SlideShare a Scribd company logo
1 of 17
Download to read offline
Interaction Design 2009




                    Analisi dei requisiti
                                             Stefano Corna
                                              Andrea d'Alì
                                            Marco Lombardo
Come sono stati raccolti i requisiti


Per poter realizzare il progetto ci siamo serviti di un componente del Corpo
Forestale dello Stato che ci ha aiutati nella ricerca dei possibili scenari che
possono essere degni di attenzione per lo sviluppo del dispositivo.
Con lui abbiamo fatto una “chiaccherata” per cercare di completare la nostra
ricerca di Design, incentrata sui tre aspetti (Andare, parlare, annotare) che ci
permettono di avere una panoramica approfondita del tema che stiamo trattando.
L’obiettivo era quello di mettere l’intervistato a suo agio, senza doverlo forzare su
quello che erano le nostre idee preliminari, in modo da non condizionarlo nelle
risposte.

Siamo convinti che il modo migliore per produrre i requisiti (e quindi la base per la
costruzione del dispositivo) sarebbe stato quello di seguire “sul campo” il lavoro
svolto tutti i giorni da queste persone. Purtroppo però i tempi ristretti non ci hanno
permesso di organizzare un simile metodo di ricerca dei requisiti.



                                                                                    2
Come sono stati raccolti i requisiti - 2
L'intervista è durata poco più di un ora e mezza ed è stata
realizzata prima via chat e. in una seconda fase, al telefono.
Nella prima parte sono state poste domande generiche per capire il
metodo e i provvedimenti che il CFS prende per prevenire e
spegnere un incendio.
Dopo questa fase preliminare ci siamo riuniti per stabilire quali
risposte fossero esaurienti e quali necessitavano di ulteriore
approfondimento.
In questo modo abbiamo preparato delle domande più specifiche e
abbiamo svolto una seconda intervista telefonicamente, così da
poter effettuare un veloce “botta e risposta” sugli argomenti di
nostro interesse.



                                                                 3
Come sono stati raccolti i requisiti - 3
L’intervista, riassunta nelle prossime slide, è composta da:

                     DOMANDA: Quello che abbiamo chiesto
                     all’intervistato. Le domande sono nate da
                     una nostra specifica richiesta o poste per
                     chiarire alcuni concetti espressi nelle
                     precedenti risposte.


                      RISPOSTA: La risposta data
                      dall’intervistato. Alcune sono esattamente
                      riportate dal colloquio in chat, altre sono
                      una riproposizione integrale della risposta
                      data al telefono.


                      IDEA: Alcune risposte (o una serie di esse)
                      ci hanno permesso di notare un bisogno
                      dell’utente che poi abbiamo cercato di
                      tradurre in requisito per il nostro progetto.
                                                                      4
Intervista

Domanda: Questa è una domanda molto generale; ci
chiedevamo quali sono le normali procedure adottate
per la tutela e la salvaguardia del parco.



Risposta: l’intera area è videsorvegliata e controllata 24h su 24h
dalla sala operativa attraverso delle videocamere poste attorno al
perimetro. Inoltre sono presenti delle pattuglie di ricognizione
(spesso uniti alla comunità montana del posto) che girano per il
parco in orari stabiliti a priori.




Idea: C’è bisogno di fornire una sorveglianza maggiore al parco,
perché le telecamere da sole non possono monitorare la zona
interna, se non con le ronde.

                                                                     5
Intervista

Domanda: Avete a disposizione delle tecnologie
particolari per sorvegliare il territorio, oltre alle
telecamere?



Risposta: No, abbiamo solamente quello a disposizione. Le
pattuglie sono dotate di radio che trasmettono ad una frequenza
particolare per poter comunicare direttamente con il D.O.S. In alcuni
casi coloro che pattugliano il parco sono forniti di cellulare di
servizio.



Idea: Il dispositivo dovrà permettere di comunicare ed agire
tempestivamente in caso di pericolo, utilizzando tecnologie più
avanzate come GPS o sensori di temperatura per controllare il
territorio.
                                                                        6
Intervista

Domanda: Chi è il D.O.S.?




