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Ludwig Feuerbach
     VITA

     I Problemi:
     L’inversione soggetto/predicato
     L’essenza di dio e della religione
     La creazione di dio ad opera dell’uomo
     struttura dell’alienazione religiosa
     L’ateismo
     Critica alla filosofia di Hegel
     La filosofia dell’avvenire
     Importanza di Feuerbach

                                                        Landshut 1804 – Rechenberg 1872


1. Il Progetto filosofico di Feuerbach

       Il viaggio filosofico di Feuerbach si sviluppa con il seguente percorso
  punto di partenza è la critica radicale alla concezione idealistico religiosa
   dell’uomo e del mondo;
  Feuerbach si sofferma quindi ad esaminare l’erronea premessa di idealismo e
   religione che operano l’inversione del corretto rapporto tra uomo – realtà –
   concreto e dio – ideale e astratto;
  Quindi Feuerbach riporta l’uomo alla dimensione materiale propugnando una
   filosofia dell’avvenire nella forma di un umanesimo naturalistico




2. Il Rovesciamento dell’Idealismo e la critica alla filosofia speculativa

Il problema 1: individuazione della logica erronea su cui si fondano sia la religione
che la tradizione filosofica moderna.

Presupposto della filosofia speculativa: Occorre una rottura radicale con tutta la
filosofia moderna che si sviluppa sul fondamento del pensiero di Cartesio per cui la
sola realtà di cui si abbia certezza evidente è quella del Cogito, il pensiero.
Nella religione e nella filosofia speculativa (l’idealismo) tale premessa è pienamente
esplicitata e diviene il fondamento della concezione dell’uomo e del mondo:
il Finito è una manifestazione dell’Infinito
La Causa primaria e originaria, il soggetto di cui la realtà e l’uomo sono un semplice
attributo è l’infinito. Nel linguaggio di Feuerbach questa premessa viene così
formulata:
              Il concreto è una produzione-manifestazione dell’astratto


                           Soggetto                    Predicato
                           Astratto                     Concreto



Quindi religione e idealismo operano una inversione del reale rapporto tra concreto
e astratto. Ma cosa intende esattamente Feuerbach con queste due espressioni?

                              Concreto                Astratto
                         Finito                Infinito
                         Uomo                  Dio
                         Reale                 Ideale
                         Natura - Realtà       Pensiero – Ragione
                                     Corretto Rapporto
                         Causa                 Effetto
                         Primario              Secondario

Appare qui chiaramente la premessa della filosofia speculativa secondo cui la vera
realtà, il vero essere non è il concreto, ma l’astratto: ”il Soggetto è l’astratto di cui il
concreto è predicato”. La religione, la filosofia speculativa, hanno rovesciato il
corretto rapporto tra pensiero ed essere.
Tutta la tradizione filosofica occidentale è dominata dall’idea di dio, posto come
causa prima e fine ultimo del reale e “fuori” dal reale (trascendente).Da ciò il
carattere religioso della cultura occidentale, anche di quella moderna. L’uomo
assume come
criterio di conoscenza (filosofia Teoretica) e come
criterio di azione (filosofia Pratica),
                                           Dio
                              Verità assoluta Bene assoluto
La filosofia hegeliana non è che religione razionalizzata in cui, all’idea
antropomorfica e personale di dio si sostituisce quella dell’Assoluto, dello Spirito,
della Ragione, di cui la realtà sarebbe una manifestazione.
L’inversione della filosofia speculativa: Occorre ristabilire il corretto rapporto di
predicazione tra pensiero e realtà per eliminare l’inversione di esso operata
dall’idealismo:

   ”Il vero rapporto tra pensiero ed essere non può essere che questo: l’essere è il
   soggetto, il pensiero il predicato. Il pensiero dunque deriva dall’essere, ma non
                                  l’essere dal pensiero”

  L’inizio della filosofia non è Dio, non è l’Assoluto, non è l’essere come predicato
  dell’assoluto o dell’idea: l’inizio della filosofia è il finito, il determinato, il reale”
Si può definire la proposta di Feuerbach come tipica di una metodologia
materialista




3. La critica alla religione

Problema 2: come viene a costituirsi il concetto di dio frutto, secondo la metodologia
materialistica, di una creazione compiuta dall’uomo? In altri termini:
                           qual è la vera essenza dio?
                           quale la vera essenza della religione?

