2. ATTEGGIAMENTOATTEGGIAMENTO
……è una tendenza psicologica espressaè una tendenza psicologica espressa
attraverso la valutazione di una particolareattraverso la valutazione di una particolare
entità con qualche genere di favore oentità con qualche genere di favore o
sfavore. […]sfavore. […]
Tendenza psicologicaTendenza psicologica fa riferimento ad unofa riferimento ad uno
stato interno alla personastato interno alla persona
ValutazioneValutazione fa riferimento ad ogni classe difa riferimento ad ogni classe di
risposta valutativa, sia essa manifesta o nonrisposta valutativa, sia essa manifesta o non
osservabile, cognitiva, affettiva oosservabile, cognitiva, affettiva o
comportamentale.comportamentale.
(Eagly & Chaiken, 1993)(Eagly & Chaiken, 1993)
3. MODELLO TRIPARTITOMODELLO TRIPARTITO
Rosenberg e Hovland, 1960Rosenberg e Hovland, 1960
COMPONENTICOMPONENTI
COGNITIVACOGNITIVA AFFETTIVAAFFETTIVA COMPORTACOMPORTA
MENTALEMENTALE
CredenzeCredenze ReazioniReazioni
emotiveemotive
Azione diAzione di
avvicinamentavvicinament
oo
allontanamenallontanamen
4. Gli atteggiamenti sono un costrutto psicologicoGli atteggiamenti sono un costrutto psicologico
costituito da 3 componenti:costituito da 3 componenti:
Componente cognitiva:Componente cognitiva: informazioni e credenzeinformazioni e credenze
verso un oggettoverso un oggetto
Componente affettiva:Componente affettiva: reazione emotiva versoreazione emotiva verso
l’oggettol’oggetto
Componente comportamentale:Componente comportamentale: azioni diazioni di
avvicinamento o allontanamento dall’oggettoavvicinamento o allontanamento dall’oggetto
Critiche:Critiche:
La ricerca ha studiato soprattutto la componenteLa ricerca ha studiato soprattutto la componente
valutativavalutativa
Modello tripartitoModello tripartito
5. Social cognition (Fazio, 1986):Social cognition (Fazio, 1986):
Atteggiamento =Atteggiamento = struttura cognitiva costituitastruttura cognitiva costituita
dall’associazione in memoria tra ladall’associazione in memoria tra la
rappresentazione dell’oggetto e la suarappresentazione dell’oggetto e la sua
valutazionevalutazione
Questa definizioneQuesta definizione non è in contrapposizionenon è in contrapposizione
con il modello tripartitocon il modello tripartito
6. L’ASPETTATIVA-VALOREL’ASPETTATIVA-VALORE
Fishbein e Ajzen, 1975 – Feather, 1982Fishbein e Ajzen, 1975 – Feather, 1982
ATT è una valutazioneATT è una valutazione spontaneaspontanea ee inevitabileinevitabile
ATT è determinato dalATT è determinato dal valorevalore riconosciuto agliriconosciuto agli
attributiattributi dell’oggetto +dell’oggetto + forzaforza dell’associazionedell’associazione
ATT è influenzato solo da idee prontamenteATT è influenzato solo da idee prontamente
accessibiliaccessibili
L’accessibilità dipende da:L’accessibilità dipende da:
frequenza di attivazione, imminenza, importanzafrequenza di attivazione, imminenza, importanza
dell’ideadell’idea
7. Atteggiamento = struttura cognitivaAtteggiamento = struttura cognitiva
caratterizzata da:caratterizzata da:
Disponibilità:Disponibilità: associazione traassociazione tra
oggetto e valutazioneoggetto e valutazione
immagazzinata nella memoria aimmagazzinata nella memoria a
lungo terminelungo termine
Accessibilità:Accessibilità: tempo e sforzotempo e sforzo
richiesti per il recupero mnestico dirichiesti per il recupero mnestico di
tale strutturatale struttura
8. L’atteggiamento ha la funzione di:L’atteggiamento ha la funzione di:
Organizzare e favorire la codifica delleOrganizzare e favorire la codifica delle
informazioni in entratainformazioni in entrata
Aspetti innovativi:Aspetti innovativi:
Introduce il concetto diIntroduce il concetto di “forza“forza
dell’associazione tra oggetto e valutazione”dell’associazione tra oggetto e valutazione”
misurato attraverso il tempo di latenza (tempomisurato attraverso il tempo di latenza (tempo
che occorre all’individuo per formulare lache occorre all’individuo per formulare la
valutazione dal momento in cui appare lovalutazione dal momento in cui appare lo
stimolo)stimolo)
9. Esempio:Esempio:
Quando il legame è forte:Quando il legame è forte: attivazioneattivazione
automatica della struttura cognitivaautomatica della struttura cognitiva
Quando il legame è debole:Quando il legame è debole:
elaborazione consapevole perelaborazione consapevole per
recuperare tale strutturarecuperare tale struttura
Quando il legame è molto debole:Quando il legame è molto debole:
incapacità di recuperare l’associazioneincapacità di recuperare l’associazione
e formulazione della valutazione nele formulazione della valutazione nel
momento stesso (formulazione online)momento stesso (formulazione online)
10. Come si formano gliCome si formano gli
atteggiamenti?atteggiamenti?