Risposta: D.O.S. sta per Direttore degli Operatori di Spegnimento.
E’ un conoscitore del luogo ed è colui che interviene e prende tutte
le decisioni in merito ad un incendio che si sviluppa nella zona di
nostra competenza. Agisce direttamente sul luogo per gestire tutte
le operazioni sul campo. Deve essere informato circa le posizioni di
bacini idrici, fiumi, luoghi pericolosi o che possono intralciare il
cammino di autobotti ed elicotteri (che vengono da lui diretti)



Idea: Il D.O.S. ha bisogno di avere a disposizione tutte le
informazioni sul territorio e sulle condizioni dell’incendio in tempo
reale e in maniera univoca

                                                                        7
Intervista

Domanda: Come interviene il D.O.S.?




Risposta: Una volta confermato l’incendio, il D.O.S. predispone gli
uomini e i mezzi da inviare sulla zona colpita. Assiste l’elicottero
durante la fase di scarico dell’acqua indicando via radio la posizione
esatta. Inoltre da l’ok alle varie fasi operative (spegnimento, bonifica,
controllo).



Idea: Sarebbe utile dare agli elicotteristi e agli automezzi la
possibilità di avere la posizione di dove intervenire senza dover
parlare costantemente con il D.O.S.


                                                                            8
Intervista

Domanda: Secondo lei per migliorare l’efficienza nelle fasi di
spegnimento di un incendio, si dovrebbe dare qualche “strumento”
aggiuntivo al D.O.S.?




Risposta: Sono convinto che colui che dirige e aiuta nello
spegnimento degli incendi è fondamentale per la buona uscita
dell’operazione, ma sui giornali si leggono di dipendenti della
Forestale che rischiano la vita per spegnere un incendio o aiutare i
soccorsi in difficoltà; tra questi il D.O.S. non c’è mai. Io vedrei di
dare una mano anche a chi è attivamente partecipe all’azione, non
solo a chi dirige.


 Idea: Il sistema non solo deve permettere di aiutare il D.O.S. ma
 l’attività completa di prevenzione e spegnimento di un incendio,
 senza quindi tralasciare gli operatori che agiscono direttamente
 nell’emergenza.
                                                                         9
Intervista

Domanda: Parliamo allora degli incendi: attraverso quali
canali avviene l’avvistamento?


Risposta: Abbiamo 3 possibilità di avvistamento:
1)Le nostre pattuglie che sorvegliano il territorio si accorgono del
possibile incendio e, una volta avvicinatosi il più possibile (ma con
sicurezza), chiamano via radio la centrale
2)Attraverso una chiamata al 1515 viene comunicato un punto del
parco dove è stato avvistato l’incendio. A quel punto una pattuglia si
reca sul posto indicato a verificare e ci informa sulla veridicità o
meno della segnalazione
3)Attraverso le riprese delle telecamere ci si accorge che c’è un
principio d’incendio (anche solo un fumo)




                                                                         10
Intervista

Domanda: Quali attori sono coinvolti nelle operazioni di
spegnimento del’incendio e come interagiscono fra di
loro?


Risposta: Essendo un parco molto esteso, abbiamo la possibilità di
chiamare un Canadair o un elicottero del Corpo Forestale per
cercare nell’immediato di ridurre la vastità del fuoco. I mezzi a terra
(le autobotti con l’acqua) aiutano nel circoscrivere l’area
dell’incendio, avanzando lentamente per spegnerlo. Tutti questi
attori sono diretti dal DOS che tramite radio da gli ordini e chiede
informazioni sull’evoluzione dell’incendio in tempo reale.


Idea: sarebbe conveniente permettere ai mezzi a terra di
comunicare con loro, in modo da comunicare eventuali problemi
nel territorio dovuto a frane, dissestamenti o altri impedimenti sulla
strada, senza dover forzatamente comunicare con il DOS

                                                                          11
Intervista

Domanda: Si è parlato di “tempo reale”: c’è un modo
per poter dare al DOS una panoramica completa
dell’incendio, senza aver bisogno di dover chiedere a
tutte le forze in campo la situazione attuale?

