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Misurare le popolazioni urbane. Turisti, abitanti e abitanza Arnaldo Cecchini, Cristian Cannaos Università degli Studi di Sassari, Facoltà di Architettura di Alghero,  Palazzo del Pou Salit, Piazza Duomo 6, 07041, Alghero [email_address] ;  [email_address] Università degli Studi di Sassari – Facoltà di Architettura di Alghero INPUT 2010 Sesta Conferenza Nazionale in Informatica e Pianificazione Urbana e Territoriale
Nick Barley scrive di Londra: “ I cento milioni di passeggeri che giungono a Londra in aereo ogni anno sono pari a circa il doppio della popolazione britannica.  Il fatto che il fenomeno del viaggio abbia raggiunto simili proporzioni rende impossibile caratterizzare le città come entità stabili. Non sono più semplicemente luoghi geografici, bensì contesti urbani che si adattano ad un flusso costante.  Oltre che un insieme di edifici, una città è un insieme mutevole di possibilità concettuali, abbastanza robusto da espandersi e contrarsi secondo le necessità senza perdere la sua identità essenziale”. “ Londra appare così com'è ed è organizzata nel modo in cui è organizzata proprio perché la gente si è sempre mossa attorno ad essa.  Può darsi che nel nostro immaginario a caratterizzare ogni singola città siano alcuni edifici di riferimento; tuttavia, mentre il Big Ben e la Colonna di Nelson ci fanno capire che ci troviamo a Londra, il modo in cui ci muoviamo attorno a tali monumenti statici è stato particolarmente importante nella delineazione della città.  Londra è Londra per questo motivo.”
Capire un territorio significa cercare e mettere a punto strumenti che permettano di metterne il luce la complessità e concatenazioni, tra la  componente ambientale  (nel senso fisico), la  componente antropica e culturale . Progettare politiche e pensare un futuro per i territori deve passare necessariamente dalla comprensione di queste relazioni e delle popolazioni che lo abitano.  La nostra ricerca è un tentativo volto a superare la sola visione “istantanea” e quantitativa delle popolazioni di un territorio ( quanti, adesso ), per introdurre elementi processuali con dimensione temporale: come si modificano le popolazioni nel tempo ( quali, chi erano, chi saranno ).
Seguendo Martinotti, le popolazioni che “abitano la città” si articolano in modi diversi:  nella  città  tradizionale  vi era una sola popolazione, con una corrispondenza tra chi l’abitava di notte e chi di giorno (e chi vi lavorava),  gli  abitanti ,  in quella di  prima generazione   vi è una popolazione diurna aggiuntiva di  pendolari in quella di  seconda  generazione  si aggiunge una terza popolazione, i cosiddetti  city users , che includono oltre agli utilizzatori dei vari servizi urbani, anche i turisti;  nella  città  contemporanea  appare una terza popolazione; quella degli  uomini d’affari  ( i  businessmen ): donne ed uomini che in città lavorano, consumano, si divertono, provenendo da altri luoghi, magari molto lontani. Non si dà un’appartenenza “rigida” di un individuo a questi gruppi: si fa parte di gruppi diversi in luoghi e tempi diversi (non è impossibile far parte di tutti e quattro) e talvolta nello stesso luogo.
Martinotti -1993 Il tempo libero? Popolazione abitare lavorare Consumare Abitanti sì Si/no sì Pendolari no sì (sì) City users no no Sì Business men no sì sì
Classificazione delle popolazioni con l’aggiunta del tempo libero A L C P Popolazione 1. S  S  S  S Residenti tradizionali  2. S  S  S  N  Residenti giovanili 3. S  S  N  S  Residenti da centro commerciale 4. S  S  N  N  Residenti estranei 5. S  N  S  S  Pendolari tradizionali 6. S  N  S  N  Pendolari giovanili 7. S  N  N  S  Pendolari da centro commerciale 8. S  N  N  N  Pendolari sradicati 9. N  S  S  S  Turisti d’affari o di studio Businessmen turista 10. N  S  S  N  Businessmen tradizionale  11. N S N S  Turista d’albergo intern.//Businessman intern. 12. N  S  N  N  Businessman goal oriented 13. N  N  S  S  Turisti classici // City Users 14. N  N  S  N  City Users Acquirenti 15. N  N  N  S  Escursionisti City Users voyeuristi 16. N  N  N  N City Users degli uffici
Pensare e costruire politiche solo per la città dei residenti comporta trascurare gran parte della popolazione che influenza la vita e la forma della città stessa. Ma oggi cosa significa essere abitante di un luogo? Come si riconosce un abitante? Che ruolo giocano le popolazioni fluttuanti in generale ed i turisti in particolare?  Se nel passato esisteva quasi una sorta di identificazione tra la comunità residente e il luogo, ora il legame è molto diverso e variabile tra individuo e individuo.  Sono comparse nuove popolazioni che interpretano nuovi stili di vita, con differenti legami ed influenza sulla forma, la connotazione ed il significato che si attribuisce agli spazi della città.
