La gestione dei musei: un modello di analisi - Stefania Coni Luca Moreschini
Giovani musei
1. I GIOVANI E I MUSEI
D’ARTE CONTEMPORANEA
Cristina Da Milano, Ilaria Del Gaudio,
Martina De Luca, Giulia Franchi, Valentina Galloni
2. Questa pubblicazione è stata realizzata in seguito all’esperienza del progetto European museum education and young
people: a critical enquiry, finanziato nel biennio 2007 - 2009 tra i partenariati di apprendimento Grundtvig
all’interno del Lifelong Learning Programme.
I partner del progetto:
• Towner Art Gallery - Eastbourne, Regno Unito (coordinatore);
• ECCOM - European Centre for Cultural Organisation and Management - Roma, Italia;
• IMMA - Irish Museum of Modern Art - Dublino, Irlanda;
• Riksutställningar - The Swedish Travelling Exhibitions - Visby, Svezia;
• Fundaçäo Serralves - Porto, Portogallo;
• IBC - Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna - Bologna, Italia.
I partner italiani hanno coinvolto enti culturali che hanno apportato esperienze e competenze diverse
al progetto stesso e a questa pubblicazione. Il gruppo di lavoro è composto da:
• Matilde Amaturo e Fabiana Verolini, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea - Roma;
• Alessandro Bollo, Fondazione Fitzcarraldo - Torino;
• Cristina Da Milano e Martina De Luca, ECCOM - European Centre for Cultural Organisation and Management - Roma;
• Ilaria Del Gaudio, MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - Bologna;
• Alessandra Falconi, Zaffiria - Centro permanente per l’educazione ai mass media - Bellaria;
• Giulia Franchi e Paola Vassalli, Azienda Speciale Palaexpo - Roma;
• Valentina Galloni, Micaela Guarino, Daniele Pario Perra e Margherita Sani, IBC - Istituto beni culturali della Regione
Emilia-Romagna - Bologna;
• Alessandra Intraversato, Dottorato in Pedagogia Sperimentale, Università “La Sapienza” - Roma;
• Daniele Serafini, Museo Francesco Baracca - Lugo;
• Esmeralda Valente, MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo - Roma.
Gli autori sono i soli responsabili di
questa pubblicazione. La Commissione
declina ogni responsabilità sull’uso che
potrà essere fatto delle informazioni in
essa contenute.
3. 3
I giovani e i musei d’arte contemporanea
Indice:
Introduzione 6 3 Giovani e musei: la prospettiva italiana 66
Martina De Luca
1 I giovani e l’accesso alla cultura 10
nel contesto europeo 3.1 Il partenariato con le istituzioni del territorio 68
Cristina Da Milano 3.1.1 Musei e scuola 68
3.1.2 Oltre la scuola: musei, giovani e territorio 73
1.1 L’accesso alla cultura 11
1.2 Politiche giovanili e accesso alla cultura 14 4 Indagine sui servizi educativi rivolti ai giovani 80
1.2.1 Politiche e programmi per i giovani nel’UE 14 nei musei d’arte contemporanea in Italia
1.2.2 Politiche e programmi culturali nell’UE 19 Giulia Franchi
2.1 Esiti della ricerca europea Studio sull’accesso 22
dei giovani alla cultura 4.1 Visite e laboratori 81
4.2 Partenariato scuola - museo 84
2.1.1 La visibilità dei giovani nella società europea 23
e gli ostacoli all’accesso alla cultura 4.3 Alternanza scuola - lavoro 85
4.4 Concorsi 87
2.1.2 Elementi che favoriscono l’accesso 27
alla cultura 4.5 Nuove tecnologie 90
4.6 Eventi speciali 91
2.1.3 Le conclusioni della ricerca 28
4.7 Sconfinamenti. Oltre l’arte figurativa 93
Il progetto “European Museum education 34 4.8 Sconfinamenti. Fuori dal museo 94
2
and young people: a critical enquiry” 4.9 Inclusione sociale e recupero di situazioni 97
Ilaria Del Gaudio (paragrafi 2.2 e 2.4) di marginalità
Valentina Galloni (paragrafi 2.1 e 2.3) 4.10 Intercultura 98
4.11 Coinvolgimento degli artisti 101
2.1 Il partenariato d’apprendimento Grundtvig 35 4.12 Università e Accademie 102
2.2 Il progetto enquire 37
2.3 Il progetto European museum education 42 Bibliografia 106
and young people: a critical enquiry Note sugli autori 116
Testimonianze 54 Crediti fotografici 118
2.4 Il progetto City Telling 59
7. 7
I giovani e i musei d’arte contemporanea
Questo volume è nato come ideale A partire quindi dalle esperienze e dai casi
conclusione del progetto European di studio presentati nell’ambito del progetto
museum education and young people: di partenariato, si è deciso di ampliare la
a critical enquiry, finanziato tra i ricerca anche ad altre esperienze nazionali.
partenariati di apprendimento nell’ambito
del Lifelong Learning Programme (LLP) – Il tema affrontato dal progetto e da questa
sottoprogramma Grundtvig – dell’Education pubblicazione è estremamente attuale e
Audiovisual and Culture Executive Agency sta suscitando interesse tra gli operatori
(EACEA). museali in tutta Europa. Il dibattito corrente si
Il partenariato aveva come obiettivo concentra infatti sul ruolo sociale del museo
l’analisi, lo studio e lo scambio di buone e sulla sua vocazione a diventare strumento
pratiche di progetti legati all’arte e ai musei valido per sostenere l’apprendimento
di arte contemporanea per i giovani a continuo, il cambiamento sociale e il dialogo
partire dai 16 anni. Il progetto si fondava interculturale. L’attenzione è rivolta ai nuovi
sull’idea che i musei, in particolare quelli pubblici, tra cui proprio quello dei giovani,
di arte contemporanea, siano luoghi tradizionalmente considerato un pubblico
particolarmente adatti a innescare processi “difficile” per i musei.
di apprendimento nei giovani.
Poiché era nelle nostre intenzioni che
Il volume – pur restituendo l’esperienza del l’esperienza del partenariato non rimanesse
progetto che ha coinvolto partner di diversi circoscritta a coloro che vi hanno
Paesi europei e facendo riferimento a studi partecipato, l’idea di questo volume è
e ricerche di respiro internazionale – intende sempre stata parte integrante della strategia
analizzare in maniera più approfondita la di diffusione dei risultati del progetto stesso.
situazione italiana.
8. 8
Introduzione
La pubblicazione parte dal presupposto – pubblici e privati – e tutti gli stakeholders
che la cultura – attraverso i meccanismi ad ogni livello per collaborare alla
dell’accesso e della partecipazione – definizione di nuove strategie; la necessità
contribuisce non solo a creare senso di intraprendere azioni concrete per ridurre
di identità e di appartenenza, ma riflette gli ostacoli che impediscono l’accesso dei
anche le diverse modalità di coesistenza giovani alla cultura; il bisogno di predisporre
all’interno della società, favorendo processi spazi adatti a sostenere e stimolare la
di inclusione sociale. Per giungere a creatività giovanile.
questo obiettivo, è necessario individuare e
rimuovere tutte quelle barriere che possono I musei – e in particolare quelli di arte
impedire ai visitatori non tradizionali di contemporanea – hanno le potenzialità per
sfruttare le opportunità di apprendimento dare risposte concrete a questi bisogni e
e le risorse che un museo può offrire. possono essere strumenti per favorire e
sostenere l’educazione e la formazione
Dalle esperienze europee e da quelle dei giovani. Poter accedere ai servizi e
nazionali emergono alcuni aspetti comuni, ai prodotti culturali significa infatti avere
che non riguardano solo i musei, bensì accesso a un’educazione artistico – culturale
il settore culturale in senso più ampio: la e/o tecnologica e a una formazione formale,
necessità che l’“accesso alla cultura” sia non formale e informale che riguardi non
inserito tra le priorità delle politiche culturali solo l’acquisizione di conoscenze
giovanili attraverso il sostegno ad azioni ma anche di competenze.
di cooperazione e di partenariato in ambito Inoltre, i musei possono diventare luoghi
educativo, culturale e sociale; il bisogno di promozione della visibilità dei giovani
di armonizzare le politiche culturali giovanili e di diffusione di informazioni e immagini
attraverso il dialogo tra i diversi attori positive sulla cultura giovanile.
9. 9
I giovani e i musei d’arte contemporanea
Il volume è stato concepito per assistere il
personale di musei e gallerie – in particolare
gli operatori con responsabilità nell’ambito
dell’educazione, dell’interpretazione
e dell’accesso – affinché le opportunità di
apprendimento offerte dal museo siano
realmente aperte a tutti.
Ci auguriamo quindi che si riveli strumento
utile alla pianificazione strategica delle
attività educative, alla loro organizzazione e
alla formazione degli operatori culturali.