Essenza dii Diio
Essenza d D o
                   Dio è il prodotto di una proiezione delle proprie qualità (ragione –
                   volontà – amore) che l’uomo personifica
                  in un ente
                  che pone come trascendente
                  nella forma dell’altro da sé
                   La teologia è quindi una antropologia capovolta, è l’uomo che ha
                   creato dio e non dio che ha creato l’uomo:
                  coscienza che l’uomo ha di sé ma oggettivata
                  la propria essenza in quanto considerata autonoma e posta fuori di sé
Essenza delllla relliigiione
Essenza de a re g one
                 Essenza di ogni religione è quella di essere
               un’idolatria in cui l’uomo divinizzato
               viene adorato come un ente sovra umano
               La teologia è una antropologia capovolta
                 Infatti ogni religione si afferma come smascheramento del carattere
                 idolatrico di quella precedente.
creazione di dio


                         UOMO



                    AUTOCOSCIENZA



                       QUALITA'




          RAGIONE      VOLONTA'        AMORE



          VERITA'      POTENZA         BENE



                    INFINITIZZAZIONE



                    FUORI DAL MONDO
                     TRASCENDENZA



         PROIEZIONE               OGGETTIVAZIONE
          ILLUSORIA                 FANTASTICA




PONE DIO FUORI DI SE            PONE DIO COME ENTE
 COME ALTRO DA SE            AVENTE AUTONOMA ESISTENZA
Problema 3: Chiarita l’essenza di dio resta da chiarire quali sono i motivi che
portano l’uomo a “creare dio”.


Dio come coscienza dell’infinità del proprio essere
   1. L’uomo percepisce se come individuo finito
   2. mentre come specie percepisce l’umanità come onnipotente
   3. Dio è allora la personificazione e oggettivazione dell’immagine che l’uomo ha
      di sé come specie


Dio come ottativo del cuore
Dio nasce dall’opposizione esistente nell’uomo tra il suo
            1. Volere infinito: i desideri umani sono infiniti per quantità e qualità
            2. Potere finito: il potere dell’uomo è limitato (morte, malattia, fame,
                ignoranza, imperfezioni morali, ecc.)
L’uomo è un groviglio di contraddizioni e sarebbe condannato alla frustrazione e alla
sofferenza se non ponesse in un ente superiore la possibilità di esaudire i suoi desideri
(immortalità amore, onniscienza, giustizia, libertà, felicità, ecc.
       “Dio è l’ente in cui ciò che è possibile secondo i miei desideri e le mie
        rappresentazioni, ma impossibile per le mie forze, diventa possibile”


Dio come potere soverchiante della natura
Dio è generato dal senso di dipendenza dell’uomo di fronte al superiore potere della
natura:
               La natura è ciò da cui l’esistenza umana dipende
               Adorazione della natura come strumento per
               Piegarla ai propri fini e soddisfare i propri bisogni primari
Problema 4: Qual è l’esatta dinamica attraverso cui si attua la “genesi di dio”? In
altri termini qual è la struttura dell’alienazione religiosa?

Alienazione:
Rousseau è quel processo attraverso cui l’uomo viene privato di qualcosa che
appartiene alla sua essenza (per esempio i suoi diritti naturali) o di qualcosa che è
frutto della sua attività.

Hegel: processo attraverso cui la coscienza diviene estranea a se stessa.

