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INCENDIO PRESSO LA DISCARICA BELLOLAMPO - Palermo
http://www.geapress.org/ambiente/incendio-bellolampo-lon-le-pino-apprendi-in-atto-una-
situazione-gravissima/30654
Incendio Bellolampo – l’On.le Pino Apprendi: in atto una situazione gravissima
Mentre il Comune annunciava lo spegnimento, una sola squadra dei Vigili del Fuoco veniva
abbandonata nell'inferno della discarica in fiamme.
di Giovanni Guadagna | 31 luglio 2012
GEAPRESS – Nella serata di ieri, poco dopo che
l’Assessore comunale La Piana diffondeva un comunicato dichiarando che l’incendio di Bellolampo
era spento, una sola squadra dei Vigili del Fuoco veniva lasciata a presidiare una situazione definita
“infernale“. La Protezione Civile, infatti, in prima serata si era allontanata dai luoghi ed la squadra
dei Vigili del Fuoco di Palermo assisteva impotente all’espandersi della nube sulla città. Nube che,
ovviamente, stamani appare ancora ben alimentata (vedi foto).
Stessa notizia è pervenuta ora al deputato all’Assemblea Regionale siciliana Pino Apprendi (PD) ex
Vigile del Fuoco. “La situazione a Bellolampo – ha dichiarato stamani l’On.le Apprendi a GeaPress
– è molto grave. L’incendio è ancora ben alimentato essendosi verosimilmente diffuso verso gli
strati profondi. Non comprendo come l’Assessore Lapiana possa aver dichiarato che l’incendio è
spento, così come si tende ad escludere la presenza nell’aria di inquinanti“.
Oggi il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Emilio Occhiuzzi sarà nei luoghi del disastro. Se
l’incendio, come sembrerebbe potersi affermare, si è diffuso negli strati profondi della discarica i
lanci dei canadair sono del tutti inutili. L’acqua, infatti, arriva a bagnare quella che rappresenta
appena una pellicola, se paragonata all’ammasso di immondizia fumante. In altri termini la
combustione continua sotto. L’unica maniera per tentare di spegnere l’incendio è la copertura con
materiale terroso ma, secondo voci non confermabili diffuse ieri seri, potrebbero esserci problemi di
immediato procacciamento dei fondi.
“Occorrerebbe – riferisce l’On.le Apprendi a GeaPress – un grande intervento di mezzi trasporto
terra. L’area della discarica che sta bruciando è molto grande“.
Nel corso delle riunione della Protezione Civile svoltasi ieri pomeriggio (vedi articolo GeaPress),
molta attenzione sarebbe stata rivolta nel trovare un luogo alternativo ove portare le centinaia di
tonnellate di rifiuti che ogni giorno si raccolgono in città. Bellolampo, in pieno rogo, è ovviamente
inagibile.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/31-luglio-2012/bellolampo-
procura-apre-indaginesul-rogo-doloso-trovati-due-focolai-2011248770984.shtml
Bellolampo, la Procura apre un'indagine
sul rogo: è doloso, trovati due focolai
L'Arpa, incaricata delle indagini insieme alla polizia,
ha accertato che la discarica è senza sistema antincendio
PALERMO - La Procura di Palermo ha aperto un'indagine sull'incendio
che da domenica sta distruggendo la discarica di Bellolampo e che ieri
sera sembrava domato. Il rogo sarebbe doloso. Nella quinta vasca sono
stati trovati 2 focolai dai quali le fiamme si sono propagate. L'Arpa,
incaricata delle indagini, insieme alla polizia, dal procuratore aggiunto
Ignazio de Francisci e dal pm Geri Ferrara, ha inoltre accertato che la
discarica è senza sistema antincendio. Il reato ipotizzato è incendio e il
fascicolo è a carico di ignoti.
http://palermo.blogsicilia.it/rogo-bellolampo-orlando-valuteremo-se-chiudere-la-discarica/95753/
Rogo Bellolampo, Orlando: "Valuteremo se chiudere la discarica"
di Redazione
30 luglio 2012 - Continuano incessanti le operazioni di spegnimento del vasto incendio
divampato ieri nella discarica di Bellolampo a Palermo. Impegnati sul posto decine di vigili del
fuoco, supportati dai colleghi del nucleo NBCR (Nucleare Biologico, Chimico e Radioattivo) che
stanno monitorando la qualità dell’aria per verificare l’eventuale innalzamento di diossina
presente nell’aria a seguito del rogo.
Alcuni operatori di Arpa Sicilia (Agenzia regionale protezione ambientale) sono presenti nell’area
della discarica per monitorare situazioni di rischio ambientale e prelevare campioni di aria, acqua e
suolo per il controllo di eventuali contaminanti tra i quali anche le diossine.
Arpa precisa che in caso di incendi di rifiuti solidi urbani, come in questo caso, considerata la
rapida dispersione anche per effetto dei venti, è da escludersi la formazione di diossine in
concentrazioni significative ed analiticamente rilevabili in aria.
“Allo stato attuale – rassicura l’assessore regionale all’Ambiente Alessandro Aricò, costantemente
in contatto con il commissario di Arpa Salvo Cocina – non si denota un concreto pericolo di
inquinamento ambientale, ma l’Arpa continua puntualmente nelle attivita’ di monitoraggio
ambientale dell’area”.
Intanto, dalle 16.30 di questo pomeriggio è in corso una riunione straordinaria tra amministrazioen
comunale e Protezione Civile. “Valuteremo l’ipotesi della chiusura della discarica di
Bellolampo”, ha anticipato il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando.
“Se dovesse accadere – ha aggiunto – resisteremo per qualche ora”, nell’attesa di trovare una
soluzione “insieme alla Prefettura, per smaltire i rifiuti. Pur non essendo l’Amia sotto
amministrazione comunale – ha voluto poi ricordare Orlando – lavoro incessantemente da ieri
insieme alla Prefettura ed al comando provinciale dei Vigili Fuoco e posso assicurare che la
situazione è sotto controllo. Escludiamo in maniera tassativa qualunque preoccupazione per
quanto riguarda la presenza di diossina nell’aria”.
Poi a chi gli chiedeva notizie sulle cause del rogo, Orlando ha risposto: “Da molti anni ho smesso di
farmi domande sull’origine degli incendi”.
http://www.guidasicilia.it/il-grande-rogo-di-bellolampo/news/51139
Rogo Bellolampo, Orlando: "Valuteremo se chiudere la discarica"
di Redazione
30 luglio 2012 - Continuano incessanti le operazioni di spegnimento del vasto incendio
divampato ieri nella discarica di Bellolampo a Palermo. Impegnati sul posto decine di vigili del
fuoco, supportati dai colleghi del nucleo NBCR (Nucleare Biologico, Chimico e Radioattivo) che
stanno monitorando la qualità dell’aria per verificare l’eventuale innalzamento di diossina
presente nell’aria a seguito del rogo.
Alcuni operatori di Arpa Sicilia (Agenzia regionale protezione ambientale) sono presenti nell’area
della discarica per monitorare situazioni di rischio ambientale e prelevare campioni di aria, acqua e
suolo per il controllo di eventuali contaminanti tra i quali anche le diossine.
Arpa precisa che in caso di incendi di rifiuti solidi urbani, come in questo caso, considerata la
rapida dispersione anche per effetto dei venti, è da escludersi la formazione di diossine in
concentrazioni significative ed analiticamente rilevabili in aria.
“Allo stato attuale – rassicura l’assessore regionale all’Ambiente Alessandro Aricò, costantemente
in contatto con il commissario di Arpa Salvo Cocina – non si denota un concreto pericolo di
inquinamento ambientale, ma l’Arpa continua puntualmente nelle attivita’ di monitoraggio
ambientale dell’area”.
Intanto, dalle 16.30 di questo pomeriggio è in corso una riunione straordinaria tra amministrazioen
comunale e Protezione Civile. “Valuteremo l’ipotesi della chiusura della discarica di
Bellolampo”, ha anticipato il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando.
“Se dovesse accadere – ha aggiunto – resisteremo per qualche ora”, nell’attesa di trovare una
soluzione “insieme alla Prefettura, per smaltire i rifiuti. Pur non essendo l’Amia sotto
amministrazione comunale – ha voluto poi ricordare Orlando – lavoro incessantemente da ieri
insieme alla Prefettura ed al comando provinciale dei Vigili Fuoco e posso assicurare che la
situazione è sotto controllo. Escludiamo in maniera tassativa qualunque preoccupazione per
quanto riguarda la presenza di diossina nell’aria”.