Cristina Da Milano
Ilaria Del Gaudio
Martina De Luca
Giulia Franchi
Valentina Galloni
11. 11
I giovani e i musei d’arte contemporanea
1.1 L’accesso alla cultura degli individui, lo sviluppo dell’autostima, il
La cultura contribuisce non solo a creare rafforzamento del senso di appartenenza
senso di identità e di appartenenza, a una comunità e conseguentemente del
ma riflette anche le diverse modalità concetto stesso di cittadinanza attiva e di
di coesistenza all’interno della società, coesione sociale1.
favorendo processi di inclusione In particolare l’accesso alla cultura può
e/o esclusione sociale. favorire l’integrazione sociale attraverso2:
La partecipazione è uno dei meccanismi
che caratterizza l’inclusione sociale nel • L’acquisizione di nuove capacità;
settore culturale: gli altri due elementi
fondamentali sono l’accesso e la • L’aumento dell’autostima e del senso
rappresentazione. La combinazione di identità;
di questi elementi produce benefici
dal punto di vista personale e sociale, • Il superamento di discriminazioni
quali il miglioramento delle capacità e tensioni fra culture differenti;
Accesso, partecipazione e rappresentazione sono i tre meccanismi che creano le condizioni per l’esclusione all’interno dell’intero
settore culturale. Le problematiche relative all’accesso sono quelle che riguardano le barriere architettoniche e finanziarie, quelle
“immateriali” (sensoriali e cognitive), quelle culturali e tecnologiche; per partecipazione si intende non solo prendere parte alle
attività culturali, ma anche ai processi decisionali, ai processi creativi, alla costruzione dei significati; infine, la mancata o distorta
rappresentazione di determinati gruppi e culture o “sotto-culture” – ad esempio nella programmazione dei teatri, nelle collezioni e
negli allestimenti dei musei, nel patrimonio librario e nei servizi delle biblioteche – di fatto genera l’affermazione e la promozione
di valori sociali e culturali dominanti e quindi, sia pure indirettamente, la subordinazione o il rifiuto di valori alternativi.
(S. Bodo, C. Da Milano, S. Mascheroni, Periferie, cultura e inclusione sociale, in Quaderni dell’Osservatorio, n. 1, 2009, Fondazione
Cariplo, Milano, http://www.fondazionecariplo.it/portal/upload/ent3/1/Quaderno1PeriferieWeb.pdf )
12. 12
I giovani e l’accesso alla cultura nel contesto europeo
• La creazione di opportunità lavorative; alla cultura, due sono gli aspetti fondamentali
da tenere in considerazione:
• L’accesso a informazioni e servizi;
• Il ruolo dei giovani in qualità di
• La promozione dell’integrazione sociale. utilizzatori, compratori, consumatori
e come parte del pubblico. Si tratta
Il ruolo della cultura nell’ottenere questi chiaramente di un ruolo legato alla
risultati è sempre più chiaramente percepito partecipazione e all’accesso e riguarda
a livello degli Stati membri dell’UE, che negli più da vicino certi tipi di istituzioni
ultimi anni – sia pure con modalità e strategie tradizionalmente non frequentate dai
diverse – hanno promosso lo sviluppo giovani, tra cui ad esempio i musei.
delle attività culturali anche per combattere Le misure comunemente adottate per
l’esclusione sociale3. cercare di minimizzare questo problema
Per quel che riguarda il legame specifico sono di solito di tipo economico – biglietti
tra la popolazione giovanile e l’accesso a prezzo ridotto ad esempio – ma c’è
Secondo l’UNESCO, accesso alla cultura significa “the concrete opportunities available to everyone, in particular through the
creation of appropriate socio-economic conditions, for freely obtaining information, training, knowledge and understanding, and
for enjoying cultural values and cultural property”, mentre per partecipazione si intende “the concrete opportunities guaranteed
for all – groups and individuals – to express themselves freely, to communicate, act, and engage in creative activities with a view to
the full development of their personalities, a harmonious life and cultural progress of society”.
(UNESCO, Recommendation on Participation by the People at Large in Cultural Life and Their Contribution to it, 1976, http://
portal.unesco.org/en/ev.php-URL_ID=13097&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html)
13. 13
I giovani e i musei d’arte contemporanea
bisogno di sforzi a livello di non profit);
definizione delle politiche culturali
e delle strategie di marketing. • Maggiore utilizzo delle nuove tecnologie
nel settore culturale; collegamento con il
• Il ruolo dei giovani come partecipanti tempo libero dei giovani e con le nuove
attivi e creatori. Si tratta di un aspetto modalità di diffusione delle informazioni e
strettamente connesso alle politiche della conoscenza, nonché con le nuove
educative a tutti i livelli e che evidenzia forme di creatività che rendono i giovani
un bisogno di maggiore cooperazione contemporaneamente creatori e fruitori di
tra i diversi soggetti operanti nel settore cultura;
culturale e educativo.
• Incremento della mobilità e della
Nei documenti ufficiali a tutti i livelli cooperazione culturale, con conseguente
– sovranazionale, nazionale e locale – aumento dell’accesso da parte dei
il concetto di “accesso dei giovani alla giovani a esperienze culturali in Paesi
cultura” in Europa è generalmente diversi da quello di origine;
connesso alle seguenti priorità politiche4:
• Promozione dei consumi culturali e della
• Aumento delle opportunità di accesso al partecipazione;
patrimonio culturale, ai musei e ad altre
istituzioni culturali per i giovani e per le • Attenzione all’educazione formale nel
persone in situazioni di marginalità; settore artistico e culturale (dai curricula
scolastici all’offerta universitaria), per
• Incremento delle opportunità lavorative stimolare i giovani ad essere non solo
nel settore culturale (pubblico, privato e consumatori ma anche creatori;
14. 14
I giovani e l’accesso alla cultura nel contesto europeo
• Sostegno a forme di cultura amatoriali e a 1.2 Politiche giovanili e accesso
centri culturali, che favoriscono l’accesso alla cultura
dei giovani alla cultura soprattutto nelle
zone isolate e/o periferiche; 1.2.1 Politiche e programmi per i giovani
nell’UE
• Conservazione di culture e linguaggi Le politiche giovanili in Europa – diventate
di gruppi minoritari e trasmissione parte integrante dell’agenda politica dell’UE
intergenerazionale di tradizioni e forme con il Trattato di Maastricht del 1993 – sono
artistico-culturali; il frutto di una complessa interazione tra
istituzioni e attori sovranazionali, nazionali
• Dialogo interculturale e coesione sociale. e locali, spesso afferenti a settori differenti
della vita pubblica (istruzione, cultura,
L’accesso e la partecipazione alla vita lavoro, affari sociali).
e alle attività culturali risultano quindi di Un altro elemento di complessità è dato
estrema importanza per il settore culturale dalle diverse definizioni di “giovani” date
ed educativo e – di riflesso – anche per le in contesti differenti: in questo contesto, ci
politiche giovanili: si tratta di aspetti che si atterrà alla definizione data dalla Unione
devono essere affrontati infatti in maniera Europea, che include nella categoria dei
trasversale, attraverso una cooperazione giovani le persone di età compresa
continua e sforzi congiunti tra i diversi tra i 13 e i 30 anni5.
settori e tra gli attori che vi operano.
In questa sede, si ripercorrono in ordine
cronologico le tappe principali dello sviluppo
delle politiche giovanili a livello europeo
degli ultimi 10 anni:
15. 15
I giovani e i musei d’arte contemporanea
• Libro bianco sulla Gioventù6: mondo del lavoro da parte dei giovani
pubblicato nel 2001 dalla Commissione all’interno della Strategia di Lisbona. Il
Europea, ha rappresentato il primo Patto pone l’accento in particolare su:
tentativo di dare un orientamento politico occupazione e integrazione sociale;
in quest’ambito a livello di UE, basandosi educazione, formazione e mobilità;
sul concetto che investire nelle giovani conciliazione tra impegni lavorativi e
generazioni sarà una delle chiavi per familiari;
riuscire a conseguire gli obiettivi stabiliti
dal Consiglio Europeo di Lisbona. • “Favorire il pieno coinvolgimento
Il Libro sottolineava a più riprese la dei giovani nell’istruzione,
necessità che la definizione di politiche nell’occupazione e nella società”8,
giovanili non potesse prescindere da comunicazione adottata dalla
una solida conoscenza dei bisogni, Commissione nel settembre 2007,
dei problemi e delle sfide del mondo conferma il nuovo impulso dato alle
giovanile. Nonostante il fatto che le politiche educative, lavorative e di
politiche giovanili sono responsabilità integrazione sociale in campo giovanile.
degli Stati membri (e molto spesso L’accesso alla cultura è riconosciuto nel
sono gestite dagli enti locali), il Libro documento come essenziale per favorire
bianco sollecitava una visione strategica la partecipazione attiva dei giovani alla
d’insieme, sinergica e complementare, vita sociale;
tra i diversi livelli di competenza;
• “Risoluzione sulla partecipazione
• Patto Europeo per i Giovani : istituito
7
dei giovani con minori opportunità”9:
nel 2005, è uno strumento finalizzato a adottata nel 2008 dal Consiglio
promuovere la crescita e l’accesso al dei Ministri dell’UE, ribadisce che
16. 16
I giovani e l’accesso alla cultura nel contesto europeo
l’esclusione culturale è uno degli ostacoli • “European cooperation in the youth
alla partecipazione e che è necessario field (2010-2018)”12: risoluzione
attuare strategie a livello nazionale per adottata nel 2009 dal Consiglio dei
facilitare la partecipazione e l’accesso dei Ministri dell’UE, ha come obiettivo
giovani alla vita pubblica in generale e a quello di assicurare una prospettiva
quella culturale in particolare; alle politiche giovanili successive
alla strategia di Lisbona. Riconosce
• Agenda sociale dell’UE10: formulata l’importanza della cultura per il futuro e
nel 2008, è riservata ai bambini e ai per il benessere dei giovani e menziona
giovani, ha l’obiettivo di creare maggiori la creatività e la cultura come settori
opportunità educative e lavorative, in cui agire;
migliorare l’accesso e la partecipazione
dei giovani alla vita civile, promuovere la • “Conclusions on Promoting a
solidarietà tra i giovani e la società; Creative Generation – developing the
creativity and innovative capacity of
• "Youth – Investing and Empowering"11: children and young people through
comunicazione della Commissione del cultural expression and access to
2009, si propone di rafforzare il metodo culture”: documento adottato nel 2009
di coordinamento aperto nel settore da parte del Consiglio dei Ministri dell’UE,
delle politiche giovanili e di sviluppare sottolinea l’importanza dell’accesso
politiche trasversali relative ai giovani nei dei giovani alla cultura, con particolare
diversi settori della vita civile (educazione, attenzione alle nuove tecnologie,
lavoro, salute, inclusione sociale, ecc.); disponibili con modalità e risultati
diversi da Stato a Stato;
18. 18
I giovani e l’accesso alla cultura nel contesto europeo
• “Rapporto europeo sulla Gioventù”13: per incontrarsi e discutere di nuove proposte
pubblicato nel 2009, presenta e analizza nel settore delle politiche giovanili in Europa.
i dati sulla situazione giovanile in Europa.