Feuerbach: processo attraverso cui l’uomo pone Dio come realtà infinita esistente
fuori di sé. Si articola secondo la schema triadico della dialettica in tre momenti:
   1. Tesi:          l’uomo percepisce se come ente autonomo finito;
   2. Antitesi: concepisce le proprie qualità come infinite;
   3. Sintesi:        pone un ente autonomo, fuori di sé, come soggetto delle qualità
                      umane infinitizzate.
Uomo


                                         Scissione

              TESI                                                     ANTITESI
          Polo Negativo                                               Polo Positivo


         Pone sé come                                              Pone le sue qualità
      ente autonomo finito                                           come infinite



             FINITO                                                    INFINITO
              Morte                                                   Immortalità
            Ignoranza                C N R DII N
                                      O T A DZO E                     Onniscienza
            Ingiustizia                                                 Giustizia
            Impotenza                                                 Onnipotenza



                                          SINTESI



                               1. ente autonomo fuori di sé



                                 2. ente infinito e perfetto



                                          Risultato


           Uomo                    SOTTOMISSIONE                            Dio



L’alienazione è quindi uno stato patologico per cui l’uomo si sottomette ad una potenza
                                    che lo domina.
Ateismo

   Chiarita la struttura dell’alienazione religiosa, la successiva mossa di Feuerbach è:
    filosofica: impostare correttamente il rapporto tra Uomo e Dio. Porre come
       predicato ciò che nella religione è soggetto (Dio) e come soggetto ciò che nella
       religione è predicato (qualità umane);
    morale: liberazione dell’uomo dal senso di dipendenza verso Dio. L’uomo deve
       riappropriarsi della sua essenza;
    conclusione: fondamento vera filosofia non è porre il finito come espressione del
       finito, ma porre l’infinito come manifestazione del finito.

    L’ateismo in F. è quindi una strategia positiva perché non si limita a negare
    Dio, ma a liberare l’uomo facendo in modo che acquisisca una veritiera
    consapevolezza di sé.




La Critica alla filosofia di Hegel

Tesi Feuerbach: la filosofia di Hegel non è altro che teologia mascherata

      “La dottrina hegeliana, secondo cui la natura, o la realtà, è posta dall’idea, non è
       altro che l’espressione in termini razionali della dottrina teologica, secondo cui
      la natura è creata da Dio, o l’essere materiale è creato da un essere immateriale,
                                         cioè astratto”
Ragionamento:
 contenuto filosofia hegeliana identico a quello della religione: realtà – finito
manifestazione del pensiero – infinito, solo che Hegel esprime tal e contenuto in forma
razionale;
 logica della religione e dell’hegelismo è la stessa: mostrare come ciascuna
determinazione del reale (finito, creato) sia una determinazione dell’Idea (ragione – Dio)
che la trascende
 esito: anche questo è identico. L’uomo smarrisce se stesso, perde l’autentica
consapevolezza della propria natura e del proprio valore.

    “L’essere della teologia è l’essere trascendente, l’essere dell’uomo posto
          al di fuori dell’uomo; l’essere della logica di Hegel è il pensiero
          trascendente, il pensiero dell’uomo posto al di fuori dell’uomo”
Problema 5: Porre le basi di una nuova filosofia che capovolgendo la premessa della
religione e dell’idealismo si fondi sull’uomo e la sua liberazione

Le basi della filosofia dell’avvenire:
      umanesimo: uomo oggetto e scopo della filosofia
      naturalismo: poiché l’uomo viene visto nella concretezza sensibile, corporea e
       naturale dell’esistenza
      amore: perché la vita si configura come amore
      socialità: perché il singolo io non può esistere senza il tu

Umanesimo Naturalistico
L’uomo non è spiritualità, ma corporeità, la dimensione ontologica propria dell’uomo è
quella materiale, corporea, sensibile:
   “Il reale nella sua realtà, o, il reale in quanto reale,è il reale in quanto è
    oggetto dei sensi, è ciò che è sensibile. Verità, realtà, senso, sono tutt’uno.
          Soltanto un essere sensibile è un essere vero, un essere reale”