Risposta: No, infatti. Questo è un tallone d’Achille che avremmo
bisogno di risolvere. Non avendo la possibilità di monitorare l’intera
area se non per mezzo delle telecamere (che però non bastano
perché spesso sono poste ad una distanza che non permette di
capire bene la reale situazione), il DOS è spesso costretto ad
andare sul posto, solitamente in direzione opposta alla
propagazione delle fiamme, per avere un’idea delle proporzioni e di
come gestire lo sgancio dell’acqua del Canadair/elicottero


Idea: si potrebbe dare al DOS un sistema per interagire nel minor
breve tempo possibile con tutti gli “attori” coinvolti nello spegnimento
dell’incendio. Magari direttamente dalla Sala Operativa.

                                                                           12
Intervista

Domanda: I Canadair (o gli elicotteri coinvolti) come
sono a conoscenza della zona dove devono sganciare
l’acqua?


Risposta: Solitamente il D.O.S. da le informazioni sulla zona dove
c’è l’incendio e lui, attraverso una cartina topografica della zona, si
dirige nel lago più vicino, rifornisce il serbatoio d’acqua e quando il
D.O.S. dà l’ok scarica tutto sulla zona incendiata. Tutta questa fase
avviene attraverso uno o più colloqui via radio.




Idea: bisognerebbe dare la possibilità ai piloti dell’elicottero di
avere un navigatore per permettergli di capire la posizione di
bacini idrici e dove è posizionato l’incendio.


                                                                          13
Intervista

Domanda: Durante le operazioni di spegnimento, quali
tecnologie utilizzate, esclusa la radio?


Risposta: Attualmente nessuna. Chi opera sul posto conosce bene
la zona e sa come sono organizzate le pattuglie e i volontari, così
come gli elicotteri che vengono eventualmente chiamati. Anche le
autobotti sono comandate via radio sulla zona che devono coprire
per spegnere l’incendio. Sta a loro poi segnalare quando ci sono
situazioni di difficoltà (es. serve maggiore assistenza, c’è necessità
di fare rifornimento,…etc..) attraverso la radio, usando una specifica
frequenza.



Idea: Si potrebbe inserire la radio direttamente nella Sala
Operativa, per permettere al D.O.S. di comunicare velocemente
con coloro che stanno intervenendo sul posto.

                                                                         14
Intervista

Domanda: In casi estremi, come ad esempio la
mancanza d’acqua nella zona o maltempo che non
permette di alzare in volo gli elicotteri, come vi
comportate?


Risposta: Di solito vengono chiamate più autobotti e viene costruita
un “bacino idrico” artificiale sfruttando i canali presenti nelle zone
adiacenti al parco (o all’interno, se è possibile arrivarci). In questo
modo i mezzi su gomma, una volta terminata l’acqua a disposizione,
possono evitare di tornare a rifornire ma hanno la possibilità di
attingere direttamente da questa “vasca”.



Idea: Potremmo dare al sistema la possibilità di dare informazioni
su dove vengono costruiti questi bacini artificiali, per permettere
poi ai mezzi su gomma di sapere dove possono rifornire (usando
una tecnologia GPS).
                                                                          15
Intervista

Domanda: In definitiva, cosa pensate possa esservi
utile avere a disposizione in queste situazioni?



Risposta: In tutti questi anni ce la siamo cavata piuttosto bene
nonostante lo scarso numero di uomini a disposizione. Certo è che
molto spesso ci troviamo in situazioni difficili e non sempre
riusciamo ad ottimizzare le risorse a disposizione. Diciamo che il
D.O.S. andrebbe coadiuvato attraverso qualche meccanismo
elettronico in grado di dare appoggio nelle situazioni critiche e
aiutarlo a prendere delle decisioni senza dover tenere sempre a
mente quelle che sono i fatti accaduti e i cambiamenti continui in
questo tipo di emergenze. Senza contare che chi interviene sul
luogo dell’incendio dovrebbe avere la situazione monitorata senza
dover continuare a colloquiare via radio per avere degli
aggiornamenti.