Poi a chi gli chiedeva notizie sulle cause del rogo, Orlando ha risposto: “Da molti anni ho smesso di
farmi domande sull’origine degli incendi”.
http://www.lasicilia.it/index.php?id=81450&template=lasiciliait
Bellolampo brucia ancora. Rogo doloso. Aperta inchiesta.
PALERMO -Il rogo che sta mettendo sotto scacco da domenica pomeriggio la discarica
Bellolampo a Palermo, con i suoi 40 ettari, è ora oggetto di un'inchiesta aperta dalla Procura. E si
affaccia l'ipotesi del dolo. Nella quinta vasca sono stati trovati 2 focolai dai quali le fiamme si sono
propagate. L'Arpa, incaricata delle indagini, insieme alla polizia, dal procuratore aggiunto Ignazio
de Francisci e dal pm Geri Ferrara, ha accertato che la discarica è senza sistema antincendio. Il reato
ipotizzato è incendio e il fascicolo è a carico di ignoti.
Ora però l'allarme è per lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalla città. Il sito è stato chiuso e decine
di autocompattatori sono fermi davanti alla discarica in attesa di capire dove conferire i rifiuti
raccolti. Nel pomeriggio sono stati individuate le discariche di Trapani e Campobello di Mazara
(Tp) per accogliere, con ogni probabilità, questi carichi.
Sul fronte della messa in sicurezza di Bellolampo, in un vertice, durato per buona parte del
pomeriggio e terminato solo in tarda serata, coordinato dal dirigente generale della Protezione civile
Sicilia, Pietro Lo Monaco, presenti l'Arpa e i Vigili del Fuoco, si è messo a punto il coordinamento
per ricoprire al più presto la discarica di terra e soffocare i focolai definitivamente.
Intanto si allontana il rischio diossina per la quale si è molto temuto nei primi momenti, quando le
fiamme era ancora vive. I tecnici dell'Agenzia regionale per la protezione dell' ambiente, Arpa,
avrebbero scongiurato questo rischio anche se i rifiuti incendiati sprigionano altre sostanze tossiche
come benzene, toluene e fenatrene. La situazione non sarebbe però tale da richiedere l'evacuazione
dei centri abitati vicini alla discarica. L'Arpa sta inoltre raccogliendo i filtri delle centraline sparse
per la città per i rilievi della qualità dell'aria per avere un volume sufficiente per effettuare le analisi.
Per quanto riguarda i tempi di bonifica, serviranno almeno dieci giorni. I tecnici dell'Arpa, con il
commissario straordinario, Salvatore Cocina, hanno effettuato un sopralluogo individuando
"numerosi focolai nelle vasche rifiuti di recente costruzione con emissione di fumo in gran parte
costituito da vapore acqueo".
http://www.palermotoday.it/cronaca/incendio-bellolampo-estinto-fumo-solo-vapore-acqueo.html
Bellolampo. L’incendio è estinto. Il fimo? “Solo Vapore Acqueo”
I canadair continuano a operare incessantemente ma secondo l'assessore Lapiana "è ovvio che il
vapore continuerà per alcuni giorni perché sono milioni i litri d'acqua utilizzati per spegnere le
fiamme nelle vasche"
di Redazione 02/08/2012
L'incendio a Bellolampo
Continua il rogo nella discarica comunale di rifiuti di Bellolampo dove da domenica è in fiamme la
quinta vasca di raccolta. I Canadair continuano a operare incessantemente e dopo aver volato fino al
tramonto di ieri hanno ripreso la loro azione in mattinata.
INDAGINI. L'Arpa nei giorni scorsi ha accertato che l'origine dell'incendio è dolosa e la Procura
della Repubblica ha aperto un'inchiesta a carico di ignoti. Il Comandante provinciale dei Vigili del
fuoco, Gaetano Vallefuoco è in procura per essere ascoltato dai pm nell'ambito dell'inchiesta per
l'incendio scoppiato domenica scorsa nella discarica di Bellolampo e che ancora non è stato spento.
Proprio ieri sera Vallefuoco e il Prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, hanno fatto un
sopralluogo nella discarica. Le fiamme non si vedono più ma il rogo continua a bruciare sottoterra.
Per ora l'inchiesta è stata aperta contro ignoti.
IL COMUNE. Ieri una nota diffusa dal Comune diceva che il fumo era dovuto al vapore acqueo.
"Ieri ed oggi sono stato a Bellolampo - ha dichiarato l'assessore comunale alle partecipate, Cesare
Lapiana - per monitorare da vicino la situazione e per verificare lo stato dei lavori di contenimento e
spegnimento dell'incendio. La nube bianca che si vede ancora adesso sopra Bellolampo è costituita
dal vapore acqueo dovuto alle attività di raffreddamento che ancora in queste ore i Vigili del Fuoco
e la protezione civile (tramite i Canadair) stanno facendo, ma possiamo assicurare i cittadini del
fatto che le fiamme sono state estinte e che il fumo è solo vapore acqueo. Per poter procedere alla
copertura con terra delle zone bruciate (tramite lavoro manuale e mezzi meccanici) è infatti
indispensabili che il terreno venga raffreddato e questo richiede i getti d'acqua che stanno
continuando in queste ore". Il vapore, stando a quanto dice l'assessore, continuerà per alcuni giorni
perché sono milioni i litri d'acqua utilizzati per spegnere l'incendio nelle vasche e i rifiuti hanno
raggiunto temperature altissime quindi l'evaporazione continuerà ancora.
INQUINAMENTO. Per quanto riguarda i rischi di inquinamento, le autorità preposte al controllo
(l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) e il nucleo NCBR dei Vigili del Fuoco hanno
effettuato da domenica a stamattina decine di campionamenti dell'aria e dei terreni, non solo a
Bellolampo ma anche in aree della provincia verso le quali si sono spinti i fumi dell'incendio. Tutti i
campionamenti effettuati hanno escluso il rischio di inquinamento da diossina, perché per fortuna il
vento ha disperso la concentrazione dei fumi.
RIFIUTI. Infine per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, via via che gli autocompattatori
vengono svuotati nelle discariche alternative individuate dalla Protezione Civile, la raccolta sta
riprendendo in tutta la città. Bellolampo resterà comunque chiusa per alcuni giorni e questo
determinerà un possibile rallentamento della raccolta dovuto alla maggiore distanza delle altre
discariche individuate.
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sicilia/2012/08/02/Incendi-brucia-ancora-discarica-
Bellolampo_7278359.html
Incendi: brucia ancora la discarica di Bellolampo
Raccolta a rilento a Palermo; rifiuti portati in altri 7 siti
02 agosto, 11:37
(ANSA) - PALERMO, 2 AGO - Ci sono ancora focolai attivi nella discarica di Bellolampo in
fiamme da domenica scorsa per un rogo certamente doloso appiccato nella quinta vasca. Le
operazioni di spegnimento sono ancora in corso. All'opera Canadair, vigili del fuoco e squadre
dell'Amia. L'immondizia raccolta in citta' - in alcune zone i mezzi dell'Amia non sono passati e ci
sono cumuli di spazzatura sparsi accanto ai cassonetti - vengono portati nelle discariche di Trapani,
Campobello di Mazara, Motta Sant' Anastasia, Mazara Sant'Andrea, Catania, Gela e
Giuliana.(ANSA).