Amore
      Liberato l’amore dalla fede che fa di esso un amore alienante rivolto verso dio
      L’amore può essere diretto verso l’uomo
      In questo modo si ristabilirà il fondamentale amore per la vita
      Infatti l’amore è apertura verso il mondo e verso gli altri

Su questa base sarà possibile l’incivilimento dell’umanità

  “Non essere alcuna cosa e non amare alcuna cosa sono tutt’uno. Tanto più
           uno partecipa all’essere, quanto più ama e viceversa”

Conclusione: mentre la religione desacralizza la dimensione terrena e relega il sacro e
             l’amore in una dimensione fittizia, Feuerbach pone come sacra la vita
             terrena e sacralizza l’uomo in una sorta di religiosità centrata sull’uomo:

            Homo homini deus est - l’uomo come un dio per l’altro uomo

Socialità
Costitutivamente l’identità dell’io implica la sua relazione con il tu. Tolto il tu è tolto
anche l’io.
L’essenza dell’uomo è quindi sociale e l’identità personale, la razionalità, la natura
dell’uomo si costituiscono attraverso la comunicazione
L’importanza di Feuerbach
            Fondamentale per le critiche che rivolge ad Hegel e che innescano
             una critica serrata al suo sistema
            La religione dell’umanità teorizzata da F. sarà alla base del
             filantropismo ottocentesco
            Il suo ateismo e la sua analisi dell’alienazione religiosa costituiscono
             un punto di confronto obbligato per qualsiasi discorso sulla religione
            l’affermazione del condizionato dell’esistenza umana, del ruolo dei
             bisogni e della natura, costituiscono un punto comunemente accettato
             nella cultura contemporanea
La Vita
1804  Ludwig Andreas Feuerbach nasce a Landshut, in Baviera. Suo padre sarebbe
      diventato un giurista famoso.
1805- Trascorre l'infanzia a Monaco.
1814- Frequenta il ginnasio a Bamberg e successivamente ad Ansbach dove ottiene la
      licenza liceale.
1823 Inizia i suoi studi di teologia protestante.
1824 Si trasferisce a Berlino, dove segue i corsi di Hegel; dopo un anno abbandona
      gli studi di teologia per quelli filosofici, che prosegue dal 1826 a Erlangen.
1828 Si laurea.
1829- Tiene presso l'Università di Erlangen lezioni di storia della filosofia, di
      logica e di metafisica. La pubblicazione nel 1830 dei 'Pensieri sulla morte e
      sull'immortalità', in cui Feuerbach nega 'immortalità personale, compromette
      definitivamente la sua carriera accademica.
1833 Pubblica la 'Storia della filosofia moderna'.
1835 Inizia la collaborazione agli 'Annali di critica scientifica'.
1837 Pubblica una monografia su 'Leibniz'. Sposa Berta Low e si stabilisce nel
      castello di Bruckberg, in Baviera, dove sua moglie è proprietaria di una
      fabbrica di porcellane. Nella solitudine di Bruckberg, dove vive 24 anni,
      scrive quasi tutte le sue opere. Comincia a coltivare lo studio delle scienze
      naturali.
1838 Rompe con l'hegelismo ufficiale iniziando a collaborare agli 'Annali di Halle'.
      Esce una monografia su 'Pierre Bayle'.
1841 Esce il suo scritto più celebre, 'L'essenza del cristianesimo'.
1842 Compone le ' Tesi provvisorie per la riforma della filosofia'.
1843 Escono la seconda edizione della 'Essenza del cristianesimo' e i 'Principi
      della filosofia dell'avvenire'.
1844 Pubblica il saggio ' L'essenza della fede secondo Lutero'.
1845 Esce 'L'unico e la sua proprietà'. Compone 'L'essenza della religione'.
1850 Recensisce calorosamente la 'Teoria dell'alimentazione' di Moleschott. La
      recensione, intitolata 'La scienza della natura e la rivoluzione', contiene la
      famosa frase "l'uomo è ciò che mangia".
1857 Pubblica, dopo un lungo studio su fonti dell'antichità classica ebraica e
      cristiana, la 'Teogonia'.
1860 Fallita la fabbrica di porcellane, si trasferisce a Rechenberg,vicino a
      Norimberga, dove rimane fino alla morte.
1866 Esce il X vol. delle opere, contenente tra l'altro uno scritto di etica:
      'Spiritualismo e materialismo, specialmente in rapporto alla libertà del
      volere'.
1868 Redige un nuovo scritto di etica che sarà pubblicato postumo con il titolo 'Per
      la filosofia morale'.

