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PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

          2010-2011




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2




COS'E' IL P.O.F.
Il POF è il documento pubblico in cui si esplicita l'autonomia scolastica, la flessibilità
curricolare ed organizzativa, la responsabilità della scuola nel prendere decisioni. E'
approvato dal Consiglio di Istituto, elaborato dal Collegio dei Docenti, redatto mate-
rialmente dalle Funzioni Strumentali ad esso preposte. Rappresenta l'identità dell'isti-
tuto scolastico, sia sul piano didattico-educativo, sia sul piano organizzativo-gestiona-
le. Scaturisce da una riflessione sui bisogni educativi espressi dal contesto sociale,
culturale ed economico, dalle diverse esigenze formative degli alunni, dalle attese
espresse dalle famiglie, dichiara le scelte educative, didattiche, curricolari ed organiz-
zative di fondo, in coerenza con gli obiettivi generali nazionali. E' strutturato in una
parte, relativa agli indirizzi generali, che rimane sostanzialmente invariata nell'arco
del triennio e da una parte che si modifica in relazione ai diversi progetti.




Premessa
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3

Il periodo storico attuale presenta una complessità di eventi e di problematiche le
quali mettono, di per sé, in continua discussione la fisionomia stessa della scuola pub-
blica, chiamata a svolgere compiti ampi di inclusione sociale, oltre che di adegua-
mento del proprio ruolo in quanto Istituzione che opera in sinergia con altre, non solo
con la famiglia, ma anche con altri Enti o Istituzioni, i quali, oggettivamente, rivesto-
no una funzione educativa. La scuola è stata definita come "cantiere aperto" nel rico-
noscimento dello sforzo che da anni è in essere, anche indipendentemente dalle parti
politiche, per offrire un servizio adeguato ai bisogni attuali. La scuola pubblica ha,
come principale finalità, la formazione dell'uomo e del cittadino; a tal fine, il Colle-
gio Docenti, avvalendosi dell'ausilio di Commissioni appositamente istituite, defini-
sce le linee generali della progettazione educativa e didattica. Vi sono attività che ri-
vestono in forma particolarmente esplicita e forte una valenza educativa (Educazione
all'Affettività, alla Salute, alla Cittadinanza ed alla Costituzione), altre che sono lega-
te a qualche disciplina, ma contengono evidenti richiami all'acquisizione di compor-
tamenti corretti (educazione alla salvaguardia dell'ambiente): tuttavia, anche il lavoro
curricolare, quello legato alla quotidianità, presenta una diffusa, pervasiva tensione in
tali direzioni. Partendo dall'analisi dei bisogni dell'utenza, collocata nel contesto so-
cio-culturale del luogo, l'acquisizione dei contenuti delle varie discipline è lo stru-
mento attraverso cui consolidare capacità e competenze in campo logico, linguistico,
comunicativo, operativo, che costituiscono il presupposto di una crescita culturale ed
umana, di una realistica conoscenza di sé, di un equilibrato rapporto con il mondo, di
un armonico sviluppo della personalità. Se si intende, per orientamento, una relazione
d'aiuto finalizzata a promuovere un corretto processo identitario (consapevolezza di
sé, delle proprie attitudini, della necessità di progettare il futuro), la valenza orientati-
va percorre trasversalmente il percorso dell'intero triennio. La dimensione formativa,
unita ad una corretta informazione, aiuta gli alunni ad effettuare scelte realistiche,
flessibili, gratificanti e utili anche per gli equilibri sociali.




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I principi fondamentali

L'Istituto Comprensivo di Lanzara (Castel San Giorgio- Salerno) fa propri i principi
fondamentali del dettato costituzionale e della Carta dei Diritti dello studente, con
una particolare attenzione per l'articolo tre della Costituzione:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza di-
stinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale,
che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’orga-
nizzazione politica, economica e sociale del paese.”
Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per:
 differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno: a tutti
    gli alunni deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio la propria identità
    e potenzialità, favorendo la valorizzazione delle diversità contro ogni forma d’e-
    marginazione, discriminazione ed esclusione, affermando pari opportunità per tutti
   perseguire il diritto di ognuno ad apprendere, nel rispetto dei tempi e delle modali-
    tà proprie, progettando percorsi atti al superamento delle difficoltà, in un clima se-
    reno e cooperativo, finalizzato allo star bene, educando all’autostima
   “emozionare” – promuovere intelligenza creativa – far emergere il talento espres-
    sivo dello studente
   promuovere la libertà di pensiero e di espressione e la convivenza anche in conte-
    sti multietnici e pluriconfessionali; ciò è possibile se il dialogo tra tutte le compo-
    nenti e le Istituzioni democratiche rimuoverà gli ostacoli che ora limitano di fatto
    l’eguaglianza dei cittadini
   valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni,
    agenzie culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche
    organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato
    affinché l'offerta formativa della scuola non si limiti alle sole attività curricolari e
    assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale capace di favorire
    processi di orientamento
   rendere chiare le ragioni delle scelte educativo-formative, favorendone la visibilità
L'arricchimento e la diversificazione del percorso formativo sono finalizzati a garan-
tire a tutti uguali opportunità di crescita culturale e la scuola s’impegna a far sì che
 ogni attività didattica sia rivolta sempre alla totalità degli alunni e delle alunne
 la fruizione del servizio di refezione non sia limitata o ridotta per motivi religiosi
  o d'opinione: la famiglia ha diritto di chiedere che taluni cibi vengano sostituiti
  con altri di pari valore nutrizionale
                                             4
5

 la frequenza scolastica di alunni che soffrono di temporanei e limitati impedimenti
  fisici possa essere agevolata da interventi di sostegno utilizzando anche strategie
  multimediali ed informatiche (postazioni mobili, audiovisivi, cooperazione attiva
  dei compagni)
Imparzialità, regolarità, visibilità
Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale
La scuola garantisce qualità e pari opportunità
 nella formazione delle classi, dei gruppi, degli intergruppi e delle sezioni
 nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori
 nell’assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno
 nella formulazione degli orari dei docenti
Nei casi di emergenza (per esempio: inagibilità dei locali a causa di eventi straordina-
ri) la scuola garantisce comunque un'adeguata e tempestiva informazione alle fami-
glie.
La fruizione delle ferie da parte del personale docente non può comunque contrastare
con la necessità di garantire la continuità delle attività di insegnamento.


La scuola è:



                                         produttrice di
   “opificio di cultura”                                       luogo della ricerca
                                          innovazione
                                                               luogo del pensiero
   luogo della memoria                 luogo dell’identità
                                                                     critico
     e-laboratorio di                   luogo dello star         luogo della libertà
    nuova conoscenza                     bene insieme         (il sapere rende liberi)
        luogo delle                                          luogo della ricerca delle
  relazioni significative                                     ipotesi e delle scoperte




Il nostro Istituto si chiama :
Istituto Comprensivo
       “Autonomia ‘84”
                                                  5
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e comprende:

  •   Plesso : Scuola Secondaria di I° Grado di Lanzara
  •   Plesso :Scuola Primaria di Lanzara
  •   plesso :Scuola primaria di Trivio-Codola
  •   Plesso :Scuola dell’Infanzia di Lanzara
  •   Plesso: Scuola dell’Infanzia di Castelluccio




         Plesso: Scuola Secondaria I
                   °Grado                Plesso: Scuola Primaria di Lan-
              Via: Calvanese,22          zara
                                                  Via : Ferrentino
                                                 Tel : 081- 5162380
            Tel e Fax 081-5612111
       Plesso : Scuola Primaria di Tri- Plesso Scuola dell’Infanzia di
                  vio –Codola                       Lanzara
                Via: Paterno 17                  Via Ferrentino
               Tel 081-5161471         Tel : 081-5162380




                                            Plesso Scuola dell’Infanzia di
                                                     Catelluccio
                                                Via: Mons. Grimaldi
                                                   Tel 081-952209




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7




L’Istituto Comprensivo“Autonomia 84” di Lanzara nato dal 1 settembre 2000 in
seguito ai processi di riordino e razionalizzazione della rete scolastica, e di autono-
mia organizzatia e didattica(legge 59/97), comprende:

      la Scuola dell’Infanzia di Castelluccio,
      la Scuola dell’Infanziadi Lanzara,
      la Scuola Primaria di Trivio-Codola ,
      la Scuola Primariadi Lanzara e la
      la Scuola Secondaria di I° grado di Lanzara

Presso la Scuola Secondaria di I°grado sono situati gli uffici di Dirigenza scolastica e
amministrativa .

Analisi del contesto economico e socio-culturale

Origini storiche
I primi abitanti delle terre di Castel San giorgio , di cui Lanzara ne è una delle mag-
giori frazioni, possono essere fatte risalire ai primitivi insediamenti osco-sarrasti,
poi greco-etruschi, romani ed infine longobardi.
Nel corso delle guerre puniche il paese fu attraversato da Annibale presso la Monta-
gna spaccata, da allora denominata” il Passo dell’Orco”(dal nome che fu dato al san-
guinoso Annibale) e per un certo periodo le sue truppe stanziarono per un certo perio-
do di tempo presso i vari casali che oggi sono frazioni superiori ed inferiori , come di-
mostrato dagli antichi resti del castrum che ancora si erge sulla collina alle spalle del
paese.
Castel Sangiorgio ha vissuto brillantemente in epoca romana grazie alla riconoscenza
del Senato romano per aver cercato di arrestare Annibale, il Medioevo ed il Rinasci-
                                            7
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mento a cui possone essere fatte risalire le splendide Chiese di San Salvatore, Santa
Barbara,Santa Maria a Castello e tutta una serie di edifici che ne provano lo splendore
storico e culturale. Non solo il centro storico, Castel San Giorgio è caratterizzata da
vicoli, stradine, salite a gradoni (i cosiddetti pendini) abbarbicati fino alla montagna.
Particolarmente interessante è il "1° pendino Lombardi", dominato da un tempietto
con un realistico Crocifisso, il quale conduce sino ad una sorta di "cittadella
religiosa" formata dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dalla Congrega dell'Im-
macolata Concezione" e dal "Monastero delle Suore Crocifisse Adoratrici dell'Euca-
restia". Sempre nel centro storico, sono di rilievo i "Vicoli di Casa Izzo". Caratteristi-
ci vicoli poi si trovano soprattutto nella frazione di Lanzara ("vicolo degli
Scalpellini" e "vicolo Setteventi"), ma anche in altre frazioni.
Castel San Giorgio è stato al centro di ogni avvenimento che ha riguardato il territo-
rio nocerino sarnese, proprio a causa della sua posizione "cerniera" tra l'Agro e l'Irno.



Posizione geografica
Geograficamente inserito al centro della valle del Sarno, il paese di Castel San Gior-
gio che si estende per 13,63 km , è posto a 90m s.l.m. e dista dal capoluogo di pro-
vincia 19 km.
Caratterizzato dalla presenza di colline di tipo calcareo-dolomitico e da una zona pia-
neggiante di formazione sedimentaria, il territorio è stato classificato fra quelli che
presentano un rischio sismico medio. Il paese è attraversato dal torrente Solforano,
che inonda frequentemente arrecando notevoli danni.
La collocazione geografica e la presenza di un casello dell’autostrada A30 rendono
facili e veloci i collegamenti con i principali centri della Campania.
Economia e società
Una recente indagine statistica ha rilevato un basso tasso di disoccupazione dei padri;
e molte donne sono assorbite come lavoratrici stagionali delle aziende conserviere del
territorio.
Il paese,inoltre, è sede di importanti opifici di rinomanza nazionale ed internaziona-
le nel settore delle industrie conserviere, della lavorazione della banda stagnata, non-
ché di produzione di prodotti artistici in
ceramica.
Notevole il terziario, come si evince dalla presenza di numerosi negozi, supermercati,
piccole
aziende artigianali, pizzerie, bar.
Anche il tasso di scolarizzazione continua ad innalzarsi;infatti risulta in notevole au-
mento il numero di coloro che hanno terminato gli studi conseguendo un diploma di
scuola secondaria.
 Sul territorio sono presenti diverse associazioni a carattere sportivo-ricreativo e so-
cio-culturale.


                                            8
9

Il Comune offre iniziative di supporto alle famiglie, attività formative e culturali du-
rante l’anno e, in estate, attività ludico associative per i ragazzi della primaria e della
secondaria di I grado (“Estate insieme”).
La Parrocchia affianca la famiglia e la scuola nell’educazione morale e civile soprat-
tutto dei ragazzi e degli adolescenti.




La scuola
La scuola si collega con la realtà locale e con essa interagisce promuovendo la parte-
cipazione e
garantendo la trasparenza delle sue azioni
Il nostro Istituto che accoglie gli alunni dalla Scuola dell’Infanzia sino alla Scuola Se-
condaria di I°grado , fa dell’istituzione scolastica il principale ente formativo del ter-
ritorio, centro di ritrovo , di accoglienza per gli alunni che vengono seguiti nella loro
crescita con progetti curriculari ed extracurriculari elaborati in base alle esigenze del
territorio ed agli interessi dimostrati dagli stessi allievi, e di orientamento per la scelta
del successivo percorso di studi anche in relazione all’avviamento professionale.




                                             9
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FINALITÀ E STRATEGIE
Secondo le Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative
nelle Scuole dell'Infanzia (allegato A al DL n. 59/2004) "la Scuola dell'infanzia con-
corre all'educazione armonica e integrale dei bambini e delle bambine che, attraverso
la famiglia, scelgono di frequentarla, nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evo-
lutivi, delle capacità, delle differenze e dell'identità di ciascuno, nonché della respon-
sabilità educativa delle famiglie.[…] La scuola dell'infanzia è un ambiente educativo
di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo di svi-
luppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell'agire relazio-
nale, dell'esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte
dei bambini".

Alla Scuola Primaria è invece affidato il compito di sviluppare la personalità di cia-
scun alunno, nel rispetto delle diversità individuali e "di far acquisire e sviluppare le
conoscenze e le abilità fino alle prime sistemazione logico-critiche, di far apprendere
i mezzi espressivi, ivi inclusa l'alfabetizzazione in almeno una lingua dell'Unione Eu-
ropea (inglese) oltre la lingua italiana, di porre le basi per l'utilizzazione di metodolo-
gie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi,
di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di
educare ai principi fondamentali della convivenza civile.” (Art. 5 D.L. 59/2004).

Nell'articolo 9 dello stesso D.L. si parla invece delle ”Finalità della scuola seconda-
ria di I° grado” . Essa “ è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e
al rafforzamento delle attitudini all'interazione sociale; organizza ed accresce, anche
attraverso l'alfabetizzazione e l'approfondimento nelle tecnologie informatiche, le co-
noscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione so-
                                            10
11

ciale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversi-
ficazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell'al-
lievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le
competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli al-
lievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di for-
mazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell'Unione europea; aiuta ad
orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione.”




In particolare le finalità specifiche del nostro Istituto sono queste:




                                            Partendo dalle esigenze degli alunni, delle loro
                                            famiglie e dai bisogni della società




Partendo dalle esigenze degli alunni, delle loro
famiglie e dai bisogni della società




                                          con un impiego delle risorse della Scuola e del
                                          Territorio,




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utilizzando una didattica laboratoriale, attiva e
sperimentale, nel rispetto dei contenuti di pro-
gramma, con strumenti innovativi per la formazione
  Il nostro Istituto pone le basi                di un cittadino europeo capace di par-
 tecipare positivamente al percorso di sviluppo della società moderna e promuove cul-
 tura nel territorio mediante tre progetti portanti del Piano dell’Offerta Formativa:

 1.Pensare, conoscere e comunicare
 Ø  per creare negli alunni consapevolezza ed autonomia nei processi di apprendi-
  mento
 Ø per creare una solida base culturale e di conoscenze
 Ø per promuovere e favorire la cultura della scienza e della tecnica, indispensabile
  per l'inserimento nella società contemporanea
 Ø per promuovere e favorire la cultura della comunicazione attraverso l'apprendi-
  mento dei linguaggi verbali e non verbali, delle lingue comunitarie e dei linguaggi
  multimediali

 2.     Star bene con se stessi, a scuola, nella comunità, nel territorio
 Ø       per favorire la consapevolezza di sé e uno sviluppo armonico della personalità
 Ø       per favorire l’orientamento formativo, anche attraverso il collegamento con i di-
      versi ordini di Scuola e la pluralità delle esperienze realizzate
 Ø       per favorire il successo scolastico di ogni allievo
 Ø       per educare alla legalità (rispetto delle norme generali, stradali…), alla solida-
      rietà e all'accettazione reciproca, nel rispetto dei diritti e nell’accettazione dei do-
      veri
 Ø       per educare alla salute, anche attraverso la pratica sportiva
 Ø       per educare alla conoscenza dell’ambiente e ad un utilizzo consapevole delle
      sue risorse

      3.   Costruire una scuola di qualità, promuovere cultura nel territorio

 L




                                                    avendo come cardini l'aggiornamento professio-
                                                    nale e la progettualità




 A definizione di tali progetti è il risultato di un percorso di ricerca realizzato nel corso
                                               12
13

degli anni grazie alle professionalità specifiche di tutte le componenti e portato a
compimento dall’Autonomia scolastica di cui le scuole sono dotate.

Tale scelta connota la fisionomia dell’Istituto dando conto anche delle attività che nel
tempo hanno caratterizzato l’azione didattica, la formazione del personale, la ricerca
didattico-educativa, l’organizzazione, l’amministrazione e i rapporti con il complesso
degli enti, delle associazioni e di tutte le risorse presenti nel Territorio in cui la Scuo-
la opera.




                                            13
14




                                L’offerta formativa

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI GENERALI
Coerentemente a quanto enunciato dalle finalità istituzionali della scuola, l’azione di-
dattica persegue obiettivi
- unitari (trasversali e interdisciplinari), riconoscendo nei singoli ambiti disciplinari
   la presenza di valori formativi rivolti alla crescita globale della persona,
- specifici (curricolari e disciplinari), costituendo in ciascun ambito e disciplina per-
   corsi didattici orientati all’acquisizione ed al rinforzo dei contenuti e delle compe-
   tenze specifiche dei diversi saperi,
- operativi (aspetti teorici e aspetti applicativi delle discipline), per valorizzare le
   potenzialità e le capacità di ogni studente.
                                             
Pertanto la programmazione didattica annuale, periodica e settimanale/giornaliera si
muove nella triplice direzione
- dell’unitarietà, promuovendo il passaggio graduale dall’esperienza alla compren-
   sione ed al giudizio critico,
- della disciplinarità, passando dalla prima alfabetizzazione all’acquisizione di ele-
   menti di analisi, sintesi, valutazione critica dei contenuti,
- dell’operatività, sottolineando nelle discipline di apprendimento la pari dignità
   del momento teorico con quello applicativo.

PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI EDUCATIVI
La visione integrale della persona, che anche le Nuove Indicazioni pongono al centro
dell’azione didattica, esige la personalizzazione della programmazione e degli inter-
venti, nella duplice direzione di
- costruire i percorsi personali di crescita e di apprendimento dei ragazzi tenen-
   do conto delle loro doti, capacità, difficoltà, limiti;

                                           14
15

-  confermare e mantenere integro il valore dell’appartenenza a un gruppo, nel
   quale si devono interiorizzare le norme della convivenza civile e democratica e si
   sperimentano i valori irrinunciabili della solidarietà e della cooperazione.
Sempre in ottemperanza a questi due criteri pedagogici, il Collegio docenti ha delibe-
rato di mantenere nel gruppo docente operante nella sezione/classe il soggetto che
condivide nella piena collegialità tutte le responsabilità educative nei confronti di
ciascun gruppo classe e di ciascun alunno.




LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Concretamente l’identificazione degli obiettivi da perseguire avviene perciò a livello
-di Istituto( Collegio Docenti) dove si definiscono le scelte valoriali, gli indirizzi di-
dattici ed organizzativi, nel rispetto dei vincoli normativi ed amministrativi e utiliz-
zando opportunamente le risorse disponibili: tutto ciò costituisce il contenuto del
POF;
-di classe/sezione (team modulo e consigli di classe) curando l’unitarietà ed integrali-
tà dell’intervento educativo e nello stesso tempo la trasversalità e organicità dell’azio-
ne didattica disciplinare:
-di ambito disciplinare (gruppi di “classi parallele” ) assicurando la specificità del-
l’azione didattica nei singoli ambiti, l’omogeneità dei percorsi didattici pur nella dif-
ferenza delle esigenze tra diverse classi e gruppi, la continuità negli snodi temporali,
soprattutto nei passaggi di classe e di ordine di scuola.


DISCIPLINE E CAMPI D’ESPERIENZA NEL CURRICOLO DI BASE

Per la SCUOLA DELL’INFANZIA, l’attività educativa ruota intorno a cinque
campi d’esperienza:

      a. il sé e l’altro
      b. il corpo in movimento
      c. linguaggi, creatività, espressione
      d. i discorsi e le parole

                                           15
16

           e. la conoscenza del mondo
     Tali campi non sono tuttavia legati ad uno specifico monte ore in quanto rappresenta-
     no i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino in un contesto flessibile.




                                      SCUOLA PRIMARIA

      I anno                    I biennio                             II biennio
  classe PRIMA     Classe SECON-       Classe TERZA      classe QUARTA       classe QUINTA
                           DA
       30 ore             30ore           30ore             30 ore          30 ore
  9 h italiano     9 h italiano    8 h italiano      9 h italiano     8 h italiano
 2h storia        2h storia      2h storia         2h storia       2h storia
 1h geografia  1h geografia      1h geografia      1h geografia    1h geografia
                                                                 
1h Cittadinanza e  1h Cittadinan- 1h Cittadinan-  1h Cittadinan-1h Cittadinanza e
 Costituzione       za e            za e              za e           Costituzione
                  Costituzione  Costituzione  Costituzione
 5h Matematica                                                     5h Matematica
                   5h Matematica 5h Matematica  5h Matematica
 2 h Scienze                                                        22 h Scienze
                   2 h Scienze     2 h Scienze      2 h Scienze
 2 h L2 (ingle-                                                     33 h L2 (inglese)
                   2 h L2 (ingle- 3 h L2 (inglese)  3 h L2 (ingle-
   se)                                                                1 h tecnologia
                     se)           1 h tecnologia      se)
 1 h tecnologia                                                      2h arte e im-
                   1 h tecnologia 2h arte e imma-  1 h tecnologia
 2h arte e im-                                                         magine
                   2h arte e im-  gine              2h arte e im-
   magine                                                             1h Musica
                     magine         1h Musica          magine
 1h Musica                                                           2h Scienze mo-

                                              16
17

 2h Scienze         1h Musica         2h Scienze mo-  1h Musica               torie e sportive

  motorie e spor- 2h Scienze           torie e sportive  2h Scienze         2 2h I.R.C.

  tive                 motorie e spor- 2 2 h I.R.C.        motorie e spor-

 2 h I.R.C.           tive                                tive

                      2 h I.R.C.                           2 h I.R.C.



                              SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO


                    I anno                                 I biennio
              classe PRIMA                Classe SECONDA                 Classe TERZA
            30 ore settimanali            30 ore settimanali            30 ore settimanali

     5 ore italiano +approf. di  5 ore italiano +approf.  1 5 ore italiano +ap-
         narrativa                      di narrativa                prof. di narrativa
         2ore storia                   2ore storia                2ore storia
         2 ore geografia               2 ore geografia            2 ore geografia
        1 ora Cittadinanza e          1 ora Cittadinanza e       1 ora Cittadinanza e
              Costituzione                  Costituzione               Costituzione
                                                                
     4 ore matematica               4 ore matematica             4 ore matematica

     2 ore scienze                  2 ore scienze                2 ore scienze

     3 ore L2 (inglese)             3 ore L2 (inglese)           3 ore L2 (inglese)

     2 ore di L2 (francese)         2 ore di L2 (francese)       2 ore di L2 (francese)

     2 ore tecnologia               2 ore tecnologia             2 ore tecnologia

     2 ore arte e immagine          2 ore arte e immagine        2 ore arte e immagine

     2 ore musica                   2 ore musica                 2 ore musica

     2 orescienze motorie e         2 orescienze motorie e       2 orescienze motorie

         sportive                       sportive                    e sportive
                                                17
18

 1 ora I.R.C.                               1 ora I.R.C.                         1 ora I.R.C.

 Tempo scuola: ore 8,15-13,15 dal lunedì al sabato

                                  Classi a tempo prolungato : IA-IIA


                 I anno                                                   I biennio
          classe PRIMA                           Classe SECONDA                          Classe TERZA
        36 ore settimanali                       36 ore settimanali
 15ore                                      15ore
  italiano-storia-geografia-                 italiano-storia-geografia-
                                                                        1
 cittadinanza e costituzione-               cittadinanza e costituzio-
 narrativa-mensa                            ne-narrativa-mensa

 9 ore matematica-scienze-                  9 ore matematica-scienze-
 mensa                                      mensa

 3 ore L2 (inglese)                       3 ore L2 (inglese)

 2 ore di L2 (francese)                   2 ore di L2 (francese)

 2 ore tecnologia                         2 ore tecnologia

 2 ore arte e immagine                    2 ore arte e immagine

 2 ore musica                             2 ore musica

 2 orescienze motorie e                   2 orescienze motorie e

   sportive                                   sportive

 1 ora I.R.C.                               1 ora I.R.C.

 Tempo scuola: 8,15-13,15 nei giorni di martedì,mercoledì,venerdì ,sabato
                       8,15-17,15 nei giorni di lunedì e giovedì

 Per gli specifici obiettivi disciplinari si rimanda alla programmazione didattica predisposta dai gruppi di docenti
 d’ambito all’inizio dell’anno scolastico; il raggiungimento di tali obiettivi viene costantemente monitorato attra-
 verso coerenti attività di verifica.
 Gli alunni, i cui genitori optano per la proposta formativa della scuola, comprensiva dell’offerta facoltativo/op-
 zionale, svolgono attività di laboratorio deliberate dal collegio dei docenti, tenendo conto delle priorità formative
 individuate e delle risorse offerte dalla scuola .

                                                          18
19




OBIETTIVI TRASVERSALI


La SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO dell’Istituto Comprensivo di Lanza-
ra riguardo gli obiettivi trasversali d’ordine cognitivo, disciplinare, affettivo e sociale,
si propone di raggiungere i seguenti traguardi:



  L’alunno deve:
                       saper sviluppare competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione
  indispensabile per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti
  culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio.




                                    -Conoscere i momenti fondamentali della storia italiana dal-
  le forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla forma-
  zione della Repubblica

  -Conoscere i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea.
  -Conoscere i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica, alla ri-
  voluzione industriale, alla globalizzazione.
  _-Percepire, descrive e rappresentare forme relativamente complesse, relazioni e strutture che
  si trovano in natura o che sono state create
   Consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare (ad esempio sa utilizzare i
  concetti di proprietà caratterizzante e di definizione)
  Sa sostenere le proprie convinzioni, portando esempi e contro-esempi adeguati ed argomen-
  tando attraverso concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le
  conseguenze logiche di una argomentazione corretta.
  Valutare le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la coe-
  renza tra esse e le conoscenze che ha del contesto, sviluppando senso critico.
  -Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in ter-
  mini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il
  controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.




                                                  19
20




La SCUOLA PRIMARIA dell’Istituto Comprensivo di Lanzara di Castel San Gior-
gio riguardo agli obiettivi trasversali d’ordine cognitivo, disciplinare, affettivo e so-
ciale, si propone di raggiungere i seguenti traguardi:

    L’alunno deve
      - dimostrare interesse e curiosità per le proposte didattiche

    L’alunno deve
       - manifestare un adeguato livello di autostima e fiducia in sé
       - essere in grado di relazionarsi in modo positivo con l’adulto e i compa-
       gni
       - saper organizzare tempi e modalità del proprio lavoro
        - dimostrare spirito di iniziativa e capacità decisionale
        - sapersi applicare con impegno e continuità nello studio
        - rispettare le fondamentali regole della convivenza a scuola
        - assumere responsabilità personali e sociali

    L’alunno deve
      - ascoltare e osservare
      - concettualizzare e organizzare nella memoria i contenuti dell’apprendi-
mento
      - collegare informazioni e apprendimento
       - rielaborare personalmente gli apprendimenti
        - esprimersi e comunicare in modo adeguato agli scopi, al contesto, all’in-
terlocutore
       - esprimere posizioni critiche e valutazioni personali

    L’alunno deve acquisire padronanza
      - delle fondamentali conoscenze delle discipline
      - delle fondamentali procedure e metodologie disciplinari
      - degli specifici linguaggi disciplinari



È utile ribadire quanto sia perciò fondamentale che, all’interno dei Piani di Studio
Personalizzati, le scelte metodologiche, i contenuti e le attività proposte assumano un
preciso valore formativo che riguardi la crescita e lo sviluppo globale dell’alunno.



                                           20
21




La SCUOLA DELL’INFANZIA dell’Istituto Comprensivo di Lanzara di Castel
San Giorgio, come enunciato nelle Indicazioni per il Curricolo, si propone di raggiun-
gere i seguenti traguardi di sviluppo, di carattere trasversale:

Identità:

    Il bambinodeve
     - imparare a star bene in un ambiente sociale allargato
     - sentirsi sicuro nell’affrontare nuove esperienze
     - imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuto come persona unica
     - sperimentare diversi ruoli.




Autonomia:

    Il bambinodeve
     - interpretare e governa il proprio corpo
     - partecipare alle attività nei diversi contesti
     - aver fiducia in sé e si fida degli altri

       -    provare piacere nel fare da sé e nel chiedere aiuto
       -    esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni
       -    esplorare la realtà
       -    comprendere e rispetta le regole della vita quotidiana
       -    assumere atteggiamenti sempre più responsabili.

Competenza:

    Il bambino:
     - impara a riflettere sulle esperienze
     - descrive la propria esperienza e la traduce in tracce personali
     - sviluppa l’attitudine a fare domande, riflettere e negoziare i significati

Cittadinanza

    Il bambino deve
     - scoprire gli altri ed i loro bisogni
     - gestire i contrasti attraverso regole condivise
                                              21
     - sperimentare la relazione ed il dialogo
     - esprime il proprio pensiero ed è attento a quello altrui.
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La progettazione del curricolo
                                                      • Progettazione D’ Istituto (Pof)
                                                       • Progettazione Dipartimentale
                                                 (Programmazione Per Macro-Ibiettivi)
                                                            • Progettazione Docente
                                                          (Programmazione Annuale)
                                                     • Progettazione Extracurriculare


Per ciascun ambito disciplinare o materia di studio sono stati definiti macro – obiet-
tivi disciplinari elaborati per classi parallele tendenti al raggiungimento dei traguardi
formativi nazionali.

Il curricolo di classe,invece, è stato sviluppato attraverso la definizione di obiettivi
specifici di apprendimento,attività , contenuti e metodologie, in relazione ai bisogni
forativi di ciascun gruppo classe ed in relazione a specifici percorsi individualizzati di
recupero e/o di potenziamento.

Le verifiche e le prove di valutazione, in itinere e finali, saranno elaborate in base agli
obiettivi generali programmati(macro obiettivi) usando parametri , criteri e tipologie
di prove elaborate dalla Commissione dei dipartimenti disciplinari e condivise per
l’approvazione , in sede di Collegio Docenti.

La programmazione didattica annuale, periodica e settimanale/giornaliera si muoverà
nella triplice direzione
     •      della disciplinarità, passando dalla prima alfabetizzazione all’acquisizione
         di elementi di analisi, sintesi, valutazione critica dei contenuti,
     •       dell’unitarietà, promuovendo il passaggio graduale dall’esperienza alla
         comprensione ed al giudizio critico,
     • dell’operatività, sottolineando nelle discipline di apprendimento la pari digni-
         tà del momento teorico con quello applicativo.

La visione integrale della persona esige,inoltre, la personalizzazione della program-
mazione e degli interventi, nella duplice direzione di
    •     costruire i percorsi personali di crescita e di apprendimento dei ragazzi te-
        nendo conto delle loro doti, capacità, difficoltà, limiti;
    •      confermare e mantenere integro il valore dell’appartenenza a un gruppo,
        nel quale si devono interiorizzare le norme della convivenza civile e demo-

                                            22
23

           cratica e si sperimentano i valori irrinunciabili della solidarietà e della coope-
           razione.




Il curricolo ed i progetti

L’attività d’insegnamento si sviluppa intorno al curricolo fondato su obiettivi forma-
tivi di carattere disciplinare e interdisciplinare, cui si affiancano periodicamente svi-
luppi modulari generati da eventi forti o integrazioni che si rendono necessarie per
rendere l’intenzionalità educativa più aderente ai bisogni del bambino e del territorio
d’appartenenza.
A tale proposito si ribadisce perciò che le attività progettuali che sono inserite nell’of-
ferta formativa vogliono essere una risposta qualificata sul piano didattico e formati-
vo ai bisogni educativi riscontrati.


Progetti scolastici


Hanno l'obiettivo di incrementare la dimensione scolastica dell'istruzione attraverso
la cooperazione su qualunque tema di interesse comune.

E' importante

   •   che gli alunni siano coinvolti in ogni fase del progetto
   •   che sia favorito l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunica-
       zione
   •   che si lavori in gruppo e in modo interdisciplinare
   •   che si decida quale sarà il risultato concreto del progetto
   •   che siano previsti il monitoraggio e la valutazione del progetto

       .

In fase di programmazione è bene ricordare

   •   che durante il progetto è possibile realizzare anche delle uscite didattiche ma
       queste attività vanno programmate contestualmente al progetto e inserite nel
       modulo di programmazione




                                              23
24




MONITORAGGIO/VALUTAZIONE
Il processo di monitoraggio/valutazione prevede la realizzazione delle seguenti attivi-
tà:
t individuazione dei macrobiettivi di valutazione e strutturazione del sistema di Mo-
    nitoraggio e Valutazione di processo
n elaborazione di strumenti per la rilevazione delle variabili individuate quali indi-
    catori di efficacia e della qualità dell’intervento
c rilevazione dati
r analisi dati raccolti
a eventuale ridefinizione(in itinere) dell’offerta formativa
r attivazione di processi di miglioramento
a stesura di un report finale



Pianificazione di una progettazione esecutiva

   •   elaborazione calendario attivita’
   •   stipula contratti o convenzioni
   •   diffusione calendario attivita’
   •   attivita’ extracurriculare
   •   monitoraggio in itinere e prima validazione
   •   attivita’ extracurriculare
   •   monitoraggio finale
   •   monitoraggio soddisfazione utenti
   •   validazione finale


La verifica della progettazione consiste in un controllo del progetto (documento) al
fine di accertarne la coerenza con gli elementi in entrata e la completezza del docu-
mento stesso. tale controllo deve essere verbalizzato.
In ogni progetto devono essere presenti i seguenti elementi:
   • obiettivi misurabili
   • informazioni sulle modalita’ di erogazione del servizio: caratteristiche del ser-
       vizio (chi, cosa, come e quando)
   • informazioni sulle risorse necessarie
   • criteri di accettazione (cosa deve produrre come minimo)

                                          24
25




Controlli della progettazione: Validazione

La validazione e’ un controllo finalizzato a valutare quanto un progetto e’ “funziona-
le” per l’utente rispetto alla sua erogazione. tale controllo deve essere verbalizzato.
Nei servizi la validazione viene effettuata durante l’erogazione del servizio attraverso
monitoraggi intermedi, ed alla fine con monitoraggi di fine quadrimestre, valutazione
finale, soddisfazione utenti.
 La validazione del POF avviene nell’ultima riunione del collegio docenti a fine anno
scolastico in cui devono essere valutati tutti i servizi offerti dall’istituto e l’efficacia
dei processi amministrativi




Ampliamento dell’Offerta formativa : progetti curriculari ed extracurriculari



   Scuola Secondaria di I° grado
   • Giochi sportivi Studenteschi:
     classi I –II-III sez.A-B-C-D
     Prof. Testa Domenico
     finanziato MIUR

   • Avvio lingua francese:
     classi:I sez. A-B-C
     20 ore
      Prof.ssa Pisanti Carmela

   • Recupero di Francese:
     Classi II –III D
     20 ore
     Prof.ssa Sergio Maria Giovanna

   • Ceramica artistica e tradizionale campana
     Classi II –III gruppo 8 alunni
     64 ore funzionali
     Prof.ssa Greco Laura
                                            25
26


• Recupero di Matematica
  classi I-II-III sez. A-B-C-D
  20 ore
 Prof. Colavolpe Rosa

• Il cineforum per l’Unità d’Italia
  classi III sez. A-B-C-D
  12 ore di docenza
  24 funzionali (per un totale di 36 ore di presenza docente )
  Prof.Fasolino Lucia-Alfano Rachele-Fiorillo Carla

• Avvio di Lingua Inglese
  Classi I A-B-C
  20 ore
  Prof. Celentano Giovanna

• Unità d’Italia i 150 anni….
  Tutte le classi e sezioni
  30 ore
  Prof.sse:Fasolino Lucia-Alfano Rachele

• Unità d’Italia i 150 anni…(teatro)
  Classi I-II-III sez A-B-C-D
  30 ore
  Prof. Iemma Antonetta


• Latino
  classi II –III sez. A-B-C-D
  25 ore
  Prof. Iemma Antonetta

• A scuola d’Informatica
  classi III sez. A-B-C
  40 ore
  Prof. Rocco Alessandro-Testa Domenico




                                     26
27




Scuola Primaria di Lanzara e di Trivio
• Unità d’Italia, i 150 anni…
  classi III sez. A-B di Lanzara
  90 ore per ciascun docente
  Ins:Galluzzo Anna Maria-Fimiani Anna-Schiavi Stefania

• Musica Maestro 5
  classi III A-B
  60 ore per ciascun docente
  Ins:Galluzzo Anna Maria-Fimiani Anna-Schiavi Stefania

• Unità d’Italia i 150 anni…
  Classe V A di Trivio
  25 ore
  Ins. D’Arco Agnese

• Nel paese dei balocchi
  Classi I-IV sez. A di Trivio
  84 ore
  Ins. Maniglia Rosanna-Califano Deborah-Claps Concetta


• Natale di note, note di Natale
  Classe I sez A di Trivio
  20 ore per ciascun docente
  Ins. Maniglia Rosanna – Claps Concetta

• La scuola a casa, a casa con la scuola
  Istruzione domiciliare
  20 ore per ciascun docente
  Ins. Picarella Anna Maria –Claps Concetta



Scuola dell’Infanzia
• Unità d’Italia, i 150 anni…

                                  27
28

    Tutti gli alunni di tutte le sezioni di Castelluccio-Lanzara
    300 ore per ciascun docente
     Ins.Concetti-Di Martino-Picarella-Toriello-Barba-Federico-Grimaldi
    Aliberti-Farese-Licordari-D’Aiuto-Fondarini-Calabrese

Progetti curriculari
   Scuola Secondaria di I° grado

  • Progetto Bullismo
    Protocollo d’Intesa con il Comune di Castel San Giorgio
    Classi I

