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Presentazione ed. motoria (1)
Presentazione ed. motoria (1)
Caratteristiche generali
della motricità
Interazioni funzionali di tipo
psicopedagogico nella costituzione della
competenza motoria
AREA
MOTORIA
Funzioni
affettive
e emotive
Funzioni
organiche
Funzioni
cognitive
Funzioni
sociali
L’APPRENDIMENTO
MOTORIO
L’apprendimento motorio
può essere definito come:
“l’acquisizione, il consolidamento,
il perfezionamento
e l’utilizzazione di abilità motorie”
LE ABILITÀ MOTORIE
 Sono AZIONI INTERE o PARTE DI
ESSE che si automatizzano con la
ripetizione.
 Automatizzando un gesto il soggetto
può concentrarsi sullo scopo
dell’azione.
 Le ABILITÀ MOTORIE sono tante
quante se ne apprendono.
I FATTORI DELLA MOTRICITÀ
SISTEMA
SENSO MOTORIO
SCHEMI MOTORI
E POSTURALI
Capacità
coordinative
Capacità
condizionali
ABILITÀ
MOTORIE
SISTEMA SENSO MOTORIO
CAPACITA’ SENSO PERCETTIVE
insieme degli aspetti sensoriali,
percettivi e neurologici finalizzati in
ambito motorio
SENSAZIONE
È l’aspetto relativo al
rapporto sensoriale tra
soggetto e mondo esterno
Costituisce il momento
biologico che trova sede
negli analizzatori
PERCEZIONE
È l’aspetto relativo alla presa
di coscienza psichica da parte
del soggetto
Costituisce il momento
intellettivo che trova sede
nelle aree associative
dell’encefalo
I RECETTORI SENSORIALI
 La coordinazione motoria è determinata anche dalla
capacità del Sistema Nervoso di integrare, elaborare e
tradurre le informazioni, provenienti
dall’esterno
(esterocettori: analizzatori o organi di senso)
e dall’interno
(propriocettori: tendini, muscoli, articolazioni
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del nostro corpo ed inviarle ai settori muscolari per la
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Analizzatore
visivo
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SCHEMA CORPOREO
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un percorso che si protrae fino agli 11-12 anni
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Camminare, correre,
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Costituiscono le forme fondamentali del movimento
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Camminare (avanti, indietro, lateralmente),
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Rotolare (avanti e indietro),
Strisciare, arrampicare,
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Rotolare
Lanciare
Arrampicare
Correre
Saltare
Strisciare
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Gli schemi motori maturano secondo un
processo ben definito di stadi progressivi
in cui ciascuno stadio include quello precedente.
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afferrare/lasciare
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comuni alle capacità condizionali e coordinative.
Capacità
condizionali
Mobilità articolare
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Capacità
coordinative
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CAPACITÀ MOTORIE
LE CAPACITÀ CONDIZIONALI
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in tempo breve una sequenza motoria.
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le fonti energetiche
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LE CAPACITÀ COORDINATIVE
Le Capacità Coordinative permettono
di:
ORGANIZZARE
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Si basano su condizioni neurologiche,
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il
MOVIMENTO
LE CAPACITÀ COORDINATIVE
Si basano sull’assunzione ed
elaborazione delle informazioni.
Sul controllo dell’esecuzione dei
movimenti.
Sulle operazioni svolte dagli
analizzatori.
LE CAPACITÀ COORDINATIVE
nell’atto motorio permettono:
Di rendere più coincidente possibile il
modello di movimento al movimento reale.
Di realizzare i programmi motori decisi
grazie alle precise informazioni degli
analizzatori.
Di automatizzare movimenti utilizzando il
controllo cosciente nella gestione tattica del
movimento.
LE CAPACITÀ COORDINATIVE
LE CAPACITÀ COORDINATIVE SI DIVIDONO IN :
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CAPACITÀ COORDINATIVE
GENERALI
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MOTORIO
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DEL MOVIMENTO
ADATTAMENTO e
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CAPACITÀ COORDINATIVE
SPECIALI
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COMBINAZIONE di
schemi motori
(es: corsa + salto)
ORIENTAMENTO
gestire la posizione e
il movimento del corpo
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CINESTETICA
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EQUILIBRIO
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REAZIONE
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UNA BUONA COORDINAZIONE
MOTORIA NASCE...
 da uno schema corporeo ben strutturato
 dal possesso di tanti schemi motori di
base
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RELAZIONE TRA CAPACITÀ E
ABILITÀ
Apprendere nuove ABILITÀ MOTORIE
contribuisce a sviluppare le CAPACITÀ
COORDINATIVE.