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Ludwig Feuerbach

  • 1. Ludwig Feuerbach VITA I Problemi: L’inversione soggetto/predicato L’essenza di dio e della religione La creazione di dio ad opera dell’uomo struttura dell’alienazione religiosa L’ateismo Critica alla filosofia di Hegel La filosofia dell’avvenire Importanza di Feuerbach Landshut 1804 – Rechenberg 1872 1. Il Progetto filosofico di Feuerbach Il viaggio filosofico di Feuerbach si sviluppa con il seguente percorso  punto di partenza è la critica radicale alla concezione idealistico religiosa dell’uomo e del mondo;  Feuerbach si sofferma quindi ad esaminare l’erronea premessa di idealismo e religione che operano l’inversione del corretto rapporto tra uomo – realtà – concreto e dio – ideale e astratto;  Quindi Feuerbach riporta l’uomo alla dimensione materiale propugnando una filosofia dell’avvenire nella forma di un umanesimo naturalistico 2. Il Rovesciamento dell’Idealismo e la critica alla filosofia speculativa Il problema 1: individuazione della logica erronea su cui si fondano sia la religione che la tradizione filosofica moderna. Presupposto della filosofia speculativa: Occorre una rottura radicale con tutta la filosofia moderna che si sviluppa sul fondamento del pensiero di Cartesio per cui la sola realtà di cui si abbia certezza evidente è quella del Cogito, il pensiero. Nella religione e nella filosofia speculativa (l’idealismo) tale premessa è pienamente esplicitata e diviene il fondamento della concezione dell’uomo e del mondo:
  • 2. il Finito è una manifestazione dell’Infinito La Causa primaria e originaria, il soggetto di cui la realtà e l’uomo sono un semplice attributo è l’infinito. Nel linguaggio di Feuerbach questa premessa viene così formulata: Il concreto è una produzione-manifestazione dell’astratto Soggetto Predicato Astratto Concreto Quindi religione e idealismo operano una inversione del reale rapporto tra concreto e astratto. Ma cosa intende esattamente Feuerbach con queste due espressioni? Concreto Astratto Finito Infinito Uomo Dio Reale Ideale Natura - Realtà Pensiero – Ragione Corretto Rapporto Causa Effetto Primario Secondario Appare qui chiaramente la premessa della filosofia speculativa secondo cui la vera realtà, il vero essere non è il concreto, ma l’astratto: ”il Soggetto è l’astratto di cui il concreto è predicato”. La religione, la filosofia speculativa, hanno rovesciato il corretto rapporto tra pensiero ed essere. Tutta la tradizione filosofica occidentale è dominata dall’idea di dio, posto come causa prima e fine ultimo del reale e “fuori” dal reale (trascendente).Da ciò il carattere religioso della cultura occidentale, anche di quella moderna. L’uomo assume come criterio di conoscenza (filosofia Teoretica) e come criterio di azione (filosofia Pratica), Dio Verità assoluta Bene assoluto La filosofia hegeliana non è che religione razionalizzata in cui, all’idea antropomorfica e personale di dio si sostituisce quella dell’Assoluto, dello Spirito, della Ragione, di cui la realtà sarebbe una manifestazione.