Tre modalità:Tre modalità:
• Esperienza direttaEsperienza diretta
• Osservazione della esperienzaOsservazione della esperienza
altruialtrui
• ComunicazioneComunicazione
11. • Porta a una forte associazione inPorta a una forte associazione in
memoria tra la rappresentazionememoria tra la rappresentazione
dell’oggetto e la sua valutazionedell’oggetto e la sua valutazione
• Il ripetersi dell’esposizione rendeIl ripetersi dell’esposizione rende
l’associazione automatica (memoryl’associazione automatica (memory
based)based)
• Atteggiamento più resistente alAtteggiamento più resistente al
cambiamentocambiamento
Esperienza direttaEsperienza diretta
12. OsservazioneOsservazione
dell’esperienza altruidell’esperienza altrui
L’associazione tra laL’associazione tra la
rappresentazione dell’oggetto e la suarappresentazione dell’oggetto e la sua
valutazione è meno fortevalutazione è meno forte
Atteggiamento meno resistente alAtteggiamento meno resistente al
cambiamentocambiamento
13. ComunicazioneComunicazione
Associazione tra rappresentazione eAssociazione tra rappresentazione e
oggetto molto debole, difficileoggetto molto debole, difficile
recupero dalla memoriarecupero dalla memoria
(atteggiamento formulato online)(atteggiamento formulato online)
Atteggiamento molto meno resistenteAtteggiamento molto meno resistente
al cambiamentoal cambiamento
14. Costrutti non osservabiliCostrutti non osservabili
Inferibili da alcuni indicatori (risposteInferibili da alcuni indicatori (risposte
manifeste e comportamenti)manifeste e comportamenti)
Come si misuranoCome si misurano
gli atteggiamenti?gli atteggiamenti?
15. Le scale permettono di misurare:Le scale permettono di misurare:
La natura e l’intensità delle opinioniLa natura e l’intensità delle opinioni
La frequenza dei comportamentiLa frequenza dei comportamenti
Prime scale Thurstone e Chave (1929) ePrime scale Thurstone e Chave (1929) e
Guttman (1941)Guttman (1941)
La costruzione di queste scale prevedeva laLa costruzione di queste scale prevedeva la
presenza di giudici:presenza di giudici:
• Per valutare gli item da includere o menoPer valutare gli item da includere o meno
nella scalanella scala
• Per il calcolo scalare di ogni itemPer il calcolo scalare di ogni item
Critiche:Critiche: lungo e dispendioso lavoro dilungo e dispendioso lavoro di
preparazionepreparazione
16. Scala Likert (Likert, 1932):Scala Likert (Likert, 1932):
è costituita da item (affermazioniè costituita da item (affermazioni
favorevoli o sfavorevoli) che coprono glifavorevoli o sfavorevoli) che coprono gli
aspetti rilevanti nell’area semanticaaspetti rilevanti nell’area semantica
dell’oggetto studiatodell’oggetto studiato
i soggetti devono indicare su una scala dii soggetti devono indicare su una scala di
risposta il grado di accordo o disaccordorisposta il grado di accordo o disaccordo
con le affermazionicon le affermazioni
17. Esempio:Esempio: La mia famiglia dovrebbeLa mia famiglia dovrebbe
eliminare la carne dalla dietaeliminare la carne dalla dieta
Totale disaccordo 1 2 3 4 5 6 7Totale disaccordo 1 2 3 4 5 6 7
Pieno accordoPieno accordo
Consente di effettuare operazioniConsente di effettuare operazioni
statistiche come l’aggregazione dellestatistiche come l’aggregazione delle
risposte sullo stesso oggetto, il calcolorisposte sullo stesso oggetto, il calcolo
della mediadella media
18. Domande aperteDomande aperte
AutomatismoAutomatismo
Dimensione affettiva vs. dimensione cognitivaDimensione affettiva vs. dimensione cognitiva
AmbivalenzaAmbivalenza
RELAZIONE CON IL COMPORTAMENTORELAZIONE CON IL COMPORTAMENTO
19. Differenziale semantico (Osgood, Suci e Tanenbaum, 1957):Differenziale semantico (Osgood, Suci e Tanenbaum, 1957):
insieme di coppie di aggettivi bipolari separati (in genere) dainsieme di coppie di aggettivi bipolari separati (in genere) da
sette spazi che rappresentano una gradazione da unosette spazi che rappresentano una gradazione da uno
all’altroall’altro
oggetto di atteggiamento posto all’inizio del questionariooggetto di atteggiamento posto all’inizio del questionario
Esempio:Esempio: Come giudica ilCome giudica il conformismoconformismo??
