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Vigili del Fuoco         BOZZA DI PROCEDURA DI INTERVENTO                                                                 N. 00/00
                          INCENDIO SCANTINATO IN EDIFICI ADIBITI A                                                   Pagina 1/8
                          CIVILE ABITAZIONI
       (Città)            Approvato: il Comandante Provinciale (firma)                                         Data 00-04-2002


PREMESSA - QUANDO UN INTERVENTO SI CLASSIFICA IN QUESTA CATEGORIA

Tutti gli incendi ai piani interrati o seminterrati in luoghi confinati escluse autorimesse e attività
industriali. Per autorimesse cft. procedura relativa

DISPOSIZIONI DI RIFERIMENTO
o.d.g. : attivazione distaccamenti Volontari in caso di zona di competenza

GESTIONE DELLA SALA OPERATIVA
Domande primarie da porre:
• Che cosa nota o sta succedendo?                                             • Sa se qualcuno fa lavori artigianali?
• Località e indirizzo?                                                       • E’ un locale completamente interrato o sfocia
• Nome e cognome del richiedente. N telef.                                      all'aperto
• E’ lei il proprietario?                                                     • Ci sono veicoli o motorini all’interno?
• Ci sono persone coinvolte o chiuse all’interno?                             • Ci sono bombole del gas all’interno?
• Che tipo di edificio è? (Condominio o villetta)                             • Ci sono i contattori dell’Enel o del gas?
• Sono cantine o ci sono magazzini, depositi o                                • Nota molto fumo? Il colore?
  laboratori?
Domande secondarie da porre:
• Il locale dispone di porte tagliafuoco?                                     •    Ci sono idranti a muro?
• Ci sono più vie d’uscita?                                                   •    E’ possibile accedere all’edificio con mezzi
                                                                                   pesanti?
                                                                              * Con coinvolgimento di bombole informare gli
                                                                              altri condomini per eventuale evacuazione

Enti/persone da allertare
P.S.; CC.; VV.UU. (viabilità o P.g.)
118 (in caso di persone coinvolte) ?
Enel e Azienda del gas in caso di coinvolgimento di contatori
Tecnico comunale in caso d’inagibilità dell’edificio
MEZZI IDONEI PER L’INTERVENTO ED ATTREZZATURE

Mezzi V.F.                     APS                             ABP
Altre risorse V.F.             AS                              Act / aria               Av(funzionario)

Attrezzature:
• Motoventilatori, estrattori fumo
• Radio portatili
• esplosimetro
• lancia acqua e schiuma




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Vigili del Fuoco         BOZZA DI PROCEDURA DI INTERVENTO                                                        N. 00/00
                          INCENDIO SCANTINATO IN EDIFICI ADIBITI A                                          Pagina 2/8
                          CIVILE ABITAZIONI
       (Città)            Approvato: il Comandante Provinciale (firma)                                Data 00-04-2002




PROCEDURA GENERALE DI INTERVENTO

                                                               PIANIFICAZIONE

In percorso:aggiornamento con la sala operativa per ragguagli sullo sviluppo degli eventi.
Suddivisione degli incarichi: C.s. con 1 operatore effettuano la ricognizione per determinare la strategia di attacco,
l’eventuale evacuazione e soccorso a persona. Nel frattempo 2 operatori preparano una linea per attacco all’incendio:
70 /45 mm. con più punti.2 operatori si preparano con lampade e corda e lancia per attacco all’incendio. 1 operatore
delimita l’area di intervento e allontana gli estranei in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.


                                                        FASI DELL’INTERVENTO

Arrivo in posto: disporre gli automezzi ad una distanza tale da consentire l’accesso ad altri automezzi per soccorso a
persona o evacuazione dell’edificio.
- Informarsi:
• sulla presenza di persone all’interno, di eventuali feriti o di beni di particolare valore
• sulla presenza di eventuali pericoli: bombole, contattori del gas, sostanze infiammabili o pericolose, vernici.
• Sugli accessi e planimetria dello scantinato

- Ricognizione sommaria dell’area per determinare i punti d’ingresso, le zone d’areazione e la strategia di attacco in
base all’entità dell’incendio.
- Nel caso l’ascensore arrivi al piano interrato verificare la presenza di fumo e di persone all’interno prima di
disattivare l’energia elettrica.
- Intercettare le valvole del gas e l’interruttore generale della corrente
- Chiudere tutte le porte tagliafuoco che collegano il vano scale
- Illuminare l’area con gruppo fari e predisporre fari mobili nella parte interna
- Delimitare l’area di intervento ed allontanare le persone dall’area

Prioritario:
• soccorso a persona ed eventuale evacuazione nei locali invasi da fumo
• arieggiare procedendo dall’esterno i locali invasi dal fumo dopo aver predisposto la linea d’attacco all’incendio
• in caso di segnalazione di beni particolari o di valore, cercare di circoscrivere l’area ed adottare tutte le
    precauzioni per la loro salvaguardia durante la fase di spegnimento.




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Vigili del Fuoco         BOZZA DI PROCEDURA DI INTERVENTO                                                         N. 00/00
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                          CIVILE ABITAZIONI
       (Città)            Approvato: il Comandante Provinciale (firma)                                 Data 00-04-2002




TECNICHE DI INTERVENTO

Principio d’incendio o focolaio isolato con sfogo di fumo all’esterno: 2 operatori muniti di cordino e lampada
          elettrica, tubazione da 45 mm con lancia nebulizzatrice o schiuma Pro-Pack effettuano l’attacco
          all’incendio dall’interno; 1 operatore fa assistenza alla linea d’acqua; 1 operatore si preoccupa
          dall’areazione ed illuminazione dei locali.