Sottolinea come i fattori che influenzano Concludendo, si può dire che in generale a
l’accesso alla cultura dipendano sia livello europeo le politiche giovanili pongono
dalle politiche e dagli strumenti adottati l’accento sulle seguenti questioni:
dai singoli governi sia dagli stili di vita,
dai bisogni e dagli interessi dei giovani • Aumentare il livello di partecipazione
stessi. dei giovani ai processi decisionali,
stimolando il loro ingresso nella società
Si segnalano inoltre iniziative specifiche civile e sostenendone il ruolo di cittadini
quali la nascita del Servizio Volontario consapevoli e attivi;
Europeo14, che ha reso più semplice la
mobilità dei giovani attraverso l’Europa e • Assicurare l’accesso all’educazione e alle
anche il loro accesso a iniziative ed eventi opportunità educative formali e informali,
culturali al di fuori dei Paesi di origine; in particolare creando spazi disponibili
il portale Europeo per i Giovani15; per l’espressione della creatività e per
il Centro europeo di conoscenze la socializzazione e dando un sostegno
sulle politiche della gioventù16, all’imprenditorialità giovanile;
strumento realizzato in partenariato tra
la Commissione e il Consiglio d’Europa; • Enfatizzare l’importanza del’integrazione
la Settimana Europea dei Giovani17, sociale nel mercato della conoscenza
che si è tenuta a Bruxelles nel 2008 attraverso sistemi informativi che utilizzino
e che ha fornito ai giovani e ai politici il linguaggio dei giovani;
provenienti da tutta Europa l’occasione
19. 19
I giovani e i musei d’arte contemporanea
• Favorire la mobilità dei giovani nei Paesi formale che promuove progetti europei
di origine e in Europa; di mobilità giovanile internazionale di
gruppo e individuale attraverso gli scambi
• Favorire l’accesso dei giovani alla e le attività di volontariato all'estero e
cultura sia come produttori sia come l'apprendimento interculturale.
consumatori.
1.2.2 Politiche e programmi culturali nell’UE
Per rendere concrete queste indicazioni, La cultura è riconosciuta come uno dei
la UE ha realizzato programmi specifici settori prioritari delle politiche europee,
a favore dei giovani, la cui proliferazione anche se – dal momento che essa è
risale alla seconda metà degli anni ’80, competenza dei singoli Stati membri –
quando furono varati i seguenti programmi: la gestione delle politiche culturali avviene
a livello nazionale e di enti locali21.
• Commet (1986), relativo alla formazione In questa sede ci soffermiamo sui
professionale; provvedimenti europei più recenti e che
riguardano più direttamente l’accesso
• Erasmus18 (1987), finalizzato a alla cultura in generale e per i giovani
sviluppare l’educazione superiore in in particolare:
Europa attraverso la mobilità giovanile;
• “European agenda for culture in a
• Youth for Europe (1988), che atteneva
19
globalizing world”22: comunicazione
alla sfera dell’apprendimento non del 2007 in cui la Commissione afferma
formale. Da quest’ultimo è nato il più l’importanza della cultura per lo sviluppo
recente Gioventù in Azione (2007- umano, civile e sociale delle persone.
2013)20, programma di educazione non L’agenda è dotata di uno strumento
20. 20
I giovani e l’accesso alla cultura nel contesto europeo
operativo – il Council work plan for costituiscono un interessante repertorio
culture 2008-2010 – che si basa sulle di buone pratiche in questo settore23;
indicazioni delle aree prioritarie di azione
suggerite dall’Agenda stessa; • “Education, Youth and Culture”24:
incontro del Consiglio dei Ministri dell’UE
• Access to Culture: piattaforma creata tenutosi a Bruxelles nel 2008, che ha
nel 2008 allo scopo di dare impulso alla sottolineato l’importanza di temi quali
creatività degli artisti, considerando la l’inclusione di tutti i giovani nei processi
partecipazione alle attività artistico – di ascolto e dialogo, indipendentemente
culturali uno degli obiettivi prioritari delle da loro retroterra culturale, sociale o
politiche europee; educativo; l’accesso alla cultura da parte
dei giovani; il ruolo della cultura, delle
• Anno europeo per il Dialogo arti, della musica e dello sport nel definire
interculturale: proclamato nel 2008, l’identità giovanile.
ha posto l’accento sulla diversità culturale
e sulla necessità di incoraggiare tutti i In conclusione, si può dire che le
cittadini europei a esplorare i benefici di politiche culturali in Europa sono
un patrimonio culturale ricco e variegato. volte al conseguimento di obiettivi di
I giovani hanno rappresentato il target democratizzazione della cultura e che
principale dell’iniziativa. La concomitanza riflettono un sistema di valori basato
tra le celebrazioni del ventennale del sui concetti di accessibilità e fruizione a
programma Gioventù in Azione e la beni, servizi e istituzioni culturali per tutti i
proclamazione dell’Anno europeo per cittadini e, in alcuni casi, con un’attenzione
il Dialogo interculturale ha dato vita alla particolare ai giovani.
realizzazione di una serie di progetti che Si tratta di concetti pienamente assunti
22. 22
I giovani e l’accesso alla cultura nel contesto europeo
dai diversi programmi che l’UE ha promuove la cittadinanza attiva in
implementato relativamente al settore Europea, concetto strettamente legato
culturale: in questa sede, ci limiteremo a all’accesso e alla partecipazione dei
considerare quelli più direttamente correlati giovani alla cultura;
– implicitamente o esplicitamente – al tema
dell’accesso e della partecipazione • Programma di apprendimento
dei giovani alla cultura: permanente (2007-2013)27: ha
l’obiettivo di contribuire, attraverso
• Cultura 2007-201325: è stato l’apprendimento permanente, allo
concepito per enfatizzare il concetto sviluppo della Comunità quale società
di patrimonio culturale condiviso dai avanzata basata sulla conoscenza, con
cittadini europei attraverso lo sviluppo di uno sviluppo economico sostenibile,
attività di co-operazione internazionale nuovi e migliori posti di lavoro e una
tra operatori e istituzioni culturali. maggiore coesione sociale28.
Obiettivi principali sono: promuovere la
mobilità internazionale degli operatori 2.1 Esiti della ricerca europea Studio
del settore culturale; incoraggiare sull’accesso dei giovani alla cultura
la circolazione internazionale
di prodotti artistico-culturali; Tra il 2008 e il 2009 la Fondazione Interarts
sostenere il dialogo interculturale. ha realizzato uno “Studio sull’accesso
I giovani sono esplicitamente menzionati dei giovani alla cultura”, commissionato
come uno dei gruppi prioritari di dall’Education Audiovisual and Culture
beneficiari; Executive Agency (EACEA) in collaborazione
con la Commissione Europea29. Lo studio
• Europe for Citizens (2007-2013)26: presenta una panoramica sull’accesso
23. 23
I giovani e i musei d’arte contemporanea
dei giovani alla cultura nei Paesi europei, condizionano l’accesso alla cultura.
analizzando le opportunità che i giovani
hanno di accedere e partecipare alla vita Per quel che riguarda la visibilità, intesa
culturale e al tempo stesso le barriere che si come riflessione su quanto i giovani siano
trovano di fronte, sia nel ruolo di consumatori tenuti in considerazione e quanto siano
sia nel ruolo di produttori di cultura. rappresentati in qualità di soggetti nel
Obiettivo principale dello studio – realizzato dibattito pubblico, dalla ricerca è emerso
grazie ai rapporti sui singoli Paesi redatti che la scarsa visibilità dei giovani nelle
da corrispondenti nazionali30 – era quello società europee è dovuta ai seguenti fattori:
di presentare un’analisi delle situazioni
a livello nazionale che permettesse di • Cambiamenti demografici: la società
giungere alla formulazione di una serie contemporanea in Europa è una società
di raccomandazioni rivolte alle istituzioni che invecchia rapidamente e nella
e finalizzate all’attuazione di politiche e quale il potere (economico e politico)
strategie che facilitino l’accesso alla cultura è concentrato nelle mani delle persone
da parte dei giovani. più anziane; di conseguenza, i giovani
hanno difficoltà a trovare un proprio ruolo
2.1.1 La visibilità dei giovani nella società e ad affermare la propria autonomia
europea e gli ostacoli all’accesso (come dimostra il fenomeno della sempre
alla cultura maggiore dipendenza dei giovani dalla
Due degli aspetti più interessanti analizzati famiglie di origine);
dalla ricerca attraverso le risposte date
dai vari corrispondenti nazionali sono • Clima di sfiducia e di incertezza
la visibilità dei giovani nella società crescente: C’è un crollo tangibile
contemporanea e gli ostacoli che ne della fiducia nelle istituzioni che
24. 24
I giovani e l’accesso alla cultura nel contesto europeo
25. 25
I giovani e i musei d’arte contemporanea
tradizionalmente hanno sorretto la civiltà ciò, sono però elementi comuni che sono
occidentale (dalla famiglia alla chiesa), emersi in maniera trasversale in tutti i rapporti
crollo che riguarda in primis proprio le raccolti durante la ricerca e che quindi
giovani generazioni; conseguentemente, possono essere considerati la fotografia
si è generato un senso di incertezza e realistica di un panorama comune a livello
insicurezza nel futuro (aggravato anche europeo.
