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Guardia di Finanza NUCLEO
                           POLIZIA TRIBUTARIA BARI
                         Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi Sezione
                            Polizia Economica e altre Attività di P.G.




OGGETTO: Procedimento penale nr. 9322/09 Mod. 21 R.G.N.R. -Annotazione di p.g..



ALL'ILLMO PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

PRESSO IL TRIBUNALE DI                                                                        BARI

e, per conoscenza

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI                                                                       BARI
(alla c.a. dei Sostituti Procuratori SCELSI Giuseppe, PONTASSUGLIA Eugenia, ANGELILLIS Ciro)


      Riferimento delega n. 9322/09-21 del 19.02.2010 e direttive del 12/05/2010

 Riferimento nota n. 9322/09-21 del 17.06.2011 a firma del Sost. Proc. Giuseppe SCELSI


AAAAAAAAAAAAAAA


1. PREMESSA
Le indagini di p.g. delegate nell'ambito del p.p. in oggetto, supportate da attività di
intercettazione telefonica e ambientale, pedinamento e osservazione, nonché dalla
documentazione acquisita presso alberghi e agenzie di viaggio, hanno permesso di
raccogliere concreti e circostanziati elementi riferibili alla ideazione e realizzazione, da
parte di Gianpaolo TARANTINI di condotte riconducibili nell'alveo di fatti penalmente
rilevanti ai sensi dell'art. 3, n. 4), 5) e 8) e dell'art. 4, n. 1) e n. 7), della Legge n. 75/1958.
L'analisi e lo sviluppo delle risultanze investigative derivanti dalle intercettazioni
telefoniche e ambientale hanno permesso di accertare che Gianpaolo TARANTINI, al



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fine di incrementare i propri affari o di agevolare la propria ascesa imprenditoriale, ha
concepito, promosso e attuato un "sistema" volto a indurre e favorire la concessione di
"favori sessuali" a dirigenti apicali di aziende di influenza nazionale e internazionale
(bancaria e industriale), oltre che a Pubblici Ufficiali, operanti a vario livello, quali
dirigenti di Enti Amministrativi e istituzioni pubbliche, regionali e nazionali.
Le indagini eseguite hanno permesso di accertare, altresì, che Pierluigi FARAONE,
detto Peter, Massimiliano VERDOSCIA, detto Max, Salvatore CASTELLANETA,
detto Totò, Claudio TARANTINI e Matteo DE MICHELE, anche disgiuntamente tra
loro, ma comunque in accordo con Gianpaolo TARANTINI, consapevoli, peraltro, delle
finalità delle loro rispettive azioni, individuavano, selezionavano e procacciavano,
segnalandole a quest'ultimo, giovani donne - "escort" di professione o ragazze aspiranti
ad affermarsi nel mondo dello spettacolo - che, dietro pagamento di corrispettivo o nella
prospettiva di affermazioni professionali, concedevano prestazioni sessuali a beneficio
di uomini di volta in volta presentati loro dal indagato.
Un ruolo analogo lo hanno svolto, seppur in modo episodico, disgiuntamente l'una
dall'altra, ma tutte in concorso e in accordo con Gianpaolo TARANTINI, consapevoli
delle finalità delle loro rispettive azioni, Sabina BEGANOVIC, Francesca LANA,
Francesca GARASI, DE FREITAS Barbosa Conceicao, detta Carolina, Letizia FILIPPI,
Raffaella ZARDO, le cui condotte possono essere riconducibili nell'alveo di fatti
penalmente rilevanti ai sensi della Legge n. 75/1958.




                                                                        Pagina 2 di 269
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Per esigenze di esposizione logica, gli elementi investigativi raccolti, analizzati e
sviluppati, sono organizzati e compendiati in due distinti Capitoli, che seguono quello
dedicato alla normativa di riferimento e alla giurisprudenza consolidata del giudice di
legittimità (Capitolo 2).
Nello specifico, nel Capitolo 4 sono stati riassunti gli episodi in cui è stata accertata
un'attività, a seconda dei casi, di reclutamento, induzione e/o favoreggiamento della
prostituzione da parte di Gianpaolo TARANTINI, spesso in concorso con i succitati
soggetti, anche disgiuntamente tra loro.
Nel Capitolo 5 sono stati compendiati i fatti ("vantaggi e utilità" di TARANTINI) sulla base
dei quali poter valutare se la sopra descritta attività illecita (di reclutamento, induzione e
favoreggiamento della prostituzione) imputabile a Gianpaolo TARANTINI, e a chi lo ha
collaborato, possa configurare anche l'ipotesi (concorrente) dello sfruttamento della
prostituzione.




2. NORMATIVA
2.1. LA LEGGE MERLIN
L'art. 3 della legge n. 75 del 1958 ("Abolizione della regolamentazione della prostituzione e
lotta contro lo sfruttamento della prostituzione") commina fino a 6 anni di reclusione (e la multa
da euro 258 a euro 10.329) a chiunque:
      «1) trascorso il termine indicato nell'art. 2, abbia la proprietà o l'esercizio, sotto qualsiasi
denominazione, di una casa di prostituzione, o comunque la controlli, o diriga, o amministri,
ovvero partecipi alla proprietà, esercizio, direzione o amministrazione di essa;
       2) avendo la proprietà o l'amministrazione di una casa od altro locale, li conceda in
       locazione a scopo di esercizio di una casa di prostituzione;
       2) essendo proprietario, gerente o preposto a un albergo, casa mobiliata, pensione,
       spaccio di bevande, circolo, locale da ballo, o luogo di spettacolo, o loro annessi e
       dipendenze o qualunque locale aperto al pubblico od utilizzato dal pubblico, vi tollera
       abitualmente la presenza di una o più persone che, all'interno del locale stesso, si danno
       alla prostituzione;
      4) recluti una persona alfine di farle esercitare la prostituzione, o ne agevoli
a tal fine la prostituzione;
      5) induca alla prostituzione una donna di età maggiore, o compia atti di
lenocinlo, sia personalmente in luoghi pubblici o aperti al pubblico, sia a mezzo della stampa o
con qualsiasi altro mezzo di pubblicità;



di induzione alla prostituzione nell'indagine cosiddetta "Vallettopolf che coinvolse i presentatori SABANI e
MEROLA, poi prosciolta dopo due anni.
                                                                                         Pagina 3 di 269
6)    induca una persona a recarsi nel territorio di un altro Stato o comunque in luogo
         diverso da quello della sua abituale residenza, al fine di esercitarvi la prostituzione ovvero
         sì intrometta per agevolarne la partenza;
         6)    esplichi un'attività in associazioni ed organizzazioni nazionali od estere dedite al
         reclutamento di persone da destinare alla prostituzione od allo sfruttamento della
         prostituzione, ovvero in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo agevoli o favorisca l'azione
         o gli scopi delle predette associazioni od organizzazioni;
         8) in qualsiasi modo favorisca o sfrutti la prostituzione altrui.
In tutti i casi previsti nel n. 3) del presente articolo alle pene in essi comminate, sarà aggiunta la
perdita della licenza d'esercizio e potrà anche essere ordinata la chiusura definitiva
dell'esercizio.
I delitti previsti dai nn. 4) e 5), se commessi da un cittadino in territorio estero, sono punibili in
quanto le convenzioni internazionali lo prevedano».


II successivo art. 4 prevede che la pena sia raddoppiata se:
 «l)se il fatto è commesso con violenza minaccia, inganno;
    2)  se il fatto è commesso ai danni di persona in stato di infermità o minorazione
    psichica, naturale o provocata (W);
    2)  se il colpevole è un ascendente, un affine in linea retta ascendente, il marito, il fratello,
    o la sorella, il padre o la madre adottivi, il tutore;
    2)   se al colpevole la persona è stata affidata per ragioni di cura, di educazione, di
    istruzione, di vigilanza, di custodia;
    2) se il fatto è commesso ai danni di persone aventi rapporti di servizio domestico o
    d'impiego;
    2) se il fatto è commesso da pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni;
    2)    se il fatto è commesso ai danni di più persone;
    7-bis) se il fatto è commesso ai danni di una persona tossicodipendente ».

Giova ricordare che la legge 20.2.1958 n. 75. avente per oggetto "Abolizione della
regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione", ha
introdotto "nuove" figure di reato, tutte riconducibili a quattro categorie generali,
relative rispettivamente alle case di prostituzione, al prossenetismo in senso lato
(comprendente reclutamento, induzione, agevolazione, pubblico lenocinlo, tratta,
favoreggiamento), allò sfruttamento e all'adescamento (ora configurato come semplice
illecito amministrativo).
Non v'è dubbio che l'interesse tutelato sia anche quello di impedire che le persone
dedite alla prostituzione siano sfruttate, strumentalizzate e comunque indotte alla loro
umiliante attività. Se si considera che la prostituzione in quanto tale non costituisce
reato, si deve concludere che oggetto concorrente della norma è anche quello di tutelare
                                                                                     Pagina 4 di 269
la libertà e dignità delle persone che si prostituiscono di fronte alle insidie di terzi.
Questa duplice oggettività giuridica (moralità pubblica e libertà delle persone che si
prostituiscono) è confermata anche dal composito scopo del legislatore che traspare
chiaramente dal titolo della legge (abolizione della regolamentazione della prostituzione
e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione). Si può dire tranquillamente che in
questo caso ratio legis e intentìo legis corrispondono (Cass. pen., Sez. IH, n. 1716 del
21.01.2005).
La interpretazione delle "nuove" figure di reato ha richiesto, nel corso del tempo,
numerosi interventi della Cassazione, di cui si riporta una breve rassegna, che si ritiene
utile ai fini dell'inquadramento giuridico delle condotte antigiuridiche rilevate nel corso
delle indagini e compendiate, in particolare, nel Capitolo 4 della presente annotazione di
p.g..




2.2. LA GIURISPRUDENZA DELLA CASSAZIONE
2.2.1. LA NOZIONE DI PROSTITUZIONE
Secondo la Suprema Corte un atto sessuale diventa atto di prostituzione solo in
presenza dell'elemento retributivo, e cioè quando il soggetto che fornisce la
prestazione sessuale assegna alla dazione del proprio corpo, per il soddisfacimento
dell'altrui libidine, una funzione strumentale alla percezione di una utilità, in genere
economica [(Sez. Ili, sent. n. 7608 del 01-07-1998 (ud. del 20-05-1998), Mimou (rv 211337)].
Al fine dell'integrazione di un atto di prostituzione non è necessario un contatto
fisico tra soggetto attivo e passivo della prestazione, atteso che non è necessaria una
congiunzione carnale, ma sono sufficienti atti sessuali compiuti dietro pagamento di
un corrispettivo e finalizzati, in via diretta ed immediata, a eccitare e soddisfare la
libidine sessuale di colui che ha chiesto o è destinatario della prestazione [(Sez. Ili, sent.
n. 36157 del 10-09-2004 (ud. del 03-06-2004) (rv 229350)].
Di contro, atteso che il bene giuridico protetto dalla legge 20 febbraio 1958 n. 75 è la
libertà di determinazione della donna nel compimento di atti sessuali, non costituisce
reato il compimento di atti sessuali al di fuori di ogni attività di sfruttamento o di
agevolazione, anche se posti in essere con fini di lucro personale [Sez. Ili, sent. n. 35776
del 02-09-2004 (ud. del 08-06-2004) (rv 229359)].


2.2.2. IL RECLUTAMENTO DI PROSTITUTE
Il delitto di reclutamento di prostitute si esaurisce e si concreta nell'attività di ricerca
dell'agente e nella persuasione della donna ingaggiata, mediante la rappresentazione
dei guadagni realizzabili, a recarsi in un determinato luogo per prostituirsi, a nulla
rilevando, a tale fine, che a siffatta attività sia seguito l'effettivo esercizio della
prostituzione [Sez. VI, sent. n. 4137 del 07-12-2006 (ud. del 07-12-2006), (rv. 235605)].
Secondo un orientamento parzialmente diverso, non si richiede affatto, a differenza del
delitto di induzione, che l'agente svolga, al fine di far prostituire la persona, opera di
persuasione di questa o di rafforzamento di un suo iniziale proposito, Il delitto di
reclutamento di prostituta si realizza quindi, allorché, l'agente si attivi al fine di
                                                                              Pagina 5 di 269
"collocare" la vittima dell'azione delittuosa nella disponibilità del soggetto che
 intende trarre vantaggio dall'attività di meretricio [Sez. Ili, Sent. n. 11835 del 04-12-2007
 (ud. del 04-12-2007), F.R. (rv. 239332)].


2.2.3. L'INDUZIONE ALLA PROSTITUZIONE
Il delitto di induzione alla prostituzione, di cui all'art. 3, n. 5, della legge 20 febbraio
1958 n. 75, si realizza quando sia stata posta in essere un'attività diretta a
superare le resistenze di ordine morale che trattengono la donna dal prostituirsi.
Pertanto l'azione concreta di persuasione e di determinazione alla prostituzione può
consistere nell'invito, rivolto alla donna, di incontrarsi con un uomo, e
nell'accompagnamento sul posto [Sez. Ili, sent. n. 6191 del 01-07-1983 (ce. del 20-04-1983),
Traimi (rv 159699)].
La preesistente corruzione morale della donna non costituisce ostacolo alla
configurabilità del delitto di induzione alla prostituzione, che può aversi sotto forma,
oltre che di determinazione, anche di rafforzamento del proponimento della prostituta
[Sez. Ili, sent. n. 4948 del 13-05-1982 (ce. del 17-02-1982), Leo (rv 153671)].
Ai fini della sussistenza del reato di induzione alla prostituzione di cui all'art. 3 della legge
20febbraio 1958 n. 75, non è necessario che il soggetto passivo sia una persona non
iniziata e non dedita alla vendita del proprio corpo, essendo sufficiente che sia stata
posta in essere un'attività diretta a far cessare le resistenze d'ordine morale che
trattengono la donna dal prostituirsi al fine di una qualsiasi utilità economica,
anche se l'attività, concreta ed idonea, sia stata svolta per il rapporto con una sola
persona. [Sez. I, sent. n. 7947 del 08-08-1986 (ce. del 13-03-1986), Rizzeri (rv 173482). ]
Inoltre, il reato di induzione alla prostituzione non postula la presenza della
persona fisica con la quale il soggetto passivo debba avere un rapporto carnale,
tanto più che l'induzione non è finalizzata né ad un determinato rapporto né ad un
singolo rapporto, ma allo spiegamento di un'attività da svolgersi con quel minimo di
continuità che ne consenta l'apprezzamento sul piano giuridico [Sez. Ili, sent. n. 1628 del
06-02-1988 (ce. del 27-11-1987), Curva (rv 177542)].
 Motivo per il quale la Corte ha riconosciuto configurabile il tentativo nel delitto di
induzione alla prostituzione. Ciò in quanto il reato si realizza attraverso lo spiegamento
di un'attività diretta a far cessare le resistenze di ordine morale che trattengono la donna
dal prostituirsi e questa attività deve svolgersi con una continuità, sia pur minima, ma
che comunque sia tale da consentirne l'apprezzamento sul piano giuridico. L'iter
criminoso, dunque, è frazionabile e, nella complessiva opera di persuasione rivolta ad
influire sulla psiche della donna, ben può ravvisarsi il compimento di atti idonei ed
univocamente diretti a ledere il bene protetto, in una concreta prospettiva di pericolo
attuale di realizzazione del delitto [Sez. Iti, sent. n. 1683 del 11-02-1998 (ce. del 09-12-1997),
Notarstefano (rv 209573)].
Di contro, non configura l'ipotesi di induzione alla prostituzione la semplice proposta di
partecipare ad incontri sessuali a pagamento organizzati dal proponente, non seguita da
pressioni fisiche o psicologiche, atteso che l'induzione alla prostituzione si concretizza in
una attività di convincimento e persuasione finalizzata a superare le resistenze di ordine
morale o di altro tipo che trattengono la donna dall'attività di prostituzione, mentre non è
ravvisabile in una semplice proposta di partecipare ad incontri sessuali a pagamento

                                                                                  Pagina 6 di 269
organizzati dal proponente, non seguita da pressioni fisiche o psicologiche o anche solo
da condizionamenti mentali che possano indurre la controparte alla sua accettazione o
che rafforzino in lei una determinazione già esistente ad intraprendere o persistere in
detta attività. Sez. Ili, seni. n. 36156 del 10-09-2004 [(ud. del 03-06-2004) (rv 229389)].


2.2.4. IL FAVOREGGIAMENTO DELLA PROSTITUZIONE
Si premette che con la norma che incrimina il favoreggiamento (e lo sfruttamento) della
prostituzione si è inteso "lottare" ogni fenomeno di interposizione personale,
lucrativo o soltanto agevolativo, che "in qualsiasi modo" si colleghi all'erogazione
retribuita di prestazioni sessuali compiuta anche non abitualmente ed, al limite,
per una sola volta da altra persona.
Tale interposizione, infatti, è repressa non in ragione di una qualità già preesistente
(esercente la prostituzione) del soggetto verso il quale si verifica l'illecita mediazione,
ma in ragione della natura dell'atto che determina detta qualità (e che perciò può
essere anche il primo di una serie o uno dei tanti, anche saltuari, di essa) in chi lo
compia e verso il quale l'opera dell'intermediario si qualifica come opera di lenocinio in
senso lato. Pertanto, il delitto di cui all'art. 3, n. 8, della legge n. 75 del 1958 non esigono
l'abitualità della condotta né l'esplicazione della condotta stessa nei confronti di persona
già dedita alla prostituzione [SeZ. Ili, sent. n. 7933 del 03-10-1984 (ce. del 04-05-1984),
Sanfdippo (rv 165879)]
Secondo consolidata giurisprudenza di legittimità, "il reato di favoreggiamento dalla
prostituzione si qualifica per due elementi: la posizione di terzietà del favoreggiatore nei
confronti dei soggetti necessari (prostituta e cliente) e l'attività d'intermediazione tra offerta e
domanda, volta a realizzare le condizioni (o ad assicurarne la permanenza) per la formazione del
futuro accordo, il quale deve rientrare nella prospettiva dell'autore del reato" [Cass. pen. Sez. Ili,
(ud. 27-11-2007) 11-01-2008, n. 1209], [Cass. pen. Sez. Ili, (ud. 14-06-2007) 28-09-2007, n.
35718], [Cass. 19/11/04, n. 44918; Cass. 21/1/05, n. 1716)].
Ai fini dell'integrazione del delitto di favoreggiamento dell'altrui prostituzione non è
necessaria una pluralità di fatti delittuosi, o l'abitualità della condotta, potendo tale ipotesi
essere realizzata anche con un solo atto di agevolazione. Ciò in quanto la norma
incriminatrice non postula un'attività continuativa, né una reiterazione della condotta
tipica, avendo il legislatore inteso punire il favoreggiamento in qualsiasi modo
attuato [Sez. Ili, sent. n. 714 del 04-02-1981 (ce. del 25-11-1980), Cigna (rv 147505)],[ (ex
plurimis Cass. sez. 3 n. 10938 del 31.10.2001; conf. Cass. sez. 3, 25.6.2002 Marchioni; Cass. sez.
4 n. 4842 del 2.12.2003)], [Cass. pen. Sez. Ili, (ud. 28-06-2001) 18-09-2001, n. 33850].
In altre parole il delitto di favoreggiamento dell'altrui prostituzione comprende qualsiasi
attività che faciliti e renda più agevole la prostituzione di una persona, qualsiasi
condotta "effettivamente" agevolatrice del meretricio, potendo essa esplicarsi nelle
forme più varie, non esclusa quella di accompagnare la prostituta sui luoghi scelti per
l'esercizio del meretricio e di accompagnarla, a convegni ultimati, nella sua
abitazione, dato che anche in tal modo l'accompagnatore pone in essere una condizione
più favorevole perché la prostituzione abbia luogo [Sez. Ili, sent. n. 4356 del 12-05-1983 (ce.
del 11-02-1983), Marzocchi (rv 158961)], [Cass. pen. Sez. Ili, (ud. 14-05-2004) 14-07-2004, n.
30582].



                                                                                     Pagina 7 di 269
E' inoltre essenziale sottolineare, in quanto la giurisprudenza di legittimità in esame ben
si attaglia ad alcuni contesti descritti nel Capitolo 4 che, ai fini della configurabilit à del
reato di favoreggiamento della prostituzione non è necessario che l'altrui meretricio
sia effettivamente posto in essere, ma è sufficiente che la condotta agevolatrice sia
idonea a facilitare le condizioni affinchè l'altrui prostituzione avvenga. [Sez. Ili, Sent. n.
8387 del 22-01-2008 (ud. del 22-01-2008), P. V. (rv. 239284)]
Per lo stesso motivo può rispondere del delitto di favoreggiamento dell'altrui
prostituzione la donna che, per appagare le richieste di un partner e quindi per
realizzare il rapporto di prostituzione, chiami un'altra prostituta per una relazione
carnale a tre, in quanto, in tal modo, agevola la prestazione della chiamata [Sez. Ili,
sent. n. 12509 del 08-11-1986 (ce. del 08-04-1986), Ballerini (rv 174236)].
Ancora, il reato di favoreggiamento della prostituzione si concreta in qualunque attività
idonea a procurare favorevoli condizioni per l'esercizio della prostituzione, con la
consapevolezza di agevolare il commercio altrui del proprio corpo, senza che abbia
rilevanza il movente che determina l'azione, non essendo richiesto né il fine di
servire all'altrui libidine né il fine di lucro [Sez. Ili, sent. n. 3870 del 15-04-1982 (ce. del 09-
02-1982), Zacco (rv 153205)], [Sez. I, Sent. n. 39928 del 29-10-2007 (ud. del 04-10-2007)],
[Cass. pen. Sez. Ili, (ud. 04-02-2009) 17-03-2009, n. 11575], [Cass. pen. Sez. Ili, (ud. 04-11-
2005) 28-12-2005, n. 47226]


2.2.5. LO SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE
Mentre il favoreggiamento della prostituzione si attua, indipendentemente da intenti
speculativi, attraverso la creazione di condizioni che rendano più agevole il concreto
esercizio della turpe attività, lo sfruttamento si correla all'utilità economica derivante
dal mercimonio della prostituta [Sez. Ili, sent. n. 1953 del 09-03-1983 (ce. del 21-01-1983),
Licurgo (rv 157784)].
Lo sfruttamento della prostituzione si realizza con il trarre una qualsiasi utilità
dall'attività sessuale della prostituta e richiede il dolo specifico ossia la cosciente
volontà del colpevole di trarre vantaggio economico dalla prostituzione mediante
partecipazione totale o parziale di guadagni che la donna ottiene mediante la sua turpe
attività [Sez. Ili, sent. n. 9065 del 09-10-1996 (ce. del 11-07-1996), Marrone (rv 206418)].
Il delitto di sfruttamento della prostituzione è integrato dal trarre vantaggio
ingiustificato dall'altrui prostituzione [Sez. Ili, sent. n. 2796 del 22-03-1997 (ce. del 31-01-
1997), Le Rose (rv 207290)], [Sez. IH, sent. n. 98 del 11-01-2000 (ud. del 24-11-1999), De Stasio
(rv 215061)].
Per la sussistenza del reato di sfruttamento della prostituzione non è necessario che
da parte dello sfruttatore venga realizzata una condizione di vita parassitaria, nel
senso che egli viva traendo i mezzi necessari di sussistenza unicamente e totalmente
dalla sua attività sfruttatrice della prostituzione altrui. Può essere sufficiente anche un
solo episodio di percezione di denaro o di altre utilità con la consapevolezza che
provengano da guadagni ottenuti dall'esercizio della prostituzione [Sez. Ili, sent. n. 9508
del 27-10-1981 (ce. del 26-06-1981), Mannino (rv 150721)].
Il reato di sfruttamento della prostituzione non è necessariamente abituale, consistendo
in qualsiasi consapevole e volontaria partecipazione, anche occasionale e per una
sola volta, ai guadagni che la prostituta si procura con il commercio del suo corpo,
                                                                                 Pagina 8 di 269
né per la sua configurabilità ha rilevanza la maggiore o minore entità dell'utile
economico ricavato. Può concorrere con quello di favoreggiamento, data la
diversità dell'elemento materiale, di quello psicologico e del bene giuridico protetto [Sez.
Ili, sent. n. 12919 del 11-12-1998 (ud. del 13-10-1998), Contessa (rv 212362)], [Sez. Ili, seni. n.
494813 del 13-05-1982 (ce. del 17-02-1982), Leo (rv 153670)].

2.2.6. LA CIRCOSTANZA AGGRAVANTE DI CUI ALL'ART. 4, n. 7, L. 75/58
La circostanza aggravante del fatto commesso in danno di più persone, prevista dall'art.
4, n. 7 della L. 20 febbraio 1958, n. 75, si applica alle fattispecie di sfruttamento e di
favoreggiamento della prostituzione14. [Sez. Ili, sent. n. 46456 del 22-10-2009 (ud. del 22-
10-2009), A.O. (rv. 245617)].

2.2.7. LA CONTINUAZIONE DEL REATO
L'unicità del disegno criminoso può ravvisarsi anche nella commissione di fatti
tra loro distanziati nel tempo15 [Sez. Ili, sent. n. 11503 del 28-11-1995 (ce. del 17-10-1995),
Martini (rv 203013)].
In tema di reati concernenti la prostituzione, l'aumento di pena per la continuazione è
compatibile con l'aggravante speciale di aver favorito la prostituzione di più
persone nel caso in cui alla cessazione di plurimi episodi di contemporaneo
favoreggiamento di più persone dedite alla prostituzione segua la commissione di altre
condotte analoghe [Sez. Ili, sent. n. 15057 del 25-02-2009 (ud. del 25-02-2009), Procuratore
Generale della Repubblica Presso la Corte D'Appello di Genova e. G.L. (rv. 243481)].