Incendio generalizzato con molto fumo e calore limitato allo scantinato : procedere arieggiando rompendo i vetri
dall’esterno e valutare quindi la possibilità di individuare il focolaio e attaccare l’incendio dall’esterno attraverso
tubazioni e lance nebulizzatici o a schiuma Pro-Pack. In assenza di finestre creare areazioni forzate con
elettroventilatore o estrattore di fumo. Contemporaneamente 2 operatori predispongono la linea di attacco
all’incendio; 2 operatori assicurati con cordino e muniti di lampada elettrica e radio portatile e lancia nebulizzatrice
aperta a ventaglio iniziano l’opera di avvicinamento e raffreddamento per identificare il focolaio. Il C.s. ed 1 operatore
verificano la stabilità e la presenza di fumo negli appartamenti soprastanti per mettere in atto un’eventuale
evacuazione. 1 operatore fa assistenza alla linea d’acqua ed 1 operatore con l’autista posizionano punti luce
differenziati nell’area dell’incendio.

Incendio generalizzato con fumo intenso che invade anche il vano scale e i piani soprastanti : come azione
primaria provvedere ad arieggiare il vano scale e cercare di ostruire l’accesso del fumo all’interno chiudendo le porte
e posizionando getti d’aria forzata con elettroventilatori. Verificare la presenza di fumo e persone in tutti i locali,
consigliando di rimanere all’esterno sui balconi. In presenza di scala antincendio esterna o con vano filtro valutare
l’opportunità di evacuare le persone dall’edificio. Terminata la fase di assistenza alle persone procedere nell’azione di
spegnimento come specificato sopra.

Incendio con sospetto o presenza di bombole di gas: 3 operatori una squadra si occupa dell’evacuazione delle
persone dall’edificio; 1 operatore si preoccupa di arieggiare lo scantinato; e 2 operatori una seconda squadra
predispone la linea di attacco all’incendio con lancia nebulizzatrice o schiuma Pro-Pack prediligendo l’esterno e
mantenendo una posizione defilata rispetto all’apertura. In assenza di finestre creare una ventilazione forzata con
elettroventilatore ed avanzare dall’interno verso il focolaio raffreddando l’area e mantenendosi in posizione di
assoluta protezione. Cercare di individuare quanto prima la posizione delle bombole e provvedere al loro
raffreddamento prima di iniziarne la rimozione. Evitare categoricamente l’uso del getto pieno della lancia.


SICUREZZA

Sicurezza generale:
• isolare il perimetro di lavoro
• intercettare le utenze elettriche e del gas
• pericolo di intossicazione da fumi e gas
• pericolo di scoppi o esplosioni di taniche di combustibile, bombole del gas
• pericolo di ustioni da combustioni violente di reagenti chimici, detersivi, vernici, liquidi infiammabili.
• Pericolo di crolli solette o dissesti.
• Impedire l’accesso o il sostare ai non soccorritori


Sicurezza per gli operatori:
• Proteggere le vie respiratorie (obbligo uso degli autorespiratori)
• Utilizzo di antifiamma completo e dei Dpi idonei




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AL TERMINE DELL’INTERVENTO

Portare all’esterno dell’edificio le parti coinvolte dall’incendio. Provvedere a prosciugare o far defluire verso
l’esterno l’acqua utilizzata nello spegnimento. Portare all’esterno beni di particolare valore a rischio di
deterioramento.Effettuare un sopralluogo per verificare la stabilità statica dei locali interessati dall’incendio.
Provvedere alla documentazione fotografica dello scenario d’intervento.
Controllo del materiale antincendio utilizzato, pulitura primaria e riposizionamento sugli automezzi.
Considerare la necessità di effettuare un debriefing primario col personale in caso di particolari situazioni di stress
accumulato.
Considerare il coinvolgimento emotivo delle persone costrette ad evacuare il proprio appartamento.
Contattare il sindaco per il reperimento di alloggi in caso di inagibilità.



COMUNICAZIONI, ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E DI POLIZIA GIUDIZIARIA

Controllo del C.P.I. per edifici con più di 9 box e con altezza superiore a 24 m.
Controllo della cartellonistica e impianti antincendio o estintori e porte R.E.I.
Fax al Comune in caso di inagibilità di alloggi o dell’edificio
Fax all’ente di appartenenza in caso di edifici pubblici
Comunicazione alla Procura della Repubblica tramite Comando in caso di atti dolosi.



RIENTRO IN SEDE, MANUTENZIONE MEZZI, ATTREZZATURE

Rifornimento idrico e dei carburanti degli automezzi.
Operazioni di ripristino e pulitura definitiva degli automezzi e delle attrezzature utilizzate.
Sostituzione del materiale usurato




IGIENE E SALUTE DEL PERSONALE OPERATIVO

Il tipo d’intervento ed il contatto con fumi e gas o sostanze particolari richiede il lavaggio immediato ed accurato con
acqua e sapone o detergenti disinfettanti.
Cambio e idoneo lavaggio degli indumenti da fatica e degli indumenti protettivi




REVISIONE CRITICA DELL’INTERVENTO




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Vigili del Fuoco         BOZZA DI PROCEDURA DI INTERVENTO                                                        N. 00/00
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                          CIVILE ABITAZIONI
       (Città)            Approvato: il Comandante Provinciale (firma)                                Data 00-04-2002



•    Preparazione dell’intervento
•    Fase di risposta all’emergenza (chiamata, invio dei mezzi, tragitto, arrivo in posto e posizionamento dei mezzi)
•    Valutazione e analisi del sinistro ( ricognizione e preparazione all’intervento)
•    Valutazione e controllo dei pericoli presenti ( stabilizzazione)
•    Protezione del personale
•    Scelta delle tecniche operative
•    Operazioni particolari
•    Tecniche di supporto
•    Coordinamento con altri enti
•    Conclusione dell’intervento
•    Qualità del servizio