http://www.meteoweb.eu/2012/08/palermo-spento-lincendio-nella-discarica-di-bellolampo-non-ce-
rischio-diossina/146399/
Palermo: spento l’incendio nella discarica di Bellolampo, non c’è rischio diossina
mercoledì 1 agosto 2012, 19:34 di Peppe Caridi
“Ieri ed oggi sono stato a Bellolampo per monitorare
da vicino la situazione e per verificare lo stato dei lavori di contenimento e spegnimento
dell’incendio. La nube bianca che si vede ancora adesso sopra Bellolampo e’ costituita dal vapore
acqueo dovuto alle attivita’ di raffreddamento che ancora in queste ore i Vigili del Fuoco e la
Protezione civile (tramite i Canadair) stanno facendo, ma possiamo assicurare i cittadini del fatto
che le fiamme sono state estinte e che il fumo e’ solo vapore acqueo”. Lo dice l’assessore comunale
di Palermo, Cesare Lapiana tornato da un nuovo sopralluogo. “Per poter procedere alla copertura
con terra delle zone bruciate (tramite lavoro manuale e mezzi meccanici) e’ infatti indispensabili
che il terreno venga raffreddato e questo richiede i getti d’acqua che stanno continuando in queste
ore – ha detto ancora -E’ ovvio che questo vapore continuera’ per alcuni giorni perche’ sono milioni
i litri d’acqua utilizzati per spegnere l’incendio nelle vasche e i rifiuti hanno raggiunto temperature
altissime quindi l’evaporazione continuera’ ancora. Per quanto riguarda i rischi di inquinamento, le
autorita’ preposte al controllo (l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) e il nucleo
NCBR dei Vigili del Fuoco hanno effettuato da domenica a stamattina decine di campionamenti
dell’aria e dei terreni, non solo a Bellolampo ma anche in aree della provincia verso le quali si sono
spinti i fumi dell’incendio. Tutti i campionamenti effettuati hanno escluso il rischio di inquinamento
da diossina, perche’ per fortuna il vento ha disperso la concentrazione dei fumi”. “Infine per quanto
riguarda la raccolta dei rifiuti, via via che gli autocompattatori vengono svuotati nelle discariche
alternative individuate dalla Protezione Civile, la raccolta sta riprendendo in tutta la citta’.
Bellolampo restera’ comunque chiusa per alcuni giorni e questo determinera’ un possibile
rallentamento della raccolta dovuto alla maggiore distanza delle altre discariche individuate –
conclude Lapiana – Desidero infine ringraziare tutti quei lavoratori dell’Amia che da domenica
scorsa hanno lavorato senza sosta giorno e notte, senza badare a turni e riposo, per combattere le
fiamme con gli altri operatori e, in queste ore, per ricoprire di terra la discarica. E’ stato ed e’ un
lavoro immane per il quale tutta la citta’ deve essere grata”.
http://www.asca.it/newsregioni-
Sicilia__Regione_su_discarica_Bellolampo__no_contaminazione_ambientale-1185501-.html
Sicilia: Regione su discarica Bellolampo, no contaminazione ambientale
07 Agosto 2012 - 15:59
(ASCA) - Palermo, 7 ago - Allo stato attuale ''non si configurano elementi significativi di
contaminazione ambientale'' determinati dall'incendio che per undici giorni ha bruciato nella
discarica di Bellolampo a Palermo. Lo afferma il bollettino diffuso oggi dal tavolo tecnico
interistituzionale insediato dall'assessorato regionale alla Salute e che ha preso atto degli ultimi dati
relativi ai rilievi effettuati dall'Arpa su suolo e aria.
Tuttavia, si sottolinea nel bollettino, in considerazione della complessita' della situazione ''a tutela
della salute pubblica, i monitoraggi saranno opportunamente proseguiti e mirati alla specificita' del
caso''.
http://www.asca.it/newsregioni-
Sicilia_Incendi__Russo__tavolo_tecnico_su_problemi_salute_a_Bellolampo-1185041-.html
Sicilia/Incendi: Russo, tavolo tecnico su problemi salute a Bellolampo
06 Agosto 2012 - 13:40
(ASCA) - Palermo, 6 ago - ''Dobbiamo coinvolgere le migliori professionalita' e coordinare il
lavoro di tutte le componenti interessate per fronteggiare una situazione delicata e garantire la salute
e la sicurezza dei cittadini, evitando duplicazioni o la diffusione di notizie non accertate che
possono generare allarme''. Lo ha detto l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, che
nella tarda mattinata di oggi ha insediato il tavolo tecnico che deve affrontare i problemi di salute
legati all'incendio della discarica palermitana di Bellolampo: vi partecipano esponenti
dell'assessorato regionale territorio e ambiente, dell'Asp di Palermo, dell'Arpa e dell'Izs.
''Ho gia' parlato con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha condiviso l'iniziativa,
coinvolgeremo anche la Protezione Civile regionale. La immediata raccolta e il monitoraggio dei
dati piu' importanti ci permettera' di verificare in modo serio il reale grado di allarme per la
popolazione e di valutare eventuali rischi derivanti dall'inquinamento dell'aria o dalla
contaminazione dei cibi.
Per evitare inutili allarmi o di sottovalutare la situazione e' necessario fornire ai cittadini la piu'
corretta e rigorosa informazione e anche questo e' l'obiettivo del tavolo tecnico''.
http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/18132/bellolampo-arpa-bassi-livelli-di-
diossina-sopralluogo-del-comune-in-discarica
Bellolampo, Arpa: “Bassi livelli di diossina”
Sopralluogo del Comune in discarica
06 agosto 2012 - 12:11 - Cronaca Regionale
Questa mattina il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, con gli assessori Tullio Giuffrè,
responsabile della Protezione Civile e Cesare Lapiana, responsabile per le aziende partecipate,
hanno fatto un sopralluogo nella discarica di Bellolampo. Presenti anche il comandante della
polizia municipale Vincenzo Messina, i responsabili della Protezione civile provinciale e comunale,
il comandante provinciale dei vigili del fuoco, i responsabili del Quarto reggimento dell’esercito e il
direttore dell’Amia.
“L’intera area della discarica – si apprende da un comunicato del Comune – è stata suddivisa dai
vigili del fuoco in 33 sub-aree monitorate costantemente e le temperature registrate oggi indicano
che solo in due aree all’interno della quarta vasca vi è ancora combustione sotterranea. Su queste
aree, come su tutte le altre, continua l’opera di copertura con terra”.
Dall’esame dei dati provenienti dai campioni prelevati dalla discarica di Bellolampo di Palermo
e nelle aree circostanti “si evidenziano bassi livelli di concentrazione di composti clorurati che
fanno presupporre livelli non elevati di diossine”. È quanto si legge nel rapporto dell’Arpa inviato
al Comune di Palermo e reso noto oggi dal sindaco. I punti di raccolta sono stati, oltre nella
disacrica, in via Torre Ingastone, al centro commerciale La Torre, alla Scuola Media G. Russo, in
via Castellana, a Boccadifalco, in via Di Blasi, nei pressi della Facoltà di Ingegneria, viale delle
Scienze, in via Villafranca, al circolo didattico Cruillas, in via Belgio e piazza Castelnuovo.
“Si sottolinea però che per quanto riguarda le diossine – come chiarisce il sindaco – si tratta di
analisi complesse che richiedono diversi giorni di esecuzione e, se eseguite su percolato
atmosferico, richiedono la filtrazione di elevati volumi di aria, fino a 800 metri cubi”. ”Attendiamo
quindi che sia l’Arpa a fornire dati definitivi, ma credo che sia utile ricordare che in tutte le
comunicazioni ufficiali ricevute dal Comune, compresa la nota dell’Ufficio dell’Ente attuatore
della Regione, è stato evidenziato come non vi sia rischi per la salute umana”, spiega Orlando.
”Come e’ noto a tutti, in via del tutto precauzionale e cautelare, il 3 agosto scorso ho comunque
adottato una ordinanza, di intesa con la Prefettura e seguendo le indicazioni dell’Ordine dei
Chimici, con una serie di prescrizioni di ordine sanitario, ivi compresi alcuni inviti alla
cittadinanza, dandone ampia diffusione a mezzo stampa e web”, ha concluso il primo cittadino di
Palermo.
Inoltre, oggi si terrà in procura un vertice tra i magistrati che coordinano l’inchiesta
sull’incendio a Bellolampo e i tecnici dell’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente. I tecnici, che
incontreranno il procuratore aggiunto di Palermo, Ignazio De Francisci e il pm Geri Ferrara, titolari
dell’inchiesta per incendio doloso contro ignoti, dovranno portare ai magistrati i dati a loro
disposizione fino a questo momento. La nube bianca di fumo sprigionata dal rogo non si è mai
fermata e si vede da tutta la città. Da ieri la fuliggine e la cenere hanno invaso tutta Palermo,
persino il mare di Mondello.