"CONFORMI: (1) Sez. HI, sent. n. 9129 del 13/10/1982 (ud. del 29/06/1982), Visone (rv 155559); (2) Sez. Ili, sent.
n. 7604 del 26/09/1984 (ud. del 11/04/1984), Miluso (rv 165771); (3) Sez. IH, sent. n. 645 del 19/01/1985 (ud. del
22/10/1984), Vurro (rv 167499).
14
    (n motivazione la Corte ha precisato che non si ravvisano ragioni giuridiche che impongano di
circoscriverla al solo delitto di sfruttamento.
15
   Nella fattispecie, la Corte ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d'Appello che aveva escluso la
continuazione in materia di favoreggiamento della prostituzione in quanto il tempo trascorso tra gli episodi
incriminanti - quattro anni - imponeva di ritenere non compresi, i fatti successivi, fin dall'inizio nel disegno
criminoso.
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4. EPISODI EMERSI
   4.1. INCONTRO DEL 10 LUGLIO 2008
  Il primo episodio, in ordine di tempo, in cui è stata monitorata l'attività di reclutamento e
  favoreggiamento della prostituzione è stato monitorato il 10.07.2008. Giorno, questo,
  in cui l'imprenditore barese Gianpaolo TARANTINI contattava DE NICOLÒ Maria
  Teresa16 detta Terry, a cui, dietro la promessa di un corrispettivo di € 500, chiedeva di
  concedere favori sessuali ad un suo amico, successivamente individuato nel dr.
  COLELLA Antonio17, all'epoca dei fatti Capo Area Gestione Patrimonio dell'ASL di Bari,
  a cui è stata contestata, tra l'altro, la corruzione (sessuale).
  L'incontro sessuale tra il COLELLA e la prostituta DE NICOLÒ si consumava presso
  l'Hotel Mare Pineta di Bari.
  Per meglio delineare le condotte del reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento
  della prostituzione di Maria Teresa DE NICOLÒ, che possono essere ascritte a
  Gianpaolo TARANTINI, si riportano alcuni stralci di conversazioni telefoniche ritenute di
  interesse investigativo:

Alle ore 11:49 del 10.07.2008 Gianpaolo TARANTINI chiamava Terry DE NICOLÒ e le
   chiedeva la disponibilità per incontrare il Dirigente della ASL: "si, c'era un amico mio che ti
   voleva vedere oggi pomeriggio alle tre", ricevendo, dapprima un diniego, verosimilmente
   motivato dalla esiguità del corrispettivo in euro che il TARANTINI era solito darle "no, no,
   ma secondo te devo rimanere qua per 350... no...", per poi accettare la promessa di una
   maggiore retribuzione "no, per 500, non per 350";
Dopo alcuni contatti telefonici nel corso della mattinata sia con la DE NICOLO' che con il
COLELLA, volti a definire l'ora e il luogo dell'appuntamento organizzato
dall'imprenditore, l'incontro tra il Dirigente e la "escort" avveniva nell'Hotel Mare Pineta
di Bari, come si evinceva dalle seguenti conversazioni:
Terry: pronto!
Gianpaolo: fallo andare via quando finite che vengo io là
Terry: no, no, vedi che quell'hotel ci ha rimbalzati, stiamo in un altro
Gianpaolo: dove?
Terry: là vicino, si chiama Mare Pineta
Gianpaolo: vabbè, fallo andare via quando finisci che poi vengo io là e salgo un attimo
Terry: si, vabbè, ok...
Terry DE NICOLÒ invia un sms a Gianpaolo TARANTINI: "PORTA 60 euro per la camera!
Ti aspetto a gambe aperte ".
In serata Gianpaolo TARANTINI chiamava Antonio COLELLA per chiedergli se era
rimasto soddisfatto della prestazione offerta "oh, beh?", ricevendo ampi consensi in
merito "(ride - ndr) complimenti, complimenti, bene, bene, un brava ragazza.........è una brava
ragazza! Brava ragazza, brava, poi ti racconto".

4.1.1. SPESE SOSTENUTE DA GIANPAOLO TARANTINI
Dall'attività tecnica è emerso che il TARANTINI per questo incontro ha sostenuto le
seguenti spese:
€ 60,00 per il pagamento delle spese di alloggio presso l'Hotel Mare Pineta di Bari,
saldato verosimilmente in contanti;
€ 500,00, verosimilmente in contanti, per il pagamento della prestazione sessuale resa
dalla DE NICOLO' a favore di Antonio COLELLA.


4.1.2. DICHIARAZIONI TESTIMONIALI
4.1.2.1.........di Gianpaolo TARANTINI
interrogato in data 29.07.2009, il TARANTINI, in ordine alla suddetta vicenda, dichiarava
"confermo di essere a conoscenza che Maria Teresa De Nicolò era una escort e di averla
pagata affinché effettuasse prestazioni sessuali in favore di terzi. Ricordo di averle corrisposto
500 euro per le prestazione a Bari e 1000 euro per prestazioni fuori Bari se non ricordo male.
Ora che ricordo meglio nella circostanza di una festa fatta a casa mia le offrii gratuitamente
della cocaina. Ho favorito le prestazioni sessuali della De Nicolò in favore del dr. Antonio
Colella, capo area gestione patrimonio, in due o tre circostanze accompagnando la
predetta .nelle vicinanze dell'Hotel 7 Mari e retribuendola. In cambio ho ricevuto dal Dr.
Colella alcuni favori che mi riservo di illustrare in seguito".


4.1.2.2........di Maria Teresa DE NICOLÒ
In data 21.05.2009, sottoposta ad esame testimoniale, la donna, con riferimento al suddetto
incontro a sfondo sessuale dichiarava: "Gianpaolo TARANTINI, nel tempo, mi ha fatto dei
regali in danaro o in oggetti vari (...) ricordo che nel corso dell'estate 2008, non sono in grado
di precisare il giorno esatto, Gianpaolo Tarantini è salito sulla mia SMART e siamo andati nelle
vicinanze dell'Hotel 7 Mari in Bari per presentarmi una persona. Credo che la possibilità di
incontrare una persona nel corso di quel giorno mi fosse stata prospettata da Gianpaolo
Tarantini nel corso della mattinata in cui è avvenuto l'incontro stesso. Ivi giunta, ho conosciuto in
quanto presentatomi da Gianpaolo Tarantini, un uomo di cui non ricordo né il nome, né la
professione, sulla sessantina con capelli bianchi. Ricordo di essere di seguito entrata in un
hotel, nel Pineta Mare con esattezza, insieme all'uomo presentatomi da Gianpaolo Tarantini.
Lì si è consumato con lo stesso un incontro a sfondo sessuale. Non mi sento di escludere il
fatto che per effettuare tale incontro Gianpaolo Tarantini mi abbia offerto e consegnato denaro
o oggetti vari. Se non ricordo male, mi sono incontrata almeno un'altra volta con l'uomo di cui
all'incontro di luglio. Non ricordo se il secondo incontro sia avvenuto presso il Mare Pineta o
presso altro albergo (...) (dopo aver riconosciuto Colella visionando un fotogramma in cui egli
era ritratto) riconosco nell'uomo di cui mi state mostrando il video, la persona con cui mi sono
incontrata nel corso dell'estate del 2008 presso l'Hotel Mare Pineta di Bari (...)
In data 22.6.09, sottoposta a nuovo esame testimoniale, la donna integrava le
informazioni precedentemente rese asserendo, in merito allo stesso episodio, quanto
segue:
 (alla richiesta di specificare i dettagli relativi agli incontri tenuti con Antonio COLELLA, di
cui era stata mostrata una foto nel corso di un precedente esame testimoniale) si, il
Tarantini mi ha detto che aveva un amico da presentarmi e mi ha dato delle somme entrambe
le volte che l'ho visto per incontrare questo amico (...) non ricordo esattamente quanto, credo
tra i tre e i quattrocento euro per ciascun incontro (...) gli incontri sono avvenuti l'uno
all'Hotel "Mare Pineta", l'altro o al "Mare Pineta" o al "7Mari", comunque in Hotel (...)".
4.2. INCONTRO DEL 3 SETTEMBRE 2008
Tale vicenda concerne il reclutamento di Sonia CARPENTONE detta "Monia" da parte
di Claudio TARANTINI, in concorso con il fratello Gianpaolo, finalizzato all'esercizio
della prostituzione in favore di Alessandro FRISULLO, all'epoca dei fatti vice Presidente
della Regione Puglia, a cui veniva contestata, tra l'altro, la corruzione (sessuale).
Per meglio delineare le condotte del reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento
della prostituzione dì Sonia CARPENTONE, ascrivibili ai fratelli Gianpaolo e Claudio
TARANTINI, in concorso tra loro, si riportano alcuni stralci di conversazioni telefoniche
ritenute di interesse investigativo.

L'incontro sessuale si consumava a Milano, presso l'Hotel Principe di Savoia, dove
Alessandro FRISULLO e Claudio TARANTINI avevano alloggiato nella notte tra il 3 e il 4
settembre 2008, qui giunti insieme da Bari.
Il pernottamento nello stesso albergo si è accertato nell'ambito del citato
procedimento connesso n. 14462/09. Ad ogni modo, il dato veniva confermato anche
da una conversazione telefonica intervenuta tra i due nella prima serata del 03.09.2008
dalla quale si evinceva che si trovavano nella stessa struttura ricettiva:
Claudio T:... sono al bar...
Sandro Frisullo:... stanno già qui... ?
Claudio T:... si!
Sandro Frisullo:... va bene scendo.
Tornando alla descrizione della modalità con cui si è concretizzato il reclutamento, nel
primo pomeriggio del 03.09.2008 Claudio TARANTINI chiedeva al fratello Gianpaolo di
contattare tale Monia, ovvero Sonia CARPENTONE, suggerendo di riferirle che "ti
chiamerà mio fratello".
Dopo un primo tentativo andato a vuoto, Gianpaolo riusciva a mettersi in contatto con la
CARPENTONE, a cui chiedeva se fosse stata disponibile ad incontrare il fratello
Claudio. La CARPENTONE rispondeva che in serata era impegnata, offrendo una
soluzione alternativa per garantire la prestazione richiestale, che, anche se non
palesata, si evinceva inequivocabilmente dal senso logico della conversazione
"mamma mia, caspita, eh... senti caro volevo dirti....ma non possiamo di pomeriggio.............non
vuole lui? Il pomeriggio è più bello".
Chiesto a Gianpaolo il numero del fratello, dopo un primo contatto telefonico nel corso
del quale non era riuscita a prendere accordi, gli mandava il seguente sms: "Scusa se t
disturbo, volevo solo sap se xstasera vuoi ke e ved devo saperlo xorganizzarmi xfavore".
Alle ore 01:22 del 04.09.2008, Monia chiamava Claudio TARANTINI per informarlo che
 stava lasciando il documento per poi salire alla stanza 312.
 Dopo pochi minuti, alle ore 1:50, Claudio TARANTINI chiamava Monia per chiederle di
 passare dalla sua stanza, ma la donna gli riferiva di essere già in camera dal suo amico,
 alludendo, verosimilmente, a Sandro FRISULLO.
Monia: "Claudio..guarda che sono dal tuo amico"
Claudio: "Ahhhhh...vabè...
Monia: "dove sei?"
Claudio: ma vieni qua prima"
Monia: "e io sono già qua da lui "
Claudio: "no, ti devo parlare prima io un attimo "
Monia: "e come faccio sono qua nuda"
Claudio: "ah, vabbè, allora dopo vieni qua dai"
Monia: "si, si ok dopo vengo, dimmi la camera "
Che si trattasse effettivamente del politico si deduceva dal fatto che in piena notte, alle
ore 2:25 e alle ore 2:26, FRISULLO tentava, senza esito, di contattare Claudio
TARANTINI, mentre era in compagnia di una persona, verosimilmente di sesso
femminile, di cui si udiva la voce in ambientale.
A margine della vicenda, si segnala una conversazione telefonica del 01.10.2008, che
fornisce utili indizi su quale fosse la professione abitualmente esercitata dalla
CARPENTONE.
Precisamente, Claudio TARANTINI, mentre era al telefono con uno dei suoi
collaboratori, Alberto LARICCHIA, gli chiedeva di attendere in linea perché stava
cercando di organizzarsi la serata "aspetta un attimo....aspe...che sto organizzando un po' di
troie per stasera...hai capito?.". In quegli stessi istanti, a cornetta aperta, si captavano
alcune frasi indirizzate a tale Monia, con cui le chiedeva la disponibilità per cena e per
un successivo incontro con suo amico al Principe di Savoia di Milano: "Ciao Monia,
Claudio sono........, come stai?........ti sto cercan.......Gianpaolo, eh!..........senti, ma ci vediamo
stasera? Eh, ma ceniamo insieme?........eh, e ora vediamo, andiamo prima a cena e poi andiamo
al dopocena, va bene?...si con una persona...ci vediamo alle otto e mezza di stasera al
Prìncipe..." .



4.2.1. DICHIARAZIONI TESTIMONIALI
4.2.1.1.............di Gianpaolo TARANTINI
Interrogato in data 29.07.2009, Gianpaolo TARANTINI dichiarava, tra l'altro " (...) Sonia
Carpentone detta Monia era da me conosciuta e frequentata come una persona che a Milano
esercitava la prostituzione, (...)".
4.2.1.2...........di Sonia CARPENTONE
In data 16.09.2009, sentita come persona informata sui fatti, Sonia CARPENTONE, in
ordine alla suddetta vicenda, dichiarava: "....si conosco Claudio TARANTINI, è il fratello di
Gianpaolo. Non ricordo esattamente quando ho fatto la sua conoscenza, posso dire solo che in
occasione di un suo viaggio a Milano sono stata contattata da Gianpaolo, il quale
rappresentandomi la presenza di suo fratello Claudio in questa città, chiedendomi di
incontrarlo. Non ricordo a quando risale tale occorrenza, però ricordo di essermi recata
all'Hotel Principe di Savoia dove Claudio alloggiava insieme ad altre persone. Consumammo
un aperitivo anche se era tardi e al termine della riunione, assolutamente piacevole, avendo
riscontrato interesse da parte di un amico di Claudio, che peraltro anche a me piaceva, passai
la serata con questa persona, che credo fosse di Bari ma di cui, in questo momento, non sono in
grado di riferire ne il nome ne di cosa si occupasse." Inoltre, alla domanda se la
realizzazione di tale incontro le fosse stato richiesto da Claudio TARANTINI previa
l'offerta di somme di denaro, la CARPENTONE dichiarava: "No, ribadisco che ho
incontrato l'amico di Claudio perché mi è piaciuto. Non ho richiesto ne ho percepito
alcunché".
Infine, alla domanda se avesse riconosciuto la persona nella foto che le veniva
mostrata, ovvero quella di Sandro FRISULLO, come l'amico di Claudio che incontrò
presso l'Hotel Principe di Savoia, la CARPENTONE rispondeva: "No, assolutamente".
4.3. SERATA DEL 5 SETTEMBRE 2008
 E' la prima occasione in cui Gianpaolo TARANTINI, su richiesta di Sabina
 BEGANOVIC, ha reclutato ragazze (sessualmente disponibili) da portare presso la
 residenza romana (Palazzo Grazioli) del Presidente BERLUSCONI.
Si rammenta che il rapporto tra Sabina BEGANOVIC e Gianpaolo si era consolidato nel
corso dell'estate 2008, a Porto Cervo (OT). La donna aveva soggiornato per alcuni
periodi nella villa che l'imprenditore barese aveva preso in affitto nell'estate dello stesso
anno, ed era stata lei ad invitare i coniugi TARANTINI (e VERDOSCIA) ad una cena
organizzata dal Presidente BERLUSCONI presso la residenza estiva di Villa Certosa
(OT), occasione in cui, si ha motivo di ritenere, l'imprenditore barese ebbe modo, tramite
la stessa BEGANOVIC e un'altra sua conoscenza, Eva CAVALLI, di conoscere
personalmente il Presidente, al quale aveva lasciato il proprio recapito telefonico in
occasione del matrimonio, avvenuto il 12.09.2008, della sua amica Elvira SAVINO, al
quale il Presidente BERLUSCONI aveva partecipato come testimone di nozze.
La scelta, su precisa indicazione della BEGANOVIC, doveva ricadere su donne che
all'occorrenza non avrebbero dovuto avere difficoltà a prestarsi al "gioco" "ci stanno al
gioco?".
Motivo per il quale TARANTINI, per cercare di conquistare le attenzioni del Presidente
BERLUSCONI "Tutto ok....domani si innamorerà di me!'', si rivolgeva alla già citata
Sonia CARPENTONE e a Vanessa DI MEGLIO, quest'ultima indicata dallo stesso
imprenditore barese, in sede di interrogatorio, come persona disponibile a fornire
prestazioni sessuali a pagamento. "Vanessa Di Meglio è una mia carissima amica, che ho
conosciuto per il tramite di mia moglie circa 10 anni fa. Da allora ho continuato a frequentarla
invitandola a feste nelle quali la riempivo di attenzioni anche fornendole cocaina.
Tendenzialmente la stessa non è una professionista del sesso ma all'occorrenza non
disdegna di essere retribuita per prestazioni sessuali....
La CARPENTONE, su richiesta di TARANTINI, invitava la sua amica Roberta NIGRO.
Le tre donne partecipavano alla cena e trascorrevano la notte a Palazzo Grazioli,
ospiti del Presidente BERLUSCONI, ricevendo l'indomani mattina dallo stesso un
corrispettivo in denaro, non meglio quantificato, come si desume da uno scambio di
messaggi e battute tra la DI MEGLIO e il TARANTINI a notte conclusa:
DI MEGLIO: "chi paga, chiediamo a lui o te?"
TARANTINI: "ti ha fatto un regalo?"
DI MEGLIO: "si, ma loro hanno chiesto. Io non ho detto niente. Stamattina, andando via, ha
detto «ah, metti questo, metti questo in borsa» e io ho detto «no, guarda, non ti
preoccupare, non ti sentire obbligato a..» «No, mi fa piacere!». Però io non ho chiesto
assolutamente, assolutamente"
Per meglio delineare le condotte del reclutamento e favoreggiamento della prostituzione
   di Sonia CARPENTONE, Roberta NIGRO e Vanessa DI MEGLIO, che
   possono essere ascritte a Gianpaolo TARANTINI in concorso con Sabina BEGANOVIC,
   si riportano alcuni stralci di conversazioni telefoniche ritenute di interesse investigativo:

• In data 30.08.2008, alle ore 13:25, Gianpaolo TARANTINI contattava Sabina
  BEGANOVIC, la quale gli riferiva la sua intenzione di voler organizzare una cena con il
  Presidente Silvio BERLUSCONI. TARANTINI le confermava la sua presenza
  accompagnato da alcune ragazze: "e si organizza che porto queste ragazze...ma falla più
  stretta Sabi, anche perché così lui capisce che sono una persona perbene, gli presento queste
  due...quando tu le conoscerai queste due, tu dirai «Gianpaolo non è possibile» sai
  proprio...proprio semplici, brave, educate tranquille, che hanno voglia di lavorare..bravissime".
  Ma la BEGANOVIC, andando al sodo, chiedeva "Ci stanno al gioco?", ricevendo
  dall'uomo risposta affermativa "Siiiii!".

In data 02.09.2008, alle ore 15:22, Gianpaolo TARANTINI iniziava l'opera di reclutamento.
Inviava un sms a Vanessa DI MEGLIO: "Mi chiami appena puoi".

Due giorni dopo, il 04.09.2008, alle ore 10:26, Sabina BEGANOVIC confermava a
Gianpaolo TARANTINI che l'indomani ci sarebbe stata la cena a Palazzo Grazioli una festa
a sorpresa per il Presidente (aveva organizzato un incontro con George CLOONEY), per
cui fervevano i preparativi: "tu, se sì fa, tu mi devi far portar queste due" .
TARANTINI rispondeva "Va bene, faccio l'impossibile"
Beganovic: "Bravo, così le portiamo, vieni anche tu"
  Di conseguenza, l'imprenditore, dopo pochi minuti (ore 10:40), ricominciava l'attività di
  reclutamento, inviando prima un sms a Sonia CARPENTONE detta Monia "chiamami
  subito" e poi due sms a Vanessa DI MEGLIO, ove nel secondo scriveva: "Puoi venire a
  Roma con me domani ti faccio un bellissimo regalo".
  Alle ore 11:16 chiamava Sonia CARPENTONE, detta Monia, invitandola ad
  accompagnarlo a Roma.
  La donna, nonostante l'insistenza dell'imprenditore barese, rappresentava di essere
  impegnata, rendendosi, in un successivo SMS, disponibile ad indicare una sostituta: "Se
  vuoi può andare al mio posto un'amica italiana molto carina come me! Io purtroppo nn posso
  proprio...spero ci sia un'altra occasione!".
  TARANTINI, a questo punto le chiedeva se la donna in questione avesse avuto un sito
  internet, in modo da poter vedere la suo foto, ricevendo, sempre via SMS, la risposta
  "No ma ti do il numero. roberta, Marnala e mettili d'acc baci".
  Ad ogni modo, l'imprenditore insisteva perché Monia partecipasse anche lei alla serata,
  esortandola in questo senso "ti prego vieni.."
  Alle ore 11:29, Vanessa DI MEGLIO rispondeva al messaggio di TARANTINI "no grazie.
  Sono fidanzata da quest'inverno.....finite le stronzate!"
Non vinto, il TARANTINI le rispondeva: "lo so amore ma è importante....è un'occasione
che ti capita poche volte nella vita....hai capito".
Nei successivi contatti, Gianpaolo TARANTINI, per reclutarla, esercitava sulla DI
MEGLIO una forte pressione psicologica, prospettandole la possibilità di conoscere "B"
e di venire a contatto con personaggi importanti come George CLOONEY "....vivrai un
film....regalo pazzesco".
Dopo una tenue resistenza, TARANTINI riusciva a convincere la donna, impegnandosi
seduta stante a pagarle il trasferimento aereo da Parigi, organizzato tramite la
Transitalia Viaggi di Bari.
Alle ore 11:58, contento di aver portato a termine l'opera di reclutamento, comunicava
alla BEGANOVIC: "Tutto ok...domani si innamorerà di me".
Alle ore 14:01, Pierluigi FARAONE detto Peter - agente che operava a Milano nel
campo della moda, al quale TARANTINI si rivolgerà con assiduità, da qui in avanti, per
reclutare ragazze da far prostituire in favore del Presidente BERLUSCONI - chiamava
Gianpaolo TARANTINI, con il quale discuteva sulle ragazze da portare a Palazzo
Grazioli. Nel corso della conversazione FARAONE consigliava tale Natalia, verso cui,
però, TARANTINI si mostrava critico perché riteneva non fosse "disponibile": "via non
l'ho vista tanto disponibile" FARAONE: "scusami allora, su quello c'è ne quante ne vuoi,
voglio dire.." TARANTINI: "eh, ma quello....".
Alle ore 15:06 TARANTINI comunicava a Sabina BEGANOVIC che alla festa avrebbe
portato una ragazza italo-francese di nome Vanessa, della quale Sabina chiedeva di
conoscere le caratteristiche fisiche, insistendo, al contempo, sul fatto che avrebbe
dovuto trovare un'altra ragazza. A tali pressioni l'imprenditore replicava: "forse c'è
un'altra mia amica che vuole venire, mo sto aspettando una risposta", "non ti preoccupare la
trovo....la trovo...", una che, però non doveva essere, secondo la BEGANOVIC "ma
amore non una qualsiasi", per cui TARANTINI si impegnava a fare una scelta coerente
la richiesta "devo chiamare una di quelle mie amiche che so io...".
La risposta che aspettava dalla CARPENTONE arrivava alle ore 16:38, quando
contattata la donna, dopo ulteriori insistenze, riusciva ad avere la sua disponibilità per la
serata del giorno dopo. Nonostante la stessa fosse già in possesso di un biglietto aereo
per Roma, TARANTINI le riferiva che l'avrebbe rifusa della spesa: "...poi ti do io i soldi, se
lo hai già fatto, te lodo io i soldi del biglietto".
Alle ore 19:14, Gianpaolo TARANTINI chiamava Monia, con la quale definiva i dettagli
per la partecipazione alla cena del giorno dopo a Palazzo Grazioli. In particolare, alla
domanda della donna su dove avrebbe trascorso la notte: "solo una cosa, se va tutto
bene che resto lì, poi....resto lì a dormire?Noo.... in quel posto?", TARANTINI replicava:
"Si, si, penso di si, penso che resterai là poi a dormire".




   Al contempo, TARANTINI le impartiva indicazioni di indossare in occasione
   della cena "un vestito corto si...si corto però" (prog. 5220 del RIT 1340/08 -
   Vds Ali. 69).
  Alle ore 19:16 TARANTINI chiamava Sabina BEGANOVIC riferendole di
  aver detto alle ragazze di indossare un abito elegante corto, nel contempo
la donna diceva a TARANTINI che era necessaria una terza ragazza, una
  di cui "ci dobbiamo fidare entrambi". Motivo, per cui, alle ore 20:11
  TARANTINI ricontattava Monia per accertarsi che la sua amica (Roberta
  NIGRO) avesse le caratteristiche fisiche preferite dal Presidente.
  In una successiva conversazione (ore 20.11) la BEGANOVIC chiedeva
  all'amico TARANTINI informazioni sulle caratteristiche della CARPENTONE
  "Ma...Moni...come è fatta lei? Così se lui mi chiede", esortandolo, al
  contempo, a trovare altre ragazze, anche se l'uomo avanzava alcune
  perplessità nell'estendere l'invito a persone non fidate "No, basta, amò
  Già...poi non mi fido, amò. Perchè quelle che conosco io, mi fido, su quelle
  che non conosco..." e nonostante tra gli invitati risultassero altre due donne,
  evidentemente non adatte allo scopo non palesemente denunciato dagli
  interlocutori, ma intuibile da una possibile soluzione che lo stesso
  TARANTINI avanzava alla donna "scusa Linda falla venire anche se non fa
  niente, che fa" a cui la BEGANOVIC rispondeva seccata "Per favore,
  Gianpoalo! Non dire a me che io faccio venire le persone! Se ti dico non va
  bene, non va bene! ".
  Subito dopo (ore 20:14) Gianpaolo TARANTINI contattava nuovamente
  Monia per chiederle di trovare un'altra ragazza, di confermare la
  partecipazione sua e della sua amica e, in ultimo, per conoscere le
  generalità di entrambe (Sonia CARPENTONE e Roberta NIGRO), in modo
  da comunicarle alla persona che stava organizzando la festa; cosa che
  faceva immediatamente dopo.