NOTE SULL’ADDESTRAMENTO
Un intervento di questo tipo per quanto possa sembrare spesso banale comporta una serie di problematiche che è
sempre bene non sottovalutare sia per l’imprevedibilità dei rischi che possono di volta in volta scaturire a causa della
svariata gamma dei materiali normalmente stoccati in scantinati, sia per la scelta dei dispositivi di protezione
individuale che della strategia di attacco all’incendio.
• Questo intervento è ovvio richiede la conoscenza dell’autorespiratore e quindi anche una certa abitudine all’uso.
    Diventa perciò importante abituare il personale ad indossarlo ed operare per tempi anche prolungati ed in
    condizioni di forte sforzo e stress. E’ bene quindi esercitarsi proprio in condizioni di tranquillità, durante
    l’addestramento giornaliero ad indossare l’autorespiratore nell’effettuazione delle manovre, provando ad
    esercitare sforzi anche ripetuti.
• L’intervento necessita sicuramente della ventilazione dei locali coinvolti. Risulta quindi fondamentale la
    conoscenza delle tecniche di ventilazione, l’utilizzo dei motoventilatori e il loro corretto posizionamento. A volte
    diventa anche necessario l’uso degli aspiratori di fumo.
• Qualora siano coinvolti idrocarburi o materie plastiche o quando è preferibile ridurre i quantitativi di acqua usati
    nello spegnimento diventa necessario l’uso della schiuma. In tal senso durante l’addestramento si possono
    provare le tecniche per la produzione di schiuma direttamente nella pompa dell’autopompa,oppure in linea
    attraverso l’eiettore, o usando lance a schiuma con tubo pescante o più semplicemente la lancia schiuma Pro-
    Pack.
• Nell’incendio in un locale scantinato bisogna abituarsi a muoversi in condizioni di luce precaria e in forte
    presenza di fumo. L’utilizzo di una camera a fumo facilita gli operatori a lavorare in simili condizioni. Del resto
    non è comunque difficoltoso improvvisare uno scenario analogo in qualsiasi ambiente, oscurando lo schermo
    della maschera con un semplice panno. Esistono tuttavia sistemi più sofisticati di simulazione di fumo con
    possibilità di graduare la visibilità agendo sullo schermo della maschera dell’operatore oscurandolo o
    schiarendolo a distanza. In questo modo si abituano gli operatori anche meno esperti ad affrontare queste
    situazioni senza sottostare a simulazioni realistiche che sono spesso causa di stress emotivo.
• Più in senso generale la manovra richiede le più elementari tecniche di spegnimento: nella fattispecie la stesura
    della linea d’attacco all’incendio, l’uso delle lance e l’avvicinamento al focolaio dell’incendio, le tecniche di
    assicurazione degli operatori e di illuminazione, le quali possono essere spunto come momenti di addestramento
    quotidiano.




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                          CIVILE ABITAZIONI
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 Note: Caratteristiche degli incendi scantinato:

     Materiale depositato:
     •      Scarse informazioni relative alla tipologia di materiale depositato e scarsa affidabilità delle notizie acquisite
            durante la raccolta delle informazioni
     •      Notevoli quantità di materiale stoccato rispetto alla cubatura del locale (elevato carico d’incendio).
     •      Diversificazione del materiale depositato che spesso reagisce a reciproco contatto o durante la combustione
     •      Spesso si trova depositato materiale da campeggio racchiuso in contenitori o scatoloni, comprese le cartucce
            per fornelli o bombolette da 1 a 3 Kg di gas butano; in casi più rari vi sono anche bombole di GPL.
     •      Gli scantinati fungono anche da depositi per materiale domestico: nella fattispecie prodotti detergenti
            contenuti in bombolette spray normalmente caricate con propano o GPL oppure bottiglie contenenti acidi,
            alcoli, soda, ammoniaca e detersivi ecc.
     •      Come le autorimesse, alcuni scantinati vengono utilizzati come laboratori per piccoli lavori artigianali ; è
            pertanto usuale trovare barattoli o latte di vernici, diluenti o taniche di benzina.
     •      Molto spesso viene anche accatastato materiale normalmente non più utilizzato che dal punto di vista
            dell’incendio, oltre alla elevata infiammabilità, causa grossi problemi di tossicità e fumo: elettrodomestici in
            PVC, materassi, poltrone o divani e mobiletti in formica.

     Tipologia del luogo
     •      Ambienti con soffitti generalmente bassi, suddivisi in numerosi vani con percorsi articolati e spesso
            terminanti in zone cieche. In caso di incendio non consentendo un facile sfogo ai prodotti della combustione
            a volte diventano vere e proprie trappole per le persone all’interno.
     •      I pochi accessi, usati peraltro dai soccorritori durante l’intervento, diventano anche i punti di sfogo per i fumi
            e il calore.
     •      Anche con incendi localizzati e di lieve entità quasi sempre si raggiungono temperature elevate con fumi
            molto caldi che portano al collasso degli intonaci e delle solette che, oltre a rendere inagibili gli
            appartamenti soprastanti, possono coinvolgere il personale VVF durante le operazioni.
     •      Le temperature elevate tendono a permanere per lungo tempo anche nella fase di controllo e spegnimento
            dell’incendio. In alcuni casi, nonostante l’adeguata protezione del personale operante, si sono riscontrati casi
            di malore e notevole affaticamento. E’ importante prevedere delle turnazioni per il personale che opera
            nell’area calda e provvedere alla reintegrazione dei liquidi.
     •      A causa del calore canaline e cavi elettrici, i quali in genere corrono lungo i corridoi, tendono a collassate e a
            penzolare ad altezza uomo costituendo ostacoli durante le operazioni già disagiate di avvicinamento
            all’incendio.
     •      Gli scantinati sono spesso i locali in cui vengono posizionati i contatori e i quadri elettrici che alimentano
            l’edificio. A volte può capitare di trovare tensione di 380 V anche in abitazioni o condomini.
     •      Negli scantinati si nascondono insidie ed ostacoli come gradini, pozzetti e materiale depositato in modo
            provvisorio in attesa di smaltimento.
     •      I fumi sviluppati durante un incendio scantinato, per la natura del materiale depositato, sono in genere molto
            scuri, densi, altamente tossici anche in piccole quantità. Se invadono le scale o le parti abitate diventano
            motivo di panico per le persone; in questo caso è necessario che una parte del personale operativo si
            preoccupi da subito di verificare la situazione, agisca come elemento rassicurante per i presenti, si accerti
            della presenza di sostanze tossiche e, se necessario, metta in atto e gestisca in modo corretto l’evacuazione
            dell’edificio.