“L’avvio di una nuova amministrazione comunale – conclude Orlando – dichiaratamente di
rottura rispetto al malgoverno della città e agli sprechi criminali realizzati dalla dirigenza dell’Amia
(oggetto per altro di accertamenti da parte della Corte dei Conti e della Magistratura ordinaria), così
come la imminente campagna elettorale regionale possono essere motivi di manovre strumentali da
parte delle organizzazioni criminali e occasione per mettere in atto azioni a favore di interessi
inconfessabili volti a determinare il tracollo dell’Amia e il passaggio della stessa nelle mani di
immancabili gruppi speculativi che sono gli stessi che hanno messo in ginocchio Palermo e la
Sicilia”.
http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/19757/incendio-bellolampo-ecco-le-
disposizioni-sanitarie-anti-diossina?nl=28082012
Incendio Bellolampo, ecco le disposizioni sanitarie anti-diossina
28 agosto 2012 - 18:38 - Cronaca Regionale,Politica
E’ stato firmato oggi il decreto che stabilisce le misure sanitarie da adottare a tutela della salute
pubblica nella zona del palermitano coinvolta nell’incendio della discarica di Bellolampo, avvenuta
a fine luglio.
Il decreto, firmato dall’assessore regionale per la Salute Massimo Russo e dal dirigente generale del
Dipartimento attivita’ sanitarie Lucia Borsellino, e’ stato condiviso con il Ministero della Salute
e recepisce in sostanza le indicazioni emerse la scorsa settimana dal tavolo tecnico interistituzionale
al quale hanno preso parte i rappresentanti di tutti i soggetti pubblici coinvolti.
In particolare, il decreto prevede che il territorio afferente ai comuni di Palermo, Capaci e Torretta,
compreso nel raggio di tre km dalla discarica, e’ dichiarato “zona di protezione da diossine e PCB
(policlorobifenili) diossina-simili”.
E’ fatto divieto di utilizzare per l’alimentazione umana il latte proveniente dalle aziende presenti
nell’ambito della zona di protezione ed i prodotti derivati preparati dopo il 29 luglio. I prodotti
ortofrutticoli della zona potranno essere consumati solo dopo accurato lavaggio, come da buona
prassi igienica.
“Confermiamo che non ci sono problemi di salute per la popolazione – ha ribadito il dirigente Lucia
Borsellino – ma continuiamo responsabilmente ad effettuare tutti i controlli necessari per avere un
quadro chiaro della situazione”.
Nell’ambito della zona di protezione e’ fatto obbligo di adottare le seguenti misure sanitarie: divieto
di spostamento degli animali appartenenti alle specie bovina, ovina, caprina, suina, equina, avicola e
da cortile, allevati per la produzione di alimenti destinati al consumo umano; divieto di pascolo;
divieto di utilizzo e vendita dei foraggi contaminati e di quelli esposti all’eventuale contaminazione,
per l’alimentazione degli animali; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; divieto
di raccolta e consumo di lumache; obbligo di detenere i volatili e gli altri animali da cortile in
strutture chiuse, alimentandoli con prodotti provenienti da zone poste all’esterno della zona di
protezione; divieto di consumare in proprio o di cedere a terzi carni e uova, prodotti dopo il 29
luglio, derivanti da allevamenti avicoli ed animali da cortile rurali, a conduzione familiare.
Il servizio veterinario dell’Asp di Palermo autorizzera’ l’uscita degli animali dalle aziende per
essere trasportati direttamente in un impianto di macellazione a condizione che il trasporto avvenga
sotto vincolo sanitario, che il servizio veterinario competente sull’impianto di macellazione venga
informato dell’intenzione dell’invio di tali capi da parte del servizio veterinario competente
sull’allevamento di origine, che il “modello 4″ riporti la dicitura “animale proveniente da zona di
protezione da diossine e PCB (policlorobifenili) diossina-simili”.
Il giudizio di idoneita’ al consumo umano delle carni relative e’ subordinato al sequestro e
distruzione di fegato e reni ed all’esito favorevole di un particolare controllo.
Le disposizioni del decreto, adottato a scopo precauzionale per contenere il rischio di
contaminazione da diossina e PCB diossina-simili, possono essere oggetto di revisione in relazione
ad ulteriori valutazioni del Tavolo tecnico interistituzionale che saranno effettuate sulla base
dell’integrazione dei dati, anche ambientali, costantemente monitorati.
NOMINA NUOVO DIRETTORE GENERALE DI ARPA SICILIA
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/16-agosto-2012/arpa-sicilia-
cambio-vertice-polemica-2111459876851.shtml
Arpa Sicilia, cambio al vertice: è polemica
Il commissario straordinario, Salvatore Cocina, è stato sostituito da Francesco Licata di Baucina
Francesco Licata di Baucina
PALERMO - Arpa Sicilia nell’occhio del ciclone. L’Agenzia regionale
protezione ambiente è al centro di un vero e proprio caso politico, dal
momento che il commissario straordinario, Salvatore Cocina, è stato
sostituito: al suo posto l’assessore regionale Alessandro Aricò ha nominato
Francesco Licata di Baucina, suscitando la veemente reazione di
Legambiente, che parla di «cambio intempestivo» perché «nel bel mezzo di
una gravissima emergenza» come quella della discarica palermitana. E alza la
voce anche il Pd: «Una nomina che risponde a logiche pre-elettorali», dice il
segretario regionale Giuseppe Lupo.
DATI CONTRADDITTORI - Andiamo con ordine. Dopo giorni di rassicurazioni sul fronte
inquinamento, l’Arpa ha diffuso dei dati secondo cui nella settimana dal 31 luglio al 6 agosto a
Boccadifalco, quartiere nei pressi di Bellolampo, il livello di diossina sarebbe stato pari a 559
fentogrammi, cinque volte superiore ai valori guida. Dati che, per Orlando, «sembrano contraddire
in parte i risultati delle analisi precedentemente trasmessi all'Amministrazione comunale». Per
questo, dice il sindaco, «credo sia opportuno, oltre che urgente, che l'Arpa e l'Asp forniscano
indicazioni chiare ed univoche sulla necessità o meno di adottare ulteriori forme di protezione e
prevenzione, oltre quelle già adottate con l'ordinanza sindacale del 3 agosto». Indicazioni che ora
dovrà fornire Licata di Baucina. L’attuale vicepresidente dell’Ismett e già direttore delle aziende
ospedaliere «Arnas Civico» di Palermo e «Garibaldi» di Catania prende in mano l’Arpa forse nel
periodo più delicato.
L'AFFONDO DI LEGAMBIENTE - Ed è proprio sui tempi individuati dall’assessore Aricò che
si scaglia Legambiente Sicilia: «Esprimiamo grave preoccupazione per l'intempestiva sostituzione
del commissario dell'Arpa Salvatore Cocina - dice il presidente, Mimmo Fontana -. Il Governo
regionale ha tenuto chiusi dentro un cassetto, per oltre un anno, circa 70 curricula presentati per il
posto di direttore regionale e ora, colto da una fretta apparentemente ingiustificabile, sostituisce il
vertice dell'Arpa nel bel mezzo di una gravissima emergenza come quella di Bellolampo». Secondo
Fontana «l'Arpa è ormai oggetto di una scientifica destrutturazione da parte del governo Lombardo,
realizzata attraverso il taglio dei fondi, la mancata copertura della pianta organica e, adesso, i
continui avvicendamenti al vertice». Posizione condivisa dal Pd: «L'improvvisa sostituzione del
commissario dell'Arpa con la nomina di un direttore di dubbia esperienza nel campo della tutela
dell'ambiente - dice Lupo - è quantomeno intempestiva e risponde certamente ad una logica pre-
elettorale».
LICATA DI BAUCINA - Tra le tante critiche anche qualche voce a favore: quella dell'Api, con il
coordinatore regionale Bartolo Fazio a sottolineare che Licata di Baucina «possiede le necessarie
competenze per far ricredere quanti in queste ore criticano la sua nomina» quella del Club alpino
italiano Sicilia, secondo cui la nomina del nuovo dg «dà una risposta a quanto richiesto nei mesi
scorsi da diversi ambienti a cui sta a cuore l'attività dell'Arpa, a difesa e tutela dell'ambiente, con
notevoli risvolti sulla salute degli esseri viventi». Mentre Aricò respinge le accuse al mittente: «Si è
trattato di un avviso pubblico - spiega - la cui procedura, iniziata nel febbraio 2011 dopo il
pensionamento del direttore uscente Sergio Marino, è stata conclusa, nella massima trasparenza, lo
scorso luglio dalla commissione esaminatrice dei curricula. Abbiamo così dato stabilità
quinquennale all'Arpa, fermando i continui commissariamenti che duravano da oltre un anno e di
cui era pure prerogativa assessoriale proseguire l'utilizzo».