Per proseguire la nostra indagine siamo partiti da tre assunti. I Chiunque può conoscere e divenire abitante di qualunque luogo.   II Il sistema di conoscenza ed esperienza di un luogo è un sistema incrementale III Non esiste un solo modo di abitare un territorio, ne esistono molti e differenti e tutti concorrono alla sua trasformazione ambientale, culturale e sociale. Non è vero che si è abitanti o non si è abitanti, esistono degli stati intermedi: chiunque, in momenti diversi, può appartenere ad una diversa popolazione.
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Se valgono le premesse di cui sopra possiamo allora dire che  ogni persona, può diventare più abitante di prima con l’esperienza  Per quanto detto finora possiamo affermare che essere abitanti di un luogo è una variabile fuzzy.  Per ognuna delle dimensioni dell'abitare elencate in precedenza è possibile identificare un set di indicatori che aiuti a definire una misura per ogni persona o gruppo di persone omogeneo, riportando poi i valori su una scala da 0 a 100  La qualità dell’essere abitanti di un luogo è stata definita come ABITANZA
Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Processo di radicamento
Potenziali Nessun legame con il luogo Nessun legame con la società Chiunque  possa raggiungere il luogo con un viaggio di 2-3 ore Esistenza di collegamenti con il territorio Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Costruzione della reputazione Ampliamento della disponibilità e facilità di accesso all’informazione Processo di radicamento
First time Visitors Legame in termini di uso con il luogo Assenza legami con la società Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Trasporti pubblici Qualità spazi pubblici Servizi alla famiglia Processo di radicamento Chiunque venga per la prima volta
Saltuari Legame affettivo con il luogo Primi  legami sociali Turisti che vengono almeno una volta City users Escursionisti Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Incremento occasioni di visita Ampliamento della conoscenza territoriale Accesso ad alcuni dei servizi per residenti (biblioteca, emeroteca, asilo, serv. Sanitari) Processo di radicamento
Fluttuanti Legame affettivo con il luogo  Legami sociali più forti ma poco diffusi con i locali Turisti che vengono più volte Pendolari Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Facilities accesso mercato alloggi Tipologie differenti di affitto e condivisione alloggi  House sitting Processo di radicamento
Temporanei Legame affettivo con il luogo  Legami sociali più forti diffusi con i locali Turisti fidelizzati Domiciliatari Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Facilities spostamenti (continuità territoriale) Aumento grado utilizzo edifici  Equiparazione diritti residenti (tariffe agev., pass, serv. Sanitari) Processo di radicamento
Semistanziali Legame affettivo con il luogo  Legami sociali forti e diffusi con i locali Abitante pendolare o domiciliato Immigrati in fase di radicamento Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Incremento occasioni vita sociale Valorizzazione punti di vista diversi Processo di radicamento
Stanziali Legame affettivo con il luogo  Legami sociali forti e diffusi con i locali Abitante radicato Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Incremento occasioni incontro con altre popolazioni Processo di radicamento
Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Processo di sradicamento
Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Legame affettivo con il luogo  Legami sociali forti e diffusi con i locali Pendolari in uscita Processo di sradicamento Abitante pendolare o domiciliato Immigrati in fase di radicamento
Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Legame affettivo con il luogo  Legami sociali forti e diffusi con i locali Lavoratore fuori sede Studente universitario Immigrati Ex residenti per tempo limitato Diminuisce il tempo speso sul luogo Non è possibile scendere al di sotto di una certa abitanza!!! Processo di sradicamento Turisti fidelizzati Domiciliatari
Lo stesso punteggio può però rappresentare persone assai diverse; la cosa migliore è valutare le varie componenti, come detto, ma anche l’evoluzione di questo carattere. Due abitanti al 50% ad esempio possono essere assai differenti l'uno dall'altro: il primo potrebbe essere una persona nata e cresciuta in quel luogo ed emigrata, mentre l'altro una persona nata altrove ma che oggi frequenta in maniera assidua il luogo e magari vi lavora. È evidente che il carattere di essere abitanti al 50% non è sufficiente a identificare le popolazioni; è dunque sempre necessario avere altre indicazioni  Oltre a dare un'immagine statica dell’abitanza è importante anche averne una dinamica; esiste una differenza sostanziale fra un abitante che si sta radicando (l'abitanza sta crescendo) ad uno che si sta radicando (l'abitanza diminuisce).