     Caratteristiche principali e difficoltà per incendio scantinato
     •      Nonostante i collegamenti e le comunicazioni radio risultano difficoltose a causa della tipologia dei luoghi è
            estremamente importante lavorare in squadra e mantenere attivo il flusso delle informazioni ed il contatto tra
            gli operatori.
     •      Specialmente nella fase iniziale e soprattutto durante il sopralluogo il personale si deve muovere almeno in
            coppia. La persona che resta isolata in caso di incidente si trova esposta al pericolo anche per lunghi tempi
            senza possibilità di essere individuata o ricevere soccorso




/mnt/temp/unoconv/20121016180814/inc-scantinatozd-121016130813-phpapp02.doc                                  16/10/2012 - 16/10/2012
Vigili del Fuoco         BOZZA DI PROCEDURA DI INTERVENTO                                                             N. 00/00
                          INCENDIO SCANTINATO IN EDIFICI ADIBITI A                                               Pagina 7/8
                          CIVILE ABITAZIONI
         (Città)          Approvato: il Comandante Provinciale (firma)                                     Data 00-04-2002


     •      È importante che venga effettuato un monitoraggio periodico ed una turnazione al personale che opera in aree
            particolarmente esposte.
     •      Le operazioni più determinanti e complesse nella fase di attacco all’incendio sono l’ individuazione degli
            accessi e la tattica di spegnimento. Per esempio se l’incendio è generalizzato la via principale di accesso
            risulta spesso impraticabile perché è punto di sfogo dei fumi e del calore. Iniziare lo stendimento delle
            tubazioni senza aver valutato attentamente la situazione ed improvvisare, come del resto spesso accade, può
            portare a situazioni caotiche e difficilmente reversibili, nonché spingere il personale ad accettare rischi di
            fatto già elevati data la tipologia dell’intervento od addirittura ad accentuarli.
     •      La vestizione del personale oltre che completa deve essere accurata. Gli operatori devono essere protetti dal
            completo antifiamma, sottocasco e casco munito di visiera. Per la coppia alla lancia potrebbe essere utile l’uso
            di tuta termoriflettente. Nell’uso degli autorespiratori devono essere curati il controllo della posizione visibile
            del manometro, la verifica di tenuta in ambiente e l’aria residua per l’uscita.
     •      Il personale deve essere addestrato e abituato a muoversi in ambiente buio (nonostante la lampada la visibilità
            può essere limitata a pochi centimetri di distanza) con ostacoli e cambiamenti di direzione, temperature
            elevate anche ad altezza d’ uomo e con difficoltà o impossibilità di comunicazioni radio.
     •      Nel gruppo di attacco all’incendio è estremamente importante la presenza di una coppia di persone affiatate
            ed esperte che sappiano muoversi in simili ambienti i cui compiti saranno:
            • la predisposizione della tubazione nella zona invasa da fumo e l’individuazione del focolaio. Le fiamme
                 in genere sono poco visibili e si può giungere fino a qualche metro di distanza prima di identificarle; la
                 temperatura può già essere elevata oppure l’incendio può essere all’interno di un locale chiuso. Occorre
                 inoltre esperienza per muoversi in modo corretto nell’ambiente: bisogna avere capacità di valutazione e
                 sensibilità (crepitii, scricchiolii; ronzii, percezioni di calore o raggi luminosi) per individuare i focolai
                 ma soprattutto per percepire ed interpretare i segnali di allarme e le manifestazioni dei pericoli.
            • la riduzione ed il controllo del rischio per esempio provocando la caduta dei tavolati e delle parti di
                 intonaco o soletta surriscaldati e pericolanti per impedirne il collasso durante il transito degli operatori);
                 l’utilizzo controllato dell’acqua o della schiuma ( più in particolare la quantità e il tipo di getto in base
                 alla situazione e al tipo di materiali ). Non va scordato che nell’impianto elettrico ci potrebbe essere
                 ancora tensione e che un raffreddamento troppo violento potrebbe provocare lesioni alle strutture.

     •       La tecnica di primo attacco in generale consiste nell’accesso di due operatori, di cui il primo vincolato con
            una fune di sicurezza il secondo libero in posizione leggermente arretrata (pronto ad intervenire in caso
            difficoltà), i quali portano all’interno la tubazione già predisposta all’esterno, seguiti nel tratto intermedio da
            un operatore “spola” che controlla lo svolgimento della linea e mantiene i collegamenti con l’esterno.
            Quando viene raggiunto il focolaio e gli operatori sono posizionati darà consenso per l’invio dell’acqua.
            Questa tecnica, laddove possibile in quanto se la temperatura interna è troppo elevata è necessario procedere
            raffreddando l’ambiente sin dall’ingresso, evita vari problemi come l’arrivo inatteso dell’acqua in tubazione
            senza averne raggiunto il completamento, oppure il suo arrivo inaspettato per gli operatori quando non sono
            ancora posizionati. Evita di dover trascinare la tubazione piena d’acqua o spostarle a causa di valutazioni
            errate o per apportare modifiche: tutte operazioni che accrescono il rischio e l’affaticamento di chi
            interviene.
     •      Gli spostamenti per l’operatore “spola” e successivi per quanto concerne gli ostacoli e la sicurezza del
            tragitto saranno facilitati dalla linea stesa.
     •      Occorre esercitare e mantenere il flusso delle informazioni con l’esterno con adeguato e ripetuto
            addestramento.
     •      E’ necessario, anche se non si sono avute segnalazioni da parte degli inquilini, non appena le condizioni
            all’interno lo consentono, verificare nella prima fase l’eventuale presenza di persone intrappolate all’interno
            dei locali. Questa operazione deve essere ripetuta successivamente in modo accurato quando migliorano le
            condizioni di visibilità all’interno.
     •      La presenza del 118 già nelle fasi iniziali è importante anche per incendi non di grossa entità in quanto
            molto spesso rimangono coinvolte persone e potrebbero necessitare di trattamento istantaneo. Laddove
            l’incendio è più generalizzato il personale sanitario è indispensabile oltre che per la tutela degli operatori
            anche per gli inquilini i quali per stress emotivo o per inalazione di fumi possono accusare malori.