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Bellolampo incendio alla discrica luglio 2012 agosto

  • 1. INCENDIO PRESSO LA DISCARICA BELLOLAMPO - Palermo http://www.geapress.org/ambiente/incendio-bellolampo-lon-le-pino-apprendi-in-atto-una- situazione-gravissima/30654 Incendio Bellolampo – l’On.le Pino Apprendi: in atto una situazione gravissima Mentre il Comune annunciava lo spegnimento, una sola squadra dei Vigili del Fuoco veniva abbandonata nell'inferno della discarica in fiamme. di Giovanni Guadagna | 31 luglio 2012 GEAPRESS – Nella serata di ieri, poco dopo che l’Assessore comunale La Piana diffondeva un comunicato dichiarando che l’incendio di Bellolampo era spento, una sola squadra dei Vigili del Fuoco veniva lasciata a presidiare una situazione definita “infernale“. La Protezione Civile, infatti, in prima serata si era allontanata dai luoghi ed la squadra dei Vigili del Fuoco di Palermo assisteva impotente all’espandersi della nube sulla città. Nube che, ovviamente, stamani appare ancora ben alimentata (vedi foto). Stessa notizia è pervenuta ora al deputato all’Assemblea Regionale siciliana Pino Apprendi (PD) ex Vigile del Fuoco. “La situazione a Bellolampo – ha dichiarato stamani l’On.le Apprendi a GeaPress – è molto grave. L’incendio è ancora ben alimentato essendosi verosimilmente diffuso verso gli strati profondi. Non comprendo come l’Assessore Lapiana possa aver dichiarato che l’incendio è spento, così come si tende ad escludere la presenza nell’aria di inquinanti“. Oggi il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Emilio Occhiuzzi sarà nei luoghi del disastro. Se l’incendio, come sembrerebbe potersi affermare, si è diffuso negli strati profondi della discarica i lanci dei canadair sono del tutti inutili. L’acqua, infatti, arriva a bagnare quella che rappresenta appena una pellicola, se paragonata all’ammasso di immondizia fumante. In altri termini la combustione continua sotto. L’unica maniera per tentare di spegnere l’incendio è la copertura con materiale terroso ma, secondo voci non confermabili diffuse ieri seri, potrebbero esserci problemi di immediato procacciamento dei fondi. “Occorrerebbe – riferisce l’On.le Apprendi a GeaPress – un grande intervento di mezzi trasporto terra. L’area della discarica che sta bruciando è molto grande“. Nel corso delle riunione della Protezione Civile svoltasi ieri pomeriggio (vedi articolo GeaPress), molta attenzione sarebbe stata rivolta nel trovare un luogo alternativo ove portare le centinaia di tonnellate di rifiuti che ogni giorno si raccolgono in città. Bellolampo, in pieno rogo, è ovviamente inagibile.
  • 2. http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/31-luglio-2012/bellolampo- procura-apre-indaginesul-rogo-doloso-trovati-due-focolai-2011248770984.shtml Bellolampo, la Procura apre un'indagine sul rogo: è doloso, trovati due focolai L'Arpa, incaricata delle indagini insieme alla polizia, ha accertato che la discarica è senza sistema antincendio PALERMO - La Procura di Palermo ha aperto un'indagine sull'incendio che da domenica sta distruggendo la discarica di Bellolampo e che ieri sera sembrava domato. Il rogo sarebbe doloso. Nella quinta vasca sono stati trovati 2 focolai dai quali le fiamme si sono propagate. L'Arpa, incaricata delle indagini, insieme alla polizia, dal procuratore aggiunto Ignazio de Francisci e dal pm Geri Ferrara, ha inoltre accertato che la discarica è senza sistema antincendio. Il reato ipotizzato è incendio e il fascicolo è a carico di ignoti. http://palermo.blogsicilia.it/rogo-bellolampo-orlando-valuteremo-se-chiudere-la-discarica/95753/ Rogo Bellolampo, Orlando: "Valuteremo se chiudere la discarica" di Redazione 30 luglio 2012 - Continuano incessanti le operazioni di spegnimento del vasto incendio divampato ieri nella discarica di Bellolampo a Palermo. Impegnati sul posto decine di vigili del fuoco, supportati dai colleghi del nucleo NBCR (Nucleare Biologico, Chimico e Radioattivo) che stanno monitorando la qualità dell’aria per verificare l’eventuale innalzamento di diossina presente nell’aria a seguito del rogo. Alcuni operatori di Arpa Sicilia (Agenzia regionale protezione ambientale) sono presenti nell’area della discarica per monitorare situazioni di rischio ambientale e prelevare campioni di aria, acqua e suolo per il controllo di eventuali contaminanti tra i quali anche le diossine. Arpa precisa che in caso di incendi di rifiuti solidi urbani, come in questo caso, considerata la rapida dispersione anche per effetto dei venti, è da escludersi la formazione di diossine in concentrazioni significative ed analiticamente rilevabili in aria. “Allo stato attuale – rassicura l’assessore regionale all’Ambiente Alessandro Aricò, costantemente in contatto con il commissario di Arpa Salvo Cocina – non si denota un concreto pericolo di inquinamento ambientale, ma l’Arpa continua puntualmente nelle attivita’ di monitoraggio ambientale dell’area”. Intanto, dalle 16.30 di questo pomeriggio è in corso una riunione straordinaria tra amministrazioen comunale e Protezione Civile. “Valuteremo l’ipotesi della chiusura della discarica di Bellolampo”, ha anticipato il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando.
  • 3. “Se dovesse accadere – ha aggiunto – resisteremo per qualche ora”, nell’attesa di trovare una soluzione “insieme alla Prefettura, per smaltire i rifiuti. Pur non essendo l’Amia sotto amministrazione comunale – ha voluto poi ricordare Orlando – lavoro incessantemente da ieri insieme alla Prefettura ed al comando provinciale dei Vigili Fuoco e posso assicurare che la situazione è sotto controllo. Escludiamo in maniera tassativa qualunque preoccupazione per quanto riguarda la presenza di diossina nell’aria”. Poi a chi gli chiedeva notizie sulle cause del rogo, Orlando ha risposto: “Da molti anni ho smesso di farmi domande sull’origine degli incendi”. http://www.guidasicilia.it/il-grande-rogo-di-bellolampo/news/51139 Rogo Bellolampo, Orlando: "Valuteremo se chiudere la discarica" di Redazione 30 luglio 2012 - Continuano incessanti le operazioni di spegnimento del vasto incendio divampato ieri nella discarica di Bellolampo a Palermo. Impegnati sul posto decine di vigili del fuoco, supportati dai colleghi del nucleo NBCR (Nucleare Biologico, Chimico e Radioattivo) che stanno monitorando la qualità dell’aria per verificare l’eventuale innalzamento di diossina presente nell’aria a seguito del rogo. Alcuni operatori di Arpa Sicilia (Agenzia regionale protezione ambientale) sono presenti nell’area della discarica per monitorare situazioni di rischio ambientale e prelevare campioni di aria, acqua e suolo per il controllo di eventuali contaminanti tra i quali anche le diossine. Arpa precisa che in caso di incendi di rifiuti solidi urbani, come in questo caso, considerata la rapida dispersione anche per effetto dei venti, è da escludersi la formazione di diossine in concentrazioni significative ed analiticamente rilevabili in aria. “Allo stato attuale – rassicura l’assessore regionale all’Ambiente Alessandro Aricò, costantemente in contatto con il commissario di Arpa Salvo Cocina – non si denota un concreto pericolo di inquinamento ambientale, ma l’Arpa continua puntualmente nelle attivita’ di monitoraggio ambientale dell’area”. Intanto, dalle 16.30 di questo pomeriggio è in corso una riunione straordinaria tra amministrazioen comunale e Protezione Civile. “Valuteremo l’ipotesi della chiusura della discarica di Bellolampo”, ha anticipato il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando. “Se dovesse accadere – ha aggiunto – resisteremo per qualche ora”, nell’attesa di trovare una soluzione “insieme alla Prefettura, per smaltire i rifiuti. Pur non essendo l’Amia sotto amministrazione comunale – ha voluto poi ricordare Orlando – lavoro incessantemente da ieri insieme alla Prefettura ed al comando provinciale dei Vigili Fuoco e posso assicurare che la situazione è sotto controllo. Escludiamo in maniera tassativa qualunque preoccupazione per quanto riguarda la presenza di diossina nell’aria”. Poi a chi gli chiedeva notizie sulle cause del rogo, Orlando ha risposto: “Da molti anni ho smesso di farmi domande sull’origine degli incendi”.