dalla attuale crisi economica);
Per quel che riguarda gli ostacoli che
• Sviluppo della tecnologia: ha condizionano l’accesso alla cultura da parte
comportato un cambiamento radicale dei giovani, la ricerca ne ha evidenziati
del modo in cui i giovani consumano alcuni, tra i quali citiamo:
e producono cultura, “sfuggendo”
alle regole di controllo del mercato • Carenza di tempo e di denaro;
tradizionale della cultura (basti pensare
per esempio a quello della musica) e • Atteggiamento nei confronti della cultura:
rivendicando una sorta di autonomia dal ritenuta non prioritaria in molti casi;
mercato stesso.
• Differenze geografiche: aree rurali e/o
Ovviamente, si tratta di tendenze generali periferiche vs aree urbane e/o centrali;
che – per poter essere compiutamente
comprese – devono essere inquadrate • L’offerta culturale: ritenuta dai giovani
in un contesto di riferimento che tenga in scarsamente attraente.
considerazione le diversità e le specificità
di ciascun Paese e di contesti diversi anche
all’interno dello stesso Paese: nonostante
26. 26
I giovani e l’accesso alla cultura nel contesto europeo
2.1.2 Elementi che favoriscono l’accesso cultura giovanile proposte dalle istituzioni
alla cultura culturali tradizionali sono quelle in cui
La ricerca ha messo in luce alcuni elementi questa distinzione non è marcata;
costanti che caratterizzano il successo delle
azioni volte a favorire l’accesso alla cultura • Creazione di un rapporto tra
da parte dei giovani: patrimonio e territorio: sono molte le
attività di successo in cui il legame tra il
• Uso di strategie e strumenti per patrimonio locale e la comunità giovanile
favorire l’accesso alla cultura da è stato creato e mantenuto, soprattutto
un punto di vista economico: un grazie all’uso delle nuove tecnologie;
esempio concreto è rappresentato dalla
carta Euro<26, una delle iniziative più • I network come strumenti di mobilità
diffuse tra gli Stati membri dell’UE per e di cooperazione: in Europa esistono
promuovere la mobilità e l’accesso alle numerosi network dedicati ai servizi
informazioni e alle attività culturali per i culturali giovanili. Essi svolgono
giovani al di sotto dei 26 anni di età; un’importante funzione di disseminazione
di informazioni sulla cultura giovanile,
• Apertura delle istituzioni culturali sulle attività e sui servizi culturali, sui
alla creatività giovanile: lo studio ha progetti e sulle fonti di finanziamento,
messo chiaramente in evidenza il fatto oltre a permettere la condivisione di
che i giovani percepiscono una grande idee ed esperienze tra tutti coloro che
distanza tra cultura cosiddetta “alta”in operano in questo settore e a favorire la
contrapposizione alla cultura giovanile cooperazione e gli scambi;
che viene considerate “popolare“ e che le
iniziative di maggior successo a livello di
27.
28. 28
I giovani e l’accesso alla cultura nel contesto europeo
• Sostegno alle forme e alle • Uso delle nuove tecnologie: le nuove
espressioni artistico-culturali di tecnologie ricoprono senza dubbio un
tipo interdisciplinare: lo studio ha ruolo molto importante per la vita dei
evidenziato una necessità di sostegno giovani in generale e potenzialmente
– anche dal punto di vista degli spazi anche per il loro coinvolgimento nel
disponibili – per favorire nuove forme di settore culturale in particolare, anche se
interazione culturale e di espressione gli esempi concreti emersi dalla ricerca
interdisciplinare tra i giovani; sono sorprendentemente pochi;
• Coinvolgimento di giovani provenienti • Riconoscimento dei giovani sia come
da situazioni sociali, economiche e produttori sia come consumatori di
culturali differenti: vi è la necessità cultura: in tutta Europa sono numerose
di un approccio alla cultura di tipo anti- le esperienze di promozione dell’accesso
discriminatorio e aperto al pluralismo alla cultura da parte dei giovani che
culturale come strumento efficace per la offrono loro anche l’opportunità di
creazione di identità collettive e coesione esprimersi attraverso attività diverse
sociale; come le arti figurative, la lettura, la
scrittura, le arti visive, ecc.
• Utilizzo di un approccio non formale
all’educazione artistica: dalla ricerca 2.1.3 Le conclusioni della ricerca
è emerso come approcci di tipo non Al termine della ricerca, sono state formulate
formale all’educazione artistica possano alcune raccomandazioni – rivolte in primo
essere proficuamente utilizzati accanto luogo all’UE ma che possono avere rilevanza
ad altri di tipo prettamente formale; anche a livello nazionale e locale – per
implementare azioni più efficaci volte a
29. 29
I giovani e i musei d’arte contemporanea
favorire l’accesso alla cultura da parte dei cornice normativa specifica sul tema
giovani europei: dell’accesso dei giovani alla cultura:
il settore legislativo a questo riguardo è
• Inserire l’“accesso alla cultura” tra molto poco sviluppato a livello europeo e
le priorità delle politiche culturali necessita di aggiornamenti in tutti i Paesi
giovanili: dallo studio è emerso membri;
chiaramente che l’accesso alla cultura
è fortemente legato alle politiche • Intraprendere azioni concrete per
educative, culturali e sociali. E’ quindi ridurre gli ostacoli che impediscono
importante favorire la cooperazione e il l’accesso dei giovani alla cultura:
partenariato nei diversi ambiti e tenere i singoli rapporti nazionali hanno
in considerazione il punto di vista dei messo in evidenza numerosi aspetti
giovani nella formulazione delle politiche relative a questo argomento (ostacoli
che li riguardano; di tipo economico, geografico, ecc.).
E’ necessario che ogni Stato membro
• Armonizzare le politiche culturali definisca delle strategie specifiche per
giovanili rivolte a favorire l’accesso combattere questi fenomeni tenendo
alla cultura: c’è bisogno di stimolare conto delle proprie specificità;
il dialogo tra i diversi attori – pubblici e
privati – e tutti gli stakeholders ad ogni • Fornire ai giovani un ambiente adatto
livello per collaborare alla risoluzione a sviluppare la loro creatività: lo
dei problemi e alla definizione di nuove studio ha dimostrato come vi sia da
strategie; parte dei giovani una forte richiesta di
spazi adeguati in cui sperimentare ed
• Definire in maniera puntuale una esprimere la loro creatività;
30. 30
I giovani e l’accesso alla cultura nel contesto europeo
• Favorire e sostenere l’educazione e • Diffondere l’uso delle nuove
la formazione dei giovani: il settore tecnologie tra i giovani: attraverso
educativo può essere uno dei migliori le nuove tecnologie i giovani possono
alleati delle politiche giovanili volte a sviluppare le loro abilità culturali, creative
favorire l’accesso alla cultura. Essere in ed espressive e rafforzare la loro
grado di accedere ai servizi e ai prodotti partecipazione alla vita culturale;
culturali significa molto spesso avere
accesso ad un’educazione artistico- • Sostenere l’apprendimento delle
culturale e a una formazione formale, lingue e la conoscenza di altre culture
non formale e informale; tra i giovani: è cruciale il ruolo proattivo
che i network e le organizzazioni culturali
• Promuovere la visibilità dei giovani e possono avere nel favorire gli scambi e
diffondere informazioni e conoscenze gli incontri tra i giovani;
sulla cultura giovanile: la ricerca ha
evidenziato il fatto che da una parte • Sostenere le attività di ricerca e gli
i giovani sembrano essere uno dei scambi di informazioni tra tutti gli
segmenti più visibili della società, stakeholders del settore: a livello
dall’altra questa visibilità è connotata statistico, i dati in possesso degli Stati
spesso in maniera negativa o comunque membri presentano delle lacune evidenti
problematica. C’è quindi bisogno relativamente all’accesso dei giovani alla
di cambiare l’immagine dei giovani, cultura, anche in altri settore che sono
puntando sul loro ruolo di cittadini comunque rilevanti ai fini della definizione
attivi e responsabili, degni di fiducia di politiche e strategie per lo sviluppo
e rispetto; dell’accesso e della partecipazione
culturale giovanile.
32. 32
I giovani e l’accesso alla cultura nel contesto europeo
Note al Capitolo 1: 4
A questo proposito, si fa qui riferimento allo “Studio
sull’accesso dei giovani alla cultura”, di cui si parlerà
1
Su questi argomenti cfr. il numero monografico più diffusamente nel secondo paragrafo di questo
della rivista Economia della Cultura 4/2004 sul tema capitolo.