/mnt/temp/unoconv/20121016180814/inc-scantinatozd-121016130813-phpapp02.doc                                  16/10/2012 - 16/10/2012

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  • 1. Vigili del Fuoco BOZZA DI PROCEDURA DI INTERVENTO N. 00/00 INCENDIO SCANTINATO IN EDIFICI ADIBITI A Pagina 1/8 CIVILE ABITAZIONI (Città) Approvato: il Comandante Provinciale (firma) Data 00-04-2002 PREMESSA - QUANDO UN INTERVENTO SI CLASSIFICA IN QUESTA CATEGORIA Tutti gli incendi ai piani interrati o seminterrati in luoghi confinati escluse autorimesse e attività industriali. Per autorimesse cft. procedura relativa DISPOSIZIONI DI RIFERIMENTO o.d.g. : attivazione distaccamenti Volontari in caso di zona di competenza GESTIONE DELLA SALA OPERATIVA Domande primarie da porre: • Che cosa nota o sta succedendo? • Sa se qualcuno fa lavori artigianali? • Località e indirizzo? • E’ un locale completamente interrato o sfocia • Nome e cognome del richiedente. N telef. all'aperto • E’ lei il proprietario? • Ci sono veicoli o motorini all’interno? • Ci sono persone coinvolte o chiuse all’interno? • Ci sono bombole del gas all’interno? • Che tipo di edificio è? (Condominio o villetta) • Ci sono i contattori dell’Enel o del gas? • Sono cantine o ci sono magazzini, depositi o • Nota molto fumo? Il colore? laboratori? Domande secondarie da porre: • Il locale dispone di porte tagliafuoco? • Ci sono idranti a muro? • Ci sono più vie d’uscita? • E’ possibile accedere all’edificio con mezzi pesanti? * Con coinvolgimento di bombole informare gli altri condomini per eventuale evacuazione Enti/persone da allertare P.S.; CC.; VV.UU. (viabilità o P.g.) 118 (in caso di persone coinvolte) ? Enel e Azienda del gas in caso di coinvolgimento di contatori Tecnico comunale in caso d’inagibilità dell’edificio MEZZI IDONEI PER L’INTERVENTO ED ATTREZZATURE Mezzi V.F. APS ABP Altre risorse V.F. AS Act / aria Av(funzionario) Attrezzature: • Motoventilatori, estrattori fumo • Radio portatili • esplosimetro • lancia acqua e schiuma /mnt/temp/unoconv/20121016180814/inc-scantinatozd-121016130813-phpapp02.doc 16/10/2012 - 16/10/2012
  • 2. Vigili del Fuoco BOZZA DI PROCEDURA DI INTERVENTO N. 00/00 INCENDIO SCANTINATO IN EDIFICI ADIBITI A Pagina 2/8 CIVILE ABITAZIONI (Città) Approvato: il Comandante Provinciale (firma) Data 00-04-2002 PROCEDURA GENERALE DI INTERVENTO PIANIFICAZIONE In percorso:aggiornamento con la sala operativa per ragguagli sullo sviluppo degli eventi. Suddivisione degli incarichi: C.s. con 1 operatore effettuano la ricognizione per determinare la strategia di attacco, l’eventuale evacuazione e soccorso a persona. Nel frattempo 2 operatori preparano una linea per attacco all’incendio: 70 /45 mm. con più punti.2 operatori si preparano con lampade e corda e lancia per attacco all’incendio. 1 operatore delimita l’area di intervento e allontana gli estranei in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. FASI DELL’INTERVENTO Arrivo in posto: disporre gli automezzi ad una distanza tale da consentire l’accesso ad altri automezzi per soccorso a persona o evacuazione dell’edificio. - Informarsi: • sulla presenza di persone all’interno, di eventuali feriti o di beni di particolare valore • sulla presenza di eventuali pericoli: bombole, contattori del gas, sostanze infiammabili o pericolose, vernici. • Sugli accessi e planimetria dello scantinato - Ricognizione sommaria dell’area per determinare i punti d’ingresso, le zone d’areazione e la strategia di attacco in base all’entità dell’incendio. - Nel caso l’ascensore arrivi al piano interrato verificare la presenza di fumo e di persone all’interno prima di disattivare l’energia elettrica. - Intercettare le valvole del gas e l’interruttore generale della corrente - Chiudere tutte le porte tagliafuoco che collegano il vano scale - Illuminare l’area con gruppo fari e predisporre fari mobili nella parte interna - Delimitare l’area di intervento ed allontanare le persone dall’area Prioritario: • soccorso a persona ed eventuale evacuazione nei locali invasi da fumo • arieggiare procedendo dall’esterno i locali invasi dal fumo dopo aver predisposto la linea d’attacco all’incendio • in caso di segnalazione di beni particolari o di valore, cercare di circoscrivere l’area ed adottare tutte le precauzioni per la loro salvaguardia durante la fase di spegnimento. /mnt/temp/unoconv/20121016180814/inc-scantinatozd-121016130813-phpapp02.doc 16/10/2012 - 16/10/2012
  • 3. Vigili del Fuoco BOZZA DI PROCEDURA DI INTERVENTO N. 00/00 INCENDIO SCANTINATO IN EDIFICI ADIBITI A Pagina 3/8 CIVILE ABITAZIONI (Città) Approvato: il Comandante Provinciale (firma) Data 00-04-2002 TECNICHE DI INTERVENTO Principio d’incendio o focolaio isolato con sfogo di fumo all’esterno: 2 operatori muniti di cordino e lampada elettrica, tubazione da 45 mm con lancia nebulizzatrice o schiuma Pro-Pack effettuano l’attacco all’incendio dall’interno; 1 operatore fa assistenza alla linea d’acqua; 1 operatore si preoccupa dall’areazione ed illuminazione dei locali. Incendio generalizzato con molto fumo e calore limitato allo scantinato : procedere arieggiando rompendo i vetri dall’esterno e valutare quindi la possibilità di individuare il focolaio e attaccare l’incendio dall’esterno attraverso tubazioni e lance nebulizzatici o a schiuma Pro-Pack. In assenza di finestre creare areazioni forzate con elettroventilatore o estrattore di fumo. Contemporaneamente 2 operatori predispongono la linea di attacco all’incendio; 2 operatori assicurati con cordino e muniti di lampada elettrica e radio portatile e lancia nebulizzatrice aperta a ventaglio iniziano l’opera di avvicinamento e raffreddamento per identificare il focolaio. Il C.s. ed 1 operatore verificano la stabilità e la presenza di fumo negli appartamenti soprastanti per mettere in atto un’eventuale evacuazione. 