  • 4. http://www.lasicilia.it/index.php?id=81450&template=lasiciliait Bellolampo brucia ancora. Rogo doloso. Aperta inchiesta. PALERMO -Il rogo che sta mettendo sotto scacco da domenica pomeriggio la discarica Bellolampo a Palermo, con i suoi 40 ettari, è ora oggetto di un'inchiesta aperta dalla Procura. E si affaccia l'ipotesi del dolo. Nella quinta vasca sono stati trovati 2 focolai dai quali le fiamme si sono propagate. L'Arpa, incaricata delle indagini, insieme alla polizia, dal procuratore aggiunto Ignazio de Francisci e dal pm Geri Ferrara, ha accertato che la discarica è senza sistema antincendio. Il reato ipotizzato è incendio e il fascicolo è a carico di ignoti. Ora però l'allarme è per lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalla città. Il sito è stato chiuso e decine di autocompattatori sono fermi davanti alla discarica in attesa di capire dove conferire i rifiuti raccolti. Nel pomeriggio sono stati individuate le discariche di Trapani e Campobello di Mazara (Tp) per accogliere, con ogni probabilità, questi carichi. Sul fronte della messa in sicurezza di Bellolampo, in un vertice, durato per buona parte del pomeriggio e terminato solo in tarda serata, coordinato dal dirigente generale della Protezione civile Sicilia, Pietro Lo Monaco, presenti l'Arpa e i Vigili del Fuoco, si è messo a punto il coordinamento per ricoprire al più presto la discarica di terra e soffocare i focolai definitivamente. Intanto si allontana il rischio diossina per la quale si è molto temuto nei primi momenti, quando le fiamme era ancora vive. I tecnici dell'Agenzia regionale per la protezione dell' ambiente, Arpa, avrebbero scongiurato questo rischio anche se i rifiuti incendiati sprigionano altre sostanze tossiche come benzene, toluene e fenatrene. La situazione non sarebbe però tale da richiedere l'evacuazione dei centri abitati vicini alla discarica. L'Arpa sta inoltre raccogliendo i filtri delle centraline sparse per la città per i rilievi della qualità dell'aria per avere un volume sufficiente per effettuare le analisi. Per quanto riguarda i tempi di bonifica, serviranno almeno dieci giorni. I tecnici dell'Arpa, con il commissario straordinario, Salvatore Cocina, hanno effettuato un sopralluogo individuando "numerosi focolai nelle vasche rifiuti di recente costruzione con emissione di fumo in gran parte costituito da vapore acqueo".
  • 5. http://www.palermotoday.it/cronaca/incendio-bellolampo-estinto-fumo-solo-vapore-acqueo.html Bellolampo. L’incendio è estinto. Il fimo? “Solo Vapore Acqueo” I canadair continuano a operare incessantemente ma secondo l'assessore Lapiana "è ovvio che il vapore continuerà per alcuni giorni perché sono milioni i litri d'acqua utilizzati per spegnere le fiamme nelle vasche" di Redazione 02/08/2012 L'incendio a Bellolampo Continua il rogo nella discarica comunale di rifiuti di Bellolampo dove da domenica è in fiamme la quinta vasca di raccolta. I Canadair continuano a operare incessantemente e dopo aver volato fino al tramonto di ieri hanno ripreso la loro azione in mattinata. INDAGINI. L'Arpa nei giorni scorsi ha accertato che l'origine dell'incendio è dolosa e la Procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta a carico di ignoti. Il Comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Gaetano Vallefuoco è in procura per essere ascoltato dai pm nell'ambito dell'inchiesta per l'incendio scoppiato domenica scorsa nella discarica di Bellolampo e che ancora non è stato spento. Proprio ieri sera Vallefuoco e il Prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, hanno fatto un sopralluogo nella discarica. Le fiamme non si vedono più ma il rogo continua a bruciare sottoterra. Per ora l'inchiesta è stata aperta contro ignoti. IL COMUNE. Ieri una nota diffusa dal Comune diceva che il fumo era dovuto al vapore acqueo. "Ieri ed oggi sono stato a Bellolampo - ha dichiarato l'assessore comunale alle partecipate, Cesare Lapiana - per monitorare da vicino la situazione e per verificare lo stato dei lavori di contenimento e spegnimento dell'incendio. La nube bianca che si vede ancora adesso sopra Bellolampo è costituita dal vapore acqueo dovuto alle attività di raffreddamento che ancora in queste ore i Vigili del Fuoco e la protezione civile (tramite i Canadair) stanno facendo, ma possiamo assicurare i cittadini del fatto che le fiamme sono state estinte e che il fumo è solo vapore acqueo. Per poter procedere alla copertura con terra delle zone bruciate (tramite lavoro manuale e mezzi meccanici) è infatti indispensabili che il terreno venga raffreddato e questo richiede i getti d'acqua che stanno continuando in queste ore". Il vapore, stando a quanto dice l'assessore, continuerà per alcuni giorni perché sono milioni i litri d'acqua utilizzati per spegnere l'incendio nelle vasche e i rifiuti hanno raggiunto temperature altissime quindi l'evaporazione continuerà ancora. INQUINAMENTO. Per quanto riguarda i rischi di inquinamento, le autorità preposte al controllo (l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) e il nucleo NCBR dei Vigili del Fuoco hanno effettuato da domenica a stamattina decine di campionamenti dell'aria e dei terreni, non solo a Bellolampo ma anche in aree della provincia verso le quali si sono spinti i fumi dell'incendio. Tutti i campionamenti effettuati hanno escluso il rischio di inquinamento da diossina, perché per fortuna il
  • 6. vento ha disperso la concentrazione dei fumi. RIFIUTI. Infine per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, via via che gli autocompattatori vengono svuotati nelle discariche alternative individuate dalla Protezione Civile, la raccolta sta riprendendo in tutta la città. Bellolampo resterà comunque chiusa per alcuni giorni e questo determinerà un possibile rallentamento della raccolta dovuto alla maggiore distanza delle altre discariche individuate. http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sicilia/2012/08/02/Incendi-brucia-ancora-discarica- Bellolampo_7278359.html Incendi: brucia ancora la discarica di Bellolampo Raccolta a rilento a Palermo; rifiuti portati in altri 7 siti 02 agosto, 11:37 (ANSA) - PALERMO, 2 AGO - Ci sono ancora focolai attivi nella discarica di Bellolampo in fiamme da domenica scorsa per un rogo certamente doloso appiccato nella quinta vasca. Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso. All'opera Canadair, vigili del fuoco e squadre dell'Amia. L'immondizia raccolta in citta' - in alcune zone i mezzi dell'Amia non sono passati e ci sono cumuli di spazzatura sparsi accanto ai cassonetti - vengono portati nelle discariche di Trapani, Campobello di Mazara, Motta Sant' Anastasia, Mazara Sant'Andrea, Catania, Gela e Giuliana.(ANSA).