  • Progetto Prevenzione del Tabagismo
   Classi II III

  • PQM: Progetto Qualità e Merito
    classe IB


  Scuola Primaria

  • Integrazione e multimedialità
    Classi III sez A –B di Lanzara
    Ins. Fimiani-Schiavi

  Scuola dell’Infanzia
  • Carnevale : Divertiamoci riciclando
    Tutte le classi e sezioni di Lanzara e Trivio
    Tutti i docenti delle sezioni




                                       28
29




Prgramma Operativi Nazionali

OBIETTIVO C                        Scuola                ore
 Migliorare i livelli di competen-
ze dei giovani
 C1 azioni


Informaticando e….oltre( I Corso) Scuola secondaria      30 h
                                  Classi I - II
Informaticando e….oltre( II Cor-     Scuola secondaria   30 h
so)                                  Classi II
English for you                      Scuola secondaria   30 h
                                     Classi I
English for you…again (I corso )     Scuola secondaria   30 h
                                     Classi II
English for you…again                Scuola secondaria   30 h
                                     Classi II
E=mc 2                               Scuola secondaria   30 h
                                     Classi III
Volli e, sempre volli, fortissima-   Scuola secondaria   50 h
mente volli                          Classi II -III




                                          29
30




OBIETTIVO C                        Scuola             ore
Migliorare i livelli di competenze
dei giovani
C1 azioni

IC 3 PLUS                         Scuola secondaria   30 h
                                  Classi III


Un Pc per amico                   Scuola Primaria     30 h
(I corso )                        Classi IV


Un Pc per amico                   Scuola Primaria     30 h
(I I corso )                      Classi IV


Yes we can (I corso)              Scuola Primaria     30 h
                                  Classi V


Yes we can (II corso)             Scuola Primaria     30 h
                                  Classi V




                                      30
31


        Anche quest’anno la nostra scuola, accogliendo la possibilità offertaci dai Fon-
di Strutturali europei 2007-2013, si sta muovendo per offrire alla comunità scolastica
tutta, la possibilità di ampliare l’orizzonte culturale dei nostri ragazzi.
La situazione della scuola nel nostro Paese presenta aspetti fortemente critici in base
alle recenti indagini internazionali, rivelando, in diverse situazioni, soprattutto al Sud,
elementi di vera e propria emergenza.
Per rispondere a questa emergenza il Ministero ha deciso di promuovere il Progetto
Nazionale Qualità e Merito (PQM) per il potenziamento degli apprendimenti nell'area
logico-matematica - e quest'anno anche nell'area linguistico-letteraria - in vista delle
rilevazioni internazionali OCSE-PISA e TIMMS, concepito prendendo spunto da di-
verse esperienze internazionali significative le cui finalità possono essere sintetizzate
in:

         migliorare la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento, utilizzan-
          do diversi strumenti e diffondendo competenze professionali e best-practi-
          ces;
         aumentare la responsabilizzazione delle scuole sull'apprendimento attra-
          verso la misurazione dello stesso con esami nazionali standard, una maggio-
          re trasparenza sui risultati e il collegamento fra risultati e incentivi;

         sviluppare e diffondere nelle scuole un sistema di misurazione e di valu-
          tazione mirato al miglioramento del sistema educativo, costruendo un siste-
          ma di test nazionali standard in linea con le migliori pratiche internazionali;

         sviluppare e diffondere un sistema di coaching innovativo per migliorare
          la didattica:

                   che tenga conto dei risultati della valutazione per predisporre inter-
                    venti mirati;

                   che includa il miglioramento della qualità del curricolo sia dal pun-
                    to di vista dei contenuti sia sotto l'aspetto metodologico e didattico
                    (in altre parole, se una delle aree di debolezza è la logica o l'appli-
                    cazione pratica della matematica, bisogna intervenire anche sulle
                    fasi a monte che consentano l'acquisizione di tali competenze);

                   che incida sulle competenze metodologiche e didattiche dei docenti
                    mediante un potenziamento della formazione in servizio.

                   Creare una nuova modalità di verifica/valutazione centrale per
                    definire gli obiettivi di miglioramento dell'efficacia del sistema
                    scolastico ed avviare un vero processo di autonomia responsabile.


                                            31
32

A tale progetto il nostro Istituto partecipa con le classi prime sez. B - C della se-
condaria di I° con la matematica al fine di offrire un insegnamento e un appren-
dimento di qualità.


Il PQM rafforza ed integra gli approcci finora sperimentati in quanto mira a creare un
ciclo virtuoso che parta dall'utilizzo dei risultati di una valutazione esterna degli ap-
prendimenti per elaborare un'autodiagnosi e progettare, sia per gli studenti che per i
docenti, azioni formative più mirate e fondate su metodologie innovative.

In merito, si sottolinea la particolare rilevanza del progetto in ordine proprio alla va-
lenza che viene attribuita alla valutazione ed all'utilizzo, nell'ambito della stessa, di
prove standard nazionali messe a disposizione dall'INVALSI sulla base del fra-
mework adottato dal Servizio Nazionale di Valutazione (SNV).

L'analisi dei risultati consente quindi di elaborare interventi mirati di supporto non
solo per gli alunni, ma anche per i docenti, che vengono assistiti nella loro attività di-
dattica secondo una metodologia di "formazione sul campo", legata strettamente al-
l'attività didattica in aula e tesa ad incidere sui comportamenti professionali.
L'articolazione complessiva del progetto PQM è da intendersi di "lungo periodo" e
prevede tre cicli fondamentali di attuazione.




Nell’ ambito dei PON-FSE-2007 IT 05 1 PO 007 "Competenze per lo sviluppo" , alcuni docenti
della scuola secondaria I° sono impegnati in corsi di formazione a distanza e precisamente nei pro-
getti:MATEMATICA corso 1 MAT@BEL
     LINGUA,LETTERATURA E CULTURA NELLA DIMENSIONE EUROPEA: LINGUE STRANIERE




                              Eventuali annotazioni



                                                32
33




Criteri di verifica e valutazione delle competenze e della
                          condotta




                            33
34

Standard di livello relativo all’attribuzione dei voti in sede di scrutinio

Voto 9-10:
   Possiede conoscenze complete organiche, approfondite ed ampliate in modo perso-
nale. Evidenzia capacità di comprendere, applicare, eseguire, giustificare e motivare
concetti, di trovare procedimenti e strategie originali in situazioni complesse e nuove
di apprendimento.


Voto 8
Possiede conoscenze complete della disciplina. Evidenzia capacità di comprendere,
applicare, eseguire, formalizzare, giustificare e motivare concetti in situazione diver-
se e nuove di apprendimento.


Voto 7
Possiede buone conoscenze. Evidenzia capacità di comprendere, applicare, eseguire,
formalizzare, giustificare e motivare concetti in situazione note o simili di apprendi-
mento.


Voto 6
Possiede conoscenze essenziali.
Evidenzia capacità di comprendere, eseguire e giustificare concetti e procedimenti in
situazioni semplici e simili di apprendimento

Voto 5
Possiede conoscenze parziali. Evidenzia capacità di comprendere, eseguire e giustifi-
care concetti e procedimenti in situazioni semplici e guidate di apprendimento.

Voto 4
Possiede conoscenze lacunose degli argomenti di base. Stenta a conseguire anche gli
obiettivi minimi.




                                          34
35

       Criteri per l’attribuzione del voto in condotta

       Rispetto delle perso- Rispetto     della Rispetto del Regolamento
       ne e dei loro ruoli   struttura e delle
                             attrezzature sco-
                             lastiche


       Si distingue per un
       comportamento sem-          Si distingue per un Si distingue nel rispetto del-
Voto   pre responsabile sia        uso sempre corret- l’orario delle lezioni(entrata,
9/10   in classe che nelle at-     to e appropriato uscita, intervallo, palestre...)
       tività integrative ex-      dei locali, delle at-
       tracurricolari(visite       trezzature e del
       guidate manifestazio-       materiale didattico
       ni…)
       Stabilisce     rapporti     Fa uso corretto dei     Rispetta l’orario delle lezio-
Voto   corretti con adulti e i     locali delle attrez-    ni(entrata, uscita, intervallo,
8      coetanei. Adotta un         zature e del mate-      palestre...) nella maggior
       comportamento         re-   riale didattico nella   parte dei casi
       sponsabile in ogni oc-      maggior parte del-
       casione                     le attività


Voto   Stabilisce   rapporti       Fa uso quasi sem- Non sempre rispetta l’orario
7      quasi sempre corretti       pre corretto dei lo- delle lezioni(entrata, uscita,
       con adulti e i coeta-       cali delle attrezza- intervallo, palestre...)
       nei. Adotta un com-         ture e del materiale
       portamento abbastan-        didattico      nella
       za responsabile in          maggior parte del-
       ogni occasione              le attività


Voto   Stabilisce       rapporti   Non sempre fa un Rispetta poco l’orario delle
6      non sempre corretti         uso corretto dei lo- lezioni(entrata, uscita, inter-
       con adulti e coetanei.      cali delle attrezza- vallo, palestre...)
       Adotta un comporta-         ture e del materiale
       mento non sempre re-        didattico
       sponsabile sia in clas-
       se che nelle attività
       integrative extracurri-
       colari,       diventando
       motivo di distrazione
                                          35
       per gli altri
36

                    Visite guidate e viaggi d’istruzione



Le visite guidate e i viaggi di integrazione culturale rappresentano una attività di tipo
didattico e culturale molto importanti nella programmazione educativa di istituto.
Le attività effettuate nell'ambito delle visite e dei viaggi sono, infatti, coerenti con le
finalità, gli obiettivi di tipo cognitivo e socio –affettivo -relazionale e i contenuti ela-
borati nei piani didattici dei singoli Consigli di Classe.
Le visite guidate e i viaggi di istruzione sono proposte dai Consigli di Classe.
Il piano complessivo delle visite proposte dai Consigli di Classe (con i genitori ) ,
previa acquisizione del consenso scritto dei genitori ai quali sarà comunicato il pro-
gramma particolareggiato con le indicazioni delle località, è approvato dal Collegio
Docenti.
La partecipazione dei genitori è ammessa esclusivamente nei casi di particolari , do-
cumentate esigenze di assistenza al trasporto e agli spostamenti di alunni nonché nei
casi di iniziative che richiedano competenze (in riferimento a testimonianze dirette o
competenze professionali specialistiche) e collaborazioni indispensabili e irrinuncia-
bili (in riferimento a ruoli specifici e coerenti nell'ambito degli obiettivi perseguiti)
alla realizzazione delle iniziative. Il tipo di collaborazione richiesta ai genitori deve
essere debitamente motivata e documentata nella richiesta dei Consigli di Classe. La
presenza dei genitori non deve interferire con le attività didattiche ; in ogni caso il
tipo di collaborazione richiesta ai genitori va definita e concordata anticipatamente.
I docenti accompagnatori sono componenti del Consiglio di Classe /consigli di classe
aderente /i.
a) Il numero degli accompagnatori è così determinato:
- visite effettuate nell'arco dell'orario delle lezioni:
due docenti per classein caso di più classi insieme 1 docente ogni 15 /20
- viaggi di uno o più giorni:un (1) docente ogni 15 alunni / 20 alunni , salvo particola-
ri esigenze motivate dal consiglio di classe e concordate con il dirigente .




                                            36
37




Visite guidate e viaggi d’Istruzione
   Programmazione 2010-2011




                 37
38




    Tipologia di Scuola          Sezioni/Classi coinvolte     Luogo e data prevista e durata
    Scuola dell’Infanzia         Sez.A-B di Castelluccio              Agriturismo
                                 Sez A-B-C di Lanzara            Montecorvino Pugliano
                                                                       28-10-2010
    Scuola dell’Infanzia        Sez- A-B-C-D di Lanzara          Teatro San Demetrio
                                Sez. A-B-C diCastelluccio                Salerno
                                                                        2-10-2010

    Scuola dell’Infanzia         Sez.A-B-C di Lanzara           La fattoria dei cinque sensi
                                Sez.A-B-C di Castelluccio                   Sarno
                                                                        Aprile 2011
 Scuola Primaria di Lanzara          Classi II A-IIB                       Teatro
 Scuola Primaria di Lanzara          IVA-IVB-IVC                     Reggia di Caserta
                                                                        Agriturismo
                                                                           Teatro
 Scuola Primaria di Lanzara         Classi III A-III B         Eventuale concorso musicale
 Scuola Primaria di Lanzara            Classi IA                       Teatro Salerno
 Scuola Primaria di Lanzara            Classe I B                      Teatro Salerno
 Scuola Primaria di Lanzara            Classe V A                     Roma o Pompei
 Scuola Primaria di Lanzara            Classe V B                     Roma o Pompei
  Scuola Primaria di Trivio                II A                    Teatro San Demetrio
                                                                           Salerno
                                                                         1-12-2010
  Scuola Primaria di Trivio          II A-IVA-IVB                          Pompei
                                                                            Aprile
  Scuola Primaria di Trivio         III A-IV B-IV A                Teatro San Demetrio
                                                                           Salerno
                                                                         2-12-2010
  Scuola Primaria di Trivio               VA                       Teatro San Demetrio
                                                                           Salerno
                                                                         2-12-2010
  Scuola Primaria di Trivio               VA                           Roma o Pompei
Scuola Secondaria di I° Grado         Classi Prime                     Teatro Salerno
                                                                         ½ giornata
Scuola Secondaria di I° Grado         Classi Prime                        I Presepi
                                                                         ½ giornata
Scuola Secondaria di I° Grado         Classi Prime          Visita ad un laboratorio di cerami-
                                                                     ca o di riciclaggio
                                                                         ½ giornata
Scuola Secondaria di I° Grado         Classi Prime            Caserta Parco di San Silvestro
                                                                         1 giornata
Scuola Secondaria di I° Grado         Classi Prime                 Grotte di Castelcivita
                                                                         1 giornata
Scuola Secondaria di I° Grado        Classi Seconde                   Teatro a Salerno
                                                                         ½ giornata
Scuola Secondaria di I° Grado        Classi Seconde          Visita ad un industria di trasfor-
                                                                    mazione alimentare
                                                                         ½ giornata
Scuola Secondaria di I° Grado        Classi Seconde         Visita al Battistero di Nocera Infe-
                                                                            riore
                                                                         ½ giornata
Scuola Secondaria di I° Grado        Classi Seconde             Anagni- Alatri – Ferentino
                                                                         1 giornata
Scuola Secondaria di I° Grado        Classi Seconde         Cardile – Il primo tricolore del Ci-
                                                                            lento
Scuola Secondaria di I° Grado         Classi Terze                         Teatro
                                                                         ½ giornata
Scuola Secondaria di I° Grado         Classi Terze                    Teatro in Inglese
                                                                         ½ giornata
Scuola Secondaria di I° Grado         Classi Terze                  Teatro in Francese
                                                                         ½ giornata
Scuola Secondaria di I° Grado         Classi Terze                         Torino
                                                                           4 giorni
                                           38
Scuola Secondaria di I° Grado         Classi Terze                          Roma
                                                                          1 giorno
39




39
40


                          La scuola in numeri
 Tipologia di scuola      Numero              Numero alunne       Totale
                           alunni

Scuola dell’Infanzia di     57                      43             100
Lanzara


Scuola dell’’Infanzia       28                      48             76
di Castelluccio


Scuola Primaria di         110                      100            210
Lanzara

Scuola Primaria di Tri-     45                      53             98
vio

Scuola Secondaria di I     103                      91             194
° gardo


                                             Totale complessivo    676




                                 Organico docenti
                                        40
41

Tipologia di scuola                           Numero docenti



Scuola dell’Infanzia                                           15


Scuola Primaria                                                30


Scuola Secondaria di I° gardo                                  30


Totale complessivo                                             75




                           Organico Personale ATA

                                      DSGA

                                Maria Rosa Marrone
                                     ATA 17




                  Direzione e Amministrazione


                                        41
42

                   Presidenza e gli Uffici della Segreteria scolastica

                                   in Via Calvanese 22,

                              Lanzara di Castel San Giorgio



Dirigente Scolastico Prof. Aliberti Antonio


Riceve per appuntamento
Tel. e Fax 081-5162111

Direttore Serv. Gen. E Amm.vi Sig.ra Marrone Rosa

Riceve per appuntamento
Tel. e Fax 081-5162111

Ufficio Relazioni con il Pubblico

Orario di ricevimento: tutti i giorni dalle h 9,00-12,00

Uffici per la didattica alunni

          Iscrizione alunni
          Tenuta documentazione alunni
          Rilascio certificazioni:
          nulla-osta
          certificati di licenza media
          certificati di frequenza
          certificati relativi all'obbligo scolastico
          Duplicati di diplomi smarriti
          Concessione esonero educazione fisica
          Pratiche infortuni
          Attività collaterali al servizio mensa
          Pratiche per la fornitura gratuita e semi-gratuita libri di testo

      Pratiche per l'erogazione borse di studio
      Libri di testo
      Patentino ciclomotore
      Elezioni Organi Collegiali
      Uscite didattiche e viaggi d'istruzione



                                             42
43

Ufficio del Personale

     Assunzione del personale a tempo determinato
     Compilazione graduatorie del personale interno
     Rilascio certificati di servizio e presenza
     Gestione assenze dal servizio: malattia, permessi, ferie, maternità e congedi pa-
      rentali ecc.
     Ricostruzione di carriera , inquadramento stipendiale e riscatto servizi
     Mobilità (trasferimenti, passaggi di ruolo ecc.); organici personale
     Richiesta part-time
     Collocamento a riposo (pensionamento, dispense)
     Gestione stipendi personale a tempo determinato
     Gestione compensi accessori al personale
     Compilazione e rilascio CUD
     Rilascio modelli INPS per la disoccupazione
     Richiesta prestiti
     Variazioni allo stato economico del personale (variazione del c/c bancario e/o
      postale, assegno nucleo familiare)
     Raccolta adesioni al fondo ESPERO
     Ufficio Relazioni con il Pubblico , e si occupa di:
     Tenuta del protocollo
     Smistamento corrispondenza e comunicazioni alle sedi
     Prenotazione appuntamenti per il Dirigente Scolastico
     Corrispondenza con il Comune per manutenzioni, riscaldamento, fabbisogno
      materiale vario
     Contatti con Enti vari
     (CNA - AVIS - CSA -SCUOLE)
     Concorsi alunni
     Consegna diplomi di licenza media
     Gestione corsi d'aggiornamento




Ufficio Amministrativo e Bilancio, e si occupa di:

         Pagamento compensi al personale
         Pagamento fatture
         Riscossione crediti vari
         Acquisti attrezzature e materiale
         Contratti con esperti
                                          43
44

       Gestione progetti
       Gestione inventario dei beni




                 Organizzazione dello staff di direzione

Il nostro Istituto "pone grande attenzione all'organizzazione interna come momento di
raccordo tra persone,obiettivi,strutture e tecnologie".
I soggetti coinvolti nel processo educativo si propongono la realizzazione coordinata
                                         44
45

e finalizzata della progettualità educativa e didattica per la formazione dell'alunno
utente.
In particolar modo curano la trasmissione della cultura attraverso momenti di pro-
grammazione, di coordinamento, di verifica di fattibilità e di valutazione, predispo-
nendo mezzi e strumenti adeguati alle singole situazioni formative.


Commissioni di Lavoro



 Le Commissioni si riuniscono su convocazione del Dirigente Scolastico o del Coor-
dinatore della Commissione.