“Cultura e Inclusione sociale” e il numero 2/2006
5
sul tema “Accesso alla Cultura”. Ibid. In alcuni Paesi vengono considerati giovani le
persone fino ai 25 anni di età, mentre in altri si parla
2
Cfr. Gordon C. et al., (2005), Report of a thematic di giovani menzionando persone di età compresa fra i
study using transnational comparisons to analyse and 13 e i 25 o i 30 anni.
identify cultural policies and programmes that contribute
6
to preventing and reducing poverty and social exclusion, http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?
Centre for Public Policy, Northumbria University, uri=COM:2001:0681:FIN:IT:PDF.
Newcastle upon Tyne. Lo studio analizza ed identifica
7
politiche e programmi che contribuiscono a prevenire http://europa.eu/youth/news/index_1794_it.html.
e a ridurre povertà ed esclusione sociale in otto
8
Stati membri (Danimarca, Finlandia, Francia, http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/6236162F-
Germania, Italia, Spagna, Svezia e Regno Unito). F95B-4ACD-9EB7-ACA130224548/0/20070905_
COM_2007_498.pdf
3
In particolare, per quel che riguarda l’Italia cfr.
9
S. Bodo e C. Da Milano, “La cultura, agente di GU C 141 del 7.6.2008.
cambiamento sociale”, in M. Trimarchi (a cura di),
10
Strategie e politiche per l’accesso alla cultura, Roma, http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catld=547.
Formez 2007, pp. 127-144; C. Da Milano,
11
“Il ruolo delle politiche culturali nella lotta http://youth-partnership.coe.int/expoert/sites/
all’esclusione sociale in Europa e in Italia”, default/youth-partnerhip/news/attachments/
in A.M. Pecci (a cura di), Patrimoni in migrazione. communication_final.pdf
Accessibilità, partecipazione, mediazione interculturale
12
nei musei, FrancoAngeli, Milano 2009; S. Bodo, C. http://youth-partnership.coe.int/youth-partnership/
Da Milano, S. Mascheroni, “Periferie, cultura ed news/news_123.html
inclusione sociale” in Quaderni dell’Osservatorio,
13
n. 1/2009, Fondazione Cariplo, Milano 2009. http://ec.euroope.eu/youth/news/doc/new_strategy/
33. 33
I giovani e i musei d’arte contemporanea
youth_report_final.pdf of the Regions on a European agenda in a globalising
World ICOM (2007) 242, 10.5.2007.
14
http://europa.eu/youth/volunteering_-_exchanges/
23
european_voluntary_service/index_eu_it.html http://ec.europa.eu/youth/sharing-experience/doc/
thematic_compendia/good_practices_intercultural_
15
http://europa.eu/youth/volunteering_-_exchanges/ dialogue.pdf
european_voluntary_service/index_eu_it.html
24
http://www.eu2008.si/en7News_and_Documents/
16
http://www.youth-partnership.net/youth- Council_Conclusions/February/0214_EYC.pdf
partnership/ekcyp/index
25
http://ec.europe.eu/culture/our-programme-and-
17
http://www.youthweek.eu actions/doc411_en.htm
18 26
http://www.esn.org Decisione numero 1718.
19 27
The Youth for Europe programme (1990). http://www.programmallp.it/llp_home.php?id_
Office for Official Publications of the European cnt=1
Communities, Luxembourg.
28
Il programma è composto da 4 programmi
20
http://ec.europa.eu/youth/index_en.htm. settoriali, Comenius (dedicato agli studenti delle
scuole), Erasmus (rivolto agli studenti universitari),
21
A livello europeo, le azioni vengono svolte Leonardo da Vinci (dedicato alla formazione
in base al principio di sussidiarietà, secondo professionale) e Grundtvig (rivolto all’apprendimento
l’art. 151 del Trattato di Maastricht, in quanto continuo con particolare riferimento a quello di tipo
il ruolo dell’UE è complementare e di sostegno informale e non formale).
piuttosto che direttivo o sostitutivo delle
29
politiche nazionali. http://ec.europa.eu/youth/pdf/doc1790_en.pdf
22 30
Communication from the Commission to the Chi scrive è stato corrispondente nazionale
European Parliament, the Council, the European per l’Italia.
Economic and Social Committee and the Committee
35. 35
I giovani e i musei d’arte contemporanea
Prima di descrivere il progetto European basata sulla conoscenza.
Museum Education and young people: Nello specifico, il programma settoriale
a critical enquiry è opportuno soffermarsi Grundtvig fornisce occasioni di formazione
brevemente sulla sua genesi, dedicando e apprendimento per gli operatori che si
alcune righe al Parternariato occupano dell’educazione per gli adulti e
di apprendimento Grundtvig, si rivolge anche a tutte le istituzioni e forme
il programma europeo che ne ha consentito organizzative che trattano o favoriscono
la realizzazione, e a enquire, il progetto questo tipo di istruzione. In particolare si
di ricerca che ne ha ispirato l’ideazione. propone di promuovere, all’interno della
Comunità, gli scambi, la cooperazione
2.1 Il partenariato di apprendimento e la mobilità tra i sistemi d’istruzione e
Grundtvig formazione in modo che essi diventino
un punto di riferimento di qualità a livello
Il Parternariato di apprendimento mondiale.
Grundtvig1 è una delle azioni previste dal In un Partenariato di apprendimento
Programma d’azione comunitaria nel campo Grundtvig, formatori e discenti, provenienti
dell’apprendimento permanente, o Lifelong da almeno tre Paesi partecipanti al
Learning Programme (LLP), che riunisce al Programma LLP lavorano insieme su uno o
suo interno tutte le iniziative di cooperazione più argomenti di interesse comune.
europea nell’ambito dell’istruzione e della In questo tipo di azione viene posta
formazione dal 2007 al 2013. Il suo obiettivo maggior attenzione al “processo”, offrendo
generale, in sintonia con la Strategia di ai partner l’opportunità di scambiare
Lisbona, è quello di contribuire, attraverso esperienze e informazioni, di sviluppare
l’apprendimento permanente, allo sviluppo congiuntamente metodi e approcci adeguati
della Comunità quale società avanzata alle loro necessità e di collaudare e mettere
36. 36
Il progetto “European museum education and young people: a critical enquiry”
in pratica nuovi approcci organizzativi e • Preparazione linguistica per i soggetti
didattici. coinvolti nel Partenariato in modo da
Le attività previste possono essere molteplici assicurar loro la necessaria competenza
e diversificate a seconda degli obiettivi da nella lingua (o nelle lingue) di lavoro
raggiungere e per lo più comprendono: del Partenariato;
• Incontri con i partner e seminari tra tutte • Cooperazione con altri progetti in
le istituzioni coinvolte nel Partenariato; determinati campi (comprese le Reti
Grundtvig), condivisione di esperienze
• Scambio di personale e di discenti adulti con altre istituzioni, compresa la mobilità
coinvolti nelle attività del progetto; per partecipare a eventuali iniziative
delle Reti;
• Scambi di esperienze e buone prassi
attraverso le modalità più appropriate, • Attività di auto-valutazione;
usando in particolare le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione; • Organizzazione di mostre, produzione e
disseminazione di materiale informativo
• Produzione di oggetti e manufatti artistici o documentazione sulle attività di
relativi al progetto; cooperazione;
• Attività di ricerca/azione e indagini • Disseminazione dell’esperienza del
sul campo; progetto e dei risultati.
• Preparazione di performance;
37. 37
I giovani e i musei d’arte contemporanea
2.2 Il progetto enquire particolare quelli di arte contemporanea,
sono i luoghi adatti a coinvolgere i giovani,
enquire2 è un progetto di ricerca realizzato aiutandoli a comprendere il contesto
in patnership e condotto in Gran Bretagna culturale e sociale in cui vivono.
dal 2004. Fa parte del programma nazionale enquire ha i seguenti obiettivi:
Strategic Commissioning for Museum
and Gallery Education3, è sostenuto • Incentivare una continua formazione
dall’Arts Conuncil England4 e coordinato professionale degli educatori museali,
da engage – National Association of anche grazie a seminari e workshop
Gallery Education5. appositamente strutturati;
enquire ha l’obiettivo di individuare le
metodologie, le strategie e le condizioni • Migliorare ulteriormente le metodologie
più favorevoli per potenziare le attività che favoriscono l’apprendimento
educative dei musei e delle gallerie d’arte individuale e che sostengono progetti
contemporanea, rivolte a bambini e ragazzi. educativi site-specific;
Il punto di partenza della ricerca è la
concezione dell’apprendimento permanente • Valutare le modalità di intermediazione
come un processo creativo e sociale, che applicate dalle istituzioni coinvolte,
acquisisce maggiore impatto se viene tenendo sempre in considerazione che
promosso da musei e gallerie, considerati ogni individuo ha diritto alla fruizione e
una fondamentale risorsa educativa. all’apprendimento di ciò che
Per questo motivo sono state sviluppate le istituzioni propongono;
attività sul territorio che prevedono la
collaborazione di enti culturali e artisti, • Consentire e sostenere opportunità e
sottolineando l’idea che i musei, in progetti educativi anche molto
38. 38
Il progetto “European museum education and young people: a critical enquiry”
differenziati per favorire una vasta gamma • South East Cluster;
di esperienze culturali;
• London Cluster.
• Riflettere sul ruolo dell’artista come
educatore; Durante le fasi successive di enquire sono
stati formati almeno 7 nuovi gruppi, riferiti a
• Evidenziare il valore dell’innovazione altre zone del territorio britannico6.
e della sperimentazione.