                                                                     16
Elenco requisiti raccolti dall’intervista
Dall’intervista effettuata si possono definire i seguenti requisiti:

•   Inserire, all’interno del parco, dei dispositivi che permettano di effettuare misurazioni strumentali utili per
    prevedere o migliorare i tempi di risposta in caso d’incendio.
•   Allestire la sala operativa di un dispositivo in grado di migliorare la gestione completa dell’emergenza da
    parte del DOS, in modo tale da non dover dirigere le operazioni direttamente sul posto ma avendo una
    panoramica il più possibile dettagliata della situazione nel parco.
•   Permettere al DOS di parlare via radio con i mezzi e i volontari che stanno operando sul posto, senza
    perdere di vista la situazione dell’incendio
•   Fornire alle autobotti uno strumento che permetta, attraverso un normale dispositivo di rilevazione
    satellitare di aiutarli nella comunicazione con il DOS e con gli altri mezzi che stanno intervenendo, per
    dare informazioni circa situazioni di pericolo nella zona dell’incendio
•   Fornire l’elicottero di un monitor per visualizzare la situazione in tempo reale dell’incendio per poter
    effettuare il miglior intervento possibile
•   Dare al DOS uno strumento che visualizzi in tempo reale la situazione delle diverse componenti utili
    durante un emergenza incendio: i fattori ambientali, l’incendio nella sua estensione, i mezzi attualmente in
    azione e le zone di rifornimento a disposizione.
•   Permettere ai mezzi di soccorso di dare segnalazione circa la posizione geografica in cui sono e indicare
    quali tipi di problematiche possono avere (rischi sul percorso centrale operativa - incendio, mancanza di
    acqua,etc..)




                                                                                                                17

More Related Content

More from klide

Integrazione Di Servizi Web
Integrazione Di Servizi WebIntegrazione Di Servizi Web
Integrazione Di Servizi Webklide
 
00 Brochure Informativa
00 Brochure Informativa00 Brochure Informativa
00 Brochure Informativaklide
 
08 Questionario E Conclusioni
08 Questionario E Conclusioni08 Questionario E Conclusioni
08 Questionario E Conclusioniklide
 
05 Protocolli Dinterazione
05 Protocolli Dinterazione05 Protocolli Dinterazione
05 Protocolli Dinterazioneklide
 
02 Tematiche E Approccio
02 Tematiche E Approccio02 Tematiche E Approccio
02 Tematiche E Approccioklide
 
01 Intro Fifa
01 Intro Fifa01 Intro Fifa
01 Intro Fifaklide
 

More from klide (6)

Integrazione Di Servizi Web
Integrazione Di Servizi WebIntegrazione Di Servizi Web
Integrazione Di Servizi Web
 