  • 7. http://www.meteoweb.eu/2012/08/palermo-spento-lincendio-nella-discarica-di-bellolampo-non-ce- rischio-diossina/146399/ Palermo: spento l’incendio nella discarica di Bellolampo, non c’è rischio diossina mercoledì 1 agosto 2012, 19:34 di Peppe Caridi “Ieri ed oggi sono stato a Bellolampo per monitorare da vicino la situazione e per verificare lo stato dei lavori di contenimento e spegnimento dell’incendio. La nube bianca che si vede ancora adesso sopra Bellolampo e’ costituita dal vapore acqueo dovuto alle attivita’ di raffreddamento che ancora in queste ore i Vigili del Fuoco e la Protezione civile (tramite i Canadair) stanno facendo, ma possiamo assicurare i cittadini del fatto che le fiamme sono state estinte e che il fumo e’ solo vapore acqueo”. Lo dice l’assessore comunale di Palermo, Cesare Lapiana tornato da un nuovo sopralluogo. “Per poter procedere alla copertura con terra delle zone bruciate (tramite lavoro manuale e mezzi meccanici) e’ infatti indispensabili che il terreno venga raffreddato e questo richiede i getti d’acqua che stanno continuando in queste ore – ha detto ancora -E’ ovvio che questo vapore continuera’ per alcuni giorni perche’ sono milioni i litri d’acqua utilizzati per spegnere l’incendio nelle vasche e i rifiuti hanno raggiunto temperature altissime quindi l’evaporazione continuera’ ancora. Per quanto riguarda i rischi di inquinamento, le autorita’ preposte al controllo (l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) e il nucleo NCBR dei Vigili del Fuoco hanno effettuato da domenica a stamattina decine di campionamenti dell’aria e dei terreni, non solo a Bellolampo ma anche in aree della provincia verso le quali si sono spinti i fumi dell’incendio. Tutti i campionamenti effettuati hanno escluso il rischio di inquinamento da diossina, perche’ per fortuna il vento ha disperso la concentrazione dei fumi”. “Infine per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti, via via che gli autocompattatori vengono svuotati nelle discariche alternative individuate dalla Protezione Civile, la raccolta sta riprendendo in tutta la citta’. Bellolampo restera’ comunque chiusa per alcuni giorni e questo determinera’ un possibile rallentamento della raccolta dovuto alla maggiore distanza delle altre discariche individuate – conclude Lapiana – Desidero infine ringraziare tutti quei lavoratori dell’Amia che da domenica scorsa hanno lavorato senza sosta giorno e notte, senza badare a turni e riposo, per combattere le fiamme con gli altri operatori e, in queste ore, per ricoprire di terra la discarica. E’ stato ed e’ un lavoro immane per il quale tutta la citta’ deve essere grata”.
  • 8. http://www.asca.it/newsregioni- Sicilia__Regione_su_discarica_Bellolampo__no_contaminazione_ambientale-1185501-.html Sicilia: Regione su discarica Bellolampo, no contaminazione ambientale 07 Agosto 2012 - 15:59 (ASCA) - Palermo, 7 ago - Allo stato attuale ''non si configurano elementi significativi di contaminazione ambientale'' determinati dall'incendio che per undici giorni ha bruciato nella discarica di Bellolampo a Palermo. Lo afferma il bollettino diffuso oggi dal tavolo tecnico interistituzionale insediato dall'assessorato regionale alla Salute e che ha preso atto degli ultimi dati relativi ai rilievi effettuati dall'Arpa su suolo e aria. Tuttavia, si sottolinea nel bollettino, in considerazione della complessita' della situazione ''a tutela della salute pubblica, i monitoraggi saranno opportunamente proseguiti e mirati alla specificita' del caso''. http://www.asca.it/newsregioni- Sicilia_Incendi__Russo__tavolo_tecnico_su_problemi_salute_a_Bellolampo-1185041-.html Sicilia/Incendi: Russo, tavolo tecnico su problemi salute a Bellolampo 06 Agosto 2012 - 13:40 (ASCA) - Palermo, 6 ago - ''Dobbiamo coinvolgere le migliori professionalita' e coordinare il lavoro di tutte le componenti interessate per fronteggiare una situazione delicata e garantire la salute e la sicurezza dei cittadini, evitando duplicazioni o la diffusione di notizie non accertate che possono generare allarme''. Lo ha detto l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, che nella tarda mattinata di oggi ha insediato il tavolo tecnico che deve affrontare i problemi di salute legati all'incendio della discarica palermitana di Bellolampo: vi partecipano esponenti dell'assessorato regionale territorio e ambiente, dell'Asp di Palermo, dell'Arpa e dell'Izs. ''Ho gia' parlato con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha condiviso l'iniziativa, coinvolgeremo anche la Protezione Civile regionale. La immediata raccolta e il monitoraggio dei dati piu' importanti ci permettera' di verificare in modo serio il reale grado di allarme per la popolazione e di valutare eventuali rischi derivanti dall'inquinamento dell'aria o dalla contaminazione dei cibi. Per evitare inutili allarmi o di sottovalutare la situazione e' necessario fornire ai cittadini la piu' corretta e rigorosa informazione e anche questo e' l'obiettivo del tavolo tecnico''.
  • 9. http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/18132/bellolampo-arpa-bassi-livelli-di- diossina-sopralluogo-del-comune-in-discarica Bellolampo, Arpa: “Bassi livelli di diossina” Sopralluogo del Comune in discarica 06 agosto 2012 - 12:11 - Cronaca Regionale Questa mattina il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, con gli assessori Tullio Giuffrè, responsabile della Protezione Civile e Cesare Lapiana, responsabile per le aziende partecipate, hanno fatto un sopralluogo nella discarica di Bellolampo. Presenti anche il comandante della polizia municipale Vincenzo Messina, i responsabili della Protezione civile provinciale e comunale, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, i responsabili del Quarto reggimento dell’esercito e il direttore dell’Amia. “L’intera area della discarica – si apprende da un comunicato del Comune – è stata suddivisa dai vigili del fuoco in 33 sub-aree monitorate costantemente e le temperature registrate oggi indicano che solo in due aree all’interno della quarta vasca vi è ancora combustione sotterranea. Su queste aree, come su tutte le altre, continua l’opera di copertura con terra”. Dall’esame dei dati provenienti dai campioni prelevati dalla discarica di Bellolampo di Palermo e nelle aree circostanti “si evidenziano bassi livelli di concentrazione di composti clorurati che fanno presupporre livelli non elevati di diossine”. È quanto si legge nel rapporto dell’Arpa inviato al Comune di Palermo e reso noto oggi dal sindaco. I punti di raccolta sono stati, oltre nella disacrica, in via Torre Ingastone, al centro commerciale La Torre, alla Scuola Media G. Russo, in via Castellana, a Boccadifalco, in via Di Blasi, nei pressi della Facoltà di Ingegneria, viale delle Scienze, in via Villafranca, al circolo didattico Cruillas, in via Belgio e piazza Castelnuovo. “Si sottolinea però che per quanto riguarda le diossine – come chiarisce il sindaco – si tratta di analisi complesse che richiedono diversi giorni di esecuzione e, se eseguite su percolato atmosferico, richiedono la filtrazione di elevati volumi di aria, fino a 800 metri cubi”. ”Attendiamo quindi che sia l’Arpa a fornire dati definitivi, ma credo che sia utile ricordare che in tutte le comunicazioni ufficiali ricevute dal Comune, compresa la nota dell’Ufficio dell’Ente attuatore della Regione, è stato evidenziato come non vi sia rischi per la salute umana”, spiega Orlando. ”Come e’ noto a tutti, in via del tutto precauzionale e cautelare, il 3 agosto scorso ho comunque adottato una ordinanza, di intesa con la Prefettura e seguendo le indicazioni dell’Ordine dei Chimici, con una serie di prescrizioni di ordine sanitario, ivi compresi alcuni inviti alla cittadinanza, dandone ampia diffusione a mezzo stampa e web”, ha concluso il primo cittadino di Palermo.