Alle riunioni possono partecipare ,previo invito del Dirigente scolastico o del Coordi-
natore della commissione docenti o collaboratori esterni coinvolti in progetti e piani
di attuazione dell’Offerta Formativa



Coordinatore della commissione

Ha il compito di presiedere e coordinare le riunioni, e di operare periodiche verifiche
produttive della commissione da egli stesso coordinata, predisponendo anche ade-
guati interventi .Di ciascuna seduta verrà redatto verbale sulla trattazione degli argo-
menti all'o.d.g, e le conclusioni.




                                          45
46

Referenti

DOCENTI                               AREA

Schiavi Stefania                      Comitato di valutazione
Grimaldi Teresa                       Comitato di valutazione
                                      Comitato di valutazione
Fezza Emilia                          Comitato di Valutazione
Iemma Antonetta                       Comitato di valutazione
Di Martino Silvana                    Comitato di valutazione
Morrone Luisa                         Comitato elettorale
Amendola Amalia                       Comitato elettorale
Fezza Emilia/Schiavi Stefania         Coordinatrice di plesso
Ciancio Angelina/ Amendola Amalia     Coordinatrice di plesso
Grimaldi Teresa/                      Coordinatrice di plesso
Di Martino Silvana                    Coordinatrice di plesso
Schiavi Stefania / Alfano Rachele     Ed. alla legalità
Testa Domenico FS                     Patetentino
Grimaldi Maria Rosaria FS             Referente all’aggiornamento
Alfano Rachelina
                                      Referente all’Orientamento

Alfano Rachelina (Scuola Secondaria
di I°)                                Referente alla Continuità Didattica
Mariniello Maria Luisa FS(Scuola
Primaria )
Testa Domenico FS                     Referente all’Educazione stradale
Schiavi Stefania                      Referente Pari opportunità
Alfano Rachelina                      Referente alla Salute ed all’Ambiente
Mariniello Maria Luisa                Referente teatro
Barba Maria                           Referente Gruppo H

Rocco Alesando                        Referente Laboratorio infor. Scuola sec.I
                                      °
Grimaldi Maria Rosaria                Responsabile lab.inform. Scuola Primaria
Ciancio Angelina                      Responsabile lab.inform. Scuola Primaria
Aliberti Maria Lucia                  Responsabile biblioteca
Fezza Emilia                          Responsabile biblioteca
Ciancio Angelina                      Responsabile biblioteca
Testa Domenico                        Responsabile alla sicurezza
Dott.ssa Cimino
Sig.ra Porfido
Dott.ssa Ginocchi
                                    46
47

Prof.ssa Iemma Antonetta               Gruppo GLH
Ins. Schiavi Stefania
Ins. Barba Maria
Prof. Testa Domenico
Sig Di Palma Anna(rappr. dei genitori)


Ins. Schiavi Stefania
Ins. Grimaldi Teresa                 Comitato di Valutazione
Ins. Fezza Emilia
Prof.ssa Iemma Antonetta
Prof.ssa Di Martino Silvana



Ins.Barba Maria                      Tutor docente in prova
 Prof.Rocco Alessandro               Vicario




  Analisi organizzativa di ruoli e funzioni degli organismi scolastici




IL DIRIGENTE SCOLASTICO

                                   47
48

  •   promuove e coordina la progettualità interna e integrata, raccordata col territo-
      rio, al fine di garantire risultati formativi coerenti con i principi dell'autonomia;

  • promuove la progettualità, la programmazione e l'organizzazione delle attività
    a vari livelli;

  •   ottimizza le risorse: competenze, tempi, finanziamenti, spazi e collaborazioni
      interne ed esterne;

  • stipula convenzioni, accordi di programma e contratti;

  • risponde dei risultati formativi attivando modalità, tempi, strumenti, procedure
    di controllodegli esiti in itinere e finali (autoanalisi di Istituto);



  • assegna, ai collaboratori eletti dal Collegio dei docenti, compiti specifici;

  •   verifica, con i collaboratori, la compatibilità delle iniziative da attivare con le
      esistenti, le risorse e gli strumenti disponibili.



            .

I fiduciari di plesso
Garantiscono il raccordo tra staff di direzione e i plessi e hanno il compito:

  1)di collaborare con il Dirigente Scolastico nell'organizzazione;

  2)di vigilare sul regolare funzionamento;

  3)di rilevare i bisogni e di provvedervi nell'ambito delle competenze loro delegate
  o di riferirne tempestivamente al Dirigente Scolastico perché vi provveda.

  •   presiedono, per delega del Dirigente, relativamente alle sedute ordinarie, i
      Consigli di     Intersezione - Interclasse, relativamente alla scuola materna ed
      elementare, organizzandone il lavoro. Possono convocare il Consiglio di plesso
      in via straordinaria, previa consultazione con il Dirigente e con gli altri docenti
      del plesso;

  •   giustificano e vistano le assenze inferiori a 5 gg, i ritardi in entrata e le uscite
      anticipate e motivate degli alunni, segnalano al vicario o in segreteria assenze
      prolungate (oltre i 10 gg) o sospette degli alunni, convocano i genitori degli


                                            48
49

       alunni per motivi disciplinari o di profitto, su segnalazione del singolo docente
       o del consiglio di classe o interclasse;

   •   si fanno portavoce delle esigenze delle tre componenti del Consiglio (docenti -
       alunni -          genitori), cercando di armonizzarle tra loro;

   •   informano il Dirigente e i suoi collaboratori sugli avvenimenti più significativi
       del n plesso, riferendo sui problemi rimasti insoluti;

   •   coordinano la gestione delle sostituzioni interne dei colleghi assenti, sino a 5
       gg e comunque sino alla nomina del supplente temporaneo;

   •   in ogni caso assicureranno sempre la vigilanza sui minori e nelle classi : con
       personale a disposizione, ore eccedenti (scuola media), in compresenza ( ma-
       terna,elementare e media), ore di sostegno (prioritariamente nelle classi in cui
       ci siano gli stessi alunni per cui è previsto il docente di sostegno), assegnando
       ad un collaboratore scolastico il compito della vigilanza o, da ultimo, suddivi-
       dendo la classe o le classi.

   •   segnalano tempestivamente in Centrale qualsivoglia situazione di emergenza o
       imprevista (malori del personale o degli alunni, furti, atti vandalici o altro) per
       concordare le opportune misure d’intervento; in caso contrario risponderanno
       personalmente delle inadempienze;

   •   sono responsabili del registro delle firme di presenza giornaliera dei docenti
       del plesso;

   •   curano i rapporti con l'ufficio della Segreteria per tutti i problemi organizzativi;

   •   controllano il rispetto delle Circolari interne (da parte di alunni, genitori e
       docenti.



Per la Scuola Secondaria di I°

I Coordinatori di classe:

   •   presiede il Consiglio di classe, su delega del Dirigente;

   • coordina le attività del Consiglio di classe;
   • cura i rapporti con le famiglie; d’ intesa con il responsabile di plesso ed il vi-
     cario,
   • valuta necessità ed urgenze per convocazioni straordinarie dei consigli di clas-
     se.
                                             49
50




Lo Staff di direzione


Collaboratore Vicario: Prof. Rocco Alessandro
Secondo Collaboratore: Prof: Testa Domenico


Compiti dei collaboratori del Dirigente Scolastico


Al collaboratore con funzione vicaria che rappresenta e sostituisce il Dirigente scola-
stico svolgendo tutte le sue funzioni in caso di assenza:

   •   coordinamento del P.O.F;

   •   organizzazione dell’orario, degli adattamenti di orario e di altre forme di se-
       vizio in caso di partecipazione degli insegnanti a scioperi, assemblee sindacali
       settore Scuola secondaria di I grado;

   • controllo delle uscite anticipate o delle entrate posticipate degli alunni;

   • accoglienza dei nuovi docenti;

   •   collaborazione con i coordinatori di classe che curano i rapporti e le segnala-
       zioni con le famiglie);

   • formazione delle classi, sezioni, di concerto con il Dirigente, graduatorie
     interne;

   • referente dell’organizzazione di iniziative esterne/interne alunni/docenti;

   • rapporti con i genitori;

   • organizzazione delle sostituzione dei docenti assenti;

   • calendarizzazione degli scrutini, dei Consigli di Classe e degli incontri con le
     famiglie;

                                           50
51

   • vigilanza sull’orario di servizio del personale;

   • organizzazione delle attività collegiali d’intesa con il Dirigente scolastico;

   • raccolta dei materiali relativi alle programmazioni, ai progetti formativi e alla
     relativa documentazione settore Scuola secondaria di I grado;

   •   cura le esecuzioni dei deliberati dei consigli di classe e del Collegio dei
       Docenti.

- Al secondo collaboratore in assenza del collaboratore vicario, lo sostituisce in tutti
gli adempimenti di sua competenza:

   •   organizzazione dell’orario e degli adattamenti di orario e di altre forme di sevi-
       zio in caso di partecipazione degli insegnanti a scioperi, assemblee sindacali di
       settore :

   •   cura le esecuzioni dei deliberati dei Consigli di interclasse e del Collegio dei
       Docenti,rappresentando al Dirigente situazioni e problemi;

   • collaborazione con i coordinatori di plesso e/o fiduciari;

   • formazione delle classi, sezioni, di concerto con il Dirigente scolastico

   • calendarizzazione degli incontri di programmazione, incontri con le famiglie e
     degli scrutini.




                                            51
52




Funzioni Strumetali al P.O.F:

Area1:Gestione del P.O.F

Area2:Sostegno al lavoro dei docenti

Area3:Interventi e servizi per gli studenti

Area4:Rapporti col territorio e con gli Enti locali

Area5:Valutazione degli apprendimenti

Area6:Coordinamento del curricolo scolastico per la Scuola dell’Infanzia




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                               Gli organi collegiali


Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe

1. Il consiglio di intersezione nella scuola materna, il consiglio di interclasse nelle
scuole primarie e il consiglio di classe negli istituti di istruzione secondaria sono ri-
spettivamente composti dai docenti delle sezioni dello stesso plesso nella scuola ma-
terna, dai docenti dei gruppi di classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso ples-
so nella scuola elementare e dai docenti di ogni singola classe nella scuola seconda-
ria. Fanno parte del consiglio di intersezione, di interclasse e del consiglio di classe
anche i docenti di sostegno che ai sensi dell'articolo 315 comma 5, sono contitolari
delle classi interessate.
2. Fanno parte, altresì, del consiglio di intersezione, di interclasse o di classe:
a) nella scuola dell’ Infanzia e nella scuola Primaria, per ciascuna delle sezioni o del-
le classi interessate un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti;
b) nella scuola Secondaria di I°grado, quattro rappresentanti eletti dai genitori degli
alunni iscritti alla classe;
c) nella scuola secondaria di secondo grado , due rappresentanti eletti dai genitori de-
gli alunni iscritti alla classe, nonché due rappresentanti degli studenti, eletti dagli stu-
denti della classe;
d) nei corsi serali per lavoratori studenti, tre rappresentanti degli studenti della classe,
eletti dagli studenti della classe.
3. Nella scuola dell'obbligo d’istruzione alle riunioni del consiglio di classe e di inter-
classe può partecipare, qualora non faccia già parte del consiglio stesso, un rappre-
sentante dei genitori degli alunni iscritti alla classe o alle classi interessate, figli di la-
voratori stranieri residenti in Italia che abbiano la cittadinanza di uno dei Paesi mem-
bri della comunità europea.
4. Del consiglio di classe fanno parte a titolo consultivo anche i docenti tecnico prati-
ci e gli assistenti addetti alle esercitazioni di laboratorio che coadiuvano i docenti del-
le corrispondenti materie tecniche e scientifiche, negli istituti tecnici, negli istituti

                                              53
54

professionali e nei licei. Le proposte di voto per le valutazioni periodiche e finali
sono formulate dai docenti di materie tecniche e scientifiche, sentiti i docenti tecnico-
pratici o gli assistenti coadiutori.
5. Le funzioni di segretario del consiglio sono attribuite dal direttore didattico o dal
preside a uno dei docenti membro del consiglio stesso.
6. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rappor-
ti interdisciplinari spettano al consiglio di intersezione, di interclasse e di classe con
la sola presenza dei docenti.
7. Negli istituti e scuole di istruzione secondaria superiore, le competenze relative
alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano al consiglio di classe con la
sola presenza dei docenti.
8. I consigli di intersezione, di interclasse e di classe sono presieduti rispettivamente
dal direttore didattico e dal preside oppure da un docente, membro del consiglio, loro
delegato; si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, col compito di
formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e
ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reci-
proci tra docenti, genitori ed alunni. In particolare esercitano le competenze in mate-
ria di programmazione, valutazione e sperimentazione previste dagli articoli 126,
145, 167, 177 e 277. Si pronunciano su ogni altro argomento attribuito dal presente
testo unico, dalle leggi e dai regolamenti alla loro competenza.


Art. 6 - Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe nelle scuole con particolari
finalità

1. Gli specialisti che operano in modo continuativo sul piano medico, socio-psico pe-
dagogico e dell'orientamento partecipano a pieno titolo ai consigli di intersezione, di
interclasse e di classe costituiti nelle scuole funzionanti presso gli istituti statali per
non vedenti e presso gli istituti statali per sordomuti nonché presso le altre istituzioni
statali o convenzionate con il Ministero della pubblica istruzione per speciali compiti
di istruzione ed educazione di minori portatori di handicap e di minori in stato di dif-
ficoltà e presso le altre scuole indicate nell'articolo 324, limitatamente alle sezioni o
classi a cui è diretta l'attività dei predetti specialisti.




                                            54
55




Il Collegio dei docenti

         •   Il collegio dei Docenti è unico ed è costituito dai docenti dei tre ordini di
             scuola;

         •   è convocato unitariamente su argomenti comuni, per settori su argomenti
             specifici di ciascun ordine;

         • attiva comportamenti e decisioni per la stesura del Piano dell'Offerta
           Formativa;

         •   seleziona i criteri in base ai quali scegliere le situazioni formative coe-
             renti coi bisogni del contesto sociale e delle finalità istituzionali;

         •   esamina la coerenza delle situazioni formative scelte, costituenti il curri-
             colo, con le indicazioni normative vigenti e previste dall'autonomia (rap-
             porto tra saperi fondamentali, aggiuntivi, attività integrative, opzionali,
             facoltative);

         • progetta e programma a vari livelli;

         •   si articola in un Dipartimento centrale, costituito dal Dirigente Scolasti-
             co e dallo staff dei collaboratori e in gruppi di lavoro o Commissioni, al
             fine di:

                 raccogliere e interpretare i bisogni degli alunni;

                 progettare situazioni formative coerenti con le ipotesi;

                                           55
56

                    individuare tempi scuola, flessibili, in risposta ai bisogni diversifi-
                     cati;

          •   propone l'utilizzo del fondo d'Istituto e/o di altre risorse come strumento
              di sostegno all'attuazione del Piano dell'Offerta Formativa;

          •   assume diverse ipotesi di flessibilità curricolare




Dipartimenti di progettazione e di valutazione dei percorsi curriculari

La commissione ad inizio d’anno raccoglierà gli obiettivi generali per classi parallele
delle varie materie /discipline /ambiti che saranno consegnati dai docenti ai referenti
della commissione secondo i vari ordini di scuola entro e non oltre la data del 30
settembre 2010.
Ogni docente in base ai traguardi di competenza definiti a livello ministeriale, dovrà
elaborare per classi parallele tre obiettivi generali che saranno anche gli obiettivi da
valutare e verificare in itinere ed alla fine dell’anno scolastico. In base agli obiettivi
scelti , ogni docente dovrà snodare la propria programmazione di classe in cui saran-
no specificati gli obiettivi specifici, i contenuti e la metodologia adottata. Per la veri-
fica e la valutazione degli stessi, invece, per garantire l’utilizzo di uguali parametri e
criteri , la Commissione , rappresentativa dei tre ordini di scuola, elaborerà ed indi-
cherà :modalità,tipologie,indicatori di verifica/valutazione delle competenze di rife-
rimento in base agli obiettivi generali scelti.
Si invitano, inoltre , all’interno dei consigli di classe ad indicare eventuali indicatori
di valutazione per il comportamento degli alunni ed il numero max delle insufficien-
ze che determinerebbero la bocciatura o la non ammissione all’esame di stato.
                                             56
57


Tutti i passaggi dovranno essere estremamente chiari e dettagliati per garantire tra-
sparenza, uguaglianza, efficienza e snellimento nelle procedure di valutazione.
Si fa presente che i voti di valutazione dovranno essere fedeli ai risultati conseguiti
dagli alunni nelle prove di verifica svolte nel corso dell’anno
Si precisa che le prove scelte saranno sul modello dei questionari INVALSI.




                           IL CONSIGLIO D’ ISTITUTO

Il Consiglio d’Istituto è unico ed è costituito paritariamente da rappresentanti dei tre
ordini di scuola, da rappresentanti del personale A.T.A. e da rappresentanti dei geni-
tori.I diritti ed i doveri del Consiglio d’Istituto sono regolati dalle norme


COMPETENZE DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO

I compiti e le funzioni del Consiglio d'Istituto sono definiti dall'art. 10 del D.Lgs.
16/04/1994 n. 297 e dagli art. 2/3/4/5 del DPR 275/99 come modificato dai DPR
156/99 e 105/01, nonché, per la parte contabile, dal D.I.44/2001:
    Elabora e adotta gli indirizzi generali del POF e determina le forme di autofi-
      nanziamento;
    Approva il Programma annuale entro il 15 dicembre dell'anno precedente a
      quello di riferimento;
    Verifica lo stato di attuazione del programma entro il 30 giugno;
    Approva le modifiche al programma annuale ;
    Approva, entro il 30 aprile, il Conto Consuntivo predisposto dal D.S.G.A. e
      sottoposto dal D.S. all'esame del Collegio dei revisori dei conti;
                                           57
58

      Stabilisce l'entità del fondo per le minute spese (art.17 comma 1);
      Ratifica i prelievi dal fondo di riserva effettuati dal D.S. entro 30 giorni;
      Delibera sulle attività negoziali di cui all'art. 33 comma 1 del D.I. 44/2001;
      determina i criteri e i limiti delle attività negoziali che rientrano nei compiti del
       D.S. (art.33 comma 2) ;

Fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei Consigli di classe, ha potere
deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la pro-
grammazione della vita e dell'attività della scuola,(POF) nei limiti delle disponibilità
di bilancio, nelle seguenti materie:
    • adozione del regolamento d'istituto;
    • criteri generali per la programmazione educativa;
    • criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, inter-
       scolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di
       sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d'i-
       struzione;
    • promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di
       informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collabo-
       razione;
    • partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di partico-
       lare interesse educativo;
    • forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono es-
       sere assunte dall'istituto;
    • esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, dell'istitu-
       to e sull'espletamento dei servizi amministrativi;
    • esercita funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento
    • esercita competenze in materia d'uso delle attrezzature e degli edifici scolastici
    • delibera, sentito per gli aspetti didattici il Collegio Docenti, le iniziative dirette
       alla educazione alla salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze;
    • delibera sulla riduzione delle ore di lezione per causa di forza maggiore estra-
       nee alla didattica
    • delibera sulle modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le fami-
       glie, su proposta del Collegio dei Docenti
    • si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal T.U., dalle leggi e dai rego-
       lamenti, alla sua competenza;
    • sulle materie devolute alla sua competenza invia annualmente una relazione al
       consiglio scolastico provinciale.




COMPETENZE DELLA GIUNTA ESECUTIVA
   • Predispone la relazione sul Programma annuale;
   • Propone il Programma Annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto;
                                            58
59

      •   Propone le modifiche al Programma annuale all'approvazione del Consiglio
          d'Istituto.