00 Brochure Informativa
00 Brochure Informativa00 Brochure Informativa
00 Brochure Informativa
 
08 Questionario E Conclusioni
08 Questionario E Conclusioni08 Questionario E Conclusioni
08 Questionario E Conclusioni
 
05 Protocolli Dinterazione
05 Protocolli Dinterazione05 Protocolli Dinterazione
05 Protocolli Dinterazione
 
02 Tematiche E Approccio
02 Tematiche E Approccio02 Tematiche E Approccio
02 Tematiche E Approccio
 
01 Intro Fifa
01 Intro Fifa01 Intro Fifa
01 Intro Fifa
 

03 Requisiti

  • 1. Interaction Design 2009 Analisi dei requisiti Stefano Corna Andrea d'Alì Marco Lombardo
  • 2. Come sono stati raccolti i requisiti Per poter realizzare il progetto ci siamo serviti di un componente del Corpo Forestale dello Stato che ci ha aiutati nella ricerca dei possibili scenari che possono essere degni di attenzione per lo sviluppo del dispositivo. Con lui abbiamo fatto una “chiaccherata” per cercare di completare la nostra ricerca di Design, incentrata sui tre aspetti (Andare, parlare, annotare) che ci permettono di avere una panoramica approfondita del tema che stiamo trattando. L’obiettivo era quello di mettere l’intervistato a suo agio, senza doverlo forzare su quello che erano le nostre idee preliminari, in modo da non condizionarlo nelle risposte. Siamo convinti che il modo migliore per produrre i requisiti (e quindi la base per la costruzione del dispositivo) sarebbe stato quello di seguire “sul campo” il lavoro svolto tutti i giorni da queste persone. Purtroppo però i tempi ristretti non ci hanno permesso di organizzare un simile metodo di ricerca dei requisiti. 2
  • 3. Come sono stati raccolti i requisiti - 2 L'intervista è durata poco più di un ora e mezza ed è stata realizzata prima via chat e. in una seconda fase, al telefono. Nella prima parte sono state poste domande generiche per capire il metodo e i provvedimenti che il CFS prende per prevenire e spegnere un incendio. Dopo questa fase preliminare ci siamo riuniti per stabilire quali risposte fossero esaurienti e quali necessitavano di ulteriore approfondimento. In questo modo abbiamo preparato delle domande più specifiche e abbiamo svolto una seconda intervista telefonicamente, così da poter effettuare un veloce “botta e risposta” sugli argomenti di nostro interesse. 3
  • 4. Come sono stati raccolti i requisiti - 3 L’intervista, riassunta nelle prossime slide, è composta da: DOMANDA: Quello che abbiamo chiesto all’intervistato. Le domande sono nate da una nostra specifica richiesta o poste per chiarire alcuni concetti espressi nelle precedenti risposte. RISPOSTA: La risposta data dall’intervistato. Alcune sono esattamente riportate dal colloquio in chat, altre sono una riproposizione integrale della risposta data al telefono. IDEA: Alcune risposte (o una serie di esse) ci hanno permesso di notare un bisogno dell’utente che poi abbiamo cercato di tradurre in requisito per il nostro progetto. 4
  • 5. Intervista Domanda: Questa è una domanda molto generale; ci chiedevamo quali sono le normali procedure adottate per la tutela e la salvaguardia del parco. Risposta: l’intera area è videsorvegliata e controllata 24h su 24h dalla sala operativa attraverso delle videocamere poste attorno al perimetro. Inoltre sono presenti delle pattuglie di ricognizione (spesso uniti alla comunità montana del posto) che girano per il parco in orari stabiliti a priori. Idea: C’è bisogno di fornire una sorveglianza maggiore al parco, perché le telecamere da sole non possono monitorare la zona interna, se non con le ronde. 5
  • 6. Intervista Domanda: Avete a disposizione delle tecnologie particolari per sorvegliare il territorio, oltre alle telecamere? Risposta: No, abbiamo solamente quello a disposizione. Le pattuglie sono dotate di radio che trasmettono ad una frequenza particolare per poter comunicare direttamente con il D.O.S. In alcuni casi coloro che pattugliano il parco sono forniti di cellulare di servizio. Idea: Il dispositivo dovrà permettere di comunicare ed agire tempestivamente in caso di pericolo, utilizzando tecnologie più avanzate come GPS o sensori di temperatura per controllare il territorio. 6
