle fate che soglia della coscienza e svaniscono per sempre, le gli consegnano delle particelle del possibile scartate nel gioco delle ali. Escono tutti tranne combinazioni, le soluzioni a cui si potrebbe arrivare e Astolfo non si arriva”. Per salire sulla Luna Astolfo si recò dalle fate che La luna (Aurora) gli allevano i cavalli alati. viene incontro come per il senno di Orlando. Montò in sella all’Ippogrifo bianco e prese il largo nel Narratore 3 cielo,passò il cerchio di fuoco , da lontano la Luna Astolfo approda sulla crescente gli venne incontro. luna, qui vagano i fantasmi, (Bambini vestiti di bianco con le maschere) egli cerca il senno facendosi largo Planò su una distesa bianca,di ghiaccio. Qui vagavano tra la folla, ma come fantasmi i desideri dispersi,i complotti, le 09 musica disperato non lo trova. speranze di guadagno,le adulazioni. Astolfo cercò tra Narratore 3 Turn Loose The quella “folla” il senno di Orlando ma non riuscì a Mermaid trovarlo. Seduto , con la penna e Nightwish la pergamena in mano c’è il poeta che scrive, Luce rossa per il pensa,corregge e cerchio di fuoco, farfuglia. poi tutta Bianca Finalmente incontrò un abitante col calamo in mano, per la luna. Astolfo si mette in un poeta. Questi era intento a interpolare nel suo ordito disparte e guarda . le rime ,le fila degli intrecci, le ragioni e le sragioni. Entra il corvo, gira Astolfo si avvicinò e gli chiese cosa cercasse in quei intorno al poeta….poi campi bianchi e desolati. Il poeta così rispose: se ne va. “Un corvo volò da me Una così prode creazione Entra il gufo….. poi se Vidi la sua anima, invidiai il suo orgoglio ne va. Ma non avevo bisogno di nulla che avesse 10 Musica the crow,the cro… Un Gufo venne da me Vecchio e saggio Entra lentamente la colomba, con timore si Imparai i suoi modi, invidiai la sua saggezza avvicina al poeta, si ferma ai suoi piedi, il Ma non avevo bisogno di nulla che avesse poeta l’accarezza poi la colomba prende il volo… 48
  • 49. Una colomba venne da me Non ebbe paura Si riposò sul mio braccio Toccai la sua calma, invidiai il suo amore Ma non avevo bisogno di nulla che avesse Non cerco amore Entra il cigno, danza intorno al poeta, poi se Non cerco fede ne va….. Né saggezza né orgoglio Cerco invece l'innocenza. Un bianco cigno venne a me Il lago specchiò la sua dolce bellezza Baciai il suo collo, adorai la sua grazia Ma non avevo bisogno di nulla che potesse dare Non cerco amore Ne ho avuta la mia parte Narratore 3 Né bellezza né riposo Il poeta esce di scena, Astolfo lo insegue ma Cerco invece la verità. ritorna al centro, trova l’ampolla con il senno, ma improvvisamente un forte vento (tulle azzurro ) spazza via tutto portando via Astolfo pensò:”Se costui abita nel bel mezzo della l’ampolla ad Astolfo. Luna, - o ne è abitato, come dal suo nucleo più profondo, - ci dirà se è vero che essa contiene il rimario universale delle parole e delle cose, se essa è il mondo pieno di senso, l'opposto della Terra insensata. Narratore 3 Entra il poeta che 11Musica prende la carta gigante 49
  • 50. While your lips bianca e la mostra al are still red pubblico. Nightwish Narratore 3 No, la Luna è un deserto, - questa era la risposta del Entrano tutti , si poeta, a giudicare dall'ultima carta scesa sul tavolo: la formano gruppetti che, carta bianca - da questa sfera arida parte ogni discorso a secondo della e ogni poema; e ogni viaggio attraverso foreste, variazione della musica battaglie, tesori, banchetti, alcove ci riporta qui, al ripetono i movimenti. centro d'un orizzonte vuoto. (è il mondo). Così Astolfo non riportò il senno ad Orlando, che rimase con i pastori,nella foresta .Senza il valoroso paladino finirono le vittorie e le sconfitte, i tradimenti e le gelosie, l’odio e l’inganno; ci si dimenticò della guerra. Dalla terrazza del cielo Astolfo guardava in giù,tutta l’umanità era lì sotto i suoi occhi, la stava osservando, per la prima volta, da un punto di vista diverso. Ne vide tutta la vanità e l’inconsistenza e per questo si 12Musica domandò: Ma ..che cos’è dunque la pazzia? E la Immaginaerum normalità?...” Nightwish A volte la normalità è frenesia dilagante, azzeramento di sentimenti, apparenza priva di sostanza. Perciò siamo tutti costretti, per rendere sopportabile la realtà, a coltivare in noi qualche goccia di pazzia. 50
  • 51. SCHEDA PRESENTAZIONE PROGETTO DI CIRCOLO LA RETE DEL TELAIO 2011/2012 Scuola Primaria Don Gnocchi Classe 5A Titolo del progetto "Oggi, cosa metto nel piatto?" Ambito Scientifico Presentazione del percorso Il progetto si è articolato in due incontri: - frutta e verdura a chilometro zero: l'operatrice si è presentata in classe con alcuni tipi di frutta e verdura di stagione ed ha illustrato agli alunni l'importanza di scegliere prodotti locali. I bambini, divisi in due gruppi, hanno preparato con ciò che avevano a disposizione piatti originali che hanno poi mostrato all'altro gruppo e assaggiato, - il viaggio degli alimenti nel corpo umano: l'operatrice ha raccontato, con l'ausilio di un disegno del corpo umano realizzato dai bambini, il viaggio degli alimenti nell'apparato digerente aiutando gli alunni a capire l'importanza delle scelte alimentari per il mantenimento di un buon stato di salute. Prodotto finale Disegni dei piatti realizzati dagli alunni e intitolati secondo la loro fantasia. Disegni e descrizione delle tappe del viaggio alla scoperta dell'apparato digerente. 51