   Avendo il DPR 275/99, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni
   scolastiche, abrogato i commi 9, 10, 11 dell'art. 5 del D.Lgs 297/94, la giunta ese-
   cutiva non ha più competenze in materia di provvedimenti disciplinari a carico de-
   gli alunni, essendo queste state trasferite all'Organo di Garanzia interno all'Istituto.




                                 Organigramma


Staff di direzione

Dirigente Scolastico: Prof. Aliberti Antonio

Collaboratore Vicario: Prof. Rocco Alessandro
Secondo Collaboratore: Prof: Testa Domenico


Funzioni Strumetali al P.O.F:

Area1:Gestione del P.O.F:Prof.
                           Schiavi Stefania
Area2:Sostegno al lavoro dei docenti: Prof
                            Grimaldi Mariarosaria
Area3:Interventi e servizi per gli studenti: Prof.sse:
                            Alfano Rachelina , Barba Maria
                                            59
60


Area4:Rapporti col territorio e con gli Enti locali: Prof.
                             Fasolino Lucia

Area5:Valutazione degli apprendimenti:Prof:
                           Mariniello MariaLuisa

Area6:Coordinamento del curricolo scolastico per la Scuola dell’Infanzia: Prof:
Picarella AnnaMaria




               Organigramma degli Uffici di Segreteria

DSGA: Marrone Rosa

Assistenti Amministrativi:

Albano Andrea
Odierna Gaetano
Russo Luigia
Trezza Filomena



Personale ATA

   • Aliberti Bruno

   • Masi Annamaria

                                            60
61

   • Navarra Bruno

   • Salvati Pasquale

   • Botta Felicia

   • Ruggiero Salvatore

   • Di Filippo Alfonso

   • Navarra Nunziante

   • Salvati Antonio

   • Filippo Salvatore

   • Navarra Annunziata

   • Aliberti Enrico

   • Aliberti Luigina




                  Organigramma dei Coordinatori di plesso

Scuola dell’Infanzia di Lanzara
   • Ins:Grimaldi Teresa
   • Ins: Barba Maria

Scuola dell’Infanzia di Castelluccio
   • Ins: Di Martino Silvana
   • Ins: Pappalardo Serafina


Scuola Primaria di Lanzara:
   • Ins:Fezza Emilia
   • Ins: Schiavi Stefania

Scuola Primaria di Trivio :
   • Ins:Ciancio Angela
                                       61
62

   • Ins:Amendola Amalia




Membri del dipartimento disciplinare:

2 docenti d’italiano della Scuola Secondaria di I°gardo
                               Prof: Alfano Rachele
                                        Prof: Califano Angela
1 docente di matematica della Scuola Secondaria di I°grado
                                        Pro:
1 docente di lingua straniera della Scuola Secondaria di I°grado
                                       Prof:Fiorillo Carla
1 docente del primo ciclo della Scuola Primaria
                                       Ins:Fasolino Rosaria

1 docente del secondo ciclo della Scuola Primaria
                                     Ins: Rosanna Maniglia
                                     Ins: Rescigno Filomena
1 docente della Scuola dell’Infanzia
                                     Ins: Picarella Annamaria