Ogni gruppo è formato da gallerie d’arte
Per la prima fase di enquire, i ricercatori contemporanea, Istituti d’Istruzione
hanno chiesto a molte gallerie inglesi di Superiore, artisti, educatori e insegnanti.
strutturare alcuni percorsi educativi sul Viene coordinato da uno staff di lavoro
territorio in collaborazione con un Istituto composto da almeno un rappresentante
d’Istruzione Superiore e le altre gallerie locali. per istituzione e quindi è caratterizzato
Gli enti coinvolti dovevano quindi formare un da diverse figure professionali in dialogo
gruppo operativo o una squadra di ricerca. costante.
Alla fine del 2004 tre gruppi (clusters) sono Questa modalità operativa fa
stati selezionati e invitati a prendere parte al riferimento all’Action Learning, una
programma di ricerca. teoria metodologica che considera
Dato che enquire agisce su scala l’apprendimento come il risultato
nazionale, i gruppi sono stati formati anche dell’esperienza e del confronto reciproco
suddividendo il territorio in tre aree principali: tra chi partecipa a questo processo.
La differenza tra i membri del gruppo è
• North East Cluster; quindi un notevole punto di forza, perché
consente di strutturare un programma
39. 39
I giovani e i musei d’arte contemporanea
educativo che risulti dalla condivisione locali, alle esigenze del personale coinvolto
delle rispettive esperienze e di analizzare e alle caratteristiche delle gallerie o dei
eventuali difficoltà da più punti di vista. musei partecipanti.
Il London Cluster, per esempio, si è
Inizialmente ciascun gruppo si concentra concentrato particolarmente sul dialogo
sulla definizione della modalità operativa più interculturale, poiché ha collaborato con
adatta al proprio contesto per poi giungere alcuni distretti in cui una sola comunità
alla realizzazione dei corsi di formazione per poteva comprendere giovani provenienti
i membri dello staff di lavoro, il che permette anche da 13 etnie diverse.
di condividere la stessa metodologia Infine le modalità di verifica sono state
educativa. organizzate con particolare attenzione,
In seguito vengono strutturati e proposti i comprendendo le singole iniziative e il
progetti educativi per bambini e ragazzi. programma nella sua totalità, il confronto
Ovviamente le attività proposte dai gruppi si tra lo staff di lavoro e l’opinione dei ragazzi
differenziano in base ai rispettivi contesti coinvolti.
L’Action Learning è stato teorizzato da Reginald Revans negli anni quaranta.
Revans definisce questa metodologia servendosi dell’equazione L = P+Q. L’apprendimento (L) risulta dalla combinazione delle
conoscenze già possedute (P) con la capacità di analizzare (Q). Quest’ultima dote permette di porre giuste domande su cui
riflettere per criticare ciò che si ritiene già assodato e trovare le modalità condivise da tutto il gruppo con le quali affrontare il
problema presente. Le domande risultano fondamentali in quanto aumentano il dialogo all’interno del gruppo, generano un
approccio innovativo e migliorano l’apprendimento. L’azione ha dunque un’importanza fondamentale, ma deve essere abbinata
alla riflessione sulle esperienze vissute. L’apprendimento avviene grazie a tale unione, che permette a membri dello staff e agli enti
relativi di acquisire nuove conoscenze e competenze.
(Revans Reginald. W., ABC of action learning, Lemos and Crane, London 1998 e Revans Reginald W., Action learning: New
techniquesfor management, Blond & Briggs Ltd., London 1980)
41. 41
I giovani e i musei d’arte contemporanea
I risultati di enquire sono stati valutati in artistici e stimolato il potenziale creativo
base a tre categorie di riferimento ovvero di ogni singolo partecipante;
coinvolgimento, autoapprendimento e
diversità: • I progetti realizzati con gli artisti in
contesto extrascolastico hanno spinto
• I progetti realizzati hanno fornito ai giovani i giovani a essere più responsabili e
nuove competenze, stimolando in loro la più consapevoli del loro potenziale attivo
volontà di avere un ruolo più attivo all’interno della società;
all’interno della propria comunità;
• Sono stati molto importanti i momenti
• I giovani hanno migliorato le proprie di verifica durante i quali i giovani hanno
capacità relazionali e sono riusciti a analizzato criticamente il proprio lavoro
condurre dibattiti rispettando punti di e quello degli altri; le varie modalità di
vista diversi dal proprio e considerando conduzione delle verifiche – interviste
la differenza culturale come una video, tavole rotonde, questionari – si
risorsa importante; sono rivelate molto utili;
• L’ambiguità dei linguaggi artistici utilizzata • I giovani hanno riconosciuto il ruolo
come strumento educativo è stata importante dell’arte come strumento
fondamentale per accrescere nei giovani di espressione personale ma anche
la consapevolezza delle modalità del collettiva. L’incontro con i linguaggi
proprio processo di apprendimento; artistici contemporanei ha stimolato
profonde riflessioni sui concetti di identità
• Il ruolo dell’artista come educatore ha e senso di appartenenza alla propria
suscitato interesse verso i linguaggi comunità di origine, alla società vissuta
42. 42
Il progetto “European museum education and young people: a critical enquiry”
quotidianamente e alla realtà “globale”; anni. Il progetto, finanziato tra i parternariati
di apprendimento Grundtvig per il biennio
• Molti giovani si sono avvicinati all’arte per 2007-2009, si fondava sull’idea che i musei,
la prima volta grazie a enquire e in particolare quelli di arte contemporanea,
l’interesse è stato così forte che alcuni siano luoghi particolarmente adatti a
di loro hanno deciso di impegnarsi per innescare processi di apprendimento nei
ottenere qualifiche professionali o per giovani. Spazi diversi dalle aule scolastiche e
vivere esperienze lavorative nel settore. lontani dalle regole e dalle coercizioni, sono
luoghi ideali per apprendere competenze
2.3 Il progetto European museum trasversali8, come la capacità di comunicare
education and young people: e lavorare in gruppo, e consentono, al
a critical enquiry tempo stesso, lo sviluppo di conoscenze
e competenze correlate ai percorsi di
Il progetto European museum education educazione formale. Inoltre, il confronto
and young people: a critical enquiry7 con l’arte contemporanea e con le sue
è nato dall’iniziativa di alcune gallerie tematiche offre stimolanti possibilità di lavoro
inglesi coinvolte nella ricerca enquire con i giovani, aiutandoli a comprendere
e appartenenti al gruppo South Eastern la società e la cultura contemporanea,
Cluster. Coordinate dalla Towner Art Gallery e promuove forme di cittadinanza attiva
di Eastbourne, le gallerie si sono unite e di dialogo interculturale. Per garantire
ad altri partner europei per sviluppare un efficacia a tale processo è necessario che
progetto che aveva come obiettivo l’analisi, i musei siano in grado di creare un clima
lo studio e lo scambio di buone pratiche che incoraggi la partecipazione dei giovani,
di progetti legati all’arte e ai musei di arte ne sostenga l’interazione e faciliti il loro
contemporanea per i giovani a partire dai 16 apprendimento, utilizzando linguaggi e
43.
44. 44
Il progetto “European Museum education and young people: a critical enquiry”
modalità consoni a questa fascia di età. Dublino, Irlanda
L’attenzione non deve essere rivolta solo ai
giovani inseriti in un percorso di educazione • Riksutställningar – The Swedish
formale, ma è necessario accogliere la sfida, Travelling Exhibitions – Visby, Svezia
certamente più complessa, di rivolgersi a
tutti i giovani, compresi quelli che si trovano A loro volta i partner hanno coinvolto, come
in una situazione di emarginazione reale o discenti, altre sessanta persone provenienti
potenziale. Così, per discutere e analizzare da quindici musei di arte contemporanea e
questo tema si sono riuniti i sei partner organizzazioni culturali interessate ai temi del
provenienti da cinque paesi europei: progetto. IBC ed ECCOM, a livello italiano, si
sono avvalse della collaborazione di diverse
• Towner Art Gallery (Coordinatore) – istituzioni culturali, alcune delle quali avevano
Eastbourne, Regno Unito già sviluppato il rapporto tra musei e giovani
in progetti, ricerche e convegni9:
• Eccom – European Centre for Cultural
Organisation and Management – • GNAM - Galleria Nazionale d’Arte
Roma, Italia Moderna e Contemporanea – Roma
• Fundaçäo Serralves – Porto, Portogallo • MAXXI - Museo Nazionale delle Arti
del XXI secolo – Roma
• IBC – Istituto Beni Culturali della
Regione Emilia Romagna – • Azienda Speciale Palaexpo –
Bologna, Italia Roma
• IMMA, Irish Museum of Modern Art – • Dottorato in Pedagogia Sperimentale
46. 46
Il progetto “European museum education and young people: a critical enquiry”
dell’ Università degli Studi locale e le modalità di approccio ai giovani
“La Sapienza” – Roma dell’istituzione ospitante.