Le ABILITÀ MOTORIE si costruiscono
sulle CAPACITÀ COORDINATIVE.
Il livello iniziale delle CAPACITÀ
COORDINATIVE determina in modo
significativo lo sviluppo delle ABILITÀ
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LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ
COORDINATIVE
avviene in modo naturale e secondo l’opinione generale quattro
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LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ
COORDINATIVE
In linea di massima il periodo più favorevole per il
miglioramento delle capacità coordinative
è quello che va dai 7-8 anni fino ai 12-13 anni di età.
Dalle capacità coordinative dipende
la CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO MOTORIO,
influenzata però anche dai periodi di sviluppo morfologico
(statura, peso).
LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ
COORDINATIVE
  sviluppo della coordinazione grezza: grossolana
esecuzione, ritmo e struttura del movimento;
 sviluppo della coordinazione fine: il movimento viene
migliorato, raffinato, automatizzato, ma è ancora
condizionato da variabili (ambiente, fatica, emozioni, ecc.);
 consolidamento della coordinazione fine e sviluppo delle
abilità ad alto livello: ovvero la stabilizzazione del
movimento che non richiede più grande attenzione (abilità
motoria) e la capacità di eseguirlo risolvendo anche
situazioni adattative difficili.
LO SVILUPPO DELLE
CAPACITÀ COORDINATIVE
PRINCIPI METODOLOGICI:
 Variare l’esecuzione del movimento.
 Cambiare le condizioni esterne.
 Modificare le abitudini di allenamento.
 Modificare le regole di gioco.
 Combinare più abilità motorie già automatizzate.
 Eseguire gli esercizi in tempi stabiliti.
 Eseguire esercizi in stato di affaticamento.
VARIANTI DI TIPO SPAZIALE
 avanti/indietro
 destra/sinistra
 vicino/lontano
 dentro/fuori
 sopra/sotto
 lungo/corto
 alto/basso
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Tali varianti e combinazioni
saranno riferite a movimenti
effettuati in relazione a:
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VARIANTI DI TIPO TEMPORALE
 prima/dopo
 contemporaneamente
 veloce/lento
Tali varianti e combinazioni saranno riferite a
movimenti effettuati in relazione a:
stimoli (visivi, uditivi, tattili),
spazi (settori, aree, corsie, ecc), corpo o parti di esso,
persone, traiettorie, attrezzi ….
VARIANTI DI TIPO
QUALITATIVO
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Tali varianti e combinazioni saranno riferite a
movimenti effettuati in relazione a:
persone, corpo o parti di esso,
oggetti, attrezzi, superfici di appoggio,
suoni, rumori, segnali….
VARIANTI DI TIPO
QUANTITATIVO
 tanto/poco
 tutto/parte
 solo/insieme
Tali varianti e combinazioni saranno riferite
a movimenti effettuati in relazione a:
tempo, spazio, persone, corpo o parti di esso,
oggetti, attrezzi …..
VARIANTI DI TIPO
AMBIENTALE
 spazi aperti o chiusi
 superfici diverse
 ambiente acquatico
E’ bene ribadire che la base
essenziale di questo processo è
costituita dalle esperienze motorie
di ogni tipo che l’allievo deve
compiere e delle opportunità di
apprendimento, sempre più
complesse, che gli devono essere
offerte sistematicamente
Presentazione ed. motoria (1)
http://www.sportraining.net/progallenatest.htm
http://www.ciamassociazione.it/glossario_di_educa
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Presentazione ed. motoria (1)

  • 4. Interazioni funzionali di tipo psicopedagogico nella costituzione della competenza motoria AREA MOTORIA Funzioni affettive e emotive Funzioni organiche Funzioni cognitive Funzioni sociali
  • 5. L’APPRENDIMENTO MOTORIO L’apprendimento motorio può essere definito come: “l’acquisizione, il consolidamento, il perfezionamento e l’utilizzazione di abilità motorie”
  • 6. LE ABILITÀ MOTORIE  Sono AZIONI INTERE o PARTE DI ESSE che si automatizzano con la ripetizione.  Automatizzando un gesto il soggetto può concentrarsi sullo scopo dell’azione.  Le ABILITÀ MOTORIE sono tante quante se ne apprendono.