In data 05.09.2008, alle ore 08:35, Monia inviava un sms a Gianpaolo
  TARANTINI con il quale comunicava il numero di telefono dell'altra ragazza
  in predicato per la serata. La terza ragazza è marina, Marnala".

  In una successiva conversazione l'imprenditore riferiva a Monia di aver
  contattato la ragazza, facendole intendere, però, di non aver avuto una
  buona impressione perché troppo curiosa: "l'ho chiamata ma questa voleva
  parlare, che cosa mi voleva dire?", nonostante la CARPENTONE l'avesse
  già informata sul da farsi: "no, be..magari un po' così in generale, però io
  già glielo ho spiegato ieri tutto, cioè”.

  I successivi contatti     tra i due vertevano sull'organizzazione          del
  trasferimento a Roma.
  Alle ore 10.17, Sabina BEGANOVIC, chiedeva a Gianpaolo conferma della
  partecipazione di Vanessa DI MEGLIO, Monia CARPENTONE e Roberta
  NIGRO, oltreche della loro consapevolezza a dover trascorrere la notte a
  Palazzo Grazioli "sentì, ma le ragazze dormono da noi?". Aggiungeva, tra
  l'altro, "amore, ascolta confermami tutte, anche la quarta la quinta, ti
  prego..cioè", insistendo sulla necessità di procurare altre ragazze "Amore ti
  prego pago io i biglietti faccio tutto io, cioè portami ragazze, ti prego".
   Alle ore 10:28, nella ricerca affannosa di altre ragazze, Gianpaolo invitava la sua
   amica barese Rosa DE FANO (detta Rossella), a cui prenotava il trasferimento
   aereo a Roma tramite la Transitalia Viaggi di Bari.
  Alle ore 10:34, Peter FARAONE, preoccupato che l'amico Gianpaolo non fosse
  riuscito a raggiungere il numero di ragazze richiesto, inviava il messaggio: "potevi
  chiamare Jennifer...", da identificare, con ogni ragionevole certezza, in Jennifer
  Sophia RODRIGUEZ CHACIN, donna che, conosciuta, tramite l'attrice Manuela
ARCURI, in occasione di una trasferta a Montecarlo, aveva frequentato la villa di
  TARANTINI in Sardegna durante l'estate dello stesso anno.
  Alle ore 14:15, arrivata a Roma, Sonia CARPENTONE chiamava Gianpaolo
  TARANTINI, che le diceva di aspettarlo all'Hotel De Russie, aggiungendo ".....poi
  tanto tu devi dormire da quello lì", CARPENTONE: "ah, ho la camera lì io?"
  I successivi contatti tra le donne e TARANTINI, e tra questi e Claudio CECERE
  (n.m.i.), collaboratore del Presidente BERLUSCONI, erano tutti tesi a organizzare il
  trasferimento, in un primo momento, delle ragazze dai terminal dell'aeroporto all'hotel
  De Russie di Roma, poi, in serata, dall'albergo a Palazzo Grazioli su mezzo messo a
  disposizione dall'entourage del Presidente BERLUSCONI.

In data 06.09.2008, alle ore 05:22, Vanessa DI MEGLIO inviava un sms a Gianpaolo
  TARANTINI "Chi paga? Chiediamo a lui o te?", che, viste le citate dichiarazioni del
  TARANTINI sulla personalità della DI MEGLIO (cfr. anche § 4.3.2.1.), non sembra
  lasciare spazio ad interpretazioni, dal quale però non otteneva alcuna risposta. Alle
  ore 10:28 la donna inviava un secondo sms con cui salutava l'amico "Tutto ok. Sto
  andando all'aeroporto. Grazie mille. Ci sentiamo più tardi. Baci".
  Alle ore 10:39 Gianpaolo TARANTINI, contattava la DI MEGLIO, la quale, alla
  domanda dell'uomo "ueh, come è andata?", riferiva "si, tutto a posto, tutto a posto. Le
  ragazze sono andate via alle sei, più o meno, qualcosa così. Hanno fatto un bordello ...",
  "Comunque tutto a posto. Ho fatto colazione con lui. "Quindi, Gianpaolo TARANTINI
  chiedeva: "ti ha fatto un regalo, sì?", "ti ha fatto un regalo?" e la donna riferiva "Si!
  ma loro hanno chiesto. Io non ho detto niente. Stamattina, andando via, ha detto «ah,
  metti questo, metti questo in borsa» e io ho detto «no, guarda, non ti preoccupare, non
  ti sentire obbligato a..» «No, mi fa piacere!». Però io non ho chiesto assolutamente,
  assolutamente".
Alle ore 12:17, Gianpaolo TARANTINI chiamava Sabina BEGANOVIC per commentare
  la serata, chiedendole, tra le altre cose, dove fosse "....ma dove sei tu, a casa tua o lì?".
  La donna riferiva "....io sono tornata a casa mia, si alle dieci. No, perché, sai, lui voleva
  che io rimanevo lì a dormire...però, io non ho fatto un cazzo perché lui non mi
  mischia con loro", quasi a rivendicare il ruolo di "ape regina".
  Alle ore 18:45 la BEGANOVIC inviava un accorato sms, con cui gli rammentava di
  essere molto prudente e di mantenere uno stretto riserbo qualsiasi cosa fosse accaduta
  "Io ti voglio tanto tanto bene...se non fossi così non ti porterei con me nel intimo. Ti ho dovuto
  tanto difendere per le mal lingue, ma ho bisogno che tu SÌ attento, io non posso permettere
  che si parla. Prometti che qualsiasi cosa accada non comentarne mai e con
  nessuno, perché la gente non ci mette niente a cercare di distruggere tutto. Chiunque
  vorrebbe essere li e ti invidiano. Bacio", al quale TARANTINI replicava: "Amore ti ho già
  detto che non farei mai niente che possa farti del male...ti ho sempre voluto bene, ti ho sempre
  rispettato e lo farò sempre...ti voglio un mondo di bene...baci'.
  Alle ore 19:28 Gianpaolo TARANTINI chiamava Sonia CARPENTONE per avere anche
  da lei un ritorno di come fosse trascorsa la notte a Palazzo Grazioli "..bhe come è
  andata?", "...ma che ora avete fatto voi, poi?", "....le sei?", ricevendo poche laconiche
  risposte "oi, bene", "più o meno", lasciando intendere di non poter parlare perché in
  compagnia di altre persone.

• In data 10.09.2008, alle ore 16:43, TARANTINI, nel corso di una conversazione con
   Valentina MICHETTI, confidava di aver nascosto alla moglie Nicla di essere ".....andato
   da Berlusconi....e non avevo detto niente....un cazzo....che avevo portato due troie....due
   amiche" riferendosi, evidentemente, alla DI MEGLIO e alla CARPENTONE.




  4.3.1. SPESE SOSTENUTE DA GIANPAOLO TARANTINI
  Dall'attività tecnica, e da quanto accertato dall'esame della documentazione
  commerciale e bancaria acquisita, è emerso che il TARANTINI per questo incontro ha
  sostenuto le seguenti spese:


  4.3.1.1........per la partecipazione di Vanessa DI MEGLIO
  € 967,83 per il pagamento dei biglietti aerei emessi in data 04.09.2008 dalla Transitalia
  Sri per le tratte Parigi-Roma (05.09.2008) e Roma-Londra (06.09.2008) di cui al coupon
  n. 5792591951 (Vds AH. 96), saldato con assegno bancario n. 0278031354 della Banca
  Carige, emesso dalla Tecnohospital di Tattoli S.r.l. in data 25.03.2009 (Vds AH. 97);
4.3.1.2. ... per la partecipazione di Sonia CARPENTONE e Rosa DE FANO
 € 3.711,80 per il pagamento delle spese di alloggio presso l'Hotel De Russie (camera nr.
 224) dal giorno 05.09.2008 al giorno 07.09.2008, saldato mediante carta di credito Visa
 nr. 4922950000057821, intestata a Gianpaolo TARANTINI con operazione del giorno
 07.09.2008 (Vds Ali. 98);

4.3.1.3............ per la partecipazione di Roberta NIGRO
€ 344,35 per il pagamento dei biglietti aerei emessi in data 05.09.2008 dalla Transitalia
Sri per le tratte Milano-Roma (05.09.2008) e Roma-Milano (06.09.2008) di cui al coupon
n. 5792591957 (Vds. Ali. 99), saldato con assegno bancario nr. 0278031355 della
Banca Carige, emesso dalla Tecnohospital di Tattoli S.r.l. in data 27.04.2009 (Vds cit.
Ali. 97);


4.3.2. DICHIARAZIONI TESTIMONIALI
4.3.2.1.............di Gianpaolo TARANTINI
In merito ai fatti sopra narrati, Gianpaolo TARANTINI, sottoposto ad interrogatorio in
data 29.07.2009, forniva alcuni dettagli che sostanzialmente hanno riscontrato il dato
emerso, dall'attività tecnica, e cioè (Vds. cit. AH. 10): "Vanessa Di Meglio è una mia
carissima amica, che ho conosciuto per il tramite di mia moglie circa 10 anni fa. Da allora ho
continuato a frequentarla invitandola a feste nelle quali la riempivo di attenzioni anche
fornendole cocaina. Tendenzialmente la stessa non è una professionista del sesso ma
all'occorrenza non disdegna di essere retribuita per prestazioni sessuali...Omissis...Ho
anche favorito le prestazioni sessuali della Di Meglio con il Presidente Berlusconi in
due circostanze a Roma in data 05/09/2008 ed in data 08/10/2008. Ricordo che il 5
settembre la Di Meglio si fermò a Palazzo Grazioli, non anche in data 8 ottobre 2008
(...) Sonia Carpentone detta Monia era da me conosciuta e frequentata come una
persona che a Milano esercitava la prostituzione, sicché sempre nella prospettiva che la
stessa potesse effettuare prestazioni anche in favore del Presidente Berlusconi, la
invitai a Roma pagandole il biglietto aereo e le spese di soggiorno. La stessa giunse con
una ragazza che si presentò come sua sorella che adesso apprendo da lei chiamarsi Roberta
Nigro. Non ricordo che Monia e la sua amica si siano fermate quella notte a palazzo
Grazioli (...)".

4.3.2.2............di Sonia CARPENTONE
In data 16.09.2009, sentita come persona informata sui fatti, Sonia CARPENTONE
dichiarava: "Si, agli inizi di settembre 2008 mi invitò a partecipare ad una cena a Palazzo
Grazioli dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Gianpaolo in tale circostanza mi
chiese se avevo qualche amica da invitare alla cena. Io gli feci il nome di una mia amica Roberta
Nigro. Pertanto, io e la mia amica raggiungemmo il giorno successivo Roma in aereo. I biglietti
furono pagati da Gianpaolo Tarantini. Arrivate a Roma ci recammo, come richiesto da
Gianpaolo Tarantini, all'Hotel De Russie, dove, però non vi era prenotata una stanza a nostro
nome, così ci fermammo presso le Terme per farci una doccia e per cambiarci.
Successivamente, alle 20:00 circa, io e la mia amica Roberta Nigro fummo prelevate da
un'autista che ci accompagnò a Palazzo Grazioli. Precedentemente, Gianpaolo Tarantini
incontrateci nella hall dell'albergo come si sarebbe evoluta la serata e che, quindi, avremmo
dormito a Palazzo Grazioli. Giunti a Palazzo Grazioli, Gianpaolo Tarantini era già presente in
loco. Vi erano in tutto forse una quindicina di persone molte delle quali famose. Ricordo Eva
Cavalli, Laura Gucci, Mauro Melanotti e George Clooney. Il Presidente del Consiglio fu molto
carino e prima della cena si presentò a tutti cordialmente. La cena terminò alle 2:00-2:30 ma la
festa si concluse addirittura alle 5:00-5:30. A poco a poco le persone andavano via ed anche
Gianpaolo alle 4:30 circa lasciò Palazzo Grazioli. Me ne accorsi perché non lo vidi più tra i
presenti e non già perché si congedò da me salutandomi. A me e alla Nigro fu data una stanza
dove tuttavia non dormimmo poiché c'era poco tempo da trascorrere li a Palazzo Grazioli, dove
ci limitammo solo a ricomporci. Andammo via alle 06:30-6:45 circa". Alla domanda se avesse
preteso o ricevuto compensi per la partecipazione a tale festa da TARANTINI, ovvero se
le fossero stati offerti corrispettivi per la partecipazione al ricevimento in narrazione, la
CARPENTONE dichiarava: "Non ho richiesto ne tantomeno mi sono stati offerti
compensi per la partecipazione a tale festa. Ho aderito all'invito di Gianpaolo per
curiosità e per il piacere di conoscere il Presidente del Consiglio e George Clooney". Inoltre,
dopo aver dato lettura alla CARPENTONE di alcuni stralci di conversazioni telefoniche
intercorse tra la medesima e Gianpaolo TARANTINI, la stessa dichiarava: "Confermo di
essere stata contattata da Gianpaolo Tarantini per la partecipazione alla cena organizzata a
Palazzo Grazioli. Lo stesso mi diede disposizioni su come raggiungere Roma e che la notte, io e
la mia amica, avremmo dormito a Palazzo Grazioli. Ribadisco che abbiamo passato la notte a
Palazzo Grazioli per la festa e che ci siamo nella stanza messaci a disposizione soltanto per
ricomporci. Non è accaduto nient 'altro e al mattino presto un autista a disposizione li a Palazzo
Grazioli ci accompagnò in aeroporto. Il contenuto dell'ultima conversazione da voi lettami, si
riferisce sicuramente alla festa di cui ho parlato prima, ma non riesco a ricordare in questo
momento a quali dettagli io e Gianpaolo Tarantini abbiamo fatto allusione".


4.3.2.3.............di Vanessa DI MEGLIO32
In data 18.09.2009, sentita come persona informata sui fatti, Vanessa DI MEGLIO
dichiarava: "Si, a settembre 2008 fui contattata nuovamente dal Tarantini il quale mi chiese di
partecipare ad una festa a Roma. Io inizialmente non ero convinta di andare viste le precedenti
esperienze. Lui insistette e mi lasciai convincere quando mi mandò un sms con le iniziali di
colui che doveva essere l'organizzatore della festa. L'iniziale riportata nel messaggio era la
"B". Gianpaolo peraltro continuava a dire che per telefono non poteva proferire il cognome,
quindi immaginai che potesse trattarsi di una persona importante e accettai. Ottenuta la
garanzia che saremmo stati in albergo, giunsi a Roma con un aereo, il cui biglietto fu pagato da
Tarantini. Venne a prendermi in aeroporto un autista non so se un suo collaboratore o un
tassista. Fui accompagnata all'Hotel De Russie dove nel centro benessere su richiesta di
Gianpaolo Tarantini mi cambiai per partecipare alla festa. La sera con Gianpaolo Tarantini,
altre ragazze e un ragazzo amico di Gianpaolo ci recammo a Palazzo Grazioli per partecipare ad
una cena. C'erano molti invitati tra cui riconobbi George Clooney, Eva Cavalli e altre
personalità dello spettacolo. Eravamo in tutto 25-30 persone. Al termine della cena,
all'una circa, gli invitati andarono via ed anche Gianpaolo sparì. Io mi ritrovai da
sola insieme ad altre ragazze. Poi anche queste ragazze andarono via, sicché
rimanemmo io ed altre due ragazze. Il Presidente del Consiglio si appartò con le
due ragazze ed io rimasi sola. Di seguito le due ragazze mi vennero a chiamare,
io le raggiunsi in una camera da letto dove era presente anche il Presidente del
Consiglio. Ci furono degli approcci. Uscita dalla camera chiesi ad una persona di servizio cosa
avrei dovuto fare per sistemarmi. Fui rassicurata e mi fu assegnata una camera. Erano le tre
circa. Alle sei entrarono le due ragazze in camera per prendere i loro effetti personali e partire.
Non ricordo i loro nomi, ma ricordo che venivano da Milano. Sono rimasta in camera dalle tre
fino alle sette circa, quando, dopo aver fatto colazione in camera con il Presidente Berlusconi,
ho lasciato Palazzo Grazioli, prima accompagnata da una persona di servizio e poi con un taxi
fino all'aeroporto da dove sono partita per Parigi". Inoltre, la Di Meglio, invitata a chiarire il
senso del sms inviato alle ore 05:22 del giorno 06.09.2008 a Gianpaolo TARANTINI in cui
chiedeva: "Chi paga? Chiediamo a lui o te?" dichiarava: "Quando entrarono le ragazze in
camera sentii che si lamentavano del fatto che erano venute da Milano senza ricevere
compensi, quindi mi chiesero se io avessi avuto da Gianpaolo qualche corrispettivo. Io risposi
negativamente e loro mi chiesero di inviargli un sms perché non volevano usare il loro
telefono ma forse perché avevano capito che io ero una sua amica. Preciso che non ebbi
risposta a tale sms".


4.3.2.4............di Roberta NIGRO
In data 16.09.2009, sentita come persona informata sui fatti, Roberta NIGRO dichiarava:
"Conosco Gianpaolo Tarantini perché sono stata invitata da Sonia Carpentone agli inizi di
settembre del 2008 per partecipare ad una cena a Roma. La Sonia Carpentone è una mia
amica conosciuta nel maggio 2008. Gianpaolo Tarantini si preoccupò di organizzare i voli
aerei e di pagare i relativi biglietti aerei. Sono arrivata a Roma nel pomeriggio e subito dopo mi
sono recata in taxi all'Hotel De Russie dove all'ingresso ho trovato la mia amica Sonia la quale
mi disse che ci saremmo potute cambiare nella zona termale dell'albergo. Dopo essermi
cambiata sono salita in reception dove ho trovato Gianpaolo Tarantini, il quale era in compagnia
di una donna più grande di me di età. Successivamente, io e la mia amica Sonia siamo saliti a
bordo di un'auto grande e di colore scuro. Venimmo accompagnate a Palazzo Grazioli.
Gianpaolo Tarantini non era ancora arrivato. Ci fecero accomodare in una stanza adiacente ad
un'altra stanza dove vi era imbandita una tavola per 15-20 persone. Ho riconosciuto, oltre al
Presidente del Consiglio, George Clooney. La cena e poi la festa sono terminate alle ore 3-3:30
circa. Chiesi a Sonia dove avremmo dormito. La stessa mi disse che non avevamo una camera.
Al Presidente, che chiedeva a tutti se fossero automuniti e se avessero come ritornare a casa,
feci presente di non avere una sistemazione in albergo, tanto che lui diede disposizione ad una
persona di preparare una camera, dove ci siamo ricomposte per poi poter partire". Inoltre, alla
domanda se avesse preteso, ovvero ricevuto compensi per la partecipazione a tale festa da
TARANTINI, ovvero le fossero stati offerti corrispettivi per la partecipazione alla cena, la
Nigro rispondeva: "No, non ho mai ricevuto né richiesto alcunché".
4.4. SERATA DEL 23 SETTEMBRE 2008
Il convivio del 05.09.2008 a Palazzo Grazioli era servito a Gianpaolo TARANTINI per
instaurare un rapporto personale con il Presidente BERLUSCONI, che diverrà,
successivamente confidenziale.
Si deve preliminarmente rammentare che in occasione delle nozze della parlamentare
del PDL Elvira SAVINO, amica intima del TARANTINI, a cui Silvio BERLUSCONI aveva
partecipato come testimone della sposa, l'imprenditore barese era riuscito con un
abile stratagemma a lasciare il proprio numero di telefono al Presidente
""....."Presidente ha detto volentieri, quando vuole organizziamo una cena" ha detto,
però, che non le posso dare il numero perché sta sempre con il fidanzato"...ho detto "le do il
mio e chiami me quando vuole", ha detto "va bene, scrivilo su un pezzettino di carta e dallo
alla guardia, quello dietro di me", ho preso e gliel'ho scritto", "che ne so, ha detto in
settimana organizziamo"
Numero che era stato evidentemente registrato dal Presidente BERLUSCONI, tanto che
il 18.9.2008 sul telefono TARANTINI veniva recapitato un sms dall'utenza mobile
personale del Presidente BERLUSCONI, con cui si comunicava la sostituzione del
proprio numero di cellulare
Ad ogni modo, il primo, documentato, contatto telefonico (vocale) tra i due uomini
avveniva il 19.09.2008, quando, per errore, il Presidente BERLUSCONI telefonava
all'imprenditore barese, credendo di aver composto il numero di tale Giampaolo
TRAVERSI.
L'errore veniva abilmente sfruttato dal TARANTINI che, nel proseguo della
conversazione, riusciva a rammentare al Presidente la promessa di organizzare una
cena a Roma o in Sardegna "...quando vuole organizziamo quella cena di cui avevamo
parlato", "Presidente a Roma o in Sardegna", "lei lo sa, io sono a sua disposizione".
Senza aver avuto in merito alcuna conferma, tanto meno l'incarico per organizzare
l'incontro serale, Gianpaolo TARANTINI, avendo come unico obiettivo quello di
consolidare il rapporto personale con Silvio BERLUSCONI, avviava immediatamente
(appena un'ora dopo aver concluso la conversazione con il Presidente) la macchina
organizzatrice.
In questo caso si avvaleva, per il reclutamento delle ragazze da portare con sé a casa
del Presidente, dell'aiuto di Peter FARAONE, al quale da subito non nascondeva una
certa preoccupazione nel doversi muovere autonomamente, senza il supporto della
BEGANOVIC "".....mo vado da solo per la prima volta", "no, da solo nel senso che nn viene
quella con me, quella testa di cazzo" e dell'On. Elvira SAVINO, con la quale aveva una
stretta amicizia risalente ad epoca antecedente l'avvio delle indagini.
TARANTINI coinvolgeva direttamente la citata "escort" Maria Teresa DE NICOLÒ, detta
Terry, Geraldin SEMEGHINI, Carolina MARCONI e Francesca GARASI.
Poi, chiedendo aiuto alla SEMEGHINI "lui mi ha detto assolutamente non del giro di
Sabina. Dobbiamo trovare una troiona", che gli assicurava collaborazione "eh, lo so,
adesso vedo mi prodigo coinvolgeva l'amica di questa Elisa DE CAROLIS36.
Agendo su un altro fronte, con la collaborazione di Francesca GARASI, riusciva a
reclutare le amiche di questa Giulia MASCELLINO, Michela NASPONI e Diana LACWIK.
Alla cena, che si svolgeva la sera del 23.09.2008, partecipavano, tra gli altri, Carlo
ROSSELLA e Fabrizio DEL NOCE, invitati dal Presidente BERLUSCONI, e da
quest'ultimo "utilizzati" per fornire alle ragazze lo stimolo a partecipare alla cena
nella residenza romana di Palazzo Grazioli, "che cosa dici se chiamiamo anche Rossella
che c'ha una ragazza che canta in Vaticano molto brava?", "magari invitiamo anche
Fabrizio Del Noce il direttore della fiction della rete uno della rai?", "così le ragazze
sentono che c'è lì qualcuno che ha il potere di farle lavorare".
Sul punto, in una successiva conversazione telefonica, il Presidente era poco equivoco:
"...Carlo Rossella, Presidente di Medusa e Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno e
responsabile di tutta la fiction Rai. Sono persone che possono far lavorare chi
vogliono....ecco quindi le ragazze hanno Videa di essere di fronte a uomini che possono
decidere del loro destino. L'unico ragazzo sei tu gli altri sono dei vecchietti...però hanno
molto potere".
Tra la donne reclutate dal TARANTINI, trascorreva la notte con il Presidente
BERLUSCONI Terry DE NICOLÒ "senti io sono ancora qua perché, vabbè, non ho dormito
un cazzo... ", ".........abbiamo dormito insieme, poi ti spiego", "...perché le due tipe erano
molto gelose. Sono rimaste altre due.....".
Il dato veniva confermato:
■ sia dalla DE NICOLO' che, sentita come persona informata sui fatti il 19.06.2009,
  riferiva, tra l'altro: "delle ore ho dormito da sola e delle ore invece, alcune ore sono stata
  con queste due ragazze e Berlusconi (...) eravamo io e le due ragazze di Roma e
  Berlusconi", "(TARANTINI - ndr mi ha dato dei soldi, ma per partecipare alla cena
  (...) mille euro, prima della cena";
  Sentita nuovamente il 22.06.2009, aggiungeva: "(...) Per quanto riguarda la cena a
  Roma a Palazzo Grazioli, prima di recarci a Palazzo Grazioli io mi son recata all'hotel "De
  Russie" dove il Tarantini mi ha riconosciuto il gettone di presenza di mille euro, lui mi
  ha detto questo, ha detto: cerca di restare, se Silvio ti vuole, se Silvio Berlusconi ti
  vuole, tu ci devi restare. Allora io gli ho chiesto: e cosa mi dà? E lui ha detto: non ti
  preoccupare, ti darà dei soldi. Come fai a saperlo? Perché lui fa così. Se non te li dà ti
  accontenterai di questi mille euro, se te li dovesse dare, tu questi mille euro me li
  restituisci, cosa che non ho fatto (...)".
  ■ sia dal TARANTINI che, in sede di interrogatorio del 29.7.2009, riferiva, tra l'altro:
     "confermo di essere a conoscenza che Maria Teresa De Nicolò era una escort e di averla
     pagata affinché effettuasse prestazioni sessuali in favore di terzi. Ricordo di averle
     corrisposto 500 euro per le prestazione a Bari e 1000 euro per prestazioni fuori Bari
     se non ricordo male. (...) Ho anche accompagnato in una sola occasione la De Nicolò a
     casa del Presidente Berlusconi a Roma, tacendo allo stesso gli accordi da me presi con
     la De Nicolò e la vera attività dalla stessa svolta, se non erro a settembre o ottobre 2008.
     Io ebbi in tale circostanza a retribuirla anticipatamente nella previsione di una sua
     prestazione sessuale poi non so se sia avvenuta (...) Ricordo che in occasione di un
     incontro a casa del Presidente Berlusconi a Roma il 23/09/2008 invitai (....) e Maria
     Teresa De Nicolò (...) l'unica che ebbe un incontro intimo fu la De Nicolò (...)"
Per meglio delineare le condotte del reclutamento e favoreggiamento della
  prostituzione di Maria Teresa DE NICOLO', che possono essere ascritte a Gianpaolo
  TARANTINI e di Giulia MASCELLINO, Diana LACWIK e Michela NASPONI, in
  concorso con Francesca GARASI, si riportano alcuni stralci di conversazioni
  telefoniche ritenute di interesse investigativo:

S In data 19.09.2008, alle ore 22:35, TARANTINI, chiusa la conversazione con il
  Presidente BERLUSCONI, nel corso della quale si erano entrambi impegnati a
  ripetere l'incontro del 5.9.2008, chiamava Peter FARAONE e gli riferiva "vabbè te l'ho
  detto mo io" di dover organizzare una cena per il successivo martedì a Palazzo
  Grazioli, facendogli intendere di avere bisogno di un aiuto su come organizzare il
  tutto.
  FARAONE, dapprima replicava "vabbè e io cerco di capire dalla cosa cosa fa, va
  bene?", poi, in una successiva conversazione, dinanzi ad un TARANTINI -
  palesemente teso per il fatto di non poter contare sull'esperienza specifica della
  BEGANOVIC, che aveva volutamente bypassato, così da eliminare qualsiasi "filtro"
  tra lui e il Presidente BERLUSCONI
  "".....mo vado da solo per la prima volta", "no, da solo nel senso che nn viene quella
  con me, quella testa di cazzo", gli assicurava l'impegno ad aiutarlo (almeno) sul fronte
  del reclutamento delle ragazze da portare a Roma "....e io rimango un po' a cercare, va
  bene?".