Buono ___ ___ ___ ___ ___ ___Buono ___ ___ ___ ___ ___ ___
CattivoCattivo
Bello ___ ___ ___ ___ ___ ___Bello ___ ___ ___ ___ ___ ___
BruttoBrutto
20. Gli autori hanno rilevato che le coppie diGli autori hanno rilevato che le coppie di
aggettivi si raggruppano sistematicamenteaggettivi si raggruppano sistematicamente
in tre fattori:in tre fattori:
ValutazioneValutazione
PotenzaPotenza
AttivitàAttività
CriticheCritiche alla validità delle scale:alla validità delle scale: le rispostele risposte
sono sotto il controllo dei soggetti.sono sotto il controllo dei soggetti.
Problema legato alla desiderabilità socialeProblema legato alla desiderabilità sociale
21. 2)2) Misure meno dirette di misurazione:Misure meno dirette di misurazione:
Risposta elettrogalvanica (capacità della pelle di condurreRisposta elettrogalvanica (capacità della pelle di condurre
elettricità)elettricità)
Attività dei muscoli del visoAttività dei muscoli del viso
Vantaggi:Vantaggi:
Risposte non influenzate dalla desiderabilità socialeRisposte non influenzate dalla desiderabilità sociale
Critiche:Critiche:
Metodologie troppo intrusiveMetodologie troppo intrusive
3)3) Tempo di latenza nella espressione della risposta:Tempo di latenza nella espressione della risposta:
Utilizzo di un software che permette di calcolare il tempo traUtilizzo di un software che permette di calcolare il tempo tra
l’apparizione dello stimolo sullo schermo del computer e lal’apparizione dello stimolo sullo schermo del computer e la
pressione esercitata dal soggetto su appositi tasti per lapressione esercitata dal soggetto su appositi tasti per la
rispostarisposta
22. MODELLO DELL’AZIONE RAGIONATAMODELLO DELL’AZIONE RAGIONATA
Fishbein e Ajzen, 1975Fishbein e Ajzen, 1975
CredenzeCredenze
circa lecirca le
conseguenzeconseguenze
AtteggiamentAtteggiament
oo
Valutazione delValutazione del
comportamentocomportamento
INTENZIONINTENZION
EE
COMPORTCOMPORT
AA
MENTOMENTO
CredenzeCredenze
circa lecirca le
norme socialinorme sociali
PercezionePercezione
aspettativeaspettative
‘altri‘altri
significativi’significativi’
23. Ajzen (1988) ha riformulato la teoria introducendoAjzen (1988) ha riformulato la teoria introducendo
comecome fattore causalefattore causale insieme agli atteggiamentiinsieme agli atteggiamenti
verso il comportamento e alla pressione sociale:verso il comportamento e alla pressione sociale:
La percezione del controllo sul comportamentoLa percezione del controllo sul comportamento
Critiche:Critiche:
Secondo Fazio:Secondo Fazio:
• Il modello di Fishbein e Ajzen si applica solo quandoIl modello di Fishbein e Ajzen si applica solo quando
l’associazione tra oggetto e valutazione è debole ol’associazione tra oggetto e valutazione è debole o
non disponibilenon disponibile
• Perché quando l’associazione tra oggetto ePerché quando l’associazione tra oggetto e
valutazione è forte l’atteggiamento si attivavalutazione è forte l’atteggiamento si attiva
automaticamente e guida il comportamentoautomaticamente e guida il comportamento
24. Dissonanza cognitiva (Festinger, 1957)Dissonanza cognitiva (Festinger, 1957)
Processo di natura motivazionaleProcesso di natura motivazionale
Deriva dal bisogno di mantenere coerenza tra leDeriva dal bisogno di mantenere coerenza tra le
proprie cognizioni (credenze e valori) e/oproprie cognizioni (credenze e valori) e/o
comportamenticomportamenti
EsempioEsempio: -: - credo che mettere il casco sia utilecredo che mettere il casco sia utile
-- a volte non indosso il cascoa volte non indosso il casco
