in questi giorni si parla tanto di crescita occupazionale; ci sono le condizioni favorevoli perchè questo succeda; i volumi di crescita sono inportanti ma l'indicatore chiave è il tasso di occupazione ( oggi è al 55,7% , 15-20 punti di % più basso di altri paesi EU ); se questo non sale allora parliamo solo di rimpiazzo di chi esce dal mercato del lavoro.
2. 1. Secondo una indagine effettuata da Excelsior Unioncamere relativa
ai programmi di assunzione previsti nel primo trim2015 , indagine
realizzata tra ottobre –dicembre 2014, le imprese italiane (industria e
servizi) intendono assumere 132.800 dipendenti cui si aggiungono
ulteriori 77.000 di unità con contratti atipici ( oggi forse non più possibili ! )
per un totale di circa 210.000 unità;
2. nello stesso trimestre si prevedono 201.300 uscite dal mercato del
lavoro per causali diverse.
3. saldo positivo quindi di 8.400
( i dati di seguito evidenziati sono tratti dall’indagine citata)
1. le previsioni erano state effettuate in un contesto
politico-legislativo dinamico, ma nessuna norma relativa
al job act o a forme di incentivazione all’occupazione era
stata ancora approvata quando è stata effettuata
l’indagine.
2. Quindi le previsioni paiono inserirsi in una normale
esigenza produttiva di sostituzione delle uscite, da un
clima di fiducia di attese positive e da alcuni segnali di
ripresa del mercato .
3. Anche negli anni precedenti e pur in una situazione di
pesante crisi si è continuato ad assumere con volumi
diversi negli anni; da notare che l’incidenza dei non
stagionali rimane tra il 63%-70% ( questo sarà un
parametro di verifica dell’efficacia del job act in quanto
tale % dovrà crescere di molto )
previsioni Excelsior-Unioncamere negli anno
settore privato
anno tot. Previsioni non stagionali %
2010 802.000 552.000 68,8
2011 846.000 594.000 70,2
2012 631.000 407.000 64,5
2013 563.000 367.000 65,2
2014 613.000 385.000 62,8
2
occupazione 1°trim 2015 g.Facco
3. Caratteristiche professionali delle assunzioni previste:
Crescono del 14,5% su base annuale le figure higth skill,
diminuiscono le richieste di figure dirigenziali, crescono
quelle degli impiegati di alta specializzazione +19%;
le più dinaniche sono: specialisti in scienze economiche,
tecnici amministrativi, finanziari, in scienze matematiche,
fisiche..
Le assunzioni previste per scolarità: in crescita la richiesta di laureati (
10,2%), dei diplomati ( 8,1%) ma anche di persone senza formazione
specifica ( 12,4% )
3occupazione 1°trim 2015 g.Facco
4. 1. Le aziende prevedono di assumere giovani ( fino a 29 anni) superando la
soglia del 30% nella composizione per classi di età;
2. Le assunzioni considerate di difficile reperimento rimangono basse: 14%;
3. Aumenta la quota di assunzioni legata all’indifferenza di genere, anche se
varia in rapporto al settore;
4. Diminuisce la richiesta di intervento della CIG;
5. Cresce nell’industria la richiesta di personale qualificato e con esperienza ,
6. Tutti elementi questi da considerare positivamente.
4occupazione 1°trim 2015 g.Facco
5. RAPPORTI DI LAVORO ATTIVATI NEI TRIM fonte comunicazioni obbligatorie
n rapporti
attivati
var.% vs TRIM
ANNO
PRECEDENTE
di cui
INDUSTRIA
di cui SERVIZI di cui TI
%
di cui
TD%
I TRIM 2012 2.651.150 3,60% 415.700 1.863.000 21 64
I TRIM 2013 2.430.296 -10,4 338.000 1.725.000 19,2 64,2
I TRIM 2014 2.371.540 -1,6 345.500 1.654.000 17,6 66,8
IV TRIM 2014 2.318.000 1,20% 364.000 1.587.000 15,7 68,5
RAPPORTI DI LAVORO CESSATI NEI TRIM fonte comunicazioni obbligatorie
n rapporti
attivati
var.% vs TRIM
ANNO
PRECEDENTE
di cui
INDUSTRIA
di cui SERVIZI di cui TI
%
di cui
TD%
I TRIM 2012 1.930.000 1,80% 341.000 1.471.000 27,5 59,7
I TRIM 2013 1.901.830 -4,2 306.000 1.478.000 25,7 57,2
I TRIM 2014 1.849.844 -1,6 284.000 1.444.000 24,9 59,6
IV TRIM 2014 2.300.000 1,20% 364.000 1.587.000 15,8 69
1. dai dati del Ministero del Lavoro relativi alle
comunicazioni obbligatorie risulta che i rapporti di
lavoro attivati nel 2013 e 2014 per trim di
riferimento sono mediamente 2,3-2,4 miloni ( i
dati reali di occupazione a livello trimestrale sono
ovviamente più bassi; questo strumento misura infatti il n.