S In data 20.09.2008, alle ore 15:18, TARANTINI, avendo in mente di portare Carolina
   MARCONI a Palazzo Grazioli, contattava Elvira SAVINO, alla quale, dettandole il
   numero di telefono in suo possesso, chiedeva di telefonare all'attrice/showgirl per
   farsi contattare
La scelta della MARCONI era da ricondurre, evidentemente, alla necessità di
dimostrare, al suo primo "test" con il Presidente BERLUSCONI, la propria
affidabilità, atteso che in occasione del ricevimento di nozze della Elvira SAVINO, si
era impegnato a organizzare un'occasione di incontro tra la soubrette e il Presidente
 "......quello ad un certo punto è impazzito per Carolina...Carolina Marconi e ha detto
 "Fammi avere il numero".......Sono andato da lei "dammi il numero" quella subito ha preso il
telefono, se ne è andata in bagno e me lo ha memorizzato ed è ritornata e mi ha dato il telefono,
ha detto "non dire niente a nessuno assolutamente, fammi chiamare dal lunedì al venerdì il
pomeriggio". Vabbè, sono andato da lui e gli ho detto "Presidente ha detto volentieri, quando
vuole organizziamo una cena" ha detto, però, che non le posso dare il numero perché sta
sempre con il fidanzato" ho detto "le do il mio e chiami me quando vuole ", ha detto "va bene,
scrivilo su un pezzettino di carta e dallo alla guardia, quello dietro di me", ho preso e gliel'ho
scritto", "che ne so, ha detto in settimana organizziamo" .
Alle ore 16:25, la SAVINO inviava un SMS a TARANTINI: "Tutto ok! Se vuoi è sola
chiamala pure tu. Baci".
Alle ore 18:45, Carolina MARCONI, come richiestole dalla SAVINO, contattava
TARANTINI, che le chiedeva "senti tu martedì sera riusciresti a venire a Roma?”, per poi,
ripresa la conversazione, ricevere indicazioni sull'appuntamento "martedì ci vediamo alle
sette, sette e mezzo al De Russie, così parliamo e poi andiamo lì".
Alle ore 19:01, TARANTINI già riferiva alla SAVINO, che gli domandava via SMS: "Tutto
ok? Ci hai parlato vero?", "Si tutto ok...ha detto che viene"
Nel frattempo, alle ore 18:27, Geraldin SEMEGHINI, detta Cherry, chiamava
TARANTINI, il quale le rammentava: "Cherry, ricordati quella cosa che ti ho detto ieri"
Semeghini: "si, appunto" TARANTINI: "e quando me lo fai sapere?" SEMEGHINI: "e ci
vediamo dopo" TARANTINI: "ma ci hai pensato?" SEMEGHINI: "si, si (ride)".
Alle ore 22:32, Geraldin SEMEGHINI rispondeva al TARANTINI con un sms: "Per ora ho
due conferme per martedì; laura bertocco, elisa de Carolis", a cui seguiva la replica
dell'uomo: "come sono", e la relativa risposta "Elisa molto bella e intelligente, mia carissima
amica = immagine! L'altra bella e ingrassata un po' ma si muove molto bene in questi
ambienti...Poi sto aspettando conferma da un'altra".
Dallo scambio di battute e sms era evidente che TARANTINI aveva investito la
SEMEGHINI di trovare altre ragazze da poter portare a Palazzo Grazioli.
E di questo si aveva conferma in un'altra conversazione del 23.09.2008 nel corso della
quale l'imprenditore, vedendosi bene dal reclutare ragazze che potessero venire in
contatto con Sabina BEGANOVIC (che aveva volutamente scalzato) "lui mi ha detto
assolutamente non del giro di Sabina", era più che esplicito sulle caratteristiche delle
ragazze da portare a Palazzo Grazioli "Dobbiamo trovare una troiona" .
• In data 22.09.2008, alle ore 10:04, la SAVINO, a mezzo SMS, riferendosi
  implicitamente alla Carolina MARCONI, chiedeva a TARANTINI se le avesse parlato
  "ciao! Ci hai parlato?", l'imprenditore barese rispondeva: "si ho parlato con lei e mi ha detto
   di si...e mi vedo domani pomeriggio al De Russie alle sette......sette e mezza.....ci prendiamo
   un aperitivo...gli parlo.... di persona con lei........ e poi andiamo là". A questo punto la
  donna, evidentemente curiosa, chiedeva "ma con lui è già fissato?....dico con lui hai già
  fissato?"", ricevendo una risposta "Si con lui ho già fissato!..." sostanzialmente non
  corrispondente, almeno sino a quel momento, alla realtà, atteso che il Presidente
  BERLUSCONI aveva manifestato la sua disponibilità, senza dare alcuna conferma.
   Alle ore 17:07, TARANTINI chiedeva a Peter FARAONE se avesse contattato una
   persona non meglio specificata, che replicava: "..non mi risponde più. E' una maleducata
   tra l'altro mi sembrava abbastanza entusiasta" .
   Alle ore 17:49 Peter FARAONE inviava un sms a TARANTINI: "Ho incontrato Eleonora, ti
   ricordi?".
  Alle ore 20:53 il Presidente BERLUSCONI contattava TARANTINI, che, nel discutere
  della possibile serata da organizzare l'indomani a Palazzo Grazioli, riferiva: "oggi
  immagini un po' guardi il caso ho incontrato in aeroporto Francesca sola che le ho detto...ho
  detto guarda forse domani ...in questi giorni...ha detto con molto piacere
  Gianpaolo..."l'unica cosa ovviamente con Marco (Vignola ndr) sa il fidanzato...ma stati
  scherzando le ho detto e lei domani verrebbe". BERLUSCONI: "ma con Marco?"
  TARANTINI: "no sola, sola" BERLUSCONI: "aahhh.ma domani sera che vorresti fare
  allora?" TARANTINI: "Presidente io ho parlato già con Carolina che con Francesca loro
  vengono...in più ci sono.." "... più queste due amiche che ho conosciuto molto carine",
  BERLUSCONI: "posso portare qualche ragazza anch'io? Va bene combiniamo...faccio venire
  la musica...faccio venire Gemma per cantare. Va bene? Facciamo alle nove e mezza...", "..la
  cosa che...cioè mi dovresti far sapere poi il numero esatto per i coperti a tavola" .
  In tale contesto bisogna rammentare che di Francesca GARASI, e della opportunità
  che questa potesse partecipare ad un pranzo a Bari alla presenza del Presidente
  BERLUSCONI, ne avevano già discusso TARANTINI e la BEGANOVIC, quando
  quest'ultima aveva chiesto "perché lui....come si fa a fare con la fidanzata di Marco?"
  (riferendosi, con ogni ragionevole certezza, a Francesca GARASI, all'epoca dei fatti
  fidanzata con Marco VIGNOLA, professionista barese amico di TARANTINI), ricevendo
  un netto diniego.
  Il che evidenzia un'ulteriore peculiarità del TARANTINI, che nel prosieguo verrà
  ampiamente dimostrata, di saper sfruttare con tempismo e con qualsiasi mezzo a sua
  disposizione le "debolezze" dei propri interlocutori, quando gli stessi si mostravano
  particolarmente interessati ad una ragazza.

• In data 23.09.2008, alle ore 10:38, Gianpaolo TARANTINI, in compagnia di
  Francesca GARASI, la invitava a contattare, usando il suo telefono, tale Giulia,
  identificata in Giulia MASCELLINO, al fine di invitarla a partecipare alla cena
  organizzata per la sera. Prima che Giulia potesse rispondere TARANTINI diceva alla
GARASI: ""dille "vuoi venire ad una cena importante'?". Infatti la GARASI formulava a
Giulia l'invito, aggiungendo che la cena si sarebbe tenuta "...con...il bel Presidente".
Alle ore 10:43 TARANTINI chiamava la SEMEGHINI per darle indicazioni - come
avrebbe fatto in ogni successiva occasione di incontro con il Presidente - su cosa
indossare in occasione della cena, disponendo "allora, per l'abbigliamento, diciamo
che a quello gli piacciono i vestiti corti", oltre che per rammentarle di evitare di reclutare
ragazze che fossero in contatto con la BEGANOVIC "lui mi ha detto assolutamente non
del giro di Sabina", comunque disponibili ad ogni tipo di approccio "dobbiamo trovare una
troiona". E la SEMEGHINI sembrava aver capito il senso della raccomandazione
"eh...lo so...adesso vedo mi prodigo".
Nonostante ciò la ragazza non riusciva a reclutare altre ragazze, tanto che in un SMS
diretto a TARANTINI forniva le seguenti informazioni per il pagamento del trasferimento
su Roma: "Elisa de Carolis, Geraldin Semeghini (sono io); il volo da Bolzano dovrebbe
essere arialps delle 15.20, perché l'ultimo penso arrivi troppo tardi".
Sull'altro fronte, alle ore 10:57, Francesca GARASI, utilizzando anche in questa
occasione il cellulare di TARANTINI, chiamava Giulia MASCELLINO.
Se si legge con attenzione lo scambio di battute, si è in grado di dedurre che la GARASI
fosse stata ben informata dal TARANTINI di come si sarebbe potuta evolvere la
serata (a Palazzo Grazioli), fornendo un'inequivocabile lettura della prospettiva illustrata
alle proprie amiche.
Infatti, Francesca GARASI, prima di parlare con l'amica, riferiva a cornetta aperta a
Gianpaolo "solo per star là e mangiare è il messaggio..", alludendo al fatto di aver dato
all'amica, via sms, un'informazione che sarebbe apparsa ovvia in qualsiasi altro
contesto.
Ma in quel contesto, evidentemente, non era affatto scontata. E questo lo si desumeva
dallo scambio di battute al telefono fra le amiche: FRANCESCA: "l'hai letto il
messaggio?", GIULIA: "ah, l'ho letto adesso", FRANCESCA:" solo per stare là e mangiare",
GIULIA: "hai voglia, ci sto!", FRANCESCA: "dai ti telefono", GIULIA: "va bene", per poi
chiudere la conversazione con FRANCESCA: "poi se vai oltre lui esagera" GIULIA: "no
vabbè non so il tipo".
Ancora più esplicita la conversazione delle ore 14:57, Francesca GARASI riferiva a
Gianpaolo TARANTINI che la partecipazione alla cena era sicura per lei, Diana
(LACWIK) e Michela (NASPONI), mentre doveva ancora avere una conferma da Giulia,
che descriveva come una ragazza meno avvezza a rendersi immediatamente
disponibile: "però Giulia, come tipa è molto più...tipo rachitica su quelle cose, boh?",
aggiungendo "non tìmida...è più....severa di faccia, come si dice?....sta più sulle sue...".
Nel corso della stessa telefonata TARANTINI, preoccupato che il fidanzato (Marco
VIGNOLA - ndr) della GARASI potesse riferire alla BEGANOVIC della sua iniziativa
con il Presidente "gli hai detto di non dire niente a Sabina?", le domandava cosa gli
avesse raccontato per svincolarsi.
  La GARASI replicava in modo eloquente: "gli ho detto vado.... andavo a trova te che stavi
  a cena con lui dopo cena insieme ad altra gente «no, no non mi piace perché magari
  sono cose» ...ho detto io vado in amicizia con Gianpaolo e poi magari gli fa conoscere
  altre ragazze non a me". Poi, in chiusa la donna domandava: "ma a Diana tu gli hai
  detto de qualcosa?", "...di soldi manco io", "pensa che lei mi ha detto «che la cena....»
  lei mi ha detto « che la cena me la pago io?» ho detto, no la cena ce la paga Gianpaolo
  gli ho detto" .
  Di analogo tenore la conversazione delle ore 17:20, nel corso della quale TARANTINI,
  dopo aver avuto dalla GARASI un'ulteriore assicurazione sulla riservatezza del fidanzato
(Marco) "ma tu stai proprio tranquillo, ma io gli ho detto sto con te, Sabina non sa niente di
  questa cosa....stai tranquillo te lo saluto pure da parte tua.... non c'è sta niente de losco,
  tanto se vuole anda' va con Diana, con quell'altre", le chiedeva conferma se avesse
  accertato la disponibilità delle sue amiche a soddisfare eventuali approcci: "hai parlato
  chiaro tu con quelle?" GARASI: "con chi?", TARANTINI: "con Diana" GARASI: "con
  Diana no, però quella casca subito secondo me, basta che vede du monete' insiem (s.d.)
  ... ci Sta. Parlaci pure te, tanto non è che io abbia sto grandissimo rapporto. Però quella
  è una che sta ampatata de (s.d.) soldi quindi...".
E, in effetti, la disponibilità di DIANA LACWIK a "fermarsi" per un dopo cena veniva
  confermata nel corso di una successiva conversazione tra la GARASI e TARANTINI in
  data 01.10.2008, alle ore 19.04, quando Francesca GARASI, dopo alcune battute
  riferiva all'amico: "...guarda Diana è ceduta alla grande" TARANTINI: "in che senso è
  ceduta alla grande?" GARASI: "ha detto se può rivenire perché gli farebbe molto piacere"
  TARANTINI: "chi è Diana...mò non me la ricordo più?" GARASI: "è quella che
  volevamo far rimanere dopo" TARANTINI: "è quella che non voleva rimanere"
  GARASI: "mò invece è straconvinta".
  Intanto, sul fronte del reclutamento della DE NICOLO', alle ore 13:07 Gianpaolo
  TARANTINI invitava la "escort" a recarsi a Roma per andare a casa di "uno
  importante, serio proprio", dandole, anche in questo caso, precise indicazioni sull'abito
  da indossare ".....stasera mettiti semplice, un vestitino nero, corto, non ti mettere
  reggicalze..quelle cose la....senza calze, tacchi a spillo e un top, basta!", "un nero corto
  aderente" .
  Alle indicazioni attinenti la mise l'imprenditore faceva seguire, alle ore 17:33, quelle,
  più riservate, relative, con ogni probabilità, alla finalità della serata, dando istruzioni
  alla DE NICOLO' di raggiungerlo in camera: "vuoi passare da me, dalla camera così ti
  spiego tutto?".
   Alle ore 14:05, Silvio BERLUSCONI contattava TARANTINI per chiedere conferma
   dei dettagli dell'organizzazione della serata. BERLUSCONI: "stasera?" TARANTINI:
   "stasera siamo in sei compreso me...io e cinque ragazze" BERLUSCONI.-
   "benissimo! Io non allargherei molto...porterei una, due, tre ragazze da parte mia. Poi
   facciamo venire ì cantanti che sono tutti bravi...le due cantanti cubane, la Gemma...che
   cosa dici se chiamiamo anche Rossella che c'ha una ragazza che canta in Vaticano molto
   brava?" TARANTINI: "si!...si!..." BERLUSCONI: "magari invitiamo anche Fabrizio Del
   Noce il direttore della fiction della rete uno detta rai?" TARANTINI: "si magari!"
   BERLUSCONI: "così le ragazze sentono che c'è lì qualcuno che ha il potere di farle
   lavorare" TARANTINI: "benissimo perfetto Presidente!" BERLUSCONI: "alle nove e
   mezza!".
  Alle ore 15:21, TARANTINI chiedeva al Presidente se alla cena potevano
  intervenire anche due amiche di Francesca. BERLUSCONI non manifestava
  alcuna riserva : "io penso di si. Noi siamo messi così come uomini: tu, io, Carlo
  Rossella, Presidente di Medusa e Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno e
  responsabile di tutta la fiction Rai. Sono persone che possono far lavorare chi
  vogliono....ecco quindi le ragazze hanno Videa di essere di fronte a uomini che
  possono decidere del loro destino. L'unico ragazzo sei tu gli altri sono dei
  vecchietti...però hanno molto potere".
  Nel tardo pomeriggio, TARANTINI, avvalendosi del suo autista personale, Dino
  MASTROMARCO , incominciava a radunare le ragazze all'Hotel de Russie dove
  alloggiava, per poi raggiungere, tutti insieme, Palazzo Grazioli, come riferito,
tra l'altro, come persona informata sui fatti, la DE NICOLO' ""....quando sono scesa
  (dall'albergo) ho trovato due auto con due autisti e con il Gianpaolo dentro, era l'unico
  uomo, credo, e cinque, sei, sette ragazze, in due auto (...) no queste ragazze non le ho
  mai viste (…) poi ci siamo recati a Palazzo Grazioli”

 I telefoni rimanevano muti sino alle ore 01:44 del 24.09.2008, quando Francesca
  GARASI, chiamava TARANTINI per chiedere di recuperare l'indirizzo e-mail di Carlo
  ROSSELLA, fornendo una conferma a quanto aveva prospettato il Presidente ("Sono
  persone che possono far lavorare chi vogliono....ecco quindi le ragazze hanno l'idea di
  essere di fronte a uomini che possono decidere del loro destino". "tifai dare l'e-mail di
  quello di medusa film, del proprietario?" TARANTINI: "è andato via" GARASI:
  "glielo chiedi al Presidente l'e-mail che me l'aveva data e me la sono scordata"
  TARANTINI: "va bene" GARASI: "poi mi mandi un -sms che domani devo mandare le
  foto".

In merito, per completezza di informazione, bisogna fare un salto in avanti nel tempo
  sino al 03.12.2008, per avere una seconda conferma al suddetto "teorema",
  esattamente quando, in una conversazione telefonica tra Carolina MARCONI e
  Gianpaolo TARANTINI, discutendo della cena della sera prima a Palazzo Grazioli, a
  cui aveva partecipato anche Fabrizio DEL NOCE, la MARCONI riferiva quanto
  accaduto in occasione della prima volta che si era incontrata a casa del Presidente
  BERLUSCONI con il Direttore di Rai UNO e di Rai Fiction: MARCONI: "Perché allora
  sai che è successo? c'era Del Noce, l'altra...ti ricordi la prima cena che siamo andati?",
  "mi ha detto....«Carolina vieni da me, io ti aiuto, ti....mi va di aiutarti...» è lui che mi ha
  de....si è offerto, no....per aiutarmi! Allora io ho detto «senti, ehm...così, però poi alla
  fine abbiamo detto di....di prendere e di darmi il recapito, no? Di....diciamo di scambiarci i
  recapiti, soltanto che poi lui se n'è andato ed io non ci ho pensato!...".
  La mattina dello stesso giorno, 24.09.2008, alle ore 08:48, Gianpaolo TARANTINI
  chiamava la DE NICOLÒ per chiederle come fosse trascorsa la notte con il Presidente
  e se avesse fatto qualche commento su di lui "...Sentì amore, di me ha detto
  qualcosa?" .
  Questo passaggio, non troppo esplicito, tradiva in realtà il malcelato interesse
  personale che sin dal principio aveva il TARANTINI nel guadagnarsi le simpatie
  e la fiducia del Presidente BERLUSCONI, certo che questo gli sarebbe potuto
  tornare utile in un futuro molto vicino. Previsione, in realtà confermata da quanto verrà
  in seguito compendiato.
 La DE NICOLO', apparentemente infastidita, riferiva "eh u' cazz—.senti io sono ancora
 qua perché, vabbè, non ho dormito un cazzo. E' andato a farsi il messaggio nell'altra
 stanza...ha detto che mi vuole salutare prima di andar via quindi devo aspettare."
 TARANTINI: "com'è andata?" DE NICOLÒ: "poi ti spiego ...abbiamo dormito
 insieme...poi ti spiego" TARANTINI: "ma male?" DE NICOLÒ: "no, no" TARANTINI:
 "ah vabbè, Senti amore, di me ha detto qualcosa?" DE NICOLÒ: "eh...no perché poi ti
 spiego...perché le due tipe erano molto gelose. Sono rimaste altre due. Però tu non te
 ne andare perché io sto aspettando che venga...dobbiamo scambiarci i numeri...ha detto
 non te ne andare che ti voglio salutare e ti voglio parlare quindi devo aspettare per forza".
 Alle ore 09:52 TARANTINI ricontattava la DE NICOLÒ e le chiedeva, in maniera più
 esplicita, se il Presidente fosse rimasto contento della compagnia: "tutto a posto?", DE
 NICOLÒ: "eh, boh, non lo so", TARANTINI: "è rimasto contento?", DE NICOLÒ: "ora non
 posso parlare dopo", TARANTINI: "chiedo io?", DE NICOLÒ: "eh?", TARANTINI: "chiedo
 io?", DE NICOLÒ: "ce l'hai il numero?".
 Alle ore 19:28, quando ancora non erano trascorse ventiquattro ore dal primo
incontro organizzato senza la BEGANOVIC, TARANTINI, evidentemente
  galvanizzato dal buon esito dello stesso, contattava telefonicamente Silvio
  BERLUSCONI.
  Con la scusa di volerlo ringraziare per la serata trascorsa a Palazzo Grazioli, gli
  proponeva di incontrarsi la successiva domenica a Milano, in occasione del derby
  Milan - Inter, in modo da potergli presentare alcune amiche, incontrando il favore del
  Presidente "e dopo possiamo organizzare per andare a cena".
  Nei giorni successivi TARANTINI, che era in debito con le amiche di Francesca
  GARASI, veniva contattato più volte da Giulia MASCELLINO che con insistenza,
  anche a nome di Michela NASPONI e Diana LACWIK, gli chiedeva di corrispondergli
  quanto promesso per la loro partecipazione alla serata a Palazzo Grazioli.
  In data 25.09.2008, alle ore 16:47, Gianpaolo TARANTINI chiamava Giulia
  MASCELLINO, per rispondere ad uno squillo ricevuto: "si chi è?" MASCELLINO: "ciao
  Gianpaolo, sono Giulia, ti ricordi? l'amica di Francesca...sentì, io ti volevo chiedere...ma
  per quella sera il pagamento?" TARANTINI: "io sono a Roma di nuovo martedì mattina.
  Se tu mi chiami martedì ci vediamo cinque minuti e ne parliamo" MASCELLINO: "o Dio,
  lo sai che non sono a Roma martedì... perché vado proprio su a Milano" TARANTINI: "io
  sto a Roma anche giovedì 2 e venerdì 3" MASCELLINO: "io mi trasferisco proprio a
  Milano" TARANTINI: "allora ci vediamo l'altro ancora a Milano".
  Alle ore 18:17 Giulia MASCELLINO inviava un SMS a TARANTINI: "ciao martedì sono a
  Roma così ci vediamo e mi dai anche quelli di Diana che mi ha già chiamato 1000
  volte - Fammi sapere, baci".

• In data 01.10.2008, alle ore 19.04, anche Francesca GARASI, dopo alcune battute
  al telefono con l'amico TARANTINI, riferiva di ricordarsi di dare alle amiche quanto
  promesso: "mi ha richiamato Giulia. Mi raccomando portaglielo", TARANTINI: "Ma
  quanto le devo dare, io le do 500 euro e non di più", GARASI: "e dalle pure quelli per
  Michela allora. Fai lei e lei".

</ In data 07.10.2008, alle ore 17.38, Gianpaolo TARANTINI, evidentemente per
  rispondere ad una precedente telefonata da un numero non in rubrica, chiamava
  Giulia MASCELLINO, riferendole che si sarebbero incontrati l'indomani pomeriggio
  alle ore 17.00 a Roma. In serata la MASCELLINO gli inviava un SMS per ricordargli di
  prevedere il pagamento per le amiche Diana e Michela: "ricordati pure diana e
  michela che mi stanno assillando, baci".

• In data 08.10.2008, alle ore 16:36, Gianpaolo TARANTINI chiamava Giulia
  MASCELLINO per informarla di aver fatto lasciare la busta con i soldi alla reception
  dell'Hotel De Russie: "te li ho fatti mettere in una busta a nome tuo...c'è scritto
  giulia. devi chiedere di Sebastiano" MASCELLINO: "che albergo?" TARANTINI: "Hotel De
  Russie devi chiedere di Sebastiano". Dopo aver ritirato la busta, Giulia MASCELLINO
  contattava TARANTINI per lamentarsi di non aver inserito nella busta, pur avendoglielo
  rammentato, il corrispettivo per le amiche: "senti io sono andata al De Russie... ma
  quelli di Diana e Michela te non l'hai messi!", TARANTINI: "Giulia ad una cena
  siamo Stati non è che...." MASCELLINO: "non lo so che ne so, lei ci aveva detto così,
  non so che devo dire, che non hanno niente da prendere loro?", TARANTINI: "Tesoro
  quelli...veditela tu come gestire quelle altre".
4.4.1. SPESE SOSTENUTE DA GIANPAOLO TARANTINI
Dall'attività tecnica, e da quanto accertato dall'esame della documentazione
commerciale e bancaria acquisita, è emerso che il TARANTINI per questo incontro ha
sostenuto le seguenti spese:

4.4.1.1.......per il trasferimento a Roma e il meretricio di Maria Teresa DE NICOLÒ
€ 110,22 per il pagamento del biglietto aereo per la tratta Bari-Roma (23.09.2008)
prenotato telefonicamente;

€ 1000,00 in contanti per il pagamento della prestazione sessuale.