  • 7. I FATTORI DELLA MOTRICITÀ SISTEMA SENSO MOTORIO SCHEMI MOTORI E POSTURALI Capacità coordinative Capacità condizionali ABILITÀ MOTORIE
  • 8. SISTEMA SENSO MOTORIO CAPACITA’ SENSO PERCETTIVE insieme degli aspetti sensoriali, percettivi e neurologici finalizzati in ambito motorio SENSAZIONE È l’aspetto relativo al rapporto sensoriale tra soggetto e mondo esterno Costituisce il momento biologico che trova sede negli analizzatori PERCEZIONE È l’aspetto relativo alla presa di coscienza psichica da parte del soggetto Costituisce il momento intellettivo che trova sede nelle aree associative dell’encefalo
  • 9. I RECETTORI SENSORIALI  La coordinazione motoria è determinata anche dalla capacità del Sistema Nervoso di integrare, elaborare e tradurre le informazioni, provenienti dall’esterno (esterocettori: analizzatori o organi di senso) e dall’interno (propriocettori: tendini, muscoli, articolazioni ed enterocettori: organi interni) del nostro corpo ed inviarle ai settori muscolari per la creazione di un nuovo atto motorio.
  • 11. SCHEMA CORPOREO Percezione istintiva del proprio corpo e delle sue diverse parti in relazione allo spazio, agli oggetti e agli individui circostanti, sia in condizioni di movimento sia statiche L’immagine corporea di sé stesso non è propria del bambino alla nascita, ma si delinea attraverso un percorso che si protrae fino agli 11-12 anni
  • 12. UNITÀ BASICHE DEL MOVIMENTO Schemi motori (dinamici) Schemi posturali (statici) Camminare, correre, saltare, afferrare, lanciare, rotolare, strisciare, calciare ….. Piegare, flettere, circondurre, ruotare, abdurre, addurre, slanciare ….. Costituiscono le forme fondamentali del movimento e sono chiamate “di base” perché appaiono per prime nello sviluppo dell’individuo e diventano patrimonio originario dell’adulto
  • 13. Schemi motori di base Camminare (avanti, indietro, lateralmente), Correre (in tutte le direzioni), Saltare (in alto e in basso), Calciare (destro, sinistro), Ricevere, afferrare, lanciare (a una o due mani, da sopra e da sotto), Rotolare (avanti e indietro), Strisciare, arrampicare, Trasportare, trascinare, Salire
  • 14. Schemi motori di base camminare Rotolare Lanciare Arrampicare Correre Saltare Strisciare Soffiare
  • 15. Schemi motori di base Gli schemi motori maturano secondo un processo ben definito di stadi progressivi in cui ciascuno stadio include quello precedente. Es.: il LANCIARE evolve nei seguenti stadi di sviluppo afferrare/lasciare gettare lancio non lateralizzato lancio lateralizzato
  • 16. La mobilità articolare o flessibilità presenta elementi comuni alle capacità condizionali e coordinative. Capacità condizionali Mobilità articolare o flessibilità Capacità coordinative forza resistenza velocità generali speciali CAPACITÀ MOTORIE
  • 17. LE CAPACITÀ CONDIZIONALI La FORZA, cioè la capacità di superare una resistenza per mezzo del lavoro muscolare; La RESISTENZA, cioè la capacità di protrarre nel tempo un lavoro motorio senza che vi sia un calo di rendimento; La VELOCITÀ, cioè la capacità di eseguire in tempo breve una sequenza motoria. Determinano la prestazione fisica utilizzando le fonti energetiche e strutturali disponibili nell’organismo
  • 18. LE CAPACITÀ COORDINATIVE Le Capacità Coordinative permettono di: ORGANIZZARE REGOLARE CONTROLLARE Si basano su condizioni neurologiche, fisiologiche e psicologiche. il MOVIMENTO
  • 19. LE CAPACITÀ COORDINATIVE Si basano sull’assunzione ed elaborazione delle informazioni. Sul controllo dell’esecuzione dei movimenti. Sulle operazioni svolte dagli analizzatori.
  • 20. LE CAPACITÀ COORDINATIVE nell’atto motorio permettono: Di rendere più coincidente possibile il modello di movimento al movimento reale. Di realizzare i programmi motori decisi grazie alle precise informazioni degli analizzatori. Di automatizzare movimenti utilizzando il controllo cosciente nella gestione tattica del movimento.