Il radicamento è un processo in cui  a quantità di esperienze identiche corrispondono aumenti di abitanza sempre più piccoli via via che il titolo cresce Ovvero più noi sperimentiamo un luogo, più sarà difficile acquisire abitanza.  Il “tempo necessario per divenire un buon abitante” è una quantità variabile, data dall'incontro dei caratteri peculiari della persona con le caratteristiche del luogo (in senso ampio, sia ambientale che socio-culturale).  È nella possibilità delle politiche territoriali catalizzare questo processo ed accelerarlo o invece rallentarlo.
La curva è differente se si valuta il percorso di sradicamento, ossia il decadimento dell’abitanza.  Non esiste diretta proporzionalità fra le esperienze che  non  si fanno su quel territorio e la perdita di abitanza. Essere impegnati ad effettuare esperienze in altri luoghi non implica la perdita di abitanza nel luogo preso in considerazione.  Ecco dunque perché la stessa persona può essere un buon abitante in più e differenti luoghi.  Le esperienze di un territorio non necessitano di ripetitività costante nel tempo per mantenere l’abitanza
Ad un certo punto la curva si interrompe per divenire orizzontale: seppure noi dovessimo del tutto smettere di fare esperienze di un luogo di cui siamo stati buoni abitanti, la nostra abitanza non calerà al di sotto di un certo valore.  Esiste una “abitanza residua”. Si può affermare che ognuno è abitante di tutti i luoghi che ha frequentato nella propria vita.  Avere persone con alta abitanza per un luogo è fondamentale, perché un buon abitante di oggi sarà ancora un buon abitante domani.  Questa caratteristica è la ragione principale per cui le politiche di governo di un territorio dovrebbero sempre mirare a migliorare l’abitanza delle popolazioni che lo frequentano. Investire per accrescere l’abitanza significa infatti avere ritorni per molti anni.
Il modello che proponiamo per misurare l’abitanza si basa sulla somministrazione di questionari a campione, a risposta multipla obbligata, con attribuzione di un punteggio per ogni risposta. Combinando questi punteggi si ottiene il valore di abitanza attribuibile al soggetto che ha compilato il questionario. Se designiamo con ai, bi, ci e di i singoli punteggi che attribuiamo alle varie risposte per ogni dimensione saremo capaci di ottenere un punteggio riassuntivo A: Dove F è una funzione logaritmica ed A assume un valore fra 0 e 100. Allo stesso modo avremo una valutazione dei valori parziali per ognuna delle quattro dimensioni A, B, C e D.  L’abitanza verrà ottenuta come funzione analoga di tutti i parametri: L’attribuzione dei pesi alle diverse dimensioni può essere fatta attraverso il parere degli esperti e può essere diverso per diversi tipi di città.
Abbiamo fatto un esperimento per valutare la situazione dell’abitanza nella città di Alghero, una città del Nord Ovest della Sardegna con circa 40'000 residenti e con una importante tradizione di turismo balneare.  La valutazione è stata effettuata basandoci sulle risposte date ad un indagine diretta dell’Osservatorio del turismo di Alghero nel 2005.  Sono stati raccolti oltre  5.700 questionari  fra turisti ed escursionisti. Il campione è poi stato integrato con circa  300 interviste dirette ad abitanti residenti  (utilizzando le classi di età per stratificare il campione) ed  oltre 50 interviste effettuate a personale docente o studenti  della Facoltà di architettura di Alghero.