4.4.1.2.........per il trasferimento e il soggiorno (2A notte) di Geraldin SEMEGHINI
€ 400,55 per il pagamento dei biglietti aerei emessi in data 23 e 24.09.2008 dalla
Transitalia Sri per le tratte Bolzano-Roma (23.09.2008) e Roma-Bolzano (25.09.2008);

€ 264,00 per il pagamento delle spese di alloggio presso l'Hotel Hilton Garden Inn di
Fiumicino (camera nr. 515) dal giorno 24.09.2008 al giorno 25.09.2008, saldato
mediante carta di credito;

4.4.1.3. per il pernottamento diTerry DE NICOLÒ, Geraldin SEMEGHINI e Elisa DE CAROLIS
€ 703,00 per il pagamento delle spese di alloggio presso l'Hotel Manfredi di Roma dal
giorno 23.09.2008 al giorno 24.09.2008 (Vds AH. 160), saldato in data 24.09.2008
mediante carta di credito.

4.4.1.4.........per la partecipazione Giulia MASCELLINO
€ 1000,00 in contanti per aver preso parte alla cena. Il corrispettivo, confermato
nell'importo dalla diretta interessata, doveva essere originariamente diviso, come
consigliato dalla GARASI a TARANTINI, tra la MASCELLINO e la NASPONI. Ma la
MASCELLINO, ritenendo insufficiente quanto riconosciuto dal TARANTINI per la sua
disponibilità, decideva, è quanto emerge dalle evidenze telefoniche, di non ripartire con
le amiche la somma elargita dall'imprenditore barese.
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  • 1. Guardia di Finanza NUCLEO POLIZIA TRIBUTARIA BARI Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi Sezione Polizia Economica e altre Attività di P.G. OGGETTO: Procedimento penale nr. 9322/09 Mod. 21 R.G.N.R. -Annotazione di p.g.. ALL'ILLMO PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BARI e, per conoscenza ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BARI (alla c.a. dei Sostituti Procuratori SCELSI Giuseppe, PONTASSUGLIA Eugenia, ANGELILLIS Ciro) Riferimento delega n. 9322/09-21 del 19.02.2010 e direttive del 12/05/2010 Riferimento nota n. 9322/09-21 del 17.06.2011 a firma del Sost. Proc. Giuseppe SCELSI AAAAAAAAAAAAAAA 1. PREMESSA Le indagini di p.g. delegate nell'ambito del p.p. in oggetto, supportate da attività di intercettazione telefonica e ambientale, pedinamento e osservazione, nonché dalla documentazione acquisita presso alberghi e agenzie di viaggio, hanno permesso di raccogliere concreti e circostanziati elementi riferibili alla ideazione e realizzazione, da parte di Gianpaolo TARANTINI di condotte riconducibili nell'alveo di fatti penalmente rilevanti ai sensi dell'art. 3, n. 4), 5) e 8) e dell'art. 4, n. 1) e n. 7), della Legge n. 75/1958. L'analisi e lo sviluppo delle risultanze investigative derivanti dalle intercettazioni telefoniche e ambientale hanno permesso di accertare che Gianpaolo TARANTINI, al Pagina 1 di 269
  • 2. fine di incrementare i propri affari o di agevolare la propria ascesa imprenditoriale, ha concepito, promosso e attuato un "sistema" volto a indurre e favorire la concessione di "favori sessuali" a dirigenti apicali di aziende di influenza nazionale e internazionale (bancaria e industriale), oltre che a Pubblici Ufficiali, operanti a vario livello, quali dirigenti di Enti Amministrativi e istituzioni pubbliche, regionali e nazionali. Le indagini eseguite hanno permesso di accertare, altresì, che Pierluigi FARAONE, detto Peter, Massimiliano VERDOSCIA, detto Max, Salvatore CASTELLANETA, detto Totò, Claudio TARANTINI e Matteo DE MICHELE, anche disgiuntamente tra loro, ma comunque in accordo con Gianpaolo TARANTINI, consapevoli, peraltro, delle finalità delle loro rispettive azioni, individuavano, selezionavano e procacciavano, segnalandole a quest'ultimo, giovani donne - "escort" di professione o ragazze aspiranti ad affermarsi nel mondo dello spettacolo - che, dietro pagamento di corrispettivo o nella prospettiva di affermazioni professionali, concedevano prestazioni sessuali a beneficio di uomini di volta in volta presentati loro dal indagato. Un ruolo analogo lo hanno svolto, seppur in modo episodico, disgiuntamente l'una dall'altra, ma tutte in concorso e in accordo con Gianpaolo TARANTINI, consapevoli delle finalità delle loro rispettive azioni, Sabina BEGANOVIC, Francesca LANA, Francesca GARASI, DE FREITAS Barbosa Conceicao, detta Carolina, Letizia FILIPPI, Raffaella ZARDO, le cui condotte possono essere riconducibili nell'alveo di fatti penalmente rilevanti ai sensi della Legge n. 75/1958. Pagina 2 di 269
  • 3. rf»s&^^iv;-^:v>Kv^ÌKv>>K Per esigenze di esposizione logica, gli elementi investigativi raccolti, analizzati e sviluppati, sono organizzati e compendiati in due distinti Capitoli, che seguono quello dedicato alla normativa di riferimento e alla giurisprudenza consolidata del giudice di legittimità (Capitolo 2). Nello specifico, nel Capitolo 4 sono stati riassunti gli episodi in cui è stata accertata un'attività, a seconda dei casi, di reclutamento, induzione e/o favoreggiamento della prostituzione da parte di Gianpaolo TARANTINI, spesso in concorso con i succitati soggetti, anche disgiuntamente tra loro. Nel Capitolo 5 sono stati compendiati i fatti ("vantaggi e utilità" di TARANTINI) sulla base dei quali poter valutare se la sopra descritta attività illecita (di reclutamento, induzione e favoreggiamento della prostituzione) imputabile a Gianpaolo TARANTINI, e a chi lo ha collaborato, possa configurare anche l'ipotesi (concorrente) dello sfruttamento della prostituzione. 2. NORMATIVA 2.1. LA LEGGE MERLIN L'art. 3 della legge n. 75 del 1958 ("Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione") commina fino a 6 anni di reclusione (e la multa da euro 258 a euro 10.329) a chiunque: «1) trascorso il termine indicato nell'art. 2, abbia la proprietà o l'esercizio, sotto qualsiasi denominazione, di una casa di prostituzione, o comunque la controlli, o diriga, o amministri, ovvero partecipi alla proprietà, esercizio, direzione o amministrazione di essa; 2) avendo la proprietà o l'amministrazione di una casa od altro locale, li conceda in locazione a scopo di esercizio di una casa di prostituzione; 2) essendo proprietario, gerente o preposto a un albergo, casa mobiliata, pensione, spaccio di bevande, circolo, locale da ballo, o luogo di spettacolo, o loro annessi e dipendenze o qualunque locale aperto al pubblico od utilizzato dal pubblico, vi tollera abitualmente la presenza di una o più persone che, all'interno del locale stesso, si danno alla prostituzione; 4) recluti una persona alfine di farle esercitare la prostituzione, o ne agevoli a tal fine la prostituzione; 5) induca alla prostituzione una donna di età maggiore, o compia atti di lenocinlo, sia personalmente in luoghi pubblici o aperti al pubblico, sia a mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità; di induzione alla prostituzione nell'indagine cosiddetta "Vallettopolf che coinvolse i presentatori SABANI e MEROLA, poi prosciolta dopo due anni. Pagina 3 di 269
  • 4. 6) induca una persona a recarsi nel territorio di un altro Stato o comunque in luogo diverso da quello della sua abituale residenza, al fine di esercitarvi la prostituzione ovvero sì intrometta per agevolarne la partenza; 6) esplichi un'attività in associazioni ed organizzazioni nazionali od estere dedite al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione od allo sfruttamento della prostituzione, ovvero in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo agevoli o favorisca l'azione o gli scopi delle predette associazioni od organizzazioni; 8) in qualsiasi modo favorisca o sfrutti la prostituzione altrui. In tutti i casi previsti nel n. 3) del presente articolo alle pene in essi comminate, sarà aggiunta la perdita della licenza d'esercizio e potrà anche essere ordinata la chiusura definitiva dell'esercizio. I delitti previsti dai nn. 4) e 5), se commessi da un cittadino in territorio estero, sono punibili in quanto le convenzioni internazionali lo prevedano». II successivo art. 4 prevede che la pena sia raddoppiata se: «l)se il fatto è commesso con violenza minaccia, inganno; 2) se il fatto è commesso ai danni di persona in stato di infermità o minorazione psichica, naturale o provocata (W); 2) se il colpevole è un ascendente, un affine in linea retta ascendente, il marito, il fratello, o la sorella, il padre o la madre adottivi, il tutore; 2) se al colpevole la persona è stata affidata per ragioni di cura, di educazione, di istruzione, di vigilanza, di custodia; 2) se il fatto è commesso ai danni di persone aventi rapporti di servizio domestico o d'impiego; 2) se il fatto è commesso da pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni; 2) se il fatto è commesso ai danni di più persone; 7-bis) se il fatto è commesso ai danni di una persona tossicodipendente ». Giova ricordare che la legge 20.2.1958 n. 75. avente per oggetto "Abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione", ha introdotto "nuove" figure di reato, tutte riconducibili a quattro categorie generali, relative rispettivamente alle case di prostituzione, al prossenetismo in senso lato (comprendente reclutamento, induzione, agevolazione, pubblico lenocinlo, tratta, favoreggiamento), allò sfruttamento e all'adescamento (ora configurato come semplice illecito amministrativo). Non v'è dubbio che l'interesse tutelato sia anche quello di impedire che le persone dedite alla prostituzione siano sfruttate, strumentalizzate e comunque indotte alla loro umiliante attività. Se si considera che la prostituzione in quanto tale non costituisce reato, si deve concludere che oggetto concorrente della norma è anche quello di tutelare Pagina 4 di 269
  • 5. la libertà e dignità delle persone che si prostituiscono di fronte alle insidie di terzi. Questa duplice oggettività giuridica (moralità pubblica e libertà delle persone che si prostituiscono) è confermata anche dal composito scopo del legislatore che traspare chiaramente dal titolo della legge (abolizione della regolamentazione della prostituzione e lotta contro lo sfruttamento della prostituzione). Si può dire tranquillamente che in questo caso ratio legis e intentìo legis corrispondono (Cass. pen., Sez. IH, n. 1716 del 21.01.2005). La interpretazione delle "nuove" figure di reato ha richiesto, nel corso del tempo, numerosi interventi della Cassazione, di cui si riporta una breve rassegna, che si ritiene utile ai fini dell'inquadramento giuridico delle condotte antigiuridiche rilevate nel corso delle indagini e compendiate, in particolare, nel Capitolo 4 della presente annotazione di p.g.. 2.2. LA GIURISPRUDENZA DELLA CASSAZIONE 2.2.1. LA NOZIONE DI PROSTITUZIONE Secondo la Suprema Corte un atto sessuale diventa atto di prostituzione solo in presenza dell'elemento retributivo, e cioè quando il soggetto che fornisce la prestazione sessuale assegna alla dazione del proprio corpo, per il soddisfacimento dell'altrui libidine, una funzione strumentale alla percezione di una utilità, in genere economica [(Sez. Ili, sent. n. 7608 del 01-07-1998 (ud. del 20-05-1998), Mimou (rv 211337)]. Al fine dell'integrazione di un atto di prostituzione non è necessario un contatto fisico tra soggetto attivo e passivo della prestazione, atteso che non è necessaria una congiunzione carnale, ma sono sufficienti atti sessuali compiuti dietro pagamento di un corrispettivo e finalizzati, in via diretta ed immediata, a eccitare e soddisfare la libidine sessuale di colui che ha chiesto o è destinatario della prestazione [(Sez. Ili, sent. n. 36157 del 10-09-2004 (ud. del 03-06-2004) (rv 229350)]. Di contro, atteso che il bene giuridico protetto dalla legge 20 febbraio 1958 n. 75 è la libertà di determinazione della donna nel compimento di atti sessuali, non costituisce reato il compimento di atti sessuali al di fuori di ogni attività di sfruttamento o di agevolazione, anche se posti in essere con fini di lucro personale [Sez. Ili, sent. n. 35776 del 02-09-2004 (ud. del 08-06-2004) (rv 229359)]. 2.2.2. IL RECLUTAMENTO DI PROSTITUTE Il delitto di reclutamento di prostitute si esaurisce e si concreta nell'attività di ricerca dell'agente e nella persuasione della donna ingaggiata, mediante la rappresentazione dei guadagni realizzabili, a recarsi in un determinato luogo per prostituirsi, a nulla rilevando, a tale fine, che a siffatta attività sia seguito l'effettivo esercizio della prostituzione [Sez. VI, sent. n. 4137 del 07-12-2006 (ud. del 07-12-2006), (rv. 235605)]. Secondo un orientamento parzialmente diverso, non si richiede affatto, a differenza del delitto di induzione, che l'agente svolga, al fine di far prostituire la persona, opera di persuasione di questa o di rafforzamento di un suo iniziale proposito, Il delitto di reclutamento di prostituta si realizza quindi, allorché, l'agente si attivi al fine di Pagina 5 di 269
  • 6. "collocare" la vittima dell'azione delittuosa nella disponibilità del soggetto che intende trarre vantaggio dall'attività di meretricio [Sez. Ili, Sent. n. 11835 del 04-12-2007 (ud. del 04-12-2007), F.R. (rv. 239332)]. 2.2.3. L'INDUZIONE ALLA PROSTITUZIONE Il delitto di induzione alla prostituzione, di cui all'art. 3, n. 5, della legge 20 febbraio 1958 n. 75, si realizza quando sia stata posta in essere un'attività diretta a superare le resistenze di ordine morale che trattengono la donna dal prostituirsi. Pertanto l'azione concreta di persuasione e di determinazione alla prostituzione può consistere nell'invito, rivolto alla donna, di incontrarsi con un uomo, e nell'accompagnamento sul posto [Sez. Ili, sent. n. 6191 del 01-07-1983 (ce. del 20-04-1983), Traimi (rv 159699)]. La preesistente corruzione morale della donna non costituisce ostacolo alla configurabilità del delitto di induzione alla prostituzione, che può aversi sotto forma, oltre che di determinazione, anche di rafforzamento del proponimento della prostituta [Sez. Ili, sent. n. 4948 del 13-05-1982 (ce. del 17-02-1982), Leo (rv 153671)]. Ai fini della sussistenza del reato di induzione alla prostituzione di cui all'art. 3 della legge 20febbraio 1958 n. 75, non è necessario che il soggetto passivo sia una persona non iniziata e non dedita alla vendita del proprio corpo, essendo sufficiente che sia stata posta in essere un'attività diretta a far cessare le resistenze d'ordine morale che trattengono la donna dal prostituirsi al fine di una qualsiasi utilità economica, anche se l'attività, concreta ed idonea, sia stata svolta per il rapporto con una sola persona. [Sez. I, sent. n. 7947 del 08-08-1986 (ce. del 13-03-1986), Rizzeri (rv 173482). ] Inoltre, il reato di induzione alla prostituzione non postula la presenza della persona fisica con la quale il soggetto passivo debba avere un rapporto carnale, tanto più che l'induzione non è finalizzata né ad un determinato rapporto né ad un singolo rapporto, ma allo spiegamento di un'attività da svolgersi con quel minimo di continuità che ne consenta l'apprezzamento sul piano giuridico [Sez. Ili, sent. n. 1628 del 06-02-1988 (ce. del 27-11-1987), Curva (rv 177542)]. Motivo per il quale la Corte ha riconosciuto configurabile il tentativo nel delitto di induzione alla prostituzione. Ciò in quanto il reato si realizza attraverso lo spiegamento di un'attività diretta a far cessare le resistenze di ordine morale che trattengono la donna dal prostituirsi e questa attività deve svolgersi con una continuità, sia pur minima, ma che comunque sia tale da consentirne l'apprezzamento sul piano giuridico. L'iter criminoso, dunque, è frazionabile e, nella complessiva opera di persuasione rivolta ad influire sulla psiche della donna, ben può ravvisarsi il compimento di atti idonei ed univocamente diretti a ledere il bene protetto, in una concreta prospettiva di pericolo attuale di realizzazione del delitto [Sez. Iti, sent. n. 1683 del 11-02-1998 (ce. del 09-12-1997), Notarstefano (rv 209573)]. Di contro, non configura l'ipotesi di induzione alla prostituzione la semplice proposta di partecipare ad incontri sessuali a pagamento organizzati dal proponente, non seguita da pressioni fisiche o psicologiche, atteso che l'induzione alla prostituzione si concretizza in una attività di convincimento e persuasione finalizzata a superare le resistenze di ordine morale o di altro tipo che trattengono la donna dall'attività di prostituzione, mentre non è ravvisabile in una semplice proposta di partecipare ad incontri sessuali a pagamento Pagina 6 di 269
  • 7. organizzati dal proponente, non seguita da pressioni fisiche o psicologiche o anche solo da condizionamenti mentali che possano indurre la controparte alla sua accettazione o che rafforzino in lei una determinazione già esistente ad intraprendere o persistere in detta attività. Sez. Ili, seni. n. 36156 del 10-09-2004 [(ud. del 03-06-2004) (rv 229389)]. 2.2.4. IL FAVOREGGIAMENTO DELLA PROSTITUZIONE Si premette che con la norma che incrimina il favoreggiamento (e lo sfruttamento) della prostituzione si è inteso "lottare" ogni fenomeno di interposizione personale, lucrativo o soltanto agevolativo, che "in qualsiasi modo" si colleghi all'erogazione retribuita di prestazioni sessuali compiuta anche non abitualmente ed, al limite, per una sola volta da altra persona. Tale interposizione, infatti, è repressa non in ragione di una qualità già preesistente (esercente la prostituzione) del soggetto verso il quale si verifica l'illecita mediazione, ma in ragione della natura dell'atto che determina detta qualità (e che perciò può essere anche il primo di una serie o uno dei tanti, anche saltuari, di essa) in chi lo compia e verso il quale l'opera dell'intermediario si qualifica come opera di lenocinio in senso lato. Pertanto, il delitto di cui all'art. 3, n. 8, della legge n. 75 del 1958 non esigono l'abitualità della condotta né l'esplicazione della condotta stessa nei confronti di persona già dedita alla prostituzione [SeZ. Ili, sent. n. 7933 del 03-10-1984 (ce. del 04-05-1984), Sanfdippo (rv 165879)] Secondo consolidata giurisprudenza di legittimità, "il reato di favoreggiamento dalla prostituzione si qualifica per due elementi: la posizione di terzietà del favoreggiatore nei confronti dei soggetti necessari (prostituta e cliente) e l'attività d'intermediazione tra offerta e domanda, volta a realizzare le condizioni (o ad assicurarne la permanenza) per la formazione del futuro accordo, il quale deve rientrare nella prospettiva dell'autore del reato" [Cass. pen. Sez. Ili, (ud. 27-11-2007) 11-01-2008, n. 1209], [Cass. pen. Sez. Ili, (ud. 14-06-2007) 28-09-2007, n. 35718], [Cass. 19/11/04, n. 44918; Cass. 21/1/05, n. 1716)]. Ai fini dell'integrazione del delitto di favoreggiamento dell'altrui prostituzione non è necessaria una pluralità di fatti delittuosi, o l'abitualità della condotta, potendo tale ipotesi essere realizzata anche con un solo atto di agevolazione. Ciò in quanto la norma incriminatrice non postula un'attività continuativa, né una reiterazione della condotta tipica, avendo il legislatore inteso punire il favoreggiamento in qualsiasi modo attuato [Sez. Ili, sent. n. 714 del 04-02-1981 (ce. del 25-11-1980), Cigna (rv 147505)],[ (ex plurimis Cass. sez. 3 n. 10938 del 31.10.2001; conf. Cass. sez. 3, 25.6.2002 Marchioni; Cass. sez. 4 n. 4842 del 2.12.2003)], [Cass. pen. Sez. Ili, (ud. 28-06-2001) 18-09-2001, n. 33850]. In altre parole il delitto di favoreggiamento dell'altrui prostituzione comprende qualsiasi attività che faciliti e renda più agevole la prostituzione di una persona, qualsiasi condotta "effettivamente" agevolatrice del meretricio, potendo essa esplicarsi nelle forme più varie, non esclusa quella di accompagnare la prostituta sui luoghi scelti per l'esercizio del meretricio e di accompagnarla, a convegni ultimati, nella sua abitazione, dato che anche in tal modo l'accompagnatore pone in essere una condizione più favorevole perché la prostituzione abbia luogo [Sez. Ili, sent. n. 4356 del 12-05-1983 (ce. del 11-02-1983), Marzocchi (rv 158961)], [Cass. pen. Sez. Ili, (ud. 14-05-2004) 14-07-2004, n. 30582]. Pagina 7 di 269
  • 8. E' inoltre essenziale sottolineare, in quanto la giurisprudenza di legittimità in esame ben si attaglia ad alcuni contesti descritti nel Capitolo 4 che, ai fini della configurabilit à del reato di favoreggiamento della prostituzione non è necessario che l'altrui meretricio sia effettivamente posto in essere, ma è sufficiente che la condotta agevolatrice sia idonea a facilitare le condizioni affinchè l'altrui prostituzione avvenga. [Sez. Ili, Sent. n. 8387 del 22-01-2008 (ud. del 22-01-2008), P. V. (rv. 239284)] Per lo stesso motivo può rispondere del delitto di favoreggiamento dell'altrui prostituzione la donna che, per appagare le richieste di un partner e quindi per realizzare il rapporto di prostituzione, chiami un'altra prostituta per una relazione carnale a tre, in quanto, in tal modo, agevola la prestazione della chiamata [Sez. Ili, sent. n. 12509 del 08-11-1986 (ce. del 08-04-1986), Ballerini (rv 174236)]. Ancora, il reato di favoreggiamento della prostituzione si concreta in qualunque attività idonea a procurare favorevoli condizioni per l'esercizio della prostituzione, con la consapevolezza di agevolare il commercio altrui del proprio corpo, senza che abbia rilevanza il movente che determina l'azione, non essendo richiesto né il fine di servire all'altrui libidine né il fine di lucro [Sez. Ili, sent. n. 3870 del 15-04-1982 (ce. del 09- 02-1982), Zacco (rv 153205)], [Sez. I, Sent. n. 39928 del 29-10-2007 (ud. del 04-10-2007)], [Cass. pen. Sez. Ili, (ud. 04-02-2009) 17-03-2009, n. 11575], [Cass. pen. Sez. Ili, (ud. 04-11- 2005) 28-12-2005, n. 47226] 2.2.5. LO SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE Mentre il favoreggiamento della prostituzione si attua, indipendentemente da intenti speculativi, attraverso la creazione di condizioni che rendano più agevole il concreto esercizio della turpe attività, lo sfruttamento si correla all'utilità economica derivante dal mercimonio della prostituta [Sez. Ili, sent. n. 1953 del 09-03-1983 (ce. del 21-01-1983), Licurgo (rv 157784)]. Lo sfruttamento della prostituzione si realizza con il trarre una qualsiasi utilità dall'attività sessuale della prostituta e richiede il dolo specifico ossia la cosciente volontà del colpevole di trarre vantaggio economico dalla prostituzione mediante partecipazione totale o parziale di guadagni che la donna ottiene mediante la sua turpe attività [Sez. Ili, sent. n. 9065 del 09-10-1996 (ce. del 11-07-1996), Marrone (rv 206418)]. Il delitto di sfruttamento della prostituzione è integrato dal trarre vantaggio ingiustificato dall'altrui prostituzione [Sez. Ili, sent. n. 2796 del 22-03-1997 (ce. del 31-01- 1997), Le Rose (rv 207290)], [Sez. IH, sent. n. 98 del 11-01-2000 (ud. del 24-11-1999), De Stasio (rv 215061)]. Per la sussistenza del reato di sfruttamento della prostituzione non è necessario che da parte dello sfruttatore venga realizzata una condizione di vita parassitaria, nel senso che egli viva traendo i mezzi necessari di sussistenza unicamente e totalmente dalla sua attività sfruttatrice della prostituzione altrui. Può essere sufficiente anche un solo episodio di percezione di denaro o di altre utilità con la consapevolezza che provengano da guadagni ottenuti dall'esercizio della prostituzione [Sez. Ili, sent. n. 9508 del 27-10-1981 (ce. del 26-06-1981), Mannino (rv 150721)]. Il reato di sfruttamento della prostituzione non è necessariamente abituale, consistendo in qualsiasi consapevole e volontaria partecipazione, anche occasionale e per una sola volta, ai guadagni che la prostituta si procura con il commercio del suo corpo, Pagina 8 di 269