1 operatore fa assistenza alla linea d’acqua ed 1 operatore con l’autista posizionano punti luce differenziati nell’area dell’incendio. Incendio generalizzato con fumo intenso che invade anche il vano scale e i piani soprastanti : come azione primaria provvedere ad arieggiare il vano scale e cercare di ostruire l’accesso del fumo all’interno chiudendo le porte e posizionando getti d’aria forzata con elettroventilatori. Verificare la presenza di fumo e persone in tutti i locali, consigliando di rimanere all’esterno sui balconi. In presenza di scala antincendio esterna o con vano filtro valutare l’opportunità di evacuare le persone dall’edificio. Terminata la fase di assistenza alle persone procedere nell’azione di spegnimento come specificato sopra. Incendio con sospetto o presenza di bombole di gas: 3 operatori una squadra si occupa dell’evacuazione delle persone dall’edificio; 1 operatore si preoccupa di arieggiare lo scantinato; e 2 operatori una seconda squadra predispone la linea di attacco all’incendio con lancia nebulizzatrice o schiuma Pro-Pack prediligendo l’esterno e mantenendo una posizione defilata rispetto all’apertura. In assenza di finestre creare una ventilazione forzata con elettroventilatore ed avanzare dall’interno verso il focolaio raffreddando l’area e mantenendosi in posizione di assoluta protezione. Cercare di individuare quanto prima la posizione delle bombole e provvedere al loro raffreddamento prima di iniziarne la rimozione. Evitare categoricamente l’uso del getto pieno della lancia. SICUREZZA Sicurezza generale: • isolare il perimetro di lavoro • intercettare le utenze elettriche e del gas • pericolo di intossicazione da fumi e gas • pericolo di scoppi o esplosioni di taniche di combustibile, bombole del gas • pericolo di ustioni da combustioni violente di reagenti chimici, detersivi, vernici, liquidi infiammabili. • Pericolo di crolli solette o dissesti. • Impedire l’accesso o il sostare ai non soccorritori Sicurezza per gli operatori: • Proteggere le vie respiratorie (obbligo uso degli autorespiratori) • Utilizzo di antifiamma completo e dei Dpi idonei /mnt/temp/unoconv/20121016180814/inc-scantinatozd-121016130813-phpapp02.doc 16/10/2012 - 16/10/2012
  • 4. Vigili del Fuoco BOZZA DI PROCEDURA DI INTERVENTO N. 00/00 INCENDIO SCANTINATO IN EDIFICI ADIBITI A Pagina 4/8 CIVILE ABITAZIONI (Città) Approvato: il Comandante Provinciale (firma) Data 00-04-2002 AL TERMINE DELL’INTERVENTO Portare all’esterno dell’edificio le parti coinvolte dall’incendio. Provvedere a prosciugare o far defluire verso l’esterno l’acqua utilizzata nello spegnimento. Portare all’esterno beni di particolare valore a rischio di deterioramento.Effettuare un sopralluogo per verificare la stabilità statica dei locali interessati dall’incendio. Provvedere alla documentazione fotografica dello scenario d’intervento. Controllo del materiale antincendio utilizzato, pulitura primaria e riposizionamento sugli automezzi. Considerare la necessità di effettuare un debriefing primario col personale in caso di particolari situazioni di stress accumulato. Considerare il coinvolgimento emotivo delle persone costrette ad evacuare il proprio appartamento. Contattare il sindaco per il reperimento di alloggi in caso di inagibilità. COMUNICAZIONI, ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI E DI POLIZIA GIUDIZIARIA Controllo del C.P.I. per edifici con più di 9 box e con altezza superiore a 24 m. Controllo della cartellonistica e impianti antincendio o estintori e porte R.E.I. Fax al Comune in caso di inagibilità di alloggi o dell’edificio Fax all’ente di appartenenza in caso di edifici pubblici Comunicazione alla Procura della Repubblica tramite Comando in caso di atti dolosi. RIENTRO IN SEDE, MANUTENZIONE MEZZI, ATTREZZATURE Rifornimento idrico e dei carburanti degli automezzi. Operazioni di ripristino e pulitura definitiva degli automezzi e delle attrezzature utilizzate. Sostituzione del materiale usurato IGIENE E SALUTE DEL PERSONALE OPERATIVO Il tipo d’intervento ed il contatto con fumi e gas o sostanze particolari richiede il lavaggio immediato ed accurato con acqua e sapone o detergenti disinfettanti. Cambio e idoneo lavaggio degli indumenti da fatica e degli indumenti protettivi REVISIONE CRITICA DELL’INTERVENTO /mnt/temp/unoconv/20121016180814/inc-scantinatozd-121016130813-phpapp02.doc 16/10/2012 - 16/10/2012
  • 5. Vigili del Fuoco BOZZA DI PROCEDURA DI INTERVENTO N. 00/00 INCENDIO SCANTINATO IN EDIFICI ADIBITI A Pagina 5/8 CIVILE ABITAZIONI (Città) Approvato: il Comandante Provinciale (firma) Data 00-04-2002 • Preparazione dell’intervento • Fase di risposta all’emergenza (chiamata, invio dei mezzi, tragitto, arrivo in posto e posizionamento dei mezzi) • Valutazione e analisi del sinistro ( ricognizione e preparazione all’intervento) • Valutazione e controllo dei pericoli presenti ( stabilizzazione) • Protezione del personale • Scelta delle tecniche operative • Operazioni particolari • Tecniche di supporto • Coordinamento con altri enti • Conclusione dell’intervento • Qualità del servizio NOTE SULL’ADDESTRAMENTO Un intervento di questo tipo per quanto possa sembrare spesso banale comporta una serie di problematiche che è sempre bene non sottovalutare sia per l’imprevedibilità dei rischi che possono di volta in volta scaturire a causa della svariata gamma dei materiali normalmente stoccati in scantinati, sia per la scelta dei dispositivi di protezione individuale che della strategia di attacco all’incendio. • Questo intervento è ovvio richiede la conoscenza dell’autorespiratore e quindi anche una certa abitudine all’uso. Diventa perciò importante abituare il personale ad indossarlo ed operare per tempi anche prolungati ed in condizioni di forte sforzo e stress. E’ bene quindi esercitarsi proprio in condizioni di tranquillità, durante l’addestramento giornaliero ad indossare l’autorespiratore nell’effettuazione delle manovre, provando