Funzione Strumentale Area1 :Schiavi Stefania
                                          62
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  • 2. 2 COS'E' IL P.O.F. Il POF è il documento pubblico in cui si esplicita l'autonomia scolastica, la flessibilità curricolare ed organizzativa, la responsabilità della scuola nel prendere decisioni. E' approvato dal Consiglio di Istituto, elaborato dal Collegio dei Docenti, redatto mate- rialmente dalle Funzioni Strumentali ad esso preposte. Rappresenta l'identità dell'isti- tuto scolastico, sia sul piano didattico-educativo, sia sul piano organizzativo-gestiona- le. Scaturisce da una riflessione sui bisogni educativi espressi dal contesto sociale, culturale ed economico, dalle diverse esigenze formative degli alunni, dalle attese espresse dalle famiglie, dichiara le scelte educative, didattiche, curricolari ed organiz- zative di fondo, in coerenza con gli obiettivi generali nazionali. E' strutturato in una parte, relativa agli indirizzi generali, che rimane sostanzialmente invariata nell'arco del triennio e da una parte che si modifica in relazione ai diversi progetti. Premessa 2
  • 3. 3 Il periodo storico attuale presenta una complessità di eventi e di problematiche le quali mettono, di per sé, in continua discussione la fisionomia stessa della scuola pub- blica, chiamata a svolgere compiti ampi di inclusione sociale, oltre che di adegua- mento del proprio ruolo in quanto Istituzione che opera in sinergia con altre, non solo con la famiglia, ma anche con altri Enti o Istituzioni, i quali, oggettivamente, rivesto- no una funzione educativa. La scuola è stata definita come "cantiere aperto" nel rico- noscimento dello sforzo che da anni è in essere, anche indipendentemente dalle parti politiche, per offrire un servizio adeguato ai bisogni attuali. La scuola pubblica ha, come principale finalità, la formazione dell'uomo e del cittadino; a tal fine, il Colle- gio Docenti, avvalendosi dell'ausilio di Commissioni appositamente istituite, defini- sce le linee generali della progettazione educativa e didattica. Vi sono attività che ri- vestono in forma particolarmente esplicita e forte una valenza educativa (Educazione all'Affettività, alla Salute, alla Cittadinanza ed alla Costituzione), altre che sono lega- te a qualche disciplina, ma contengono evidenti richiami all'acquisizione di compor- tamenti corretti (educazione alla salvaguardia dell'ambiente): tuttavia, anche il lavoro curricolare, quello legato alla quotidianità, presenta una diffusa, pervasiva tensione in tali direzioni. Partendo dall'analisi dei bisogni dell'utenza, collocata nel contesto so- cio-culturale del luogo, l'acquisizione dei contenuti delle varie discipline è lo stru- mento attraverso cui consolidare capacità e competenze in campo logico, linguistico, comunicativo, operativo, che costituiscono il presupposto di una crescita culturale ed umana, di una realistica conoscenza di sé, di un equilibrato rapporto con il mondo, di un armonico sviluppo della personalità. Se si intende, per orientamento, una relazione d'aiuto finalizzata a promuovere un corretto processo identitario (consapevolezza di sé, delle proprie attitudini, della necessità di progettare il futuro), la valenza orientati- va percorre trasversalmente il percorso dell'intero triennio. La dimensione formativa, unita ad una corretta informazione, aiuta gli alunni ad effettuare scelte realistiche, flessibili, gratificanti e utili anche per gli equilibri sociali. 3
  • 4. 4 I principi fondamentali L'Istituto Comprensivo di Lanzara (Castel San Giorgio- Salerno) fa propri i principi fondamentali del dettato costituzionale e della Carta dei Diritti dello studente, con una particolare attenzione per l'articolo tre della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza di- stinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’orga- nizzazione politica, economica e sociale del paese.” Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per:  differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno: a tutti gli alunni deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio la propria identità e potenzialità, favorendo la valorizzazione delle diversità contro ogni forma d’e- marginazione, discriminazione ed esclusione, affermando pari opportunità per tutti  perseguire il diritto di ognuno ad apprendere, nel rispetto dei tempi e delle modali- tà proprie, progettando percorsi atti al superamento delle difficoltà, in un clima se- reno e cooperativo, finalizzato allo star bene, educando all’autostima  “emozionare” – promuovere intelligenza creativa – far emergere il talento espres- sivo dello studente  promuovere la libertà di pensiero e di espressione e la convivenza anche in conte- sti multietnici e pluriconfessionali; ciò è possibile se il dialogo tra tutte le compo- nenti e le Istituzioni democratiche rimuoverà gli ostacoli che ora limitano di fatto l’eguaglianza dei cittadini  valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni, agenzie culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l'offerta formativa della scuola non si limiti alle sole attività curricolari e assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale capace di favorire processi di orientamento  rendere chiare le ragioni delle scelte educativo-formative, favorendone la visibilità L'arricchimento e la diversificazione del percorso formativo sono finalizzati a garan- tire a tutti uguali opportunità di crescita culturale e la scuola s’impegna a far sì che  ogni attività didattica sia rivolta sempre alla totalità degli alunni e delle alunne  la fruizione del servizio di refezione non sia limitata o ridotta per motivi religiosi o d'opinione: la famiglia ha diritto di chiedere che taluni cibi vengano sostituiti con altri di pari valore nutrizionale 4
  • 5. 5  la frequenza scolastica di alunni che soffrono di temporanei e limitati impedimenti fisici possa essere agevolata da interventi di sostegno utilizzando anche strategie multimediali ed informatiche (postazioni mobili, audiovisivi, cooperazione attiva dei compagni) Imparzialità, regolarità, visibilità Gli utenti hanno diritto ad essere trattati in modo obiettivo e imparziale La scuola garantisce qualità e pari opportunità  nella formazione delle classi, dei gruppi, degli intergruppi e delle sezioni  nella definizione dei tempi destinati ai colloqui fra insegnanti e genitori  nell’assegnazione degli insegnanti, in particolare di quelli di sostegno  nella formulazione degli orari dei docenti Nei casi di emergenza (per esempio: inagibilità dei locali a causa di eventi straordina- ri) la scuola garantisce comunque un'adeguata e tempestiva informazione alle fami- glie. La fruizione delle ferie da parte del personale docente non può comunque contrastare con la necessità di garantire la continuità delle attività di insegnamento. La scuola è: produttrice di “opificio di cultura” luogo della ricerca innovazione luogo del pensiero luogo della memoria luogo dell’identità critico e-laboratorio di luogo dello star luogo della libertà nuova conoscenza bene insieme (il sapere rende liberi) luogo delle luogo della ricerca delle relazioni significative ipotesi e delle scoperte Il nostro Istituto si chiama : Istituto Comprensivo “Autonomia ‘84” 5
  • 6. 6 e comprende: • Plesso : Scuola Secondaria di I° Grado di Lanzara • Plesso :Scuola Primaria di Lanzara • plesso :Scuola primaria di Trivio-Codola • Plesso :Scuola dell’Infanzia di Lanzara • Plesso: Scuola dell’Infanzia di Castelluccio Plesso: Scuola Secondaria I °Grado Plesso: Scuola Primaria di Lan- Via: Calvanese,22 zara Via : Ferrentino Tel : 081- 5162380 Tel e Fax 081-5612111 Plesso : Scuola Primaria di Tri- Plesso Scuola dell’Infanzia di vio –Codola Lanzara Via: Paterno 17 Via Ferrentino Tel 081-5161471 Tel : 081-5162380 Plesso Scuola dell’Infanzia di Catelluccio Via: Mons. Grimaldi Tel 081-952209 6
  • 7. 7 L’Istituto Comprensivo“Autonomia 84” di Lanzara nato dal 1 settembre 2000 in seguito ai processi di riordino e razionalizzazione della rete scolastica, e di autono- mia organizzatia e didattica(legge 59/97), comprende:  la Scuola dell’Infanzia di Castelluccio,  la Scuola dell’Infanziadi Lanzara,  la Scuola Primaria di Trivio-Codola ,  la Scuola Primariadi Lanzara e la  la Scuola Secondaria di I° grado di Lanzara Presso la Scuola Secondaria di I°grado sono situati gli uffici di Dirigenza scolastica e amministrativa . Analisi del contesto economico e socio-culturale Origini storiche I primi abitanti delle terre di Castel San giorgio , di cui Lanzara ne è una delle mag- giori frazioni, possono essere fatte risalire ai primitivi insediamenti osco-sarrasti, poi greco-etruschi, romani ed infine longobardi. Nel corso delle guerre puniche il paese fu attraversato da Annibale presso la Monta- gna spaccata, da allora denominata” il Passo dell’Orco”(dal nome che fu dato al san- guinoso Annibale) e per un certo periodo le sue truppe stanziarono per un certo perio- do di tempo presso i vari casali che oggi sono frazioni superiori ed inferiori , come di- mostrato dagli antichi resti del castrum che ancora si erge sulla collina alle spalle del paese. Castel Sangiorgio ha vissuto brillantemente in epoca romana grazie alla riconoscenza del Senato romano per aver cercato di arrestare Annibale, il Medioevo ed il Rinasci- 7
  • 8. 8 mento a cui possone essere fatte risalire le splendide Chiese di San Salvatore, Santa Barbara,Santa Maria a Castello e tutta una serie di edifici che ne provano lo splendore storico e culturale. Non solo il centro storico, Castel San Giorgio è caratterizzata da vicoli, stradine, salite a gradoni (i cosiddetti pendini) abbarbicati fino alla montagna. Particolarmente interessante è il "1° pendino Lombardi", dominato da un tempietto con un realistico Crocifisso, il quale conduce sino ad una sorta di "cittadella religiosa" formata dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dalla Congrega dell'Im- macolata Concezione" e dal "Monastero delle Suore Crocifisse Adoratrici dell'Euca- restia". Sempre nel centro storico, sono di rilievo i "Vicoli di Casa Izzo". Caratteristi- ci vicoli poi si trovano soprattutto nella frazione di Lanzara ("vicolo degli Scalpellini" e "vicolo Setteventi"), ma anche in altre frazioni. Castel San Giorgio è stato al centro di ogni avvenimento che ha riguardato il territo- rio nocerino sarnese, proprio a causa della sua posizione "cerniera" tra l'Agro e l'Irno. Posizione geografica Geograficamente inserito al centro della valle del Sarno, il paese di Castel San Gior- gio che si estende per 13,63 km , è posto a 90m s.l.m. e dista dal capoluogo di pro- vincia 19 km. Caratterizzato dalla presenza di colline di tipo calcareo-dolomitico e da una zona pia- neggiante di formazione sedimentaria, il territorio è stato classificato fra quelli che presentano un rischio sismico medio. Il paese è attraversato dal torrente Solforano, che inonda frequentemente arrecando notevoli danni. La collocazione geografica e la presenza di un casello dell’autostrada A30 rendono facili e veloci i collegamenti con i principali centri della Campania. Economia e società Una recente indagine statistica ha rilevato un basso tasso di disoccupazione dei padri; e molte donne sono assorbite come lavoratrici stagionali delle aziende conserviere del territorio. Il paese,inoltre, è sede di importanti opifici di rinomanza nazionale ed internaziona- le nel settore delle industrie conserviere, della lavorazione della banda stagnata, non- ché di produzione di prodotti artistici in ceramica. Notevole il terziario, come si evince dalla presenza di numerosi negozi, supermercati, piccole aziende artigianali, pizzerie, bar. Anche il tasso di scolarizzazione continua ad innalzarsi;infatti risulta in notevole au- mento il numero di coloro che hanno terminato gli studi conseguendo un diploma di scuola secondaria. Sul territorio sono presenti diverse associazioni a carattere sportivo-ricreativo e so- cio-culturale. 8
  • 9. 9 Il Comune offre iniziative di supporto alle famiglie, attività formative e culturali du- rante l’anno e, in estate, attività ludico associative per i ragazzi della primaria e della secondaria di I grado (“Estate insieme”). La Parrocchia affianca la famiglia e la scuola nell’educazione morale e civile soprat- tutto dei ragazzi e degli adolescenti. La scuola La scuola si collega con la realtà locale e con essa interagisce promuovendo la parte- cipazione e garantendo la trasparenza delle sue azioni Il nostro Istituto che accoglie gli alunni dalla Scuola dell’Infanzia sino alla Scuola Se- condaria di I°grado , fa dell’istituzione scolastica il principale ente formativo del ter- ritorio, centro di ritrovo , di accoglienza per gli alunni che vengono seguiti nella loro crescita con progetti curriculari ed extracurriculari elaborati in base alle esigenze del territorio ed agli interessi dimostrati dagli stessi allievi, e di orientamento per la scelta del successivo percorso di studi anche in relazione all’avviamento professionale. 9
  • 10. 10 FINALITÀ E STRATEGIE Secondo le Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative nelle Scuole dell'Infanzia (allegato A al DL n. 59/2004) "la Scuola dell'infanzia con- corre all'educazione armonica e integrale dei bambini e delle bambine che, attraverso la famiglia, scelgono di frequentarla, nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evo- lutivi, delle capacità, delle differenze e dell'identità di ciascuno, nonché della respon- sabilità educativa delle famiglie.[…] La scuola dell'infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo di svi- luppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell'agire relazio- nale, dell'esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte dei bambini". Alla Scuola Primaria è invece affidato il compito di sviluppare la personalità di cia- scun alunno, nel rispetto delle diversità individuali e "di far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità fino alle prime sistemazione logico-critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, ivi inclusa l'alfabetizzazione in almeno una lingua dell'Unione Eu- ropea (inglese) oltre la lingua italiana, di porre le basi per l'utilizzazione di metodolo- gie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile.” (Art. 5 D.L. 59/2004). Nell'articolo 9 dello stesso D.L. si parla invece delle ”Finalità della scuola seconda- ria di I° grado” . Essa “ è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all'interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso l'alfabetizzazione e l'approfondimento nelle tecnologie informatiche, le co- noscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione so- 10
  • 11. 11 ciale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversi- ficazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell'al- lievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli al- lievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di for- mazione; introduce lo studio di una seconda lingua dell'Unione europea; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione.” In particolare le finalità specifiche del nostro Istituto sono queste: Partendo dalle esigenze degli alunni, delle loro famiglie e dai bisogni della società Partendo dalle esigenze degli alunni, delle loro famiglie e dai bisogni della società con un impiego delle risorse della Scuola e del Territorio, 11
  • 12. 12 utilizzando una didattica laboratoriale, attiva e sperimentale, nel rispetto dei contenuti di pro- gramma, con strumenti innovativi per la formazione Il nostro Istituto pone le basi di un cittadino europeo capace di par- tecipare positivamente al percorso di sviluppo della società moderna e promuove cul- tura nel territorio mediante tre progetti portanti del Piano dell’Offerta Formativa: 1.Pensare, conoscere e comunicare Ø per creare negli alunni consapevolezza ed autonomia nei processi di apprendi- mento Ø per creare una solida base culturale e di conoscenze Ø per promuovere e favorire la cultura della scienza e della tecnica, indispensabile per l'inserimento nella società contemporanea Ø per promuovere e favorire la cultura della comunicazione attraverso l'apprendi- mento dei linguaggi verbali e non verbali, delle lingue comunitarie e dei linguaggi multimediali 2. Star bene con se stessi, a scuola, nella comunità, nel territorio Ø per favorire la consapevolezza di sé e uno sviluppo armonico della personalità Ø per favorire l’orientamento formativo, anche attraverso il collegamento con i di- versi ordini di Scuola e la pluralità delle esperienze realizzate Ø per favorire il successo scolastico di ogni allievo Ø per educare alla legalità (rispetto delle norme generali, stradali…), alla solida- rietà e all'accettazione reciproca, nel rispetto dei diritti e nell’accettazione dei do- veri Ø per educare alla salute, anche attraverso la pratica sportiva Ø per educare alla conoscenza dell’ambiente e ad un utilizzo consapevole delle sue risorse 3. Costruire una scuola di qualità, promuovere cultura nel territorio L avendo come cardini l'aggiornamento professio- nale e la progettualità A definizione di tali progetti è il risultato di un percorso di ricerca realizzato nel corso 12
  • 13. 13 degli anni grazie alle professionalità specifiche di tutte le componenti e portato a compimento dall’Autonomia scolastica di cui le scuole sono dotate. Tale scelta connota la fisionomia dell’Istituto dando conto anche delle attività che nel tempo hanno caratterizzato l’azione didattica, la formazione del personale, la ricerca didattico-educativa, l’organizzazione, l’amministrazione e i rapporti con il complesso degli enti, delle associazioni e di tutte le risorse presenti nel Territorio in cui la Scuo- la opera. 13
  • 14. 14 L’offerta formativa OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI GENERALI Coerentemente a quanto enunciato dalle finalità istituzionali della scuola, l’azione di- dattica persegue obiettivi - unitari (trasversali e interdisciplinari), riconoscendo nei singoli ambiti disciplinari la presenza di valori formativi rivolti alla crescita globale della persona, - specifici (curricolari e disciplinari), costituendo in ciascun ambito e disciplina per- corsi didattici orientati all’acquisizione ed al rinforzo dei contenuti e delle compe- tenze specifiche dei diversi saperi, - operativi (aspetti teorici e aspetti applicativi delle discipline), per valorizzare le potenzialità e le capacità di ogni studente.  Pertanto la programmazione didattica annuale, periodica e settimanale/giornaliera si muove nella triplice direzione - dell’unitarietà, promuovendo il passaggio graduale dall’esperienza alla compren- sione ed al giudizio critico, - della disciplinarità, passando dalla prima alfabetizzazione all’acquisizione di ele- menti di analisi, sintesi, valutazione critica dei contenuti, - dell’operatività, sottolineando nelle discipline di apprendimento la pari dignità del momento teorico con quello applicativo. PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI EDUCATIVI La visione integrale della persona, che anche le Nuove Indicazioni pongono al centro dell’azione didattica, esige la personalizzazione della programmazione e degli inter- venti, nella duplice direzione di - costruire i percorsi personali di crescita e di apprendimento dei ragazzi tenen- do conto delle loro doti, capacità, difficoltà, limiti; 14
  • 15. 15 - confermare e mantenere integro il valore dell’appartenenza a un gruppo, nel quale si devono interiorizzare le norme della convivenza civile e democratica e si sperimentano i valori irrinunciabili della solidarietà e della cooperazione. Sempre in ottemperanza a questi due criteri pedagogici, il Collegio docenti ha delibe- rato di mantenere nel gruppo docente operante nella sezione/classe il soggetto che condivide nella piena collegialità tutte le responsabilità educative nei confronti di ciascun gruppo classe e di ciascun alunno. LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Concretamente l’identificazione degli obiettivi da perseguire avviene perciò a livello -di Istituto( Collegio Docenti) dove si definiscono le scelte valoriali, gli indirizzi di- dattici ed organizzativi, nel rispetto dei vincoli normativi ed amministrativi e utiliz- zando opportunamente le risorse disponibili: tutto ciò costituisce il contenuto del POF; -di classe/sezione (team modulo e consigli di classe) curando l’unitarietà ed integrali- tà dell’intervento educativo e nello stesso tempo la trasversalità e organicità dell’azio- ne didattica disciplinare: -di ambito disciplinare (gruppi di “classi parallele” ) assicurando la specificità del- l’azione didattica nei singoli ambiti, l’omogeneità dei percorsi didattici pur nella dif- ferenza delle esigenze tra diverse classi e gruppi, la continuità negli snodi temporali, soprattutto nei passaggi di classe e di ordine di scuola. DISCIPLINE E CAMPI D’ESPERIENZA NEL CURRICOLO DI BASE Per la SCUOLA DELL’INFANZIA, l’attività educativa ruota intorno a cinque campi d’esperienza: a. il sé e l’altro b. il corpo in movimento c. linguaggi, creatività, espressione d. i discorsi e le parole 15
  • 16. 16 e. la conoscenza del mondo Tali campi non sono tuttavia legati ad uno specifico monte ore in quanto rappresenta- no i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino in un contesto flessibile. SCUOLA PRIMARIA I anno I biennio II biennio classe PRIMA Classe SECON- Classe TERZA classe QUARTA classe QUINTA DA 30 ore 30ore 30ore 30 ore 30 ore 9 h italiano 9 h italiano 8 h italiano 9 h italiano 8 h italiano  2h storia  2h storia 2h storia  2h storia 2h storia  1h geografia  1h geografia 1h geografia  1h geografia 1h geografia      1h Cittadinanza e  1h Cittadinan- 1h Cittadinan-  1h Cittadinan-1h Cittadinanza e  Costituzione za e za e za e  Costituzione   Costituzione  Costituzione  Costituzione  5h Matematica  5h Matematica  5h Matematica 5h Matematica  5h Matematica  2 h Scienze 22 h Scienze  2 h Scienze 2 h Scienze  2 h Scienze  2 h L2 (ingle- 33 h L2 (inglese)  2 h L2 (ingle- 3 h L2 (inglese)  3 h L2 (ingle- se)  1 h tecnologia se) 1 h tecnologia se)  1 h tecnologia  2h arte e im-  1 h tecnologia 2h arte e imma-  1 h tecnologia  2h arte e im- magine  2h arte e im- gine  2h arte e im- magine  1h Musica magine 1h Musica magine  1h Musica  2h Scienze mo- 16
  • 17. 17  2h Scienze  1h Musica 2h Scienze mo-  1h Musica torie e sportive motorie e spor- 2h Scienze torie e sportive  2h Scienze 2 2h I.R.C. tive motorie e spor- 2 2 h I.R.C. motorie e spor-  2 h I.R.C. tive tive 2 h I.R.C. 2 h I.R.C. SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO I anno I biennio classe PRIMA Classe SECONDA Classe TERZA 30 ore settimanali 30 ore settimanali 30 ore settimanali  5 ore italiano +approf. di  5 ore italiano +approf.  1 5 ore italiano +ap- narrativa di narrativa prof. di narrativa  2ore storia  2ore storia  2ore storia  2 ore geografia  2 ore geografia  2 ore geografia  1 ora Cittadinanza e  1 ora Cittadinanza e  1 ora Cittadinanza e  Costituzione  Costituzione  Costituzione     4 ore matematica  4 ore matematica  4 ore matematica  2 ore scienze  2 ore scienze  2 ore scienze  3 ore L2 (inglese)  3 ore L2 (inglese)  3 ore L2 (inglese)  2 ore di L2 (francese)  2 ore di L2 (francese)  2 ore di L2 (francese)  2 ore tecnologia  2 ore tecnologia  2 ore tecnologia  2 ore arte e immagine  2 ore arte e immagine  2 ore arte e immagine  2 ore musica  2 ore musica  2 ore musica  2 orescienze motorie e  2 orescienze motorie e  2 orescienze motorie sportive sportive e sportive 17
  • 18. 18  1 ora I.R.C. 1 ora I.R.C. 1 ora I.R.C. Tempo scuola: ore 8,15-13,15 dal lunedì al sabato Classi a tempo prolungato : IA-IIA I anno I biennio classe PRIMA Classe SECONDA Classe TERZA 36 ore settimanali 36 ore settimanali 15ore 15ore italiano-storia-geografia- italiano-storia-geografia- 1 cittadinanza e costituzione- cittadinanza e costituzio- narrativa-mensa ne-narrativa-mensa 9 ore matematica-scienze- 9 ore matematica-scienze- mensa mensa  3 ore L2 (inglese)  3 ore L2 (inglese)  2 ore di L2 (francese)  2 ore di L2 (francese)  2 ore tecnologia  2 ore tecnologia  2 ore arte e immagine  2 ore arte e immagine  2 ore musica  2 ore musica  2 orescienze motorie e  2 orescienze motorie e sportive sportive  1 ora I.R.C. 1 ora I.R.C.  Tempo scuola: 8,15-13,15 nei giorni di martedì,mercoledì,venerdì ,sabato 8,15-17,15 nei giorni di lunedì e giovedì Per gli specifici obiettivi disciplinari si rimanda alla programmazione didattica predisposta dai gruppi di docenti d’ambito all’inizio dell’anno scolastico; il raggiungimento di tali obiettivi viene costantemente monitorato attra- verso coerenti attività di verifica. Gli alunni, i cui genitori optano per la proposta formativa della scuola, comprensiva dell’offerta facoltativo/op- zionale, svolgono attività di laboratorio deliberate dal collegio dei docenti, tenendo conto delle priorità formative individuate e delle risorse offerte dalla scuola . 18