  • 9. né per la sua configurabilità ha rilevanza la maggiore o minore entità dell'utile economico ricavato. Può concorrere con quello di favoreggiamento, data la diversità dell'elemento materiale, di quello psicologico e del bene giuridico protetto [Sez. Ili, sent. n. 12919 del 11-12-1998 (ud. del 13-10-1998), Contessa (rv 212362)], [Sez. Ili, seni. n. 494813 del 13-05-1982 (ce. del 17-02-1982), Leo (rv 153670)]. 2.2.6. LA CIRCOSTANZA AGGRAVANTE DI CUI ALL'ART. 4, n. 7, L. 75/58 La circostanza aggravante del fatto commesso in danno di più persone, prevista dall'art. 4, n. 7 della L. 20 febbraio 1958, n. 75, si applica alle fattispecie di sfruttamento e di favoreggiamento della prostituzione14. [Sez. Ili, sent. n. 46456 del 22-10-2009 (ud. del 22- 10-2009), A.O. (rv. 245617)]. 2.2.7. LA CONTINUAZIONE DEL REATO L'unicità del disegno criminoso può ravvisarsi anche nella commissione di fatti tra loro distanziati nel tempo15 [Sez. Ili, sent. n. 11503 del 28-11-1995 (ce. del 17-10-1995), Martini (rv 203013)]. In tema di reati concernenti la prostituzione, l'aumento di pena per la continuazione è compatibile con l'aggravante speciale di aver favorito la prostituzione di più persone nel caso in cui alla cessazione di plurimi episodi di contemporaneo favoreggiamento di più persone dedite alla prostituzione segua la commissione di altre condotte analoghe [Sez. Ili, sent. n. 15057 del 25-02-2009 (ud. del 25-02-2009), Procuratore Generale della Repubblica Presso la Corte D'Appello di Genova e. G.L. (rv. 243481)]. "CONFORMI: (1) Sez. HI, sent. n. 9129 del 13/10/1982 (ud. del 29/06/1982), Visone (rv 155559); (2) Sez. Ili, sent. n. 7604 del 26/09/1984 (ud. del 11/04/1984), Miluso (rv 165771); (3) Sez. IH, sent. n. 645 del 19/01/1985 (ud. del 22/10/1984), Vurro (rv 167499). 14 (n motivazione la Corte ha precisato che non si ravvisano ragioni giuridiche che impongano di circoscriverla al solo delitto di sfruttamento. 15 Nella fattispecie, la Corte ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d'Appello che aveva escluso la continuazione in materia di favoreggiamento della prostituzione in quanto il tempo trascorso tra gli episodi incriminanti - quattro anni - imponeva di ritenere non compresi, i fatti successivi, fin dall'inizio nel disegno criminoso. Pagina 9 di 269
  • 10. 4. EPISODI EMERSI 4.1. INCONTRO DEL 10 LUGLIO 2008 Il primo episodio, in ordine di tempo, in cui è stata monitorata l'attività di reclutamento e favoreggiamento della prostituzione è stato monitorato il 10.07.2008. Giorno, questo, in cui l'imprenditore barese Gianpaolo TARANTINI contattava DE NICOLÒ Maria Teresa16 detta Terry, a cui, dietro la promessa di un corrispettivo di € 500, chiedeva di concedere favori sessuali ad un suo amico, successivamente individuato nel dr. COLELLA Antonio17, all'epoca dei fatti Capo Area Gestione Patrimonio dell'ASL di Bari, a cui è stata contestata, tra l'altro, la corruzione (sessuale). L'incontro sessuale tra il COLELLA e la prostituta DE NICOLÒ si consumava presso l'Hotel Mare Pineta di Bari. Per meglio delineare le condotte del reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di Maria Teresa DE NICOLÒ, che possono essere ascritte a Gianpaolo TARANTINI, si riportano alcuni stralci di conversazioni telefoniche ritenute di interesse investigativo: Alle ore 11:49 del 10.07.2008 Gianpaolo TARANTINI chiamava Terry DE NICOLÒ e le chiedeva la disponibilità per incontrare il Dirigente della ASL: "si, c'era un amico mio che ti voleva vedere oggi pomeriggio alle tre", ricevendo, dapprima un diniego, verosimilmente motivato dalla esiguità del corrispettivo in euro che il TARANTINI era solito darle "no, no, ma secondo te devo rimanere qua per 350... no...", per poi accettare la promessa di una maggiore retribuzione "no, per 500, non per 350";
  • 11. Dopo alcuni contatti telefonici nel corso della mattinata sia con la DE NICOLO' che con il COLELLA, volti a definire l'ora e il luogo dell'appuntamento organizzato dall'imprenditore, l'incontro tra il Dirigente e la "escort" avveniva nell'Hotel Mare Pineta di Bari, come si evinceva dalle seguenti conversazioni: Terry: pronto! Gianpaolo: fallo andare via quando finite che vengo io là Terry: no, no, vedi che quell'hotel ci ha rimbalzati, stiamo in un altro Gianpaolo: dove? Terry: là vicino, si chiama Mare Pineta Gianpaolo: vabbè, fallo andare via quando finisci che poi vengo io là e salgo un attimo Terry: si, vabbè, ok... Terry DE NICOLÒ invia un sms a Gianpaolo TARANTINI: "PORTA 60 euro per la camera! Ti aspetto a gambe aperte ". In serata Gianpaolo TARANTINI chiamava Antonio COLELLA per chiedergli se era rimasto soddisfatto della prestazione offerta "oh, beh?", ricevendo ampi consensi in merito "(ride - ndr) complimenti, complimenti, bene, bene, un brava ragazza.........è una brava ragazza! Brava ragazza, brava, poi ti racconto". 4.1.1. SPESE SOSTENUTE DA GIANPAOLO TARANTINI Dall'attività tecnica è emerso che il TARANTINI per questo incontro ha sostenuto le seguenti spese: € 60,00 per il pagamento delle spese di alloggio presso l'Hotel Mare Pineta di Bari, saldato verosimilmente in contanti; € 500,00, verosimilmente in contanti, per il pagamento della prestazione sessuale resa dalla DE NICOLO' a favore di Antonio COLELLA. 4.1.2. DICHIARAZIONI TESTIMONIALI 4.1.2.1.........di Gianpaolo TARANTINI interrogato in data 29.07.2009, il TARANTINI, in ordine alla suddetta vicenda, dichiarava "confermo di essere a conoscenza che Maria Teresa De Nicolò era una escort e di averla pagata affinché effettuasse prestazioni sessuali in favore di terzi. Ricordo di averle corrisposto 500 euro per le prestazione a Bari e 1000 euro per prestazioni fuori Bari se non ricordo male. Ora che ricordo meglio nella circostanza di una festa fatta a casa mia le offrii gratuitamente della cocaina. Ho favorito le prestazioni sessuali della De Nicolò in favore del dr. Antonio Colella, capo area gestione patrimonio, in due o tre circostanze accompagnando la predetta .nelle vicinanze dell'Hotel 7 Mari e retribuendola. In cambio ho ricevuto dal Dr. Colella alcuni favori che mi riservo di illustrare in seguito". 4.1.2.2........di Maria Teresa DE NICOLÒ In data 21.05.2009, sottoposta ad esame testimoniale, la donna, con riferimento al suddetto incontro a sfondo sessuale dichiarava: "Gianpaolo TARANTINI, nel tempo, mi ha fatto dei regali in danaro o in oggetti vari (...) ricordo che nel corso dell'estate 2008, non sono in grado di precisare il giorno esatto, Gianpaolo Tarantini è salito sulla mia SMART e siamo andati nelle vicinanze dell'Hotel 7 Mari in Bari per presentarmi una persona. Credo che la possibilità di incontrare una persona nel corso di quel giorno mi fosse stata prospettata da Gianpaolo Tarantini nel corso della mattinata in cui è avvenuto l'incontro stesso. Ivi giunta, ho conosciuto in quanto presentatomi da Gianpaolo Tarantini, un uomo di cui non ricordo né il nome, né la professione, sulla sessantina con capelli bianchi. Ricordo di essere di seguito entrata in un
  • 12. hotel, nel Pineta Mare con esattezza, insieme all'uomo presentatomi da Gianpaolo Tarantini. Lì si è consumato con lo stesso un incontro a sfondo sessuale. Non mi sento di escludere il fatto che per effettuare tale incontro Gianpaolo Tarantini mi abbia offerto e consegnato denaro o oggetti vari. Se non ricordo male, mi sono incontrata almeno un'altra volta con l'uomo di cui all'incontro di luglio. Non ricordo se il secondo incontro sia avvenuto presso il Mare Pineta o presso altro albergo (...) (dopo aver riconosciuto Colella visionando un fotogramma in cui egli era ritratto) riconosco nell'uomo di cui mi state mostrando il video, la persona con cui mi sono incontrata nel corso dell'estate del 2008 presso l'Hotel Mare Pineta di Bari (...) In data 22.6.09, sottoposta a nuovo esame testimoniale, la donna integrava le informazioni precedentemente rese asserendo, in merito allo stesso episodio, quanto segue: (alla richiesta di specificare i dettagli relativi agli incontri tenuti con Antonio COLELLA, di cui era stata mostrata una foto nel corso di un precedente esame testimoniale) si, il Tarantini mi ha detto che aveva un amico da presentarmi e mi ha dato delle somme entrambe le volte che l'ho visto per incontrare questo amico (...) non ricordo esattamente quanto, credo tra i tre e i quattrocento euro per ciascun incontro (...) gli incontri sono avvenuti l'uno all'Hotel "Mare Pineta", l'altro o al "Mare Pineta" o al "7Mari", comunque in Hotel (...)".
  • 13. 4.2. INCONTRO DEL 3 SETTEMBRE 2008 Tale vicenda concerne il reclutamento di Sonia CARPENTONE detta "Monia" da parte di Claudio TARANTINI, in concorso con il fratello Gianpaolo, finalizzato all'esercizio della prostituzione in favore di Alessandro FRISULLO, all'epoca dei fatti vice Presidente della Regione Puglia, a cui veniva contestata, tra l'altro, la corruzione (sessuale). Per meglio delineare le condotte del reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione dì Sonia CARPENTONE, ascrivibili ai fratelli Gianpaolo e Claudio TARANTINI, in concorso tra loro, si riportano alcuni stralci di conversazioni telefoniche ritenute di interesse investigativo. L'incontro sessuale si consumava a Milano, presso l'Hotel Principe di Savoia, dove Alessandro FRISULLO e Claudio TARANTINI avevano alloggiato nella notte tra il 3 e il 4 settembre 2008, qui giunti insieme da Bari. Il pernottamento nello stesso albergo si è accertato nell'ambito del citato procedimento connesso n. 14462/09. Ad ogni modo, il dato veniva confermato anche da una conversazione telefonica intervenuta tra i due nella prima serata del 03.09.2008 dalla quale si evinceva che si trovavano nella stessa struttura ricettiva: Claudio T:... sono al bar... Sandro Frisullo:... stanno già qui... ? Claudio T:... si! Sandro Frisullo:... va bene scendo. Tornando alla descrizione della modalità con cui si è concretizzato il reclutamento, nel primo pomeriggio del 03.09.2008 Claudio TARANTINI chiedeva al fratello Gianpaolo di contattare tale Monia, ovvero Sonia CARPENTONE, suggerendo di riferirle che "ti chiamerà mio fratello". Dopo un primo tentativo andato a vuoto, Gianpaolo riusciva a mettersi in contatto con la CARPENTONE, a cui chiedeva se fosse stata disponibile ad incontrare il fratello Claudio. La CARPENTONE rispondeva che in serata era impegnata, offrendo una soluzione alternativa per garantire la prestazione richiestale, che, anche se non palesata, si evinceva inequivocabilmente dal senso logico della conversazione "mamma mia, caspita, eh... senti caro volevo dirti....ma non possiamo di pomeriggio.............non vuole lui? Il pomeriggio è più bello". Chiesto a Gianpaolo il numero del fratello, dopo un primo contatto telefonico nel corso del quale non era riuscita a prendere accordi, gli mandava il seguente sms: "Scusa se t disturbo, volevo solo sap se xstasera vuoi ke e ved devo saperlo xorganizzarmi xfavore".
  • 14. Alle ore 01:22 del 04.09.2008, Monia chiamava Claudio TARANTINI per informarlo che stava lasciando il documento per poi salire alla stanza 312. Dopo pochi minuti, alle ore 1:50, Claudio TARANTINI chiamava Monia per chiederle di passare dalla sua stanza, ma la donna gli riferiva di essere già in camera dal suo amico, alludendo, verosimilmente, a Sandro FRISULLO. Monia: "Claudio..guarda che sono dal tuo amico" Claudio: "Ahhhhh...vabè... Monia: "dove sei?" Claudio: ma vieni qua prima" Monia: "e io sono già qua da lui " Claudio: "no, ti devo parlare prima io un attimo " Monia: "e come faccio sono qua nuda" Claudio: "ah, vabbè, allora dopo vieni qua dai" Monia: "si, si ok dopo vengo, dimmi la camera " Che si trattasse effettivamente del politico si deduceva dal fatto che in piena notte, alle ore 2:25 e alle ore 2:26, FRISULLO tentava, senza esito, di contattare Claudio TARANTINI, mentre era in compagnia di una persona, verosimilmente di sesso femminile, di cui si udiva la voce in ambientale. A margine della vicenda, si segnala una conversazione telefonica del 01.10.2008, che fornisce utili indizi su quale fosse la professione abitualmente esercitata dalla CARPENTONE. Precisamente, Claudio TARANTINI, mentre era al telefono con uno dei suoi collaboratori, Alberto LARICCHIA, gli chiedeva di attendere in linea perché stava cercando di organizzarsi la serata "aspetta un attimo....aspe...che sto organizzando un po' di troie per stasera...hai capito?.". In quegli stessi istanti, a cornetta aperta, si captavano alcune frasi indirizzate a tale Monia, con cui le chiedeva la disponibilità per cena e per un successivo incontro con suo amico al Principe di Savoia di Milano: "Ciao Monia, Claudio sono........, come stai?........ti sto cercan.......Gianpaolo, eh!..........senti, ma ci vediamo stasera? Eh, ma ceniamo insieme?........eh, e ora vediamo, andiamo prima a cena e poi andiamo al dopocena, va bene?...si con una persona...ci vediamo alle otto e mezza di stasera al Prìncipe..." . 4.2.1. DICHIARAZIONI TESTIMONIALI 4.2.1.1.............di Gianpaolo TARANTINI Interrogato in data 29.07.2009, Gianpaolo TARANTINI dichiarava, tra l'altro " (...) Sonia Carpentone detta Monia era da me conosciuta e frequentata come una persona che a Milano esercitava la prostituzione, (...)".
  • 15. 4.2.1.2...........di Sonia CARPENTONE In data 16.09.2009, sentita come persona informata sui fatti, Sonia CARPENTONE, in ordine alla suddetta vicenda, dichiarava: "....si conosco Claudio TARANTINI, è il fratello di Gianpaolo. Non ricordo esattamente quando ho fatto la sua conoscenza, posso dire solo che in occasione di un suo viaggio a Milano sono stata contattata da Gianpaolo, il quale rappresentandomi la presenza di suo fratello Claudio in questa città, chiedendomi di incontrarlo. Non ricordo a quando risale tale occorrenza, però ricordo di essermi recata all'Hotel Principe di Savoia dove Claudio alloggiava insieme ad altre persone. Consumammo un aperitivo anche se era tardi e al termine della riunione, assolutamente piacevole, avendo riscontrato interesse da parte di un amico di Claudio, che peraltro anche a me piaceva, passai la serata con questa persona, che credo fosse di Bari ma di cui, in questo momento, non sono in grado di riferire ne il nome ne di cosa si occupasse." Inoltre, alla domanda se la realizzazione di tale incontro le fosse stato richiesto da Claudio TARANTINI previa l'offerta di somme di denaro, la CARPENTONE dichiarava: "No, ribadisco che ho incontrato l'amico di Claudio perché mi è piaciuto. Non ho richiesto ne ho percepito alcunché". Infine, alla domanda se avesse riconosciuto la persona nella foto che le veniva mostrata, ovvero quella di Sandro FRISULLO, come l'amico di Claudio che incontrò presso l'Hotel Principe di Savoia, la CARPENTONE rispondeva: "No, assolutamente".
  • 16. 4.3. SERATA DEL 5 SETTEMBRE 2008 E' la prima occasione in cui Gianpaolo TARANTINI, su richiesta di Sabina BEGANOVIC, ha reclutato ragazze (sessualmente disponibili) da portare presso la residenza romana (Palazzo Grazioli) del Presidente BERLUSCONI. Si rammenta che il rapporto tra Sabina BEGANOVIC e Gianpaolo si era consolidato nel corso dell'estate 2008, a Porto Cervo (OT). La donna aveva soggiornato per alcuni periodi nella villa che l'imprenditore barese aveva preso in affitto nell'estate dello stesso anno, ed era stata lei ad invitare i coniugi TARANTINI (e VERDOSCIA) ad una cena organizzata dal Presidente BERLUSCONI presso la residenza estiva di Villa Certosa (OT), occasione in cui, si ha motivo di ritenere, l'imprenditore barese ebbe modo, tramite la stessa BEGANOVIC e un'altra sua conoscenza, Eva CAVALLI, di conoscere personalmente il Presidente, al quale aveva lasciato il proprio recapito telefonico in occasione del matrimonio, avvenuto il 12.09.2008, della sua amica Elvira SAVINO, al quale il Presidente BERLUSCONI aveva partecipato come testimone di nozze. La scelta, su precisa indicazione della BEGANOVIC, doveva ricadere su donne che all'occorrenza non avrebbero dovuto avere difficoltà a prestarsi al "gioco" "ci stanno al gioco?". Motivo per il quale TARANTINI, per cercare di conquistare le attenzioni del Presidente BERLUSCONI "Tutto ok....domani si innamorerà di me!'', si rivolgeva alla già citata Sonia CARPENTONE e a Vanessa DI MEGLIO, quest'ultima indicata dallo stesso imprenditore barese, in sede di interrogatorio, come persona disponibile a fornire prestazioni sessuali a pagamento. "Vanessa Di Meglio è una mia carissima amica, che ho conosciuto per il tramite di mia moglie circa 10 anni fa. Da allora ho continuato a frequentarla invitandola a feste nelle quali la riempivo di attenzioni anche fornendole cocaina. Tendenzialmente la stessa non è una professionista del sesso ma all'occorrenza non disdegna di essere retribuita per prestazioni sessuali.... La CARPENTONE, su richiesta di TARANTINI, invitava la sua amica Roberta NIGRO. Le tre donne partecipavano alla cena e trascorrevano la notte a Palazzo Grazioli, ospiti del Presidente BERLUSCONI, ricevendo l'indomani mattina dallo stesso un corrispettivo in denaro, non meglio quantificato, come si desume da uno scambio di messaggi e battute tra la DI MEGLIO e il TARANTINI a notte conclusa: DI MEGLIO: "chi paga, chiediamo a lui o te?" TARANTINI: "ti ha fatto un regalo?" DI MEGLIO: "si, ma loro hanno chiesto. Io non ho detto niente. Stamattina, andando via, ha detto «ah, metti questo, metti questo in borsa» e io ho detto «no, guarda, non ti preoccupare, non ti sentire obbligato a..» «No, mi fa piacere!». Però io non ho chiesto assolutamente, assolutamente"
  • 17. Per meglio delineare le condotte del reclutamento e favoreggiamento della prostituzione di Sonia CARPENTONE, Roberta NIGRO e Vanessa DI MEGLIO, che possono essere ascritte a Gianpaolo TARANTINI in concorso con Sabina BEGANOVIC, si riportano alcuni stralci di conversazioni telefoniche ritenute di interesse investigativo: • In data 30.08.2008, alle ore 13:25, Gianpaolo TARANTINI contattava Sabina BEGANOVIC, la quale gli riferiva la sua intenzione di voler organizzare una cena con il Presidente Silvio BERLUSCONI. TARANTINI le confermava la sua presenza accompagnato da alcune ragazze: "e si organizza che porto queste ragazze...ma falla più stretta Sabi, anche perché così lui capisce che sono una persona perbene, gli presento queste due...quando tu le conoscerai queste due, tu dirai «Gianpaolo non è possibile» sai proprio...proprio semplici, brave, educate tranquille, che hanno voglia di lavorare..bravissime". Ma la BEGANOVIC, andando al sodo, chiedeva "Ci stanno al gioco?", ricevendo dall'uomo risposta affermativa "Siiiii!". In data 02.09.2008, alle ore 15:22, Gianpaolo TARANTINI iniziava l'opera di reclutamento. Inviava un sms a Vanessa DI MEGLIO: "Mi chiami appena puoi". Due giorni dopo, il 04.09.2008, alle ore 10:26, Sabina BEGANOVIC confermava a Gianpaolo TARANTINI che l'indomani ci sarebbe stata la cena a Palazzo Grazioli una festa a sorpresa per il Presidente (aveva organizzato un incontro con George CLOONEY), per cui fervevano i preparativi: "tu, se sì fa, tu mi devi far portar queste due" . TARANTINI rispondeva "Va bene, faccio l'impossibile" Beganovic: "Bravo, così le portiamo, vieni anche tu" Di conseguenza, l'imprenditore, dopo pochi minuti (ore 10:40), ricominciava l'attività di reclutamento, inviando prima un sms a Sonia CARPENTONE detta Monia "chiamami subito" e poi due sms a Vanessa DI MEGLIO, ove nel secondo scriveva: "Puoi venire a Roma con me domani ti faccio un bellissimo regalo". Alle ore 11:16 chiamava Sonia CARPENTONE, detta Monia, invitandola ad accompagnarlo a Roma. La donna, nonostante l'insistenza dell'imprenditore barese, rappresentava di essere impegnata, rendendosi, in un successivo SMS, disponibile ad indicare una sostituta: "Se vuoi può andare al mio posto un'amica italiana molto carina come me! Io purtroppo nn posso proprio...spero ci sia un'altra occasione!". TARANTINI, a questo punto le chiedeva se la donna in questione avesse avuto un sito internet, in modo da poter vedere la suo foto, ricevendo, sempre via SMS, la risposta "No ma ti do il numero. roberta, Marnala e mettili d'acc baci". Ad ogni modo, l'imprenditore insisteva perché Monia partecipasse anche lei alla serata, esortandola in questo senso "ti prego vieni.." Alle ore 11:29, Vanessa DI MEGLIO rispondeva al messaggio di TARANTINI "no grazie. Sono fidanzata da quest'inverno.....finite le stronzate!"
  • 18. Non vinto, il TARANTINI le rispondeva: "lo so amore ma è importante....è un'occasione che ti capita poche volte nella vita....hai capito". Nei successivi contatti, Gianpaolo TARANTINI, per reclutarla, esercitava sulla DI MEGLIO una forte pressione psicologica, prospettandole la possibilità di conoscere "B" e di venire a contatto con personaggi importanti come George CLOONEY "....vivrai un film....regalo pazzesco". Dopo una tenue resistenza, TARANTINI riusciva a convincere la donna, impegnandosi seduta stante a pagarle il trasferimento aereo da Parigi, organizzato tramite la Transitalia Viaggi di Bari. Alle ore 11:58, contento di aver portato a termine l'opera di reclutamento, comunicava alla BEGANOVIC: "Tutto ok...domani si innamorerà di me". Alle ore 14:01, Pierluigi FARAONE detto Peter - agente che operava a Milano nel campo della moda, al quale TARANTINI si rivolgerà con assiduità, da qui in avanti, per reclutare ragazze da far prostituire in favore del Presidente BERLUSCONI - chiamava Gianpaolo TARANTINI, con il quale discuteva sulle ragazze da portare a Palazzo Grazioli. Nel corso della conversazione FARAONE consigliava tale Natalia, verso cui, però, TARANTINI si mostrava critico perché riteneva non fosse "disponibile": "via non l'ho vista tanto disponibile" FARAONE: "scusami allora, su quello c'è ne quante ne vuoi, voglio dire.." TARANTINI: "eh, ma quello....". Alle ore 15:06 TARANTINI comunicava a Sabina BEGANOVIC che alla festa avrebbe portato una ragazza italo-francese di nome Vanessa, della quale Sabina chiedeva di conoscere le caratteristiche fisiche, insistendo, al contempo, sul fatto che avrebbe dovuto trovare un'altra ragazza. A tali pressioni l'imprenditore replicava: "forse c'è un'altra mia amica che vuole venire, mo sto aspettando una risposta", "non ti preoccupare la trovo....la trovo...", una che, però non doveva essere, secondo la BEGANOVIC "ma amore non una qualsiasi", per cui TARANTINI si impegnava a fare una scelta coerente la richiesta "devo chiamare una di quelle mie amiche che so io...". La risposta che aspettava dalla CARPENTONE arrivava alle ore 16:38, quando contattata la donna, dopo ulteriori insistenze, riusciva ad avere la sua disponibilità per la serata del giorno dopo. Nonostante la stessa fosse già in possesso di un biglietto aereo per Roma, TARANTINI le riferiva che l'avrebbe rifusa della spesa: "...poi ti do io i soldi, se lo hai già fatto, te lodo io i soldi del biglietto". Alle ore 19:14, Gianpaolo TARANTINI chiamava Monia, con la quale definiva i dettagli per la partecipazione alla cena del giorno dopo a Palazzo Grazioli. In particolare, alla domanda della donna su dove avrebbe trascorso la notte: "solo una cosa, se va tutto bene che resto lì, poi....resto lì a dormire?Noo.... in quel posto?", TARANTINI replicava: "Si, si, penso di si, penso che resterai là poi a dormire". Al contempo, TARANTINI le impartiva indicazioni di indossare in occasione della cena "un vestito corto si...si corto però" (prog. 5220 del RIT 1340/08 - Vds Ali. 69). Alle ore 19:16 TARANTINI chiamava Sabina BEGANOVIC riferendole di aver detto alle ragazze di indossare un abito elegante corto, nel contempo