  • 3. L’inversione della filosofia speculativa: Occorre ristabilire il corretto rapporto di predicazione tra pensiero e realtà per eliminare l’inversione di esso operata dall’idealismo: ”Il vero rapporto tra pensiero ed essere non può essere che questo: l’essere è il soggetto, il pensiero il predicato. Il pensiero dunque deriva dall’essere, ma non l’essere dal pensiero” L’inizio della filosofia non è Dio, non è l’Assoluto, non è l’essere come predicato dell’assoluto o dell’idea: l’inizio della filosofia è il finito, il determinato, il reale” Si può definire la proposta di Feuerbach come tipica di una metodologia materialista 3. La critica alla religione Problema 2: come viene a costituirsi il concetto di dio frutto, secondo la metodologia materialistica, di una creazione compiuta dall’uomo? In altri termini:  qual è la vera essenza dio?  quale la vera essenza della religione? Essenza dii Diio Essenza d D o Dio è il prodotto di una proiezione delle proprie qualità (ragione – volontà – amore) che l’uomo personifica  in un ente  che pone come trascendente  nella forma dell’altro da sé La teologia è quindi una antropologia capovolta, è l’uomo che ha creato dio e non dio che ha creato l’uomo:  coscienza che l’uomo ha di sé ma oggettivata  la propria essenza in quanto considerata autonoma e posta fuori di sé Essenza delllla relliigiione Essenza de a re g one Essenza di ogni religione è quella di essere  un’idolatria in cui l’uomo divinizzato  viene adorato come un ente sovra umano  La teologia è una antropologia capovolta Infatti ogni religione si afferma come smascheramento del carattere idolatrico di quella precedente.
  • 4. creazione di dio UOMO AUTOCOSCIENZA QUALITA' RAGIONE VOLONTA' AMORE VERITA' POTENZA BENE INFINITIZZAZIONE FUORI DAL MONDO TRASCENDENZA PROIEZIONE OGGETTIVAZIONE ILLUSORIA FANTASTICA PONE DIO FUORI DI SE PONE DIO COME ENTE COME ALTRO DA SE AVENTE AUTONOMA ESISTENZA
  • 5. Problema 3: Chiarita l’essenza di dio resta da chiarire quali sono i motivi che portano l’uomo a “creare dio”. Dio come coscienza dell’infinità del proprio essere 1. L’uomo percepisce se come individuo finito 2. mentre come specie percepisce l’umanità come onnipotente 3. Dio è allora la personificazione e oggettivazione dell’immagine che l’uomo ha di sé come specie Dio come ottativo del cuore Dio nasce dall’opposizione esistente nell’uomo tra il suo 1. Volere infinito: i desideri umani sono infiniti per quantità e qualità 2. Potere finito: il potere dell’uomo è limitato (morte, malattia, fame, ignoranza, imperfezioni morali, ecc.) L’uomo è un groviglio di contraddizioni e sarebbe condannato alla frustrazione e alla sofferenza se non ponesse in un ente superiore la possibilità di esaudire i suoi desideri (immortalità amore, onniscienza, giustizia, libertà, felicità, ecc. “Dio è l’ente in cui ciò che è possibile secondo i miei desideri e le mie rappresentazioni, ma impossibile per le mie forze, diventa possibile” Dio come potere soverchiante della natura Dio è generato dal senso di dipendenza dell’uomo di fronte al superiore potere della natura:  La natura è ciò da cui l’esistenza umana dipende  Adorazione della natura come strumento per  Piegarla ai propri fini e soddisfare i propri bisogni primari
  • 6. Problema 4: Qual è l’esatta dinamica attraverso cui si attua la “genesi di dio”? In altri termini qual è la struttura dell’alienazione religiosa? Alienazione: Rousseau è quel processo attraverso cui l’uomo viene privato di qualcosa che appartiene alla sua essenza (per esempio i suoi diritti naturali) o di qualcosa che è frutto della sua attività. Hegel: processo attraverso cui la coscienza diviene estranea a se stessa. Feuerbach: processo attraverso cui l’uomo pone Dio come realtà infinita esistente fuori di sé. Si articola secondo la schema triadico della dialettica in tre momenti: 1. Tesi: l’uomo percepisce se come ente autonomo finito; 2. Antitesi: concepisce le proprie qualità come infinite; 3. Sintesi: pone un ente autonomo, fuori di sé, come soggetto delle qualità umane infinitizzate.