I seminari sono stati strutturati in modo da
• MAMbo – Museo d’Arte Moderna prevedere molteplici attività:
di Bologna – Bologna
• Visite a musei e luoghi artistici significativi
• Museo Francesco Baracca – Lugo per il loro rapporto con i giovani11;
• Zaffiria – Centro permanente per • Incontri con ragazzi partecipanti alle
l’educazione ai mass media – Bellaria iniziative;
• Fondazione Fitzcarraldo – Torino • Discussioni in gruppi di lavoro;
Il fatto di aver potuto contare su un gruppo • Presentazioni di casi di studio da
di lavoro composto da ricercatori, educatori analizzare e discutere come esempi
museali ed esperti in politiche culturali, di buone pratiche.
con esperienze e competenze diverse, ha
contribuito a rendere la ricerca più completa. Il tema del rapporto tra musei e giovani
Inoltre, l’età di alcuni educatori museali, è stato approfondito toccando argomenti
molto vicina a quella del target di riferimento, quali:
ha permesso al gruppo di affrontare le
tematiche con un punto di vista molto • L’autoapprendimento;
interessante10. Ogni partner del progetto ha
organizzato un seminario nel suo paese con • Lo sviluppo del senso di cittadinanza
l’obiettivo di illustrare il contesto nazionale e attiva;
47. 47
I giovani e i musei d’arte contemporanea
• Il ruolo e le competenze sia a livello internazionale che nazionale,
dell’educatore/ mediatore/artista al cui interno inserire i processi di
nell’ambito dei servizi educativi; apprendimento;
• La creazione del partenariato con • Promuovere metodologie che favoriscano
le istituzioni del territorio. l’autoapprendimento;
• Lavorare in partenariato con le istituzioni
Nel corso delle discussioni sono del territorio, collaborando sin dalla fase
emersi alcuni elementi fondamentali di ideazione del progetto;
per sviluppare buone pratiche di
coinvolgimento dei giovani nelle attività • Investire in progetti a lungo termine,
dei musei: non episodici, per stabilire un rapporto
di fiducia e un linguaggio comune sia tra
• Facilitare lo scambio di informazioni le diverse istituzioni, sia tra gli operatori
ed esperienze tra persone e istituzioni e i giovani coinvolti;
operanti nel settore, attraverso la
partecipazione a progetti europei • Uscire dai confini del museo
e la costituzione di network; raggiungendo i ragazzi nei loro luoghi
di aggregazione allo scopo di vincere
• Offrire opportunità di formazione continua la loro iniziale diffidenza verso l’istituzione
per gli operatori museali, gli artisti e gli museale e creare relazioni e interazioni
educatori dei centri giovanili; continuative;
• Elaborare cornici di riferimento comuni, • Dare ai giovani più spazio e più possibilità
48. 48
Il progetto “European museum education and young people: a critical enquiry”
di espressione, coinvolgendoli anche in parte dei giovani;
scelte attinenti l’attività dell’istituzione;
• Dare continuità e sostenibilità alle
• Promuovere i musei come spazi sociali attività attraverso l’investimento di risorse,
sviluppando programmi finalizzati alla in particolare quelle legate al personale;
riflessione critica e all’impegno sociale;
• Coinvolgere gli altri dipartimenti del
• Puntare l’attenzione non solo sul museo e non solo quello educativo;
risultato del progetto ma sul processo;
• Monitorare e valutare le attività,
• Promuovere in maniera più incisiva coinvolgendo i giovani nell’intero
il lavoro degli artisti anche come processo di valutazione;
educatori nell’ambito di specifici
programmi rivolti ai giovani; • Avere la capacità di adattare
o cambiare il progetto in corso d’opera;
• Utilizzare linguaggi e modalità in grado
di attrarre i giovani e facilitare il dialogo • Promuovere la comunicazione
con essi, sfruttando ad esempio tutte e la diffusione delle esperienze.
le potenzialità delle nuove tecnologie,
da internet ai social network; Alcuni di questi elementi sono stati
evidenziati nel corso delle due iniziative,
• Vedere il museo come luogo in cui Interculturarte12 e City Telling, realizzate
si possono sviluppare competenze nell’ambito di questo progetto, e di Map for
museali per il futuro incoraggiando ID13 che sono divenute esse stesse nuovi
anche un’attività di volontariato da casi di studio.
49. ROOM 13, Eastbourne (UK)
Presso la West Rise Junior School di Eastbourne trova sede una delle gallerie appartenenti al network
delle Room 13. Nate in Scozia nel 1994, su iniziativa di un gruppo di studenti, sono vere e proprie
gallerie artistiche interamente gestite dai ragazzi con la collaborazione di un artista in residenza.
I giovani si occupano della produzione artistica, della gestione degli spazi e del reperimento
delle risorse necessarie per acquistare i materiali.
http://www.room13scotland.com/
50. FABRICA, Brighton (UK)
Fabrica è una galleria di Brighton fondata nel 1996 da un gruppo di artisti presso una chiesa
sconsacrata del XIX secolo. Non possiede una collezione, ma collabora ogni anno con quattro artisti,
ai quali commissiona una grande installazione. Oltre ad offrire un interessante programma rivolto a
scuole e ragazzi, la galleria si avvale di giovani volontari che svolgono un ruolo fondamentale in tutte
le attività, da quelle rivolte ai visitatori, al marketing, allo sviluppo degli eventi.
http://fabrica.org.uk/
51. SUBTOPIA, Alby (SE)
Ad Alby, vicino a Stoccolma, una grande fattoria del 1910 è la sede di Subtopia, una società per azioni
di proprietà del comune di Botkyrka che combina cultura, innovazione, formazione, impegno sociale
e imprenditorialità. Qui, giovani dai 15 ai 35 anni utilizzano la danza, il cinema, la video art, la radio,
il design, il circo contemporaneo e tutto ciò che ha a che fare con la creatività applicata all’industria.
Attualmente vi aderiscono 43 associazioni, tra cui Cirkus Cirkör e Clowns without Borders.
www.subtopia.se
52. SOLAR, GALERIA DE ARTE CINEMÁTICA , Vila do Conde (PT)
A Vila do Conde, a una trentina di chilometri da Porto, ha sede Solar, una galleria dedicata alla relazione
tra il cinema e l’arte contemporanea. Aperta alla sperimentazione e alla produzione ed esposizione
di opere originali e site specific, come l’installazione e la performance, dà largo spazio al lavoro di
giovani artisti portoghesi non inseriti nei circuiti dominanti.
http://www.curtas.pt/solar/
53. IMMA - IRISH MUSEUM OF MODERN ART, Dublino (IR)
L’attenzione dell’IMMA di Dublino verso i giovani è evidente nei due programmi Studio 8
e Artists’ Residency Programme (ARP). Studio 8 è lo spazio del museo dedicato ai giovani dai 15 ai 18
anni, un luogo dove essi possono recarsi informalmente e liberamente, ogni sabato, per sperimentare
i linguaggi artistici, discutere di tematiche attinenti al museo e incontrare gli artisti in residenza
inseriti nel programma ARP .
http://www.imma.ie/en/index.htm
54. Testimonianza:
Inês Azevedo, educatore museale
Museu de Arte Contemporânea da Fundação de Serralves, Porto, Portogallo
È stata una delle esperienze di lavoro più interessanti a cui ho avuto la fortuna di partecipare.
Un gruppo di persone, provenienti da contesti differenti e con diverse competenze e livelli di
responsabilità, sono state disposte a condividere le proprie esperienze e a discutere sulle nozioni in
questione con grande generosità e sensibilità.
È con piacere che ho partecipato agli ultimi tre seminari di questa partnership, a Porto, a Dublino
e a Roma / Bologna, quindi la mia testimonianza riguarda tre esperienze. Mi riferirò all’ambito
dell’educazione museale e del ruolo come artista educatore, ovvero le basi della mia riflessione
saranno legate alle attività presentate dai vari Dipartimenti Educativi, così come ad altre realtà il cui
operato si è rivolto alle comunità al di fuori del museo.
Il seminario a Porto, il primo a cui ho partecipato, mi ha stimolata a porre alcune domande relative
alle metodologie e alle pratiche comunemente adottate relative a progetti con i giovani a rischio di
emarginazione sociale:
• Come pensare, eticamente, ai possibili significati che i progetti dedicati alle comunità
considerate "a rischio" possono assumere per coloro che vi abitano e che lì continuano a vivere
sia prima sia dopo il progetto?
• Cosa vuol dire "lavorare con una comunità"? Che ruoli ha sviluppato il sistema museale in
questo contesto?
• Cosa potrebbe significare, in termini di lavoro pratico, lo sviluppo di un progetto con una
comunità del tutto estranea al museo e ai linguaggi artistici?
• Come educatori museali in che modo ci possiamo relazionare a due realtà così distanti ma
che si ritrovano in un museo – l’artista o la mostra e il pubblico – e che convivono nella realtà
contemporanea?
L’esperienza a Porto mi ha permesso di porre questi interrogativi, mentre durante i seminari
a Dublino e a Bologna/Roma ho potuto vedere realtà simili, chiamate allo stesso modo ma
diversamente vissute.
In Irlanda ciò che mi ha più stimolata sono le politiche culturali del paese e il programma nazionale
presentato dall’IMMA, che era dedicato alla relazione non solo con il pubblico del museo, ma
anche con le scuole e le comunità. Mi ha impressionata la quantità delle infrastrutture esistenti a
sostegno di progetti artistici con i giovani, le scuole e le persone di età diverse. Infine il progetto
presentato dall'artista Fiona Wheland è stato davvero interessante perché sembrava un lavoro di
55. squadra vero e proprio, riuscendo a coniugare la partecipazione delle persone della comunità di
Rialto con risultati molto interessanti in termini di lavoro artistico.
Credo che le tante domande su cui ci siamo confrontati siano ancora presenti in me come una sorta
di monito nel mio lavoro quotidiano:
• In che termini i laboratori e i workshop presso un museo diventano un'opportunità per i giovani
utile a sviluppare le loro competenze e modalità di espressione?
• Qual è il ruolo – o quali sono i ruoli – dell’artista educatore in rapporto al legame tra il museo e il
pubblico o la comunità?
• In che modo i musei e i Dipartimenti educativi possono contribuire allo sviluppo delle politiche
culturali?