  • 19. la donna diceva a TARANTINI che era necessaria una terza ragazza, una di cui "ci dobbiamo fidare entrambi". Motivo, per cui, alle ore 20:11 TARANTINI ricontattava Monia per accertarsi che la sua amica (Roberta NIGRO) avesse le caratteristiche fisiche preferite dal Presidente. In una successiva conversazione (ore 20.11) la BEGANOVIC chiedeva all'amico TARANTINI informazioni sulle caratteristiche della CARPENTONE "Ma...Moni...come è fatta lei? Così se lui mi chiede", esortandolo, al contempo, a trovare altre ragazze, anche se l'uomo avanzava alcune perplessità nell'estendere l'invito a persone non fidate "No, basta, amò Già...poi non mi fido, amò. Perchè quelle che conosco io, mi fido, su quelle che non conosco..." e nonostante tra gli invitati risultassero altre due donne, evidentemente non adatte allo scopo non palesemente denunciato dagli interlocutori, ma intuibile da una possibile soluzione che lo stesso TARANTINI avanzava alla donna "scusa Linda falla venire anche se non fa niente, che fa" a cui la BEGANOVIC rispondeva seccata "Per favore, Gianpoalo! Non dire a me che io faccio venire le persone! Se ti dico non va bene, non va bene! ". Subito dopo (ore 20:14) Gianpaolo TARANTINI contattava nuovamente Monia per chiederle di trovare un'altra ragazza, di confermare la partecipazione sua e della sua amica e, in ultimo, per conoscere le generalità di entrambe (Sonia CARPENTONE e Roberta NIGRO), in modo da comunicarle alla persona che stava organizzando la festa; cosa che faceva immediatamente dopo. In data 05.09.2008, alle ore 08:35, Monia inviava un sms a Gianpaolo TARANTINI con il quale comunicava il numero di telefono dell'altra ragazza in predicato per la serata. La terza ragazza è marina, Marnala". In una successiva conversazione l'imprenditore riferiva a Monia di aver contattato la ragazza, facendole intendere, però, di non aver avuto una buona impressione perché troppo curiosa: "l'ho chiamata ma questa voleva parlare, che cosa mi voleva dire?", nonostante la CARPENTONE l'avesse già informata sul da farsi: "no, be..magari un po' così in generale, però io già glielo ho spiegato ieri tutto, cioè”. I successivi contatti tra i due vertevano sull'organizzazione del trasferimento a Roma. Alle ore 10.17, Sabina BEGANOVIC, chiedeva a Gianpaolo conferma della partecipazione di Vanessa DI MEGLIO, Monia CARPENTONE e Roberta NIGRO, oltreche della loro consapevolezza a dover trascorrere la notte a Palazzo Grazioli "sentì, ma le ragazze dormono da noi?". Aggiungeva, tra l'altro, "amore, ascolta confermami tutte, anche la quarta la quinta, ti prego..cioè", insistendo sulla necessità di procurare altre ragazze "Amore ti prego pago io i biglietti faccio tutto io, cioè portami ragazze, ti prego". Alle ore 10:28, nella ricerca affannosa di altre ragazze, Gianpaolo invitava la sua amica barese Rosa DE FANO (detta Rossella), a cui prenotava il trasferimento aereo a Roma tramite la Transitalia Viaggi di Bari. Alle ore 10:34, Peter FARAONE, preoccupato che l'amico Gianpaolo non fosse riuscito a raggiungere il numero di ragazze richiesto, inviava il messaggio: "potevi chiamare Jennifer...", da identificare, con ogni ragionevole certezza, in Jennifer Sophia RODRIGUEZ CHACIN, donna che, conosciuta, tramite l'attrice Manuela
  • 20. ARCURI, in occasione di una trasferta a Montecarlo, aveva frequentato la villa di TARANTINI in Sardegna durante l'estate dello stesso anno. Alle ore 14:15, arrivata a Roma, Sonia CARPENTONE chiamava Gianpaolo TARANTINI, che le diceva di aspettarlo all'Hotel De Russie, aggiungendo ".....poi tanto tu devi dormire da quello lì", CARPENTONE: "ah, ho la camera lì io?" I successivi contatti tra le donne e TARANTINI, e tra questi e Claudio CECERE (n.m.i.), collaboratore del Presidente BERLUSCONI, erano tutti tesi a organizzare il trasferimento, in un primo momento, delle ragazze dai terminal dell'aeroporto all'hotel De Russie di Roma, poi, in serata, dall'albergo a Palazzo Grazioli su mezzo messo a disposizione dall'entourage del Presidente BERLUSCONI. In data 06.09.2008, alle ore 05:22, Vanessa DI MEGLIO inviava un sms a Gianpaolo TARANTINI "Chi paga? Chiediamo a lui o te?", che, viste le citate dichiarazioni del TARANTINI sulla personalità della DI MEGLIO (cfr. anche § 4.3.2.1.), non sembra lasciare spazio ad interpretazioni, dal quale però non otteneva alcuna risposta. Alle ore 10:28 la donna inviava un secondo sms con cui salutava l'amico "Tutto ok. Sto andando all'aeroporto. Grazie mille. Ci sentiamo più tardi. Baci". Alle ore 10:39 Gianpaolo TARANTINI, contattava la DI MEGLIO, la quale, alla domanda dell'uomo "ueh, come è andata?", riferiva "si, tutto a posto, tutto a posto. Le ragazze sono andate via alle sei, più o meno, qualcosa così. Hanno fatto un bordello ...", "Comunque tutto a posto. Ho fatto colazione con lui. "Quindi, Gianpaolo TARANTINI chiedeva: "ti ha fatto un regalo, sì?", "ti ha fatto un regalo?" e la donna riferiva "Si! ma loro hanno chiesto. Io non ho detto niente. Stamattina, andando via, ha detto «ah, metti questo, metti questo in borsa» e io ho detto «no, guarda, non ti preoccupare, non ti sentire obbligato a..» «No, mi fa piacere!». Però io non ho chiesto assolutamente, assolutamente".
  • 21. Alle ore 12:17, Gianpaolo TARANTINI chiamava Sabina BEGANOVIC per commentare la serata, chiedendole, tra le altre cose, dove fosse "....ma dove sei tu, a casa tua o lì?". La donna riferiva "....io sono tornata a casa mia, si alle dieci. No, perché, sai, lui voleva che io rimanevo lì a dormire...però, io non ho fatto un cazzo perché lui non mi mischia con loro", quasi a rivendicare il ruolo di "ape regina". Alle ore 18:45 la BEGANOVIC inviava un accorato sms, con cui gli rammentava di essere molto prudente e di mantenere uno stretto riserbo qualsiasi cosa fosse accaduta "Io ti voglio tanto tanto bene...se non fossi così non ti porterei con me nel intimo. Ti ho dovuto tanto difendere per le mal lingue, ma ho bisogno che tu SÌ attento, io non posso permettere che si parla. Prometti che qualsiasi cosa accada non comentarne mai e con nessuno, perché la gente non ci mette niente a cercare di distruggere tutto. Chiunque vorrebbe essere li e ti invidiano. Bacio", al quale TARANTINI replicava: "Amore ti ho già detto che non farei mai niente che possa farti del male...ti ho sempre voluto bene, ti ho sempre rispettato e lo farò sempre...ti voglio un mondo di bene...baci'. Alle ore 19:28 Gianpaolo TARANTINI chiamava Sonia CARPENTONE per avere anche da lei un ritorno di come fosse trascorsa la notte a Palazzo Grazioli "..bhe come è andata?", "...ma che ora avete fatto voi, poi?", "....le sei?", ricevendo poche laconiche risposte "oi, bene", "più o meno", lasciando intendere di non poter parlare perché in compagnia di altre persone. • In data 10.09.2008, alle ore 16:43, TARANTINI, nel corso di una conversazione con Valentina MICHETTI, confidava di aver nascosto alla moglie Nicla di essere ".....andato da Berlusconi....e non avevo detto niente....un cazzo....che avevo portato due troie....due amiche" riferendosi, evidentemente, alla DI MEGLIO e alla CARPENTONE. 4.3.1. SPESE SOSTENUTE DA GIANPAOLO TARANTINI Dall'attività tecnica, e da quanto accertato dall'esame della documentazione commerciale e bancaria acquisita, è emerso che il TARANTINI per questo incontro ha sostenuto le seguenti spese: 4.3.1.1........per la partecipazione di Vanessa DI MEGLIO € 967,83 per il pagamento dei biglietti aerei emessi in data 04.09.2008 dalla Transitalia Sri per le tratte Parigi-Roma (05.09.2008) e Roma-Londra (06.09.2008) di cui al coupon n. 5792591951 (Vds AH. 96), saldato con assegno bancario n. 0278031354 della Banca Carige, emesso dalla Tecnohospital di Tattoli S.r.l. in data 25.03.2009 (Vds AH. 97);
  • 22. 4.3.1.2. ... per la partecipazione di Sonia CARPENTONE e Rosa DE FANO € 3.711,80 per il pagamento delle spese di alloggio presso l'Hotel De Russie (camera nr. 224) dal giorno 05.09.2008 al giorno 07.09.2008, saldato mediante carta di credito Visa nr. 4922950000057821, intestata a Gianpaolo TARANTINI con operazione del giorno 07.09.2008 (Vds Ali. 98); 4.3.1.3............ per la partecipazione di Roberta NIGRO € 344,35 per il pagamento dei biglietti aerei emessi in data 05.09.2008 dalla Transitalia Sri per le tratte Milano-Roma (05.09.2008) e Roma-Milano (06.09.2008) di cui al coupon n. 5792591957 (Vds. Ali. 99), saldato con assegno bancario nr. 0278031355 della Banca Carige, emesso dalla Tecnohospital di Tattoli S.r.l. in data 27.04.2009 (Vds cit. Ali. 97); 4.3.2. DICHIARAZIONI TESTIMONIALI 4.3.2.1.............di Gianpaolo TARANTINI In merito ai fatti sopra narrati, Gianpaolo TARANTINI, sottoposto ad interrogatorio in data 29.07.2009, forniva alcuni dettagli che sostanzialmente hanno riscontrato il dato emerso, dall'attività tecnica, e cioè (Vds. cit. AH. 10): "Vanessa Di Meglio è una mia carissima amica, che ho conosciuto per il tramite di mia moglie circa 10 anni fa. Da allora ho continuato a frequentarla invitandola a feste nelle quali la riempivo di attenzioni anche fornendole cocaina. Tendenzialmente la stessa non è una professionista del sesso ma all'occorrenza non disdegna di essere retribuita per prestazioni sessuali...Omissis...Ho anche favorito le prestazioni sessuali della Di Meglio con il Presidente Berlusconi in due circostanze a Roma in data 05/09/2008 ed in data 08/10/2008. Ricordo che il 5 settembre la Di Meglio si fermò a Palazzo Grazioli, non anche in data 8 ottobre 2008 (...) Sonia Carpentone detta Monia era da me conosciuta e frequentata come una persona che a Milano esercitava la prostituzione, sicché sempre nella prospettiva che la stessa potesse effettuare prestazioni anche in favore del Presidente Berlusconi, la invitai a Roma pagandole il biglietto aereo e le spese di soggiorno. La stessa giunse con una ragazza che si presentò come sua sorella che adesso apprendo da lei chiamarsi Roberta Nigro. Non ricordo che Monia e la sua amica si siano fermate quella notte a palazzo Grazioli (...)". 4.3.2.2............di Sonia CARPENTONE In data 16.09.2009, sentita come persona informata sui fatti, Sonia CARPENTONE dichiarava: "Si, agli inizi di settembre 2008 mi invitò a partecipare ad una cena a Palazzo Grazioli dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Gianpaolo in tale circostanza mi chiese se avevo qualche amica da invitare alla cena. Io gli feci il nome di una mia amica Roberta Nigro. Pertanto, io e la mia amica raggiungemmo il giorno successivo Roma in aereo. I biglietti furono pagati da Gianpaolo Tarantini. Arrivate a Roma ci recammo, come richiesto da Gianpaolo Tarantini, all'Hotel De Russie, dove, però non vi era prenotata una stanza a nostro nome, così ci fermammo presso le Terme per farci una doccia e per cambiarci. Successivamente, alle 20:00 circa, io e la mia amica Roberta Nigro fummo prelevate da
  • 23. un'autista che ci accompagnò a Palazzo Grazioli. Precedentemente, Gianpaolo Tarantini incontrateci nella hall dell'albergo come si sarebbe evoluta la serata e che, quindi, avremmo dormito a Palazzo Grazioli. Giunti a Palazzo Grazioli, Gianpaolo Tarantini era già presente in loco. Vi erano in tutto forse una quindicina di persone molte delle quali famose. Ricordo Eva Cavalli, Laura Gucci, Mauro Melanotti e George Clooney. Il Presidente del Consiglio fu molto carino e prima della cena si presentò a tutti cordialmente. La cena terminò alle 2:00-2:30 ma la festa si concluse addirittura alle 5:00-5:30. A poco a poco le persone andavano via ed anche Gianpaolo alle 4:30 circa lasciò Palazzo Grazioli. Me ne accorsi perché non lo vidi più tra i presenti e non già perché si congedò da me salutandomi. A me e alla Nigro fu data una stanza dove tuttavia non dormimmo poiché c'era poco tempo da trascorrere li a Palazzo Grazioli, dove ci limitammo solo a ricomporci. Andammo via alle 06:30-6:45 circa". Alla domanda se avesse preteso o ricevuto compensi per la partecipazione a tale festa da TARANTINI, ovvero se le fossero stati offerti corrispettivi per la partecipazione al ricevimento in narrazione, la CARPENTONE dichiarava: "Non ho richiesto ne tantomeno mi sono stati offerti compensi per la partecipazione a tale festa. Ho aderito all'invito di Gianpaolo per curiosità e per il piacere di conoscere il Presidente del Consiglio e George Clooney". Inoltre, dopo aver dato lettura alla CARPENTONE di alcuni stralci di conversazioni telefoniche intercorse tra la medesima e Gianpaolo TARANTINI, la stessa dichiarava: "Confermo di essere stata contattata da Gianpaolo Tarantini per la partecipazione alla cena organizzata a Palazzo Grazioli. Lo stesso mi diede disposizioni su come raggiungere Roma e che la notte, io e la mia amica, avremmo dormito a Palazzo Grazioli. Ribadisco che abbiamo passato la notte a Palazzo Grazioli per la festa e che ci siamo nella stanza messaci a disposizione soltanto per ricomporci. Non è accaduto nient 'altro e al mattino presto un autista a disposizione li a Palazzo Grazioli ci accompagnò in aeroporto. Il contenuto dell'ultima conversazione da voi lettami, si riferisce sicuramente alla festa di cui ho parlato prima, ma non riesco a ricordare in questo momento a quali dettagli io e Gianpaolo Tarantini abbiamo fatto allusione". 4.3.2.3.............di Vanessa DI MEGLIO32 In data 18.09.2009, sentita come persona informata sui fatti, Vanessa DI MEGLIO dichiarava: "Si, a settembre 2008 fui contattata nuovamente dal Tarantini il quale mi chiese di partecipare ad una festa a Roma. Io inizialmente non ero convinta di andare viste le precedenti esperienze. Lui insistette e mi lasciai convincere quando mi mandò un sms con le iniziali di colui che doveva essere l'organizzatore della festa. L'iniziale riportata nel messaggio era la "B". Gianpaolo peraltro continuava a dire che per telefono non poteva proferire il cognome, quindi immaginai che potesse trattarsi di una persona importante e accettai. Ottenuta la garanzia che saremmo stati in albergo, giunsi a Roma con un aereo, il cui biglietto fu pagato da Tarantini. Venne a prendermi in aeroporto un autista non so se un suo collaboratore o un tassista. Fui accompagnata all'Hotel De Russie dove nel centro benessere su richiesta di Gianpaolo Tarantini mi cambiai per partecipare alla festa. La sera con Gianpaolo Tarantini, altre ragazze e un ragazzo amico di Gianpaolo ci recammo a Palazzo Grazioli per partecipare ad una cena. C'erano molti invitati tra cui riconobbi George Clooney, Eva Cavalli e altre personalità dello spettacolo. Eravamo in tutto 25-30 persone. Al termine della cena,
  • 24. all'una circa, gli invitati andarono via ed anche Gianpaolo sparì. Io mi ritrovai da sola insieme ad altre ragazze. Poi anche queste ragazze andarono via, sicché rimanemmo io ed altre due ragazze. Il Presidente del Consiglio si appartò con le due ragazze ed io rimasi sola. Di seguito le due ragazze mi vennero a chiamare, io le raggiunsi in una camera da letto dove era presente anche il Presidente del Consiglio. Ci furono degli approcci. Uscita dalla camera chiesi ad una persona di servizio cosa avrei dovuto fare per sistemarmi. Fui rassicurata e mi fu assegnata una camera. Erano le tre circa. Alle sei entrarono le due ragazze in camera per prendere i loro effetti personali e partire. Non ricordo i loro nomi, ma ricordo che venivano da Milano. Sono rimasta in camera dalle tre fino alle sette circa, quando, dopo aver fatto colazione in camera con il Presidente Berlusconi, ho lasciato Palazzo Grazioli, prima accompagnata da una persona di servizio e poi con un taxi fino all'aeroporto da dove sono partita per Parigi". Inoltre, la Di Meglio, invitata a chiarire il senso del sms inviato alle ore 05:22 del giorno 06.09.2008 a Gianpaolo TARANTINI in cui chiedeva: "Chi paga? Chiediamo a lui o te?" dichiarava: "Quando entrarono le ragazze in camera sentii che si lamentavano del fatto che erano venute da Milano senza ricevere compensi, quindi mi chiesero se io avessi avuto da Gianpaolo qualche corrispettivo. Io risposi negativamente e loro mi chiesero di inviargli un sms perché non volevano usare il loro telefono ma forse perché avevano capito che io ero una sua amica. Preciso che non ebbi risposta a tale sms". 4.3.2.4............di Roberta NIGRO In data 16.09.2009, sentita come persona informata sui fatti, Roberta NIGRO dichiarava: "Conosco Gianpaolo Tarantini perché sono stata invitata da Sonia Carpentone agli inizi di settembre del 2008 per partecipare ad una cena a Roma. La Sonia Carpentone è una mia amica conosciuta nel maggio 2008. Gianpaolo Tarantini si preoccupò di organizzare i voli aerei e di pagare i relativi biglietti aerei. Sono arrivata a Roma nel pomeriggio e subito dopo mi sono recata in taxi all'Hotel De Russie dove all'ingresso ho trovato la mia amica Sonia la quale mi disse che ci saremmo potute cambiare nella zona termale dell'albergo. Dopo essermi cambiata sono salita in reception dove ho trovato Gianpaolo Tarantini, il quale era in compagnia di una donna più grande di me di età. Successivamente, io e la mia amica Sonia siamo saliti a bordo di un'auto grande e di colore scuro. Venimmo accompagnate a Palazzo Grazioli. Gianpaolo Tarantini non era ancora arrivato. Ci fecero accomodare in una stanza adiacente ad un'altra stanza dove vi era imbandita una tavola per 15-20 persone. Ho riconosciuto, oltre al Presidente del Consiglio, George Clooney. La cena e poi la festa sono terminate alle ore 3-3:30 circa. Chiesi a Sonia dove avremmo dormito. La stessa mi disse che non avevamo una camera. Al Presidente, che chiedeva a tutti se fossero automuniti e se avessero come ritornare a casa, feci presente di non avere una sistemazione in albergo, tanto che lui diede disposizione ad una persona di preparare una camera, dove ci siamo ricomposte per poi poter partire". Inoltre, alla domanda se avesse preteso, ovvero ricevuto compensi per la partecipazione a tale festa da TARANTINI, ovvero le fossero stati offerti corrispettivi per la partecipazione alla cena, la Nigro rispondeva: "No, non ho mai ricevuto né richiesto alcunché".
  • 25. 4.4. SERATA DEL 23 SETTEMBRE 2008 Il convivio del 05.09.2008 a Palazzo Grazioli era servito a Gianpaolo TARANTINI per instaurare un rapporto personale con il Presidente BERLUSCONI, che diverrà, successivamente confidenziale. Si deve preliminarmente rammentare che in occasione delle nozze della parlamentare del PDL Elvira SAVINO, amica intima del TARANTINI, a cui Silvio BERLUSCONI aveva partecipato come testimone della sposa, l'imprenditore barese era riuscito con un abile stratagemma a lasciare il proprio numero di telefono al Presidente ""....."Presidente ha detto volentieri, quando vuole organizziamo una cena" ha detto, però, che non le posso dare il numero perché sta sempre con il fidanzato"...ho detto "le do il mio e chiami me quando vuole", ha detto "va bene, scrivilo su un pezzettino di carta e dallo alla guardia, quello dietro di me", ho preso e gliel'ho scritto", "che ne so, ha detto in settimana organizziamo" Numero che era stato evidentemente registrato dal Presidente BERLUSCONI, tanto che il 18.9.2008 sul telefono TARANTINI veniva recapitato un sms dall'utenza mobile personale del Presidente BERLUSCONI, con cui si comunicava la sostituzione del proprio numero di cellulare Ad ogni modo, il primo, documentato, contatto telefonico (vocale) tra i due uomini avveniva il 19.09.2008, quando, per errore, il Presidente BERLUSCONI telefonava all'imprenditore barese, credendo di aver composto il numero di tale Giampaolo TRAVERSI. L'errore veniva abilmente sfruttato dal TARANTINI che, nel proseguo della conversazione, riusciva a rammentare al Presidente la promessa di organizzare una cena a Roma o in Sardegna "...quando vuole organizziamo quella cena di cui avevamo parlato", "Presidente a Roma o in Sardegna", "lei lo sa, io sono a sua disposizione". Senza aver avuto in merito alcuna conferma, tanto meno l'incarico per organizzare l'incontro serale, Gianpaolo TARANTINI, avendo come unico obiettivo quello di consolidare il rapporto personale con Silvio BERLUSCONI, avviava immediatamente (appena un'ora dopo aver concluso la conversazione con il Presidente) la macchina organizzatrice. In questo caso si avvaleva, per il reclutamento delle ragazze da portare con sé a casa del Presidente, dell'aiuto di Peter FARAONE, al quale da subito non nascondeva una certa preoccupazione nel doversi muovere autonomamente, senza il supporto della BEGANOVIC "".....mo vado da solo per la prima volta", "no, da solo nel senso che nn viene quella con me, quella testa di cazzo" e dell'On. Elvira SAVINO, con la quale aveva una stretta amicizia risalente ad epoca antecedente l'avvio delle indagini. TARANTINI coinvolgeva direttamente la citata "escort" Maria Teresa DE NICOLÒ, detta Terry, Geraldin SEMEGHINI, Carolina MARCONI e Francesca GARASI.
  • 26. Poi, chiedendo aiuto alla SEMEGHINI "lui mi ha detto assolutamente non del giro di Sabina. Dobbiamo trovare una troiona", che gli assicurava collaborazione "eh, lo so, adesso vedo mi prodigo coinvolgeva l'amica di questa Elisa DE CAROLIS36. Agendo su un altro fronte, con la collaborazione di Francesca GARASI, riusciva a reclutare le amiche di questa Giulia MASCELLINO, Michela NASPONI e Diana LACWIK. Alla cena, che si svolgeva la sera del 23.09.2008, partecipavano, tra gli altri, Carlo ROSSELLA e Fabrizio DEL NOCE, invitati dal Presidente BERLUSCONI, e da quest'ultimo "utilizzati" per fornire alle ragazze lo stimolo a partecipare alla cena nella residenza romana di Palazzo Grazioli, "che cosa dici se chiamiamo anche Rossella che c'ha una ragazza che canta in Vaticano molto brava?", "magari invitiamo anche Fabrizio Del Noce il direttore della fiction della rete uno della rai?", "così le ragazze sentono che c'è lì qualcuno che ha il potere di farle lavorare". Sul punto, in una successiva conversazione telefonica, il Presidente era poco equivoco: "...Carlo Rossella, Presidente di Medusa e Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno e responsabile di tutta la fiction Rai. Sono persone che possono far lavorare chi vogliono....ecco quindi le ragazze hanno Videa di essere di fronte a uomini che possono decidere del loro destino. L'unico ragazzo sei tu gli altri sono dei vecchietti...però hanno molto potere". Tra la donne reclutate dal TARANTINI, trascorreva la notte con il Presidente BERLUSCONI Terry DE NICOLÒ "senti io sono ancora qua perché, vabbè, non ho dormito un cazzo... ", ".........abbiamo dormito insieme, poi ti spiego", "...perché le due tipe erano molto gelose. Sono rimaste altre due.....". Il dato veniva confermato: ■ sia dalla DE NICOLO' che, sentita come persona informata sui fatti il 19.06.2009, riferiva, tra l'altro: "delle ore ho dormito da sola e delle ore invece, alcune ore sono stata con queste due ragazze e Berlusconi (...) eravamo io e le due ragazze di Roma e Berlusconi", "(TARANTINI - ndr mi ha dato dei soldi, ma per partecipare alla cena (...) mille euro, prima della cena"; Sentita nuovamente il 22.06.2009, aggiungeva: "(...) Per quanto riguarda la cena a Roma a Palazzo Grazioli, prima di recarci a Palazzo Grazioli io mi son recata all'hotel "De Russie" dove il Tarantini mi ha riconosciuto il gettone di presenza di mille euro, lui mi ha detto questo, ha detto: cerca di restare, se Silvio ti vuole, se Silvio Berlusconi ti vuole, tu ci devi restare. Allora io gli ho chiesto: e cosa mi dà? E lui ha detto: non ti preoccupare, ti darà dei soldi. Come fai a saperlo? Perché lui fa così. Se non te li dà ti accontenterai di questi mille euro, se te li dovesse dare, tu questi mille euro me li restituisci, cosa che non ho fatto (...)". ■ sia dal TARANTINI che, in sede di interrogatorio del 29.7.2009, riferiva, tra l'altro: "confermo di essere a conoscenza che Maria Teresa De Nicolò era una escort e di averla pagata affinché effettuasse prestazioni sessuali in favore di terzi. Ricordo di averle corrisposto 500 euro per le prestazione a Bari e 1000 euro per prestazioni fuori Bari se non ricordo male. (...) Ho anche accompagnato in una sola occasione la De Nicolò a casa del Presidente Berlusconi a Roma, tacendo allo stesso gli accordi da me presi con la De Nicolò e la vera attività dalla stessa svolta, se non erro a settembre o ottobre 2008. Io ebbi in tale circostanza a retribuirla anticipatamente nella previsione di una sua prestazione sessuale poi non so se sia avvenuta (...) Ricordo che in occasione di un incontro a casa del Presidente Berlusconi a Roma il 23/09/2008 invitai (....) e Maria Teresa De Nicolò (...) l'unica che ebbe un incontro intimo fu la De Nicolò (...)"