ad esercitare sforzi anche ripetuti. • L’intervento necessita sicuramente della ventilazione dei locali coinvolti. Risulta quindi fondamentale la conoscenza delle tecniche di ventilazione, l’utilizzo dei motoventilatori e il loro corretto posizionamento. A volte diventa anche necessario l’uso degli aspiratori di fumo. • Qualora siano coinvolti idrocarburi o materie plastiche o quando è preferibile ridurre i quantitativi di acqua usati nello spegnimento diventa necessario l’uso della schiuma. In tal senso durante l’addestramento si possono provare le tecniche per la produzione di schiuma direttamente nella pompa dell’autopompa,oppure in linea attraverso l’eiettore, o usando lance a schiuma con tubo pescante o più semplicemente la lancia schiuma Pro- Pack. • Nell’incendio in un locale scantinato bisogna abituarsi a muoversi in condizioni di luce precaria e in forte presenza di fumo. L’utilizzo di una camera a fumo facilita gli operatori a lavorare in simili condizioni. Del resto non è comunque difficoltoso improvvisare uno scenario analogo in qualsiasi ambiente, oscurando lo schermo della maschera con un semplice panno. Esistono tuttavia sistemi più sofisticati di simulazione di fumo con possibilità di graduare la visibilità agendo sullo schermo della maschera dell’operatore oscurandolo o schiarendolo a distanza. In questo modo si abituano gli operatori anche meno esperti ad affrontare queste situazioni senza sottostare a simulazioni realistiche che sono spesso causa di stress emotivo. • Più in senso generale la manovra richiede le più elementari tecniche di spegnimento: nella fattispecie la stesura della linea d’attacco all’incendio, l’uso delle lance e l’avvicinamento al focolaio dell’incendio, le tecniche di assicurazione degli operatori e di illuminazione, le quali possono essere spunto come momenti di addestramento quotidiano. /mnt/temp/unoconv/20121016180814/inc-scantinatozd-121016130813-phpapp02.doc 16/10/2012 - 16/10/2012
  • 6. Vigili del Fuoco BOZZA DI PROCEDURA DI INTERVENTO N. 00/00 INCENDIO SCANTINATO IN EDIFICI ADIBITI A Pagina 6/8 CIVILE ABITAZIONI (Città) Approvato: il Comandante Provinciale (firma) Data 00-04-2002 Note: Caratteristiche degli incendi scantinato: Materiale depositato: • Scarse informazioni relative alla tipologia di materiale depositato e scarsa affidabilità delle notizie acquisite durante la raccolta delle informazioni • Notevoli quantità di materiale stoccato rispetto alla cubatura del locale (elevato carico d’incendio). • Diversificazione del materiale depositato che spesso reagisce a reciproco contatto o durante la combustione • Spesso si trova depositato materiale da campeggio racchiuso in contenitori o scatoloni, comprese le cartucce per fornelli o bombolette da 1 a 3 Kg di gas butano; in casi più rari vi sono anche bombole di GPL. • Gli scantinati fungono anche da depositi per materiale domestico: nella fattispecie prodotti detergenti contenuti in bombolette spray normalmente caricate con propano o GPL oppure bottiglie contenenti acidi, alcoli, soda, ammoniaca e detersivi ecc. • Come le autorimesse, alcuni scantinati vengono utilizzati come laboratori per piccoli lavori artigianali ; è pertanto usuale trovare barattoli o latte di vernici, diluenti o taniche di benzina. • Molto spesso viene anche accatastato materiale normalmente non più utilizzato che dal punto di vista dell’incendio, oltre alla elevata infiammabilità, causa grossi problemi di tossicità e fumo: elettrodomestici in PVC, materassi, poltrone o divani e mobiletti in formica. Tipologia del luogo • Ambienti con soffitti generalmente bassi, suddivisi in numerosi vani con percorsi articolati e spesso terminanti in zone cieche. In caso di incendio non consentendo un facile sfogo ai prodotti della combustione a volte diventano vere e proprie trappole per le persone all’interno. • I pochi accessi, usati peraltro dai soccorritori durante l’intervento, diventano anche i punti di sfogo per i fumi e il calore. • Anche con incendi localizzati e di lieve entità quasi sempre si raggiungono temperature elevate con fumi molto caldi che portano al collasso degli intonaci e delle solette che, oltre a rendere inagibili gli appartamenti soprastanti, possono coinvolgere il personale VVF durante le operazioni. • Le temperature elevate tendono a permanere per lungo tempo anche nella fase di controllo e spegnimento dell’incendio. In alcuni casi, nonostante l’adeguata protezione del personale operante, si sono riscontrati casi di malore e notevole affaticamento. E’ importante prevedere delle turnazioni per il personale che opera nell’area calda e provvedere alla reintegrazione dei liquidi. • A causa del calore canaline e cavi elettrici, i quali in genere corrono lungo i corridoi, tendono a collassate e a penzolare ad altezza uomo costituendo ostacoli durante le operazioni già disagiate di avvicinamento all’incendio. • Gli scantinati sono spesso i locali in cui vengono posizionati i contatori e i quadri elettrici che alimentano l’edificio. A volte può capitare di trovare tensione di 380 V anche in abitazioni o condomini. • Negli scantinati si nascondono insidie ed ostacoli come gradini, pozzetti e materiale depositato in modo provvisorio in attesa di smaltimento. • I fumi sviluppati durante un incendio scantinato, per la natura del materiale depositato, sono in genere molto scuri, densi, altamente tossici anche in piccole quantità. Se invadono le scale o le parti abitate diventano motivo di panico per le persone; in questo caso è necessario che una parte del personale operativo si preoccupi da subito di verificare la situazione, agisca come elemento rassicurante per i presenti, si accerti della presenza di sostanze tossiche e, se necessario, metta in atto e gestisca in modo corretto l’evacuazione dell’edificio. Caratteristiche principali e difficoltà per incendio scantinato • Nonostante i collegamenti e le comunicazioni radio risultano difficoltose a causa della tipologia dei luoghi è estremamente importante lavorare in squadra e mantenere attivo il flusso delle informazioni ed il contatto tra gli operatori. • Specialmente nella fase iniziale e soprattutto durante il sopralluogo il personale si deve muovere almeno in coppia. La persona che resta isolata in caso di incidente si trova esposta al pericolo anche per lunghi tempi senza possibilità di essere individuata o ricevere soccorso /mnt/temp/unoconv/20121016180814/inc-scantinatozd-121016130813-phpapp02.doc 16/10/2012 - 16/10/2012