  • 10. Inoltre, oggi si terrà in procura un vertice tra i magistrati che coordinano l’inchiesta sull’incendio a Bellolampo e i tecnici dell’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente. I tecnici, che incontreranno il procuratore aggiunto di Palermo, Ignazio De Francisci e il pm Geri Ferrara, titolari dell’inchiesta per incendio doloso contro ignoti, dovranno portare ai magistrati i dati a loro disposizione fino a questo momento. La nube bianca di fumo sprigionata dal rogo non si è mai fermata e si vede da tutta la città. Da ieri la fuliggine e la cenere hanno invaso tutta Palermo, persino il mare di Mondello. “L’avvio di una nuova amministrazione comunale – conclude Orlando – dichiaratamente di rottura rispetto al malgoverno della città e agli sprechi criminali realizzati dalla dirigenza dell’Amia (oggetto per altro di accertamenti da parte della Corte dei Conti e della Magistratura ordinaria), così come la imminente campagna elettorale regionale possono essere motivi di manovre strumentali da parte delle organizzazioni criminali e occasione per mettere in atto azioni a favore di interessi inconfessabili volti a determinare il tracollo dell’Amia e il passaggio della stessa nelle mani di immancabili gruppi speculativi che sono gli stessi che hanno messo in ginocchio Palermo e la Sicilia”. http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/19757/incendio-bellolampo-ecco-le- disposizioni-sanitarie-anti-diossina?nl=28082012 Incendio Bellolampo, ecco le disposizioni sanitarie anti-diossina 28 agosto 2012 - 18:38 - Cronaca Regionale,Politica E’ stato firmato oggi il decreto che stabilisce le misure sanitarie da adottare a tutela della salute pubblica nella zona del palermitano coinvolta nell’incendio della discarica di Bellolampo, avvenuta a fine luglio. Il decreto, firmato dall’assessore regionale per la Salute Massimo Russo e dal dirigente generale del Dipartimento attivita’ sanitarie Lucia Borsellino, e’ stato condiviso con il Ministero della Salute e recepisce in sostanza le indicazioni emerse la scorsa settimana dal tavolo tecnico interistituzionale al quale hanno preso parte i rappresentanti di tutti i soggetti pubblici coinvolti. In particolare, il decreto prevede che il territorio afferente ai comuni di Palermo, Capaci e Torretta, compreso nel raggio di tre km dalla discarica, e’ dichiarato “zona di protezione da diossine e PCB (policlorobifenili) diossina-simili”. E’ fatto divieto di utilizzare per l’alimentazione umana il latte proveniente dalle aziende presenti nell’ambito della zona di protezione ed i prodotti derivati preparati dopo il 29 luglio. I prodotti ortofrutticoli della zona potranno essere consumati solo dopo accurato lavaggio, come da buona prassi igienica.
  • 11. “Confermiamo che non ci sono problemi di salute per la popolazione – ha ribadito il dirigente Lucia Borsellino – ma continuiamo responsabilmente ad effettuare tutti i controlli necessari per avere un quadro chiaro della situazione”. Nell’ambito della zona di protezione e’ fatto obbligo di adottare le seguenti misure sanitarie: divieto di spostamento degli animali appartenenti alle specie bovina, ovina, caprina, suina, equina, avicola e da cortile, allevati per la produzione di alimenti destinati al consumo umano; divieto di pascolo; divieto di utilizzo e vendita dei foraggi contaminati e di quelli esposti all’eventuale contaminazione, per l’alimentazione degli animali; divieto di raccolta e consumo di funghi epigei spontanei; divieto di raccolta e consumo di lumache; obbligo di detenere i volatili e gli altri animali da cortile in strutture chiuse, alimentandoli con prodotti provenienti da zone poste all’esterno della zona di protezione; divieto di consumare in proprio o di cedere a terzi carni e uova, prodotti dopo il 29 luglio, derivanti da allevamenti avicoli ed animali da cortile rurali, a conduzione familiare. Il servizio veterinario dell’Asp di Palermo autorizzera’ l’uscita degli animali dalle aziende per essere trasportati direttamente in un impianto di macellazione a condizione che il trasporto avvenga sotto vincolo sanitario, che il servizio veterinario competente sull’impianto di macellazione venga informato dell’intenzione dell’invio di tali capi da parte del servizio veterinario competente sull’allevamento di origine, che il “modello 4″ riporti la dicitura “animale proveniente da zona di protezione da diossine e PCB (policlorobifenili) diossina-simili”. Il giudizio di idoneita’ al consumo umano delle carni relative e’ subordinato al sequestro e distruzione di fegato e reni ed all’esito favorevole di un particolare controllo. Le disposizioni del decreto, adottato a scopo precauzionale per contenere il rischio di contaminazione da diossina e PCB diossina-simili, possono essere oggetto di revisione in relazione ad ulteriori valutazioni del Tavolo tecnico interistituzionale che saranno effettuate sulla base dell’integrazione dei dati, anche ambientali, costantemente monitorati.
  • 12. NOMINA NUOVO DIRETTORE GENERALE DI ARPA SICILIA http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/16-agosto-2012/arpa-sicilia- cambio-vertice-polemica-2111459876851.shtml Arpa Sicilia, cambio al vertice: è polemica Il commissario straordinario, Salvatore Cocina, è stato sostituito da Francesco Licata di Baucina Francesco Licata di Baucina PALERMO - Arpa Sicilia nell’occhio del ciclone. L’Agenzia regionale protezione ambiente è al centro di un vero e proprio caso politico, dal momento che il commissario straordinario, Salvatore Cocina, è stato sostituito: al suo posto l’assessore regionale Alessandro Aricò ha nominato Francesco Licata di Baucina, suscitando la veemente reazione di Legambiente, che parla di «cambio intempestivo» perché «nel bel mezzo di una gravissima emergenza» come quella della discarica palermitana. E alza la voce anche il Pd: «Una nomina che risponde a logiche pre-elettorali», dice il segretario regionale Giuseppe Lupo. DATI CONTRADDITTORI - Andiamo con ordine. Dopo giorni di rassicurazioni sul fronte inquinamento, l’Arpa ha diffuso dei dati secondo cui nella settimana dal 31 luglio al 6 agosto a Boccadifalco, quartiere nei pressi di Bellolampo, il livello di diossina sarebbe stato pari a 559 fentogrammi, cinque volte superiore ai valori guida. Dati che, per Orlando, «sembrano contraddire in parte i risultati delle analisi precedentemente trasmessi all'Amministrazione comunale». Per questo, dice il sindaco, «credo sia opportuno, oltre che urgente, che l'Arpa e l'Asp forniscano indicazioni chiare ed univoche sulla necessità o meno di adottare ulteriori forme di protezione e prevenzione, oltre quelle già adottate con l'ordinanza sindacale del 3 agosto». Indicazioni che ora dovrà fornire Licata di Baucina. L’attuale vicepresidente dell’Ismett e già direttore delle aziende ospedaliere «Arnas Civico» di Palermo e «Garibaldi» di Catania prende in mano l’Arpa forse nel periodo più delicato. L'AFFONDO DI LEGAMBIENTE - Ed è proprio sui tempi individuati dall’assessore Aricò che si scaglia Legambiente Sicilia: «Esprimiamo grave preoccupazione per l'intempestiva sostituzione del commissario dell'Arpa Salvatore Cocina - dice il presidente, Mimmo Fontana -. Il Governo regionale ha tenuto chiusi dentro un cassetto, per oltre un anno, circa 70 curricula presentati per il posto di direttore regionale e ora, colto da una fretta apparentemente ingiustificabile, sostituisce il vertice dell'Arpa nel bel mezzo di una gravissima emergenza come quella di Bellolampo». Secondo Fontana «l'Arpa è ormai oggetto di una scientifica destrutturazione da parte del governo Lombardo, realizzata attraverso il taglio dei fondi, la mancata copertura della pianta organica e, adesso, i continui avvicendamenti al vertice». Posizione condivisa dal Pd: «L'improvvisa sostituzione del commissario dell'Arpa con la nomina di un direttore di dubbia esperienza nel campo della tutela dell'ambiente - dice Lupo - è quantomeno intempestiva e risponde certamente ad una logica pre- elettorale». LICATA DI BAUCINA - Tra le tante critiche anche qualche voce a favore: quella dell'Api, con il coordinatore regionale Bartolo Fazio a sottolineare che Licata di Baucina «possiede le necessarie competenze per far ricredere quanti in queste ore criticano la sua nomina» quella del Club alpino italiano Sicilia, secondo cui la nomina del nuovo dg «dà una risposta a quanto richiesto nei mesi scorsi da diversi ambienti a cui sta a cuore l'attività dell'Arpa, a difesa e tutela dell'ambiente, con notevoli risvolti sulla salute degli esseri viventi». Mentre Aricò respinge le accuse al mittente: «Si è trattato di un avviso pubblico - spiega - la cui procedura, iniziata nel febbraio 2011 dopo il pensionamento del direttore uscente Sergio Marino, è stata conclusa, nella massima trasparenza, lo scorso luglio dalla commissione esaminatrice dei curricula. Abbiamo così dato stabilità
  • 13. quinquennale all'Arpa, fermando i continui commissariamenti che duravano da oltre un anno e di cui era pure prerogativa assessoriale proseguire l'utilizzo».