  • 27. Per meglio delineare le condotte del reclutamento e favoreggiamento della prostituzione di Maria Teresa DE NICOLO', che possono essere ascritte a Gianpaolo TARANTINI e di Giulia MASCELLINO, Diana LACWIK e Michela NASPONI, in concorso con Francesca GARASI, si riportano alcuni stralci di conversazioni telefoniche ritenute di interesse investigativo: S In data 19.09.2008, alle ore 22:35, TARANTINI, chiusa la conversazione con il Presidente BERLUSCONI, nel corso della quale si erano entrambi impegnati a ripetere l'incontro del 5.9.2008, chiamava Peter FARAONE e gli riferiva "vabbè te l'ho detto mo io" di dover organizzare una cena per il successivo martedì a Palazzo Grazioli, facendogli intendere di avere bisogno di un aiuto su come organizzare il tutto. FARAONE, dapprima replicava "vabbè e io cerco di capire dalla cosa cosa fa, va bene?", poi, in una successiva conversazione, dinanzi ad un TARANTINI - palesemente teso per il fatto di non poter contare sull'esperienza specifica della BEGANOVIC, che aveva volutamente bypassato, così da eliminare qualsiasi "filtro" tra lui e il Presidente BERLUSCONI "".....mo vado da solo per la prima volta", "no, da solo nel senso che nn viene quella con me, quella testa di cazzo", gli assicurava l'impegno ad aiutarlo (almeno) sul fronte del reclutamento delle ragazze da portare a Roma "....e io rimango un po' a cercare, va bene?". S In data 20.09.2008, alle ore 15:18, TARANTINI, avendo in mente di portare Carolina MARCONI a Palazzo Grazioli, contattava Elvira SAVINO, alla quale, dettandole il numero di telefono in suo possesso, chiedeva di telefonare all'attrice/showgirl per farsi contattare
  • 28. La scelta della MARCONI era da ricondurre, evidentemente, alla necessità di dimostrare, al suo primo "test" con il Presidente BERLUSCONI, la propria affidabilità, atteso che in occasione del ricevimento di nozze della Elvira SAVINO, si era impegnato a organizzare un'occasione di incontro tra la soubrette e il Presidente "......quello ad un certo punto è impazzito per Carolina...Carolina Marconi e ha detto "Fammi avere il numero".......Sono andato da lei "dammi il numero" quella subito ha preso il telefono, se ne è andata in bagno e me lo ha memorizzato ed è ritornata e mi ha dato il telefono, ha detto "non dire niente a nessuno assolutamente, fammi chiamare dal lunedì al venerdì il pomeriggio". Vabbè, sono andato da lui e gli ho detto "Presidente ha detto volentieri, quando vuole organizziamo una cena" ha detto, però, che non le posso dare il numero perché sta sempre con il fidanzato" ho detto "le do il mio e chiami me quando vuole ", ha detto "va bene, scrivilo su un pezzettino di carta e dallo alla guardia, quello dietro di me", ho preso e gliel'ho scritto", "che ne so, ha detto in settimana organizziamo" . Alle ore 16:25, la SAVINO inviava un SMS a TARANTINI: "Tutto ok! Se vuoi è sola chiamala pure tu. Baci". Alle ore 18:45, Carolina MARCONI, come richiestole dalla SAVINO, contattava TARANTINI, che le chiedeva "senti tu martedì sera riusciresti a venire a Roma?”, per poi, ripresa la conversazione, ricevere indicazioni sull'appuntamento "martedì ci vediamo alle sette, sette e mezzo al De Russie, così parliamo e poi andiamo lì". Alle ore 19:01, TARANTINI già riferiva alla SAVINO, che gli domandava via SMS: "Tutto ok? Ci hai parlato vero?", "Si tutto ok...ha detto che viene" Nel frattempo, alle ore 18:27, Geraldin SEMEGHINI, detta Cherry, chiamava TARANTINI, il quale le rammentava: "Cherry, ricordati quella cosa che ti ho detto ieri" Semeghini: "si, appunto" TARANTINI: "e quando me lo fai sapere?" SEMEGHINI: "e ci vediamo dopo" TARANTINI: "ma ci hai pensato?" SEMEGHINI: "si, si (ride)". Alle ore 22:32, Geraldin SEMEGHINI rispondeva al TARANTINI con un sms: "Per ora ho due conferme per martedì; laura bertocco, elisa de Carolis", a cui seguiva la replica dell'uomo: "come sono", e la relativa risposta "Elisa molto bella e intelligente, mia carissima amica = immagine! L'altra bella e ingrassata un po' ma si muove molto bene in questi ambienti...Poi sto aspettando conferma da un'altra". Dallo scambio di battute e sms era evidente che TARANTINI aveva investito la SEMEGHINI di trovare altre ragazze da poter portare a Palazzo Grazioli. E di questo si aveva conferma in un'altra conversazione del 23.09.2008 nel corso della quale l'imprenditore, vedendosi bene dal reclutare ragazze che potessero venire in contatto con Sabina BEGANOVIC (che aveva volutamente scalzato) "lui mi ha detto assolutamente non del giro di Sabina", era più che esplicito sulle caratteristiche delle ragazze da portare a Palazzo Grazioli "Dobbiamo trovare una troiona" .
  • 29. • In data 22.09.2008, alle ore 10:04, la SAVINO, a mezzo SMS, riferendosi implicitamente alla Carolina MARCONI, chiedeva a TARANTINI se le avesse parlato "ciao! Ci hai parlato?", l'imprenditore barese rispondeva: "si ho parlato con lei e mi ha detto di si...e mi vedo domani pomeriggio al De Russie alle sette......sette e mezza.....ci prendiamo un aperitivo...gli parlo.... di persona con lei........ e poi andiamo là". A questo punto la donna, evidentemente curiosa, chiedeva "ma con lui è già fissato?....dico con lui hai già fissato?"", ricevendo una risposta "Si con lui ho già fissato!..." sostanzialmente non corrispondente, almeno sino a quel momento, alla realtà, atteso che il Presidente BERLUSCONI aveva manifestato la sua disponibilità, senza dare alcuna conferma. Alle ore 17:07, TARANTINI chiedeva a Peter FARAONE se avesse contattato una persona non meglio specificata, che replicava: "..non mi risponde più. E' una maleducata tra l'altro mi sembrava abbastanza entusiasta" . Alle ore 17:49 Peter FARAONE inviava un sms a TARANTINI: "Ho incontrato Eleonora, ti ricordi?". Alle ore 20:53 il Presidente BERLUSCONI contattava TARANTINI, che, nel discutere della possibile serata da organizzare l'indomani a Palazzo Grazioli, riferiva: "oggi immagini un po' guardi il caso ho incontrato in aeroporto Francesca sola che le ho detto...ho detto guarda forse domani ...in questi giorni...ha detto con molto piacere Gianpaolo..."l'unica cosa ovviamente con Marco (Vignola ndr) sa il fidanzato...ma stati scherzando le ho detto e lei domani verrebbe". BERLUSCONI: "ma con Marco?" TARANTINI: "no sola, sola" BERLUSCONI: "aahhh.ma domani sera che vorresti fare allora?" TARANTINI: "Presidente io ho parlato già con Carolina che con Francesca loro vengono...in più ci sono.." "... più queste due amiche che ho conosciuto molto carine", BERLUSCONI: "posso portare qualche ragazza anch'io? Va bene combiniamo...faccio venire la musica...faccio venire Gemma per cantare. Va bene? Facciamo alle nove e mezza...", "..la cosa che...cioè mi dovresti far sapere poi il numero esatto per i coperti a tavola" . In tale contesto bisogna rammentare che di Francesca GARASI, e della opportunità che questa potesse partecipare ad un pranzo a Bari alla presenza del Presidente BERLUSCONI, ne avevano già discusso TARANTINI e la BEGANOVIC, quando quest'ultima aveva chiesto "perché lui....come si fa a fare con la fidanzata di Marco?" (riferendosi, con ogni ragionevole certezza, a Francesca GARASI, all'epoca dei fatti fidanzata con Marco VIGNOLA, professionista barese amico di TARANTINI), ricevendo un netto diniego. Il che evidenzia un'ulteriore peculiarità del TARANTINI, che nel prosieguo verrà ampiamente dimostrata, di saper sfruttare con tempismo e con qualsiasi mezzo a sua disposizione le "debolezze" dei propri interlocutori, quando gli stessi si mostravano particolarmente interessati ad una ragazza. • In data 23.09.2008, alle ore 10:38, Gianpaolo TARANTINI, in compagnia di Francesca GARASI, la invitava a contattare, usando il suo telefono, tale Giulia, identificata in Giulia MASCELLINO, al fine di invitarla a partecipare alla cena organizzata per la sera. Prima che Giulia potesse rispondere TARANTINI diceva alla
  • 30. GARASI: ""dille "vuoi venire ad una cena importante'?". Infatti la GARASI formulava a Giulia l'invito, aggiungendo che la cena si sarebbe tenuta "...con...il bel Presidente". Alle ore 10:43 TARANTINI chiamava la SEMEGHINI per darle indicazioni - come avrebbe fatto in ogni successiva occasione di incontro con il Presidente - su cosa indossare in occasione della cena, disponendo "allora, per l'abbigliamento, diciamo che a quello gli piacciono i vestiti corti", oltre che per rammentarle di evitare di reclutare ragazze che fossero in contatto con la BEGANOVIC "lui mi ha detto assolutamente non del giro di Sabina", comunque disponibili ad ogni tipo di approccio "dobbiamo trovare una troiona". E la SEMEGHINI sembrava aver capito il senso della raccomandazione "eh...lo so...adesso vedo mi prodigo". Nonostante ciò la ragazza non riusciva a reclutare altre ragazze, tanto che in un SMS diretto a TARANTINI forniva le seguenti informazioni per il pagamento del trasferimento su Roma: "Elisa de Carolis, Geraldin Semeghini (sono io); il volo da Bolzano dovrebbe essere arialps delle 15.20, perché l'ultimo penso arrivi troppo tardi". Sull'altro fronte, alle ore 10:57, Francesca GARASI, utilizzando anche in questa occasione il cellulare di TARANTINI, chiamava Giulia MASCELLINO. Se si legge con attenzione lo scambio di battute, si è in grado di dedurre che la GARASI fosse stata ben informata dal TARANTINI di come si sarebbe potuta evolvere la serata (a Palazzo Grazioli), fornendo un'inequivocabile lettura della prospettiva illustrata alle proprie amiche. Infatti, Francesca GARASI, prima di parlare con l'amica, riferiva a cornetta aperta a Gianpaolo "solo per star là e mangiare è il messaggio..", alludendo al fatto di aver dato all'amica, via sms, un'informazione che sarebbe apparsa ovvia in qualsiasi altro contesto. Ma in quel contesto, evidentemente, non era affatto scontata. E questo lo si desumeva dallo scambio di battute al telefono fra le amiche: FRANCESCA: "l'hai letto il messaggio?", GIULIA: "ah, l'ho letto adesso", FRANCESCA:" solo per stare là e mangiare", GIULIA: "hai voglia, ci sto!", FRANCESCA: "dai ti telefono", GIULIA: "va bene", per poi chiudere la conversazione con FRANCESCA: "poi se vai oltre lui esagera" GIULIA: "no vabbè non so il tipo". Ancora più esplicita la conversazione delle ore 14:57, Francesca GARASI riferiva a Gianpaolo TARANTINI che la partecipazione alla cena era sicura per lei, Diana (LACWIK) e Michela (NASPONI), mentre doveva ancora avere una conferma da Giulia, che descriveva come una ragazza meno avvezza a rendersi immediatamente disponibile: "però Giulia, come tipa è molto più...tipo rachitica su quelle cose, boh?", aggiungendo "non tìmida...è più....severa di faccia, come si dice?....sta più sulle sue...". Nel corso della stessa telefonata TARANTINI, preoccupato che il fidanzato (Marco VIGNOLA - ndr) della GARASI potesse riferire alla BEGANOVIC della sua iniziativa con il Presidente "gli hai detto di non dire niente a Sabina?", le domandava cosa gli avesse raccontato per svincolarsi. La GARASI replicava in modo eloquente: "gli ho detto vado.... andavo a trova te che stavi a cena con lui dopo cena insieme ad altra gente «no, no non mi piace perché magari sono cose» ...ho detto io vado in amicizia con Gianpaolo e poi magari gli fa conoscere altre ragazze non a me". Poi, in chiusa la donna domandava: "ma a Diana tu gli hai detto de qualcosa?", "...di soldi manco io", "pensa che lei mi ha detto «che la cena....» lei mi ha detto « che la cena me la pago io?» ho detto, no la cena ce la paga Gianpaolo gli ho detto" . Di analogo tenore la conversazione delle ore 17:20, nel corso della quale TARANTINI, dopo aver avuto dalla GARASI un'ulteriore assicurazione sulla riservatezza del fidanzato
  • 31. (Marco) "ma tu stai proprio tranquillo, ma io gli ho detto sto con te, Sabina non sa niente di questa cosa....stai tranquillo te lo saluto pure da parte tua.... non c'è sta niente de losco, tanto se vuole anda' va con Diana, con quell'altre", le chiedeva conferma se avesse accertato la disponibilità delle sue amiche a soddisfare eventuali approcci: "hai parlato chiaro tu con quelle?" GARASI: "con chi?", TARANTINI: "con Diana" GARASI: "con Diana no, però quella casca subito secondo me, basta che vede du monete' insiem (s.d.) ... ci Sta. Parlaci pure te, tanto non è che io abbia sto grandissimo rapporto. Però quella è una che sta ampatata de (s.d.) soldi quindi...". E, in effetti, la disponibilità di DIANA LACWIK a "fermarsi" per un dopo cena veniva confermata nel corso di una successiva conversazione tra la GARASI e TARANTINI in data 01.10.2008, alle ore 19.04, quando Francesca GARASI, dopo alcune battute riferiva all'amico: "...guarda Diana è ceduta alla grande" TARANTINI: "in che senso è ceduta alla grande?" GARASI: "ha detto se può rivenire perché gli farebbe molto piacere" TARANTINI: "chi è Diana...mò non me la ricordo più?" GARASI: "è quella che volevamo far rimanere dopo" TARANTINI: "è quella che non voleva rimanere" GARASI: "mò invece è straconvinta". Intanto, sul fronte del reclutamento della DE NICOLO', alle ore 13:07 Gianpaolo TARANTINI invitava la "escort" a recarsi a Roma per andare a casa di "uno importante, serio proprio", dandole, anche in questo caso, precise indicazioni sull'abito da indossare ".....stasera mettiti semplice, un vestitino nero, corto, non ti mettere reggicalze..quelle cose la....senza calze, tacchi a spillo e un top, basta!", "un nero corto aderente" . Alle indicazioni attinenti la mise l'imprenditore faceva seguire, alle ore 17:33, quelle, più riservate, relative, con ogni probabilità, alla finalità della serata, dando istruzioni alla DE NICOLO' di raggiungerlo in camera: "vuoi passare da me, dalla camera così ti spiego tutto?". Alle ore 14:05, Silvio BERLUSCONI contattava TARANTINI per chiedere conferma dei dettagli dell'organizzazione della serata. BERLUSCONI: "stasera?" TARANTINI: "stasera siamo in sei compreso me...io e cinque ragazze" BERLUSCONI.- "benissimo! Io non allargherei molto...porterei una, due, tre ragazze da parte mia. Poi facciamo venire ì cantanti che sono tutti bravi...le due cantanti cubane, la Gemma...che cosa dici se chiamiamo anche Rossella che c'ha una ragazza che canta in Vaticano molto brava?" TARANTINI: "si!...si!..." BERLUSCONI: "magari invitiamo anche Fabrizio Del Noce il direttore della fiction della rete uno detta rai?" TARANTINI: "si magari!" BERLUSCONI: "così le ragazze sentono che c'è lì qualcuno che ha il potere di farle lavorare" TARANTINI: "benissimo perfetto Presidente!" BERLUSCONI: "alle nove e mezza!". Alle ore 15:21, TARANTINI chiedeva al Presidente se alla cena potevano intervenire anche due amiche di Francesca. BERLUSCONI non manifestava alcuna riserva : "io penso di si. Noi siamo messi così come uomini: tu, io, Carlo Rossella, Presidente di Medusa e Fabrizio Del Noce, direttore di Raiuno e responsabile di tutta la fiction Rai. Sono persone che possono far lavorare chi vogliono....ecco quindi le ragazze hanno Videa di essere di fronte a uomini che possono decidere del loro destino. L'unico ragazzo sei tu gli altri sono dei vecchietti...però hanno molto potere". Nel tardo pomeriggio, TARANTINI, avvalendosi del suo autista personale, Dino MASTROMARCO , incominciava a radunare le ragazze all'Hotel de Russie dove alloggiava, per poi raggiungere, tutti insieme, Palazzo Grazioli, come riferito,
  • 32. tra l'altro, come persona informata sui fatti, la DE NICOLO' ""....quando sono scesa (dall'albergo) ho trovato due auto con due autisti e con il Gianpaolo dentro, era l'unico uomo, credo, e cinque, sei, sette ragazze, in due auto (...) no queste ragazze non le ho mai viste (…) poi ci siamo recati a Palazzo Grazioli” I telefoni rimanevano muti sino alle ore 01:44 del 24.09.2008, quando Francesca GARASI, chiamava TARANTINI per chiedere di recuperare l'indirizzo e-mail di Carlo ROSSELLA, fornendo una conferma a quanto aveva prospettato il Presidente ("Sono persone che possono far lavorare chi vogliono....ecco quindi le ragazze hanno l'idea di essere di fronte a uomini che possono decidere del loro destino". "tifai dare l'e-mail di quello di medusa film, del proprietario?" TARANTINI: "è andato via" GARASI: "glielo chiedi al Presidente l'e-mail che me l'aveva data e me la sono scordata" TARANTINI: "va bene" GARASI: "poi mi mandi un -sms che domani devo mandare le foto". In merito, per completezza di informazione, bisogna fare un salto in avanti nel tempo sino al 03.12.2008, per avere una seconda conferma al suddetto "teorema", esattamente quando, in una conversazione telefonica tra Carolina MARCONI e Gianpaolo TARANTINI, discutendo della cena della sera prima a Palazzo Grazioli, a cui aveva partecipato anche Fabrizio DEL NOCE, la MARCONI riferiva quanto accaduto in occasione della prima volta che si era incontrata a casa del Presidente BERLUSCONI con il Direttore di Rai UNO e di Rai Fiction: MARCONI: "Perché allora sai che è successo? c'era Del Noce, l'altra...ti ricordi la prima cena che siamo andati?", "mi ha detto....«Carolina vieni da me, io ti aiuto, ti....mi va di aiutarti...» è lui che mi ha de....si è offerto, no....per aiutarmi! Allora io ho detto «senti, ehm...così, però poi alla fine abbiamo detto di....di prendere e di darmi il recapito, no? Di....diciamo di scambiarci i recapiti, soltanto che poi lui se n'è andato ed io non ci ho pensato!...". La mattina dello stesso giorno, 24.09.2008, alle ore 08:48, Gianpaolo TARANTINI chiamava la DE NICOLÒ per chiederle come fosse trascorsa la notte con il Presidente e se avesse fatto qualche commento su di lui "...Sentì amore, di me ha detto qualcosa?" . Questo passaggio, non troppo esplicito, tradiva in realtà il malcelato interesse personale che sin dal principio aveva il TARANTINI nel guadagnarsi le simpatie e la fiducia del Presidente BERLUSCONI, certo che questo gli sarebbe potuto tornare utile in un futuro molto vicino. Previsione, in realtà confermata da quanto verrà in seguito compendiato. La DE NICOLO', apparentemente infastidita, riferiva "eh u' cazz—.senti io sono ancora qua perché, vabbè, non ho dormito un cazzo. E' andato a farsi il messaggio nell'altra stanza...ha detto che mi vuole salutare prima di andar via quindi devo aspettare." TARANTINI: "com'è andata?" DE NICOLÒ: "poi ti spiego ...abbiamo dormito insieme...poi ti spiego" TARANTINI: "ma male?" DE NICOLÒ: "no, no" TARANTINI: "ah vabbè, Senti amore, di me ha detto qualcosa?" DE NICOLÒ: "eh...no perché poi ti spiego...perché le due tipe erano molto gelose. Sono rimaste altre due. Però tu non te ne andare perché io sto aspettando che venga...dobbiamo scambiarci i numeri...ha detto non te ne andare che ti voglio salutare e ti voglio parlare quindi devo aspettare per forza". Alle ore 09:52 TARANTINI ricontattava la DE NICOLÒ e le chiedeva, in maniera più esplicita, se il Presidente fosse rimasto contento della compagnia: "tutto a posto?", DE NICOLÒ: "eh, boh, non lo so", TARANTINI: "è rimasto contento?", DE NICOLÒ: "ora non posso parlare dopo", TARANTINI: "chiedo io?", DE NICOLÒ: "eh?", TARANTINI: "chiedo io?", DE NICOLÒ: "ce l'hai il numero?". Alle ore 19:28, quando ancora non erano trascorse ventiquattro ore dal primo
  • 33. incontro organizzato senza la BEGANOVIC, TARANTINI, evidentemente galvanizzato dal buon esito dello stesso, contattava telefonicamente Silvio BERLUSCONI. Con la scusa di volerlo ringraziare per la serata trascorsa a Palazzo Grazioli, gli proponeva di incontrarsi la successiva domenica a Milano, in occasione del derby Milan - Inter, in modo da potergli presentare alcune amiche, incontrando il favore del Presidente "e dopo possiamo organizzare per andare a cena". Nei giorni successivi TARANTINI, che era in debito con le amiche di Francesca GARASI, veniva contattato più volte da Giulia MASCELLINO che con insistenza, anche a nome di Michela NASPONI e Diana LACWIK, gli chiedeva di corrispondergli quanto promesso per la loro partecipazione alla serata a Palazzo Grazioli. In data 25.09.2008, alle ore 16:47, Gianpaolo TARANTINI chiamava Giulia MASCELLINO, per rispondere ad uno squillo ricevuto: "si chi è?" MASCELLINO: "ciao Gianpaolo, sono Giulia, ti ricordi? l'amica di Francesca...sentì, io ti volevo chiedere...ma per quella sera il pagamento?" TARANTINI: "io sono a Roma di nuovo martedì mattina. Se tu mi chiami martedì ci vediamo cinque minuti e ne parliamo" MASCELLINO: "o Dio, lo sai che non sono a Roma martedì... perché vado proprio su a Milano" TARANTINI: "io sto a Roma anche giovedì 2 e venerdì 3" MASCELLINO: "io mi trasferisco proprio a Milano" TARANTINI: "allora ci vediamo l'altro ancora a Milano". Alle ore 18:17 Giulia MASCELLINO inviava un SMS a TARANTINI: "ciao martedì sono a Roma così ci vediamo e mi dai anche quelli di Diana che mi ha già chiamato 1000 volte - Fammi sapere, baci". • In data 01.10.2008, alle ore 19.04, anche Francesca GARASI, dopo alcune battute al telefono con l'amico TARANTINI, riferiva di ricordarsi di dare alle amiche quanto promesso: "mi ha richiamato Giulia. Mi raccomando portaglielo", TARANTINI: "Ma quanto le devo dare, io le do 500 euro e non di più", GARASI: "e dalle pure quelli per Michela allora. Fai lei e lei". </ In data 07.10.2008, alle ore 17.38, Gianpaolo TARANTINI, evidentemente per rispondere ad una precedente telefonata da un numero non in rubrica, chiamava Giulia MASCELLINO, riferendole che si sarebbero incontrati l'indomani pomeriggio alle ore 17.00 a Roma. In serata la MASCELLINO gli inviava un SMS per ricordargli di prevedere il pagamento per le amiche Diana e Michela: "ricordati pure diana e michela che mi stanno assillando, baci". • In data 08.10.2008, alle ore 16:36, Gianpaolo TARANTINI chiamava Giulia MASCELLINO per informarla di aver fatto lasciare la busta con i soldi alla reception dell'Hotel De Russie: "te li ho fatti mettere in una busta a nome tuo...c'è scritto giulia. devi chiedere di Sebastiano" MASCELLINO: "che albergo?" TARANTINI: "Hotel De Russie devi chiedere di Sebastiano". Dopo aver ritirato la busta, Giulia MASCELLINO contattava TARANTINI per lamentarsi di non aver inserito nella busta, pur avendoglielo rammentato, il corrispettivo per le amiche: "senti io sono andata al De Russie... ma quelli di Diana e Michela te non l'hai messi!", TARANTINI: "Giulia ad una cena siamo Stati non è che...." MASCELLINO: "non lo so che ne so, lei ci aveva detto così, non so che devo dire, che non hanno niente da prendere loro?", TARANTINI: "Tesoro quelli...veditela tu come gestire quelle altre".
  • 34. 4.4.1. SPESE SOSTENUTE DA GIANPAOLO TARANTINI Dall'attività tecnica, e da quanto accertato dall'esame della documentazione commerciale e bancaria acquisita, è emerso che il TARANTINI per questo incontro ha sostenuto le seguenti spese: 4.4.1.1.......per il trasferimento a Roma e il meretricio di Maria Teresa DE NICOLÒ € 110,22 per il pagamento del biglietto aereo per la tratta Bari-Roma (23.09.2008) prenotato telefonicamente; € 1000,00 in contanti per il pagamento della prestazione sessuale. 4.4.1.2.........per il trasferimento e il soggiorno (2A notte) di Geraldin SEMEGHINI € 400,55 per il pagamento dei biglietti aerei emessi in data 23 e 24.09.2008 dalla Transitalia Sri per le tratte Bolzano-Roma (23.09.2008) e Roma-Bolzano (25.09.2008); € 264,00 per il pagamento delle spese di alloggio presso l'Hotel Hilton Garden Inn di Fiumicino (camera nr. 515) dal giorno 24.09.2008 al giorno 25.09.2008, saldato mediante carta di credito; 4.4.1.3. per il pernottamento diTerry DE NICOLÒ, Geraldin SEMEGHINI e Elisa DE CAROLIS € 703,00 per il pagamento delle spese di alloggio presso l'Hotel Manfredi di Roma dal giorno 23.09.2008 al giorno 24.09.2008 (Vds AH. 160), saldato in data 24.09.2008 mediante carta di credito. 4.4.1.4.........per la partecipazione Giulia MASCELLINO € 1000,00 in contanti per aver preso parte alla cena. Il corrispettivo, confermato nell'importo dalla diretta interessata, doveva essere originariamente diviso, come consigliato dalla GARASI a TARANTINI, tra la MASCELLINO e la NASPONI. Ma la MASCELLINO, ritenendo insufficiente quanto riconosciuto dal TARANTINI per la sua disponibilità, decideva, è quanto emerge dalle evidenze telefoniche, di non ripartire con le amiche la somma elargita dall'imprenditore barese.