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Dante Alighieri  “La Divina Commedia”  Canto XXXIII Schubert – Ave Maria – Maria Callas
Vergine e madre, figlia del tuo figlio,  umile ed alta più che creatura  termine fisso d’etterno consiglio,  tu se’ colei che l’umana natura  nobilitasti, sì che ‘l suo fattore,  non disdegnò di farsi sua fattura.  Giotto – La nascita di Maria
Giotto – Lo sposalizio di Maria Nel ventre tuo  si raccese l’amore,  per lo cui caldo, ne l’etterna pace  così è germinato  questo fiore.  Qui se’ a noi meridiana face  di caritate, e giuso,  intra’ mortali,  se’ di speranza  fontana vivace
Giotto – L’Annunciazione Donna, se’ tanto grande  e tanto vali  che a qual  vuol grazia e a te non ricorre,  sua disianza vuol volar sanz’ali.  La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate  liberamente al dimandar precorre.
Giotto – la visita a s. Elisabetta In te misericordia, in te pietate,  in te magnificenza,  in te s’aduna quantunque in creatura è di bontade.  Or questi, che da l’infima lacuna de l’universo infin qui  ha vedute  le vie spirituali ad una ad una
Giotto – la Nascita di Gesù supplica a te, per grazia di virtute  tanto che possa con li occhi levarsi  più alto verso l’ultima salute.  E io, che mai per mio veder non arsi,  più ch’io fo per lo suo,  tutti i miei preghi  ti porgo, e priego che non sieno scarsi.
Giotto – L’adorazione dei Magi perché ogne nube li disleghi  di sua mortalità co’ prieghi tuoi  si’ che l’ sommo piacer  li si dispieghi.  Ancor ti priego, regina, che puoi  ciò che tu vuoli, che conservi sani,  dopo tanto veder, gli affetti  suoi.
Giotto – La fuga in Egitto Vinca tua guardia i movimenti umani;  vedi Beatrice con quanti beati  per li miei prieghi ti chiudon le mani!  Li occhi da Dio diletti e venerati,  fissi ne l’orator, ne dimostraro  quanto i devoti prieghi le son grati
Giotto - La presentazione al tempio indi all’etterno lume s’addrizzaro,  nel qual non si dee creder che s’invii  per creatura l’occhio tanto chiaro.  Ed io ch’al fine di tutti  i disii, appropinquava, sì com’io dovea  l’ardor del desiderio in me finii
Bernardo m’accennava, e sorridea,  perché guardassi suso; ma io era  già per me stesso tal quale ei volea;  chè la mia vista, venendo sincera, e più, e più intrava per lo raggio  dell’alta luce che da sé è vera. Giotto – Le nozze di Cana
Giotto - Crocifissione Da quinci innanzi il  mio veder fu maggio  che ‘l parlar mostra, ch’a tal vista cede,  e cede la memoria a tanto oltraggio.  Qual è colui che sognando vede,  che dopo ‘l sogno la passione impressa  rimane, e l’altro alla mente non riede.
Giotto - Deposizione cotal son io, chè quasi tutta cessa  mia visione, e ancor  mi distilla  nel core i dolce che nacque da essa.  Così la neve al sol si disigilla;  così al vento, ne le foglie lievi  si perdea  la sentenza di Sibilla.
[email_address] www.micromedia.unisal.it Giotto – Incoronazione di Maria Oh somma luce che tanto ti levi  da’ concetti mortali, a la mia mente  ripresta un poco di quel che parevi,  e fa la lingua mia tanto possente,  ch’una favilla sol della tua gloria  possa lasciare alla futura gente.

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  • 2. Vergine e madre, figlia del tuo figlio, umile ed alta più che creatura termine fisso d’etterno consiglio, tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti, sì che ‘l suo fattore, non disdegnò di farsi sua fattura. Giotto – La nascita di Maria
  • 3. Giotto – Lo sposalizio di Maria Nel ventre tuo si raccese l’amore, per lo cui caldo, ne l’etterna pace così è germinato questo fiore. Qui se’ a noi meridiana face di caritate, e giuso, intra’ mortali, se’ di speranza fontana vivace
  • 4. Giotto – L’Annunciazione Donna, se’ tanto grande e tanto vali che a qual vuol grazia e a te non ricorre, sua disianza vuol volar sanz’ali. La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre.
  • 5. Giotto – la visita a s. Elisabetta In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s’aduna quantunque in creatura è di bontade. Or questi, che da l’infima lacuna de l’universo infin qui ha vedute le vie spirituali ad una ad una
  • 6. Giotto – la Nascita di Gesù supplica a te, per grazia di virtute tanto che possa con li occhi levarsi più alto verso l’ultima salute. E io, che mai per mio veder non arsi, più ch’io fo per lo suo, tutti i miei preghi ti porgo, e priego che non sieno scarsi.
  • 7. Giotto – L’adorazione dei Magi perché ogne nube li disleghi di sua mortalità co’ prieghi tuoi si’ che l’ sommo piacer li si dispieghi. Ancor ti priego, regina, che puoi ciò che tu vuoli, che conservi sani, dopo tanto veder, gli affetti suoi.
  • 8. Giotto – La fuga in Egitto Vinca tua guardia i movimenti umani; vedi Beatrice con quanti beati per li miei prieghi ti chiudon le mani! Li occhi da Dio diletti e venerati, fissi ne l’orator, ne dimostraro quanto i devoti prieghi le son grati
  • 9. Giotto - La presentazione al tempio indi all’etterno lume s’addrizzaro, nel qual non si dee creder che s’invii per creatura l’occhio tanto chiaro. Ed io ch’al fine di tutti i disii, appropinquava, sì com’io dovea l’ardor del desiderio in me finii
  • 10. Bernardo m’accennava, e sorridea, perché guardassi suso; ma io era già per me stesso tal quale ei volea; chè la mia vista, venendo sincera, e più, e più intrava per lo raggio dell’alta luce che da sé è vera. Giotto – Le nozze di Cana
  • 11. Giotto - Crocifissione Da quinci innanzi il mio veder fu maggio che ‘l parlar mostra, ch’a tal vista cede, e cede la memoria a tanto oltraggio. Qual è colui che sognando vede, che dopo ‘l sogno la passione impressa rimane, e l’altro alla mente non riede.
  • 12. Giotto - Deposizione cotal son io, chè quasi tutta cessa mia visione, e ancor mi distilla nel core i dolce che nacque da essa. Così la neve al sol si disigilla; così al vento, ne le foglie lievi si perdea la sentenza di Sibilla.
  • 13. [email_address] www.micromedia.unisal.it Giotto – Incoronazione di Maria Oh somma luce che tanto ti levi da’ concetti mortali, a la mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch’una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente.