1. «Quando ti uccidono un figlio,
hanno sparato anche a te!»
Giornata della legalità, 1 giugno 2017, Licei Cartesio
2. Nasce a Triggiano il 13 aprile 1962. Suo padre
Pasquale è agricoltore e sua madre Lisetta è
casalinga. E’ il maggiore di due figli: suo fratello si
chiama Michele ed è medico a Triggiano.
3. Diplomatosi come perito chimico a Castellana nel 1981, si iscrive
alla facoltà di Ingegneria di Bari, ma la passione che nutre per la
natura lo porta spesso a dedicarsi ai lavori agricoli con il padre.
4. Ha una particolare predisposizione per le attività pratiche ed
una particolare attenzione verso gli altri che lo induce ben
presto ad abbandonare gli studi e a scegliere un altro tipo di
vita.
5. Aveva già tentato il concorso in Polizia prima di iscriversi a
Ingegneria e, saputo dell’esito positivo del concorso, decide
di entrare nell’arma. Parte dapprima per Bolzano, dove
diviene tiratore scelto e poi decide di frequentare il corso di
«Agente addetto alle scorte», ad Abbasanta in Sardegna.
6. Nel 1986 giunse a Palermo giunge a Palermo presso il
«Servizio Scorte e Tutele» della Polizia di Stato, dove
svolge l’incarico di agente di scorte per diverse personalità
che, in quei difficili anni, erano impegnate a diverso titolo
contro la mafia.
7. Nel 1988 incontra Alba Terrasi, insieme alla quale va a vivere
in attesa delle nozze che erano in programma per luglio 1992,
due mesi dopo la terribile strage di Capaci. A celebrarle
sarebbe stato padre Ennio Pintacuda, un coraggioso
sacerdote, che Rocco aveva conosciuto perchè costretto anche
lui a vivere sotto scorta, visto il suo impegno a Palermo e in
tutta la Sicilia contro la mafia.
8. Nel 1988 e fino al 1991 è nella scorta del giudice Falcone e si
trova in servizio con lui quando, il 20 giugno 1989, il giudice
subisce un primo grave attentato presso la villa in Sardegna
(all’Addaura) dove era solito passere qualche giorno di
vacanza. Per fortuna l’attentato fallisce.
9. Nel 1991 il giudice Falcone è trasferito a Roma dove accetta
l’incarico alla Direzione della Sezione Affari Penali del
Ministero della Giustizia. In questo periodo, Rocco entra a far
parte della scorta del deputato palermitano Leoluca Orlando,
ma non rinuncia a scortare Falcone quando rientra in Sicilia e
alcuni colleghi non sono disponibili.
10. Infatti, il 23 maggio del 1992, per un cambio di turno effettuato
su richiesta di un altro collega, Rocco è in servizio a scortare il
giudice Falcone e sua moglie Francesca Morvillo di rientro da
Roma a Palermo. E’ seduto sul sedile posteriore dell’auto
staffetta «Quarto Savona 15» con i suoi cari colleghi Antonio
Montinaro e Vito Schifani.
11. La sua auto precede quella del giudice Falcone. Alle 17,58
all’altezza dello svincolo autostradale per Capaci, che collega
l’aereoporto di Punta Raisi con Palermo, un’immensa
deflagrazione (500 kg di tritolo sotto il manto stradale)
investe in pieno la sua auto e quella del giudice. Per
l’immane esplosione Rocco e i suoi colleghi muoiono sul
colpo, insieme al giudice Falcone e Francesca Morvillo.