le soglie e i nomi sono proposti per tentare di pensare a dei “cassetti” dove collocare le varie popolazioni, ma ricordiamoci sempre che siamo davanti ad un continuum.  Si legge bene che a punteggi analoghi possono corrispondere abitanti assai diversi. ABITANZA TIPO DI ABITANTE IN RADICAMENTO IN SRADICAMENTO 0 POTENZIALI Chiunque possa raggiungere AHO in due-tre ore 0-5 FIRST TIME VISITORS Escursionisti e Turisti alla prima visita,  city users  occasionali,  Chi ha visitato Alghero poche volte e molto tempo fa 5-20 SALTUARI Turisti che vengono più volte, pendolari ed escursionisti stagionali,  city users  abituali  Chi ha visitato Alghero poche volte, recentemente ma senza intenzione di tornarvi 20-40 FLUTTUANTI Turisti che vengono più volte l’anno, pendolari in entrata, escursionisti con legami sociali ex residenti per tempo limitato 40-60 TEMPORANEI Turisti fidelizzati, domiciliatari, studenti e lavoratori fuori sede, Lavoratore fuori sede Studente universitario Nativi Emigrati Ex residenti per tempi medio-lunghi 60-80 SEMISTANZIALI Immigrati, residenti trasferitisi recentemente, Pendolari in uscita, Residenti  part time , ex residenti spostatisi da poco 80-100 STANZIALI Abitante residenziale radicato
Un territorio, a parità di numero di abitanti, che possieda un’abitanza media più elevata è senz'altro un territorio più ricco di uno la cui abitanza media sia inferiore.  Una buona politica sarà pertanto quella che fra le popolazioni transeunti (comprese dunque quelle turistiche) avvantaggerà quelle con maggiore abitanza. Il nostro concetto di abitanza definisce “quanto” una persona sia abitante di un luogo, cercando anche di indagare i meccanismi che la fanno variare.  Per costruire politiche occorre conoscere la composizione delle popolazioni di un luogo e la loro abitanza, sia nel valore che nella direzione in cui sta evolvendo.  Ogni luogo avrà una abitanza totale (la forza in atto), che sarà data dalla somma di tutta l’abitanza delle varie popolazioni.  Ovviamente questo totale va sempre letto e valutato e in relazione al numero di persone che concorrono a formarlo, alla tipologia di popolazioni che lo compone e alla capacità di un luogo di sostenere quella specifica abitanza.  La  forza potenziale  va intesa come il maggior valore di forza in atto a cui la stessa città potrebbe arrivare aumentando l’abitanza media dei propri abitanti
Circa la metà della forza in atto è dovuta a popolazioni cosiddette turistiche; notiamo che nel calcolo mancano gli escursionisti. Una recente indagine  ci ha portato a stimare un numero di “presenze” di escursionisti in un anno superiore al milione: in diversi sensi la loro abitanza complessiva non dovrebbe essere trascurabile (10.000 in più?). Abitanti Turisti Pendolari in entrata (lav + stud) Pendolari in uscita (lav + stud) Studenti fuori sede Ex Residenti Residenti Residenti assenti Totale persone Abitanza media Abitanza Potenziali 20.000.000                 - First Time Visitors 240.000             240.000 3% 6.000 Saltuari 98.000 17.800           115.800 10% 11.580 Fluttuanti 45.000 4.400         2.000 51.400 30% 15.420 Temporanei   3.600 500 350 150     4.600 50% 2.300 Semi-stanziali     2.000 50 500 5.000   7.550 70% 5.285 Stanziali           30.000   30.000 90% 27.000    TOTALE 449.350   67.585
Non abbiamo fatto un calcolo della forza potenziale, ma possiamo comunque fare alcune inferenze: un 25% dell’abitanza globale è legata a popolazioni a bassa o bassissima abitanza; un potenziale su cui la città potrebbe lavorare molto per accrescerne l’abitanza, il che potrebbe rendere più resiliente il settore turistico dell’economia e favorire la qualità della vita di tutti gli abitanti.  Se stimiamo che potrebbe non essere impossibile incrementare di un 50% l’abitanza dei tre gruppi inferiori con interventi relativi ai trasporti, all’offerta di eventi e servizi, al miglioramento della qualità ricettiva (tra cui anche del grande patrimonio di seconde case) potremmo aggiungere circa 15 mila abitanti equivalenti, con politiche che favoriscano la qualità della vita di tutti
GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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  • 2. Nick Barley scrive di Londra: “ I cento milioni di passeggeri che giungono a Londra in aereo ogni anno sono pari a circa il doppio della popolazione britannica. Il fatto che il fenomeno del viaggio abbia raggiunto simili proporzioni rende impossibile caratterizzare le città come entità stabili. Non sono più semplicemente luoghi geografici, bensì contesti urbani che si adattano ad un flusso costante. Oltre che un insieme di edifici, una città è un insieme mutevole di possibilità concettuali, abbastanza robusto da espandersi e contrarsi secondo le necessità senza perdere la sua identità essenziale”. “ Londra appare così com'è ed è organizzata nel modo in cui è organizzata proprio perché la gente si è sempre mossa attorno ad essa. Può darsi che nel nostro immaginario a caratterizzare ogni singola città siano alcuni edifici di riferimento; tuttavia, mentre il Big Ben e la Colonna di Nelson ci fanno capire che ci troviamo a Londra, il modo in cui ci muoviamo attorno a tali monumenti statici è stato particolarmente importante nella delineazione della città. Londra è Londra per questo motivo.”
  • 3. Capire un territorio significa cercare e mettere a punto strumenti che permettano di metterne il luce la complessità e concatenazioni, tra la componente ambientale (nel senso fisico), la componente antropica e culturale . Progettare politiche e pensare un futuro per i territori deve passare necessariamente dalla comprensione di queste relazioni e delle popolazioni che lo abitano. La nostra ricerca è un tentativo volto a superare la sola visione “istantanea” e quantitativa delle popolazioni di un territorio ( quanti, adesso ), per introdurre elementi processuali con dimensione temporale: come si modificano le popolazioni nel tempo ( quali, chi erano, chi saranno ).
  • 4. Seguendo Martinotti, le popolazioni che “abitano la città” si articolano in modi diversi: nella città tradizionale vi era una sola popolazione, con una corrispondenza tra chi l’abitava di notte e chi di giorno (e chi vi lavorava), gli abitanti , in quella di prima generazione vi è una popolazione diurna aggiuntiva di pendolari in quella di seconda generazione si aggiunge una terza popolazione, i cosiddetti city users , che includono oltre agli utilizzatori dei vari servizi urbani, anche i turisti; nella città contemporanea appare una terza popolazione; quella degli uomini d’affari ( i businessmen ): donne ed uomini che in città lavorano, consumano, si divertono, provenendo da altri luoghi, magari molto lontani. Non si dà un’appartenenza “rigida” di un individuo a questi gruppi: si fa parte di gruppi diversi in luoghi e tempi diversi (non è impossibile far parte di tutti e quattro) e talvolta nello stesso luogo.
  • 5. Martinotti -1993 Il tempo libero? Popolazione abitare lavorare Consumare Abitanti sì Si/no sì Pendolari no sì (sì) City users no no Sì Business men no sì sì
  • 6. Classificazione delle popolazioni con l’aggiunta del tempo libero A L C P Popolazione 1. S S S S Residenti tradizionali 2. S S S N Residenti giovanili 3. S S N S Residenti da centro commerciale 4. S S N N Residenti estranei 5. S N S S Pendolari tradizionali 6. S N S N Pendolari giovanili 7. S N N S Pendolari da centro commerciale 8. S N N N Pendolari sradicati 9. N S S S Turisti d’affari o di studio Businessmen turista 10. N S S N Businessmen tradizionale 11. N S N S Turista d’albergo intern.//Businessman intern. 12. N S N N Businessman goal oriented 13. N N S S Turisti classici // City Users 14. N N S N City Users Acquirenti 15. N N N S Escursionisti City Users voyeuristi 16. N N N N City Users degli uffici
  • 7. Pensare e costruire politiche solo per la città dei residenti comporta trascurare gran parte della popolazione che influenza la vita e la forma della città stessa. Ma oggi cosa significa essere abitante di un luogo? Come si riconosce un abitante? Che ruolo giocano le popolazioni fluttuanti in generale ed i turisti in particolare? Se nel passato esisteva quasi una sorta di identificazione tra la comunità residente e il luogo, ora il legame è molto diverso e variabile tra individuo e individuo. Sono comparse nuove popolazioni che interpretano nuovi stili di vita, con differenti legami ed influenza sulla forma, la connotazione ed il significato che si attribuisce agli spazi della città.