Cognizione
Dissonanza3
Desiderio di
riportare l’equilibrioDisagio3
Comportamento
25. Strategie per ristabilire l’equilibrio:Strategie per ristabilire l’equilibrio:
Modificazione dell’elemento dissonante menoModificazione dell’elemento dissonante meno
resistente al cambiamentoresistente al cambiamento
Esempio: il cambiamento del comportamentoEsempio: il cambiamento del comportamento
il soggetto modifica il comportamento e utilizza sempreil soggetto modifica il comportamento e utilizza sempre
il cascoil casco
Cambiamento della credenza relativa all’utilità delCambiamento della credenza relativa all’utilità del
casco attraverso la percezione selettiva dellecasco attraverso la percezione selettiva delle
informazioniinformazioni
Esempio: il cambiamento di atteggiamentoEsempio: il cambiamento di atteggiamento
il soggetto ricorda le informazioni che criticano l’utilità delil soggetto ricorda le informazioni che criticano l’utilità del
cascocasco
26. Gli atteggiamenti focalizzano l’attenzione:Gli atteggiamenti focalizzano l’attenzione:
dimmi dove guardare (1973, Commissionedimmi dove guardare (1973, Commissione
Giustizia USA).Giustizia USA).
Gli atteggiamenti restringono il campo diGli atteggiamenti restringono il campo di
attenzione delle persone, orientandoleattenzione delle persone, orientandole
verso le informazioni che sono in lineaverso le informazioni che sono in linea
con quanto credonocon quanto credono
27. Gli atteggiamenti distorconoGli atteggiamenti distorcono
l’interpretazione: dimmi che cose vedere!l’interpretazione: dimmi che cose vedere!
AssimilazioneAssimilazione
ContrastoContrasto
Decisione sulle informazioni ambigueDecisione sulle informazioni ambigue
28. Gli atteggiamenti guidano ilGli atteggiamenti guidano il
comportamento attraverso lacomportamento attraverso la
formulazione di intenzioni, aiutando aformulazione di intenzioni, aiutando a
tradurre l’atteggiamento intradurre l’atteggiamento in
comportamento pianificazionecomportamento pianificazione
29. Perché un atteggiamento possaPerché un atteggiamento possa
influenzare il comportamento il soggettoinfluenzare il comportamento il soggetto
ha la percezione di poter controllare taleha la percezione di poter controllare tale
comportamentocomportamento
31. PregiudizioPregiudizio
DaDa (praeiudicium: sentenza anticipata)(praeiudicium: sentenza anticipata)
È un giudizio precedente all’esperienza, unÈ un giudizio precedente all’esperienza, un
giudizio espresso in assenza di datigiudizio espresso in assenza di dati
sufficienti.sufficienti.
Tendenza a considerare in modoTendenza a considerare in modo
ingiustificatamente sfavorevole le personeingiustificatamente sfavorevole le persone
che appartengono ad un determinatoche appartengono ad un determinato
gruppo socialegruppo sociale
32. StereotipoStereotipo
DaDa (stereos – tupos: impronta rigida)(stereos – tupos: impronta rigida)
È un insieme coerente e abbastanza rigido diÈ un insieme coerente e abbastanza rigido di
credenze negative che un certo gruppocredenze negative che un certo gruppo
condivide rispetto ad un altro gruppo o categoriacondivide rispetto ad un altro gruppo o categoria
socialesociale
È il nucleo cognitivo del pregiudizio, l’insieme diÈ il nucleo cognitivo del pregiudizio, l’insieme di
quelle rappresentazioni mentali che portano aquelle rappresentazioni mentali che portano a
pensare e agire in modo sfavorevole neipensare e agire in modo sfavorevole nei
confronti di un certo gruppo sociale.confronti di un certo gruppo sociale.