  • 7. Vigili del Fuoco BOZZA DI PROCEDURA DI INTERVENTO N. 00/00 INCENDIO SCANTINATO IN EDIFICI ADIBITI A Pagina 7/8 CIVILE ABITAZIONI (Città) Approvato: il Comandante Provinciale (firma) Data 00-04-2002 • È importante che venga effettuato un monitoraggio periodico ed una turnazione al personale che opera in aree particolarmente esposte. • Le operazioni più determinanti e complesse nella fase di attacco all’incendio sono l’ individuazione degli accessi e la tattica di spegnimento. Per esempio se l’incendio è generalizzato la via principale di accesso risulta spesso impraticabile perché è punto di sfogo dei fumi e del calore. Iniziare lo stendimento delle tubazioni senza aver valutato attentamente la situazione ed improvvisare, come del resto spesso accade, può portare a situazioni caotiche e difficilmente reversibili, nonché spingere il personale ad accettare rischi di fatto già elevati data la tipologia dell’intervento od addirittura ad accentuarli. • La vestizione del personale oltre che completa deve essere accurata. Gli operatori devono essere protetti dal completo antifiamma, sottocasco e casco munito di visiera. Per la coppia alla lancia potrebbe essere utile l’uso di tuta termoriflettente. Nell’uso degli autorespiratori devono essere curati il controllo della posizione visibile del manometro, la verifica di tenuta in ambiente e l’aria residua per l’uscita. • Il personale deve essere addestrato e abituato a muoversi in ambiente buio (nonostante la lampada la visibilità può essere limitata a pochi centimetri di distanza) con ostacoli e cambiamenti di direzione, temperature elevate anche ad altezza d’ uomo e con difficoltà o impossibilità di comunicazioni radio. • Nel gruppo di attacco all’incendio è estremamente importante la presenza di una coppia di persone affiatate ed esperte che sappiano muoversi in simili ambienti i cui compiti saranno: • la predisposizione della tubazione nella zona invasa da fumo e l’individuazione del focolaio. Le fiamme in genere sono poco visibili e si può giungere fino a qualche metro di distanza prima di identificarle; la temperatura può già essere elevata oppure l’incendio può essere all’interno di un locale chiuso. Occorre inoltre esperienza per muoversi in modo corretto nell’ambiente: bisogna avere capacità di valutazione e sensibilità (crepitii, scricchiolii; ronzii, percezioni di calore o raggi luminosi) per individuare i focolai ma soprattutto per percepire ed interpretare i segnali di allarme e le manifestazioni dei pericoli. • la riduzione ed il controllo del rischio per esempio provocando la caduta dei tavolati e delle parti di intonaco o soletta surriscaldati e pericolanti per impedirne il collasso durante il transito degli operatori); l’utilizzo controllato dell’acqua o della schiuma ( più in particolare la quantità e il tipo di getto in base alla situazione e al tipo di materiali ). Non va scordato che nell’impianto elettrico ci potrebbe essere ancora tensione e che un raffreddamento troppo violento potrebbe provocare lesioni alle strutture. • La tecnica di primo attacco in generale consiste nell’accesso di due operatori, di cui il primo vincolato con una fune di sicurezza il secondo libero in posizione leggermente arretrata (pronto ad intervenire in caso difficoltà), i quali portano all’interno la tubazione già predisposta all’esterno, seguiti nel tratto intermedio da un operatore “spola” che controlla lo svolgimento della linea e mantiene i collegamenti con l’esterno. Quando viene raggiunto il focolaio e gli operatori sono posizionati darà consenso per l’invio dell’acqua. Questa tecnica, laddove possibile in quanto se la temperatura interna è troppo elevata è necessario procedere raffreddando l’ambiente sin dall’ingresso, evita vari problemi come l’arrivo inatteso dell’acqua in tubazione senza averne raggiunto il completamento, oppure il suo arrivo inaspettato per gli operatori quando non sono ancora posizionati. Evita di dover trascinare la tubazione piena d’acqua o spostarle a causa di valutazioni errate o per apportare modifiche: tutte operazioni che accrescono il rischio e l’affaticamento di chi interviene. • Gli spostamenti per l’operatore “spola” e successivi per quanto concerne gli ostacoli e la sicurezza del tragitto saranno facilitati dalla linea stesa. • Occorre esercitare e mantenere il flusso delle informazioni con l’esterno con adeguato e ripetuto addestramento. • E’ necessario, anche se non si sono avute segnalazioni da parte degli inquilini, non appena le condizioni all’interno lo consentono, verificare nella prima fase l’eventuale presenza di persone intrappolate all’interno dei locali. Questa operazione deve essere ripetuta successivamente in modo accurato quando migliorano le condizioni di visibilità all’interno. • La presenza del 118 già nelle fasi iniziali è importante anche per incendi non di grossa entità in quanto molto spesso rimangono coinvolte persone e potrebbero necessitare di trattamento istantaneo. Laddove l’incendio è più generalizzato il personale sanitario è indispensabile oltre che per la tutela degli operatori anche per gli inquilini i quali per stress emotivo o per inalazione di fumi possono accusare malori. /mnt/temp/unoconv/20121016180814/inc-scantinatozd-121016130813-phpapp02.doc 16/10/2012 - 16/10/2012