  • 8. Per proseguire la nostra indagine siamo partiti da tre assunti. I Chiunque può conoscere e divenire abitante di qualunque luogo. II Il sistema di conoscenza ed esperienza di un luogo è un sistema incrementale III Non esiste un solo modo di abitare un territorio, ne esistono molti e differenti e tutti concorrono alla sua trasformazione ambientale, culturale e sociale. Non è vero che si è abitanti o non si è abitanti, esistono degli stati intermedi: chiunque, in momenti diversi, può appartenere ad una diversa popolazione.
  • 9.
  • 10. Se valgono le premesse di cui sopra possiamo allora dire che ogni persona, può diventare più abitante di prima con l’esperienza Per quanto detto finora possiamo affermare che essere abitanti di un luogo è una variabile fuzzy. Per ognuna delle dimensioni dell'abitare elencate in precedenza è possibile identificare un set di indicatori che aiuti a definire una misura per ogni persona o gruppo di persone omogeneo, riportando poi i valori su una scala da 0 a 100 La qualità dell’essere abitanti di un luogo è stata definita come ABITANZA
  • 11. Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Processo di radicamento
  • 12. Potenziali Nessun legame con il luogo Nessun legame con la società Chiunque possa raggiungere il luogo con un viaggio di 2-3 ore Esistenza di collegamenti con il territorio Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Costruzione della reputazione Ampliamento della disponibilità e facilità di accesso all’informazione Processo di radicamento
  • 13. First time Visitors Legame in termini di uso con il luogo Assenza legami con la società Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Trasporti pubblici Qualità spazi pubblici Servizi alla famiglia Processo di radicamento Chiunque venga per la prima volta
  • 14. Saltuari Legame affettivo con il luogo Primi legami sociali Turisti che vengono almeno una volta City users Escursionisti Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Incremento occasioni di visita Ampliamento della conoscenza territoriale Accesso ad alcuni dei servizi per residenti (biblioteca, emeroteca, asilo, serv. Sanitari) Processo di radicamento
  • 15. Fluttuanti Legame affettivo con il luogo Legami sociali più forti ma poco diffusi con i locali Turisti che vengono più volte Pendolari Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Facilities accesso mercato alloggi Tipologie differenti di affitto e condivisione alloggi House sitting Processo di radicamento
  • 16. Temporanei Legame affettivo con il luogo Legami sociali più forti diffusi con i locali Turisti fidelizzati Domiciliatari Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Facilities spostamenti (continuità territoriale) Aumento grado utilizzo edifici Equiparazione diritti residenti (tariffe agev., pass, serv. Sanitari) Processo di radicamento
  • 17. Semistanziali Legame affettivo con il luogo Legami sociali forti e diffusi con i locali Abitante pendolare o domiciliato Immigrati in fase di radicamento Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Incremento occasioni vita sociale Valorizzazione punti di vista diversi Processo di radicamento
  • 18. Stanziali Legame affettivo con il luogo Legami sociali forti e diffusi con i locali Abitante radicato Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Politiche: Incremento occasioni incontro con altre popolazioni Processo di radicamento
  • 19. Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Processo di sradicamento
  • 20. Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Legame affettivo con il luogo Legami sociali forti e diffusi con i locali Pendolari in uscita Processo di sradicamento Abitante pendolare o domiciliato Immigrati in fase di radicamento
  • 21. Potenziali Saltuari Temporanei Semistanziali Stanziali Fluttuanti First time visitors Legame affettivo con il luogo Legami sociali forti e diffusi con i locali Lavoratore fuori sede Studente universitario Immigrati Ex residenti per tempo limitato Diminuisce il tempo speso sul luogo Non è possibile scendere al di sotto di una certa abitanza!!! Processo di sradicamento Turisti fidelizzati Domiciliatari
  • 22. Lo stesso punteggio può però rappresentare persone assai diverse; la cosa migliore è valutare le varie componenti, come detto, ma anche l’evoluzione di questo carattere. Due abitanti al 50% ad esempio possono essere assai differenti l'uno dall'altro: il primo potrebbe essere una persona nata e cresciuta in quel luogo ed emigrata, mentre l'altro una persona nata altrove ma che oggi frequenta in maniera assidua il luogo e magari vi lavora. È evidente che il carattere di essere abitanti al 50% non è sufficiente a identificare le popolazioni; è dunque sempre necessario avere altre indicazioni Oltre a dare un'immagine statica dell’abitanza è importante anche averne una dinamica; esiste una differenza sostanziale fra un abitante che si sta radicando (l'abitanza sta crescendo) ad uno che si sta radicando (l'abitanza diminuisce).