  • 7. Uomo Scissione TESI ANTITESI Polo Negativo Polo Positivo Pone sé come Pone le sue qualità ente autonomo finito come infinite FINITO INFINITO Morte Immortalità Ignoranza C N R DII N O T A DZO E Onniscienza Ingiustizia Giustizia Impotenza Onnipotenza SINTESI 1. ente autonomo fuori di sé 2. ente infinito e perfetto Risultato Uomo SOTTOMISSIONE Dio L’alienazione è quindi uno stato patologico per cui l’uomo si sottomette ad una potenza che lo domina.
  • 8. Ateismo Chiarita la struttura dell’alienazione religiosa, la successiva mossa di Feuerbach è:  filosofica: impostare correttamente il rapporto tra Uomo e Dio. Porre come predicato ciò che nella religione è soggetto (Dio) e come soggetto ciò che nella religione è predicato (qualità umane);  morale: liberazione dell’uomo dal senso di dipendenza verso Dio. L’uomo deve riappropriarsi della sua essenza;  conclusione: fondamento vera filosofia non è porre il finito come espressione del finito, ma porre l’infinito come manifestazione del finito. L’ateismo in F. è quindi una strategia positiva perché non si limita a negare Dio, ma a liberare l’uomo facendo in modo che acquisisca una veritiera consapevolezza di sé. La Critica alla filosofia di Hegel Tesi Feuerbach: la filosofia di Hegel non è altro che teologia mascherata “La dottrina hegeliana, secondo cui la natura, o la realtà, è posta dall’idea, non è altro che l’espressione in termini razionali della dottrina teologica, secondo cui la natura è creata da Dio, o l’essere materiale è creato da un essere immateriale, cioè astratto” Ragionamento:  contenuto filosofia hegeliana identico a quello della religione: realtà – finito manifestazione del pensiero – infinito, solo che Hegel esprime tal e contenuto in forma razionale;  logica della religione e dell’hegelismo è la stessa: mostrare come ciascuna determinazione del reale (finito, creato) sia una determinazione dell’Idea (ragione – Dio) che la trascende  esito: anche questo è identico. L’uomo smarrisce se stesso, perde l’autentica consapevolezza della propria natura e del proprio valore. “L’essere della teologia è l’essere trascendente, l’essere dell’uomo posto al di fuori dell’uomo; l’essere della logica di Hegel è il pensiero trascendente, il pensiero dell’uomo posto al di fuori dell’uomo”
  • 9. Problema 5: Porre le basi di una nuova filosofia che capovolgendo la premessa della religione e dell’idealismo si fondi sull’uomo e la sua liberazione Le basi della filosofia dell’avvenire:  umanesimo: uomo oggetto e scopo della filosofia  naturalismo: poiché l’uomo viene visto nella concretezza sensibile, corporea e naturale dell’esistenza  amore: perché la vita si configura come amore  socialità: perché il singolo io non può esistere senza il tu Umanesimo Naturalistico L’uomo non è spiritualità, ma corporeità, la dimensione ontologica propria dell’uomo è quella materiale, corporea, sensibile: “Il reale nella sua realtà, o, il reale in quanto reale,è il reale in quanto è oggetto dei sensi, è ciò che è sensibile. Verità, realtà, senso, sono tutt’uno. Soltanto un essere sensibile è un essere vero, un essere reale” Amore  Liberato l’amore dalla fede che fa di esso un amore alienante rivolto verso dio  L’amore può essere diretto verso l’uomo  In questo modo si ristabilirà il fondamentale amore per la vita  Infatti l’amore è apertura verso il mondo e verso gli altri Su questa base sarà possibile l’incivilimento dell’umanità “Non essere alcuna cosa e non amare alcuna cosa sono tutt’uno. Tanto più uno