  • 19. 19 OBIETTIVI TRASVERSALI La SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO dell’Istituto Comprensivo di Lanza- ra riguardo gli obiettivi trasversali d’ordine cognitivo, disciplinare, affettivo e sociale, si propone di raggiungere i seguenti traguardi: L’alunno deve: saper sviluppare competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio. -Conoscere i momenti fondamentali della storia italiana dal- le forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla forma- zione della Repubblica -Conoscere i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea. -Conoscere i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica, alla ri- voluzione industriale, alla globalizzazione. _-Percepire, descrive e rappresentare forme relativamente complesse, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create Consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione) Sa sostenere le proprie convinzioni, portando esempi e contro-esempi adeguati ed argomen- tando attraverso concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. Valutare le informazioni che ha su una situazione, riconosce la loro coerenza interna e la coe- renza tra esse e le conoscenze che ha del contesto, sviluppando senso critico. -Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e traducendola in ter- mini matematici, spiegando anche in forma scritta il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. 19
  • 20. 20 La SCUOLA PRIMARIA dell’Istituto Comprensivo di Lanzara di Castel San Gior- gio riguardo agli obiettivi trasversali d’ordine cognitivo, disciplinare, affettivo e so- ciale, si propone di raggiungere i seguenti traguardi:  L’alunno deve - dimostrare interesse e curiosità per le proposte didattiche  L’alunno deve - manifestare un adeguato livello di autostima e fiducia in sé - essere in grado di relazionarsi in modo positivo con l’adulto e i compa- gni - saper organizzare tempi e modalità del proprio lavoro - dimostrare spirito di iniziativa e capacità decisionale - sapersi applicare con impegno e continuità nello studio - rispettare le fondamentali regole della convivenza a scuola - assumere responsabilità personali e sociali  L’alunno deve - ascoltare e osservare - concettualizzare e organizzare nella memoria i contenuti dell’apprendi- mento - collegare informazioni e apprendimento - rielaborare personalmente gli apprendimenti - esprimersi e comunicare in modo adeguato agli scopi, al contesto, all’in- terlocutore - esprimere posizioni critiche e valutazioni personali  L’alunno deve acquisire padronanza - delle fondamentali conoscenze delle discipline - delle fondamentali procedure e metodologie disciplinari - degli specifici linguaggi disciplinari È utile ribadire quanto sia perciò fondamentale che, all’interno dei Piani di Studio Personalizzati, le scelte metodologiche, i contenuti e le attività proposte assumano un preciso valore formativo che riguardi la crescita e lo sviluppo globale dell’alunno. 20
  • 21. 21 La SCUOLA DELL’INFANZIA dell’Istituto Comprensivo di Lanzara di Castel San Giorgio, come enunciato nelle Indicazioni per il Curricolo, si propone di raggiun- gere i seguenti traguardi di sviluppo, di carattere trasversale: Identità:  Il bambinodeve - imparare a star bene in un ambiente sociale allargato - sentirsi sicuro nell’affrontare nuove esperienze - imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuto come persona unica - sperimentare diversi ruoli. Autonomia:  Il bambinodeve - interpretare e governa il proprio corpo - partecipare alle attività nei diversi contesti - aver fiducia in sé e si fida degli altri - provare piacere nel fare da sé e nel chiedere aiuto - esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni - esplorare la realtà - comprendere e rispetta le regole della vita quotidiana - assumere atteggiamenti sempre più responsabili. Competenza:  Il bambino: - impara a riflettere sulle esperienze - descrive la propria esperienza e la traduce in tracce personali - sviluppa l’attitudine a fare domande, riflettere e negoziare i significati Cittadinanza  Il bambino deve - scoprire gli altri ed i loro bisogni - gestire i contrasti attraverso regole condivise 21 - sperimentare la relazione ed il dialogo - esprime il proprio pensiero ed è attento a quello altrui.
  • 22. 22 La progettazione del curricolo • Progettazione D’ Istituto (Pof) • Progettazione Dipartimentale (Programmazione Per Macro-Ibiettivi) • Progettazione Docente (Programmazione Annuale) • Progettazione Extracurriculare Per ciascun ambito disciplinare o materia di studio sono stati definiti macro – obiet- tivi disciplinari elaborati per classi parallele tendenti al raggiungimento dei traguardi formativi nazionali. Il curricolo di classe,invece, è stato sviluppato attraverso la definizione di obiettivi specifici di apprendimento,attività , contenuti e metodologie, in relazione ai bisogni forativi di ciascun gruppo classe ed in relazione a specifici percorsi individualizzati di recupero e/o di potenziamento. Le verifiche e le prove di valutazione, in itinere e finali, saranno elaborate in base agli obiettivi generali programmati(macro obiettivi) usando parametri , criteri e tipologie di prove elaborate dalla Commissione dei dipartimenti disciplinari e condivise per l’approvazione , in sede di Collegio Docenti. La programmazione didattica annuale, periodica e settimanale/giornaliera si muoverà nella triplice direzione • della disciplinarità, passando dalla prima alfabetizzazione all’acquisizione di elementi di analisi, sintesi, valutazione critica dei contenuti, • dell’unitarietà, promuovendo il passaggio graduale dall’esperienza alla comprensione ed al giudizio critico, • dell’operatività, sottolineando nelle discipline di apprendimento la pari digni- tà del momento teorico con quello applicativo. La visione integrale della persona esige,inoltre, la personalizzazione della program- mazione e degli interventi, nella duplice direzione di • costruire i percorsi personali di crescita e di apprendimento dei ragazzi te- nendo conto delle loro doti, capacità, difficoltà, limiti; • confermare e mantenere integro il valore dell’appartenenza a un gruppo, nel quale si devono interiorizzare le norme della convivenza civile e demo- 22
  • 23. 23 cratica e si sperimentano i valori irrinunciabili della solidarietà e della coope- razione. Il curricolo ed i progetti L’attività d’insegnamento si sviluppa intorno al curricolo fondato su obiettivi forma- tivi di carattere disciplinare e interdisciplinare, cui si affiancano periodicamente svi- luppi modulari generati da eventi forti o integrazioni che si rendono necessarie per rendere l’intenzionalità educativa più aderente ai bisogni del bambino e del territorio d’appartenenza. A tale proposito si ribadisce perciò che le attività progettuali che sono inserite nell’of- ferta formativa vogliono essere una risposta qualificata sul piano didattico e formati- vo ai bisogni educativi riscontrati. Progetti scolastici Hanno l'obiettivo di incrementare la dimensione scolastica dell'istruzione attraverso la cooperazione su qualunque tema di interesse comune. E' importante • che gli alunni siano coinvolti in ogni fase del progetto • che sia favorito l'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunica- zione • che si lavori in gruppo e in modo interdisciplinare • che si decida quale sarà il risultato concreto del progetto • che siano previsti il monitoraggio e la valutazione del progetto . In fase di programmazione è bene ricordare • che durante il progetto è possibile realizzare anche delle uscite didattiche ma queste attività vanno programmate contestualmente al progetto e inserite nel modulo di programmazione 23
  • 24. 24 MONITORAGGIO/VALUTAZIONE Il processo di monitoraggio/valutazione prevede la realizzazione delle seguenti attivi- tà: t individuazione dei macrobiettivi di valutazione e strutturazione del sistema di Mo- nitoraggio e Valutazione di processo n elaborazione di strumenti per la rilevazione delle variabili individuate quali indi- catori di efficacia e della qualità dell’intervento c rilevazione dati r analisi dati raccolti a eventuale ridefinizione(in itinere) dell’offerta formativa r attivazione di processi di miglioramento a stesura di un report finale Pianificazione di una progettazione esecutiva • elaborazione calendario attivita’ • stipula contratti o convenzioni • diffusione calendario attivita’ • attivita’ extracurriculare • monitoraggio in itinere e prima validazione • attivita’ extracurriculare • monitoraggio finale • monitoraggio soddisfazione utenti • validazione finale La verifica della progettazione consiste in un controllo del progetto (documento) al fine di accertarne la coerenza con gli elementi in entrata e la completezza del docu- mento stesso. tale controllo deve essere verbalizzato. In ogni progetto devono essere presenti i seguenti elementi: • obiettivi misurabili • informazioni sulle modalita’ di erogazione del servizio: caratteristiche del ser- vizio (chi, cosa, come e quando) • informazioni sulle risorse necessarie • criteri di accettazione (cosa deve produrre come minimo) 24
  • 25. 25 Controlli della progettazione: Validazione La validazione e’ un controllo finalizzato a valutare quanto un progetto e’ “funziona- le” per l’utente rispetto alla sua erogazione. tale controllo deve essere verbalizzato. Nei servizi la validazione viene effettuata durante l’erogazione del servizio attraverso monitoraggi intermedi, ed alla fine con monitoraggi di fine quadrimestre, valutazione finale, soddisfazione utenti. La validazione del POF avviene nell’ultima riunione del collegio docenti a fine anno scolastico in cui devono essere valutati tutti i servizi offerti dall’istituto e l’efficacia dei processi amministrativi Ampliamento dell’Offerta formativa : progetti curriculari ed extracurriculari Scuola Secondaria di I° grado • Giochi sportivi Studenteschi: classi I –II-III sez.A-B-C-D Prof. Testa Domenico finanziato MIUR • Avvio lingua francese: classi:I sez. A-B-C 20 ore Prof.ssa Pisanti Carmela • Recupero di Francese: Classi II –III D 20 ore Prof.ssa Sergio Maria Giovanna • Ceramica artistica e tradizionale campana Classi II –III gruppo 8 alunni 64 ore funzionali Prof.ssa Greco Laura 25
  • 26. 26 • Recupero di Matematica classi I-II-III sez. A-B-C-D 20 ore Prof. Colavolpe Rosa • Il cineforum per l’Unità d’Italia classi III sez. A-B-C-D 12 ore di docenza 24 funzionali (per un totale di 36 ore di presenza docente ) Prof.Fasolino Lucia-Alfano Rachele-Fiorillo Carla • Avvio di Lingua Inglese Classi I A-B-C 20 ore Prof. Celentano Giovanna • Unità d’Italia i 150 anni…. Tutte le classi e sezioni 30 ore Prof.sse:Fasolino Lucia-Alfano Rachele • Unità d’Italia i 150 anni…(teatro) Classi I-II-III sez A-B-C-D 30 ore Prof. Iemma Antonetta • Latino classi II –III sez. A-B-C-D 25 ore Prof. Iemma Antonetta • A scuola d’Informatica classi III sez. A-B-C 40 ore Prof. Rocco Alessandro-Testa Domenico 26
  • 27. 27 Scuola Primaria di Lanzara e di Trivio • Unità d’Italia, i 150 anni… classi III sez. A-B di Lanzara 90 ore per ciascun docente Ins:Galluzzo Anna Maria-Fimiani Anna-Schiavi Stefania • Musica Maestro 5 classi III A-B 60 ore per ciascun docente Ins:Galluzzo Anna Maria-Fimiani Anna-Schiavi Stefania • Unità d’Italia i 150 anni… Classe V A di Trivio 25 ore Ins. D’Arco Agnese • Nel paese dei balocchi Classi I-IV sez. A di Trivio 84 ore Ins. Maniglia Rosanna-Califano Deborah-Claps Concetta • Natale di note, note di Natale Classe I sez A di Trivio 20 ore per ciascun docente Ins. Maniglia Rosanna – Claps Concetta • La scuola a casa, a casa con la scuola Istruzione domiciliare 20 ore per ciascun docente Ins. Picarella Anna Maria –Claps Concetta Scuola dell’Infanzia • Unità d’Italia, i 150 anni… 27
  • 28. 28 Tutti gli alunni di tutte le sezioni di Castelluccio-Lanzara 300 ore per ciascun docente Ins.Concetti-Di Martino-Picarella-Toriello-Barba-Federico-Grimaldi Aliberti-Farese-Licordari-D’Aiuto-Fondarini-Calabrese Progetti curriculari Scuola Secondaria di I° grado • Progetto Bullismo Protocollo d’Intesa con il Comune di Castel San Giorgio Classi I • Progetto Prevenzione del Tabagismo Classi II III • PQM: Progetto Qualità e Merito classe IB Scuola Primaria • Integrazione e multimedialità Classi III sez A –B di Lanzara Ins. Fimiani-Schiavi Scuola dell’Infanzia • Carnevale : Divertiamoci riciclando Tutte le classi e sezioni di Lanzara e Trivio Tutti i docenti delle sezioni 28
  • 29. 29 Prgramma Operativi Nazionali OBIETTIVO C Scuola ore Migliorare i livelli di competen- ze dei giovani C1 azioni Informaticando e….oltre( I Corso) Scuola secondaria 30 h Classi I - II Informaticando e….oltre( II Cor- Scuola secondaria 30 h so) Classi II English for you Scuola secondaria 30 h Classi I English for you…again (I corso ) Scuola secondaria 30 h Classi II English for you…again Scuola secondaria 30 h Classi II E=mc 2 Scuola secondaria 30 h Classi III Volli e, sempre volli, fortissima- Scuola secondaria 50 h mente volli Classi II -III 29
  • 30. 30 OBIETTIVO C Scuola ore Migliorare i livelli di competenze dei giovani C1 azioni IC 3 PLUS Scuola secondaria 30 h Classi III Un Pc per amico Scuola Primaria 30 h (I corso ) Classi IV Un Pc per amico Scuola Primaria 30 h (I I corso ) Classi IV Yes we can (I corso) Scuola Primaria 30 h Classi V Yes we can (II corso) Scuola Primaria 30 h Classi V 30
  • 31. 31 Anche quest’anno la nostra scuola, accogliendo la possibilità offertaci dai Fon- di Strutturali europei 2007-2013, si sta muovendo per offrire alla comunità scolastica tutta, la possibilità di ampliare l’orizzonte culturale dei nostri ragazzi. La situazione della scuola nel nostro Paese presenta aspetti fortemente critici in base alle recenti indagini internazionali, rivelando, in diverse situazioni, soprattutto al Sud, elementi di vera e propria emergenza. Per rispondere a questa emergenza il Ministero ha deciso di promuovere il Progetto Nazionale Qualità e Merito (PQM) per il potenziamento degli apprendimenti nell'area logico-matematica - e quest'anno anche nell'area linguistico-letteraria - in vista delle rilevazioni internazionali OCSE-PISA e TIMMS, concepito prendendo spunto da di- verse esperienze internazionali significative le cui finalità possono essere sintetizzate in:  migliorare la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento, utilizzan- do diversi strumenti e diffondendo competenze professionali e best-practi- ces;  aumentare la responsabilizzazione delle scuole sull'apprendimento attra- verso la misurazione dello stesso con esami nazionali standard, una maggio- re trasparenza sui risultati e il collegamento fra risultati e incentivi;  sviluppare e diffondere nelle scuole un sistema di misurazione e di valu- tazione mirato al miglioramento del sistema educativo, costruendo un siste- ma di test nazionali standard in linea con le migliori pratiche internazionali;  sviluppare e diffondere un sistema di coaching innovativo per migliorare la didattica:  che tenga conto dei risultati della valutazione per predisporre inter- venti mirati;  che includa il miglioramento della qualità del curricolo sia dal pun- to di vista dei contenuti sia sotto l'aspetto metodologico e didattico (in altre parole, se una delle aree di debolezza è la logica o l'appli- cazione pratica della matematica, bisogna intervenire anche sulle fasi a monte che consentano l'acquisizione di tali competenze);  che incida sulle competenze metodologiche e didattiche dei docenti mediante un potenziamento della formazione in servizio.  Creare una nuova modalità di verifica/valutazione centrale per definire gli obiettivi di miglioramento dell'efficacia del sistema scolastico ed avviare un vero processo di autonomia responsabile. 31
  • 32. 32 A tale progetto il nostro Istituto partecipa con le classi prime sez. B - C della se- condaria di I° con la matematica al fine di offrire un insegnamento e un appren- dimento di qualità. Il PQM rafforza ed integra gli approcci finora sperimentati in quanto mira a creare un ciclo virtuoso che parta dall'utilizzo dei risultati di una valutazione esterna degli ap- prendimenti per elaborare un'autodiagnosi e progettare, sia per gli studenti che per i docenti, azioni formative più mirate e fondate su metodologie innovative. In merito, si sottolinea la particolare rilevanza del progetto in ordine proprio alla va- lenza che viene attribuita alla valutazione ed all'utilizzo, nell'ambito della stessa, di prove standard nazionali messe a disposizione dall'INVALSI sulla base del fra- mework adottato dal Servizio Nazionale di Valutazione (SNV). L'analisi dei risultati consente quindi di elaborare interventi mirati di supporto non solo per gli alunni, ma anche per i docenti, che vengono assistiti nella loro attività di- dattica secondo una metodologia di "formazione sul campo", legata strettamente al- l'attività didattica in aula e tesa ad incidere sui comportamenti professionali. L'articolazione complessiva del progetto PQM è da intendersi di "lungo periodo" e prevede tre cicli fondamentali di attuazione. Nell’ ambito dei PON-FSE-2007 IT 05 1 PO 007 "Competenze per lo sviluppo" , alcuni docenti della scuola secondaria I° sono impegnati in corsi di formazione a distanza e precisamente nei pro- getti:MATEMATICA corso 1 MAT@BEL LINGUA,LETTERATURA E CULTURA NELLA DIMENSIONE EUROPEA: LINGUE STRANIERE Eventuali annotazioni 32
  • 33. 33 Criteri di verifica e valutazione delle competenze e della condotta 33
  • 34. 34 Standard di livello relativo all’attribuzione dei voti in sede di scrutinio Voto 9-10: Possiede conoscenze complete organiche, approfondite ed ampliate in modo perso- nale. Evidenzia capacità di comprendere, applicare, eseguire, giustificare e motivare concetti, di trovare procedimenti e strategie originali in situazioni complesse e nuove di apprendimento. Voto 8 Possiede conoscenze complete della disciplina. Evidenzia capacità di comprendere, applicare, eseguire, formalizzare, giustificare e motivare concetti in situazione diver- se e nuove di apprendimento. Voto 7 Possiede buone conoscenze. Evidenzia capacità di comprendere, applicare, eseguire, formalizzare, giustificare e motivare concetti in situazione note o simili di apprendi- mento. Voto 6 Possiede conoscenze essenziali. Evidenzia capacità di comprendere, eseguire e giustificare concetti e procedimenti in situazioni semplici e simili di apprendimento Voto 5 Possiede conoscenze parziali. Evidenzia capacità di comprendere, eseguire e giustifi- care concetti e procedimenti in situazioni semplici e guidate di apprendimento. Voto 4 Possiede conoscenze lacunose degli argomenti di base. Stenta a conseguire anche gli obiettivi minimi. 34
  • 35. 35 Criteri per l’attribuzione del voto in condotta Rispetto delle perso- Rispetto della Rispetto del Regolamento ne e dei loro ruoli struttura e delle attrezzature sco- lastiche Si distingue per un comportamento sem- Si distingue per un Si distingue nel rispetto del- Voto pre responsabile sia uso sempre corret- l’orario delle lezioni(entrata, 9/10 in classe che nelle at- to e appropriato uscita, intervallo, palestre...) tività integrative ex- dei locali, delle at- tracurricolari(visite trezzature e del guidate manifestazio- materiale didattico ni…) Stabilisce rapporti Fa uso corretto dei Rispetta l’orario delle lezio- Voto corretti con adulti e i locali delle attrez- ni(entrata, uscita, intervallo, 8 coetanei. Adotta un zature e del mate- palestre...) nella maggior comportamento re- riale didattico nella parte dei casi sponsabile in ogni oc- maggior parte del- casione le attività Voto Stabilisce rapporti Fa uso quasi sem- Non sempre rispetta l’orario 7 quasi sempre corretti pre corretto dei lo- delle lezioni(entrata, uscita, con adulti e i coeta- cali delle attrezza- intervallo, palestre...) nei. Adotta un com- ture e del materiale portamento abbastan- didattico nella za responsabile in maggior parte del- ogni occasione le attività Voto Stabilisce rapporti Non sempre fa un Rispetta poco l’orario delle 6 non sempre corretti uso corretto dei lo- lezioni(entrata, uscita, inter- con adulti e coetanei. cali delle attrezza- vallo, palestre...) Adotta un comporta- ture e del materiale mento non sempre re- didattico sponsabile sia in clas- se che nelle attività integrative extracurri- colari, diventando motivo di distrazione 35 per gli altri
  • 36. 36 Visite guidate e viaggi d’istruzione Le visite guidate e i viaggi di integrazione culturale rappresentano una attività di tipo didattico e culturale molto importanti nella programmazione educativa di istituto. Le attività effettuate nell'ambito delle visite e dei viaggi sono, infatti, coerenti con le finalità, gli obiettivi di tipo cognitivo e socio –affettivo -relazionale e i contenuti ela- borati nei piani didattici dei singoli Consigli di Classe. Le visite guidate e i viaggi di istruzione sono proposte dai Consigli di Classe. Il piano complessivo delle visite proposte dai Consigli di Classe (con i genitori ) , previa acquisizione del consenso scritto dei genitori ai quali sarà comunicato il pro- gramma particolareggiato con le indicazioni delle località, è approvato dal Collegio Docenti. La partecipazione dei genitori è ammessa esclusivamente nei casi di particolari , do- cumentate esigenze di assistenza al trasporto e agli spostamenti di alunni nonché nei casi di iniziative che richiedano competenze (in riferimento a testimonianze dirette o competenze professionali specialistiche) e collaborazioni indispensabili e irrinuncia- bili (in riferimento a ruoli specifici e coerenti nell'ambito degli obiettivi perseguiti) alla realizzazione delle iniziative. Il tipo di collaborazione richiesta ai genitori deve essere debitamente motivata e documentata nella richiesta dei Consigli di Classe. La presenza dei genitori non deve interferire con le attività didattiche ; in ogni caso il tipo di collaborazione richiesta ai genitori va definita e concordata anticipatamente. I docenti accompagnatori sono componenti del Consiglio di Classe /consigli di classe aderente /i. a) Il numero degli accompagnatori è così determinato: - visite effettuate nell'arco dell'orario delle lezioni: due docenti per classein caso di più classi insieme 1 docente ogni 15 /20 - viaggi di uno o più giorni:un (1) docente ogni 15 alunni / 20 alunni , salvo particola- ri esigenze motivate dal consiglio di classe e concordate con il dirigente . 36
  • 37. 37 Visite guidate e viaggi d’Istruzione Programmazione 2010-2011 37
  • 38. 38 Tipologia di Scuola Sezioni/Classi coinvolte Luogo e data prevista e durata Scuola dell’Infanzia Sez.A-B di Castelluccio Agriturismo Sez A-B-C di Lanzara Montecorvino Pugliano 28-10-2010 Scuola dell’Infanzia Sez- A-B-C-D di Lanzara Teatro San Demetrio Sez. A-B-C diCastelluccio Salerno 2-10-2010 Scuola dell’Infanzia Sez.A-B-C di Lanzara La fattoria dei cinque sensi Sez.A-B-C di Castelluccio Sarno Aprile 2011 Scuola Primaria di Lanzara Classi II A-IIB Teatro Scuola Primaria di Lanzara IVA-IVB-IVC Reggia di Caserta Agriturismo Teatro Scuola Primaria di Lanzara Classi III A-III B Eventuale concorso musicale Scuola Primaria di Lanzara Classi IA Teatro Salerno Scuola Primaria di Lanzara Classe I B Teatro Salerno Scuola Primaria di Lanzara Classe V A Roma o Pompei Scuola Primaria di Lanzara Classe V B Roma o Pompei Scuola Primaria di Trivio II A Teatro San Demetrio Salerno 1-12-2010 Scuola Primaria di Trivio II A-IVA-IVB Pompei Aprile Scuola Primaria di Trivio III A-IV B-IV A Teatro San Demetrio Salerno 2-12-2010 Scuola Primaria di Trivio VA Teatro San Demetrio Salerno 2-12-2010 Scuola Primaria di Trivio VA Roma o Pompei Scuola Secondaria di I° Grado Classi Prime Teatro Salerno ½ giornata Scuola Secondaria di I° Grado Classi Prime I Presepi ½ giornata Scuola Secondaria di I° Grado Classi Prime Visita ad un laboratorio di cerami- ca o di riciclaggio ½ giornata Scuola Secondaria di I° Grado Classi Prime Caserta Parco di San Silvestro 1 giornata Scuola Secondaria di I° Grado Classi Prime Grotte di Castelcivita 1 giornata Scuola Secondaria di I° Grado Classi Seconde Teatro a Salerno ½ giornata Scuola Secondaria di I° Grado Classi Seconde Visita ad un industria di trasfor- mazione alimentare ½ giornata Scuola Secondaria di I° Grado Classi Seconde Visita al Battistero di Nocera Infe- riore ½ giornata Scuola Secondaria di I° Grado Classi Seconde Anagni- Alatri – Ferentino 1 giornata Scuola Secondaria di I° Grado Classi Seconde Cardile – Il primo tricolore del Ci- lento Scuola Secondaria di I° Grado Classi Terze Teatro ½ giornata Scuola Secondaria di I° Grado Classi Terze Teatro in Inglese ½ giornata Scuola Secondaria di I° Grado Classi Terze Teatro in Francese ½ giornata Scuola Secondaria di I° Grado Classi Terze Torino 4 giorni 38 Scuola Secondaria di I° Grado Classi Terze Roma 1 giorno
  • 39. 39 39
  • 40. 40 La scuola in numeri Tipologia di scuola Numero Numero alunne Totale alunni Scuola dell’Infanzia di 57 43 100 Lanzara Scuola dell’’Infanzia 28 48 76 di Castelluccio Scuola Primaria di 110 100 210 Lanzara Scuola Primaria di Tri- 45 53 98 vio Scuola Secondaria di I 103 91 194 ° gardo Totale complessivo 676 Organico docenti 40