  • 7. Intervista Domanda: Chi è il D.O.S.? Risposta: D.O.S. sta per Direttore degli Operatori di Spegnimento. E’ un conoscitore del luogo ed è colui che interviene e prende tutte le decisioni in merito ad un incendio che si sviluppa nella zona di nostra competenza. Agisce direttamente sul luogo per gestire tutte le operazioni sul campo. Deve essere informato circa le posizioni di bacini idrici, fiumi, luoghi pericolosi o che possono intralciare il cammino di autobotti ed elicotteri (che vengono da lui diretti) Idea: Il D.O.S. ha bisogno di avere a disposizione tutte le informazioni sul territorio e sulle condizioni dell’incendio in tempo reale e in maniera univoca 7
  • 8. Intervista Domanda: Come interviene il D.O.S.? Risposta: Una volta confermato l’incendio, il D.O.S. predispone gli uomini e i mezzi da inviare sulla zona colpita. Assiste l’elicottero durante la fase di scarico dell’acqua indicando via radio la posizione esatta. Inoltre da l’ok alle varie fasi operative (spegnimento, bonifica, controllo). Idea: Sarebbe utile dare agli elicotteristi e agli automezzi la possibilità di avere la posizione di dove intervenire senza dover parlare costantemente con il D.O.S. 8
  • 9. Intervista Domanda: Secondo lei per migliorare l’efficienza nelle fasi di spegnimento di un incendio, si dovrebbe dare qualche “strumento” aggiuntivo al D.O.S.? Risposta: Sono convinto che colui che dirige e aiuta nello spegnimento degli incendi è fondamentale per la buona uscita dell’operazione, ma sui giornali si leggono di dipendenti della Forestale che rischiano la vita per spegnere un incendio o aiutare i soccorsi in difficoltà; tra questi il D.O.S. non c’è mai. Io vedrei di dare una mano anche a chi è attivamente partecipe all’azione, non solo a chi dirige. Idea: Il sistema non solo deve permettere di aiutare il D.O.S. ma l’attività completa di prevenzione e spegnimento di un incendio, senza quindi tralasciare gli operatori che agiscono direttamente nell’emergenza. 9
  • 10. Intervista Domanda: Parliamo allora degli incendi: attraverso quali canali avviene l’avvistamento? Risposta: Abbiamo 3 possibilità di avvistamento: 1)Le nostre pattuglie che sorvegliano il territorio si accorgono del possibile incendio e, una volta avvicinatosi il più possibile (ma con sicurezza), chiamano via radio la centrale 2)Attraverso una chiamata al 1515 viene comunicato un punto del parco dove è stato avvistato l’incendio. A quel punto una pattuglia si reca sul posto indicato a verificare e ci informa sulla veridicità o meno della segnalazione 3)Attraverso le riprese delle telecamere ci si accorge che c’è un principio d’incendio (anche solo un fumo) 10
  • 11. Intervista Domanda: Quali attori sono coinvolti nelle operazioni di spegnimento del’incendio e come interagiscono fra di loro? Risposta: Essendo un parco molto esteso, abbiamo la possibilità di chiamare un Canadair o un elicottero del Corpo Forestale per cercare nell’immediato di ridurre la vastità del fuoco. I mezzi a terra (le autobotti con l’acqua) aiutano nel circoscrivere l’area dell’incendio, avanzando lentamente per spegnerlo. Tutti questi attori sono diretti dal DOS che tramite radio da gli ordini e chiede informazioni sull’evoluzione dell’incendio in tempo reale. Idea: sarebbe conveniente permettere ai mezzi a terra di comunicare con loro, in modo da comunicare eventuali problemi nel territorio dovuto a frane, dissestamenti o altri impedimenti sulla strada, senza dover forzatamente comunicare con il DOS 11
  • 12. Intervista Domanda: Si è parlato di “tempo reale”: c’è un modo per poter dare al DOS una panoramica completa dell’incendio, senza aver bisogno di dover chiedere a tutte le forze in campo la situazione attuale? Risposta: No, infatti. Questo è un tallone d’Achille che avremmo bisogno di risolvere. Non avendo la possibilità di monitorare l’intera area se non per mezzo delle telecamere (che però non bastano perché spesso sono poste ad una distanza che non permette di capire bene la reale situazione), il DOS è spesso costretto ad andare sul posto, solitamente in direzione opposta alla propagazione delle fiamme, per avere un’idea delle proporzioni e di come gestire lo sgancio dell’acqua del Canadair/elicottero Idea: si potrebbe dare al DOS un sistema per interagire nel minor breve tempo possibile con tutti gli “attori” coinvolti nello spegnimento dell’incendio. Magari direttamente dalla Sala Operativa. 12