partecipa all’essere, quanto più ama e viceversa” Conclusione: mentre la religione desacralizza la dimensione terrena e relega il sacro e l’amore in una dimensione fittizia, Feuerbach pone come sacra la vita terrena e sacralizza l’uomo in una sorta di religiosità centrata sull’uomo: Homo homini deus est - l’uomo come un dio per l’altro uomo Socialità Costitutivamente l’identità dell’io implica la sua relazione con il tu. Tolto il tu è tolto anche l’io. L’essenza dell’uomo è quindi sociale e l’identità personale, la razionalità, la natura dell’uomo si costituiscono attraverso la comunicazione
  • 10. L’importanza di Feuerbach  Fondamentale per le critiche che rivolge ad Hegel e che innescano una critica serrata al suo sistema  La religione dell’umanità teorizzata da F. sarà alla base del filantropismo ottocentesco  Il suo ateismo e la sua analisi dell’alienazione religiosa costituiscono un punto di confronto obbligato per qualsiasi discorso sulla religione  l’affermazione del condizionato dell’esistenza umana, del ruolo dei bisogni e della natura, costituiscono un punto comunemente accettato nella cultura contemporanea
  • 11. La Vita 1804 Ludwig Andreas Feuerbach nasce a Landshut, in Baviera. Suo padre sarebbe diventato un giurista famoso. 1805- Trascorre l'infanzia a Monaco. 1814- Frequenta il ginnasio a Bamberg e successivamente ad Ansbach dove ottiene la licenza liceale. 1823 Inizia i suoi studi di teologia protestante. 1824 Si trasferisce a Berlino, dove segue i corsi di Hegel; dopo un anno abbandona gli studi di teologia per quelli filosofici, che prosegue dal 1826 a Erlangen. 1828 Si laurea. 1829- Tiene presso l'Università di Erlangen lezioni di storia della filosofia, di logica e di metafisica. La pubblicazione nel 1830 dei 'Pensieri sulla morte e sull'immortalità', in cui Feuerbach nega 'immortalità personale, compromette definitivamente la sua carriera accademica. 1833 Pubblica la 'Storia della filosofia moderna'. 1835 Inizia la collaborazione agli 'Annali di critica scientifica'. 1837 Pubblica una monografia su 'Leibniz'. Sposa Berta Low e si stabilisce nel castello di Bruckberg, in Baviera, dove sua moglie è proprietaria di una fabbrica di porcellane. Nella solitudine di Bruckberg, dove vive 24 anni, scrive quasi tutte le sue opere. Comincia a coltivare lo studio delle scienze naturali. 1838 Rompe con l'hegelismo ufficiale iniziando a collaborare agli 'Annali di Halle'. Esce una monografia su 'Pierre Bayle'. 1841 Esce il suo scritto più celebre, 'L'essenza del cristianesimo'. 1842 Compone le ' Tesi provvisorie per la riforma della filosofia'. 1843 Escono la seconda edizione della 'Essenza del cristianesimo' e i 'Principi della filosofia dell'avvenire'. 1844 Pubblica il saggio ' L'essenza della fede secondo Lutero'. 1845 Esce 'L'unico e la sua proprietà'. Compone 'L'essenza della religione'. 1850 Recensisce calorosamente la 'Teoria dell'alimentazione' di Moleschott. La recensione, intitolata 'La scienza della natura e la rivoluzione', contiene la famosa frase "l'uomo è ciò che mangia". 1857 Pubblica, dopo un lungo studio su fonti dell'antichità classica ebraica e cristiana, la 'Teogonia'. 1860 Fallita la fabbrica di porcellane, si trasferisce a Rechenberg,vicino a Norimberga, dove rimane fino alla morte. 1866 Esce il X vol. delle opere, contenente tra l'altro uno scritto di etica: 'Spiritualismo e materialismo, specialmente in rapporto alla libertà del volere'. 1868 Redige un nuovo scritto di etica che sarà pubblicato postumo con il titolo 'Per la filosofia morale'.