33. StereotipiStereotipi
Ciò che è rilevante comprendere in temaCiò che è rilevante comprendere in tema
di stereotipi è che “è stato dimostrato chedi stereotipi è che “è stato dimostrato che
l’opinione su un gruppo di popolazionel’opinione su un gruppo di popolazione
influenza il comportamento di tale gruppoinfluenza il comportamento di tale gruppo
provocando comportamenti conformi alloprovocando comportamenti conformi allo
stereotipo” (Galimberti, 1992, p. 912)stereotipo” (Galimberti, 1992, p. 912)
34. Sebbene spesso siano valutatiSebbene spesso siano valutati
negativamente in quanto tendono anegativamente in quanto tendono a
mantenere i pregiudizi sociali, gli stereotipimantenere i pregiudizi sociali, gli stereotipi
hanno un valore notevole perchéhanno un valore notevole perché
contengono verità sufficienti a predire ilcontengono verità sufficienti a predire il
comportamento di individui o gruppicomportamento di individui o gruppi
(Galimberti, 1992)(Galimberti, 1992)
35. Formazione delloFormazione dello
stereotipostereotipo
Lo stereotipo è, in altre parole una forma diLo stereotipo è, in altre parole una forma di
semplificazione della realtà: comesemplificazione della realtà: come
sostenne Lipmann (1922), il rapporto consostenne Lipmann (1922), il rapporto con
la realtà è mediato dalle immagini mentalila realtà è mediato dalle immagini mentali
che uno si costituisce di essa. Taliche uno si costituisce di essa. Tali
immagini sono spesso molto semplificateimmagini sono spesso molto semplificate
e molto rigide in quanto non sempre lae molto rigide in quanto non sempre la
mente umana “desidera” trattare la grandemente umana “desidera” trattare la grande
varietà delle forme con cui il mondo sivarietà delle forme con cui il mondo si
presentapresenta
36. Formazione delloFormazione dello
stereotipostereotipo
La formazione degli stereotipiLa formazione degli stereotipi
avviene, dunque, per un processoavviene, dunque, per un processo
di semplificazione della realtàdi semplificazione della realtà
37. Si verifica secondo modalità culturalmenteSi verifica secondo modalità culturalmente
previste: “gli stereotipi fanno parte delpreviste: “gli stereotipi fanno parte del
gruppo e come tali vengono acquisiti daigruppo e come tali vengono acquisiti dai
singoli e utilizzati per una efficacesingoli e utilizzati per una efficace
comprensione della realtà” (p. 15)comprensione della realtà” (p. 15)
Mazzara, 1997Mazzara, 1997
Lo stereotipo si formaLo stereotipo si forma
quando…quando…
38. Svolge una funzione di tipo difensivo, inSvolge una funzione di tipo difensivo, in
quanto contribuiscono al mantenimento diquanto contribuiscono al mantenimento di
una cultura e delle sue forme diuna cultura e delle sue forme di
organizzazione, così garantendoorganizzazione, così garantendo
all’individuo la salvaguardia della suaall’individuo la salvaguardia della sua
posizioneposizione
Mazzara, 1997Mazzara, 1997
39. Guida la raccolta delle informazioni eGuida la raccolta delle informazioni e
l’analisi della realtà, in quanto i dati dil’analisi della realtà, in quanto i dati di
esperienza vengono già filtrati secondoesperienza vengono già filtrati secondo
le categorie rappresentate daglile categorie rappresentate dagli
stereotipi.stereotipi.
Mazzara, 1997Mazzara, 1997
40. Le scienze sociali hanno specificatoLe scienze sociali hanno specificato
come, in genere, il pregiudizio :come, in genere, il pregiudizio :
si riferisca non tanto a fatti o eventi,si riferisca non tanto a fatti o eventi,
quanto a gruppi sociali, sebbene sianoquanto a gruppi sociali, sebbene siano
comuni anche giudizi dati sucomuni anche giudizi dati su
accadimenti della vita quotidiana o suaccadimenti della vita quotidiana o su
relazioni interpersonalirelazioni interpersonali
si caratterizzi come giudizio di tiposi caratterizzi come giudizio di tipo
negativo che tende a penalizzarenegativo che tende a penalizzare
l’oggetto del giudizio stessol’oggetto del giudizio stesso