  • 41. 41 Tipologia di scuola Numero docenti Scuola dell’Infanzia 15 Scuola Primaria 30 Scuola Secondaria di I° gardo 30 Totale complessivo 75 Organico Personale ATA DSGA Maria Rosa Marrone ATA 17 Direzione e Amministrazione 41
  • 42. 42 Presidenza e gli Uffici della Segreteria scolastica in Via Calvanese 22, Lanzara di Castel San Giorgio Dirigente Scolastico Prof. Aliberti Antonio Riceve per appuntamento Tel. e Fax 081-5162111 Direttore Serv. Gen. E Amm.vi Sig.ra Marrone Rosa Riceve per appuntamento Tel. e Fax 081-5162111 Ufficio Relazioni con il Pubblico Orario di ricevimento: tutti i giorni dalle h 9,00-12,00 Uffici per la didattica alunni  Iscrizione alunni  Tenuta documentazione alunni  Rilascio certificazioni:  nulla-osta  certificati di licenza media  certificati di frequenza  certificati relativi all'obbligo scolastico  Duplicati di diplomi smarriti  Concessione esonero educazione fisica  Pratiche infortuni  Attività collaterali al servizio mensa  Pratiche per la fornitura gratuita e semi-gratuita libri di testo  Pratiche per l'erogazione borse di studio  Libri di testo  Patentino ciclomotore  Elezioni Organi Collegiali  Uscite didattiche e viaggi d'istruzione 42
  • 43. 43 Ufficio del Personale  Assunzione del personale a tempo determinato  Compilazione graduatorie del personale interno  Rilascio certificati di servizio e presenza  Gestione assenze dal servizio: malattia, permessi, ferie, maternità e congedi pa- rentali ecc.  Ricostruzione di carriera , inquadramento stipendiale e riscatto servizi  Mobilità (trasferimenti, passaggi di ruolo ecc.); organici personale  Richiesta part-time  Collocamento a riposo (pensionamento, dispense)  Gestione stipendi personale a tempo determinato  Gestione compensi accessori al personale  Compilazione e rilascio CUD  Rilascio modelli INPS per la disoccupazione  Richiesta prestiti  Variazioni allo stato economico del personale (variazione del c/c bancario e/o postale, assegno nucleo familiare)  Raccolta adesioni al fondo ESPERO  Ufficio Relazioni con il Pubblico , e si occupa di:  Tenuta del protocollo  Smistamento corrispondenza e comunicazioni alle sedi  Prenotazione appuntamenti per il Dirigente Scolastico  Corrispondenza con il Comune per manutenzioni, riscaldamento, fabbisogno materiale vario  Contatti con Enti vari  (CNA - AVIS - CSA -SCUOLE)  Concorsi alunni  Consegna diplomi di licenza media  Gestione corsi d'aggiornamento Ufficio Amministrativo e Bilancio, e si occupa di:  Pagamento compensi al personale  Pagamento fatture  Riscossione crediti vari  Acquisti attrezzature e materiale  Contratti con esperti 43
  • 44. 44  Gestione progetti  Gestione inventario dei beni Organizzazione dello staff di direzione Il nostro Istituto "pone grande attenzione all'organizzazione interna come momento di raccordo tra persone,obiettivi,strutture e tecnologie". I soggetti coinvolti nel processo educativo si propongono la realizzazione coordinata 44
  • 45. 45 e finalizzata della progettualità educativa e didattica per la formazione dell'alunno utente. In particolar modo curano la trasmissione della cultura attraverso momenti di pro- grammazione, di coordinamento, di verifica di fattibilità e di valutazione, predispo- nendo mezzi e strumenti adeguati alle singole situazioni formative. Commissioni di Lavoro Le Commissioni si riuniscono su convocazione del Dirigente Scolastico o del Coor- dinatore della Commissione. Alle riunioni possono partecipare ,previo invito del Dirigente scolastico o del Coordi- natore della commissione docenti o collaboratori esterni coinvolti in progetti e piani di attuazione dell’Offerta Formativa Coordinatore della commissione Ha il compito di presiedere e coordinare le riunioni, e di operare periodiche verifiche produttive della commissione da egli stesso coordinata, predisponendo anche ade- guati interventi .Di ciascuna seduta verrà redatto verbale sulla trattazione degli argo- menti all'o.d.g, e le conclusioni. 45
  • 46. 46 Referenti DOCENTI AREA Schiavi Stefania Comitato di valutazione Grimaldi Teresa Comitato di valutazione Comitato di valutazione Fezza Emilia Comitato di Valutazione Iemma Antonetta Comitato di valutazione Di Martino Silvana Comitato di valutazione Morrone Luisa Comitato elettorale Amendola Amalia Comitato elettorale Fezza Emilia/Schiavi Stefania Coordinatrice di plesso Ciancio Angelina/ Amendola Amalia Coordinatrice di plesso Grimaldi Teresa/ Coordinatrice di plesso Di Martino Silvana Coordinatrice di plesso Schiavi Stefania / Alfano Rachele Ed. alla legalità Testa Domenico FS Patetentino Grimaldi Maria Rosaria FS Referente all’aggiornamento Alfano Rachelina Referente all’Orientamento Alfano Rachelina (Scuola Secondaria di I°) Referente alla Continuità Didattica Mariniello Maria Luisa FS(Scuola Primaria ) Testa Domenico FS Referente all’Educazione stradale Schiavi Stefania Referente Pari opportunità Alfano Rachelina Referente alla Salute ed all’Ambiente Mariniello Maria Luisa Referente teatro Barba Maria Referente Gruppo H Rocco Alesando Referente Laboratorio infor. Scuola sec.I ° Grimaldi Maria Rosaria Responsabile lab.inform. Scuola Primaria Ciancio Angelina Responsabile lab.inform. Scuola Primaria Aliberti Maria Lucia Responsabile biblioteca Fezza Emilia Responsabile biblioteca Ciancio Angelina Responsabile biblioteca Testa Domenico Responsabile alla sicurezza Dott.ssa Cimino Sig.ra Porfido Dott.ssa Ginocchi 46
  • 47. 47 Prof.ssa Iemma Antonetta Gruppo GLH Ins. Schiavi Stefania Ins. Barba Maria Prof. Testa Domenico Sig Di Palma Anna(rappr. dei genitori) Ins. Schiavi Stefania Ins. Grimaldi Teresa Comitato di Valutazione Ins. Fezza Emilia Prof.ssa Iemma Antonetta Prof.ssa Di Martino Silvana Ins.Barba Maria Tutor docente in prova Prof.Rocco Alessandro Vicario Analisi organizzativa di ruoli e funzioni degli organismi scolastici IL DIRIGENTE SCOLASTICO 47
  • 48. 48 • promuove e coordina la progettualità interna e integrata, raccordata col territo- rio, al fine di garantire risultati formativi coerenti con i principi dell'autonomia; • promuove la progettualità, la programmazione e l'organizzazione delle attività a vari livelli; • ottimizza le risorse: competenze, tempi, finanziamenti, spazi e collaborazioni interne ed esterne; • stipula convenzioni, accordi di programma e contratti; • risponde dei risultati formativi attivando modalità, tempi, strumenti, procedure di controllodegli esiti in itinere e finali (autoanalisi di Istituto); • assegna, ai collaboratori eletti dal Collegio dei docenti, compiti specifici; • verifica, con i collaboratori, la compatibilità delle iniziative da attivare con le esistenti, le risorse e gli strumenti disponibili. . I fiduciari di plesso Garantiscono il raccordo tra staff di direzione e i plessi e hanno il compito: 1)di collaborare con il Dirigente Scolastico nell'organizzazione; 2)di vigilare sul regolare funzionamento; 3)di rilevare i bisogni e di provvedervi nell'ambito delle competenze loro delegate o di riferirne tempestivamente al Dirigente Scolastico perché vi provveda. • presiedono, per delega del Dirigente, relativamente alle sedute ordinarie, i Consigli di Intersezione - Interclasse, relativamente alla scuola materna ed elementare, organizzandone il lavoro. Possono convocare il Consiglio di plesso in via straordinaria, previa consultazione con il Dirigente e con gli altri docenti del plesso; • giustificano e vistano le assenze inferiori a 5 gg, i ritardi in entrata e le uscite anticipate e motivate degli alunni, segnalano al vicario o in segreteria assenze prolungate (oltre i 10 gg) o sospette degli alunni, convocano i genitori degli 48
  • 49. 49 alunni per motivi disciplinari o di profitto, su segnalazione del singolo docente o del consiglio di classe o interclasse; • si fanno portavoce delle esigenze delle tre componenti del Consiglio (docenti - alunni - genitori), cercando di armonizzarle tra loro; • informano il Dirigente e i suoi collaboratori sugli avvenimenti più significativi del n plesso, riferendo sui problemi rimasti insoluti; • coordinano la gestione delle sostituzioni interne dei colleghi assenti, sino a 5 gg e comunque sino alla nomina del supplente temporaneo; • in ogni caso assicureranno sempre la vigilanza sui minori e nelle classi : con personale a disposizione, ore eccedenti (scuola media), in compresenza ( ma- terna,elementare e media), ore di sostegno (prioritariamente nelle classi in cui ci siano gli stessi alunni per cui è previsto il docente di sostegno), assegnando ad un collaboratore scolastico il compito della vigilanza o, da ultimo, suddivi- dendo la classe o le classi. • segnalano tempestivamente in Centrale qualsivoglia situazione di emergenza o imprevista (malori del personale o degli alunni, furti, atti vandalici o altro) per concordare le opportune misure d’intervento; in caso contrario risponderanno personalmente delle inadempienze; • sono responsabili del registro delle firme di presenza giornaliera dei docenti del plesso; • curano i rapporti con l'ufficio della Segreteria per tutti i problemi organizzativi; • controllano il rispetto delle Circolari interne (da parte di alunni, genitori e docenti. Per la Scuola Secondaria di I° I Coordinatori di classe: • presiede il Consiglio di classe, su delega del Dirigente; • coordina le attività del Consiglio di classe; • cura i rapporti con le famiglie; d’ intesa con il responsabile di plesso ed il vi- cario, • valuta necessità ed urgenze per convocazioni straordinarie dei consigli di clas- se. 49
  • 50. 50 Lo Staff di direzione Collaboratore Vicario: Prof. Rocco Alessandro Secondo Collaboratore: Prof: Testa Domenico Compiti dei collaboratori del Dirigente Scolastico Al collaboratore con funzione vicaria che rappresenta e sostituisce il Dirigente scola- stico svolgendo tutte le sue funzioni in caso di assenza: • coordinamento del P.O.F; • organizzazione dell’orario, degli adattamenti di orario e di altre forme di se- vizio in caso di partecipazione degli insegnanti a scioperi, assemblee sindacali settore Scuola secondaria di I grado; • controllo delle uscite anticipate o delle entrate posticipate degli alunni; • accoglienza dei nuovi docenti; • collaborazione con i coordinatori di classe che curano i rapporti e le segnala- zioni con le famiglie); • formazione delle classi, sezioni, di concerto con il Dirigente, graduatorie interne; • referente dell’organizzazione di iniziative esterne/interne alunni/docenti; • rapporti con i genitori; • organizzazione delle sostituzione dei docenti assenti; • calendarizzazione degli scrutini, dei Consigli di Classe e degli incontri con le famiglie; 50
  • 51. 51 • vigilanza sull’orario di servizio del personale; • organizzazione delle attività collegiali d’intesa con il Dirigente scolastico; • raccolta dei materiali relativi alle programmazioni, ai progetti formativi e alla relativa documentazione settore Scuola secondaria di I grado; • cura le esecuzioni dei deliberati dei consigli di classe e del Collegio dei Docenti. - Al secondo collaboratore in assenza del collaboratore vicario, lo sostituisce in tutti gli adempimenti di sua competenza: • organizzazione dell’orario e degli adattamenti di orario e di altre forme di sevi- zio in caso di partecipazione degli insegnanti a scioperi, assemblee sindacali di settore : • cura le esecuzioni dei deliberati dei Consigli di interclasse e del Collegio dei Docenti,rappresentando al Dirigente situazioni e problemi; • collaborazione con i coordinatori di plesso e/o fiduciari; • formazione delle classi, sezioni, di concerto con il Dirigente scolastico • calendarizzazione degli incontri di programmazione, incontri con le famiglie e degli scrutini. 51
  • 52. 52 Funzioni Strumetali al P.O.F: Area1:Gestione del P.O.F Area2:Sostegno al lavoro dei docenti Area3:Interventi e servizi per gli studenti Area4:Rapporti col territorio e con gli Enti locali Area5:Valutazione degli apprendimenti Area6:Coordinamento del curricolo scolastico per la Scuola dell’Infanzia 52
  • 53. 53 Gli organi collegiali Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe 1. Il consiglio di intersezione nella scuola materna, il consiglio di interclasse nelle scuole primarie e il consiglio di classe negli istituti di istruzione secondaria sono ri- spettivamente composti dai docenti delle sezioni dello stesso plesso nella scuola ma- terna, dai docenti dei gruppi di classi parallele o dello stesso ciclo o dello stesso ples- so nella scuola elementare e dai docenti di ogni singola classe nella scuola seconda- ria. Fanno parte del consiglio di intersezione, di interclasse e del consiglio di classe anche i docenti di sostegno che ai sensi dell'articolo 315 comma 5, sono contitolari delle classi interessate. 2. Fanno parte, altresì, del consiglio di intersezione, di interclasse o di classe: a) nella scuola dell’ Infanzia e nella scuola Primaria, per ciascuna delle sezioni o del- le classi interessate un rappresentante eletto dai genitori degli alunni iscritti; b) nella scuola Secondaria di I°grado, quattro rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe; c) nella scuola secondaria di secondo grado , due rappresentanti eletti dai genitori de- gli alunni iscritti alla classe, nonché due rappresentanti degli studenti, eletti dagli stu- denti della classe; d) nei corsi serali per lavoratori studenti, tre rappresentanti degli studenti della classe, eletti dagli studenti della classe. 3. Nella scuola dell'obbligo d’istruzione alle riunioni del consiglio di classe e di inter- classe può partecipare, qualora non faccia già parte del consiglio stesso, un rappre- sentante dei genitori degli alunni iscritti alla classe o alle classi interessate, figli di la- voratori stranieri residenti in Italia che abbiano la cittadinanza di uno dei Paesi mem- bri della comunità europea. 4. Del consiglio di classe fanno parte a titolo consultivo anche i docenti tecnico prati- ci e gli assistenti addetti alle esercitazioni di laboratorio che coadiuvano i docenti del- le corrispondenti materie tecniche e scientifiche, negli istituti tecnici, negli istituti 53
  • 54. 54 professionali e nei licei. Le proposte di voto per le valutazioni periodiche e finali sono formulate dai docenti di materie tecniche e scientifiche, sentiti i docenti tecnico- pratici o gli assistenti coadiutori. 5. Le funzioni di segretario del consiglio sono attribuite dal direttore didattico o dal preside a uno dei docenti membro del consiglio stesso. 6. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rappor- ti interdisciplinari spettano al consiglio di intersezione, di interclasse e di classe con la sola presenza dei docenti. 7. Negli istituti e scuole di istruzione secondaria superiore, le competenze relative alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano al consiglio di classe con la sola presenza dei docenti. 8. I consigli di intersezione, di interclasse e di classe sono presieduti rispettivamente dal direttore didattico e dal preside oppure da un docente, membro del consiglio, loro delegato; si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, col compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reci- proci tra docenti, genitori ed alunni. In particolare esercitano le competenze in mate- ria di programmazione, valutazione e sperimentazione previste dagli articoli 126, 145, 167, 177 e 277. Si pronunciano su ogni altro argomento attribuito dal presente testo unico, dalle leggi e dai regolamenti alla loro competenza. Art. 6 - Consiglio di intersezione, di interclasse e di classe nelle scuole con particolari finalità 1. Gli specialisti che operano in modo continuativo sul piano medico, socio-psico pe- dagogico e dell'orientamento partecipano a pieno titolo ai consigli di intersezione, di interclasse e di classe costituiti nelle scuole funzionanti presso gli istituti statali per non vedenti e presso gli istituti statali per sordomuti nonché presso le altre istituzioni statali o convenzionate con il Ministero della pubblica istruzione per speciali compiti di istruzione ed educazione di minori portatori di handicap e di minori in stato di dif- ficoltà e presso le altre scuole indicate nell'articolo 324, limitatamente alle sezioni o classi a cui è diretta l'attività dei predetti specialisti. 54
  • 55. 55 Il Collegio dei docenti • Il collegio dei Docenti è unico ed è costituito dai docenti dei tre ordini di scuola; • è convocato unitariamente su argomenti comuni, per settori su argomenti specifici di ciascun ordine; • attiva comportamenti e decisioni per la stesura del Piano dell'Offerta Formativa; • seleziona i criteri in base ai quali scegliere le situazioni formative coe- renti coi bisogni del contesto sociale e delle finalità istituzionali; • esamina la coerenza delle situazioni formative scelte, costituenti il curri- colo, con le indicazioni normative vigenti e previste dall'autonomia (rap- porto tra saperi fondamentali, aggiuntivi, attività integrative, opzionali, facoltative); • progetta e programma a vari livelli; • si articola in un Dipartimento centrale, costituito dal Dirigente Scolasti- co e dallo staff dei collaboratori e in gruppi di lavoro o Commissioni, al fine di:  raccogliere e interpretare i bisogni degli alunni;  progettare situazioni formative coerenti con le ipotesi; 55
  • 56. 56  individuare tempi scuola, flessibili, in risposta ai bisogni diversifi- cati; • propone l'utilizzo del fondo d'Istituto e/o di altre risorse come strumento di sostegno all'attuazione del Piano dell'Offerta Formativa; • assume diverse ipotesi di flessibilità curricolare Dipartimenti di progettazione e di valutazione dei percorsi curriculari La commissione ad inizio d’anno raccoglierà gli obiettivi generali per classi parallele delle varie materie /discipline /ambiti che saranno consegnati dai docenti ai referenti della commissione secondo i vari ordini di scuola entro e non oltre la data del 30 settembre 2010. Ogni docente in base ai traguardi di competenza definiti a livello ministeriale, dovrà elaborare per classi parallele tre obiettivi generali che saranno anche gli obiettivi da valutare e verificare in itinere ed alla fine dell’anno scolastico. In base agli obiettivi scelti , ogni docente dovrà snodare la propria programmazione di classe in cui saran- no specificati gli obiettivi specifici, i contenuti e la metodologia adottata. Per la veri- fica e la valutazione degli stessi, invece, per garantire l’utilizzo di uguali parametri e criteri , la Commissione , rappresentativa dei tre ordini di scuola, elaborerà ed indi- cherà :modalità,tipologie,indicatori di verifica/valutazione delle competenze di rife- rimento in base agli obiettivi generali scelti. Si invitano, inoltre , all’interno dei consigli di classe ad indicare eventuali indicatori di valutazione per il comportamento degli alunni ed il numero max delle insufficien- ze che determinerebbero la bocciatura o la non ammissione all’esame di stato. 56
  • 57. 57 Tutti i passaggi dovranno essere estremamente chiari e dettagliati per garantire tra- sparenza, uguaglianza, efficienza e snellimento nelle procedure di valutazione. Si fa presente che i voti di valutazione dovranno essere fedeli ai risultati conseguiti dagli alunni nelle prove di verifica svolte nel corso dell’anno Si precisa che le prove scelte saranno sul modello dei questionari INVALSI. IL CONSIGLIO D’ ISTITUTO Il Consiglio d’Istituto è unico ed è costituito paritariamente da rappresentanti dei tre ordini di scuola, da rappresentanti del personale A.T.A. e da rappresentanti dei geni- tori.I diritti ed i doveri del Consiglio d’Istituto sono regolati dalle norme COMPETENZE DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO I compiti e le funzioni del Consiglio d'Istituto sono definiti dall'art. 10 del D.Lgs. 16/04/1994 n. 297 e dagli art. 2/3/4/5 del DPR 275/99 come modificato dai DPR 156/99 e 105/01, nonché, per la parte contabile, dal D.I.44/2001:  Elabora e adotta gli indirizzi generali del POF e determina le forme di autofi- nanziamento;  Approva il Programma annuale entro il 15 dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento;  Verifica lo stato di attuazione del programma entro il 30 giugno;  Approva le modifiche al programma annuale ;  Approva, entro il 30 aprile, il Conto Consuntivo predisposto dal D.S.G.A. e sottoposto dal D.S. all'esame del Collegio dei revisori dei conti; 57
  • 58. 58  Stabilisce l'entità del fondo per le minute spese (art.17 comma 1);  Ratifica i prelievi dal fondo di riserva effettuati dal D.S. entro 30 giorni;  Delibera sulle attività negoziali di cui all'art. 33 comma 1 del D.I. 44/2001;  determina i criteri e i limiti delle attività negoziali che rientrano nei compiti del D.S. (art.33 comma 2) ; Fatte salve le competenze del Collegio dei docenti e dei Consigli di classe, ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la pro- grammazione della vita e dell'attività della scuola,(POF) nei limiti delle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie: • adozione del regolamento d'istituto; • criteri generali per la programmazione educativa; • criteri per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, inter- scolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d'i- struzione; • promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazioni e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collabo- razione; • partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di partico- lare interesse educativo; • forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono es- sere assunte dall'istituto; • esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, dell'istitu- to e sull'espletamento dei servizi amministrativi; • esercita funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento • esercita competenze in materia d'uso delle attrezzature e degli edifici scolastici • delibera, sentito per gli aspetti didattici il Collegio Docenti, le iniziative dirette alla educazione alla salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze; • delibera sulla riduzione delle ore di lezione per causa di forza maggiore estra- nee alla didattica • delibera sulle modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le fami- glie, su proposta del Collegio dei Docenti • si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal T.U., dalle leggi e dai rego- lamenti, alla sua competenza; • sulle materie devolute alla sua competenza invia annualmente una relazione al consiglio scolastico provinciale. COMPETENZE DELLA GIUNTA ESECUTIVA • Predispone la relazione sul Programma annuale; • Propone il Programma Annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto; 58
  • 59. 59 • Propone le modifiche al Programma annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto. Avendo il DPR 275/99, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, abrogato i commi 9, 10, 11 dell'art. 5 del D.Lgs 297/94, la giunta ese- cutiva non ha più competenze in materia di provvedimenti disciplinari a carico de- gli alunni, essendo queste state trasferite all'Organo di Garanzia interno all'Istituto. Organigramma Staff di direzione Dirigente Scolastico: Prof. Aliberti Antonio Collaboratore Vicario: Prof. Rocco Alessandro Secondo Collaboratore: Prof: Testa Domenico Funzioni Strumetali al P.O.F: Area1:Gestione del P.O.F:Prof. Schiavi Stefania Area2:Sostegno al lavoro dei docenti: Prof Grimaldi Mariarosaria Area3:Interventi e servizi per gli studenti: Prof.sse: Alfano Rachelina , Barba Maria 59
  • 60. 60 Area4:Rapporti col territorio e con gli Enti locali: Prof. Fasolino Lucia Area5:Valutazione degli apprendimenti:Prof: Mariniello MariaLuisa Area6:Coordinamento del curricolo scolastico per la Scuola dell’Infanzia: Prof: Picarella AnnaMaria Organigramma degli Uffici di Segreteria DSGA: Marrone Rosa Assistenti Amministrativi: Albano Andrea Odierna Gaetano Russo Luigia Trezza Filomena Personale ATA • Aliberti Bruno • Masi Annamaria 60
  • 61. 61 • Navarra Bruno • Salvati Pasquale • Botta Felicia • Ruggiero Salvatore • Di Filippo Alfonso • Navarra Nunziante • Salvati Antonio • Filippo Salvatore • Navarra Annunziata • Aliberti Enrico • Aliberti Luigina Organigramma dei Coordinatori di plesso Scuola dell’Infanzia di Lanzara • Ins:Grimaldi Teresa • Ins: Barba Maria Scuola dell’Infanzia di Castelluccio • Ins: Di Martino Silvana • Ins: Pappalardo Serafina Scuola Primaria di Lanzara: • Ins:Fezza Emilia • Ins: Schiavi Stefania Scuola Primaria di Trivio : • Ins:Ciancio Angela 61
  • 62. 62 • Ins:Amendola Amalia Membri del dipartimento disciplinare: 2 docenti d’italiano della Scuola Secondaria di I°gardo Prof: Alfano Rachele Prof: Califano Angela 1 docente di matematica della Scuola Secondaria di I°grado Pro: 1 docente di lingua straniera della Scuola Secondaria di I°grado Prof:Fiorillo Carla 1 docente del primo ciclo della Scuola Primaria Ins:Fasolino Rosaria 1 docente del secondo ciclo della Scuola Primaria Ins: Rosanna Maniglia Ins: Rescigno Filomena 1 docente della Scuola dell’Infanzia Ins: Picarella Annamaria Funzione Strumentale Area1 :Schiavi Stefania 62