  • 13. Intervista Domanda: I Canadair (o gli elicotteri coinvolti) come sono a conoscenza della zona dove devono sganciare l’acqua? Risposta: Solitamente il D.O.S. da le informazioni sulla zona dove c’è l’incendio e lui, attraverso una cartina topografica della zona, si dirige nel lago più vicino, rifornisce il serbatoio d’acqua e quando il D.O.S. dà l’ok scarica tutto sulla zona incendiata. Tutta questa fase avviene attraverso uno o più colloqui via radio. Idea: bisognerebbe dare la possibilità ai piloti dell’elicottero di avere un navigatore per permettergli di capire la posizione di bacini idrici e dove è posizionato l’incendio. 13
  • 14. Intervista Domanda: Durante le operazioni di spegnimento, quali tecnologie utilizzate, esclusa la radio? Risposta: Attualmente nessuna. Chi opera sul posto conosce bene la zona e sa come sono organizzate le pattuglie e i volontari, così come gli elicotteri che vengono eventualmente chiamati. Anche le autobotti sono comandate via radio sulla zona che devono coprire per spegnere l’incendio. Sta a loro poi segnalare quando ci sono situazioni di difficoltà (es. serve maggiore assistenza, c’è necessità di fare rifornimento,…etc..) attraverso la radio, usando una specifica frequenza. Idea: Si potrebbe inserire la radio direttamente nella Sala Operativa, per permettere al D.O.S. di comunicare velocemente con coloro che stanno intervenendo sul posto. 14
  • 15. Intervista Domanda: In casi estremi, come ad esempio la mancanza d’acqua nella zona o maltempo che non permette di alzare in volo gli elicotteri, come vi comportate? Risposta: Di solito vengono chiamate più autobotti e viene costruita un “bacino idrico” artificiale sfruttando i canali presenti nelle zone adiacenti al parco (o all’interno, se è possibile arrivarci). In questo modo i mezzi su gomma, una volta terminata l’acqua a disposizione, possono evitare di tornare a rifornire ma hanno la possibilità di attingere direttamente da questa “vasca”. Idea: Potremmo dare al sistema la possibilità di dare informazioni su dove vengono costruiti questi bacini artificiali, per permettere poi ai mezzi su gomma di sapere dove possono rifornire (usando una tecnologia GPS). 15
  • 16. Intervista Domanda: In definitiva, cosa pensate possa esservi utile avere a disposizione in queste situazioni? Risposta: In tutti questi anni ce la siamo cavata piuttosto bene nonostante lo scarso numero di uomini a disposizione. Certo è che molto spesso ci troviamo in situazioni difficili e non sempre riusciamo ad ottimizzare le risorse a disposizione. Diciamo che il D.O.S. andrebbe coadiuvato attraverso qualche meccanismo elettronico in grado di dare appoggio nelle situazioni critiche e aiutarlo a prendere delle decisioni senza dover tenere sempre a mente quelle che sono i fatti accaduti e i cambiamenti continui in questo tipo di emergenze. Senza contare che chi interviene sul luogo dell’incendio dovrebbe avere la situazione monitorata senza dover continuare a colloquiare via radio per avere degli aggiornamenti. 16
  • 17. Elenco requisiti raccolti dall’intervista Dall’intervista effettuata si possono definire i seguenti requisiti: • Inserire, all’interno del parco, dei dispositivi che permettano di effettuare misurazioni strumentali utili per prevedere o migliorare i tempi di risposta in caso d’incendio. • Allestire la sala operativa di un dispositivo in grado di migliorare la gestione completa dell’emergenza da parte del DOS, in modo tale da non dover dirigere le operazioni direttamente sul posto ma avendo una panoramica il più possibile dettagliata della situazione nel parco. • Permettere al DOS di parlare via radio con i mezzi e i volontari che stanno operando sul posto, senza perdere di vista la situazione dell’incendio • Fornire alle autobotti uno strumento che permetta, attraverso un normale dispositivo di rilevazione satellitare di aiutarli nella comunicazione con il DOS e con gli altri mezzi che stanno intervenendo, per dare informazioni circa situazioni di pericolo nella zona dell’incendio • Fornire l’elicottero di un monitor per visualizzare la situazione in tempo reale dell’incendio per poter effettuare il miglior intervento possibile • Dare al DOS uno strumento che visualizzi in tempo reale la situazione delle diverse componenti utili durante un emergenza incendio: i fattori ambientali, l’incendio nella sua estensione, i mezzi attualmente in azione e le zone di rifornimento a disposizione. • Permettere ai mezzi di soccorso di dare segnalazione circa la posizione geografica in cui sono e indicare quali tipi di problematiche possono avere (rischi sul percorso centrale operativa - incendio, mancanza di acqua,etc..) 17