di contratti attivati non le persone corrispondenti;
mediamente nel periodo considerato una persona attiva
diversi e più contratti con durate che vanno da qualche
giorno a qualche mese ).
2. Dal 2013 al 2014 i contratti a TI sono scesi mediamente
di 3,5 punti e i TD sono cresciuti di 5 punti ;
3. dal 2015 è in vigore la riforma del lavoro job act che
privilegia le assunzioni a TI a tutele crescenti e pertanto
nei prossimi mesi è auspicabile che :
Il n. DEGLI AVVIATI SI INCREMENTI
IL N. DEI CONTRATTI A TI segni una svolta
decisiva rispetto a i contratti a TD.
4. sarà facile in confronto avendo le serie storiche
evidenziate
Per quanto attiene ai cessati si nota:
una crescita significativa delle uscite nel IV trim 2014;
una diminuzione % dell’uscita dei TI e una crescita dei TD.
5occupazione 1°trim 2015 g.Facco
6. Considerazioni:
1. in queste settimane i media hanno dato molto risalto ai primi risultati di ripresa economico- produttiva e ai primi dati
sull’occupazione legando i movimenti positivi riscontrati ai primi effetti del job act. Non vi sono ancora riscontri ufficiali
disponibili per confermare, ma in ogni caso bisognerà attendere almeno qualche trimestre per vedere le tendenze.
2. Bisogna però non dimenticare che in questi anni si è sempre assunto anche se con volumi diversi e lo dicono le previsioni fatte
da Excelsior e Unioncamere, lo confermano i consuntivi del Ministero del Lavoro sulle comunicazioni obbligatorie;
3. Il cambiamento atteso e cosi tanto enfatizzato , per essere tale dovrà avere i seguenti caratteri:
Crescita dei volumi di assunzioni;
crescita esponenziale dei T. indeterminati per quanto attiene la tipologia dei contratti di lavoro ;
Diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile e femminile;
Crescita degli occupati di alto profilo professionale e di scolarità terziaria.
Se nei prossimi mesi l’occupazione non avrà questi tratti distintivi ( e sarà facile monitorarli !!) sono tutte chiacchere!!
4. i volumi sono sen’altro importanti ma non va dimenticato che l’indicatore “principale ” sarà il tasso di occupazione (*); le
previsioni di crescita dell’occupazione del DEF 2014 sono di 1 punto entro il 2018 e non è granchè rispetto alle distanze di 15-25
punti che ci separano dalle economie di altri paesi ; tenuto conto dell’enfasi messa sulla crescita, sulle riforme e in particolare
sul job act per misurare l’efficacia delle azioni governative non ci si può accontentare dell’ 1%.
5. Allo scontato ( almeno !! ) rimpiazzo di coloro che escono dal mercato di lavoro è importante creare “ nuova occupazione da
sviluppo”; l’una e l’altra devono accelerare un ricambio di qualità dell’occupazione ( nei prossimi 3-4 anni si prevede un
ricambio di oltre 4 milioni di unità circa il 20% dell’intera forza lavoro e questa è una grande opportunità da non perdere ): più
scolarizzazione terziaria, alte professionalità , riequilibrio di genere e per classi di età;
6. I settori produttivi vanno inoltre aiutati a migliorare il posizionamento su prodotti ad alto contenuto tecnologico e a più alto
valore aggiunto nella catena globale del valore: più innovazione ,ricerca e maggior internazionalizzazione;
7. La scommessa sull’occupazione e sulla crescita, si porta dietro tutto questo che deve essere costantemente monitorato e
misurato e reso trasparente.
(*) tasso di occupazione negli anni: 2007,58,7%;2009, 57,5%;2011, 56,9%;2013,55,6%;2014 ,55,7%; Def 2015, 55,8%; def 2016,56,1%; Def 2017, 56,3% ; def
2018, 56,7%.
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