  • 23. Il radicamento è un processo in cui a quantità di esperienze identiche corrispondono aumenti di abitanza sempre più piccoli via via che il titolo cresce Ovvero più noi sperimentiamo un luogo, più sarà difficile acquisire abitanza. Il “tempo necessario per divenire un buon abitante” è una quantità variabile, data dall'incontro dei caratteri peculiari della persona con le caratteristiche del luogo (in senso ampio, sia ambientale che socio-culturale). È nella possibilità delle politiche territoriali catalizzare questo processo ed accelerarlo o invece rallentarlo.
  • 24. La curva è differente se si valuta il percorso di sradicamento, ossia il decadimento dell’abitanza. Non esiste diretta proporzionalità fra le esperienze che non si fanno su quel territorio e la perdita di abitanza. Essere impegnati ad effettuare esperienze in altri luoghi non implica la perdita di abitanza nel luogo preso in considerazione. Ecco dunque perché la stessa persona può essere un buon abitante in più e differenti luoghi. Le esperienze di un territorio non necessitano di ripetitività costante nel tempo per mantenere l’abitanza
  • 25. Ad un certo punto la curva si interrompe per divenire orizzontale: seppure noi dovessimo del tutto smettere di fare esperienze di un luogo di cui siamo stati buoni abitanti, la nostra abitanza non calerà al di sotto di un certo valore. Esiste una “abitanza residua”. Si può affermare che ognuno è abitante di tutti i luoghi che ha frequentato nella propria vita. Avere persone con alta abitanza per un luogo è fondamentale, perché un buon abitante di oggi sarà ancora un buon abitante domani. Questa caratteristica è la ragione principale per cui le politiche di governo di un territorio dovrebbero sempre mirare a migliorare l’abitanza delle popolazioni che lo frequentano. Investire per accrescere l’abitanza significa infatti avere ritorni per molti anni.
  • 26. Il modello che proponiamo per misurare l’abitanza si basa sulla somministrazione di questionari a campione, a risposta multipla obbligata, con attribuzione di un punteggio per ogni risposta. Combinando questi punteggi si ottiene il valore di abitanza attribuibile al soggetto che ha compilato il questionario. Se designiamo con ai, bi, ci e di i singoli punteggi che attribuiamo alle varie risposte per ogni dimensione saremo capaci di ottenere un punteggio riassuntivo A: Dove F è una funzione logaritmica ed A assume un valore fra 0 e 100. Allo stesso modo avremo una valutazione dei valori parziali per ognuna delle quattro dimensioni A, B, C e D. L’abitanza verrà ottenuta come funzione analoga di tutti i parametri: L’attribuzione dei pesi alle diverse dimensioni può essere fatta attraverso il parere degli esperti e può essere diverso per diversi tipi di città.
  • 27. Abbiamo fatto un esperimento per valutare la situazione dell’abitanza nella città di Alghero, una città del Nord Ovest della Sardegna con circa 40'000 residenti e con una importante tradizione di turismo balneare. La valutazione è stata effettuata basandoci sulle risposte date ad un indagine diretta dell’Osservatorio del turismo di Alghero nel 2005. Sono stati raccolti oltre 5.700 questionari fra turisti ed escursionisti. Il campione è poi stato integrato con circa 300 interviste dirette ad abitanti residenti (utilizzando le classi di età per stratificare il campione) ed oltre 50 interviste effettuate a personale docente o studenti della Facoltà di architettura di Alghero.