  • 21. LE CAPACITÀ COORDINATIVE LE CAPACITÀ COORDINATIVE SI DIVIDONO IN : GENERALI SPECIALI
  • 22. CAPACITÀ COORDINATIVE GENERALI APPRENDIMENTO MOTORIO CONTROLLO e DIREZIONE DEL MOVIMENTO ADATTAMENTO e TRASFORMAZIONE DEL MOVIMENTO
  • 23. CAPACITÀ COORDINATIVE SPECIALI ACCOPPIAMENTO e COMBINAZIONE di schemi motori (es: corsa + salto) ORIENTAMENTO gestire la posizione e il movimento del corpo nello spazio DIFFERENZIAZIONE CINESTETICA del movimento (quanto forte? Quanto rapido?) EQUILIBRIO mantenere il corpo in postura d’equilibrio REAZIONE reagire a stimoli eseguendo azioni motorie adeguate TRASFORMAZIONE riorganizzare un movimento già in attuazione RITMIZZAZIONE organizzare cronologicamente le contrazioni muscolari ANTICIPAZIONE (data dall’esperienza)
  • 24. UNA BUONA COORDINAZIONE MOTORIA NASCE...  da uno schema corporeo ben strutturato  dal possesso di tanti schemi motori di base  da analizzatori che funzionano bene (senso-percezione)
  • 25. RELAZIONE TRA CAPACITÀ E ABILITÀ Apprendere nuove ABILITÀ MOTORIE contribuisce a sviluppare le CAPACITÀ COORDINATIVE. Le ABILITÀ MOTORIE si costruiscono sulle CAPACITÀ COORDINATIVE. Il livello iniziale delle CAPACITÀ COORDINATIVE determina in modo significativo lo sviluppo delle ABILITÀ MOTORIE.
  • 26. LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE avviene in modo naturale e secondo l’opinione generale quattro sono i periodi importanti:  0-1 anno: fase della motricità riflessa;  1-2 anni: fase della motricità grezza;  2-6 anni: fase della motricità fondamentale, di base; 7-14 anni: fase della motricità sportiva.  
  • 27. LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE In linea di massima il periodo più favorevole per il miglioramento delle capacità coordinative è quello che va dai 7-8 anni fino ai 12-13 anni di età. Dalle capacità coordinative dipende la CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO MOTORIO, influenzata però anche dai periodi di sviluppo morfologico (statura, peso).
  • 28. LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE   sviluppo della coordinazione grezza: grossolana esecuzione, ritmo e struttura del movimento;  sviluppo della coordinazione fine: il movimento viene migliorato, raffinato, automatizzato, ma è ancora condizionato da variabili (ambiente, fatica, emozioni, ecc.);  consolidamento della coordinazione fine e sviluppo delle abilità ad alto livello: ovvero la stabilizzazione del movimento che non richiede più grande attenzione (abilità motoria) e la capacità di eseguirlo risolvendo anche situazioni adattative difficili.
  • 29. LO SVILUPPO DELLE CAPACITÀ COORDINATIVE PRINCIPI METODOLOGICI:  Variare l’esecuzione del movimento.  Cambiare le condizioni esterne.  Modificare le abitudini di allenamento.  Modificare le regole di gioco.  Combinare più abilità motorie già automatizzate.  Eseguire gli esercizi in tempi stabiliti.  Eseguire esercizi in stato di affaticamento.
  • 30. VARIANTI DI TIPO SPAZIALE  avanti/indietro  destra/sinistra  vicino/lontano  dentro/fuori  sopra/sotto  lungo/corto  alto/basso  largo/stretto  aperto/chiuso  grande/piccolo Tali varianti e combinazioni saranno riferite a movimenti effettuati in relazione a: persone, oggetti, attrezzi, spazi, direzioni, suoni, colori, forme, luci, corpo proprio o parti di esso, ostacoli/corsie, limiti di campo, aree, percorsi, settori di campo, traiettorie, gruppi, schieramenti ….
  • 31. VARIANTI DI TIPO TEMPORALE  prima/dopo  contemporaneamente  veloce/lento Tali varianti e combinazioni saranno riferite a movimenti effettuati in relazione a: stimoli (visivi, uditivi, tattili), spazi (settori, aree, corsie, ecc), corpo o parti di esso, persone, traiettorie, attrezzi ….
  • 32. VARIANTI DI TIPO QUALITATIVO  pesante/leggero  duro/morbido  ruvido/liscio  forte/piano Tali varianti e combinazioni saranno riferite a movimenti effettuati in relazione a: persone, corpo o parti di esso, oggetti, attrezzi, superfici di appoggio, suoni, rumori, segnali….
  • 33. VARIANTI DI TIPO QUANTITATIVO  tanto/poco  tutto/parte  solo/insieme Tali varianti e combinazioni saranno riferite a movimenti effettuati in relazione a: tempo, spazio, persone, corpo o parti di esso, oggetti, attrezzi …..
  • 34. VARIANTI DI TIPO AMBIENTALE  spazi aperti o chiusi  superfici diverse  ambiente acquatico
  • 35. E’ bene ribadire che la base essenziale di questo processo è costituita dalle esperienze motorie di ogni tipo che l’allievo deve compiere e delle opportunità di apprendimento, sempre più complesse, che gli devono essere offerte sistematicamente
  • 38. Esempio di percorso per le capacità coordinative