Il seminario in Italia è stato molto interessante perché ha permesso di valutare quanto il contesto in
cui sono collocati i Musei possa condizionare le attività che essi stessi sviluppano. Le esperienze
proposte a Roma e a Bologna sono state tante e molto ricche. I progetti raccontati al MAMbo,
come Fresco’s Removal di Daniele Pario Perra e il progetto interculturale City Telling, presentato
dagli educatori museali del MAMbo, sono stati uno stimolo molto importante. Il primo è stato
interessante in quanto ha combinato un’antica tecnica di recupero con le “interferenze” della città
contemporanea - i graffiti - giocando con l'idea di patrimonio, trasformandola in un certo senso
come una realtà viva. Il progetto City Telling è stato molto stimolante perché ha raccontato le
esperienze vissute con una comunità, presentandole come una realtà work in progress e come
mappa con cui interagire. È stata data particolare attenzione ai diversi livelli di interferenza che
caratterizzano la vita contemporanea - l'idea della città come luogo in cui convivono diverse lingue e
spazi, dai nuovi strumenti di comunicazione, per lo più utilizzati dai mass media, ma che potrebbero
anche essere adoperati al servizio dei nuovi gruppi sociali che caratterizzano la nostra società.
Questa partnership è stata caratterizzata da una grande affinità tra persone diverse, ognuna
delle quali ha mostrato curiosità verso “l'altro”, così come il desiderio di condividere punti di vista.
L'amicizia, il rispetto e il desiderio di condividere esperienze ha trasformato l’intero progetto in
un’occasione unica dove l’apprendimento avviene grazie all’esperienza e alle attività di altri. È
stato un momento importante per comprendere la varietà di prospettive che possiamo scegliere,
comprendendo che il nostro posto di lavoro può sempre divenire un luogo più interessante se
vogliamo continuare a provare, a sperimentare e ad adattare le nostre azioni e i nostri obiettivi alla
realtà a cui apparteniamo.
56. Testimonianza:
Ilaria Del Gaudio, educatore museale
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Italia
Ho avuto l’occasione di partecipare a quasi tutti i seminari di questo partenariato, fatta eccezione
per l’esperienza condotta presso la Fondazione Serralves a Porto.
Il progetto nella sua totalità è stato - e lo è tuttora - un’esperienza importante e significativa per
diversi motivi. Il principale consiste proprio nell’opportunità di ricevere nuovi stimoli in termini di
politiche culturali, progetti e metodologie educative.
Abbiamo potuto lavorare e discutere insieme su numerosi punti nodali o situazioni critiche,
esprimendo il nostro personale punto di vista, che è stato accolto con grande rispetto e sensibilità.
La provenienza da diversi contesti e la condivisione delle nostre esperienze ci ha permesso di
condividere opinioni differenti e di trovare sia la ricchezza nelle nostre differenze sia un sentire
comune nei nostri obiettivi.
Sono stata colpita da diversi casi di studio che considero molto stimolanti nell’ambito
dell’educazione museale rivolta ai giovani, perché hanno evidenziato il valore sociale della creatività,
che viene potenziato quando questo ruolo viene sostenuto anche dalle politiche nazionali, regionali
e locali. Si tratta di progetti che mi hanno incuriosita sia per le modalità con cui sono stati realizzati
sia per le metodologie che ne hanno guidato la struttura. Le differenze nell’approccio al patrimonio
della contemporaneità - città, luoghi, linguaggi, nuovi mezzi di comunicazione, nuovi gruppi sociali
- così come l’importanza della cooperazione tra diverse figure professionali e diverse istituzioni, mi
hanno colpita in maniera estremamente positiva.
I casi di studio e le realtà educative per me più interessanti sono:
• enquire per l’ampiezza del suo raggio d’azione – da organismi politici a realtà locali;
• il progetto Young Curators del De La Warr Pavilion per il ruolo attivo concesso ai giovani
all’interno di un ambito così lontano - ma solo in apparenza - come quello della curatela;
• Subtopia in Svezia perchè è un luogo in cui si respira creatività e la si vede applicata come
ingrediente fondamentale in una dimensione lavorativa;
• il progetto 4U a cura di Swedish Travelling Exhibitions per il ruolo dell’artista come
educatore;
• Studio 8 a cura dell’IMMA per il coinvolgimento dei giovani artisti all’interno della
programmazione museale;
• il progetto Fresco’s Removal di Daniele Pario Perra perché è stato in grado di riunire nel
57. concetto di “patrimonio” sfumature antiche e contemporanee al tempo stesso.
Questo partenariato mi ha permesso inoltre di modificare in progress alcuni aspetti nella mia pratica
di lavoro con i giovani. La principale fonte di ispirazione è stata enquire e soprattutto l’approccio
educativo adottato dal South East Sussex Cluster. Sono stata estremamente stimolata dalla
metodologia dell’Action Learning, che ho potuto riconoscere in realtà come Turner Off-Site e in
progetti come Lost Horizons.
Ho avuto la possibilità di applicare gli stimoli ricevuti durante il partenariato in City Telling,
un progetto interculturale a cura dei dipartimenti educativi della Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo di Torino e del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
I quattro seminari a cui ho partecipato mi hanno inoltre permesso di porre alcune domande che
considero come uno stimolo quotidiano al mio lavoro:
• Come rendere l’apprendimento permanente una pratica diffusa e consolidata all’interno delle
istituzioni museali?
• Il dialogo interculturale va inteso come una pratica “speciale” o forse sarebbe meglio
considerarlo come un aspetto che deve permeare le quotidiane attività educative all’interno e al
di fuori del museo?
• In che modo è possibile aumentare l’impatto dei progetti condotti con giovani a rischio sulla
comunità di riferimento?
• Cosa significa essere giovani “a rischio di emarginazione sociale”? Quante e quali sfumature
può comprendere tale definizione e quali risposte/proposte può suggerire l’istituzione museale?
Per concludere, questo partenariato ha rappresentato un’esperienza molto significativa dal punto di
vista professionale e personale. Sono tornata a casa sentendomi parte di un gruppo meraviglioso
formato da persone motivate, che credono sinceramente in cosa stanno facendo. Ma l’aspetto che
preferisco sottolineare è che il “come” è qualcosa in continuo mutamento e sviluppo, in rapporto
con la crescita professionale, il contesto in cui ci si trova e il proprio background di riferimento.
Dal punto di vista personale ricorderò con piacere le nostre cene trascorse cantando e ballando
insieme. Sono stati importanti momenti di condivisione che hanno permesso non solo di
considerarci ma anche di sentirci vicini gli uni agli altri. Oltre che essere European Learning
Partnership questo progetto si è trasformato in European Learning Friendship.
58. Testimonianza:
Giulia Franchi, educatore museale
Azienda Speciale Palaexpo, Roma, Italia
Quando mi è stato chiesto di partecipare al seminario svedese (Stoccolma e Visby, 23-26 settembre
2008) avevo da poco iniziato il mio tirocinio formativo alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di
Roma, collaborando al progetto Gli adolescenti e i musei di arte moderna e contemporanea.
Ho accettato con entusiasmo; la possibilità di immergermi in un contesto internazionale e di
confrontarmi con esperienze e professionalità diverse mi è parsa subito un’occasione da cogliere
al volo. Le aspettative non sono state deluse, anzi. La realtà svedese, con alle spalle settant’anni
di politiche volte a garantire a tutti l’accesso alla cultura, luoghi di creatività, educazione e scambio
come Subtopia, Candyland e Botkyrka Konsthall, le mostre itineranti e l’accoglienza calorosa
dei nostri ospiti del Swedish Travelling Exhibitions, nella lontana isola di Gotland, sono stati
una scoperta continua e un punto di partenza per nuove riflessioni. Ho avuto la possibilità di
partecipare a tutte le tappe successive del progetto, scoprendo la vivacità inaspettata e la
multidisciplinarietà delle realtà portoghesi (Fundação Serralves, Galeria Solar, Centro Cultural
de Vila Flor), visitando gli spazi che l’IMMA di Dublino dedica a ragazzi ed artisti (Studio 8, Artists
in Residence) e, infine, prendendo parte attivamente alla progettazione e all’organizzazione del
seminario italiano. Questi i principali punti di forza e le opportunità che il partenariato mi ha offerto,
anche in relazione alla mia età (vicina a quella dei ragazzi su cui si concentrava il progetto) e al mio
essere “in formazione”:
• Prendere parte a un processo di apprendimento informale grazie alla creazione di una rete di
relazioni forti, umane prima ancora che professionali, sempre caratterizzate dall’ascolto, dal
rispetto, e soprattutto da uno scambio alla pari, al di là di ruoli, età, conoscenze;
• Mettersi direttamente in gioco e in discussione, attraverso il lavoro in piccoli gruppi e la
condivisione di esperienze e perplessità;
• Conoscere spazi, professionisti, progetti, politiche educative e culturali di paesi diversi,
scoprendo insospettabili punti di contatto e similitudini, ma anche differenze profonde e
stimolanti nella storia, nella pratica e persino nel linguaggio;
• Scoprire nuovi approcci rivolti al pubblico degli adolescenti che, superando il rapporto esclusivo
con la scuola, guardino all’inclusione sociale, anche attraverso una stretta collaborazione con le
realtà del territorio, e allo sviluppo della creatività, grazie alla mediazione di giovani artisti.
Le cene e i canti, le passeggiate e gli incontri, i brindisi e le lunghe chiacchierate completano la mia
fotografia di un’esperienza bella e intensa.