  • 28. le soglie e i nomi sono proposti per tentare di pensare a dei “cassetti” dove collocare le varie popolazioni, ma ricordiamoci sempre che siamo davanti ad un continuum. Si legge bene che a punteggi analoghi possono corrispondere abitanti assai diversi. ABITANZA TIPO DI ABITANTE IN RADICAMENTO IN SRADICAMENTO 0 POTENZIALI Chiunque possa raggiungere AHO in due-tre ore 0-5 FIRST TIME VISITORS Escursionisti e Turisti alla prima visita, city users occasionali, Chi ha visitato Alghero poche volte e molto tempo fa 5-20 SALTUARI Turisti che vengono più volte, pendolari ed escursionisti stagionali, city users abituali Chi ha visitato Alghero poche volte, recentemente ma senza intenzione di tornarvi 20-40 FLUTTUANTI Turisti che vengono più volte l’anno, pendolari in entrata, escursionisti con legami sociali ex residenti per tempo limitato 40-60 TEMPORANEI Turisti fidelizzati, domiciliatari, studenti e lavoratori fuori sede, Lavoratore fuori sede Studente universitario Nativi Emigrati Ex residenti per tempi medio-lunghi 60-80 SEMISTANZIALI Immigrati, residenti trasferitisi recentemente, Pendolari in uscita, Residenti part time , ex residenti spostatisi da poco 80-100 STANZIALI Abitante residenziale radicato
  • 29. Un territorio, a parità di numero di abitanti, che possieda un’abitanza media più elevata è senz'altro un territorio più ricco di uno la cui abitanza media sia inferiore. Una buona politica sarà pertanto quella che fra le popolazioni transeunti (comprese dunque quelle turistiche) avvantaggerà quelle con maggiore abitanza. Il nostro concetto di abitanza definisce “quanto” una persona sia abitante di un luogo, cercando anche di indagare i meccanismi che la fanno variare. Per costruire politiche occorre conoscere la composizione delle popolazioni di un luogo e la loro abitanza, sia nel valore che nella direzione in cui sta evolvendo. Ogni luogo avrà una abitanza totale (la forza in atto), che sarà data dalla somma di tutta l’abitanza delle varie popolazioni. Ovviamente questo totale va sempre letto e valutato e in relazione al numero di persone che concorrono a formarlo, alla tipologia di popolazioni che lo compone e alla capacità di un luogo di sostenere quella specifica abitanza. La forza potenziale va intesa come il maggior valore di forza in atto a cui la stessa città potrebbe arrivare aumentando l’abitanza media dei propri abitanti
  • 30. Circa la metà della forza in atto è dovuta a popolazioni cosiddette turistiche; notiamo che nel calcolo mancano gli escursionisti. Una recente indagine ci ha portato a stimare un numero di “presenze” di escursionisti in un anno superiore al milione: in diversi sensi la loro abitanza complessiva non dovrebbe essere trascurabile (10.000 in più?). Abitanti Turisti Pendolari in entrata (lav + stud) Pendolari in uscita (lav + stud) Studenti fuori sede Ex Residenti Residenti Residenti assenti Totale persone Abitanza media Abitanza Potenziali 20.000.000                 - First Time Visitors 240.000             240.000 3% 6.000 Saltuari 98.000 17.800           115.800 10% 11.580 Fluttuanti 45.000 4.400         2.000 51.400 30% 15.420 Temporanei   3.600 500 350 150     4.600 50% 2.300 Semi-stanziali     2.000 50 500 5.000   7.550 70% 5.285 Stanziali           30.000   30.000 90% 27.000    TOTALE 449.350   67.585
  • 31. Non abbiamo fatto un calcolo della forza potenziale, ma possiamo comunque fare alcune inferenze: un 25% dell’abitanza globale è legata a popolazioni a bassa o bassissima abitanza; un potenziale su cui la città potrebbe lavorare molto per accrescerne l’abitanza, il che potrebbe rendere più resiliente il settore turistico dell’economia e favorire la qualità della vita di tutti gli abitanti. Se stimiamo che potrebbe non essere impossibile incrementare di un 50% l’abitanza dei tre gruppi inferiori con interventi relativi ai trasporti, all’offerta di eventi e servizi, al miglioramento della qualità ricettiva (tra cui anche del grande patrimonio di seconde case) potremmo aggiungere circa 15 mila abitanti equivalenti, con politiche che favoriscano la qualità della vita di tutti